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Aspettativa per lavoro subordinato presso organismi pubblici o privati

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  • Ricongiunzione contributiva

    È sempre ammessa la ricongiunzione dei periodi contributivi (legge 7 febbraio 1979, n. 29) presso qualsiasi forma assicurativa. Se l’incarico è presso organismi internazionali, la ricongiunzione è a carico del dipendente, salvo diversa disposizione dell’ente ospitante.

  • Durata e rinnovo

    • Periodo massimo richiedibile: 5 anni
    • L’aspettativa è rinnovabile una sola volta.

  • Caratteristiche del periodo di aspettativa

    • Non è retribuito.
    • Non è utile ai fini dell’anzianità di servizio.
    • Non è utile ai fini previdenziali.
    • Non matura il trattamento di fine rapporto (TFR).
    • Riproporziona la tredicesima mensilità.
    • Erode in proporzione le ferie e festività soppresse.

  • Limitazioni alla concessione

    L’aspettativa non può essere concessa se:

    1. Nei due anni precedenti il dipendente ha svolto funzioni di vigilanza o controllo o ha avuto rapporti contrattuali o autorizzativi con il soggetto presso cui intende lavorare.
    2. Se l’attività è presso un’impresa, il divieto si estende anche a imprese controllanti o controllate (art. 2359 c.c.).
    3. L’attività da svolgere in organismi privati può danneggiare l’immagine o il funzionamento dell’amministrazione o comprometterne l’imparzialità.

  • Ferie e Festività soppresse maturate

    Le ferie e le festività soppresse maturate, prima del periodo di aspettativa, devono essere fruite nei termini previsti dal contratto e comunque entro l’inizio del periodo di aspettativa richiesto, diversamente non potranno essere monetizzate in caso di cessazione del rapporto di lavoro.

  • Vincoli post-aspettativa

    Nei due anni successivi all’aspettativa, il dipendente non può essere incaricato né svolgere funzioni di vigilanza o controllo.

    Il dipendente non potrà usufruire continuativamente di due periodi non retribuiti di aspettativa o di congedo, anche richiesti per motivi diversi, esclusi quelli per motivi di salute, se tra essi non intercorrano almeno quattro mesi di servizio attivo (art. 38 c.1, CCNL 16.10.2008)

    Entro il termine del periodo di aspettativa richiesto, l’interessato/a dovrà comunicare alla mail personaledirigenteta@unitus.it la volontà di riprendere servizio presso l’Università degli Studi della Tuscia oppure dovrà contattare l’Ufficio Personale Dirigente e Tecnico Amministrativo per rassegnare le dimissioni.

     

  • Come richiederla

    Compila il modulo.

    Invia il modulo, corredato dagli allegati richiesti, firmato e autorizzato dal responsabile a: protocollo@pec.unitus.it