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Conservazione e Restauro dell’Ambiente e delle Foreste

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  • Sede

    Campus Riello Viterbo

  • Dipartimento

    Scienze Agrarie e Forestali

  • Lingua

    Italiano (materiale didattico in lingua straniera)

  • Durata

    2 anni

  • Ammissione

    Colloquio orale

Il CRAF rappresenta l’offerta formativa di maggiore specializzazione che l’Università della Tuscia dedica ai settori della produzione e conservazione forestale, della riqualificazione e restauro degli ambienti degradati. La peculiarità del corso risiede nell’innesto di un’adeguata preparazione in campo bio-ecologico e geologico-ingegneristico sulle competenze di carattere ambientale e forestale con taglio particolarmente attento alla pianificazione e progettazione.

Il corso si rivolge a coloro che vogliono acquisire conoscenze specialistiche per operare nel settore forestale ed ambientale, anche attraverso approcci innovativi come quelli della conservazione della biodiversità; della difesa del suolo e regimazione delle acque; della conservazione del paesaggio e delle progettazioni ambientali e forestali.

Rappresenta, perciò, un importante corso di specializzazione non solo per i laureati di primo livello in Scienze forestali, ma anche per i dottori in Scienze ambientali o in Scienze naturali. Sono varie le abilità in comune con gli Ingegneri ambientali e gli Architetti paesaggisti sicché anche i laureati di primo livello in tali settori potrebbero trovare il necessario completamento della loro preparazione nella laurea magistrale in CRAF.

Il conseguimento del titolo consente, inoltre, l’accesso al mondo della ricerca scientifica, con particolare riferimento ai dottorati di ricerca su tematiche ambientali, biologiche, biotecnologiche, forestali, geomorfologiche e tecnologiche.

Gli sbocchi lavorativi non sono limitati alla libera professione  o al mondo della ricerca. Infatti, i dottori magistrali CRAF possono trovare occupazione, anche  a livello dirigenziale, presso il Corpo Forestale dello Stato o strutture di gestione e polizia del territorio simili, i Ministeri, le Regioni, gli Enti Locali, i Parchi e le Riserve naturali, i Musei, le Società di consulenza ambientale, le Società e i grandi Studi associati di progettazione e restauro ambientale e paesaggistico, le Industrie, le Organizzazioni non governative di cooperazione internazionale.

Percorso formativo

Percorso formativo

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  • Obiettivi Formativi

    Il corso di laurea magistrale in “Conservazione e restauro dell’ambiente e delle foreste” rappresenta la prosecuzione ideale del corso di laurea in Scienze delle Foreste e della Natura e si pone l’obiettivo di specializzare il laureato di primo livello nelle competenze della conservazione della biodiversità, della gestione dell’ambiente (specialmente nei territori forestali e rurali) e della riqualificazione o restauro degli ecosistemi degradati.

    Il corso si caratterizza per l’integrazione multidisciplinare fra la preparazione propriamente forestale e le competenze di area biologica, ecologica e geologico-ingegneristica. Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, anche a livello dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle progettazioni forestali, della pianificazione e gestione dell’ambiente e del paesaggio, della conservazione della biodiversità e della natura, o comunque in quei settori in cui è necessaria una conoscenza approfondita dei fenomeni di evoluzione dinamica dei sistemi forestali e paesaggistici nonché dei processi ecologici che danno luogo alla diversità degli ecosistemi.

    L’approfondimento degli studi consente, inoltre, l’accesso al settore dell’innovazione tecnologica e della ricerca scientifica con particolare riferimento ai dottorati di ricerca su tematiche forestali, biologiche, ecologiche, tecnologiche e ambientali.

     

    In particolare, i laureati magistrali avranno conoscenze e capacità specialistiche adeguate allo svolgimento e al coordinamento di attività complesse riferibili ai seguenti settori:
    – analisi e monitoraggio degli ecosistemi forestali e degli altri habitat naturali e semi-naturali in ambito sia montano che mediterraneo;

    – strategie di conservazione della biodiversità, in particolare negli ecosistemi forestali;
    – gestione sostenibile, certificazione e valorizzazione delle risorse economiche dell’ambiente forestale;
    – progettazione e gestione di interventi selvicolturali, di rimboschimento e di arboricoltura da legno;
    – progettazione e gestione di lavori di ecoingegneria per la prevenzione e mitigazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico; per la lotta alla desertificazione; per il miglioramento, la ricostituzione e il restauro ecologico di ambienti degradati;

    – pianificazione ecologica del territorio e delle aree protette; gestione della Rete Natura 2000; aspetti forestali della valutazione d’impatto ambientale e della valutazione d’incidenza.
    Il corso di laurea magistrale in “Conservazione e restauro dell’ambiente forestale e difesa del suolo” offre percorsi formativi differenziati in curricula.

    Nello specifico, il percorso didattico è così strutturato:

    Alle attività formative caratterizzanti sono destinati complessivamente 45-106 CFU. Di questi, 33-56 CFU sono destinati alla formazione nell’ambito delle discipline Forestali e Ambientali (AGR/05, AGR/11, AGR/13, AGR/16, BIO/03), 0-12 CFU sono destinati alla formazione nell’ambito delle discipline economiche e giuridiche (AGR/01), 6-18 CFU sono destinati alla formazione nell’ambito delle discipline dell’industria del legno e dei cantieri forestali (AGR/06) e 6-20 all’ambito delle discipline della difesa e del riassetto del territorio (AGR/08, AGR/14, GEO/05).

    Ulteriori attività formative affini ed integrative sono previste per complessivi 12-36 CFU nei settori Economia ed Estimo Rurale (AGR/01), Zoologia (BIO/05), Zootecnia speciale (AGR/19).
    Lo studente potrà inoltre scegliere da 8 a 18 CFU di attività formative attivate presso l’Ateneo o con accordi ERASMUS presso altre Università Europee.

    Da 3 a 12 CFU sono destinati alle attività di tirocinio presso enti, imprese, amministrazioni pubbliche, studi professionali e società operanti nel settore forestale-ambientale (ex DM 270 art.10, comma 5, lettera d) e da 15 a 30 CFU per la preparazione della tesi finale su tematiche forestali-ambientali, che dovrà essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di uno o più relatori. Inoltre possono essere previste attività informatiche, telematiche o ulteriori conoscenze linguistiche.

    Più in dettaglio, le attività disciplinari previste per il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso, accorpate per aree didattiche, sono le seguenti:

    1) Gestione dell’ambiente forestale: formazione nei settori scientifico-disciplinari AGR/05 (insegnamenti di: Restauro dell’ambiente forestale; Pianificazione e gestione ecologica del territorio forestale), AGR/13 (Biochimica dei suoli forestali e nutrizione delle piante), AGR/16 (Microbiologia dei suoli forestali), e tirocinio formativo.

    2) Monitoraggio e conservazione della biodiversità: formazione con riferimento a discipline nei settori scientifico-disciplinari BIO/03 (insegnamento di: Geobotanica applicata), AGR/05 (Ecogenetica forestale), AGR/11 (Entomologia evolutiva), e tirocinio formativo; in funzione dello specifico curriculum, anche ulteriore formazione nei settori BIO/05 (insegnamento di: Bioindicatori),  BIO/03 (Conservazione della Natura; Analisi e Conservazione della flora), AGR/19 (Monitoraggio dei vertebrati).

    3) Progettazioni Forestali: formazione nei settori scientifico-disciplinari AGR/06 (Progettazione e cantieri forestali), GEO/05 (insegnamento di: Geologia applicata all’ambiente), AGR/01 (Valutazione economica dei beni e servizi forestali ed ambientali) e tirocinio formativo; in funzione dello specifico curriculum, anche ulteriore formazione nei settori AGR/08 (insegnamenti di: Modellistica idrologica e idraulica; Ingegneria Naturalistica), AGR/09 (Meccanizzazione per gli  interventi di restauro forestale), AGR/06 (Certificazione dei prodotti forestali), AGR/10 (Geomatica per l’ecologia del paesaggio; Analisi e pianificazione del territorio).

    4) Ricerca e sperimentazione: preparazione della tesi di laurea, partecipazione a esercitazioni di laboratorio e di campo e a seminari specialistici. Inoltre, per ogni anno di corso sono previsti specifici viaggi di studio ed esercitazioni di campo di durata settimanale in cui docenti ed esperti professionisti guidano lo studente nella osservazione degli ecosistemi e nell’applicazione delle tecniche e metodologie di progettazione e gestione delle risorse forestali e naturali.

  • Prerequisiti di ammissione

    L’iscrizione a questo corso di laurea magistrale è possibile a tutti coloro che siano in possesso di laurea o di titolo equipollente conseguito all’estero, con particolare riferimento ai laureati delle classi L 21, L 25, L 32.

    Requisiti curriculari minimi richiesti: almeno 30 CFU nei seguenti Settori scientifici disciplinari (SSD): MAT/01-09, CHIM/06, CHIM/03, BIO/03, AGR/05, AGR/07 e AGR/13.

    Accesso senza numero programmato, ma previa verifica delle conoscenze mediante un colloquio davanti ad una commissione di almeno tre docenti del corso di laurea.

    Nel corso del colloquio di accesso sarà inoltre verificata la conoscenza della lingua inglese, in forma scritta e orale, da parte dello studente almeno al livello B2.

     

    Calendario delle prove:

    Prof. Stefania Astolfi – mail: sastolfi@unitus.it – tel 0761357337

  • Percorso formativo

    Il percorso degli studi è organizzato in semestri.

    Gli studenti per poter iscriversi al II anno devono aver conseguito 24 CFU.Non sono fissate propedeuticità.

    L’elenco degli insegnamenti con l’indicazione dei SSD, della loro pertinenza alle attività caratterizzanti e affini e integrative, degli obiettivi specifici degli insegnamenti, dell’eventuale articolazione in moduli, dei CFU assegnati per ogni insegnamento e della ripartizione degli insegnamenti fra gli anni di durata normale del corso sono riportate nella Guida dello Studente.

    Il percorso formativo prevede l’utilizzazione di diverse forme di insegnamento aventi differenti obiettivi specifici e distinto significato pedagogico.

    Nel percorso sono previste:
    • lezioni frontali;
    • attività di laboratorio didattico o esercitazioni;
    • attività formative finalizzate alla acquisizione di capacità professionali specifiche, che comprendono esperienza presso laboratori di ricerca esterni, esperienze di lavoro (tirocini o stage) presso strutture pubbliche o private di servizio o di produzione;
    • attività didattiche elettive (attività formative che lo studente sceglie a completamento della propria maturazione culturale).

    Per ciascuna attività formativa è previsto un accertamento finale il cui superamento permette l’acquisizione dei crediti attribuiti alla attività formativa in oggetto.

    Gli accertamenti finali possono consistere in:

    •  esami di profitto;
    • prove di idoneità.

    La prova finale consiste nella preparazione e discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore, relativa a tematiche affrontate nel percorso didattico e con un impegno complessivo di 16 CFU.

    La tesi è discussa davanti a una Commissione nominata dal Dipartimento.

    Per il conseguimento della laurea magistrale lo studente dovrà superare con esito positivo la prova finale.

    Il voto finale di laurea è espresso in centodecimi, con possibilità di far seguire la lode al punteggio massimo (110/110). Il punteggio minimo per il superamento dell’esame finale è 66/110. La Commissione assegnerà la votazione sulla base dei seguenti criteri:

    • media dei voti in trentesimi, ponderata con i crediti;
    • eccellenza della carriera accademica dello studente (lodi);
    • completamento degli studi entro il periodo previsto;
    • partecipazione ai programmi di mobilità studentesca internazionale;
    • qualità della tesi valutata secondo i seguenti criteri:
    1. originalità e rilevanza scientifica della tesi;
    2. rispondenza delle osservazioni sperimentali con gli obiettivi della tesi;
    3. qualità dell’esposizione;
    L’assegnazione del voto finale è basata sui punteggi riportati sulla Guida dello Studente per ciascuno dei suddetti cinque criteri.
    Per le attività di stage e di tirocinio lo studente potrà ottenere il riconoscimento di 4 CFU. La verifica delle attività di tirocinio e stage, anche se svolte all’estero, viene effettuata tramite la valutazione di una relazione predisposta dallo studente.
    Nel percorso formativo sono inoltre previsti 8 CFU di esami a scelta.
  • Sbocchi Professionali

    Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati (Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)

    Il laureato magistrale in “Conservazione e restauro dell’ambiente forestale e difesa del suolo” può trovare collocazione lavorativa, previo concorso pubblico, in varie strutture ed apparati statali, come il Corpo Forestale dello Stato, oppure presso le Regioni, le Province, le Comunità Montane, i Comuni, gli Enti Parco, le Riserve naturali, le Società di ingegneria e di progettazione ambientale e presso Società ed Enti che operano nel settore forestale e della conservazione ambientale. I laureati magistrali possono, inoltre, collaborare alle attività delle Associazioni ambientaliste anche con riferimento al settore della divulgazione ambientale; altro sbocco professionale rilevante è quello dell’attività libero professionale, in quanto il laureato magistrale in “Conservazione e restauro dell’ambiente forestale e difesa del suolo” può accedere all’Albo Professionale dei Dottori Agronomi e Forestali. I laureati magistrali possono in generale svolgere compiti di pianificazione, di progettazione, di gestione, di controllo, di coordinamento e di formazione in tutte quelle strutture, sia pubbliche che private, le quali operano nei settori della pianificazione e difesa del territorio, della gestione sostenibile delle risorse naturali e forestali, della protezione, conservazione e riqualificazione dell’ambiente e della natura, con particolare riguardo agli ambienti forestali.
    Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT):
    1. Idrologi – (2.1.1.6.5)
    2. Pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio – (2.2.2.1.2)
    3. Botanici – (2.3.1.1.5)
    4. Agronomi e forestali – (2.3.1.3.0)
    5. Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze della terra – (2.6.2.1.4)
    6. Tecnici del controllo ambientale – (3.1.8.3.1)
    7. Tecnici della raccolta e trattamento dei rifiuti e della bonifica ambientale – (3.1.8.3.2)
    8. Comandanti e ufficiali del corpo forestale – (3.4.6.3.3)
  • Formazione Successiva

    Master e Dottorato di Ricerca.

  • Ulteriori Informazioni

    Il Corso è organizzato in due Curricula:

     

    • Monitoraggio e Conservazione della Biodiversità (focalizzato sulla conservazione ambientale);
    • Restauro e Gestione dell’Ambiente (focalizzato sulla riqualificazione o restauro degli ambienti degradati).
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    Scarica qui la brochure.

  • Referenti del corso

    Prof. Fabio Recanatesi
    fabio.rec@unitus.it   Tel. +39 0761357354

    Prof. Marco Cosimo Simeone
    mcsimeone@unitus.it tel.+39 0761 357352

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