Nazionali (ministero)
Cooperazione tecnico-scientifica con lo IAMB (BA) per la caratterizzazione geneticomolecolare di isolati di Xylella fastidiosa
Ente finanziatore: risorse dei ricercatori
Unità di Ricerca DAFNE UNITUS
Responsabile scientifico Prof. GM BALESTRA
Partecipanti: Dr. A. Mazzaglia, PhyDia srl
Durata: 2018 – 2022
Abstract
Xylella fastidiosa subspecies pauca, the causal agent of the Olive Quick Decline Syndrome (OQDS), is among the most serious phytopathological emergencies in progress nowadays. In Italy, in the Apulia region, hundreds of thousands of hectares of olive groves have been harshly affected since the first report in 2013. The disease could theoretically affect all the olive growing area where suitable environmental conditions for the pathogen exist, such as the entire Mediterranean basin,
including North Africa and Middle East, but also South America, where the disease was already reported in Brazil and Argentina.
The aim of this research is the development of a molecular diagnostic tool, whose application can provide indications about the dynamics and diffusion pathways of the pathogen, crucial to strengthen measures counteracting the disease spread.
Pubb UNITUS – DAFNE
Giorgio Mariano Balestra, Yaseen Jundi Rahi, Maria Claudia Taratufolo, Serena Ciarroni, Vincenzo Tagliavento, Franco Valentini, Anna Maria D’Onghia, Angelo Mazzaglia (2018). IDENTIFICATION OF TANDEM REPEATS LOCI FOR PROSPECTIVE XYLELLA FASTIDIOSA SUBSP. PAUCA GENOTYPING. (4-7 June 2018, Florenze (I) IOBC OILB WPRS/SROP 8th IOBC-WPRS meeting on “Integrated Protection of Olive Crops”.
Nazionali (ministero)
NanotEcnologie chiMiche green per la protEzione Sostenibile delle pIante (NEMESI)
Ente finanziatore MIIUR (Piano Nazionale della Ricerca, PNR – Chimica verde)
Unità di Ricerca DAFNE UNITUS
Responsabile scientifico Prof. GM BALESTRA
Partecipanti: Dr. Mazzaglia, PhyDia srl
Durata 2018– 2022
Abstract
L’Area si riferisce alle innovazioni di prodotto e di processo relative alle bioraffinerie, alla produzione e all’utilizzo di prodotti biobased, biomateriali e combustibili nuovi o innovativi da biomasse forestali o agricole dedicate e da sottoprodotti e scarti della loro produzione, nonché da sottoprodotti e scarti della produzione e lavorazione della filiera animale.
Si punta quindi alla realizzazione di un prodotto e un processo che possa portare alla produzione e utilizzo di prodotti biobased / biomateriali nuovi o innovativi da biomasse forestali o agricole dedicate e da sottoprodotti e scarti della loro produzione.
Obiettivo del progetto è quello di valutare l’esito delle interazioni tra il/i nanovettori derivati dalla attività svolta nei confronti di differenti parassiti (con particolare attenzione a quelli batterici come Xylella fastidiosa) sia da soli che legati a diversi principi attivi di origine naturale.
Partenariato conversione territoriale filiera corilicola e castanicola
Misura 16 – Cooperazione / Focus Area 5E/Forestale (D.G.R. 736 del 28/05/2018)
Tipo Intervento 16.1.1 – Costituzione e gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura
Tipo Intervento 16.2.1 – Realizzazione di progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie
Tipo Intervento 8.1.1 – Imboschimento di terreni agricoli e non agricoli – Gruppi Operativi
Tipo Intervento 8.2.1 – Realizzazione di sistemi silvopastorali e impianto di seminativi arborati – Gruppi Operativi
GO PEI-AGRI CARTER – conservazione e sequestro del CARbonio nel TERreno
Biochar e nuove superfici forestali: binomio vincente per la conservazione e sequestro del carbonio nel terreno – (Decreto Finanziabilità n. 791 del 05/04/2019)
Soggetto capofila CONFAGRICOLTURA ROVIGO
Partners: CASARIA SOCIETÀ AGRICOLA SEMPLICE, TOMMASI MARA, CALZA UGO, PIPPA GIAN LUIGI, MAZZONI LUIGI, FINCO FABIO ANDREA, AZIENDA AGRICOLA DAL SOGLIO LORENZA, RIZZATTI CLAUDIO E FIGLIO S.S. SOCIETÀ AGRICOLA, BERTIN GIANLUCA, AZ. AGR. COLOMBARA, S.S., DONATO GIANMARCO, IL FRUTTETO DI SAN MARTINO S.S. DI REATO TOMMASO, SOCIETÀ AGRICOLA GIOGIA S.S., CONSIGLIO PER LA RICERCA IN AGRICOLTURA E L’ANALISI DELL’ECONOMIA AGRARIA – CENTRO DI RICERCA FORESTE E LEGNO, ASSOCIAZIONE PEFC ITALIA,UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA – DIPARTIMENTO DAFNE, CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE – ISTITUTO DI RICERCA SUGLI ECOSISTEMI TERRESTRI
Finalità il progetto si pone come obiettivo principale quello di accrescere la superficie a pioppeto e ad altre forme di arboricoltura da legno sui suoli agricoli, cercando di coniugare la produzione di assortimenti pregiati con lo stoccaggio e la conservazione del carbonio nel suolo. Tale conservazione avviene mediante l’uso del biochar come ammendante organico, prodotto attraverso l’uso degli scarti di utilizzazione delle predette superfici.
Risultati previsti: aumento dell’uso dei cloni MSA del pioppo rispetto alle norme dei Bandi regionali; utilizzo degli scarti di utilizzazione e dei residui di potatura per la produzione di biochar; uso del biochar come ammendante organico.
Importo complessivo finanziato: € 684.915,72
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell’informazione: Confagricoltura Rovigo
Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste
PDF scaricabile link
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WEBINAR DEL 25/02/2021
Il progetto è finalizzato alla raccolta di dati di presenza/abbondanza della beccaccia, rilevabili mediante l’adozione del “Protocollo standard nazionale”3,
attraverso un approccio scientifico. Il progetto ha ricevuto il parere favorevole dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA),
ed è stato autorizzato dalla Direzione Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca della Regione Lazio, …….. leggi tutto
Cartografia Unità di campionamento Programma
UC ATC FR1 (Mappa//Foto) | Relazione Finale |
UC ATC FR2 (Mappa//Foto) | Allegato I° Beccaccia I° Parte |
UC ATC LT1 (Mappa//Foto) | Allegato II° Beccaccia II° Parte |
UC ATC LT2 (Mappa//Foto) | Allegati 3-10 |
UC ATC RI1 (Mappa//Foto) | Allegati 11 – 18 |
UC ATC RI2 (Mappa//Foto) | Allegato 19 |
UC ATC RM1 (Mappa//Foto) | Allegato 20 |
UC ATC RM2 (Mappa//Foto) | Allegato 21 |
UC ATC VT1 (Mappa//Foto) | |
UC ATC VT2 (Mappa//Foto) |
Sfarinati di FRUMento tenero ad alto tenore di amILOSIO per lo sviluppo di prodotti da forno e pasta fresca ad alta valenza dietetico-nutrizionale, sensoriale e ambientale (FRUMILOSIO)
(finanziato dalla Regione Lazio “L.R. 13/2008 – art. 7 Progetti di Gruppi di Ricerca”, importo concesso 150.000 €)
L’obiettivo del Progetto FRUMILOSIO consiste nella realizzazione di alimenti funzionali ad elevato valore nutrizionale, sensoriale e basso impatto ambientale.
Le attività principali previste dal Progetto prevedono la moltiplicazione in campo dei frumenti “high amylose” (non OGM) e la loro caratterizzazione biochimica; test reologici e la messa a punto di protocolli per la produzione di pane, prodotti da forno e pasta con farine “high amylose”; valutazione della qualità nutrizionale, sensoriale/accettabilità e dell’impatto ambientale della produzione di pane e pasta.
La realizzazione di pane, prodotti da forno e pasta con frumento tenero “high amylose” ha molteplici ricadute nel contesto socio-economico regionale (comparto prodotti da forno- fornai/panifici e pasta fresca-pastifici). Questi prodotti, oltre ad avere un elevato valore dietetico-nutrizionale, sono altamente innovativi: ad oggi non sono presenti sul mercato mondiale prodotti con queste caratteristiche.
Il Progetto è coerente con la Smart Specialisation Strategy S3 della Regione Lazio; in particolare, ricade nell’area di specializzazione Agrifood intesa come filiera agroalimentare nel suo complesso.
Il Gruppo di Ricerca è costituito da 3 Unità di Ricerca (UR) e da un consulente:
UR1
Prof Domenico Lafiandra SSD AGR/07 Genetica Agraria, coordinatore del progetto, ha maturato una esperienza considerevole nel miglioramento genetico per caratteristiche tecnologiche e nutrizionali del frumento
Dr Francesco Sestili SSD AGR/07 Genetica Agraria ha un’intensa esperienza nella manipolazione genetica e nello studio delle proprietà dell’amido in frumento
UR2
Prof Mauro Moresi SSD AGR/15 Scienze e Tecnologie Alimentari ha competenze considerevoli sulla valutazione dell’impatto ambientale dei nuovi prodotti e sulla valutazione della qualità fisico-sensoriale della pasta cotta
Dr Emanuele Blasi SSD AGR/01 Economia Agraria, studio delle relazioni tra produttori e consumatori legati alla filiera agroalimentare dei cereali; rilevazione dei processi e stima dei costi di produzione e budgeting
UR3
Prof Emanuele Marconi SSD AGR/15 Scienze e Tecnologie Alimentari, Direttore Centro InterAteneo di Eccellenza per la Ricerca e l’Innovazione su Pasta e Cereali Trasformati (CERERE) e Presidente dell’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia dei Cereali (AISTEC) ha riconosciuta esperienza e competenza nel settore della trasformazione dei cereali e dello sviluppo di alimenti funzionali
UCBM (Consulente)
Università Campus Bio-Medico di Roma. Resp. scientifico Prof Laura De Gara SSD BIO/04 Fisiologia vegetale ha una lunga esperienza nello studio di molecole bio-attive di origine vegetale e del loro ruolo in ambito nutrizionale nella prevenzione di patologie.
I membri del Gruppo di Ricerca hanno competenze disciplinari specifiche e complementari che ben si integrano per il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel Progetto.
Biotecnologie enzimatiche innovative per processi di chiarifica sostenibili nel settore birrario – (BioEnBi)
(finanziato dalla Regione Lazio “L.R. 13/2008 – art. 7 Progetti di Gruppi di Ricerca”, importo concesso 149.613 €)
L’obiettivo del Progetto BioEnBi è di sviluppare un processo biotecnologico innovativo e sostenibile, da applicare nel settore birrario, per la produzione di birre limpide di alta qualità, in alternativa al metodo convenzionale basato sull’impiego di coadiuvanti di chiarifica aspecifici ad alto impatto ambientale.
Il processo biotecnologico innovativo/sostenibile prevede l’applicazione di biocatalizzatori enzimatici food-grade, ad azione haze-preventing cooperativa, in bioreattore continuo a letto fluidizzato. Il pool di enzimi immobilizzati sarà in grado di rimuovere in modo selettivo ed altamente specifico le molecole responsabili dello sviluppo di torbidità a freddo e di torbidità permanente.
Il Progetto è coerente con la Smart Specialisation Strategy S3 della Regione Lazio; in particolare, ricade nell’area di specializzazione Agrifood intesa come filiera agroalimentare nel suo complesso.
Il processo biotecnologico innovativo haze-preventing mira a favorire la riqualificazione del settore birrario, rafforzandone la competitività nell’ambito del settore produttivo laziale mediante l’applicazione di 2 Key Enabling Technologies – KETs (Biotecnologie e materiali avanzati).
Il Gruppo di Ricerca è costituito da 2 Unità di Ricerca (UR), un Partner Industriale ed un consulente:
UR1
Prof Marco ESTI, AGR/15 Scienze e Tecnologie Alimentari, coordinatore del progetto, si occupa di Biotecnologie per l’industria alimentare, e di tematiche inerenti lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi processi per il miglioramento della qualità e sicurezza degli alimenti.
Dr.ssa Katia LIBURDI, AGR/15 Scienze e Tecnologie Alimentari, ha maturato una notevole esperienza nella caratterizzazione ed applicazione di enzimi liberi ed immobilizzati a differenti matrici alimentari.
UR2
Prof.ssa Ilaria CACCIOTTI, ING-IND/22 Scienza e Tecnologia dei Materiali, svolge attività di ricerca nell’ambito di tematiche inerenti la Scienza e Tecnologia dei Materiali per applicazioni in diversi settori, in particolare biomedicale e del food packaging ecosostenibile.
Partner Industriale
Birrificio collocato nella regione Lazio che ospiterà, presso il suo sito di produzione, un impianto pilota con l’obiettivo di validare il trattamento in bioreattore su scala industriale, applicandolo a differenti tipologie di birra.
Consulente
FT&PARTNERS Srl promuoverà la diffusione dei risultati sperimentali finali del presente progetto tramite partecipazione a Congressi Nazionali ed Internazionali e la pubblicazione sulle principali riviste internazionali del settore, favorendo la disseminazione delle conoscenze attraverso l’utilizzo della modalità Open Access.
La collaborazione tra enti di ricerca e aziende attive a livello regionale risulterà strategica ai fini dello scopo ultimo del progetto, che consiste nella riqualificazione del settore birrario e nel rafforzamento della competitività nell’ambito del settore produttivo laziale mediante l’applicazione di processi biotecnologici innovativi e sostenibili, rientranti nell’ambito delle Biotecnologie bianche.
Coordinatore: Prof. Marco Esti
Progetto LabCIMEO
:
An algorithm development and a field laboratory for Crop Irrigation Management using EO data
PARTECIPANTI:
Durata: 18 mesi
L’obiettivo del progetto è quello di realizzare un laboratorio di pieno campo, attrezzato con sensoristica innovativa facente capo all’Internet of Things (IoT), integrata in wireless sensor network (WSN) e di una piattaforma open-access per lo scambio dei dati, che consenta lo sviluppo, la calibrazione e la validazione di algoritmi innovativi per la stima di variabili d’interesse agricolo ed ambientale da piattaforme di telerilevamento.
Il progetto labCIMEO propone un innovativo approccio di fusione dei dati multi-sensore per una migliore valutazione della stima dell’umidità e delle variabili biofisiche del suolo e della vegetazione. Sfruttando le sinergie di più sensori di osservazione della Terra (EO) dallo spazio, il progetto incorporerà informazioni di telerilevamento nel campo del visibile (VSWIR), infrarosso termico (TIR) e microonde (RADAR).
La WSN sarà installata all’interno dell’azienda agricola Maccarese Spa che da anni ha collaborazioni con l’Università della Tuscia.