Campus Riello Largo dell’Università Viterbo
Economia, Ingegneria, Società e Impresa
Inglese
2 anni
L’immatricolazione è subordinata alla verifica del possesso dei requisiti curriculari
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica dell’Università della Tuscia è strutturato in modo da formare figure professionali che sappiano coniugare le competenze dell’ingegnere meccanico in un contesto multidisciplinare applicativo, che copra anche competenze di materiali, nuove tecnologie di produzione, energia e ambiente. L’interdisciplinarità dell’ingegnere è una peculiarità sempre più richiesta. Si riscontra infatti un incremento dei settori che richiedono le competenze di un ingegnere meccanico, e un continuo e repentino sviluppo tecnologico, che offre nuove opportunità applicative che in passato non solo non erano economicamente sostenibili, ma nemmeno considerate possibili. Inoltre, la diversità di tali potenziali applicazioni rende impellente la necessità per l’ingegnere meccanico, già nel suo percorso formativo di secondo livello, di focalizzare le proprie peculiarità in specifici ambiti disciplinari. Questi aspetti sono stati presi in considerazione durante la progettazione del programma formativo, il quale è stato finalizzato a fornire competenze interdisciplinari che consentano al laureato di ricoprire ruoli di responsabilità all’interno di diversi settori industriali. Tutto ciò è reso possibile dall’approfondimento delle conoscenze teoriche e applicative dei settori tipici della meccanica, dell’energia e delle tecnologie di lavorazione e produzione. Conoscenze mirate di processi, fenomeni, esigenze modellistiche e progettuali di specifici settori permettono di plasmare le sue competenze e renderlo utile ed indispensabile nelle discipline complementari.
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica è strutturato in modo tale da formare figure professionali che sappiano coniugare le competenze dell’ingegnere meccanico in un contesto multidisciplinare applicativo.
Il percorso formativo si articola pertanto su tre livelli: formazione nei settori caratterizzanti l’ingegneria meccanica; acquisizione di contenuti di alcune discipline ritenute importanti ai fini del completamento della figura professionale, attraverso esami inerenti ai settori energia, materiali, nuove tecnologie di produzione e ambiente; sviluppo di un’importante attività di progettazione.
Il corso prevede 120 crediti e si articola in 2 anni suddivisi in cicli semestrali di lezione (tipicamente ottobre-febbraio; marzo-settembre) e sessioni di esame di profitto (3 sessioni l’anno più due di recupero per gli studenti fuoricorso, ripetenti o assimilati).
In particolare, gli insegnamenti obbligatori prevedono 51 CFU e sono volti a completare ed approfondire le competenze classiche di ingegneria meccanica relative alla progettazione meccanica, alla costruzione di macchine, alla termofluidodinamica, alle macchine a fluido dinamiche e alternative, ai sistemi energetici, alle tecnologie meccaniche, alle misure meccaniche e termiche e alla gestione dei progetti e degli impianti industriali. Il laureato dovrà conoscere gli aspetti teorico-scientifici delle scienze di base e dell’ingegneria in generale e in modo approfondito dei settori della meccanica e dell’energia, e dovrà essere in grado di identificare, interpretare, descrivere, formulare e risolvere problemi complessi o innovativi, di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, e di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità. Particolare importanza verrà dedicata alle metodologie avanzate di analisi e progettazione, con particolare riferimento alla sperimentazione, alle metodologie numeriche ed alle tecnologie di produzione e di prototipazione.
I corsi a scelta, ai quali sono riservati 45CFU, forniscono agli studenti le basi, gli strumenti e le metodologie necessarie ad affrontare problemi complessi e innovativi relativi all’energia e alla progettazione meccanica.
In ambito Energetico sono proposti corsi per un complessivo di CFU pari a 39, i quali prevedono approfonditi argomenti connessi ai materiali per l’energia, al trasporto dell’energia nelle sue varie forme e alla gestione dell’energia e dei servizi industriali. Sono previsti anche approfondimenti specifici relativi al risparmio energetico e ai sistemi energetici alternativi, sia dal punto di vista della produzione che della conversione. Ha inoltre anche la possibilità di approfondire alcune tematiche inerenti alle energie innovative tra cui, le tecnologie per la fusione nucleare, la produzione, lo stoccaggio e la conversione energetica dell’idrogeno.
Relativamente al percorso Produzione & Design sono proposti 42 CFU all’interno dei quali vengono approfonditi temi riguardanti i motori a combustione interna, la modellazione e simulazione a supporto dei processi di progettazione e produzione, lo sviluppo di tecnologie per l’interazione con il prototipo virtuale e i metodi di misura non distruttivi. Vengono affrontati anche argomenti inerenti ai materiali polimerici e metallici da utilizzare nella produzione additiva, in modo tale d’ampliare le conoscenze relative alla progettazione ed ottimizzazione del prodotto realizzato tramite additive manufacturing. Sono presenti corsi inerenti al monitoraggio ambientale e dei biosistemi (15CFU), strategici in qualunque contesto sociale, scientifico e industriale, in modo da formare un ingegnere meccanico con competenze nell’ambito della progettazione di sistemi idrici e di macchine e impianti per biosistemi, le cui figure sono molto ricercate dall’industria italiana ed estera.
Sono riservati 9 CFU alle ulteriori attività formative che potranno essere conseguiti dagli studenti tramite seminari tenuti da personalità del mondo industriale e scientifico, stage e tirocini presso stabilimenti industriali, enti pubblici, centri di ricerca, aziende nel settore terziario e commerciale, attività laboratoriali, come ad esempio laboratori di caratterizzazione dei materiali e laboratorio di biomeccanica. Tali attività conferiranno allo studente particolari abilità informatiche, telematiche e professionali così da renderlo più competitivo sul mercato del lavoro.
Alla prova finale di tesi saranno riservati 15 CFU, attraverso la quale lo studente dovrà dimostrare l’acquisizione di competenza avanzata nella disciplina oggetto di approfondimento. Il carico complessivo per il conseguimento del titolo risulta essere pari a circa 3000 ore; il corso prevede infatti 120 Crediti Formativi Universitari per ognuno dei quali, è richiesto un impegno da parte dello studente di circa 25 ore, di cui otto dedicate alle lezioni frontali e la restante parte allo studio autonomo. La quota dell’impegno orario complessivo a disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formativa di tipo individuale si stima essere circa pari ad almeno il 70%.
La professionalità acquisita è spendibile in posizioni come la progettazione, la produzione, l’installazione e il collaudo, la manutenzione e la gestione di macchine, i servizi industriali e informatici, la gestione dell’energia, la commercializzazione, il management tecnico e il marketing e la logistica. Il laureato in ingegneria meccanica potrà trovare occupazione in diversi ambiti: stabilimenti di industrie meccaniche ed elettromeccaniche, impianti per la produzione di energia elettrica, imprese impiantistiche ed imprese manifatturiere, aziende pubbliche e private di servizi, società di ingegneria, enti pubblici e privati operanti nel settore dell’approvvigionamento energetico, attività libero professionale di progettazione e/o consulenza. Le conoscenze acquisite gli consentono di svolgere anche libera professione e di assumere ruoli di responsabilità anche nell’ambito della direzione, del coordinamento e dello sviluppo di attività industriali e di ricerca in stabilimenti industriali, società di servizio, enti pubblici e privati.
Il corso è organizzato e strutturato in modo da fornire allo studente una capacità di apprendimento tale da permettergli studi di livello superiore, tra cui il corso di Dottorato di Ricerca in “Engineering for Energy and Environment” offerto dall’Università della Tuscia (Sito del corso di dottorato).
Per essere ammessi al corso di laurea magistrale in Mechanical Engineering dell’Università della Tuscia occorre essere in possesso di una laurea o di un diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo.
L’immatricolazione è in ogni caso subordinata alla verifica del possesso dei requisiti curriculari, di una adeguata preparazione personale e di una competenza linguistica almeno di livello B2 di lingua inglese.
Per gli studenti in possesso di un titolo di studio conseguito all’estero, o in Italia secondo precedenti ordinamenti didattici, il Consiglio di Corso di Studio procede alla verifica del possesso dei requisiti curriculari attraverso una valutazione della carriera pregressa.
Per maggiori dettagli relativi ai requisiti curriculari e sulle modalità di verifica della preparazione personale è possibile consultare il regolamento del corso al seguente link.
Fai click qui per avviare il download.
Presidente del corso di Area ingegneristica
Prof. Stefano Rossi
stefano.rossi@unitus.it
Referente per l’orientamento Area ingegneria
Dott. Luca Balbinot
luca.balbinot@unitus.it
Segreteria didattica
Sig.ra Anna Filippetti
filippetti@unitus.it
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Per informazioni e approfondimenti si possono contattare le Segreterie didattica e amministrativa.