119134 - SECURITY AND INDIVIDUAL LIBERTIES IN COMPARATIVE PERSPECTIVE
FABIO PACINI
Primo Semestre
6
IUS/09
Obiettivi formativi
Conoscenza e comprensione
Conoscenza dei principali istituti del diritto pubblico comparato, con particolare attenzione alla storia
dello stato moderno e del costituzionalismo ed al concreto dispiegarsi della garanzia giuridica di diritti e
libertà.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Capacità di ricerca del materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale di pertinenza e loro
utilizzazione ai fini dell'impostazione di problemi giuridici.
Capacità di affrontare le principali questioni che emergono nei diversi sistemi giuridici ed istituzionali.
Particolare attenzione è posta al versante della garanzia delle libertà e dei diritti.
Capacità di tenere presenti e selezionare adeguatamente le principali interpretazioni che di tale
normativa si danno in dottrina e giurisprudenza, con riferimento a come tali formanti agiscono nei
diversi Stati.
Autonomia di giudizio
Attenzione alla lettura del diritto positivo ed all'interazione fra diritto, politica ed aspetti sociali ed
economici, sapendo discernere in autonomia i loro diversi modi di atteggiarsi.
Abilità comunicative
Capacità di redigere documenti e relazioni analitiche su temi inerenti al corso, dimostrando una chiara
comprensione delle norme giuridiche rilevanti.
Capacità di esporre argomenti complessi sui temi del corso in modo chiaro ed efficace, sia in contesti
accademici che professionali, anche partecipando a discussioni e dibattiti e difendendo le proprie
posizioni con argomentazioni giuridiche solide e rispondendo in maniera pertinente alle obiezioni e alle
domande poste.
Capacità di apprendere
Suscitare l'interesse di studentesse e studenti per la materia, sollecitando il loro impegno e attenzione
nello studio sia degli argomenti generali che delle questioni specifiche.
Il corso si articola in due parti.
La prima parte sarà dedicata ad un’introduzione al sistema multilivello di protezione dei diritti e delle libertà; saranno oggetto di analisi i principali concetti del diritto costituzionale comparato, con particolare attenzione ai rapporti tra i diversi ordinamenti giuridici.
Il secondo modulo sarà dedicato all’analisi ed alla discussione seminariale di singole tematiche.
Modalità Esame
Il corso prevede un esame orale. Saranno oggetto di valutazione sia le nozioni acquisite che la capacità di esprimersi correttamente, padroneggiando il lessico della disciplina. La sufficienza si consegue dimostrando di aver acquisito almeno il lessico e le nozioni basilari della disciplina.
Testi adottati
Per la preparazione in vista dell'esame, si raccomanda lo studio del testo di seguito indicato, oltre ai materiali indicati e forniti durante le lezioni:
R. Masterman e R. Schutze (a cura di), The Cambridge Companion To Comparative Constitutional Law, CUP, 2019, limitatamente ai seguenti capitoli: Part I, cap. 2; Part III, cap. 8, 9, 10 e 11; Part IV, cap. 16; Part V, cap. 20.
Gli studenti frequentanti potranno svolgere una prova a carattere seminariale secondo le indicazioni che saranno fornite durante il corso.
Modalità di svolgimento
Modalità mista. Sono previste sia lezioni frontali che discussioni a carattere seminariale di singole questioni o sentenze.
Modalità di frequenza
Sono previste sia lezioni frontali che discussioni a carattere seminariale di singoli istituti od aspetti
Bibliografia
Si rimanda ai materiali indicati e forniti durante le lezioni.
121181 - INTERNATIONAL POLITICAL SOCIOLOGY OF SECURITY
BOGDANA NOSOVA
Primo Semestre
6
SPS/07
Obiettivi formativi
1. Titolo dell’insegnamento
International Political Sociology of Security (Sociologia Politica Internazionale della Sicurezza)
2. Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Gli studenti acquisiranno una conoscenza avanzata di come la sicurezza sia concettualizzata, costruita e praticata nel sistema internazionale attraverso la lente della International Political Sociology (IPS). Verranno approfonditi i principali quadri teorici – realismo, liberalismo, costruttivismo e approcci critici – e saranno esplorate prospettive multidimensionali della sicurezza (umana, ambientale, economica, informazionale).
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Gli studenti applicheranno le prospettive teoriche a casi empirici e a sfide contemporanee della sicurezza quali guerra ibrida, migrazioni, crisi ambientali e minacce informatiche.
Svilupperanno competenze analitiche per interpretare il ruolo di Stati, organizzazioni internazionali e attori non statali nella produzione della sicurezza.
3) Autonomia di giudizio
Il corso stimola la capacità di valutare criticamente i discorsi e le pratiche dominanti della sicurezza, incoraggiando lo sviluppo di un giudizio autonomo sulle questioni di sicurezza globale e regionale, con attenzione alle dimensioni etiche e ai diritti umani nelle politiche di sicurezza.
4) Abilità comunicative
Gli studenti rafforzeranno la capacità di esporre idee complesse in modo chiaro ed efficace in contesti accademici e di policy, attraverso discussioni seminariali, presentazioni orali e lavori scritti.
5) Capacità di apprendere
Il corso favorisce l’apprendimento autonomo e le competenze di ricerca, preparando gli studenti a confrontarsi con i dibattiti accademici avanzati sulla sicurezza internazionale e a collegare la conoscenza teorica con gli sviluppi globali contemporanei.
3. Prerequisiti
Non sono richiesti prerequisiti specifici. Il corso è aperto a tutti gli studenti. Tuttavia, una conoscenza base di Sociologia, Relazioni Internazionali e Scienza Politica è consigliata. Una familiarità con le principali teorie della politica internazionale e della governance globale faciliterà lo studio dei materiali proposti.
Il corso “Sociologia Politica Internazionale della Sicurezza” analizza come l’idea e la pratica della sicurezza siano concettualizzate, costruite e negoziate nell’attuale sistema internazionale. Radicato nella prospettiva della International Political Sociology (IPS), incoraggia una rilettura critica della sicurezza oltre i paradigmi tradizionali, statocentrici, includendo dimensioni umane, ambientali, economiche e dell’informazione.
Attraverso il dibattito teorico, l’analisi istituzionale e lo studio di casi empirici, gli studenti acquisiranno strumenti analitici per valutare come Stati, organizzazioni internazionali e attori non statali, negozino e producano sicurezza. Il corso promuove una discussione riflessiva e basata su evidenze empiriche su come i mutamenti negli equilibri di potere, la guerra ibrida e i rischi transnazionali ridefiniscano il significato e la pratica della sicurezza nel XXI secolo.
1) Approcci al concetto di “Sicurezza”
• Evoluzione del concetto: dalla sicurezza nazionale a quella umana ed esistenziale.
• Aspetti etimologici, ontologici, epistemologici e assiologici.
• La Sociologia Politica Internazionale come alternativa alle scuole classiche negli Security Studies.
Domande di discussione:
Che cosa significa “sicurezza” oggi?
La sicurezza può mai essere una condizione oggettiva, o è sempre plasmata da contesti sociali, politici e culturali?
2) Rischi, minacce e incertezze nelle società contemporanee
• La “società del rischio” (Ulrich Beck, Anthony Giddens).
• Sfide, minacce e pericoli come fenomeni socialmente costruiti.
• Violenza, aggressione e terrorismo nella dimensione internazionale.
Domande di discussione:
Società del rischio, costruzione sociale delle minacce, terrorismo e violenza.
Governare l’incertezza nelle crisi contemporanee.
“Rischi” e “minacce” sono realtà oggettive o costruzioni sociali?
3) Sociologia della sicurezza, del rischio e dell’incertezza
• Status e oggetto della Sociologia della Sicurezza nel contesto globale.
• Istituzionalizzazione: scuole accademiche e tradizioni di ricerca.
• Scale della sicurezza: dal livello globale a quello individuale.
Domande di discussione:
L’istituzionalizzazione della sociologia della sicurezza e i suoi legami con altre discipline.
Mappare il campo – sociologia del rischio vs security studies.
In che cosa la Sociologia Politica Internazionale si differenzia dagli approcci tradizionali alla guerra e alla sicurezza?
4) Sicurezza globale e regionale: istituzioni e pratiche
• NATO, UE, ONU, OSCE, Unione Africana, MERCOSUR, ASEAN, APEC, iniziative regionali.
• Centri di ricerca (SIPRI – Stockholm International Peace Research Institute; ISW – Institute for the Study of War; Netherlands Institute of International Relations Clingendael; NDC – NATO Defense College (Rome, Italy); EUI – European University Institute (Florence, Italy); Department of Peace and Conflict Research, Uppsala University; PACS – Judith Reppy Institute for Peace and Conflict Studies, Cornell University; PRIF – Leibniz Peace Research Institute Frankfurt; USIP – United States Institute of Peace; NPIHP - Nuclear Proliferation International History Project, ecc.).
• Il ruolo dei forum e delle conferenze internazionali sulla sicurezza (Monaco, Varsavia, Berlino).
Domande di discussione:
Come sta cambiando il ruolo delle organizzazioni internazionali nell’attuale contesto della sicurezza globale?
Come evolvono le organizzazioni internazionali nel fronteggiare le sfide di sicurezza tradizionali e non tradizionali (cambiamento climatico, minacce informatiche, pandemie)?
Le organizzazioni internazionali si stanno adattando efficacemente alle minacce ibride e asimmetriche?
Le organizzazioni internazionali determinano ancora la sicurezza globale o oggi sono più importanti gli Stati e gli attori privati?
Fino a che punto le istituzioni internazionali possono garantire sicurezza?
Il ruolo dei forum e delle conferenze internazionali sulla sicurezza.
5) Sicurezza economica e demografica
• Interconnessioni tra economia e sicurezza.
• Sicurezza alimentare ed energetica come sfide globali.
• Mutamenti demografici, migrazioni e invecchiamento delle società.
Domande di discussione:
Sicurezza alimentare, energetica ed economica globale; migrazioni e cambiamenti demografici.
La migrazione è una questione di sicurezza?
In che modo i mutamenti economici e demografici ridefiniscono la sicurezza nazionale e umana?
6) Sicurezza ambientale in tempo di pace e di guerra
• Rischi ecologici e minacce legate al cambiamento climatico.
• Ecocidio, disastri tecnologici, danni ambientali legati ai conflitti armati.
• Iniziative globali e regionali per la sicurezza climatica e ambientale.
Domande di discussione:
Il cambiamento climatico come “moltiplicatore di minacce”.
In che modo la sicurezza ambientale mette in discussione il paradigma statocentrico della sicurezza?
7) Sicurezza militare e guerra ibrida
• Il concetto di guerra ibrida – dimensioni: dell’informazione, legale, cibernetica ed economica.
• Integrazione euro-atlantica e alleanze militari globali.
• La sicurezza militare come pratica politica e sociale.
Domande di discussione:
Guerra ibrida, sicurezza euro-atlantica, alleanze.
La “guerra ibrida” è un fenomeno nuovo o una pratica antica con un nuovo nome?
Lavoro di gruppo – analisi del Concetto Strategico della NATO.
8) Information security e sicurezza cibernetica
• Quadro concettuale della sicurezza dell’informazione.
• Propaganda, disinformazione e information operations.
• Attacchi informatici, cyberterrorismo e cooperazione internazionale in materia di cybersicurezza.
• Effective Strategic Communications (StratCom). Centro di Eccellenza NATO per le Comunicazioni Strategiche (Riga, Lettonia).
Domande di discussione:
Guerra dell’informazione, disinformazione, minacce informatiche.
La cybersicurezza nell’Unione Europea.
Il cyberspazio è principalmente un dominio di sicurezza militare o civile?
9) Sicurezza nazionale e dimensione umanitaria
• La sicurezza umana come approccio critico.
• Crisi umanitarie: rifugiati, insicurezza alimentare, sicurezza sanitaria.
• Diritti umani nei contesti di conflitto e catastrofe.
• Meccanismi internazionali di risposta (ONU, CICR – Comitato Internazionale della Croce Rossa, FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura; organizzazioni regionali).
Domande di discussione:
Sicurezza umana, crisi umanitarie, protezione dei diritti.
Analisi delle risposte umanitarie internazionali (ONU, CICR).
Il concetto di sicurezza umana indebolisce o rafforza la protezione dei diritti umani?
Qual è il ruolo della FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (sede a Roma, Italia) nella promozione della sicurezza globale alimentare e umana?
Testi adottati e bibliografia di riferimento
Testi adottati
Aradau, C., Huysmans, J., Neal, A., & Voelkner, N. (2015). Critical Security Methods: New Frameworks for Analysis.
Beck, U. (1992) Risk Society: Towards a New Modernity.
Bigo, D. (2008). International Political Sociology. Security Studies: An Introduction.
Buzan, B., Wæver, O., & de Wilde, J. (1998). Security: A New Framework for Analysis.
Giddens, A. (1991). Modernity and Self-Identity. Self and Society in the Late Modern Age.
Williams, P., McDonald, M. (ed.) (2018). Security Studies: An Introduction. 3rd Edition.
Bibliografia di riferimento
Davies, N. (2008). Flat Earth News: An Award-winning Reporter Exposes Falsehood, Distortion and Propaganda in the Global Media.
Jaivin, L. (2021). The Shortest History of China.
Kissinger, H. (1994). Diplomacy.
van Middelaar, L. (2020). Alarums and Excursions: Improvising Politics on the European Stage.
Williams, P. (ed.) (2008). Security Studies: An Introduction. 2nd Edition.
Zakaria, F. (2020). Ten Lessons for a Post-Pandemic World
Lingua di insegnamento: Inglese
Il programma potrà subire modifiche. La docente si riserva il diritto di aggiornare il calendario, le letture e le modalità di valutazione al fine di migliorare la qualità dell’apprendimento.
Modalità Esame
La valutazione finale sarà basata su:
Partecipazione attiva e discussione in aula (40%)
Presentazioni individuali o di gruppo, analisi di casi studio (20%)
Elaborati di ricerca e saggi analitici (20%)
Esame finale scritto e/o orale con dimostrazione di comprensione teorica e capacità di analisi (20%)
Testi adottati
Aradau, C., Huysmans, J., Neal, A., & Voelkner, N. (2015). Critical Security Methods: New Frameworks for Analysis.
Beck, U. (1992) Risk Society: Towards a New Modernity.
Bigo, D. (2008). International Political Sociology. Security Studies: An Introduction.
Buzan, B., Wæver, O., & de Wilde, J. (1998). Security: A New Framework for Analysis.
Giddens, A. (1991). Modernity and Self-Identity. Self and Society in the Late Modern Age.
Williams, P., McDonald, M. (ed.) (2018). Security Studies: An Introduction. 3rd Edition.
Modalità di frequenza
Per conseguire l’esame come studenti frequentanti è necessario garantire la presenza (anche da remoto) al 90% delle lezioni e partecipare a tutte le sessioni di training, nonché consegnare entro i termini indicati dalla docente la tesina o la nota a sentenza. Gli studenti non frequentanti sosterranno una prova orale, che verterà sull’intero programma.
Bibliografia
Davies, N. (2008). Flat Earth News: An Award-winning Reporter Exposes Falsehood, Distortion and Propaganda in the Global Media.
Jaivin, L. (2021). The Shortest History of China.
Kissinger, H. (1994). Diplomacy.
van Middelaar, L. (2020). Alarums and Excursions: Improvising Politics on the European Stage.
Williams, P. (ed.) (2008). Security Studies: An Introduction. 2nd Edition.
Zakaria, F. (2020). Ten Lessons for a Post-Pandemic World.
121270 - LIBERTY AND SECURITY IN HISTORICAL AND PHILOPOPHICAL PERSPECTIVES
-
9
-
-
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
LIBERTY AND SECURITY IN HISTORICAL AND PHILOPOPHICAL PERSPECTIVES
GIANLUCA RUSSO
Primo Semestre
6
IUS/19
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
Come continuazione della prima parte del corso, procederemo come segue.
1. In primo luogo, dopo le rivoluzioni, l'età della codificazione e il liberalismo, prenderemo in esame il XX secolo a partire dalla crisi dello Stato e dagli effetti della prima guerra mondiale.
2. Ci concentreremo quindi sui regimi totalitari, dedicando particolare attenzione a) al concetto di totalitarismo dalle sue origini al suo successivo sviluppo durante la Guerra Fredda e b) all'Olocausto.
3. Infine, affronteremo le nuove costituzioni democratiche e il nostro presente più immediato.
Modalità Esame
L'esame è orale. Consiste in tre/quattro domande attraverso le quali il docente intende verificare la preparazione dello studente. La prima domanda verte solitamente su un argomento di carattere più generale e mira a sondare la capacità dello studente di inquadrare storicamente i fenomeni e di concettualizzarli adeguatamente. Le domande successive riguardano solitamente aspetti più dettagliati e mirano a verificare la capacità dello studente di collegare le conoscenze generali a informazioni più circoscritte. Lo studente otterrà una valutazione eccellente (27-30) se sarà in grado di restituire in modo esauriente, corretto e appropriato gli argomenti trattati nelle domande; una valutazione mediana (22-27) se presenterà alcune lacune nell'acquisizione degli argomenti e nella loro esposizione. Otterrà una valutazione sufficiente o appena più che sufficiente (18-21) in caso di incertezze e lacune diffuse. D'altra parte, la valutazione sarà insufficiente in caso di lacune estese, errori di ragionamento e linguaggio inadeguato.
Testi adottati
1) Paolo Grossi (2010), A History of European Law, Wiley-Blackwell, Chapter II, pp. 84-137; Chapter III, pp. 138-162.
2) Abbott Gleason (1995), Totalitarianism: The Inner History of the Cold War, Oxford University Press, pp. 3-217.
3) Yehuda Bauer (2001), Rethinking the Holocaust, Yale University Press, pp. 1-67; 119-260.
Materiali storici distribuiti durante le lezioni (estratti da leggi, costituzioni, opere di giuristi, storici e filosofi politici, ecc.) letti e discussi insieme in classe.
Modalità di frequenza
Il corso, che si articola in 36 ore di insegnamento, è organizzato dal docente in modo tale da favorire una costante interazione con gli studenti. Sebbene le lezioni si svolgano online, la frequenza è fortemente raccomandata. In ogni caso, la frequenza al corso rimane obbligatoria.
LIBERTY AND SECURITY IN HISTORICAL AND PHILOPOPHICAL PERSPECTIVES
TOMMASO DELL'ERA
Primo Semestre
3
SPS/01
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
Come continuazione della prima parte del corso, procederemo come segue.
1. In primo luogo, dopo le rivoluzioni, l'età della codificazione e il liberalismo, prenderemo in esame il XX secolo a partire dalla crisi dello Stato e dagli effetti della prima guerra mondiale.
2. Ci concentreremo quindi sui regimi totalitari, dedicando particolare attenzione a) al concetto di totalitarismo dalle sue origini al suo successivo sviluppo durante la Guerra Fredda e b) all'Olocausto.
3. Infine, affronteremo le nuove costituzioni democratiche e il nostro presente più immediato.
Modalità Esame
Esame finale
L'esame è orale. Consiste in tre/quattro domande attraverso le quali il docente intende verificare la preparazione dello studente. La prima domanda verte solitamente su un argomento di carattere più generale e mira a sondare la capacità dello studente di inquadrare storicamente i fenomeni e di concettualizzarli adeguatamente. Le domande successive riguardano solitamente aspetti più dettagliati e mirano a verificare la capacità dello studente di collegare le conoscenze generali a informazioni più circoscritte. Lo studente otterrà una valutazione eccellente (27-30) se sarà in grado di restituire in modo esauriente, corretto e appropriato gli argomenti trattati nelle domande; una valutazione mediana (22-27) se presenterà alcune lacune nell'acquisizione degli argomenti e nella loro esposizione. Otterrà una valutazione sufficiente o appena più che sufficiente (18-21) in caso di incertezze e lacune diffuse. D'altra parte, la valutazione sarà insufficiente in caso di lacune estese, errori di ragionamento e linguaggio inadeguato.
Testi adottati
1) Paolo Grossi (2010), A History of European Law, Wiley-Blackwell, Chapter II, pp. 84-137; Chapter III, pp. 138-162.
2) Abbott Gleason (1995), Totalitarianism: The Inner History of the Cold War, Oxford University Press, pp. 3-217.
3) Yehuda Bauer (2001), Rethinking the Holocaust, Yale University Press, pp. 1-67; 119-260.
Materiali storici distribuiti durante le lezioni (estratti da leggi, costituzioni, opere di giuristi, storici e filosofi politici, ecc.) letti e discussi insieme in classe.
Modalità di frequenza
Il corso, che si articola in 36 ore di insegnamento, è organizzato dal docente in modo tale da favorire una costante interazione con gli studenti. Sebbene le lezioni si svolgano online, la frequenza è fortemente raccomandata. In ogni caso, la frequenza al corso rimane obbligatoria.
ONE SUBJECT OF YOUR CHOICE FROM: SUSTAINABILITY AND GLOBAL THREATS, DIGITAL EVIDENCE AND HUMAN RIGHTS, HUMAN RIGHTS AND SECURITY IN EU CRIMINAL INVESTIGATION
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SUSTAINABILITY AND GLOBAL THREATS
Primo Semestre
3
SPS/03
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
DIGITAL EVIDENCE AND HUMAN RIGHTS
GINA GIOIA
Primo Semestre
6
IUS/15
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi
Il corso si focalizza sugli aspetti della prova digitale che possono collidere con le garanzie dei diritti umani e dei diritti fondamentali della persona (nel diritto interno, nel diritto europeo ed extraeuropeo) come la riservatezza e la vita di relazione, con particolare riferimento al processo civile. Inoltre, il corso intende fornire qualche cognizione pratica per l’acquisizione delle prove digitali al processo nel rispetto dei diritti umani.
Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito piena conoscenza e comprensione dell’inquadramento delle tematiche relative alla prova digitale e alle loro interazioni con i diritti umani e i diritti fondamentali della persona, nei diversi livelli ordinamentali in cui si articola la loro tutela.
Conoscenze applicate e capacità di comprensione
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito la capacità di interpretazione delle fonti e di collegamento fra gli istituti nonché la conoscenza degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sviluppatisi al riguardo. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Autonomia di giudizio
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito capacità critiche circa l’applicazione degli istituti processuali e sostanziali coinvolti nella acquisizione delle prove, nei diversi ordinamenti giuridici analizzati. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Abilità comunicative
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di comunicare con proprietà di linguaggio della disciplina le conoscenze acquisite, in modo da poter essere compresi anche da interlocutori specializzati.
Capacità di apprendimento
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di proseguire in modo autonomo lo studio della materia e di potersi orientare anche dinanzi al mutare della disciplina positiva.
Il corso si focalizza sugli aspetti della prova digitale che possono collidere con le garanzie dei diritti umani e dei diritti fondamentali della persona (nel diritto interno, nel diritto europeo ed extraeuropeo) come la riservatezza e la vita di relazione, con particolare riferimento al processo civile. Inoltre, il corso intende fornire qualche cognizione pratica per l’acquisizione delle prove digitali al processo nel rispetto dei diritti.
Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito piena conoscenza e comprensione dell’inquadramento delle tematiche relative alla prova digitale e alle loro interazioni con i diritti umani e i diritti fondamentali della persona, nei diversi livelli ordinamentali in cui si articola la loro tutela.
Conoscenze applicate e capacità di comprensione
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito la capacità di interpretazione delle fonti e di collegamento fra gli istituti nonché la conoscenza degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sviluppatisi al riguardo. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Autonomia di giudizio
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito capacità critiche circa l’applicazione degli istituti processuali e sostanziali coinvolti nella acquisizione delle prove, nei diversi ordinamenti giuridici analizzati. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Abilità comunicative
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di comunicare con proprietà di linguaggio della disciplina le conoscenze acquisite, in modo da poter essere compresi anche da interlocutori specializzati.
Capacità di apprendimento
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di proseguire in modo autonomo lo studio della materia e di potersi orientare anche dinanzi al mutare della disciplina positiva.
Modalità Esame
Frequentanti:
La verifica dei risultati avviene mediante esame scritto con 16 domande a risposta multipla e 2 domande a risposta aperta.
Non frequentanti:
La verifica dei risultati avviene mediante esame orale. La conoscenza degli istituti principali è verificata attraverso domande di carattere generale. Nel rispondere, lo studente deve essere in grado di dimostrare una adeguata conoscenza dei principi e degli istituti di base, nonché di comprendere le finalità della relativa disciplina. Lo studente deve dimostrare di saper impiegare le nozioni acquisite in modo dinamico, evidenziando le proprie capacità di argomentazione e ragionamento.
Testi adottati
Per gli studenti che intendono frequentare le lezioni, il corso sarà basato su selezioni di manuali, articoli e sentenze. Il materiale del corso sarà specificato all'inizio delle lezioni.
Per gli studenti non frequentanti, il materiale di riferimento è il seguente:
- Shamsollah Shaliga, Tayyeb Arefnia, Mehdi Mohammadian Amiri, Applications of Artificial Intelligence in the Production and Use of Digital Documents and Electronic Evidence as Proof in Civil and Criminal Litigation, in Legal Studies in Digital Age, Vol. 3, No. 2, 2024, 10 ss.;
Peter Sommer, Certification, registration and assessment of digital forensic experts: The UK experience, in Digital Investigation, 8, 2011, 98 ss.;
- Kenneth J. Withers, Computer-Based Discovery in Federal Civil Litigation, in in the Federal Courts Law Review at
www.fedjudge.org;
- Karolina Aksamitowska, Digital Evidence in Domestic Core International Crimes Prosecutions, in Journal of International Criminal Justice 19 (2021), 189 ss.;
- Matthew Gillett, Wallace Fan, Expert Evidence and Digital Open Source Information, in Journal of International Criminal Justice 21 (2023), 661 ss.;
- Elena Alina Onţanu, Normalising the use of electronic evidence: Bringing technology use into a familiar normative path in civil procedure, in OÑATI SOCIO-LEGAL SERIES VOLUME 12, ISSUE 3 (2022), 582 ss.;
- Hock Lai, "The Legal Concept of Evidence", The Stanford Encyclopedia of Philosophy (Winter 2021 Edition), Edward N. Zalta (ed.), URL = <https://plato.stanford.edu/archives/win2021/entries/evidence-legal/>;
- Adam Juszczak, Elisa Sason, The Use of Electronic Evidence in the European Area of Freedom, Security, and Justice, in https://eucrim.eu/articles/the-use-of-electronic-evidence-in-the-european-area-of-freedom-security-and-justice/#:~:text=With%20its%20new%20e%2Devidence,principle%2C%20the%20need%20to%20involve.
Modalità di frequenza
Il corso è strutturato in lezioni frontali, tenute anche da remoto. È poi previsto lo svolgimento di didattica integrativa, in occasione della quale vengono offerti chiarimenti sulle questioni di maggiore complessità sollevate dal ricorso agli strumenti digitali nella acquisizione delle prove.
Bibliografia
Per gli studenti che intendono frequentare le lezioni, la bibliografia verrà stabilita a inizio corso.
Peg gli studenti non frequentanti, la bibliografia di riferimento è la seguente:
- Rebecca A. Delfino, Deepfakes on Trial: A Call To Expand the Trial Judge's Gatekeeping Role To Protect Legal Proceedings from Technological Fakery, 74 Hastings L.J. 293;
- Andrew Guthrie Ferguson, Digital Habit Evidence, 72 Duke L.J. 724;
- European Committee on Legal Co-Operation (CDCJ), The Use Of Electronic Evidence in Civil And Administative Law Proceedings And its Effect on The Rules Of Evidence And Modes Of Proof, 26 July 2016;
- Daniel Brantes, Digital Evidence: The Admissibility of Leaked and Hacked Evidence in Arbitration Proceedings, International Journal Semiotics Law Revue internationale Sémiotique juridique, May 2023;
- Maria Angela Biasiotti, Mattia Epifani, Fabrizio Turchi, The Evidence Project: Bridging the Gap in The Exchange Of Digital Evidence Across Europe, Proceedings of 10th Intl. Conference on Systematic Approaches to Digital Forensic Engineering;
- European e-Justice Portale, Taking of Evidence – Italy;
- ICO, Overview of the General Data Protection Regulation (GDPR);
- Jessica Shurson, Data protection and law enforcement access to digital evidence: resolving the reciprocal conflicts between EU and US law, International Journal of Law and Information Technology, 2020, 28, 167–18.
HUMAN RIGHTS AND SECURITY IN EU CRIMINAL INVESTIGATIONS
FRANCESCO SANVITALE
Primo Semestre
6
IUS/16
Obiettivi formativi
Il corso intende offrire una panoramica sullo sviluppo dello Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, attraverso l’approfondimento dei suoi principi fondamentali. Particolare attenzione verrà poi dedicata allo studio delle fonti europee che tutelano i diritti umani nei procedimenti penali.
Le connessioni e i conflitti tra i diritti umani e la sicurezza, in particolare nella fase investigativa, emergeranno tramite l’analisi diretta di casi concreti e lo studio dei principali problemi sottesi alle direttive dell’Unione europea sui diritti processuali.
1. Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito una conoscenza approfondita dello sviluppo dello Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, con particolare riferimento ai principi fondamentali che lo ispirano e al ruolo delle fonti europee nella tutela dei diritti umani nei procedimenti penali. Essi comprenderanno inoltre il funzionamento e i poteri delle principali Corti europee, nonché le interrelazioni tra il sistema dell’Unione europea e quello del Consiglio d’Europa.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti saranno in grado di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di casi concreti di diritto penale europeo, valutando le implicazioni pratiche delle direttive europee sui diritti processuali e delle principali decisioni della Corte di giustizia dell’Unione europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Attraverso attività di gruppo e presentazioni, svilupperanno la capacità di interpretare norme e sentenze in contesti complessi, individuando soluzioni argomentate e coerenti.
3. Autonomia di giudizio
Il corso favorirà lo sviluppo della capacità critica e dell’autonomia di giudizio nell’analisi dei rapporti tra diritti umani e sicurezza, in particolare nella fase investigativa del procedimento penale. Gli studenti saranno incoraggiati a formulare valutazioni autonome sull’efficacia e sui limiti della tutela dei diritti fondamentali nel sistema europeo multilivello.
4. Abilità comunicative
Attraverso presentazioni orali e discussioni di casi, gli studenti svilupperanno competenze comunicative giuridiche avanzate, imparando a presentare e difendere argomentazioni giuridiche complesse in modo chiaro, rigoroso e coerente.
5. Capacità di apprendimento
Gli studenti acquisiranno strumenti metodologici utili per l’analisi autonoma di testi giuridici europei e internazionali, sviluppando la capacità di aggiornarsi costantemente sull’evoluzione della giurisprudenza e della normativa in materia penale europea. La realizzazione di un glossario finale dei termini chiave contribuirà al consolidamento di un linguaggio tecnico appropriato.
Prima parte: il quadro giuridico europeo per la tutela dei diritti umani nei procedimenti penali
1. Introduzione: cos'è il diritto penale? Cos'è la procedura penale? Come sono collegati ai diritti e alla sicurezza? I problemi posti dalla globalizzazione nel contesto penale e della criminalità transnazionale
2. Il Consiglio d'Europa, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) e la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU)
3. L'Unione Europea (UE), la Corte di giustizia dell'Unione Europea (CGUE) e lo Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia (SLSG)
4. La procedura penale europea. Il mandato di arresto europeo (MAE) e l'ordine europeo d'indagine (OEI)
5. Confronto e connessioni tra sistemi, Corti e tipologie di sentenze. Il diritto ad un processo equo nell'art. 6 CEDU e nelle direttive UE sulle garanzie procedurali nei procedimenti penali
Seconda parte: i diritti umani nei procedimenti penali
6. Divieto di tortura: simulazione dei workshop: Corte europea dei diritti dell'uomo, 1° giugno 2010, Gäfgen c. Germania
7. Il diritto di accesso al difensore (Direttiva 2013/48/UE): simulazione dei worskhop: Corte europea dei diritti dell’uomo, Salduz e Corte europea dei diritti dell’uomo, Ibrahim
8. Presunzione di innocenza e diritto di non autoincriminarsi (Direttiva 2016/343/UE)
9. Diritto al rispetto della vita privata e familiare
10. Diritti all'interpretazione e alla traduzione
11. Diritto all'informazione e alla partecipazione nei procedimenti penali
12. Diritti delle vittime: La direttiva 2012/29/UE e la sfida della giustizia riparativa.
Terza parte: workshop e sintesi del corso
13. Workshop: CGUE, 12 dicembre 2019, JR e YC (MAE); CGUE, 8 dicembre 2020, A e altri (OEI)
14. Workshop: Corte europea dei diritti dell'uomo, 30 dicembre 2014, Georgiev c. Bulgaria; Corte europea dei diritti dell'uomo, 23 agosto 2019, Kanciał c. Polonia (divieto di tortura)
15. Workshop: Corte europea dei diritti dell'uomo, 25 febbraio 1993, Funke c. Francia; Corte europea dei diritti dell'uomo, 17 dicembre 1996, Saunders c. Regno Unito (presunzione di innocenza e diritto all'autoincriminazione).
16. Workshop: CGUE, 2 ottobre 2018, Ministerio Fiscal; CGUE, 4 ottobre 2024, CG (diritto al rispetto della vita privata e familiare).
17. Workshop: CGUE, 15 ottobre 2015, Covaci; CGUE, 5 giugno 2018, Kolev (diritto all’interpretazione, traduzione, informazione)
18. Sintesi dei casi e glossario
Modalità Esame
La valutazione finale è attribuita sulla base di una prova orale, delle presentazioni in classe durante gli appositi workshop e della partecipazione attiva in classe.
Testi adottati
The Cambridge Companion to European Criminal Law, ed. by K. Ambos and P. Rackow, Cambridge University Press, 2023 - capitoli 1, 2, 3, 5 e 10;
G. Illuminati, General Principles of Criminal Procedures, in Elgar Encyclopedia of Crime and Criminal Justice, Elgar Publishing, 2022
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma si prevedono modalità d'esame differenziate per i frequentanti (coloro che hanno seguito almeno il 75 % circa delle lezioni) ed i non frequentanti.
121171 - THE GLOBAL GOVERNANCE OF INTERNATIONAL SECURITY
FEDERICA PASSARINI
Secondo Semestre
9
IUS/13
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze approfondite sulla governance globale della
sicurezza internazionale. La prima parte del corso si concentra sulle norme giuridiche internazionali nel
campo della sicurezza, in particolare quelle relative all'uso della forza, al ruolo delle organizzazioni
internazionali nel campo della sicurezza, alla regolamentazione dei conflitti armati e alla
responsabilità penale internazionale. La seconda parte del corso prevede l'applicazione delle norme studiate a casi concreti con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle studentesse.
D1 - Conoscenza e comprensione
Il corso si propone di fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione sui seguenti
profili:
1. La rilevanza del diritto internazionale nella regolamentazione della sicurezza internazionale
2. Gli sviluppi relativi alla nozione di sicurezza nel diritto internazionale e i loro effetti giuridici
3. Il ruolo delle organizzazioni internazionali nel garantire la sicurezza internazionale
4. Il nuovo ruolo delle corti e dei tribunali internazionali nel campo della sicurezza
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di:
1. trovare sentenze della Corte internazionale di giustizia, della Corte penale internazionale, della
Corte europea dei diritti dell'uomo, analizzarle e interpretarle attraverso una corretta identificazione della loro ratio;
2. trovare e analizzare, anche criticamente, una decisione giurisprudenziale della Corte
internazionale di giustizia, della Corte penale internazionale, della Corte europea dei diritti
dell'uomo
D3 - Autonomia di giudizio
Alla fine del corso, lo studente dovrebbe essere in grado di risolvere casi concreti alla luce dei
concetti giuridici appresi e di leggere gli eventi attuali alla luce del diritto internazionale
D4 - Abilità comunicative
Alla fine del corso, lo studente dovrà illustrare le principali questioni poste dai fatti di attualità in tema di sicurezza nella prospettiva del diritto internazionale
D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di reperire e analizzare autonomamente le
norme giuridiche internazionali in materia di sicurezza e la relativa
giurisprudenza.
Verrà fatta una distinzione tra studenti frequentanti e non frequentanti.
Studenti frequentanti:
saranno valutati in base alle conoscenze acquisite durante il corso e alle presentazioni svolte in classe, secondo le indicazioni del docente.
Studenti non frequentanti:
dovranno rispondere a tre domande entro un'ora e mezza.
Testi adottati
- R. Buchan, N. Tsagourias, Regulating the use of force in international law : stability and change, Edward Elgar Publishing, 2021 (excluded
Chapter 9)
- Shabtal Rosenne, International Court of Justice, MPEPIL (the paper will be uploaded on moodle)
- Dire Tladi, International Criminal Court, MPEPIL (the paper will be uploaded on moodle)
Modalità di frequenza
Gli studenti sono liberi di scegliere se frequentare o meno il corso. Tuttavia, la frequenza è particolarmente consigliata per facilitare le discussioni in classe su articoli accademici e casi pratici. Gli studenti che frequentano sono incoraggiati a partecipare attivamente alle lezioni e saranno valutati anche per la loro partecipazione in classe.
121182 - CRIMINAL LAW AND GLOBAL THREATS
MARTINA GALLI
Secondo Semestre
9
IUS/17
Obiettivi formativi
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione:
Il corso si propone di offrire agli studenti una conoscenza approfondita delle risposte
penali alle sfide poste dalla criminalità nel contesto globale, con particolare attenzione ai
crimini internazionali e alle manifestazioni delittuose di natura transnazionale.
Concentrandosi su questioni attualmente oggetto di dibattito e prestando attenzione al
contributo del formante giurisprudenziale, l’insegnamento mira a sviluppare la capacità di
comprensione e di analisi critica delle strategie di prevenzione e repressione adottate nei
diversi livelli ordinamentali, valutandone l’evoluzione e la coerenza con i principi
fondamentali del diritto penale.
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di applicare in modo critico le
conoscenze acquisite per analizzare le principali forme di criminalità internazionale e
transnazionale, individuando gli strumenti giuridici e le strategie di contrasto più adeguate
ai diversi contesti. Sapranno interpretare e valutare le risposte penali messe in campo,
collegando i profili teorici ai casi concreti e sviluppando capacità di ragionamento giuridico
e di problem solving nel rispetto dei principi fondamentali del diritto penale.
D3 - Autonomia di giudizio:
Il corso adotta un approccio seminariale e fortemente interattivo, volto a promuovere la
partecipazione attiva e il confronto critico. L’analisi di casi e di pronunce giurisprudenziali
sarà utilizzata per stimolare la riflessione individuale e collettiva. Al termine del percorso,
le studentesse e gli studenti saranno in grado di rielaborare in modo autonomo le
conoscenze acquisite, maturando la capacità di valutare criticamente i diversi profili della
disciplina e di formulare giudizi motivati e coerenti sul piano giuridico.
D4 - Abilità comunicative:
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno acquisito padronanza del
linguaggio tecnico-giuridico del diritto penale, con particolare riferimento alla dimensione
internazionale e transnazionale. Saranno in grado di esporre con chiarezza e precisione
argomentativa le conoscenze e le analisi sviluppate, anche attraverso il confronto in aula e
la discussione guidata. La metodologia didattica, improntata al dialogo, favorirà
l’acquisizione di competenze comunicative efficaci e adeguate ai contesti accademici e
professionali.
D5 – Capacità di apprendere:
Il corso intende favorire lo sviluppo di un metodo di studio fondato sulla comprensione
critica dei fenomeni giuridici e sull’elaborazione autonoma delle conoscenze. Al termine
delle attività, le studentesse e gli studenti dovranno essere in grado di affrontare in modo
consapevole e strutturato le problematiche complesse del diritto penale internazionale e
transnazionale, dimostrando capacità di sintesi, di aggiornamento continuo e di
formulazione di soluzioni giuridicamente argomentate.
RELATED OR SUPPLEMENTARY EDUCATIONAL ACTIVITIES FOR A TOTAL OF 8 CFU
-
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-
-
STAGE
Primo Semestre
8
SUMMER TRAINING SCHOOL
Primo Semestre
8
ERASMUS TRAINEESHIP
Primo Semestre
8
119161 - LANGUAGE ABILITY
Secondo Semestre
8
121269 - CONFERENCES AND SEMINARS
Secondo Semestre
4
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119143 - APPROACHES TO THE GOVERNANCE OF MIGRATION IN THE EURO-MEDITERRANEAN CONTEXT
FRANCESCA RONDINE
Primo Semestre
6
SPS/04
Obiettivi formativi
Il corso si propone di studiare le dinamiche socio-politiche e le questioni legali che caratterizzano il Mar Mediterraneo come scenario migratorio. Saranno oggetto di indagine i vari attori che popolano tale ambiente al fine di capire come le rispettive relazioni influenzino un contesto in perenne trasformazione e movimento. L'obbiettivo delle lezioni è quello di fornire agli studenti gli strumenti analitici e cognitivi necessari per capire la fondamentale importanza dello scenario Mediterraneo nella formulazione e implementazione delle attuali politiche migratorie
La valutazione si basa su un esame scritto della durata di 90 minuti
Testi adottati
Testi generali: Handbook on critical geographies on migration, Edited by Katharyne Mitchell et al, Edward Elgar, 2020 (part 1, 4, 6)
C. Mainwaring, At Europe's edge. Migration and Crisis in the Mediterranean, Oxford University Press, 2019 (pp. 1-7; chapter 2, chapter 3)
Ulteriori materiali sulla piattaforma moodle
Modalità di frequenza
Non obbligatoria. In presenza o online.
Bibliografia
E. Tsourdi, P. De Bruycker, ‘The evolving EU asylum and migration law’ in E. Tsourdi, P. De Bruycker (eds.), Research Handbook on EU Migration and Asylum Law, (2022) Edward Elgar Publishing, 1-55.
E. Frasca, F.L. Gatta, ‘Ebbs and flows of EU migration law and governance: a critical assessment of the evolution of migration legislation and policy in Europe’, (2022) 24 European Journal of Migration and Law, 56-85
J. Huysmans, ‘The European Union and the securitization of migration’, (2000) 38 (5) Journal of Common and Market Studies, 751-777.
D. Bigo, ‘Security and immigration: toward a critique of the governmentality of unease’, (2002) 27 Alternatives, 63-92.
S. Panebianco, ‘Human security at the Mediterranean borders: humanitarian discourse in the EU periphery’, (2022) 59 International Politics, 428-448
119144 - HUMAN MOBILITY, ASYLUM AND BORDER MANAGEMENT: CHALLENGES TO FUNDAMENTAL RIGHTS IN EUROPE
-
9
-
-
Obiettivi formativi
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione:
Il corso si propone di illustrare e analizzare il quadro giuridico delle diverse forme di mobilità umana all'interno e verso l'Unione europea, adottando un approccio relazionale all'interazione tra lo status giuridico dei cittadini di Paesi terzi (TCN) all'interno dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG) e la normativa relativa alla gestione delle frontiere interne/esterne dell'UE. Saranno valutate e discusse le implicazioni di tale interazione dal punto di vista dei titolari dei diritti, compresi i loro diritti fondamentali.
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Collegando il trattamento degli stranieri nell'ambito dell'SLSG e la gestione integrata delle frontiere dell'UE e degli Stati membri, le studentesse e gli studenti acquisiranno una conoscenza concreta e una comprensione pratica di come quest'ultima influisca sulla frammentazione degli status giuridici dei TCN all'interno dello SLSG e ricostruiranno una tassonomia delle varie condizioni migratorie, che vanno dallo status di libera circolazione di cui godono i cittadini dell'UE e i loro familiari allo status di immobilità imposto ai richiedenti asilo.
D3 - Autonomia di giudizio:
Il corso segue una metodologia seminariale e si propone di essere interattivo. Pertanto, la partecipazione attiva sarà fortemente incoraggiata. Verranno forniti esempi e riferimenti alla giurisprudenza rilevante per stimolare il dibattito e lo scambio di opinioni tra i partecipanti. Al termine del corso, le studentesse e gli studenti saranno in grado di rielaborare e fare proprie le nozioni acquisite, sviluppando l'attitudine a un metodo di apprendimento non mnemonico, ma basato sulla capacità di analizzare criticamente e costruire connessioni logiche tra i vari aspetti della disciplina.
D4 - Abilità comunicative:
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno appreso il linguaggio tecnico-giuridico del diritto e della politica migratoria europea e le sue specificità, potendo così esporre le conoscenze acquisite in modo appropriato. Le competenze comunicative saranno sviluppate anche attraverso la promozione di un dialogo costante tra docente e discenti, rendendo questi ultimi protagonisti della didattica frontale.
D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti dovranno aver sviluppato un metodo di apprendimento dei fenomeni giuridici trattati e di argomentazione delle tesi esposte idoneo a comprendere le complesse questioni giuridiche affrontate nel corso, consentendo loro di formulare autonomamente soluzioni giuridicamente e logicamente valide.
MODULE I
DANIELA VITIELLO
Secondo Semestre
6
IUS/14
Obiettivi formativi
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione:
Il corso si propone di illustrare e analizzare il quadro giuridico delle diverse forme di mobilità umana all'interno e verso l'Unione europea, adottando un approccio relazionale all'interazione tra lo status giuridico dei cittadini di Paesi terzi (TCN) all'interno dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG) e la normativa relativa alla gestione delle frontiere interne/esterne dell'UE. Saranno valutate e discusse le implicazioni di tale interazione dal punto di vista dei titolari dei diritti, compresi i loro diritti fondamentali.
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Collegando il trattamento degli stranieri nell'ambito dell'SLSG e la gestione integrata delle frontiere dell'UE e degli Stati membri, le studentesse e gli studenti acquisiranno una conoscenza concreta e una comprensione pratica di come quest'ultima influisca sulla frammentazione degli status giuridici dei TCN all'interno dello SLSG e ricostruiranno una tassonomia delle varie condizioni migratorie, che vanno dallo status di libera circolazione di cui godono i cittadini dell'UE e i loro familiari allo status di immobilità imposto ai richiedenti asilo.
D3 - Autonomia di giudizio:
Il corso segue una metodologia seminariale e si propone di essere interattivo. Pertanto, la partecipazione attiva sarà fortemente incoraggiata. Verranno forniti esempi e riferimenti alla giurisprudenza rilevante per stimolare il dibattito e lo scambio di opinioni tra i partecipanti. Al termine del corso, le studentesse e gli studenti saranno in grado di rielaborare e fare proprie le nozioni acquisite, sviluppando l'attitudine a un metodo di apprendimento non mnemonico, ma basato sulla capacità di analizzare criticamente e costruire connessioni logiche tra i vari aspetti della disciplina.
D4 - Abilità comunicative:
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno appreso il linguaggio tecnico-giuridico del diritto e della politica migratoria europea e le sue specificità, potendo così esporre le conoscenze acquisite in modo appropriato. Le competenze comunicative saranno sviluppate anche attraverso la promozione di un dialogo costante tra docente e discenti, rendendo questi ultimi protagonisti della didattica frontale.
D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti dovranno aver sviluppato un metodo di apprendimento dei fenomeni giuridici trattati e di argomentazione delle tesi esposte idoneo a comprendere le complesse questioni giuridiche affrontate nel corso, consentendo loro di formulare autonomamente soluzioni giuridicamente e logicamente valide.
Il corso si propone di illustrare e analizzare il quadro giuridico delle diverse forme di mobilità umana all'interno e verso l'Unione europea, guardando all'interazione tra il trattamento e lo status giuridico di migranti e rifugiati all'interno dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG) e la gestione delle frontiere interne/esterne dell'UE. Collegando il trattamento di queste categorie di cittadini di Paesi terzi alle modalità di gestione integrata delle frontiere dell'UE, il corso mira a far luce sul modo in cui quest'ultima interferisce con il godimento dei diritti fondamentali da parte dei non europei e, conseguentemente, sulla frammentazione degli status dei cittadini di Paesi terzi all'interno del SLSG. L'obiettivo ultimo del corso è fornire agli studenti e alle studentesse una tassonomia delle condizioni migratorie che vanno dallo status di mobilità effettiva di cui godono i cittadini dell'UE e i loro familiari allo status di non mobilità imposto ai richiedenti asilo, mettendo in evidenza i principali nodi giuridici collegati a questa modalità di regolazione della mobilità umana, anche alla luce della riforma del Nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo.
Nello specifico, il Modulo I del corso introduce gli studenti e le studentesse ai concetti chiave di mobilità umana, libertà di circolazione, cooperazione Schengen, Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG), politica comune dell’immigrazione e sistema europeo comune di asilo (SECA), approccio globale alla migrazione e alla mobilità (GAMM), fornendo gli strumenti ermeneutici per comprendere e articolare l’interazione tra questi ambiti di competenza dell’Unione e la gestione integrata delle sue frontiere esterne.
Modalità Esame
STUDENTI FREQUENTANTI
Il voto finale dell’esame si compone di tre elementi: (i) valutazione dell’attiva partecipazione alle lezioni e alle sessioni di training in classe; (ii) valutazione delle attività di gruppo in classe; (iii) valutazione della prova finale scritta, generalmente nella forma di un breve elaborato su un problema giuridico o di un commento a sentenza. Per conseguire l’esame come studenti frequentanti è necessario garantire la presenza (anche da remoto) al 90% delle lezioni e partecipare a tutte le sessioni di tranining, nonché consegnare entro i termini indicati dalla docente la tesina o la nota a sentenza. L'esito dell'esame verrà comunicato e registrato in esito alla correzione degli scritti. Il voto sarà espresso in trentesimi e risulterà pertanto dal livello di conoscenza di argomenti di base. Saranno valutate la padronanza dei temi trattati nel corso, le capacità di ragionamento e argomentazione, la capacità di approfondimento della giurisprudenza, il livello delle conoscenze acquisite e la capacità di esporle per iscritto in modo chiaro.
STUDENTI NON FREQUENTANTI
L'esame finale sarà in forma orale e riguarderà tutti gli argomenti in programma. Oltre agli articoli e saggi indicate nella bibliografia di riferimento, sarà altresì necessario studiare i materiali integrativi (legislazione, giurisprudenza, dottrina) reperibili sulla piattaforma Moodle. L’esame consta di tre/quattro domande tendenti ad accertare tanto la comprensione degli argomenti teorici, quanto la capacità di risolvere questioni di carattere applicativo inerenti agli argomenti trattati nel corso. Il voto sarà espresso in trentesimi e risulterà pertanto dal livello di conoscenza di argomenti di base.
Testi adottati
Ettore Recchi, Mirna Safi, Handbook of Human Mobility and Migration. (2024). UK: Edward Elgar Publishing Limited.
Geddes, A., Hadj Abdou, L., Brumat, L. (2020). Migration and Mobility in the European Union. Regno Unito: Red Globe Press.
Arie Pieter Leonhard den Hertog, Dora Kostakopoulou, Marion Panizzon, Sergio Carrera, EU External Migration Policies in an Era of Global Mobilities: Intersecting Policy Universes. (2018). The Netherlands: Brill.
Modalità di frequenza
Per conseguire l’esame come studenti frequentanti è necessario garantire la presenza (anche da remoto) al 90% delle lezioni e partecipare a tutte le sessioni di training, nonché consegnare entro i termini indicati dalla docente la tesina o la nota a sentenza. Gli studenti non frequentanti sosterranno una prova orale, che verterà sull’intero programma dei due moduli.
Bibliografia
• Human mobility in the EU: The EU citizen-TCN denizen divide
- E. Brouwer, K. De Vries, "Third Country Nationals and Discrimination on the Ground of Nationality: Article 18 TFEU in the Context of Article 14 ECHR and EU Migration Law: Time for a New Approach", in Equality and Human Rights: Nothing but Trouble? Liber Amicorum Titia Loenen, Edited by M. Van Den Brink, S. Burri, J. Goldschmidt, University of Utrecht, Utrecht, 2015, pp.123-146;
- M. Menghi and J. Quéré, Free Movement of Europeans – Taking Stock of a Misunderstood Right, Jacques Delors Institute, Studies & Reports n. 112, November 2016;
- D. Vitiello, In Search of the Legal Boundaries of an Open Society. The Case of Immigrant Integration in the EU, in Freedom, Security & Justice: European Legal Studies, Issue 2/2022, pp. 151-187.
- S. Salomon, J. Rijpma, A Europe Without Internal Frontiers: Challenging the Reintroduction of Border Controls in the Schengen Area in the Light of Union Citizenship, in German Law Journal, 24(2), 2023, pp. 281-309.
• EU migration policy: Between fragmentation and (the search for) comprehensiveness
- M. De Somer, "Schengen and internal border controls", in From Tampere 20 to Tampere 2.0: Towards a New European Consensus on Migration, Edited by P. De Bruycker, M. De Somer and J. De Brouwer, Brussels: European Policy Centre, 2019;
- D. Vitiello, Comprehensive Approaches in the Global Compact for Migration and the EU Border Policies: A Critical Appraisal, in Laws, 11: 78/2022.
- V. Bello, ‘The Spiralling of the securitisation of migration in the EU: from the management of a crisis to a governance of human mobility, in Journal of Ethnic and Migration Studies, 48 (6), 2022, 1327-1344.
- Piccoli, L., Gianni, M., Ruedin, D., Achermann, C., Dahinden, J., Hoffmeyer-Zlotnik, P., Nedelcu, M., & Zittoun, T. (2024). What Is the Nexus between Migration and Mobility? A Framework to Understand the Interplay between Different Ideal Types of Human Movement. Sociology, 0(0).
• The external dimension of EU migration policy
- J. Santos Vara, "Soft international agreements on migration cooperation with third countries: a challenge to democratic and judicial controls in the EU", in Constitutionalising the External Dimensions of EU Migration Policies in Times of Crisis: Legality, Rule of Law and Fundamental Rights Reconsidered, Edited by S. Carrera, J. Santos Vara, and T. Strik, Cheltenham: Elgar, 2019, pp. 21-38;
- P. García Andrade, "EU external competences on migration: which role for mixed agreements?", in Constitutionalising the External Dimensions of EU Migration Policies in Times of Crisis: Legality, Rule of Law and Fundamental Rights Reconsidered, Edited by S. Carrera, J. Santos Vara, and T. Strik, Cheltenham: Elgar, 2019, pp. 39-56;
- S. Carrera, L. den Hertog and M. Stefan, "The EU-Turkey deal: reversing 'lisbonisation' in EU migration and asylum policies", in Constitutionalising the External Dimensions of EU Migration Policies in Times of Crisis: Legality, Rule of Law and Fundamental Rights Reconsidered, Edited by S. Carrera, J. Santos Vara, and T. Strik, Cheltenham: Elgar, 2019, pp. 155-174.
- S. Lavenex, From something to “offer in return” to something to “withdraw”: Retracing trade conditionality in EU readmission policy, in EU Migration and Asylum Law Blog, 5 September 2023.
• International protection in EU law and the other relevant sources
- E. Tsourdi, "The Emerging Architecture of EU Asylum Policy: Insights into the Administrative Governance of the Common European Asylum System", in EU Law in Populist Times: Crises and Prospects, Edited by F. Bignami, Cambridge: Cambridge University Press, 2020, pp. 191-226;
- V. Moreno-Lax, "Mutual (Dis-)Trust in EU Migration and Asylum Law: The Exceptionalisation of Fundamental Rights", in Fundamental Rights in the EU Area of Freedom, Security and Justice, Edited by S. Iglesias Sanchez, M. Gonzalez Pascual , Cambridge: Cambridge University Press, 2021, pp.77-99;
- C. Favilli, The Standard of Fundamental Rights Protection in the Field of Asylum: The Case of the Right to an Effective Remedy between EU law and the Italian Constitution, in Review of European Administrative Law, Vol. 12, no. 2, December 2019, pp. 167-183;
- F. Maiani, The Reform of the Dublin System and the Dystopia of “Sharing People, in Maastricht Journal of European and Comparative Law, Vol. 4, no. 4, 2017, pp. 622-645.
• The externalisation of asylum in Europe: Techniques, tools and trends
- S. Marinai, Extraterritorial Processing of Asylum Claims: Is It a Viable Option?, in Diritti umani e diritto internazionale, Vol. 12, no.3, 2018, pp. 481-492;
- D. Vitiello, "Legal Narratives of the EU External Action in the Field of Migration and Asylum: From the EU-Turkey Statement to the Migration Partnership Framework and Beyond", in Securitising Asylum Flows. Deflection, Criminalisation and Challenges for Human Rights, Edited by V. Mitsilegas, V. Moreno-Lax, N. Vavoula, Brill-Nijhoff, Leiden-Boston, 2020, pp. 130-166;
- D. Cantor and others, ‘Externalisation, Access to Territorial Asylum and International Law, in International Journal of Refugee Law, vol 34, Issue 1, 2022, 120-156.
- V.Moreno-Lax, M. Lemberg-Pedersen, ‘Border-induced displacement: the ethical and legal implications of distance-creation through externalization, in Questions of International Law 56 (1), 2019, 5-33.
• Temporary protection as a silver lining? The case of Ukrainian refugees
- A. Skordas, "Temporary Protection Directive 2001/55/EC", in EU Immigration and Asylum Law. Article-by-Article Commentary, Edited by D. Thym and K. Hailbronner, Oxford: Hart Publishing, 2022, pp. 1177 ff.;
- D. Vitiello, The Nansen Passport and the EU Temporary Protection Directive: Reflections on Solidarity, Mobility Rights and the Future of Asylum in Europe, in European Papers , Vol. 7, no. 1, 2022, pp. 15–30;
- D. Vitiello, "Asylum in Europe at the Time of the Temporary Protection for Ukrainians and Beyond – Conflicting Models and the Potential Role of Domestic Courts", in S. Carrera, M. I. Ciger (eds.), EU responses to the large-scale refugee displacement from Ukraine: an analysis on the temporary protection directive and its implications for the future EU asylum policy, EUI, San Domenico di Fiesole, 2023, pp. 192-223
- M. Ineli-Ciger, When Temporary Protection Ends: longer-term solutions for refugees from Ukraine, SIEPS, September 2023.
• The normative and operative infrastructure of the EU external borders
- J.P. Cassarino and L. Marin, The Pact on Migration and Asylum: Turning the European Territory into a Non-Territory?, in European Journal of Migration and Law 24, no.1, 2022, pp. 1-26;
- P. Hanke and D. Vitiello, "New Technologies in Migration Control. A Legal Appraisal from an International and European Perspective", in Use and Misuse of New Technologies. Contemporary Challenges in International and European Law, Edited by E. Carpanelli and N. Lazzerini., Cham: Springer, 2019, pp. 3-35;
- V. Mitsilegas,"The Security Union as a paradigm of preventive justice: Challenges for citizenship, fundamental rights and the rule of law", in Constitutionalising the Security Union: Effectiveness, Rule of Law and Rights in Countering Terrorism and Crime, Edited by S. Carrera and V. Mitsilegas., Brussels: CEPS, 2017, pp. 5-20;
- V. Moreno-Lax, The EU Humanitarian Border and the Securitization of Human Rights: The ‘Rescue-Through-Interdiction/Rescue-Without-Protection’ Paradigm, in Journal of Common Market Studies, Vol. 56, no.1, 2018, pp. 119-140.
• The role of Frontex and of the other agencies of the AFSJ
- S. Prechal, Effective Judicial Protection: Some Recent Developments – Moving to the Essence, in Review of European Administrative Law, 2020, p.175 ff.;
- S. Tas, "Fundamental Rights Violations in the Hotspots: Who Is Watching over Them?", in The EU’s Shifting Borders Reconsidered: Externalisation, Constitutionalisation, and Administrative Integration, Edited by E. Tsourdi, A. Ott and Z. Vankova, in European Papers, Vol. 7, no. 1, 2022, pp. 215-237;
- F. Alagna, From Sophia to Irini: EU Mediterranean Policies and the Urgency of "Doing Something", IAI Commentaries, 2020.
- M. Fink, J. J. Rijpma, Responsibility in Joint Returns after WS and Others v Frontex: Letting the Active By-Stander Off the Hook, in EU Law Analysis, 22 September 2023
• Cooperation between Frontex and third countries: nature and purpose
- J.J. Rijpma, External Migration and Asylum Management: Accountability for Executive Action Outside EU-territory, in European Papers, Vol. 2, No 2, 2017, pp. 571-596;
- L. Marin, The Cooperation Between Frontex and Third Countries in Information Sharing: Practices, Law and Challenges in Externalizing Border Control Functions, in European Public Law, Volume 26, Issue 1, 2020, pp. 157-180;
- M. Giuffré and V. Moreno-Lax, "The Rise of Consensual Containment: From Contactless Control to Contactless Responsibility for Migratory Flows", in Research Handbook on International Refugee Law, Edited by S.S. Juss, Cheltenham: Elgar, 2019, pp. 82-108;
- D. Vitiello, "Agencification as a Key Component of the EU Externalisation Toolkit. Observations on a Silent Escape from the Rule of Law", in EU External Migration Policies in an Era of Global Mobilities: Intersecting Policy Universes, Edited by S. Carrera, L. den Hertog, M. Panizzon and D. Kostakopoulou, Leiden, The Netherlands: Brill/Nijhoff, 2019, pp. 125-152.
MODULE II
DANIELA VITIELLO
Secondo Semestre
3
IUS/13
Obiettivi formativi
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione:
Il corso si propone di illustrare e analizzare il quadro giuridico delle diverse forme di mobilità umana all'interno e verso l'Unione europea, adottando un approccio relazionale all'interazione tra lo status giuridico dei cittadini di Paesi terzi (TCN) all'interno dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG) e la normativa relativa alla gestione delle frontiere interne/esterne dell'UE. Saranno valutate e discusse le implicazioni di tale interazione dal punto di vista dei titolari dei diritti, compresi i loro diritti fondamentali.
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Collegando il trattamento degli stranieri nell'ambito dell'SLSG e la gestione integrata delle frontiere dell'UE e degli Stati membri, le studentesse e gli studenti acquisiranno una conoscenza concreta e una comprensione pratica di come quest'ultima influisca sulla frammentazione degli status giuridici dei TCN all'interno dello SLSG e ricostruiranno una tassonomia delle varie condizioni migratorie, che vanno dallo status di libera circolazione di cui godono i cittadini dell'UE e i loro familiari allo status di immobilità imposto ai richiedenti asilo.
D3 - Autonomia di giudizio:
Il corso segue una metodologia seminariale e si propone di essere interattivo. Pertanto, la partecipazione attiva sarà fortemente incoraggiata. Verranno forniti esempi e riferimenti alla giurisprudenza rilevante per stimolare il dibattito e lo scambio di opinioni tra i partecipanti. Al termine del corso, le studentesse e gli studenti saranno in grado di rielaborare e fare proprie le nozioni acquisite, sviluppando l'attitudine a un metodo di apprendimento non mnemonico, ma basato sulla capacità di analizzare criticamente e costruire connessioni logiche tra i vari aspetti della disciplina.
D4 - Abilità comunicative:
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno appreso il linguaggio tecnico-giuridico del diritto e della politica migratoria europea e le sue specificità, potendo così esporre le conoscenze acquisite in modo appropriato. Le competenze comunicative saranno sviluppate anche attraverso la promozione di un dialogo costante tra docente e discenti, rendendo questi ultimi protagonisti della didattica frontale.
D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti dovranno aver sviluppato un metodo di apprendimento dei fenomeni giuridici trattati e di argomentazione delle tesi esposte idoneo a comprendere le complesse questioni giuridiche affrontate nel corso, consentendo loro di formulare autonomamente soluzioni giuridicamente e logicamente valide.
Il corso si propone di illustrare e analizzare il quadro giuridico delle diverse forme di mobilità umana all'interno e verso l'Unione europea, guardando all'interazione tra il trattamento e lo status giuridico di migranti e rifugiati all'interno dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG) e la gestione delle frontiere interne/esterne dell'UE. Collegando il trattamento di queste categorie di cittadini di Paesi terzi alle modalità di gestione integrata delle frontiere dell'UE, il corso mira a far luce sul modo in cui quest'ultima interferisce con il godimento dei diritti fondamentali da parte dei non europei e, conseguentemente, sulla frammentazione degli status dei cittadini di Paesi terzi all'interno del SLSG. L'obiettivo ultimo del corso è fornire agli studenti e alle studentesse una tassonomia delle condizioni migratorie che vanno dallo status di mobilità effettiva di cui godono i cittadini dell'UE e i loro familiari allo status di non mobilità imposto ai richiedenti asilo, mettendo in evidenza i principali nodi giuridici collegati a questa modalità di regolazione della mobilità umana, anche alla luce della riforma del Nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo.
Nello specifico, il Modulo II del corso parte dall’inquadramento teorico dei concetti chiave sul tema dei rapporti tra la regolazione della mobilità umana e gli status migratori nell’Unione europea, fornito nel Modulo I, per illustrare i modi e i procedimenti attraverso i quali l’infrastruttura normativa e istituzionale della gestione integrata delle frontiere esterne europee incide sui diritti di mobilità delle persone migranti e sull’accesso alla tutela giurisdizionale effettiva.
Modalità Esame
STUDENTI FREQUENTANTI
Il voto finale dell’esame si compone di tre elementi: (i) valutazione dell’attiva partecipazione alle lezioni e alle sessioni di training in classe; (ii) valutazione delle attività di gruppo in classe; (iii) valutazione della prova finale scritta, generalmente nella forma di un breve elaborato su un problema giuridico o di un commento a sentenza. Per conseguire l’esame come studenti frequentanti è necessario garantire la presenza (anche da remoto) al 90% delle lezioni e partecipare a tutte le sessioni di tranining, nonché consegnare entro i termini indicati dalla docente la tesina o la nota a sentenza. L'esito dell'esame verrà comunicato e registrato in esito alla correzione degli scritti. Il voto sarà espresso in trentesimi e risulterà pertanto dal livello di conoscenza di argomenti di base. Saranno valutate la padronanza dei temi trattati nel corso, le capacità di ragionamento e argomentazione, la capacità di approfondimento della giurisprudenza, il livello delle conoscenze acquisite e la capacità di esporle per iscritto in modo chiaro.
STUDENTI NON FREQUENTANTI
L'esame finale sarà in forma orale e riguarderà tutti gli argomenti in programma. Oltre agli articoli e saggi indicate nella bibliografia di riferimento, sarà altresì necessario studiare i materiali integrativi (legislazione, giurisprudenza, dottrina) reperibili sulla piattaforma Moodle. L’esame consta di tre/quattro domande tendenti ad accertare tanto la comprensione degli argomenti teorici, quanto la capacità di risolvere questioni di carattere applicativo inerenti agli argomenti trattati nel corso. Il voto sarà espresso in trentesimi e risulterà pertanto dal livello di conoscenza di argomenti di base.
Testi adottati
Ettore Recchi, Mirna Safi, Handbook of Human Mobility and Migration. (2024). UK: Edward Elgar Publishing Limited.
Geddes, A., Hadj Abdou, L., Brumat, L. (2020). Migration and Mobility in the European Union. Regno Unito: Red Globe Press.
Arie Pieter Leonhard den Hertog, Dora Kostakopoulou, Marion Panizzon, Sergio Carrera, EU External Migration Policies in an Era of Global Mobilities: Intersecting Policy Universes. (2018). The Netherlands: Brill.
Modalità di frequenza
Per conseguire l’esame come studenti frequentanti è necessario garantire la presenza (anche da remoto) al 90% delle lezioni e partecipare a tutte le sessioni di training, nonché consegnare entro i termini indicati dalla docente la tesina o la nota a sentenza. Gli studenti non frequentanti sosterranno una prova orale, che verterà sull’intero programma dei due moduli.
Bibliografia
• Human mobility in the EU: The EU citizen-TCN denizen divide
- E. Brouwer, K. De Vries, "Third Country Nationals and Discrimination on the Ground of Nationality: Article 18 TFEU in the Context of Article 14 ECHR and EU Migration Law: Time for a New Approach", in Equality and Human Rights: Nothing but Trouble? Liber Amicorum Titia Loenen, Edited by M. Van Den Brink, S. Burri, J. Goldschmidt, University of Utrecht, Utrecht, 2015, pp.123-146;
- M. Menghi and J. Quéré, Free Movement of Europeans – Taking Stock of a Misunderstood Right, Jacques Delors Institute, Studies & Reports n. 112, November 2016;
- D. Vitiello, In Search of the Legal Boundaries of an Open Society. The Case of Immigrant Integration in the EU, in Freedom, Security & Justice: European Legal Studies, Issue 2/2022, pp. 151-187.
- S. Salomon, J. Rijpma, A Europe Without Internal Frontiers: Challenging the Reintroduction of Border Controls in the Schengen Area in the Light of Union Citizenship, in German Law Journal, 24(2), 2023, pp. 281-309.
• EU migration policy: Between fragmentation and (the search for) comprehensiveness
- M. De Somer, "Schengen and internal border controls", in From Tampere 20 to Tampere 2.0: Towards a New European Consensus on Migration, Edited by P. De Bruycker, M. De Somer and J. De Brouwer, Brussels: European Policy Centre, 2019;
- D. Vitiello, Comprehensive Approaches in the Global Compact for Migration and the EU Border Policies: A Critical Appraisal, in Laws, 11: 78/2022.
- V. Bello, ‘The Spiralling of the securitisation of migration in the EU: from the management of a crisis to a governance of human mobility, in Journal of Ethnic and Migration Studies, 48 (6), 2022, 1327-1344.
- Piccoli, L., Gianni, M., Ruedin, D., Achermann, C., Dahinden, J., Hoffmeyer-Zlotnik, P., Nedelcu, M., & Zittoun, T. (2024). What Is the Nexus between Migration and Mobility? A Framework to Understand the Interplay between Different Ideal Types of Human Movement. Sociology, 0(0).
• The external dimension of EU migration policy
- J. Santos Vara, "Soft international agreements on migration cooperation with third countries: a challenge to democratic and judicial controls in the EU", in Constitutionalising the External Dimensions of EU Migration Policies in Times of Crisis: Legality, Rule of Law and Fundamental Rights Reconsidered, Edited by S. Carrera, J. Santos Vara, and T. Strik, Cheltenham: Elgar, 2019, pp. 21-38;
- P. García Andrade, "EU external competences on migration: which role for mixed agreements?", in Constitutionalising the External Dimensions of EU Migration Policies in Times of Crisis: Legality, Rule of Law and Fundamental Rights Reconsidered, Edited by S. Carrera, J. Santos Vara, and T. Strik, Cheltenham: Elgar, 2019, pp. 39-56;
- S. Carrera, L. den Hertog and M. Stefan, "The EU-Turkey deal: reversing 'lisbonisation' in EU migration and asylum policies", in Constitutionalising the External Dimensions of EU Migration Policies in Times of Crisis: Legality, Rule of Law and Fundamental Rights Reconsidered, Edited by S. Carrera, J. Santos Vara, and T. Strik, Cheltenham: Elgar, 2019, pp. 155-174.
- S. Lavenex, From something to “offer in return” to something to “withdraw”: Retracing trade conditionality in EU readmission policy, in EU Migration and Asylum Law Blog, 5 September 2023.
• International protection in EU law and the other relevant sources
- E. Tsourdi, "The Emerging Architecture of EU Asylum Policy: Insights into the Administrative Governance of the Common European Asylum System", in EU Law in Populist Times: Crises and Prospects, Edited by F. Bignami, Cambridge: Cambridge University Press, 2020, pp. 191-226;
- V. Moreno-Lax, "Mutual (Dis-)Trust in EU Migration and Asylum Law: The Exceptionalisation of Fundamental Rights", in Fundamental Rights in the EU Area of Freedom, Security and Justice, Edited by S. Iglesias Sanchez, M. Gonzalez Pascual , Cambridge: Cambridge University Press, 2021, pp.77-99;
- C. Favilli, The Standard of Fundamental Rights Protection in the Field of Asylum: The Case of the Right to an Effective Remedy between EU law and the Italian Constitution, in Review of European Administrative Law, Vol. 12, no. 2, December 2019, pp. 167-183;
- F. Maiani, The Reform of the Dublin System and the Dystopia of “Sharing People, in Maastricht Journal of European and Comparative Law, Vol. 4, no. 4, 2017, pp. 622-645.
• The externalisation of asylum in Europe: Techniques, tools and trends
- S. Marinai, Extraterritorial Processing of Asylum Claims: Is It a Viable Option?, in Diritti umani e diritto internazionale, Vol. 12, no.3, 2018, pp. 481-492;
- D. Vitiello, "Legal Narratives of the EU External Action in the Field of Migration and Asylum: From the EU-Turkey Statement to the Migration Partnership Framework and Beyond", in Securitising Asylum Flows. Deflection, Criminalisation and Challenges for Human Rights, Edited by V. Mitsilegas, V. Moreno-Lax, N. Vavoula, Brill-Nijhoff, Leiden-Boston, 2020, pp. 130-166;
- D. Cantor and others, ‘Externalisation, Access to Territorial Asylum and International Law, in International Journal of Refugee Law, vol 34, Issue 1, 2022, 120-156.
- V.Moreno-Lax, M. Lemberg-Pedersen, ‘Border-induced displacement: the ethical and legal implications of distance-creation through externalization, in Questions of International Law 56 (1), 2019, 5-33.
• Temporary protection as a silver lining? The case of Ukrainian refugees
- A. Skordas, "Temporary Protection Directive 2001/55/EC", in EU Immigration and Asylum Law. Article-by-Article Commentary, Edited by D. Thym and K. Hailbronner, Oxford: Hart Publishing, 2022, pp. 1177 ff.;
- D. Vitiello, The Nansen Passport and the EU Temporary Protection Directive: Reflections on Solidarity, Mobility Rights and the Future of Asylum in Europe, in European Papers , Vol. 7, no. 1, 2022, pp. 15–30;
- D. Vitiello, "Asylum in Europe at the Time of the Temporary Protection for Ukrainians and Beyond – Conflicting Models and the Potential Role of Domestic Courts", in S. Carrera, M. I. Ciger (eds.), EU responses to the large-scale refugee displacement from Ukraine: an analysis on the temporary protection directive and its implications for the future EU asylum policy, EUI, San Domenico di Fiesole, 2023, pp. 192-223
- M. Ineli-Ciger, When Temporary Protection Ends: longer-term solutions for refugees from Ukraine, SIEPS, September 2023.
• The normative and operative infrastructure of the EU external borders
- J.P. Cassarino and L. Marin, The Pact on Migration and Asylum: Turning the European Territory into a Non-Territory?, in European Journal of Migration and Law 24, no.1, 2022, pp. 1-26;
- P. Hanke and D. Vitiello, "New Technologies in Migration Control. A Legal Appraisal from an International and European Perspective", in Use and Misuse of New Technologies. Contemporary Challenges in International and European Law, Edited by E. Carpanelli and N. Lazzerini., Cham: Springer, 2019, pp. 3-35;
- V. Mitsilegas,"The Security Union as a paradigm of preventive justice: Challenges for citizenship, fundamental rights and the rule of law", in Constitutionalising the Security Union: Effectiveness, Rule of Law and Rights in Countering Terrorism and Crime, Edited by S. Carrera and V. Mitsilegas., Brussels: CEPS, 2017, pp. 5-20;
- V. Moreno-Lax, The EU Humanitarian Border and the Securitization of Human Rights: The ‘Rescue-Through-Interdiction/Rescue-Without-Protection’ Paradigm, in Journal of Common Market Studies, Vol. 56, no.1, 2018, pp. 119-140.
• The role of Frontex and of the other agencies of the AFSJ
- S. Prechal, Effective Judicial Protection: Some Recent Developments – Moving to the Essence, in Review of European Administrative Law, 2020, p.175 ff.;
- S. Tas, "Fundamental Rights Violations in the Hotspots: Who Is Watching over Them?", in The EU’s Shifting Borders Reconsidered: Externalisation, Constitutionalisation, and Administrative Integration, Edited by E. Tsourdi, A. Ott and Z. Vankova, in European Papers, Vol. 7, no. 1, 2022, pp. 215-237;
- F. Alagna, From Sophia to Irini: EU Mediterranean Policies and the Urgency of "Doing Something", IAI Commentaries, 2020.
- M. Fink, J. J. Rijpma, Responsibility in Joint Returns after WS and Others v Frontex: Letting the Active By-Stander Off the Hook, in EU Law Analysis, 22 September 2023
• Cooperation between Frontex and third countries: nature and purpose
- J.J. Rijpma, External Migration and Asylum Management: Accountability for Executive Action Outside EU-territory, in European Papers, Vol. 2, No 2, 2017, pp. 571-596;
- L. Marin, The Cooperation Between Frontex and Third Countries in Information Sharing: Practices, Law and Challenges in Externalizing Border Control Functions, in European Public Law, Volume 26, Issue 1, 2020, pp. 157-180;
- M. Giuffré and V. Moreno-Lax, "The Rise of Consensual Containment: From Contactless Control to Contactless Responsibility for Migratory Flows", in Research Handbook on International Refugee Law, Edited by S.S. Juss, Cheltenham: Elgar, 2019, pp. 82-108;
- D. Vitiello, "Agencification as a Key Component of the EU Externalisation Toolkit. Observations on a Silent Escape from the Rule of Law", in EU External Migration Policies in an Era of Global Mobilities: Intersecting Policy Universes, Edited by S. Carrera, L. den Hertog, M. Panizzon and D. Kostakopoulou, Leiden, The Netherlands: Brill/Nijhoff, 2019, pp. 125-152.
119145 - REFUGEES AND ECONOMIC MIGRANTS: BETWEEN CONTAINMENT AND LEGAL PATHWAYS
FRANCESCA RONDINE
Primo Semestre
6
IUS/14
Obiettivi formativi
L'obiettivo del corso è fornire agli studenti una conoscenza di base delle modalità di migrazione e accesso legale nell'Unione europea. Esso ha ad oggetto i differenti canali di mobilità protetta e regolare previsti dal diritto internazionale ed europeo, pensati sia per finalità economico-lavorative che per finalità umanitarie e di protezione.
Il corso si propone di fornire una conoscenza di base delle principali caratteristiche e sfide della governance migratoria contemporanea, con particolare attenzione al tema dell'accesso all'asilo. Vengono trattati i principi che regolano la gestione del fenomeno migratorio, evidenziandone la complessità e la molteplicità di dinamiche interagenti e spesso in competizione tra loro. Ripercorre le basi della cooperazione internazionale in materia di migrazione, concentrandosi sugli attuali meccanismi di collaborazione multilaterale messi in atto per garantire un accesso sicuro e legale alla protezione per i migranti e i richiedenti asilo.
A tal fine, il corso esplora diversi quadri giuridici e istituzionali, coinvolgendo diverse organizzazioni internazionali: le Nazioni Unite, il Consiglio d'Europa e, soprattutto, l'Unione Europea. Dopo una panoramica degli strumenti giuridici più rilevanti che regolano la gestione della migrazione e i diritti fondamentali dei migranti ai vari livelli, il corso si concentra sulla molteplicità di attori e soggetti coinvolti sulla scena internazionale nella creazione di percorsi legali e protetti per l'asilo, come il reinsediamento e i visti umanitari. Tra questi, gli organismi e le agenzie delle Nazioni Unite (ad esempio, l'UNHCR e l'OIM), nonché figure ad hoc attivate all'interno del Consiglio d'Europa e dell'UE. Infine, il corso discuterà la pertinente e recente giurisprudenza in materia di migrazione delle due corti europee: la Corte di giustizia dell'UE e la Corte europea dei diritti dell'uomo.
Modalità Esame
La valutazione si basa su un esame scritto composto da 22 domande a risposta multipla e 2 domande a risposta aperta. Il punteggio finale sarà determinato dalla somma dei punteggi attribuiti alle risposte fornite dagli studenti. In particolare, ad ogni domanda a risposta multipla sarà attribuito 1 punto in caso di risposta esatta, 0 punti se la risposta è errata. Ciascuna domanda a risposta aperta sarà invece valutata attribuendo un massimo di 4 punti a ciascuna risposta.
Testi adottati
- Gil Loescher, Refugees. A very short introduction, Oxford University Press, Oxford, 2021.
- M.C. Foblets, L. Leboeuf (Eds), Humanitarian Admission to Europe, Nomos, Baden-Baden, 2020.
Modalità di frequenza
Non obbligatoria. In presenza o online.
Bibliografia
- Gil Loescher, Refugees. A very short introduction, Oxford University Press, Oxford, 2021.
- M.C. Foblets, L. Leboeuf (Eds), Humanitarian Admission to Europe, Nomos, Baden-Baden, 2020.
119146 - THE RECEPTION OF ASYLUM SEEKERS AND THE INTEGRATION OF IMMIGRANTS: GOVERNANCE AND STRATEGIES
MARIO SAVINO
Secondo Semestre
6
IUS/10
Obiettivi formativi
Il corso intende fornire agli studenti una conoscenza avanzata delle finalità (perché), delle responsabilità (chi) e delle modalità (come) di accoglienza dei richiedenti asilo e di altre categorie di immigrati nell'Unione europea. L'insegnamento prende in considerazione i diversi livelli normativi, da quello internazionale a quello locale, con un focus predominante sul Sistema Comune Europeo di Asilo (SECA) e sulle sue componenti nazionali. L'obiettivo didattico principale è assicurare una adeguata comprensione dei problemi giuridici e non giuridici riguardanti i processi di accoglienza e inclusione dei migranti.
Il corso esamina i seguenti aspetti: il regime di protezione internazionale, compresi il principio di non respingimento ed esempi di procedure di ingresso protetto; il funzionamento del sistema europeo comune di asilo, inclusi i criteri di distribuzione delle responsabilità tra gli Stati membri, le procedure di ripresa in carico e gli schemi di ricollocazione; la direttiva UE sulle condizioni di accoglienza e la sua attuazione nell'UE; l'impatto della crisi dei rifugiati del 2015 e dell'accordo UE-Turchia; il modo in cui le questioni dei movimenti secondari e della detenzione dei richiedenti asilo sono affrontati dalle proposte di riforma in fase avanzata di negoziazione (Nuovo Patto UE su asilo e migrazioni); il regime di protezione temporanea (attuato nei confronti dell'Ucraina) ed esempi di strategie di integrazione.
Modalità Esame
I risultati vengono verificati tramite esame orale. La comprensione del regime giuridico dei richiedenti asilo e dei problemi di attuazione che lo riguardano viene verificata attraverso domande di carattere generale. Nel rispondere, lo studente deve essere in grado di dimostrare un'adeguata conoscenza dei principi fondamentali e del quadro normativo europeo e internazionale, nonché di comprendere le finalità della relativa disciplina. Lo studente deve dimostrare la capacità di comprendere la ratio dei principi e delle norme rilevanti, dimostrando capacità argomentative e di ragionamento.
Ai fini della valutazione finale, si terrà conto della partecipazione attiva e dell'interazione positiva in classe, basata sulla frequenza regolare.
Testi adottati
PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI
Gli studenti frequentanti (cioè quelli che non hanno più di 2 assenze a lezione) possono sostenere una prova scritta, in un'unica data indicata dal docente. La prova scritta si baserà sulle sentenze discusse a lezione e sui seguenti post del blog:
1. D. Thym, Secondary Movements: Lack of Progress as the Flipside of Meagre Solidarity, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
2. F. Maiani, Responsibility-determination under the new Asylum and Migration Management Regulation: plus ça change…, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5.
3. M. Moraru, The Impact of the 2024 CEAS Reform on the EU’s Return System: Amending the Return Directive Through the Backdoor, Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
4. U. Brandl, Mix and Match. Detention, “De-Facto Detention” or just Restrictions of Freedom of Movement in the New Pact, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
5. I. Goldner Lang, Instrumentalisation of Migrants: It is Necessary to Act, but How?, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
6. D. Thym, Temporary Protection for Ukrainians: the Unexpected Renaissance of ‘Free Choice’, in EU Migration Law Blog, 2022, pp. 1-5
7. M. Savino, On failed relocation and would-be Leviathans: Towards the New Pact on Migration and Asylum, in ADiM Blog, 2020, pp. 1-8
PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI
Gli studenti non frequentanti possono sostenere l'esame (orale) in qualsiasi appello d'esame previsto per l'insegnamento. L'esame orale si baserà sulle seguenti letture:
1. V. Moreno-Lax, Crisis as (Asylum) Governance: The Evolving Normalisation of Non-access to Protection in the EU, European Papers, 2024, pp. 179-208
2. E. Küçük, Temporary Protection Directive: Testing New Frontiers?, in European Journal of Migration and Law, 2023, pp. 1–30
3. M. Gkliati, The EU Returns Agency: The Commissions’ Ambitious Plans and Their Human Rights Implications, in European Journal of Migration and Law, 2022, pp. 545–569
4. Jens Vested-Hansen, Harmonisation of types of asylum procedures: new Regulation, old dilemmas, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
5. M. Ineli-Ciger, Navigating the Labyrinth of Derogations: A Critical Look at the Crisis Regulation, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
6. N. Vavoula, The Transformation of Eurodac from an Asylum Tool into an Immigration Database , EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
7. L. Tsourdi, Funding the New Pact on Migration and Asylum: Symbolic Politics or Structural Shifts in the Policies’ Implementation Design? , EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
8. P. Garcia Andrade, Cooperation with third countries within the EU legislative reform on migration and asylum, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
9. D. Thym, Secondary Movements: Lack of Progress as the Flipside of Meagre Solidarity, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
10. F. Maiani, Responsibility-determination under the new Asylum and Migration Management Regulation: plus ça change…, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5.
11. M. Moraru, The Impact of the 2024 CEAS Reform on the EU’s Return System: Amending the Return Directive Through the Backdoor, Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
12. U. Brandl, Mix and Match. Detention, “De-Facto Detention” or just Restrictions of Freedom of Movement in the New Pact, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
13. I. Goldner Lang, Instrumentalisation of Migrants: It is Necessary to Act, but How?, EU Migration Law Blog, 2024, pp. 1-5
14. D. Thym, Temporary Protection for Ukrainians: the Unexpected Renaissance of ‘Free Choice’, in EU Migration Law Blog, 2022, pp. 1-5
15. M. Savino, On failed relocation and would-be Leviathans: Towards the New Pact on Migration and Asylum, in ADiM Blog, 2020, pp. 1-8
Modalità di svolgimento
Il corso segue un metodo seminariale e interattivo. La partecipazione attiva degli studenti è fortemente incoraggiata. Gli argomenti del programma sono approfonditi facendo riferimento alla giurisprudenza europea e internazionale più importante, al fine di favorire lo scambio di opinioni tra gli studenti.
Questo metodo di insegnamento mira a sviluppare le seguenti competenze:
- la capacità di analizzare criticamente le decisioni giuridiche;
- la capacità di discutere e difendere una posizione;
- la capacità di cogliere la complessità delle questioni giuridiche e non giuridiche legate alle politiche migratorie.
Modalità di frequenza
Modalità di frequenza raccomandata: in presenza
Bibliografia
La bibliografia di riferimento è indicata nei testi consigliati per la preparazione all'esame.
GRUPPO OPZIONALE B
-
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-
-
MIGRATION AND INTEGRATION POLICIES IN POST-WAR EUROPE
AGNESE BERTOLOTTI
Secondo Semestre
6
M-STO/04
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione dei rapporti fra comunità migranti e Stato britannico 1945-1990;
2) Conoscenza e capacità di comprensione dello stile comunicativo dei messaggi politici e della propaganda a mezzo stampa;
3) Autonomia di giudizio e capacità di interpretazione dei principali interventi governativi in ambito di contenimento dei flussi migratori;
4) Abilità comunicative nella restituzione in forma orale delle tecniche di comunicazione della politica britannica in ambito di contenimento delle migrazioni e della gestione delle Race Relations;
5) Capacità di apprendere le parole chiave impiegate nel processo di confronto fra comunità migranti ed autorità governative.
THE PROBLEM OF CITIZENSHIP: HISTORICAL AND PHILOSOPHICAL PERSPECTIVES
Secondo Semestre
3
IUS/19
Obiettivi formativi
L’obiettivo formativo primario è l’acquisizione, anche attraverso un approccio critico, di una solida conoscenza degli argomenti, delle categorie e degli autori e delle autrici principali del pensiero storico-giuridico relativo alla cittadinanza.
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione
Con le nozioni apprese, studentesse e studenti saranno in grado di sviluppare una specifica sensibilità in relazione alle diverse interpretazioni del concetto di cittadinanza nel pensiero storico-giuridico, tenendo presenti sia le nozioni giuridiche fondamentali sia l’evoluzione riguardante i soggetti e contesti di riferimento
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso le studentesse e gli studenti saranno in grado di interpretare le principali teorie della cittadinanza e applicarle a casi contemporanei in contesti diversi, comprendendone le implicazioni nei casi concreti
D3 - Autonomia di giudizio
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti saranno in grado di elaborare autonomamente le nozioni acquisite, nonché di sviluppare capacità di giudizio critico, attraverso l'esame di concetti-chiave della riflessione storico-giuridica in materia di cittadinanza
D4 - Abilità comunicative
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti dovranno aver sviluppato rigore terminologico circa i temi trattati e la capacità di comunicare in pubblico in lingua inglese, in particolare avendo imparato a esporre le conoscenze acquisite (di cui ai punti D1 e D2) con un lessico appropriato. Tramite l’apprendimento delle nozioni del linguaggio storico-giuridico studentesse e studenti avranno la possibilità di comunicare contenuti di specifico significato in ambito giuridico
D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno sviluppato la capacità di elaborare argomentazioni idonee a sostenere tesi riguardanti i temi trattati all’interno del corso e di aggiornarli in modo autonomo e adeguato
BORDERS OF SOCIAL RIGHTS AND LABOUR RIGHTS IN EUROPE
Secondo Semestre
3
IUS/07
119162 - FINAL EXAM
Secondo Semestre
14
ELECTIVE COURSES
-
-
-
-
ELECTIVE COURSES
Secondo Semestre
6
ELECTIVE COURSES
Secondo Semestre
12
ELECTIVE COURSES
Secondo Semestre
6
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119134 - SECURITY AND INDIVIDUAL LIBERTIES IN COMPARATIVE PERSPECTIVE
FABIO PACINI
Primo Semestre
6
IUS/09
Obiettivi formativi
Conoscenza e comprensione
Conoscenza dei principali istituti del diritto pubblico comparato, con particolare attenzione alla storia
dello stato moderno e del costituzionalismo ed al concreto dispiegarsi della garanzia giuridica di diritti e
libertà.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Capacità di ricerca del materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale di pertinenza e loro
utilizzazione ai fini dell'impostazione di problemi giuridici.
Capacità di affrontare le principali questioni che emergono nei diversi sistemi giuridici ed istituzionali.
Particolare attenzione è posta al versante della garanzia delle libertà e dei diritti.
Capacità di tenere presenti e selezionare adeguatamente le principali interpretazioni che di tale
normativa si danno in dottrina e giurisprudenza, con riferimento a come tali formanti agiscono nei
diversi Stati.
Autonomia di giudizio
Attenzione alla lettura del diritto positivo ed all'interazione fra diritto, politica ed aspetti sociali ed
economici, sapendo discernere in autonomia i loro diversi modi di atteggiarsi.
Abilità comunicative
Capacità di redigere documenti e relazioni analitiche su temi inerenti al corso, dimostrando una chiara
comprensione delle norme giuridiche rilevanti.
Capacità di esporre argomenti complessi sui temi del corso in modo chiaro ed efficace, sia in contesti
accademici che professionali, anche partecipando a discussioni e dibattiti e difendendo le proprie
posizioni con argomentazioni giuridiche solide e rispondendo in maniera pertinente alle obiezioni e alle
domande poste.
Capacità di apprendere
Suscitare l'interesse di studentesse e studenti per la materia, sollecitando il loro impegno e attenzione
nello studio sia degli argomenti generali che delle questioni specifiche.
Il corso si articola in due parti.
La prima parte sarà dedicata ad un’introduzione al sistema multilivello di protezione dei diritti e delle libertà; saranno oggetto di analisi i principali concetti del diritto costituzionale comparato, con particolare attenzione ai rapporti tra i diversi ordinamenti giuridici.
Il secondo modulo sarà dedicato all’analisi ed alla discussione seminariale di singole tematiche.
Modalità Esame
Il corso prevede un esame orale. Saranno oggetto di valutazione sia le nozioni acquisite che la capacità di esprimersi correttamente, padroneggiando il lessico della disciplina. La sufficienza si consegue dimostrando di aver acquisito almeno il lessico e le nozioni basilari della disciplina.
Testi adottati
Per la preparazione in vista dell'esame, si raccomanda lo studio del testo di seguito indicato, oltre ai materiali indicati e forniti durante le lezioni:
R. Masterman e R. Schutze (a cura di), The Cambridge Companion To Comparative Constitutional Law, CUP, 2019, limitatamente ai seguenti capitoli: Part I, cap. 2; Part III, cap. 8, 9, 10 e 11; Part IV, cap. 16; Part V, cap. 20.
Gli studenti frequentanti potranno svolgere una prova a carattere seminariale secondo le indicazioni che saranno fornite durante il corso.
Modalità di svolgimento
Modalità mista. Sono previste sia lezioni frontali che discussioni a carattere seminariale di singole questioni o sentenze.
Modalità di frequenza
Sono previste sia lezioni frontali che discussioni a carattere seminariale di singoli istituti od aspetti
Bibliografia
Si rimanda ai materiali indicati e forniti durante le lezioni.
121220 - LIBERTY AND SECURITY IN HISTORICAL AND PHILOSOPHICAL PERSPECTIVES
-
9
-
-
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
LIBERTY AND SECURITY IN HISTORICAL AND PHILOSOPHICAL PERSPECTIVES
GIANLUCA RUSSO
Primo Semestre
6
IUS/19
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
Ogni periodo storico esprime una propria cultura della libertà, privilegiando un aspetto piuttosto che un altro. È proprio questa cultura, sia dei cittadini che delle autorità pubbliche, che rende efficaci o, al contrario, inefficaci la protezione e i meccanismi giuridici che garantiscono la libertà stessa. Dobbiamo quindi procedere come segue.
1. In primo luogo, dobbiamo esaminare come la cultura politica e giuridica antica e, soprattutto, medievale giustificasse e affermasse la libertà.
2. Dobbiamo poi chiederci, passando attraverso i modelli astratti proposti dalle teorie del diritto naturale nel XVII secolo, come le grandi rivoluzioni della fine del XVIII secolo, essenzialmente americana e francese, abbiano costruito una certa cultura e alcune dottrine della libertà.
3. Dovremo poi concentrarci sul XIX secolo e sul liberalismo, quando la tensione tra libertà e sicurezza era estremamente alta, soprattutto dal punto di vista dalla storia del diritto penale.
4. Infine, dopo le rivoluzioni e il liberalismo, non mancheremo di considerare un periodo finale, il XX secolo, con i regimi totalitari e le nuove costituzioni democratiche, fino ad avvicinarci al nostro presente più immediato, con le minacce del terrorismo internazionale, della pandemia e della sorveglianza tecnologica.
Modalità Esame
L'esame è orale. Consiste in tre/quattro domande attraverso le quali il docente intende verificare la preparazione dello studente. La prima domanda verte solitamente su un argomento di carattere più generale e mira a sondare la capacità dello studente di inquadrare storicamente i fenomeni e di concettualizzarli adeguatamente. Le domande successive riguardano solitamente aspetti più dettagliati e mirano a verificare la capacità dello studente di collegare le conoscenze generali a informazioni più circoscritte. Lo studente otterrà una valutazione eccellente (27-30) se sarà in grado di restituire in modo esauriente, corretto e appropriato gli argomenti trattati dalle domande; una valutazione mediana (22-27) se presenterà alcune lacune nell'acquisizione degli argomenti e nella loro esposizione. Otterrà una valutazione sufficiente o appena più che sufficiente (18-21) in caso di incertezze e lacune diffuse. D'altra parte, la valutazione sarà insufficiente in caso di lacune estese, errori di ragionamento e linguaggio inadeguato.
Testi adottati
- Martin Loughlin (2000), Sword and Scales. An Examination of the Relationship between Law and Politics, Oxford-Portland Oregon, only Chapter IV. Constitutionalism, pp. 161-214.
- Paolo Grossi (2010), A History of European Law, Wiley-Blackwell, solo Capitolo I, pp. 1-14, 19-24, 35-37; Capitolo II, pp. 39-44, 46-64, 69-74, 77-83; Capitolo III, pp. 153-162.
- Materiali e fonti storiche discusse e commentate in classe
Modalità di frequenza
Il corso, che si articola in 36 ore di insegnamento, è organizzato dal docente in modo tale da favorire una costante interazione con gli studenti. Sebbene le lezioni si tengano online ogni mercoledì, è fortemente raccomandata la frequenza, in particolare nei primi due giorni della settimana (lunedì pomeriggio e martedì mattina). In ogni caso, la frequenza al corso rimane obbligatoria.
LIBERTY AND SECURITY IN HISTORICAL AND PHILOSOPHICAL PERSPECTIVES
TOMMASO DELL'ERA
Primo Semestre
3
SPS/01
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
121222 - INTERNATIONAL POLITICAL SOCIOLOGY OF SECURITY
BOGDANA NOSOVABOGDANA NOSOVA
Primo Semestre
6
SPS/07
Obiettivi formativi
1. Titolo dell’insegnamento
International Political Sociology of Security (Sociologia Politica Internazionale della Sicurezza)
2. Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Gli studenti acquisiranno una conoscenza avanzata di come la sicurezza sia concettualizzata, costruita e praticata nel sistema internazionale attraverso la lente della International Political Sociology (IPS). Verranno approfonditi i principali quadri teorici – realismo, liberalismo, costruttivismo e approcci critici – e saranno esplorate prospettive multidimensionali della sicurezza (umana, ambientale, economica, informazionale).
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Gli studenti applicheranno le prospettive teoriche a casi empirici e a sfide contemporanee della sicurezza quali guerra ibrida, migrazioni, crisi ambientali e minacce informatiche.
Svilupperanno competenze analitiche per interpretare il ruolo di Stati, organizzazioni internazionali e attori non statali nella produzione della sicurezza.
3) Autonomia di giudizio
Il corso stimola la capacità di valutare criticamente i discorsi e le pratiche dominanti della sicurezza, incoraggiando lo sviluppo di un giudizio autonomo sulle questioni di sicurezza globale e regionale, con attenzione alle dimensioni etiche e ai diritti umani nelle politiche di sicurezza.
4) Abilità comunicative
Gli studenti rafforzeranno la capacità di esporre idee complesse in modo chiaro ed efficace in contesti accademici e di policy, attraverso discussioni seminariali, presentazioni orali e lavori scritti.
5) Capacità di apprendere
Il corso favorisce l’apprendimento autonomo e le competenze di ricerca, preparando gli studenti a confrontarsi con i dibattiti accademici avanzati sulla sicurezza internazionale e a collegare la conoscenza teorica con gli sviluppi globali contemporanei.
3. Prerequisiti
Non sono richiesti prerequisiti specifici. Il corso è aperto a tutti gli studenti. Tuttavia, una conoscenza base di Sociologia, Relazioni Internazionali e Scienza Politica è consigliata. Una familiarità con le principali teorie della politica internazionale e della governance globale faciliterà lo studio dei materiali proposti.
Il corso “Sociologia Politica Internazionale della Sicurezza” analizza come l’idea e la pratica della sicurezza siano concettualizzate, costruite e negoziate nell’attuale sistema internazionale. Radicato nella prospettiva della International Political Sociology (IPS), incoraggia una rilettura critica della sicurezza oltre i paradigmi tradizionali, statocentrici, includendo dimensioni umane, ambientali, economiche e dell’informazione.
Attraverso il dibattito teorico, l’analisi istituzionale e lo studio di casi empirici, gli studenti acquisiranno strumenti analitici per valutare come Stati, organizzazioni internazionali e attori non statali, negozino e producano sicurezza. Il corso promuove una discussione riflessiva e basata su evidenze empiriche su come i mutamenti negli equilibri di potere, la guerra ibrida e i rischi transnazionali ridefiniscano il significato e la pratica della sicurezza nel XXI secolo.
1) Approcci al concetto di “Sicurezza”
• Evoluzione del concetto: dalla sicurezza nazionale a quella umana ed esistenziale.
• Aspetti etimologici, ontologici, epistemologici e assiologici.
• La Sociologia Politica Internazionale come alternativa alle scuole classiche negli Security Studies.
Domande di discussione:
Che cosa significa “sicurezza” oggi?
La sicurezza può mai essere una condizione oggettiva, o è sempre plasmata da contesti sociali, politici e culturali?
2) Rischi, minacce e incertezze nelle società contemporanee
• La “società del rischio” (Ulrich Beck, Anthony Giddens).
• Sfide, minacce e pericoli come fenomeni socialmente costruiti.
• Violenza, aggressione e terrorismo nella dimensione internazionale.
Domande di discussione:
Società del rischio, costruzione sociale delle minacce, terrorismo e violenza.
Governare l’incertezza nelle crisi contemporanee.
“Rischi” e “minacce” sono realtà oggettive o costruzioni sociali?
3) Sociologia della sicurezza, del rischio e dell’incertezza
• Status e oggetto della Sociologia della Sicurezza nel contesto globale.
• Istituzionalizzazione: scuole accademiche e tradizioni di ricerca.
• Scale della sicurezza: dal livello globale a quello individuale.
Domande di discussione:
L’istituzionalizzazione della sociologia della sicurezza e i suoi legami con altre discipline.
Mappare il campo – sociologia del rischio vs security studies.
In che cosa la Sociologia Politica Internazionale si differenzia dagli approcci tradizionali alla guerra e alla sicurezza?
4) Sicurezza globale e regionale: istituzioni e pratiche
• NATO, UE, ONU, OSCE, Unione Africana, MERCOSUR, ASEAN, APEC, iniziative regionali.
• Centri di ricerca (SIPRI – Stockholm International Peace Research Institute; ISW – Institute for the Study of War; Netherlands Institute of International Relations Clingendael; NDC – NATO Defense College (Rome, Italy); EUI – European University Institute (Florence, Italy); Department of Peace and Conflict Research, Uppsala University; PACS – Judith Reppy Institute for Peace and Conflict Studies, Cornell University; PRIF – Leibniz Peace Research Institute Frankfurt; USIP – United States Institute of Peace; NPIHP - Nuclear Proliferation International History Project, ecc.).
• Il ruolo dei forum e delle conferenze internazionali sulla sicurezza (Monaco, Varsavia, Berlino).
Domande di discussione:
Come sta cambiando il ruolo delle organizzazioni internazionali nell’attuale contesto della sicurezza globale?
Come evolvono le organizzazioni internazionali nel fronteggiare le sfide di sicurezza tradizionali e non tradizionali (cambiamento climatico, minacce informatiche, pandemie)?
Le organizzazioni internazionali si stanno adattando efficacemente alle minacce ibride e asimmetriche?
Le organizzazioni internazionali determinano ancora la sicurezza globale o oggi sono più importanti gli Stati e gli attori privati?
Fino a che punto le istituzioni internazionali possono garantire sicurezza?
Il ruolo dei forum e delle conferenze internazionali sulla sicurezza.
5) Sicurezza economica e demografica
• Interconnessioni tra economia e sicurezza.
• Sicurezza alimentare ed energetica come sfide globali.
• Mutamenti demografici, migrazioni e invecchiamento delle società.
Domande di discussione:
Sicurezza alimentare, energetica ed economica globale; migrazioni e cambiamenti demografici.
La migrazione è una questione di sicurezza?
In che modo i mutamenti economici e demografici ridefiniscono la sicurezza nazionale e umana?
6) Sicurezza ambientale in tempo di pace e di guerra
• Rischi ecologici e minacce legate al cambiamento climatico.
• Ecocidio, disastri tecnologici, danni ambientali legati ai conflitti armati.
• Iniziative globali e regionali per la sicurezza climatica e ambientale.
Domande di discussione:
Il cambiamento climatico come “moltiplicatore di minacce”.
In che modo la sicurezza ambientale mette in discussione il paradigma statocentrico della sicurezza?
7) Sicurezza militare e guerra ibrida
• Il concetto di guerra ibrida – dimensioni: dell’informazione, legale, cibernetica ed economica.
• Integrazione euro-atlantica e alleanze militari globali.
• La sicurezza militare come pratica politica e sociale.
Domande di discussione:
Guerra ibrida, sicurezza euro-atlantica, alleanze.
La “guerra ibrida” è un fenomeno nuovo o una pratica antica con un nuovo nome?
Lavoro di gruppo – analisi del Concetto Strategico della NATO.
8) Information security e sicurezza cibernetica
• Quadro concettuale della sicurezza dell’informazione.
• Propaganda, disinformazione e information operations.
• Attacchi informatici, cyberterrorismo e cooperazione internazionale in materia di cybersicurezza.
• Effective Strategic Communications (StratCom). Centro di Eccellenza NATO per le Comunicazioni Strategiche (Riga, Lettonia).
Domande di discussione:
Guerra dell’informazione, disinformazione, minacce informatiche.
La cybersicurezza nell’Unione Europea.
Il cyberspazio è principalmente un dominio di sicurezza militare o civile?
9) Sicurezza nazionale e dimensione umanitaria
• La sicurezza umana come approccio critico.
• Crisi umanitarie: rifugiati, insicurezza alimentare, sicurezza sanitaria.
• Diritti umani nei contesti di conflitto e catastrofe.
• Meccanismi internazionali di risposta (ONU, CICR – Comitato Internazionale della Croce Rossa, FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura; organizzazioni regionali).
Domande di discussione:
Sicurezza umana, crisi umanitarie, protezione dei diritti.
Analisi delle risposte umanitarie internazionali (ONU, CICR).
Il concetto di sicurezza umana indebolisce o rafforza la protezione dei diritti umani?
Qual è il ruolo della FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (sede a Roma, Italia) nella promozione della sicurezza globale alimentare e umana?
Testi adottati e bibliografia di riferimento
Testi adottati
Aradau, C., Huysmans, J., Neal, A., & Voelkner, N. (2015). Critical Security Methods: New Frameworks for Analysis.
Beck, U. (1992) Risk Society: Towards a New Modernity.
Bigo, D. (2008). International Political Sociology. Security Studies: An Introduction.
Buzan, B., Wæver, O., & de Wilde, J. (1998). Security: A New Framework for Analysis.
Giddens, A. (1991). Modernity and Self-Identity. Self and Society in the Late Modern Age.
Williams, P., McDonald, M. (ed.) (2018). Security Studies: An Introduction. 3rd Edition.
Bibliografia di riferimento
Davies, N. (2008). Flat Earth News: An Award-winning Reporter Exposes Falsehood, Distortion and Propaganda in the Global Media.
Jaivin, L. (2021). The Shortest History of China.
Kissinger, H. (1994). Diplomacy.
van Middelaar, L. (2020). Alarums and Excursions: Improvising Politics on the European Stage.
Williams, P. (ed.) (2008). Security Studies: An Introduction. 2nd Edition.
Zakaria, F. (2020). Ten Lessons for a Post-Pandemic World
Lingua di insegnamento: Inglese
Il programma potrà subire modifiche. La docente si riserva il diritto di aggiornare il calendario, le letture e le modalità di valutazione al fine di migliorare la qualità dell’apprendimento.
Modalità Esame
La valutazione finale sarà basata su:
Partecipazione attiva e discussione in aula (40%)
Presentazioni individuali o di gruppo, analisi di casi studio (20%)
Elaborati di ricerca e saggi analitici (20%)
Esame finale scritto e/o orale con dimostrazione di comprensione teorica e capacità di analisi (20%)
Testi adottati
Aradau, C., Huysmans, J., Neal, A., & Voelkner, N. (2015). Critical Security Methods: New Frameworks for Analysis.
Beck, U. (1992) Risk Society: Towards a New Modernity.
Bigo, D. (2008). International Political Sociology. Security Studies: An Introduction.
Buzan, B., Wæver, O., & de Wilde, J. (1998). Security: A New Framework for Analysis.
Giddens, A. (1991). Modernity and Self-Identity. Self and Society in the Late Modern Age.
Williams, P., McDonald, M. (ed.) (2018). Security Studies: An Introduction. 3rd Edition.
Modalità di frequenza
Per conseguire l’esame come studenti frequentanti è necessario garantire la presenza (anche da remoto) al 90% delle lezioni e partecipare a tutte le sessioni di training, nonché consegnare entro i termini indicati dalla docente la tesina o la nota a sentenza. Gli studenti non frequentanti sosterranno una prova orale, che verterà sull’intero programma.
Bibliografia
Davies, N. (2008). Flat Earth News: An Award-winning Reporter Exposes Falsehood, Distortion and Propaganda in the Global Media.
Jaivin, L. (2021). The Shortest History of China.
Kissinger, H. (1994). Diplomacy.
van Middelaar, L. (2020). Alarums and Excursions: Improvising Politics on the European Stage.
Williams, P. (ed.) (2008). Security Studies: An Introduction. 2nd Edition.
Zakaria, F. (2020). Ten Lessons for a Post-Pandemic World.
Il corso “Sociologia Politica Internazionale della Sicurezza” analizza come l’idea e la pratica della sicurezza siano concettualizzate, costruite e negoziate nell’attuale sistema internazionale. Radicato nella prospettiva della International Political Sociology (IPS), incoraggia una rilettura critica della sicurezza oltre i paradigmi tradizionali, statocentrici, includendo dimensioni umane, ambientali, economiche e dell’informazione.
Attraverso il dibattito teorico, l’analisi istituzionale e lo studio di casi empirici, gli studenti acquisiranno strumenti analitici per valutare come Stati, organizzazioni internazionali e attori non statali, negozino e producano sicurezza. Il corso promuove una discussione riflessiva e basata su evidenze empiriche su come i mutamenti negli equilibri di potere, la guerra ibrida e i rischi transnazionali ridefiniscano il significato e la pratica della sicurezza nel XXI secolo.
1) Approcci al concetto di “Sicurezza”
• Evoluzione del concetto: dalla sicurezza nazionale a quella umana ed esistenziale.
• Aspetti etimologici, ontologici, epistemologici e assiologici.
• La Sociologia Politica Internazionale come alternativa alle scuole classiche negli Security Studies.
Domande di discussione:
Che cosa significa “sicurezza” oggi?
La sicurezza può mai essere una condizione oggettiva, o è sempre plasmata da contesti sociali, politici e culturali?
2) Rischi, minacce e incertezze nelle società contemporanee
• La “società del rischio” (Ulrich Beck, Anthony Giddens).
• Sfide, minacce e pericoli come fenomeni socialmente costruiti.
• Violenza, aggressione e terrorismo nella dimensione internazionale.
Domande di discussione:
Società del rischio, costruzione sociale delle minacce, terrorismo e violenza.
Governare l’incertezza nelle crisi contemporanee.
“Rischi” e “minacce” sono realtà oggettive o costruzioni sociali?
3) Sociologia della sicurezza, del rischio e dell’incertezza
• Status e oggetto della Sociologia della Sicurezza nel contesto globale.
• Istituzionalizzazione: scuole accademiche e tradizioni di ricerca.
• Scale della sicurezza: dal livello globale a quello individuale.
Domande di discussione:
L’istituzionalizzazione della sociologia della sicurezza e i suoi legami con altre discipline.
Mappare il campo – sociologia del rischio vs security studies.
In che cosa la Sociologia Politica Internazionale si differenzia dagli approcci tradizionali alla guerra e alla sicurezza?
4) Sicurezza globale e regionale: istituzioni e pratiche
• NATO, UE, ONU, OSCE, Unione Africana, MERCOSUR, ASEAN, APEC, iniziative regionali.
• Centri di ricerca (SIPRI – Stockholm International Peace Research Institute; ISW – Institute for the Study of War; Netherlands Institute of International Relations Clingendael; NDC – NATO Defense College (Rome, Italy); EUI – European University Institute (Florence, Italy); Department of Peace and Conflict Research, Uppsala University; PACS – Judith Reppy Institute for Peace and Conflict Studies, Cornell University; PRIF – Leibniz Peace Research Institute Frankfurt; USIP – United States Institute of Peace; NPIHP - Nuclear Proliferation International History Project, ecc.).
• Il ruolo dei forum e delle conferenze internazionali sulla sicurezza (Monaco, Varsavia, Berlino).
Domande di discussione:
Come sta cambiando il ruolo delle organizzazioni internazionali nell’attuale contesto della sicurezza globale?
Come evolvono le organizzazioni internazionali nel fronteggiare le sfide di sicurezza tradizionali e non tradizionali (cambiamento climatico, minacce informatiche, pandemie)?
Le organizzazioni internazionali si stanno adattando efficacemente alle minacce ibride e asimmetriche?
Le organizzazioni internazionali determinano ancora la sicurezza globale o oggi sono più importanti gli Stati e gli attori privati?
Fino a che punto le istituzioni internazionali possono garantire sicurezza?
Il ruolo dei forum e delle conferenze internazionali sulla sicurezza.
5) Sicurezza economica e demografica
• Interconnessioni tra economia e sicurezza.
• Sicurezza alimentare ed energetica come sfide globali.
• Mutamenti demografici, migrazioni e invecchiamento delle società.
Domande di discussione:
Sicurezza alimentare, energetica ed economica globale; migrazioni e cambiamenti demografici.
La migrazione è una questione di sicurezza?
In che modo i mutamenti economici e demografici ridefiniscono la sicurezza nazionale e umana?
6) Sicurezza ambientale in tempo di pace e di guerra
• Rischi ecologici e minacce legate al cambiamento climatico.
• Ecocidio, disastri tecnologici, danni ambientali legati ai conflitti armati.
• Iniziative globali e regionali per la sicurezza climatica e ambientale.
Domande di discussione:
Il cambiamento climatico come “moltiplicatore di minacce”.
In che modo la sicurezza ambientale mette in discussione il paradigma statocentrico della sicurezza?
7) Sicurezza militare e guerra ibrida
• Il concetto di guerra ibrida – dimensioni: dell’informazione, legale, cibernetica ed economica.
• Integrazione euro-atlantica e alleanze militari globali.
• La sicurezza militare come pratica politica e sociale.
Domande di discussione:
Guerra ibrida, sicurezza euro-atlantica, alleanze.
La “guerra ibrida” è un fenomeno nuovo o una pratica antica con un nuovo nome?
Lavoro di gruppo – analisi del Concetto Strategico della NATO.
8) Information security e sicurezza cibernetica
• Quadro concettuale della sicurezza dell’informazione.
• Propaganda, disinformazione e information operations.
• Attacchi informatici, cyberterrorismo e cooperazione internazionale in materia di cybersicurezza.
• Effective Strategic Communications (StratCom). Centro di Eccellenza NATO per le Comunicazioni Strategiche (Riga, Lettonia).
Domande di discussione:
Guerra dell’informazione, disinformazione, minacce informatiche.
La cybersicurezza nell’Unione Europea.
Il cyberspazio è principalmente un dominio di sicurezza militare o civile?
9) Sicurezza nazionale e dimensione umanitaria
• La sicurezza umana come approccio critico.
• Crisi umanitarie: rifugiati, insicurezza alimentare, sicurezza sanitaria.
• Diritti umani nei contesti di conflitto e catastrofe.
• Meccanismi internazionali di risposta (ONU, CICR – Comitato Internazionale della Croce Rossa, FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura; organizzazioni regionali).
Domande di discussione:
Sicurezza umana, crisi umanitarie, protezione dei diritti.
Analisi delle risposte umanitarie internazionali (ONU, CICR).
Il concetto di sicurezza umana indebolisce o rafforza la protezione dei diritti umani?
Qual è il ruolo della FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (sede a Roma, Italia) nella promozione della sicurezza globale alimentare e umana?
Testi adottati e bibliografia di riferimento
Testi adottati
Aradau, C., Huysmans, J., Neal, A., & Voelkner, N. (2015). Critical Security Methods: New Frameworks for Analysis.
Beck, U. (1992) Risk Society: Towards a New Modernity.
Bigo, D. (2008). International Political Sociology. Security Studies: An Introduction.
Buzan, B., Wæver, O., & de Wilde, J. (1998). Security: A New Framework for Analysis.
Giddens, A. (1991). Modernity and Self-Identity. Self and Society in the Late Modern Age.
Williams, P., McDonald, M. (ed.) (2018). Security Studies: An Introduction. 3rd Edition.
Bibliografia di riferimento
Davies, N. (2008). Flat Earth News: An Award-winning Reporter Exposes Falsehood, Distortion and Propaganda in the Global Media.
Jaivin, L. (2021). The Shortest History of China.
Kissinger, H. (1994). Diplomacy.
van Middelaar, L. (2020). Alarums and Excursions: Improvising Politics on the European Stage.
Williams, P. (ed.) (2008). Security Studies: An Introduction. 2nd Edition.
Zakaria, F. (2020). Ten Lessons for a Post-Pandemic World
Lingua di insegnamento: Inglese
Il programma potrà subire modifiche. La docente si riserva il diritto di aggiornare il calendario, le letture e le modalità di valutazione al fine di migliorare la qualità dell’apprendimento.
Modalità Esame
La valutazione finale sarà basata su:
Partecipazione attiva e discussione in aula (40%)
Presentazioni individuali o di gruppo, analisi di casi studio (20%)
Elaborati di ricerca e saggi analitici (20%)
Esame finale scritto e/o orale con dimostrazione di comprensione teorica e capacità di analisi (20%)
Testi adottati
Aradau, C., Huysmans, J., Neal, A., & Voelkner, N. (2015). Critical Security Methods: New Frameworks for Analysis.
Beck, U. (1992) Risk Society: Towards a New Modernity.
Bigo, D. (2008). International Political Sociology. Security Studies: An Introduction.
Buzan, B., Wæver, O., & de Wilde, J. (1998). Security: A New Framework for Analysis.
Giddens, A. (1991). Modernity and Self-Identity. Self and Society in the Late Modern Age.
Williams, P., McDonald, M. (ed.) (2018). Security Studies: An Introduction. 3rd Edition.
Modalità di frequenza
Per conseguire l’esame come studenti frequentanti è necessario garantire la presenza (anche da remoto) al 90% delle lezioni e partecipare a tutte le sessioni di training, nonché consegnare entro i termini indicati dalla docente la tesina o la nota a sentenza. Gli studenti non frequentanti sosterranno una prova orale, che verterà sull’intero programma.
Bibliografia
Davies, N. (2008). Flat Earth News: An Award-winning Reporter Exposes Falsehood, Distortion and Propaganda in the Global Media.
Jaivin, L. (2021). The Shortest History of China.
Kissinger, H. (1994). Diplomacy.
van Middelaar, L. (2020). Alarums and Excursions: Improvising Politics on the European Stage.
Williams, P. (ed.) (2008). Security Studies: An Introduction. 2nd Edition.
Zakaria, F. (2020). Ten Lessons for a Post-Pandemic World.
121223 - CRIMINAL LAW AND GLOBAL THREATS
MARTINA GALLIMARTINA GALLI
Secondo Semestre
9
IUS/17
Obiettivi formativi
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione:
Il corso si propone di offrire agli studenti una conoscenza approfondita delle risposte
penali alle sfide poste dalla criminalità nel contesto globale, con particolare attenzione ai
crimini internazionali e alle manifestazioni delittuose di natura transnazionale.
Concentrandosi su questioni attualmente oggetto di dibattito e prestando attenzione al
contributo del formante giurisprudenziale, l’insegnamento mira a sviluppare la capacità di
comprensione e di analisi critica delle strategie di prevenzione e repressione adottate nei
diversi livelli ordinamentali, valutandone l’evoluzione e la coerenza con i principi
fondamentali del diritto penale.
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di applicare in modo critico le
conoscenze acquisite per analizzare le principali forme di criminalità internazionale e
transnazionale, individuando gli strumenti giuridici e le strategie di contrasto più adeguate
ai diversi contesti. Sapranno interpretare e valutare le risposte penali messe in campo,
collegando i profili teorici ai casi concreti e sviluppando capacità di ragionamento giuridico
e di problem solving nel rispetto dei principi fondamentali del diritto penale.
D3 - Autonomia di giudizio:
Il corso adotta un approccio seminariale e fortemente interattivo, volto a promuovere la
partecipazione attiva e il confronto critico. L’analisi di casi e di pronunce giurisprudenziali
sarà utilizzata per stimolare la riflessione individuale e collettiva. Al termine del percorso,
le studentesse e gli studenti saranno in grado di rielaborare in modo autonomo le
conoscenze acquisite, maturando la capacità di valutare criticamente i diversi profili della
disciplina e di formulare giudizi motivati e coerenti sul piano giuridico.
D4 - Abilità comunicative:
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno acquisito padronanza del
linguaggio tecnico-giuridico del diritto penale, con particolare riferimento alla dimensione
internazionale e transnazionale. Saranno in grado di esporre con chiarezza e precisione
argomentativa le conoscenze e le analisi sviluppate, anche attraverso il confronto in aula e
la discussione guidata. La metodologia didattica, improntata al dialogo, favorirà
l’acquisizione di competenze comunicative efficaci e adeguate ai contesti accademici e
professionali.
D5 – Capacità di apprendere:
Il corso intende favorire lo sviluppo di un metodo di studio fondato sulla comprensione
critica dei fenomeni giuridici e sull’elaborazione autonoma delle conoscenze. Al termine
delle attività, le studentesse e gli studenti dovranno essere in grado di affrontare in modo
consapevole e strutturato le problematiche complesse del diritto penale internazionale e
transnazionale, dimostrando capacità di sintesi, di aggiornamento continuo e di
formulazione di soluzioni giuridicamente argomentate.
ONE SUBJECT OF YOUR CHOICE FROM: SUSTAINABILITY AND GLOBAL THREATS, DIGITAL EVIDENCE AND HUMAN RIGHTS, HUMAN RIGHTS AND SECURITY IN EU CRIMINAL INVESTIGATION
-
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SUSTAINABILITY AND GLOBAL THREATS
Primo Semestre
3
SPS/03
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
DIGITAL EVIDENCE AND HUMAN RIGHTS
GINA GIOIA
Primo Semestre
6
IUS/15
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi
Il corso si focalizza sugli aspetti della prova digitale che possono collidere con le garanzie dei diritti umani e dei diritti fondamentali della persona (nel diritto interno, nel diritto europeo ed extraeuropeo) come la riservatezza e la vita di relazione, con particolare riferimento al processo civile. Inoltre, il corso intende fornire qualche cognizione pratica per l’acquisizione delle prove digitali al processo nel rispetto dei diritti umani.
Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito piena conoscenza e comprensione dell’inquadramento delle tematiche relative alla prova digitale e alle loro interazioni con i diritti umani e i diritti fondamentali della persona, nei diversi livelli ordinamentali in cui si articola la loro tutela.
Conoscenze applicate e capacità di comprensione
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito la capacità di interpretazione delle fonti e di collegamento fra gli istituti nonché la conoscenza degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sviluppatisi al riguardo. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Autonomia di giudizio
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito capacità critiche circa l’applicazione degli istituti processuali e sostanziali coinvolti nella acquisizione delle prove, nei diversi ordinamenti giuridici analizzati. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Abilità comunicative
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di comunicare con proprietà di linguaggio della disciplina le conoscenze acquisite, in modo da poter essere compresi anche da interlocutori specializzati.
Capacità di apprendimento
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di proseguire in modo autonomo lo studio della materia e di potersi orientare anche dinanzi al mutare della disciplina positiva.
Il corso si focalizza sugli aspetti della prova digitale che possono collidere con le garanzie dei diritti umani e dei diritti fondamentali della persona (nel diritto interno, nel diritto europeo ed extraeuropeo) come la riservatezza e la vita di relazione, con particolare riferimento al processo civile. Inoltre, il corso intende fornire qualche cognizione pratica per l’acquisizione delle prove digitali al processo nel rispetto dei diritti.
Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito piena conoscenza e comprensione dell’inquadramento delle tematiche relative alla prova digitale e alle loro interazioni con i diritti umani e i diritti fondamentali della persona, nei diversi livelli ordinamentali in cui si articola la loro tutela.
Conoscenze applicate e capacità di comprensione
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito la capacità di interpretazione delle fonti e di collegamento fra gli istituti nonché la conoscenza degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sviluppatisi al riguardo. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Autonomia di giudizio
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito capacità critiche circa l’applicazione degli istituti processuali e sostanziali coinvolti nella acquisizione delle prove, nei diversi ordinamenti giuridici analizzati. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Abilità comunicative
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di comunicare con proprietà di linguaggio della disciplina le conoscenze acquisite, in modo da poter essere compresi anche da interlocutori specializzati.
Capacità di apprendimento
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di proseguire in modo autonomo lo studio della materia e di potersi orientare anche dinanzi al mutare della disciplina positiva.
Modalità Esame
Frequentanti:
La verifica dei risultati avviene mediante esame scritto con 16 domande a risposta multipla e 2 domande a risposta aperta.
Non frequentanti:
La verifica dei risultati avviene mediante esame orale. La conoscenza degli istituti principali è verificata attraverso domande di carattere generale. Nel rispondere, lo studente deve essere in grado di dimostrare una adeguata conoscenza dei principi e degli istituti di base, nonché di comprendere le finalità della relativa disciplina. Lo studente deve dimostrare di saper impiegare le nozioni acquisite in modo dinamico, evidenziando le proprie capacità di argomentazione e ragionamento.
Testi adottati
Per gli studenti che intendono frequentare le lezioni, il corso sarà basato su selezioni di manuali, articoli e sentenze. Il materiale del corso sarà specificato all'inizio delle lezioni.
Per gli studenti non frequentanti, il materiale di riferimento è il seguente:
- Shamsollah Shaliga, Tayyeb Arefnia, Mehdi Mohammadian Amiri, Applications of Artificial Intelligence in the Production and Use of Digital Documents and Electronic Evidence as Proof in Civil and Criminal Litigation, in Legal Studies in Digital Age, Vol. 3, No. 2, 2024, 10 ss.;
Peter Sommer, Certification, registration and assessment of digital forensic experts: The UK experience, in Digital Investigation, 8, 2011, 98 ss.;
- Kenneth J. Withers, Computer-Based Discovery in Federal Civil Litigation, in in the Federal Courts Law Review at
www.fedjudge.org;
- Karolina Aksamitowska, Digital Evidence in Domestic Core International Crimes Prosecutions, in Journal of International Criminal Justice 19 (2021), 189 ss.;
- Matthew Gillett, Wallace Fan, Expert Evidence and Digital Open Source Information, in Journal of International Criminal Justice 21 (2023), 661 ss.;
- Elena Alina Onţanu, Normalising the use of electronic evidence: Bringing technology use into a familiar normative path in civil procedure, in OÑATI SOCIO-LEGAL SERIES VOLUME 12, ISSUE 3 (2022), 582 ss.;
- Hock Lai, "The Legal Concept of Evidence", The Stanford Encyclopedia of Philosophy (Winter 2021 Edition), Edward N. Zalta (ed.), URL = <https://plato.stanford.edu/archives/win2021/entries/evidence-legal/>;
- Adam Juszczak, Elisa Sason, The Use of Electronic Evidence in the European Area of Freedom, Security, and Justice, in https://eucrim.eu/articles/the-use-of-electronic-evidence-in-the-european-area-of-freedom-security-and-justice/#:~:text=With%20its%20new%20e%2Devidence,principle%2C%20the%20need%20to%20involve.
Modalità di frequenza
Il corso è strutturato in lezioni frontali, tenute anche da remoto. È poi previsto lo svolgimento di didattica integrativa, in occasione della quale vengono offerti chiarimenti sulle questioni di maggiore complessità sollevate dal ricorso agli strumenti digitali nella acquisizione delle prove.
Bibliografia
Per gli studenti che intendono frequentare le lezioni, la bibliografia verrà stabilita a inizio corso.
Peg gli studenti non frequentanti, la bibliografia di riferimento è la seguente:
- Rebecca A. Delfino, Deepfakes on Trial: A Call To Expand the Trial Judge's Gatekeeping Role To Protect Legal Proceedings from Technological Fakery, 74 Hastings L.J. 293;
- Andrew Guthrie Ferguson, Digital Habit Evidence, 72 Duke L.J. 724;
- European Committee on Legal Co-Operation (CDCJ), The Use Of Electronic Evidence in Civil And Administative Law Proceedings And its Effect on The Rules Of Evidence And Modes Of Proof, 26 July 2016;
- Daniel Brantes, Digital Evidence: The Admissibility of Leaked and Hacked Evidence in Arbitration Proceedings, International Journal Semiotics Law Revue internationale Sémiotique juridique, May 2023;
- Maria Angela Biasiotti, Mattia Epifani, Fabrizio Turchi, The Evidence Project: Bridging the Gap in The Exchange Of Digital Evidence Across Europe, Proceedings of 10th Intl. Conference on Systematic Approaches to Digital Forensic Engineering;
- European e-Justice Portale, Taking of Evidence – Italy;
- ICO, Overview of the General Data Protection Regulation (GDPR);
- Jessica Shurson, Data protection and law enforcement access to digital evidence: resolving the reciprocal conflicts between EU and US law, International Journal of Law and Information Technology, 2020, 28, 167–18.
HUMAN RIGHTS AND SECURITY IN EU CRIMINAL INVESTIGATIONS
FRANCESCO SANVITALE
Primo Semestre
6
IUS/16
Obiettivi formativi
Il corso intende offrire una panoramica sullo sviluppo dello Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, attraverso l’approfondimento dei suoi principi fondamentali. Particolare attenzione verrà poi dedicata allo studio delle fonti europee che tutelano i diritti umani nei procedimenti penali.
Le connessioni e i conflitti tra i diritti umani e la sicurezza, in particolare nella fase investigativa, emergeranno tramite l’analisi diretta di casi concreti e lo studio dei principali problemi sottesi alle direttive dell’Unione europea sui diritti processuali.
1. Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito una conoscenza approfondita dello sviluppo dello Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, con particolare riferimento ai principi fondamentali che lo ispirano e al ruolo delle fonti europee nella tutela dei diritti umani nei procedimenti penali. Essi comprenderanno inoltre il funzionamento e i poteri delle principali Corti europee, nonché le interrelazioni tra il sistema dell’Unione europea e quello del Consiglio d’Europa.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti saranno in grado di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di casi concreti di diritto penale europeo, valutando le implicazioni pratiche delle direttive europee sui diritti processuali e delle principali decisioni della Corte di giustizia dell’Unione europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Attraverso attività di gruppo e presentazioni, svilupperanno la capacità di interpretare norme e sentenze in contesti complessi, individuando soluzioni argomentate e coerenti.
3. Autonomia di giudizio
Il corso favorirà lo sviluppo della capacità critica e dell’autonomia di giudizio nell’analisi dei rapporti tra diritti umani e sicurezza, in particolare nella fase investigativa del procedimento penale. Gli studenti saranno incoraggiati a formulare valutazioni autonome sull’efficacia e sui limiti della tutela dei diritti fondamentali nel sistema europeo multilivello.
4. Abilità comunicative
Attraverso presentazioni orali e discussioni di casi, gli studenti svilupperanno competenze comunicative giuridiche avanzate, imparando a presentare e difendere argomentazioni giuridiche complesse in modo chiaro, rigoroso e coerente.
5. Capacità di apprendimento
Gli studenti acquisiranno strumenti metodologici utili per l’analisi autonoma di testi giuridici europei e internazionali, sviluppando la capacità di aggiornarsi costantemente sull’evoluzione della giurisprudenza e della normativa in materia penale europea. La realizzazione di un glossario finale dei termini chiave contribuirà al consolidamento di un linguaggio tecnico appropriato.
Prima parte: il quadro giuridico europeo per la tutela dei diritti umani nei procedimenti penali
1. Introduzione: cos'è il diritto penale? Cos'è la procedura penale? Come sono collegati ai diritti e alla sicurezza? I problemi posti dalla globalizzazione nel contesto penale e della criminalità transnazionale
2. Il Consiglio d'Europa, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) e la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU)
3. L'Unione Europea (UE), la Corte di giustizia dell'Unione Europea (CGUE) e lo Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia (SLSG)
4. La procedura penale europea. Il mandato di arresto europeo (MAE) e l'ordine europeo d'indagine (OEI)
5. Confronto e connessioni tra sistemi, Corti e tipologie di sentenze. Il diritto ad un processo equo nell'art. 6 CEDU e nelle direttive UE sulle garanzie procedurali nei procedimenti penali
Seconda parte: i diritti umani nei procedimenti penali
6. Divieto di tortura: simulazione dei workshop: Corte europea dei diritti dell'uomo, 1° giugno 2010, Gäfgen c. Germania
7. Il diritto di accesso al difensore (Direttiva 2013/48/UE): simulazione dei worskhop: Corte europea dei diritti dell’uomo, Salduz e Corte europea dei diritti dell’uomo, Ibrahim
8. Presunzione di innocenza e diritto di non autoincriminarsi (Direttiva 2016/343/UE)
9. Diritto al rispetto della vita privata e familiare
10. Diritti all'interpretazione e alla traduzione
11. Diritto all'informazione e alla partecipazione nei procedimenti penali
12. Diritti delle vittime: La direttiva 2012/29/UE e la sfida della giustizia riparativa.
Terza parte: workshop e sintesi del corso
13. Workshop: CGUE, 12 dicembre 2019, JR e YC (MAE); CGUE, 8 dicembre 2020, A e altri (OEI)
14. Workshop: Corte europea dei diritti dell'uomo, 30 dicembre 2014, Georgiev c. Bulgaria; Corte europea dei diritti dell'uomo, 23 agosto 2019, Kanciał c. Polonia (divieto di tortura)
15. Workshop: Corte europea dei diritti dell'uomo, 25 febbraio 1993, Funke c. Francia; Corte europea dei diritti dell'uomo, 17 dicembre 1996, Saunders c. Regno Unito (presunzione di innocenza e diritto all'autoincriminazione).
16. Workshop: CGUE, 2 ottobre 2018, Ministerio Fiscal; CGUE, 4 ottobre 2024, CG (diritto al rispetto della vita privata e familiare).
17. Workshop: CGUE, 15 ottobre 2015, Covaci; CGUE, 5 giugno 2018, Kolev (diritto all’interpretazione, traduzione, informazione)
18. Sintesi dei casi e glossario
Modalità Esame
La valutazione finale è attribuita sulla base di una prova orale, delle presentazioni in classe durante gli appositi workshop e della partecipazione attiva in classe.
Testi adottati
The Cambridge Companion to European Criminal Law, ed. by K. Ambos and P. Rackow, Cambridge University Press, 2023 - capitoli 1, 2, 3, 5 e 10;
G. Illuminati, General Principles of Criminal Procedures, in Elgar Encyclopedia of Crime and Criminal Justice, Elgar Publishing, 2022
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma si prevedono modalità d'esame differenziate per i frequentanti (coloro che hanno seguito almeno il 75 % circa delle lezioni) ed i non frequentanti.
121171 - THE GLOBAL GOVERNANCE OF INTERNATIONAL SECURITY
FEDERICA PASSARINIFEDERICA PASSARINI
Secondo Semestre
9
IUS/13
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti conoscenze approfondite sulla governance globale della
sicurezza internazionale. La prima parte del corso si concentra sulle norme giuridiche internazionali nel
campo della sicurezza, in particolare quelle relative all'uso della forza, al ruolo delle organizzazioni
internazionali nel campo della sicurezza, alla regolamentazione dei conflitti armati e alla
responsabilità penale internazionale. La seconda parte del corso prevede l'applicazione delle norme studiate a casi concreti con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle studentesse.
D1 - Conoscenza e comprensione
Il corso si propone di fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione sui seguenti
profili:
1. La rilevanza del diritto internazionale nella regolamentazione della sicurezza internazionale
2. Gli sviluppi relativi alla nozione di sicurezza nel diritto internazionale e i loro effetti giuridici
3. Il ruolo delle organizzazioni internazionali nel garantire la sicurezza internazionale
4. Il nuovo ruolo delle corti e dei tribunali internazionali nel campo della sicurezza
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di:
1. trovare sentenze della Corte internazionale di giustizia, della Corte penale internazionale, della
Corte europea dei diritti dell'uomo, analizzarle e interpretarle attraverso una corretta identificazione della loro ratio;
2. trovare e analizzare, anche criticamente, una decisione giurisprudenziale della Corte
internazionale di giustizia, della Corte penale internazionale, della Corte europea dei diritti
dell'uomo
D3 - Autonomia di giudizio
Alla fine del corso, lo studente dovrebbe essere in grado di risolvere casi concreti alla luce dei
concetti giuridici appresi e di leggere gli eventi attuali alla luce del diritto internazionale
D4 - Abilità comunicative
Alla fine del corso, lo studente dovrà illustrare le principali questioni poste dai fatti di attualità in tema di sicurezza nella prospettiva del diritto internazionale
D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di reperire e analizzare autonomamente le
norme giuridiche internazionali in materia di sicurezza e la relativa
giurisprudenza.
Verrà fatta una distinzione tra studenti frequentanti e non frequentanti.
Studenti frequentanti:
saranno valutati in base alle conoscenze acquisite durante il corso e alle presentazioni svolte in classe, secondo le indicazioni del docente.
Studenti non frequentanti:
dovranno rispondere a tre domande entro un'ora e mezza.
Testi adottati
- R. Buchan, N. Tsagourias, Regulating the use of force in international law : stability and change, Edward Elgar Publishing, 2021 (excluded
Chapter 9)
- Shabtal Rosenne, International Court of Justice, MPEPIL (the paper will be uploaded on moodle)
- Dire Tladi, International Criminal Court, MPEPIL (the paper will be uploaded on moodle)
Modalità di frequenza
Gli studenti sono liberi di scegliere se frequentare o meno il corso. Tuttavia, la frequenza è particolarmente consigliata per facilitare le discussioni in classe su articoli accademici e casi pratici. Gli studenti che frequentano sono incoraggiati a partecipare attivamente alle lezioni e saranno valutati anche per la loro partecipazione in classe.
Verrà fatta una distinzione tra studenti frequentanti e non frequentanti.
Studenti frequentanti:
saranno valutati in base alle conoscenze acquisite durante il corso e alle presentazioni svolte in classe, secondo le indicazioni del docente.
Studenti non frequentanti:
dovranno rispondere a tre domande entro un'ora e mezza.
Testi adottati
- R. Buchan, N. Tsagourias, Regulating the use of force in international law : stability and change, Edward Elgar Publishing, 2021 (excluded
Chapter 9)
- Shabtal Rosenne, International Court of Justice, MPEPIL (the paper will be uploaded on moodle)
- Dire Tladi, International Criminal Court, MPEPIL (the paper will be uploaded on moodle)
Modalità di frequenza
Gli studenti sono liberi di scegliere se frequentare o meno il corso. Tuttavia, la frequenza è particolarmente consigliata per facilitare le discussioni in classe su articoli accademici e casi pratici. Gli studenti che frequentano sono incoraggiati a partecipare attivamente alle lezioni e saranno valutati anche per la loro partecipazione in classe.
RELATED OR SUPPLEMENTARY EDUCATIONAL ACTIVITIES FOR A TOTAL OF 8 CFU
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STAGE
Primo Semestre
8
SUMMER TRAINING SCHOOL
Primo Semestre
8
ERASMUS TRAINEESHIP
Primo Semestre
8
119161 - LANGUAGE ABILITY
Secondo Semestre
8
121269 - CONFERENCES AND SEMINARS
Secondo Semestre
4
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119151 - LEGAL ISSUES OF DATA PROTECTION AND CYBERSEURITY
BARBARA GIOVANNA BELLO
Primo Semestre
6
IUS/21
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
L’insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione in merito alla protezione dei dati personali.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
L’insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione in merito ai meccanismi attraverso i quali il decisore pubblico tutela i dati personali dei cittadini.
3) Autonomia di giudizio
Al termine del corso lo studente dovrà aver maturato autonomia di giudizio in merito alle questioni di cui ai punti 1 e 2.
4) Abilità comunicative
Al termine del corso lo studente dovrà aver maturato abilità comunicative in merito alle questioni di cui ai punti 1 e 2.
5) Capacità di apprendere
Al termine del corso lo studente dovrà aver maturato capacità di apprendere le questioni di cui ai punti 1 e 2.
Il programma didattico si articola in 18 lezioni della durata di due ore ciascuna, dedicate ai seguenti temi
i) Introduzione al corso. Il diritto fondamentale alla protezione dei dati personali; nascita ed evoluzione delle idee di privacy e protezione dei dati; ii) La regolamentazione della cybersecurity nell’Unione europea; principi della sicurezza delle informazioni; iii) La protezione dei dati in Europa: il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) – principi generali e definizioni rilevanti; iv) I soggetti del GDPR (Titolare del trattamento, Responsabile del trattamento, Incaricato del trattamento, Data Protection Officer, Interessato); v) Le condizioni di liceità del trattamento dei dati personali; disciplina specifica per le categorie particolari di dati; il principio di territorialità e i trasferimenti internazionali di dati. vi) Focus sull’Italia. La disciplina nazionale in materia di protezione dei dati personali; vii) Cybersecurity e protezione dei dati I: approccio basato sul rischio e predisposizione di un piano di sicurezza informatica; viii) Cybersecurity e protezione dei dati II: misure di sicurezza e protezione dei dati; pseudonimizzazione e cifratura; ix) Cybersecurity e protezione dei dati III: data breaches, obblighi connessi e rimedi agli incidenti di sicurezza; x) Principi di sicurezza delle informazioni; sicurezza delle informazioni e GDPR; xi) Certificazioni di sicurezza; data protection policy; Procedure di audit della sicurezza; Valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (DPIA); xii) Casi giurisprudenziali di riferimento; xiii) Sicurezza informatica e reati informatici – Focus I: Hate speech e disinformazione; xiv) Focus I: Tutela dei minori online e educazione alla cittadinanza digitale. I Patti digitali; xv) Focus I: Cyberviolenza e diritti delle donne; xvi) Focus II: E-democracy e strumenti digitali per la partecipazione civica; xvii) Focus III: Il Benvenute/i nel Metaverso; xviii) Conclusione e sintesi del corso
Modalità di frequenza
La frequenza del corso non è obbligatoria ma fortemente consigliata in considerazione del continuo aggiornamento della disciplina.
Studentesse e studenti che frequentano con continuità il corso avranno la possibilità di esporre oralmente un approfondimento tematico, sulla base di una ricerca da loro effettuata, su un argomento relativo al programma del corso.
La presentazione, che si terrà durante le lezioni e avrà una durata di massimo 15 minuti, costituisce parte della valutazione della prova d’esame.
L’argomento e il calendario delle presentazioni degli approfondimenti saranno concordati previamente con la docente
119152 - ARTIFICIAL INTELLIGENCE AND THE THREATS OF AUTOMATED DECISION-MAKING
VALERIO BONTEMPI
Primo Semestre
9
IUS/09
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
L’insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione in merito all'uso dell'IA in ambito pubblicistico.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
L’insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione in merito ai meccanismi attraverso i quali il decisore pubblico assume decisioni avvalendosi dell'IA.
3) Autonomia di giudizio
Al termine del corso lo studente dovrà aver maturato autonomia di giudizio in merito alle questioni di cui ai punti 1 e 2.
4) Abilità comunicative
Al termine del corso lo studente dovrà aver maturato abilità comunicative in merito alle questioni di cui ai punti 1 e 2.
5) Capacità di apprendere
Al termine del corso lo studente dovrà aver maturato capacità di apprendere le questioni di cui ai punti 1 e 2.
Le lezioni esplorano i rapporti tra Stato digitale e diritto amministrativo; i rapporti tra Tecnologia, democrazia e libertà; i rapporti tra La protezione dei dati e la sovranità digitale; La regolazione europea dei mercati e dei servizi; Il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale; L’amministrazione digitale in Italia; La legalità algoritmica; Le decisioni amministrative automatizzate; I contratti pubblici e l’e-procurement; La giustizia digitale e la decisione robotica.
Modalità Esame
L'esame consiste in un colloquio orale che verte sui temi oggetto del corso e saggia l'acquisita conoscenza del discente con riguardo agli istituti giuridici indagati, verifica l'adeguatezza del linguaggio tecnico giuridico appreso, lo sviluppo di una visione globale dell'insegnamento attraverso la capacità di fare collegamenti tra i diversi istituti indagati. L'esame finale si tiene oralmente, salva diversa modalità di esame concordata con il singolo studente.
Testi adottati
De Gregorio, Giovanni. Digital constitutionalism in Europe : reframing rights and powers in the algorithmic society. Cambridge Cambridge University Press, 2022
https://www.cambridge.org/core/books/digital-constitutionalism-in-europe/A3F61C6368D17D953457234B8A59C502
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno in modalità mista: in presenza e da remoto.
Modalità di frequenza
Il corso è strutturato in lezioni frontali. La frequenza delle lezioni è facoltativa.
Bibliografia
A. Masucci, L’atto amministrativo informatico. Primi lineamenti di una ricostruzione, Jovene, Napoli, 1993; S. Civitarese Matteucci e L. Torchia (a cura di), La tecnificazione, Firenze, Firenze University Press, 2017; G. Avanzini, Decisioni amministrative e algoritmi informatici. Predeterminazione analisi predittiva e nuove forme di intelligibilità, Editoriale scientifica, Napoli, 2019; L. CASINI, Lo Stato nell’era di Google. Frontiere e sfide globali, Mondadori, Milano, 2020; R. Cavallo Perin e D.-U. Galetta (a cura di), Il diritto dell’amministrazione pubblica digitale, Giappichelli, Torino, 2020; L. Previti, La decisione amministrativa robotica, Editoriale scientifica, Napoli, 2022; L. Casini, Lo Stato (im)mortale. I pubblici poteri tra globalizzazione ed era digitale, Mondadori, Milano, 2022; A. Martino, Tecnica e potere nell’amministrazione per algoritmi, Editoriale scientifica, Napoli, 2023; G. Sgueo, The Design of Digital Democracy, Springer, Berlin, 2023; L. Torchia, Lo Stato digitale. Una introduzione, Il mulino, Bologna, 2023; J.-B. Auby, G. De Minico, G. Orsoni (a cura di), L’amministrazione digitale. Quotidiana efficienza e intelligenza delle scelte, Atti del Convegno 9-10 maggio 2022 (Federico II, Napoli), Napoli, 2023. In materia, si veda anche B. Marchetti, L’amministrazione digitale, in B.G. Mattarella e M. Ramajoli (a cura di), Enciclopedia del diritto, I tematici, Funzioni amministrative, Milano, 2022, 75-109, nonché E. Carloni, Tendenze recenti e nuovi principi della digitalizzazione pubblica, in Giornale di diritto amministrativo, 2, 2015, 148-157; E. Carloni, Algoritmi su carta. Politiche di digitalizzazione e trasformazione digitale delle amministrazioni, in Diritto pubblico, 2, 2019, 363-391; R. Cavallo Perin, Ragionando come se la digitalizzazione fosse data, in Diritto amministrativo, 2020, 2; S. Stacca, Potere algoritmico. Profili organizzativi del rapporto tra amministrazione e automazione, in Diritto pubblico, 2024, 2; C. Ramotti, Participation in algorithmic administrative decision-making, in BioLaw Journal-Rivista di BioDiritto, 2024, 3.
119150 - THE POLITICS OF PRIVACY AND SURVEILLANCE
MICHELE BARBIERI
Primo Semestre
6
SPS/01
Obiettivi formativi
Il corso "The Politics of Privacy and Surveillance" è un corso avanzato rivolto agli studenti della laurea magistrale in "Security and Human Rights" (LM-90). Il corso esplora la relazione multiforme tra privacy, sorveglianza e dinamiche politiche. Gli studenti esamineranno criticamente il modo in cui i progressi tecnologici, i quadri giuridici e gli atteggiamenti della società interagiscono per dare forma alle pratiche contemporanee di sorveglianza, e il modo in cui queste pratiche hanno un impatto sui diritti individuali alla privacy e sui diritti umani in generale.
Obiettivi formativi:
1. Sviluppare una comprensione completa delle questioni relative alla privacy e alla sorveglianza nel contesto della politica contemporanea e dei sistemi tecno-sociali.
2. Analizzare l'evoluzione storica della sorveglianza e il suo impatto sulla società, sulla governance e sui diritti individuali.
3. Valutare le implicazioni etiche delle pratiche di sorveglianza e le loro conseguenze sui diritti umani, sulle libertà civili e sulla democrazia.
4. Esaminare il ruolo delle organizzazioni internazionali e degli strumenti legali nell'affrontare le sfide della privacy e della sorveglianza.
5. Esplorare casi di studio di incidenti legati alla sorveglianza e alla privacy, cogliendo insegnamenti da scenari reali.
6. Promuovere il pensiero critico e le capacità di ricerca attraverso discussioni, dibattiti e progetti di ricerca indipendenti.
1.Introduzione alla privacy e alla sorveglianza
- Definizione di privacy e sorveglianza
- Contesto storico della sorveglianza
- Tecnologie e tecniche di sorveglianza
2.Politica, potere e sorveglianza
- La sorveglianza come strumento di controllo sociale
- Sorveglianza governativa e implicazioni per la privacy
- Sorveglianza aziendale e raccolta dati
3.Privacy e diritti umani
- Diritto alla privacy e quadri giuridici internazionali
- Impatto della sorveglianza sulla libertà di parola, associazione ed espressione
- La privacy come diritto umano fondamentale
4.Considerazioni etiche sulla sorveglianza
- Sorveglianza, consenso e autonomia individuale
- Sorveglianza e discriminazione
- Equilibrio tra sicurezza e privacy
5.Sorveglianza e democrazia
- Sorveglianza e sfide ai principi democratici
- Meccanismi di sorveglianza e responsabilità
- Opinione pubblica e percezione della sorveglianza
6.Casi di studio su sorveglianza e privacy
- Sorveglianza nell'era digitale (ad esempio, tracciamento online, social media)
- Programmi di sorveglianza governativa (ad esempio, sorveglianza di massa, agenzie di intelligence)
- Sorveglianza nel contesto delle minacce alla sicurezza e dell'antiterrorismo
Modalità Esame
1. Partecipazione e impegno in classe (non applicabile ai non frequentanti)
2. Presentazioni individuali o di gruppo su argomenti selezionati (non applicabile ai non frequentanti).
3. Documenti di ricerca o saggi (non applicabile per i non frequentanti)
4. Analisi di casi di studio (non applicabile per i non frequentanti)
5. Esame finale
Testi adottati
- Shoshana Zuboff (2019), The Age of Surveillance Capitalism: The Fight for a Human Future at the New Frontier of Power. New York: Public Affairs.
- Lyon, D. (2021). Pandemic surveillance. John Wiley & Sons.
Letture aggiuntive:
- Barbieri M. (2024) A subtle hypocrisy: insights into the Italian politics’ inertia on the counter-disinformation policy, in “Rivista di Digital Politics”, pp.91-110, ISSN 2785-0072, https://doi.org/10.53227/113722
- Santaniello M. & Barbieri M. (2025) Monocratic cybersecurity in the EU member states: insights from Italy, France, Germany and Spain, in “European Politics and Society”, pp.1-25, ISSN 2374-5126, https://doi.org/10.1080/23745118.2024.2349893
- Di Mascio F., Barbieri M., Selva D. & Natalini A., (2021) COVID-19 and the Information Crisis of Liberal Democracies: Insights from Action Against Disinformation In Italy and EU, in “Partecipazione e Conflitto”, 14 (1), pp. 221-240, https://doi.org/10.1285/i20356609v14i1p221
Modalità di frequenza
Sebbene la frequenza sia facoltativa, si raccomanda una partecipazione attiva al corso.
Il programma è soggetto a modifiche e il professore può modificare il programma, le letture e i metodi di valutazione se necessario per migliorare l'esperienza di apprendimento. Gli studenti sono incoraggiati a partecipare attivamente alle discussioni in classe e a discutere in modo critico i materiali del corso.
Bibliografia
- Shoshana Zuboff (2019), The Age of Surveillance Capitalism: The Fight for a Human Future at the New Frontier of Power. New York: Public Affairs.
- Lyon, D. (2021). Pandemic surveillance. John Wiley & Sons.
Letture aggiuntive:
- Barbieri M. (2024) A subtle hypocrisy: insights into the Italian politics’ inertia on the counter-disinformation policy, in “Rivista di Digital Politics”, pp.91-110, ISSN 2785-0072, https://doi.org/10.53227/113722
- Santaniello M. & Barbieri M. (2025) Monocratic cybersecurity in the EU member states: insights from Italy, France, Germany and Spain, in “European Politics and Society”, pp.1-25, ISSN 2374-5126, https://doi.org/10.1080/23745118.2024.2349893
- Di Mascio F., Barbieri M., Selva D. & Natalini A., (2021) COVID-19 and the Information Crisis of Liberal Democracies: Insights from Action Against Disinformation In Italy and EU, in “Partecipazione e Conflitto”, 14 (1), pp. 221-240, https://doi.org/10.1285/i20356609v14i1p221
119153 - NEW FRONTIERS OF SUSTAINABILITY: THE REGULATORY ARCHITECTURE OF THE EUROPEAN GREEN DEAL
MARCO BEVILACQUA
Secondo Semestre
6
IUS/10
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
L’insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione in merito al principio di sostenibilità ambientale.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
L’insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione in merito ai meccanismi attraverso i quali il decisore pubblico è condizionato dal principio di sostenibilità ambientale.
3) Autonomia di giudizio
Al termine del corso lo studente dovrà aver maturato autonomia di giudizio in merito alle questioni di cui ai punti 1 e 2.
4) Abilità comunicative
Al termine del corso lo studente dovrà aver maturato abilità comunicative in merito alle questioni di cui ai punti 1 e 2.
5) Capacità di apprendere
Al termine del corso lo studente dovrà aver maturato capacità di apprendere le questioni di cui ai punti 1 e 2.
Il corso affronta e problematizza il Green Deal europeo come strategia per contrastare gli effetti collaterali del cambiamento climatico.
Pertanto, l'analisi del Green Deal europeo metterà in evidenza due aspetti significativi: da un lato, il Green Deal non è solo una strategia per la neutralità climatica; dall'altro, la capacità trasformativa di questa politica per l'Europa nel contesto più ampio del processo di integrazione europea.
Modalità Esame
L'esame consiste in una prova orale, salva diversa modalità di valutazione concordata con lo studente.
Testi adottati
D. Bevilacqua, E. Chiti, Green Deal, Bologna, il Mulino, 2024; D. Bevilacqua, Il Green New Deal, Milano, Giuffrè, 2024.
Modalità di frequenza
La frequenza è facoltativa.
Bibliografia
A. Moliterni, Il Green Deal europeo e le sfide per il diritto dell’ambiente, in Riv. quad. dir. amb., 2021, p. 4 ss.; S. Franca, I poteri della Commissione nell'attuazione del green deal, in Riv. trim. dir. pubbl., 2024, p. 1033 ss.; E. Chiti, Il sistema amministrativo italiano alla prova del Green Deal, in Giorn. dir. amm., 2023, p. 573 ss.; A. Moliterni, Antitrust e ambiente ai tempi del Green Deal : il caso dei "sustainability agreements", in Giorn. dir. amm., 2021, p. 354 ss.
GRUPPO OPZIONALE C
-
-
-
-
ENVIRONMENTAL SECURITY: FOOD, ENERGY AND RAW MATERIALS
Secondo Semestre
2
IUS/03
Obiettivi formativi
Il modulo si focalizza sulla sicurezza ambientale dei materiali in diversi processi di produzione industriale, in particolare sull'utilizzo efficiente di materie prime, sistemi di approvvigionamento alimentare ed energia.
Attraverso l'analisi delle dinamiche di cambiamento che hanno interessato diversi processi produttivi industriali nell'ultimo decennio, il III modulo fornisce agli studenti la conoscenza e la comprensione di materiali, prodotti e relative tecnologie per favorire il processo di transizione verso la sostenibilità.
Competenze da acquisire:
Obiettivi modulo III:
- Comprendere i benefici e le opportunità che influenzano le decisioni delle aziende nell'introdurre strategie per la sicurezza ambientale.
- Approfondimento principi e concetti relativi ai temi della sicurezza ambientale e gli strumenti per perseguire la sostenibilità.
La metodologia didattica favorisce un approccio interattivo (analisi di casi studio e/o articoli scientifici, seminari e lavori di gruppo per l'approfondimento di argomenti specifici).
Conoscenza e capacità di comprensione: Capacità di applicare le teorie e gli strumenti studiati in diversi contesti organizzativi in materia di sicurezza ambientale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: riconoscere come utilizzare e implementare diversi strumenti per perseguire la sostenibilità.
Autonomia di giudizio: saper interpretare i vantaggi delle diverse teorie e strumenti relativi alla sicurezza ambientale.
Abilità comunicative: Saper presentare casi studio e applicare nozioni teoriche a casi studio pratici.
Capacità di apprendimento: capacità di affrontare il processo di apprendimento in modo completamente autonomo e autogestito.
CIRCULAR ECONOMY AND REGENERATIVE GROWTH
Secondo Semestre
3
SECS-P/01
Obiettivi formativi
Obiettivi del corso
L'obiettivo formativo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza di principi, concetti e modelli per l'economia circolare e la sostenibilità. Il corso vuole offrire agli studenti gli strumenti analitici di base per comprendere il nuovo paradigma circolare, con particolare attenzione alle gestione delle risorse, ai prodotti/processi, ai rifiuti, ai modelli di business, alle politiche, al ruolo della tecnologia e agli strumenti di stimolo.
B) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1. Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere le teorie e i principi di economia circolare per comprendere le principali questioni dello sviluppo sostenibile.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: apprendimento degli strumenti analitici per valutare le principali criticità e opportunità del modello di economia circolare.
3. Autonomia di giudizio: saper valutare i modelli di business e le pratiche di economia circolare per coglierne la logica e spiegarla con una capacità critica.
4. Abilità comunicative: imparare il rigore analitico con l’uso di formule e grafici e con l’illustrazione di nessi logici.
5. Capacità di apprendimento: condizione di successo nell’ apprendimento è la capacità di ricostruire in modo autonomo e critico i principi base dell’economia circolare.
ECONOMICS AND HISTORY OF DEVELOPMENT
MARCO BERTUCCIO
Secondo Semestre
6
SECS-P/12
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti un approccio storico e teorico allo studio dell'economia dello sviluppo.
L'approccio interdisciplinare viene mantenuto nel corso dell'intero insegnamento.
I moduli affrontano l'analisi storica dello sviluppo e lo studio delle principali teorie dello sviluppo che hanno spiegato i processi legati all'evoluzione dell'economia mondo capitalista.
Particolare attenzione sarà prestata alle dinamiche di sviluppo e sottosviluppo che hanno accompagnato l'evoluzione del capitalismo globale, influenzando le strutture economiche e sociali dei paesi del Sud Globale.
L'analisi della relazione tra evoluzione teorica e dinamiche storiche legate al problema dello sviluppo economico sarà affrontata facendo riferimento a casi di studio concreti in un'ottica globale.
Obiettivi formativi
L'insegnamento mira ai seguenti obiettivi formativi:
- La comprensione della rilevanza dei basilari concetti economici nell'età contemporanea ed alla loro storicizzazione.
- L'interpretazione dei processi di interdipendenza e globalizzazione dalla seconda metà del XVIII secolo ai giorni nostri.
- La comprensione delle principali teorie dello sviluppo
- Fornire strumenti di interpretazione e critica delle principali dinamiche economiche interessanti il rapporto tra Nord e Sud Globali.
ONE SUBJECT OF YOUR CHOICE FROM: SUSTAINABILITY AND GLOBAL THREATS, DIGITAL EVIDENCE AND HUMAN RIGHTS, HUMAN RIGHTS AND SECURITY IN EU CRIMINAL INVESTIGATION
-
6
-
-
121183 - SUSTAINABILITY AND GLOBAL THREATS
-
6
-
-
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
121183_1 - SUSTAINABILITY AND GLOBAL THREATS
TOMMASO DELL'ERA
Primo Anno / Secondo Semestre
3
SPS/03
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
1) Conoscenza e capacità di comprensione: con il supporto di libri di testo avanzati e del
materiale distribuito e analizzato durante le lezioni, giungere alla conoscenza di alcuni fra i più
significativi snodi storico-filosofici impattanti sul nesso libertà/sicurezza.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: ideare e sostenere argomentazioni sui
principali sviluppi storico-filosofici della dicotomia libertà/sicurezza fra Medioevo e Modernità
nello spazio europeo e americano.
3) Autonomia di giudizio: raccogliere e interpretare i dati rilevanti sulle diverse culture della
libertà che ciascun contesto storico esaminato ha elaborato nel tempo in rapporto alle esigenze
della sicurezza individuale e collettiva, con particolare attenzione alla specificità giuridica sottesa a
ognuno di queste culture.
4) Abilità comunicative: comunicazione di informazioni, idee, dubbi, problemi e possibili
soluzioni alle numerose sfide e incognite che il nostro presente globalizzato e digitalizzato ha
ereditato dalle diverse culture storico-filosofiche sul nesso libertà/sicurezza.
5) Capacità di apprendere: Aver sviluppato, sullo specifico terreno storico-giuridico, le
competenze necessarie per intraprendere studi e approfondimenti successivi con un alto grado di
autonomia.
Obiettivi formativi
Il corso si focalizza sugli aspetti della prova digitale che possono collidere con le garanzie dei diritti umani e dei diritti fondamentali della persona (nel diritto interno, nel diritto europeo ed extraeuropeo) come la riservatezza e la vita di relazione, con particolare riferimento al processo civile. Inoltre, il corso intende fornire qualche cognizione pratica per l’acquisizione delle prove digitali al processo nel rispetto dei diritti umani.
Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito piena conoscenza e comprensione dell’inquadramento delle tematiche relative alla prova digitale e alle loro interazioni con i diritti umani e i diritti fondamentali della persona, nei diversi livelli ordinamentali in cui si articola la loro tutela.
Conoscenze applicate e capacità di comprensione
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito la capacità di interpretazione delle fonti e di collegamento fra gli istituti nonché la conoscenza degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sviluppatisi al riguardo. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Autonomia di giudizio
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito capacità critiche circa l’applicazione degli istituti processuali e sostanziali coinvolti nella acquisizione delle prove, nei diversi ordinamenti giuridici analizzati. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Abilità comunicative
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di comunicare con proprietà di linguaggio della disciplina le conoscenze acquisite, in modo da poter essere compresi anche da interlocutori specializzati.
Capacità di apprendimento
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di proseguire in modo autonomo lo studio della materia e di potersi orientare anche dinanzi al mutare della disciplina positiva.
Il corso si focalizza sugli aspetti della prova digitale che possono collidere con le garanzie dei diritti umani e dei diritti fondamentali della persona (nel diritto interno, nel diritto europeo ed extraeuropeo) come la riservatezza e la vita di relazione, con particolare riferimento al processo civile. Inoltre, il corso intende fornire qualche cognizione pratica per l’acquisizione delle prove digitali al processo nel rispetto dei diritti.
Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito piena conoscenza e comprensione dell’inquadramento delle tematiche relative alla prova digitale e alle loro interazioni con i diritti umani e i diritti fondamentali della persona, nei diversi livelli ordinamentali in cui si articola la loro tutela.
Conoscenze applicate e capacità di comprensione
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito la capacità di interpretazione delle fonti e di collegamento fra gli istituti nonché la conoscenza degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sviluppatisi al riguardo. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Autonomia di giudizio
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito capacità critiche circa l’applicazione degli istituti processuali e sostanziali coinvolti nella acquisizione delle prove, nei diversi ordinamenti giuridici analizzati. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.
Abilità comunicative
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di comunicare con proprietà di linguaggio della disciplina le conoscenze acquisite, in modo da poter essere compresi anche da interlocutori specializzati.
Capacità di apprendimento
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di proseguire in modo autonomo lo studio della materia e di potersi orientare anche dinanzi al mutare della disciplina positiva.
Modalità Esame
Frequentanti:
La verifica dei risultati avviene mediante esame scritto con 16 domande a risposta multipla e 2 domande a risposta aperta.
Non frequentanti:
La verifica dei risultati avviene mediante esame orale. La conoscenza degli istituti principali è verificata attraverso domande di carattere generale. Nel rispondere, lo studente deve essere in grado di dimostrare una adeguata conoscenza dei principi e degli istituti di base, nonché di comprendere le finalità della relativa disciplina. Lo studente deve dimostrare di saper impiegare le nozioni acquisite in modo dinamico, evidenziando le proprie capacità di argomentazione e ragionamento.
Testi adottati
Per gli studenti che intendono frequentare le lezioni, il corso sarà basato su selezioni di manuali, articoli e sentenze. Il materiale del corso sarà specificato all'inizio delle lezioni.
Per gli studenti non frequentanti, il materiale di riferimento è il seguente:
- Shamsollah Shaliga, Tayyeb Arefnia, Mehdi Mohammadian Amiri, Applications of Artificial Intelligence in the Production and Use of Digital Documents and Electronic Evidence as Proof in Civil and Criminal Litigation, in Legal Studies in Digital Age, Vol. 3, No. 2, 2024, 10 ss.;
Peter Sommer, Certification, registration and assessment of digital forensic experts: The UK experience, in Digital Investigation, 8, 2011, 98 ss.;
- Kenneth J. Withers, Computer-Based Discovery in Federal Civil Litigation, in in the Federal Courts Law Review at
www.fedjudge.org;
- Karolina Aksamitowska, Digital Evidence in Domestic Core International Crimes Prosecutions, in Journal of International Criminal Justice 19 (2021), 189 ss.;
- Matthew Gillett, Wallace Fan, Expert Evidence and Digital Open Source Information, in Journal of International Criminal Justice 21 (2023), 661 ss.;
- Elena Alina Onţanu, Normalising the use of electronic evidence: Bringing technology use into a familiar normative path in civil procedure, in OÑATI SOCIO-LEGAL SERIES VOLUME 12, ISSUE 3 (2022), 582 ss.;
- Hock Lai, "The Legal Concept of Evidence", The Stanford Encyclopedia of Philosophy (Winter 2021 Edition), Edward N. Zalta (ed.), URL = <https://plato.stanford.edu/archives/win2021/entries/evidence-legal/>;
- Adam Juszczak, Elisa Sason, The Use of Electronic Evidence in the European Area of Freedom, Security, and Justice, in https://eucrim.eu/articles/the-use-of-electronic-evidence-in-the-european-area-of-freedom-security-and-justice/#:~:text=With%20its%20new%20e%2Devidence,principle%2C%20the%20need%20to%20involve.
Modalità di frequenza
Il corso è strutturato in lezioni frontali, tenute anche da remoto. È poi previsto lo svolgimento di didattica integrativa, in occasione della quale vengono offerti chiarimenti sulle questioni di maggiore complessità sollevate dal ricorso agli strumenti digitali nella acquisizione delle prove.
Bibliografia
Per gli studenti che intendono frequentare le lezioni, la bibliografia verrà stabilita a inizio corso.
Peg gli studenti non frequentanti, la bibliografia di riferimento è la seguente:
- Rebecca A. Delfino, Deepfakes on Trial: A Call To Expand the Trial Judge's Gatekeeping Role To Protect Legal Proceedings from Technological Fakery, 74 Hastings L.J. 293;
- Andrew Guthrie Ferguson, Digital Habit Evidence, 72 Duke L.J. 724;
- European Committee on Legal Co-Operation (CDCJ), The Use Of Electronic Evidence in Civil And Administative Law Proceedings And its Effect on The Rules Of Evidence And Modes Of Proof, 26 July 2016;
- Daniel Brantes, Digital Evidence: The Admissibility of Leaked and Hacked Evidence in Arbitration Proceedings, International Journal Semiotics Law Revue internationale Sémiotique juridique, May 2023;
- Maria Angela Biasiotti, Mattia Epifani, Fabrizio Turchi, The Evidence Project: Bridging the Gap in The Exchange Of Digital Evidence Across Europe, Proceedings of 10th Intl. Conference on Systematic Approaches to Digital Forensic Engineering;
- European e-Justice Portale, Taking of Evidence – Italy;
- ICO, Overview of the General Data Protection Regulation (GDPR);
- Jessica Shurson, Data protection and law enforcement access to digital evidence: resolving the reciprocal conflicts between EU and US law, International Journal of Law and Information Technology, 2020, 28, 167–18.
121185 - HUMAN RIGHTS AND SECURITY IN EU CRIMINAL INVESTIGATIONS
FRANCESCO SANVITALE
Primo Anno / Secondo Semestre
6
IUS/16
Obiettivi formativi
Il corso intende offrire una panoramica sullo sviluppo dello Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, attraverso l’approfondimento dei suoi principi fondamentali. Particolare attenzione verrà poi dedicata allo studio delle fonti europee che tutelano i diritti umani nei procedimenti penali.
Le connessioni e i conflitti tra i diritti umani e la sicurezza, in particolare nella fase investigativa, emergeranno tramite l’analisi diretta di casi concreti e lo studio dei principali problemi sottesi alle direttive dell’Unione europea sui diritti processuali.
1. Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso, gli studenti avranno acquisito una conoscenza approfondita dello sviluppo dello Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, con particolare riferimento ai principi fondamentali che lo ispirano e al ruolo delle fonti europee nella tutela dei diritti umani nei procedimenti penali. Essi comprenderanno inoltre il funzionamento e i poteri delle principali Corti europee, nonché le interrelazioni tra il sistema dell’Unione europea e quello del Consiglio d’Europa.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Gli studenti saranno in grado di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di casi concreti di diritto penale europeo, valutando le implicazioni pratiche delle direttive europee sui diritti processuali e delle principali decisioni della Corte di giustizia dell’Unione europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo. Attraverso attività di gruppo e presentazioni, svilupperanno la capacità di interpretare norme e sentenze in contesti complessi, individuando soluzioni argomentate e coerenti.
3. Autonomia di giudizio
Il corso favorirà lo sviluppo della capacità critica e dell’autonomia di giudizio nell’analisi dei rapporti tra diritti umani e sicurezza, in particolare nella fase investigativa del procedimento penale. Gli studenti saranno incoraggiati a formulare valutazioni autonome sull’efficacia e sui limiti della tutela dei diritti fondamentali nel sistema europeo multilivello.
4. Abilità comunicative
Attraverso presentazioni orali e discussioni di casi, gli studenti svilupperanno competenze comunicative giuridiche avanzate, imparando a presentare e difendere argomentazioni giuridiche complesse in modo chiaro, rigoroso e coerente.
5. Capacità di apprendimento
Gli studenti acquisiranno strumenti metodologici utili per l’analisi autonoma di testi giuridici europei e internazionali, sviluppando la capacità di aggiornarsi costantemente sull’evoluzione della giurisprudenza e della normativa in materia penale europea. La realizzazione di un glossario finale dei termini chiave contribuirà al consolidamento di un linguaggio tecnico appropriato.
Prima parte: il quadro giuridico europeo per la tutela dei diritti umani nei procedimenti penali
1. Introduzione: cos'è il diritto penale? Cos'è la procedura penale? Come sono collegati ai diritti e alla sicurezza? I problemi posti dalla globalizzazione nel contesto penale e della criminalità transnazionale
2. Il Consiglio d'Europa, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU) e la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU)
3. L'Unione Europea (UE), la Corte di giustizia dell'Unione Europea (CGUE) e lo Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia (SLSG)
4. La procedura penale europea. Il mandato di arresto europeo (MAE) e l'ordine europeo d'indagine (OEI)
5. Confronto e connessioni tra sistemi, Corti e tipologie di sentenze. Il diritto ad un processo equo nell'art. 6 CEDU e nelle direttive UE sulle garanzie procedurali nei procedimenti penali
Seconda parte: i diritti umani nei procedimenti penali
6. Divieto di tortura: simulazione dei workshop: Corte europea dei diritti dell'uomo, 1° giugno 2010, Gäfgen c. Germania
7. Il diritto di accesso al difensore (Direttiva 2013/48/UE): simulazione dei worskhop: Corte europea dei diritti dell’uomo, Salduz e Corte europea dei diritti dell’uomo, Ibrahim
8. Presunzione di innocenza e diritto di non autoincriminarsi (Direttiva 2016/343/UE)
9. Diritto al rispetto della vita privata e familiare
10. Diritti all'interpretazione e alla traduzione
11. Diritto all'informazione e alla partecipazione nei procedimenti penali
12. Diritti delle vittime: La direttiva 2012/29/UE e la sfida della giustizia riparativa.
Terza parte: workshop e sintesi del corso
13. Workshop: CGUE, 12 dicembre 2019, JR e YC (MAE); CGUE, 8 dicembre 2020, A e altri (OEI)
14. Workshop: Corte europea dei diritti dell'uomo, 30 dicembre 2014, Georgiev c. Bulgaria; Corte europea dei diritti dell'uomo, 23 agosto 2019, Kanciał c. Polonia (divieto di tortura)
15. Workshop: Corte europea dei diritti dell'uomo, 25 febbraio 1993, Funke c. Francia; Corte europea dei diritti dell'uomo, 17 dicembre 1996, Saunders c. Regno Unito (presunzione di innocenza e diritto all'autoincriminazione).
16. Workshop: CGUE, 2 ottobre 2018, Ministerio Fiscal; CGUE, 4 ottobre 2024, CG (diritto al rispetto della vita privata e familiare).
17. Workshop: CGUE, 15 ottobre 2015, Covaci; CGUE, 5 giugno 2018, Kolev (diritto all’interpretazione, traduzione, informazione)
18. Sintesi dei casi e glossario
Modalità Esame
La valutazione finale è attribuita sulla base di una prova orale, delle presentazioni in classe durante gli appositi workshop e della partecipazione attiva in classe.
Testi adottati
The Cambridge Companion to European Criminal Law, ed. by K. Ambos and P. Rackow, Cambridge University Press, 2023 - capitoli 1, 2, 3, 5 e 10;
G. Illuminati, General Principles of Criminal Procedures, in Elgar Encyclopedia of Crime and Criminal Justice, Elgar Publishing, 2022
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma si prevedono modalità d'esame differenziate per i frequentanti (coloro che hanno seguito almeno il 75 % circa delle lezioni) ed i non frequentanti.
RELATED OR SUPPLEMENTARY EDUCATIONAL ACTIVITIES FOR A TOTAL OF 8 CFU
-
8
-
-
119160 - STAGE
Primo Anno / Secondo Semestre
8
119159 - SUMMER TRAINING SCHOOL
Primo Anno / Secondo Semestre
8
121268 - ERASMUS TRAINEESHIP
Primo Anno / Secondo Semestre
8
GRUPPO OPZIONALE B
-
6
-
-
119149 - MIGRATION AND INTEGRATION POLICIES IN POST-WAR EUROPE
AGNESE BERTOLOTTI
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
M-STO/04
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione dei rapporti fra comunità migranti e Stato britannico 1945-1990;
2) Conoscenza e capacità di comprensione dello stile comunicativo dei messaggi politici e della propaganda a mezzo stampa;
3) Autonomia di giudizio e capacità di interpretazione dei principali interventi governativi in ambito di contenimento dei flussi migratori;
4) Abilità comunicative nella restituzione in forma orale delle tecniche di comunicazione della politica britannica in ambito di contenimento delle migrazioni e della gestione delle Race Relations;
5) Capacità di apprendere le parole chiave impiegate nel processo di confronto fra comunità migranti ed autorità governative.
119148 - THE PROBLEM OF CITIZENSHIP: HISTORICAL AND PHILOSOPHICAL PERSPECTIVES
-
6
-
-
Obiettivi formativi
L’obiettivo formativo primario è l’acquisizione, anche attraverso un approccio critico, di una solida conoscenza degli argomenti, delle categorie e degli autori e delle autrici principali del pensiero storico-giuridico relativo alla cittadinanza.
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione
Con le nozioni apprese, studentesse e studenti saranno in grado di sviluppare una specifica sensibilità in relazione alle diverse interpretazioni del concetto di cittadinanza nel pensiero storico-giuridico, tenendo presenti sia le nozioni giuridiche fondamentali sia l’evoluzione riguardante i soggetti e contesti di riferimento
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso le studentesse e gli studenti saranno in grado di interpretare le principali teorie della cittadinanza e applicarle a casi contemporanei in contesti diversi, comprendendone le implicazioni nei casi concreti
D3 - Autonomia di giudizio
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti saranno in grado di elaborare autonomamente le nozioni acquisite, nonché di sviluppare capacità di giudizio critico, attraverso l'esame di concetti-chiave della riflessione storico-giuridica in materia di cittadinanza
D4 - Abilità comunicative
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti dovranno aver sviluppato rigore terminologico circa i temi trattati e la capacità di comunicare in pubblico in lingua inglese, in particolare avendo imparato a esporre le conoscenze acquisite (di cui ai punti D1 e D2) con un lessico appropriato. Tramite l’apprendimento delle nozioni del linguaggio storico-giuridico studentesse e studenti avranno la possibilità di comunicare contenuti di specifico significato in ambito giuridico
D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno sviluppato la capacità di elaborare argomentazioni idonee a sostenere tesi riguardanti i temi trattati all’interno del corso e di aggiornarli in modo autonomo e adeguato
119148_1 - MODULE I
ALBERTO SPINOSA
Secondo Anno / Secondo Semestre
3
IUS/19
Obiettivi formativi
L’obiettivo formativo primario è l’acquisizione, anche attraverso un approccio critico, di una solida conoscenza degli argomenti, delle categorie e degli autori e delle autrici principali del pensiero storico-giuridico relativo alla cittadinanza.
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione
Con le nozioni apprese, studentesse e studenti saranno in grado di sviluppare una specifica sensibilità in relazione alle diverse interpretazioni del concetto di cittadinanza nel pensiero storico-giuridico, tenendo presenti sia le nozioni giuridiche fondamentali sia l’evoluzione riguardante i soggetti e contesti di riferimento
D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso le studentesse e gli studenti saranno in grado di interpretare le principali teorie della cittadinanza e applicarle a casi contemporanei in contesti diversi, comprendendone le implicazioni nei casi concreti
D3 - Autonomia di giudizio
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti saranno in grado di elaborare autonomamente le nozioni acquisite, nonché di sviluppare capacità di giudizio critico, attraverso l'esame di concetti-chiave della riflessione storico-giuridica in materia di cittadinanza
D4 - Abilità comunicative
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti dovranno aver sviluppato rigore terminologico circa i temi trattati e la capacità di comunicare in pubblico in lingua inglese, in particolare avendo imparato a esporre le conoscenze acquisite (di cui ai punti D1 e D2) con un lessico appropriato. Tramite l’apprendimento delle nozioni del linguaggio storico-giuridico studentesse e studenti avranno la possibilità di comunicare contenuti di specifico significato in ambito giuridico
D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno sviluppato la capacità di elaborare argomentazioni idonee a sostenere tesi riguardanti i temi trattati all’interno del corso e di aggiornarli in modo autonomo e adeguato
L’obiettivo formativo primario è l’acquisizione, anche attraverso un approccio critico, di una solida conoscenza degli argomenti, delle categorie e degli autori e delle autrici principali del pensiero filosofico-giuridico relativo alla cittadinanza
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione
Con le nozioni apprese, studentesse e studenti saranno in grado di sviluppare una specifica sensibilità in relazione alle diverse interpretazioni del concetto di cittadinanza nel pensiero filosofico-giuridico, tenendo presenti sia le nozioni giuridiche fondamentali sia l’evoluzione riguardante i soggetti e contesti di riferimento
Il modulo intende introdurre e discutere le principali teorie della cittadinanza sviluppate nel pensiero filosofico-giuridico e i relativi modelli di cittadinanza come insieme di diritti, responsabilità e pratiche. In primo luogo, il modulo tratterà le principali teorie elaborate nella tradizione europea, discutendo le loro potenzialità e sfide in termini di diritti nel mondo contemporaneo. In seguito, approfondirà alcuni approcci alla cittadinanza spesso trascurati, come quelli postcoloniali e femministi. Infine, si concluderà con alcuni cenni all’attuale dibattito sulle nuove frontiere della cittadinanza, ovvero la cittadinanza digitale e il postumanesimo.
Dopo un'introduzione ai modelli repubblicani, liberali e comunitari di cittadinanza, verranno affrontati i seguenti argomenti: 1) Teorie universaliste e differenziali: cittadinanza multiculturale; 2) Dal cosmopolitismo al globalismo; 3) Confini materiali e simbolici e teoria critica della migrazione; 4) Epistemologie post/neocoloniali; 5) Prospettive femministe e intersezionali sulla cittadinanza; 6) Cittadinanza offline e digitale; 7) Postumanesimo: la cittadinanza nell'Antropocene
Modalità Esame
L’esame si svolgerà in forma orale e verterà sui contenuti di entrambi i moduli, procedendo da domande più generali a domande più specifiche
Soglie di valutazione:
Il conseguimento da parte di studenti e studentesse di una visione organica e critica degli argomenti affrontati, la dimostrazione della capacità di elaborazione autonoma e del possesso di linguaggio preciso e rigoroso porteranno a valutazioni di eccellenza.
La capacità di sintesi e di analisi poco approfondite e/o un linguaggio corretto ma non sempre rigoroso condurranno a valutazioni di livello discreto.
Le lacune nella preparazione e/o l’utilizzo di un linguaggio inadeguato, anche in presenza di una conoscenza di base del materiale d’esame, comporteranno valutazioni che non supereranno la soglia della sufficienza.
Le carenze nella preparazione, come ad esempio l’aver trascurato una parte dei testi previsti dal programma, l’uso di un linguaggio inadeguato e l’incapacità di orientarsi efficacemente tra i materiali del corso non potranno essere considerate positivamente ai fini della valutazione.
Testi adottati
Per la preparazione dell’esame si raccomanda lo studio del materiale didattico indicato nella seguente sezione “Bibliografia di riferimento”
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare l’interazione e la partecipazione attiva di studenti e studentesse
119163 - BORDERS OF SOCIAL RIGHTS AND LABOUR RIGHTS IN EUROPE
-
6
-
-
119163_1 - MODULE I
MICAELA VITALETTI
Secondo Anno / Secondo Semestre
3
IUS/07
119163_2 - MODULE II
MICAELA VITALETTI
Secondo Anno / Secondo Semestre
3
IUS/09
ELECTIVE COURSES
-
12
-
-
119164 - ELECTIVE COURSES
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
119158 - ELECTIVE COURSES
Secondo Anno / Secondo Semestre
12
119165 - ELECTIVE COURSES
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
GRUPPO OPZIONALE C
-
6
-
-
119155 - ENVIRONMENTAL SECURITY: FOOD, ENERGY AND RAW MATERIALS
-
6
-
-
Obiettivi formativi
Il modulo si focalizza sulla sicurezza ambientale dei materiali in diversi processi di produzione industriale, in particolare sull'utilizzo efficiente di materie prime, sistemi di approvvigionamento alimentare ed energia.
Attraverso l'analisi delle dinamiche di cambiamento che hanno interessato diversi processi produttivi industriali nell'ultimo decennio, il III modulo fornisce agli studenti la conoscenza e la comprensione di materiali, prodotti e relative tecnologie per favorire il processo di transizione verso la sostenibilità.
Competenze da acquisire:
Obiettivi modulo III:
- Comprendere i benefici e le opportunità che influenzano le decisioni delle aziende nell'introdurre strategie per la sicurezza ambientale.
- Approfondimento principi e concetti relativi ai temi della sicurezza ambientale e gli strumenti per perseguire la sostenibilità.
La metodologia didattica favorisce un approccio interattivo (analisi di casi studio e/o articoli scientifici, seminari e lavori di gruppo per l'approfondimento di argomenti specifici).
Conoscenza e capacità di comprensione: Capacità di applicare le teorie e gli strumenti studiati in diversi contesti organizzativi in materia di sicurezza ambientale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: riconoscere come utilizzare e implementare diversi strumenti per perseguire la sostenibilità.
Autonomia di giudizio: saper interpretare i vantaggi delle diverse teorie e strumenti relativi alla sicurezza ambientale.
Abilità comunicative: Saper presentare casi studio e applicare nozioni teoriche a casi studio pratici.
Capacità di apprendimento: capacità di affrontare il processo di apprendimento in modo completamente autonomo e autogestito.
119155_1 - MODULE I
ALESSANDRO BUFALINI
Secondo Anno / Secondo Semestre
2
IUS/03
Obiettivi formativi
Il primo modulo dell'insegnamento si focalizza sulle nuove sfide correlate alla sicurezza ambientale nel diritto internazionale ed europeo. Il corso è centrato sulla spiegazione della portata giuridica del principio emergente One Health, che riconosce che la salute umana, il benessere animale e la tutela dell'ambiente sono strettamente correlati, come dimostrato dalla pandemia da COVID-19.
Obiettivi:
1. Conoscenza e capacità di comprensione delle principali norme internazionali ed europee dedicate alla sicurezza ambientale, alla food safety e alla food security, all'energia, alla tutela del diritto umano alla salute e alla prevenzione delle zoonosi, alla protezione del benessere animale.
2. Conoscenza e capacità di comprensione del funzionamento delle principali istituzionali internazionali ed europee che si occupano di queste materie (ONU, FAO, UNEP, OMS, OMC, UE, Consiglio d'Europa).
3. Autonomia di giudizio delle prospettive di riforma della governance sanitaria globale alla luce dei negoziati in corso per un nuovo accordo pandemico.
3. Autonomia di giudizio nella valutazione delle prospettive di riforma dell'architettura sanitaria globale alla luce dei negoziati in corso per l'adozione di un nuovo accordo anti pandemico.
Introduzione al concetto di ciclo di vita e all'LCA.
Definizione di analisi del ciclo di vita
Definizione e fasi di una LCA secondo gli standard ISO 14040/44 e generalità sulla metodologia.
Analisi basata sull'inventario (LCI)
Analisi degli impatti ambientali (LCIA): principali categorie di impatti ambientali.
Etichette ambientali: Serie ISO 14020 (Tipo I, II e III)
Dichiarazione ambientale di prodotto (EPD)
Modalità Esame
La valutazione comprende una prova orale composta da due domande teoriche relative al contenuto del programma trattato durante il corso. Inoltre, nell'ultima lezione è prevista un'esercitazione sugli aspetti principali del corso, la cui valutazione contribuirà al voto finale.
Testi adottati
Dispense didattiche disponibili in formato elettronico fornite dal docente
Modalità di frequenza
Si raccomanda la frequenza in presenza alle lezioni. Qualora non fosse possibile partecipare, gli studenti sono invitati a contattare il docente per informarlo. Il programma di studio rimane invariato per gli studenti non frequentanti, così come la modalità d'esame, che consisterà in una prova orale composta da due domande teoriche.
Bibliografia
Hausschild, M.Z.; Rosenbaum, R.K.; Olsen, S.I. Life Cycle Assessment, Theory and Practice; Springer: Berlin, Germany, 2018; ISBN 978-3-319-56474-6
119155_2 - MODULE II
DAVIT PIPOYAN
Secondo Anno / Secondo Semestre
2
ING-IND/11
Obiettivi formativi
Il secondo modulo dell'insegnamento si focalizza sull'introduzione completa e dettagliata del Life Cycle Assessment (LCA) come metodologia utilizzata per valutare le prestazioni ambientali nella produzione di beni o servizi.
Obiettivi:
1. Conoscenza e capacità di comprensione dell'approccio completo della LCA e del suo quadro procedurale, seguendo le quattro fasi delineate nello standard internazionale ISO 14040/44.
2. Capacità di applicazione delle teorie e degli strumenti appresi in contesti pratici, sia nell'analisi dei processi produttivi che nell'identificazione delle opportunità per migliorare le prestazioni ambientali.
3. Autonomia di giudizio dei vantaggi delle diverse metodologie e strumenti relativi alla LCA, comprendendo come questa possa influenzare le decisioni aziendali per migliorare la sostenibilità ambientale.
4. Abilità comunicative dei concetti teorici e delle applicazioni pratiche della LCA attraverso casi studio e esempi concreti.
5. Capacità di apprendimento: capacità di affrontare il processo di apprendimento in modo completamente autonomo e autogestito
Introduzione al concetto di ciclo di vita e all'LCA.
Definizione di analisi del ciclo di vita
Definizione e fasi di una LCA secondo gli standard ISO 14040/44 e generalità sulla metodologia.
Analisi basata sull'inventario (LCI)
Analisi degli impatti ambientali (LCIA): principali categorie di impatti ambientali.
Etichette ambientali: Serie ISO 14020 (Tipo I, II e III)
Dichiarazione ambientale di prodotto (EPD)
Modalità Esame
La valutazione comprende una prova orale composta da due domande teoriche relative al contenuto del programma trattato durante il corso. Inoltre, nell'ultima lezione è prevista un'esercitazione sugli aspetti principali del corso, la cui valutazione contribuirà al voto finale.
Testi adottati
Dispense didattiche disponibili in formato elettronico fornite dal docente
Modalità di frequenza
Si raccomanda la frequenza in presenza alle lezioni. Qualora non fosse possibile partecipare, gli studenti sono invitati a contattare il docente per informarlo. Il programma di studio rimane invariato per gli studenti non frequentanti, così come la modalità d'esame, che consisterà in una prova orale composta da due domande teoriche.
119155_3 - MODULE III
DAVIT PIPOYAN
Secondo Anno / Secondo Semestre
2
SECS-P/13
Obiettivi formativi
Il modulo si focalizza sulla sicurezza ambientale dei materiali in diversi processi di produzione industriale, in particolare sull'utilizzo efficiente di materie prime, sistemi di approvvigionamento alimentare ed energia.
Attraverso l'analisi delle dinamiche di cambiamento che hanno interessato diversi processi produttivi industriali nell'ultimo decennio, il III modulo fornisce agli studenti la conoscenza e la comprensione di materiali, prodotti e relative tecnologie per favorire il processo di transizione verso la sostenibilità.
Competenze da acquisire:
Obiettivi modulo III:
- Comprendere i benefici e le opportunità che influenzano le decisioni delle aziende nell'introdurre strategie per la sicurezza ambientale.
- Approfondimento principi e concetti relativi ai temi della sicurezza ambientale e gli strumenti per perseguire la sostenibilità.
La metodologia didattica favorisce un approccio interattivo (analisi di casi studio e/o articoli scientifici, seminari e lavori di gruppo per l'approfondimento di argomenti specifici).
Conoscenza e capacità di comprensione: Capacità di applicare le teorie e gli strumenti studiati in diversi contesti organizzativi in materia di sicurezza ambientale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: riconoscere come utilizzare e implementare diversi strumenti per perseguire la sostenibilità.
Autonomia di giudizio: saper interpretare i vantaggi delle diverse teorie e strumenti relativi alla sicurezza ambientale.
Abilità comunicative: Saper presentare casi studio e applicare nozioni teoriche a casi studio pratici.
Capacità di apprendimento: capacità di affrontare il processo di apprendimento in modo completamente autonomo e autogestito.
Introduzione al concetto di ciclo di vita e all'LCA.
Definizione di analisi del ciclo di vita
Definizione e fasi di una LCA secondo gli standard ISO 14040/44 e generalità sulla metodologia.
Analisi basata sull'inventario (LCI)
Analisi degli impatti ambientali (LCIA): principali categorie di impatti ambientali.
Etichette ambientali: Serie ISO 14020 (Tipo I, II e III)
Dichiarazione ambientale di prodotto (EPD)
Modalità Esame
La valutazione comprende una prova orale composta da due domande teoriche relative al contenuto del programma trattato durante il corso. Inoltre, nell'ultima lezione è prevista un'esercitazione sugli aspetti principali del corso, la cui valutazione contribuirà al voto finale.
Testi adottati
Dispense didattiche disponibili in formato elettronico fornite dal docente
Modalità di frequenza
Si raccomanda la frequenza in presenza alle lezioni. Qualora non fosse possibile partecipare, gli studenti sono invitati a contattare il docente per informarlo. Il programma di studio rimane invariato per gli studenti non frequentanti, così come la modalità d'esame, che consisterà in una prova orale composta da due domande teoriche.
119156 - CIRCULAR ECONOMY AND REGENERATIVE GROWTH
-
6
-
-
Obiettivi formativi
Obiettivi del corso
L'obiettivo formativo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza di principi, concetti e modelli per l'economia circolare e la sostenibilità. Il corso vuole offrire agli studenti gli strumenti analitici di base per comprendere il nuovo paradigma circolare, con particolare attenzione alle gestione delle risorse, ai prodotti/processi, ai rifiuti, ai modelli di business, alle politiche, al ruolo della tecnologia e agli strumenti di stimolo.
B) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1. Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere le teorie e i principi di economia circolare per comprendere le principali questioni dello sviluppo sostenibile.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: apprendimento degli strumenti analitici per valutare le principali criticità e opportunità del modello di economia circolare.
3. Autonomia di giudizio: saper valutare i modelli di business e le pratiche di economia circolare per coglierne la logica e spiegarla con una capacità critica.
4. Abilità comunicative: imparare il rigore analitico con l’uso di formule e grafici e con l’illustrazione di nessi logici.
5. Capacità di apprendimento: condizione di successo nell’ apprendimento è la capacità di ricostruire in modo autonomo e critico i principi base dell’economia circolare.
119156_1 - MODULE I
GIULIO GUARINI
Secondo Anno / Secondo Semestre
3
SECS-P/01
Obiettivi formativi
Obiettivi del corso
L'obiettivo formativo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza di principi, concetti e modelli per l'economia circolare e la sostenibilità. Il corso vuole offrire agli studenti gli strumenti analitici di base per comprendere il nuovo paradigma circolare, con particolare attenzione alle gestione delle risorse, ai prodotti/processi, ai rifiuti, ai modelli di business, alle politiche, al ruolo della tecnologia e agli strumenti di stimolo.
B) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1. Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere le teorie e i principi di economia circolare per comprendere le principali questioni dello sviluppo sostenibile.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: apprendimento degli strumenti analitici per valutare le principali criticità e opportunità del modello di economia circolare.
3. Autonomia di giudizio: saper valutare i modelli di business e le pratiche di economia circolare per coglierne la logica e spiegarla con una capacità critica.
4. Abilità comunicative: imparare il rigore analitico con l’uso di formule e grafici e con l’illustrazione di nessi logici.
5. Capacità di apprendimento: condizione di successo nell’ apprendimento è la capacità di ricostruire in modo autonomo e critico i principi base dell’economia circolare.
Il corso si propone di fornire agli studenti un approccio storico e teorico allo studio dell'economia dello sviluppo.
L'approccio interdisciplinare viene mantenuto nel corso dell'intero insegnamento.
I moduli affrontano l'analisi storica dello sviluppo e lo studio delle principali teorie dello sviluppo che hanno spiegato i processi legati all'evoluzione dell'economia mondo capitalista.
Particolare attenzione sarà prestata alle dinamiche di sviluppo e sottosviluppo che hanno accompagnato l'evoluzione del capitalismo globale, influenzando le strutture economiche e sociali dei paesi del Sud Globale.
L'analisi della relazione tra evoluzione teorica e dinamiche storiche legate al problema dello sviluppo economico sarà affrontata facendo riferimento a casi di studio concreti in un'ottica globale.
Obiettivi formativi
L'insegnamento mira ai seguenti obiettivi formativi:
- La comprensione della rilevanza dei basilari concetti economici nell'età contemporanea ed alla loro storicizzazione.
- L'interpretazione dei processi di interdipendenza e globalizzazione dalla seconda metà del XVIII secolo ai giorni nostri.
- La comprensione delle principali teorie dello sviluppo
- Fornire strumenti di interpretazione e critica delle principali dinamiche economiche interessanti il rapporto tra Nord e Sud Globali.
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