Il programma PRIN (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) è destinato al finanziamento di progetti di ricerca pubblica, allo scopo di favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative europee relative ai Programmi Quadro dell’Unione Europea.
Nell’ambito del bando emanato con decreto Direttoriale n. 1409 del 14-9-2022, l’Università della Tuscia si conferma ateneo ad alta intensità di ricerca ottenendo il finanziamento dal Ministero dell’Università e della Ricerca di ben 56 Progetti di Rilevante interesse Nazionale (PRIN), su un toltale di 128 proposte presentate.
Progetto: BANDO PRIN 2022_ Phenotypic plasticity in a rapidly changing world: an ontogenetic perspective for improving aquaculture and conservation practices of the European lobster
Acronimo: PL-ASTICI
Codice progetto: 20223EETLW
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze ecologiche e biologiche_DEB)
Responsabile scientifico: prof. Claudio Carere, con la collaborazione del Dr. Giacomo Grignani, e i Prof. Giuseppe Nascetti e Daniele Canestrelli
Partner: Università di Venezia Ca’ Foscari – Prof. Giorgio Malavasi, Università di Firenze – Dott.ssa Elena Tricarico
CUP: J53D23006380006
Contributo concesso: 187.939 €
Abstract: Il progetto si propone di valutare l’effetto di diverse condizioni ambientali precoci in due popolazioni di astice europeo (Homarus gammarus) del Mediterraneo (Tirreno centrale e Adriatico settentrionale) al fine di: (i) far luce su come e quando la plasticità fenotipica si manifesta durante l’ontogenesi, svelando i meccanismi attraverso i quali tratti morfologici, comportamentali e fisiologici cambiano in risposta a differenti condizioni; (ii) capitalizzare gli effetti della plasticità fenotipica per implementare procedure di allevamento a scopo di ripopolamento mirate a massimizzare le possibilità di sopravvivenza degli individui utilizzati per il ripopolamento. Il progetto si avvarrà di approcci metodologici comportamentali, fisiologici e omici.
Progetto :BANDO PRIN 2022_ Digital Innovation in Price Statistics: Open and Fast Insights from Online Scraped Data
Acronimo: DIPS
Codice Progetto: 2022HTZY2N
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di economia, ingegneria, società e impresa DEIM)
Responsabile scientifico: La Prof.ssa Tiziana Laureti con la collaborazione del dott. Federico Crescenzi
Partner: Università “Campus Bio-Medico” di ROMA
CUP: J53D23004670006
Contributo concesso: Cofinanziamento: 83.843,00 €, Contributo MUR: 213.986,00 €, Costo totale ammesso: 297.829,00 €
Abstract: Questo progetto mira a sviluppare una piattaforma automatizzata contenente informazioni dettagliate sui livelli e le variazioni dei prezzi al consumo sia a livello temporale che territoriale. L’obiettivo è di consentire ai consumatori di svolgere un ruolo attivo nelle transizioni verdi e digitali secondo la New Consumer Agenda ma anche stimolare l’aumento di nuovi modelli di consumo e decisioni più informate. Tale piattaforma sarà composta da due sistemi principali:
Più specificamente, il progetto mira a costruire un dataset in grado di integrare gli indici dei prezzi al consumo (IPC) ufficiali in Italia con indici dei prezzi al consumo ad alta frequenza per specifiche categorie di prodotto, con l’obiettivo di coprire il 46% del paniere di consumo complessivo. I prezzi saranno raccolti facendo riferimento al livello nazionale e territoriale, considerando sia i maggiori rivenditori multicanale che i rivenditori locali che vendono online e offline, e riclassificati secondo la classificazione ECOICOP.
Diverse tecniche di machine learing saranno impiegate per raccolta dati e matching delle denominazioni di prodotto tra diversi rivenditori, al fine di fornire ulteriore robustezza ai calcoli dell’indice dei prezzi nello spazio e tempo. Per le categorie di prodotti con mercati online localizzati (ad esempio, generi alimentari) saranno calcolati anche indici dei prezzi spaziali, al fine di misurare le differenze nei livelli dei prezzi al consumo nelle diverse aree geografiche italiane.
Progetto:Greening Horticulture: multi-omics integration of crop response to develop effective microalgae-based biostimulants
Acronimo: GREENHORT
Codice Progetto: 2022WHTNZT_001
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento Scienze agrarie e forestali – DAFNE)
Responsabile scientifico: Prof. Giuseppe Colla, con la collaborazione della Prof.ssa Mariateresa Cardarelli
Partner: Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
CUP: J53D23010500006
Contributo concesso:
Abstract: The project aims to elucidate the biostimulant action of novel microalgal extracts (MEs) on tomato and lettuce. The biostimulant action on crops will be evaluated in terms of morpho-physiological traits, as well as molecular and biochemical processes. MEs from different species will be screened for biostimulant activity at early stage of crop development under optimal and sub-optimal conditions (low N availability and salinity) using a greenhouse-based high throughput plant phenotyping platform. Bioassays will be used for evaluating hormone-like activity of MEs whereas crop responses to single or multiple stress factors (low N availability and/or salinity) will be assessed in agronomic trials in tomato and lettuce grown under greenhouse conditions. Omics technologies will be used for improving our understanding on the mode of action of the most active MEs. The adoption of an approach aimed at converting basic research into results that directly benefit agriculture and sustainability will empower fertilizer companies and agro-tech innovators by developing a new generation of highly efficient green biostimulants.
Progetto: BANDO PRIN 2022_Ruolo dell’enzima E2 che coniuga l’ubiquitina effete-UbcH5b nella riparazione del DNA e nella neuroprotezione
Acronimo: R.U.S.Go.N. (Ruolo dell’Ubiquitilazione nella Stabilità Genomica e nella Neuro-Protezione)
Codice Progetto: 2022KKMTL9
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze di scienze ecologiche e biologiche DEB)
Responsabile scientifico: Dottoressa Francesca Cipressa
Partner: Consiglio Nazionale delle Ricerche- CNR (Michela Di Salvio)
CUP: J53D23003210001
Contributo concesso: 192.250 € ( costo totale), 180.813 € (contributo Mur)
Abstract: La risposta cellulare al danno al DNA riveste un ruolo fondamentale nel sistema nervoso. La natura post-mitotica dei neuroni riduce il rischio di insorgenza delle rotture al DNA, ma allo stesso tempo rende le cellule neuronali particolarmente vulnerabili all’impatto delle lesioni al DNA. Con l’avanzare dell’età, le capacità riparative della cellula diminuiscono. La riduzione dell’efficienza dei meccanismi di riparazione del DNA è correlata a diversi aspetti della neurodegenerazione. Le malattie neurodegenerative sono caratterizzate da danno progressivo e perdita di specifiche popolazioni neuronali che inducono alterazioni cognitive, comportamentali e locomotorie. La morte neuronale è associata all’accumulo e aggregazione di proteine che presentano alterazioni conformazionali e l’eliminazione degli aggregati proteici riveste un ruolo cruciale nel mantenimento dell’omeostasi del tessuto nervoso. L’ubiquitinazione è una modifica post-traduzionale richiesta per la degradazione proteica ma è anche necessaria per regolare la funzionalità delle proteine. Alterazioni nei meccanismi di ubiquitinazione sono correlate all’insorgenza di numerose patologie, incluse le neurodegenerazioni. Il progetto mira alla comprensione del ruolo dell’ubiquitinazione nella riparazione del DNA, nel mantenimento dell’integrità genomica e nell’omeostasi delle cellule neuronali e prevede lo sviluppo di un sistema modello animale utilizzando il moscerino della frutta Drosophila melanogaster. Drosophila presenta una straordinaria conservazione di geni e funzioni rispetto all’uomo e il suo utilizzo come modello potrà consentire la comprensione di meccanismi molecolari alla base della neurodegenerazione.
Progetto: BANDO PRIN 2022 Isocrate per una nuova idea di città e di cittadino
Acronimo: Iso-Polites
Codice Progetto: 2022FZPF2E
Capofila: Università degli Studi della Tuscia, con la Prof.ssa Maddalena Vallozza
Responsabile scientifico: Prof.ssa Maddalena Vallozza, con la collaborazione del Prof. Dino De Sanctis
Partner: Università di Sassari, Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione, Via Maurizio Zanfarino 62, 07100 Sassari (Prof.ssa Margherita Erbì)
CUP: J53D23019540 006
Contributo concesso: 107.686 €
Abstract: Il progetto Iso-Polites si prefigge innanzitutto di offrire una nuova traduzione italiana degli Opera Omnia di Isocrate alla luce del “Nuovo Isocrate Oxford” e di intraprendere ad un tempo la stesura di un commento sistematico del discorso Contro i Sofisti, dell’Encomio di Elena e del corpus di Lettere. Un ruolo prioritario in questo progetto sarà affidato da subito anche alla realizzazione di una pagina web, Iso-Polites 2023-2025, grazie alla quale sarà pubblicizzato, in tutte le sue fasi, il progetto, e sulla quale saranno annunciati gli eventi a esso collegati. In questo modo il valore dialogico, centrale nel pensiero di Isocrate, avrà un riflesso concreto nelle forme polifoniche della comunicazione contemporanea, legata a nuovi tools e a moderne forme di linguaggio.
LINK: https://www.mur.gov.it/sites/default/files/2023-08/Decreto%20Direttoriale%20n.%201348%20del%2025-08-2023%20-%20SH5_AllegatoC_Scorrimento%20graduatoria.pdf
Progetto: BANDO PRIN 2022_Hazelnut biowaste-based technological tools supporting agroecosystem and forestry uses
Strumenti tecnologici basati su scarti organici di nocciole per l’utilizzo in sistemi agricoli e forestali
Acronimo: NUTISFORU
Codice Progetto: 202277NXZY
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di per la innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali – DIBAF)
Responsabile scientifico: Prof. Giuseppe Scarascia-Mugnozza, con la collaborazione del Dr. Fabrizio De Cesare
Partners: Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto sull’Inquinamento Atmosferico – IIA, Resp. Dr. Antonella Macagnano); Università degli Studi Federico II (Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale – DICMAPI, Resp. Prof. Giuseppina Luciani)
CUP: J53D23009640006
Contributo concesso: 104.933,00 € (Contributo totale) – 91.056,00 € (Contributo UNITUS)
Abstract: The sustainability of agroecosystems has become a mandatory goal if the planet’s safety is concerned. The circular bioeconomy model is based on the reuse and valorisation of by-products within the production of renewable biological resources and the conversion of these resources and waste streams into value-added products. For example, in the agri-food sector, hazelnut cultivations are characterised by large amounts of waste (pruning to husks, shells and skins); their valorisation is a great challenge. Re-uses include energy recovery (biofuel and incineration), soil organic amendments (compost), food ingredients, biopolymers (lignocellulose-LC), antioxidants and antimicrobials (polyphenols-PP and flavonoids-FL).
The Project NUTISFORU aims at creating different functional products for applications in agriculture and forestry as biowaste valorisation of hazelnut residues.
1 – NUTISFORU will use (ES) to link together organo-mineral nanocomposites (OMNC) obtained from the combination of lignocellulose, cellulose and lignin with hydroxyapatite nanoparticles, ultimately resulting in reliably increased C-stock.
2 – NUTISFORU will create nanobiopesticides (ENBP) based on FL and PP from hazelnut biowastes that will also be tested against hazelnut phytopathogens (fungi and bacteria) to achieve a perfect circular bioeconomy model.
3 – Since PP, FL, and LN account for the highest antioxidant and antimicrobial activities among hazel-nut compounds, they will be recruited to develop multicomponent, multilayered and multifunctional wood protectant nanocoatings.
Progetto: BANDO PRIN 2022_ Legal Pathways for Refugees in the Euro-Mediterranean Context: The Feasibility of Processing Asylum Claims outside the EU
Acronimo: EuroPathways
Codice Progetto: 2022NKEY7J
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici DISTU)
Responsabile scientifico: Il prof. Mario Savino, con la collaborazione del Prof. Francesco Luigi Gatta
Partner: Unità dell’Università di Pavia, coordinata dal prof. Antonio Maria Morone
CUP: J53D23005740006
Contributo concesso: 124.100 €
Abstract: Il progetto esplora la possibilità di istituire procedure di ingresso protetto per richiedenti asilo nell’UE. In mancanza di un sistema comune credibile di procedure di ingresso organizzate, l’attuale politica europea di cooperazione con i Paesi terzi di transito, volta a impedire l’arrivo dei migranti in Europa (c.d. esternalizzazione dei controlli alle frontiere) finisce per alimentare i traffici irregolari di persone nel Mediterraneo, a vantaggio delle organizzazioni criminali. Il paradosso che ne deriva è che il paradigma strettamente territoriale, su cui poggia il sistema europeo comune di asilo, alimenta lo stesso fenomeno (flussi irregolari e misti) che la più ampia politica migratoria dell’UE intende arginare. L’espansione delle tecniche di esternalizzazione, inoltre, incide sulla sostenibilità della cooperazione con i Paesi terzi. La riluttanza dei partner mediterranei a cooperare aumenterà nel lungo periodo, a meno che l’UE non istituisca un meccanismo credibile di condivisione delle responsabilità, basato sia sul sostegno finanziario che sull’ammissione dei richiedenti protezione. In questo contesto, il progetto intende valutare se e in quali condizioni legali e contestuali il trattamento offshore delle richieste di asilo possa contribuire a una gestione della migrazione più sicura, ordinata e rispettosa dei diritti umani. A tal fine, si concentra sul contesto euromediterraneo, esaminando le relazioni dell’Italia e dell’UE con due partner africani strategici: Libia e Tunisia.
LINK: https://www.intome.eu/prin/
Progetto: BANDO PRIN 2022 Food MeaSure: Poverty, Vulnerable individuals and Sustainable Diets – New perspectives on Official Statistical data
Acronimo: MeaSure
Codice Progetto: 2022PX2RAR
Capofila: Università degli Studi della Tuscia: Dipartimento di economia, ingegneria, società e impresa (DEIM)
Responsabile scientifico: Dott.ssa Ilaria Benedetti in collaborazione con Prof. Luca Secondi
Partner: Università di Pisa e Università Roma Tre
CUP: J53D23011590006
Contributo concesso: Contributo MIUR per Ricerca: 172.893, Cofinanziamento Ateneo/Ente: 69.905, Costo totale: 242.798
Abstract: Questo progetto mira a sviluppare una metodologia per misurare la povertà alimentare e l’insicurezza alimentare a livello sub-nazionale sfruttando il potenziale dei dati statistici ufficiali tratti dall’Istituto Nazionale di Statistica Italiano sottolineando il ruolo chiave delle banche dati ufficiali ad accesso aperto. Poiché il prezzo e l’accessibilità, intesi come la dimensione economica della sicurezza alimentare, sono ostacoli fondamentali per l’accesso al cibo, questo progetto fornisce un duplice contributo alla misurazione della povertà e dell’insicurezza alimentare. In primo luogo svilupperemo un nuovo approccio analitico per definire il livello di aderenza a un modello alimentare sano e sostenibile determinando il valore economico dei relativi profili nutrizionali utilizzando dati statistici ufficiali e ad accesso aperto.
In secondo luogo, sarà possibile monitorare costantemente la povertà alimentare nei paesi sviluppati, contribuendo così al deficit scientifico e la necessità politica applicata di quantificare le famiglie e gli individui vulnerabili a livello subnazionale.
In terzo luogo, forniremo un esperimento di ricerca sugli aspetti edonici delle diete sane e sostenibili per le persone vulnerabili al fine di creare i messaggi più efficaci per cambiare il loro comportamento verso diete sostenibili.
Progetto:BANDO PRIN 2022_Hybridization, phenotypic plasticity, and the moulding of the perfect alien
Acronimo: HYPHEN
Codice Progetto: 20222SYWHP
Capofila : Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze ecologiche e biologiche,_DEB)
Responsabile Scientifico: Prof.ssa Roberta Bisconti, con la collaborazione del Prof. Daniele Canestrelli
Partner: Università la Sapienza” di Roma
CUP: J53D23006370001
Contributo concesso: 204.649 totale (130000 contributo unità Unitus)
Abstract: Il progetto si propone di studiare il ruolo di ibridazione, plasticità fenotipica, e la potenziale interazione, nel promuovere l’adattamento a nuovi ambienti nelle specie aliene invasive, concentrandosi su due domande chiave: (i) l’ibridazione potrebbe influenzare l’occorrenza e/o l’estensione della plasticità fenotipica? (ii) la plasticità fenotipica potrebbe influenzare l’occorrenza e/o l’estensione dell’ibridazione? Questo progetto ha lo scopo di rispondere a tali interrogativi attraverso l’integrazione di diverse metodologie di ricerca volte a caratterizzare i tratti fenotipici, la plasticità in questi tratti, e le loro basi genomiche in un sistema di studio sperimentale.
Progetto: BANDO PRIN 2022_ Defensive Bureaucracy and Responsibility in the Italian Administrative System
Acronimo: DEBRIAS
Codice Progetto: 202274KT5X
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici DISTU)
Responsabile scientifico: Il prof. Stefano Battini, con la collaborazione del Prof. Giulio Vesperini
Partner: Vittorio Manes (Università degli Studi di Bologna); Gabriele Bottino (Università degli Studi di Milano); Bruno Tonoletti (Università degli studi di Pavia)
CUP: J53D23005160006
Contributo concesso: 225.000 totale (57.535 per Università degli Studi della Tuscia)
Abstract: Italian bureaucracy is caught between a rock and a hard place. On the one hand, it must apply legislation from various national, local and international sources which is copious, confused and constantly changing, while juggling decisions that impact an increasing number of interests and therefore call for complex procedures involving an array of stakeholders. On the other, civil servants face extremely strict scrutiny which privileges procedure rather than results and with an accompanying regime of liabilities in terms of disciplinary measures. A level of scrutiny that has become increasingly pervasive in recent decades in the fight against corruption. In this context, bureaucracy has a defensive reaction. Officials avoid responsibility by avoiding making decisions, by shifting the burden to others, or by seeking opinions or rulings from supervisory bodies to shelter themselves from the risk of administrative or criminal sanctions due to any supposed illegality in their conduct. Defensive bureaucracy has thus become the main bottleneck in the Italian administrative system and is the subject of this project.
The project involves 4 Units, comprising both administrative and criminal lawyers, as well as experts from the School of National Administration, which participates as a sub-unit of PI Unit.
The main deliverables are as follows: – A comparison of the Italian system of liabilities with that of other European countries;
– A critical analysis of the imbalance between the over-developed regime of liabilities for procedural errors and the under- developed system of accountability for results in the Italian civil service;
– A set of criteria, based on the analysis of case law, to provide officials with safe guidelines for a non-arbitrary exercise of discretionary administrative powers
– A comprehensive evaluation, carried out according to a matrix structure, of the impact of various forms of liability (criminal, administrative and civil) in four sensitive areas of administrative action: public procurement, environment, urban planning and external assignments;
-Preparation and submission (through the SNA and its Behavioral Unit) of questionnaires and structured interviews to relevant groups of administrative officials, to evaluate the risk they perceive in making decisions;
– Establishment of a Permanent Observatory on Defensive Bureaucracy to collect, systematically organize, and disseminate relevant data and information to civil servants and other relevant stakeholders;
– The organization, in collaboration with SNA, of training initiatives aimed at clarifying and contextualizing the risk of liability in specific sectors of administrative activity;
– A research report indicating potential reforms to the regulatory framework stemming from the analysis carried out.
Progetto : BANDO PRIN 2022 _SAVE OLIVE: In vitro propagation and preservation
Acronimo: SO-LIVE
Codice Progetto: 20229CSERR
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE)
Responsabile scientifico: Dott. Cristian SILVESTRI
Partner: Consiglio Nazionale delle Ricerche – Sede di Firenze – (CNR), Universita’ degli Studi di Perugia, Universita’ degli Studi di Ferrara
CUP: J53D23009760001
Contributo concesso: 253.175,00 € ( costo ammesso), 202.189,00 € (contributo MUR), 50.986,00 € (cofinanziamento), 49.426,00 €
Abstract: Il settore vivaistico olivicolo è chiamato oggi a rispondere con un significativo aumento quantitativo della produzione di piante di elevata qualità per sostenere le esigenze dei nuovi impianti. Inoltre, lo sviluppo dell’emergenza Xylella ha reso estremamente tempestiva e urgente la ricerca di strategie complementari di conservazione ex situ. In questa ottica, “SO-live” si concentra sullo sviluppo di tecniche di micropropagazione (MP), conservazione in vitro a crescita lenta (SGS) e crioconservazione (CP) per migliorare la produzione di massa di materiale vivaistico di alta qualità (MP), nonché sulla conservazione a medio e lungo termine del germoplasma olivicolo (SGS e CP), con l’obiettivo di dare un contributo positivo sia alla produzione e all’utilizzo di materiale certificato, sia alla conservazione ex situ della biodiversità olivicola. Il progetto prevede inoltre il forte coinvolgimenti degli stakeholders (PMI private e istituzioni pubbliche), al fine di sensibilizzare gli operatori del settore olivicolo sulle problematiche legate alla qualità del materiale vegetale, alla produzione vivaistica, alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità
Progetto: BANDO PRIN 2022_ FreshFish – eDNA: biomonitoring of inland water fish species richness through environmental DNA barcoding and metabarcoding
Acronimo: FreshFish – eDNA
Codice Progetto: 2022JJ7STN
Capofila: Università degli Studi della Tuscia
Responsabile scientifico: Dott. Paolo Franchini
Partner: Dott. Lorenzo Tancioni, Università di Roma Torvergata
CUP: J53D23006590006
Contributo concesso: 222.326 € (costo totale), 205.695 € (contributo MUR), 16.631 € (cofinanziamento Ateneo)
Abstract: The conservation of biodiversity involves monitoring the distribution and abundance of native species and the census of invasive ones. The development of methods that allow the analysis of environmental DNA (eDNA), i.e. genomic DNA released into the environment by organisms through feces, integument cells, gametes, etc., from soil or water samples, opened many perspectives on the use of this approach in biomonitoring. In aquatic ecosystems the use of eDNA would certainly be less invasive and cheaper, in terms of costs and times, compared to “traditional” fish census techniques (e.g., by electric fishing or gillnets and trammel nets). The aim of this project is to develop an eDNA-based protocol for the Italian inland waters resource surveys, and thus for monitoring presence/abundance of fish species, based on water collection. This goal will be reached by using (1) a single-species approach and (2) a metabarcoding approach.
The single-species approach will be used to obtain data on distribution and abundance of nine target native/invasive species of Central Italy (Tyrrhenian slope) at selected sites in their natural environment; calibration of the method will be performed through fish tank experiments. The nine target fish species are present in the catchment areas of Central Italy, and were chosen for their relevance in conservation issues as seven are native (mostly endemic) and included in Annex II of the Habitats Directive and in the Red List of the IUCN and two are alien species, listed among the Invasive Alien Species of Union Concern. The water collection locations representative of the different environmental typologies occupied by the target species (lagoon and saline ecosystems, slow freshwater ecosystems and lotic ecosystems) were selected in the central Italy region, and includes SCI (ZSP), SPA and RAMSAR convention sites. The metabarcoding approach will be used to assess the composition, diversity and structure of the whole aquatic community at the same sites, that will be validated using traditional species census methods, based on field electrofishing/gillnets. This latter task will be implemented to test the expectation that eDNA data should be comparable to what can be obtained by traditional methods Total eDNA will be extracted from water and mtDNA genes will be amplified (COI fragments for species-specific identification and quantification) and massively parallel sequenced (12S for the metabarcoding approach). Both for the methodological development and for assessing the reliability of the presence and relative abundance data, “traditional” censuses will be performed in parallel, in the same sampling locations. The large amount of data obtained on the distribution and abundance of the species will be essential for the definition of management plans for the conservation of the most endangered native species and to set up an early warning system aimed at minimizing the impact of invasive alien species on original fish biodiversity.
Progetto : BANDO PRIN 2022: Lettere per le arti: committenze artistiche farnesiane attraverso i carteggi (1534-1589).
Codice Progetto: 2022RBB99R
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento Di Studi Linguistico-Letterari, Storico-Filosofici E Giuridici – DISTU)
Responsabile scientifico: prof. Enrico Parlato in collaborazione con prof. Paolo Marini, dott. Fausto Nicolai, dott. Pietro Giulio Riga
Partner: Università degli Studi Federico II, Napoli; Università degli Studi di Perugia; Università degli Studi, Roma Tre.
CUP: J53D23013490006
Contributo concesso: € 260.983 (totale), € 60.235 (Unità Tuscia)
Abstract: Il progetto si propone di indagare il complesso della corrispondenza dei Farnese, allo scopo di ricostruire i tempi e le modalità di realizzazione delle committenze artistiche e collezionistiche, nonché delle moltissime iniziative culturali volte a generare prestigio e consenso attorno al casato. L’ambito cronologico individuato va dall’elezione di Paolo III (1534) alla morte del cardinale Alessandro iuniore (1589), poco più di mezzo secolo nel quale fondamentali questioni storico-religiose e storico-politiche si intrecciano ai destini della famiglia e dei suoi protagonisti. La ricerca sarà incentrata su Roma, snodo primario del potere e della committenza artistica farnesiana, estendendosi ai territori soggetti al pontefice e a quelli governati direttamente o indirettamente dalla famiglia, a partire dal Ducato di Castro.
Progetto: Bando Prin 2022 Green BIOprocessing for the co-PROduction of high added-value bio-products from LICOrice Root
Acronimo: BioProLicoR
Codice Progetto: Prot. 20228E74JE
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE)
Responsabile scientifico: Dott. ssa Ilaria Benucci con la collaborazione del Prof. Marco Esti, della Prof.ssa Katia Liburdi e del dott. Vittorio Vinciguerra
Partner: Università degli Studi di Napoli Federico II.
CUP: J53D23009720006
Contributo concesso: € 230,693 (costo totale del progetto), € 204,771 (finanziamento MUR), € 102,095 ( a favore dell’Unitus)
Abstract: Il progetto BioProLicoR propone un approccio biotecnologico per l’estrazione mild e la coproduzione di estratti grezzi e nuovi bioprodotti a base di liquirizia. Il progetto biennale comprende 5 Work Packages e sarà dedicato a:
Progetto: BANDO PRIN 2022 Production and characterization of new bioactive molecules against emerging and/or multidrug-resistant pathogens by neglected poly-extremophilic marine fungi
Acronimo: MYCOSEAS
Codice Progetto: 2022MPTT35
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze ecologiche e biologiche – DEB)
Responsabile scientifico: Prof. Massimiliano Fenice, con la collaborazione della Dott.ssa Marcella Pasqualetti, Dott. Paolo Barghini
Partner: Università di Napoli “Federico II”, Università di Palermo
CUP: J53D23010260006
Contributo concesso: 203.082 €
Abstract: In this project selected marine fungi, will be studied for their production of new secondary metabolites (SMs) active against emerging pathogens (virus, bacteria and fungi) also within biofilm matrixes. Among the various strains stored in the culture collections of marine fungi, managed by the project participants, 30 strains will be selected for their characteristic to belong to new or neglected species and possibly showing poly-extremophilic features. The selected fungi will be screened to individuate those with possible high production of SMs. Screening, targeting secondary metabolism genes (NRPS, PKS, TS) will allow to select a maximum of 10 strains for the subsequent work steps. To stimulate the expression of silent secondary metabolite genes, according to the OSMAC strategy, the selected fungi will be cultivated on various solid and liquid media under different chemico-physical growth conditions. Culture extracts will be tested for their antiviral, antimicrobial and antibiofilm activity. Active extracts will be analysed by metabolomic techniques in order to get a metabolic network relating metabolite production and culture conditions. For best promising strains, production of SMs will be upscaled to obtain sufficient material for further activity tests and for bioactive molecule isolation and characterization. Positive extracts will be fractionated to get a library of enriched fractions to be used in the activity tests. Isolation and purification of bioactive compounds will allow to determine their chemical structure. Purified bioactive molecules will be tested for their biological activity too.
Progetto : BANDO PRIN 2022_Equine resilience and welfare in Climate change and stressful scenarios using Omic technologies and innovative low cost Sensors
Acronimo: ECOS
Codice Progetto: 2022Z39C97
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di per la innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali – DIBAF)
Responsabile scientifico: Prof. Giovanni Chillemi in collaborazione con il Dott. Daniele Pietrucci
Partner: Università degli studi di Catania; Università degli studi di Perugia
CUP: J53D23010660006
Contributo concesso: 207.100 (totale); 71.588 (unità UNITUS)
Abstract: Gli animali, compreso l’uomo, si adattano e reagiscono a qualsiasi stimolo stressante nocivo attivando l’asse neuroendocrino-immunitario, per ottimizzare le loro interazioni con l’ambiente. La plasticità del genoma stabilizza questa risposta se l’esposizione allo stimolo è prolungata, adattando e mantenendo le “impronte” di questa nuova omeostasi. Il cambiamento climatico, un tipo di stress globale e prolungato, influisce sulle prestazioni, sulla salute, sulla produttività, sulla riproduzione e sulla suscettibilità alle malattie. Inoltre, lo stress da calore (HS) è più difficile da contrastare se combinato con altri stress (ad es. intenso sforzo fisico).ECOS si occuperà della resilienza e del benessere nell’HS e nelle condizioni di stress da esercizio utilizzando i cavalli come modello ideale per i mammiferi, compreso l’uomo.
Progetto : BANDO PRIN 2022 _ Resiliency to heat stress: a systems biology approach
Acronimo: RESYST
Codice Progetto: 2022MPWFET
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze Agarie e Forestali – DAFNE)
Responsabile scientifico: Prof. Umberto Bernabucci, con la collaborazione della Prof.ssa Loredana Basiricò, e del Prof. Nicola Lacetera
Partner: Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali (DIVAS) (con la Prof.ssa Cristina Lecchi del Prof. Alessandro Agazzi)
CUP: J53D23010270006
Contributo concesso: 106.077,00 Euro
Abstract: Il progetto affronta uno dei principali problemi che i sistemi zootecnici stanno affrontando: come il cambiamento climatico influenza le la produttività e la salute degli animali allevati. Gli obiettivi principali del presente progetto sono: 1) Acquisire/approfondire le conoscenze sulle differenze fisiologiche della risposta allo stress da caldo (HS) di due razze bovine da latte (Frisona e Bruna); 2) acquisire/approfondire conoscenze sul ruolo degli esosomi e il loro contenuto di miRNA e metaboliti nel modificare le funzioni tissutali durante lo stress da caldo; 3) identificare marcatori di microRNA (miRNA) e metaboliti nei fluidi biologici utili per la rilevazione precoce ed efficace della condizione di HS nelle due razze bovine. Per raggiungere questi obiettivi, il progetto si basa su un approccio di biologia dei sistemi (systems biology approach), applicando tecnologie OMICHE, come la metabolomica e la trascrittomica, per svelare le basi molecolari della tolleranza all’HS dei bovini da latte. Saranno effettuate prove in condizioni di campo confrontando le razze Frisona e Bruna allevate nella stessa azienda agricola. Gli esosomi ottenuti da sangue e latte saranno caratterizzati per identificare un elenco di potenziali biomarcatori. La funzione biologica degli esosomi sarà validata in studi ex vivo e in vitro, con l’obiettivo di valutare gli effetti sui tessuti che svolgono un ruolo chiave nella efficienza e benessere dei ruminanti da latte (ghiandola mammaria, intestino, cellule immunitarie). I risultati degli studi saranno integrati e analizzati per identificare significative associazioni di marcatori con le risposte di tipo clinico, fisiologico e produttivo. Trattandosi di un tema ad alto impatto sulla produzione zootecnica e sulla sostenibilità, il progetto mira a coinvolgere tutte le parti interessate (agricoltori, associazioni di allevatori, associazioni scientifiche, aziende lattiero-casearie…), per un efficace e rapido trasferimento delle conoscenze scientifiche alla fase di applicazione in campo.
Progetto: BANDO PRIN 2022 – Development of a NIR induced selective delivery of hypermodified oligoribonucleotides in cancer therapy.
Acronimo: NIRNA
Codice Progetto: 2022MNPY8M
Capofila: Università degli Studi della Tuscia, Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche (DEB)
Responsabile scientifico: Prof. Lorenzo Botta
Partner: Università degli Studi di ROMA “La Sapienza”, Dipartimento di Chimica e Tecnologie del Farmaco, Responsabile di unità Dr.ssa Francesca Ghirga
CUP: J53D23008740001
Contributo concesso: 98000 euro
Abstract: Il progetto si propone di sviluppare coniugati oligonucleotide-anticorpo come potenziali agenti anticancro. Nello specifico i coniugati saranno formati da oligonucleotidi chimicamente modificati e un anticorpo in grado di veicolari selettivamente nel sito d’azione. Queste due componenti saranno collegate tra loro mediante un opportuno sistema fotosensibile utile a rilasciare l’oligonucleotide dopo irraggiamento con luce nel vicino infrarosso (NIR).
Progetto: BANDO PRIN 2022_ Agri-food value chains efficiency and fairness
Acronimo: AGREF
Codice Progetto: 2022FARZPJ
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di innovazione dei sistemi biologici e agroalimentari e forestali DIBAF)
Responsabile scientifico: La dott.ssa Clara Cicatiello con la collaborazione del prof. Alessandro Sorrentino, della prof.ssa Anna Carbone e del dott. Luca Cacchiarelli
Partner: Università di Pisa (UNIPI), Università di Cassino (UNICAS)
CUP: J53D23004510006
Contributo concesso: 77.305€
Abstract: Unfair Trading Practices (UTPs) are commonly defined as B2B practices that grossly deviate from good commercial conduct, are contrary to good faith and fair dealing, and are typically imposed in a situation of imbalance of bargaining power. Examples of UTPs are: delay or denial of due payments, unilateral contract renegotiation, unjustified contract termination, misuse of confidential information, arbitrary cost or risk transfer. UTPs are a hot topic in the public debate, especially after the approval of EU Directive 2019/633 (implemented in Italy in November 2021) that provides a list of UTPs that must be banned. While UTPs are a hot political topic, knowledge about their extent and effects in real agri-food commercial relationships is rather limited and a consistent framework explaining their causes and effects is still missing. Empirical studies mostly focus on detecting occurrence of UTPs to estimate the share of firms that is exposed to this problem. Instead, information about UTPs impact is limited and it is generally evaluated in terms of private economic gains or losses for the actors in the transaction, without measuring possible externalities on the environment (e.g., food losses or carbon emissions), the society (e.g., local communities or workers) or other agents of the supply chain. AGREF aims to increase the knowledge about the UTPs in the Italian fruits & vegetables value chain, by measuring the effects of a set of potentially unfair commercial practices via a set of indicators, derived in a multi-actor approach. A key innovative contribution of AGREF is the explicit measurement of the externalities of UTPs in real value chains, to model the potential effects of changes in the scenario and to use the resulting evidence to inform policy makers and food chain actors. The project is structured along five Actions and it foresees the active participation of Producer Organisations which will act as a bridge to involve food chain actors – namely, farmers and wholesalers of the fruits & vegetables supply chain – in the identification of Ministero dell’Università e della Ricerca potential UTPs and in the assessment of their externalities. The project foresees the collaboration among three research units. Each research unit will have the responsibility of one case study, but a close integration of the activities is foreseen, both on the methodological level, to establish a set of indicators to evaluate the UTPs, and for the interpretation of the results and the analysis of scenarios.
Progetto: BANDO PRIN 2022 New Digital Technologies for full carbon accounting of forests and woody crops
Codice Progetto: 2022F78PTS
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di per la innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali – DIBAF)
Responsabile scientifico: Prof. Riccardo Valentini con la collaborazione del Prof. Tommaso Chiti
Partner: Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli (DISTABIF)
CUP: J53D23009960006
Contributo concesso: € 203.443,00
Abstract: Recently, the European Union has agreed on the goal of reducing its greenhouse gas emissions by 55% by 2030, compared to 1990, and to achieve carbon neutrality in 2050 by offsetting greenhouse gas emissions with CO2 removals (EU, 2019 and EU, 2020). To a large extent these carbon sinks will come from forests and soils, with an EU scenario to increase carbon removals by 310 MtCO2 in 2030 and agriculture and forest to become carbon-neutral by intra-sectorial compensations in 2050. Under these highly-demanding policy scenarios, the role of carbon sequestration of agriculture and forestry plays a fundamental role for climate warming stabilization. Also woody crops (i.e fruit orchards, wines, etc.) due to their secular presence in rural landscapes, are providing an outstanding example of how to achieve food production by continuing to accumulate carbon in the biomass of trees. Despite the relevance of the current dynamical debate at EU there is still a lacking scientific background on the carbon accounting of the forest and woody crops activity. In particular there are still questions on how to provide a full carbon accounting, namely not only above ground biomass estimates but how to estimate the total Net Primary Production (NPP) at all components including roots and leaves and finally on how to evaluate the heterotrophic respiration to take into account microbial decomposition. In addition, there is a fundamental need to include the fate of the harvested biomass on the full carbon removal effect of forests and woody crops. Reusing harvested wood for energy or long term products or other fossil material substitution can change the final assessment of the carbon potential sequestration, which is not just simply taken into account by biomass production only. A similar argument becomes very relevant for other non-CO2 greenhouse gases, such as methane (CH4) and nitrous oxide (N2O), which are not usually considered in the carbon balance of forests and woody crops. In particular for the latter, the use of fertilizers and in general intensive agronomic practices may significantly contribute to their GHG emission balance in terms of radiative forcing on the atmosphere and hence reduce their climate mitigation potentials. The Dig-GHG proposal is to address and measure the full carbon GHJG budget of 2 forest ecosystems (low managed and highly managed for biomass production) and 2 fruit tree orchards where agronomic practices are implemented.
Progetto: BANDO PRIN 2022_ COMMUNITY SPONSORSHIP FOR MIGRANTS IN EUROPE
Acronimo: CoSME
Codice Progetto: 2022ENCNP8
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Studi linguistici-letterari, storico-filosofici e giuridici DISTU)
Responsabile scientifico: prof.ssa Daniela Vitiello, con la collaborazione dei prof. Alessandro Boccolini, Luigi Principato, Matteo Sanfilippo, delle dott.sse Alessia Bastianelli, Cristina Milano, Marilù Porchia e del dott. Mirko Forti
Partner: Università di Bologna (capo unità: prof. Marco Borraccetti, con la collaborazione dei prof. Nicola De Luigi, Elena Pacetti e della dott.ssa Mariateresa Veltri), Università degli Studi di Torino (capo unità: prof. Stefano Montaldo, con la collaborazione dei prof. Francesco Costamagna, Andrea Spagnolo, della prof.ssa Elena Vallino e delle dott.sse Marcella Cometti e Virginia Passalacqua).
CUP: J53D23005740006
Contributo concesso: 248.713 EURO / Finanziamento MUR: 212.433 EURO
Abstract: Il progetto CoSME (Community Sponsorship for Migrants in Europe) mira a sviluppare un quadro teorico-pratico per un modello europeo di “community sponsorship” – espressione che allude a tutte le forme di partenariato pubblico-privato volte a promuovere l’accesso protetto, la prima accoglienza e l’integrazione di migranti e rifugiati in Europa. La “community” o “private sponsorship” nasce in Canada negli anni Settanta del Novecento per il reinsediamento dei profughi indocinesi, dove si afferma come strumento volontario di condivisione della responsabilità collettiva per i rifugiati. In Europa, la community sponsorship si diffonde solo più tardi, diventando popolare in seguito alla c.d. “crisi” dei rifugiati siriani del 2015, come via di accesso legale, di tipo complementare rispetto alla protezione internazionale classica, posta in alternativa alle pratiche di “esternalizzazione” a Stati terzi delle responsabilità in materia di immigrazione e asilo. All’indomani della cosiddetta “crisi ucraina” del 2022, con l’attivazione della protezione temporanea, il partenariato pubblico-privato viene valorizzato anche ai fini della gestione di flussi di massa di cittadini di paesi terzi, con l’istituzione di strumenti specifici a livello europeo – come la “piattaforma di solidarietà” – volti a facilitare il coinvolgimento dei privati nella prima accoglienza degli sfollati in fuga dalla guerra. La community sponsorship si rivela, quindi, uno strumento versatile, in grado di espandere i canali di accesso legale non solo per i rifugiati, ma anche per altre categorie di persone migranti. Al contempo, è uno strumento amministrativamente complesso, il cui funzionamento è legato alle specificità del contesto di riferimento. Il progetto CoSME intende esplorare tale complessità al fine di individuare e definire le premesse giuridiche di un “ecosistema” di sponsorship efficiente, sostenibile e replicabile a livello europeo; premesse che possano costituire la base per l’adozione di misure di sostegno e coordinamento all’intersezione tra la politica dell’UE sull’integrazione dei cittadini di paesi terzi, da un lato, e il futuro quadro UE per il reinsediamento e gli altri percorsi legali di protezione, dall’altro. Nel delineare la possibile architettura normativa di un modello europeo di community sponsorship, il progetto prenderà in considerazione il valore aggiunto delle recenti esperienze e delle migliori pratiche sviluppate a livello nazionale e sovranazionale, in tre diversi ambiti: (i) i corridoi universitari per i rifugiati, (ii) la sponsorizzazione privata per motivi di lavoro in contesti urbani e rurali e (iii) il partenariato pubblico-privato per la gestione dello sfollamento di massa. Attraverso queste attività, il progetto mira a colmare una lacuna negli studi giuridici sulla migrazione e l’asilo, che dedicano ampio spazio all’analisi delle vie (e agli strumenti) di accesso umanitario, ma non si concentrano sul legame tra le modalità di accesso legale e i successivi processi di integrazione e inclusione dei migranti nelle comunità ospitanti. Utilizzando una metodologia interdisciplinare, il progetto CoSME intende scandagliare questo legame dal punto di vista della configurazione normativa, della dimensione amministrativa e del suo effettivo funzionamento, per valutare, in primo luogo: (a) se e a quali condizioni il partenariato influisce sulle fasi successive di prima accoglienza, seconda accoglienza e integrazione, promuovendo percorsi di partecipazione attiva e di ri-soggettivizzazione del migrante e del rifugiato; (b) se e in che misura la community sponsorship contribuisce a “promuovere la coesione sociale e costruire società inclusive per tutti“, realizzando un bene pubblico europeo, posto al cuore del piano d’azione dell’UE sull’integrazione e l’inclusione 2021-2027.
LINK: www.cosmeproject.eu
Progetto: BANDO PRIN 2022_ Loss and excess of cockayne syndrome proteins in AgiNg and CancEr
Acronimo: REBALANCE
Codice Progetto: 2022H2N5M4
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze ecologiche e biologiche DEB)
Responsabile scientifico: Il prof. Luca Proietti De Santis
Partner: IGM-CNR – Pavia, Donata Orioli
CUP: J53D23003180006
Contributo concesso: 221.628 euro (110.120 Viterbo e 111.508 Pavia)
Abstract: È noto che l’instabilità genomica è la forza convergente alla base sia dell’invecchiamento che del cancro, ma non è ancora chiaro quali pressioni divergenti determinino il passaggio del destino cellulare verso la tumorigenesi o la senescenza. In questo progetto di ricerca proponiamo la dissezione dei meccanismi molecolari che governano questa decisione per una migliore comprensione dei processi biologici alla base dell’invecchiamento e della tumorigenesi.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ RiverWatch: a citizen-science approach to river pollution monitoring
Acronimo: RiverWatch
Codice Progetto: 2022MMBA8X
CUP: J53D23002260006
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Innovazione dei Sistemi biologici e agroalimentari e forestali)
Responsabile scientifico: La prof.ssa Flavia Tauro
Partner: Università di Bologna, Università degli studi di Napoli Federico II, Università Straniera di Perugia.
CUP: J53D23002260006
Contributo concesso: 196.951 €
Abstract: RiverWatch ambisce a costruire una infrastruttura di monitoraggio innovativa per il rilevamento non invasivo delle plastiche nei corsi d’acqua attraverso tecniche avanzate di computer vision ed il coinvolgimento dei cittadini. L’infrastruttura sarà testata sul fiume Sarno: il corso d’acqua più inquinato d’Europa ed una realtà ambientale e sociale tra le più complesse in Italia.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ Neglected microbial diversity of coastal hypersaline environments and marine transition areas: study of its dark matter and hidden treasures.
Acronimo: Maricostems
Codice Progetto: 2022FLKW8E
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche _DEB )
Responsabile scientifico: Dott.ssa Susanna Gorrasi
Partner: Università degli Studi di Cagliari (Unità di Ricerca 2); Università Ca’ Foscari Venezia (Unità di Ricerca 3)
CUP: J53D23006540001
Contributo concesso: 201.553 €
Abstract: Le acque di transizione comprendono una pletora di ambienti diversi come le aree estuarine, le lagune costiere e le saline marine, che mostrano caratteristiche eterogenee. Sono ecosistemi soggetti a ripetute e improvvise variazioni di diversi parametri ambientali (ad es. pH, temperatura, salinità) e talvolta a forte stress antropico. Questi hanno un forte impatto sulle comunità microbiche, in particolare sulla diversità biochimica/metabolica e sulle risposte fisiologiche dei loro membri. La maggior parte di questi ambienti e la loro diversità “microbica”; (includendo in questo contesto la componente virale) sono ancora relativamente poco studiati, così come la diversità biochimica delle loro comunità microbiche.
Inoltre è interessante poter capire se, tra i microrganismi di questi ambienti, vi sono potenziali patogenie/o nuovi ceppi microbici (o specie “sottovalutate” dal punto di vista del loro potenziale genetico/applicativo) con caratteristiche interessanti, sfruttabili da un punto di vista biotecnologico. Il progetto si propone di studiare in maniera dettagliata le comunità microbiche (procarioti ed eucarioti) e virali di tre ambienti marini costieri italiani, caratterizzati da diversi gradi di impatto antropico: le Saline di Tarquinia (saline non attive, trasformate in Riserva Naturale), le Saline Conti Vecchi (saline attive) e la Laguna di Venezia. Lo studio sarà effettuato utilizzando approcci di metagenomica e metatrascrittomica, che permetteranno di profilare in maniera dettagliata a livello tassonomico e funzionale la diversità microbica/virale di questi ambienti. Inoltre, saranno analizzate le comunità microbiche/virali per individuare microrganismi potenzialmente interessanti in ambito biotecnologico o con importanti implicazioni in ambito biomedico (ad es., produttori di nuove molecole bioattive, microrganismi patogeni o resistenti, virus con possibili impieghi in campo medico o come agenti di biocontrollo).
Progetto: BANDO PRIN 2022_Wildfires impact on soil microbial diversity and vegetation in Mediterranean drylands affected by global warming. FireOnMed
Acronimo: FireOnMed
Codice Progetto: DEB.PRIN_2022_FireOnMed
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze ecologiche e Biologiche_ DEB)
Responsabile scientifico: La Prof.ssa Laura Selbmann
Partner: Università degli Studi di Palermo
CUP: J53D23006760006
Contributo concesso: 171,358 totali, di cui 123,678 all’Università degli Studi della Tuscia
Abstract: Il riscaldamento globale, oltre al degrado del territorio, diminuzione della resilienza e riduzione della qualità dell' acqua, favorisce anche la frequenza e la gravità degli incendi. Gli effetti degli incendi, oltre ad essere distruttivi sulla vegetazione, causano una alterazione dell' attività e dell’abbondanza microbica del suolo per anni e poco si sa riguardo alla gestione ed il recupero delle aree aride e semi-aride soggette a incendi.
Il presente progetto valutando l' effetto dell' incendio sulla vegetazione e sulle comunità microbiche prima e dopo l’evento su aree selezionate e periodicamente impattate, avrà l’obiettivo di valutare il ruolo delle successioni microbiche e vegetali nel recupero post-incendio.
Progetto: BANDO PRIN 2022_IMproving PEACH manageMENT of emerging and re-emerging pests and diseases
Acronimo: [IMPEACHMENT]
Codice Progetto: 2022ZHTRBE
Capofila: Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento di Scienze di scienze agrarie e forestali DAFNE)
Responsabile scientifico: Il dott. Luca Rossini, con la collaborazione dei Prof. Angelo Mazzaglia e Stefano Speranza
Partner: Università degli Studi di Milano (Coordinatore di unità Prof. Marco Cirilli)
CUP: J53D23006820006
Contributo concesso: 201 318 €
Abstract: La riduzione degli input chimici nella protezione delle piante è un obiettivo chiave dell’agricoltura sostenibile. Le azioni preventive e le strategie di controllo alternative sembrano soluzioni promettenti per contenere le infestazioni e le infezioni da parassiti e patogeni. Il pesco è una delle specie arboree da frutto più importanti, che sempre più spesso subisce l' attacco di agenti dannosi, sia alieni che riemergenti in Italia. Dato il suo rilevante impatto economico (l' Italia è il secondo produttore di pesche nell' UE), il problema della protezione di questa coltura è ancora più pressante. Approcci promettenti sono rappresentati da nuovi sistemi di supporto alle decisioni (DSS) basati su una profonda conoscenza del ciclo di vita degli agenti dannosi, che consentono sia di prevedere l' impatto sia di identificare gli stadi più sensibili ai trattamenti fitosanitari. Una efficace strategia di selezione delle piante per ottenere nuove varietà resistenti/tolleranti e l' uso di agenti di controllo biologico (BCA) in sostituzione di pericolosi agrofarmaci, sono strumenti potenti per prevenire o ridurre le infestazioni/infezioni e per effettuare trattamenti possibilmente a basso impatto solo dove e quando sono necessari. Questo progetto coinvolge due unità operative in un quadro altamente multidisciplinare. L' obiettivo generale è lo sviluppo e, possibilmente, l' integrazione di diversi approcci per una gestione sostenibile dei fitofagi e delle malattie che colpiscono la coltivazione del pesco. Il progetto si concentrerà su due avversità cruciali: il fitofago invasivo Halyomorpha halys e la malattia riemergente del cancro delle drupacee da Diaporthe amygdali. A tal fine, le strategie di controllo basate su modelli saranno abbinate a resistenze genetiche derivati dal germoplasma e/o agenti di biocontrollo per implementare e testare soluzioni a breve-lungo termine per la gestione di queste avversità. A livello di modelli, verranno eseguite tre fasi per eseguire azioni efficaci e minimamente invasive per il controllo di parassiti e malattie: i) individuazione tempestiva dei focolai, ii) stima affidabile dell' estensione del focolaio e, iii) previsione dello scenario futuro più probabile in funzione delle diverse azioni di controllo possibili. A livello genetico, lo screening a livello di germoplasma consentirà di caratterizzare la variabilità fenotipica per la resistenza/suscettibilità ai parassiti e alle malattie bersaglio, nonché di analizzare le basi genetiche e identificare i marcatori molecolari per la selezione assistita. A livello di biocontrollo, l' applicazione di diversi agenti di biocontrollo ottenuti da formulati commerciali e collezioni microbiche internazionali, nonché da attività di screening su endofiti antagonisti previste dal progetto, sarà testata per prevenire le infezioni da patogeni che causano il cancro delle drupacee. Utilizzando lo stesso approccio, verranno selezionati e testati microrganismi entomopatogeni rilevanti per il controllo di Halyomorpha halys
Progetto: BANDO PRIN 2022 Assessing the overall carbon sequestration in the Italian Posidonia oceanica meadows
Acronimo: POSICS-IT
Codice Progetto: 20229SNN47
Capofila: Università degli Studi di ROMA “Tor Vergata”
Responsabile scientifico: Prof. Simone Bonamano con la collaborazione del Prof. Marco Marcelli
Partner: Università degli Studi della TUSCIA e Università degli Studi di NAPOLI “Parthenope”
CUP: J53D23006470001
Contributo concesso: 182.160 € (il contributo concesso a TUSCIA è di 58.500 €)
Abstract: (English version) In a rapidly evolving global scenario influenced by climatic, economic, and societal changes, marine coastal ecosystems play a crucial role. The coastal zone, hosting a significant portion of the population (28% in Italy), experiences population densities more than twice the average. Despite facing considerable anthropogenic pressure, these ecosystems are vital not only for ensuring human well-being and preserving biodiversity but also due to the diverse ecosystem services they offer, with carbon sequestration and stocking being particularly significant. The main objective of the project is to evaluate the biophysical and economic value of carbon sequestration and stocking in the Posidonia oceanica meadows along the Italian coastal zone in a spatially explicit manner. Specifically, the assessment of carbon sequestration by Posidonia oceanica meadows will involve local-scale sampling, data mining, and modelling. The integration of literature, field data, and modelling using Machine Learning techniques will facilitate the assessment and mapping of shoot density, rhizome production, and vulnerability of Posidonia oceanica meadows in the Italian coastal zones. These findings will then be utilized to estimate carbon sequestration and stocking in Italian meadows in a spatially explicit manner, considering three future plausible scenarios: Business-as-usual future, Sustainable future, and Non-sustainable future. To establish an integrated and comprehensive framework for seagrass accounting, the SEEA Ecosystem Accounting (SEEA-EA) will be implemented. This framework will organize data on Posidonia oceanica meadows, quantify the ecosystem service of carbon sequestration, monitor changes in ecosystem assets, and establish connections between this information and human well-being.
(versione in Italiano)
In uno scenario globale in rapida evoluzione a causa dei cambiamenti climatici, economici e sociali, gli ecosistemi marini costieri svolgono un ruolo cruciale. La zona costiera, che ospita una parte significativa della popolazione (il 28% in Italia), presenta densità demografiche più del doppio della media mondiale. Nonostante affrontino una notevole pressione antropica, questi ecosistemi sono vitali non solo per garantire il benessere umano e preservare la biodiversità, ma anche per la vasta gamma di servizi ecosistemici che offrono, come la fissazione e l’accumulo di carbonio. L’obiettivo generale del progetto è valutare la distribuzione spaziale del valore biofisico ed economico dei processi di fissazione e di accumulo di carbonio nelle praterie di Posidonia oceanica lungo la zona costiera italiana. In particolare, la valutazione della fissazione del carbonio da parte delle praterie di Posidonia oceanica sarà effettuata attraverso campionamenti ad hoc a livello locale, data mining e modellizzazione. L’integrazione di letteratura, dati sul campo e approcci di modellizzazione basati sull’uso di tecniche di Machine Learning consentirà la valutazione e la mappatura della densità dei fasci fogliari, della produzione rizomica e della vulnerabilità delle praterie di Posidonia oceanica nelle zone costiere italiane. Questi risultati saranno poi utilizzati per stimare la fissazione e l’accumulo di carbonio nelle praterie italiane, anche in base a tre possibili scenari futuri (Business-As-Usual, Futuro Sostenibile e Futuro Non Sostenibile). Al fine di fornire un quadro integrato e completo per la contabilità delle praterie di fanerogame marine, verrà implementato il Sistema di Contabilità Economico Ambientale (SEEA-EA). Questo sistema organizzerà i dati sulle praterie di Posidonia oceanica, misurerà il servizio ecosistemico di fissazione del carbonio, monitorerà le variazioni negli asset degli ecosistemi e collegherà queste informazioni al benessere umano.
Progetto BANDO PRIN 2022 _ PRISMA Platform
Acronimo: PRISMA
Codice Progetto: 2022BE7XKZ
Capofila: Università di Napoli Parthenope
Responsabile scientifico: Ing. Ilaria Baffo
Partner: UniParthenope, CNR, UniCassino, Unitus
CUP: J53D23002040006
Costo progetto ammesso: 260.814 €, 196.950 € (contributo Mur), 63.864 € ( cofinanziamento)
Abstract: Dal 1970 al 2017 la popolazione mondiale è aumentata di 2 volte (da 3,7 a 7,5 miliardi di abitanti), ma il consumo mondiale di materiali è aumentato di 4 volte, passando da 26 a 104 Gt, con tutti gli effetti negativi che ne conseguono in termini di ad es. produzione di rifiuti.
Per tali motivi negli ultimi anni, i modelli di economia circolare hanno attirato l’attenzione dell’industria alimentare con l’obiettivo di riciclare i rifiuti alimentari e residui. In questo scenario, i sottoprodotti e gli scarti della lavorazione del caffè costituiscono un prodotto ampiamente disponibile, a basso costo e di buona qualità risorsa. La ragione di tanto interesse per questo rifiuto va ricercata nel suo volume di mercato in costante crescita negli ultimi 30 anni. L’industria del caffè genera enormi quantità di rifiuti che oggi rappresentano quasi totalmente materia da smaltire in discarica. Il progetto PRISMA intende perseguire i seguenti obiettivi:
recupero e riciclaggio
logica promuovendo modalità e sistemi di approvvigionamento e trasformazione;
scambi, per ridurre le emissioni di CO2 e per massimizzare i carichi utili, integrando interessi pubblici e privati, ambientali e
conquiste economiche.
Progetto : BANDO PRIN 2022 _ “Roma e gli altri (300-1300). Stranieri nella città tra conflitti e integrazione
Codice Progetto: 20223JYC3T
Capofila: Lucrezia Spera, Univesità di Roma Tor Vergata
Responsabile scientifico: Prof.ssa Maria Raffaelle Menna, con la collaborazione del Prof. Giuseppe Romagnoli, della Prof. Claudia Pelosi e della dott.ssa Paola Pogliani.
Partner: Università di Roma Tor Vergata (P I), Unversità di RomaTre.
CUP: J53D23000020006
Contributo concesso: all’ unità della Tuscia 56.146; a tutto il progetto 180.797
Abstract: L’obiettivo generale del progetto è rappresentato dall’indagine sistematica e diacronizzata sulla presenza degli stranieri a Roma nella tarda antichità e nel medioevo, finalizzata anche a restituire -attraverso l’analisi delle fonti manoscritte e documentarie, la documentazione archeologica e epigrafica, i dati di antropologia fisica, la produzione artistica- i caratteri della convivenza e dell’interazione e le dinamiche di multiculturalismo tra integrazione e conflitto. Le categorie degli ‘stranieri’ nella città sono diverse e variabili nel tempo. La tarda antichità sembra introdurre una concezione rinnovata della mobilità geografica, per alcuni sostanziali cambiamenti politico-geografici e negli assetti patrimoniali dell’élite. Nell’immaginario collettivo lo straniero non è più solo il marginale, estraneo all’identità cittadina e perciò bisognoso di accoglienza e assistenza, ma le forme più o meno stanziali di gruppi alloctoni a Roma risultano molteplici e incidono con apporti estremamente significativi nella configurazione della città e nel suo governo attraverso i secoli. I limiti temporali entro i quali inquadrare l’analisi sono stati individuati quello iniziale nella costruzione delle Mura Aureliane (272-275), che visualizzano una separazione dall’esterno ed esigenze di difesa inedite per i primi secoli dell’Impero, quello finale negli anni di rilancio della città con il Giubileo del 1300 .
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ Unveiling “the Mystery of mysteries” along the Speciation Continuum
Acronimo: MYSpec
Codice Progetto: 2022BF4ZMZ
Capofila: Prof. Porretta (Sapienza)
Responsabile scientifico: La prof.ssa Tiziana Castrignanò
Partner: Università la Sapienza
CUP: J53D23006500006
Contributo concesso: 205.586 € (Costo totale: 245.639 €; Cofinanziamento Ateneo: 40.053 € )
Abstract: The origin of species is the cardinal question of evolutionary biology – the mystery of mysteries (Darwin 1859). Since Dobzhansky in the 1930s stressed the importance of “reproductive isolating mechanisms,” the research on speciation focused on the origin of reproductive isolation. As a result, we now see speciation as a continuous process involving the evolution of multiple, interacting reproductive barriers among populations. Past secondary contact zones, deriving from contractions and expansions of the species’ ranges in response to paleoclimatic changes, have provided natural laboratories to study hybridization and the genetics of speciation. However, they provide single snapshots of the continuum process. Ideally, to address questions on the evolution of reproductive isolation, population pairs across the speciation continuum would be sampled. Anthropogenic activities would offer such an ideal condition. In recent decades, climate change, globalization, and the transport of alien species have affected the distribution of numerous species, often resulting in recent secondary contact between taxa that have experienced previous periods of contact and hybridization. By comparing past with current human-induced secondary contact zones, we have the unprecedented opportunity to investigate the speciation continuum within the same taxa pair. The MYSpec project wants to exploit this opportunity using the rock pool mosquitoes, Aedes mariae and Ae. zammitii as a study system. They are two sibling species with strictly coastal distribution in the Mediterranean Basin. Along the Italian coasts, there are populations of the two species at different stages of reproductive isolation: allopatric populations that never entered into contact and diverged independently; human-driven sympatric populations that recently entered into contact and are not fully reproductively isolated; parapatric populations that experienced ancient gene flow and are now fully reproductively isolated. Here, we will combine phenotypic and genomic data to address the following questions: what is the nature and strength of reproductive isolation barriers across the speciation continuum? What are genomic patterns of divergence at different stages of the speciation? Our results will fill some current knowledge gaps and provide an exciting avenue for further research on the speciation process.
Progetto: BANDO PRIN 2022_ Viromes of fungi interacting with plants: roles in adaptation to different/extreme ecological niches and reservoir of viral biodiversity for potential spillover
Acronimo: MYCOVIROLE
Codice Progetto: 20222L5ECJ
Capofila (PI del Progetto): Dr. Massimo Turina, Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP)-CNR, Torino
Responsabile scientifico Prof.ssa Carla Caruso, Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche, Università della Tuscia, Viterbo, la Prof.ssa Luisa Lanfranco, Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università degli studi di Torino
CUP : J53D23006360 006 ( Ente UNITUS)
Contributo concesso : 205.691 € ( contributo totale), 65.078 € ( a favore dell’UNITUS)
Abstract: Fungi are a highly diverse group of microorganisms with a key role in degradation of organic matter and carbon cycling in all environments. They are often associated to plants as commensal, beneficial or pathogenic fungi. Beneficial plant-associated fungi can occupy specific external and internal plant niches, such as the rhizosphere, the root (as endophytes or as mycorrhizal fungi), the shoot and the leaf. They deeply influence plant host health and functions by playing fundamental roles in nutrition, development and defence. In particular, beneficial fungi significantly increase host fitness through improved nutrition and protection from biotic and abiotic stresses, whereas harmful pathogens negatively affect host health and survival. Mycoviruses (viruses that infect fungi) are an emerging component of the fungal holobiont interacting with plants because the effects of some mycoviruses on the biology of the fungal host proved to be beneficial or detrimental for the fungus-associated plant host.
MYCOVIROLE focuses on mycoviruses of plant-interacting fungi. Main aims are: (i) to describe the biodiversity of viromes in plant-associated fungi from natural extreme environments as well as agro-ecosystems and chemically polluted soils; (ii) to understand the influence of mycoviruses on the biology of fungal hosts by comparing isogenic virus-infected and virus-free fungal isolates; (iii) to investigate the potential role of fungi as vectors in cross-kingdom spillover (host switch) as well as plant-to-plant horizontal virus spreading; (iv) to understand the influence of mycoviruses on the plant and design potential translational application to exploit beneficial mycovirus-fungus interactions as sustainable tools in agro-ecosystems.
Progetto : BANDO PRIN 2022 _Genetics and genomics of REproductive systems in plAnTs
Acronimo: GREAT
Codice Progetto: 2022EZMYWP
Capofila: UNIPD, Prof. Gianni Barcaccia (coordinatore)
Responsabile scientifico: Prof. Andrea Mazzucato
Partner: Università degli Studi della Tuscia – Dipartimento Di Scienze Agrarie E Forestali (DAFNE), UNITO, Prof Ezio Portis
CUP: J53D23009940006
Contributo concesso: quota UNITUS € 66.264 (Totale progetto € 206.604)
Abstract: Nelle Angiosperme, la riproduzione sessuata è il metodo principale per favorire la ricombinazione genica nelle progenie. Le barriere riproduttive, come la maschiosterilità e l’incompatibilità, prevengono l’autofecondazione e favoriscono l’incrocio rappresentando una strategia efficace per aumentare la diversità genetica. In aggiunta, una strategia alternativa alla fecondazione per la produzione di frutti è rappresentata dalla partenocarpia, una variante riproduttiva che consente la produzione di frutti senza seme. Il Progetto GREAT ha l’obiettivo di increementare la conoscenza sui meccanismi genetici alla base della riproduzione e delle sue varianti attraverso l’applicazione di analisi genomiche. Obiettivo principale è la mappatura di geni chiave che controllano la meiosi o la gametogenesi, l’interazione polline-pistillo e la fecondazione in specie orticole (radicchio, melanzana, pomodoro e carciofo). Il Progetto prevede anche la validazione funzionale di geni candidati attraverso strategie di editing genomico, nonché la compilazione di un atlante comparativo di espressione genica in organi riproduttivi di diverse specie. Si prevede di stabilire un network di ricerca focalizzato allo studio dei meccanismi riproduttivi attraverso la genomica. I gruppi partecipanti hanno tutti elevate compentenze nello studio dei sistemi riproduttivi ai fini del miglioramento genetico, e trarranno ulteriore beneficio dall’interazione implementata nel progetto.
Progetto: BANDO PRIN 2022_ EStimating PREhistoric MObility in the mountainous regions of the Near East: animal management, raw materials procurement, technology and settlement patterns as indicators of movement and interconnections
Acronimo: ES.PRE.MO
Codice Progetto: 20227JXEB2
Capofila: prof.ssa Elena Rova, Università Ca’ Foscari, Venezia
Responsabile scientifico: Il prof. Gian Maria Di Nocera (DISUCOM), altro componente UNITUS del gruppo di lavoro: prof. Ulderico Santamaria (DEIM) (con la collaborazione della dott.ssa Giorgia Agresti: Laboratorio di Diagnostica e Scienza dei Materiali – DEIM)
Partner: Università Ca’ Foscari, Venezia (Principal Investigator: ELENA ROVA), Dipartimento di Scienze delle Antichità dell’Università “Sapienza” di Roma, Bergbaumuseu Bochum – Germania, Museo delle Civiltà – Preistoria – Roma, Weizmann Institute of Science of Rehovot – Israele, Centre for Isotopic Research CIRCE – Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale – Università di Parma
CUP: J53D23000090006
Contributo concesso: totale € 173.409 (ripartizione per Unità di Ricerca: Unità Venezia € 88.835; Unità Tuscia € 84.574)
Abstract: Il progetto ha per obiettivo quello di definire l’evoluzione a lungo termine della mobilità e delle interconnessioni tra diversi gruppi umani situati negli altopiani e nelle valli intermontane tra Anatolia orientale e la catena del Grande Caucaso. Dal V fino alla fine del II millennio a.C., queste regioni sono state teatro di migrazioni, diaspore, ma soprattutto di mobilità economica e trasferimento di materie prime e merci. Rappresentavano soprattutto aree di approvvigionamento di risorse importanti per la tecnologia e l’artigianato. Il progetto lega strettamente aspetti archeologici ed ambientali. La ricerca è necessariamente interdisciplinare perché vede coinvolte oltre l’archeologia, discipline quali la chimica per lo studio della metallurgia e delle ossa, la geoarcheologia, l’archeozoologia/bioantropologia e la fisica isotopica per le indagini di cronologia assoluta. Questo tipo di ricerca permetterà di conoscere meglio quei territori del settore settentrionale del Vicino Oriente, finora considerati una mera periferia del mondo mesopotamico, ma che appaiono sempre più aree cruciali per le interrelazioni tra le civiltà del Vicino Oriente e l’Europa.
Progetto : BANDO PRIN 2022_ Farming Data Implementation: definition of smart solutions for the effective implementation of Agriculture 4.0 in winery production
Acronimo: SMART WINERY 4.0
Codice Progetto: 20229ESL5Y
Capofila: Università degli Studi di MILANO, Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali
Responsabile scientifico nazionale: Prof. Jacopo BACENETTI nato il 26/07/1982, CF BCNJCP82L26F205M, (Coordinatore scientifico),
Responsabile di Unità di Ricerca: Prof. Danilo Monarca (Gruppo di ricerca: Prof. Massimo Cecchini, Prof. Paolo Nobili, Prof. Pierluigi Rossi, Prof. Riccardo Alemanno, Prof. Leonardo Bianchini).
Partner: Università di Milano (UNIMI), 2. Università di Brescia (UNIBS), 3. Università della Tuscia (UNITUS), 4. Università di Firenze (UNIFI), 5. Università di Padova (UNIPD)
CUP: J53D23009800006
Contributo concesso:(alla U.R. DAFNE): 36.301 €
Abstract: Il settore vitivinicolo è una delle più importanti attività agricole italiane con un fatturato di 13 miliardi di euro e circa 310000 aziende agricole che fanno dell’Italia il primo produttore europeo con 5,5 miliardi di litri nel 2019. I vigneti sono caratterizzati da un’elevata eterogeneità dovuta a fattori strutturali come le caratteristiche pedo-morfologiche e ad altre dinamiche come le pratiche colturali e il clima stagionale. In questo contesto, l’introduzione di tecnologie di agricoltura 4.0 a supporto della gestione del vigneto consente di migliorare l’efficienza e la qualità della produzione e, allo stesso tempo, di ridurre l’impatto ambientale. Tuttavia, nonostante una buona strutturazione della filiera con alcune aziende vinicole medio-grandi e diverse cantine cooperative, la fase agricola della filiera è frammentata in molte micro o piccole aziende vinicole a conduzione familiare. Per queste ultime, l’adozione di innovazioni e l’implementazione dei principi dell’agricoltura 4.0 è critica e ancora molto limitata a causa di vincoli economici e culturali. Nelle piccole aziende, oltre alla difficoltà di sostenere nuovi investimenti in caso di bassa redditività, l’età del proprietario è spesso medio-alta e, di conseguenza, la predisposizione all’adozione di nuove soluzioni digitali è bassa.
In questo contesto, è fondamentale, da un lato, riconoscere le migliori tecnologie per l’agricoltura 4.0 in viticoltura, ma, dall’altro, sviluppare strumenti in grado di: identificare le aziende agricole in cui queste tecnologie possono essere efficacemente adottate e, dall’altro lato, sviluppare strumenti in grado di: identificare le aziende agricole in cui queste tecnologie possono essere efficacemente adottate e, dall’altro lato, sviluppare strumenti in grado di: identificare le aziende agricole in cui queste tecnologie possono essere efficacemente adottate e, dall’altro lato, sviluppare strumenti in grado di: identificare le aziende agricole in cui queste tecnologie possono essere efficacemente adottate
Progetto :BANDO PRIN 2022 _ The Spanish dialogue of the golden age the italian models: Translations, rewritings, forms and evolution of the genere.
Codice Progetto: 2022BCCNBJ
Capofila: Università Verona
Responsabile scientifico: La Prof.ssa Giovanna Fiordaliso
Partner: Università di Pescara; Università di Pisa
CUP: J53D23019520006
Contributo concesso: 27.717,00 €
Abstract: Il riverbero di interesse che in ambito ispanistico il genere del Dialogo ha conosciuto dalla fine degli anni ’80 (non nell’ultima decade, però, in cui si avverte una flessione che rende opportuno un rilancio della questione) si è manifestato soprattutto in relazione alle sue compagini umanistica e rinascimentale (XV sec.-prima metà del XVI). Risultano, invece, ancora in buona parte da indagare (e da editare) interi segmenti della produzione tardocinquecentesca e seicentesca (Gómez 2015), come testimoniano, ad esempio, le aree dei dialoghi di tema militare o di ispirazione filosofica e politica. Poco esplorate sono anche le dinamiche di riuso del Dialogo nelle sue scaturigini barocche nei suoi reimpieghi all’interno di prose, spesso di carattere miscellaneo, che combinano le materie più varie (medicina, astrologia, arte di governo, religione etc.) alle ‘forme’ più disparate dell’interlocuzione e dell’esposizione (coordinative o giustappositive, digressive o interpolative, in cui il dialogo da contenitore si fa modalità subalterna), indirizzando la sua ossatura originaria –dialettica e conflittuale– verso i territori della sospensione e dell’ambiguità, o dell’inasprimento dogmatico. A dispetto, poi, del topos per il quale il Dialogo spagnolo deve molto, se non tutto, all’influenza dei modelli italiani, non esistono studi sistematici che diano conto sia di quali testi, al di là dei più noti, alimentarono questa relazione di interdipendenza tra le dos orillas, sia di come materialmente si consumò tale passaggio lungo l’asse delle relazioni ispano-italiane (traduzioni, riscritture, adattamenti) e quali i luoghi (le corti, i cenacoli) e i soggetti che nella rete delle relazioni diplomatiche (accademiche o personali) furono interessati da tale flusso
Progetto: BANDO PRIN 2022 “Automation And Digitalization In SMEs: Competition, Upskilling And Labor Policies”
Codice Progetto: 2022RRBJPL
Capofila: Università degli Studi di Bologna – Prof.ssa Emanuela Carbonara
Responsabile scientifico: Prof.ssa Giuseppina Gianfreda in collaborazione con Prof. Andrea Genovese e Prof.ssa Simona Fallocco
Partner: Università degli Studi di Bologna
CUP: J53D23004880006
Contributo concesso: €106382 Università degli Studi di Bologna; € 52772 unità degli Studi della Tuscia
Abstract: La rapida evoluzione dei processi innovativi all’interno delle imprese, legati all’automazione e alla digitalizzazione, stanno modificando gli scenari competitivi dei mercati. La capacità di raccogliere ed elaborare “big data” nonché la presenza di economie di rete, che connotano i mercati digitali, hanno portato a strutture di mercato fortemente concentrate, anche sotto la spinta di processi importanti di crescita esterna. Tale contesto pone sfide rilevanti anche per le piccole e medie imprese, soprattutto rispetto alla loro capacità di accedere e di sopravvivere nei mercati digitali. A fronte di tali sviluppi, anche il quadro istituzionale appare in evoluzione, nel tentativo di adeguare la risposta delle regolamentazioni alla rapidità dei cambiamenti degli scenari. In questo contesto, l’unità della Tuscia si propone di analizzare gli impatti di tali evoluzioni sulla performance delle PMI, la cui capacità di competere è condizionata, oltre che dalle condotte dei competitor, dal quadro regolamentare. Obiettivo principale del progetto è comprendere come la trasformazione degli scenari concorrenziali nonché gli strumenti di recente introdotti a livello europeo in tema di politiche della concorrenza nei mercati digitali possono condizionare la capacità delle imprese, in particolare le PMI, di competere in tali mercati. A tale fine sarà necessario valutare il grado di incidenza delle politiche anche a fronte delle evoluzioni legislative in atto, come la recente adozione del Digital Market Act. Tale compito potrà comportare l’analisi “case by case” delle decisioni più recenti assunte dalla Commissione Europea o dagli Stati Membri, o la costruzione di indicatori di incidenza – de iure e de facto – delle politiche della concorrenza nei mercati digitali, suscettibili di essere utilizzati negli studi empirici, o altri approfondimenti di tipo teorico o empirico da attuarsi con varie metodologie di analisi.
Progetto: BANDO PRIN 2022 Linking Research Evidence to Policy Impact and Learning: Increasing the effectiveness of rural development programmes towards Green Deal goals
Acronimo: RECIPE
Codice Progetto: E53D23006050006
Capofila: Università degli Studi di Napoli Federico II
Responsabile scientifico: Prof. Raffaele Cortignani (altri componenti UNITUS: Prof. Simone Severini)
Partner: UNINA, UNICT, UNIMI, CNR-IRCRES, UNITUS
CUP: J53D23004020006
Contributo concesso: 40.800 €
Abstract: RECIPE si propone di valutare i nuovi interventi della politica di sviluppo rurale a disposizione per le aziende agricole italiane nel periodo 2023-2027, con particolare riferimento agli interventi che promuovono e stimolano il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal Europeo.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _Red apple pomace as a source of biomolecules: green techniques for recovering compounds with potential human and environmental health applications
Acronimo: RAP BiG
Codice Progetto: 2022YAXWHK
Capofila: Università degli Studi della Tuscia – Dipartimento per l’Innovazione nei Sistemi Biologici, Agro-alimentari e Forestali (DIBAF)
Responsabile scientifico: Dr.ssa Elisa Ovidi
Partner: UO UniBo – Prof.ssa Fabiana Antognoni
CUP: J53D23010580001
Contributo concesso: 95.783 € (contributo concesso a Unitus)
Abstract: The food-derived wastes and by-products have been recognized as a valuable source of bioactive compounds, which can be obtained through extraction processes and/or chemical transformation to produce functional foods, supplements, and cosmetics, among others. However, many of the solvent-based extraction processes are nowadays considered to be harmful and inefficient, due to the long time needed to extract/purify the target compounds and to the large solvent volumes required, which generate huge amounts of toxic, polluting waste. This produces a negative impact on both health and environment, thus the search for solvent consumption reduction and greener extraction techniques has been strongly fostered. Circular economy promises to be an efficient option to reuse natural resources and derived by-products; the goal is to re-introduce the latter into the production line as raw materials for obtaining new products with high health benefits and added value through sustainable technologies. This project will be developed through several work packages aimed at investigating the possibility of applying an innovative green approach based on the use of Natural Deep Eutectic Solvents (NADESs) to obtain valuable products/compounds from the waste and by-products (peels, seeds and pomace) of red apples. This material is still very rich in phenolic compounds belonging to different subclasses, especially anthocyanins, dihydrochalcones, and flavonols, which are known for their multifaceted biological activities. NADES have been recently developed as a new generation of environmentally friendly solvents, and several studies have already demonstrated that they act not only as extraction solvents for anthocyanins and polyphenols, but may also play an important role in the enhancement of their bioactivity. The optimal extraction procedure will be selected to obtain new phenolic-enriched extracts from the peel and pomace of five different cultivars of red apple, including both widely consumed varieties and a new one, recently obtained and not yet characterized for its profile in bioactive compounds. The obtained green extracts will be characterized for their biological activities, including cytotoxic, antiproliferative, and antiinflammatory activities on human cell lines, for defining the properties of pharmacological interest, as well as antibacterial activities toward both environmental and plant pathogenic bacteria, for defining the possible environmental biopharmaceutical applications. A bioguided-assay fractionation, followed by a chemical characterization will be carried out to identify the active components of the extracts.
Progetto: BANDO PRIN 2022_ The Mediterranean through Chinese Eyes: An Analysis Based on Geographical and Travel Sources from the Song to Qing Dynasties (960–1911)
Codice Progetto: 2022J52TZY
Capofila: Università di Palermo, PI: Renata Vinci.
Responsabile scientifico: La dott.ssa Victoria Almonte (Unitus)
Partner: Università di Roma-Sapienza responsabile Federica Casalin, Università di Firenze responsabile Miriam Castorina (oltre a Unitus e Palermo capofila).
CUP: J53D23013250001
Contributo concesso: 246.687 € ( contributo totale), 20.630 € ( concesso all’Unitus)
Abstract: In the light of the geographical, historical, political and symbolic importance of the Mediterranean, both for the ancient and modern world, this region among lands, also perceived as the cradle of Europe (Matvejevic [1987] 1999: 10), has been lived upon and narrated for centuries as a “transcultural space” par excellence, a liquid region that embraces many peoples, cultures and economies, which cannot be enclosed by the traditional concept of national borders (Abulafia 2011: xxiii; Braudel 1985: 8). Today, foreign investments in the region prove its increasingly strategic role for people living both near and far. However, while its symbolic meaning for European societies is well acknowledged, very few studies have attempted to investigate the perception of the Mediterranean by the Chinese people, exploring its formation, development and relevance. Relying on the theoretical approach provided by Mediterranean studies and benefitting from previous case-studies of descriptions of specific European countries and nationalities in Chinese sources, this project intends to take advantage of the Research Units’competencies in the study of Chinese and Arab geographical and travel literature to investigate the Chinese perception of the Mediterranean from the Song era to the Qing dynasty (960–1911) in geographical works and travelogues written during the last four imperial dynasties. In particular, it aims to assess through which channels and to what extent the Mediterranean came to be described and perceived as a “transcultural space” in China in the concerned period. To do so, investigators will collect, classify and analyse, in a diachronic perspective, occurrences of the toponym(s) of the Mediterranean and related excerpts from the selected corpus of Chinese imperial sources by means of a quantitative and qualitative analysis, adopting methods suggested by a transdisciplinary branch of comparative literature known as Imagology (Beller, Leerssen 2007). Searching for representations of common traits that gather the Mediterranean civilisations, instead of dealing with single countries and national identities, this research’s main objects thus are to: 1) identify to what extent the Chinese perception of the Mediterranean Sea reflected the idea of plurality and transculturality, 2) and trace back the origin of the formation of such impression in previous geographical sources (Arabs and European) along the history of Sino-Mediterranean interactions; in doing so, it also proposes to: 3) build a preliminary platform of knowledge on Chinese impressions of the Mediterranean in imperial time to be shared with the international scholarship, and 4) enhance the understanding of the historical background for the present economic, political and cultural relations, as to promote a positive dialogue between the two poles of the Eurasian continent.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ Sviluppo di alimenti a fini medici speciali con proprietà sensoriali migliorate e contenuto nutrizionale personalizzato per pazienti con fenilchetonuria attraverso la stampa 3D a estrusione.
Acronimo: M3DITING
Codice Progetto: 202274NMW3
Capofila: Università degli Studi di Napoli Federico II
Responsabile scientifico: il Prof. Marcello Fidaleo con la collaborazione della Prof.ssa Diana De Santis
Partner: Università di Napoli Federico II (Napoli), Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (Roma).
CUP: J53D23009620006
Contributo concesso: 83918 Euro
Abstract: La fenilchetonuria (PKU) è una malattia metabolica ereditaria che causa l’accumulo di fenilalanina nel sangue e nel cervello, con conseguenti disturbi del normale sviluppo cerebrale e sintomi neurologici. Oggi la PKU viene gestita con una dieta a basso contenuto proteico, che comprende quantità limitate di verdura e frutta, prodotti speciali a basso contenuto proteico e alimenti a fini medici speciali (MF) costituiti da sostituti proteici privi di fenilalanina che forniscono aminoacidi essenziali. Il profilo sensoriale sgradevole dei sostituti proteici a base di amminoacidi è il punto più critico che genera difficoltà nel mantenere una dieta per pazienti con PKU adolescenti e adulti. La stampa tridimensionale (3D) è una tecnologia in grado di produrre alimenti personalizzati con forma, dimensioni e proprietà strutturali desiderate, depositando nutrienti e composti funzionali; sembra quindi molto promettente per la produzione di MF personalizzati. Il glicomacropeptide della caseina (GMP) è una proteina derivata dal siero di latte, ricca di specifici aminoacidi essenziali, e l’unica proteina che può essere utilizzata per la produzione di alimenti personalizzati per i pazienti con PKU in quanto priva di fenilalanina. Sulla base di queste considerazioni, la proposta di M3DITING è stata concepita per sviluppare un metodo innovativo, basato sulla stampa 3D e sull’uso di GMP, per la produzione di alimenti a fini medici speciali con proprietà sensoriali e nutrizionali personalizzate per il trattamento di soggetti affetti da PKU.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ BREW.IT “Innovation and sustainability in the ITalian BREWing supply Chain”
Acronimo: BREW.IT
Codice Progetto: 2022T8TXX8
Capofila: Prof.ssa Valeria SILEONI, Universitas MERCATORUM
Responsabile scientifico: il Prof. Alessio Cimini
Partner: Universitas Mercatorum, Università degli Studi di Perugia, Università di Bologna, Università Mediterranea Reggio Calabria
CUP: J53D23010460001
Contributo concesso: Contributo MUR al Progetto: 206.749,00 Euro
Abstract: Sostenibilità ed innovazione nella filiera brassicola italiana: analisi della sostenibilità ambientale ed economica della filiera brassicola italiana, della produzione di orzo e luppolo italiano.
LINK: https://www.unimercatorum.it/innovation-and-sustainability-in-the-italian-brewing-supply-chain—brewit
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ Identificazione dei composti prodotti dal microbiota intestinale attivamente coinvolti nella fisiopatologia del Disturbo dello Spettro Autistico.
Codice Progetto: 2022X7NH4W
Capofila: Prof. PERSICO Antonio Maria
Responsabile scientifico: il Prof. ssa Anna Maria Timperio con la collaborazione della dott.ssa Giuseppina Fanelli
Partner: CAPOZZI Francesco Professore Ordinario Università degli Studi di BOLOGNA
PERSICO Antonio Professore Ordinario Università degli Studi di Modena
CUP: J53D23011080006
Contributo concesso: 273.347 € ( costo totale del progetto), 204.412,00 € ( finanziamento MUR), 52.354,19 € ( finanziamento Unitus)
Abstract: Il Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) colpisce in Italia 1 bambino ogni 87-126 nati. Ad oggi, la diagnosi di DSA si basa ancora sulla sola osservazione del bambino e non esistono biomarcatori a supporto della clinica dell’autismo: non possiamo prevedere se un bambino andrà incontro ad un DSA, se svilupperà un linguaggio espressivo o rimarrà non verbale, quale sarà il suo grado di risposta alle terapie riabilitative. Questo progetto mira a identificare i metaboliti prodotti dal microbiota intestinale più fortemente associati al disturbo dello spettro autistico ( DSA) e a definire i taxa batterici che correlano con la loro produzione. L’utilizzo in parallelo della spettrometria di massa (MS) e della risonanza magnetica nucleare (NMR) per analizzare gli stessi campioni massimizzerà l’affidabilità dei risultati di metabolomica urinaria e fecale.
Parole chiave
Progetto: BANDO PRIN 2022_ Living in polluted waters: assessing the effects of PFAS in wild populations
Acronimo: PFAS
Codice Progetto: 20228ECFT2
Capofila: Università degli Studi di Padova
Responsabile scientifico: Il prof. Giovanni Polverino, con la collaborazione di un assegnista di ricerca
Partner: Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi della Tuscia
CUP: J53D23006460001
Contributo concesso: 205,942.00 €
Abstract: L’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee e’ globale. L’inquinamento da sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS) è particolarmente allarmante a causa della loro persistenza nell’ambiente e del loro bioaccumulo negli animali, compreso l’uomo. Questo progetto nasce dalle allarmanti concentrazioni di PFAS rilevate in alcune aree della regione Veneto. Utilizzando una serie di approcci interdisciplinari, il progetto mira a valutare gli effetti dei PFAS sulla fauna selvatica. Il progetto identificherà gli effetti dei PFAS su una serie di tratti fenotipici (incluso il comportamento) e fisiologici (incluso lo stress ossidativo) e sull’espressione genica (inlcuso RNA-sequencing). Utilizzando popolazioni selvatiche, studieremo la complessità degli effetti dell’inquinamento da PFAS in uno scenario reale, cogliendo gli effetti dell’esposizione a molteplici fattori di stress, ad esempio in combinazione con altri contaminanti e/o altri fattori di stress ambientale.
I risultati avranno importanti implicazioni per comprendere come le popolazioni selvatiche rispondono all’inquinamento da PFAS. Nel complesso, il progetto fornirà una comprensione completa degli effetti dei PFAS a più livelli, svelando gli effetti fenotipici dei PFAS e i loro meccanismi molecolari dovuti all’esposizione cronica.
LINK: (lab website) https://giovannipolverino.wordpress.com/research-2/
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ Atti sempre più chiari. VocAvv: le parole dell’avvocato (d’ora in avanti: Attisemprepiùchiari/VocAvv).
Acronimo: VocAvv
Codice Progetto: 20229FS8MZ
Capofila: Prof. Jacqueline Visconti
Responsabile scientifico: Prof. Riccardo Gualdo con la collaborazione dott.ssa Laura Clemenzi
Partner: Unità della P.I., Prof. Jacqueline Visconti: Università degli studi di Genova; Università degli studi di Firenze (proff. F. Bambi, I. Pagni), Università del Salento (Prof. M.V. Dell’Anna)
CUP: J53D23012390006
Contributo concesso: € 46.394
Abstract: La chiarezza degli atti del processo è uno strumento essenziale per l’efficienza e la qualità di un moderno sistema di giustizia. La questione è stata di recente affrontata dal progetto PRIN AttiChiari (Prot. 2017BSECYX), che si concluderà il 29 dicembre 2023 (seconda proroga ex D.D. prot. 1881 del 21 novembre 2022) e a cui hanno partecipato le stesse Unità coinvolte nel progetto 2022. Il PRIN AttiChiari ha costruito, ormai quasi per intero e per la prima volta in Italia, un corpus di atti di avvocati di circa due milioni di parole, composto da atti di materia civile e penale, diversi per tipologia e provenienza geografica e riferiti a varie fasi del processo, che rende possibile lo studio della varietà forense dell’italiano, finora inaccessibile alla ricerca. Servendosi di questa risorsa, unica nel suo genere, il progetto PRIN 2022 Attisemprepiùchiari/VocAvv si propone di realizzare un vocabolario online dell’italiano forense, comprendente le parole del diritto usate dagli avvocati e integralmente basato sul corpus. Tale vocabolario colmerà una lacuna nella lessicografia italiana, in cui, a fronte di importanti risorse sul lessico normativo e della dottrina giuridica, manca completamente uno strumento affidabile e fondato su metodi linguistici per lo studio del lessico forense, che pure costituisce una quota considerevole del lessico giuridico. Il nuovo vocabolario si chiamerà VocAvv, e per le sue specifiche caratteristiche non avrà precedenti tra gli strumenti dedicati alla nostra lingua. Il VocAvv offrirà ad ogni consultazione il lemmario e i relativi esempi, consentendo così la ricerca dei lessemi all’interno del loro contesto. Le combinazioni lessicali (o collocazioni), che oggi interessano molto i lessicografi, saranno selezionate con l’aiuto delle co-occorrenze statistiche e documentate cronologicamente. Oltre che per lo studioso, e naturalmente per il professionista, il VocAvv sarà una preziosa risorsa per il cittadino, anche straniero, quale ausilio per la comprensione di documenti a lui destinati, ma troppo spesso poco comprensibili, anche per un lettore colto.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ Exploitation of multiomic techniques to assess the risk of malignancy in patients with indeterminate thyroid nodules
Acronimo: THYOMICS
Codice Progetto: 2022SKM69P
Capofila: Prof. Fabio Medas (UniCa)
Responsabile scientifico: Prof.ssa Sara Rinalducci
Partner: Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Bari, Università degli Studi “La Sapienza” di Roma
CUP: J53D23012390006
Contributo concesso: 194.650 € ( totale), 59.600 € ( a favore dell’Unitus)
Abstract: The project intends to analyze and compare plasma, salivary and surgical specimens of patients with indeterminate thyroid nodules through a multiomic approach (including genomic, proteomic and metabolomic analyses) to: 1) identify novel biomarkers of thyroid cancer able to predict the risk of malignancy; 2) develop a model for inferring cancer risk in patients with indeterminate thyroid nodules through integration of clinical, ultrasonographic, genetic, and molecular features to properly select patients needing surgery; 3) clarify the genetic and molecular alterations associated with carcinogenesis
Progetto: BANDO PRIN 2022: Unveiling new molecular players involved in myogenic stem cells homeostasis and skeletal muscle regeneration
Codice Progetto: Prot. 2022YR9W2P
Capofila: Università degli Studi di Milano
Responsabile scientifico: Prof. Davide Cervia
Partner: Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”; Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
CUP: J53D23012510006
Contributo concesso: 52997 €
Abstract: Skeletal muscle possesses the capability for growth in size upon hypertrophic stimuli and to regenerate by satellite cells (SC), stem cells localized beneath myofibres’ sarcolemma. Despite numerous mechanisms are known, to date the key molecular players and mechanisms involved in SC self-renewal, activation, and commitment are not completely known. In our hypothesis, the Receptor for Activated C-Kinase 1 (RACK1) protein has an unanticipated role in SC proliferation and differentiation alongside regulating immune system within muscle niche. RACK1 regulates numerous cellular processes and global protein translation. Currently, while there are only few indications that RACK1 might play a role in muscle homeostasis, RACK1 expression/function in SC and myogenesis is totally unknown. Preliminary results showed RACK1 overexpression specifically in the early phases of mice postnatal muscle growth and in regenerating myofibers after acute injury. RACK1 is expressed in primary mouse SC and its downregulation impairs myotubes formation. In skeletal muscles of the fruit fly Drosophila melanogaster, RACK1 co-localized with SC and, after muscle acute injury, we detected a dramatic increase of RACK1 expression associated with SC in the regeneration areas. RACK1 expression and roles will be dissected in growing skeletal muscle of mice, during muscle regeneration and repair and in proliferating and differentiated primary SC. To identify RACK1-dependent cellular processes, we also perform transcriptome and proteome analyses in RACK1 silenced SC. We will test also the RACK1-dependent response of SC to immunological cues by in vitro co-cultures. In vivo models for studying RACK1 role will include D. melanogaster. RACK1 expression and distribution will be analyzed in developing and damaged fly muscles. Then, myogenesis and SC activity will be assessed in fly lacking RACK1 in muscle and SC. In skeletal muscle of mice RACK1 expression will be manipulated through gene strategy in order to assess the effect of RACK1 knock-down in SC and inflammation during muscle regeneration. SC RACK1 levels in a mouse model of sarcopenia, i.e. the hindlimb unloading-induced skeletal muscle atrophy system, will be also investigated as well as the potential beneficial effect of RACK1 overexpression in situ. Our purpose is to characterize RACK1 as a key factor during regeneration and myogenesis. Of relevance, altered muscle and SC homeostasis lead to muscle atrophy. Sarcopenia and muscle wasting is a frequent feature in both physiological (i.e. aging) and pathological states. As a result, the quality of life is severely compromised with the impairment of both tolerance and effectiveness of therapeutic regimens. Our project may shed light on novel molecular events relevant from a therapeutic point of view to reduce the severity of frailty among older people and patients, thus providing a proof-of-concept preclinical study of novel druggable targets for muscle wasting conditions.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ Advanced analytical characterization and synergic evaluation of volatile terpenes of selected β-caryophyllene containing spices for diabetes treatment.
Codice Progetto: PRIN_2022359CZA_001
Capofila: Università degli Studi di Messina, Prof. Danilo Sciarrone
Responsabile scientifico: Prof. Luca Santi
Partner: Università degli Studi di Messina, Prof. Danilo Sciarrone
CUP: J53D23007310006
Contributo concesso: 247.323 (Totale), 192.243 a carico del MIUR, 120,656 (UNITUS), 97.704 a carico del MIUR
Abstract: Studi recenti hanno dimostrato che alcune spezie e piante aromatiche/medicinali sono attive nel ridurre alti livelli di glicemia ed in particolare il β-cariofillene sembra essere tra i composti più promettenti contenuti in queste piante. In quest’ottica verranno studiati i costituenti terpenici volatili di cinque spezie note per contenere β-cariofillene: Origanum vulgare (origano), Piper nigrum (pepe nero), Rosmarinus officinalis (rosmarino), Cinnamomum verum (cannella) and Curcuma longa (curcuma). La parte analitica consisterà nell’estrazione, caratterizzazione e successivo frazionamento degli estratti di spezie. Questi saranno sottoposti a saggi biologici con l’obiettivo di indagare le attività antidiabetiche tramite saggi acellulari e cellulari per testarne l’efficacia e possibilmente definirne i meccanismi di funzionamento molecolare.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ Shifting Paradigms: Biodiversity Law, Ecological Primacy and the Redefinition of Sustainability in the European Green Deal
Codice Progetto: 2022PPLTLJ
Capofila: Prof. Edoardo Chiti
Responsabile scientifico: Prof. Gianluca Piovesan con la collaborazione del Prof. Diego Vaiano
Partner: Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant’Anna (coordinatore nazionale), Luiss Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli
CUP: J53D23006310006
Contributo concesso: 63.910 € (contributo MIUR per unità locale); 207.500 € (contributo MIUR totale)
Abstract: The project aims at interpreting and structuring the remarkable (and much overlooked) paradigm shift in the legal construction of sustainability triggered by the European Green Deal (EGD). So far, the EU has promoted sustainability in the traditional terms of ‘sustainable development’. Today, it is departing from that consolidated framework: the EGD articulates new dimensions of sustainability. In particular, the Biodiversity Strategy and its implementing measures have taken a clear step in the direction of ‘ecological primacy’, a genuinely innovative concept which challenges the construction of sustainability by pointing to ecological integrity. The latter entails that ecological limits must have primacy over socio-economic regimes. That premised, the project takes seriously the legal developments in the field of biodiversity and the challenges that must be faced on the regulatory side. It elaborates on two interconnected levels: a) the legal and institutional dimension of sustainability; and b) its scientific assumptions. The interplay between the two is essential to assess and possibly reorientate the regulatory process. Such a re-orientation is the main thrust and most urgent task of this endeavour. By focusing on those two levels, the project identifies three research paths, leading to the following objectives: i) interpreting the novel relevance of ecological primacy in the EU order and providing a legal framework to re-theorize sustainability as a plural and multi-branched legal concept; ii) providing a functional assessment of the new legal measures in various sub-fields of biodiversity protection, with a specific focus on land use, forestry and area based conservation; iii) detecting and assessing the constitutional implications of the transforming legal construction of sustainability, in connection with the qualitative shift of the European integration project.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ Shields and bridges: Immunity of International organizations and the diversity of legal systems
Codice Progetto: 2022AJA5NS
Capofila: Beatrice Ilaria Bonafè (Università La Sapienza)
Responsabile scientifico: Prof. Alessandro Bufalini con la collaborazione della Prof.ssa Gina Gioia e del Dott. Andrea Della Casa
Partner: Università La Sapienza di Roma, Università di Milano-Bicocca
CUP: J53D23005260006
Contributo concesso: 161.379 €
Abstract: The research proposal intends to investigate the legal regime of jurisdictional immunities of international organizations. This specific topic provides an excellent case study to systematising some core international law notions and in particular the shields and bridges that international law builds so that its legal subjects can act and interact. Why and how international actors deserve to be shielded from the intrusion of national legal orders? To what extent this protection is linked to their functions and personality at the international level? In which way bridges nonetheless exist among international law itself, national legal orders and the legal systems of international organizations?
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ NO3EXCESS – Nitrogen Origin, EXport and Cycling in coastal irrigatEd SettingS
Acronimo: NO3EXCESS
Codice Progetto: 255|NO3EXCESS|DEB|2022 2022AKA3HL_
Capofila: Università degli Studi di Ferrara
Responsabile scientifico: Dott.ssa Chiara Sbarbati con la collaborazione del Prof. Vincenzo Piscopo e del Dott. Sergio Madonna
Partner: Università degli Studi di Ferrara (Dott.ssa Elisa Soana), Università Politecnica delle Marche (Dott. Nicolò Colombani)
CUP: J53D23002660006
Contributo concesso: Euro 58.799 (contributo MUR)
Abstract: Il problema del continuo e crescente apporto di azoto (N) rappresenta una delle principali minacce che interessano gli ecosistemi, con un impatto significativo e non ignorabile sulla qualità delle acque superficiali e sotterranee, sulle emissioni di gas ed infine sulla salute umana. In quest’ottica, il progetto Nitrogen Origin, EXport and Cycling in coastal irrigatEd SettingS (di seguito NO3EXCESS) si inquadra come un approccio di ricerca multidisciplinare volto a quantificare i carichi di azoto negli ambienti agricoli di pianura prendendo come area di studio la Sacca di Goro, situata nella porzione terminale del bacino del Fiume Po. Ciò sarà possibile considerando l’origine, i percorsi e le trasformazioni dei diversi composti azotati con l’obiettivo finale di individuare e adottare le contromisure più efficaci per ridurne gli impatti. Gli obiettivi del progetto possono essere raggiunti grazie all’integrazione delle capacità e delle conoscenze dei membri coinvolti nel progetto. Ciascuno dei membri ha competenze distinte e complementari in ecologia delle acque, biogeochimica, ecologia microbica, idrogeologia, idrogeochimica, pedologia, stratigrafia e modellazione numerica.
Progetto: BANDO PRIN 2022 _ DEsign HYdrologic SImulation – DeHySi – Continuous rainfall simulation for improving hydrologic design
Acronimo: DeHySi
Codice Progetto: 2022NBXJSL
Capofila: Università degli Studi di Cagliari (Coordinatore)
Responsabile scientifico: Prof. Roberto Deidda (Coordinatore, Università degli Studi di Cagliari). Prof. Salvatore Grimaldi (per il partner Università degli Studi della Tuscia)
Partner: Università degli Studi della Tuscia, Università degli Studi di Roma 3
CUP: J53D23002800006
Contributo concesso: 235.613€ (72.750,80€ a favore della Tuscia)
Abstract: Sviluppo di un modello in continuo per la stima delle forzanti idrologiche di progetto. Le attività di ricerca hanno l’obiettivo di migliorare la stima delle onde di progetto fornendo uno strumento più moderno rispetto la pratica attualmente in uso.
Progetto: BANDO PRIN 2022_ The dark side of MIcro- and NAnoplastics in the soil: impact on CROP physiology and pathogen resistance
Acronimo: MINACROP
Codice Progetto: 2022LF3SZE
Capofila: Università degli Studi di Firenze
Responsabile scientifico: Dott.ssa Silvia Proietti
Partner: Università degli Studi di Firenze; CNR-IPSP
CUP: J53D23006630001
Contributo concesso: 206.089,00 (di cui UNITUS 59.400,00)
Abstract: Viviamo nell’ “era della plastica”, in cui la produzione di diversi polimeri plastici è aumentata in modo significativo per soddisfare le nostre crescenti esigenze. Di conseguenza, le particelle di micro e nanoplastica (MNP) sono diventate un problema ambientale globale, suscitando una diffusa preoccupazione per i loro potenziali rischi ecologici e tossicologici, a causa della loro ubiquità e del basso tasso di degradazione. Nonostante la recente crescente attenzione sul comportamento delle MNP nel sistema suolo-pianta, l’effetto del loro accumulo nel suolo genera sulle piante è poco studiato. Da qui la necessità di capire in che modo le MNP influiscono sulla salute delle colture, dal momento che le piante e i loro frutti entrano nella catena alimentare. MINACROP mira a colmare questa lacuna studiando a livello fisiologico, biochimico e fitopatologico l’impatto delle MNP sulla specie colturale modello Solanum lycopersicum. In particolare, il progetto mira a caratterizzare l’impatto di concentrazioni ambientali realistiche di MNP su i) biochimica e fisiologia del pomodoro, dal metabolismo primario alla qualità del frutto, e ii) sui meccanismi di resistenza alle malattie e suscettibilità ai patogeni.
Progetto: BANDO PRIN 2022_ PARAsites do matter: looking for “SIGNAls” of Thermal change and habitat distUrbance of Mediterranean maRine Ecosystem through a genetic and transcriptomic approach of a trophic-web transmitted parasite
Acronimo: PARA-SIGNATURE
Codice Progetto: 2022YC2H24
Capofila: Prof.ssa Simonetta Mattiucci
Responsabile scientifico: Dr.ssa Marialetizia Palomba
Partner: Università di Roma, La Sapienza, Stazione zoologica Anton Dohrn
CUP: J53D23006790001
Contributo concesso: 205.140 euro
Abstract: Il progetto “PARA-SIGNATURE” si propone di analizzare gli effetti dei cambiamenti climatici e dell’alterazione dell’habitat sull’ecosistema marino Mediterraneo, utilizzando come modello di studio il parassita nematode Anisakis pegreffii. Questo parassita presenta un ciclo di vita complesso ed è ampiamente diffuso in Mediterraneo. Attraverso l’utilizzo di approcci genomici e trascrittomici, l’obiettivo finale del progetto è identificare potenziali “segnali” molecolari che il parassita mette in atto in risposta ai cambiamenti antropogenici.
Progetto : BANDO PRIN 2022_ Fish-inspired antimicrobial peptide delivered by specific nanosystems to fight ESKAPE bacteria: a powerful weapon against antibiotic resistance
Acronimo: FIDEANT
Codice Progetto: 2022FKLKSY
Capofila: Prof. Maurizio Sanguinetti, Università Cattolica del Sacro Cuore
Responsabile scientifico: dell’Unità dell’Università della Tuscia (Dipartimento DIBAF): Prof. Francesco Buonocore con la collaborazione del Prof. Fernando Porcelli, del Prof. Stefano Borocci e della Dott.ssa Esther Imperlini
Partner: Dr.ssa Francesca Ceccacci, CNR
CUP: J53D23001090006
Contributo concesso: 71.317,50 euro all’Unità dell’Università della Tuscia (totale 211.099,00 euro)
Abstract: L’antibiotico-resistenza è un problema molto serio per la salute pubblica a livello globale. In Europa vengono stimate circa 4 milioni di infezioni all’anno causate da patogeni batterici resistenti a diversi farmaci. Tra questi, più comuni e più pericolosi a livello ospedaliero, sono i batteri del gruppo identificato con l’acronimo ESKAPE. In questo contesto, il progetto si focalizza sul possibile utilizzo dei peptidi antimicrobici come nuova “arma” contro questi patogeni.
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