L’Orto Botanico dell’Università della Tuscia è un’istituzione creata a sostegno di attività didattiche, di ricerca, educative e ricreative, è un ideale laboratorio a cielo aperto e luogo di sperimentazione e conservazione; svolge studi biosistematici e ricerche sulla fisiologia e acclimatazione delle differenti specie vegetali in collaborazione con le comunità scientifiche locali, nazionali e internazionali. Accanto alla conservazione ex situ delle specie, attraverso la realizzazione e cura delle diverse collezioni botaniche, la raccolta, conservazione e scambio di semi, collabora al mantenimento in situ degli habitat e della diversità vegetale in aree di particolare interesse naturalistico.
L’Orto Botanico, inaugurato nel marzo del 1991, sorge in prossimità di una sorgente di acqua calda sulfurea in località Bulicame. Si estende su una superficie di circa 6 ettari in lieve pendenza, ma con un notevole dislivello in corrispondenza di una piattaforma di travertino, che si interrompe bruscamente formando due pareti pressoché verticali.
La zona è ricca di resti archeologici etruschi e romani e si ritiene che fosse qui il Fano di Voltumna, luogo sacro agli etruschi; in epoche successive l’area ha ospitato istallazioni termali di epoca romana. L’importanza e la notorietà del luogo è testimoniata anche dalle diverse citazioni che si ritrovano nella Divina Commedia ed in particolare nei Canti dell’Inferno.
Durante il periodo medioevale e fino alla fine del XIX secolo, l’area rivestì una grande importanza per l’economia della Città di Viterbo, infatti, in questa zona avveniva la lavorazione della Canapa e del Lino, in particolare, le fasi di macerazione erano svolte in invasi collegati alla sorgente di acqua calda sulfurea, tramite un sistema di canalette. Queste strutture sono state parzialmente recuperate e sono oggi integrate come laghetti e ruscelli per la ricostruzione di ecosistemi acquatici e palustri.
Le collezioni vegetali presenti sono organizzate secondo criteri tassonomici e fitogeografici e le specie presenti sono state selezionate sulla base della compatibilità con le caratteristiche climatiche e pedologiche dell’area, caratterizzata da forti escursioni termiche annuali (min -10°C, max 40°C) e
da un suolo di natura fortemente calcarea.
All’ingresso è presente una collezione di Leguminose (Fabaceae) con specie a portamento arbustivo e arboreo; poco distante un Roseto che ospita differenti specie botaniche e relativi ibridi naturali o artificiali. Procedendo lungo la parte superiore dell’Orto che confina con la strada, si trova Il Giardino dei Semplici, a ricordo dell’origine degli orti botanici, organizzato in parcelle in cui vengono coltivate oltre 150 specie di interesse fitoterapico. A seguire il Palmeto che ospita diverse specie che, pur essendo particolarmente sensibili alle basse temperature, riescono a vegetare anche grazie al riscaldamento del suolo ad opera della falda calda sotterranea. Nonostante ciò, nei mesi più rigidi, è indispensabile proteggere le specie più sensibili come Phoenix dactilifera L. (Palma da dattero). Accanto al Palmeto si trova la ricostruzione della Macchia mediterranea che è stata realizzata su un’area in lieve pendio, immaginata come una collina che degrada verso il mare e ospita numerosi esemplari di sclerofille sempreverdi. In un’area adiacente è stata allestita una collezione di Orchidee spontanee italiane con numerose specie reperite in ambiente naturale o riprodotte con tecniche di coltivazione in vitro. L’Arboreto (collezione dendrologica) occupa la parte centrale dell’Orto e le piante sono disposte secondo un criterio fitogeografico. Il continente asiatico è rappresentato da diverse specie, tra le quali si distinguono Ginkgo biloba L.
(Ginko), Cycas revoluta Thunb. (Cycas), Melia azedarach L. (Albero del rosario). Le specie caratteristiche del continente europeo appartengono principalmente ai generi Acer, Alnus, Quercus, Sorbus, Viburnum, ma anche Pinus, Abies, Picea, Taxus, Juniperus ed altri. Nell’area destinata alle specie dell’America meridionale sono presenti, tra le altre, Araucaria araucana (Mol.) K. Koch (Araucaria), Schinus molle L. (Pepe rosa) e Cortaderia selloana (Schult. et Schult.) Asch. et Graebn. (Piuma della pampa). Nella parte occidentale dell’Arboreto si trovano esemplari originari del Canada, come Liriodendron tulipifera L. (Albero dei tulipani), mentre in quella sud-occidentale sono state poste a dimora specie californiane come Sequoiadendron giganteum (Lindl.) Buchh. (Sequoia gigante) e Chamaecyparis lawsoniana (Murray) Parl. (Cipresso di Lawson o Falso cipresso americano).
L’Orto Botanico possiede inoltre una collezione di felci italiane ed esotiche.
La collezione è arricchita da alcuni esemplari di felci arboree di Dicksonia antarctica Labill., e specie autoctone particolarmente rare nel Lazio come e Osmunda regalis L. La serra tropicale è stata ristrutturata nel 2018 e al suo interno è stato ricreato un ambiente caldo e umido, con temperature che oscillano tra 15°C in inverno e 30°C in estate ed umidità mantenuta tra 85% e il 90%. La serra ospita una collezione di piante delle foreste tropicali, tra le specie presenti vi sono alcune cicadacee, numerose piante appartenenti al genere Ficus oltre a Coffea arabica L. (Caffè), Piper geniculatum Sweet (Pepe), Musa basjoo Siebold & Zucc. ex Linuma (Banano), Gossypium herbaceum L. (Cotone), ecc. Sono inoltre presenti numerosi esemplari di orchidee epifite, come Phalenopsis spp., Stanhopea tigrina Bateman ex Lindl e terricole come Cymbidium spp. All’interno di piccole vasche sono coltivate alcune specie acquatiche.
Accanto alla serra, in corrispondenza dell’affioramento di travertino e delle pareti verticali, si trova una collezione di piante succulente ed una ricostruzione di ambienti di tipo desertico; questa area, particolarmente assolata e riparata dai venti settentrionali, consente di ospitare piante succulente di provenienza africana e americana. Notevoli sono le collezioni di piante appartenenti ai generi Opuntia, Cereus, Euphorbia, Agave, Aloe. Gli esemplari più sensibili alle basse temperature, come alcune Kalanchoe, Euphorbia e numerose specie di Aloe e Aeonium, sono coltivati all’interno di una serra riscaldata posta nella parte alta dell’Orto Botanico. La flora delle zone sub-tropicali australiane è ospitata nella parte inferiore dell’Orto, intorno ad un laghetto, ed è rappresentata da numerose specie appartenenti ai generi Eucaliptus, Acacia, Callistemon, ecc. Nell’area sono state inoltre inserite piante dell’emisfero australe, come gli esemplari di Cordyline australis (G. Forst.) Hook. Questa zona, posta a mezzogiorno e riparata dai venti freddi, presenta un microclima che la rende adatta a ospitare piante che in altre situazioni non sopporterebbero i rigori invernali.
Orto Botanico “Angelo Rambelli”
Strada Bullicame s.n.c. – Viterbo
Segreteria:
tel. 0761/357028
Info: ortobot@unitus.it – www.ortobotanico.unitus.it
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Marcella Pasqualetti
Curatore: Dott.ssa Monica Fonck – Tel. 0761 357020
ORARI APERTURA:
L’Orto Botanico è aperto dal LUNEDÌ al VENERDÌ dalle ore 08:00 alle ore13:00. Da aprile a maggio e nel mese di settembre è aperto anche la domenica dalle 15.00 alle 19.00
BIGLIETTERIA:
Intero € 5,00
Ridotto (bambini dai 6 ai 12 anni; adulti oltre i 65 anni) € 3,00
Visita guidata (previa prenotazione minimo 10 persone) € 7,00
Visita guidata per gruppi di 20 persone € 6,00
Scolaresche con visita guidata (accompagnatori non pagano) € 3,50
Laboratori didattici (metà giornata) € 5,00
Laboratori didattici (intera giornata) € 7,00
INGRESSO GRATUITO:
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