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Verso il Piano per la difesa e la conservazione degli ecosistemi forestali dei Castelli Romani

Verso il Piano per la difesa e la conservazione degli ecosistemi forestali dei Castelli Romani. Stato delle foreste, sfide ecologiche e strategie per la tutela e la gestione sostenibile del territorio”. Una giornata di dialogo tra associazioni ambientaliste, Università, organizzazioni di certificazione e territorio a Rocca di Papa.

Il 13 Dicembre si è svolto a Rocca di Papa, un interessante incontro sul tema della conservazione delle foreste dei Castelli Romani. L’evento è stato organizzato dalla Cooperativa Sociale Integrata RESEDA (Dott. Roberto Salustri) particolarmente impegnata nello stimolare l’adozione nella gestione forestale di soluzioni più attente alla conservazione della biodiversità forestale.  Dopo la relazione introduttiva del Dott. Roberto Salustri, sono intervenuti rappresentanti del Parco dei Castelli Romani, dell’Università della Tuscia, delle amministrazioni comunali, degli operatori forestali operanti nel territorio e di Pefc Italia, nonché esperti del settore zoologico, faunistico dell’ingegneria naturalistica. Da tutte le relazioni è emersa la volontà di promuovere la tutela e la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità forestale, coniugando questi principi con le identità territoriali e con la possibilità di utilizzare in modo sostenibile il legno di castagno, riconosciuto da tutti come un’eccellenza dei Castelli Romani, attraverso l’introduzione di tecniche e tecnologie innovative nel campo della selvicoltura e dei sistemi di utilizzazione forestale.  A nome del gruppo di ricerca che lavora sul tema, il prof. Luigi Portoghesi (DIBAF) ha illustrato i criteri della pianificazione Forestale di Indirizzo territoriale in corso di redazione per il comprensorio dei Castelli Romani in base a una metodologia che dà particolare importanza ai momenti di ascolto delle istanze provenienti dalle diverse componenti dell’economia e della società interessate ai benefici offerti dalle foreste. Di particolare interesse è stato anche l’intervento di Luca Vinci in rappresentanza delle imprese forestali, che ha ribadito l’interesse di chi opera in bosco alla riduzione degli impatti delle procedure di raccolta del legno e alla conservazione di una risorsa naturale che dà origine a una filiera su cui si basa da generazioni l’economia di numerose famiglie. Toni pacati e valutazioni basate sulla conoscenza scientifica hanno contraddistinto il dibattito seguito ai diversi interventi in un clima di dialogo costruttivo che ha sicuramente permesso di comprendere meglio i punti di vista altrui.