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Uno studio innovativo su nanosensore organometallico per il Data-Storage nell’ecosistema di Rome Technopole

Il Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF), dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo nell’ambito delle iniziate legate al sistema dell’innovazione di Rome Technopole ha partecipato – insieme ad una compagine internazionale – ad una ricerca che ha fornito la descrizione più completa ed accurata di un sensore di dimensioni molecolari per applicazioni di data-storage . Il Dr. Costantino Zazza ed il Prof. Nico Sanna che hanno partecipato alla ricerca principalmente in collaborazione con l’EPFL di Lausanne, l’Università di Basilea e con i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, hanno effettuato le simulazioni contenute nel manoscritto appena pubblicato:“Determinare la stabilità relativa di differenti configurazioni di struttura elettronica in due differenti molteplicità magnetiche del complesso [Fe(bpy)3] 2+ ha richiesto elaborazioni accurate ed intensive sulla nostra infrastruttura per calcolo numerico intensivo”. Il Dr. Zazza continua riportando quanto segue L’idea che ha proposto il Prof. Sanna di studiare questo  nanosensore fuori dalla sua confort-zone simmetrica a valle dell’assorbimento di fotoni di luce è stata illuminate. Siamo quindi partiti con le investigazioni teoriche che – in mancanza di simmetria – hanno richiesto computazioni decisamente più impegnative in presenza di algoritmi robusti in grado di combinare elementi fini di struttura elettronica con differenti tecniche spettroscopiche già presenti in letteratura su questo sensore”.

La ricerca computazionale è stata condotta interamente sul Cluster di Calcolo del Dipartmento DIBAF della Tuscia e poi condivisa con gli altri ricercatori, alcuni dei quali parteciparono alla controparte sperimentale in laboratorio:

“L’idea di comparare i nostri risultati con tutte le osservazioni sprimentali più accurate – nessuna esclusa – su questo sensore molecolare era davvero attraente. Dopo attente e ponderate analisi su dati derivanti dal supercalcolo ci siamo convinti che le nostre eleborazioni, se confrontate con quelle già presenti in letteratura, erano le uniche in grado di sovrapporsi  davvero bene con le osservazioni sperimentali acquisite in condizioni di esercizio, ossia in presenza di uno stato elettronico ad alta molteplicità magnetica che influenza decisamente l’intelaiatura su base atomica di questo nanosensore. Abbiamo quindi riportato in letteratura, insieme agli altri autori, un manoscritto che contiene le misure più accurate, sia sperimentali che teoriche, prese come riferimento per le nostre analisi. Siamo stati infine contenti che la stessa rivista sulla quale abbiamo pubblicato la ricerca l’abbia inserita sulla cover image del volume in uscita”. conclude il Dr. Costantino Zazza.

 

La ricerca è accessibile alla seguente URL:

https://pubs.aip.org/aca/sdy/article/11/6/064101/3319516/Asymmetric-conformation-of-the-high-spin-state-of?searchresult=1