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Percorso Formativo

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE STORICHE - -- -
STORIA CONTEMPORANEA

LUISA CARBONE

Secondo Semestre8M-STO/04ita

Obiettivi formativi

Gli obiettivi del corso di Storia Contemporanea dell’anno accademico 2023/2024 sono molteplici. In primo luogo, l’insegnamento mira a consolidare la conoscenza della storia del XIX e del XX secolo e la capacità di comprendere l’evoluzione storica delle società europee ed extraeuropee negli ultimi due secoli. Con letture consigliate verrà migliorata negli studenti la loro capacità di apprendere. Lo scopo è quello di educare gli studenti all’autonomia di giudizio ed a sapersi formare un proprio pensiero critico. Si mirerà altresì a rafforzare le loro capacità di conoscenza e di analisi degli eventi a noi coevi. Particolare attenzione infine verrà posta nel corso delle lezioni sulle metodologie per sviluppare e migliorare le loro capacità comunicative.

GRUPPO OPZIONALE CIVILTà ANTICHE E MEDIEVALI - -- -
LETTERATURA GRECA

MADDALENA VALLOZZA

Secondo Semestre8L-FIL-LET/02ita

Obiettivi formativi

Letteratura greca

Obiettivi formativi
Il corso intende offrire una conoscenza di base di autori e generi, temi e problemi della Letteratura greca nel suo sviluppo diacronico dall’età arcaica a quella ellenistica attraverso gli elementi essenziali del dibattito critico e a partire dall’analisi diretta di testi programmatici, con un approfondimento di tipo monografico riservato all’Iliade.
Risultati di apprendimento attesi
1. Conoscenza e capacità di comprensione dei problemi di carattere storico letterario e critico-metodologico relativi alla produzione letteraria greca nel periodo esaminato.
2. Capacità di leggere e interpretare con linguaggio appropriato testi letterari greci e passi dell’Iliade.
3. Capacità di elaborare un giudizio critico rispetto ai temi affrontati nel corso e ai testi analizzati.
4. Progressiva acquisizione di un linguaggio appropriato e del lessico tecnico-scientifico.
5. Capacità di affrontare e analizzare in autonomia temi e testi della produzione letteraria greca.

Scheda Docente

Programma del corso

Corso monografico

Il mito, la guerra e la pace. Letture dall'Iliade.
Dopo alcune lezioni introduttive destinate a illustrare nelle sue linee generali la produzione letteraria greca, il corso si soffermerà, con la lettura e il commento dei passi più significativi, su alcuni dei personaggi principali dell'Iliade, in particolare i personaggi femminili, finora in parte trascurati, analizzandone i tratti in rapporto con gli oggetti che li caratterizzano e ne determinano le funzioni in guerra o nei momenti di tregua e di vita quotidiana.

Parte generale

Letteratura greca da Omero all’età ellenistica.
Un elenco di generi e autori sarà inserito nella piattaforma Moodle.

Modalità Esame

La prova orale sarà volta ad accertare le conoscenze acquisite con lo studio del manuale di letteratura greca, la conoscenza dei problemi discussi nell’ambito del corso monografico, la capacità di comprendere e contestualizzare i testi tradotti a lezione. Sarà valutato anche l'eventuale contributo seminariale offerto nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Per la parte monografica:
– i testi inseriti su Moodle nel corso delle lezioni sono parte integrante del programma
– una traduzione a scelta dell'Iliade con testo greco a fronte, ad es. a cura di G. Cerri, Rizzoli, o di R. Calzecchi Onesti, Einaudi.

Per la parte generale:
– un manuale di letteratura greca a scelta fra quelli presentati e discussi nel corso delle lezioni introduttive.

Per gli studenti non frequentanti:
– un manuale di letteratura greca
– almeno due testi a scelta, uno in poesia, uno in prosa, nell’ambito della tradizione letteraria greca
– un saggio critico relativo ai testi scelti per l'esame.
Manuale, testi da tradurre, saggio critico sono da concordare tramite colloquio nelle ore di ricevimento almeno un mese prima dell’esame.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali aperte al continuo dialogo con gli studenti. Se possibile saranno programmati contributi su temi prescelti offerti dagli studenti in momenti di carattere seminariale.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria, ma altamente raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

18064 - LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI

DIEGO VAIANO

Primo Semestre 8IUS/10ITA

Obiettivi formativi

Il corso si propone di avviare lo studente alla conoscenza delle nozioni fondamentali del diritto dei beni culturali

Scheda Docente

Programma del corso

L'insegnamento offrirà agli studenti le nozioni base per la conoscenza delle norme di legge vigenti in materia di diritto dei beni culturali

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Crosetti - Vaiano, Beni culturali e paesaggistici, Giappichelli, Torino, 2023

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Libera scelta dello studente

Bibliografia

Nessuna specifica

GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE RELATIVE AI BENI STORICO-ARCHEOLOGICI E ARTISTICI, ARCHIVISTICI E LIBRARI, DEMOETNOANTROPOLOGICI E AMBIENTALI - -- -
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE ROMANA

SALVATORE DE VINCENZO

Secondo Semestre8L-ANT/07ita

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione e discussione dello sviluppo della storia dell’arte romana e delle sue implicazioni politiche, religiose e socio-economiche, dalla media repubblica fino all’età tardo-antica. Saranno presi in esame, tra gli altri temi, la statuaria, il ritratto, i rilievi statali, i sistemi pittorici e musivi, i sarcofagi e la decorazione architettonica. Nell’ambito del corso sarà analizzato altresì lo sviluppo architettonico e urbanistico di Roma e di altri significativi centri dell’Italia romana.
Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dello sviluppo della storia dell’arte romana e delle sue implicazioni politiche, religiose e socio-economiche, dalla media repubblica fino all’età tardo-antica. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte in questo campo.

2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi dell’archeologia romana. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia romana, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo della storia dell’arte romana e delle sue implicazioni politiche, religiose e socio-economiche, dalla media repubblica fino all’età tardo-antica. Saranno presi in esame, tra gli altri temi, la statuaria, il ritratto, i rilievi statali, i sistemi pittorici e musivi, i sarcofagi e la decorazione architettonica. Nell’ambito del corso sarà analizzato altresì lo sviluppo architettonico e urbanistico di Roma e di altri significativi centri dell’Italia romana.
Le immagini delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Indicazioni sui testi d’esame saranno fornite dal docente il primo giorno di lezione.

- Tonio Hölscher, Il linguaggio dell’arte romana. Un sistema semantico (20002);
- Tonio Hölscher, L’archeologia classica. Un’introduzione (Roma 2010), pp. 1-78, 145-162, 169-179, 181-188, 238-243, 245-312;
- Mario Torelli – Mauro Menichetti – Gian Luca Grassigli, Arte e Archeologia del mondo romano (Milano 2008).

Testi d’esame per non frequentanti
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.
I testi di riferimento sono quelli per gli studenti frequentanti.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia


- Massimiliano Papini (a cura di), Arte Romana (Milano 2016).

Parte integrante al corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF delle singole lezioni. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.

ARCHEOLOGIA MEDIEVALE

GIUSEPPE ROMAGNOLI

Secondo Semestre8L-ANT/08ita

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio L-1, il corso di Archeologia medievale si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito disciplinare e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite, di sviluppare abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia medievale.
I risultati attesi sono: capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo autonomo; abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete; capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende introdurre ai metodi e alle fonti dell’archeologia medievali e di fornire una conoscenza di base dei processi di trasformazione del periodo che va dalla tarda antichità al XV secolo, in relazione ai modelli insediativi e alle forme di popolamento del territorio, alle produzioni e ai commerci.
Più nello specifico, il programma affronterà i temi relativi all'archeologia urbana (analisi delle trasformazioni della città dalla tarda antichità all'età comunale), all'archeologia degli insediamenti rurali, all'archeologia dei castelli e dei siti fortificati, all'archeologia dei cimiteri e delle sepolture, all'archeologia dell'architettura, all'archeologia degli insediamenti rupestri, all'archeologia delle produzione.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. Almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di laboratorio.

Testi adottati

1- A. Augenti, Archeologia dell'Italia medievale, Laterza, Roma-Bari 2016.
2- S. Gelichi (a cura di), Quarant’anni di Archeologia Medievale in Italia. La rivista, i temi, la teoria e i metodi, "Archeologia Medievale", 2014, Numero speciale, All'Insegna del Giglio, Firenze 2014.

Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere ai testi sopra elencati il seguente:
- E. Cirelli, Archeologia e cultura materiale nel medioevo, Bologna 2021

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (per complessive 40 ore), gli studenti saranno guidati ad un primo approccio alle ceramiche medievali (4 ore). Sono anche programmate visite a siti, monumenti e musei pur ulteriori 4 ore.

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire il corso sono tenuti a concordare un programma sostitutivo con il docente

Bibliografia

La bibliografia di riferimento verrà fornita durante il corso

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende introdurre ai metodi e alle fonti dell’archeologia medievali e di fornire una conoscenza di base dei processi di trasformazione del periodo che va dalla tarda antichità al XV secolo, in relazione ai modelli insediativi e alle forme di popolamento del territorio, alle produzioni e ai commerci.
Più nello specifico, il programma affronterà i temi relativi all'archeologia urbana (analisi delle trasformazioni della città dalla tarda antichità all'età comunale), all'archeologia degli insediamenti rurali, all'archeologia dei castelli e dei siti fortificati, all'archeologia dei cimiteri e delle sepolture, all'archeologia dell'architettura, all'archeologia degli insediamenti rupestri, all'archeologia delle produzione.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. Almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di laboratorio.

Testi adottati

1- A. Augenti, Archeologia dell'Italia medievale, Laterza, Roma-Bari 2016.
2- S. Gelichi (a cura di), Quarant’anni di Archeologia Medievale in Italia. La rivista, i temi, la teoria e i metodi, "Archeologia Medievale", 2014, Numero speciale, All'Insegna del Giglio, Firenze 2014.

Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere ai testi sopra elencati il seguente:
- E. Cirelli, Archeologia e cultura materiale nel medioevo, Bologna 2021

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (per complessive 40 ore), gli studenti saranno guidati ad un primo approccio alle ceramiche medievali (4 ore). Sono anche programmate visite a siti, monumenti e musei pur ulteriori 4 ore.

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire il corso sono tenuti a concordare un programma sostitutivo con il docente

Bibliografia

La bibliografia di riferimento verrà fornita durante il corso

STORIA DEL RESTAURO

MARIA IDA CATALANO

Secondo Semestre8L-ART/04ita

Obiettivi formativi

Il corso è impostato come un percorso di base per quanto riguarda le conoscenze e i
metodi volti a mettere al centro la fonte primaria riconosciuta nell’opera d’arte o in
oggetti dal significato storico sociale nelle loro molteplici configurazioni di manufatti
che hanno attraversato il tempo, subendo modifiche valoriali, di gusto e di contesto,
considerati alla luce delle teorie e dei criteri storici e attuali di orientamento nel
campo del restauro.
Assumendo le linee guida dai ‘Descrittori di Dublino’, gli obiettivi sono:
1) Capacità di comprendere l’opera d’arte e gli oggetti aventi valore di civiltà
considerando aspetti materici e, se presenti, stilistici
2) Acquisizione di conoscenze circa le differenze tra i contesti storici di provenienza
3) Capacità di discernere nei manufatti componenti originarie, modifiche e aggiunte
4) Acquisizione di una terminologia appropriata di descrizione
5) Acquisizione di chiarezza espositiva
6) Avvio allo sviluppo di un’autonomia di giudizio sviluppando capacità di
effettuare collegamenti

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso affronta la preistoria e la storia del restauro dall'antichità al contemporaneo. Saranno valutate teorie e metodologie che nel tempo hanno contraddistinto l'approccio al passato dell'opera d'arte e del suo contesto.Le lezioni intendonocostruire una consapevolezza storica ed estetica nello studenterispetto all’opera d’arte e all’eredità culturale di cui è testimonianza, considerandone l' identità di manufatto e la relazione che implica con altri tipi di oggetti con valore di civiltà. Lo scopo è assumere il senso delle stratificazioni materiali e valoriali inscritte nel corpo dell’opera per stimolare la coscienzadi un’attività di tutela che prospetti la possibilità di lasciare aperta l’interrogazione, in vista della trasmissione al futuro.

Modalità Esame

Il colloquio orale valuterà lo studio effettuato, le capacità di analisi dei manufatti e la consapevolezza delle differenze tra i contesti, considererà la chiarezza espositiva e l’autonomia di giudizio. Per il superamento della prova è necessario esprimersi in italiano corretto e dimostrare conoscenze di base e almeno l’avvio all’acquisizione di un linguaggio specialistico
In itinere si richiedono sintesi delle lezioni, poi commentate

Testi adottati

Verranno forniti durante il corso
Bibliografia:
C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977 (I e VIII capitolo); P. Petraroia, Genesi della Teoria del restauro, in Brandi e l' estetica, a cura di L. Russo, Palermo, Aesthetica, 1986, pp.LXXVII - LXXXVI; A, Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’ arte, Milano, Electa, 1988; M.I. Catalano, Il riconoscimento come ricostituzione. Per un’edizione commentata della Teoria del restauro di Cesare Brandi, in L’officina dello sguardo, Scritti in onore di Maria Andaloro, a cura di Giulia Bordi, Iole Carlettini, Maria Luigia Fobelli, Maria Raffaella Menna, Paola Pogliani, vol. II, Roma 2014, pp. 311 – 316; O. Rossi Pinelli, Le teorie del restauro dalla Carta di Atene a oggi, Torino, 2023.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria per gli studenti del Corso a ciclo unico
in Conservazione e restauro. Per gli altri è consigliata ma non
obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso affronta la preistoria e la storia del restauro dall'antichità al contemporaneo. Saranno valutate teorie e metodologie che nel tempo hanno contraddistinto l'approccio al passato dell'opera d'arte e del suo contesto.Le lezioni intendonocostruire una consapevolezza storica ed estetica nello studenterispetto all’opera d’arte e all’eredità culturale di cui è testimonianza, considerandone l' identità di manufatto e la relazione che implica con altri tipi di oggetti con valore di civiltà. Lo scopo è assumere il senso delle stratificazioni materiali e valoriali inscritte nel corpo dell’opera per stimolare la coscienzadi un’attività di tutela che prospetti la possibilità di lasciare aperta l’interrogazione, in vista della trasmissione al futuro.

Modalità Esame

Il colloquio orale valuterà lo studio effettuato, le capacità di analisi dei manufatti e la consapevolezza delle differenze tra i contesti, considererà la chiarezza espositiva e l’autonomia di giudizio. Per il superamento della prova è necessario esprimersi in italiano corretto e dimostrare conoscenze di base e almeno l’avvio all’acquisizione di un linguaggio specialistico
In itinere si richiedono sintesi delle lezioni, poi commentate

Testi adottati

Verranno forniti durante il corso
Bibliografia:
C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977 (I e VIII capitolo); P. Petraroia, Genesi della Teoria del restauro, in Brandi e l' estetica, a cura di L. Russo, Palermo, Aesthetica, 1986, pp.LXXVII - LXXXVI; A, Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’ arte, Milano, Electa, 1988; M.I. Catalano, Il riconoscimento come ricostituzione. Per un’edizione commentata della Teoria del restauro di Cesare Brandi, in L’officina dello sguardo, Scritti in onore di Maria Andaloro, a cura di Giulia Bordi, Iole Carlettini, Maria Luigia Fobelli, Maria Raffaella Menna, Paola Pogliani, vol. II, Roma 2014, pp. 311 – 316; O. Rossi Pinelli, Le teorie del restauro dalla Carta di Atene a oggi, Torino, 2023.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria per gli studenti del Corso a ciclo unico
in Conservazione e restauro. Per gli altri è consigliata ma non
obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA

ELISABETTA CRISTALLINI

Secondo Semestre8L-ART/03ita

Obiettivi formativi

a) conoscenza della Storia dell'arte contemporanea dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri in connessione con il suo contesto storico-culturale e gli obiettivi generali del corso; b) Capacità di comprensione delle tematiche della Storia dell'arte contemporanea in connessione con le altre discipline del corso; c) valutazione autonoma delle problematiche specifiche della disciplina; d) abilità comunicative per scopi scientifici e divulgativi (orale, scritta, attraverso mezzi audiovisuali); e) capacità di apprendimento acquisendo strumenti per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso ha come obiettivo la conoscenza della Storia dell'arte contemporanea dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri in connessione con il suo contesto storico-culturale. E’ previsto un ciclo di lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea, in particolare dall’impressionismo alle esperienze più’ recenti. Si forniscono, attraverso l'analisi di alcune figure e snodi basilari, dei contesti, dei testi fondativi, delle opere, le principali chiavi di lettura che consentono allo studente un adeguato avvicinamento alle problematiche dell’arte contemporanea, ai suoi concetti fondamentali, ai protagonisti, ai nuovi linguaggi, ai nuovi modelli ermeneutici implicati, alle nuove tecnologie.
Particolare attenzione viene rivolta alla pratica dell’arte verso gli sconfinamenti ambientali, l’aspirazione a trasformarsi in prassi che si ibrida con lo spazio del vivere quotidiano, nonché ai rapporti tra arte e architettura, tra arte e paesaggio (città e natura) nel XX e XXI secolo.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.
Valutazione di 5 schede storico-critiche su altrettante opere di artisti scelte dallo studente, da elaborare seguendo il modello on-line (Moodle) e da consegnare almeno 15 giorni prima dell'esame.

Testi adottati

Frequentanti
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (diverse edizioni)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Non frequentanti
Oltre ai testi sopra indicati, si richiede lo studio dei seguenti volumi:
1. M. De Micheli, Le avanguardie artistiche del ‘900, Feltrinelli (diverse edizioni)
2. E. Cristallini (a cura di), Avanguardie del dopoguerra 1945-1952, Lithos, 1999
Students in regular attendance
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (various editions)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e dialogate, approfondimenti con video, visite didattiche in sede e fuori sede, eventuali interventi programmati degli studenti su particolari argomenti, attività seminariali con interventi di artisti, curatori, esperti del settore, workshop.

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

AA.VV., Arte e spazio pubblico, Silvana Editoriale, 2023
P. Ardenne, Un art contextuel. Création artistique en milieu urbain, en situation d'intervention, de partecipation, Flammarion, 2002
R. Barilli, Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005, Feltrinelli, 2006
N. Bourriaud, Arte relazionale, Postmedia Books, 2010
E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione. 1945-1955, Gangemi, 2017
E. Cristallini, Kepoi. Giardini d’artista nella Tuscia, Gangemi, 2005
E. Cristallini (a cura di), L’arte fuori dal museo. Saggi e interviste, Gangemi, 2008
E. Cristallini, A. Giancotti, F. Morgia, G. Marino, (a cura di), Paesaggi incompiuti, Aracne, 2020
P. D'Angelo, Filosofia del paesaggio, Quodlibet, 2010
M. Fabbri, A. Greco, L’arte nella città, Bollati Boringhieri, 1995
M. Fabbri, E. Cristallini, A. Greco. Gibellina. Nata dall'arte. Una città per una società estetica, Gangemi, 2005
V. Fagone, Art in Nature. Art works and environment, Mazzotta, 1996
H. Foster, Il ritorno del reale. L’avanguardia alla fine del Novecento, Postmedia Books, 2006
H. Foster, R. Krauss, Y-A. Bois, B. Buchloh, D. Joselit, Arte dal 1900, Zanichelli (diverse edizioni)
C. Garraud, L’artiste contemporain et la nature, Hazan, 2007
J. Kastner, Land Art e arte ambientale, Phaidon, 2004
M. Kwon, One Place after Another. Site-Specific Art and Locational Identity, The Mit Press, 2002
S. Lacy (a cura di), Mapping the Terrain. A New Genre of Public Art, Bay Press, 1995
G. Lista, Arte povera, Abscondita, 2014
M. G. Mancini, L’arte nello spazio pubblico. Una prospettiva critica, Plectica, 2011
P. Mania, R. Petrilli, E. Cristallini, Arte sui muri della città, Round Robin, 2017
M. Martella (a cura di), L’anima in giardino. Arti e poetiche del genius loci, Habitus, 2018
M. Miles, Art, Space and the City: Public Art and Urban Futures, Routledge, 1997
L. Perelli, Public Art. Interazione e progetto urbano, Franco Angeli, 2006
M. Perniola, L’arte espansa, Einaudi, 2015
J.- M. Poinsot, Quand l’oeuvre a lieu: l’art exposé et ses récits autorisés, Les presses du réel, 2008
F. Poli, Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza, 2014
F. Poli, F. Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea, Joan&Levi, 2016
D. Riout, L’arte del Ventesimo secolo, Einaudi (diverse edizioni)
G. Scardi, Paesaggio con figura. Arte, sfera pubblica e trasformazione sociale, Allemandi, 2011
A. Trimarco, L’arte e l’abitare, Editoriale Modo, 2001
M. Venturi Ferriolo, Paesaggi in movimento. Per un'estetica della trasformazione, DeriveApprodi, 2016

118594 - A SCELTA DELLO STUDENTE

Primo Semestre 8ita
GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE GEOGRAFICHE E ANTROPOLOGICHE - -- -
GEOGRAFIA

LUISA CARBONE

Secondo Semestre8M-GGR/01ita

Obiettivi formativi

La geografia è la scienza che studia i processi di umanizzazione del pianeta Terra ed esamina criticamente la relazione tra Cultura e Natura. Tale interazione ha una valenza tanto scientifica quanto formativa e quindi l’insegnamento mira a presentare la complessità del sapere geografico, i suoi oggetti epistemologici e i relativi
linguaggi specifici, dando particolare rilievo alla cartografia e ai GIS (Geographical Information System).
Gli obiettivi formativi basilari, quindi, sono i seguenti:
rendere gli studenti consapevoli dei processi teorici e metodologici della disciplina;
fornire loro chiavi di lettura dei principali temi geografici;
Il corso prevede di far conseguire allo studente conoscenze e abilità nello specifico:
1) Conoscenza e capacità di comprensione dei concetti fondamentali della geografia;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate al lessico geografico;
3) Abilità comunicative nella rielaborazione critica dei temi e organizzazione logica del discorso geografico;
4) Autonomia di giudizio e lettura critica di un saggio geografico
5) Capacità di apprendere.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso di Geografia intende analizzare e approfondire i concetti fondamentali della geografia umana alla luce dei profondi cambiamenti della società. Dopo aver esaminato sinteticamente la teoria e i metodi delle scienze geografiche, verranno analizzati il rapporto uomo e natura, la distribuzione e la struttura della popolazione umana, la dinamica demografica e lo sviluppo urbano. Di fatto viviamo in un mondo che cambia in continuazione, in cui le conoscenze geografiche sono centrali per il benessere delle nostre società, per questo motivo una parte del corso approfondirà le relazioni fra geografia e innovazioni tecnologiche che aprono nuovi orizzonti nel creare mappe e tecniche per la visualizzazione di informazioni geografiche che ci rendono capaci di vedere, esplorare e comprendere i processi locali e globali.

Modalità Esame

L'esame è volto ad accertare le conoscenze richieste e la capacità di applicarle ed elaborarle autonomamente in un discorso geografico, usando la terminologia appropriata e dimostrando capacità di argomentazione, di controllo degli argomenti e di giudizio critico.
Il corso prevede verifiche intermedie sugli argomenti trattati a lezione.
L’attribuzione del voto finale terrà conto dei seguenti criteri: livello di partecipazione e risposta alle sollecitazioni, valutazione delle relazioni assegnate, livello di impegno nel lavori di gruppo. valutazione delle competenze, dei metodi e degli strumenti acquisiti

Testi adottati

G. Dematteis, A. Greiner, C. Lanza. Geografia umana. Un approccio visuale. Terza edizione UTET De Agostini, Novara, 2019
E-book di L. CARBONE e A. CIASCHI (a cura di), Montagna oggi. Dalla dimora di Dio a laboratorio di saperi, Viterbo. Sette Città, 2013
Per gli studenti non frequentanti in aggiunta ai primi due testi è prevista anche la lettura del volume
L. Carbone, La città rizomatica, Patron Editore, Bologna, 2024

Modalità di svolgimento

Le lezioni si svolgeranno in modalità mista, in presenza in aula e in modalità online registrate mediante la piattaforma zoom.
Gli esoneri saranno erogati tramite la piattaforma moodle.

Modalità di frequenza

La frequenza al corso non è obbligatoria, ma consigliata. Accanto alle ore frontali si svolgeranno dei seminari ed incontri per approfondire le tematiche affrontate nel corso.

Bibliografia

AGCOM (2018), Rapporto sul consumo di informazione, Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni, Roma.
Anderson C. (2010), Gratis. Come funzionerà l’economia del futuro, BUR, Milano.
Aristotele (1994), Metafisica, Rusconi, Milano.
Ascher F. (2005), Le sfide delle città europee all’inizio del XXI secolo, in Questioni della città contemporanea, a cura di Marcelloni M., FrancoAngeli, Milano, pp. 35-44.
ABB (2012), Smart Cities in Italia: un’opportunità nello spiritodel Rinascimento per una nuova qualità della vita, The European House-Ambrosetti, Bernareggio (MB).
Baloglu S. e McCleary K. (1999), A model of destination image formation, in “Annals of Tourism Research,” vol. 26, pp.868-897.
de Balzac H. (1963), Le père Goriot, Paris, Garnier.
Barnes T. e Duncan J. (a cura di) (1992), Writing worlds: discourse, text, and metaphor in the representation of landscape, Routledge, Londra.
Barthes R. (1973), S/Z, Einaudi, Torino.
Bateson G. (1984), Mente e natura, Adelphi, Milano.
Bauman Z. (2002), Modernità liquida, Laterza, Roma-Bari.
Berger J. e Mohr J. (1975), A seventh man: a book of images and words about the experience of migrant workers in Europe, Baltimore.
Boella L. (2014) Esperimenti in etica, in “Lebenswelt. Aesthetics and philosophy of experience”, N. 4.
Bolter J.D. (2001), Lo spazio dello scrivere, Einaudi, Torino.
Buzzetti L. (2000), I valori nella prassi geografica, in La geografia per la società postmoderna. Comunità Ecosistema, Valori, a cura di Buzzetti L., Bollettino della Società Geografica Italiana, n. 4.
Calvino I. (2002a), Le città invisibili, Mondadori, Milano.
Calvino I. (2002b), Lezioni Americane, Mondatori, Milano.
Calvino I. (1995a), Sfida al labirinto, in Saggi I, Meridiani, Mondadori, Milano.
Calvino I. (1995b), Cibernetica e fantasmi. Appunti sulla narrativa come processo combinatorio, (1967) in Saggi I, Meridiani, Mondadori, Milano.
Calvino I. (1973), Il castello dei destini incrociati, Einaudi, Torino.
Canfora L. (2009), La natura del potere, Laterza, Bari-Roma.
Cantile A. (2007), Cartografia della pianificazione, in Cartografia e progettazione territoriale, a cura di Casti E., Utet, Torino, pp. 151-163.
Cassirer E. (1961), Le forme simboliche della cultura, La Nuova Italia, Firenze.
Castells M. (1996), La nascita della società in rete, Università Bocconi Editore, Milano.

Castiglioni B. (2003) Percorsi nel paesaggio, Giappichelli, Milano
Ceri P. e Rossi P. (1987), Uno sguardo d’insieme, in Modelli di città: strutture e funzioni politiche, Einaudi, Torino, pp. 539-81.
Conti S. (2003), Vantaggi competitivi e sviluppo locale. Trasformazioni e identità torinesi, in Il mondo e i luoghi geografie delle identità e del cambiamento, a cura di Dematteis G. e Ferlaino F., IRES, Torino, pp. 45-58.
Corboz A. (1994), L’ipercittà, in “Urbanistica”, n. 103, pp. 6-10.
Cosgrove D. e de Lima Martins L. (2000), Millennial Geographics in “Annals of Association of American Geographers” 90 (1) pp. 97-113.
Cosgrove D. (1990), Realtà sociali e paesaggio simbolico, Unicopli, Milano.
Cozzi P., Turismo & Web Marketing e comunicazione tra mondo reale e virtuale, Franco Angeli, Milano, 2012, p. 32.
Dear J. (2001), Postmodernism and planning, in Introduzione alla geografia postmoderna, Minca C. ed., CEDAM, Padova.
Debord G. (1956), Théorie de la dérive, in “Les Lèvres nues”, n. 9, Bruxelles.
Deleuze G. (1981), Differenza e ripetizione, Il Mulino, Bologna.
Deleuze G. e Guattari F. (1977), Rizoma, Pratiche Editrice, Parma-Lucca.
Dematteis G. (1985), Le metafore della Terra, Feltrinelli, Milano.
Dematteis G. (1996/97), Prolusione, Inaugurazione dell’anno
accademico 1996/97 del Politecnico di Torino.
Dematteis G., Indovina F., Magnaghi A., Piroddi E., Scandurra E. e Secchi B. (1999), I futuri della città. Tesi a confronto, Franco Angeli, Milano, pp. 71-115.
Dematteis G. e Governa F. (a cura di) (2006), Territorialità, sviluppo locale, sostenibilità: il modello SLoT, FrancoAngeli, Milano.
Driver F. (1985), Power, space and the body: a critical assessment of Foucault’s Discipline and Punish, in Environment and Planning D: Society and Space.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso di Geografia intende analizzare e approfondire i concetti fondamentali della geografia umana alla luce dei profondi cambiamenti della società. Dopo aver esaminato sinteticamente la teoria e i metodi delle scienze geografiche, verranno analizzati il rapporto uomo e natura, la distribuzione e la struttura della popolazione umana, la dinamica demografica e lo sviluppo urbano. Di fatto viviamo in un mondo che cambia in continuazione, in cui le conoscenze geografiche sono centrali per il benessere delle nostre società, per questo motivo una parte del corso approfondirà le relazioni fra geografia e innovazioni tecnologiche che aprono nuovi orizzonti nel creare mappe e tecniche per la visualizzazione di informazioni geografiche che ci rendono capaci di vedere, esplorare e comprendere i processi locali e globali.

Modalità Esame

L'esame è volto ad accertare le conoscenze richieste e la capacità di applicarle ed elaborarle autonomamente in un discorso geografico, usando la terminologia appropriata e dimostrando capacità di argomentazione, di controllo degli argomenti e di giudizio critico.
Il corso prevede verifiche intermedie sugli argomenti trattati a lezione.
L’attribuzione del voto finale terrà conto dei seguenti criteri: livello di partecipazione e risposta alle sollecitazioni, valutazione delle relazioni assegnate, livello di impegno nel lavori di gruppo. valutazione delle competenze, dei metodi e degli strumenti acquisiti

Testi adottati

G. Dematteis, A. Greiner, C. Lanza. Geografia umana. Un approccio visuale. Terza edizione UTET De Agostini, Novara, 2019
E-book di L. CARBONE e A. CIASCHI (a cura di), Montagna oggi. Dalla dimora di Dio a laboratorio di saperi, Viterbo. Sette Città, 2013
Per gli studenti non frequentanti in aggiunta ai primi due testi è prevista anche la lettura del volume
L. Carbone, La città rizomatica, Patron Editore, Bologna, 2024

Modalità di svolgimento

Le lezioni si svolgeranno in modalità mista, in presenza in aula e in modalità online registrate mediante la piattaforma zoom.
Gli esoneri saranno erogati tramite la piattaforma moodle.

Modalità di frequenza

La frequenza al corso non è obbligatoria, ma consigliata. Accanto alle ore frontali si svolgeranno dei seminari ed incontri per approfondire le tematiche affrontate nel corso.

Bibliografia

AGCOM (2018), Rapporto sul consumo di informazione, Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni, Roma.
Anderson C. (2010), Gratis. Come funzionerà l’economia del futuro, BUR, Milano.
Aristotele (1994), Metafisica, Rusconi, Milano.
Ascher F. (2005), Le sfide delle città europee all’inizio del XXI secolo, in Questioni della città contemporanea, a cura di Marcelloni M., FrancoAngeli, Milano, pp. 35-44.
ABB (2012), Smart Cities in Italia: un’opportunità nello spiritodel Rinascimento per una nuova qualità della vita, The European House-Ambrosetti, Bernareggio (MB).
Baloglu S. e McCleary K. (1999), A model of destination image formation, in “Annals of Tourism Research,” vol. 26, pp.868-897.
de Balzac H. (1963), Le père Goriot, Paris, Garnier.
Barnes T. e Duncan J. (a cura di) (1992), Writing worlds: discourse, text, and metaphor in the representation of landscape, Routledge, Londra.
Barthes R. (1973), S/Z, Einaudi, Torino.
Bateson G. (1984), Mente e natura, Adelphi, Milano.
Bauman Z. (2002), Modernità liquida, Laterza, Roma-Bari.
Berger J. e Mohr J. (1975), A seventh man: a book of images and words about the experience of migrant workers in Europe, Baltimore.
Boella L. (2014) Esperimenti in etica, in “Lebenswelt. Aesthetics and philosophy of experience”, N. 4.
Bolter J.D. (2001), Lo spazio dello scrivere, Einaudi, Torino.
Buzzetti L. (2000), I valori nella prassi geografica, in La geografia per la società postmoderna. Comunità Ecosistema, Valori, a cura di Buzzetti L., Bollettino della Società Geografica Italiana, n. 4.
Calvino I. (2002a), Le città invisibili, Mondadori, Milano.
Calvino I. (2002b), Lezioni Americane, Mondatori, Milano.
Calvino I. (1995a), Sfida al labirinto, in Saggi I, Meridiani, Mondadori, Milano.
Calvino I. (1995b), Cibernetica e fantasmi. Appunti sulla narrativa come processo combinatorio, (1967) in Saggi I, Meridiani, Mondadori, Milano.
Calvino I. (1973), Il castello dei destini incrociati, Einaudi, Torino.
Canfora L. (2009), La natura del potere, Laterza, Bari-Roma.
Cantile A. (2007), Cartografia della pianificazione, in Cartografia e progettazione territoriale, a cura di Casti E., Utet, Torino, pp. 151-163.
Cassirer E. (1961), Le forme simboliche della cultura, La Nuova Italia, Firenze.
Castells M. (1996), La nascita della società in rete, Università Bocconi Editore, Milano.

Castiglioni B. (2003) Percorsi nel paesaggio, Giappichelli, Milano
Ceri P. e Rossi P. (1987), Uno sguardo d’insieme, in Modelli di città: strutture e funzioni politiche, Einaudi, Torino, pp. 539-81.
Conti S. (2003), Vantaggi competitivi e sviluppo locale. Trasformazioni e identità torinesi, in Il mondo e i luoghi geografie delle identità e del cambiamento, a cura di Dematteis G. e Ferlaino F., IRES, Torino, pp. 45-58.
Corboz A. (1994), L’ipercittà, in “Urbanistica”, n. 103, pp. 6-10.
Cosgrove D. e de Lima Martins L. (2000), Millennial Geographics in “Annals of Association of American Geographers” 90 (1) pp. 97-113.
Cosgrove D. (1990), Realtà sociali e paesaggio simbolico, Unicopli, Milano.
Cozzi P., Turismo & Web Marketing e comunicazione tra mondo reale e virtuale, Franco Angeli, Milano, 2012, p. 32.
Dear J. (2001), Postmodernism and planning, in Introduzione alla geografia postmoderna, Minca C. ed., CEDAM, Padova.
Debord G. (1956), Théorie de la dérive, in “Les Lèvres nues”, n. 9, Bruxelles.
Deleuze G. (1981), Differenza e ripetizione, Il Mulino, Bologna.
Deleuze G. e Guattari F. (1977), Rizoma, Pratiche Editrice, Parma-Lucca.
Dematteis G. (1985), Le metafore della Terra, Feltrinelli, Milano.
Dematteis G. (1996/97), Prolusione, Inaugurazione dell’anno
accademico 1996/97 del Politecnico di Torino.
Dematteis G., Indovina F., Magnaghi A., Piroddi E., Scandurra E. e Secchi B. (1999), I futuri della città. Tesi a confronto, Franco Angeli, Milano, pp. 71-115.
Dematteis G. e Governa F. (a cura di) (2006), Territorialità, sviluppo locale, sostenibilità: il modello SLoT, FrancoAngeli, Milano.
Driver F. (1985), Power, space and the body: a critical assessment of Foucault’s Discipline and Punish, in Environment and Planning D: Society and Space.

GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE GEOGRAFICHE E ANTROPOLOGICHE - -- -
ANTROPOLOGIA CULTURALE

FRANCESCO LATTANZI

Secondo Semestre8M-DEA/01ita

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente dovrà acquisire una conoscenza generale dei temi legati al dibattito antropologico contemporaneo e alle metodologie proprie della disciplina, anche in relazione al loro sviluppo storico.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di utilizzare in maniera critica i concetti appresi, anche per operare e comunicare in modo competente nell'ambito dei processi di patrimonializzazione culturale.
3. Autonomia di giudizio
Dall’analisi della letteratura lo studente dovrà maturare la capacità di esercitare uno sguardo critico verso i complessi fenomeni culturali della contemporaneità e di sviluppare sensibilità e attenzione per i temi della diversità culturale.
4. Abilità comunicative
Lo studente dovrà apprendere il linguaggio disciplinare dell’antropologia culturale e imparare a servirsene in maniera appropriata per relazionare, anche attraverso elaborati scritti, sui temi oggetto del corso.
5. Capacità di apprendere
Le competenze disciplinari e le capacità di autonomo giudizio critico acquisite consentiranno allo studente di analizzare autonomamente testi di carattere antropologico e installazioni etnografiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso mira a fornire nozioni generali sull’antropologia culturale e una conoscenza storico-critica del suo sviluppo disciplinare, delle metodologie di ricerca utilizzate e dei paradigmi teorici che la caratterizzano. L’obiettivo è introdurre lo studente/la studentessa a un insieme articolato di concetti e temi, come tra gli altri la cultura, l’alterità, l’identità, l’appartenenza, l’etnocentrismo, la migrazione e la globalizzazione. Un focus particolare sarà dedicato all’antropologia del patrimonio.
Il modulo prevede lezioni frontali, letture e esercitazioni di gruppo, visione di film e/o documentari, e contributi di esperti della materia.

Testi adottati

-F. Dei, Antropologia culturale, Bologna, Il Mulino, 2016
-M. Pavanello, Fare antropologia. Metodi per la ricerca etnografica, Bologna, Zanichelli, 2009

Libri a scelta (uno per i frequentanti, due per i non frequentanti):

-E.E. Evans-Pritchard, I nuer: un’anarchia ordinata, Franco Angeli 2002
-C. Geertz, Interpretazioni di culture, Bologna, il Mulino, 2019
-J. Clifford, G.E. Marcus, Scrivere le culture. Poetiche e politiche dell’etnografia, Milano, Meltemi 2005
-A. Tsing, Il fungo alla fine del mondo. La possibilità di vivere nelle rovine del capitalismo, Rovereto, Keller 2021
-Matteo Gallo, I saperi della foresta. Giovani e trasmissione della memoria in Nuova Caledonia, Milano, Prospero Editore, 2022
-Marta Gentilucci, La montagna e il capitale. Il cammino kanak del nichel, Milano, Prospero Editore, 2022
-Francesco Lattanzi, Quando i mā’ohi prendono la parola. Eroi del passato e della contemporaneità alle Isole della Società, Milano, Prospero Editore, 2025, in corso di pubblicazione

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE STORICHE - -- -
STORIA ROMANA

GIANLUCA DE SANCTIS

Secondo Semestre8L-ANT/03ita

Obiettivi formativi

Il corso ha le caratteristiche di un corso di base e si propone di fornire la metodologia essenziale per affrontare l'analisi delle diverse tipologie di fonti, sia scritte che archeologiche, relative allo studio della storia romana.
Tenendo conto delle linee guida sintetizzate dai ‘Descrittori di Dublino’, gli obiettivi sono:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscenza dei dati storici, delle metodologie e dei documenti proposti; acquisizione di un lessico scientifico di base.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper leggere e discutere una fonte storica inserendola all'interno del proprio contesto; saper utilizzare gli strumenti bibliografici fondamentali per lo studio della storia romana.
3) Autonomia di giudizio: saper individuare i nessi causali e interpretare critica di un fenomeno storico; consapevolezza della complessità e della "relatività" dei fenomeni storici.
4) Abilità comunicative: saper esporre le proprie conoscenze in modo corretto, ordinato e consequenziale.
5) Capacità di apprendere: saper utilizzare le conoscenze e le capacità acquisite e il linguaggio specifico appreso in vista di una continuazione del proprio percorso di apprendimento o dello svolgimento di attività professionali non specialistiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per un approccio scientifico allo studio della storia romana, a partire dalle sue origini fino alla «caduta senza rumore» della parte occidentale. Durante il corso si affronteranno temi di cronologia, geografia storica, storiografia ed epigrafia, alternando lezioni a carattere più squisitamente evenemenziale ad altre centrate su questioni di ampio respiro metodologico. Nuclei fondanti: il Lazio arcaico e la nascita di Roma; i miti delle origini; l’età dei re; la nascita della Repubblica e la "costituzione" romana; l’ultimo secolo della Repubblica e le guerre civili; il principato augusteo; i primi due secoli di storia imperiale; la crisi del III secolo; i grandi riformatori: Aureliano, Diocleziano, Costantino; il IV secolo e Roma cristiana; Romani e barbari; la caduta dell’impero romano d’Occidente.


Modalità Esame

Criteri di valutazione: l'obiettivo della prova orale è verificare l’apprendimento delle conoscenze e delle capacità descritte negli obiettivi formativi: apprendimento dei dati storici, con particolare attenzione alla loro collocazione spazio-temporale; conoscenza dei documenti, dei temi e degli approfondimenti proposti; chiarezza espositiva e coerenza logica delle risposte.

Una valutazione insufficiente viene assegnata nel caso in cui lo studente dimostri di non aver raggiunto la conoscenza minima dei contenuti richiesti, con particolare riferimento allo studio del manuale e degli altri libri di testo, e/o di non sapere riferire in modo lineare, con un lessico appropriato, i contenuti e le analisi proposte.
Una valutazione sufficiente viene assegnata nel caso in cui lo studente dimostri di aver raggiunto un livello accettabile di preparazione in relazione agli indicatori sopracitati.
Una valutazione superiore alla sufficienza (24-27/30) viene assegnata nel caso in cui lo studente dimostri di aver raggiunto un buon livello di preparazione in relazione agli indicatori sopraelencati.
Valutazioni superiori (28-30/30) verranno assegnate nel caso in cui lo studente dimostri di aver raggiunto un ottimo o un eccellente livello di preparazione in relazione agli indicatori sopraelencati.

Testi adottati

PROGRAMMA PER STUDENTI FREQUENTANTI

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marcone, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione);
2) G. De Sanctis, Roma prima di Roma, Salerno, Roma 2021;
3) Materiale didattico illustrato a lezione reperibile su Moodle.unitus.it

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

• P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
• L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
• G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
• A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
• S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

• F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
• P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali, seminari (lettura e discussione di documenti, temi storiografici, e approcci metodologici); presentazioni di lavori individuali o di gruppo.


Modalità di frequenza

Lezioni frontali, seminari (lettura e discussione di documenti, temi storiografici, e approcci metodologici); presentazioni di lavori individuali o di gruppo.

Bibliografia

M. Bettini, Roma, città della parola, Einaudi, Torino 2022
T.J. Cornell, The Beginnings of Rome. Italy and Rome from the Bronze Age to the Punic Wars (c. 1000 – 264 a.C.), London New York 1995
G. Bradley, Early Rome to 290 BC. The Beginnings of the City and the Rise of the Republic, Edimburgh 2020
G. De Sanctis, Roma prima di Roma. Miti e fondazioni della città eterna, Roma 2021
H. Flower, Roman Republics, Princeton University Press, Princeton 2009
M. Humm, La République romaine et son empire: 509-31 av. J.-C., Armand Colin, Paris 2018K.
S. Mazzarino, L'impero romano, Laterza, Roma-Bari 2024
G. Traina, Fonti per la storia antica, il Mulino, Bologna 2023.
G. Zecchini, Storia della storiografia romana, Laterza, Roma-Bari 2016

GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE RELATIVE AI BENI STORICO-ARCHEOLOGICI E ARTISTICI, ARCHIVISTICI E LIBRARI, DEMOETNOANTROPOLOGICI E AMBIENTALISecondo Semestre 48ITA
GRUPPO OPZIONALE CIVILTà ANTICHE E MEDIEVALI - -- -
LETTERATURA LATINA

ALESSANDRO FUSI

Secondo Semestre8L-FIL-LET/04ita

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza essenziale dei principali caratteri della storia letteraria latina; la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all'analisi e all'interpretazione dei testi letterari latini; di offrire conoscenza diretta del testo poetico di Marziale attraverso la lettura e il commento.

Risultati di apprendimento attesi: Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà:

1) Conoscere i principali caratteri della storia letteraria latina e comprendere il suo sviluppo diacronico; conoscere gli aspetti peculiari dell’opera di Marziale
2) Saper analizzare la storia letteraria latina; saper analizzare e commentare il testo di Marziale con proprietà di linguaggio
3) Saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso
4) Saper comunicare in modo appropriato quanto appreso
5) Saper comprendere e interpretare autonomamente fenomeni letterari e testi analoghi non compresi nel programma

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso: I. Introduzione alla letteratura latina; II. L’Eneide di Virgilio

Programma: il corso si articola in due parti: la prima (16 ore) prevede un’ampia introduzione alla letteratura latina, incentrata su aspetti fondamentali per lo studio della materia (generi letterari; modelli; intertestualità; contesti storico-sociali; motivi; codici linguistici e stilistici; conservazione e perdita dei testi; fortuna); la seconda (32 ore) sarà incentrata sul poema epico di Virgilio, testo centrale nella storia letteraria romana e nella cultura occidentale: prendendo le mosse da un inquadramento storico-culturale del poema virgiliano, verrà svolta un’ampia disamina sulle sue istanze ideologiche, su struttura e modelli, soluzioni linguistiche e stilistiche, con particolare attenzione alla tradizione dell'epica latina. Il corso intende fornire una conoscenza critica del poema epico di Virgilio, inquadrato nell'età augustea e nei suoi rapporti con la tradizione letteraria, non solo epica, greco-latina. Il fine sarà perseguito attraverso la lettura e l’analisi letteraria e filologica di una selezione di episodi del poema.

Modalità Esame

L’esame è orale e si svolge in due parti: nella prima lo studente dovrà dimostrare di conoscere i principali caratteri della storia letteraria latina; nella seconda lo studente dovrà dimostrare di saper tradurre, analizzare e commentare i testi letterari in programma Gli elementi che concorrono alla valutazione della prova e all’attribuzione del voto finale, sono: il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale [18-21], appropriato [22-26], preciso e completo [27-29], completo e approfondito [30]), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente [18-24]], buona [25-28], ottima [29-30]), la padronanza di espressione (esposizione carente [18-21], semplice [22-25], chiara e corretta [26-28], sicura e corretta [29-30]).

Testi adottati

per lo studio della storia della letteratura un manuale scolastico a scelta, da sottoporre al docente (si consiglia A. Cavarzere-A. De Vivo-P. Mastandrea, Letteratura latina. Una sintesi storica, Roma, Carocci Editore, 2023).
Per l’Eneide: un’edizione completa dell’Eneide con testo latino a fronte (si consiglia: Virgilio, Eneide. Introduzione di A. La Penna; trad. e nn. di R. Scarcia, Milano, BUR, più volte ristampato); A. Traina, Virgilio. L'utopia e la storia. Il libro XII dell'Eneide e antologia delle opere, Bologna, Pàtron, 2017; S. Casali, Virgilio: guida all’Eneide, Roma, Carocci editore, 2023.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma molto raccomandata.
Attendance in this course is optional, but highly recommended.

Bibliografia


Ulteriore bibliografia e materiali didattici saranno forniti a lezione (frequentanti). Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente per concordare un programma.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
SCIENZA E TECNOLOGIA DEL LEGNO

MANUELA ROMAGNOLI

8AGR/06ita

Obiettivi formativi

Conoscere la struttura biologica, chimica, fisica e meccanica di base del legno con riferimento alle specie impiegate nei beni culturali.
Conoscere le principali metodologie per descrivere le caratteristiche del legno
fattori di degrado biotico e abiotico
fornire gli strumenti per l'identificazione macrocopica e microscopica
datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, wiggle matching

Scheda Docente

Programma del corso

Struttura macroscopica del legno: tessitura, fibratura, durame-alburno, caratteristiche organolettiche del
materiale, anelli di accrescimento
Struttura microscopica del legno: specie a legno omoxilo (conifere) ed eteroxilo (latifoglie). Organizzazione cellulare in tessuti xilematici.
Caratterizzazione chimica.
Identificazione macroscopica e microscopica dei legni più utilizzati nell’ambito dei beni culturali.
Difetti originari del materiale: (nodi, deviazioni di fibratura, legni di reazione, fessurazioni…..).
Datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, datazioni incrociate dendrocronologia-radiocarbonio (wiggle matching).
Alterazione e degrado: alterazione per agenti abiotici (reazioni fotochimiche di superficie, scorrimento meccanico), degrado biologico (funghi agenti di carie, funghi cromogeni, batteri, insetti).
Caratterizzazione fisica de legno: concetto di durabilità e di classi di utilizzo (cenni), massa volumica, relazioni legno acqua (ritiri, rigonfiamenti, isteresi igroscopica e di ritiro), legno elettricità, legno-suono, legno calore
Caratterizzazione meccanica del legno: comportamento del materiale a sollecitazioni di compressione, flessione, usura, durezza, trazione, durezza et.
Schede monografiche dei legni di maggiore impiego nei beni culturali.
Caratterizzazione del degrado in legni storico-artistici e archeologici, modificazioni di struttural morfologica-chimica e fisica (wet-wood, legni invecchiati e mineralizzati).
Principi di conservazione preventiva e criteri per il restauro
Normativa tecnica UNI, EN, ISO di riferimento.

Modalità Esame

prova orale sugli argomenti del corso e prova pratica di descrizione e identificazione dei legni

Testi adottati

Nardi Berti (2006). Contributi Scientifico Pratici per una migliore conoscenza del legno
Bonamini e Uzielli. Manuale di Scienze e Tecnologia del Legno
Romagnoli M- Dendrocronologia per i Beni Culturali e l’ambiente. Nardini Editore.
Gambetta A 2010. Insetti e Funghi che attaccano il legno. Nardini editore, Firenze.
Liotta G. Insetti che attaccano il legno. Nardini editore
Altri testi di riferimento
Giordano G., 1984. Tecnologia del Legno
Palanti S. 2013.
Dispense distribuite a lezione dal docente.
Normativa tecnica di riferimento
Nocetti M. 2013. I Difetti del legno. Quaderni di Sherwood, Ecoalleco libri
Borghini e Massafra (a cura di) 2002. Legni da Ebanisteria.

Modalità di svolgimento

Lezioni in aula e laboratorio

Modalità di frequenza

Lezioni in aula e laboratorio

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

Struttura macroscopica del legno: tessitura, fibratura, durame-alburno, caratteristiche organolettiche del
materiale, anelli di accrescimento
Struttura microscopica del legno: specie a legno omoxilo (conifere) ed eteroxilo (latifoglie). Organizzazione cellulare in tessuti xilematici.
Caratterizzazione chimica.
Identificazione macroscopica e microscopica dei legni più utilizzati nell’ambito dei beni culturali.
Difetti originari del materiale: (nodi, deviazioni di fibratura, legni di reazione, fessurazioni…..).
Datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, datazioni incrociate dendrocronologia-radiocarbonio (wiggle matching).
Alterazione e degrado: alterazione per agenti abiotici (reazioni fotochimiche di superficie, scorrimento meccanico), degrado biologico (funghi agenti di carie, funghi cromogeni, batteri, insetti).
Caratterizzazione fisica de legno: concetto di durabilità e di classi di utilizzo (cenni), massa volumica, relazioni legno acqua (ritiri, rigonfiamenti, isteresi igroscopica e di ritiro), legno elettricità, legno-suono, legno calore
Caratterizzazione meccanica del legno: comportamento del materiale a sollecitazioni di compressione, flessione, usura, durezza, trazione, durezza et.
Schede monografiche dei legni di maggiore impiego nei beni culturali.
Caratterizzazione del degrado in legni storico-artistici e archeologici, modificazioni di struttural morfologica-chimica e fisica (wet-wood, legni invecchiati e mineralizzati).
Principi di conservazione preventiva e criteri per il restauro
Normativa tecnica UNI, EN, ISO di riferimento.

Modalità Esame

prova orale sugli argomenti del corso e prova pratica di descrizione e identificazione dei legni

Testi adottati

Nardi Berti (2006). Contributi Scientifico Pratici per una migliore conoscenza del legno
Bonamini e Uzielli. Manuale di Scienze e Tecnologia del Legno
Romagnoli M- Dendrocronologia per i Beni Culturali e l’ambiente. Nardini Editore.
Gambetta A 2010. Insetti e Funghi che attaccano il legno. Nardini editore, Firenze.
Liotta G. Insetti che attaccano il legno. Nardini editore
Altri testi di riferimento
Giordano G., 1984. Tecnologia del Legno
Palanti S. 2013.
Dispense distribuite a lezione dal docente.
Normativa tecnica di riferimento
Nocetti M. 2013. I Difetti del legno. Quaderni di Sherwood, Ecoalleco libri
Borghini e Massafra (a cura di) 2002. Legni da Ebanisteria.

Modalità di svolgimento

Lezioni in aula e laboratorio

Modalità di frequenza

Lezioni in aula e laboratorio

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

LINGUISTICA GENERALE

LUCA LORENZETTI

8L-LIN/01ita

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso vuole insegnare i fondamenti della linguistica generale: la conoscenza e comprensione del funzionamento di una lingua sul piano sincronico con particolare attenzione ai vari livelli di analisi: fonetico e fonologico, morfologico, lessicale e semantico, pragmatico, sintattico. In forma più sintetica, si insegnerà a conoscere e comprendere il cambiamento delle lingue nella storia e i principali modelli di spiegazione del cambiamento.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Alla fine del corso ci si aspetta che gli studenti abbiano imparato i concetti fondamentali della linguistica generale e siano in grado di individuare i livelli di analisi e i loro diversi elementi strutturali minimi. Inoltre, che siano in grado di collocare i fenomeni linguistici nel tempo e nello spazio geografico, sociale e situazionale.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso consta di una sola sezione istituzionale, di 48 ore accademiche, durante la quale si presenteranno prima i contenuti generali, poi quelli relativi ai vari livelli dell’analisi linguistica, infine quelli relativi alla variazione e al mutamento delle lingue.

Modalità Esame

Test di 30 domande a scelta multipla chiusa. In caso di esiguo numero di candidati la prova potrà tenersi in forma di esame orale.

Testi adottati

1) G. Basile et al., Linguistica generale, Carocci.
2) E. Magni, Linguistica storica, Pàtron, capitoli 1, 2, 3 (pp. 9-39).

Modalità di svolgimento

Il corso è previsto in modalità tradizionale. Eventuali limitazioni o specificazioni saranno comunicate tempestivamente.
La frequenza non è obbligatoria, ma il corso è rivolto a studenti frequentanti. Chi sappia di non poter frequentare regolarmente le lezioni è caldamente consigliato di rivolgersi al docente sin dall’inizio del corso per indicazioni di letture supplementari ed esercitazioni in autodidattica.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa.

Bibliografia

1) G. Basile et al., Linguistica generale, Carocci.
2) E. Magni, Linguistica storica, Pàtron, capitoli 1, 2, 3 (pp. 9-39).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso consta di una sola sezione istituzionale, di 48 ore accademiche, durante la quale si presenteranno prima i contenuti generali, poi quelli relativi ai vari livelli dell’analisi linguistica, infine quelli relativi alla variazione e al mutamento delle lingue.

Modalità Esame

Test di 30 domande a scelta multipla chiusa. In caso di esiguo numero di candidati la prova potrà tenersi in forma di esame orale.

Testi adottati

1) G. Basile et al., Linguistica generale, Carocci.
2) E. Magni, Linguistica storica, Pàtron, capitoli 1, 2, 3 (pp. 9-39).

Modalità di svolgimento

Il corso è previsto in modalità tradizionale. Eventuali limitazioni o specificazioni saranno comunicate tempestivamente.
La frequenza non è obbligatoria, ma il corso è rivolto a studenti frequentanti. Chi sappia di non poter frequentare regolarmente le lezioni è caldamente consigliato di rivolgersi al docente sin dall’inizio del corso per indicazioni di letture supplementari ed esercitazioni in autodidattica.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa.

Bibliografia

1) G. Basile et al., Linguistica generale, Carocci.
2) E. Magni, Linguistica storica, Pàtron, capitoli 1, 2, 3 (pp. 9-39).

ARCHIVISTICA GENERALE

GILDA NICOLAI

8M-STO/08ita

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e nozioni di base sulla formazione, gestione e conservazione dell’archivio. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri di testo aggiornati, seminari interdisciplinari in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni dei temi relativi alle più recenti acquisizioni nel campo dell’archivistica generale.
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione del documento dal contesto tradizionale analogico a quello digitale. Scopo dell’insegnamento è quello di introdurre il tema degli archivi, analizzando la teoria archivistica riferita all’ordinamento, all’inventariazione e ai sistemi informativi archivistici. Scopo dell’insegnamento è che i partecipanti acquisiscano conoscenze archivistiche e organizzative e comprendano le regole base della formazione, gestione e conservazione degli archivi. Obiettivo formativo dell’insegnamento è quello di sviluppare conoscenze relative al: documento, forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione degli archivi dal contesto tradizionale analogico a quello digitale.
2 –Lo studente verrà introdotto al tema degli archivi, analizzando sistemi tecnologicamente avanzati di descrizione archivistica che si basano, a livello di organizzazione, su una solida teoria archivistica.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità per sviluppare conoscenze relative a: documento forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici.
4 – Lo studente potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, sia oralmente che su testo scritto, tematiche relative agli archivi, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà in grado di valutare le diverse tipologie di archivio e muoversi all’interno di un archivio anche per finalità di ricerca storica.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona a conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

ll corso è organizzato in due parti, una teorica e una esercitazione in archivio che è parte integrante del corso stesso. La prima parte prima illustra i principi e le definizioni di base, la struttura dell’archivio e gli strumenti per la formazione dell’archivio; una seconda riguarda l’archivio storico con specifica attenzione alle attività necessarie alla sua fruizione. Con particolare riferimento alla prima parte il corso include i seguenti temi: problemi di terminologia, il concetto di documento archivistico, le tipologie documentarie, il sistema e le fasi di gestione dei documenti, la classificazione d’archivio, la registrazione dei documenti, il trasferimento dei documenti e la gestione dei depositi archivistici, la selezione, la natura e l’evoluzione dei sistema di gestione documentaria e della disciplina archivistica, le definizioni di archivio, la struttura degli archivi, la tipologia dei soggetti produttori, i principali riferimenti normativi, le regole per l'ordinamento e la descrizione in ambiente nazionale, lo sviluppo degli standard internazionali, l'applicazione dei principi generali della descrizione nei progetti di informatizzazione. La seconda parte riguarderà una esercitazione di schedatura di materiale d’archivio. A seguito dell'esercitazione, lo studente dovrà realizzare una tesina che presenterà all'esame.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale e una tesina scritta.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

G.Bonfiglio-Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi, Cleup, 2023
M.P. Donato, L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia, Editori Laterza, 2019
I. Zanni Rosiello, Gli archivi nella società contemporanea, Il Mulino, 2009
G. Nicolai, Il consorzio antitubercolare di Viterbo e le sue carte 1927-1975, Civita editoriale, 2020

Modalità di svolgimento

Il corso si compone di due parti: una prima teorica ed una esercitazione pratica di schedatura di materiale d'archivio

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa. Gli studenti impossibilitati a frequentare il corso dovranno concordare con il docente un programma alternativo.

Bibliografia

- Giorgetta Bonfiglio Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi. Temi e testi per la formazione archivistica di primo livello, Padova, Cleup 2007
- Maria Barbara Bertini, Che cos'e un archivio, Roma, Carocci, 2008
- Elio Lodolini, Archivistica. Principi e problemi. Milano, FrancoAngeli, 2008 (13e edizione)
- Patrizia Angelucci, Breve storia degli archivi e dell'archivistica, Perugia, Morlacchi, 2008
-Federico Valacchi, Diventare archivisti, editrice bibliografica, 2015
-Antonio Romiti, Archivistica generale. Primi elementi, Civita editoriale, 2020

ELEMENTI DI FILOLOGIA CLASSICA E PAPIROLOGIA

DINO DE SANCTIS

8L-FIL-LET/05ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a rafforzare il possesso, da parte dello studente, di una conoscenza consapevole e critica, e, se possibile, autonomamente meditata, dell'argomento trattato e sviluppato a lezione. Se vi sarà disponibilità da parte di chi frequenterà il corso, si organizzeranno lezioni di carattere seminariale, durante le quali specifici argomenti saranno illustrati dagli studenti sotto la guida del docente.


Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende analizzare il cammino diacronico attraverso il quale i testi letterari greci e latini sono giunti sino ai nostri giorni.
A) Nella prima parte del corso saranno studiati i supporti scrittori usati in antichità per la trasmissione dei testi: tavolette, ostraka e papiri, nonché il codice pergamenaceo che si impone sul rotolo di papiro in un passaggio lento ma inesorabile tra I e VI secolo d.C. Saranno dunque analizzate le fasi durante le quali questa nuova forma libraria ha il sopravvento: gli scriptoria medievali e l’Oriente Bizantino, per poi passare all’Umanesimo e alla pubblicazione a stampa delle prime grandi editiones principes.
B) Analisi di testi classici.

Modalità Esame

Saranno poste domande sui temi affrontati a lezione e in questo modo sarà indagata la comprensione degli argomenti.
Gli studenti non frequentanti possono richiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.

Testi adottati

1) F. Stock, I classici dal papiro a internet, Roma 2012.
2) G. Pasquali, Filologia e storia, Firenze 1920.
3) T. Braccini, La scienza dei testi antichi. Introduzione alla Filologia classica, Firenze 2017
4) Dispense saranno distribuite a lezione dal docente.

I non frequentanti possono chiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria. Gli studenti non frequentanti possono richiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.

Bibliografia

1) M. Capasso, Introduzione alla papirologia, Bologna 2005.
2) N. Wilson, Filologi bizantini, Napoli 1989.
3) D. Lanza, Interrogare il passato. Lo studio dell’antico tra Otto e Novecento, Roma 2013.
4) L. Piazzi, Lucrezio. Il de rerum natura e la cultura occidentale, Napoli 2009.

PALEOGRAFIA

FRANCESCO MARIA CARDARELLI

8M-STO/09ita

Obiettivi formativi

Il corso ha per oggetto la Paleografia, ovvero la Storia della scrittura in caratteri latini dall’età romana fino all’inizio dell’età moderna.
Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti apprenderanno i principi fondamentali e la metodologia della Paleografia, le fasi principali della sua storia, nonché le nozioni fondamentali e necessarie a individuare le diverse scritture assegnandole a una determinata area ed epoca, a comprendere i diversi segni alfabetici e accessori e a sciogliere le abbreviazioni che a essi si accompagnano.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Grazie anche alle esercitazioni, lo studente sarà in grado di riconoscere le scritture epigrafiche, librarie e documentarie più diffuse nella penisola italiana, di collocarle nel tempo e nello spazio, di leggere e trascrivere correttamente un testo manoscritto.
Autonomia di giudizio: Lo studente acquisirà gli strumenti per confrontarsi autonomamente con una singola testimonianza manoscritta e per approfondire le proprie conoscenze in ambito paleografico.
Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di presentare con chiarezza le conoscenze acquisite e gli argomenti oggetto del corso.
Capacità di apprendimento: Gli studenti avranno acquisito la capacità di proseguire autonomamente lo studio della Paleografia.

Scheda Docente

Programma del corso

La terminologia e la periodizzazione della paleografia. La trascrizione paleografica. Le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto.
Le origini della scrittura latina e l’alfabeto latino arcaico. Le scritture dell’età romana e della tarda antichità: la capitale epigrafica, la maiuscola corsiva a sgraffio e a calamo, la capitale libraria, la minuscola e la corsiva nuova, l’onciale, la semionciale, le scritture di cancelleria. Le abbreviazioni dell’età romana e dell’età medievale; i “Nomina Sacra”.
Le scritture del particolarismo grafico nell’Alto Medioevo: l’insulare, la merovingica, la visigotica, le scritture altomedievali italiane, la curiale romana, la beneventana.
La carolina e il ritorno all’unità grafica nei secoli centrali del Medioevo; la minuscola romanesca, la minuscola diplomatica e la minuscola di transizione. La “littera textualis” (gotica): la gotica “rotunda” italiana, la “littera Bononiensis e la “littera Parisiensis”. Le altre scritture del Basso Medioevo: la cancelleresca italiana, la mercantesca, la bastarda francese.
La reazione alla gotica e la scrittura nel periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento: Francesco Petrarca e la semigotica, Coluccio Salutati e la “preantiqua”, Poggio Bracciolini e l’“antiqua” o minuscola umanistica, le semigotiche delle carte, Niccolò Niccoli e la corsiva umanistica, la capitale epigrafica umanistica. La scrittura a mano in Italia dopo l’invenzione e la diffusione della stampa: l’“antiqua” tonda e l’italica

Modalità Esame

Per sostenere la prova orale occorre avere superato per tempo un preesame, incentrato su: la terminologia paleografica; le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto; le abbreviazioni dell’età romana e del Medioevo; i “Nomina Sacra”; le scritture dell’età romana e dell’Alto Medioevo; la lettura, la trascrizione e il commento di alcune tavole di paleografia esaminate durante le lezioni e le esercitazioni.
La prova orale è incentrata su: le scritture dall’età carolingia alla prima età moderna; la lettura, la trascrizione e il commento di alcune tavole di paleografia esaminate durante le lezioni e le esercitazioni

Testi adottati

TESTI ADOTTATI E BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Testi adottati
- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992.
- Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019.
- Dispense e tavole di paleografia distribuite durante le lezioni e le esercitazioni. Numerose tavole sono tratte da: “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
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- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992.
- Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019.
- Lecture notes and palaeography tables distributed during lessons and exercises. Many tables are taken from: “Paleografia latina. Tavole”, edited by Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.

Modalità di frequenza

FREQUENZA Facoltativa
Si raccomanda vivamente la frequenza alle lezioni e alle esercitazioni, che comunque sono tutte registrate e sono disponibili sulla piattaforma digitale dell’Università.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni e intendono sostenere l’esame sono tenuti a contattare il docente all’inizio del corso, per telefono o per WhatsApp (3509442575) oppure tramite la posta elettronica (fm.cardarelli@unitus.it) indicando il proprio recapito telefonico.

Bibliografia

- Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, “Paleografia latina. L’avventura grafica del mondo occidentale”, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2010.
- Giorgio Cencetti, “Lineamenti di Storia della scrittura latina”, Bologna, Pàtron Editore, 1997.
- “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
- Marco Cursi, “Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book”, Bologna, Il Mulino, 2016.
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- Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, “Paleografia latina. L’avventura grafica del mondo occidentale”, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2010.
- Giorgio Cencetti, “Lineamenti di Storia della scrittura latina”, Bologna, Pàtron Editore, 1997.
- “Paleografia latina. Tavole”, edited by Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
- Marco Cursi, “Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book”, Bologna, Il Mulino, 2016.

Scheda Docente

Programma del corso

La terminologia e la periodizzazione della paleografia. La trascrizione paleografica. Le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto.
Le origini della scrittura latina e l’alfabeto latino arcaico. Le scritture dell’età romana e della tarda antichità: la capitale epigrafica, la maiuscola corsiva a sgraffio e a calamo, la capitale libraria, la minuscola e la corsiva nuova, l’onciale, la semionciale, le scritture di cancelleria. Le abbreviazioni dell’età romana e dell’età medievale; i “Nomina Sacra”.
Le scritture del particolarismo grafico nell’Alto Medioevo: l’insulare, la merovingica, la visigotica, le scritture altomedievali italiane, la curiale romana, la beneventana.
La carolina e il ritorno all’unità grafica nei secoli centrali del Medioevo; la minuscola romanesca, la minuscola diplomatica e la minuscola di transizione. La “littera textualis” (gotica): la gotica “rotunda” italiana, la “littera Bononiensis e la “littera Parisiensis”. Le altre scritture del Basso Medioevo: la cancelleresca italiana, la mercantesca, la bastarda francese.
La reazione alla gotica e la scrittura nel periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento: Francesco Petrarca e la semigotica, Coluccio Salutati e la “preantiqua”, Poggio Bracciolini e l’“antiqua” o minuscola umanistica, le semigotiche delle carte, Niccolò Niccoli e la corsiva umanistica, la capitale epigrafica umanistica. La scrittura a mano in Italia dopo l’invenzione e la diffusione della stampa: l’“antiqua” tonda e l’italica

Modalità Esame

Per sostenere la prova orale occorre avere superato per tempo un preesame, incentrato su: la terminologia paleografica; le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto; le abbreviazioni dell’età romana e del Medioevo; i “Nomina Sacra”; le scritture dell’età romana e dell’Alto Medioevo; la lettura, la trascrizione e il commento di alcune tavole di paleografia esaminate durante le lezioni e le esercitazioni.
La prova orale è incentrata su: le scritture dall’età carolingia alla prima età moderna; la lettura, la trascrizione e il commento di alcune tavole di paleografia esaminate durante le lezioni e le esercitazioni

Testi adottati

TESTI ADOTTATI E BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Testi adottati
- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992.
- Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019.
- Dispense e tavole di paleografia distribuite durante le lezioni e le esercitazioni. Numerose tavole sono tratte da: “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
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- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992.
- Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019.
- Lecture notes and palaeography tables distributed during lessons and exercises. Many tables are taken from: “Paleografia latina. Tavole”, edited by Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.

Modalità di frequenza

FREQUENZA Facoltativa
Si raccomanda vivamente la frequenza alle lezioni e alle esercitazioni, che comunque sono tutte registrate e sono disponibili sulla piattaforma digitale dell’Università.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni e intendono sostenere l’esame sono tenuti a contattare il docente all’inizio del corso, per telefono o per WhatsApp (3509442575) oppure tramite la posta elettronica (fm.cardarelli@unitus.it) indicando il proprio recapito telefonico.

Bibliografia

- Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, “Paleografia latina. L’avventura grafica del mondo occidentale”, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2010.
- Giorgio Cencetti, “Lineamenti di Storia della scrittura latina”, Bologna, Pàtron Editore, 1997.
- “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
- Marco Cursi, “Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book”, Bologna, Il Mulino, 2016.
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- Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, “Paleografia latina. L’avventura grafica del mondo occidentale”, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2010.
- Giorgio Cencetti, “Lineamenti di Storia della scrittura latina”, Bologna, Pàtron Editore, 1997.
- “Paleografia latina. Tavole”, edited by Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
- Marco Cursi, “Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book”, Bologna, Il Mulino, 2016.

STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO

MASSIMO ROBERTO BEATO

8L-ART/05ita

Obiettivi formativi

Il corso intende offrire una panoramica generale sulle forme teatrali dall’antichità a oggi, attraverso lo studio degli spazi teatrali, dei modelli drammaturgici e attoriali, e della relazione attore-spettatore. Tra le forme teatrali contemporanee, poi, verrà approfondita la pratica dell'immersive theatre inglese, con particolare riferimento ai lavori della compagnia Punchdrunk.
Risultati di apprendimento attesi:
Al termine dell’insegnamento la/lo studentessa/studente dovrà:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: unire alla conoscenza dei principali eventi storici la consapevolezza delle diverse forme, significati e funzioni che il “teatro” e lo “spettacolo” hanno assunto in tempi, luoghi e culture differenti, e comprenderne lo sviluppo diacronico; saper riconoscere e comprendere la relazione che, di volta in volta, si instaura tra la componente testuale/progettuale originaria, ove presente, e quella scenica/performativa (la dimensione pragmatica dello spettacolo, scomponibile nei suoi molteplici elementi: drammaturgia, attore e recitazione, spazio scenico e scenografia, relazione attore-spettatore, ecc.).
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper analizzare la storia del teatro e dello spettacolo nelle sue forme documentali ed elaborare ricerche sulle fonti prese in esame attraverso la metodologia sociosemiotica adottata nel corso.
3) Autonomia di giudizio: saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso.
4) Abilità comunicative: saper comunicare in modo appropriato quanto appreso, esponendo i risultati delle proprie letture integrate anche con ricerche e approfondimenti propri.
5) Capacità di apprendere: saper comprendere e interpretare in autonomia fenomeni performatici riconducibile a forme di teatro e di spettacolo, con particolare attenzione al passaggio dalle forme drammatiche a quelle post-drammatiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso:
"Forme e Modelli del Teatro e dello Spettacolo"

Programma del corso:
Il corso intende offrire una panoramica generale sulle forme teatrali dall’antichità a oggi, attraverso lo studio degli spazi teatrali, dei modelli drammaturgici e attoriali, e della relazione attore-spettatore.
Le studentesse e gli studenti, nel corso delle lezioni, approfondiranno i seguenti argomenti che saranno poi oggetto dell’esame finale:

1. Definizione di teatralità, performatività e performático, drammatico e post-drammatico
2. Il teatro come medium: verso una mediologia del teatro e della performance
3. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati
4. Il teatro nell’antichità e nel Medioevo
5. Il teatro nel Cinquecento
6. La Commedia dell’Arte
7. Il teatro nel Seicento e Settecento
8. Il teatro nell’Ottocento: dal Romanticismo al Naturalismo
9. Il teatro nel Novecento: la nascita della regia e le Avanguardie storiche
10. Forme della teatralità contemporanea: il caso dell’immersive theatre inglese
11. L’evoluzione della figura dell’attore nella storia del teatro: corposfere e rostrosfere performátiche
12. Il ruolo dello spettatore: percezione, partecipazione e regimi di spettatorialità
13. Le forme (dell’esperienza) teatrali come sistemi ecologici: l’evoluzione dello spazio scenico
14. Environmental Theatre
15. Ecosistemi Performátici: trasformazioni, evoluzioni e ibridazioni nelle pratiche teatrali
16. Mostrazione ed enunciazione autopoietica nelle pratiche performátiche

Modalità Esame

L'esame è orale. Il voto è assegnato tenendo conto dei seguenti livelli di valutazione:
30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;
30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;
29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta;
26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;
23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;
20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;
<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.

Testi adottati

Bibliografia di base (per frequentanti e non frequentanti)
Manuale:
L. Allegri (ed), "Storia del teatro. Le idee e le forme dello spettacolo dall’antichità a oggi", Roma, Carocci, 2017.
N.B. dallo studio del manuale sono esclusi i seguenti paragrafi/capitoli: 4.4; 5.6; 8.2.1; 8.2.2; 8.3.1; 8.3.2; 8.4.1; 8.4.3; 11.4; 12 (tutto il capitolo).

L. Gemini, S. Brilli, "Gradienti di liveness. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati", Milano, Franco Angeli, 2023.

Si raccomanda, inoltre, la lettura integrale delle seguenti opere che saranno oggetto delle analisi condotte nel corso delle lezioni:

L. Pirandello, "I giganti della montagna"
S. Beckett, "L’ultimo nastro di Krapp"
W. Shakespeare, "Re Lear"
C. Goldoni, "La Locandiera"
A. Chechov, "Il Giardino dei ciliegi"

Edizioni e traduzioni verranno comunicate nel corso delle lezioni (e indicate sul moodle per i non frequentanti).
Per La Locandiera, Re Lear e Il Giardino dei ciliegi si raccomanda, inoltre, la visione degli spettacoli in cartellone nella stagione 2024/2025 del Teatro dell’Unione di Viterbo, in convenzione con il DISUCOM.

Solo per i non frequentanti (oltre alla bibliografia di base):
Saggi (disponibili in pdf sul moodle del corso):
M.R. Beato, Il corpo performático come interfaccia organica nel teatro e nel cinema, «Carte Semiotiche», Annali 11, 2024/2, 110-136.
Un mondo possibile in una stanza: la “sommersività” come forma di trascendenza, «Annali di Studi Religiosi», 24, 2023, 89-98.
From mask to flesh and back: a semiotic analysis of the actor’s face between theatre and cinema, «TOPOI», vol 41, n 4, 2022, 755-769.
“Presence effects in the immersive binaural audio experiences”, in Audiovisual e Indùstrias Criativas: Presente e Futuro, Madrid, McGraw-Hill/Interamericana de España, S.L., 2021, 715-728.
Opacità e trasparenze della cornice performativa nel teatro immersivo, «Carte Semiotiche», Annali 7, 2021, 181-198.
L’enunciazione teatrale tra embodiment e semiotica del visivo, «E/C», 30, 2020, 32-42.

Molti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni non sono presenti nella bibliografia di base. Per questa ragione anche le slide delle lezioni messe a disposizione dal docente saranno parte integrante del materiale per l’esame.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è vivamente consigliata.
Per i non frequentanti è prevista l’integrazione del programma con ulteriori letture e approfondimenti così come indicato nella bibliografia del corso.

Bibliografia

Testi di riferimento per ulteriori approfondimenti (non richiesti ai fini dell’esame):
Lehmann, H-T., "Il teatro postdrammatico", Imola, Cuepress.
Mango, L., "La scrittura scenica. Un codice e le sue pratiche nel teatro del Novecento", Roma, Bulzoni.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso:
"Forme e Modelli del Teatro e dello Spettacolo"

Programma del corso:
Il corso intende offrire una panoramica generale sulle forme teatrali dall’antichità a oggi, attraverso lo studio degli spazi teatrali, dei modelli drammaturgici e attoriali, e della relazione attore-spettatore.
Le studentesse e gli studenti, nel corso delle lezioni, approfondiranno i seguenti argomenti che saranno poi oggetto dell’esame finale:

1. Definizione di teatralità, performatività e performático, drammatico e post-drammatico
2. Il teatro come medium: verso una mediologia del teatro e della performance
3. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati
4. Il teatro nell’antichità e nel Medioevo
5. Il teatro nel Cinquecento
6. La Commedia dell’Arte
7. Il teatro nel Seicento e Settecento
8. Il teatro nell’Ottocento: dal Romanticismo al Naturalismo
9. Il teatro nel Novecento: la nascita della regia e le Avanguardie storiche
10. Forme della teatralità contemporanea: il caso dell’immersive theatre inglese
11. L’evoluzione della figura dell’attore nella storia del teatro: corposfere e rostrosfere performátiche
12. Il ruolo dello spettatore: percezione, partecipazione e regimi di spettatorialità
13. Le forme (dell’esperienza) teatrali come sistemi ecologici: l’evoluzione dello spazio scenico
14. Environmental Theatre
15. Ecosistemi Performátici: trasformazioni, evoluzioni e ibridazioni nelle pratiche teatrali
16. Mostrazione ed enunciazione autopoietica nelle pratiche performátiche

Modalità Esame

L'esame è orale. Il voto è assegnato tenendo conto dei seguenti livelli di valutazione:
30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;
30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;
29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta;
26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;
23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;
20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;
<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.

Testi adottati

Bibliografia di base (per frequentanti e non frequentanti)
Manuale:
L. Allegri (ed), "Storia del teatro. Le idee e le forme dello spettacolo dall’antichità a oggi", Roma, Carocci, 2017.
N.B. dallo studio del manuale sono esclusi i seguenti paragrafi/capitoli: 4.4; 5.6; 8.2.1; 8.2.2; 8.3.1; 8.3.2; 8.4.1; 8.4.3; 11.4; 12 (tutto il capitolo).

L. Gemini, S. Brilli, "Gradienti di liveness. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati", Milano, Franco Angeli, 2023.

Si raccomanda, inoltre, la lettura integrale delle seguenti opere che saranno oggetto delle analisi condotte nel corso delle lezioni:

L. Pirandello, "I giganti della montagna"
S. Beckett, "L’ultimo nastro di Krapp"
W. Shakespeare, "Re Lear"
C. Goldoni, "La Locandiera"
A. Chechov, "Il Giardino dei ciliegi"

Edizioni e traduzioni verranno comunicate nel corso delle lezioni (e indicate sul moodle per i non frequentanti).
Per La Locandiera, Re Lear e Il Giardino dei ciliegi si raccomanda, inoltre, la visione degli spettacoli in cartellone nella stagione 2024/2025 del Teatro dell’Unione di Viterbo, in convenzione con il DISUCOM.

Solo per i non frequentanti (oltre alla bibliografia di base):
Saggi (disponibili in pdf sul moodle del corso):
M.R. Beato, Il corpo performático come interfaccia organica nel teatro e nel cinema, «Carte Semiotiche», Annali 11, 2024/2, 110-136.
Un mondo possibile in una stanza: la “sommersività” come forma di trascendenza, «Annali di Studi Religiosi», 24, 2023, 89-98.
From mask to flesh and back: a semiotic analysis of the actor’s face between theatre and cinema, «TOPOI», vol 41, n 4, 2022, 755-769.
“Presence effects in the immersive binaural audio experiences”, in Audiovisual e Indùstrias Criativas: Presente e Futuro, Madrid, McGraw-Hill/Interamericana de España, S.L., 2021, 715-728.
Opacità e trasparenze della cornice performativa nel teatro immersivo, «Carte Semiotiche», Annali 7, 2021, 181-198.
L’enunciazione teatrale tra embodiment e semiotica del visivo, «E/C», 30, 2020, 32-42.

Molti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni non sono presenti nella bibliografia di base. Per questa ragione anche le slide delle lezioni messe a disposizione dal docente saranno parte integrante del materiale per l’esame.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è vivamente consigliata.
Per i non frequentanti è prevista l’integrazione del programma con ulteriori letture e approfondimenti così come indicato nella bibliografia del corso.

Bibliografia

Testi di riferimento per ulteriori approfondimenti (non richiesti ai fini dell’esame):
Lehmann, H-T., "Il teatro postdrammatico", Imola, Cuepress.
Mango, L., "La scrittura scenica. Un codice e le sue pratiche nel teatro del Novecento", Roma, Bulzoni.

CULTURE DIGITALI E SOCIAL MEDIA

MICHELE ZIZZA

8SPS/08ita

Obiettivi formativi

Il corso vuole offrire gli strumenti necessari ad analizzare e a progettare nel media mainstream tradizionale e digitale. Lo scopo è quello di trasmettere le teorie e le tecniche necessarie per operare in front end e in back end valutando, simultaneamente, gli impatti delle strategie sui pubblici/utenti. Un secondo obiettivo è quello di garantire l’importanza della multidisciplinarietà nell’ecosistema digitale e, dunque, formare il discente al fine di farlo operare in più ambiti: sociologico, mediatico, politico – istituzionale, aziendale.

Scheda Docente

Programma del corso

L'esame si svolgerà attraverso una prova orale in presenza e la valutazione del progetto assegnato durante il trimestre accademico

Platform Society
Internet Studies
Sociologia dei nuovi media
Modulo ICT
Tecnologie al servizio dell'informazione
Comunicazione di massa, Behavorismo, Funzionalismo, cenni sulla semiotica.
Geopolitica delle piattaforme, Nation branding e introduzione alla comunicazione strategica
Analisi dei dati per la comunicazione

Modalità Esame

Gli studenti affronteranno una prova orale e un progetto di squadra.

Testi adottati

Platform Society. Valori pubblici e società connessa. di José Van Dijck (Autore), Thomas Poell (Autore), Martijn De Waal (Autore). A cura di Giovanni Boccia Artieri, Alberto Marinelli. Guerini Scientifica, 2019

Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi geopolitici. Michele Zizza (Autore). Aracne, 2022

I social network. Giuseppe Riva (Autore). Il Mulino, 2016

Mobile journalism. Come progettare, girare, montare e distribuire video professionali con il telefonino e... poco altro. Nico Piro (Autore). Centro Doc. Giornalistica, 2018

Modalità di frequenza

presenza e a distanza

Bibliografia

Platform Society. Valori pubblici e società connessa. di José Van Dijck (Autore), Thomas Poell (Autore), Martijn De Waal (Autore). A cura di Giovanni Boccia Artieri, Alberto Marinelli. Guerini Scientifica, 2019

Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi geopolitici. Michele Zizza (Autore). Aracne, 2022

I social network. Giuseppe Riva (Autore). Il Mulino, 2016

Mobile journalism. Come progettare, girare, montare e distribuire video professionali con il telefonino e... poco altro. Nico Piro (Autore). Centro Doc. Giornalistica, 2018

Scheda Docente

Programma del corso

L'esame si svolgerà attraverso una prova orale in presenza e la valutazione del progetto assegnato durante il trimestre accademico

Platform Society
Internet Studies
Sociologia dei nuovi media
Modulo ICT
Tecnologie al servizio dell'informazione
Comunicazione di massa, Behavorismo, Funzionalismo, cenni sulla semiotica.
Geopolitica delle piattaforme, Nation branding e introduzione alla comunicazione strategica
Analisi dei dati per la comunicazione

Modalità Esame

Gli studenti affronteranno una prova orale e un progetto di squadra.

Testi adottati

Platform Society. Valori pubblici e società connessa. di José Van Dijck (Autore), Thomas Poell (Autore), Martijn De Waal (Autore). A cura di Giovanni Boccia Artieri, Alberto Marinelli. Guerini Scientifica, 2019

Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi geopolitici. Michele Zizza (Autore). Aracne, 2022

I social network. Giuseppe Riva (Autore). Il Mulino, 2016

Mobile journalism. Come progettare, girare, montare e distribuire video professionali con il telefonino e... poco altro. Nico Piro (Autore). Centro Doc. Giornalistica, 2018

Modalità di frequenza

presenza e a distanza

Bibliografia

Platform Society. Valori pubblici e società connessa. di José Van Dijck (Autore), Thomas Poell (Autore), Martijn De Waal (Autore). A cura di Giovanni Boccia Artieri, Alberto Marinelli. Guerini Scientifica, 2019

Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi geopolitici. Michele Zizza (Autore). Aracne, 2022

I social network. Giuseppe Riva (Autore). Il Mulino, 2016

Mobile journalism. Come progettare, girare, montare e distribuire video professionali con il telefonino e... poco altro. Nico Piro (Autore). Centro Doc. Giornalistica, 2018

STRUMENTI E METODI DI DOCUMENTAZIONE IN ARCHEOLOGIA8L-ANT/10ita

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi che regolano la documentazione
archeologica nei contesti di ricerca, tutela ed espositivi, attraverso la scelta di metodi e strumenti più
inerenti e più aggiornati alle attuali richieste istituzionali italiane ed estere sulla documentazione dei beni
archeologici. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi , articoli, formulari e documenti
istituzionali attraverso i quali lo studente verrà coinvolto in modo attivo. Le lezioni avranno carattere
seminariale e di laboratorio permanente in cui gli incontri frontali avranno scopo di introduzione alle
attività pratiche con una costante sollecitazione interattiva docente-studente.
Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione per quel che riguarda i metodi di
documentazione in archeologia con particolare riferimento alla documentazione visiva e stratigrafica, al
campionamento, alla catalogazione e alla geolocalizzazione. Egli acquisirà conoscenze sulla strategia
dell’uso di diverse tipologie di strumenti impiegati per la documentazione in archeologia, ognuno con le
proprie specificità. Tali obiettivi saranno raggiunti attraverso l’uso di testi scientifici, modulistica ufficiale sui
beni archeologici, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più
recenti modalità di documentazione secondo i vari tipo di contesto archeologico.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera
da dimostrare un approccio professionale sui temi della documentazione archeologica, e possiederà
competenze adeguate sia per interpretare il dato archeologico che per scegliere adeguate strategie
nell’affrontare temi di documentazione, classificazione ed analisi dei beni archeologici. Lo studente potrà
acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale
archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati archeologici
attraverso una metodologia specifica che metterà in condizione lo studente di avere una autonomia di
giudizio rispetto all’idea che una documentazione accurata non solo preserva il patrimonio culturale, ma è
fondamentale per la comunicazione dei risultati della ricerca e per la conservazione a lungo termine delle
informazioni.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia
oralmente che su testo scritto, tematiche su come documentare criticamente il bene archeologico, inoltre
attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi
successivi in modo consapevole.
5 – La modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione è quella di un approccio di carattere
seminariale e di laboratorio, cui si affianca una didattica frontale introduttiva. Lo studente viene sollecitato
alla pratica della documentazione archeologica attraverso l’illustrazione e la diretta analisi di casi studio, ma
anche attraverso la continua sollecitazione e interazione durante le lezioni.

ELEMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE PER LE ISTITUZIONI CULTURALI

VINCENZO SFORZA

8SECS-P/07ita

Obiettivi formativi

Obiettivi corso “Elementi di Economia aziendale per le istituzioni culturali
OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso ha l&#39;obiettivo di fornire una preparazione di base sulle
condizioni di esistenza delle aziende, sui criteri che presiedono alla loro conduzione e
sugli strumenti di misurazione dei risultati.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: al termine del corso lo studente
dovrà dimostrare di aver appreso sia tematiche di natura prevalentemente teorica -
riguardanti l&#39;azienda, il suo funzionamento e le relazioni che essa instaura con il suo
ambiente di riferimento - sia questioni operative, legate alla stima del reddito e del
capitale.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Lo studente dovrà
essere in grado di riconoscere le varie tipologie di aziende, comprendere i ruoli delle
persone che vi operano e identificare le parti che ne costituiscono la struttura. Inoltre, lo
studente dovrà essere in grado di quantificare l&#39;effetto che le principali operazioni di
gestione hanno sul capitale, sul risultato di periodo e sugli equilibri interni.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di
comprendere l&#39;azienda e il suo funzionamento nonché l&#39;opportunità di intraprendere
determinate operazioni di gestione in relazione agli effetti che le principali operazioni di
gestione hanno sulla composizione qualitative e quantitativa del capitale e del risultato
economico dell&#39;esercizio e, più in generale, sugli equilibri interni.
ABILITÀ COMUNICATIVE: La conoscenza della parte generale e operativa del corso
consentirà allo studente di acquisire il linguaggio tecnico della materia.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di
comprendere le tematiche di base dell&#39;economia aziendale che gli consentiranno di
leggere documenti o a partecipare a dibattiti a contenuto aziendale.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è strutturato in due parti (generale ed applicativa). Nella prima parte (generale) si analizzano le caratteristiche di funzionamento delle aziende, la loro struttura e le specifiche condizioni che ne delineano gli assetti istituzionali e gestionali. La seconda parte introduce lo studente all’applicazione dei concetti di base ai possibili contesti aziendali di riferimento ed alla acquisizione degli strumenti tecnici utili per valutare i risultati aziendali.

PARTE GENERALE:
L’Azienda sul piano oggettivo e soggettivo
• L’origine delle aziende: bisogni, beni e valore
• Significato, evoluzione e interpretazione del concetto di azienda
• Condizioni di esistenza, caratteri d’azienda e classificazioni
• Concetti di funzione, fine e gestione
• Attività e organizzazione delle aziende
• Soggetti aziendali: soggetto giuridico e soggetto economico
• Strategie

PARTE APPLICATIVA
La dimensione economica e finanziaria della gestione
• Nozioni di attività, passività e patrimonio netto.
• Analisi qualitativa e quantitativa del capitale.
• Nozioni di competenza economica e finanziaria.
• Le differenti configurazioni di capitale nell’ipotesi della continuità aziendale e nell’ipotesi di liquidazione.
• L’analisi della redditività e della liquidità attraverso l’utilizzo degli indici.
• L’analisi dei costi
• Fabbisogno di finanziamento; Autofinanziamento; Cash flow

Modalità Esame

L’esame di Economia aziendale è scritto e orale.
La prova scritta prevede una verifica:
- della conoscenza della parte generale del corso, mediante quesiti a risposta chiusa e aperta (10 punti)
- della conoscenza della parte applicativa del corso, mediante: 1 quesito sul calcolo del capitale e del reddito di periodo (5 punti); (b) 1 quesito a risposta aperta con implicazioni pratiche (es., analisi dei costi, indici di bilancio, autofinanziamento, fabbisogno, ...) (5 punti).
Sulla pagina dedicata della piattaforma moodle sono presenti format di esame (scritto) utili per approfondire la preparazione alla prova.
Ai fini della prova orale lo studente dovrà predisporre un progetto, da concordare con il docente, sulle criticità della futura applicazione, nelle istituzioni culturali, dell'ITAS 4, nella parte riguardante la rilevazione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale (10 punti).
Nel colloquio orale, dopo la discussione del progetto, lo studente dovrà rispondere a 2 o 3 domande relative ad argomenti riguardanti l'intero programma della materia.
In caso di mancato superamento dell’esame o di rifiuto del voto, lo studente potrà ripetere l’esame anche in un appello successivo della stessa sessione.

Testi adottati

1) G. Catturi, Principi di economia aziendale, Cedam, Padova, 7^ edizione 2021 (Modulo A: lezioni 1, 2, 8; Modulo B: lezioni 9, 10, 12, 15, 16 e 20; Modulo C: lezioni 22, 23, 24, 28 e 31).

2) E. Cavalieri - R. Franceschi Ferraris, Economia Aziendale, Vol. I, Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino, 2010, 4^ Edizione (Sezione II, Capitoli 3 e 5).

3) Materiale didattico disponibile sulla pagina web del corso della piattaforma MOODLE per le parti non comprese nei testi (Dispensa di contabilità, dispensa analisi dei costi)

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Sibilio B., Donato F., Governare e gestire le aziende culturali, Franco Angeli, Milano, 2015
ITAS 4, Immobilizzazioni materiali (https://accrual.rgs.mef.gov.it/.content/accrual_document/accrual_document_00001.html), per la parte relativa alla iscrizione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è strutturato in due parti (generale ed applicativa). Nella prima parte (generale) si analizzano le caratteristiche di funzionamento delle aziende, la loro struttura e le specifiche condizioni che ne delineano gli assetti istituzionali e gestionali. La seconda parte introduce lo studente all’applicazione dei concetti di base ai possibili contesti aziendali di riferimento ed alla acquisizione degli strumenti tecnici utili per valutare i risultati aziendali.

PARTE GENERALE:
L’Azienda sul piano oggettivo e soggettivo
• L’origine delle aziende: bisogni, beni e valore
• Significato, evoluzione e interpretazione del concetto di azienda
• Condizioni di esistenza, caratteri d’azienda e classificazioni
• Concetti di funzione, fine e gestione
• Attività e organizzazione delle aziende
• Soggetti aziendali: soggetto giuridico e soggetto economico
• Strategie

PARTE APPLICATIVA
La dimensione economica e finanziaria della gestione
• Nozioni di attività, passività e patrimonio netto.
• Analisi qualitativa e quantitativa del capitale.
• Nozioni di competenza economica e finanziaria.
• Le differenti configurazioni di capitale nell’ipotesi della continuità aziendale e nell’ipotesi di liquidazione.
• L’analisi della redditività e della liquidità attraverso l’utilizzo degli indici.
• L’analisi dei costi
• Fabbisogno di finanziamento; Autofinanziamento; Cash flow

Modalità Esame

L’esame di Economia aziendale è scritto e orale.
La prova scritta prevede una verifica:
- della conoscenza della parte generale del corso, mediante quesiti a risposta chiusa e aperta (10 punti)
- della conoscenza della parte applicativa del corso, mediante: 1 quesito sul calcolo del capitale e del reddito di periodo (5 punti); (b) 1 quesito a risposta aperta con implicazioni pratiche (es., analisi dei costi, indici di bilancio, autofinanziamento, fabbisogno, ...) (5 punti).
Sulla pagina dedicata della piattaforma moodle sono presenti format di esame (scritto) utili per approfondire la preparazione alla prova.
Ai fini della prova orale lo studente dovrà predisporre un progetto, da concordare con il docente, sulle criticità della futura applicazione, nelle istituzioni culturali, dell'ITAS 4, nella parte riguardante la rilevazione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale (10 punti).
Nel colloquio orale, dopo la discussione del progetto, lo studente dovrà rispondere a 2 o 3 domande relative ad argomenti riguardanti l'intero programma della materia.
In caso di mancato superamento dell’esame o di rifiuto del voto, lo studente potrà ripetere l’esame anche in un appello successivo della stessa sessione.

Testi adottati

1) G. Catturi, Principi di economia aziendale, Cedam, Padova, 7^ edizione 2021 (Modulo A: lezioni 1, 2, 8; Modulo B: lezioni 9, 10, 12, 15, 16 e 20; Modulo C: lezioni 22, 23, 24, 28 e 31).

2) E. Cavalieri - R. Franceschi Ferraris, Economia Aziendale, Vol. I, Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino, 2010, 4^ Edizione (Sezione II, Capitoli 3 e 5).

3) Materiale didattico disponibile sulla pagina web del corso della piattaforma MOODLE per le parti non comprese nei testi (Dispensa di contabilità, dispensa analisi dei costi)

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Sibilio B., Donato F., Governare e gestire le aziende culturali, Franco Angeli, Milano, 2015
ITAS 4, Immobilizzazioni materiali (https://accrual.rgs.mef.gov.it/.content/accrual_document/accrual_document_00001.html), per la parte relativa alla iscrizione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale

ARCHEOMETRIA

GIORGIA AGRESTI

8L-ANT/10ita

Obiettivi formativi

ARCHEOMETRIA
Obiettivi formativi
L’insegnamento mira a fornire gli strumenti di base per lo studio archeometrico di un manufatto di interesse
archeologico e/o storico artistico. Mediante lezioni frontali, attività pratiche in laboratorio e disamina di casi
studio, allo studente sarà permesso di comprendere come l’analisi scientifica (di tipo chimico e fisico) dei
materiali costitutivi può aiutare lo studio storico, storico-artistico e archeologico di un manufatto. Saranno
fornite le conoscenze essenziali di varie classi di materiali (pigmenti, metalli, vetri, ceramici, lapidei, da
costruzione), di alcune tecnologie di produzione e delle principali tecniche di indagine archeometrica per lo
studio dei materiali usati nel corso dei secoli a partire dalle civiltà antiche fino ad arrivare all&#39;arte
contemporanea.
Risultati di apprendimento attesi (1)
1 – Lo studente avrà sviluppato la conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche di base dei materiali
costitutivi dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e dei relativi processi di degrado al fine
di comprendere al meglio i risultati delle indagini scientifiche per uno studio basato sull’approccio
archeometrico.
2 - Lo studente avrà sviluppato la capacità di comprensione e applicazione dei contenuti discussi durante le
lezioni allo studio dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e del loro stato di conservazione.
Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Lo studente sarà in grado di valutare e riconoscere materiali e forme di degrado dei manufatti di interesse
archeologico e storico-artistico ragionando in maniera interdisciplinare, ovvero integrando i risultati delle
indagini scientifiche con studi di tipo storico, archeologico e storico-artistico.
4 - Lo studente sarà in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori
specialisti e non specialisti
5 - Lo studente sarà in grado di descrivere temi scientifici inerenti i materiali costitutivi delle opere d’arte
nella forma scritta e orale e metterli a confronto con studi di tipo storico, archeologico e storico-artistico.

Scheda Docente

Programma del corso

Pigmenti e coloranti naturali e artificiali. Argille, terrecotte, ceramiche, vetri. Metalli e leghe. Cross sections. Microscopia ottica ed elettronica. Spettroscopia nel visibile e nell’ultravioletto. Tecniche di indagine fotografica UV, VIS, IR. Tecniche radiografiche. Diffrazione ai raggi X. Fluorescenza X. Metodi di datazione: datazione al radiocarbonio, , termoluminescenza.

Modalità Esame

La prova orale esame consterà di un colloquio durante il quale lo studente dovrà dimostrare di aver compreso le caratteristiche chimico-fisiche di base dei materiali costitutivi dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e i relativi processi di degrado oltre che i principi di base delle principali tecniche di indagine scientifica impiegate per uno studio di tipo archeometrico. Lo studente dovrà inoltre dimostrare di saper improntare lo studio interdisciplinare di un manufatto di interesse archeologico e/o storico artistico.
Verranno sottoposte allo studente almeno 2 domande oltre all'esposizione di un argomento a piacere volto a valutare l'approccio critico all'analisi archeometrica. Il giudizio finale sarà sufficiente se lo studente risponderà in maniera esaustiva a 2/3 delle domande del colloquio.

Testi adottati

U. Leute, Archeometria, N.I.S. Roma 1993
A. Castellano, M. Martini, E. Sibilia (a cura di), Elementi di archeometria, Egea, Milano 2001
S. Siano (a cura di), Archeometria e restauro. L’innovazione tecnologica, Nardini editore, 2012
Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli: II, IV, VI, VII, VIII, XII.
Liritzis, I., Laskaris, N., Vafiadou A., Karapanagiotis I., Volonakis, P., Papageorgopoulou, C., Bratitsi, M., Archaeometry: an overview, in SCIENTIFIC CULTURE, Vol. 6, No. 1, (2020), pp. 49-98. DOI: 10.5281/zenodo.3625220

Modalità di svolgimento

Le lezioni si terranno in modalità mista come previsto dal regolamento di ateneo

Modalità di frequenza

facoltativa

Bibliografia

Uleriore bibliografia e materiale didattico supplementare saranno forniti nel corso delle lezioni.

118595 - A SCELTA DELLO STUDENTE

Primo Semestre 8ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
LINGUA INGLESE

ALBA GRAZIANO

8L-LIN/12ita

Obiettivi formativi

Il corso di Lingua inglese si propone di sviluppare le competenze comunicative della lingua inglese, consolidando una conoscenza scolastica dell'inglese generale in accesso e conducendola verso un livello B1+ del Quadro di riferimento europeo. Parallelamente, intende presentare un importante argomento delle culture anglofone (le Nursery Rhymes) e attraverso queste sviluppare in particolare la competenza pratica e metalinguistica della produzione orale.
Nei termini dei descrittori di Dublino:
1) Conoscenza e capacità di comprensione della lingua inglese scritta e orale al livello B1+; conoscenza dei fondamenti della fonologia e della grammatica comunicative della lingua inglese.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate a testi quali: il corpus delle Nursery Rhymes; il programma del corso e le modalità dell’esame in italiano e inglese; lezioni teoriche tenute in lingua inglese; testi di riferimento in lingua inglese; istruzioni e consegne di compiti e attività su piattaforma UniTusMoodle; comprensione dei commenti valutativi del docente.
3) Autonomia di giudizio: capacità di orientarsi nella scelta tra opzioni linguistiche semanticamente equivalenti ma differenti per contesto culturale e situazione comunicativa (pragmatica della lingua).
4) Abilità comunicative: abilità di produzione orale e scritta a livello B1+ nella lingua inglese; abilità di relazionarsi con il resto del gruppo e di lavorare in coppia o in squadra;
5) Capacità di apprendere: sviluppo di abilità trasversali di tipo metacognitivo, metalinguistico e di ricerca delle fonti anche online; abilità digitali per sostenere l'apprendimento online; conoscenze di formattazione editorialThe general objective of this course is the development of the practical communicative competence of the English language towards a level B1+ (see CEFR) while enhancing students' metalinguistic awareness. It will also present a relevant cultural topic such as the Nursery Rhymes and will focus on practical and metalinguistic competence of oral production.

Scheda Docente

Programma del corso

TITOLO DEL CORSO: "Amazing Nursery Rhymes: Learning English pronunciation (and a lot more) through Nursery Rhymes".
Le abilità comunicative dell'inglese L2 verranno sviluppate a partire da un liv. A2, comprovato in accesso tramite test di piazzamento, tramite una metodologia "Culture and Content based", ovvero, mirando simultaneamente a approfondire le competenze comunicative dell’adulto e a formare un patrimonio fonetico, lessicale, espressivo (e in seconda istanza grammaticale), utili alla specifica professionalità dell’educatore di bambini da 0 a 3 anni, all'educatore carcerario, ma anche al mediatore di patrimonio culturale immateriale. In questo senso il corpus delle Nursery Rhymes inglese è molto indicato da parecchi punti di vista: per la cura della pronuncia e dell’oralità, tipiche dell’insegnamento con i bambini in prospettiva di inclusione, come stimolo alla ricerca in ambito culturale e storico multilingue, come arricchimento del lessico andando a includere anche lemmi non frequenti, come esercizio delle principali forme del sistema verbale, come strategia motivazionale e rispondente a diversi stili di apprendimento.

Modalità Esame

La verifica finale consiste in un test composto da cinque attività a risposta chiusa e a risposta aperta e somministrato attraverso la piattaforma UniTusMoodle. La valutazione assegna un punteggio di 5 punti per ciascuno dei test a scelta chiusa e di 10 per la prova di composizione scritta per un totale di 30/30. La soglia di superamento è fissata a 18/30. La componente di lavoro svolto in piattaforma, specialmente nel caso di consegna di task di ricerca, dà diritto a un bonus fino a 4 punti.

Testi adottati

I. Opie & P. Opie, The Oxford Dictionary of Nursery Rhymes, Oxford, Clarendon,1951 (on internetarchive.org)
Geoffrey Leech & Jan Svartvik, A Communicative Grammar of English, Longman, any edition.

Modalità di svolgimento

La distribuzione del contenuto e della sua somministrazione segue i descrittori del QCR per i livelli A2 e B1: il topic verrà trattato a partire dall’apprendimento di Nursery Rhymes e procedendo verso un ampliamento a testualità adatte all’adulto:

1. le parti del corpo (+ le più comuni malattie)
2. i colori (+ stati fisici e d’animo; metafore e idiomatismi collegati ai colori)
3. abitudini quotidiane (risveglio e andata a letto; cibo e vestiario)
4. attività fisiche outdoor (+ sport e ginnastica; il tempo atmosferico)
5. la casa: oggetti, spazi, piccoli lavori e attività indoor (+ le tecnologie)
6. i numeri, le operazioni, le misure (+ lo shopping)
7. la famiglia e gli amici (+ gli affetti)
8. la scuola: lessico di base (+ altri mestieri, vecchi e nuovi)
9. le storie e i racconti
10. sogni e progetti tra passato e futuro.

La piattaforma UniTusMoodle dei materiali didattici conterrà tutti i materiali utilizzati nelle lezioni in presenza e molte altre attività da svolgere da remoto: attività di lettura e di ricerca, esercizi per consolidare e approfondire, simulazioni dell’esame finale, ecc. Verranno favoriti i progetti individuali e di gruppo.

Modalità di frequenza

Frequenza molto raccomandata ma sostituibile dal lavoro in piattaforma che è obbligatorio prima dell'esame.

Bibliografia

Roberts, C. (2004). Heavy words lightly thrown: The reason behind the rhyme. Granta Books.
Jack, A. (2008). Pop goes the weasel. The secret meanings of nursery rhymes. Penguin.
Schön, D., Boyer, M., Moreno, S., Besson, M., Peretz, I., & Kolinsky, R. (2008). Songs as an aid for language acquisition. Cognition, 106, 975-983.
Nixon May, B. (2020). The rhyme and reason for nursery rhymes in the elementary music classroom. General Music Today, 33(2), 1-7.
Harrison, B. & Rappaport, A. (2006). Flocabulary. The hip-hop approach to SAT-level vocabulary building. Cider Mill Press.
Graziano, A. (2015). Three men in a boat: Jack, Guy and King Cole. Teaching language and culture through nursery rhymes and famous proper names. Kobe City University of Foreign Studies Annals of Foreign Studies, 90, 77-90.
Costenaro, V. (2013). Phonological awareness in preschool English Language Teaching. A proposal of innovative EFL tasks. Lap Lambert.

Scheda Docente

Programma del corso

TITOLO DEL CORSO: "Amazing Nursery Rhymes: Learning English pronunciation (and a lot more) through Nursery Rhymes".
Le abilità comunicative dell'inglese L2 verranno sviluppate a partire da un liv. A2, comprovato in accesso tramite test di piazzamento, tramite una metodologia "Culture and Content based", ovvero, mirando simultaneamente a approfondire le competenze comunicative dell’adulto e a formare un patrimonio fonetico, lessicale, espressivo (e in seconda istanza grammaticale), utili alla specifica professionalità dell’educatore di bambini da 0 a 3 anni, all'educatore carcerario, ma anche al mediatore di patrimonio culturale immateriale. In questo senso il corpus delle Nursery Rhymes inglese è molto indicato da parecchi punti di vista: per la cura della pronuncia e dell’oralità, tipiche dell’insegnamento con i bambini in prospettiva di inclusione, come stimolo alla ricerca in ambito culturale e storico multilingue, come arricchimento del lessico andando a includere anche lemmi non frequenti, come esercizio delle principali forme del sistema verbale, come strategia motivazionale e rispondente a diversi stili di apprendimento.

Modalità Esame

La verifica finale consiste in un test composto da cinque attività a risposta chiusa e a risposta aperta e somministrato attraverso la piattaforma UniTusMoodle. La valutazione assegna un punteggio di 5 punti per ciascuno dei test a scelta chiusa e di 10 per la prova di composizione scritta per un totale di 30/30. La soglia di superamento è fissata a 18/30. La componente di lavoro svolto in piattaforma, specialmente nel caso di consegna di task di ricerca, dà diritto a un bonus fino a 4 punti.

Testi adottati

I. Opie & P. Opie, The Oxford Dictionary of Nursery Rhymes, Oxford, Clarendon,1951 (on internetarchive.org)
Geoffrey Leech & Jan Svartvik, A Communicative Grammar of English, Longman, any edition.

Modalità di svolgimento

La distribuzione del contenuto e della sua somministrazione segue i descrittori del QCR per i livelli A2 e B1: il topic verrà trattato a partire dall’apprendimento di Nursery Rhymes e procedendo verso un ampliamento a testualità adatte all’adulto:

1. le parti del corpo (+ le più comuni malattie)
2. i colori (+ stati fisici e d’animo; metafore e idiomatismi collegati ai colori)
3. abitudini quotidiane (risveglio e andata a letto; cibo e vestiario)
4. attività fisiche outdoor (+ sport e ginnastica; il tempo atmosferico)
5. la casa: oggetti, spazi, piccoli lavori e attività indoor (+ le tecnologie)
6. i numeri, le operazioni, le misure (+ lo shopping)
7. la famiglia e gli amici (+ gli affetti)
8. la scuola: lessico di base (+ altri mestieri, vecchi e nuovi)
9. le storie e i racconti
10. sogni e progetti tra passato e futuro.

La piattaforma UniTusMoodle dei materiali didattici conterrà tutti i materiali utilizzati nelle lezioni in presenza e molte altre attività da svolgere da remoto: attività di lettura e di ricerca, esercizi per consolidare e approfondire, simulazioni dell’esame finale, ecc. Verranno favoriti i progetti individuali e di gruppo.

Modalità di frequenza

Frequenza molto raccomandata ma sostituibile dal lavoro in piattaforma che è obbligatorio prima dell'esame.

Bibliografia

Roberts, C. (2004). Heavy words lightly thrown: The reason behind the rhyme. Granta Books.
Jack, A. (2008). Pop goes the weasel. The secret meanings of nursery rhymes. Penguin.
Schön, D., Boyer, M., Moreno, S., Besson, M., Peretz, I., & Kolinsky, R. (2008). Songs as an aid for language acquisition. Cognition, 106, 975-983.
Nixon May, B. (2020). The rhyme and reason for nursery rhymes in the elementary music classroom. General Music Today, 33(2), 1-7.
Harrison, B. & Rappaport, A. (2006). Flocabulary. The hip-hop approach to SAT-level vocabulary building. Cider Mill Press.
Graziano, A. (2015). Three men in a boat: Jack, Guy and King Cole. Teaching language and culture through nursery rhymes and famous proper names. Kobe City University of Foreign Studies Annals of Foreign Studies, 90, 77-90.
Costenaro, V. (2013). Phonological awareness in preschool English Language Teaching. A proposal of innovative EFL tasks. Lap Lambert.

FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

PAOLO MARINI

8L-FIL-LET/13ita

Obiettivi formativi

Conoscenza delle pratiche della filologia italiana e della terminologia tecnica relativa. Conoscenza degli strumenti cartacei e elettronici della ricerca filologica. Esame filologico e storico-letterario della tradizione epistolare di pertinenza farnesiana, su cui si concentra il progetto di ricerca "Enciclopedia farnesiana".
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione di testo e contesto in una prospettiva microanalitica dei prodotti letterari;
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all'analisi testuale e filologica di testi letterari e documenti epistolari di ambito farnesiano;
3) Aumento dell’autonomia di giudizio a seguito di un'acquisita autonomia di indagine nel panorama degli strumenti bibliografici (cartacei e elettronici) connessi alla disciplina filologica;
4) Potenziamento delle abilità comunicative scritte e orali attraverso dibattiti e approfondimenti seminariali sulle scritture formalizzate;
5) Sviluppo della capacità di apprendere tramite la considerazione dei testi in funzione della storia della tradizione orale, manoscritta e a stampa dei medesimi.

Scheda Docente

Programma del corso

- Modulo I (28 ore di lezioni frontali): Fondamenti di filologia italiana
Storia della disciplina e terminologia tecnica; supporti della scrittura (manoscritti e stampe); teoria e pratiche ecdotiche prima e dopo Lachmann; la filologia d’autore. Approfondimento su alcuni casi esemplari della filologia italiana. Presentazione dei principali strumenti cartacei e elettronici della ricerca filologica.

- Modulo II (20 ore di lezioni frontali): Dagli Xenia a Satura. Alle origini del quarto libro di poesia di Eugenio Montale
Lettura critica e analisi filologica degli Xenia montaliani e di altri testi confluiti in Satura, con particolare attenzione alla genesi del quarto libro di poesia montaliano e alla relativa variantistica. Su tali basi si approfondirà la svolta stilistica impressa da Satura nella storia della poesia di Montale.

Modalità Esame

Esoneri in itinere (facoltativi) e colloquio finale sui temi del corso.
Il colloquio sarà così strutturato: primo quesito iniziale di carattere generale sui fondamenti della disciplina e sulla terminologia tecnica; secondo quesito mirato su un argomento specifico per valutare le capacità di autonomia e giudizio acquisite dallo studente.

Testi adottati

Modulo I:
P. Stoppelli, Filologia della letteratura italiana, Roma, Carocci, 2008 (e successive ristampe e edizioni).

Modulo II:
1) E. Montale, Satura, a cura di R. Castellana, Milano, Mondadori, 2009 (e successive ristampe), limitatamente alle pp. 1-80.
2) R. Castellana, Satura, in Montale, a cura di P. Marini e N. Scaffai, Roma, Carocci, 2019 (e successive ristampe), pp. 93-115.
3) M. A. Grignani, Per una storia del testo di "Xenia", in «Studi di filologia italiana», XXXII, 1974, pp. 359-386 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso).

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa

Bibliografia

Le indicazioni bibliografiche di riferimento verranno fornite nel corso delle lezioni

TEORIE E TECNICHE DEI MEDIA

GIOVANNI FIORENTINO

8SPS/08ita

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione: essere in grado di leggere in maniera critica il rapporto tra media e società nello sviluppo storico e acquisire le competenze storiche, tecnologiche e teoriche necessarie a comprendere ed interpretare forme, linguaggi e pratiche mediali;
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: acquisire gli strumenti e i linguaggi adeguati per analizzare in maniera approfondita l’esperienza quotidiana con i media ed interpretare correttamente gli scenari sociali mediali del passato e quelli emergenti, nell’ industria culturale e nelle pratiche sociali;
3. Autonomia di giudizio: applicare le conoscenze acquisite durante il corso per analizzare in chiave critica le trasformazioni introdotte dai media nella storia dell’uomo occidentale, in particolare nel contesto della società contemporanea;
4. Abilità comunicative: acquisire un adeguato lessico specialistico e dimostrare di padroneggiare la terminologia e i concetti fondamentali del corso;
5. Capacità di apprendere: acquisire l’autonomia necessaria ad aggiornare continuamente le conoscenze e competenze acquisite durante il corso per applicarle all’analisi delle continue evoluzioni che caratterizzano il rapporto tra tecnologie mediali e realtà sociale.

Attività di Laboratorio: Le attività di laboratorio costituiscono parte integrante dell’insegnamento ed affiancheranno la didattica frontale. Si baseranno prevalentemente su lavori di gruppo nei quali gli studenti saranno coinvolti in analisi riguardanti le pratiche d’uso dei media.

Scheda Docente

Programma del corso

-Oralità e scrittura. La storia dell'uomo e l'artefatto comunicativo, mezzi di comunicazione e trasformazioni sociali.
-Le radici del moderno: nascita della civiltà metropolitana e delle estetiche del consumo, archeologia dei mezzi di comunicazione di massa (1800-1850).
-Avvento della riproducibilità tecnica dell'opera d'arte, sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa e dell'audiovisivo, trasformazioni progressive di letteratura e società (1850-1900).
-Dalle avanguardie storiche alla nascita dell'immaginario collettivo moderno (1900-1930).
-Crescita e destrutturazione dell'industria culturale di massa, informazione, istruzione, divertimento. Ridefinizione dell'opinione pubblica (1930-1970).
-Trasformazione delle politiche culturali e del sistema dei media generalisti, avvento della neo-televisione (1970-1980).
-Nascita e sviluppo dei nuovi media interattivi, diffusione dell'informatica e della telematica, rapporto tra innovazione tecnologica, modelli di conoscenza e relazioni sociali.
La società delle reti. La cultura convergente (1980-2020).

Modalità Esame

La prova di esame orale può essere integrata da attività applicative di diverso genere, individuali o di gruppo, oggetto di valutazione durante il ciclo delle attività didattiche.
La valutazione orale verificherà in particolare le conoscenze dello studente rispetto
1. l'evoluzione dei media in un quadro storico e culturale.
2. le forme e i dispositivi mediali, nella distinzione e nell'interazione sistemica.
3. i classici e le teorie di riferimento nell'analisi mediale.

Testi adottati

1. S. Brancato, S. Cristante, L'avventura umana nella comunicazione. Dal corpo dei Sapiens agli algoritmi, Luca Sossella, Roma, 2022 (ISBN: 9791259980243).

2. G. Boccia Artieri, F. Colombo, G. Gili, Comunicare. Persone, relazioni, media, Laterza, Roma-Bari, 2022 (ISBN: 9788859300700).

3. D. Bennato, M. Farci, G. Fiorentino (a cura di), Dizionario mediologico della guerra in Ucraina, Guerini, Milano, 2023 (ISBN: 9788881074747).

4. M. Pireddu, M. Serra, a cura di, Mediologia. Una disciplina attraverso i suoi classici, Liguori, Napoli 2012 (ISBN: 9788820756017).

Modalità di svolgimento

Il corso prevede lezioni frontali che accostano la trattazione teorico culturale alla presentazione e discussione di casi concreti di studio. Inoltre parti del corso saranno arricchite da momenti laboratoriali, interventi di esperti esterni, visite presso aziende o istituzioni del territorio.
- Lezioni frontali.
- Laboratori didattici.
- Lavori di gruppo.
- Incontri con specialisti esterni.
- Visite sul campo.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

A. Abruzzese, P. Mancini, Sociologie della comunicazione, Laterza, Roma 2007
(ISBN 9788842084846).
G. Fiorentino, Dalla parte del suono. Radio, Sud e Mediterraneo 1943-1978, Settecittà, Viterbo 2018 (ISBN ISBN 978-88-7853-827-6)
G. Fiorentino, Il flaneur e lo spettatore. La fotografia dallo stereoscopio all'immagine digitale, con testi di C. Baudelaire e O. W. Holmes, Franco Angeli, Milano 2014 (ISBN 9788891708960)
G. Fiorentino, Il sogno dell'immagine. Per un'archeologia fotografica dello sguardo. Benjamin, Rauschenberg e Instagram, Meltemi, Milano 2019 (ISBN 8855190571).

Scheda Docente

Programma del corso

-Oralità e scrittura. La storia dell'uomo e l'artefatto comunicativo, mezzi di comunicazione e trasformazioni sociali.
-Le radici del moderno: nascita della civiltà metropolitana e delle estetiche del consumo, archeologia dei mezzi di comunicazione di massa (1800-1850).
-Avvento della riproducibilità tecnica dell'opera d'arte, sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa e dell'audiovisivo, trasformazioni progressive di letteratura e società (1850-1900).
-Dalle avanguardie storiche alla nascita dell'immaginario collettivo moderno (1900-1930).
-Crescita e destrutturazione dell'industria culturale di massa, informazione, istruzione, divertimento. Ridefinizione dell'opinione pubblica (1930-1970).
-Trasformazione delle politiche culturali e del sistema dei media generalisti, avvento della neo-televisione (1970-1980).
-Nascita e sviluppo dei nuovi media interattivi, diffusione dell'informatica e della telematica, rapporto tra innovazione tecnologica, modelli di conoscenza e relazioni sociali.
La società delle reti. La cultura convergente (1980-2020).

Modalità Esame

La prova di esame orale può essere integrata da attività applicative di diverso genere, individuali o di gruppo, oggetto di valutazione durante il ciclo delle attività didattiche.
La valutazione orale verificherà in particolare le conoscenze dello studente rispetto
1. l'evoluzione dei media in un quadro storico e culturale.
2. le forme e i dispositivi mediali, nella distinzione e nell'interazione sistemica.
3. i classici e le teorie di riferimento nell'analisi mediale.

Testi adottati

1. S. Brancato, S. Cristante, L'avventura umana nella comunicazione. Dal corpo dei Sapiens agli algoritmi, Luca Sossella, Roma, 2022 (ISBN: 9791259980243).

2. G. Boccia Artieri, F. Colombo, G. Gili, Comunicare. Persone, relazioni, media, Laterza, Roma-Bari, 2022 (ISBN: 9788859300700).

3. D. Bennato, M. Farci, G. Fiorentino (a cura di), Dizionario mediologico della guerra in Ucraina, Guerini, Milano, 2023 (ISBN: 9788881074747).

4. M. Pireddu, M. Serra, a cura di, Mediologia. Una disciplina attraverso i suoi classici, Liguori, Napoli 2012 (ISBN: 9788820756017).

Modalità di svolgimento

Il corso prevede lezioni frontali che accostano la trattazione teorico culturale alla presentazione e discussione di casi concreti di studio. Inoltre parti del corso saranno arricchite da momenti laboratoriali, interventi di esperti esterni, visite presso aziende o istituzioni del territorio.
- Lezioni frontali.
- Laboratori didattici.
- Lavori di gruppo.
- Incontri con specialisti esterni.
- Visite sul campo.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

A. Abruzzese, P. Mancini, Sociologie della comunicazione, Laterza, Roma 2007
(ISBN 9788842084846).
G. Fiorentino, Dalla parte del suono. Radio, Sud e Mediterraneo 1943-1978, Settecittà, Viterbo 2018 (ISBN ISBN 978-88-7853-827-6)
G. Fiorentino, Il flaneur e lo spettatore. La fotografia dallo stereoscopio all'immagine digitale, con testi di C. Baudelaire e O. W. Holmes, Franco Angeli, Milano 2014 (ISBN 9788891708960)
G. Fiorentino, Il sogno dell'immagine. Per un'archeologia fotografica dello sguardo. Benjamin, Rauschenberg e Instagram, Meltemi, Milano 2019 (ISBN 8855190571).

LINGUISTICA ITALIANA

RICCARDO GUALDO

8L-FIL-LET/12ita

Obiettivi formativi

Comprensione dell'evoluzione storica dell'italiano, delle sue strutture grammaticali, delle sue varietà e del suo rapporto con altre lingue.
Padronanza della fenomenologia di base e delle relativa terminologia. Capacità di analisi linguistica e grammaticale di un testo.
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di conoscere i momenti fondamentali della storia della lingua italiana, delle caratteristiche linguistiche delle sue strutture e delle sue principali varietà; individuare le peculiarità linguistiche e formali dei testi, descriverli secondo la terminologia appropriata e saperne interpretare i valori connotativi; usare in modo adeguato le risorse linguistiche e grammaticali per produrre testi autonomamente.

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo A prof. R. Gualdo
Il modulo sarà dedicato a descrivere i lineamenti essenziali della grammatica storica della lingua italiana, nei suoi tratti fonologici, morfologici e sintattici. Saranno quindi descritti il profilo dell’Italia dialettale e il quadro delle varietà del repertorio linguistico italiano. Queste nozioni introdurranno all’analisi delle prime testimonianze degli antichi volgari italiani e dei passi del Decameron del Boccaccio antologizzati nel manuale di grammatica storica.
Al termine del modulo gli studenti conosceranno i principali tratti evolutivi che dal latino volgare hanno portato alla formazione degli antichi volgari italiani e in particolare delle varietà toscane; sapranno descrivere il quadro delle varietà linguistiche italiane e conosceranno i più antichi testi volgari.
modulo B prof. L. Clemenzi
Il modulo sarà dedicato alla storia della grammaticografia e della lessicografia italiane. Verrà ripercorso il ruolo assunto da grammatiche e vocabolari nel processo di codificazione della norma linguistica a partire dal XVI-XVII secolo e di tali strumenti si seguiranno le produzione e l’evoluzione fino all’inizio degli anni Duemila, anche consultando gli archivi e le risorse in rete attualmente disponibili.

Modalità Esame

Prova orale o mista e valutazione “in itinere” L’esame finale sarà orale; gli studenti frequentanti svolgeranno prove “in itinere” per verificare il livello di conoscenze raggiunto.

Testi adottati

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, UTET Università, 2023 (l’intero volume)
G. Patota, Nuovi lineamenti di grammatica storica italiana. Con un’antologia di documenti antichi. Terza edizione, Bologna, Il Mulino, 2024 (i capp. I-V più le parti commentate a lezione)

Modalità di svolgimento

Le 48 ore di didattica saranno suddivise così: 32 ore di didattica frontale e di attività seminariale; 16 ore di laboratorio con l’uso dei laboratori informatici del DISTU.

Modalità di frequenza

La frequenza è vivamente consigliata. Gli studenti che non possono frequentare i corsi devono procurarsi i materiali didattici caricati nella piattaforma Moodle e conoscerli in modo approfondito.

Bibliografia

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, UTET Università, 2023 (l’intero volume)
G. Patota, Nuovi lineamenti di grammatica storica italiana. Con un’antologia di documenti antichi. Terza edizione, Bologna, Il Mulino, 2024 (i capp. I-V più le parti commentate a lezione)

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo A prof. R. Gualdo
Il modulo sarà dedicato a descrivere i lineamenti essenziali della grammatica storica della lingua italiana, nei suoi tratti fonologici, morfologici e sintattici. Saranno quindi descritti il profilo dell’Italia dialettale e il quadro delle varietà del repertorio linguistico italiano. Queste nozioni introdurranno all’analisi delle prime testimonianze degli antichi volgari italiani e dei passi del Decameron del Boccaccio antologizzati nel manuale di grammatica storica.
Al termine del modulo gli studenti conosceranno i principali tratti evolutivi che dal latino volgare hanno portato alla formazione degli antichi volgari italiani e in particolare delle varietà toscane; sapranno descrivere il quadro delle varietà linguistiche italiane e conosceranno i più antichi testi volgari.
modulo B prof. L. Clemenzi
Il modulo sarà dedicato alla storia della grammaticografia e della lessicografia italiane. Verrà ripercorso il ruolo assunto da grammatiche e vocabolari nel processo di codificazione della norma linguistica a partire dal XVI-XVII secolo e di tali strumenti si seguiranno le produzione e l’evoluzione fino all’inizio degli anni Duemila, anche consultando gli archivi e le risorse in rete attualmente disponibili.

Modalità Esame

Prova orale o mista e valutazione “in itinere” L’esame finale sarà orale; gli studenti frequentanti svolgeranno prove “in itinere” per verificare il livello di conoscenze raggiunto.

Testi adottati

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, UTET Università, 2023 (l’intero volume)
G. Patota, Nuovi lineamenti di grammatica storica italiana. Con un’antologia di documenti antichi. Terza edizione, Bologna, Il Mulino, 2024 (i capp. I-V più le parti commentate a lezione)

Modalità di svolgimento

Le 48 ore di didattica saranno suddivise così: 32 ore di didattica frontale e di attività seminariale; 16 ore di laboratorio con l’uso dei laboratori informatici del DISTU.

Modalità di frequenza

La frequenza è vivamente consigliata. Gli studenti che non possono frequentare i corsi devono procurarsi i materiali didattici caricati nella piattaforma Moodle e conoscerli in modo approfondito.

Bibliografia

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, UTET Università, 2023 (l’intero volume)
G. Patota, Nuovi lineamenti di grammatica storica italiana. Con un’antologia di documenti antichi. Terza edizione, Bologna, Il Mulino, 2024 (i capp. I-V più le parti commentate a lezione)

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo A prof. R. Gualdo
Il modulo sarà dedicato a descrivere i lineamenti essenziali della grammatica storica della lingua italiana, nei suoi tratti fonologici, morfologici e sintattici. Saranno quindi descritti il profilo dell’Italia dialettale e il quadro delle varietà del repertorio linguistico italiano. Queste nozioni introdurranno all’analisi delle prime testimonianze degli antichi volgari italiani e dei passi del Decameron del Boccaccio antologizzati nel manuale di grammatica storica.
Al termine del modulo gli studenti conosceranno i principali tratti evolutivi che dal latino volgare hanno portato alla formazione degli antichi volgari italiani e in particolare delle varietà toscane; sapranno descrivere il quadro delle varietà linguistiche italiane e conosceranno i più antichi testi volgari.

Modulo B prof. L. Clemenzi
Il modulo sarà dedicato alla storia della grammaticografia e della lessicografia italiane. Verrà ripercorso il ruolo assunto da grammatiche e vocabolari nel processo di codificazione della norma linguistica a partire dal XVI-XVII secolo e di tali strumenti si seguiranno la produzione e l’evoluzione fino all’inizio degli anni Duemila, anche consultando gli archivi e le risorse in rete attualmente disponibili.
Al termine del modulo gli studenti avranno una conoscenza approfondita della grammaticografia e della lessicografia italiane e sapranno consultare in modo critico dizionari e grammatiche a stampa e in rete.

Modalità Esame

L’esame finale sarà orale; gli studenti frequentanti svolgeranno prove “in itinere” per verificare il livello di conoscenze raggiunto.

Testi adottati

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, Milano, Mondadori Education, 2023 (l’intero volume).
Ulteriori materiali didattici saranno forniti durante il corso nella piattaforma UnitusMoodle.

Modalità di frequenza

La frequenza dei corsi in presenza non è obbligatoria ma è vivamente consigliata, a causa degli aspetti tecnici della materia e dello svolgimento di seminari e attività di laboratorio.

Bibliografia

Bibliografia del modulo A (Prof. R. Gualdo)
G. Lauta, Esercizi di grammatica storica italiana. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2024.
G. Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Bologna, Il Mulino, 2021, 3 voll.

Bibliografia del modulo B (Prof. L. Clemenzi)
S. Fornara, Breve storia della grammatica italiana. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2019.
V. Della Valle, Dizionari italiani: storia, tipi, struttura. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2024.

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo A prof. R. Gualdo
Il modulo sarà dedicato a descrivere i lineamenti essenziali della grammatica storica della lingua italiana, nei suoi tratti fonologici, morfologici e sintattici. Saranno quindi descritti il profilo dell’Italia dialettale e il quadro delle varietà del repertorio linguistico italiano. Queste nozioni introdurranno all’analisi delle prime testimonianze degli antichi volgari italiani e dei passi del Decameron del Boccaccio antologizzati nel manuale di grammatica storica.
Al termine del modulo gli studenti conosceranno i principali tratti evolutivi che dal latino volgare hanno portato alla formazione degli antichi volgari italiani e in particolare delle varietà toscane; sapranno descrivere il quadro delle varietà linguistiche italiane e conosceranno i più antichi testi volgari.

Modulo B prof. L. Clemenzi
Il modulo sarà dedicato alla storia della grammaticografia e della lessicografia italiane. Verrà ripercorso il ruolo assunto da grammatiche e vocabolari nel processo di codificazione della norma linguistica a partire dal XVI-XVII secolo e di tali strumenti si seguiranno la produzione e l’evoluzione fino all’inizio degli anni Duemila, anche consultando gli archivi e le risorse in rete attualmente disponibili.
Al termine del modulo gli studenti avranno una conoscenza approfondita della grammaticografia e della lessicografia italiane e sapranno consultare in modo critico dizionari e grammatiche a stampa e in rete.

Modalità Esame

L’esame finale sarà orale; gli studenti frequentanti svolgeranno prove “in itinere” per verificare il livello di conoscenze raggiunto.

Testi adottati

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, Milano, Mondadori Education, 2023 (l’intero volume).
Ulteriori materiali didattici saranno forniti durante il corso nella piattaforma UnitusMoodle.

Modalità di frequenza

La frequenza dei corsi in presenza non è obbligatoria ma è vivamente consigliata, a causa degli aspetti tecnici della materia e dello svolgimento di seminari e attività di laboratorio.

Bibliografia

Bibliografia del modulo A (Prof. R. Gualdo)
G. Lauta, Esercizi di grammatica storica italiana. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2024.
G. Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Bologna, Il Mulino, 2021, 3 voll.

Bibliografia del modulo B (Prof. L. Clemenzi)
S. Fornara, Breve storia della grammatica italiana. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2019.
V. Della Valle, Dizionari italiani: storia, tipi, struttura. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2024.

TEORIE E TECNICHE DEL LINGUAGGIO FILMICO

ROSSELLA CATANESE

8L-ART/06ita

Obiettivi formativi

a) OBIETTIVI FORMATIVI:
Acquisire competenze teoriche ed operative sulla comprensione della sintassi del linguaggio filmico e per lo sviluppo di una capacità di lettura critica di film e contenuti audiovisivi.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
b1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Conoscenze relative alle strutture narrative principali utilizzate dal racconto cinematografico intese in termini di sceneggiatura, di regia, di montaggio.
b2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
Gli studenti apprenderanno metodologie di interpretazione e applicazione del linguaggio del film, discusso in rapporto alle modalità produzione contemporanee.
b3) Autonomia di giudizio (making judgements):
Si porterà gli studenti a riflettere in maniera autonoma e critica sulle principali teorie e tecniche relative ai media digitali.
b4) Abilità comunicative (communication skills):
Gli studenti apprenderanno il lessico specifico e le tecniche dei media audiovisivi digitali.
b5) Capacità di apprendere (learning skills):
Gli studenti saranno in grado di interpretare le peculiarità dei media audiovisivi digitali, comprendendo significati e strumenti di realizzazione.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso passerà in rassegna le principali fasi e figure della produzione cinematografica, dalla scrittura al montaggio – analogico e digitale – fino alle tecniche di postproduzione; saranno analizzate in aula le fondamentali figure sintattiche del film, con esempi desunti da film significativi per la storia del cinema.
Il corso, oltre ad una ricognizione storico-teorica che tenga conto di movimenti, forme di produzione e autori della storia del cinema, si focalizzerà sulla prospettiva analitica del linguaggio del film.

PRIMA PARTE. IL LINGUAGGIO E LA PRODUZIONE.
Elementi di narratologia; inquadrature; movimenti di macchina; grammatica del montaggio, tra analogico e digitale; sonoro; post-produzione e gli effetti speciali, dall’analogico al digitale.

SECONDA PARTE. UN PERCORSO DIACRONICO NELLA STORIA DEL CINEMA
Passaggi storici e tecnologici nella storia del cinema; documentario e non-fiction; cinema moderno; passaggio dall’analogico al digitale.

Modalità Esame

L’esame si svolge in forma orale e prevede la verifica della comprensione delle principali tematiche del corso e dei testi in programma, insieme ad una capacità di lettura critica di testi filmici e contenuti audiovisivi. Si verificherà la capacità dello studente di analizzare criticamente i contenuti trattati (Obiettivo formativo: Conoscenze e comprensione), di organizzare e comunicare efficacemente le conoscenze acquisite (Obiettivo formativo: Capacità di applicare conoscenze e comprensione, Comunicazione).
Il punteggio massimo ottenibile è 30/30 con lode, mentre il punteggio minimo per il superamento dell’esame è 18/30. Le soglie di valutazione sono così articolate:
- 18-21: Lo studente dimostra una conoscenza sufficiente dei contenuti teorici, ma con una capacità limitata di applicare le conoscenze in maniera autonoma. Le risposte sono spesso semplicistiche e poco critiche.
- 22-25: Lo studente mostra una buona comprensione dei contenuti, una discreta capacità di applicazione delle conoscenze, e riesce a sostenere un ragionamento critico di base.
- 26-29: Ottima padronanza dei contenuti, con capacità critica elevata e abilità nel collegare concetti complessi in modo coerente e ben strutturato.
- 30 e 30 e lode: Eccellente conoscenza dei contenuti, capacità analitiche e critiche molto sviluppate, originalità nell’approccio e una capacità comunicativa superiore.

Testi adottati

1) Manuale:
Gianni Rondolino, Dario Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, Utet, Torino 2018.


2) Dispense a cura della docente
Verranno fornite dispense in PDF.


3) Un volume a scelta fra:
- Sandro Bernardi, L'avventura del cinematografo: Storia di un'arte e di un linguaggio, Marsilio, Venezia 2007.
- Carlo Montanaro, Dall’argento al pixel. Storia della tecnica del cinema, Le Mani, Recco, Genova 2019.



Si raccomanda la visione dei seguenti film, discussi a lezione:
Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens, Friedrich W. Murnau, 1922)
La corazzata Potëmkin (Bronenosets Potëmkin, Sergej M. Ėjzenštejn, 1925)
Susanna (Bringing Up Baby!, Howard Hawks, 1938)
Quarto potere (Citizen Kane, Orson Welles, 1941)
Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945)
Ladri di biciclette (Vittorio De Sica, 1948)
Cantando sotto la pioggia (Singing in the Rain, Stanley Donen e Gene Kelly, 1952)
La finestra sul cortile (Rear Window, Alfred Hitchcock, 1954)
I quattrocento colpi (Les Quatre Cents Coups, Francois Truffaut, 1959)
Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle, Jean-Luc Godard, 1960)
Psyco (Psycho, Alfred Hitchcock, 1960)
8½ (Federico Fellini, 1963)
Il gattopardo (Luchino Visconti, 1963)
Blow up (Michelangelo Antonioni, 1966)
Il buono, il brutto e il cattivo (Sergio Leone, 1966)
C’era una volta il west (Sergio Leone, 1968)
2001: odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, Stanley Kubrick, 1968)
Il conformista (Bernardo Bertolucci, 1970)
Taxi Driver (Martin Scorsese, 1976)
Guerre stellari (Star Wars, George Lucas, 1977)
Blade Runner (Ridley Scott, 1982)
Videodrome (David Cronenberg, 1983)
Omicidio a luci rosse (Body Double, Brian De Palma, 1984)
Pulp Fiction (Quentin Tarantino, 1994)
Toy Story (John Lasseter, 1995)
Matrix (Larry e Andy Wachowski, 1999)
Il favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain, Jean-Pierre Jeunet, 2001)
Mulholland Drive (David Lynch, 2001)
La foresta dei pugnali volanti (Shí miàn mái fú, Zhang Yimou, 2004)
Il divo (Paolo Sorrentino, 2008)
Avatar (James Cameron, 2009)
Interstellar (Christopher Nolan, 2014)
La forma dell’acqua (The Shape of Water, Guillermo del Toro, 2017)
Babylon (Damien Chazelle, 2022)
Io Capitano (Matteo Garrone, 2023)

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria e la bibliografia d’esame è la stessa.

Bibliografia

Jacques Aumont, Michel Marie, L’analisi del film, Lindau, Torino 2021 [ed. or. 1988].
André Bazin, Che cos'è il cinema?, Garzanti, Milano 2014 [ed. or. 1958].
Paolo Bertetto (a cura di), Metodologie di analisi del film, Laterza, Roma-Bari 2007.
Paolo Bertetto (a cura di), L'interpretazione dei film, Laterza, Roma-Bari 2007.
David Bordwell, Kristin Thompson, Storia del cinema. Un’introduzione, McGraw-Hill, Milano 2018 [ed. or. 2005].
Gian Piero Brunetta, Storia del cinema italiano. 1895-2003, Laterza, Roma-Bari 2003.
Gian Piero Brunetta (a cura di), Storia del cinema mondiale (4 volumi), Einaudi, Torino 2001.
Francesco Casetti, Teorie del film, Utet, Torino 2003.
Francesco Casetti, La galassia Lumière. Sette parole chiave per il cinema che viene, Bompiani, Milano 2015.
Michel Chion, L’audiovisione: Suono e cinema, Bompiani, Milano 2004 [ed. or. 1990].
Thomas Elsaesser, Malte Hagener, Teorie del film, Einaudi, Torino 2009.
James Monaco, Come vedere un film, Lindau, Torino 2009 [ed. or. 1977].
Francesco Pitassio, Attore/divo, Il Castoro, Milano 2003.
Gianni Rondolino, Dario Tomasi, Manuale di storia del cinema, UTET, Torino 2011 [ed. Or. 1995]
Luigi Sartori, Manuale del linguaggio cinematografico, Hoepli, Milano 2008.
Pierre Sorlin, La storia nei film: L'interpretazione del passato dal cinema. Lindau, Torino 2011 [ed. or. 1977].
François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, Il Saggiatore, Milano 2014 [ed. or. 1966].
Christian Uva, Vito Zagarrio (a cura di), Le storie del cinema. Dalle origini al digitale, Carocci, Roma 2023 [ed. or. 2020].

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso passerà in rassegna le principali fasi e figure della produzione cinematografica, dalla scrittura al montaggio – analogico e digitale – fino alle tecniche di postproduzione; saranno analizzate in aula le fondamentali figure sintattiche del film, con esempi desunti da film significativi per la storia del cinema.
Il corso, oltre ad una ricognizione storico-teorica che tenga conto di movimenti, forme di produzione e autori della storia del cinema, si focalizzerà sulla prospettiva analitica del linguaggio del film.

PRIMA PARTE. IL LINGUAGGIO E LA PRODUZIONE.
Elementi di narratologia; inquadrature; movimenti di macchina; grammatica del montaggio, tra analogico e digitale; sonoro; post-produzione e gli effetti speciali, dall’analogico al digitale.

SECONDA PARTE. UN PERCORSO DIACRONICO NELLA STORIA DEL CINEMA
Passaggi storici e tecnologici nella storia del cinema; documentario e non-fiction; cinema moderno; passaggio dall’analogico al digitale.

Modalità Esame

L’esame si svolge in forma orale e prevede la verifica della comprensione delle principali tematiche del corso e dei testi in programma, insieme ad una capacità di lettura critica di testi filmici e contenuti audiovisivi. Si verificherà la capacità dello studente di analizzare criticamente i contenuti trattati (Obiettivo formativo: Conoscenze e comprensione), di organizzare e comunicare efficacemente le conoscenze acquisite (Obiettivo formativo: Capacità di applicare conoscenze e comprensione, Comunicazione).
Il punteggio massimo ottenibile è 30/30 con lode, mentre il punteggio minimo per il superamento dell’esame è 18/30. Le soglie di valutazione sono così articolate:
- 18-21: Lo studente dimostra una conoscenza sufficiente dei contenuti teorici, ma con una capacità limitata di applicare le conoscenze in maniera autonoma. Le risposte sono spesso semplicistiche e poco critiche.
- 22-25: Lo studente mostra una buona comprensione dei contenuti, una discreta capacità di applicazione delle conoscenze, e riesce a sostenere un ragionamento critico di base.
- 26-29: Ottima padronanza dei contenuti, con capacità critica elevata e abilità nel collegare concetti complessi in modo coerente e ben strutturato.
- 30 e 30 e lode: Eccellente conoscenza dei contenuti, capacità analitiche e critiche molto sviluppate, originalità nell’approccio e una capacità comunicativa superiore.

Testi adottati

1) Manuale:
Gianni Rondolino, Dario Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, Utet, Torino 2018.


2) Dispense a cura della docente
Verranno fornite dispense in PDF.


3) Un volume a scelta fra:
- Sandro Bernardi, L'avventura del cinematografo: Storia di un'arte e di un linguaggio, Marsilio, Venezia 2007.
- Carlo Montanaro, Dall’argento al pixel. Storia della tecnica del cinema, Le Mani, Recco, Genova 2019.



Si raccomanda la visione dei seguenti film, discussi a lezione:
Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens, Friedrich W. Murnau, 1922)
La corazzata Potëmkin (Bronenosets Potëmkin, Sergej M. Ėjzenštejn, 1925)
Susanna (Bringing Up Baby!, Howard Hawks, 1938)
Quarto potere (Citizen Kane, Orson Welles, 1941)
Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945)
Ladri di biciclette (Vittorio De Sica, 1948)
Cantando sotto la pioggia (Singing in the Rain, Stanley Donen e Gene Kelly, 1952)
La finestra sul cortile (Rear Window, Alfred Hitchcock, 1954)
I quattrocento colpi (Les Quatre Cents Coups, Francois Truffaut, 1959)
Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle, Jean-Luc Godard, 1960)
Psyco (Psycho, Alfred Hitchcock, 1960)
8½ (Federico Fellini, 1963)
Il gattopardo (Luchino Visconti, 1963)
Blow up (Michelangelo Antonioni, 1966)
Il buono, il brutto e il cattivo (Sergio Leone, 1966)
C’era una volta il west (Sergio Leone, 1968)
2001: odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, Stanley Kubrick, 1968)
Il conformista (Bernardo Bertolucci, 1970)
Taxi Driver (Martin Scorsese, 1976)
Guerre stellari (Star Wars, George Lucas, 1977)
Blade Runner (Ridley Scott, 1982)
Videodrome (David Cronenberg, 1983)
Omicidio a luci rosse (Body Double, Brian De Palma, 1984)
Pulp Fiction (Quentin Tarantino, 1994)
Toy Story (John Lasseter, 1995)
Matrix (Larry e Andy Wachowski, 1999)
Il favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain, Jean-Pierre Jeunet, 2001)
Mulholland Drive (David Lynch, 2001)
La foresta dei pugnali volanti (Shí miàn mái fú, Zhang Yimou, 2004)
Il divo (Paolo Sorrentino, 2008)
Avatar (James Cameron, 2009)
Interstellar (Christopher Nolan, 2014)
La forma dell’acqua (The Shape of Water, Guillermo del Toro, 2017)
Babylon (Damien Chazelle, 2022)
Io Capitano (Matteo Garrone, 2023)

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria e la bibliografia d’esame è la stessa.

Bibliografia

Jacques Aumont, Michel Marie, L’analisi del film, Lindau, Torino 2021 [ed. or. 1988].
André Bazin, Che cos'è il cinema?, Garzanti, Milano 2014 [ed. or. 1958].
Paolo Bertetto (a cura di), Metodologie di analisi del film, Laterza, Roma-Bari 2007.
Paolo Bertetto (a cura di), L'interpretazione dei film, Laterza, Roma-Bari 2007.
David Bordwell, Kristin Thompson, Storia del cinema. Un’introduzione, McGraw-Hill, Milano 2018 [ed. or. 2005].
Gian Piero Brunetta, Storia del cinema italiano. 1895-2003, Laterza, Roma-Bari 2003.
Gian Piero Brunetta (a cura di), Storia del cinema mondiale (4 volumi), Einaudi, Torino 2001.
Francesco Casetti, Teorie del film, Utet, Torino 2003.
Francesco Casetti, La galassia Lumière. Sette parole chiave per il cinema che viene, Bompiani, Milano 2015.
Michel Chion, L’audiovisione: Suono e cinema, Bompiani, Milano 2004 [ed. or. 1990].
Thomas Elsaesser, Malte Hagener, Teorie del film, Einaudi, Torino 2009.
James Monaco, Come vedere un film, Lindau, Torino 2009 [ed. or. 1977].
Francesco Pitassio, Attore/divo, Il Castoro, Milano 2003.
Gianni Rondolino, Dario Tomasi, Manuale di storia del cinema, UTET, Torino 2011 [ed. Or. 1995]
Luigi Sartori, Manuale del linguaggio cinematografico, Hoepli, Milano 2008.
Pierre Sorlin, La storia nei film: L'interpretazione del passato dal cinema. Lindau, Torino 2011 [ed. or. 1977].
François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, Il Saggiatore, Milano 2014 [ed. or. 1966].
Christian Uva, Vito Zagarrio (a cura di), Le storie del cinema. Dalle origini al digitale, Carocci, Roma 2023 [ed. or. 2020].

IL SUOLO COME PATRIMONIO CULTURALE8AGR/13ita

Obiettivi formativi

Il corso intende presentare la risorsa suolo quale elemento centrale nella vita dell'uomo. Il corso pone l'attenzione sul tema della conservazione sia attiva che passiva nei confronti del suolo. Suolo da conservare in quanto risorsa indispensabile per la vita: azione da intraprendere anche utilizzando forme di comunicazione proprie delle scienze umane come l'arte in tutte le sue espressioni.
Per il ruolo attivo nei confronti della conservazione viene invece affrontato il ruolo del suolo nel contesto archeologico e la possibilità di approcciarsi alle metodologie proprie della scienza del suolo per acquisire informazioni utili nell'ambito delle indagini in siti archeologici.
1) aumentare la conoscenza del sistema suolo attraverso la comprensione delle sue funzioni e proprietà
2) aumentare la conoscenza delle possibili applicazioni delle scienze del suolo alle scienze archeologiche
3) acquisire la capacità di valutare la capacità di conservazione dei reperti archeologici alla luce delle proprietà di base del suolo
4) acquisire conoscenze del linguaggio e terminologia propri della scienza del suolo
5) migliorare la capacità di apprendimento e conoscenza del sistema suolo e delle sue funzioni anche attraverso lo strumento delle arti figurative

STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA

GAETANO ALFANO

8L-ART/03ita

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire le conoscenze teoriche e storiche della fotografia nelle sue tappe fondamentali, dalle origini ottocentesche fino al ruolo assunto nella storia della cultura contemporanea. Verranno introdotti alcuni temi del dibattito teorico critico sulla fotografia, e sarà fatta un'analisi sui cambiamenti intervenuti nell'ultimo decennio, soprattutto a seguito dei social network.
Sarà altresì posta molta attenzione agli aspetti della fotografia come strumento di documentazione e registrazione della realtà visibile, in particolar modo nel suo rapporto
con i beni culturali e l'arte.
Durante le lezioni verranno fornite anche informazioni tecniche, come la composizione dell'inquadratura, l'illuminazione naturale ed artificiale, la restituzione dei colori, ecc.
Il corso ha come obiettivo quello di sviluppare nello studente la conoscenza delle principali fasi e protagonisti della storia della fotografia dalla sua nascita fino al Novecento, nonché la comprensione del rapporto che si sviluppa tra arte e fotografia. Lo studente riuscirà quindi a orientarsi cronologicamente e a distinguere le diverse produzioni artistiche fotografiche
Dal punto di vista pratico lo studente avrà a disposizione gli strumenti per realizzare una documentazione fotografia inerente i beni culturali attraverso le diverse fasi di realizzazione dell’immagine, con particolare attenzione alla gestione della luce

STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA E DEL DESIGN

ELISABETTA CRISTALLINI

8L-ART/04ita

Obiettivi formativi

Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti la conoscenza della storia dell’arte contemporanea e della storia del design attraverso l’analisi delle opere e dei movimenti più significativi dalla metà del XIX secolo ad oggi. Il corso tratterà il passaggio dalle Arti decorative di fine Ottocento all’Industrial Design e al Made in Italy, in un percorso che intreccia le vicende artistiche dall’Impressionismo alle Avanguardie storiche, dalle Neoavanguardie all’arte attuale. Particolare attenzione sarà dedicata alle istanze del presente di cui sia le più recenti ricerche artistiche, sia le nuove pratiche progettuali e sperimentazioni materiche sono espressione.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (secondo i Descrittori di Dublino)

1) Conoscenza e capacità di comprensione: Conoscenza della storia dell’arte contemporanea e del design dalla metà del XIX ad oggi e contestualizzazione e analisi delle più importanti opere d’arte e di design dell’età contemporanea;

2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Capacità di sviluppare un pensiero critico autonomo nell’interpretazione dell’oggetto, anche attraverso dibattiti in aula e letture di approfondimento fornite durante le lezioni;

3) Autonomia di giudizio: Capacità di lettura autonoma di oggetti e fenomeni finalizzata ad una più consapevole adozione delle scelte progettuali.

4) Abilità comunicative: Padronanza di linguaggio applicata alle terminologie dell’arte e del design;

5) Capacità di apprendere: abilità nell’utilizzo delle conoscenze acquisite nei più svariati ambiti del disegno e progettazione industriale

Scheda Docente

Programma del corso

L’esposizione universale del 1851 e l’artista-progettista (Thonet, Morris e il movimento Arts and Crafts); Da Manet all’Impressionismo (Monet, Renoir, Degas); Il Postimpressionismo (Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Seurat); L’Art Nouveau (Guimard, Van De Velde, Horta, Gaudì); Il Modernismo (Munch, Loos, Klimt, Olbrich); Il disegno industriale (Ford, la Wiener Werkstätte e il Deutscher Werkbund); L’Espressionismo (Matisse, Kirchner); Il Cubismo e Picasso; Il Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia, Depero); L’Astrattismo (Kandisky, Klee); L’avanguardia russa: Suprematismo e Costruttivismo (Malevič, Lissitskij, Tatlin); Il Dadaismo (Duchamp, Man Ray); Il Neoplasticismo (Mondrian, Rietveld); La Metafisica (De Chirico); Il Surrealismo e la scultura organica (Magritte, Mirò, Dalì; Arp, Moore, Brancusi); Lo Streamlining; La Bauhaus; Il Movimento Moderno in architettura e design (Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Alvar Aalto, Wright); L’Informale (Fautrier, Dubuffet, Burri, Fontana); L’Espressionismo astratto (Pollock, Rothko); Il Minimalismo (Flavin, LeWitt, Andre); Pop, New Dada, Graffitismo (Warhol, Rauschenberg, Oldenburg, Basquiat, Haring);L’Arte concettuale (Beuys, Kosuth, Paolini); La Land Art (Christo, Heizer, Smithson); Design italiano nell’epoca postmoderna (Cini Boeri, Mendini, Sottsass, Dalisi; Gufram, Zanotta); L’arte del Duemila e le urgenze del presente (Pistoletto, Abramović, Kapoor, Kentridge, Neshat, Eliasson, Weiwei); Il design del terzo millennio: nuove forme, nuovi materiali, nuovi processi (Hadid, Lovegrove, Arad, Starck, Rashid, Oxman, Libertiny, Al Awar)
Un modulo approfondirà il grande design italiano del secondo dopoguerra: Vespa, Fiat, Olivetti, Kartell; Ponti, Munari, Castiglioni, Magistretti, Mari

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.

Testi adottati

P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel Tempo. Dall'età dell'Illuminismo al Tardo Ottocento, Vol. 3, I tomo, Bompiani, 2004, pp. 201-214; 231-238 ("L'Impressionismo")
- G. Dorfles, A. Vettese, E. Princi, Capire l'arte, Vol. 5: Dal Postimpressionismo a oggi, Atlas, 2018
- D. Dardi, V. Pasca, Manuale di storia del design, Silvana Editoriale, 2019

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

L’esposizione universale del 1851 e l’artista-progettista (Thonet, Morris e il movimento Arts and Crafts); Da Manet all’Impressionismo (Monet, Renoir, Degas); Il Postimpressionismo (Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Seurat); L’Art Nouveau (Guimard, Van De Velde, Horta, Gaudì); Il Modernismo (Munch, Loos, Klimt, Olbrich); Il disegno industriale (Ford, la Wiener Werkstätte e il Deutscher Werkbund); L’Espressionismo (Matisse, Kirchner); Il Cubismo e Picasso; Il Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia, Depero); L’Astrattismo (Kandisky, Klee); L’avanguardia russa: Suprematismo e Costruttivismo (Malevič, Lissitskij, Tatlin); Il Dadaismo (Duchamp, Man Ray); Il Neoplasticismo (Mondrian, Rietveld); La Metafisica (De Chirico); Il Surrealismo e la scultura organica (Magritte, Mirò, Dalì; Arp, Moore, Brancusi); Lo Streamlining; La Bauhaus; Il Movimento Moderno in architettura e design (Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Alvar Aalto, Wright); L’Informale (Fautrier, Dubuffet, Burri, Fontana); L’Espressionismo astratto (Pollock, Rothko); Il Minimalismo (Flavin, LeWitt, Andre); Pop, New Dada, Graffitismo (Warhol, Rauschenberg, Oldenburg, Basquiat, Haring);L’Arte concettuale (Beuys, Kosuth, Paolini); La Land Art (Christo, Heizer, Smithson); Design italiano nell’epoca postmoderna (Cini Boeri, Mendini, Sottsass, Dalisi; Gufram, Zanotta); L’arte del Duemila e le urgenze del presente (Pistoletto, Abramović, Kapoor, Kentridge, Neshat, Eliasson, Weiwei); Il design del terzo millennio: nuove forme, nuovi materiali, nuovi processi (Hadid, Lovegrove, Arad, Starck, Rashid, Oxman, Libertiny, Al Awar)
Un modulo approfondirà il grande design italiano del secondo dopoguerra: Vespa, Fiat, Olivetti, Kartell; Ponti, Munari, Castiglioni, Magistretti, Mari

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.

Testi adottati

P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel Tempo. Dall'età dell'Illuminismo al Tardo Ottocento, Vol. 3, I tomo, Bompiani, 2004, pp. 201-214; 231-238 ("L'Impressionismo")
- G. Dorfles, A. Vettese, E. Princi, Capire l'arte, Vol. 5: Dal Postimpressionismo a oggi, Atlas, 2018
- D. Dardi, V. Pasca, Manuale di storia del design, Silvana Editoriale, 2019

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

L’esposizione universale del 1851 e l’artista-progettista (Thonet, Morris e il movimento Arts and Crafts); Da Manet all’Impressionismo (Monet, Renoir, Degas); Il Postimpressionismo (Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Seurat); L’Art Nouveau (Guimard, Van De Velde, Horta, Gaudì); Il Modernismo (Munch, Loos, Klimt, Olbrich); Il disegno industriale (Ford, la Wiener Werkstätte e il Deutscher Werkbund); L’Espressionismo (Matisse, Kirchner); Il Cubismo e Picasso; Il Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia, Depero); L’Astrattismo (Kandisky, Klee); L’avanguardia russa: Suprematismo e Costruttivismo (Malevič, Lissitskij, Tatlin); Il Dadaismo (Duchamp, Man Ray); Il Neoplasticismo (Mondrian, Rietveld); La Metafisica (De Chirico); Il Surrealismo e la scultura organica (Magritte, Mirò, Dalì; Arp, Moore, Brancusi); Lo Streamlining; La Bauhaus; Il Movimento Moderno in architettura e design (Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Alvar Aalto, Wright); L’Informale (Fautrier, Dubuffet, Burri, Fontana); L’Espressionismo astratto (Pollock, Rothko); Il Minimalismo (Flavin, LeWitt, Andre); Pop, New Dada, Graffitismo (Warhol, Rauschenberg, Oldenburg, Basquiat, Haring); L’Arte concettuale (Beuys, Kosuth, Paolini); La Land Art (Christo, Heizer, Smithson); Design italiano nell’epoca postmoderna (Cini Boeri, Mendini, Sottsass, Dalisi; Gufram, Zanotta); L’arte del Duemila e le urgenze del presente (Pistoletto, Abramović, Kapoor, Kentridge, Neshat, Eliasson, Weiwei); Il design del terzo millennio: nuove forme, nuovi materiali, nuovi processi (Hadid, Lovegrove, Arad, Starck, Rashid, Oxman, Libertiny, Al Awar).
Un modulo approfondirà il grande design italiano del secondo dopoguerra: Vespa, Fiat, Olivetti, Kartell; Ponti, Munari, Castiglioni, Magistretti, Mari.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.

Testi adottati

- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel Tempo. Dall'età dell'Illuminismo al Tardo Ottocento, Vol. 3, I tomo, Bompiani, 2004, pp. 201-214; 231-238 ("L'Impressionismo")

- G. Dorfles, A. Vettese, E. Princi, Capire l'arte, Vol. 5: Dal Postimpressionismo a oggi, Atlas, 2018

- D. Dardi, V. Pasca, Manuale di storia del design, Silvana Editoriale, 2019

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

L’esposizione universale del 1851 e l’artista-progettista (Thonet, Morris e il movimento Arts and Crafts); Da Manet all’Impressionismo (Monet, Renoir, Degas); Il Postimpressionismo (Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Seurat); L’Art Nouveau (Guimard, Van De Velde, Horta, Gaudì); Il Modernismo (Munch, Loos, Klimt, Olbrich); Il disegno industriale (Ford, la Wiener Werkstätte e il Deutscher Werkbund); L’Espressionismo (Matisse, Kirchner); Il Cubismo e Picasso; Il Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia, Depero); L’Astrattismo (Kandisky, Klee); L’avanguardia russa: Suprematismo e Costruttivismo (Malevič, Lissitskij, Tatlin); Il Dadaismo (Duchamp, Man Ray); Il Neoplasticismo (Mondrian, Rietveld); La Metafisica (De Chirico); Il Surrealismo e la scultura organica (Magritte, Mirò, Dalì; Arp, Moore, Brancusi); Lo Streamlining; La Bauhaus; Il Movimento Moderno in architettura e design (Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Alvar Aalto, Wright); L’Informale (Fautrier, Dubuffet, Burri, Fontana); L’Espressionismo astratto (Pollock, Rothko); Il Minimalismo (Flavin, LeWitt, Andre); Pop, New Dada, Graffitismo (Warhol, Rauschenberg, Oldenburg, Basquiat, Haring); L’Arte concettuale (Beuys, Kosuth, Paolini); La Land Art (Christo, Heizer, Smithson); Design italiano nell’epoca postmoderna (Cini Boeri, Mendini, Sottsass, Dalisi; Gufram, Zanotta); L’arte del Duemila e le urgenze del presente (Pistoletto, Abramović, Kapoor, Kentridge, Neshat, Eliasson, Weiwei); Il design del terzo millennio: nuove forme, nuovi materiali, nuovi processi (Hadid, Lovegrove, Arad, Starck, Rashid, Oxman, Libertiny, Al Awar).
Un modulo approfondirà il grande design italiano del secondo dopoguerra: Vespa, Fiat, Olivetti, Kartell; Ponti, Munari, Castiglioni, Magistretti, Mari.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.

Testi adottati

- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel Tempo. Dall'età dell'Illuminismo al Tardo Ottocento, Vol. 3, I tomo, Bompiani, 2004, pp. 201-214; 231-238 ("L'Impressionismo")

- G. Dorfles, A. Vettese, E. Princi, Capire l'arte, Vol. 5: Dal Postimpressionismo a oggi, Atlas, 2018

- D. Dardi, V. Pasca, Manuale di storia del design, Silvana Editoriale, 2019

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

PROCEDIMENTI ESECUTIVI DEI MANUFATTI LAPIDEI DELL'ANTICHITà CLASSICA

STEFANO DE ANGELI

8L-ANT/07ita

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi
Il corso si propone di sviluppare una conoscenza dei materiali costitutivi, delle
tecniche e dei processi di esecuzione e degli interventi di restauro antichi e
moderni dei manufatti lapidei antichi (scultura, elementi architettonici,
rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici), alla luce anche dell’impiego di
finiture cromatiche (colore, oro, argento, etc.), rilevate attraverso l’indagine
autoptica e/o diagnostica del manufatto. Acquisire le necessarie competenze
per sviluppare un’interpretazione critica dei manufatti lapidei che si basi su
una conoscenza tecnico-esecutiva e su strumenti di analisi teorico-critici e
pratici, che consentano anche il recupero del rapporto delle opere con il loro
contesto ;impiego.
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di:
1) dimostrare di aver acquisito le conoscenze sui temi trattati (vedi
programma dell'insegnamento;
2) redigere autonomamente una scheda sulla tecnica esecutiva di un
manufatto lapideo, comprensiva anche dell’analisi dello stato di
conservazione e di degrado;
3) presentare correttamente le caratteristiche tecnico-esecutive di un
manufatto lapideo;
4) dimostrare di essere in grado di integrare le conoscenze tecnico-esecutive
con l’analisi storico-critica dell’opera.

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo I contribuisce, insieme al modulo II, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo I contribuisce, insieme al modulo II, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo II contribuisce, insieme al modulo I, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni.

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo II contribuisce, insieme al modulo I, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni.

18090 - PROVA FINALE

Secondo Semestre 8ITA

Obiettivi formativi

Gli obiettivi del corso di Storia Contemporanea dell’anno accademico 2023/2024 sono molteplici. In primo luogo, l’insegnamento mira a consolidare la conoscenza della storia del XIX e del XX secolo e la capacità di comprendere l’evoluzione storica delle società europee ed extraeuropee negli ultimi due secoli. Con letture consigliate verrà migliorata negli studenti la loro capacità di apprendere. Lo scopo è quello di educare gli studenti all’autonomia di giudizio ed a sapersi formare un proprio pensiero critico. Si mirerà altresì a rafforzare le loro capacità di conoscenza e di analisi degli eventi a noi coevi. Particolare attenzione infine verrà posta nel corso delle lezioni sulle metodologie per sviluppare e migliorare le loro capacità comunicative.

Obiettivi formativi

Il corso ha le caratteristiche di un corso di base e si propone di fornire la metodologia essenziale per affrontare l'analisi delle diverse tipologie di fonti, sia scritte che archeologiche, relative allo studio della storia romana.
Tenendo conto delle linee guida sintetizzate dai ‘Descrittori di Dublino’, gli obiettivi sono:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscenza dei dati storici, delle metodologie e dei documenti proposti; acquisizione di un lessico scientifico di base.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper leggere e discutere una fonte storica inserendola all'interno del proprio contesto; saper utilizzare gli strumenti bibliografici fondamentali per lo studio della storia romana.
3) Autonomia di giudizio: saper individuare i nessi causali e interpretare critica di un fenomeno storico; consapevolezza della complessità e della "relatività" dei fenomeni storici.
4) Abilità comunicative: saper esporre le proprie conoscenze in modo corretto, ordinato e consequenziale.
5) Capacità di apprendere: saper utilizzare le conoscenze e le capacità acquisite e il linguaggio specifico appreso in vista di una continuazione del proprio percorso di apprendimento o dello svolgimento di attività professionali non specialistiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti per un approccio scientifico allo studio della storia romana, a partire dalle sue origini fino alla «caduta senza rumore» della parte occidentale. Durante il corso si affronteranno temi di cronologia, geografia storica, storiografia ed epigrafia, alternando lezioni a carattere più squisitamente evenemenziale ad altre centrate su questioni di ampio respiro metodologico. Nuclei fondanti: il Lazio arcaico e la nascita di Roma; i miti delle origini; l’età dei re; la nascita della Repubblica e la "costituzione" romana; l’ultimo secolo della Repubblica e le guerre civili; il principato augusteo; i primi due secoli di storia imperiale; la crisi del III secolo; i grandi riformatori: Aureliano, Diocleziano, Costantino; il IV secolo e Roma cristiana; Romani e barbari; la caduta dell’impero romano d’Occidente.


Modalità Esame

Criteri di valutazione: l'obiettivo della prova orale è verificare l’apprendimento delle conoscenze e delle capacità descritte negli obiettivi formativi: apprendimento dei dati storici, con particolare attenzione alla loro collocazione spazio-temporale; conoscenza dei documenti, dei temi e degli approfondimenti proposti; chiarezza espositiva e coerenza logica delle risposte.

Una valutazione insufficiente viene assegnata nel caso in cui lo studente dimostri di non aver raggiunto la conoscenza minima dei contenuti richiesti, con particolare riferimento allo studio del manuale e degli altri libri di testo, e/o di non sapere riferire in modo lineare, con un lessico appropriato, i contenuti e le analisi proposte.
Una valutazione sufficiente viene assegnata nel caso in cui lo studente dimostri di aver raggiunto un livello accettabile di preparazione in relazione agli indicatori sopracitati.
Una valutazione superiore alla sufficienza (24-27/30) viene assegnata nel caso in cui lo studente dimostri di aver raggiunto un buon livello di preparazione in relazione agli indicatori sopraelencati.
Valutazioni superiori (28-30/30) verranno assegnate nel caso in cui lo studente dimostri di aver raggiunto un ottimo o un eccellente livello di preparazione in relazione agli indicatori sopraelencati.

Testi adottati

PROGRAMMA PER STUDENTI FREQUENTANTI

1) Giovanni Geraci e Arnaldo Marcone, Storia romana (con la collaborazione di A. Cristofori e C. Salvaterra), Mondadori, Milano 2016 (quarta edizione);
2) G. De Sanctis, Roma prima di Roma, Salerno, Roma 2021;
3) Materiale didattico illustrato a lezione reperibile su Moodle.unitus.it

GLI STUDENTI CHE NON POTRANNO SEGUIRE LE LEZIONI E QUELLI ISCRITTI A SOSTENERE L'ESAME DI STORIA ROMANA COME CORSO SINGOLO, IN SOSTITUZIONE DEL MATERIALE DIDATTICO DI CUI AL PUNTO 4), SCEGLIERANNO UNO DEI SEGUENTI VOLUMI:

• P. Brown, Il mondo tardoantico. Da Marco Aurelio a Maometto, Einaudi, Torino 2017.
• L. Canfora, Giulio Cesare. Il dittatore democratico, Laterza, Roma-Bari 2006.
• G. De Sanctis, La religione a Roma, Carocci, Roma 2012.
• A. Giardina, L’uomo romano, Laterza, Roma-Bari 2006.
• S. Mazzarino, La fine del mondo antico, Bollati Boringhieri, Torino 2008.

• F. Santangelo, Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite, Carocci 2019.
• P. Veyne, L’impero greco-romano. Le radici del mondo globale, Rizzoli, Milano 2007 (ed. or. L’empire gréco-romain, Seuil, Paris 2005).

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali, seminari (lettura e discussione di documenti, temi storiografici, e approcci metodologici); presentazioni di lavori individuali o di gruppo.


Modalità di frequenza

Lezioni frontali, seminari (lettura e discussione di documenti, temi storiografici, e approcci metodologici); presentazioni di lavori individuali o di gruppo.

Bibliografia

M. Bettini, Roma, città della parola, Einaudi, Torino 2022
T.J. Cornell, The Beginnings of Rome. Italy and Rome from the Bronze Age to the Punic Wars (c. 1000 – 264 a.C.), London New York 1995
G. Bradley, Early Rome to 290 BC. The Beginnings of the City and the Rise of the Republic, Edimburgh 2020
G. De Sanctis, Roma prima di Roma. Miti e fondazioni della città eterna, Roma 2021
H. Flower, Roman Republics, Princeton University Press, Princeton 2009
M. Humm, La République romaine et son empire: 509-31 av. J.-C., Armand Colin, Paris 2018K.
S. Mazzarino, L'impero romano, Laterza, Roma-Bari 2024
G. Traina, Fonti per la storia antica, il Mulino, Bologna 2023.
G. Zecchini, Storia della storiografia romana, Laterza, Roma-Bari 2016

Obiettivi formativi

Letteratura greca

Obiettivi formativi
Il corso intende offrire una conoscenza di base di autori e generi, temi e problemi della Letteratura greca nel suo sviluppo diacronico dall’età arcaica a quella ellenistica attraverso gli elementi essenziali del dibattito critico e a partire dall’analisi diretta di testi programmatici, con un approfondimento di tipo monografico riservato all’Iliade.
Risultati di apprendimento attesi
1. Conoscenza e capacità di comprensione dei problemi di carattere storico letterario e critico-metodologico relativi alla produzione letteraria greca nel periodo esaminato.
2. Capacità di leggere e interpretare con linguaggio appropriato testi letterari greci e passi dell’Iliade.
3. Capacità di elaborare un giudizio critico rispetto ai temi affrontati nel corso e ai testi analizzati.
4. Progressiva acquisizione di un linguaggio appropriato e del lessico tecnico-scientifico.
5. Capacità di affrontare e analizzare in autonomia temi e testi della produzione letteraria greca.

Scheda Docente

Programma del corso

Corso monografico

Il mito, la guerra e la pace. Letture dall'Iliade.
Dopo alcune lezioni introduttive destinate a illustrare nelle sue linee generali la produzione letteraria greca, il corso si soffermerà, con la lettura e il commento dei passi più significativi, su alcuni dei personaggi principali dell'Iliade, in particolare i personaggi femminili, finora in parte trascurati, analizzandone i tratti in rapporto con gli oggetti che li caratterizzano e ne determinano le funzioni in guerra o nei momenti di tregua e di vita quotidiana.

Parte generale

Letteratura greca da Omero all’età ellenistica.
Un elenco di generi e autori sarà inserito nella piattaforma Moodle.

Modalità Esame

La prova orale sarà volta ad accertare le conoscenze acquisite con lo studio del manuale di letteratura greca, la conoscenza dei problemi discussi nell’ambito del corso monografico, la capacità di comprendere e contestualizzare i testi tradotti a lezione. Sarà valutato anche l'eventuale contributo seminariale offerto nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Per la parte monografica:
– i testi inseriti su Moodle nel corso delle lezioni sono parte integrante del programma
– una traduzione a scelta dell'Iliade con testo greco a fronte, ad es. a cura di G. Cerri, Rizzoli, o di R. Calzecchi Onesti, Einaudi.

Per la parte generale:
– un manuale di letteratura greca a scelta fra quelli presentati e discussi nel corso delle lezioni introduttive.

Per gli studenti non frequentanti:
– un manuale di letteratura greca
– almeno due testi a scelta, uno in poesia, uno in prosa, nell’ambito della tradizione letteraria greca
– un saggio critico relativo ai testi scelti per l'esame.
Manuale, testi da tradurre, saggio critico sono da concordare tramite colloquio nelle ore di ricevimento almeno un mese prima dell’esame.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali aperte al continuo dialogo con gli studenti. Se possibile saranno programmati contributi su temi prescelti offerti dagli studenti in momenti di carattere seminariale.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria, ma altamente raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia sarà indicata nel corso delle lezioni.

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza essenziale dei principali caratteri della storia letteraria latina; la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all'analisi e all'interpretazione dei testi letterari latini; di offrire conoscenza diretta del testo poetico di Marziale attraverso la lettura e il commento.

Risultati di apprendimento attesi: Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà:

1) Conoscere i principali caratteri della storia letteraria latina e comprendere il suo sviluppo diacronico; conoscere gli aspetti peculiari dell’opera di Marziale
2) Saper analizzare la storia letteraria latina; saper analizzare e commentare il testo di Marziale con proprietà di linguaggio
3) Saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso
4) Saper comunicare in modo appropriato quanto appreso
5) Saper comprendere e interpretare autonomamente fenomeni letterari e testi analoghi non compresi nel programma

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso: I. Introduzione alla letteratura latina; II. L’Eneide di Virgilio

Programma: il corso si articola in due parti: la prima (16 ore) prevede un’ampia introduzione alla letteratura latina, incentrata su aspetti fondamentali per lo studio della materia (generi letterari; modelli; intertestualità; contesti storico-sociali; motivi; codici linguistici e stilistici; conservazione e perdita dei testi; fortuna); la seconda (32 ore) sarà incentrata sul poema epico di Virgilio, testo centrale nella storia letteraria romana e nella cultura occidentale: prendendo le mosse da un inquadramento storico-culturale del poema virgiliano, verrà svolta un’ampia disamina sulle sue istanze ideologiche, su struttura e modelli, soluzioni linguistiche e stilistiche, con particolare attenzione alla tradizione dell'epica latina. Il corso intende fornire una conoscenza critica del poema epico di Virgilio, inquadrato nell'età augustea e nei suoi rapporti con la tradizione letteraria, non solo epica, greco-latina. Il fine sarà perseguito attraverso la lettura e l’analisi letteraria e filologica di una selezione di episodi del poema.

Modalità Esame

L’esame è orale e si svolge in due parti: nella prima lo studente dovrà dimostrare di conoscere i principali caratteri della storia letteraria latina; nella seconda lo studente dovrà dimostrare di saper tradurre, analizzare e commentare i testi letterari in programma Gli elementi che concorrono alla valutazione della prova e all’attribuzione del voto finale, sono: il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale [18-21], appropriato [22-26], preciso e completo [27-29], completo e approfondito [30]), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente [18-24]], buona [25-28], ottima [29-30]), la padronanza di espressione (esposizione carente [18-21], semplice [22-25], chiara e corretta [26-28], sicura e corretta [29-30]).

Testi adottati

per lo studio della storia della letteratura un manuale scolastico a scelta, da sottoporre al docente (si consiglia A. Cavarzere-A. De Vivo-P. Mastandrea, Letteratura latina. Una sintesi storica, Roma, Carocci Editore, 2023).
Per l’Eneide: un’edizione completa dell’Eneide con testo latino a fronte (si consiglia: Virgilio, Eneide. Introduzione di A. La Penna; trad. e nn. di R. Scarcia, Milano, BUR, più volte ristampato); A. Traina, Virgilio. L'utopia e la storia. Il libro XII dell'Eneide e antologia delle opere, Bologna, Pàtron, 2017; S. Casali, Virgilio: guida all’Eneide, Roma, Carocci editore, 2023.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma molto raccomandata.
Attendance in this course is optional, but highly recommended.

Bibliografia


Ulteriore bibliografia e materiali didattici saranno forniti a lezione (frequentanti). Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente per concordare un programma.

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione e discussione dello sviluppo della storia dell’arte romana e delle sue implicazioni politiche, religiose e socio-economiche, dalla media repubblica fino all’età tardo-antica. Saranno presi in esame, tra gli altri temi, la statuaria, il ritratto, i rilievi statali, i sistemi pittorici e musivi, i sarcofagi e la decorazione architettonica. Nell’ambito del corso sarà analizzato altresì lo sviluppo architettonico e urbanistico di Roma e di altri significativi centri dell’Italia romana.
Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dello sviluppo della storia dell’arte romana e delle sue implicazioni politiche, religiose e socio-economiche, dalla media repubblica fino all’età tardo-antica. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte in questo campo.

2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi dell’archeologia romana. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia romana, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo della storia dell’arte romana e delle sue implicazioni politiche, religiose e socio-economiche, dalla media repubblica fino all’età tardo-antica. Saranno presi in esame, tra gli altri temi, la statuaria, il ritratto, i rilievi statali, i sistemi pittorici e musivi, i sarcofagi e la decorazione architettonica. Nell’ambito del corso sarà analizzato altresì lo sviluppo architettonico e urbanistico di Roma e di altri significativi centri dell’Italia romana.
Le immagini delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Indicazioni sui testi d’esame saranno fornite dal docente il primo giorno di lezione.

- Tonio Hölscher, Il linguaggio dell’arte romana. Un sistema semantico (20002);
- Tonio Hölscher, L’archeologia classica. Un’introduzione (Roma 2010), pp. 1-78, 145-162, 169-179, 181-188, 238-243, 245-312;
- Mario Torelli – Mauro Menichetti – Gian Luca Grassigli, Arte e Archeologia del mondo romano (Milano 2008).

Testi d’esame per non frequentanti
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.
I testi di riferimento sono quelli per gli studenti frequentanti.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia


- Massimiliano Papini (a cura di), Arte Romana (Milano 2016).

Parte integrante al corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF delle singole lezioni. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio L-1, il corso di Archeologia medievale si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito disciplinare e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite, di sviluppare abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia medievale.
I risultati attesi sono: capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo autonomo; abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete; capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende introdurre ai metodi e alle fonti dell’archeologia medievali e di fornire una conoscenza di base dei processi di trasformazione del periodo che va dalla tarda antichità al XV secolo, in relazione ai modelli insediativi e alle forme di popolamento del territorio, alle produzioni e ai commerci.
Più nello specifico, il programma affronterà i temi relativi all'archeologia urbana (analisi delle trasformazioni della città dalla tarda antichità all'età comunale), all'archeologia degli insediamenti rurali, all'archeologia dei castelli e dei siti fortificati, all'archeologia dei cimiteri e delle sepolture, all'archeologia dell'architettura, all'archeologia degli insediamenti rupestri, all'archeologia delle produzione.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. Almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di laboratorio.

Testi adottati

1- A. Augenti, Archeologia dell'Italia medievale, Laterza, Roma-Bari 2016.
2- S. Gelichi (a cura di), Quarant’anni di Archeologia Medievale in Italia. La rivista, i temi, la teoria e i metodi, "Archeologia Medievale", 2014, Numero speciale, All'Insegna del Giglio, Firenze 2014.

Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere ai testi sopra elencati il seguente:
- E. Cirelli, Archeologia e cultura materiale nel medioevo, Bologna 2021

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (per complessive 40 ore), gli studenti saranno guidati ad un primo approccio alle ceramiche medievali (4 ore). Sono anche programmate visite a siti, monumenti e musei pur ulteriori 4 ore.

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire il corso sono tenuti a concordare un programma sostitutivo con il docente

Bibliografia

La bibliografia di riferimento verrà fornita durante il corso

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende introdurre ai metodi e alle fonti dell’archeologia medievali e di fornire una conoscenza di base dei processi di trasformazione del periodo che va dalla tarda antichità al XV secolo, in relazione ai modelli insediativi e alle forme di popolamento del territorio, alle produzioni e ai commerci.
Più nello specifico, il programma affronterà i temi relativi all'archeologia urbana (analisi delle trasformazioni della città dalla tarda antichità all'età comunale), all'archeologia degli insediamenti rurali, all'archeologia dei castelli e dei siti fortificati, all'archeologia dei cimiteri e delle sepolture, all'archeologia dell'architettura, all'archeologia degli insediamenti rupestri, all'archeologia delle produzione.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. Almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di laboratorio.

Testi adottati

1- A. Augenti, Archeologia dell'Italia medievale, Laterza, Roma-Bari 2016.
2- S. Gelichi (a cura di), Quarant’anni di Archeologia Medievale in Italia. La rivista, i temi, la teoria e i metodi, "Archeologia Medievale", 2014, Numero speciale, All'Insegna del Giglio, Firenze 2014.

Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere ai testi sopra elencati il seguente:
- E. Cirelli, Archeologia e cultura materiale nel medioevo, Bologna 2021

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (per complessive 40 ore), gli studenti saranno guidati ad un primo approccio alle ceramiche medievali (4 ore). Sono anche programmate visite a siti, monumenti e musei pur ulteriori 4 ore.

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire il corso sono tenuti a concordare un programma sostitutivo con il docente

Bibliografia

La bibliografia di riferimento verrà fornita durante il corso

Obiettivi formativi

Il corso è impostato come un percorso di base per quanto riguarda le conoscenze e i
metodi volti a mettere al centro la fonte primaria riconosciuta nell’opera d’arte o in
oggetti dal significato storico sociale nelle loro molteplici configurazioni di manufatti
che hanno attraversato il tempo, subendo modifiche valoriali, di gusto e di contesto,
considerati alla luce delle teorie e dei criteri storici e attuali di orientamento nel
campo del restauro.
Assumendo le linee guida dai ‘Descrittori di Dublino’, gli obiettivi sono:
1) Capacità di comprendere l’opera d’arte e gli oggetti aventi valore di civiltà
considerando aspetti materici e, se presenti, stilistici
2) Acquisizione di conoscenze circa le differenze tra i contesti storici di provenienza
3) Capacità di discernere nei manufatti componenti originarie, modifiche e aggiunte
4) Acquisizione di una terminologia appropriata di descrizione
5) Acquisizione di chiarezza espositiva
6) Avvio allo sviluppo di un’autonomia di giudizio sviluppando capacità di
effettuare collegamenti

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso affronta la preistoria e la storia del restauro dall'antichità al contemporaneo. Saranno valutate teorie e metodologie che nel tempo hanno contraddistinto l'approccio al passato dell'opera d'arte e del suo contesto.Le lezioni intendonocostruire una consapevolezza storica ed estetica nello studenterispetto all’opera d’arte e all’eredità culturale di cui è testimonianza, considerandone l' identità di manufatto e la relazione che implica con altri tipi di oggetti con valore di civiltà. Lo scopo è assumere il senso delle stratificazioni materiali e valoriali inscritte nel corpo dell’opera per stimolare la coscienzadi un’attività di tutela che prospetti la possibilità di lasciare aperta l’interrogazione, in vista della trasmissione al futuro.

Modalità Esame

Il colloquio orale valuterà lo studio effettuato, le capacità di analisi dei manufatti e la consapevolezza delle differenze tra i contesti, considererà la chiarezza espositiva e l’autonomia di giudizio. Per il superamento della prova è necessario esprimersi in italiano corretto e dimostrare conoscenze di base e almeno l’avvio all’acquisizione di un linguaggio specialistico
In itinere si richiedono sintesi delle lezioni, poi commentate

Testi adottati

Verranno forniti durante il corso
Bibliografia:
C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977 (I e VIII capitolo); P. Petraroia, Genesi della Teoria del restauro, in Brandi e l' estetica, a cura di L. Russo, Palermo, Aesthetica, 1986, pp.LXXVII - LXXXVI; A, Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’ arte, Milano, Electa, 1988; M.I. Catalano, Il riconoscimento come ricostituzione. Per un’edizione commentata della Teoria del restauro di Cesare Brandi, in L’officina dello sguardo, Scritti in onore di Maria Andaloro, a cura di Giulia Bordi, Iole Carlettini, Maria Luigia Fobelli, Maria Raffaella Menna, Paola Pogliani, vol. II, Roma 2014, pp. 311 – 316; O. Rossi Pinelli, Le teorie del restauro dalla Carta di Atene a oggi, Torino, 2023.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria per gli studenti del Corso a ciclo unico
in Conservazione e restauro. Per gli altri è consigliata ma non
obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso affronta la preistoria e la storia del restauro dall'antichità al contemporaneo. Saranno valutate teorie e metodologie che nel tempo hanno contraddistinto l'approccio al passato dell'opera d'arte e del suo contesto.Le lezioni intendonocostruire una consapevolezza storica ed estetica nello studenterispetto all’opera d’arte e all’eredità culturale di cui è testimonianza, considerandone l' identità di manufatto e la relazione che implica con altri tipi di oggetti con valore di civiltà. Lo scopo è assumere il senso delle stratificazioni materiali e valoriali inscritte nel corpo dell’opera per stimolare la coscienzadi un’attività di tutela che prospetti la possibilità di lasciare aperta l’interrogazione, in vista della trasmissione al futuro.

Modalità Esame

Il colloquio orale valuterà lo studio effettuato, le capacità di analisi dei manufatti e la consapevolezza delle differenze tra i contesti, considererà la chiarezza espositiva e l’autonomia di giudizio. Per il superamento della prova è necessario esprimersi in italiano corretto e dimostrare conoscenze di base e almeno l’avvio all’acquisizione di un linguaggio specialistico
In itinere si richiedono sintesi delle lezioni, poi commentate

Testi adottati

Verranno forniti durante il corso
Bibliografia:
C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977 (I e VIII capitolo); P. Petraroia, Genesi della Teoria del restauro, in Brandi e l' estetica, a cura di L. Russo, Palermo, Aesthetica, 1986, pp.LXXVII - LXXXVI; A, Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’ arte, Milano, Electa, 1988; M.I. Catalano, Il riconoscimento come ricostituzione. Per un’edizione commentata della Teoria del restauro di Cesare Brandi, in L’officina dello sguardo, Scritti in onore di Maria Andaloro, a cura di Giulia Bordi, Iole Carlettini, Maria Luigia Fobelli, Maria Raffaella Menna, Paola Pogliani, vol. II, Roma 2014, pp. 311 – 316; O. Rossi Pinelli, Le teorie del restauro dalla Carta di Atene a oggi, Torino, 2023.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria per gli studenti del Corso a ciclo unico
in Conservazione e restauro. Per gli altri è consigliata ma non
obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Obiettivi formativi

a) conoscenza della Storia dell'arte contemporanea dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri in connessione con il suo contesto storico-culturale e gli obiettivi generali del corso; b) Capacità di comprensione delle tematiche della Storia dell'arte contemporanea in connessione con le altre discipline del corso; c) valutazione autonoma delle problematiche specifiche della disciplina; d) abilità comunicative per scopi scientifici e divulgativi (orale, scritta, attraverso mezzi audiovisuali); e) capacità di apprendimento acquisendo strumenti per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso ha come obiettivo la conoscenza della Storia dell'arte contemporanea dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri in connessione con il suo contesto storico-culturale. E’ previsto un ciclo di lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea, in particolare dall’impressionismo alle esperienze più’ recenti. Si forniscono, attraverso l'analisi di alcune figure e snodi basilari, dei contesti, dei testi fondativi, delle opere, le principali chiavi di lettura che consentono allo studente un adeguato avvicinamento alle problematiche dell’arte contemporanea, ai suoi concetti fondamentali, ai protagonisti, ai nuovi linguaggi, ai nuovi modelli ermeneutici implicati, alle nuove tecnologie.
Particolare attenzione viene rivolta alla pratica dell’arte verso gli sconfinamenti ambientali, l’aspirazione a trasformarsi in prassi che si ibrida con lo spazio del vivere quotidiano, nonché ai rapporti tra arte e architettura, tra arte e paesaggio (città e natura) nel XX e XXI secolo.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.
Valutazione di 5 schede storico-critiche su altrettante opere di artisti scelte dallo studente, da elaborare seguendo il modello on-line (Moodle) e da consegnare almeno 15 giorni prima dell'esame.

Testi adottati

Frequentanti
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (diverse edizioni)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Non frequentanti
Oltre ai testi sopra indicati, si richiede lo studio dei seguenti volumi:
1. M. De Micheli, Le avanguardie artistiche del ‘900, Feltrinelli (diverse edizioni)
2. E. Cristallini (a cura di), Avanguardie del dopoguerra 1945-1952, Lithos, 1999
Students in regular attendance
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (various editions)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e dialogate, approfondimenti con video, visite didattiche in sede e fuori sede, eventuali interventi programmati degli studenti su particolari argomenti, attività seminariali con interventi di artisti, curatori, esperti del settore, workshop.

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

AA.VV., Arte e spazio pubblico, Silvana Editoriale, 2023
P. Ardenne, Un art contextuel. Création artistique en milieu urbain, en situation d'intervention, de partecipation, Flammarion, 2002
R. Barilli, Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005, Feltrinelli, 2006
N. Bourriaud, Arte relazionale, Postmedia Books, 2010
E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione. 1945-1955, Gangemi, 2017
E. Cristallini, Kepoi. Giardini d’artista nella Tuscia, Gangemi, 2005
E. Cristallini (a cura di), L’arte fuori dal museo. Saggi e interviste, Gangemi, 2008
E. Cristallini, A. Giancotti, F. Morgia, G. Marino, (a cura di), Paesaggi incompiuti, Aracne, 2020
P. D'Angelo, Filosofia del paesaggio, Quodlibet, 2010
M. Fabbri, A. Greco, L’arte nella città, Bollati Boringhieri, 1995
M. Fabbri, E. Cristallini, A. Greco. Gibellina. Nata dall'arte. Una città per una società estetica, Gangemi, 2005
V. Fagone, Art in Nature. Art works and environment, Mazzotta, 1996
H. Foster, Il ritorno del reale. L’avanguardia alla fine del Novecento, Postmedia Books, 2006
H. Foster, R. Krauss, Y-A. Bois, B. Buchloh, D. Joselit, Arte dal 1900, Zanichelli (diverse edizioni)
C. Garraud, L’artiste contemporain et la nature, Hazan, 2007
J. Kastner, Land Art e arte ambientale, Phaidon, 2004
M. Kwon, One Place after Another. Site-Specific Art and Locational Identity, The Mit Press, 2002
S. Lacy (a cura di), Mapping the Terrain. A New Genre of Public Art, Bay Press, 1995
G. Lista, Arte povera, Abscondita, 2014
M. G. Mancini, L’arte nello spazio pubblico. Una prospettiva critica, Plectica, 2011
P. Mania, R. Petrilli, E. Cristallini, Arte sui muri della città, Round Robin, 2017
M. Martella (a cura di), L’anima in giardino. Arti e poetiche del genius loci, Habitus, 2018
M. Miles, Art, Space and the City: Public Art and Urban Futures, Routledge, 1997
L. Perelli, Public Art. Interazione e progetto urbano, Franco Angeli, 2006
M. Perniola, L’arte espansa, Einaudi, 2015
J.- M. Poinsot, Quand l’oeuvre a lieu: l’art exposé et ses récits autorisés, Les presses du réel, 2008
F. Poli, Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza, 2014
F. Poli, F. Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea, Joan&Levi, 2016
D. Riout, L’arte del Ventesimo secolo, Einaudi (diverse edizioni)
G. Scardi, Paesaggio con figura. Arte, sfera pubblica e trasformazione sociale, Allemandi, 2011
A. Trimarco, L’arte e l’abitare, Editoriale Modo, 2001
M. Venturi Ferriolo, Paesaggi in movimento. Per un'estetica della trasformazione, DeriveApprodi, 2016

Obiettivi formativi

La geografia è la scienza che studia i processi di umanizzazione del pianeta Terra ed esamina criticamente la relazione tra Cultura e Natura. Tale interazione ha una valenza tanto scientifica quanto formativa e quindi l’insegnamento mira a presentare la complessità del sapere geografico, i suoi oggetti epistemologici e i relativi
linguaggi specifici, dando particolare rilievo alla cartografia e ai GIS (Geographical Information System).
Gli obiettivi formativi basilari, quindi, sono i seguenti:
rendere gli studenti consapevoli dei processi teorici e metodologici della disciplina;
fornire loro chiavi di lettura dei principali temi geografici;
Il corso prevede di far conseguire allo studente conoscenze e abilità nello specifico:
1) Conoscenza e capacità di comprensione dei concetti fondamentali della geografia;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate al lessico geografico;
3) Abilità comunicative nella rielaborazione critica dei temi e organizzazione logica del discorso geografico;
4) Autonomia di giudizio e lettura critica di un saggio geografico
5) Capacità di apprendere.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso di Geografia intende analizzare e approfondire i concetti fondamentali della geografia umana alla luce dei profondi cambiamenti della società. Dopo aver esaminato sinteticamente la teoria e i metodi delle scienze geografiche, verranno analizzati il rapporto uomo e natura, la distribuzione e la struttura della popolazione umana, la dinamica demografica e lo sviluppo urbano. Di fatto viviamo in un mondo che cambia in continuazione, in cui le conoscenze geografiche sono centrali per il benessere delle nostre società, per questo motivo una parte del corso approfondirà le relazioni fra geografia e innovazioni tecnologiche che aprono nuovi orizzonti nel creare mappe e tecniche per la visualizzazione di informazioni geografiche che ci rendono capaci di vedere, esplorare e comprendere i processi locali e globali.

Modalità Esame

L'esame è volto ad accertare le conoscenze richieste e la capacità di applicarle ed elaborarle autonomamente in un discorso geografico, usando la terminologia appropriata e dimostrando capacità di argomentazione, di controllo degli argomenti e di giudizio critico.
Il corso prevede verifiche intermedie sugli argomenti trattati a lezione.
L’attribuzione del voto finale terrà conto dei seguenti criteri: livello di partecipazione e risposta alle sollecitazioni, valutazione delle relazioni assegnate, livello di impegno nel lavori di gruppo. valutazione delle competenze, dei metodi e degli strumenti acquisiti

Testi adottati

G. Dematteis, A. Greiner, C. Lanza. Geografia umana. Un approccio visuale. Terza edizione UTET De Agostini, Novara, 2019
E-book di L. CARBONE e A. CIASCHI (a cura di), Montagna oggi. Dalla dimora di Dio a laboratorio di saperi, Viterbo. Sette Città, 2013
Per gli studenti non frequentanti in aggiunta ai primi due testi è prevista anche la lettura del volume
L. Carbone, La città rizomatica, Patron Editore, Bologna, 2024

Modalità di svolgimento

Le lezioni si svolgeranno in modalità mista, in presenza in aula e in modalità online registrate mediante la piattaforma zoom.
Gli esoneri saranno erogati tramite la piattaforma moodle.

Modalità di frequenza

La frequenza al corso non è obbligatoria, ma consigliata. Accanto alle ore frontali si svolgeranno dei seminari ed incontri per approfondire le tematiche affrontate nel corso.

Bibliografia

AGCOM (2018), Rapporto sul consumo di informazione, Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni, Roma.
Anderson C. (2010), Gratis. Come funzionerà l’economia del futuro, BUR, Milano.
Aristotele (1994), Metafisica, Rusconi, Milano.
Ascher F. (2005), Le sfide delle città europee all’inizio del XXI secolo, in Questioni della città contemporanea, a cura di Marcelloni M., FrancoAngeli, Milano, pp. 35-44.
ABB (2012), Smart Cities in Italia: un’opportunità nello spiritodel Rinascimento per una nuova qualità della vita, The European House-Ambrosetti, Bernareggio (MB).
Baloglu S. e McCleary K. (1999), A model of destination image formation, in “Annals of Tourism Research,” vol. 26, pp.868-897.
de Balzac H. (1963), Le père Goriot, Paris, Garnier.
Barnes T. e Duncan J. (a cura di) (1992), Writing worlds: discourse, text, and metaphor in the representation of landscape, Routledge, Londra.
Barthes R. (1973), S/Z, Einaudi, Torino.
Bateson G. (1984), Mente e natura, Adelphi, Milano.
Bauman Z. (2002), Modernità liquida, Laterza, Roma-Bari.
Berger J. e Mohr J. (1975), A seventh man: a book of images and words about the experience of migrant workers in Europe, Baltimore.
Boella L. (2014) Esperimenti in etica, in “Lebenswelt. Aesthetics and philosophy of experience”, N. 4.
Bolter J.D. (2001), Lo spazio dello scrivere, Einaudi, Torino.
Buzzetti L. (2000), I valori nella prassi geografica, in La geografia per la società postmoderna. Comunità Ecosistema, Valori, a cura di Buzzetti L., Bollettino della Società Geografica Italiana, n. 4.
Calvino I. (2002a), Le città invisibili, Mondadori, Milano.
Calvino I. (2002b), Lezioni Americane, Mondatori, Milano.
Calvino I. (1995a), Sfida al labirinto, in Saggi I, Meridiani, Mondadori, Milano.
Calvino I. (1995b), Cibernetica e fantasmi. Appunti sulla narrativa come processo combinatorio, (1967) in Saggi I, Meridiani, Mondadori, Milano.
Calvino I. (1973), Il castello dei destini incrociati, Einaudi, Torino.
Canfora L. (2009), La natura del potere, Laterza, Bari-Roma.
Cantile A. (2007), Cartografia della pianificazione, in Cartografia e progettazione territoriale, a cura di Casti E., Utet, Torino, pp. 151-163.
Cassirer E. (1961), Le forme simboliche della cultura, La Nuova Italia, Firenze.
Castells M. (1996), La nascita della società in rete, Università Bocconi Editore, Milano.

Castiglioni B. (2003) Percorsi nel paesaggio, Giappichelli, Milano
Ceri P. e Rossi P. (1987), Uno sguardo d’insieme, in Modelli di città: strutture e funzioni politiche, Einaudi, Torino, pp. 539-81.
Conti S. (2003), Vantaggi competitivi e sviluppo locale. Trasformazioni e identità torinesi, in Il mondo e i luoghi geografie delle identità e del cambiamento, a cura di Dematteis G. e Ferlaino F., IRES, Torino, pp. 45-58.
Corboz A. (1994), L’ipercittà, in “Urbanistica”, n. 103, pp. 6-10.
Cosgrove D. e de Lima Martins L. (2000), Millennial Geographics in “Annals of Association of American Geographers” 90 (1) pp. 97-113.
Cosgrove D. (1990), Realtà sociali e paesaggio simbolico, Unicopli, Milano.
Cozzi P., Turismo & Web Marketing e comunicazione tra mondo reale e virtuale, Franco Angeli, Milano, 2012, p. 32.
Dear J. (2001), Postmodernism and planning, in Introduzione alla geografia postmoderna, Minca C. ed., CEDAM, Padova.
Debord G. (1956), Théorie de la dérive, in “Les Lèvres nues”, n. 9, Bruxelles.
Deleuze G. (1981), Differenza e ripetizione, Il Mulino, Bologna.
Deleuze G. e Guattari F. (1977), Rizoma, Pratiche Editrice, Parma-Lucca.
Dematteis G. (1985), Le metafore della Terra, Feltrinelli, Milano.
Dematteis G. (1996/97), Prolusione, Inaugurazione dell’anno
accademico 1996/97 del Politecnico di Torino.
Dematteis G., Indovina F., Magnaghi A., Piroddi E., Scandurra E. e Secchi B. (1999), I futuri della città. Tesi a confronto, Franco Angeli, Milano, pp. 71-115.
Dematteis G. e Governa F. (a cura di) (2006), Territorialità, sviluppo locale, sostenibilità: il modello SLoT, FrancoAngeli, Milano.
Driver F. (1985), Power, space and the body: a critical assessment of Foucault’s Discipline and Punish, in Environment and Planning D: Society and Space.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso di Geografia intende analizzare e approfondire i concetti fondamentali della geografia umana alla luce dei profondi cambiamenti della società. Dopo aver esaminato sinteticamente la teoria e i metodi delle scienze geografiche, verranno analizzati il rapporto uomo e natura, la distribuzione e la struttura della popolazione umana, la dinamica demografica e lo sviluppo urbano. Di fatto viviamo in un mondo che cambia in continuazione, in cui le conoscenze geografiche sono centrali per il benessere delle nostre società, per questo motivo una parte del corso approfondirà le relazioni fra geografia e innovazioni tecnologiche che aprono nuovi orizzonti nel creare mappe e tecniche per la visualizzazione di informazioni geografiche che ci rendono capaci di vedere, esplorare e comprendere i processi locali e globali.

Modalità Esame

L'esame è volto ad accertare le conoscenze richieste e la capacità di applicarle ed elaborarle autonomamente in un discorso geografico, usando la terminologia appropriata e dimostrando capacità di argomentazione, di controllo degli argomenti e di giudizio critico.
Il corso prevede verifiche intermedie sugli argomenti trattati a lezione.
L’attribuzione del voto finale terrà conto dei seguenti criteri: livello di partecipazione e risposta alle sollecitazioni, valutazione delle relazioni assegnate, livello di impegno nel lavori di gruppo. valutazione delle competenze, dei metodi e degli strumenti acquisiti

Testi adottati

G. Dematteis, A. Greiner, C. Lanza. Geografia umana. Un approccio visuale. Terza edizione UTET De Agostini, Novara, 2019
E-book di L. CARBONE e A. CIASCHI (a cura di), Montagna oggi. Dalla dimora di Dio a laboratorio di saperi, Viterbo. Sette Città, 2013
Per gli studenti non frequentanti in aggiunta ai primi due testi è prevista anche la lettura del volume
L. Carbone, La città rizomatica, Patron Editore, Bologna, 2024

Modalità di svolgimento

Le lezioni si svolgeranno in modalità mista, in presenza in aula e in modalità online registrate mediante la piattaforma zoom.
Gli esoneri saranno erogati tramite la piattaforma moodle.

Modalità di frequenza

La frequenza al corso non è obbligatoria, ma consigliata. Accanto alle ore frontali si svolgeranno dei seminari ed incontri per approfondire le tematiche affrontate nel corso.

Bibliografia

AGCOM (2018), Rapporto sul consumo di informazione, Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni, Roma.
Anderson C. (2010), Gratis. Come funzionerà l’economia del futuro, BUR, Milano.
Aristotele (1994), Metafisica, Rusconi, Milano.
Ascher F. (2005), Le sfide delle città europee all’inizio del XXI secolo, in Questioni della città contemporanea, a cura di Marcelloni M., FrancoAngeli, Milano, pp. 35-44.
ABB (2012), Smart Cities in Italia: un’opportunità nello spiritodel Rinascimento per una nuova qualità della vita, The European House-Ambrosetti, Bernareggio (MB).
Baloglu S. e McCleary K. (1999), A model of destination image formation, in “Annals of Tourism Research,” vol. 26, pp.868-897.
de Balzac H. (1963), Le père Goriot, Paris, Garnier.
Barnes T. e Duncan J. (a cura di) (1992), Writing worlds: discourse, text, and metaphor in the representation of landscape, Routledge, Londra.
Barthes R. (1973), S/Z, Einaudi, Torino.
Bateson G. (1984), Mente e natura, Adelphi, Milano.
Bauman Z. (2002), Modernità liquida, Laterza, Roma-Bari.
Berger J. e Mohr J. (1975), A seventh man: a book of images and words about the experience of migrant workers in Europe, Baltimore.
Boella L. (2014) Esperimenti in etica, in “Lebenswelt. Aesthetics and philosophy of experience”, N. 4.
Bolter J.D. (2001), Lo spazio dello scrivere, Einaudi, Torino.
Buzzetti L. (2000), I valori nella prassi geografica, in La geografia per la società postmoderna. Comunità Ecosistema, Valori, a cura di Buzzetti L., Bollettino della Società Geografica Italiana, n. 4.
Calvino I. (2002a), Le città invisibili, Mondadori, Milano.
Calvino I. (2002b), Lezioni Americane, Mondatori, Milano.
Calvino I. (1995a), Sfida al labirinto, in Saggi I, Meridiani, Mondadori, Milano.
Calvino I. (1995b), Cibernetica e fantasmi. Appunti sulla narrativa come processo combinatorio, (1967) in Saggi I, Meridiani, Mondadori, Milano.
Calvino I. (1973), Il castello dei destini incrociati, Einaudi, Torino.
Canfora L. (2009), La natura del potere, Laterza, Bari-Roma.
Cantile A. (2007), Cartografia della pianificazione, in Cartografia e progettazione territoriale, a cura di Casti E., Utet, Torino, pp. 151-163.
Cassirer E. (1961), Le forme simboliche della cultura, La Nuova Italia, Firenze.
Castells M. (1996), La nascita della società in rete, Università Bocconi Editore, Milano.

Castiglioni B. (2003) Percorsi nel paesaggio, Giappichelli, Milano
Ceri P. e Rossi P. (1987), Uno sguardo d’insieme, in Modelli di città: strutture e funzioni politiche, Einaudi, Torino, pp. 539-81.
Conti S. (2003), Vantaggi competitivi e sviluppo locale. Trasformazioni e identità torinesi, in Il mondo e i luoghi geografie delle identità e del cambiamento, a cura di Dematteis G. e Ferlaino F., IRES, Torino, pp. 45-58.
Corboz A. (1994), L’ipercittà, in “Urbanistica”, n. 103, pp. 6-10.
Cosgrove D. e de Lima Martins L. (2000), Millennial Geographics in “Annals of Association of American Geographers” 90 (1) pp. 97-113.
Cosgrove D. (1990), Realtà sociali e paesaggio simbolico, Unicopli, Milano.
Cozzi P., Turismo & Web Marketing e comunicazione tra mondo reale e virtuale, Franco Angeli, Milano, 2012, p. 32.
Dear J. (2001), Postmodernism and planning, in Introduzione alla geografia postmoderna, Minca C. ed., CEDAM, Padova.
Debord G. (1956), Théorie de la dérive, in “Les Lèvres nues”, n. 9, Bruxelles.
Deleuze G. (1981), Differenza e ripetizione, Il Mulino, Bologna.
Deleuze G. e Guattari F. (1977), Rizoma, Pratiche Editrice, Parma-Lucca.
Dematteis G. (1985), Le metafore della Terra, Feltrinelli, Milano.
Dematteis G. (1996/97), Prolusione, Inaugurazione dell’anno
accademico 1996/97 del Politecnico di Torino.
Dematteis G., Indovina F., Magnaghi A., Piroddi E., Scandurra E. e Secchi B. (1999), I futuri della città. Tesi a confronto, Franco Angeli, Milano, pp. 71-115.
Dematteis G. e Governa F. (a cura di) (2006), Territorialità, sviluppo locale, sostenibilità: il modello SLoT, FrancoAngeli, Milano.
Driver F. (1985), Power, space and the body: a critical assessment of Foucault’s Discipline and Punish, in Environment and Planning D: Society and Space.

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente dovrà acquisire una conoscenza generale dei temi legati al dibattito antropologico contemporaneo e alle metodologie proprie della disciplina, anche in relazione al loro sviluppo storico.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di utilizzare in maniera critica i concetti appresi, anche per operare e comunicare in modo competente nell'ambito dei processi di patrimonializzazione culturale.
3. Autonomia di giudizio
Dall’analisi della letteratura lo studente dovrà maturare la capacità di esercitare uno sguardo critico verso i complessi fenomeni culturali della contemporaneità e di sviluppare sensibilità e attenzione per i temi della diversità culturale.
4. Abilità comunicative
Lo studente dovrà apprendere il linguaggio disciplinare dell’antropologia culturale e imparare a servirsene in maniera appropriata per relazionare, anche attraverso elaborati scritti, sui temi oggetto del corso.
5. Capacità di apprendere
Le competenze disciplinari e le capacità di autonomo giudizio critico acquisite consentiranno allo studente di analizzare autonomamente testi di carattere antropologico e installazioni etnografiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso mira a fornire nozioni generali sull’antropologia culturale e una conoscenza storico-critica del suo sviluppo disciplinare, delle metodologie di ricerca utilizzate e dei paradigmi teorici che la caratterizzano. L’obiettivo è introdurre lo studente/la studentessa a un insieme articolato di concetti e temi, come tra gli altri la cultura, l’alterità, l’identità, l’appartenenza, l’etnocentrismo, la migrazione e la globalizzazione. Un focus particolare sarà dedicato all’antropologia del patrimonio.
Il modulo prevede lezioni frontali, letture e esercitazioni di gruppo, visione di film e/o documentari, e contributi di esperti della materia.

Testi adottati

-F. Dei, Antropologia culturale, Bologna, Il Mulino, 2016
-M. Pavanello, Fare antropologia. Metodi per la ricerca etnografica, Bologna, Zanichelli, 2009

Libri a scelta (uno per i frequentanti, due per i non frequentanti):

-E.E. Evans-Pritchard, I nuer: un’anarchia ordinata, Franco Angeli 2002
-C. Geertz, Interpretazioni di culture, Bologna, il Mulino, 2019
-J. Clifford, G.E. Marcus, Scrivere le culture. Poetiche e politiche dell’etnografia, Milano, Meltemi 2005
-A. Tsing, Il fungo alla fine del mondo. La possibilità di vivere nelle rovine del capitalismo, Rovereto, Keller 2021
-Matteo Gallo, I saperi della foresta. Giovani e trasmissione della memoria in Nuova Caledonia, Milano, Prospero Editore, 2022
-Marta Gentilucci, La montagna e il capitale. Il cammino kanak del nichel, Milano, Prospero Editore, 2022
-Francesco Lattanzi, Quando i mā’ohi prendono la parola. Eroi del passato e della contemporaneità alle Isole della Società, Milano, Prospero Editore, 2025, in corso di pubblicazione

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Obiettivi formativi

Conoscere la struttura biologica, chimica, fisica e meccanica di base del legno con riferimento alle specie impiegate nei beni culturali.
Conoscere le principali metodologie per descrivere le caratteristiche del legno
fattori di degrado biotico e abiotico
fornire gli strumenti per l'identificazione macrocopica e microscopica
datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, wiggle matching

Scheda Docente

Programma del corso

Struttura macroscopica del legno: tessitura, fibratura, durame-alburno, caratteristiche organolettiche del
materiale, anelli di accrescimento
Struttura microscopica del legno: specie a legno omoxilo (conifere) ed eteroxilo (latifoglie). Organizzazione cellulare in tessuti xilematici.
Caratterizzazione chimica.
Identificazione macroscopica e microscopica dei legni più utilizzati nell’ambito dei beni culturali.
Difetti originari del materiale: (nodi, deviazioni di fibratura, legni di reazione, fessurazioni…..).
Datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, datazioni incrociate dendrocronologia-radiocarbonio (wiggle matching).
Alterazione e degrado: alterazione per agenti abiotici (reazioni fotochimiche di superficie, scorrimento meccanico), degrado biologico (funghi agenti di carie, funghi cromogeni, batteri, insetti).
Caratterizzazione fisica de legno: concetto di durabilità e di classi di utilizzo (cenni), massa volumica, relazioni legno acqua (ritiri, rigonfiamenti, isteresi igroscopica e di ritiro), legno elettricità, legno-suono, legno calore
Caratterizzazione meccanica del legno: comportamento del materiale a sollecitazioni di compressione, flessione, usura, durezza, trazione, durezza et.
Schede monografiche dei legni di maggiore impiego nei beni culturali.
Caratterizzazione del degrado in legni storico-artistici e archeologici, modificazioni di struttural morfologica-chimica e fisica (wet-wood, legni invecchiati e mineralizzati).
Principi di conservazione preventiva e criteri per il restauro
Normativa tecnica UNI, EN, ISO di riferimento.

Modalità Esame

prova orale sugli argomenti del corso e prova pratica di descrizione e identificazione dei legni

Testi adottati

Nardi Berti (2006). Contributi Scientifico Pratici per una migliore conoscenza del legno
Bonamini e Uzielli. Manuale di Scienze e Tecnologia del Legno
Romagnoli M- Dendrocronologia per i Beni Culturali e l’ambiente. Nardini Editore.
Gambetta A 2010. Insetti e Funghi che attaccano il legno. Nardini editore, Firenze.
Liotta G. Insetti che attaccano il legno. Nardini editore
Altri testi di riferimento
Giordano G., 1984. Tecnologia del Legno
Palanti S. 2013.
Dispense distribuite a lezione dal docente.
Normativa tecnica di riferimento
Nocetti M. 2013. I Difetti del legno. Quaderni di Sherwood, Ecoalleco libri
Borghini e Massafra (a cura di) 2002. Legni da Ebanisteria.

Modalità di svolgimento

Lezioni in aula e laboratorio

Modalità di frequenza

Lezioni in aula e laboratorio

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

Struttura macroscopica del legno: tessitura, fibratura, durame-alburno, caratteristiche organolettiche del
materiale, anelli di accrescimento
Struttura microscopica del legno: specie a legno omoxilo (conifere) ed eteroxilo (latifoglie). Organizzazione cellulare in tessuti xilematici.
Caratterizzazione chimica.
Identificazione macroscopica e microscopica dei legni più utilizzati nell’ambito dei beni culturali.
Difetti originari del materiale: (nodi, deviazioni di fibratura, legni di reazione, fessurazioni…..).
Datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, datazioni incrociate dendrocronologia-radiocarbonio (wiggle matching).
Alterazione e degrado: alterazione per agenti abiotici (reazioni fotochimiche di superficie, scorrimento meccanico), degrado biologico (funghi agenti di carie, funghi cromogeni, batteri, insetti).
Caratterizzazione fisica de legno: concetto di durabilità e di classi di utilizzo (cenni), massa volumica, relazioni legno acqua (ritiri, rigonfiamenti, isteresi igroscopica e di ritiro), legno elettricità, legno-suono, legno calore
Caratterizzazione meccanica del legno: comportamento del materiale a sollecitazioni di compressione, flessione, usura, durezza, trazione, durezza et.
Schede monografiche dei legni di maggiore impiego nei beni culturali.
Caratterizzazione del degrado in legni storico-artistici e archeologici, modificazioni di struttural morfologica-chimica e fisica (wet-wood, legni invecchiati e mineralizzati).
Principi di conservazione preventiva e criteri per il restauro
Normativa tecnica UNI, EN, ISO di riferimento.

Modalità Esame

prova orale sugli argomenti del corso e prova pratica di descrizione e identificazione dei legni

Testi adottati

Nardi Berti (2006). Contributi Scientifico Pratici per una migliore conoscenza del legno
Bonamini e Uzielli. Manuale di Scienze e Tecnologia del Legno
Romagnoli M- Dendrocronologia per i Beni Culturali e l’ambiente. Nardini Editore.
Gambetta A 2010. Insetti e Funghi che attaccano il legno. Nardini editore, Firenze.
Liotta G. Insetti che attaccano il legno. Nardini editore
Altri testi di riferimento
Giordano G., 1984. Tecnologia del Legno
Palanti S. 2013.
Dispense distribuite a lezione dal docente.
Normativa tecnica di riferimento
Nocetti M. 2013. I Difetti del legno. Quaderni di Sherwood, Ecoalleco libri
Borghini e Massafra (a cura di) 2002. Legni da Ebanisteria.

Modalità di svolgimento

Lezioni in aula e laboratorio

Modalità di frequenza

Lezioni in aula e laboratorio

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso vuole insegnare i fondamenti della linguistica generale: la conoscenza e comprensione del funzionamento di una lingua sul piano sincronico con particolare attenzione ai vari livelli di analisi: fonetico e fonologico, morfologico, lessicale e semantico, pragmatico, sintattico. In forma più sintetica, si insegnerà a conoscere e comprendere il cambiamento delle lingue nella storia e i principali modelli di spiegazione del cambiamento.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Alla fine del corso ci si aspetta che gli studenti abbiano imparato i concetti fondamentali della linguistica generale e siano in grado di individuare i livelli di analisi e i loro diversi elementi strutturali minimi. Inoltre, che siano in grado di collocare i fenomeni linguistici nel tempo e nello spazio geografico, sociale e situazionale.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso consta di una sola sezione istituzionale, di 48 ore accademiche, durante la quale si presenteranno prima i contenuti generali, poi quelli relativi ai vari livelli dell’analisi linguistica, infine quelli relativi alla variazione e al mutamento delle lingue.

Modalità Esame

Test di 30 domande a scelta multipla chiusa. In caso di esiguo numero di candidati la prova potrà tenersi in forma di esame orale.

Testi adottati

1) G. Basile et al., Linguistica generale, Carocci.
2) E. Magni, Linguistica storica, Pàtron, capitoli 1, 2, 3 (pp. 9-39).

Modalità di svolgimento

Il corso è previsto in modalità tradizionale. Eventuali limitazioni o specificazioni saranno comunicate tempestivamente.
La frequenza non è obbligatoria, ma il corso è rivolto a studenti frequentanti. Chi sappia di non poter frequentare regolarmente le lezioni è caldamente consigliato di rivolgersi al docente sin dall’inizio del corso per indicazioni di letture supplementari ed esercitazioni in autodidattica.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa.

Bibliografia

1) G. Basile et al., Linguistica generale, Carocci.
2) E. Magni, Linguistica storica, Pàtron, capitoli 1, 2, 3 (pp. 9-39).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso consta di una sola sezione istituzionale, di 48 ore accademiche, durante la quale si presenteranno prima i contenuti generali, poi quelli relativi ai vari livelli dell’analisi linguistica, infine quelli relativi alla variazione e al mutamento delle lingue.

Modalità Esame

Test di 30 domande a scelta multipla chiusa. In caso di esiguo numero di candidati la prova potrà tenersi in forma di esame orale.

Testi adottati

1) G. Basile et al., Linguistica generale, Carocci.
2) E. Magni, Linguistica storica, Pàtron, capitoli 1, 2, 3 (pp. 9-39).

Modalità di svolgimento

Il corso è previsto in modalità tradizionale. Eventuali limitazioni o specificazioni saranno comunicate tempestivamente.
La frequenza non è obbligatoria, ma il corso è rivolto a studenti frequentanti. Chi sappia di non poter frequentare regolarmente le lezioni è caldamente consigliato di rivolgersi al docente sin dall’inizio del corso per indicazioni di letture supplementari ed esercitazioni in autodidattica.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa.

Bibliografia

1) G. Basile et al., Linguistica generale, Carocci.
2) E. Magni, Linguistica storica, Pàtron, capitoli 1, 2, 3 (pp. 9-39).

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e nozioni di base sulla formazione, gestione e conservazione dell’archivio. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri di testo aggiornati, seminari interdisciplinari in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni dei temi relativi alle più recenti acquisizioni nel campo dell’archivistica generale.
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione del documento dal contesto tradizionale analogico a quello digitale. Scopo dell’insegnamento è quello di introdurre il tema degli archivi, analizzando la teoria archivistica riferita all’ordinamento, all’inventariazione e ai sistemi informativi archivistici. Scopo dell’insegnamento è che i partecipanti acquisiscano conoscenze archivistiche e organizzative e comprendano le regole base della formazione, gestione e conservazione degli archivi. Obiettivo formativo dell’insegnamento è quello di sviluppare conoscenze relative al: documento, forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione degli archivi dal contesto tradizionale analogico a quello digitale.
2 –Lo studente verrà introdotto al tema degli archivi, analizzando sistemi tecnologicamente avanzati di descrizione archivistica che si basano, a livello di organizzazione, su una solida teoria archivistica.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità per sviluppare conoscenze relative a: documento forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici.
4 – Lo studente potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, sia oralmente che su testo scritto, tematiche relative agli archivi, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà in grado di valutare le diverse tipologie di archivio e muoversi all’interno di un archivio anche per finalità di ricerca storica.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona a conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

ll corso è organizzato in due parti, una teorica e una esercitazione in archivio che è parte integrante del corso stesso. La prima parte prima illustra i principi e le definizioni di base, la struttura dell’archivio e gli strumenti per la formazione dell’archivio; una seconda riguarda l’archivio storico con specifica attenzione alle attività necessarie alla sua fruizione. Con particolare riferimento alla prima parte il corso include i seguenti temi: problemi di terminologia, il concetto di documento archivistico, le tipologie documentarie, il sistema e le fasi di gestione dei documenti, la classificazione d’archivio, la registrazione dei documenti, il trasferimento dei documenti e la gestione dei depositi archivistici, la selezione, la natura e l’evoluzione dei sistema di gestione documentaria e della disciplina archivistica, le definizioni di archivio, la struttura degli archivi, la tipologia dei soggetti produttori, i principali riferimenti normativi, le regole per l'ordinamento e la descrizione in ambiente nazionale, lo sviluppo degli standard internazionali, l'applicazione dei principi generali della descrizione nei progetti di informatizzazione. La seconda parte riguarderà una esercitazione di schedatura di materiale d’archivio. A seguito dell'esercitazione, lo studente dovrà realizzare una tesina che presenterà all'esame.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale e una tesina scritta.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

G.Bonfiglio-Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi, Cleup, 2023
M.P. Donato, L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia, Editori Laterza, 2019
I. Zanni Rosiello, Gli archivi nella società contemporanea, Il Mulino, 2009
G. Nicolai, Il consorzio antitubercolare di Viterbo e le sue carte 1927-1975, Civita editoriale, 2020

Modalità di svolgimento

Il corso si compone di due parti: una prima teorica ed una esercitazione pratica di schedatura di materiale d'archivio

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa. Gli studenti impossibilitati a frequentare il corso dovranno concordare con il docente un programma alternativo.

Bibliografia

- Giorgetta Bonfiglio Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi. Temi e testi per la formazione archivistica di primo livello, Padova, Cleup 2007
- Maria Barbara Bertini, Che cos'e un archivio, Roma, Carocci, 2008
- Elio Lodolini, Archivistica. Principi e problemi. Milano, FrancoAngeli, 2008 (13e edizione)
- Patrizia Angelucci, Breve storia degli archivi e dell'archivistica, Perugia, Morlacchi, 2008
-Federico Valacchi, Diventare archivisti, editrice bibliografica, 2015
-Antonio Romiti, Archivistica generale. Primi elementi, Civita editoriale, 2020

Obiettivi formativi

Il corso mira a rafforzare il possesso, da parte dello studente, di una conoscenza consapevole e critica, e, se possibile, autonomamente meditata, dell'argomento trattato e sviluppato a lezione. Se vi sarà disponibilità da parte di chi frequenterà il corso, si organizzeranno lezioni di carattere seminariale, durante le quali specifici argomenti saranno illustrati dagli studenti sotto la guida del docente.


Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende analizzare il cammino diacronico attraverso il quale i testi letterari greci e latini sono giunti sino ai nostri giorni.
A) Nella prima parte del corso saranno studiati i supporti scrittori usati in antichità per la trasmissione dei testi: tavolette, ostraka e papiri, nonché il codice pergamenaceo che si impone sul rotolo di papiro in un passaggio lento ma inesorabile tra I e VI secolo d.C. Saranno dunque analizzate le fasi durante le quali questa nuova forma libraria ha il sopravvento: gli scriptoria medievali e l’Oriente Bizantino, per poi passare all’Umanesimo e alla pubblicazione a stampa delle prime grandi editiones principes.
B) Analisi di testi classici.

Modalità Esame

Saranno poste domande sui temi affrontati a lezione e in questo modo sarà indagata la comprensione degli argomenti.
Gli studenti non frequentanti possono richiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.

Testi adottati

1) F. Stock, I classici dal papiro a internet, Roma 2012.
2) G. Pasquali, Filologia e storia, Firenze 1920.
3) T. Braccini, La scienza dei testi antichi. Introduzione alla Filologia classica, Firenze 2017
4) Dispense saranno distribuite a lezione dal docente.

I non frequentanti possono chiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria. Gli studenti non frequentanti possono richiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.

Bibliografia

1) M. Capasso, Introduzione alla papirologia, Bologna 2005.
2) N. Wilson, Filologi bizantini, Napoli 1989.
3) D. Lanza, Interrogare il passato. Lo studio dell’antico tra Otto e Novecento, Roma 2013.
4) L. Piazzi, Lucrezio. Il de rerum natura e la cultura occidentale, Napoli 2009.

Obiettivi formativi

Il corso ha per oggetto la Paleografia, ovvero la Storia della scrittura in caratteri latini dall’età romana fino all’inizio dell’età moderna.
Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti apprenderanno i principi fondamentali e la metodologia della Paleografia, le fasi principali della sua storia, nonché le nozioni fondamentali e necessarie a individuare le diverse scritture assegnandole a una determinata area ed epoca, a comprendere i diversi segni alfabetici e accessori e a sciogliere le abbreviazioni che a essi si accompagnano.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Grazie anche alle esercitazioni, lo studente sarà in grado di riconoscere le scritture epigrafiche, librarie e documentarie più diffuse nella penisola italiana, di collocarle nel tempo e nello spazio, di leggere e trascrivere correttamente un testo manoscritto.
Autonomia di giudizio: Lo studente acquisirà gli strumenti per confrontarsi autonomamente con una singola testimonianza manoscritta e per approfondire le proprie conoscenze in ambito paleografico.
Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di presentare con chiarezza le conoscenze acquisite e gli argomenti oggetto del corso.
Capacità di apprendimento: Gli studenti avranno acquisito la capacità di proseguire autonomamente lo studio della Paleografia.

Scheda Docente

Programma del corso

La terminologia e la periodizzazione della paleografia. La trascrizione paleografica. Le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto.
Le origini della scrittura latina e l’alfabeto latino arcaico. Le scritture dell’età romana e della tarda antichità: la capitale epigrafica, la maiuscola corsiva a sgraffio e a calamo, la capitale libraria, la minuscola e la corsiva nuova, l’onciale, la semionciale, le scritture di cancelleria. Le abbreviazioni dell’età romana e dell’età medievale; i “Nomina Sacra”.
Le scritture del particolarismo grafico nell’Alto Medioevo: l’insulare, la merovingica, la visigotica, le scritture altomedievali italiane, la curiale romana, la beneventana.
La carolina e il ritorno all’unità grafica nei secoli centrali del Medioevo; la minuscola romanesca, la minuscola diplomatica e la minuscola di transizione. La “littera textualis” (gotica): la gotica “rotunda” italiana, la “littera Bononiensis e la “littera Parisiensis”. Le altre scritture del Basso Medioevo: la cancelleresca italiana, la mercantesca, la bastarda francese.
La reazione alla gotica e la scrittura nel periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento: Francesco Petrarca e la semigotica, Coluccio Salutati e la “preantiqua”, Poggio Bracciolini e l’“antiqua” o minuscola umanistica, le semigotiche delle carte, Niccolò Niccoli e la corsiva umanistica, la capitale epigrafica umanistica. La scrittura a mano in Italia dopo l’invenzione e la diffusione della stampa: l’“antiqua” tonda e l’italica

Modalità Esame

Per sostenere la prova orale occorre avere superato per tempo un preesame, incentrato su: la terminologia paleografica; le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto; le abbreviazioni dell’età romana e del Medioevo; i “Nomina Sacra”; le scritture dell’età romana e dell’Alto Medioevo; la lettura, la trascrizione e il commento di alcune tavole di paleografia esaminate durante le lezioni e le esercitazioni.
La prova orale è incentrata su: le scritture dall’età carolingia alla prima età moderna; la lettura, la trascrizione e il commento di alcune tavole di paleografia esaminate durante le lezioni e le esercitazioni

Testi adottati

TESTI ADOTTATI E BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Testi adottati
- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992.
- Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019.
- Dispense e tavole di paleografia distribuite durante le lezioni e le esercitazioni. Numerose tavole sono tratte da: “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
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- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992.
- Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019.
- Lecture notes and palaeography tables distributed during lessons and exercises. Many tables are taken from: “Paleografia latina. Tavole”, edited by Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.

Modalità di frequenza

FREQUENZA Facoltativa
Si raccomanda vivamente la frequenza alle lezioni e alle esercitazioni, che comunque sono tutte registrate e sono disponibili sulla piattaforma digitale dell’Università.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni e intendono sostenere l’esame sono tenuti a contattare il docente all’inizio del corso, per telefono o per WhatsApp (3509442575) oppure tramite la posta elettronica (fm.cardarelli@unitus.it) indicando il proprio recapito telefonico.

Bibliografia

- Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, “Paleografia latina. L’avventura grafica del mondo occidentale”, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2010.
- Giorgio Cencetti, “Lineamenti di Storia della scrittura latina”, Bologna, Pàtron Editore, 1997.
- “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
- Marco Cursi, “Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book”, Bologna, Il Mulino, 2016.
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- Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, “Paleografia latina. L’avventura grafica del mondo occidentale”, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2010.
- Giorgio Cencetti, “Lineamenti di Storia della scrittura latina”, Bologna, Pàtron Editore, 1997.
- “Paleografia latina. Tavole”, edited by Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
- Marco Cursi, “Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book”, Bologna, Il Mulino, 2016.

Scheda Docente

Programma del corso

La terminologia e la periodizzazione della paleografia. La trascrizione paleografica. Le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto.
Le origini della scrittura latina e l’alfabeto latino arcaico. Le scritture dell’età romana e della tarda antichità: la capitale epigrafica, la maiuscola corsiva a sgraffio e a calamo, la capitale libraria, la minuscola e la corsiva nuova, l’onciale, la semionciale, le scritture di cancelleria. Le abbreviazioni dell’età romana e dell’età medievale; i “Nomina Sacra”.
Le scritture del particolarismo grafico nell’Alto Medioevo: l’insulare, la merovingica, la visigotica, le scritture altomedievali italiane, la curiale romana, la beneventana.
La carolina e il ritorno all’unità grafica nei secoli centrali del Medioevo; la minuscola romanesca, la minuscola diplomatica e la minuscola di transizione. La “littera textualis” (gotica): la gotica “rotunda” italiana, la “littera Bononiensis e la “littera Parisiensis”. Le altre scritture del Basso Medioevo: la cancelleresca italiana, la mercantesca, la bastarda francese.
La reazione alla gotica e la scrittura nel periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento: Francesco Petrarca e la semigotica, Coluccio Salutati e la “preantiqua”, Poggio Bracciolini e l’“antiqua” o minuscola umanistica, le semigotiche delle carte, Niccolò Niccoli e la corsiva umanistica, la capitale epigrafica umanistica. La scrittura a mano in Italia dopo l’invenzione e la diffusione della stampa: l’“antiqua” tonda e l’italica

Modalità Esame

Per sostenere la prova orale occorre avere superato per tempo un preesame, incentrato su: la terminologia paleografica; le materie, gli strumenti e le tecniche del libro manoscritto; le abbreviazioni dell’età romana e del Medioevo; i “Nomina Sacra”; le scritture dell’età romana e dell’Alto Medioevo; la lettura, la trascrizione e il commento di alcune tavole di paleografia esaminate durante le lezioni e le esercitazioni.
La prova orale è incentrata su: le scritture dall’età carolingia alla prima età moderna; la lettura, la trascrizione e il commento di alcune tavole di paleografia esaminate durante le lezioni e le esercitazioni

Testi adottati

TESTI ADOTTATI E BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Testi adottati
- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992.
- Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019.
- Dispense e tavole di paleografia distribuite durante le lezioni e le esercitazioni. Numerose tavole sono tratte da: “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
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- Armando Petrucci, “Breve storia della scrittura latina”, Roma, Bagatto Libri, 1992.
- Paolo Cherubini, “La scrittura latina: storia, forme, usi”, Roma, Carocci Editore, 2019.
- Lecture notes and palaeography tables distributed during lessons and exercises. Many tables are taken from: “Paleografia latina. Tavole”, edited by Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.

Modalità di frequenza

FREQUENZA Facoltativa
Si raccomanda vivamente la frequenza alle lezioni e alle esercitazioni, che comunque sono tutte registrate e sono disponibili sulla piattaforma digitale dell’Università.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni e intendono sostenere l’esame sono tenuti a contattare il docente all’inizio del corso, per telefono o per WhatsApp (3509442575) oppure tramite la posta elettronica (fm.cardarelli@unitus.it) indicando il proprio recapito telefonico.

Bibliografia

- Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, “Paleografia latina. L’avventura grafica del mondo occidentale”, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2010.
- Giorgio Cencetti, “Lineamenti di Storia della scrittura latina”, Bologna, Pàtron Editore, 1997.
- “Paleografia latina. Tavole”, a cura di Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
- Marco Cursi, “Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book”, Bologna, Il Mulino, 2016.
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- Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, “Paleografia latina. L’avventura grafica del mondo occidentale”, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2010.
- Giorgio Cencetti, “Lineamenti di Storia della scrittura latina”, Bologna, Pàtron Editore, 1997.
- “Paleografia latina. Tavole”, edited by Paolo Cherubini, Alessandro Pratesi, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di Paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2004.
- Marco Cursi, “Le forme del libro. Dalla tavoletta cerata all’e-book”, Bologna, Il Mulino, 2016.

Obiettivi formativi

Il corso intende offrire una panoramica generale sulle forme teatrali dall’antichità a oggi, attraverso lo studio degli spazi teatrali, dei modelli drammaturgici e attoriali, e della relazione attore-spettatore. Tra le forme teatrali contemporanee, poi, verrà approfondita la pratica dell'immersive theatre inglese, con particolare riferimento ai lavori della compagnia Punchdrunk.
Risultati di apprendimento attesi:
Al termine dell’insegnamento la/lo studentessa/studente dovrà:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: unire alla conoscenza dei principali eventi storici la consapevolezza delle diverse forme, significati e funzioni che il “teatro” e lo “spettacolo” hanno assunto in tempi, luoghi e culture differenti, e comprenderne lo sviluppo diacronico; saper riconoscere e comprendere la relazione che, di volta in volta, si instaura tra la componente testuale/progettuale originaria, ove presente, e quella scenica/performativa (la dimensione pragmatica dello spettacolo, scomponibile nei suoi molteplici elementi: drammaturgia, attore e recitazione, spazio scenico e scenografia, relazione attore-spettatore, ecc.).
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper analizzare la storia del teatro e dello spettacolo nelle sue forme documentali ed elaborare ricerche sulle fonti prese in esame attraverso la metodologia sociosemiotica adottata nel corso.
3) Autonomia di giudizio: saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso.
4) Abilità comunicative: saper comunicare in modo appropriato quanto appreso, esponendo i risultati delle proprie letture integrate anche con ricerche e approfondimenti propri.
5) Capacità di apprendere: saper comprendere e interpretare in autonomia fenomeni performatici riconducibile a forme di teatro e di spettacolo, con particolare attenzione al passaggio dalle forme drammatiche a quelle post-drammatiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso:
"Forme e Modelli del Teatro e dello Spettacolo"

Programma del corso:
Il corso intende offrire una panoramica generale sulle forme teatrali dall’antichità a oggi, attraverso lo studio degli spazi teatrali, dei modelli drammaturgici e attoriali, e della relazione attore-spettatore.
Le studentesse e gli studenti, nel corso delle lezioni, approfondiranno i seguenti argomenti che saranno poi oggetto dell’esame finale:

1. Definizione di teatralità, performatività e performático, drammatico e post-drammatico
2. Il teatro come medium: verso una mediologia del teatro e della performance
3. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati
4. Il teatro nell’antichità e nel Medioevo
5. Il teatro nel Cinquecento
6. La Commedia dell’Arte
7. Il teatro nel Seicento e Settecento
8. Il teatro nell’Ottocento: dal Romanticismo al Naturalismo
9. Il teatro nel Novecento: la nascita della regia e le Avanguardie storiche
10. Forme della teatralità contemporanea: il caso dell’immersive theatre inglese
11. L’evoluzione della figura dell’attore nella storia del teatro: corposfere e rostrosfere performátiche
12. Il ruolo dello spettatore: percezione, partecipazione e regimi di spettatorialità
13. Le forme (dell’esperienza) teatrali come sistemi ecologici: l’evoluzione dello spazio scenico
14. Environmental Theatre
15. Ecosistemi Performátici: trasformazioni, evoluzioni e ibridazioni nelle pratiche teatrali
16. Mostrazione ed enunciazione autopoietica nelle pratiche performátiche

Modalità Esame

L'esame è orale. Il voto è assegnato tenendo conto dei seguenti livelli di valutazione:
30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;
30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;
29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta;
26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;
23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;
20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;
<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.

Testi adottati

Bibliografia di base (per frequentanti e non frequentanti)
Manuale:
L. Allegri (ed), "Storia del teatro. Le idee e le forme dello spettacolo dall’antichità a oggi", Roma, Carocci, 2017.
N.B. dallo studio del manuale sono esclusi i seguenti paragrafi/capitoli: 4.4; 5.6; 8.2.1; 8.2.2; 8.3.1; 8.3.2; 8.4.1; 8.4.3; 11.4; 12 (tutto il capitolo).

L. Gemini, S. Brilli, "Gradienti di liveness. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati", Milano, Franco Angeli, 2023.

Si raccomanda, inoltre, la lettura integrale delle seguenti opere che saranno oggetto delle analisi condotte nel corso delle lezioni:

L. Pirandello, "I giganti della montagna"
S. Beckett, "L’ultimo nastro di Krapp"
W. Shakespeare, "Re Lear"
C. Goldoni, "La Locandiera"
A. Chechov, "Il Giardino dei ciliegi"

Edizioni e traduzioni verranno comunicate nel corso delle lezioni (e indicate sul moodle per i non frequentanti).
Per La Locandiera, Re Lear e Il Giardino dei ciliegi si raccomanda, inoltre, la visione degli spettacoli in cartellone nella stagione 2024/2025 del Teatro dell’Unione di Viterbo, in convenzione con il DISUCOM.

Solo per i non frequentanti (oltre alla bibliografia di base):
Saggi (disponibili in pdf sul moodle del corso):
M.R. Beato, Il corpo performático come interfaccia organica nel teatro e nel cinema, «Carte Semiotiche», Annali 11, 2024/2, 110-136.
Un mondo possibile in una stanza: la “sommersività” come forma di trascendenza, «Annali di Studi Religiosi», 24, 2023, 89-98.
From mask to flesh and back: a semiotic analysis of the actor’s face between theatre and cinema, «TOPOI», vol 41, n 4, 2022, 755-769.
“Presence effects in the immersive binaural audio experiences”, in Audiovisual e Indùstrias Criativas: Presente e Futuro, Madrid, McGraw-Hill/Interamericana de España, S.L., 2021, 715-728.
Opacità e trasparenze della cornice performativa nel teatro immersivo, «Carte Semiotiche», Annali 7, 2021, 181-198.
L’enunciazione teatrale tra embodiment e semiotica del visivo, «E/C», 30, 2020, 32-42.

Molti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni non sono presenti nella bibliografia di base. Per questa ragione anche le slide delle lezioni messe a disposizione dal docente saranno parte integrante del materiale per l’esame.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è vivamente consigliata.
Per i non frequentanti è prevista l’integrazione del programma con ulteriori letture e approfondimenti così come indicato nella bibliografia del corso.

Bibliografia

Testi di riferimento per ulteriori approfondimenti (non richiesti ai fini dell’esame):
Lehmann, H-T., "Il teatro postdrammatico", Imola, Cuepress.
Mango, L., "La scrittura scenica. Un codice e le sue pratiche nel teatro del Novecento", Roma, Bulzoni.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso:
"Forme e Modelli del Teatro e dello Spettacolo"

Programma del corso:
Il corso intende offrire una panoramica generale sulle forme teatrali dall’antichità a oggi, attraverso lo studio degli spazi teatrali, dei modelli drammaturgici e attoriali, e della relazione attore-spettatore.
Le studentesse e gli studenti, nel corso delle lezioni, approfondiranno i seguenti argomenti che saranno poi oggetto dell’esame finale:

1. Definizione di teatralità, performatività e performático, drammatico e post-drammatico
2. Il teatro come medium: verso una mediologia del teatro e della performance
3. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati
4. Il teatro nell’antichità e nel Medioevo
5. Il teatro nel Cinquecento
6. La Commedia dell’Arte
7. Il teatro nel Seicento e Settecento
8. Il teatro nell’Ottocento: dal Romanticismo al Naturalismo
9. Il teatro nel Novecento: la nascita della regia e le Avanguardie storiche
10. Forme della teatralità contemporanea: il caso dell’immersive theatre inglese
11. L’evoluzione della figura dell’attore nella storia del teatro: corposfere e rostrosfere performátiche
12. Il ruolo dello spettatore: percezione, partecipazione e regimi di spettatorialità
13. Le forme (dell’esperienza) teatrali come sistemi ecologici: l’evoluzione dello spazio scenico
14. Environmental Theatre
15. Ecosistemi Performátici: trasformazioni, evoluzioni e ibridazioni nelle pratiche teatrali
16. Mostrazione ed enunciazione autopoietica nelle pratiche performátiche

Modalità Esame

L'esame è orale. Il voto è assegnato tenendo conto dei seguenti livelli di valutazione:
30 e lode: prova eccellente per solidità delle conoscenze, ricchezza dell'articolazione discorsiva, proprietà espressiva e interesse di interventi critici;
30: prova ottima, conoscenze complete e adeguate, ben articolate ed espresse correttamente, con interventi critici interessanti;
29-27: prova buona, conoscenze più che soddisfacenti, espressione corretta;
26-24: prova discreta, conoscenze presenti nelle linee essenziali, ma non esaurienti e/o non sempre articolate con correttezza;
23-21: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo generale ma superficiale; espressione spesso non appropriata e articolazione del discorso confusa;
20-18: prova appena sufficiente, espressione e articolazione del discorso con lacune anche di rilievo;
<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa.

Testi adottati

Bibliografia di base (per frequentanti e non frequentanti)
Manuale:
L. Allegri (ed), "Storia del teatro. Le idee e le forme dello spettacolo dall’antichità a oggi", Roma, Carocci, 2017.
N.B. dallo studio del manuale sono esclusi i seguenti paragrafi/capitoli: 4.4; 5.6; 8.2.1; 8.2.2; 8.3.1; 8.3.2; 8.4.1; 8.4.3; 11.4; 12 (tutto il capitolo).

L. Gemini, S. Brilli, "Gradienti di liveness. Performance e comunicazione dal vivo nei contesti mediatizzati", Milano, Franco Angeli, 2023.

Si raccomanda, inoltre, la lettura integrale delle seguenti opere che saranno oggetto delle analisi condotte nel corso delle lezioni:

L. Pirandello, "I giganti della montagna"
S. Beckett, "L’ultimo nastro di Krapp"
W. Shakespeare, "Re Lear"
C. Goldoni, "La Locandiera"
A. Chechov, "Il Giardino dei ciliegi"

Edizioni e traduzioni verranno comunicate nel corso delle lezioni (e indicate sul moodle per i non frequentanti).
Per La Locandiera, Re Lear e Il Giardino dei ciliegi si raccomanda, inoltre, la visione degli spettacoli in cartellone nella stagione 2024/2025 del Teatro dell’Unione di Viterbo, in convenzione con il DISUCOM.

Solo per i non frequentanti (oltre alla bibliografia di base):
Saggi (disponibili in pdf sul moodle del corso):
M.R. Beato, Il corpo performático come interfaccia organica nel teatro e nel cinema, «Carte Semiotiche», Annali 11, 2024/2, 110-136.
Un mondo possibile in una stanza: la “sommersività” come forma di trascendenza, «Annali di Studi Religiosi», 24, 2023, 89-98.
From mask to flesh and back: a semiotic analysis of the actor’s face between theatre and cinema, «TOPOI», vol 41, n 4, 2022, 755-769.
“Presence effects in the immersive binaural audio experiences”, in Audiovisual e Indùstrias Criativas: Presente e Futuro, Madrid, McGraw-Hill/Interamericana de España, S.L., 2021, 715-728.
Opacità e trasparenze della cornice performativa nel teatro immersivo, «Carte Semiotiche», Annali 7, 2021, 181-198.
L’enunciazione teatrale tra embodiment e semiotica del visivo, «E/C», 30, 2020, 32-42.

Molti degli argomenti trattati nel corso delle lezioni non sono presenti nella bibliografia di base. Per questa ragione anche le slide delle lezioni messe a disposizione dal docente saranno parte integrante del materiale per l’esame.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è vivamente consigliata.
Per i non frequentanti è prevista l’integrazione del programma con ulteriori letture e approfondimenti così come indicato nella bibliografia del corso.

Bibliografia

Testi di riferimento per ulteriori approfondimenti (non richiesti ai fini dell’esame):
Lehmann, H-T., "Il teatro postdrammatico", Imola, Cuepress.
Mango, L., "La scrittura scenica. Un codice e le sue pratiche nel teatro del Novecento", Roma, Bulzoni.

Obiettivi formativi

Il corso vuole offrire gli strumenti necessari ad analizzare e a progettare nel media mainstream tradizionale e digitale. Lo scopo è quello di trasmettere le teorie e le tecniche necessarie per operare in front end e in back end valutando, simultaneamente, gli impatti delle strategie sui pubblici/utenti. Un secondo obiettivo è quello di garantire l’importanza della multidisciplinarietà nell’ecosistema digitale e, dunque, formare il discente al fine di farlo operare in più ambiti: sociologico, mediatico, politico – istituzionale, aziendale.

Scheda Docente

Programma del corso

L'esame si svolgerà attraverso una prova orale in presenza e la valutazione del progetto assegnato durante il trimestre accademico

Platform Society
Internet Studies
Sociologia dei nuovi media
Modulo ICT
Tecnologie al servizio dell'informazione
Comunicazione di massa, Behavorismo, Funzionalismo, cenni sulla semiotica.
Geopolitica delle piattaforme, Nation branding e introduzione alla comunicazione strategica
Analisi dei dati per la comunicazione

Modalità Esame

Gli studenti affronteranno una prova orale e un progetto di squadra.

Testi adottati

Platform Society. Valori pubblici e società connessa. di José Van Dijck (Autore), Thomas Poell (Autore), Martijn De Waal (Autore). A cura di Giovanni Boccia Artieri, Alberto Marinelli. Guerini Scientifica, 2019

Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi geopolitici. Michele Zizza (Autore). Aracne, 2022

I social network. Giuseppe Riva (Autore). Il Mulino, 2016

Mobile journalism. Come progettare, girare, montare e distribuire video professionali con il telefonino e... poco altro. Nico Piro (Autore). Centro Doc. Giornalistica, 2018

Modalità di frequenza

presenza e a distanza

Bibliografia

Platform Society. Valori pubblici e società connessa. di José Van Dijck (Autore), Thomas Poell (Autore), Martijn De Waal (Autore). A cura di Giovanni Boccia Artieri, Alberto Marinelli. Guerini Scientifica, 2019

Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi geopolitici. Michele Zizza (Autore). Aracne, 2022

I social network. Giuseppe Riva (Autore). Il Mulino, 2016

Mobile journalism. Come progettare, girare, montare e distribuire video professionali con il telefonino e... poco altro. Nico Piro (Autore). Centro Doc. Giornalistica, 2018

Scheda Docente

Programma del corso

L'esame si svolgerà attraverso una prova orale in presenza e la valutazione del progetto assegnato durante il trimestre accademico

Platform Society
Internet Studies
Sociologia dei nuovi media
Modulo ICT
Tecnologie al servizio dell'informazione
Comunicazione di massa, Behavorismo, Funzionalismo, cenni sulla semiotica.
Geopolitica delle piattaforme, Nation branding e introduzione alla comunicazione strategica
Analisi dei dati per la comunicazione

Modalità Esame

Gli studenti affronteranno una prova orale e un progetto di squadra.

Testi adottati

Platform Society. Valori pubblici e società connessa. di José Van Dijck (Autore), Thomas Poell (Autore), Martijn De Waal (Autore). A cura di Giovanni Boccia Artieri, Alberto Marinelli. Guerini Scientifica, 2019

Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi geopolitici. Michele Zizza (Autore). Aracne, 2022

I social network. Giuseppe Riva (Autore). Il Mulino, 2016

Mobile journalism. Come progettare, girare, montare e distribuire video professionali con il telefonino e... poco altro. Nico Piro (Autore). Centro Doc. Giornalistica, 2018

Modalità di frequenza

presenza e a distanza

Bibliografia

Platform Society. Valori pubblici e società connessa. di José Van Dijck (Autore), Thomas Poell (Autore), Martijn De Waal (Autore). A cura di Giovanni Boccia Artieri, Alberto Marinelli. Guerini Scientifica, 2019

Introduzione alla comunicazione strategica applicata agli studi geopolitici. Michele Zizza (Autore). Aracne, 2022

I social network. Giuseppe Riva (Autore). Il Mulino, 2016

Mobile journalism. Come progettare, girare, montare e distribuire video professionali con il telefonino e... poco altro. Nico Piro (Autore). Centro Doc. Giornalistica, 2018

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi che regolano la documentazione
archeologica nei contesti di ricerca, tutela ed espositivi, attraverso la scelta di metodi e strumenti più
inerenti e più aggiornati alle attuali richieste istituzionali italiane ed estere sulla documentazione dei beni
archeologici. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi , articoli, formulari e documenti
istituzionali attraverso i quali lo studente verrà coinvolto in modo attivo. Le lezioni avranno carattere
seminariale e di laboratorio permanente in cui gli incontri frontali avranno scopo di introduzione alle
attività pratiche con una costante sollecitazione interattiva docente-studente.
Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione per quel che riguarda i metodi di
documentazione in archeologia con particolare riferimento alla documentazione visiva e stratigrafica, al
campionamento, alla catalogazione e alla geolocalizzazione. Egli acquisirà conoscenze sulla strategia
dell’uso di diverse tipologie di strumenti impiegati per la documentazione in archeologia, ognuno con le
proprie specificità. Tali obiettivi saranno raggiunti attraverso l’uso di testi scientifici, modulistica ufficiale sui
beni archeologici, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più
recenti modalità di documentazione secondo i vari tipo di contesto archeologico.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera
da dimostrare un approccio professionale sui temi della documentazione archeologica, e possiederà
competenze adeguate sia per interpretare il dato archeologico che per scegliere adeguate strategie
nell’affrontare temi di documentazione, classificazione ed analisi dei beni archeologici. Lo studente potrà
acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale
archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati archeologici
attraverso una metodologia specifica che metterà in condizione lo studente di avere una autonomia di
giudizio rispetto all’idea che una documentazione accurata non solo preserva il patrimonio culturale, ma è
fondamentale per la comunicazione dei risultati della ricerca e per la conservazione a lungo termine delle
informazioni.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia
oralmente che su testo scritto, tematiche su come documentare criticamente il bene archeologico, inoltre
attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi
successivi in modo consapevole.
5 – La modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione è quella di un approccio di carattere
seminariale e di laboratorio, cui si affianca una didattica frontale introduttiva. Lo studente viene sollecitato
alla pratica della documentazione archeologica attraverso l’illustrazione e la diretta analisi di casi studio, ma
anche attraverso la continua sollecitazione e interazione durante le lezioni.

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi che regolano la documentazione
archeologica nei contesti di ricerca, tutela ed espositivi, attraverso la scelta di metodi e strumenti più
inerenti e più aggiornati alle attuali richieste istituzionali italiane ed estere sulla documentazione dei beni
archeologici. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi , articoli, formulari e documenti
istituzionali attraverso i quali lo studente verrà coinvolto in modo attivo. Le lezioni avranno carattere
seminariale e di laboratorio permanente in cui gli incontri frontali avranno scopo di introduzione alle
attività pratiche con una costante sollecitazione interattiva docente-studente.
Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione per quel che riguarda i metodi di
documentazione in archeologia con particolare riferimento alla documentazione visiva e stratigrafica, al
campionamento, alla catalogazione e alla geolocalizzazione. Egli acquisirà conoscenze sulla strategia
dell’uso di diverse tipologie di strumenti impiegati per la documentazione in archeologia, ognuno con le
proprie specificità. Tali obiettivi saranno raggiunti attraverso l’uso di testi scientifici, modulistica ufficiale sui
beni archeologici, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più
recenti modalità di documentazione secondo i vari tipo di contesto archeologico.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera
da dimostrare un approccio professionale sui temi della documentazione archeologica, e possiederà
competenze adeguate sia per interpretare il dato archeologico che per scegliere adeguate strategie
nell’affrontare temi di documentazione, classificazione ed analisi dei beni archeologici. Lo studente potrà
acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale
archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati archeologici
attraverso una metodologia specifica che metterà in condizione lo studente di avere una autonomia di
giudizio rispetto all’idea che una documentazione accurata non solo preserva il patrimonio culturale, ma è
fondamentale per la comunicazione dei risultati della ricerca e per la conservazione a lungo termine delle
informazioni.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia
oralmente che su testo scritto, tematiche su come documentare criticamente il bene archeologico, inoltre
attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi
successivi in modo consapevole.
5 – La modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione è quella di un approccio di carattere
seminariale e di laboratorio, cui si affianca una didattica frontale introduttiva. Lo studente viene sollecitato
alla pratica della documentazione archeologica attraverso l’illustrazione e la diretta analisi di casi studio, ma
anche attraverso la continua sollecitazione e interazione durante le lezioni.

Scheda Docente

Programma del corso

L’insegnamento si articola in due moduli e fornirà gli itinerari e le strategie d’azione per gestire la documentazione nei vari campi dell’archeologia. In particolare nella ricerca, nella conservazione e tutela, nella divulgazione e nell’archeologia preventiva. Il corso, in entrambi i moduli, avrà carattere di laboratorio con una preliminare lettura critica delle fonti archeologiche. Particolare riferimento verrà rivolto alle modalità di documentazione istituzionale, quindi forme di schedatura, classificazione e documentazione grafica, fotografica e testuale per reperti archeologici, strutture edilizie e monumenti, siti archeologici, musei. L’attività pratica consisterà nello studio e completa stesura di schede di reperto archeologico, monumentale e di sito, nonché la redazione di relazioni tecnico-scientifiche su specifici contesti archeologici. Ulteriore tema riguarderà il trattamento dei dati archeologici ai fini di ricerca e conservazione attraverso modalità di classificazione ed elaborazione della documentazione.
I principali temi trattati in entrambi i modulo sono tre: metodi di documentazione, strumenti di documentazione e importanza della documentazione. Questi tre principali argomenti verranno declinati in modo diverso nell’ambito dei singoli moduli con casi studio specifici, distinti per ambito cronologico e per contesto. Gli argomenti sono i seguenti:

1. Metodi di Documentazione
I metodi di documentazione in archeologia possono essere suddivisi in diverse categorie, in base alle esigenze specifiche del progetto e alla fase di indagine:

- Documentazione Visiva: Include fotografie, disegni e video. La fotografia è utilizzata per catturare le condizioni del sito, i dettagli dei reperti e il contesto stratigrafico. I disegni a mano o digitali sono fondamentali per rappresentare forme complesse e rilievi di oggetti, mentre le riprese video possono fornire una panoramica generale del sito.

- Documentazione Stratigrafica: La stratigrafia è essenziale per comprendere la sequenza temporale e l'uso di un sito. Gli archeologi registrano le diverse livelli di terreno, annotando le caratteristiche di ciascun strato, i reperti trovati e le relazioni spaziali. Questo metodo permette una lettura cronologica e contestuale delle scoperte.

- Campionamento e Catalogazione: Ogni reperto deve essere registrato in modo sistematico. Ciò implica il campionamento dei materiali e la loro catalogazione in database o registri di campo, dove vengono annotate informazioni come la provenienza, la datazione e le caratteristiche fisiche.

- Geolocalizzazione e GIS: L'uso di strumenti di geolocalizzazione globale (GPS) e sistemi informativi geografici (GIS) ha rivoluzionato la documentazione archeologica. Questi strumenti consentono di registrare con precisione le coordinate dei reperti e delle strutture, facilitando l'analisi spaziale e la visualizzazione dei dati su mappe interattive.

- Geoportali per l'Archeologia: costituiscono il punto di raccolta e condivisione online dei dati esito delle indagini archeologiche condotte sul territorio. In Italia oltre al sistema nazionale esistono progetti regionali. All’estero vi sono esempi importanti di geoportali per l’archeologia urili per confronto ed approfondimento.

2. Strumenti di Documentazione

Diverse tipologie di strumenti sono impiegati per la documentazione in archeologia, ognuno con le proprie specificità:

- Fotocamere Professionali: Utilizzate per la documentazione visiva, queste fotocamere possono includere obiettivi speciali per riprese ravvicinate e per la cattura di dettagli su pezzi archeologici.

- Droni: Sempre più utilizzati, i droni permettono di realizzare riprese aeree di siti archeologici, facilitando la mappatura e l'analisi del paesaggio.

- Stazioni Totali e Laser Scanner 3D: Questi strumenti permettono la registrazione tridimensionale dei siti, offrendo modelli digitali estremamente dettagliati. Questi modelli possono essere utilizzati per analisi dettagliate e per la conservazione digitale del patrimonio.

- Software di Analisi Dati: Programmi di modellazione 3D, di statistica permettono di elaborare e analizzare i dati raccolti, facilitando anche la presentazione dei risultati.

3. Importanza della Documentazione

La documentazione in archeologia non è solo una questione di registrazione, ma un'attività fondamentale per la ricerca e la conservazione del patrimonio culturale. Una buona documentazione permette:

- Conservazione: Riduce il rischio di perdita di informazioni e aiuta nella pianificazione delle strategie di conservazione.

- Ricerca: Facilita la condivisione dei dati con la comunità scientifica e permette a futuri ricercatori di accedere alle informazioni e alle analisi precedenti, promuovendo la continuità della ricerca.

- Educazione e Comunicazione: Favorisce la divulgazione dei risultati, rendendo la conoscenza archeologica più accessibile al pubblico e contribuendo alla sensibilizzazione sulla valorizzazione del patrimonio culturale.

In sintesi, la documentazione in archeologia è un aspetto vitale e multidimensionale, che implica l'uso di metodi e strumenti specifici, finalizzati a preservare e interpretare le tracce del passato. La combinazione di tecnologie moderne e pratiche tradizionali permette di affrontare la complessità del patrimonio archeologico, garantendo una comprensione e una valorizzazione sempre più approfondite delle culture di cui siamo eredi.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

I seguenti testi saranno integrati durante il corso da materiali didattici forniti dal docente.

Articoli tratti da: Archeologia e Calcolatori, 24, 2013 – Documentare l’archeologia 3.0
ISBN: 9788878145801

-P. Moscati, Jean-Claude Gardin (Parigi 1925-2013). Dalla meccanografia all’informatica archeologica, p. 7
-A. Anguissola, D. La Monica, S. Cresci, Solone: una banca dati delle norme per il patrimonio culturale. Roma e la tarda antichità, p. 55
-M. Limoncelli, G. Scardozzi, Dalla cartografia archeologica digitale al restauro virtuale: recenti casi di studio a Hierapolis di Frigia, p. 75
-D. Uzunov, F.C. Papparella, P. Brandmayr, C. Gangale, S. Larosa, A. Mazzei, Magna Sila: la tecnologia gis nello studio e ricostruzione del paesaggio archeologico, p. 119
-A. Cardaci, D. Gallina, A. Versaci, Laser Scanner 3D per lo studio e la catalogazione dell’archeologia medievale: la chiesa di Santa Croce in Bergamo, p. 209
-G. De Felice, Il nuovo allestimento della collezione archeologica della Fondazione Sicilia fra tecnologie e creatività, p. 249
-A. Fiorini, Nuove possibilità della fotogrammetria. La documentazione archeologica del nuraghe di Tanca Manna (Nuoro), p. 341
-A. Angelini, R. Gabrielli, Laser scanning e photo scanning. Tecniche di rilevamento per la documentazione 3d di beni architettonici ed archeologici, p. 379

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia

Per una lettura di approfondimento:
Alessandra Caravale (a cura di) 2016 - Scavare documentare conservare. Viaggio nella ricerca archeologica del CNR, CNR Edizioni.
Carolina Megale, Stefano Monti 2021 - Manuale di management per l'archeologia. Processi e procedure per l'archeologia nella società contemporanea, Mac-Graw Hill.

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi che regolano la documentazione
archeologica nei contesti di ricerca, tutela ed espositivi, attraverso la scelta di metodi e strumenti più
inerenti e più aggiornati alle attuali richieste istituzionali italiane ed estere sulla documentazione dei beni
archeologici. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi , articoli, formulari e documenti
istituzionali attraverso i quali lo studente verrà coinvolto in modo attivo. Le lezioni avranno carattere
seminariale e di laboratorio permanente in cui gli incontri frontali avranno scopo di introduzione alle
attività pratiche con una costante sollecitazione interattiva docente-studente.
Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione per quel che riguarda i metodi di
documentazione in archeologia con particolare riferimento alla documentazione visiva e stratigrafica, al
campionamento, alla catalogazione e alla geolocalizzazione. Egli acquisirà conoscenze sulla strategia
dell’uso di diverse tipologie di strumenti impiegati per la documentazione in archeologia, ognuno con le
proprie specificità. Tali obiettivi saranno raggiunti attraverso l’uso di testi scientifici, modulistica ufficiale sui
beni archeologici, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più
recenti modalità di documentazione secondo i vari tipo di contesto archeologico.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera
da dimostrare un approccio professionale sui temi della documentazione archeologica, e possiederà
competenze adeguate sia per interpretare il dato archeologico che per scegliere adeguate strategie
nell’affrontare temi di documentazione, classificazione ed analisi dei beni archeologici. Lo studente potrà
acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale
archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati archeologici
attraverso una metodologia specifica che metterà in condizione lo studente di avere una autonomia di
giudizio rispetto all’idea che una documentazione accurata non solo preserva il patrimonio culturale, ma è
fondamentale per la comunicazione dei risultati della ricerca e per la conservazione a lungo termine delle
informazioni.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia
oralmente che su testo scritto, tematiche su come documentare criticamente il bene archeologico, inoltre
attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi
successivi in modo consapevole.
5 – La modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione è quella di un approccio di carattere
seminariale e di laboratorio, cui si affianca una didattica frontale introduttiva. Lo studente viene sollecitato
alla pratica della documentazione archeologica attraverso l’illustrazione e la diretta analisi di casi studio, ma
anche attraverso la continua sollecitazione e interazione durante le lezioni.

Scheda Docente

Programma del corso

L’insegnamento si articola in due moduli e fornirà gli itinerari e le strategie d’azione per gestire la documentazione nei vari campi dell’archeologia. In particolare nella ricerca, nella conservazione e tutela, nella divulgazione e nell’archeologia preventiva. Il corso, in entrambi i moduli, avrà carattere di laboratorio con una preliminare lettura critica delle fonti archeologiche. Particolare riferimento verrà rivolto alle modalità di documentazione istituzionale, quindi forme di schedatura, classificazione e documentazione grafica, fotografica e testuale per reperti archeologici, strutture edilizie e monumenti, siti archeologici, musei. L’attività pratica consisterà nello studio e completa stesura di schede di reperto archeologico, monumentale e di sito, nonché la redazione di relazioni tecnico-scientifiche su specifici contesti archeologici. Ulteriore tema riguarderà il trattamento dei dati archeologici ai fini di ricerca e conservazione attraverso modalità di classificazione ed elaborazione della documentazione.
I principali temi trattati in entrambi i modulo sono tre: metodi di documentazione, strumenti di documentazione e importanza della documentazione. Questi tre principali argomenti verranno declinati in modo diverso nell’ambito dei singoli moduli con casi studio specifici, distinti per ambito cronologico e per contesto. Gli argomenti sono i seguenti:

1. Metodi di Documentazione
I metodi di documentazione in archeologia possono essere suddivisi in diverse categorie, in base alle esigenze specifiche del progetto e alla fase di indagine:

- Documentazione Visiva: Include fotografie, disegni e video. La fotografia è utilizzata per catturare le condizioni del sito, i dettagli dei reperti e il contesto stratigrafico. I disegni a mano o digitali sono fondamentali per rappresentare forme complesse e rilievi di oggetti, mentre le riprese video possono fornire una panoramica generale del sito.

- Documentazione Stratigrafica: La stratigrafia è essenziale per comprendere la sequenza temporale e l'uso di un sito. Gli archeologi registrano le diverse livelli di terreno, annotando le caratteristiche di ciascun strato, i reperti trovati e le relazioni spaziali. Questo metodo permette una lettura cronologica e contestuale delle scoperte.

- Campionamento e Catalogazione: Ogni reperto deve essere registrato in modo sistematico. Ciò implica il campionamento dei materiali e la loro catalogazione in database o registri di campo, dove vengono annotate informazioni come la provenienza, la datazione e le caratteristiche fisiche.

- Geolocalizzazione e GIS: L'uso di strumenti di geolocalizzazione globale (GPS) e sistemi informativi geografici (GIS) ha rivoluzionato la documentazione archeologica. Questi strumenti consentono di registrare con precisione le coordinate dei reperti e delle strutture, facilitando l'analisi spaziale e la visualizzazione dei dati su mappe interattive.

- Geoportali per l'Archeologia: costituiscono il punto di raccolta e condivisione online dei dati esito delle indagini archeologiche condotte sul territorio. In Italia oltre al sistema nazionale esistono progetti regionali. All’estero vi sono esempi importanti di geoportali per l’archeologia urili per confronto ed approfondimento.

2. Strumenti di Documentazione

Diverse tipologie di strumenti sono impiegati per la documentazione in archeologia, ognuno con le proprie specificità:

- Fotocamere Professionali: Utilizzate per la documentazione visiva, queste fotocamere possono includere obiettivi speciali per riprese ravvicinate e per la cattura di dettagli su pezzi archeologici.

- Droni: Sempre più utilizzati, i droni permettono di realizzare riprese aeree di siti archeologici, facilitando la mappatura e l'analisi del paesaggio.

- Stazioni Totali e Laser Scanner 3D: Questi strumenti permettono la registrazione tridimensionale dei siti, offrendo modelli digitali estremamente dettagliati. Questi modelli possono essere utilizzati per analisi dettagliate e per la conservazione digitale del patrimonio.

- Software di Analisi Dati: Programmi di modellazione 3D, di statistica permettono di elaborare e analizzare i dati raccolti, facilitando anche la presentazione dei risultati.

3. Importanza della Documentazione

La documentazione in archeologia non è solo una questione di registrazione, ma un'attività fondamentale per la ricerca e la conservazione del patrimonio culturale. Una buona documentazione permette:

- Conservazione: Riduce il rischio di perdita di informazioni e aiuta nella pianificazione delle strategie di conservazione.

- Ricerca: Facilita la condivisione dei dati con la comunità scientifica e permette a futuri ricercatori di accedere alle informazioni e alle analisi precedenti, promuovendo la continuità della ricerca.

- Educazione e Comunicazione: Favorisce la divulgazione dei risultati, rendendo la conoscenza archeologica più accessibile al pubblico e contribuendo alla sensibilizzazione sulla valorizzazione del patrimonio culturale.

In sintesi, la documentazione in archeologia è un aspetto vitale e multidimensionale, che implica l'uso di metodi e strumenti specifici, finalizzati a preservare e interpretare le tracce del passato. La combinazione di tecnologie moderne e pratiche tradizionali permette di affrontare la complessità del patrimonio archeologico, garantendo una comprensione e una valorizzazione sempre più approfondite delle culture di cui siamo eredi.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

I seguenti testi saranno integrati durante il corso da materiali didattici forniti dal docente.

Articoli tratti da: Archeologia e Calcolatori, 24, 2013 – Documentare l’archeologia 3.0
ISBN: 9788878145801

-P. Moscati, Jean-Claude Gardin (Parigi 1925-2013). Dalla meccanografia all’informatica archeologica, p. 7
-A. Anguissola, D. La Monica, S. Cresci, Solone: una banca dati delle norme per il patrimonio culturale. Roma e la tarda antichità, p. 55
-M. Limoncelli, G. Scardozzi, Dalla cartografia archeologica digitale al restauro virtuale: recenti casi di studio a Hierapolis di Frigia, p. 75
-D. Uzunov, F.C. Papparella, P. Brandmayr, C. Gangale, S. Larosa, A. Mazzei, Magna Sila: la tecnologia gis nello studio e ricostruzione del paesaggio archeologico, p. 119
-A. Cardaci, D. Gallina, A. Versaci, Laser Scanner 3D per lo studio e la catalogazione dell’archeologia medievale: la chiesa di Santa Croce in Bergamo, p. 209
-G. De Felice, Il nuovo allestimento della collezione archeologica della Fondazione Sicilia fra tecnologie e creatività, p. 249
-A. Fiorini, Nuove possibilità della fotogrammetria. La documentazione archeologica del nuraghe di Tanca Manna (Nuoro), p. 341
-A. Angelini, R. Gabrielli, Laser scanning e photo scanning. Tecniche di rilevamento per la documentazione 3d di beni architettonici ed archeologici, p. 379

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia

Per una lettura di approfondimento:
Alessandra Caravale (a cura di) 2016 - Scavare documentare conservare. Viaggio nella ricerca archeologica del CNR, CNR Edizioni.
Carolina Megale, Stefano Monti 2021 - Manuale di management per l'archeologia. Processi e procedure per l'archeologia nella società contemporanea, Mac-Graw Hill.

Obiettivi formativi

Obiettivi corso “Elementi di Economia aziendale per le istituzioni culturali
OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso ha l&#39;obiettivo di fornire una preparazione di base sulle
condizioni di esistenza delle aziende, sui criteri che presiedono alla loro conduzione e
sugli strumenti di misurazione dei risultati.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: al termine del corso lo studente
dovrà dimostrare di aver appreso sia tematiche di natura prevalentemente teorica -
riguardanti l&#39;azienda, il suo funzionamento e le relazioni che essa instaura con il suo
ambiente di riferimento - sia questioni operative, legate alla stima del reddito e del
capitale.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Lo studente dovrà
essere in grado di riconoscere le varie tipologie di aziende, comprendere i ruoli delle
persone che vi operano e identificare le parti che ne costituiscono la struttura. Inoltre, lo
studente dovrà essere in grado di quantificare l&#39;effetto che le principali operazioni di
gestione hanno sul capitale, sul risultato di periodo e sugli equilibri interni.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di
comprendere l&#39;azienda e il suo funzionamento nonché l&#39;opportunità di intraprendere
determinate operazioni di gestione in relazione agli effetti che le principali operazioni di
gestione hanno sulla composizione qualitative e quantitativa del capitale e del risultato
economico dell&#39;esercizio e, più in generale, sugli equilibri interni.
ABILITÀ COMUNICATIVE: La conoscenza della parte generale e operativa del corso
consentirà allo studente di acquisire il linguaggio tecnico della materia.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di
comprendere le tematiche di base dell&#39;economia aziendale che gli consentiranno di
leggere documenti o a partecipare a dibattiti a contenuto aziendale.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è strutturato in due parti (generale ed applicativa). Nella prima parte (generale) si analizzano le caratteristiche di funzionamento delle aziende, la loro struttura e le specifiche condizioni che ne delineano gli assetti istituzionali e gestionali. La seconda parte introduce lo studente all’applicazione dei concetti di base ai possibili contesti aziendali di riferimento ed alla acquisizione degli strumenti tecnici utili per valutare i risultati aziendali.

PARTE GENERALE:
L’Azienda sul piano oggettivo e soggettivo
• L’origine delle aziende: bisogni, beni e valore
• Significato, evoluzione e interpretazione del concetto di azienda
• Condizioni di esistenza, caratteri d’azienda e classificazioni
• Concetti di funzione, fine e gestione
• Attività e organizzazione delle aziende
• Soggetti aziendali: soggetto giuridico e soggetto economico
• Strategie

PARTE APPLICATIVA
La dimensione economica e finanziaria della gestione
• Nozioni di attività, passività e patrimonio netto.
• Analisi qualitativa e quantitativa del capitale.
• Nozioni di competenza economica e finanziaria.
• Le differenti configurazioni di capitale nell’ipotesi della continuità aziendale e nell’ipotesi di liquidazione.
• L’analisi della redditività e della liquidità attraverso l’utilizzo degli indici.
• L’analisi dei costi
• Fabbisogno di finanziamento; Autofinanziamento; Cash flow

Modalità Esame

L’esame di Economia aziendale è scritto e orale.
La prova scritta prevede una verifica:
- della conoscenza della parte generale del corso, mediante quesiti a risposta chiusa e aperta (10 punti)
- della conoscenza della parte applicativa del corso, mediante: 1 quesito sul calcolo del capitale e del reddito di periodo (5 punti); (b) 1 quesito a risposta aperta con implicazioni pratiche (es., analisi dei costi, indici di bilancio, autofinanziamento, fabbisogno, ...) (5 punti).
Sulla pagina dedicata della piattaforma moodle sono presenti format di esame (scritto) utili per approfondire la preparazione alla prova.
Ai fini della prova orale lo studente dovrà predisporre un progetto, da concordare con il docente, sulle criticità della futura applicazione, nelle istituzioni culturali, dell'ITAS 4, nella parte riguardante la rilevazione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale (10 punti).
Nel colloquio orale, dopo la discussione del progetto, lo studente dovrà rispondere a 2 o 3 domande relative ad argomenti riguardanti l'intero programma della materia.
In caso di mancato superamento dell’esame o di rifiuto del voto, lo studente potrà ripetere l’esame anche in un appello successivo della stessa sessione.

Testi adottati

1) G. Catturi, Principi di economia aziendale, Cedam, Padova, 7^ edizione 2021 (Modulo A: lezioni 1, 2, 8; Modulo B: lezioni 9, 10, 12, 15, 16 e 20; Modulo C: lezioni 22, 23, 24, 28 e 31).

2) E. Cavalieri - R. Franceschi Ferraris, Economia Aziendale, Vol. I, Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino, 2010, 4^ Edizione (Sezione II, Capitoli 3 e 5).

3) Materiale didattico disponibile sulla pagina web del corso della piattaforma MOODLE per le parti non comprese nei testi (Dispensa di contabilità, dispensa analisi dei costi)

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Sibilio B., Donato F., Governare e gestire le aziende culturali, Franco Angeli, Milano, 2015
ITAS 4, Immobilizzazioni materiali (https://accrual.rgs.mef.gov.it/.content/accrual_document/accrual_document_00001.html), per la parte relativa alla iscrizione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è strutturato in due parti (generale ed applicativa). Nella prima parte (generale) si analizzano le caratteristiche di funzionamento delle aziende, la loro struttura e le specifiche condizioni che ne delineano gli assetti istituzionali e gestionali. La seconda parte introduce lo studente all’applicazione dei concetti di base ai possibili contesti aziendali di riferimento ed alla acquisizione degli strumenti tecnici utili per valutare i risultati aziendali.

PARTE GENERALE:
L’Azienda sul piano oggettivo e soggettivo
• L’origine delle aziende: bisogni, beni e valore
• Significato, evoluzione e interpretazione del concetto di azienda
• Condizioni di esistenza, caratteri d’azienda e classificazioni
• Concetti di funzione, fine e gestione
• Attività e organizzazione delle aziende
• Soggetti aziendali: soggetto giuridico e soggetto economico
• Strategie

PARTE APPLICATIVA
La dimensione economica e finanziaria della gestione
• Nozioni di attività, passività e patrimonio netto.
• Analisi qualitativa e quantitativa del capitale.
• Nozioni di competenza economica e finanziaria.
• Le differenti configurazioni di capitale nell’ipotesi della continuità aziendale e nell’ipotesi di liquidazione.
• L’analisi della redditività e della liquidità attraverso l’utilizzo degli indici.
• L’analisi dei costi
• Fabbisogno di finanziamento; Autofinanziamento; Cash flow

Modalità Esame

L’esame di Economia aziendale è scritto e orale.
La prova scritta prevede una verifica:
- della conoscenza della parte generale del corso, mediante quesiti a risposta chiusa e aperta (10 punti)
- della conoscenza della parte applicativa del corso, mediante: 1 quesito sul calcolo del capitale e del reddito di periodo (5 punti); (b) 1 quesito a risposta aperta con implicazioni pratiche (es., analisi dei costi, indici di bilancio, autofinanziamento, fabbisogno, ...) (5 punti).
Sulla pagina dedicata della piattaforma moodle sono presenti format di esame (scritto) utili per approfondire la preparazione alla prova.
Ai fini della prova orale lo studente dovrà predisporre un progetto, da concordare con il docente, sulle criticità della futura applicazione, nelle istituzioni culturali, dell'ITAS 4, nella parte riguardante la rilevazione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale (10 punti).
Nel colloquio orale, dopo la discussione del progetto, lo studente dovrà rispondere a 2 o 3 domande relative ad argomenti riguardanti l'intero programma della materia.
In caso di mancato superamento dell’esame o di rifiuto del voto, lo studente potrà ripetere l’esame anche in un appello successivo della stessa sessione.

Testi adottati

1) G. Catturi, Principi di economia aziendale, Cedam, Padova, 7^ edizione 2021 (Modulo A: lezioni 1, 2, 8; Modulo B: lezioni 9, 10, 12, 15, 16 e 20; Modulo C: lezioni 22, 23, 24, 28 e 31).

2) E. Cavalieri - R. Franceschi Ferraris, Economia Aziendale, Vol. I, Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino, 2010, 4^ Edizione (Sezione II, Capitoli 3 e 5).

3) Materiale didattico disponibile sulla pagina web del corso della piattaforma MOODLE per le parti non comprese nei testi (Dispensa di contabilità, dispensa analisi dei costi)

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Sibilio B., Donato F., Governare e gestire le aziende culturali, Franco Angeli, Milano, 2015
ITAS 4, Immobilizzazioni materiali (https://accrual.rgs.mef.gov.it/.content/accrual_document/accrual_document_00001.html), per la parte relativa alla iscrizione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale

Obiettivi formativi

ARCHEOMETRIA
Obiettivi formativi
L’insegnamento mira a fornire gli strumenti di base per lo studio archeometrico di un manufatto di interesse
archeologico e/o storico artistico. Mediante lezioni frontali, attività pratiche in laboratorio e disamina di casi
studio, allo studente sarà permesso di comprendere come l’analisi scientifica (di tipo chimico e fisico) dei
materiali costitutivi può aiutare lo studio storico, storico-artistico e archeologico di un manufatto. Saranno
fornite le conoscenze essenziali di varie classi di materiali (pigmenti, metalli, vetri, ceramici, lapidei, da
costruzione), di alcune tecnologie di produzione e delle principali tecniche di indagine archeometrica per lo
studio dei materiali usati nel corso dei secoli a partire dalle civiltà antiche fino ad arrivare all&#39;arte
contemporanea.
Risultati di apprendimento attesi (1)
1 – Lo studente avrà sviluppato la conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche di base dei materiali
costitutivi dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e dei relativi processi di degrado al fine
di comprendere al meglio i risultati delle indagini scientifiche per uno studio basato sull’approccio
archeometrico.
2 - Lo studente avrà sviluppato la capacità di comprensione e applicazione dei contenuti discussi durante le
lezioni allo studio dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e del loro stato di conservazione.
Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Lo studente sarà in grado di valutare e riconoscere materiali e forme di degrado dei manufatti di interesse
archeologico e storico-artistico ragionando in maniera interdisciplinare, ovvero integrando i risultati delle
indagini scientifiche con studi di tipo storico, archeologico e storico-artistico.
4 - Lo studente sarà in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori
specialisti e non specialisti
5 - Lo studente sarà in grado di descrivere temi scientifici inerenti i materiali costitutivi delle opere d’arte
nella forma scritta e orale e metterli a confronto con studi di tipo storico, archeologico e storico-artistico.

Scheda Docente

Programma del corso

Pigmenti e coloranti naturali e artificiali. Argille, terrecotte, ceramiche, vetri. Metalli e leghe. Cross sections. Microscopia ottica ed elettronica. Spettroscopia nel visibile e nell’ultravioletto. Tecniche di indagine fotografica UV, VIS, IR. Tecniche radiografiche. Diffrazione ai raggi X. Fluorescenza X. Metodi di datazione: datazione al radiocarbonio, , termoluminescenza.

Modalità Esame

La prova orale esame consterà di un colloquio durante il quale lo studente dovrà dimostrare di aver compreso le caratteristiche chimico-fisiche di base dei materiali costitutivi dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e i relativi processi di degrado oltre che i principi di base delle principali tecniche di indagine scientifica impiegate per uno studio di tipo archeometrico. Lo studente dovrà inoltre dimostrare di saper improntare lo studio interdisciplinare di un manufatto di interesse archeologico e/o storico artistico.
Verranno sottoposte allo studente almeno 2 domande oltre all'esposizione di un argomento a piacere volto a valutare l'approccio critico all'analisi archeometrica. Il giudizio finale sarà sufficiente se lo studente risponderà in maniera esaustiva a 2/3 delle domande del colloquio.

Testi adottati

U. Leute, Archeometria, N.I.S. Roma 1993
A. Castellano, M. Martini, E. Sibilia (a cura di), Elementi di archeometria, Egea, Milano 2001
S. Siano (a cura di), Archeometria e restauro. L’innovazione tecnologica, Nardini editore, 2012
Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli: II, IV, VI, VII, VIII, XII.
Liritzis, I., Laskaris, N., Vafiadou A., Karapanagiotis I., Volonakis, P., Papageorgopoulou, C., Bratitsi, M., Archaeometry: an overview, in SCIENTIFIC CULTURE, Vol. 6, No. 1, (2020), pp. 49-98. DOI: 10.5281/zenodo.3625220

Modalità di svolgimento

Le lezioni si terranno in modalità mista come previsto dal regolamento di ateneo

Modalità di frequenza

facoltativa

Bibliografia

Uleriore bibliografia e materiale didattico supplementare saranno forniti nel corso delle lezioni.

Obiettivi formativi

Il corso di Lingua inglese si propone di sviluppare le competenze comunicative della lingua inglese, consolidando una conoscenza scolastica dell'inglese generale in accesso e conducendola verso un livello B1+ del Quadro di riferimento europeo. Parallelamente, intende presentare un importante argomento delle culture anglofone (le Nursery Rhymes) e attraverso queste sviluppare in particolare la competenza pratica e metalinguistica della produzione orale.
Nei termini dei descrittori di Dublino:
1) Conoscenza e capacità di comprensione della lingua inglese scritta e orale al livello B1+; conoscenza dei fondamenti della fonologia e della grammatica comunicative della lingua inglese.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate a testi quali: il corpus delle Nursery Rhymes; il programma del corso e le modalità dell’esame in italiano e inglese; lezioni teoriche tenute in lingua inglese; testi di riferimento in lingua inglese; istruzioni e consegne di compiti e attività su piattaforma UniTusMoodle; comprensione dei commenti valutativi del docente.
3) Autonomia di giudizio: capacità di orientarsi nella scelta tra opzioni linguistiche semanticamente equivalenti ma differenti per contesto culturale e situazione comunicativa (pragmatica della lingua).
4) Abilità comunicative: abilità di produzione orale e scritta a livello B1+ nella lingua inglese; abilità di relazionarsi con il resto del gruppo e di lavorare in coppia o in squadra;
5) Capacità di apprendere: sviluppo di abilità trasversali di tipo metacognitivo, metalinguistico e di ricerca delle fonti anche online; abilità digitali per sostenere l'apprendimento online; conoscenze di formattazione editorialThe general objective of this course is the development of the practical communicative competence of the English language towards a level B1+ (see CEFR) while enhancing students' metalinguistic awareness. It will also present a relevant cultural topic such as the Nursery Rhymes and will focus on practical and metalinguistic competence of oral production.

Scheda Docente

Programma del corso

TITOLO DEL CORSO: "Amazing Nursery Rhymes: Learning English pronunciation (and a lot more) through Nursery Rhymes".
Le abilità comunicative dell'inglese L2 verranno sviluppate a partire da un liv. A2, comprovato in accesso tramite test di piazzamento, tramite una metodologia "Culture and Content based", ovvero, mirando simultaneamente a approfondire le competenze comunicative dell’adulto e a formare un patrimonio fonetico, lessicale, espressivo (e in seconda istanza grammaticale), utili alla specifica professionalità dell’educatore di bambini da 0 a 3 anni, all'educatore carcerario, ma anche al mediatore di patrimonio culturale immateriale. In questo senso il corpus delle Nursery Rhymes inglese è molto indicato da parecchi punti di vista: per la cura della pronuncia e dell’oralità, tipiche dell’insegnamento con i bambini in prospettiva di inclusione, come stimolo alla ricerca in ambito culturale e storico multilingue, come arricchimento del lessico andando a includere anche lemmi non frequenti, come esercizio delle principali forme del sistema verbale, come strategia motivazionale e rispondente a diversi stili di apprendimento.

Modalità Esame

La verifica finale consiste in un test composto da cinque attività a risposta chiusa e a risposta aperta e somministrato attraverso la piattaforma UniTusMoodle. La valutazione assegna un punteggio di 5 punti per ciascuno dei test a scelta chiusa e di 10 per la prova di composizione scritta per un totale di 30/30. La soglia di superamento è fissata a 18/30. La componente di lavoro svolto in piattaforma, specialmente nel caso di consegna di task di ricerca, dà diritto a un bonus fino a 4 punti.

Testi adottati

I. Opie & P. Opie, The Oxford Dictionary of Nursery Rhymes, Oxford, Clarendon,1951 (on internetarchive.org)
Geoffrey Leech & Jan Svartvik, A Communicative Grammar of English, Longman, any edition.

Modalità di svolgimento

La distribuzione del contenuto e della sua somministrazione segue i descrittori del QCR per i livelli A2 e B1: il topic verrà trattato a partire dall’apprendimento di Nursery Rhymes e procedendo verso un ampliamento a testualità adatte all’adulto:

1. le parti del corpo (+ le più comuni malattie)
2. i colori (+ stati fisici e d’animo; metafore e idiomatismi collegati ai colori)
3. abitudini quotidiane (risveglio e andata a letto; cibo e vestiario)
4. attività fisiche outdoor (+ sport e ginnastica; il tempo atmosferico)
5. la casa: oggetti, spazi, piccoli lavori e attività indoor (+ le tecnologie)
6. i numeri, le operazioni, le misure (+ lo shopping)
7. la famiglia e gli amici (+ gli affetti)
8. la scuola: lessico di base (+ altri mestieri, vecchi e nuovi)
9. le storie e i racconti
10. sogni e progetti tra passato e futuro.

La piattaforma UniTusMoodle dei materiali didattici conterrà tutti i materiali utilizzati nelle lezioni in presenza e molte altre attività da svolgere da remoto: attività di lettura e di ricerca, esercizi per consolidare e approfondire, simulazioni dell’esame finale, ecc. Verranno favoriti i progetti individuali e di gruppo.

Modalità di frequenza

Frequenza molto raccomandata ma sostituibile dal lavoro in piattaforma che è obbligatorio prima dell'esame.

Bibliografia

Roberts, C. (2004). Heavy words lightly thrown: The reason behind the rhyme. Granta Books.
Jack, A. (2008). Pop goes the weasel. The secret meanings of nursery rhymes. Penguin.
Schön, D., Boyer, M., Moreno, S., Besson, M., Peretz, I., & Kolinsky, R. (2008). Songs as an aid for language acquisition. Cognition, 106, 975-983.
Nixon May, B. (2020). The rhyme and reason for nursery rhymes in the elementary music classroom. General Music Today, 33(2), 1-7.
Harrison, B. & Rappaport, A. (2006). Flocabulary. The hip-hop approach to SAT-level vocabulary building. Cider Mill Press.
Graziano, A. (2015). Three men in a boat: Jack, Guy and King Cole. Teaching language and culture through nursery rhymes and famous proper names. Kobe City University of Foreign Studies Annals of Foreign Studies, 90, 77-90.
Costenaro, V. (2013). Phonological awareness in preschool English Language Teaching. A proposal of innovative EFL tasks. Lap Lambert.

Scheda Docente

Programma del corso

TITOLO DEL CORSO: "Amazing Nursery Rhymes: Learning English pronunciation (and a lot more) through Nursery Rhymes".
Le abilità comunicative dell'inglese L2 verranno sviluppate a partire da un liv. A2, comprovato in accesso tramite test di piazzamento, tramite una metodologia "Culture and Content based", ovvero, mirando simultaneamente a approfondire le competenze comunicative dell’adulto e a formare un patrimonio fonetico, lessicale, espressivo (e in seconda istanza grammaticale), utili alla specifica professionalità dell’educatore di bambini da 0 a 3 anni, all'educatore carcerario, ma anche al mediatore di patrimonio culturale immateriale. In questo senso il corpus delle Nursery Rhymes inglese è molto indicato da parecchi punti di vista: per la cura della pronuncia e dell’oralità, tipiche dell’insegnamento con i bambini in prospettiva di inclusione, come stimolo alla ricerca in ambito culturale e storico multilingue, come arricchimento del lessico andando a includere anche lemmi non frequenti, come esercizio delle principali forme del sistema verbale, come strategia motivazionale e rispondente a diversi stili di apprendimento.

Modalità Esame

La verifica finale consiste in un test composto da cinque attività a risposta chiusa e a risposta aperta e somministrato attraverso la piattaforma UniTusMoodle. La valutazione assegna un punteggio di 5 punti per ciascuno dei test a scelta chiusa e di 10 per la prova di composizione scritta per un totale di 30/30. La soglia di superamento è fissata a 18/30. La componente di lavoro svolto in piattaforma, specialmente nel caso di consegna di task di ricerca, dà diritto a un bonus fino a 4 punti.

Testi adottati

I. Opie & P. Opie, The Oxford Dictionary of Nursery Rhymes, Oxford, Clarendon,1951 (on internetarchive.org)
Geoffrey Leech & Jan Svartvik, A Communicative Grammar of English, Longman, any edition.

Modalità di svolgimento

La distribuzione del contenuto e della sua somministrazione segue i descrittori del QCR per i livelli A2 e B1: il topic verrà trattato a partire dall’apprendimento di Nursery Rhymes e procedendo verso un ampliamento a testualità adatte all’adulto:

1. le parti del corpo (+ le più comuni malattie)
2. i colori (+ stati fisici e d’animo; metafore e idiomatismi collegati ai colori)
3. abitudini quotidiane (risveglio e andata a letto; cibo e vestiario)
4. attività fisiche outdoor (+ sport e ginnastica; il tempo atmosferico)
5. la casa: oggetti, spazi, piccoli lavori e attività indoor (+ le tecnologie)
6. i numeri, le operazioni, le misure (+ lo shopping)
7. la famiglia e gli amici (+ gli affetti)
8. la scuola: lessico di base (+ altri mestieri, vecchi e nuovi)
9. le storie e i racconti
10. sogni e progetti tra passato e futuro.

La piattaforma UniTusMoodle dei materiali didattici conterrà tutti i materiali utilizzati nelle lezioni in presenza e molte altre attività da svolgere da remoto: attività di lettura e di ricerca, esercizi per consolidare e approfondire, simulazioni dell’esame finale, ecc. Verranno favoriti i progetti individuali e di gruppo.

Modalità di frequenza

Frequenza molto raccomandata ma sostituibile dal lavoro in piattaforma che è obbligatorio prima dell'esame.

Bibliografia

Roberts, C. (2004). Heavy words lightly thrown: The reason behind the rhyme. Granta Books.
Jack, A. (2008). Pop goes the weasel. The secret meanings of nursery rhymes. Penguin.
Schön, D., Boyer, M., Moreno, S., Besson, M., Peretz, I., & Kolinsky, R. (2008). Songs as an aid for language acquisition. Cognition, 106, 975-983.
Nixon May, B. (2020). The rhyme and reason for nursery rhymes in the elementary music classroom. General Music Today, 33(2), 1-7.
Harrison, B. & Rappaport, A. (2006). Flocabulary. The hip-hop approach to SAT-level vocabulary building. Cider Mill Press.
Graziano, A. (2015). Three men in a boat: Jack, Guy and King Cole. Teaching language and culture through nursery rhymes and famous proper names. Kobe City University of Foreign Studies Annals of Foreign Studies, 90, 77-90.
Costenaro, V. (2013). Phonological awareness in preschool English Language Teaching. A proposal of innovative EFL tasks. Lap Lambert.

Obiettivi formativi

Conoscenza delle pratiche della filologia italiana e della terminologia tecnica relativa. Conoscenza degli strumenti cartacei e elettronici della ricerca filologica. Esame filologico e storico-letterario della tradizione epistolare di pertinenza farnesiana, su cui si concentra il progetto di ricerca "Enciclopedia farnesiana".
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione di testo e contesto in una prospettiva microanalitica dei prodotti letterari;
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all'analisi testuale e filologica di testi letterari e documenti epistolari di ambito farnesiano;
3) Aumento dell’autonomia di giudizio a seguito di un'acquisita autonomia di indagine nel panorama degli strumenti bibliografici (cartacei e elettronici) connessi alla disciplina filologica;
4) Potenziamento delle abilità comunicative scritte e orali attraverso dibattiti e approfondimenti seminariali sulle scritture formalizzate;
5) Sviluppo della capacità di apprendere tramite la considerazione dei testi in funzione della storia della tradizione orale, manoscritta e a stampa dei medesimi.

Scheda Docente

Programma del corso

- Modulo I (28 ore di lezioni frontali): Fondamenti di filologia italiana
Storia della disciplina e terminologia tecnica; supporti della scrittura (manoscritti e stampe); teoria e pratiche ecdotiche prima e dopo Lachmann; la filologia d’autore. Approfondimento su alcuni casi esemplari della filologia italiana. Presentazione dei principali strumenti cartacei e elettronici della ricerca filologica.

- Modulo II (20 ore di lezioni frontali): Dagli Xenia a Satura. Alle origini del quarto libro di poesia di Eugenio Montale
Lettura critica e analisi filologica degli Xenia montaliani e di altri testi confluiti in Satura, con particolare attenzione alla genesi del quarto libro di poesia montaliano e alla relativa variantistica. Su tali basi si approfondirà la svolta stilistica impressa da Satura nella storia della poesia di Montale.

Modalità Esame

Esoneri in itinere (facoltativi) e colloquio finale sui temi del corso.
Il colloquio sarà così strutturato: primo quesito iniziale di carattere generale sui fondamenti della disciplina e sulla terminologia tecnica; secondo quesito mirato su un argomento specifico per valutare le capacità di autonomia e giudizio acquisite dallo studente.

Testi adottati

Modulo I:
P. Stoppelli, Filologia della letteratura italiana, Roma, Carocci, 2008 (e successive ristampe e edizioni).

Modulo II:
1) E. Montale, Satura, a cura di R. Castellana, Milano, Mondadori, 2009 (e successive ristampe), limitatamente alle pp. 1-80.
2) R. Castellana, Satura, in Montale, a cura di P. Marini e N. Scaffai, Roma, Carocci, 2019 (e successive ristampe), pp. 93-115.
3) M. A. Grignani, Per una storia del testo di "Xenia", in «Studi di filologia italiana», XXXII, 1974, pp. 359-386 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso).

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa

Bibliografia

Le indicazioni bibliografiche di riferimento verranno fornite nel corso delle lezioni

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione: essere in grado di leggere in maniera critica il rapporto tra media e società nello sviluppo storico e acquisire le competenze storiche, tecnologiche e teoriche necessarie a comprendere ed interpretare forme, linguaggi e pratiche mediali;
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: acquisire gli strumenti e i linguaggi adeguati per analizzare in maniera approfondita l’esperienza quotidiana con i media ed interpretare correttamente gli scenari sociali mediali del passato e quelli emergenti, nell’ industria culturale e nelle pratiche sociali;
3. Autonomia di giudizio: applicare le conoscenze acquisite durante il corso per analizzare in chiave critica le trasformazioni introdotte dai media nella storia dell’uomo occidentale, in particolare nel contesto della società contemporanea;
4. Abilità comunicative: acquisire un adeguato lessico specialistico e dimostrare di padroneggiare la terminologia e i concetti fondamentali del corso;
5. Capacità di apprendere: acquisire l’autonomia necessaria ad aggiornare continuamente le conoscenze e competenze acquisite durante il corso per applicarle all’analisi delle continue evoluzioni che caratterizzano il rapporto tra tecnologie mediali e realtà sociale.

Attività di Laboratorio: Le attività di laboratorio costituiscono parte integrante dell’insegnamento ed affiancheranno la didattica frontale. Si baseranno prevalentemente su lavori di gruppo nei quali gli studenti saranno coinvolti in analisi riguardanti le pratiche d’uso dei media.

Scheda Docente

Programma del corso

-Oralità e scrittura. La storia dell'uomo e l'artefatto comunicativo, mezzi di comunicazione e trasformazioni sociali.
-Le radici del moderno: nascita della civiltà metropolitana e delle estetiche del consumo, archeologia dei mezzi di comunicazione di massa (1800-1850).
-Avvento della riproducibilità tecnica dell'opera d'arte, sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa e dell'audiovisivo, trasformazioni progressive di letteratura e società (1850-1900).
-Dalle avanguardie storiche alla nascita dell'immaginario collettivo moderno (1900-1930).
-Crescita e destrutturazione dell'industria culturale di massa, informazione, istruzione, divertimento. Ridefinizione dell'opinione pubblica (1930-1970).
-Trasformazione delle politiche culturali e del sistema dei media generalisti, avvento della neo-televisione (1970-1980).
-Nascita e sviluppo dei nuovi media interattivi, diffusione dell'informatica e della telematica, rapporto tra innovazione tecnologica, modelli di conoscenza e relazioni sociali.
La società delle reti. La cultura convergente (1980-2020).

Modalità Esame

La prova di esame orale può essere integrata da attività applicative di diverso genere, individuali o di gruppo, oggetto di valutazione durante il ciclo delle attività didattiche.
La valutazione orale verificherà in particolare le conoscenze dello studente rispetto
1. l'evoluzione dei media in un quadro storico e culturale.
2. le forme e i dispositivi mediali, nella distinzione e nell'interazione sistemica.
3. i classici e le teorie di riferimento nell'analisi mediale.

Testi adottati

1. S. Brancato, S. Cristante, L'avventura umana nella comunicazione. Dal corpo dei Sapiens agli algoritmi, Luca Sossella, Roma, 2022 (ISBN: 9791259980243).

2. G. Boccia Artieri, F. Colombo, G. Gili, Comunicare. Persone, relazioni, media, Laterza, Roma-Bari, 2022 (ISBN: 9788859300700).

3. D. Bennato, M. Farci, G. Fiorentino (a cura di), Dizionario mediologico della guerra in Ucraina, Guerini, Milano, 2023 (ISBN: 9788881074747).

4. M. Pireddu, M. Serra, a cura di, Mediologia. Una disciplina attraverso i suoi classici, Liguori, Napoli 2012 (ISBN: 9788820756017).

Modalità di svolgimento

Il corso prevede lezioni frontali che accostano la trattazione teorico culturale alla presentazione e discussione di casi concreti di studio. Inoltre parti del corso saranno arricchite da momenti laboratoriali, interventi di esperti esterni, visite presso aziende o istituzioni del territorio.
- Lezioni frontali.
- Laboratori didattici.
- Lavori di gruppo.
- Incontri con specialisti esterni.
- Visite sul campo.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

A. Abruzzese, P. Mancini, Sociologie della comunicazione, Laterza, Roma 2007
(ISBN 9788842084846).
G. Fiorentino, Dalla parte del suono. Radio, Sud e Mediterraneo 1943-1978, Settecittà, Viterbo 2018 (ISBN ISBN 978-88-7853-827-6)
G. Fiorentino, Il flaneur e lo spettatore. La fotografia dallo stereoscopio all'immagine digitale, con testi di C. Baudelaire e O. W. Holmes, Franco Angeli, Milano 2014 (ISBN 9788891708960)
G. Fiorentino, Il sogno dell'immagine. Per un'archeologia fotografica dello sguardo. Benjamin, Rauschenberg e Instagram, Meltemi, Milano 2019 (ISBN 8855190571).

Scheda Docente

Programma del corso

-Oralità e scrittura. La storia dell'uomo e l'artefatto comunicativo, mezzi di comunicazione e trasformazioni sociali.
-Le radici del moderno: nascita della civiltà metropolitana e delle estetiche del consumo, archeologia dei mezzi di comunicazione di massa (1800-1850).
-Avvento della riproducibilità tecnica dell'opera d'arte, sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa e dell'audiovisivo, trasformazioni progressive di letteratura e società (1850-1900).
-Dalle avanguardie storiche alla nascita dell'immaginario collettivo moderno (1900-1930).
-Crescita e destrutturazione dell'industria culturale di massa, informazione, istruzione, divertimento. Ridefinizione dell'opinione pubblica (1930-1970).
-Trasformazione delle politiche culturali e del sistema dei media generalisti, avvento della neo-televisione (1970-1980).
-Nascita e sviluppo dei nuovi media interattivi, diffusione dell'informatica e della telematica, rapporto tra innovazione tecnologica, modelli di conoscenza e relazioni sociali.
La società delle reti. La cultura convergente (1980-2020).

Modalità Esame

La prova di esame orale può essere integrata da attività applicative di diverso genere, individuali o di gruppo, oggetto di valutazione durante il ciclo delle attività didattiche.
La valutazione orale verificherà in particolare le conoscenze dello studente rispetto
1. l'evoluzione dei media in un quadro storico e culturale.
2. le forme e i dispositivi mediali, nella distinzione e nell'interazione sistemica.
3. i classici e le teorie di riferimento nell'analisi mediale.

Testi adottati

1. S. Brancato, S. Cristante, L'avventura umana nella comunicazione. Dal corpo dei Sapiens agli algoritmi, Luca Sossella, Roma, 2022 (ISBN: 9791259980243).

2. G. Boccia Artieri, F. Colombo, G. Gili, Comunicare. Persone, relazioni, media, Laterza, Roma-Bari, 2022 (ISBN: 9788859300700).

3. D. Bennato, M. Farci, G. Fiorentino (a cura di), Dizionario mediologico della guerra in Ucraina, Guerini, Milano, 2023 (ISBN: 9788881074747).

4. M. Pireddu, M. Serra, a cura di, Mediologia. Una disciplina attraverso i suoi classici, Liguori, Napoli 2012 (ISBN: 9788820756017).

Modalità di svolgimento

Il corso prevede lezioni frontali che accostano la trattazione teorico culturale alla presentazione e discussione di casi concreti di studio. Inoltre parti del corso saranno arricchite da momenti laboratoriali, interventi di esperti esterni, visite presso aziende o istituzioni del territorio.
- Lezioni frontali.
- Laboratori didattici.
- Lavori di gruppo.
- Incontri con specialisti esterni.
- Visite sul campo.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

A. Abruzzese, P. Mancini, Sociologie della comunicazione, Laterza, Roma 2007
(ISBN 9788842084846).
G. Fiorentino, Dalla parte del suono. Radio, Sud e Mediterraneo 1943-1978, Settecittà, Viterbo 2018 (ISBN ISBN 978-88-7853-827-6)
G. Fiorentino, Il flaneur e lo spettatore. La fotografia dallo stereoscopio all'immagine digitale, con testi di C. Baudelaire e O. W. Holmes, Franco Angeli, Milano 2014 (ISBN 9788891708960)
G. Fiorentino, Il sogno dell'immagine. Per un'archeologia fotografica dello sguardo. Benjamin, Rauschenberg e Instagram, Meltemi, Milano 2019 (ISBN 8855190571).

Obiettivi formativi

Comprensione dell'evoluzione storica dell'italiano, delle sue strutture grammaticali, delle sue varietà e del suo rapporto con altre lingue.
Padronanza della fenomenologia di base e delle relativa terminologia. Capacità di analisi linguistica e grammaticale di un testo.
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di conoscere i momenti fondamentali della storia della lingua italiana, delle caratteristiche linguistiche delle sue strutture e delle sue principali varietà; individuare le peculiarità linguistiche e formali dei testi, descriverli secondo la terminologia appropriata e saperne interpretare i valori connotativi; usare in modo adeguato le risorse linguistiche e grammaticali per produrre testi autonomamente.

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo A prof. R. Gualdo
Il modulo sarà dedicato a descrivere i lineamenti essenziali della grammatica storica della lingua italiana, nei suoi tratti fonologici, morfologici e sintattici. Saranno quindi descritti il profilo dell’Italia dialettale e il quadro delle varietà del repertorio linguistico italiano. Queste nozioni introdurranno all’analisi delle prime testimonianze degli antichi volgari italiani e dei passi del Decameron del Boccaccio antologizzati nel manuale di grammatica storica.
Al termine del modulo gli studenti conosceranno i principali tratti evolutivi che dal latino volgare hanno portato alla formazione degli antichi volgari italiani e in particolare delle varietà toscane; sapranno descrivere il quadro delle varietà linguistiche italiane e conosceranno i più antichi testi volgari.
modulo B prof. L. Clemenzi
Il modulo sarà dedicato alla storia della grammaticografia e della lessicografia italiane. Verrà ripercorso il ruolo assunto da grammatiche e vocabolari nel processo di codificazione della norma linguistica a partire dal XVI-XVII secolo e di tali strumenti si seguiranno le produzione e l’evoluzione fino all’inizio degli anni Duemila, anche consultando gli archivi e le risorse in rete attualmente disponibili.

Modalità Esame

Prova orale o mista e valutazione “in itinere” L’esame finale sarà orale; gli studenti frequentanti svolgeranno prove “in itinere” per verificare il livello di conoscenze raggiunto.

Testi adottati

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, UTET Università, 2023 (l’intero volume)
G. Patota, Nuovi lineamenti di grammatica storica italiana. Con un’antologia di documenti antichi. Terza edizione, Bologna, Il Mulino, 2024 (i capp. I-V più le parti commentate a lezione)

Modalità di svolgimento

Le 48 ore di didattica saranno suddivise così: 32 ore di didattica frontale e di attività seminariale; 16 ore di laboratorio con l’uso dei laboratori informatici del DISTU.

Modalità di frequenza

La frequenza è vivamente consigliata. Gli studenti che non possono frequentare i corsi devono procurarsi i materiali didattici caricati nella piattaforma Moodle e conoscerli in modo approfondito.

Bibliografia

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, UTET Università, 2023 (l’intero volume)
G. Patota, Nuovi lineamenti di grammatica storica italiana. Con un’antologia di documenti antichi. Terza edizione, Bologna, Il Mulino, 2024 (i capp. I-V più le parti commentate a lezione)

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo A prof. R. Gualdo
Il modulo sarà dedicato a descrivere i lineamenti essenziali della grammatica storica della lingua italiana, nei suoi tratti fonologici, morfologici e sintattici. Saranno quindi descritti il profilo dell’Italia dialettale e il quadro delle varietà del repertorio linguistico italiano. Queste nozioni introdurranno all’analisi delle prime testimonianze degli antichi volgari italiani e dei passi del Decameron del Boccaccio antologizzati nel manuale di grammatica storica.
Al termine del modulo gli studenti conosceranno i principali tratti evolutivi che dal latino volgare hanno portato alla formazione degli antichi volgari italiani e in particolare delle varietà toscane; sapranno descrivere il quadro delle varietà linguistiche italiane e conosceranno i più antichi testi volgari.
modulo B prof. L. Clemenzi
Il modulo sarà dedicato alla storia della grammaticografia e della lessicografia italiane. Verrà ripercorso il ruolo assunto da grammatiche e vocabolari nel processo di codificazione della norma linguistica a partire dal XVI-XVII secolo e di tali strumenti si seguiranno le produzione e l’evoluzione fino all’inizio degli anni Duemila, anche consultando gli archivi e le risorse in rete attualmente disponibili.

Modalità Esame

Prova orale o mista e valutazione “in itinere” L’esame finale sarà orale; gli studenti frequentanti svolgeranno prove “in itinere” per verificare il livello di conoscenze raggiunto.

Testi adottati

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, UTET Università, 2023 (l’intero volume)
G. Patota, Nuovi lineamenti di grammatica storica italiana. Con un’antologia di documenti antichi. Terza edizione, Bologna, Il Mulino, 2024 (i capp. I-V più le parti commentate a lezione)

Modalità di svolgimento

Le 48 ore di didattica saranno suddivise così: 32 ore di didattica frontale e di attività seminariale; 16 ore di laboratorio con l’uso dei laboratori informatici del DISTU.

Modalità di frequenza

La frequenza è vivamente consigliata. Gli studenti che non possono frequentare i corsi devono procurarsi i materiali didattici caricati nella piattaforma Moodle e conoscerli in modo approfondito.

Bibliografia

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, UTET Università, 2023 (l’intero volume)
G. Patota, Nuovi lineamenti di grammatica storica italiana. Con un’antologia di documenti antichi. Terza edizione, Bologna, Il Mulino, 2024 (i capp. I-V più le parti commentate a lezione)

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo A prof. R. Gualdo
Il modulo sarà dedicato a descrivere i lineamenti essenziali della grammatica storica della lingua italiana, nei suoi tratti fonologici, morfologici e sintattici. Saranno quindi descritti il profilo dell’Italia dialettale e il quadro delle varietà del repertorio linguistico italiano. Queste nozioni introdurranno all’analisi delle prime testimonianze degli antichi volgari italiani e dei passi del Decameron del Boccaccio antologizzati nel manuale di grammatica storica.
Al termine del modulo gli studenti conosceranno i principali tratti evolutivi che dal latino volgare hanno portato alla formazione degli antichi volgari italiani e in particolare delle varietà toscane; sapranno descrivere il quadro delle varietà linguistiche italiane e conosceranno i più antichi testi volgari.

Modulo B prof. L. Clemenzi
Il modulo sarà dedicato alla storia della grammaticografia e della lessicografia italiane. Verrà ripercorso il ruolo assunto da grammatiche e vocabolari nel processo di codificazione della norma linguistica a partire dal XVI-XVII secolo e di tali strumenti si seguiranno la produzione e l’evoluzione fino all’inizio degli anni Duemila, anche consultando gli archivi e le risorse in rete attualmente disponibili.
Al termine del modulo gli studenti avranno una conoscenza approfondita della grammaticografia e della lessicografia italiane e sapranno consultare in modo critico dizionari e grammatiche a stampa e in rete.

Modalità Esame

L’esame finale sarà orale; gli studenti frequentanti svolgeranno prove “in itinere” per verificare il livello di conoscenze raggiunto.

Testi adottati

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, Milano, Mondadori Education, 2023 (l’intero volume).
Ulteriori materiali didattici saranno forniti durante il corso nella piattaforma UnitusMoodle.

Modalità di frequenza

La frequenza dei corsi in presenza non è obbligatoria ma è vivamente consigliata, a causa degli aspetti tecnici della materia e dello svolgimento di seminari e attività di laboratorio.

Bibliografia

Bibliografia del modulo A (Prof. R. Gualdo)
G. Lauta, Esercizi di grammatica storica italiana. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2024.
G. Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Bologna, Il Mulino, 2021, 3 voll.

Bibliografia del modulo B (Prof. L. Clemenzi)
S. Fornara, Breve storia della grammatica italiana. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2019.
V. Della Valle, Dizionari italiani: storia, tipi, struttura. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2024.

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo A prof. R. Gualdo
Il modulo sarà dedicato a descrivere i lineamenti essenziali della grammatica storica della lingua italiana, nei suoi tratti fonologici, morfologici e sintattici. Saranno quindi descritti il profilo dell’Italia dialettale e il quadro delle varietà del repertorio linguistico italiano. Queste nozioni introdurranno all’analisi delle prime testimonianze degli antichi volgari italiani e dei passi del Decameron del Boccaccio antologizzati nel manuale di grammatica storica.
Al termine del modulo gli studenti conosceranno i principali tratti evolutivi che dal latino volgare hanno portato alla formazione degli antichi volgari italiani e in particolare delle varietà toscane; sapranno descrivere il quadro delle varietà linguistiche italiane e conosceranno i più antichi testi volgari.

Modulo B prof. L. Clemenzi
Il modulo sarà dedicato alla storia della grammaticografia e della lessicografia italiane. Verrà ripercorso il ruolo assunto da grammatiche e vocabolari nel processo di codificazione della norma linguistica a partire dal XVI-XVII secolo e di tali strumenti si seguiranno la produzione e l’evoluzione fino all’inizio degli anni Duemila, anche consultando gli archivi e le risorse in rete attualmente disponibili.
Al termine del modulo gli studenti avranno una conoscenza approfondita della grammaticografia e della lessicografia italiane e sapranno consultare in modo critico dizionari e grammatiche a stampa e in rete.

Modalità Esame

L’esame finale sarà orale; gli studenti frequentanti svolgeranno prove “in itinere” per verificare il livello di conoscenze raggiunto.

Testi adottati

P. Trifone, E. Picchiorri, G. Zarra, L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura, Milano, Mondadori Education, 2023 (l’intero volume).
Ulteriori materiali didattici saranno forniti durante il corso nella piattaforma UnitusMoodle.

Modalità di frequenza

La frequenza dei corsi in presenza non è obbligatoria ma è vivamente consigliata, a causa degli aspetti tecnici della materia e dello svolgimento di seminari e attività di laboratorio.

Bibliografia

Bibliografia del modulo A (Prof. R. Gualdo)
G. Lauta, Esercizi di grammatica storica italiana. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2024.
G. Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Bologna, Il Mulino, 2021, 3 voll.

Bibliografia del modulo B (Prof. L. Clemenzi)
S. Fornara, Breve storia della grammatica italiana. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2019.
V. Della Valle, Dizionari italiani: storia, tipi, struttura. Nuova edizione, Roma, Carocci, 2024.

Obiettivi formativi

a) OBIETTIVI FORMATIVI:
Acquisire competenze teoriche ed operative sulla comprensione della sintassi del linguaggio filmico e per lo sviluppo di una capacità di lettura critica di film e contenuti audiovisivi.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
b1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Conoscenze relative alle strutture narrative principali utilizzate dal racconto cinematografico intese in termini di sceneggiatura, di regia, di montaggio.
b2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
Gli studenti apprenderanno metodologie di interpretazione e applicazione del linguaggio del film, discusso in rapporto alle modalità produzione contemporanee.
b3) Autonomia di giudizio (making judgements):
Si porterà gli studenti a riflettere in maniera autonoma e critica sulle principali teorie e tecniche relative ai media digitali.
b4) Abilità comunicative (communication skills):
Gli studenti apprenderanno il lessico specifico e le tecniche dei media audiovisivi digitali.
b5) Capacità di apprendere (learning skills):
Gli studenti saranno in grado di interpretare le peculiarità dei media audiovisivi digitali, comprendendo significati e strumenti di realizzazione.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso passerà in rassegna le principali fasi e figure della produzione cinematografica, dalla scrittura al montaggio – analogico e digitale – fino alle tecniche di postproduzione; saranno analizzate in aula le fondamentali figure sintattiche del film, con esempi desunti da film significativi per la storia del cinema.
Il corso, oltre ad una ricognizione storico-teorica che tenga conto di movimenti, forme di produzione e autori della storia del cinema, si focalizzerà sulla prospettiva analitica del linguaggio del film.

PRIMA PARTE. IL LINGUAGGIO E LA PRODUZIONE.
Elementi di narratologia; inquadrature; movimenti di macchina; grammatica del montaggio, tra analogico e digitale; sonoro; post-produzione e gli effetti speciali, dall’analogico al digitale.

SECONDA PARTE. UN PERCORSO DIACRONICO NELLA STORIA DEL CINEMA
Passaggi storici e tecnologici nella storia del cinema; documentario e non-fiction; cinema moderno; passaggio dall’analogico al digitale.

Modalità Esame

L’esame si svolge in forma orale e prevede la verifica della comprensione delle principali tematiche del corso e dei testi in programma, insieme ad una capacità di lettura critica di testi filmici e contenuti audiovisivi. Si verificherà la capacità dello studente di analizzare criticamente i contenuti trattati (Obiettivo formativo: Conoscenze e comprensione), di organizzare e comunicare efficacemente le conoscenze acquisite (Obiettivo formativo: Capacità di applicare conoscenze e comprensione, Comunicazione).
Il punteggio massimo ottenibile è 30/30 con lode, mentre il punteggio minimo per il superamento dell’esame è 18/30. Le soglie di valutazione sono così articolate:
- 18-21: Lo studente dimostra una conoscenza sufficiente dei contenuti teorici, ma con una capacità limitata di applicare le conoscenze in maniera autonoma. Le risposte sono spesso semplicistiche e poco critiche.
- 22-25: Lo studente mostra una buona comprensione dei contenuti, una discreta capacità di applicazione delle conoscenze, e riesce a sostenere un ragionamento critico di base.
- 26-29: Ottima padronanza dei contenuti, con capacità critica elevata e abilità nel collegare concetti complessi in modo coerente e ben strutturato.
- 30 e 30 e lode: Eccellente conoscenza dei contenuti, capacità analitiche e critiche molto sviluppate, originalità nell’approccio e una capacità comunicativa superiore.

Testi adottati

1) Manuale:
Gianni Rondolino, Dario Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, Utet, Torino 2018.


2) Dispense a cura della docente
Verranno fornite dispense in PDF.


3) Un volume a scelta fra:
- Sandro Bernardi, L'avventura del cinematografo: Storia di un'arte e di un linguaggio, Marsilio, Venezia 2007.
- Carlo Montanaro, Dall’argento al pixel. Storia della tecnica del cinema, Le Mani, Recco, Genova 2019.



Si raccomanda la visione dei seguenti film, discussi a lezione:
Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens, Friedrich W. Murnau, 1922)
La corazzata Potëmkin (Bronenosets Potëmkin, Sergej M. Ėjzenštejn, 1925)
Susanna (Bringing Up Baby!, Howard Hawks, 1938)
Quarto potere (Citizen Kane, Orson Welles, 1941)
Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945)
Ladri di biciclette (Vittorio De Sica, 1948)
Cantando sotto la pioggia (Singing in the Rain, Stanley Donen e Gene Kelly, 1952)
La finestra sul cortile (Rear Window, Alfred Hitchcock, 1954)
I quattrocento colpi (Les Quatre Cents Coups, Francois Truffaut, 1959)
Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle, Jean-Luc Godard, 1960)
Psyco (Psycho, Alfred Hitchcock, 1960)
8½ (Federico Fellini, 1963)
Il gattopardo (Luchino Visconti, 1963)
Blow up (Michelangelo Antonioni, 1966)
Il buono, il brutto e il cattivo (Sergio Leone, 1966)
C’era una volta il west (Sergio Leone, 1968)
2001: odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, Stanley Kubrick, 1968)
Il conformista (Bernardo Bertolucci, 1970)
Taxi Driver (Martin Scorsese, 1976)
Guerre stellari (Star Wars, George Lucas, 1977)
Blade Runner (Ridley Scott, 1982)
Videodrome (David Cronenberg, 1983)
Omicidio a luci rosse (Body Double, Brian De Palma, 1984)
Pulp Fiction (Quentin Tarantino, 1994)
Toy Story (John Lasseter, 1995)
Matrix (Larry e Andy Wachowski, 1999)
Il favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain, Jean-Pierre Jeunet, 2001)
Mulholland Drive (David Lynch, 2001)
La foresta dei pugnali volanti (Shí miàn mái fú, Zhang Yimou, 2004)
Il divo (Paolo Sorrentino, 2008)
Avatar (James Cameron, 2009)
Interstellar (Christopher Nolan, 2014)
La forma dell’acqua (The Shape of Water, Guillermo del Toro, 2017)
Babylon (Damien Chazelle, 2022)
Io Capitano (Matteo Garrone, 2023)

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria e la bibliografia d’esame è la stessa.

Bibliografia

Jacques Aumont, Michel Marie, L’analisi del film, Lindau, Torino 2021 [ed. or. 1988].
André Bazin, Che cos'è il cinema?, Garzanti, Milano 2014 [ed. or. 1958].
Paolo Bertetto (a cura di), Metodologie di analisi del film, Laterza, Roma-Bari 2007.
Paolo Bertetto (a cura di), L'interpretazione dei film, Laterza, Roma-Bari 2007.
David Bordwell, Kristin Thompson, Storia del cinema. Un’introduzione, McGraw-Hill, Milano 2018 [ed. or. 2005].
Gian Piero Brunetta, Storia del cinema italiano. 1895-2003, Laterza, Roma-Bari 2003.
Gian Piero Brunetta (a cura di), Storia del cinema mondiale (4 volumi), Einaudi, Torino 2001.
Francesco Casetti, Teorie del film, Utet, Torino 2003.
Francesco Casetti, La galassia Lumière. Sette parole chiave per il cinema che viene, Bompiani, Milano 2015.
Michel Chion, L’audiovisione: Suono e cinema, Bompiani, Milano 2004 [ed. or. 1990].
Thomas Elsaesser, Malte Hagener, Teorie del film, Einaudi, Torino 2009.
James Monaco, Come vedere un film, Lindau, Torino 2009 [ed. or. 1977].
Francesco Pitassio, Attore/divo, Il Castoro, Milano 2003.
Gianni Rondolino, Dario Tomasi, Manuale di storia del cinema, UTET, Torino 2011 [ed. Or. 1995]
Luigi Sartori, Manuale del linguaggio cinematografico, Hoepli, Milano 2008.
Pierre Sorlin, La storia nei film: L'interpretazione del passato dal cinema. Lindau, Torino 2011 [ed. or. 1977].
François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, Il Saggiatore, Milano 2014 [ed. or. 1966].
Christian Uva, Vito Zagarrio (a cura di), Le storie del cinema. Dalle origini al digitale, Carocci, Roma 2023 [ed. or. 2020].

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso passerà in rassegna le principali fasi e figure della produzione cinematografica, dalla scrittura al montaggio – analogico e digitale – fino alle tecniche di postproduzione; saranno analizzate in aula le fondamentali figure sintattiche del film, con esempi desunti da film significativi per la storia del cinema.
Il corso, oltre ad una ricognizione storico-teorica che tenga conto di movimenti, forme di produzione e autori della storia del cinema, si focalizzerà sulla prospettiva analitica del linguaggio del film.

PRIMA PARTE. IL LINGUAGGIO E LA PRODUZIONE.
Elementi di narratologia; inquadrature; movimenti di macchina; grammatica del montaggio, tra analogico e digitale; sonoro; post-produzione e gli effetti speciali, dall’analogico al digitale.

SECONDA PARTE. UN PERCORSO DIACRONICO NELLA STORIA DEL CINEMA
Passaggi storici e tecnologici nella storia del cinema; documentario e non-fiction; cinema moderno; passaggio dall’analogico al digitale.

Modalità Esame

L’esame si svolge in forma orale e prevede la verifica della comprensione delle principali tematiche del corso e dei testi in programma, insieme ad una capacità di lettura critica di testi filmici e contenuti audiovisivi. Si verificherà la capacità dello studente di analizzare criticamente i contenuti trattati (Obiettivo formativo: Conoscenze e comprensione), di organizzare e comunicare efficacemente le conoscenze acquisite (Obiettivo formativo: Capacità di applicare conoscenze e comprensione, Comunicazione).
Il punteggio massimo ottenibile è 30/30 con lode, mentre il punteggio minimo per il superamento dell’esame è 18/30. Le soglie di valutazione sono così articolate:
- 18-21: Lo studente dimostra una conoscenza sufficiente dei contenuti teorici, ma con una capacità limitata di applicare le conoscenze in maniera autonoma. Le risposte sono spesso semplicistiche e poco critiche.
- 22-25: Lo studente mostra una buona comprensione dei contenuti, una discreta capacità di applicazione delle conoscenze, e riesce a sostenere un ragionamento critico di base.
- 26-29: Ottima padronanza dei contenuti, con capacità critica elevata e abilità nel collegare concetti complessi in modo coerente e ben strutturato.
- 30 e 30 e lode: Eccellente conoscenza dei contenuti, capacità analitiche e critiche molto sviluppate, originalità nell’approccio e una capacità comunicativa superiore.

Testi adottati

1) Manuale:
Gianni Rondolino, Dario Tomasi, Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, Utet, Torino 2018.


2) Dispense a cura della docente
Verranno fornite dispense in PDF.


3) Un volume a scelta fra:
- Sandro Bernardi, L'avventura del cinematografo: Storia di un'arte e di un linguaggio, Marsilio, Venezia 2007.
- Carlo Montanaro, Dall’argento al pixel. Storia della tecnica del cinema, Le Mani, Recco, Genova 2019.



Si raccomanda la visione dei seguenti film, discussi a lezione:
Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens, Friedrich W. Murnau, 1922)
La corazzata Potëmkin (Bronenosets Potëmkin, Sergej M. Ėjzenštejn, 1925)
Susanna (Bringing Up Baby!, Howard Hawks, 1938)
Quarto potere (Citizen Kane, Orson Welles, 1941)
Roma città aperta (Roberto Rossellini, 1945)
Ladri di biciclette (Vittorio De Sica, 1948)
Cantando sotto la pioggia (Singing in the Rain, Stanley Donen e Gene Kelly, 1952)
La finestra sul cortile (Rear Window, Alfred Hitchcock, 1954)
I quattrocento colpi (Les Quatre Cents Coups, Francois Truffaut, 1959)
Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle, Jean-Luc Godard, 1960)
Psyco (Psycho, Alfred Hitchcock, 1960)
8½ (Federico Fellini, 1963)
Il gattopardo (Luchino Visconti, 1963)
Blow up (Michelangelo Antonioni, 1966)
Il buono, il brutto e il cattivo (Sergio Leone, 1966)
C’era una volta il west (Sergio Leone, 1968)
2001: odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey, Stanley Kubrick, 1968)
Il conformista (Bernardo Bertolucci, 1970)
Taxi Driver (Martin Scorsese, 1976)
Guerre stellari (Star Wars, George Lucas, 1977)
Blade Runner (Ridley Scott, 1982)
Videodrome (David Cronenberg, 1983)
Omicidio a luci rosse (Body Double, Brian De Palma, 1984)
Pulp Fiction (Quentin Tarantino, 1994)
Toy Story (John Lasseter, 1995)
Matrix (Larry e Andy Wachowski, 1999)
Il favoloso mondo di Amélie (Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain, Jean-Pierre Jeunet, 2001)
Mulholland Drive (David Lynch, 2001)
La foresta dei pugnali volanti (Shí miàn mái fú, Zhang Yimou, 2004)
Il divo (Paolo Sorrentino, 2008)
Avatar (James Cameron, 2009)
Interstellar (Christopher Nolan, 2014)
La forma dell’acqua (The Shape of Water, Guillermo del Toro, 2017)
Babylon (Damien Chazelle, 2022)
Io Capitano (Matteo Garrone, 2023)

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria e la bibliografia d’esame è la stessa.

Bibliografia

Jacques Aumont, Michel Marie, L’analisi del film, Lindau, Torino 2021 [ed. or. 1988].
André Bazin, Che cos'è il cinema?, Garzanti, Milano 2014 [ed. or. 1958].
Paolo Bertetto (a cura di), Metodologie di analisi del film, Laterza, Roma-Bari 2007.
Paolo Bertetto (a cura di), L'interpretazione dei film, Laterza, Roma-Bari 2007.
David Bordwell, Kristin Thompson, Storia del cinema. Un’introduzione, McGraw-Hill, Milano 2018 [ed. or. 2005].
Gian Piero Brunetta, Storia del cinema italiano. 1895-2003, Laterza, Roma-Bari 2003.
Gian Piero Brunetta (a cura di), Storia del cinema mondiale (4 volumi), Einaudi, Torino 2001.
Francesco Casetti, Teorie del film, Utet, Torino 2003.
Francesco Casetti, La galassia Lumière. Sette parole chiave per il cinema che viene, Bompiani, Milano 2015.
Michel Chion, L’audiovisione: Suono e cinema, Bompiani, Milano 2004 [ed. or. 1990].
Thomas Elsaesser, Malte Hagener, Teorie del film, Einaudi, Torino 2009.
James Monaco, Come vedere un film, Lindau, Torino 2009 [ed. or. 1977].
Francesco Pitassio, Attore/divo, Il Castoro, Milano 2003.
Gianni Rondolino, Dario Tomasi, Manuale di storia del cinema, UTET, Torino 2011 [ed. Or. 1995]
Luigi Sartori, Manuale del linguaggio cinematografico, Hoepli, Milano 2008.
Pierre Sorlin, La storia nei film: L'interpretazione del passato dal cinema. Lindau, Torino 2011 [ed. or. 1977].
François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, Il Saggiatore, Milano 2014 [ed. or. 1966].
Christian Uva, Vito Zagarrio (a cura di), Le storie del cinema. Dalle origini al digitale, Carocci, Roma 2023 [ed. or. 2020].

Obiettivi formativi

Il corso intende presentare la risorsa suolo quale elemento centrale nella vita dell'uomo. Il corso pone l'attenzione sul tema della conservazione sia attiva che passiva nei confronti del suolo. Suolo da conservare in quanto risorsa indispensabile per la vita: azione da intraprendere anche utilizzando forme di comunicazione proprie delle scienze umane come l'arte in tutte le sue espressioni.
Per il ruolo attivo nei confronti della conservazione viene invece affrontato il ruolo del suolo nel contesto archeologico e la possibilità di approcciarsi alle metodologie proprie della scienza del suolo per acquisire informazioni utili nell'ambito delle indagini in siti archeologici.
1) aumentare la conoscenza del sistema suolo attraverso la comprensione delle sue funzioni e proprietà
2) aumentare la conoscenza delle possibili applicazioni delle scienze del suolo alle scienze archeologiche
3) acquisire la capacità di valutare la capacità di conservazione dei reperti archeologici alla luce delle proprietà di base del suolo
4) acquisire conoscenze del linguaggio e terminologia propri della scienza del suolo
5) migliorare la capacità di apprendimento e conoscenza del sistema suolo e delle sue funzioni anche attraverso lo strumento delle arti figurative

Obiettivi formativi

Il corso intende presentare la risorsa suolo quale elemento centrale nella vita dell'uomo. Il corso pone l'attenzione sul tema della conservazione sia attiva che passiva nei confronti del suolo. Suolo da conservare in quanto risorsa indispensabile per la vita: azione da intraprendere anche utilizzando forme di comunicazione proprie delle scienze umane come l'arte in tutte le sue espressioni.
Per il ruolo attivo nei confronti della conservazione viene invece affrontato il ruolo del suolo nel contesto archeologico e la possibilità di approcciarsi alle metodologie proprie della scienza del suolo per acquisire informazioni utili nell'ambito delle indagini in siti archeologici.
In particolare il corso mira a:
1) aumentare la conoscenza del sistema suolo attraverso la comprensione delle sue funzioni e proprietà
2) aumentare la conoscenza delle possibili applicazioni delle scienze del suolo alle scienze archeologiche
3) acquisire la capacità di valutare la capacità di conservazione dei reperti archeologici alla luce delle proprietà di base del suolo
4) acquisire conoscenze del linguaggio e terminologia propri della scienza del suolo
5) migliorare la capacità di apprendimento e conoscenza del sistema suolo e delle sue funzioni anche attraverso lo strumento delle arti figurative

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico e etno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.


Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati


Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
1) Testi per gli studenti iscritti al curriculum archeologico
2) Testi per gli studenti iscritti al curriculum storico-artistico
3) Testi per gli studenti di ambedue i curriculum

Ulteriori materiali didattici vengono forniti per letture di approfondimento (articoli scientifici, report etc.)
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo (lab 213) Piano primo blocco B)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali
Esercitazioni di laboratorio
Visita didattica a Civita di Bagnoregio

Bibliografia

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
1) Testi per gli studenti iscritti al curriculum archeologico
2) Testi per gli studenti iscritti al curriculum storico-artistico
3) Testi per gli studenti di ambedue i curriculum

Ulteriori materiali didattici vengono forniti per letture di approfondimento (articoli scientifici, report etc.)
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico e etno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.


Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati


Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
1) Testi per gli studenti iscritti al curriculum archeologico
2) Testi per gli studenti iscritti al curriculum storico-artistico
3) Testi per gli studenti di ambedue i curriculum

Ulteriori materiali didattici vengono forniti per letture di approfondimento (articoli scientifici, report etc.)
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo (lab 213) Piano primo blocco B)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali
Esercitazioni di laboratorio
Visita didattica a Civita di Bagnoregio

Bibliografia

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
1) Testi per gli studenti iscritti al curriculum archeologico
2) Testi per gli studenti iscritti al curriculum storico-artistico
3) Testi per gli studenti di ambedue i curriculum

Ulteriori materiali didattici vengono forniti per letture di approfondimento (articoli scientifici, report etc.)
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1.
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico eetno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.

Modulo 2.
La pedoarcheologica: la pedologia in contesti archeologici, genesi, proprietà e caratteristiche dei suoli del passato rispetto alla ricostruizione dell’ambiente con cui l’uomo ha interagito. Il pedon: definizione e caratteristiche. La pedogenesi: fattori e processi di formazione e sviluppo del suolo. Cenni sui sistemi di classificazione dei suoli. Le caratteristiche degli orizzonti pedogenetici e diagnostici. Il fattore antropico nella pedogenesi. Descrizione del profilo di un suolo. Le proprietà fisiche e chimiche del suolo modificato dall’attività antropica. Stratigrafia di dettaglio: possibili matrici. Metodologie di indagine: analisi micromorfologica e geochimica, datazione isotopica. Casi di studio relativi all’analisi di sequenze stratigrafiche in suoli sepolti di età compresa tra il Bronzo (talvolta l’Olocene iniziale) ed il tardo medioevo (complesso pedologico olocenico).

Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici,della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Modulo 2
Materiale delle lezioni fornito dal docente
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali,video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo(lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Facoltativa

Bibliografia

Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise
Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1.
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico eetno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.

Modulo 2.
La pedoarcheologica: la pedologia in contesti archeologici, genesi, proprietà e caratteristiche dei suoli del passato rispetto alla ricostruizione dell’ambiente con cui l’uomo ha interagito. Il pedon: definizione e caratteristiche. La pedogenesi: fattori e processi di formazione e sviluppo del suolo. Cenni sui sistemi di classificazione dei suoli. Le caratteristiche degli orizzonti pedogenetici e diagnostici. Il fattore antropico nella pedogenesi. Descrizione del profilo di un suolo. Le proprietà fisiche e chimiche del suolo modificato dall’attività antropica. Stratigrafia di dettaglio: possibili matrici. Metodologie di indagine: analisi micromorfologica e geochimica, datazione isotopica. Casi di studio relativi all’analisi di sequenze stratigrafiche in suoli sepolti di età compresa tra il Bronzo (talvolta l’Olocene iniziale) ed il tardo medioevo (complesso pedologico olocenico).

Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici,della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Modulo 2
Materiale delle lezioni fornito dal docente
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali,video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo(lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Facoltativa

Bibliografia

Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise
Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

Obiettivi formativi

L’indagine pedologica nella ricerca archeologica trova la sua applicazione nell’analisi dei processi pedogenetici che intensamente agiscono sulla superficie terrestre, cancellando o modificando progressivamente gli effetti diretti ed indiretti degli insediamenti umani o viceversa nell’analisi dei pedon sepolti per la comprensione dei fattori che hanno caratterizzato la pedogenesi nell’ambiente antico. L’obiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze di base della pedologia per poter dare le chiavi interpretative di quali processi naturali ed antropici possono aver caratterizzato l’ambiente antico la cui impronta è presente in suoli “sigillati” dalla sedimentazione naturale o da eruzioni vulcaniche nello studio.
In particolare il corso mira a:
1) aumentare la conoscenza del sistema suolo attraverso la comprensione delle sue funzioni e proprietà rispetto alla pedogenesi
2) aumentare la conoscenza delle possibili applicazioni della pedologia alle scienze archeologiche
3) acquisire la capacità di valutare la capacità di conservazione dei reperti archeologici alla luce delle proprietà di base del suolo
4) acquisire conoscenze del linguaggio e terminologia propri della pedoarcheologia
5) migliorare la capacità di apprendimento e conoscenza del sistema suolo e delle sue funzioni anche attraverso lo strumento dell'indagine pedological

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico e etno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.


Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati


Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
1) Testi per gli studenti iscritti al curriculum archeologico
2) Testi per gli studenti iscritti al curriculum storico-artistico
3) Testi per gli studenti di ambedue i curriculum

Ulteriori materiali didattici vengono forniti per letture di approfondimento (articoli scientifici, report etc.)
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali, video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo (lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

La frequenza è consigliata

Bibliografia

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
1) Testi per gli studenti iscritti al curriculum archeologico
2) Testi per gli studenti iscritti al curriculum storico-artistico
3) Testi per gli studenti di ambedue i curriculum

Ulteriori materiali didattici vengono forniti per letture di approfondimento (articoli scientifici, report etc.)
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico e etno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.


Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati


Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
1) Testi per gli studenti iscritti al curriculum archeologico
2) Testi per gli studenti iscritti al curriculum storico-artistico
3) Testi per gli studenti di ambedue i curriculum

Ulteriori materiali didattici vengono forniti per letture di approfondimento (articoli scientifici, report etc.)
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali, video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo (lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

La frequenza è consigliata

Bibliografia

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
1) Testi per gli studenti iscritti al curriculum archeologico
2) Testi per gli studenti iscritti al curriculum storico-artistico
3) Testi per gli studenti di ambedue i curriculum

Ulteriori materiali didattici vengono forniti per letture di approfondimento (articoli scientifici, report etc.)
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1.
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico eetno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.

Modulo 2.
La pedoarcheologica: la pedologia in contesti archeologici, genesi, proprietà e caratteristiche dei suoli del passato rispetto alla ricostruizione dell’ambiente con cui l’uomo ha interagito. Il pedon: definizione e caratteristiche. La pedogenesi: fattori e processi di formazione e sviluppo del suolo. Cenni sui sistemi di classificazione dei suoli. Le caratteristiche degli orizzonti pedogenetici e diagnostici. Il fattore antropico nella pedogenesi. Descrizione del profilo di un suolo. Le proprietà fisiche e chimiche del suolo modificato dall’attività antropica. Stratigrafia di dettaglio: possibili matrici. Metodologie di indagine: analisi micromorfologica e geochimica, datazione isotopica. Casi di studio relativi all’analisi di sequenze stratigrafiche in suoli sepolti di età compresa tra il Bronzo (talvolta l’Olocene iniziale) ed il tardo medioevo (complesso pedologico olocenico).

Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici,della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Modulo 2
Materiale delle lezioni fornito dal docente
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali,video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo(lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Facoltativa

Bibliografia

Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise
Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1.
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico eetno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.

Modulo 2.
La pedoarcheologica: la pedologia in contesti archeologici, genesi, proprietà e caratteristiche dei suoli del passato rispetto alla ricostruizione dell’ambiente con cui l’uomo ha interagito. Il pedon: definizione e caratteristiche. La pedogenesi: fattori e processi di formazione e sviluppo del suolo. Cenni sui sistemi di classificazione dei suoli. Le caratteristiche degli orizzonti pedogenetici e diagnostici. Il fattore antropico nella pedogenesi. Descrizione del profilo di un suolo. Le proprietà fisiche e chimiche del suolo modificato dall’attività antropica. Stratigrafia di dettaglio: possibili matrici. Metodologie di indagine: analisi micromorfologica e geochimica, datazione isotopica. Casi di studio relativi all’analisi di sequenze stratigrafiche in suoli sepolti di età compresa tra il Bronzo (talvolta l’Olocene iniziale) ed il tardo medioevo (complesso pedologico olocenico).

Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici,della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Modulo 2
Materiale delle lezioni fornito dal docente
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali,video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo(lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Facoltativa

Bibliografia

Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise
Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire le conoscenze teoriche e storiche della fotografia nelle sue tappe fondamentali, dalle origini ottocentesche fino al ruolo assunto nella storia della cultura contemporanea. Verranno introdotti alcuni temi del dibattito teorico critico sulla fotografia, e sarà fatta un'analisi sui cambiamenti intervenuti nell'ultimo decennio, soprattutto a seguito dei social network.
Sarà altresì posta molta attenzione agli aspetti della fotografia come strumento di documentazione e registrazione della realtà visibile, in particolar modo nel suo rapporto
con i beni culturali e l'arte.
Durante le lezioni verranno fornite anche informazioni tecniche, come la composizione dell'inquadratura, l'illuminazione naturale ed artificiale, la restituzione dei colori, ecc.
Il corso ha come obiettivo quello di sviluppare nello studente la conoscenza delle principali fasi e protagonisti della storia della fotografia dalla sua nascita fino al Novecento, nonché la comprensione del rapporto che si sviluppa tra arte e fotografia. Lo studente riuscirà quindi a orientarsi cronologicamente e a distinguere le diverse produzioni artistiche fotografiche
Dal punto di vista pratico lo studente avrà a disposizione gli strumenti per realizzare una documentazione fotografia inerente i beni culturali attraverso le diverse fasi di realizzazione dell’immagine, con particolare attenzione alla gestione della luce

Obiettivi formativi

Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti la conoscenza della storia dell’arte contemporanea e della storia del design attraverso l’analisi delle opere e dei movimenti più significativi dalla metà del XIX secolo ad oggi. Il corso tratterà il passaggio dalle Arti decorative di fine Ottocento all’Industrial Design e al Made in Italy, in un percorso che intreccia le vicende artistiche dall’Impressionismo alle Avanguardie storiche, dalle Neoavanguardie all’arte attuale. Particolare attenzione sarà dedicata alle istanze del presente di cui sia le più recenti ricerche artistiche, sia le nuove pratiche progettuali e sperimentazioni materiche sono espressione.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (secondo i Descrittori di Dublino)

1) Conoscenza e capacità di comprensione: Conoscenza della storia dell’arte contemporanea e del design dalla metà del XIX ad oggi e contestualizzazione e analisi delle più importanti opere d’arte e di design dell’età contemporanea;

2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Capacità di sviluppare un pensiero critico autonomo nell’interpretazione dell’oggetto, anche attraverso dibattiti in aula e letture di approfondimento fornite durante le lezioni;

3) Autonomia di giudizio: Capacità di lettura autonoma di oggetti e fenomeni finalizzata ad una più consapevole adozione delle scelte progettuali.

4) Abilità comunicative: Padronanza di linguaggio applicata alle terminologie dell’arte e del design;

5) Capacità di apprendere: abilità nell’utilizzo delle conoscenze acquisite nei più svariati ambiti del disegno e progettazione industriale

Scheda Docente

Programma del corso

L’esposizione universale del 1851 e l’artista-progettista (Thonet, Morris e il movimento Arts and Crafts); Da Manet all’Impressionismo (Monet, Renoir, Degas); Il Postimpressionismo (Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Seurat); L’Art Nouveau (Guimard, Van De Velde, Horta, Gaudì); Il Modernismo (Munch, Loos, Klimt, Olbrich); Il disegno industriale (Ford, la Wiener Werkstätte e il Deutscher Werkbund); L’Espressionismo (Matisse, Kirchner); Il Cubismo e Picasso; Il Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia, Depero); L’Astrattismo (Kandisky, Klee); L’avanguardia russa: Suprematismo e Costruttivismo (Malevič, Lissitskij, Tatlin); Il Dadaismo (Duchamp, Man Ray); Il Neoplasticismo (Mondrian, Rietveld); La Metafisica (De Chirico); Il Surrealismo e la scultura organica (Magritte, Mirò, Dalì; Arp, Moore, Brancusi); Lo Streamlining; La Bauhaus; Il Movimento Moderno in architettura e design (Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Alvar Aalto, Wright); L’Informale (Fautrier, Dubuffet, Burri, Fontana); L’Espressionismo astratto (Pollock, Rothko); Il Minimalismo (Flavin, LeWitt, Andre); Pop, New Dada, Graffitismo (Warhol, Rauschenberg, Oldenburg, Basquiat, Haring);L’Arte concettuale (Beuys, Kosuth, Paolini); La Land Art (Christo, Heizer, Smithson); Design italiano nell’epoca postmoderna (Cini Boeri, Mendini, Sottsass, Dalisi; Gufram, Zanotta); L’arte del Duemila e le urgenze del presente (Pistoletto, Abramović, Kapoor, Kentridge, Neshat, Eliasson, Weiwei); Il design del terzo millennio: nuove forme, nuovi materiali, nuovi processi (Hadid, Lovegrove, Arad, Starck, Rashid, Oxman, Libertiny, Al Awar)
Un modulo approfondirà il grande design italiano del secondo dopoguerra: Vespa, Fiat, Olivetti, Kartell; Ponti, Munari, Castiglioni, Magistretti, Mari

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.

Testi adottati

P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel Tempo. Dall'età dell'Illuminismo al Tardo Ottocento, Vol. 3, I tomo, Bompiani, 2004, pp. 201-214; 231-238 ("L'Impressionismo")
- G. Dorfles, A. Vettese, E. Princi, Capire l'arte, Vol. 5: Dal Postimpressionismo a oggi, Atlas, 2018
- D. Dardi, V. Pasca, Manuale di storia del design, Silvana Editoriale, 2019

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

L’esposizione universale del 1851 e l’artista-progettista (Thonet, Morris e il movimento Arts and Crafts); Da Manet all’Impressionismo (Monet, Renoir, Degas); Il Postimpressionismo (Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Seurat); L’Art Nouveau (Guimard, Van De Velde, Horta, Gaudì); Il Modernismo (Munch, Loos, Klimt, Olbrich); Il disegno industriale (Ford, la Wiener Werkstätte e il Deutscher Werkbund); L’Espressionismo (Matisse, Kirchner); Il Cubismo e Picasso; Il Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia, Depero); L’Astrattismo (Kandisky, Klee); L’avanguardia russa: Suprematismo e Costruttivismo (Malevič, Lissitskij, Tatlin); Il Dadaismo (Duchamp, Man Ray); Il Neoplasticismo (Mondrian, Rietveld); La Metafisica (De Chirico); Il Surrealismo e la scultura organica (Magritte, Mirò, Dalì; Arp, Moore, Brancusi); Lo Streamlining; La Bauhaus; Il Movimento Moderno in architettura e design (Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Alvar Aalto, Wright); L’Informale (Fautrier, Dubuffet, Burri, Fontana); L’Espressionismo astratto (Pollock, Rothko); Il Minimalismo (Flavin, LeWitt, Andre); Pop, New Dada, Graffitismo (Warhol, Rauschenberg, Oldenburg, Basquiat, Haring);L’Arte concettuale (Beuys, Kosuth, Paolini); La Land Art (Christo, Heizer, Smithson); Design italiano nell’epoca postmoderna (Cini Boeri, Mendini, Sottsass, Dalisi; Gufram, Zanotta); L’arte del Duemila e le urgenze del presente (Pistoletto, Abramović, Kapoor, Kentridge, Neshat, Eliasson, Weiwei); Il design del terzo millennio: nuove forme, nuovi materiali, nuovi processi (Hadid, Lovegrove, Arad, Starck, Rashid, Oxman, Libertiny, Al Awar)
Un modulo approfondirà il grande design italiano del secondo dopoguerra: Vespa, Fiat, Olivetti, Kartell; Ponti, Munari, Castiglioni, Magistretti, Mari

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.

Testi adottati

P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel Tempo. Dall'età dell'Illuminismo al Tardo Ottocento, Vol. 3, I tomo, Bompiani, 2004, pp. 201-214; 231-238 ("L'Impressionismo")
- G. Dorfles, A. Vettese, E. Princi, Capire l'arte, Vol. 5: Dal Postimpressionismo a oggi, Atlas, 2018
- D. Dardi, V. Pasca, Manuale di storia del design, Silvana Editoriale, 2019

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

L’esposizione universale del 1851 e l’artista-progettista (Thonet, Morris e il movimento Arts and Crafts); Da Manet all’Impressionismo (Monet, Renoir, Degas); Il Postimpressionismo (Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Seurat); L’Art Nouveau (Guimard, Van De Velde, Horta, Gaudì); Il Modernismo (Munch, Loos, Klimt, Olbrich); Il disegno industriale (Ford, la Wiener Werkstätte e il Deutscher Werkbund); L’Espressionismo (Matisse, Kirchner); Il Cubismo e Picasso; Il Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia, Depero); L’Astrattismo (Kandisky, Klee); L’avanguardia russa: Suprematismo e Costruttivismo (Malevič, Lissitskij, Tatlin); Il Dadaismo (Duchamp, Man Ray); Il Neoplasticismo (Mondrian, Rietveld); La Metafisica (De Chirico); Il Surrealismo e la scultura organica (Magritte, Mirò, Dalì; Arp, Moore, Brancusi); Lo Streamlining; La Bauhaus; Il Movimento Moderno in architettura e design (Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Alvar Aalto, Wright); L’Informale (Fautrier, Dubuffet, Burri, Fontana); L’Espressionismo astratto (Pollock, Rothko); Il Minimalismo (Flavin, LeWitt, Andre); Pop, New Dada, Graffitismo (Warhol, Rauschenberg, Oldenburg, Basquiat, Haring); L’Arte concettuale (Beuys, Kosuth, Paolini); La Land Art (Christo, Heizer, Smithson); Design italiano nell’epoca postmoderna (Cini Boeri, Mendini, Sottsass, Dalisi; Gufram, Zanotta); L’arte del Duemila e le urgenze del presente (Pistoletto, Abramović, Kapoor, Kentridge, Neshat, Eliasson, Weiwei); Il design del terzo millennio: nuove forme, nuovi materiali, nuovi processi (Hadid, Lovegrove, Arad, Starck, Rashid, Oxman, Libertiny, Al Awar).
Un modulo approfondirà il grande design italiano del secondo dopoguerra: Vespa, Fiat, Olivetti, Kartell; Ponti, Munari, Castiglioni, Magistretti, Mari.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.

Testi adottati

- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel Tempo. Dall'età dell'Illuminismo al Tardo Ottocento, Vol. 3, I tomo, Bompiani, 2004, pp. 201-214; 231-238 ("L'Impressionismo")

- G. Dorfles, A. Vettese, E. Princi, Capire l'arte, Vol. 5: Dal Postimpressionismo a oggi, Atlas, 2018

- D. Dardi, V. Pasca, Manuale di storia del design, Silvana Editoriale, 2019

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Scheda Docente

Programma del corso

L’esposizione universale del 1851 e l’artista-progettista (Thonet, Morris e il movimento Arts and Crafts); Da Manet all’Impressionismo (Monet, Renoir, Degas); Il Postimpressionismo (Cézanne, Gauguin, Van Gogh, Seurat); L’Art Nouveau (Guimard, Van De Velde, Horta, Gaudì); Il Modernismo (Munch, Loos, Klimt, Olbrich); Il disegno industriale (Ford, la Wiener Werkstätte e il Deutscher Werkbund); L’Espressionismo (Matisse, Kirchner); Il Cubismo e Picasso; Il Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia, Depero); L’Astrattismo (Kandisky, Klee); L’avanguardia russa: Suprematismo e Costruttivismo (Malevič, Lissitskij, Tatlin); Il Dadaismo (Duchamp, Man Ray); Il Neoplasticismo (Mondrian, Rietveld); La Metafisica (De Chirico); Il Surrealismo e la scultura organica (Magritte, Mirò, Dalì; Arp, Moore, Brancusi); Lo Streamlining; La Bauhaus; Il Movimento Moderno in architettura e design (Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Alvar Aalto, Wright); L’Informale (Fautrier, Dubuffet, Burri, Fontana); L’Espressionismo astratto (Pollock, Rothko); Il Minimalismo (Flavin, LeWitt, Andre); Pop, New Dada, Graffitismo (Warhol, Rauschenberg, Oldenburg, Basquiat, Haring); L’Arte concettuale (Beuys, Kosuth, Paolini); La Land Art (Christo, Heizer, Smithson); Design italiano nell’epoca postmoderna (Cini Boeri, Mendini, Sottsass, Dalisi; Gufram, Zanotta); L’arte del Duemila e le urgenze del presente (Pistoletto, Abramović, Kapoor, Kentridge, Neshat, Eliasson, Weiwei); Il design del terzo millennio: nuove forme, nuovi materiali, nuovi processi (Hadid, Lovegrove, Arad, Starck, Rashid, Oxman, Libertiny, Al Awar).
Un modulo approfondirà il grande design italiano del secondo dopoguerra: Vespa, Fiat, Olivetti, Kartell; Ponti, Munari, Castiglioni, Magistretti, Mari.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi adottati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio.

Testi adottati

- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel Tempo. Dall'età dell'Illuminismo al Tardo Ottocento, Vol. 3, I tomo, Bompiani, 2004, pp. 201-214; 231-238 ("L'Impressionismo")

- G. Dorfles, A. Vettese, E. Princi, Capire l'arte, Vol. 5: Dal Postimpressionismo a oggi, Atlas, 2018

- D. Dardi, V. Pasca, Manuale di storia del design, Silvana Editoriale, 2019

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi
Il corso si propone di sviluppare una conoscenza dei materiali costitutivi, delle
tecniche e dei processi di esecuzione e degli interventi di restauro antichi e
moderni dei manufatti lapidei antichi (scultura, elementi architettonici,
rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici), alla luce anche dell’impiego di
finiture cromatiche (colore, oro, argento, etc.), rilevate attraverso l’indagine
autoptica e/o diagnostica del manufatto. Acquisire le necessarie competenze
per sviluppare un’interpretazione critica dei manufatti lapidei che si basi su
una conoscenza tecnico-esecutiva e su strumenti di analisi teorico-critici e
pratici, che consentano anche il recupero del rapporto delle opere con il loro
contesto ;impiego.
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di:
1) dimostrare di aver acquisito le conoscenze sui temi trattati (vedi
programma dell'insegnamento;
2) redigere autonomamente una scheda sulla tecnica esecutiva di un
manufatto lapideo, comprensiva anche dell’analisi dello stato di
conservazione e di degrado;
3) presentare correttamente le caratteristiche tecnico-esecutive di un
manufatto lapideo;
4) dimostrare di essere in grado di integrare le conoscenze tecnico-esecutive
con l’analisi storico-critica dell’opera.

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo I contribuisce, insieme al modulo II, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo I contribuisce, insieme al modulo II, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo II contribuisce, insieme al modulo I, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni.

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo II contribuisce, insieme al modulo I, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni.

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze storiche e materiali lasciate dall'uomo dalla più remota preistoria alla prima comparsa delle testimonianze scritte, oltre ad avere consapevolezza delle fonti documentarie archeologiche e del metodo storico. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri di testo aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in campo paletnologico.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze archeologiche lasciate dall'uomo dalla più remota preistoria al primo millennio a.C. in Europa e nel Vicino Oriente. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte nel campo dell’archeologia preistorica.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi per tutto il corso della preistoria. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia preistorica, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo: Lineamenti di preistoria e metodologia della ricerca.
Il modulo si articola in due parti. Nella prima parte del corso si affrontano temi di tipo metodologico. Ad una breve storia degli studi seguiranno tematiche che hanno per obiettivo quello di fornire una lettura critica delle fonti archeologiche. Quindi si tratteranno argomenti sui sistemi di organizzazione sociale delle società pre-protostoriche attraverso punti di vista etno-antropologici e si introdurranno temi su gli antichi sistemi di scambio economico. Verranno inoltre illustrate le tappe fondamentali dell’uomo: la sua evoluzione fisica, l’introduzione dell’economia produttiva, il processo di urbanizzazione, il ruolo della tecnologia e la nascita della religione.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Indicazione sui testi d’esame verranno forniti dal docente il primo giorno di lezione.

STORIA DEGLI STUDI
DANIEL G. 1968 – L’idea della preistoria, Sansoni editore, Firenze.
GUIDI A. 1988 - Storia della Paletnologia, Laterza, Bari. (Biografia di V.G. Childe)
GUIDI A. 2001 – La storia dell’archeologia preistorica italiana nel contesto europeo, in Archeologia teorica, Terrenato N. (ed.), All’insegna del Giglio, Firenze: 23-37.
PERONI R. 1992 - Preistoria e protostoria. La vicenda degli studi in Italia, in Le vie della preistoria, edizione Il Manifesto, Roma 1992: 9-70.

TESTI GENERALI
MANZI G. 2007 – L’evoluzione umana, il Mulino, Bologna.
KOZLOWSKI J.K., OTTE M. 1994 – Il Paleolitico superiore in Europa, in J. GUILAINE, S. SETTIS, Storia d’Europa. Preistoria e antichità, vol. 2°, tomo 1°, Einaudi, Torino: 29-102.
DI NOCERA G.M. 2022 - La rivoluzione neolitica e la nascita dell’urbanizzazione (8000-4000 a.C.), in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 24-54.
DI NOCERA G.M. 2022 - Vicino Oriente ed Egitto nel IV millennio, in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 56-79.
MANFREDINI A. 2006 – Il Neolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 267-314.
CAZZELLA A. 2006 – L’Eneolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 315-363.
BETTELLI M. 2006 - L’età del bronzo e la prima età del ferro in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. I, Salerno Editrice, Roma: 365-411.
SAHLINS M. 1963 - Sociologia dello scambio primitivo, in E. Grendi, (a cura di) L'antropologia economica, Torino: Einaudi, pp. 99-145.

Parte integrante al corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF delle singole lezioni. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia

Per una lettura di approfondimento:
-V. Gordon Childe 1960 - I frammenti del passato. Archeologia della preistoria, ed. Feltrinelli
-Renfrew C. 1987- L'Europa della preistoria, Laterza.

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione: gli studenti e le studentesse dovranno possedere una consapevolezza dei problemi cronologici e metodologici;
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: gli studenti e le studentesse dovranno mostrare la capacità di leggere e interpretare una fonte storica e il suo contesto (da testi letterari a materiale epigrafico);
3. Autonomia di giudizio: gli studenti e le studentesse dovranno dimostrare una programmatica capacità di giudizio critico rispetto ai testi di riferimento, ma anche rispetto a quanto proposto durante le lezioni, in rapporto al dibattito degli studi;
4. Abilità comunicative: gli studenti e le studentesse dovranno affinare un linguaggio scientifico pertinente alla materia;
5. Capacità di apprendere: gli studenti e le studentesse dovranno saper esporre in modo chiaro le conoscenze acquisite sia durante le ore di didattica frontale sia durante lo studio personale.

Scheda Docente

Programma del corso

Storia greca e testi letterari
Saranno indagati i principali temi della storia greca tramite la lettura in italiano di testi di autori greci che via via durante il corso offriranno la possibilità di approfondimenti specifici.
Nella parte finale del corso sarà analizzata la complessa fase delle guerre persiane con un approfondimento relativo alla battaglia delle Termopili.

Modalità Esame

Saranno poste domande sui temi affrontati a lezione e in questo modo sarà indagata la comprensione degli argomenti.
Gli studenti non frequentanti possono richiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.

Testi adottati

C. Bearzot, Manuale di Storia greca, Bologna, Il Mulino, 2015 [cap. I-II-II-IV-V (fino alla morte di Alessandro Magno)]
O. Murray, La città greca, Torino, Einaudi 1993
L. Canfora, Prima lezione di storia greca, Roma, Laterza 2000
A. Vanoli, NON MI RICORDO LE DATE! La linea del tempo e il senso della storia, Treccani 2023

Fotocopie e dispense saranno distribuite a lezione dal docente.

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria. Gli studenti non frequentanti possono richiedere un incontro con il docente per stabilire un programma integrativo.


Bibliografia

M. Giangiulio, Introduzione alla Storia greca, Il Mulino 2021

Obiettivi formativi

Il corso si propone di offrire una panoramica del millennio medievale attraverso l'analisi approfondita di una serie di fenomeni/tematiche che sono comunemente associate a esso nell'immaginario comune, come una sorta di parole chiave (per es. feudalesimo, crociata, monachesimo ecc.), con l'obiettivo di ricollocarli precisamente nel loro contesto sgombrando il campo da anacronismi, luoghi comuni e strumentalizzazioni. Fondamentale sarà anche la discussione della nozione stessa di Medioevo, così da rendere cosciente lo studente delle problematicità di questa nozione, delle discussioni storiografiche nate intorno alla definizione dei suoi limiti cronologici, dell'origine della visione "negativa" che continua ad accompagnare ancora oggi il termine Medioevo nell'immaginario e nel linguaggio comune.

Durante il corso agli studenti verranno fornite informazioni di base circa i principali avvenimenti politico-istituzionali che si sono succeduti nel corso del millennio medievale, dalla crisi del III secolo all'epoca delle Signorie quattrocentesche. Parallelamente verranno approfondite alcune tematiche (come il monachesimo, l'invenzione della nozione di Crociata, l'invenzione dell'istituzione del Comune ecc.) che rappresentano gli elementi più diffusi nella costruzione dell'immaginario moderno relativo all'epoca medievale. Gli studenti saranno cosi in grado di ricostruire per sommi capi la linea cronologica del millennio medievale, con un focus particolare sull'area italiana, su quella franca e su quella germanico-imperiale, individuando correttamente i nessi causali e le linee di continuità.
In tal modo gli studenti saranno capaci anche di decriptare correttamente le informazioni storiche e culturali con cui entrassero in contatto nella realtà comunicativa, facendo fronte anche con maggiore coscienza ai fenomeni di distorsione ideologica di cui è vittima la nozione di Medioevo nel linguaggio comune, compreso quello dei media.
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado, se posti di fronte a un'immagine o a una cartina geo-politica, sulla scorta di alcune indicazioni di base, di costruire un discorso esplicativo della realtà rappresentata.

1) Conoscenza e capacità di comprensione. Durante il corso agli studenti verranno fornite
informazioni di base circa i principali avvenimenti politico-istituzionali che si sono
succeduti nel corso del millennio medievale, dalla crisi del III secolo all’epoca delle
Signorie quattrocentesche. Traendo spunto dalla ricorrenza giubilare 2025 e dal suo tema,
«Pellegrini di speranza», il modulo di approfondimento di quest’anno sarà dedicato al
tema, cosi caratterizzante nell’immaginario relativo a quest’epoca, del pellegrinaggio
medievale.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate. Al termine del corso gli studenti
saranno in grado di ricostruire per sommi capi la linea cronologica del millennio
medievale, con un focus particolare sull’area italiana, su quella franca e su quella
germanico-imperiale, individuando correttamente i nessi causali e le linee di continuità.
3) Autonomia di giudizio. Grazie alle nozioni acquisite gli studenti saranno in grado di
decriptare correttamente le informazioni storiche e culturali con cui entrassero in contatto
nella realtà comunicativa, facendo fronte anche con maggiore coscienza ai fenomeni di
distorsione ideologica di cui è vittima la nozione di Medioevo nel linguaggio comune,
compreso quello dei media.
4) Abilità comunicative. Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado, se
posti di fronte a un’immagine o a una cartina geo-politica relativa allo spazio medievale
euro-mediterraneo, sulla scorta di alcune indicazioni di base, di costruire un discorso
esplicativo della realtà rappresentata.
5) Capacità di apprendere. Il corso garantirà agli studenti l’acquisizione di conoscenze e di
un linguaggio specifico tali da permettero loro di proseguire in modo autonomo uno studio
più approfondito dell’età medievale, consentendo loro di valutare in modo corretto il grado
di affidabilità delle fonti da cui trarre le informazioni.

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire una conoscenza di base dell'archeologia e della storia dell'arte greca, ed in particolare delle modalità di sviluppo delle manifestazioni architettoniche ed urbanistiche e della produzione artistica e materiale del mondo e della cultura greca di età storica. L’obiettivo principale è di offrire agli studenti gli strumenti critici per collocare manufatti ed opere d’arte della Grecia antica, all’interno del proprio contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento e di disporre delle opportune conoscenze per eventuali successivi approfondimenti nell’ambito di un percorso formativo di laurea magistrale.
A tal riguardo a conclusione del corso lo studente dovrà possedere una sufficiente conoscenza dei temi principali dell’insegnamento ed una sufficiente capacità di comprensione critica di un testo archeologico e di storia dell’arte greca, nonché di descrivere e commentare criticamente una architettura o un manufatto della cultura materiale greca (conoscenza e capacità di comprensione applicate), mostrando un adeguato livello di autonomia di giudizio, una buona abilità linguistica, che tenga conto anche dei termini tecnici della disciplina, ed evidenziando una sufficiente capacità di apprendimento critico.

Scheda Docente

Programma del corso

La cultura architettonica, artistica e artigianale greca dalla nascita della cultura urbana fino al periodo classico ed ellenistico.
Il corso si propone di illustrare lo sviluppo della cultura architettonica, artistica e artigianale della civiltà greca di età storica, a partire dal crollo della civiltà palaziale micenea e proseguendo attraverso le fasi successive dell'età proto-geometrica, geometrica e quindi arcaica, alla luce del lungo processo di formazione della polis greca e della relativa cultura urbana. Si affronterà quindi la fase di età classica successiva alle guerre persiane, con particolare attenzione alle più importanti manifestazioni artigianali ed artistiche della città di Atene del V secolo e agli sviluppi della cultura figurativa classica nella Grecia continentale e microasiatica di IV secolo a.C. fino alla fine delle poleis greche e all'avvento di Alessandro Magno. Verranno quindi delineate le caratteristiche dell'arte greca di età ellenistica e i suoi diversi centri di produzione connessi con la nuova realtà politica del mondo greco di questo periodo.
In particolare, durante il corso, verranno presi in esame i monumenti e le opere d'arte più significativi della produzione scultorea e pittorica, al fine di illustrare le diverse fasi e gli sviluppi dell'arte greca di età storica.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con opere d'arte e manufatti, stili e iconografie, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento.


Testi adottati

Testi:
• T. HÖLSCHER, Il mondo dell’arte greca, Torino, Einaudi, 2008.
• G. ROCCO, E. LIPPOLIS, Archeologia greca. Cultura, società, politica e produzione, Bruno Mondadori, Milano 2011.
Per gli aspetti metodologici, dei contesti storico-archeologici e delle classi di materiali:
• T. HÖLSCHER, L’archeologia Classica. Un’introduzione, Erma di Bretschneider, Roma 2010, capp. 1, 2, 3, 4.1, 4.2, 5, 6.1, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15.1, 16.1-5, 17.1-2, 20.1, 21 (fino all’Ellenismo), 22.1, 22.2a-f, 23, 24, 25.1.


Modalità di svolgimento

Il corso consisterà in una serie di lezioni frontali (48 ore) corredate da proiezioni e integrate da analisi di manufatti e opere d’arte condotte in aula. Si intende inoltre organizzare la visita ad una esposizione museale o ad una mostra inerente le tematiche trattate nel corso.

Modalità di frequenza

Obbligatoria.
Lo studente non frequentante dovrà concordare un programma di studio con il docente.

Bibliografia

Per la preparazione all'esame, i testi indicati saranno integrati dagli appunti presi durante lo svolgimento delle lezioni, nonché da documentazione iconografica, sussidi e letture indicati e/o forniti dai docenti durante il corso.
Ai fini della preparazione all'esame, si consiglia inoltre un ripasso della storia greca, nonché la consultazione di un atlante storico o di cartine storiche.

Obiettivi formativi

MUSEOLOGIA/DIDATTICA MUSEALE
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti metodologici necessari per approfondire la storia dei
musei, dal collezionismo privato alla nascita dell’istituzione museale fino alle realizzazioni più recenti. Le
lezioni e le attività didattiche nei musei saranno focalizzate sull’analisi del rapporto fra le collezioni,
l’allestimento e il pubblico. L’obiettivo è quello di far acquisire le necessarie competenze per approfondire la
storia delle principali realtà museali nazionali e internazionali sotto il profilo della storia delle collezioni e
degli spazi che le ospitano.
Risultati di apprendimento attesi:
1-     sviluppo delle conoscenze sulla storia e sulla funzione del museo nel passato e oggi; sviluppo
della capacità di comprensione del ruolo del museo in relazione alla società contemporanea, dell’uso
delle nuove tecnologie e delle problematiche legate alla valorizzazione e gestione dei musei (1°
Descrittore Conoscenza e capacità di comprensione);
2-     capacità di comprensione delle tematiche della Museologia in rapporto alle competenze
trasversali acquisite nell’ambito delle altre discipline del corso di laurea (2° Descrittore -
Conoscenza e capacità di comprensione applicate);
3-     capacità di rielaborare e interpretare autonomamente le conoscenze acquisite sulla funzione del
museo (3° Descrittore - Autonomia di giudizio);
4-     abilità comunicative (orale, scritta e con mezzi audiovisivi) per trasferire informazioni,
problematiche, soluzioni rispetto ai temi dell’allestimento e della didattica museale (4° Descrittore -
Abilità comunicative);
5-     sviluppare un metodo di studio e di indagine sulle tematiche legate all’esposizione museale e al
suo rapporto con il pubblico (5° Descrittore - Capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è articolato in moduli. Il primo modulo di lezioni intende illustrare le trasformazioni delle forme museali, il ruolo e le funzioni che queste hanno assolto nelle diverse nazioni ed epoche dal Rinascimento ai nostri giorni attraverso alcune tappe salienti della museologia: gli studioli e le collezioni principesche, i musei dell’illuminismo, lo Stato collezionista, i grandi musei dell’Ottocento, i musei della scienza, i musei del secondo dopoguerra e i musei del XXI secolo. Particolare attenzione sarà rivolta alla trasformazione del museo nella prima metà del Novecento dalla Conferenza di Madrid (1934) al secondo dopoguerra. Inoltre, si porrà l’attenzione su forme di museali quali i Musei civici, le case-museo, i Musei della città, i Musei Diffusi, gli Ecomusei ed i Musei Virtuali. Il secondo nucleo di lezioni verterà sugli aspetti organizzativi e gestionali del museo con riferimenti alla museografia, alla conservazione preventiva, all’ordinamento e allestimento delle collezioni. Infine, il terzo modulo sarà dedicato alla storia, agli strumenti e i metodi della didattica museale in Italia e alle novità messe in evidenza dalle recenti azioni legislative nel rapporto fra scuola e museo.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso Musei.

Modalità Esame

L’esame finale è articolato in tre parti:
1- elaborato scritto: consiste nella compilazione di una di una scheda su un museo a scelta dello studente. La scheda viene predisposta dal docente, presentata e discussa in aula durante il corso; è suddivisa in tre campi che vanno compilati in modo sintetico dopo aver visitato il museo e un campo più ampio che prevede invece un approfondimento bibliografico. La scheda deve essere corredata da immagini. La compilazione della scheda avviene in autonomia; sono previsti incontri prima della consegna definitiva che avviene entro il termine del semestre secondo le modalità concordate a lezione.
2- verifica orale: consiste nella verifica delle conoscenze acquisite durante il corso e con il supporto delle letture consigliate.
Per entrambe le prove verranno valuti il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità dello studente di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
3- predisposizione di un progetto preliminare di didattica per le scuole in un museo della provincia di Viterbo (lavoro di gruppo).
La valutazione finale terrà conto dei risultati raggiunti nelle tre prove e verrà valutata la preparazione degli studenti secondo i descrittori di Dublino e i seguenti indicatori:
conoscenza dei contenuti del corso;
capacità di esprimersi in modo adeguato rispetto agli argomenti;
capacità di approfondire e creare collegamenti in autonomia;
capacità di reperire informazioni e decodificare le immagini;
capacità di formulare giudizi in modo autonomo;
capacità di comunicare contenuti, eseguire analisi in modo argomentato e competente.
Rispetto a questi indicatori, la valutazione:
sufficiente (18-23/30) è determinata dalla conoscenza minima dei contenuti del corso e da un livello accettabile di presentazione degli argomenti da parte dello studente;
i punteggi medi (24-27/30) vengono assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello più che sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30);
i punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono assegnati in base alla dimostrazione di un livello da ottimo a eccellente.
Una valutazione insufficiente è determinata, invece, dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi del corso e dall’incapacità raggiungere i requisiti minimi rispetto agli indicatori sopraelencati.

Testi adottati

STUDENTI FREQUENTANTI e STUDENTI PA
Maria Teresa Fiorio, Il museo nella storia. Dallo studiolo alla raccolta pubblica, Pearson Milano 2018 (Introduzione, capp. da 1 a 8 e 10)
M.V. Clarelli, Che cos’è un museo, Carocci, Firenze 2005 (capp. 1 e 3)
M.C. Mazzi, In viaggio con le Muse, Firenze 2005 (introduzioni alle sezioni e schede: 4, 5, 7, 12, 13, 14, 17-20, 24, 28; XI, XVIII, XIX)
Materiali Didattica museale caricati su Moodle.

Parte integrante del programma è:
1. la conoscenza diretta dei seguenti musei:
Musei Capitolini
Galleria Colonna
Museo Pio Clementino
Gelleria degli Uffizi
2. l’esecuzione di un elaborato scritto su un museo a scelta utilizzando la scheda base che sarà consegnata a lezione;
3. progetto di gruppo o individuale di didattica museale nei musei di Viterbo (SOLO STUDENTI FREQUENTANTI)

Per gli studenti NON FREQUENTANTI in aggiunta alla bibliografia:

M. Calidoni,E. Ciresola,A. Di Mauro, La didattica museale, Roma, Aracne 2006 (capitoli 1, 2, 5)
Teresa Calvano, “To all studious and curious persons”. La nascita del British Museum e del Louvre, in Teresa Calvano, Maria Giuseppina Di Monte, Paola Mangia (a cura di), Museo tra passato e presente, Meltemi editore, Roma 2008 (pp. 33-46)
Claudia Ceri Via Il luogo della mente e della memoria, in Wolfgang Liebenwein, Studiolo. Storia e tipologia di uno spazio culturale, Edizioni Panini, Modena 1988 (pp. IX-XLVIII)
Claudia Ceri Via, “Galaria sive loggia”: modelli teorici e funzionali fra collezionismo e ricerca, in Wolfram Prinz, Galleria. Storia e tipologia di uno spazio architettonico, Edizioni Panini, Modena 1988 (pp. VII-XVIII)

I volumi indicati sono reperibili presso il Sistema bibliotecario di Ateneo – biblioteca Polo umanistico-sociale.
I materiali didattici saranno disponibili sulla piattaforma didattica dell’Università della Tuscia.

Modalità di svolgimento

Il corso, della durata di 48 ore, prevede lezioni frontali in aula e presso musei su tutti i temi trattati nel corso. Faranno parte integrante delle ore di lezione la redazione della scheda museale e seminari su alcuni temi specifici (da 1 a 3 incontri di due ore ciascuno) e la partecipazione ad incontri con esperti (da 1 a 2 incontri di due ore ciascuno). L’ultimo modulo, inoltre, prevede esercitazioni sul campo per la predisposizione di un progetto di didattica per le scuole in un museo della provincia di Viterbo (da 3 a 6 incontri di due ore ciascuno).

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è consigliata.

Bibliografia

P. Pogliani, Stefano Marson, Franco Minissi: Il Museografo, L'architetto E Gli Allestimenti Del Museo Civico Di Viterbo, Firenze 2022 8pp. 99-142
Museographie. Architecture et aménagement des musées d'art Conférence internationale d'études. Madrid 1934, a cura di Elena Dellapiana, Maria Beatrice Failla, Franco Varallo, SAGEP, 2020 (Jamin pp. 13-21; Ducci pp. 75-95; Failla pp. 115-125; Catalano pp. 285-297)

Obiettivi formativi

Il corso vuole fornire un’adeguata conoscenza di base dell’arte medievale, attraverso un’accurata panoramica che va dal Tardoantico al Trecento (secoli IV-XIV), soprattutto nella Penisola italiana, ma con uno sguardo aperto all’intero continente europeo.

Le opere d’arte medievale saranno analizzate nelle loro componenti tecnico-materiche, formali, iconografiche, iconologiche attraverso il linguaggio specifico della materia. Si tracceranno, quando possibile, le relazioni fra artisti, committenti, centri di produzione.

Particolari approfondimenti saranno riservati alla tematica del Giubileo e a Viterbo, città sulla via Francigena, comune di grande rilevanza nei secoli centrali del Medioevo.

Conoscenza e capacità di comprensione: gli studenti e le studentesse dovranno acquisire padronanza della materia, al fine di riconoscere e analizzare in modo esaustivo sia le opere commentate durante le lezioni stesse sia quelle studiate in autonomia nei testi di riferimento.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: la discussione in aula, gli esercizi di osservazione guidati dalla docente, le attività di ricerca svolte in eventuali gruppi studio, le visite didattiche e i seminari concorreranno allo sviluppo di una comprensione attiva e personale della materia.
Autonomia di giudizio: gli studenti e le studentesse dovranno dimostrare una certa capacità di giudizio critico rispetto ai testi di riferimento, ma anche rispetto a quanto proposto dalla docente durante le lezioni, in rapporto al dibattito degli studi.
Abilità comunicative: gli studenti e le studentesse dovranno acquisire il linguaggio specifico della materia e dovranno saperlo utilizzare al meglio per descrivere e contestualizzare sia un’opera d’arte medievale in particolare sia un fenomeno artistico in generale.
Capacità di apprendere: gli studenti e le studentesse dovranno saper contestualizzare un’opera d’arte medievale nel tempo e nello spazio, in rapporto alle trasformazioni culturali, sociali, politiche, ideologiche, materiali che hanno determinato/influenzato un certo fenomeno artistico.

Scheda Docente

Programma del corso

Le lezioni saranno incentrate sull’analisi di una o più opere d’arte medievale e sulla discussione attorno a un certo fenomeno artistico; esse saranno inoltre occasione per esercitarsi nell’osservazione di un’opera d’arte.
A lezione si discuteranno:
1. temi, problemi, metodi della materia;
2. la periodizzazione del millennio medievale e la sua geografia artistica;
3. le trasformazioni culturali, sociali, politiche, ideologiche, materiali che determinano/influenzano i fenomeni artistici;
4. le relazioni fra artisti, committenti, centri di produzione.

Il corso è organizzato in 2 moduli:
1. Modulo I (34 ore). Storia dell’arte medievale dal Tardo-antico al Gotico internazionale (secoli IV-XIV): per una panoramica generale sulla materia, orientata a una conoscenza di base, con una particolare attenzione per le tematiche relative al Giubileo.
2. Modulo II (14 ore). Viterbo, un comune sulla via Francigena.

Modalità Esame

Il colloquio orale verterà su uno o più riconoscimenti di opere d’arte mostrate e commentate a lezione o anche di opere presenti sui testi di riferimento.
Si dovrà poi contestualizzare l’oggetto di studio, definendone le coordinate di tempo e di spazio, in rapporto alle trasformazioni culturali, sociali, politiche, ideologiche, materiali che hanno determinato quel dato oggetto.
Studenti e studentesse avranno la possibilità di iniziare il colloquio da un argomento da loro proposto.

La valutazione risulterà positiva se studenti e studentesse avranno dimostrato di aver acquisito padronanza della materia, anche dal punto di vista del linguaggio specifico, riconoscendo e analizzando in modo esaustivo sia le opere commentate durante le lezioni stesse sia quelle studiate in autonomia nei testi di riferimento; se si rileverà un’autonoma capacità di giudizio critico rispetto alle tematiche affrontate durante il colloquio, accostata alla capacità di contestualizzare un’opera d’arte medievale nel tempo e nello spazio, in rapporto alle trasformazioni culturali, sociali, politiche, ideologiche, materiali che hanno determinato/influenzato un certo fenomeno artistico.

Testi adottati

Chi non frequenta è invitato a mettersi in contatto con la docente per concordare un programma.

Modulo I

G. CRICCO - F.P. DI TEODORO, Itinerario nell’arte 2. Dall’arte paleocristiana a Giotto, quarta edizione, versione gialla, Zanichelli, Bologna 2016 (ma qualsiasi edizione è valida). / (any edition)

Un volume fra questi:

J. LE GOFF, Il Medioevo. Alle origini dell’identità europea, Laterza, Roma-Bari 1998 (rist. 2022).

M. MONTANARI, Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro, Laterza, Roma-Bari 2019 (rist. 2023).

A. VANOLI, Non mi ricordo le date! La linea del tempo e il senso della storia, Roma 2023 (Treccani libri, Tessere, 2).


Modulo II

M.G. BONELLI, s.v. Viterbo, in Enciclopedia dell’Arte Medievale, Roma 2000, (2000) https://www.treccani.it/enciclopedia/viterbo_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/

A.M. D’ACHILLE, Da Pietro d'Oderisio ad Arnolfo di Cambio. Studi sulla scultura a Roma nel Duecento, Roma 2000, parte relativa a Viterbo papale e la questione di Pietro D'Oderisio.

M.T. GIGLIOZZI, I palazzi del papa. Architettura e ideologia: Il Duecento, Roma 2003 (La corte dei papi, 11), pp. 107-131.

G. POLLINI, Note sulla chiesa abbaziale di S. Martino al Cimino, in Arte medievale 7 (2017), IV serie, pp. 119-134.

E. PONZI, Ad usum fratrum. Manoscritti francescani e domenicani a Roma, un panorama, in Il libro miniato a Roma nel Duecento. Riflessioni e proposte, a cura di S. MADDALO, con la collaborazione di E. PONZI, I-II, Istituto storico italiano per il medio evo, Roma 2016 (Nuovi studi storici, 100), pp. 575-612.


Dal volume Santa Maria in Gradi, Viterbo 1996, i seguenti contributi:

M. MIGLIO, Per una storia di Santa Maria in Gradi, pp. 7-25;

S. FABIANO, La scultura, pp. 109-127.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma vivamente consigliata.

Bibliografia

Letture consigliate

Modulo I

J. Le Goff, Il Medioevo spiegato ai ragazzi, trad. di R. Riccardi, con la collaborazione di J.-L. Schlegel, Laterza, Roma-Bari 2007.

G. Sergi, L’idea di Medioevo. Fra storia e senso comune, Donzelli Editore, Roma 2005.

A.M. Romanini et alii, L’arte medievale in Italia, Sansoni editore, Firenze 1996, pp. 11-48, 77-114, 161-185, 217-236, 269-284, 361-372.

Modulo II

Dal volume Itineranza pontificia. La mobilità della curia papale nel Lazio (secoli XII-XIII), a cura di S. Carocci, Istituto storico italiano per il medio evo, Roma 2003 (Nuovi studi storici, 61), i seguenti contributi:

S. Menzinger, Viterbo «città papale»: motivazioni e conseguenze della presenza pontificia a Viterbo, pp. 307-340.

A. Paravicini Bagliani, La mobilità della corte papale nel secolo XIII, pp. 3-78.

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire strumenti metodologici di base per la comprensione dei diversi aspetti della civiltà etrusca. Alla fine del corso lo studente:
1) avrà acquisito conoscenze generali riguardo alla storia, ala società, all'arte e all'artigianato degli Etruschi (1: conoscenza e capacità di comprensione);
2) sarà in grado di cogliere e illustrare i nessi storico-culturali e cronologici tra i diversi fenomeni (2: conoscenza e capacità di comprensione applicate);
3) sarà in grado valutare criticamente la documentazione archeologica, anche alla luce delle conoscenze storiche ed epigrafiche (3: autonomia di giudizio)
4) saprà esprimersi in maniera coerente, con una terminologia appropriata (4: abilità comunicative);
5) avrà acquisito un metodo di studio adeguato per un approfondimento di tipo magistrale (5: capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso illustra lo sviluppo storico della civiltà etrusca dalla prima età del ferro alla romanizzazione.
Verranno presi in considerazione i principali aspetti dell’organizzazione della società, della produzione artistica e artigianale, dell’architettura e della religione degli Etruschi e i loro rapporti culturali e commerciali con gli altri popoli dell'Italia e del Mediterraneo antico.

Modalità Esame

Nell'esame lo studente dovrà dimostrare la capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica. Sarà considerata la capacità di riconoscere materiali archeologici mostrati in immagine, di inquadrarli dal punto di vista storico e storico-artistico, di stabilire collegamenti interdisciplinari.
La valutazione dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi del corso:
1) Possesso di conoscenze generali riguardo alla storia, alla società e all'arte degli Etruschi (1: conoscenza e capacità di comprensione);
2) Capacità di cogliere e illustrare i nessi storico-culturali e cronologici tra i diversi fenomeni (2: conoscenza e capacità di comprensione applicate);
3) Capacità di valutare criticamente la documentazione archeologica, anche alla luce delle conoscenze storiche ed epigrafiche e del collegamento con altre discipline (3: autonomia di giudizio)
4) Capacità di esprimersi in maniera coerente, con una terminologia appropriata alla materia (4: abilità comunicative);
5) Metodo di studio adeguato all’approfondimento di tipo magistrale (5: capacità di apprendere).

VALUTAZIONE DELL'ESAME
- Eccellente ( 30 / 30 e lode): lo studente dimostra di aver raggiunto in maniera eccellente tutti gli obiettivi formativi previsti e di saperli esporre in maniera critica e fluente.
- Molto buono (da 27 a 29): lo studente ha raggiunto in maniera soddisfacente i primi 4 requisiti previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Buono (da 24 a 26): lo studente ha raggiunto i primi tre obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Sufficiente (da 21 a 23): lo studente ha raggiunto i primi due obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato, con qualche inesattezza.
- Appena sufficiente (da 18 a 20): lo studente ha raggiunto solo il primo obiettivo del corso e si esprime in un linguaggio non del tutto adeguato, con errori.
- Insufficiente (mancato superamento dell'esame): saranno valutate negativamente le prove in cui lo studente dimostrerà di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi formativi previsti.

Il progresso nel raggiungimento degli obiettivi verrà verificato con una prova intermedia in forma di test scritto.

Testi adottati

Studenti frequentanti:

G. BARTOLONI (a cura di), Introduzione all'Etruscologia, Milano 2012;
M. CRISTOFANI, L'arte degli Etruschi. Produzione e consumo, Torino 1982.

Saranno considerati parte integrante del corso il materiale illustrativo fornito durante le lezioni e la ulteriore bibliografia che verrà indicata in relazione a singoli argomenti, che verranno resi disponibili su Moodle

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli sopra citati uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (36/40 ore), sono previste (8/12 ore)attività seminariali di approfondimento con presentazioni PPT programmate da parte degli studenti, visite didattiche a musei e siti archeologici (Museo di Villa Giulia a Roma, Museo Archeologico di Viterbo, Museo e necropoli di Tarquinia).
Gli studenti interessati potranno partecipare ad attività di laboratorio e tirocinio di ambito etruscologico, con acquisizione di CFU di tirocinio (laboratorio di disegno e schedatura di materiali archeologici; scavo archeologico nella necropoli di Monte Abatone a Cerveteri).

Modalità di frequenza

La frequenza è fortemente raccomandata.

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli in programma uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Bibliografia


M. Cristofani, Dizionario della Cviltà etrusca, Firenze, Giunti, 1985;

G. Colonna, Etrusca, Arte, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, Suppl. II, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1994, pp. 554-605

Obiettivi formativi

l corso si propone di fornire allo studente un inquadramento generale della disciplina, con particolare attenzione alle metodologie della ricerca e facendo riferimento al mondo classico, principalmente al periodo romano. Partendo dalla definizione e dall’evoluzione della disciplina fino ai nostri giorni, il corso mira a fornire una panoramica esaustiva delle fonti, delle metodologie e degli strumenti (tradizionali e innovativi) utilizzabili per questo tipo di studi a diverse scale, ossia per l’analisi dei paesaggi rurali antichi, dei contesti urbani e degli edifici. A conclusione del corso lo studente dovrà possedere una sufficiente conoscenza dei temi principali trattati e in particolare delle metodologie di ricerca applicabili nell’ambito della topografia antica, nonché dimostrare di aver sviluppato un’autonomia di giudizio nell’analisi dei dati raccolti, una buona abilità linguistica, che tenga conto anche dei termini tecnici della disciplina, e una sufficiente capacità di apprendimento critico.
L’insegnamento si propone i seguenti obiettivi:
1) esporre le metodologie per l’individuazione e interpretazione dei dati storico-archeologici al fine di ricostruire la storia e lo sviluppo diacronico di un dato territorio nel corso del tempo;
2) far conoscere e far comprendere allo studente l’utilizzo di fonti diversificate e gli elementi atti al riconoscimento delle tracce dell’attività umana nel territorio (insediamenti, strade, infrastrutture, ecc.);
3) stimolare l’autonomia di giudizio e il senso critico attraverso l’analisi dello stato delle conoscenze
4) stimolare le abilità comunicative attraverso la produzione di elaborati sulle diverse tematiche discusse in aula;
5) capacità di apprendere: guidare lo studente nella redazione di carte archeologiche finalizzate alla lettura diacronica di un territorio o di un centro antico, orientarlo nell’utilizzo degli strumenti fondamentali per la lettura del territorio e l'analisi dei monumenti antichi

Scheda Docente

Programma del corso

48 ore
- Introduzione (Definizione; Storia della ricerca topografica. Antiquari e umanisti: la descrizione dell’antico. Architetti e pittori: lo studio e la documentazione dell’antico. Vedutismo. Cartografia storica. Il contributo del Grand Tour. Dall’archeologia alla topografia antica. La fotografia archeologica. Progetti di ricerca di topografia antica)
- Strumenti di ricerca (Fonti; cartografia storica; foto aeree e tracce; prospezioni geo-elettriche; ricerca archivistica; ricerca bibliografica; Survey; tecniche e metodi di ricognizione. Punto / Sito archeologico. Scheda. Documentazione. Posizionamento. Dalla descrizione analitica alla interpretazione. Carte archeologiche. Carte tematiche. Sistemi Informativi Territoriali. Unità di misura antiche. Strumenti di misurazione. Tecniche di misurazione. Architetti. Unità di misura post-antiche)
- Cartografia (Geografia descrittiva. Geografia cartografica. Rappresentazioni antiche. Planimetrie: Forma Urbis Romae, Formae del territorio. Tabula peutingeriana).
- Tecniche costruttive (opera poligonale. Opera quadrata. Lavorazione e sollevamento blocchi. Sistemi di copertura: trilitico, ad arco. Opera cementizia. Preparazione. Utilizzo. Fondazioni. paramenti murari. Sistemi di copertura).
- Tipologie edilizie: terrazzamenti, piattaforme (santuari; basis villarum; etc)
- Tipologie edilizie: approvvigionamento e distribuzione idrica (Acquedotti; Cisterne; Ninfei; Terme).
- Tipologie edilizie: luoghi di spettacolo (Teatri; Anfiteatri; Circhi; Stadi).
- Tipologie edilizie: residenze in città e nel territorio (Case e Ville; Sistemi insediativi e proprietà).
- L’organizzazione urbana (Fonti e documenti. Colonie di diritto romano. Colonie di diritto latino. Impianti urbani regolari; Impianti urbani condizionati; zonizzazione negli impianti urbani).
- L’organizzazione del territorio (Fonti antiche; Toponomastica; Cartografia; Foto aeree; Dati archeologici; Divisioni agrarie; Fonti iconografiche).
- La viabilità in Italia (Fonti antiche; Denominazioni; Amministrazione; Strumenti di lavoro e di ricerca; Cartografia storica; Vedutismo; I dati archeologici).

Modalità Esame

Conoscenza degli argomenti spiegati a lezione e nella bibliografia; livello di conoscenze della topografia antica; capacità espositive

Testi adottati

- Manuali metodologici generali [OBBLIGATORIO]:

L. QUILICI – S. QUILICI GIGLI, Introduzione alla topografia antica, Bologna 2004 (ed. Il Mulino).

oppure

G. BONORA – P.L. DALL’AGLIO – S. PATITUCCI – G. UGGERI, La topografia antica, Bologna 2000 (ed. Clueb)

oppure

F. CAMBI - N. TERRENATO, Introduzione all’Archeologia dei Paesaggi, Roma 1994 (ed. NIS).


- Tecniche costruttive [Argomento OBBLIGATORIO]:

J.P. ADAM, L’arte di costruire presso i romani, Milano (ed. Longanesi), pp. 69-90; 137-228; 257-352.

oppure

C.F. GIULIANI, L’edilizia nell’antichità, Roma 2006 (ed. Carocci), pp. 71-140; 148-160; 166-175; 222-234; 251-266.


- Tipologie edilizie [Argomento OBBLIGATORIO]:

P. GROS, L’architettura romana, Milano 2001 (ed. Longanesi) [parti relative agli argomenti trattati nel corso]



- Centuriazione [Argomento OBBLIGATORIO]:

Misurare la terra. Centuriazione e coloni nel mondo romano, Catalogo della mostra (Modena 1983-1984), Modena 1989 (ed. Panini), pp. 71-165.


- Urbanistica [Argomento OBBLIGATORIO]:

P. GROS – M. TORELLI, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Roma-Bari 2010 (ed. Laterza), pp. 158-198.

oppure

P. SOMMELLA, Italia antica. L’urbanistica romana, Roma 1988 (ed. Jouvence) [capitoli introduttivi, singole schede città trattate nel corso]


- Cartografia archeologica [Argomento OBBLIGATORIO]:

Voci nei manuali generali (vedi sopra) e:

M. VALENTI, I Colli Albani nell’Ottocento. Dal vedutismo ai progetti di Carta Archeologica, in Colli Albani. Protagonisti e luoghi della ricerca archeologica nell’Ottocento, Catalogo della mostra, Roma 2012 (ed. Gangemi), pp. 45-54.


- Viabilità [Argomento OBBLIGATORIO]:

Capitolo nei manuali generali (vedi sopra)


- Approvvigionamento idrico [Argomento OBBLIGATORIO]:

Capitolo nel manuale generale e nei volumi di tecnica edilizia e architettura romana (vedi sopra)


- Domus, Ville romane [Argomento OBBLIGATORIO]:

M. Valenti, Il rapporto tra la città e il territorio, in Atlante tematico del Lazio antico. Un approfondimento critico delle conoscenze archeologiche, a cura di P. Sommella, Roma 2003 (ed. Istituto Nazionale Studi Romani), pp. 141-180.

M. Valenti (a cura di), Imperatori a palazzo, imperatori in villa, Roma 2021 (ed. Scienze e lettere) [parti indicate nel corso].

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

Per approfondire (non obbligatorio):

M. TORELLI, Innovazioni nelle tecniche edilizie romane tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C., in Tecnologia economica e società nel mondo romano, Atti del Convegno (Como, 27-29 settembre 1979)
C.F. GIULIANI, Lezioni sull'architettura antica, Roma 2019 (ed. Quasar).
P. BASSO, Strade romane: storia ed archeologia, Roma 2011, II ed. (ed. Carocci).
R. TÖLLE-KASTENBEIN, Archeologia dell’acqua. La cultura idraulica del mondo classico, Milano 1993 (ed. Longanesi).
H. MIELSCH, La villa romana, Firenze 1999 (ed. Giunti).
M. VALENTI (a cura di), Residenze imperiali nel Lazio, Atti del Convegno, Monte Porzio Catone 2008 (ed. Libreria Cavour).
M.S. BUSANA, L’edilizia abitativa nel mondo classico. Dalla fine del II millennio alla tarda antichità, Roma 2018 (ed. Carocci).

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito della Metodologia della Ricerca in campo archeologico.

Lo studente dovrà essere in grado di:

1) conoscere le principali strategie di scavo e il metodo stratigrafico dal punto di vista teorico (conoscenza e capacità di comprensione)

2) saper applicare sul campo le principali metodologie e tecniche dello scavo stratigrafico e del survey archeologico (conoscenza e capacità di comprensione applicate);

3 )dimostrare autonomia di giudizio critico rispetto alla materia, sia in rapporto al dibattito degli studi sia in campo applicativo.

4) comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, anche in ambito divulgativo.

5) sviluppare capacità di apprendimento tali da poter affrontare eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso si svilupperà attraverso percorsi che illustrano: storia,teoria, tecniche e metodi della ricerca archeologica.

Il corso sarà strutturato in due unità didattiche; la prima di carattere teorico dove saranno affrontati gli argomenti indicati al punto 1. la seconda unità didattica sarà dedicata all'approfondimento dei diversi campi di indagine indicati ai punti: 2, 3, 4 , 5.

1) La complessità e i percorsi dell'indagine archeologica:

la ricerca sulle fonti letterarie e documentarie, la ricognizione (survey), l'indagine sul campo: breve storia della "conquista" del metodo (dallo sterro alle ricerche consapevoli dell'antiquaria del XVII-XVIII secolo fino all'acquisizione del metodo stratigrafico; il rapporto con le discipline umanistiche e con quelle scientifiche);
aspetti applicativi: la lettura delle tracce e dei resti archeologici, la tecnica e le strategie di scavo
la raccolta dei dati: la documentazione grafica (il rilievo) e la documentazione fotografica (di scavo e dei materiali): i sistemi tradizionali e le nuove tecniche;
l'acquisizione del dato e la sua catalogazione: schede, data base e internet;
l'interpretazione: l'elaborazione e la divulgazione dei dati; la pubblicazione scientifica e la comunicazione.

2) I campi d'indagine:
Archeologia del paesaggio e archeologia ambientale;
Archeologia dell'architettura e archeologia urbana;
Archeologia della produzione;
Archeologia rupestre


3) Archeologia e scienza:

Remote and proximal sensing
3) Il pensiero archeologico:
Archeologia teorica: l'archeologia processuale e postprocessuale

4) La comunicazione in Archeologia:
Valorizzazione, Public Archaeology e Archeologia partecipata

5) Archeologia Preventiva

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

A. CARANDINI, Storie dalla terra. Manuale di scavo archeologico, Torino 1996
E.C. HARRIS, Principi di stratigrafia archeologica, Roma 1983
Gli altri testi saranno forniti nel corso delle lezioni.

Per non frequentanti:
DE MINICIS et alii, Archeologia del rupestre nel Medioevo, Bari 2020
F. CAMBI, Manuale di archeologia dei paesaggi, Roma 2011

Modalità di frequenza

Obbligatoria

Bibliografia

La bibliografia di riferimento verrà fornita durante il corso.

Obiettivi formativi

Obiettivo formativo del corso generale è la storia dell'Occidente europeo e americano nel corso della lunga età moderna (1350-1915). A tal scopo il corso è diviso fra una parte generale, di impronta manualistica, che prenderà 36 delle 48 ore e un seminario interdisciplinare cui verranno a parlare docenti di altre discipline (materie storiche, geografiche e letterarie) per facilitare la comprensione dei fenomeni trattati. Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di raggiungere i cinque obiettivi formativi stabiliti a Dublino (Conoscenza e capacità di comprensione; Conoscenza e capacità di comprensione applicate; Autonomia di giudizio; Abilità comunicative; Capacità di apprendere)e in particolare: 1) presentare sinteticamente gli argomenti trattati; 2) interpretare autonomamente gli avvenimenti principali nei secoli e nelle aree geografiche affrontate; 3) comprendere i legami interdisciplinari necessari a seguire l'evoluzione del periodo e delle aree geografiche trattate

Scheda Docente

Programma del corso

Obiettivo formativo del corso generale è la storia dell'Occidente europeo e americano nel corso della lunga età moderna (1350-1915). Inoltre durante il corso sarà tenuto un seminario interdisciplinare (materie storiche, geografiche e letterarie) per facilitare la comprensione dei fenomeni trattati.
Storia dell’Occidente (Europa centro-occidentale e Americhe). Argomenti principali: 1. Definizione e cronologia dell’età moderna; 2. Dalla Peste nera allo sviluppo umanistico; 3. Espansione ottomana e divisione del Mediterraneo; 4. Scoperta e conquista dei Nuovi Mondi; 5. Le Riforme protestanti (luterana, calvinista, anglicana); 6. Carlo V: l’Impero contro la Francia; 7. Elisabetta I d’Inghilterra e Filippo II di Spagna: lo scontro sul mare; 8. La guerra dei Trent’anni e la fine delle guerre di religione; 9. Le rivoluzioni inglesi; 10. La Francia di Luigi XIV e la lotta per il predominio europeo; 11. L’Europa nel Settecento: equilibri politici e innovazione tecnologico-economica; 12. L’età delle Rivoluzioni: 1775 Stati Uniti, 1789 Francia, 1848 Europa; 13. L’evoluzione sociale e culturale tra Sette e Ottocento; 14. La questione nazionale nell’Ottocento; 15. Migrazioni e mobilità nell’età moderna; 16. Viaggi nell’età moderna

Modalità Esame

La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi):
CONOSCENZA (conoscenza delle informazioni necessarie) – 1-12/30
(12 = eccellente; 1 = pessimo)
MESSA A FUOCO (come il discente mette a fuoco il problema discusso) – 1-6/30
(6 = eccellente; 1 = pessimo)
ELABORAZIONE (come il discente elabora la struttura della risposta e costruisce una narrazione storica) 1-6/30
(6 =eccellente; 1 = pessimo)
SPIEGAZIONE( la capacità del discente di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione) – 1-6/30
(6 = eccellente; 1 = pessimo)
Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: Le migrazioni nell'età moderna

Testi adottati

Prima annualità: 1) Luigi Mascilli Migliorini, L’ età moderna. Una storia globale, Laterza; 2) Amedeo Feniello, Demoni, venti e draghi. Come l'uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi, Laterza; 3) Alessandro Vanoli, Strade perdute. Viaggio sentimentale sulle vie che hanno fatto la storia, Feltrinelli; 4) Massimo Livi Bacci, In cammino. Breve storia delle migrazioni, Il Mulino

Non frequentanti: oltre ai libri sopra indicati, i non frequentanti devono portare: Mostri e Misteri in Età Moderna, a cura di Alessandro Boccolini, Sette Città 2020, disponibile a easterneuropeanhistory.eu/it/2020/10/15/1027/

Seconda annualità: chi sostiene l’esame per una seconda volta deve portare: I Barberini e l’Europa, a cura di Péter Tusor e Alessandro Boccolini, Sette Città; Stefano Tabacchi, Lo Stato della Chiesa, il Mulino 2022.

Seminario: La scoperta dell'Antico. Bibliografia indicativa: Tommaso di Carpegna Falconieri, Nel labirinto del passato. 10 modi di riscrivere la storia, Laterza


Modalità di svolgimento

Obiettivo formativo del corso generale è la storia dell'Occidente europeo e americano nel corso della lunga età moderna (1350-1915) e questo sarà effettuato tramite lezioni in presenza (sempre che la situazione pandemica lo renda possibile). Inoltre durante il corso sarà tenuto un seminario interdisciplinare (materie storiche, geografiche e letterarie) per facilitare la comprensione dei fenomeni trattati.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

Vedi i libri elencati sopra

Scheda Docente

Programma del corso

Obiettivo formativo del corso generale è la storia dell'Occidente europeo e americano nel corso della lunga età moderna (1350-1915). Inoltre durante il corso sarà tenuto un seminario interdisciplinare (materie storiche, geografiche e letterarie) per facilitare la comprensione dei fenomeni trattati.
Storia dell’Occidente (Europa centro-occidentale e Americhe). Argomenti principali: 1. Definizione e cronologia dell’età moderna; 2. Dalla Peste nera allo sviluppo umanistico; 3. Espansione ottomana e divisione del Mediterraneo; 4. Scoperta e conquista dei Nuovi Mondi; 5. Le Riforme protestanti (luterana, calvinista, anglicana); 6. Carlo V: l’Impero contro la Francia; 7. Elisabetta I d’Inghilterra e Filippo II di Spagna: lo scontro sul mare; 8. La guerra dei Trent’anni e la fine delle guerre di religione; 9. Le rivoluzioni inglesi; 10. La Francia di Luigi XIV e la lotta per il predominio europeo; 11. L’Europa nel Settecento: equilibri politici e innovazione tecnologico-economica; 12. L’età delle Rivoluzioni: 1775 Stati Uniti, 1789 Francia, 1848 Europa; 13. L’evoluzione sociale e culturale tra Sette e Ottocento; 14. La questione nazionale nell’Ottocento; 15. Migrazioni e mobilità nell’età moderna; 16. Viaggi nell’età moderna

Modalità Esame

La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi):
CONOSCENZA (conoscenza delle informazioni necessarie) – 1-12/30
(12 = eccellente; 1 = pessimo)
MESSA A FUOCO (come il discente mette a fuoco il problema discusso) – 1-6/30
(6 = eccellente; 1 = pessimo)
ELABORAZIONE (come il discente elabora la struttura della risposta e costruisce una narrazione storica) 1-6/30
(6 =eccellente; 1 = pessimo)
SPIEGAZIONE( la capacità del discente di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione) – 1-6/30
(6 = eccellente; 1 = pessimo)
Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: Le migrazioni nell'età moderna

Testi adottati

Prima annualità: 1) Luigi Mascilli Migliorini, L’ età moderna. Una storia globale, Laterza; 2) Amedeo Feniello, Demoni, venti e draghi. Come l'uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi, Laterza; 3) Alessandro Vanoli, Strade perdute. Viaggio sentimentale sulle vie che hanno fatto la storia, Feltrinelli; 4) Massimo Livi Bacci, In cammino. Breve storia delle migrazioni, Il Mulino

Non frequentanti: oltre ai libri sopra indicati, i non frequentanti devono portare: Mostri e Misteri in Età Moderna, a cura di Alessandro Boccolini, Sette Città 2020, disponibile a easterneuropeanhistory.eu/it/2020/10/15/1027/

Seconda annualità: chi sostiene l’esame per una seconda volta deve portare: I Barberini e l’Europa, a cura di Péter Tusor e Alessandro Boccolini, Sette Città; Stefano Tabacchi, Lo Stato della Chiesa, il Mulino 2022.

Seminario: La scoperta dell'Antico. Bibliografia indicativa: Tommaso di Carpegna Falconieri, Nel labirinto del passato. 10 modi di riscrivere la storia, Laterza


Modalità di svolgimento

Obiettivo formativo del corso generale è la storia dell'Occidente europeo e americano nel corso della lunga età moderna (1350-1915) e questo sarà effettuato tramite lezioni in presenza (sempre che la situazione pandemica lo renda possibile). Inoltre durante il corso sarà tenuto un seminario interdisciplinare (materie storiche, geografiche e letterarie) per facilitare la comprensione dei fenomeni trattati.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

Vedi i libri elencati sopra

Obiettivi formativi

Il corso si propone di offrire una panoramica del millennio medievale attraverso l'analisi approfondita di una serie di fenomeni/tematiche che sono comunemente associate a esso nell'immaginario comune, come una sorta di parole chiave (per es. feudalesimo, crociata, monachesimo ecc.), con l'obiettivo di ricollocarli precisamente nel loro contesto sgombrando il campo da anacronismi, luoghi comuni e strumentalizzazioni. Fondamentale sarà anche la discussione della nozione stessa di Medioevo, così da rendere cosciente lo studente delle problematicità di questa nozione, delle discussioni storiografiche nate intorno alla definizione dei suoi limiti cronologici, dell'origine della visione "negativa" che continua ad accompagnare ancora oggi il termine Medioevo nell'immaginario e nel linguaggio comune.

Durante il corso agli studenti verranno fornite informazioni di base circa i principali avvenimenti politico-istituzionali che si sono succeduti nel corso del millennio medievale, dalla crisi del III secolo all'epoca delle Signorie quattrocentesche. Parallelamente verranno approfondite alcune tematiche (come il monachesimo, l'invenzione della nozione di Crociata, l'invenzione dell'istituzione del Comune ecc.) che rappresentano gli elementi più diffusi nella costruzione dell'immaginario moderno relativo all'epoca medievale. Gli studenti saranno cosi in grado di ricostruire per sommi capi la linea cronologica del millennio medievale, con un focus particolare sull'area italiana, su quella franca e su quella germanico-imperiale, individuando correttamente i nessi causali e le linee di continuità.
In tal modo gli studenti saranno capaci anche di decriptare correttamente le informazioni storiche e culturali con cui entrassero in contatto nella realtà comunicativa, facendo fronte anche con maggiore coscienza ai fenomeni di distorsione ideologica di cui è vittima la nozione di Medioevo nel linguaggio comune, compreso quello dei media.
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado, se posti di fronte a un'immagine o a una cartina geo-politica, sulla scorta di alcune indicazioni di base, di costruire un discorso esplicativo della realtà rappresentata.

1) Conoscenza e capacità di comprensione. Durante il corso agli studenti verranno fornite
informazioni di base circa i principali avvenimenti politico-istituzionali che si sono
succeduti nel corso del millennio medievale, dalla crisi del III secolo all’epoca delle
Signorie quattrocentesche. Traendo spunto dalla ricorrenza giubilare 2025 e dal suo tema,
«Pellegrini di speranza», il modulo di approfondimento di quest’anno sarà dedicato al
tema, cosi caratterizzante nell’immaginario relativo a quest’epoca, del pellegrinaggio
medievale.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate. Al termine del corso gli studenti
saranno in grado di ricostruire per sommi capi la linea cronologica del millennio
medievale, con un focus particolare sull’area italiana, su quella franca e su quella
germanico-imperiale, individuando correttamente i nessi causali e le linee di continuità.
3) Autonomia di giudizio. Grazie alle nozioni acquisite gli studenti saranno in grado di
decriptare correttamente le informazioni storiche e culturali con cui entrassero in contatto
nella realtà comunicativa, facendo fronte anche con maggiore coscienza ai fenomeni di
distorsione ideologica di cui è vittima la nozione di Medioevo nel linguaggio comune,
compreso quello dei media.
4) Abilità comunicative. Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado, se
posti di fronte a un’immagine o a una cartina geo-politica relativa allo spazio medievale
euro-mediterraneo, sulla scorta di alcune indicazioni di base, di costruire un discorso
esplicativo della realtà rappresentata.
5) Capacità di apprendere. Il corso garantirà agli studenti l’acquisizione di conoscenze e di
un linguaggio specifico tali da permettero loro di proseguire in modo autonomo uno studio
più approfondito dell’età medievale, consentendo loro di valutare in modo corretto il grado
di affidabilità delle fonti da cui trarre le informazioni.

Obiettivi formativi

MUSEOLOGIA/DIDATTICA MUSEALE
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti metodologici necessari per approfondire la storia dei
musei, dal collezionismo privato alla nascita dell’istituzione museale fino alle realizzazioni più recenti. Le
lezioni e le attività didattiche nei musei saranno focalizzate sull’analisi del rapporto fra le collezioni,
l’allestimento e il pubblico. L’obiettivo è quello di far acquisire le necessarie competenze per approfondire la
storia delle principali realtà museali nazionali e internazionali sotto il profilo della storia delle collezioni e
degli spazi che le ospitano.
Risultati di apprendimento attesi:
1-     sviluppo delle conoscenze sulla storia e sulla funzione del museo nel passato e oggi; sviluppo
della capacità di comprensione del ruolo del museo in relazione alla società contemporanea, dell’uso
delle nuove tecnologie e delle problematiche legate alla valorizzazione e gestione dei musei (1°
Descrittore Conoscenza e capacità di comprensione);
2-     capacità di comprensione delle tematiche della Museologia in rapporto alle competenze
trasversali acquisite nell’ambito delle altre discipline del corso di laurea (2° Descrittore -
Conoscenza e capacità di comprensione applicate);
3-     capacità di rielaborare e interpretare autonomamente le conoscenze acquisite sulla funzione del
museo (3° Descrittore - Autonomia di giudizio);
4-     abilità comunicative (orale, scritta e con mezzi audiovisivi) per trasferire informazioni,
problematiche, soluzioni rispetto ai temi dell’allestimento e della didattica museale (4° Descrittore -
Abilità comunicative);
5-     sviluppare un metodo di studio e di indagine sulle tematiche legate all’esposizione museale e al
suo rapporto con il pubblico (5° Descrittore - Capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è articolato in moduli. Il primo modulo di lezioni intende illustrare le trasformazioni delle forme museali, il ruolo e le funzioni che queste hanno assolto nelle diverse nazioni ed epoche dal Rinascimento ai nostri giorni attraverso alcune tappe salienti della museologia: gli studioli e le collezioni principesche, i musei dell’illuminismo, lo Stato collezionista, i grandi musei dell’Ottocento, i musei della scienza, i musei del secondo dopoguerra e i musei del XXI secolo. Particolare attenzione sarà rivolta alla trasformazione del museo nella prima metà del Novecento dalla Conferenza di Madrid (1934) al secondo dopoguerra. Inoltre, si porrà l’attenzione su forme di museali quali i Musei civici, le case-museo, i Musei della città, i Musei Diffusi, gli Ecomusei ed i Musei Virtuali. Il secondo nucleo di lezioni verterà sugli aspetti organizzativi e gestionali del museo con riferimenti alla museografia, alla conservazione preventiva, all’ordinamento e allestimento delle collezioni. Infine, il terzo modulo sarà dedicato alla storia, agli strumenti e i metodi della didattica museale in Italia e alle novità messe in evidenza dalle recenti azioni legislative nel rapporto fra scuola e museo.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso Musei.

Modalità Esame

L’esame finale è articolato in tre parti:
1- elaborato scritto: consiste nella compilazione di una di una scheda su un museo a scelta dello studente. La scheda viene predisposta dal docente, presentata e discussa in aula durante il corso; è suddivisa in tre campi che vanno compilati in modo sintetico dopo aver visitato il museo e un campo più ampio che prevede invece un approfondimento bibliografico. La scheda deve essere corredata da immagini. La compilazione della scheda avviene in autonomia; sono previsti incontri prima della consegna definitiva che avviene entro il termine del semestre secondo le modalità concordate a lezione.
2- verifica orale: consiste nella verifica delle conoscenze acquisite durante il corso e con il supporto delle letture consigliate.
Per entrambe le prove verranno valuti il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità dello studente di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
3- predisposizione di un progetto preliminare di didattica per le scuole in un museo della provincia di Viterbo (lavoro di gruppo).
La valutazione finale terrà conto dei risultati raggiunti nelle tre prove e verrà valutata la preparazione degli studenti secondo i descrittori di Dublino e i seguenti indicatori:
conoscenza dei contenuti del corso;
capacità di esprimersi in modo adeguato rispetto agli argomenti;
capacità di approfondire e creare collegamenti in autonomia;
capacità di reperire informazioni e decodificare le immagini;
capacità di formulare giudizi in modo autonomo;
capacità di comunicare contenuti, eseguire analisi in modo argomentato e competente.
Rispetto a questi indicatori, la valutazione:
sufficiente (18-23/30) è determinata dalla conoscenza minima dei contenuti del corso e da un livello accettabile di presentazione degli argomenti da parte dello studente;
i punteggi medi (24-27/30) vengono assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello più che sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30);
i punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono assegnati in base alla dimostrazione di un livello da ottimo a eccellente.
Una valutazione insufficiente è determinata, invece, dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi del corso e dall’incapacità raggiungere i requisiti minimi rispetto agli indicatori sopraelencati.

Testi adottati

STUDENTI FREQUENTANTI e STUDENTI PA
Maria Teresa Fiorio, Il museo nella storia. Dallo studiolo alla raccolta pubblica, Pearson Milano 2018 (Introduzione, capp. da 1 a 8 e 10)
M.V. Clarelli, Che cos’è un museo, Carocci, Firenze 2005 (capp. 1 e 3)
M.C. Mazzi, In viaggio con le Muse, Firenze 2005 (introduzioni alle sezioni e schede: 4, 5, 7, 12, 13, 14, 17-20, 24, 28; XI, XVIII, XIX)
Materiali Didattica museale caricati su Moodle.

Parte integrante del programma è:
1. la conoscenza diretta dei seguenti musei:
Musei Capitolini
Galleria Colonna
Museo Pio Clementino
Gelleria degli Uffizi
2. l’esecuzione di un elaborato scritto su un museo a scelta utilizzando la scheda base che sarà consegnata a lezione;
3. progetto di gruppo o individuale di didattica museale nei musei di Viterbo (SOLO STUDENTI FREQUENTANTI)

Per gli studenti NON FREQUENTANTI in aggiunta alla bibliografia:

M. Calidoni,E. Ciresola,A. Di Mauro, La didattica museale, Roma, Aracne 2006 (capitoli 1, 2, 5)
Teresa Calvano, “To all studious and curious persons”. La nascita del British Museum e del Louvre, in Teresa Calvano, Maria Giuseppina Di Monte, Paola Mangia (a cura di), Museo tra passato e presente, Meltemi editore, Roma 2008 (pp. 33-46)
Claudia Ceri Via Il luogo della mente e della memoria, in Wolfgang Liebenwein, Studiolo. Storia e tipologia di uno spazio culturale, Edizioni Panini, Modena 1988 (pp. IX-XLVIII)
Claudia Ceri Via, “Galaria sive loggia”: modelli teorici e funzionali fra collezionismo e ricerca, in Wolfram Prinz, Galleria. Storia e tipologia di uno spazio architettonico, Edizioni Panini, Modena 1988 (pp. VII-XVIII)

I volumi indicati sono reperibili presso il Sistema bibliotecario di Ateneo – biblioteca Polo umanistico-sociale.
I materiali didattici saranno disponibili sulla piattaforma didattica dell’Università della Tuscia.

Modalità di svolgimento

Il corso, della durata di 48 ore, prevede lezioni frontali in aula e presso musei su tutti i temi trattati nel corso. Faranno parte integrante delle ore di lezione la redazione della scheda museale e seminari su alcuni temi specifici (da 1 a 3 incontri di due ore ciascuno) e la partecipazione ad incontri con esperti (da 1 a 2 incontri di due ore ciascuno). L’ultimo modulo, inoltre, prevede esercitazioni sul campo per la predisposizione di un progetto di didattica per le scuole in un museo della provincia di Viterbo (da 3 a 6 incontri di due ore ciascuno).

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è consigliata.

Bibliografia

P. Pogliani, Stefano Marson, Franco Minissi: Il Museografo, L'architetto E Gli Allestimenti Del Museo Civico Di Viterbo, Firenze 2022 8pp. 99-142
Museographie. Architecture et aménagement des musées d'art Conférence internationale d'études. Madrid 1934, a cura di Elena Dellapiana, Maria Beatrice Failla, Franco Varallo, SAGEP, 2020 (Jamin pp. 13-21; Ducci pp. 75-95; Failla pp. 115-125; Catalano pp. 285-297)

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire una conoscenza di base dell'archeologia e della storia dell'arte greca, ed in particolare delle modalità di sviluppo delle manifestazioni architettoniche ed urbanistiche e della produzione artistica e materiale del mondo e della cultura greca di età storica. L’obiettivo principale è di offrire agli studenti gli strumenti critici per collocare manufatti ed opere d’arte della Grecia antica, all’interno del proprio contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento e di disporre delle opportune conoscenze per eventuali successivi approfondimenti nell’ambito di un percorso formativo di laurea magistrale.
A tal riguardo a conclusione del corso lo studente dovrà possedere una sufficiente conoscenza dei temi principali dell’insegnamento ed una sufficiente capacità di comprensione critica di un testo archeologico e di storia dell’arte greca, nonché di descrivere e commentare criticamente una architettura o un manufatto della cultura materiale greca (conoscenza e capacità di comprensione applicate), mostrando un adeguato livello di autonomia di giudizio, una buona abilità linguistica, che tenga conto anche dei termini tecnici della disciplina, ed evidenziando una sufficiente capacità di apprendimento critico.

Scheda Docente

Programma del corso

La cultura architettonica, artistica e artigianale greca dalla nascita della cultura urbana fino al periodo classico ed ellenistico.
Il corso si propone di illustrare lo sviluppo della cultura architettonica, artistica e artigianale della civiltà greca di età storica, a partire dal crollo della civiltà palaziale micenea e proseguendo attraverso le fasi successive dell'età proto-geometrica, geometrica e quindi arcaica, alla luce del lungo processo di formazione della polis greca e della relativa cultura urbana. Si affronterà quindi la fase di età classica successiva alle guerre persiane, con particolare attenzione alle più importanti manifestazioni artigianali ed artistiche della città di Atene del V secolo e agli sviluppi della cultura figurativa classica nella Grecia continentale e microasiatica di IV secolo a.C. fino alla fine delle poleis greche e all'avvento di Alessandro Magno. Verranno quindi delineate le caratteristiche dell'arte greca di età ellenistica e i suoi diversi centri di produzione connessi con la nuova realtà politica del mondo greco di questo periodo.
In particolare, durante il corso, verranno presi in esame i monumenti e le opere d'arte più significativi della produzione scultorea e pittorica, al fine di illustrare le diverse fasi e gli sviluppi dell'arte greca di età storica.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con opere d'arte e manufatti, stili e iconografie, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento.


Testi adottati

Testi:
• T. HÖLSCHER, Il mondo dell’arte greca, Torino, Einaudi, 2008.
• G. ROCCO, E. LIPPOLIS, Archeologia greca. Cultura, società, politica e produzione, Bruno Mondadori, Milano 2011.
Per gli aspetti metodologici, dei contesti storico-archeologici e delle classi di materiali:
• T. HÖLSCHER, L’archeologia Classica. Un’introduzione, Erma di Bretschneider, Roma 2010, capp. 1, 2, 3, 4.1, 4.2, 5, 6.1, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15.1, 16.1-5, 17.1-2, 20.1, 21 (fino all’Ellenismo), 22.1, 22.2a-f, 23, 24, 25.1.


Modalità di svolgimento

Il corso consisterà in una serie di lezioni frontali (48 ore) corredate da proiezioni e integrate da analisi di manufatti e opere d’arte condotte in aula. Si intende inoltre organizzare la visita ad una esposizione museale o ad una mostra inerente le tematiche trattate nel corso.

Modalità di frequenza

Obbligatoria.
Lo studente non frequentante dovrà concordare un programma di studio con il docente.

Bibliografia

Per la preparazione all'esame, i testi indicati saranno integrati dagli appunti presi durante lo svolgimento delle lezioni, nonché da documentazione iconografica, sussidi e letture indicati e/o forniti dai docenti durante il corso.
Ai fini della preparazione all'esame, si consiglia inoltre un ripasso della storia greca, nonché la consultazione di un atlante storico o di cartine storiche.

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi per la seguente disciplina:

Il corso si propone di fornire conoscenze storico-artistiche e strumenti metodologici avanzati per la
conoscenza delle arti (pittura, scultura e architettura) in Italia dal 1400 al 1799 con loro diverse
intersezioni europee (mondo fiammingo, barocco europeo, cultura internazionale del Grand Tour).
Alla fine del percorso lo studente:
1) avrà acquisito una buona conoscenza degli argomenti trattati nel corso nel loro svolgimento
diacronico mediante l&#39;acquisizione del lessico specialistico e la comprensione di testi di livello
introduttivo alla disciplina (Conoscenza e capacità di comprensione).
2) sarà in grado di inquadrare correttamente i contesti cronologico-culturali e di riconoscere le
principali opere presentate nel corso e individuarne le tecniche esecutive (Conoscenza e capacità
di comprensione applicate).
3) potrà valutare criticamente le informazioni apprese e discutere gli argomenti del corso con
autonomia di giudizio, stabilendo collegamenti anche di carattere interdisciplinare (Autonomia di
giudizio).
4) saprà organizzare un&#39;efficace esposizione orale degli argomenti trattati nel corso, usando la
terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica (Abilità comunicative).
5) avrà acquisito le abilità di apprendimento e la conoscenza degli strumenti base necessari per
avviare i prolegomeni di una ricerca autonoma in campo storico-artistico (Capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso e il relativo esame di profitto si concentrano sulla parte istituzionale, ovvero sulla conoscenza delle vicende artistiche in Italia nel periodo 1400-1799.
Prendendo avvio da temi dai vasti orizzonti, quali appunto la storia della storia dell'arte e per arrivare a toccare gli attuali orientamenti della disciplina, verrà proposta in prima battuta la periodizzazione della materia e i diversi modi per indagare le immagini, con aperture anche alla letteratura artistica e in particolare al ruolo di Giorgio Vasari, 'padre della disciplina'. A tale sezione introduttiva seguirà una serie di letture d'opera che per la loro cronologia seguiranno lo sviluppo della disciplina dai primi del Quattrocento agli ultimi decenni del Settecento.
La conoscenza diretta delle opere d'arte e dei monumenti sarà incoraggiata attraverso visite e sopralluoghi.
Va tuttavia ricordato che la preparazione della parte istituzionale si basa, inevitabilmente sullo studio dei manuali da parte dei discenti.
La frequenza non è obbligatoria e il programma d'esame è il medesimo a prescindere dalla frequenza. Quest'ultima è tuttavia fortemente consigliata, suggerendo in particolare di partecipare ai sopralluoghi e alle visite guidate.

Modalità Esame

L'esame consiste in una prova di riconoscimento e in un colloquio, nonché la lettura e il commento di alcuni passi delle Vite vasariane; i sopralluoghi effettuati costituiscono parte integrante del programma, nonché la conoscenza di un museo o di un complesso monumentale sito a Viterbo o nel luogo di residenza abituale. Per la preparazione dell'esame si consiglia di prendere visione anche dei pdf consultabili su dropbox (NB. I testi disponibili su dropbox sono contrassegnati da asterico).
La votazione si finale si basa su: 1) sulla prova di riconoscimento (complessive 8 immagini di opere d'arte o monumenti inclusi nel programma d'esame); 2) discussione di 4 personalità artistiche o nuclei tematici ripartiti sui quattro secoli che scandiscono lo svolgimento cronologico della disciplina.

(vedi testi di riferimento)

Testi adottati

Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Arte. Una storia naturale e civile. 3 Dal Quattrocento alla Controriforma (intero volume); 4 Dal Barocco all'Impressionismo (fino a p. 259), Torino, Einaudi Scuola, 2019.
Giorgio Vasari, Le Vite... (ed. 1550), ed. a cura di Luciano Bellosi e Aldo Rossi, Torino, Einaudi, 1986 (ed. edizioni successive), pp. 539-544 (proemio alla terza parte delle Vite).*

NB. I testi contrassegnati da asterisco sono disponibili in biblioteca e in formato pdf nella casella dropbox dedicata al corso (per accedere contattare il docente parlato@unitus.it).

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni in aula sono previsti sopralluoghi a Viterbo e nel suo territorio, nonché a Roma.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata; alla luce della natura del corso, si sollecita in particolare la partecipazione ai ripetuti sopralluoghi alle residenze farnesiane per studiare de visu i diversi monumenti oggetto del corso.

Bibliografia

Giorgio Vasari, Le de' più eccellenti pittori, scultori e architettori nelle redazioni del 1550 e 1568, ed. a cura di Paola Barocchi e Rosanna Bettarini, Firenze, Sansoni, 9 voll., Firenze, Sansoni, 1965-1997;
Ernst. H. Gombrich, Arte e illusione, Torino, Einaudi, 1965;
Michael Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, Torino, Einaudi, 1978;
John K. G. Shearman, Manierismo, Firenze, SPES, 1983;
Antonio Pinelli, La bella Maniera. Artisti del Cinquecento tra regola e licenza, Torino, Einaudi, 1993;
Rudolf Wittkower, Arte e architettura in Italia: 1600 - 1750, Torino, Einaudi, 1958;

Obiettivi formativi

Il corso vuole fornire un’adeguata conoscenza di base dell’arte medievale, attraverso un’accurata panoramica che va dal Tardoantico al Trecento (secoli IV-XIV), soprattutto nella Penisola italiana, ma con uno sguardo aperto all’intero continente europeo.

Le opere d’arte medievale saranno analizzate nelle loro componenti tecnico-materiche, formali, iconografiche, iconologiche attraverso il linguaggio specifico della materia. Si tracceranno, quando possibile, le relazioni fra artisti, committenti, centri di produzione.

Particolari approfondimenti saranno riservati alla tematica del Giubileo e a Viterbo, città sulla via Francigena, comune di grande rilevanza nei secoli centrali del Medioevo.

Conoscenza e capacità di comprensione: gli studenti e le studentesse dovranno acquisire padronanza della materia, al fine di riconoscere e analizzare in modo esaustivo sia le opere commentate durante le lezioni stesse sia quelle studiate in autonomia nei testi di riferimento.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: la discussione in aula, gli esercizi di osservazione guidati dalla docente, le attività di ricerca svolte in eventuali gruppi studio, le visite didattiche e i seminari concorreranno allo sviluppo di una comprensione attiva e personale della materia.
Autonomia di giudizio: gli studenti e le studentesse dovranno dimostrare una certa capacità di giudizio critico rispetto ai testi di riferimento, ma anche rispetto a quanto proposto dalla docente durante le lezioni, in rapporto al dibattito degli studi.
Abilità comunicative: gli studenti e le studentesse dovranno acquisire il linguaggio specifico della materia e dovranno saperlo utilizzare al meglio per descrivere e contestualizzare sia un’opera d’arte medievale in particolare sia un fenomeno artistico in generale.
Capacità di apprendere: gli studenti e le studentesse dovranno saper contestualizzare un’opera d’arte medievale nel tempo e nello spazio, in rapporto alle trasformazioni culturali, sociali, politiche, ideologiche, materiali che hanno determinato/influenzato un certo fenomeno artistico.

Scheda Docente

Programma del corso

Le lezioni saranno incentrate sull’analisi di una o più opere d’arte medievale e sulla discussione attorno a un certo fenomeno artistico; esse saranno inoltre occasione per esercitarsi nell’osservazione di un’opera d’arte.
A lezione si discuteranno:
1. temi, problemi, metodi della materia;
2. la periodizzazione del millennio medievale e la sua geografia artistica;
3. le trasformazioni culturali, sociali, politiche, ideologiche, materiali che determinano/influenzano i fenomeni artistici;
4. le relazioni fra artisti, committenti, centri di produzione.

Il corso è organizzato in 2 moduli:
1. Modulo I (34 ore). Storia dell’arte medievale dal Tardo-antico al Gotico internazionale (secoli IV-XIV): per una panoramica generale sulla materia, orientata a una conoscenza di base, con una particolare attenzione per le tematiche relative al Giubileo.
2. Modulo II (14 ore). Viterbo, un comune sulla via Francigena.

Modalità Esame

Il colloquio orale verterà su uno o più riconoscimenti di opere d’arte mostrate e commentate a lezione o anche di opere presenti sui testi di riferimento.
Si dovrà poi contestualizzare l’oggetto di studio, definendone le coordinate di tempo e di spazio, in rapporto alle trasformazioni culturali, sociali, politiche, ideologiche, materiali che hanno determinato quel dato oggetto.
Studenti e studentesse avranno la possibilità di iniziare il colloquio da un argomento da loro proposto.

La valutazione risulterà positiva se studenti e studentesse avranno dimostrato di aver acquisito padronanza della materia, anche dal punto di vista del linguaggio specifico, riconoscendo e analizzando in modo esaustivo sia le opere commentate durante le lezioni stesse sia quelle studiate in autonomia nei testi di riferimento; se si rileverà un’autonoma capacità di giudizio critico rispetto alle tematiche affrontate durante il colloquio, accostata alla capacità di contestualizzare un’opera d’arte medievale nel tempo e nello spazio, in rapporto alle trasformazioni culturali, sociali, politiche, ideologiche, materiali che hanno determinato/influenzato un certo fenomeno artistico.

Testi adottati

Chi non frequenta è invitato a mettersi in contatto con la docente per concordare un programma.

Modulo I

G. CRICCO - F.P. DI TEODORO, Itinerario nell’arte 2. Dall’arte paleocristiana a Giotto, quarta edizione, versione gialla, Zanichelli, Bologna 2016 (ma qualsiasi edizione è valida). / (any edition)

Un volume fra questi:

J. LE GOFF, Il Medioevo. Alle origini dell’identità europea, Laterza, Roma-Bari 1998 (rist. 2022).

M. MONTANARI, Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro, Laterza, Roma-Bari 2019 (rist. 2023).

A. VANOLI, Non mi ricordo le date! La linea del tempo e il senso della storia, Roma 2023 (Treccani libri, Tessere, 2).


Modulo II

M.G. BONELLI, s.v. Viterbo, in Enciclopedia dell’Arte Medievale, Roma 2000, (2000) https://www.treccani.it/enciclopedia/viterbo_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/

A.M. D’ACHILLE, Da Pietro d'Oderisio ad Arnolfo di Cambio. Studi sulla scultura a Roma nel Duecento, Roma 2000, parte relativa a Viterbo papale e la questione di Pietro D'Oderisio.

M.T. GIGLIOZZI, I palazzi del papa. Architettura e ideologia: Il Duecento, Roma 2003 (La corte dei papi, 11), pp. 107-131.

G. POLLINI, Note sulla chiesa abbaziale di S. Martino al Cimino, in Arte medievale 7 (2017), IV serie, pp. 119-134.

E. PONZI, Ad usum fratrum. Manoscritti francescani e domenicani a Roma, un panorama, in Il libro miniato a Roma nel Duecento. Riflessioni e proposte, a cura di S. MADDALO, con la collaborazione di E. PONZI, I-II, Istituto storico italiano per il medio evo, Roma 2016 (Nuovi studi storici, 100), pp. 575-612.


Dal volume Santa Maria in Gradi, Viterbo 1996, i seguenti contributi:

M. MIGLIO, Per una storia di Santa Maria in Gradi, pp. 7-25;

S. FABIANO, La scultura, pp. 109-127.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma vivamente consigliata.

Bibliografia

Letture consigliate

Modulo I

J. Le Goff, Il Medioevo spiegato ai ragazzi, trad. di R. Riccardi, con la collaborazione di J.-L. Schlegel, Laterza, Roma-Bari 2007.

G. Sergi, L’idea di Medioevo. Fra storia e senso comune, Donzelli Editore, Roma 2005.

A.M. Romanini et alii, L’arte medievale in Italia, Sansoni editore, Firenze 1996, pp. 11-48, 77-114, 161-185, 217-236, 269-284, 361-372.

Modulo II

Dal volume Itineranza pontificia. La mobilità della curia papale nel Lazio (secoli XII-XIII), a cura di S. Carocci, Istituto storico italiano per il medio evo, Roma 2003 (Nuovi studi storici, 61), i seguenti contributi:

S. Menzinger, Viterbo «città papale»: motivazioni e conseguenze della presenza pontificia a Viterbo, pp. 307-340.

A. Paravicini Bagliani, La mobilità della corte papale nel secolo XIII, pp. 3-78.

Obiettivi formativi

PROCEDIMENTI ESECUTIVI E DOCUMENTAZIONE DELLE TECNICHE ARTISTICHE
Obiettivi formativi
Il corso sarà dedicato allo studio integrato delle modalità esecutive di opere d’arte pertinenti a diverse classi
di manufatti. L’obiettivo è quello di far acquisire: le necessarie competenze per sviluppare l’interpretazione
critica dell&#39;opera d’arte attraverso le conoscenze tecnico-esecutive e l’applicazione di un metodo di ricerca
che utilizza gli strumenti teorico-critici nonché pratici attraverso il rapporto diretto con le opere e il loro
contesto.
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di:

1) aver acquisito le conoscenze sulle principali tecniche esecutive e sulle modalità esecutive ed essere in
grado di comprendere le caratteristiche tecnico formali delle opere d’arte partendo dai casi studio analizzati
durante il corso (1° Descrittore Conoscenza e capacità di comprensione);
2) aver acquisito le necessarie conoscenze e capacità per redigere autonomamente una scheda sulla tecnica
esecutiva di un’opera d’arte in rapporto alle competenze trasversali acquisite nell’ambito delle altre
discipline del corso di laurea (2° Descrittore - Conoscenza e capacità di comprensione applicate);
3) capacità di elaborare e interpretare autonomamente le conoscenze acquisite sulle tecniche e modalità
esecutive nonché sull’uso dei materiali (3° Descrittore - Autonomia di giudizio);
4) abilità comunicative (orale, scritta e con mezzi audiovisivi) per trasferire informazioni, problematiche,
soluzioni rispetto ai temi delle tecniche artistiche (4° Descrittore - Abilità comunicative);
5) dimostrare di essere in grado di integrare le conoscenze tecnico-esecutive con l’analisi storico-critica
dell’opera (5° Descrittore - Capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

Un primo nucleo di lezioni sarà volto a presentare una breve storia degli studi e a sottolineare la valenza delle conoscenze tecnico-esecutive di un’opera nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro. Seguirà la disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti, della letteratura e dell’osservazione diretta di opere d’arte originali nonché della loro documentazione (testuale, fotografica e grafica). Ampio spazio sarà dedicato all'analisi e al riconoscimento delle testimonianze materiche che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione. Particolare attenzione sarà rivolta, inoltre, alla comprensione dell’organizzazione delle botteghe, dei cantieri pittorici del passato e all’uso dei materiali.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso Musei e monumenti.

Modalità Esame

L’esame finale è articolato in tre parti:
1- verifica orale sulle conoscenze acquisite durante il corso e attraverso le letture consigliate;
2- approfondimento di un testo di fonte fra quelle trattate a lezione e di un tema o una tecnica attraverso il testo scelto;
3- analisi della tecnica d'esecuzione di un'opera a scelta da presentare con un ppt realizzato dallo studente.
La valutazione della prova orale terrà conto della preparazione degli studenti secondo i descrittori di Dublino e i seguenti indicatori:
conoscenza dei contenuti del corso;
capacità di esprimersi in modo adeguato rispetto agli argomenti;
capacità di approfondire e creare collegamenti in autonomia;
capacità di reperire informazioni e decodificare le immagini;
capacità di formulare giudizi in modo autonomo;
capacità di comunicare contenuti, eseguire analisi in modo argomentato e competente.
Rispetto a questi indicatori, la valutazione:
sufficiente (18-23/30) è determinata dalla conoscenza minima dei contenuti del corso e da un livello accettabile di presentazione degli argomenti da parte dello studente;
i punteggi medi (24-27/30) vengono assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello più che sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30);
i punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono assegnati in base alla dimostrazione di un livello da ottimo a eccellente.
Una valutazione insufficiente è determinata, invece, dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi del corso e dall’incapacità raggiungere i requisiti minimi rispetto agli indicatori sopraelencati.

Testi adottati

M. Cordaro, Per una filologia dei materiali costitutivi delle opere d’arte e dei materiali di restauro come fondamento della valutazione storica ed estetica, in Fragmenta Picta. Affreschi e mosaici staccati del Medioevo romano, catalogo della mostra, Roma 1989, pp. 33-36
Pogliani P. (2013). Sguardi sulle tecniche d'esecuzione nella cultura italiana degli anni Trenta. In: (a cura di): M. I. Catalano, Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940. p. 151-173, Roma: Gangemi Editore
C. Giannini, Materiali e procedimenti esecutivi della pittura murale, Il Prato, 2009, pp. 59-133
A Cerasuolo, Diligenza e prestanza. La tecnica nella pittura e nella letteratura artistica del Cinquecento, Firenze 2014, pp. 113-140
M. Nimmo, C. Olivetti, Sulle tecniche di trasposizione dell’immagine in epoca medievale, in «Rivista dell’Istituto Nazionale d’archeologia e storia dell’arte», S. III, VIII-IX (1985-86), pp. 399-411
P. Pogliani, Pittori e mosaicisti nei cantieri di Giovanni VII (705-707), in L’officina dello sguardo. Scritti in onore di Maria Andaloro, vol. II, Roma 2014, pp. 443-450
Voce MOSAICO - TECNICA enciclopedia dell’Arte medievale
http://www.treccani.it/enciclopedia/mosaico_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/
Voce MOSAICO – TECNICA Enciclopedia dell’Arte Antica 1. Terminologia. 3. Mosaici parietali. 4. Mosaici pavimentali. a) Tecnica e artisti
http://www.treccani.it/enciclopedia/mosaico_res-b6dbf70d-8c60-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/
P. Pogliani, C. Seccaroni, Il mosaico parietale. Trattatistica e ricette dall'Alto medioevo al Settecento, Nardini Editore, Firenze 2010 CAPP.: I, II, V, VI
M. Ciatti – C. Castelli – A. Santacesaria, Dipinti su tavola: la tecnica e la conservazione dei supporti, Firenze 1999, pp. 59-98
G. Perusini, Il restauro dei dipinti e delle sculture lignee: storia e tecniche, Udine 1994 CAP. 7 pp. 199-218.

I volumi indicati sono reperibili presso il Sistema bibliotecario di Ateneo – biblioteca Polo umanistico-sociale (https://sba-unitus.on.worldcat.org/discovery)
I materiali didattici saranno disponibili sulla piattaforma Moodle dell’Università della Tuscia.

Modalità di svolgimento

Il corso, della durata di 48 ore, prevede lezioni frontali in aula, presso musei o monumenti, su tutti i temi trattati nel corso. Faranno parte integrante delle ore di lezione la redazione delle schede sulla tecnica d’esecuzione e seminari su alcuni temi specifici (da 2 a 4 incontri di due ore ciascuno) e la partecipazione ad incontri con esperti (da 1 a 2 incontri di due ore ciascuno).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni offre la possibilità di garantire momenti di confronto diretti su temi oppure opere d'arte. Pertanto è consigliata.

Bibliografia

Durante le lezioni verrà indicata la lettura di una selezione di testi tratti da:

Plinio il Vecchio, Storia delle arti antiche, a cura di M. Harari, S. Ferri, Milano 2001
Vitruvio, De architectura, a cura di Pierre Gros, Antonio Corso e Elisa Romano, Torino 1997
Theophilus, Le varie arti : manuale di tecnica artistica medievale / Teofilo Monaco, a cura di Adriano Caffaro, Salerno 2000
C. Cennini, Il libro dell'arte, a cura di F. Brunello, Neri Pozza, Vicenza 1982
G. Vasari, Le vite dei più eccellenti pitturi, scultori et architettori, Firenze 1568, ed cons., Einaudi, Torino, 1995

Gli STUDENTI NON FREQUENTANTI dovranno concordare il programma con il docente.

Scheda Docente

Programma del corso

Un primo nucleo di lezioni sarà volto a presentare una breve storia degli studi e a sottolineare la valenza delle conoscenze tecnico-esecutive di un’opera nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro. Seguirà la disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti, della letteratura e dell’osservazione diretta di opere d’arte originali nonché della loro documentazione (testuale, fotografica e grafica). Ampio spazio sarà dedicato all'analisi e al riconoscimento delle testimonianze materiche che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione. Particolare attenzione sarà rivolta, inoltre, alla comprensione dell’organizzazione delle botteghe, dei cantieri pittorici del passato e all’uso dei materiali.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso Musei e monumenti.

Modalità Esame

L’esame finale è articolato in tre parti:
1- verifica orale sulle conoscenze acquisite durante il corso e attraverso le letture consigliate;
2- approfondimento di un testo di fonte fra quelle trattate a lezione e di un tema o una tecnica attraverso il testo scelto;
3- analisi della tecnica d'esecuzione di un'opera a scelta da presentare con un ppt realizzato dallo studente.
La valutazione della prova orale terrà conto della preparazione degli studenti secondo i descrittori di Dublino e i seguenti indicatori:
conoscenza dei contenuti del corso;
capacità di esprimersi in modo adeguato rispetto agli argomenti;
capacità di approfondire e creare collegamenti in autonomia;
capacità di reperire informazioni e decodificare le immagini;
capacità di formulare giudizi in modo autonomo;
capacità di comunicare contenuti, eseguire analisi in modo argomentato e competente.
Rispetto a questi indicatori, la valutazione:
sufficiente (18-23/30) è determinata dalla conoscenza minima dei contenuti del corso e da un livello accettabile di presentazione degli argomenti da parte dello studente;
i punteggi medi (24-27/30) vengono assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello più che sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30);
i punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono assegnati in base alla dimostrazione di un livello da ottimo a eccellente.
Una valutazione insufficiente è determinata, invece, dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi del corso e dall’incapacità raggiungere i requisiti minimi rispetto agli indicatori sopraelencati.

Testi adottati

M. Cordaro, Per una filologia dei materiali costitutivi delle opere d’arte e dei materiali di restauro come fondamento della valutazione storica ed estetica, in Fragmenta Picta. Affreschi e mosaici staccati del Medioevo romano, catalogo della mostra, Roma 1989, pp. 33-36
Pogliani P. (2013). Sguardi sulle tecniche d'esecuzione nella cultura italiana degli anni Trenta. In: (a cura di): M. I. Catalano, Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940. p. 151-173, Roma: Gangemi Editore
C. Giannini, Materiali e procedimenti esecutivi della pittura murale, Il Prato, 2009, pp. 59-133
A Cerasuolo, Diligenza e prestanza. La tecnica nella pittura e nella letteratura artistica del Cinquecento, Firenze 2014, pp. 113-140
M. Nimmo, C. Olivetti, Sulle tecniche di trasposizione dell’immagine in epoca medievale, in «Rivista dell’Istituto Nazionale d’archeologia e storia dell’arte», S. III, VIII-IX (1985-86), pp. 399-411
P. Pogliani, Pittori e mosaicisti nei cantieri di Giovanni VII (705-707), in L’officina dello sguardo. Scritti in onore di Maria Andaloro, vol. II, Roma 2014, pp. 443-450
Voce MOSAICO - TECNICA enciclopedia dell’Arte medievale
http://www.treccani.it/enciclopedia/mosaico_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/
Voce MOSAICO – TECNICA Enciclopedia dell’Arte Antica 1. Terminologia. 3. Mosaici parietali. 4. Mosaici pavimentali. a) Tecnica e artisti
http://www.treccani.it/enciclopedia/mosaico_res-b6dbf70d-8c60-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/
P. Pogliani, C. Seccaroni, Il mosaico parietale. Trattatistica e ricette dall'Alto medioevo al Settecento, Nardini Editore, Firenze 2010 CAPP.: I, II, V, VI
M. Ciatti – C. Castelli – A. Santacesaria, Dipinti su tavola: la tecnica e la conservazione dei supporti, Firenze 1999, pp. 59-98
G. Perusini, Il restauro dei dipinti e delle sculture lignee: storia e tecniche, Udine 1994 CAP. 7 pp. 199-218.

I volumi indicati sono reperibili presso il Sistema bibliotecario di Ateneo – biblioteca Polo umanistico-sociale (https://sba-unitus.on.worldcat.org/discovery)
I materiali didattici saranno disponibili sulla piattaforma Moodle dell’Università della Tuscia.

Modalità di svolgimento

Il corso, della durata di 48 ore, prevede lezioni frontali in aula, presso musei o monumenti, su tutti i temi trattati nel corso. Faranno parte integrante delle ore di lezione la redazione delle schede sulla tecnica d’esecuzione e seminari su alcuni temi specifici (da 2 a 4 incontri di due ore ciascuno) e la partecipazione ad incontri con esperti (da 1 a 2 incontri di due ore ciascuno).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni offre la possibilità di garantire momenti di confronto diretti su temi oppure opere d'arte. Pertanto è consigliata.

Bibliografia

Durante le lezioni verrà indicata la lettura di una selezione di testi tratti da:

Plinio il Vecchio, Storia delle arti antiche, a cura di M. Harari, S. Ferri, Milano 2001
Vitruvio, De architectura, a cura di Pierre Gros, Antonio Corso e Elisa Romano, Torino 1997
Theophilus, Le varie arti : manuale di tecnica artistica medievale / Teofilo Monaco, a cura di Adriano Caffaro, Salerno 2000
C. Cennini, Il libro dell'arte, a cura di F. Brunello, Neri Pozza, Vicenza 1982
G. Vasari, Le vite dei più eccellenti pitturi, scultori et architettori, Firenze 1568, ed cons., Einaudi, Torino, 1995

Gli STUDENTI NON FREQUENTANTI dovranno concordare il programma con il docente.

GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTAANNO/SEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE STORICHE -24 - -
18058 - STORIA CONTEMPORANEA

LUISA CARBONE

Secondo Anno / Primo Semestre 8M-STO/04ita
18055 - STORIA ROMANA

GIANLUCA DE SANCTIS

Secondo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/03ita
GRUPPO OPZIONALE CIVILTà ANTICHE E MEDIEVALI -8 - -
18059 - LETTERATURA GRECA

MADDALENA VALLOZZA

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-FIL-LET/02ita
18060 - LETTERATURA LATINA

ALESSANDRO FUSI

Secondo Anno / Secondo Semestre 8L-FIL-LET/04ita
GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE RELATIVE AI BENI STORICO-ARCHEOLOGICI E ARTISTICI, ARCHIVISTICI E LIBRARI, DEMOETNOANTROPOLOGICI E AMBIENTALI -48 - -
18067 - ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE ROMANA

SALVATORE DE VINCENZO

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/07ita
18068 - ARCHEOLOGIA MEDIEVALE

GIUSEPPE ROMAGNOLI

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/08ita
18075 - STORIA DEL RESTAURO

MARIA IDA CATALANO

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ART/04ita
18073 - STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA

ELISABETTA CRISTALLINI

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ART/03ita
GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE GEOGRAFICHE E ANTROPOLOGICHE -8 - -
18062 - GEOGRAFIA

LUISA CARBONE

Secondo Anno / Primo Semestre 8M-GGR/01ita
18063 - ANTROPOLOGIA CULTURALE

FRANCESCO LATTANZI

Secondo Anno / Secondo Semestre 8M-DEA/01ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE -40 - -
18078 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEL LEGNO

MANUELA ROMAGNOLI

Terzo Anno / Primo Semestre 8AGR/06ita
18082 - LINGUISTICA GENERALE

LUCA LORENZETTI

Terzo Anno / Primo Semestre 8L-LIN/01ita
18084 - ARCHIVISTICA GENERALE

GILDA NICOLAI

Terzo Anno / Primo Semestre 8M-STO/08ita
18130 - ELEMENTI DI FILOLOGIA CLASSICA E PAPIROLOGIA

DINO DE SANCTIS

Terzo Anno / Primo Semestre 8L-FIL-LET/05ita
18131 - PALEOGRAFIA

FRANCESCO MARIA CARDARELLI

Terzo Anno / Primo Semestre 8M-STO/09ita
18132 - STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO

MASSIMO ROBERTO BEATO

Terzo Anno / Primo Semestre 8L-ART/05ita
18422 - CULTURE DIGITALI E SOCIAL MEDIA

MICHELE ZIZZA

Terzo Anno / Primo Semestre 8SPS/08ita
119640 - STRUMENTI E METODI DI DOCUMENTAZIONE IN ARCHEOLOGIA - 8--
119640_1 - STRUMENTI E METODI DI DOCUMENTAZIONE IN ARCHEOLOGIA- MODULO 1

GIAN MARIA DI NOCERA

Terzo Anno / Primo Semestre4L-ANT/10ita
119640_2 - STRUMENTI E METODI DI DOCUMENTAZIONE IN ARCHEOLOGIA- MODULO 2

SALVATORE DE VINCENZO

Terzo Anno / Primo Semestre4L-ANT/10ita
119665 - ELEMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE PER LE ISTITUZIONI CULTURALI

VINCENZO SFORZA

Terzo Anno / Primo Semestre 8SECS-P/07ita
119656 - ARCHEOMETRIA

GIORGIA AGRESTI

Terzo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/10ita
18083 - LINGUA INGLESE

ALBA GRAZIANO

Terzo Anno / Secondo Semestre 8L-LIN/12ita
18088 - FILOLOGIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

PAOLO MARINI

Terzo Anno / Secondo Semestre 8L-FIL-LET/13ita
18086 - TEORIE E TECNICHE DEI MEDIA

GIOVANNI FIORENTINO

Terzo Anno / Secondo Semestre 8SPS/08ita
18129 - LINGUISTICA ITALIANA

RICCARDO GUALDO

Terzo Anno / Secondo Semestre 8L-FIL-LET/12ita
18133 - TEORIE E TECNICHE DEL LINGUAGGIO FILMICO

ROSSELLA CATANESE

Terzo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/06ita
118605 - IL SUOLO COME PATRIMONIO CULTURALE - 8--
118605_1 - MODULO 1

MARIA CRISTINA MOSCATELLI

Terzo Anno / Secondo Semestre4AGR/13ita
118605_2 - MODULO 2

MARIA CRISTINA MOSCATELLI

Terzo Anno / Secondo Semestre4AGR/13ita
119655 - STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA

GAETANO ALFANO

Terzo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/03ita
119664 - STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA E DEL DESIGN

ELISABETTA CRISTALLINI

Terzo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/04ita
119726 - PROCEDIMENTI ESECUTIVI DEI MANUFATTI LAPIDEI DELL'ANTICHITà CLASSICA

STEFANO DE ANGELI

Terzo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/07ita
GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE STORICHE PERCORSO ARCHEOLOGICO -24 - -
18053 - PALETNOLOGIA

GIAN MARIA DI NOCERA

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/01ita
18054 - STORIA GRECA

DINO DE SANCTIS

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/02ita
119948 - STORIA MEDIEVALE - 8--
119948_1 - STORIA MEDIEVALE MODULO 1

AMEDEO DE VINCENTIIS

Primo Anno / Secondo Semestre4M-STO/01ita
119948_2 - STORIA MEDIEVALE MODULO 2

MARTA MATERNI

Primo Anno / Secondo Semestre4M-STO/01ita
GRUPPO OPZIONALE DISCIPLINE RELATIVE AI BENI STORICO-ARCHEOLOGICI E ARTISTICI, ARCHIVISTICI E LIBRARI, DEMOETNOANTROPOLOGICI E AMBIENTALI. PERCORSO ARCHEOLOGICO -48 - -
18066 - ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE GRECA

STEFANO DE ANGELI

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/07ita
18077 - MUSEOLOGIA/DIDATTICA MUSEALE

PAOLA LUISA POGLIANI

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ART/04ita
18542 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE

EVA PONZI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/01ita
18065 - ETRUSCOLOGIA

MARINA MICOZZI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/06ita
18069 - TOPOGRAFIA ANTICA

MASSIMILIANO VALENTI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/09ita
18070 - METODOLOGIA DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA

GIANCARLO PASTURA

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/10ita
DISCIPLINE STORICHE PERCORSO STORICO ARTISTICO -24 - -
18057 - STORIA MODERNA

MATTEO SANFILIPPO

Primo Anno / Primo Semestre 8M-STO/02ita
119948 - STORIA MEDIEVALE - 8--
119948_1 - STORIA MEDIEVALE MODULO 1

AMEDEO DE VINCENTIIS

Primo Anno / Secondo Semestre4M-STO/01ita
119948_2 - STORIA MEDIEVALE MODULO 2

MARTA MATERNI

Primo Anno / Secondo Semestre4M-STO/01ita
DISCIPLINE RELATIVE AI BENI STORICO- ARCHEOLOGICI E ARTISTICI, ARCHIVISTICI E LIBRARI, DEMOETNOANTROPOLOGICI E AMBIENTALI.PERCORSO STORICO ARTISTICO -48 - -
18077 - MUSEOLOGIA/DIDATTICA MUSEALE

PAOLA LUISA POGLIANI

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ART/04ita
18066 - ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE GRECA

STEFANO DE ANGELI

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/07ita
18072 - STORIA DELL'ARTE MODERNA

ENRICO PARLATO

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/02ita
18542 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE

EVA PONZI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/01ita
18076 - PROCEDIMENTI ESECUTIVI E DOCUMENTAZIONE DELLE TECNICHE ARTISTICHE

PAOLA LUISA POGLIANI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/04ita