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Percorso Formativo

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
14837 - MICROBIOLOGIA APPLICATA AI SISTEMI COLTURALI

ELENA DI MATTIA

Primo Semestre 6AGR/16ita

Obiettivi formativi

Il corso di Microbiologia Applicata ai Sistemi Colturali tratta la microbiologia del suolo in chiave applicativa con specifico riferimento alla qualità agroecosistemica, ambientale e produttiva e alla gestione agrotecnica integrata con l’uso dei microrganismi benefici per il suolo agrario, per le piante, per gli scarti aziendali, per il compostaggio e i cicli biogeochimici. Alcuni temi centrali d'interesse applicativo riguarderanno la comprensione del ruolo ecologico inerente i microbiomi rizosferici benefici e biostimolanti garantendo competenze per la gestione dei prodotti microbici inoculanti.
Risultati di apprendimento attesi
• Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai gruppi microbici rilevanti per i cicli biogeochimici del suolo agrario e la gestione dei sistemi colturali.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente acquisirà le capacità per applicare le conoscenze teoriche degli argomenti trattati nel corso con un significato critico per il ruolo svolto dai batteri e dai microbiomi nei principali processi biologici, del suolo e della rizosfera, collegandoli con il ciclo della materia e la gestione del suolo in termini biologici e agronomici.
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di identificare la strategia per progettare la gestione microbiologica del suolo e il monitoraggio senza essere influenzato dai portatori di interesse.
• Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado di comunicare a terzi in modo efficace, le informazioni rilevanti e i problemi specifici per i differenti contesti agrotecnici.
• Capacità di apprendimento: Ulteriori obiettivi sono il miglioramento della capacità di apprendere e delle abilità comunicative, ossia della capacità di saper esporre con una terminologia adeguata alcune tematiche riguardanti la microbiologia dell’interfaccia pianta suolo e sistemi colturali.

Scheda Docente

Programma del corso

Fisiologia della crescita microbica, crescita biofilm e controllo della formazione del biofilm rizosferico e del suolo. Metabolismo batterico: respirazione aerobia, anaerobia e fermentazione. Tipologie Nutrizionali.
Ecologia microbica del suolo rizosferico: rapporto microbico rizosferico (effetto rizosfera), arricchimento microbico selettivo nelle rotazioni. Selezione microflora zimogeno.
Microrganismi e cicli biogeochimici degli elementi: batteri nitrificanti, azotofissatori, denitrificanti e ammonizzanti. Ecologia microbica della decomposizione, umificazione e mineralizzazione della sostanza organica (SO). Effetti priming della SO e cometabolismo r/K. Biostimolazione agronomica sostenibile del microbioma del suolo e della rizosfera mediante gestione biologica, ammendanti organici e lavorazioni del suolo
Microrganismi per l’agricoltura sostenibile e la gestione ambientale: micorrize arbuscolari (Glomus spp.), i batteri promotori della crescita vegetale (PRGR e batteri Probiotici). Tratti fenotipici rilevanti dei PGPR e applicazione inoculanti vegetali: competenza rizosferica, nitproduzione di composti auxinici, P solubilizzazione, Ferro chelazione, produzione di batteriocine. PGPR endofiti facoltativi: Azospirillum spp., Burkholderia spp. e Pseudomonas spp. Biostimolanti e biofertilizzanti microbici per la fitostimolazione. Applicazione dei PGPR e delle micorrize nei sistemi colturali sostenibili nelle consociazione e in ortoflorofrutticoltura.
Azotofissazione batterica libera e da rizobi simbionti delle leguminose. Biologia ed ecologia dei rizobi liberi e nelle simbiosi: nodulazione e azotofissazione. Gestione dei sistemi colturali ed effetti del germoplasma sull’attività rizobica. Isolamento ceppi mediante piante trappola e gestione dei rizobi efficienti come inoculanti: adattamento edafico della simbiosi (tecnica cross row). Produzione e co-formulazione di prodotti inoculanti rizobici.
Alterazione microbiologia degli insilati e sicurezza alimentare. Compostaggio di biomasse vegetali e microbioma metanogenico nel suolo e per la produzione di biogas dagli scarti. Concetti base per la caratterizzazione batterica e il monitoraggio microbiologico del suolo e della rizosfera.

Modalità Esame

La valutazione finale consiste di una prova orale che terrà conto di: conoscenza e comprensione degli argomenti studiati, capacità di analisi e di applicazione dei contenuti acquisiti, autonomia di giudizio e capacità espositiva e/o argomentativa.

Testi adottati

Microbiologia Agroambientale (a cura di B. Biavati, C. Sorlini), CEA Ed. 2008 ISBN 978-88-408-1383-7.
II° Edizione CEA-ZANICHELLI ISBN 978-8808-18054-4. Attraverso la piattaforma Moodle saranno resi disponibili le “memorie di lezione” (slides), dispense e articoli scientifici in consultazione per inquadrare il dettaglio del ruolo della microbiologia agroambientale nella filiera applicativa della gestione sostenibile del suolo.

Modalità di svolgimento

La didattica prevederà lo svolgimento di lezioni seminariali (44 ore) e la parte di monitoraggio sarà integrata con 4 ore di attività esercitativa di campo e di laboratorio
Le lezioni seminariali saranno erogate come da orario sul sito DAFNE;
Sede delle lezioni: Ex Facoltà di Agraria via San Camillo de Lellis snc Viterbo - VITERBO (VT)

Modalità di frequenza

Facoltativa: le lezioni seminariali saranno erogate come da orario sul sito DAFNE;
Sede delle lezioni: Ex Facoltà di Agraria via San Camillo de Lellis snc Viterbo - VITERBO (VT)

Bibliografia

La bibliografia di riferimento è tracciata sulle slides infatti attraverso la piattaforma Moodle saranno resi disponibili le “memorie di lezione” (slides), dispense e articoli scientifici.

14939 - ASSETTO DEL TERRITORIO E MECCANIZZAZIONE AGRICOLA - 14- -

Obiettivi formativi

MECCANIZZAZIONE AGRICOLA
L’obiettivo formativo del corso è quello di far conoscere la tecnologia e le tipologie delle macchine motrici e operatrici utilizzate nel settore agricolo, al fine di consentire allo studente di analizzare i modelli di meccanizzazione più idonei nei diversi contesti.

MECCANIZZAZIONE AGRICOLA

DANILO MONARCA

Primo Semestre6AGR/09ita

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze teoriche, gli strumenti analitici e le istruzioni organizzative relative alla meccanizzazione agricola e i diversi modelli di sviluppo.
Gli studenti dovranno acquisire gli elementi necessari alla conoscenza delle diverse tipologie di macchine, ai loro aspetti funzionali, energetici ed organizzativi.
Saranno approfonditi gli aspetti di scelta e dimensionamento del parco macchine, alla analisi dei costi di impiego ed alla logistica.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Il corso intende favorire l’acquisizione, da parte dello studente, di conoscenze e capacità di comprensione tali da:
- Comprendere gli elementi alla base della corretta scelta ed impiego di una macchina agricola;
- Progettare cantieri di lavoro idonei e analizzare e quantificarne gli aspetti economici;
- Applicare alle aziende le nuove tecnologie, con riguardo alla agricoltura di precisione, alla applicazione delle nuove tecnologie digitali, alle interazioni con l’ambiente, agli effetti sulla qualità dei prodotti raccolti.

Autonomia di giudizio
Il corso si propone di sviluppare l’autonomia di giudizio da parte degli studenti, come ad esempio:
• Saper dimensionare il parco macchine aziendale ed analizzarne i costi di esercizio;
• Saper valutare la efficienza e la qualità del lavoro svolto dalle macchine;
• Valutare gli effetti sulla sicurezza e salute dei lavoratori, sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti (certificazioni ISO).

Abilità comunicative
Obiettivo del corso è altresì quello di consentire allo studente di sviluppare proprie specifiche capacità, tramite un lavoro di gruppo, con una simulazione di lezione utilizzando le più moderne tecnologie didattiche. L'illustrazione in sede di esame allena lo studente alla presentazione in pubblico ed al lavoro in collaborazione.

Capacità di apprendimento
Il corso è finalizzato a favorire la conoscenza delle moderne macchine agricole, conoscenze utilizzabili nella attività professionale e scientifica. Le capacità di apprendimento sono valutate nella prova orale finale, in cui lo studente dovrà dimostrare capacità di sintesi, chiarezza espositiva, capacità di esprimere giudizi tecnici, conoscenza degli argomenti e padronanza del linguaggio

Scheda Docente

Programma del corso

Caratteristiche generali della meccanizzazione agricola e i diversi modelli di sviluppo.
Classificazione delle diverse tipologie di macchine, aspetti funzionali, energetici ed organizzativi delle macchine e dei cantieri.
Criteri di scelta del parco macchine. Costo della meccanizzazione e logistica.
Macchine motrici ed operatrici. Principali macchine per le lavorazioni primarie e secondarie del terreno, macchine per la fertilizzazione, macchine per la semina e per il trapianto, macchine per lo sviluppo, la cura e la manutenzione delle colture, macchine per la raccolta dei foraggi, per la raccolta delle piante da granella, per la raccolta delle colture industriali, per la raccolta delle produzioni di piante arboree e delle produzione ortive, macchine di trasporto, macchine ed impianti per la conservazione dei prodotti. Meccanizzazione per l’agricoltura di precisione.

Modalità Esame

DESCRIZIONE DEI METODI DI VALUTAZIONE
L'ESAME SI SVOLGE NELLE FORME STABILITE DALL'ART. 23 DEL REGOLAMENTO DIDATTICO UNIVERSITARIO.
Risultati di apprendimento e competenze acquisite (descrittori di Dublino)
1. **Conoscenza e comprensione:**
Lo studente dovrà conoscere e comprendere la tecnologia delle macchine agricole motrici ed operatrici nei loro aspetti costruttivi, funzionali ed operativi con l'obiettivo di sviluppare l'applicazione delle idee, anche in un contesto di ricerca.
2. **Applicazione di conoscenza e comprensione:** e 4. **Abilità comunicative:**
Nella prova pratica lo studente applicherà le conoscenze acquisite nella realizzazione di una presentazione e nell'esposizione del lavoro di gruppo svolto. Il lavoro viene esposto in classe, al termine l'insegnante e gli altri studenti pongono domande riguardanti gli argomenti presentati. La prova è riservata a chi li attende. L'illustrazione della prova pratica allena lo studente anche al lavoro di gruppo e alla presentazione in pubblico.
3. **Capacità di giudizio:** e 5. **Capacità di apprendimento:**
La prova orale obbligatoria serve sia come valutazione complessiva della prova pratica, sia per approfondire gli argomenti trattati a lezione e le capacità di apprendimento dello studente.
La prova orale è normalmente composta da tre domande, una delle quali eventualmente chiarifica la prova in corso.
Per chi non ha seguito e quindi non ha sostenuto la prova pratica, l'esame sarà solo orale e verterà sull'intero programma.
Vengono valutate la capacità di sintesi, la padronanza del linguaggio, la chiarezza espositiva, la capacità di esprimere giudizi tecnici, la conoscenza degli argomenti e la padronanza del linguaggio tecnico.

Testi adottati

Slides delle lezioni scaricabili dalla piattaforma Moodle.
M. Lazzari, F. Mazzetto – Meccanica e meccanizzazione dei processi produttivi agricoli. Reda, Torino, 2016

Modalità di svolgimento

Il corso è organizzato nel seguente modo:
1- Lezioni frontali, in cui vengono spiegati i vari argomenti del corso e in cui si svolgono alcuni esercizi per aiutare la comprensione degli argomenti e per agevolare la preparazione all'esame.
2- Esercitazioni in campo, presso l’azienda agraria didattico sperimentale, e visite didattiche ad aziende, fiere specializzate. Gli studenti, accompagnati dal docente, prendono contatto con le principali macchine agricole, approfondendone i vari aspetti.
3 - Lavoro di gruppo, in cui agli studenti viene assegnato un tema da approfondire e da sviluppare per la meccanizzazione di una determinata coltura.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente raccomandata, specialmente per le esercitazioni di campo.

Bibliografia

L. Bodria, G. Pellizzi, P. Piccarolo – Meccanica e meccanizzazione agricola. Edagricole, Milano, 2013.
P. Biondi - Meccanica Agraria. Le macchine agricole. UTET, Torino, 1999 (fuori commercio, reperibile in biblioteca)

ASSETTO DEL TERRITORIO

MARIA NICOLINA RIPA

Primo Semestre8AGR/10ita

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione;
L’insegnamento si propone di fornire le conoscenze necessarie per l’analisi del territorio e per la comprensione dei processi ambientali con particolare riferimento agli impatti delle attività agricole sui sistemi ambientali.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate;
Le conoscenze relative alle matrici fisiche (aria, acqua, suolo) sono utilizzate per l’individuazione, l’analisi e la valutazione di processi relativi al territorio rurale.
3) Autonomia di giudizio;
Durante lo svolgimento dell’insegnamento gli studenti sono coinvolti nel produrre ed esporre un’analisi critica dei fenomeni studiati proponendo interpretazioni ed eventuali soluzioni ricorrendo sia alle conoscenze acquisite nell’insegnamento sia alle altre conoscenze possedute dallo studente con un approccio multidisciplinare.
4) Abilità comunicative;
Quando possibile gli studenti saranno coinvolti nelle attività connesse con progetti di ricerca in corso. Saranno fornite anche conoscenze di base sui GIS per le analisi territoriali.
5) Capacità di apprendere;
Al termine dell’insegnamento lo studente possiederà gli strumenti per le analisi delle problematiche ambientali connesse con lo svolgimento delle attività agro-forestali.

Scheda Docente

Programma del corso

ELEMENTI DI RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO
Cenni sui sistemi di riferimento e principali sistemi di proiezione cartografica
Coordinate geografiche
Altimetria e modelli digitali del terreno.
Introduzione ai GIS
Modelli di rappresentazione dei dati geografici: raster e vettoriali

ANALISI DELL'AMBIENTE FISICO
CLIMA
Grandezze meteorologiche e loro misura: radiazione solare, temperatura dell'aria, umidità dell'aria, pressione atmosferica, vento, precipitazioni.
Clima e processi territoriali: indici climatici, indicatori di processo
SUOLO
Origine e caratteristiche dei suoli
Suolo e processi territoriali:
rapporti acqua suolo,
deflusso superficiale,
erosione idrica accelerata, metodi di calcolo e strategie di controllo
Capacità di uso dei suoli:
fattori di limitazione e metodi di valutazione (land capability, land suitability).
ACQUA
Sistemi fluviali:
reticolo idrografico, elementi di morfometria, zonazione longitudinale e trasversale
Sistemi fluviali e processi territoriali:
qualità delle acque, IBE, IFF
Sistemi lacustri:
caratteristiche e morfologia dei laghi
Sistemi lacustri e processi territoriali:
eutrofizzazione
Acquiferi sotterranei:
caratteristiche e definizioni
Acquiferi sotterranei e processi territoriali:
alterazione della qualità delle acque di falda, vulnerabilità e metodi di valutazione (DRASTIC, SINTACS)
FONTI DIFFUSE DI INQUINAMENTO DI ORIGINA AGRICOLA
mobilità di nutrienti e fitofarmaci nelle acque e nel suolo,
metodi e modelli per la valutazione (GLEAMS).
Metodi e strategie di controllo e mitigazione (BMP)

Modalità Esame

All'esame lo studente illustrerà i contenuti del proprio elaborato predisponendo una presentazione (in formato power point o word o altro ritenuto idoneo). A completamento dell'esposizione saranno poste tre domande riguardanti il programma svolto che scaturiscono dalla discussione dell'elaborato. La valutazione tiene conto delle capacità acquisite nell'uso del GIS, del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di espressione, della capacità di applicare le conoscenze acquisite con spirito critico, della capacità di collegamenti interdisciplinari. Le cartografie di base per la preparazione dell’elaborato sono disponibili sulla piattaforma Moodle. Gli studenti non frequentanti devono inviare una mail di richiesta al docente al seguente indirizzo: nripa@unitus.it per ottenere le credenziali di accesso alla piattaforma.

Testi adottati

Leone A., Ambiente e pianificazione. Analisi, processi, sostenibilità, Franco Angeli Ed., Milano 2011
Materiale didattico disponibile sulla piattaforma Moodle

Modalità di svolgimento

L’insegnamento prevede una parte di didattica frontale ed una parte di applicazione GIS. Alla prima parte sono dedicate circa 32 ore(4 CFU) durante le quali sono forniti i concetti e le conoscenze di base per rappresentazione e la caratterizzazione del territorio attraverso l’analisi delle componenti fisiche e l’individuazione dei principali processi territoriali. Alla seconda parte sono dedicate circa 32 ore (4 CFU) durante le quali sono fornite le conoscenze relative alla rappresentazione del territorio e, mediante un percorso di apprendimento guidato, all’impiego dei GIS per le analisi territoriali attraverso l’applicazione dei concetti acquisiti a casi di studio reali. Questa seconda parte si tiene nell’aula di Geomatica che dispone di computer dotati del software QGIS, un software open source che gli studenti possono installare gratuitamente sul proprio PC per poter realizzare o completare in autonomia l‘elaborato previsto per l'esame.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria ma fortemente consigliata soprattutto per le attività applicate

Bibliografia

Materiale didattico disponibile sulla piattaforma Moodle

Attuazione strategia protezione suolo 2012
CE_Strategia protezione suolo 2006
Linee guida FAO gestione dei suoli
Prosdocimi et al 2016 Sc of Tot Env The immediate effectiveness of barley straw mulch in reducing soil erodibility and surface runoff generation in Mediterranean vineyards
Sharma et al 2011 ENv Mon Ass Effect of land use land cover change on soil erosion

15133 - ATTIVITà FORMATIVE A SCELTA

Primo Semestre 12ita
15389 - TIROCINIO

Primo Semestre 2ita
NUOVO GRUPPO EXTRACURRICULARE - -- -
ELEMENTI DI SICUREZZA MODULO APrimo Semestre4AGR/09ita

Obiettivi formativi

Fondamenti della sicurezza sul lavoro e apprendimento delle metodologie di analisi di rischio e delle ricadute applicative per le stesse.

RELEVANT BACTERIAL PLANT DISEASESPrimo Semestre3AGR/12ita

Obiettivi formativi

Acquisire le conoscenze sui principali patogeni batterici delle filiere orticole e arboree: epidemiologia, sintomi e controllo di Psa e Xylella

NANOTECHNOLOGY IN CROP PROTECTIONPrimo Semestre3AGR/12ita

Obiettivi formativi

Lo studente al termine del corso avrà imparato le definizioni di nanotecnologie, nanomateriali; saprà elencare le principali applicazioni con annesse potenzialità e limiti dei nanomateriali in agricoltura; saprà analizzare un testo scientifico inerente tali applicazioni discriminando la validità dei metodi proposti e le possibili implicazioni della ricerca su scalabilità industriale e attuazione in contesti quotidiani.

14838 - SISTEMI COLTURALI

FRANCESCO ROSSINI

Secondo Semestre 6AGR/02ita

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione: Aver sviluppato la conoscenza delle interazioni tra la teoria agronomica e delle coltivazioni erbacee con l’organizzazione dei sistemi colturali anche complessi.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Avere una comprensione della molteplicità dei fattori che influenzano la gestione dei sistemi colturali e saper applicare di volta in volta le soluzioni tecnico-agronomiche specifiche.
3) Autonomia di giudizio: Essere in grado di analizzare la gestione dei sistemi colturali, con particolare attenzione agli avvicendamenti, all’itinerario tecnico delle singole colture.
4) Capacità di apprendimento: Essere in grado di descrivere le tematiche inerenti la progettazione/gestione dei sistemi colturali e descriverne le peculiarità e le criticità. Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in aula, laboratorio ed esercitazioni.
5) Abilità comunicative: Saper affrontare gli argomenti delle domande nella loro completezza esprimendosi con un linguaggio tecnico corretto.

Scheda Docente

Programma del corso

L'evoluzione del concetto di sistema e sua importanza nei diversi campi delle scienze.
Il sistema colturale: definizione, struttura, funzionamento, obiettivi, vincoli, elasticità, sicurezza e analisi modellistica.
Analisi delle interazioni dei regimi agricoli (convenzionale, biologico, irriguo, asciutto) delle zone (pianura, collina, montagna) e degli ambienti limitanti (aree protette, parchi, fasce suburbane, zone degradate, aree ad alto rischio erosivo) sui sistemi colturali.
Descrizione e analisi critica di alcuni sistemi colturali: cerealicolo, cerealicolo-industriale, cerealicolo-foraggero, foraggero, foraggero pascolivo, orticolo, frutticolo e per la produzione di energia.

Modalità Esame

Le domande avranno come scopo quello di verificare la comprensione degli argomenti trattati durante il corso ed elencati nel programma.
La prova di accertamento è orale e si basa su tre domande: 1) caratteristiche dei sistemi colturali; 2) analisi di un sistema colturale o foraggero-pascolivo; 3) approfondimento su alcuni aspetti dell'itinerario tecnico delle colture presenti nel sistema discusso.
A ciascuna domanda sarà attribuita una valutazione da 0 a 10 tenendo conto dei seguenti aspetti: livello di conoscenza dei contenuti, capacità di analisi e sintesi, padronanza di espressione e proprietà di linguaggio.

Testi adottati

Coltivazioni erbacee (tre volumi). Remigio Baldoni e Luigi Giardini. Ed. Pàtron
Agricoltura blu. La via italiana dell'agricoltura conservativa. A cura di M. Pisante, Ed. Edagricole.
Verso un approccio integrato allo studio dei sistemi colturali. A cura di E. Bonari e P. Ceccon. Ed. Franco Angeli.
Materiale fornito dal docente.

Modalità di svolgimento

Lezioni in aula e in campo. Visite presso aziende agricole

Modalità di frequenza

Lezioni in presenza e on line
Esercitazioni in presenza

Bibliografia

Altro materiale di approfondimento verrà consigliato dal docente durante lo svolgimento del corso

119882 - ARBORICOLTURA SPECIALE E QUALITà DEI FRUTTI

ROSARIO MULEO

Secondo Semestre 6AGR/03ita

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione;
Le informazioni acquisite dagli studenti permetterà loro di comprendere la biologia e la fenologia della produzione delle piante arboree da frutto. Saranno esposti gli aspetti fisiologici, genetici ed agronomiche in interazione con l’ambiente, peculiari per conseguire una produzione che garantisca la qualità nutraceutica e funzionale del frutto, la sostenibilità ambientale ed il reddito dei produttori.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate;
Le conoscenze acquisite e le esperienze condotte con le esercitazione nonché la frequentazione delle lezioni, permetterà agli studenti di penetrare gli argomenti, e tramite l’analisi, ed esercitando la metodologia critica, di comprendere le problematiche del settore e di avanzare ipotesi di superamento delle stesse nonché di formulare ipotesi di impiego innovative, con originalità e con approcci multidisciplinari (ecofisiologia, fisiologia vegetale, coltivazioni arboree, chimica e agronomia), nell’uso delle piante arboree da frutto.
3) Autonomia di giudizio;
La comprensione delle peculiarità biologiche e le problematiche fisiologiche, come ad esempio l’interazione nesto portinnesto, il loro inquadramento nei processi ambientali ed agronomici, la generazione di ipotesi di applicazioni rafforzerà nello studente la capacità di sintesi e integrazione delle conoscenze e gli permetterà di generare giudizi ancorati al reale ed avanzare ipotesi di studio e di applicazioni agronomiche per acquisire nuove informazioni nella produzione di frutti funzionali con rigore scientifico.
4) Abilità comunicative;
L’insieme delle esperienze condotte permetterà allo studente di esporre ad un pubblico ampio le proprie conoscenze, riflessioni e congetture, arricchite da ampie conoscenze colturali, della letteratura scientifica e delle metodologie e con la necessaria robustezza, come conseguenza di un percorso formativo solido che gli permetterà di generare conclusioni originali. Lo studente potrà così affrontare un pubblico specializzato e divulgare con chiarezza le conoscenze ad un pubblico ampio.

5) Capacità di apprendere;
Con le lezioni in aula, le esercitazioni e le visite di studio lo studente acquisirà gli strumenti per un approfondimento autonomo delle conoscenze ed una autonomia di pensiero

Scheda Docente

Programma del corso

1. La pianta arborea da frutto.
Ciclo vitale ed ontogenetico delle piante arboree da frutto. Organografia e sviluppo dei vari organi in interazione con i sistemi di regolazione delle relazioni fra attività vegetativa e riproduttiva: ruolo, costituzione e utilizzazione delle risorse. Il ruolo delle vie metaboliche nel controllo della crescita e sviluppo. I fattori ambientali e la loro azione di regolazione sulla crescita e sviluppo della pianta.
2. Interazione pianta, suole e sistemi agronomici.
Il suolo e le condizioni pedoclimatiche, le cenosi antropiche dei frutteti (densità di piantagione e distanze di impianto, le forma di allevamento e le potature della pianta) in relazione con la produzione quantitativa e la sintesi e l’accumulo di composti nutraceutici. I consumi idrici del frutteto: richiami sui rapporti aria/pianta/terreno/acqua; irrigazione e qualità del frutto.
3. Fattori agronomici che regolano la qualità della produzione
Le attività agronomiche e le tecniche colturali e la qualità del frutto. I portinnesti e la qualità del frutto. Potature di formazione della pianta e potature di produzione e la qualità del frutto, l’equilibrio vegetativo e la qualità del prodotto. La fertilizzazione del frutteto: rapporti tra concimazione e qualità; concimazione di produzione; validità delle carte nutrizionali. Specie frutticole coltivate: ruolo del genotipo nella produzione qualitativa del frutto.
4. Fisiologia e biochimismo dei metaboliti secondari.
Fisiologia dello sviluppo del frutto: accrescimento del frutto, tasso di crescita e cambiamenti fisici; cambiamenti biochimici durante lo sviluppo del frutto; effetto dei fattori ambientali sulla crescita del frutto; effetto dei fattori interni sulla crescita del frutto; cambiamenti durante la maturazione del frutto. Fattori ambientali e qualità del frutto: stress abiotici, stress biotici; intensità e qualità della luce; i sistemi dei fotorecettori e la sintesi dei metaboliti secondari.
5. Maturazione e raccolta del frutto
Maturazione e qualità delle specie frutticole alla raccolta: epoca di raccolta e qualità della frutta, indici di maturazione, aspetto commerciale, aspetto organolettico, aspetto nutrizionale, aspetto sanitario.
6. Fisiologia molecolare e frutti biofortificati
Cenni sui determinanti genetici che regolano la produzione e la qualità del frutto e le vie metaboliche dei metaboliti secondari. I frutti biofortificati.
Cenni monografici sui caratteri e metaboliti principali del melo, pero, pesco, ciliegio, albicocco, susino, actinidia, vite da tavola, olivo e funzione nella nutrizione e salute umana.

Alle esercitazioni saranno dedicati due CFU (8 ore)
1. Le esercitazioni condotte in campo, nell’azienda agraria dell’Università della Tuscia, riguarderanno la potatura di produzione per lo sviluppo della struttura della pianta e per la produzione dei frutti. Il diradamento per l’incremento della qualità dei frutti, in relazione alla produzione di qualità.
2. Alcune esercitazioni saranno condotte in azienda frutticole del comprensorio e/o i campi sperimentali di centri di ricerca, in base alla disponibilità finanziaria del corso.
Alle attività di laboratorio sarà dedicato un CFU (8 ore) e saranno condotte nel Laboratorio di Ecofisiologia Molecolare delle Piante Arboree (stanza 232)
1. Analisi biochimiche e spettrofotometriche dei principali gruppi di metaboliti:
Clorofilla, Carotenoidi, Polifenoli. Analisi, dell’amido, degli zuccheri semplici, dell’acidità totale. Quantificazione dei contenuti dei metaboliti secondari per la determinazione qualitativa del frutto.
2. Analisi molecolare di genotipizzazione delle specie e delle varietà con marcatori SNP con tecnologia HRMS. Analisi e determinazione della presenza di miRNA nei frutti per la determinazione di molecole a funzione salutistica.
Le determinazioni analitiche saranno condotte in laboratorio di Ecofisiologia Molecolare delle Piante Arboree. COLTURE ARBOREE PER LA QUALITA' DELLE PRODUZIONI

Modalità Esame

Il giudizio e il voto finale terrà conto delle conoscenze acquisite, della capacità di analisi dei problemi, della capacità di collegare conoscenze interdisciplinari, di formulare ipotesi e di giudizi, della padronanza e chiarezza di espressione ed esposizione. Al candidato saranno poste cinque domande che spaziano su tutto il programma, ognuna delle quali sarà valutata con un punteggio da 0 a 10. Il candidato potrà scegliere di sviluppare un progettò di un frutteto che mira alla produzione di qualità dei frutti, in condizioni agronomiche ed economiche sostenibili. Il voto finale corrisponde alla media delle cinque votazioni singole.
In situazioni critiche, quali le peculiarità di uno o più candidati, l'esame potrà essere svolto in forma scritta con cinque domande a risposta aperta, valutate come per l'orale, dando al candidato un maggior tempo per la risposta o permettendo l’impiego di schede logiche, come previsto dalla normativa. Ai candidati sarà concessa un'ora e mezzo di tempo per rispondere.

Testi adottati

Monografie della collana “Coltura & Cultura” (melo, pero, pesco, olivo, Vite) edite da Bayer CropScience srl Milano, Alcuni Capitoli saranno forniti dal docente
Zucconi F. Nuove tecniche per i frutteti: Fisiologia e metodi innovativi nell'allevamento di fruttiferi. Edagricole.
Arboricoltura Generale. A cura di S. Sansavini et al, 2012. Patron Editore, Bologna
Nuove frontiere dell'arboricoltura italiana. A cura di S. Sansavini. 2007. Alberto Perdisa Editore
Arboricoltura Speciale. 2022. A cura di Gentile A., Inglese P., Tagliavini M. Edagricole Editore, Bologna.
Da parte del docente saranno dati delle review sui metaboliti secondari e la loro sintesi nei frutti.

Modalità di svolgimento

ll corso prevede fino al 60% delle ore in classe, mentre il restante 40% viene somministrato come attività di laboratorio in campo, visite in aziende agricole. Si effettueranno osservazioni della fenologia e dello sviluppo della pianta delle specie arboree da frutto, oltreché attività pratiche di potatura e di diradamento delle piante. Le misurazioni di metaboli e di altre molecole a valore funzionale e altri parametri della qualità della frutta saranno misurati nei frutti di alcune colture da frutto. Le lezioni frontali saranno supportate da rappresentazioni powerpoint degli argomenti, e saranno resi disponibili agli studenti per ulteriori discussioni. Inoltre, saranno distribuiti e discussi articoli di recente pubblicazione che apportino novità agli argomenti oggetto di insegnamento della disciplina. Pertanto, gli studenti saranno chiamati al dibattito per aumentare la comprensione e ipotizzare possibili soluzioni.

Modalità di frequenza

Facoltativa
La frequenza è obbligatoria per le esercitazioni

Bibliografia

Monografie della collana “Coltura & Cultura” (melo, pero, pesco, olivo, Vite) edite da Bayer CropScience srl Milano, Alcuni Capitoli saranno forniti dal docente
Zucconi F. Nuove tecniche per i frutteti: Fisiologia e metodi innovativi nell'allevamento di fruttiferi. Edagricole.
Arboricoltura Generale. A cura di S. Sansavini et al, 2012. Patron Editore, Bologna
Nuove frontiere dell'arboricoltura italiana. A cura di S. Sansavini. 2007. Alberto Perdisa Editore
Arboricoltura Speciale. 2022. A cura di Gentile A., Inglese P., Tagliavini M. Edagricole Editore, Bologna.
Da parte del docente saranno dati delle review sui metaboliti secondari e la loro sintesi nei frutti.

119885 - STRATEGIE ECOSOSTENIBILI NELLA PROTEZIONE DELLE COLTURE AGRARIE - 12- -

Obiettivi formativi

L’insegnamento si pone gli obiettivi formativi indispensabili per la gestione delle criticità entomologiche dovute a insetti di nuova introduzione sul territorio europeo.
Gli studenti verranno a conoscenza dei sistemi sovrannazionali, europei e italiani coinvolti nei sistemi di alert e gestione degli insetti alloctoni. Gli studenti parteciperanno ad attività di gruppo per formulare una corretta strategia di monitoraggio e primo controllo di insetti alieni; eseguiranno delle azioni pratiche con la descrizione e gestione di casi di studio di difesa delle piante da insetti fitofagi. Gli studenti parteciperanno inoltre a seminari specialistici con entomologi e professionisti italiani e esteri.
Le attività permetteranno di ottenere una autonomia di giudizio per la determinazione dei nuovi insetti fitofagi per il territorio europeo e formulare strategie di controllo;
L’insegnamento permetterà di acquisire abilità comunicative per fornire agli operatori le conoscenze sulle innovazioni delle normative e delle strategie fitoiatriche.

1) Conoscenza e capacità di comprensione
L'insegnamento ha l’obiettivo di sviluppare negli studenti conoscenze e capacità di comprensione, quali:
• Conoscere e comprendere quali sono le caratteristiche salienti del mondo entomologico
• Conoscere le logiche dello spostamento degli insetti nel mondo
• Conoscere e comprendere le organizzazioni sovrannazionali e nazionali dei sistemi fitosanitari

2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
L'insegnamento consentirà di applicare conoscenze e comprensione, permettendo ad esempio di:
• Utilizzare la piattaforma EPPO
• Capacità di confronto con le istituzioni nazionali dedicati alla salvaguarda delle produzioni agricole
• Identificare la logica più ecosostenibile per il controllo delle avversità entomologiche di nuova introduzione sul territorio nazionale in funzione della normativa vigente
3) Autonomia di giudizio
L'insegnamento consentirà di sviluppare autonomia di giudizio a vari livelli, come ad esempio:
• Identificare la nuova problematica entomologica sul territorio nazionale
• proporre le strategie di monitoraggio e di controllo più appropriate
4) Abilità comunicative
Partecipare alle lezioni e alle esercitazioni, usufruire autonomamente del materiale messo a disposizione faciliterà lo sviluppo e l'applicazione di abilità comunicative, quali ad esempio:
• fornire una sufficiente gamma di esempi pratici di applicazione di sistemi di riconoscimento rapido e controllo
• utilizzare un appropriato ed aggiornato vocabolario tecnico agronomico.
5) Capacità di apprendere
Partecipare alle lezioni e alle esercitazioni, usufruire autonomamente del materiale messo a disposizione faciliterà il consolidamento delle proprie capacità di apprendimento, permettendo ad esempio di:
• stimolare un autonomo programma di aggiornamento continuo delle conoscenze
• individuare in autonomia le modalità per acquisire informazioni dalle conoscenze esperienziali degli agricoltori e dalle conoscenze professionali degli agronomi
• individuare e utilizzare le fonti di informazioni più utili al personale aggiornamento.

INSETTI DI RECENTE INTRODUZIONE IN EUROPA: BIOLOGIA, STRATEGIE DI MONITORAGGIO E GESTIONE DI CAMPO.

STEFANO SPERANZA

Primo Semestre6AGR/11ita

Obiettivi formativi

L’insegnamento si pone gli obiettivi formativi indispensabili per la gestione delle criticità entomologiche dovute a insetti di nuova introduzione sul territorio europeo.
Gli studenti verranno a conoscenza dei sistemi sovrannazionali, europei e italiani coinvolti nei sistemi di alert e gestione degli insetti alloctoni. Gli studenti parteciperanno ad attività di gruppo per formulare una corretta strategia di monitoraggio e primo controllo di insetti alieni; eseguiranno delle azioni pratiche con la descrizione e gestione di casi di studio di difesa delle piante da insetti fitofagi. Gli studenti parteciperanno inoltre a seminari specialistici con entomologi e professionisti italiani e esteri.
Le attività permetteranno di ottenere una autonomia di giudizio per la determinazione dei nuovi insetti fitofagi per il territorio europeo e formulare strategie di controllo;
L’insegnamento permetterà di acquisire abilità comunicative per fornire agli operatori le conoscenze sulle innovazioni delle normative e delle strategie fitoiatriche.

1) Conoscenza e capacità di comprensione
L'insegnamento ha l’obiettivo di sviluppare negli studenti conoscenze e capacità di comprensione, quali:
• Conoscere e comprendere quali sono le caratteristiche salienti del mondo entomologico
• Conoscere le logiche dello spostamento degli insetti nel mondo
• Conoscere e comprendere le organizzazioni sovrannazionali e nazionali dei sistemi fitosanitari

2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
L'insegnamento consentirà di applicare conoscenze e comprensione, permettendo ad esempio di:
• Utilizzare la piattaforma EPPO
• Capacità di confronto con le istituzioni nazionali dedicati alla salvaguarda delle produzioni agricole
• Identificare la logica più ecosostenibile per il controllo delle avversità entomologiche di nuova introduzione sul territorio nazionale in funzione della normativa vigente
3) Autonomia di giudizio
L'insegnamento consentirà di sviluppare autonomia di giudizio a vari livelli, come ad esempio:
• Identificare la nuova problematica entomologica sul territorio nazionale
• proporre le strategie di monitoraggio e di controllo più appropriate
4) Abilità comunicative
Partecipare alle lezioni e alle esercitazioni, usufruire autonomamente del materiale messo a disposizione faciliterà lo sviluppo e l'applicazione di abilità comunicative, quali ad esempio:
• fornire una sufficiente gamma di esempi pratici di applicazione di sistemi di riconoscimento rapido e controllo
• utilizzare un appropriato ed aggiornato vocabolario tecnico agronomico.
5) Capacità di apprendere
Partecipare alle lezioni e alle esercitazioni, usufruire autonomamente del materiale messo a disposizione faciliterà il consolidamento delle proprie capacità di apprendimento, permettendo ad esempio di:
• stimolare un autonomo programma di aggiornamento continuo delle conoscenze
• individuare in autonomia le modalità per acquisire informazioni dalle conoscenze esperienziali degli agricoltori e dalle conoscenze professionali degli agronomi
• individuare e utilizzare le fonti di informazioni più utili al personale aggiornamento.

Scheda Docente

Programma del corso

Didattica frontale 34 ore:
Definizioni e generalità sugli insetti di possibile nuova introduzione sul territorio nazionale. I regimi alimentari degli insetti. La fenologia degli insetti e delle piante. Le logiche del commercio globale come fattore di rischio nei movimenti degli insetti. Le logiche HUB e SPOKE nello spostamento degli insetti. La IPPC e la EPPO. Il Pest Risk Analysis (PRA). Il servizio fitosanitario centrale e il servizio fitosanitario regionale.

Casi studio e strategie di controllo integrato e biologico contro alcuni fitofagi di recente introduzione sul territorio europeo e di interesse agrario. Durante il corso saranno svolti numerosi seminari con docenti, personalità riconosciute del mondo scientifico e tecnico, esperte nel settore del controllo a basso impatto ambientale degli insetti fitofagi.

Esercitazioni 8 ore:
Saranno svolte esercitazioni presso primarie aziende agricole dell'area della Tuscia per permettere agli studenti l'incontro con agronomi specializzati nei sistemi di controllo delle avversità biotiche in agricoltura.
Laboratorio 6 ore:
Durante il corso, inoltre, sarà svolta una attività sperimentale, tramite lavoro di gruppo, per sviluppare le capacità di interpretazione delle tipologie di insetto a rischio di ingresso sul territorio nazionale e ipotesi di formulazione della relativa migliore strategia di controllo a basso impatto ambientale.

Modalità Esame

Il giudizio e il voto finale terranno conto della conoscenza e dei concetti acquisiti, della capacità di analisi dei problemi, di collegare conoscenze interdisciplinari, di formulare ipotesi e di giudizi, della padronanza e chiarezza di espressione ed esposizione. Sarà richiesta la costruzione di una scheda di presentazione di un insetto fitofago presente nella Alert List EPPO. Lo studente avrà a disposizione 30 minuti di tempo per sviluppare la scheda. Lo studente avrà poi a disposizione 30 minuti per la presentazione della scheda.

Testi adottati

Testi adottati
Materiale didattico fornito dal docente e messo a disposizione dello studente sulla piattaforma Google Classroom UNITUS.

Modalità di frequenza

Saranno previste lezioni frontali, seminari svolti da esperti nazionali ed internazionali, esercitazioni in aula e attività in aziende selezionate della provincia di Viterbo.

Bibliografia

Testi di riferimento:
Pollini A. - Manuale di Entomologia applicata - Edagricole, Bologna
Tremblay E. - Entomologia agraria - Liguori Editore. Napoli.
Maurizio Severini e Simone Pesolillo - Modelli per la difesa delle piante. Aracne Editrice.
Viggiani G. - Lotta biologica e integrata nella difesa fitosanitaria. Vol.2: Lotta integrata - Liguori Editore, Napoli, 1994
AA.VV. Edible insects: Future prospects for food and feed security. FAO Forestry Paper 171. 2013. 187 pp.

STRATEGIE IN PATOLOGIA VEGETALE

SARA FRANCESCONI

Primo Semestre6AGR/12ita

Obiettivi formativi

Strategie Ecosostenibili nella Protezione delle Colture Agrarie (parte di Patologia Vegetale) è un insegnamento che si pone gli obiettivi di:
1) Evidenziare le principali caratteristiche dei batteri e dei funghi fitopatogeni;
2) Trasferire le conoscenze in merito ai principi ecosostenibili di difesa fitopatologica;
3) Fornire le conoscenze pratico-applicative fitoiatriche con particolare riferimento agli agrofarmaci ammessi in regime di agricoltura ecosotenibile e biologica per la protezione delle colture agrarie;

Scheda Docente

Programma del corso

Richiami di base sulla patologia vegetale, batteri, funghi e virus. Strategie convenzionali per il controllo delle fitopatie: pesticidi convenzionali (fungicidi e sali di rame), varietà resistenti, tecniche agronomiche, modelli previsionali. Strategie innovative per il controllo delle fitopatie: il new green deal e la riduzione dei pesticidi in agricoltura, sostituti naturali dei pesticidi convenzionali, sostanze di origine naturale, microrganismi antagonisti, le nanotecnologie per la protezione delle piante, la fenomica, gli organismi geneticamente modificati. Diagnostica convenzionale e classica, tecniche sierologiche, tecniche molecolari, tecniche di detection di campo.

Modalità Esame

All'inizio del corso verrà assegnato un caso studio ad ogni studente sulla base del quale lo studente dovrà svolgere una presentazione power point. All'inizio del corso si deciderà se lo studente dovrà presentare il progetto durante il corso in modalità flipped classroom o durante la sessione di esame, in dipendenza dalla numerosità del corso. Seguiranno delle domande che verranno effettuate durante la sessione di esame.

Testi adottati

Slide del docente e approfondimenti forniti dal docente

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali, uscite didattiche, laboratorio

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

Slide del docente e approfondimenti forniti dal docente

NUOVO GRUPPO EXTRACURRICULARE - -- -
ESERCIZIO E PRATICA PROFESSIONALEPrimo Semestre8AGR/01ita

Obiettivi formativi

Il corso è organizzato su due moduli.
Il primo prevede lezioni sul quadro normativo per l'esercizio delle libere professioni, il codice deontologico e l'organizzazione del sistema ordinistico.
Il secondo prevede lezioni di approfondimento di specifici argomenti di estimo e seminari a carattere monografico su problematiche di interesse professionale

Il superamento dell'esame di accertamento finale conferisce idoneità alla seconda prova dell'esame di abilitazione professionale per la figura di Dottore Agronomo e Forestale.

ELEMENTI DI SICUREZZA MODULO APrimo Semestre4AGR/09ita

Obiettivi formativi

Fondamenti della sicurezza sul lavoro e apprendimento delle metodologie di analisi di rischio e delle ricadute applicative per le stesse.

IMPACT AND ADAPTATION OF LIVESTOCK SYSTEMS TO CLIMATE CHANGEPrimo Semestre3AGR/19ita

Obiettivi formativi

L'insegnamento ha l’obiettivo generale di far acquisire conoscenze sull’effetto dei cambiamenti climatici sulla fisiologia, il metabolismo, la produzione, il benessere e la salute degli animali in produzione zootecnica e sui sistemi di adattamento utili a ridurre l’effetto negativo della esposizione degli animali alle condizioni di stress da caldo.
1) Conoscenza e capacità di comprensione – Lo/a studente/ssa maturerà le conoscenze di base e avanzate relative agli effetti che i cambiamenti climatici (global warming) hanno sulla salute e sulla efficienza produttiva degli animali in produzione zootecnica.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate - Le conoscenze e le capacità acquisite permetteranno allo/a studente/ssa di applicare le conoscenze a casi di studio inerenti alla gestione di animali in produzione zootecnica esposti a condizioni di stress da caldo.
3) Autonomia di giudizio – Lo/a studente/ssa avrà la capacità di elaborare proprie valutazioni in autonomia in merito alla risoluzione di problemi relativi alla gestione di animali in produzione zootecnica esposti a condizioni di stress da caldo.
4) Abilità comunicative – Lo/a studente/ssa sarà in grado di comunicare efficacemente quanto appreso facendo ricorso ad un linguaggio idoneo, chiaro e altamente professionale.
5) Capacità di apprendere – Lo/a studente/ssa svilupperà un approccio critico alla valutazione dello stato di benessere di animali esposti a condizioni di stress da caldo.

CARTOGRAFIA E MONITORAGGIO DIGITALE DEI SUOLIPrimo Semestre6AGR/14ita

Obiettivi formativi

Obiettivo principale del corso è fornire conoscenze sui metodi e gli strumenti per l’osservazione e l’analisi del territorio fornendo conoscenze avanzate relative ai Sistemi Informativi Geografici, al Remote Sensing e alle analisi spaziali di dati territoriali.

Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente acquisirà competenze specifiche relative all’acquisizione di dati georeferenziati reperibili dai principali data base (quali AD ES. geoportale nazionale, banca dati ISTAT; Copernicus; WEB GIS regionale, ecc.), alla analisi ed elaborazione di tali dati ed alla produzione di dati georeferenziati da monitoraggio o derivate da analisi spaziali. Quando possibile gli studenti saranno coinvolti nelle attività connesse con progetti di ricerca in corso.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso lo studente conoscerà gli elementi fondamentali della cartografia e della rappresentazione cartografica digitale; sarà in grado di realizzare carte tematiche relative agli elementi del territorio, saprà condurre analisi spaziali dei diversi fenomeni e saprà creare un progetto cartografico. Avrà acquisito competenze nell’uso dei software GIS e nell’impiego di immagini telerilevate per le analisi territoriali.

Autonomia di giudizio
Il corso è volto allo sviluppo di capacità di analisi alla scala territoriale con l’obiettivo di proporre soluzioni tecnico applicative.

Abilità comunicative
Lo studente dovrà produrre un elaborato di esame applicando le conoscenze acquisite conducendo parte del lavoro in autonomia e parte in gruppo per promuovere la capacità di apprendimento e l’autonomia di lavoro.

Capacità di apprendere
Durante il corso lo studente potrà sviluppare le capacità di apprendimento attraverso una partecipazione attiva. Durante le lezioni lo studente avrà la possibilità di individuare le modalità di acquisizione e aggiornamento delle informazioni, selezionare e utilizzare le fonti più utili, applicare le conoscenze acquisite e verificare il proprio livello di apprendimento.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
14841 - POLITICHE AGRICOLE E GESTIONE DELL'IMPRESA - 12- -

Obiettivi formativi

Il Corso si propone di sviluppare la conoscenza e la capacità di comprensione delle condizioni di redditività e sostenibilità finanziarie di un’azienda agricola attraverso la capacità di ricostruire:
a. le caratteristiche tecnico-strutturali ed economiche della fattoria, inquadrando ed attribuendo un valore economico agli elementi del Capitale Circolante, Capitale Fisso (qui determinando le quote di ammortamento), Capitale di Terzi, e Capitale Netto (inizio e fine dell’esercizio amministrativo).
b. Il valore dei Ricavi totali, dei Costi Variabili, del Valore Aggiunto, del Reddito Lordo, dei Costi Fissi, del Reddito Operativo e Netto, delle principali Imposte e tasse applicate in agricoltura.
c. Le disponibilità e il fabbisogno di lavoro delle varie attività aziendali.
d. La redditività dell’azienda agricola con la stima del reddito da capitale, e del reddito da lavoro.
e. Le condizioni generali dell'assetto patrimoniale con la rilevanza dei vari tipi di capitali di terzi e dei vari tipi d'indebitamento.
f. Le condizioni finanziarie delle aziende agricole e la loro capacità di generare flussi di cassa e liquidità per contrastare i processi di obsolescenza e senescenza, nonché sostenere il processo di investimento.

Tutte queste acquisizioni dovranno sviluppare conoscenza e capacità di comprensione applicate a fattorie reali attraverso una capacità di progettare attività di gestione e d'investimento in agricoltura, in particolare, specificando il Business Plan di un progetto di investimento in un'azienda agricola.

Autonomia di giudizio sarà sviluppata elaborando i dati di un'azienda agricola reale, specificando il suo stato patrimoniale, il conto economico e le principali caratteristiche strutturali e tecniche. Basandosi su quei dati lo studente dovrà ricostruire un progetto d'investimento per quell'azienda, verificandone la sostenibilità economica e finanziaria tramite il calcolo degli indicatori di ROI, ROE, ROS, degli indici patrimoniali e degli indicatori finanziari di flusso di cassa. Lo studente dovrà anche saper ricostruire la valutazione di un progetto tramite l'Analisi Costi-Benefici.

L’abilità comunicativa dello studente sarà sviluppata preparando e presentando una relazione basata su diapositive Powerpoint e relativa alla condizione economica e finanziaria dell’azienda e dei risultati del progetto d’investimento.

La capacità di apprendere sarà sviluppata e valutata con riferimento allo sviluppo di un progetto di investimento, ideato in maniera autonoma e originale dallo studente in base ai dati di un’azienda agricola reale forniti dal docente.

POLITICHE AGRICOLE ED EVOLUZIONE DEL MERCATO

SIMONE SEVERINI

Secondo Semestre6AGR/01ita

Obiettivi formativi

Il corso intende sviluppare conoscenze e la capacità di comprendere la politica agricola e i mercati dei prodotti agro-alimentari. Più in particolare, il corso è focalizzato su: a) i processi economici che caratterizzano i mercati nazionali ed internazionali dei prodotti agro-alimentari, nonché l’evoluzione strutturale del sistema agro-alimentare; b) il ruolo delle Politiche Agricole dell’UE nella gestione dei mercati agricoli, nel perseguimento della sostenibilità ambientale, nella determinazione dei risultati e delle scelte economiche delle imprese agricole e nello sviluppo rurale.
Tali conoscenze e questa capacità di comprensione dovranno essere applicate alla realtà economica in cui i laureati magistrali opereranno.
L’obiettivo è che essi possano sviluppare in questo modo una autonoma capacità di giudizio sui temi della sostenibilità economica delle realtà settoriali in cui i laureati opereranno, delle attività produttive che si realizzano all’interno del sistema agro-alimentare e dei mercati agro-alimentari.
Per questo motivo si intende sviluppare una abilità comunicativa adeguata ad operare in attività professionali connesse all’applicazione delle politiche agricole e di sviluppo rurale e al funzionamento dei mercati agroalimentari.
L’ultimo obiettivo è quello di sviluppare nei laureati una adeguata capacità di apprendere soprattutto in ambito di formazione permanente per potersi adeguare alle continue evoluzioni delle politiche agricole e di sviluppo rurale, nonché delle condizioni di mercato.


Scheda Docente

Programma del corso

Parte A. Caratteristiche ed evoluzione dei mercati dei prodotti agroalimentari (3 CFU).

Introduzione: Trasformare i nostri sistemi alimentari per un mondo sostenibile senza fame.

A.1. Struttura del sistema agroalimentare (SAA):
Settori “a monte” e “a valle” di quello agricolo: imprese e mercati.
Mercati alla produzione e al consumo: funzioni e margini di mercato.
Relazioni che il settore agricolo intrattiene con altri settori economici e bioeconomia.
Il settore agricolo nell’economia complessiva italiana: PIL, Valore Aggiunto, Consumi Intermedi; Produttività del lavoro nel settore agricolo rispetto agli altri settori.
Altre funzioni del settore agricolo.
Il concetto di Bio-economia.
Agricoltura Digitale: una prospettiva economica

A.2. Bilancia commerciale agroalimentare italiana:
Rappresentazione grafica dei mercati aperti.
Cenni al commercio estero di beni agro-alimentari in Italia:
• indici per l’analisi della bilancia commerciale (CA, TA, SC, SN, VC, Prop. Export)
• la bilancia commerciale italiana dei prodotti agricoli e dei prodotti agroindustriali
principali paesi di origine delle importazioni e di destinazione delle esportazioni italiane.

A.3. Tendenze evolutive dei mercati e dei prezzi dei prodotti agricoli:
Margini di mercato.
Caratteristiche dei mercati in concorrenza perfetta e loro rappresentazione grafica.
Elementi di non concorrenzialità nei mercati dei prodotti agricoli. Calcolo dei rapporti di concentrazione.
Trend di lungo periodo dei prezzi dei prodotti agricoli e suoi effetti sul settore agricolo.
Variabilità dei prezzi dei prodotti agricoli.

A.4. Rischiosità delle attività imprenditoriali:
Drivers della sicurezza alimentare in Europa.
Fattori che la determinano ed effetti sui risultati economici delle imprese agricole
Gestione del rischio in agricoltura.

Parte B. Politica agricola (3 CFU).

B.1. Elementi introduttivi sulla Politica Agricola Comunitaria (PAC).
• Le ragioni dell’intervento pubblico a sostegno del settore agricolo.
• Rilevanza del sostegno accordato mediante le politiche agricole nel mondo.
• Istituzioni, norme e finanziamento dell’UE.
• Obiettivi, struttura ed evoluzione storica della PAC.

B.2. I pilastro della PAC (Politiche di mercato e di sostegno diretto del reddito).
• L’Organizzazione Comune di Mercato unica (OCM): definizione, struttura e strumenti. La politica dei prezzi: meccanismi di sostegno dei prezzi, effetti economici e distributivi. L’OCM ortofrutta e il ruolo delle Organizzazioni dei Produttori e delle Associazioni delle OP.
• Il regime dei pagamenti diretti; il pagamento di base, il pagamento ecologico e le altre tipologie di pagamenti diretti. L’agricoltore attivo.
• La PAC e i negoziati internazionali in tema di commercio internazionale di prodotti agricoli: l'Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organization).
• Le politiche per i prodotti di qualità.

B.3. II pilastro della PAC (Politiche di sviluppo rurale).
• Parte generale: Definizione, obiettivi e principi generali della politica di sviluppo rurale. Finanziamento della politica di sviluppo rurale. Le competenze dell’UE, nazionali e regionali in tema di sviluppo rurale. Struttura generale delle politiche di sviluppo rurale. La nuova politica di sviluppo rurale: obiettivi, priorità, focus areas e azioni chiave. Le risorse finanziarie. Partenariato europeo per l’innovazione.

• Parte speciale: La struttura del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lazio: analisi SWOT, zonizzazione, priorità, finanziamento.
Analisi di alcune misure: Investimenti in asset fisici; sviluppo delle aziende agricole; cooperazione; regimi di qualità prodotti agricoli e alimentari; indennità zone svantaggiate; misure per la gestione del rischio; pagamenti agro-climatico- ambientali; agricoltura biologica. Contenuti e modalità di presentazione della domanda di partecipazione alle misure.

Modalità Esame

La verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi si realizza attraverso una prova orale che si si basa su tre domande relative ai temi indicati nel programma. Il giudizio e il voto finale terrà conto dei risultati della prova orale. Il giudizio considera la conoscenza dei concetti acquisiti e la capacità di analisi dei problemi, di collegare conoscenze interdisciplinari, di formulare ipotesi e di giudizi, nonché la padronanza e chiarezza di espressione ed esposizione. Ogni domanda della prova orale viene valutata con un punteggio da 0 a 10.
Per gli studenti frequentanti, è prevista una prova scritta in itinere che serve a verificare e a far verificare agli studenti il grado di preparazione che si sta acquisendo, per stimolarli a seguire il corso e per identificare eventuali problemi. Quest’ultimo aspetto è utile per effettuare eventuali interventi correttivi nel programma e ritornare con le lezioni su alcune parti del programma risultate poco chiare. Tale prova si compone di 10 diverse domande sia a risposta aperta e chiusa, sia relative a esercizi numerici e grafici. Tale prova è valutata in trentesimi considerando fino a tre punti per ciascuna domanda. Essa può essere utilizzata al fine della valutazione complessiva e, in caso di accettazione da parte dello studente, va a fare media con il voto della prova orale.

Testi adottati

Messori F. e Ferretti F., "Economia del mercato agro-alimentare". Edagricole. 2010 Pagine: 2-44.
Mariani A. e Viganò E. "Il Sistema Agroalimentare dell'Unione Europea". Carocci Editore. Roma, 2002. Pagine: 91-114; 175-186.
Severini S.. Appunti.
Severini S. Presentazioni varie.
Sotte F. “La politica agricola europea. Storia e analisi”. Firenze University Press. 2023. - https://agriregionieuropa.univpm.it/it/content/journal/la-storia-della-pac

Modalità di svolgimento

Gli obiettivi formativi sono conseguiti mediante lezioni frontali, esercitazioni in aula, lavoro di gruppo, verifiche di apprendimento, nonché seminari con operatori del settore e visite tecniche presso realtà produttive e professionali.

Modalità di frequenza

Nelle aule assegnate.

Bibliografia

CREA (2022). "L'agricoltura italiana conta 2022". Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi di economia agraria - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia (CREA), Roma. https://www.crea.gov.it/documents/68457/0/ITACONTA+2022_ITA_WEB.pdf/e1c4f49f-5fc4-12eb-180a-07327db02f90?t=1671525618819

GESTIONE DELL’IMPRESA AGRICOLA E ANALISI DEGLI INVESTIMENTI

GABRIELE DONO

Secondo Semestre6AGR/01ita

Obiettivi formativi

La conoscenza sviluppata nella Laurea Magistrale di Scienze Agrarie e Ambientali LM69 richiede che lo studente, futuro agronomo, oltre a saper valutare le condizioni di redditività in cui opera l’impresa agricola, sappia identificare i possibili miglioramenti nella sua gestione, nonché gli investimenti che possono preservarne e svilupparne la capacità competitiva.
Questa conoscenza e capacità di comprensione dev’essere relativa a tre elementi:
1. Procedure di determinazione del reddito delle imprese agricole, nonché di valutare la redditività dei capitali investiti e del lavoro svolto dall’imprenditore e dai suoi coadiuvanti familiari.
2. Adattamento alle peculiarità delle imprese agricole dei metodi classici per determinare e valutare l’assetto patrimoniale (indici e margini di breve e lungo periodo), nonché le condizioni finanziarie [flussi di cassa operativi (FCFO) e destinati alle fonti di finanziamento interne (FCFE)].
3. Costruzione del business plan di un progetto di investimento in un’impresa agricola che ne individui le caratteristiche tecnico-economiche, patrimoniali e finanziarie nelle condizioni pre-investimento; le modifiche di tali condizioni nella fase di attuazione dell'investimento; l’assetto tecnico-economico, patrimoniale e finanziario dell'impresa con l'investimento in esercizio.
L’acquisizione di questa conoscenza sarà verificata con una prova scritta alla fine del periodo di svolgimento delle lezioni.
L’autonomia di giudizio e la capacità di apprendere dello studente è conseguita sviluppando un lavoro di analisi e progettazione di un investimento o di una modifica gestionale. A tale scopo, gli studenti sono divisi in gruppi cui sono forniti i dati di fattorie reali, estratte in forma anonima dalla Rete d'Informazione Contabile Agricola (RICA). Gli studenti devono formulare autonomamente un giudizio sulla condizione tecnico-economica, patrimoniale e finanziaria di tali fattorie. Poi, devono mostrare capacità di apprendere definendo per quelle fattorie le peculiarità tecnico-economiche di un’ipotesi d’investimento, di cui devono valutare le implicazioni tecnico-economiche, patrimoniali e finanziarie dell’attuazione. Il progetto va presentato con relazione scritta, corredata da tabelle Excel relative alle varie analisi tecniche, economiche e finanziarie.
L’abilità nel comunicare le peculiarità e i risultati del progetto va espressa in una prova orale, definita come presentazione di una richiesta di finanziamento a un ente bancario o a un'istituzione pubblica. Gli studenti di ogni gruppo, ricorrendo a presentazioni PowerPoint, a turno e con riferimento alle varie sezioni del progetto, dovranno descrivere le condizioni della fattoria nel periodo pre-investimento, nella fase di attuazione dell’investimento e nella situazione dell’investimento a regime.

Scheda Docente

Programma del corso

DETERMINAZIONE DEL REDDITO E DELLA REDDITIVITÀ NELLE IMPRESE AGRICOLE
Struttura della azienda agricola e caratteristiche delle tecniche produttive. Il lavoro impiegato dalla farm. Aspetti strutturali, tecnici ed economici dell'azienda agricola con riferimenti alla produzione corilicola, all'allevamento ovino e all'allevamento bovino da latte. Lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico dell'azienda agricola. Investimenti, indebitamento e calcolo delle rate di restituzione dei capitali presi a prestito. Indici per una valutazione economica dei risultati economici di un'azienda agricola. La rimunerazione ai fattori produttivi forniti dall'imprenditore e dalla sua famiglia. Indici di redditività (redditività dei capitali investiti - redditività del lavoro svolto dall'imprenditore e dalla sua famiglia). Il sostegno pubblico e i risultati economici dell'azienda agricola senza gli aiuti pubblici: il caso del pagamento unico aziendale (PUA).

LA DETERMINAZIONE DELLA REDDITIVITÀ, DELL'ASSETTO PATRIMONIALE E DELLA SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA IN UN'AZIENDA CHE PRODUCE LATTE OVINO
Introduzione.
Aspetti generali della gestione dell'impresa. Appezzamenti gestiti: costi di acquisizione e realizzazione degli impianti arborei. Capitali a logorio parziale: quote di ammortamento e restituzione dei debiti. Il calcolo delle rate di restituzione dei capitali presi a prestito. Il lavoro impiegato da un'azienda ovina da latte. Aspetti tecnico-economici dell'allevamento ovino da latte. Lo Stato Patrimoniale di un'impresa ovina da latte. Il Conto Economico dell'impresa ovina da latte. Indicatori per valutare i risultati dell'impresa ovina da latte. Il compenso ai fattori produttivi forniti dall'imprenditore e dalla sua famiglia. Indicatori di redditività. Indicatori di assetto patrimoniale (margini e quozienti di breve e di lungo periodo)e finanziario (flussi di cassa). I risultati dell'azienda ovina da latte senza il Pagamento unico aziendale (PUA). La produzione di liquidità per restituire il debito (FCFO-FCFE).

LA VALUTAZIONE DEL PROGETTO D'INVESTIMENTO DI UN'AZIENDA BOVINA DA LATTE CHE RICHIEDE UN CONTRIBUTO PSR PER ACQUISTARE MACCHINARI.
La Situazione Patrimoniale nell'anno che precede l'investimento. Il Conto Economico nell'anno che precede l'investimento. Il cambiamento nell'anno in cui si realizza l'investimento. Il cambiamento dell'assetto dell’azienda bovina da latte nell'anno finale del processo. Il giudizio sintetico e i criteri di ammissibilità dei business plan per il PSR della Regione Lazio.

LA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI MEDIANTE L'ANALISI COSTI-BENEFICI
L'Analisi Costi-Benefici. Il calcolo del valore attuale dei benefici e dei costi. Le applicazioni dell'Analisi Costi-Benefici. La definizione degli obiettivi. Gli effetti dell'investimento. Il caso della realizzazione di un impianto di ciliegio.

ESERCITAZIONI PRATICHE
Le esercitazioni pratiche prevedono l'analisi di aziende agricole reali, i cui dati vengono estratti, completamente anonimi, dalla Rete d'Informazione Contabile Agricola (RICA). Gli studenti sono guidati a definire la struttura economica e finanziaria di tali aziende, e a valutarne la condizione economica, patrimoniale e finanziaria usando i relativi indici. Inoltre, gli studenti sono guidati nel definire le caratteristiche tecniche ed economiche di una ipotesi di investimento (arboricoltura, zootecnia, coltivazioni erbacee, orticoltura e serre, trasformazione dei prodotti, agriturismo, macchinari e attrezzature, strutture agricole) e nel valutare le implicazioni economiche, patrimoniali e finanziarie della sua attuazione.

Modalità Esame

Lo studente dovrà sottoporsi a una prova scritta e a una prova di realizzazione di un progetto d'investimento in un'azienda agricola.
La prova scritta avrà luogo nel periodo di svolgimento dell'insegnamento. Essa riguarderà la sezione teorica del programma e avrà l'obiettivo di verificare la conoscenza dei metodi di valutazione della redditività, dell'assetto patrimoniale e della condizione finanziaria delle attività produttive agricole. Lo stesso vale per le caratteristiche teoriche dell'analisi costi-benefici. A questa prova sarà attribuito un punteggio in trentesimi.
Lo studente che durante il periodo di svolgimento del corso non riesce a partecipare alla prova scritta la affronterà all'atto della consegna del progetto. Questa deve avvenire almeno 7 giorni prima della seduta di esame.

La realizzazione del progetto d'investimento avverrà sulla base di dati di un'azienda agricola reale, estratta in forma anonima dalla rete RICA. Il docente dividerà gli studenti che seguono il Corso in gruppi di 1, 2, 3 o 4 persone, a ognuno dei quali saranno forniti i dati di un'azienda. Nel periodo di svolgimento delle lezioni, come attività di esercitazione e di approfondimento, il docente assisterà i vari gruppi nella preparazione del loro progetto. Alla fine, i vari gruppi consegneranno il progetto scritto al docente e lo esporranno in una seduta di esame. Il docente attribuirà una votazione in trentesimi al progetto ed una votazione in trentesimi all'esposizione di ogni singolo studente.

Il punteggio finale del singolo studente sarà la media tra il punteggio della sua prova scritta, il punteggio del progetto e il punteggio della sua esposizione del progetto. L'esame sarà superato se la media di questi tre punteggi è maggiore o uguale a 18/30.

Testi adottati

Economia e Gestione dell'Azienda Agraria, Gabriele Dono, 2024 editore Fernandez, Viterbo

- parte 1 - elementi di base per l'analisi economica, patrimoniale e finanziaria nelle aziende agricole;
- parte 2a - indicatori patrimoniali e finanziari in un'azienda ovina da latte;
- parte 2b - Business Plan per l'investimento in un'aziende bovina da latte;
- parte 3 - Analisi Costi-Benefici.

Modalità di svolgimento

L'insegnamento si svolgerà con lezioni ed esercitazioni in classe.
Le lezioni e le esercitazioni pratiche riguardano i dati tecnici-strutturali ed economici di aziende agricole reali, estratti in maniera anonima dalla Rete d'Informazione Contabile Agricola (RICA). Le esercitazioni guidano gli studenti ad inquadrare e attribuire un valore economico agli elementi del Capitale Circolante, Capitale Fisso (qui determinando le quote di ammortamento), Capitale di Terzi, e Capitale Netto (inizio e fine dell’esercizio amministrativo). Poi, guidano gli studenti a definire il valore degli Introiti, dei Costi Variabili, del Valore Aggiunto, del Reddito Lordo, dei Costi Fissi, del Reddito Operativo e Netto, delle principali Imposte e tasse applicate in agricoltura. Poi, li guidano a valutare la redditività dell’azienda agricola con la stima del reddito da capitale, e del reddito da lavoro. Allo stesso modo, gli studenti saranno guidati a valutare l'assetto patrimoniale e finanziario delle aziende agricole. Tutti questi elementi serviranno a ricostruire il Business Plan di un progetto di investimento in un'azienda agricola. Gli studenti saranno divisi in gruppi di 4-5 unità ad ognuno dei quali sarà fornito l'insieme dei dati che riguardano lo stato patrimoniale, il conto economico e le principali caratteristiche strutturali e tecniche di un'azienda agricola reale. Basandosi su quei dati gli studenti dovranno ricostruire un progetto d'investimento di quell'azienda, verificandone la sostenibilità economica e finanziaria tramite il calcolo degli indicatori di ROI, ROE, ROS, degli indici patrimoniali e degli indicatori finanziari di flusso di cassa. Le esercitazioni serviranno a discutere i problemi di specificazione dei risultati economici e patrimoniali delle attività aziendali e di costruzione del progetto d'investimento.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, anche se lo studente è invitato a seguire le lezioni del Corso che si terranno con due sedute settimanali, della durata di 2 ore ciascuna.

La modalità didattica prevede due fasi: la prima con lezioni di tipo teorico, la seconda con esercitazioni per la costruzione del bilancio e di un progetto d'investimento in un'azienda agricola e la sua valutazione economica e finanziaria. Le esercitazioni sulla costruzione del bilancio e del progetto d'investimento sono basate su dati reali di aziende agricole che saranno consegnati agli studenti nelle prime lezioni del Corso.

Più specificamente, la prima fase del Corso dura circa 25 ore e prevede lezioni frontali di tipo classico, dedicate alle basi teoriche sulla costruzione del bilancio economico dell'azienda agraria, nonché sulla valutazione delle sue condizioni di redditività, di assetto patrimoniale e di sostenibilità finanziaria. Questa fase si svolge nella prima metà del Corso ed è condotta confrontando il sistema classico di compilazione e riclassificazione del bilancio economico, con il sistema adottato dalla Rete d'Informazione Contabile Agraria (RICA), gestita dal CREA-PB. Alla fine di questa fase lo studente sarà sottoposto a una verifica scritta (esonero) delle conoscenze acquisite cui sarà associato un voto: questo voto peserà per un terzo dell'esito finale della prova di esame.

La seconda fase del Corso dura circa 25 ore ed è costituita da esercitazioni sulla costruzione del bilancio economico e di un progetto d'investimento in un'azienda agricola reale. Queste esercitazioni si basano su dati tecnici, strutturali ed economici di aziende agricole reali. Esse approfondiscono anche le problematiche delle aziende i cui dati saranno stati consegnati ad ognuno dei gruppi di studenti costituiti nelle prime lezioni del Corso. Le esercitazioni riguardano i problemi di costruzione del bilancio economico delle varie tipologie di azienda (zootecniche da latte e da carne, arboricole, in serra e in pieno campo, ecc.) nonché delle varie tipologie di progetto d'investimento (rinnovo del parco macchine, impianto di nuovi frutteti, costruzione di nuove stalle e di impianti di trasformazione, commercializzazione dei prodotti e agriturismo, ecc.). Approfondimenti saranno svolti per chiarire i dubbi degli studenti sui dati aziendali forniti a ogni gruppo di lavoro e sui problemi posti dall'investimento di cui vogliono valutare le implicazioni sulla redditività aziendale, l'assetto patrimoniale e la condizione finanziaria.

Bibliografia

Baumol, W., Panzer, J. and Willig, R., 1982, Contestable Markets and the Theory of Industry Structure, New York, Harcourt Brace, Jovanovich.
Bruni F., Franco S., 2003, Economia dell’impresa e dell’azienda agraria, FrancoAngeli, Milano.
Bruni F., 2000, Lezioni di Contabilità Agraria, collana DEAR, sezione Materiali didattici, Università degli Studi della Tuscia, Viterbo.
Cerioli, D. (2016) – Costo del lavoro: profili retributivi, contributivi e fiscali, Diritto & Pratica del Lavoro, 42/2016.
De Benedictis, M., Cosentino V. (1979) – Economia dell’Azienda Agraria, Il Mulino, Bologna.
De Luca G., De Rosa C., Minieri S., Verrilli A., 2014, Dizionario di Economia Politica Gruppo Editoriale Esselibri - Simone, Napoli
Fontana C., 2017, La fiscalità delle imprese agricole. G. Giappichelli Editore – Torino Galbraith J.K., II nuovo stato industriale, Einaudi, Torino, 1968
Giacinti R., Tellarini V., Salvini E., Di Iacovo F., Andreoli M., Moruzzo R., Olivieri D., 2002, Analisi e gestione economico-contabile per l’impresa agro-zootecnica, Franco Angeli,
Milano.
Giunta e Pisani, 2008, Il bilancio, APOGEO, Milano
Grillenzoni M., Grittani G. e Malagoli C., 2007, ESTIMO, Manuale di Ingegneria Civile e Ambientale, ZANICHELLI, Bologna, 2007.
Iacoponi L., Romiti R., 1994, Economia e Politica Agraria, Edizioni Agricole del Sole 24 Ore, Bologna.
Malagoli C., 2007, Estimo territoriale e ambientale, ARACNE EDITRICE, Roma, 2007, pagg. 487.
Mantino F., a cura di, 1995, – Impresa Agraria e dintorni. Contributi allo studio dell’impresa e delle sue trasformazioni nel territorio. Studi & Ricerche INEA.
Marenco G., 1995, “L’economia dell’azienda agraria serpieriana fra concezione aziendalistica e teoria manageriale dell’impresa” in Marinelli A., Nanni P. (a cura di) Arrigo
Serpieri e la sua costruzione teorica tra economia politica e realtà settoriale, Officine Grafiche Stianti, Firenze.
Marris R.L., La teoria economica del capitalismo manageriale, Einaudi, 1972 126
Mazzapicchio. G., 2004, Tesi di Laurea: Un tentativo di verifica della congruità dei Valori Agricoli Medi nel contesto espropriativo, relatore Prof. Lorenzo Venzi, Anno Accademico
2003/2004.
Prestamburgo M., Saccomandi V., 1995, Economia agraria, Etaslibri tutor, Milano
Simon H., Models of Thought (vol. II), Yale University Press, New Haven, CT, 1989.
Cyert RM e March JG, Teoria del comportamento dell'impresa, Franco Angeli, 1970.
Torquati B., 2003, Economia e Gestione dell’Impresa Agraria, Edizioni Agricole del Sole 24 Ore, Bologna.
Williamson O.E., 1987, Le istituzioni economiche del capitalismo. Imprese, mercati, rapporti contrattuali, Franco Angeli, Milano.
Zamagni S., 1994, Economia Politica, NIS, Roma.

15144 - METODOLOGIE DI RICERCA IN AGRICOLTURA

FEDERICA CARUCCI

Primo Semestre 6AGR/02ita

Obiettivi formativi

Il corso aspira a fornire allo studente competenze quali: comprendere le modalità di elaborazione e presentazione dei dati utilizzate in articoli tecnico-scientifici su riviste specializzate nei principali settori delle produzioni vegetali; sapere impostare in maniera corretta delle prove sperimentali; sapersi orientare nella scelta delle procedure di analisi e di presentazione dei dati sperimentali.
Risultati di apprendimento attesi:
- interpretare i risultati riportati su riviste tecniche e scientifiche;
- organizzare e riassumere datasets mediante statistica descrittiva;
- pianificare disegni sperimentali di comune utilizzo;
- svolgere autonomamente semplici elaborazioni di risultati di sperimentazioni, restituendo le informazioni importanti attraverso i grafici e le tabelle più comunemente adottati.

INSEGNAMENTI DI PROFILO - -- -
COLTURE ORTOFLORICOLE IN AMBIENTE PROTETTO

GIUSEPPE COLLA

Secondo Semestre6AGR/04ita

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI. Il corso si propone di fornire le conoscenze sul comparto delle colture protette ed in particolare gli aspetti relativi alle strutture, ai materiali di copertura, ai sistemi di climatizzazione, all’ecofisiologia e ai sistemi di coltivazione fuori suolo; inoltre, il corso fornirà le conoscenze e le competenze tecniche per la programmazione e la gestione sostenibile delle principali colture ortofloricole nei sistemi fuori suolo con particolare riferimento alle strutture serricole tipiche del bacino mediterraneo. Al termine dell'insegnamento gli studenti saranno in grado applicare le conoscenze acquisite nelle diverse realtà produttive (applying knowledge and understanding), in autonomia e con adeguata capacità critica (making judgements). Il corso porrà attenzione al miglioramento delle abilità comunicative (communication skills) nei vari contesti professionali. Gli studenti acquisiranno capacità di promuovere il proprio auto-aggiornamento (learning skills).


Scheda Docente

Programma del corso

Le colture protette in Italia, Europa e nel mondo ed indirizzi di mercato
La qualità delle produzioni orto-floricole in ambiente protetto
Mezzi per la forzatura delle colture orto-floricole
Climatizzazione delle serre
Ecofisiologia e programmazione delle produzioni
Propagazione e vivaismo
Le colture fuori suolo (classificazione, il sistema galleggiante, NFT, aeroponica, coltivazione su substrato, flusso e riflusso, tipi di substrato, soluzione nutritiva e sua gestione)
Le filiere produttive delle principali colture orto-floricole in ambiente protetto

Modalità Esame

Prova orale e formulazione scritta della soluzione nutritive

Testi adottati

Angeli F., 1988. Un migliore uso dell'energia delle serre. Franco Angeli Libri, Milano
Autori vari, 2003. Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: I fabbisogni energetici. Quaderno ARSIA 2/2003
Tesi R., 2001. Colture protette, Calderini Edagricole, Bologna
Tesi R., 2002. Colture fuori suolo in orticoltura e floricoltura, Edagricole, Bologna
Pimpini F., 2001. Principali sistemi di coltivazione fuori suolo, Veneto Agricoltura
Orticoltura. Principi e pratica. di A. Pardossi, G. Prosdocimi Gianquinto, P. Santamaria, 2018. Edagricole-New Business Media
'Biostimolanti per un'agricoltura sostenibile' Ed. Informatore Agrario. Curatori: Colla, Rouphael
'Colture fuori suolo. Idroponica e coltivazione in substrato' Edagricole. Incrocci, Malorgio, Massa.

Modalità di frequenza

Facoltativa

Bibliografia

nessuna

MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE SPECIE VEGETALI COLTIVATE

FABRIZIO OLIVIERI

Secondo Semestre6AGR/07ita

Obiettivi formativi

L’insegnamento è volto alla costituzione di programmi di miglioramento genetico di specie vegetali agrarie di interesse, con particolare attenzione al cambiamento climatico e gli stress a loro connessi, sfruttando le possibili strategie in vivo ed in vitro da poter utilizzare a tale scopo. Consentirà di acquisire conoscenze e capacità per:
- Sfruttare la biologia della pianta al fine di identificare la migliore strategia da applicare in programmi di breeding.
- Identificare il/i carattere/i genetico/i migliore/i da sfruttare per il miglioramento di una specie vegetale di interesse agrario.
- Mettere a punto sistemi tradizionali o biotecnologici per programmi di breeding, compatibilmente con le norme attualmente in vigore in Italia ed in Europa.
Risultati di apprendimento attesi
•Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione delle basi genetiche fondamentali e delle tecniche di miglioramento genetico per la costituzione di nuove varietà/ibridi.
•Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente acquisirà le capacità per applicare le nozioni multidisciplinari acquisite teoricamente, con particolare attenzione e spirito critico nello sviluppo della migliore strategia di miglioramento genetico relativa ad una data specie di interesse agrario.
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di valutare, nell’ambito di una data della specie di interesse, i vantaggi e gli svantaggi di una determinata tecnica di miglioramento genetico (sia essa tradizionale o biotecnologica), ed identificare i possibili caratteri genetici da poter utilizzare a proprio vantaggio.
• Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado di poter esporre, con spirito critico ed in modo efficace ad altri (per lo più company sementiere, ma anche agricoltori ed aziende agricole) le informazioni riguardanti un programma definito di miglioramento genetico, spiegando i motivi delle sue scelte e trovando soluzioni a possibili “bottleneck”.
• Capacità di apprendimento: I temi verranno affrontati in maniera tale da ricercare, insieme allo studente, un risvolto pratico alle tematiche trattate, che possono apparire per lo più solo teoriche, sviluppando in maniera graduale la conoscenza del corso e verificando a lezione le capacità di apprendimento intermedie attraverso domande su tematiche trattate in lezioni precedenti e, ove scelto dallo studente, mediante la valutazione di un progetto di miglioramento genetico di loro interesse.

Scheda Docente

Programma del corso

1. Introduzione: storia e ruolo del miglioramento genetico, obiettivi del miglioramento genetico, concetto di ideotipo.

2. Richiami di concetti base: Mitosi, Meiosi e leggi di Mendel

3. Cenni di botanica della riproduzione:
Morfologia e struttura fiorale, macro e microsporogenesi, macro e microgametogenesi, impollinazione, fase progamica, fecondazione, embriogenesi, sviluppo del seme e del frutto.

4. Tipi di riproduzione (riproduzione sessuata, vegetativa e apomittica), determinazione del sesso (ermafroditismo, monoicismo e dioicismo), sistema di unione (autogamia e allogamia). Maschio sterilità (genetica, citoplasmatica e genetico-citoplasmatica, maschio sterilità funzionale e condizionale). Auto incompatibilità (sporofitica e gametofitica). Apomissia controllo genetico, miglioramento genetico delle specie apomittiche obbligate e facoltative e prospettive di trasferimento dell’apomissia a specie sessuali.

5. Biologia del frutto. Allegagione e sviluppo del frutto, partenocarpia. Maturazione del frutto, mutanti della maturazione e dei pigmenti.

6. Genomica e genetica quantitativa: ereditabilità, marcatori molecolari e tipi di marcatori. Statistica applicata alla genetica. Utilizzo della bioinformatica in campo agrario.

7. Fonti di variabilità: diversità genetica e concetto di gene pool, Risorse genetiche, conservazione e caratterizzazione. Poliploidia.
L’incrocio: incrocio intra ed interspecifico, barriere sessuali tra specie, eterosi biotecnologie di ausilio all’incrocio interspecifico
Tecniche in vitro di miglioramento genetico: Colture in vitro, Trasformazione genetica, Variabilità somaclonale, ibridazione interspecifica, produzione di aploidi, Tecniche di evoluzione assistita.

8. Teoria della selezione: principi di teoria della selezione per caratteri monogenici e poligenici. Selezione di piante autogame e allogame. Selezione assistita

9. Struttura genetica delle popolazioni di specie autogame, allogame e a propagazione vegetativa e apomittiche.
Schemi di miglioramento genetico:
- in specie prevalentemente autogame, selezione in popolazioni esistenti, selezione massale e selezione per linea pura.
- Selezione in popolazioni segreganti popolazione riunita e single seed descent, aploidi raddoppiati. Metodo del reincrocio per un allele dominante e recessivo, varietà multilinee, ibridi F1 in specie autogame.
Schemi di miglioramento genetico per specie prevalentemente allogame: selezione massale concetto di selezione ricorrente, varietà sintetiche, ibridi F1 in specie allogame, impiego della maschio sterilità negli schemi di produzione degli ibridi.

10. Elementi di genetica della produzione sementiera: valutazione delle nuove costituzioni ed iscrizioni al Registro Varietale, selezione conservatrice e produzione del seme, isolamento, generazioni di moltiplicazione. Legislazione sementiera. Biotecnologie per la protezione delle varietà (uso di marcatori molecolari per la distinguibilità), stima del flusso genico e suo contenimento in varietà convenzionali e geneticamente modificate.

Seminari: gli studenti del corso saranno invitati a partecipare ad uno o due seminari di approfondimento tecnico o scientifico su argomenti del corso.
Esercitazioni: l’attività pratica sarà dedicata alla conoscenza della variabilità genetica in una specie di interesse agrario, all’esame di mutazioni coinvolte nello sviluppo fiorale, all’esecuzione di incroci controllati e ad una visita didattica ad un’azienda operante nel miglioramento e/o nella produzione sementiera di specie di interesse agrario.

Modalità Esame

Generalmente, la prova orale si articola in tre domande, di cui una su un argomento a scelta dello studente. Alternativamente, lo studente può stilare un programma di miglioramento genetico su una specie di suo interesse in luogo dell'argomento a scelta.

Testi adottati

Essendo una materia multidisciplinare, ho inserito la bibliografia di riferimento da poter consultare.

Modalità di frequenza

Fortemente consigliata la frequenza dato il carattere multidisciplinare del corso.

Bibliografia

Rao R. Leone C., Biotecnologie e genomica delle piante, Idelson Gnocchi

Barcaccia G. e Falcinelli M., Genetica e genomica, vol. II, 2005, Miglioramento genetico, Liguori.

Lorenzetti F. et al., Miglioramento genetico delle piante agrarie, 2018, Edagricole.

Ciriciofolo E. e Benincasa, Sementi: Biologia, produzione e tecnologia, 2018 Edagricole.

QUALITà E SICUREZZA DEI PRODOTTI D'ORIGINE ANIMALE

PIERPAOLO DANIELI

Secondo Semestre6AGR/18ita

Obiettivi formativi

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Lo studente acquisirà le conoscenze di avanzate per comprendere a saper descrivere i principi fondanti della politica comunitari in materia di sicurezza alimentare (EU Food Safety Policy) e le diverse dimensioni della qualità (intrinseca ed estrinseca) dei prodotti d’origine animale con specifico riferimento a: prodotti carnei, latte e prodotti lattiero caseari, uova e ovo-prodotti, prodotti dell’apicoltura, e prodotti ittici. Tra gli aspetti avanzati della qualità degli alimenti di origine animale, lo studente sarà in grado di comprendere la rilevanza delle contaminazioni (primarie e secondarie) microbiche e chimiche (elementi tossici in tracce, sostanze organiche persistenti, micotossine e altre).
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE - In relazione alle conoscenze acquisite, lo studente sarà in grado di applicare i principi generali del settore, nelle diverse declinazioni per le differenti filiere agro-zootecniche considerate, facendo ricorso ad aspetti tecnici fondati nella conoscenza dei sistemi di valutazione, nei limiti normativi vigenti e nei metodi di base e avanzati per la valutazione della qualità da molteplici punti di vista: igienico, reologico, tecnologico.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO - Le competenze e conoscenze acquisite anche nella pratica garantiranno allo studente capacità di giudizio al fine di operare scelte ragionate nello specifico settore.
ABILITÀ COMUNICATIVE - Le conoscenze acquisite consentiranno allo studente un’adeguata capacità di comunicare efficacemente con altri portatori d’interesse (allevatori, veterinari, altri operatori del settore).
CAPACITÀ DI APPRENDERE - Le capacità acquisite consentiranno allo studente di poter affrontare percorsi di autoapprendimento in base alla specifica casistica con la quale si dovrà confrontare nella vita professionale.

Scheda Docente

Programma del corso

Definizioni ed evoluzione del concetto di qualità intrinseca (organolettica, nutrizionale, igienico sanitaria, totale) applicato al settore alimentare
Introduzione alla normativa europea di settore: Food law, Pacchetto igiene e normative verticali per le diverse filiere di produzione.
Qualità estrinseca (ambientale, benessere animale, altro).
Aspetti tecnici della qualità: tecniche di laboratorio per le valutazioni quantitative di base (reologia) e avanzate (metodi molecolari per micro nutrienti, contaminanti, sostanze bioattive etc..). Elementi di microbiologia con riferimento ai principali organismi patogeni o alteranti e sostanze da essi rilasciate nella matrice causa di tossinfezione e/o tossicosi nell’uomo.
Qualità e sicurezza delle filiere dei prodotti d’origine animale: carne, latte e derivati, uova e ovoprodotti, prodotti apistici

Modalità Esame

Prima della chiusura del corso lo studente presenterà il lavoro di un proprio studio individuale attorno ad un argomento affrontato durante il corso, basandosi su lavori scientifici pubblicati sulle maggiori banche dati internazionali. Per studenti non frequentanti, lo stesso tipo di lavoro verrà presentato in modalità “tesina” almeno due settimane prima della data d’esame. La valutazione delle presentazioni o tesine comporrà il voto finale dopo la prova orale, secondo uno schema a disposizione degli studenti in Unitus Moodle assieme ai materiali didattici.

Testi adottati

Nessuno. I materiali didatti sono resi disponibili agli studenti tramite piattaforma Unitus Moodle

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali, analisi casi studio, esercitazioni s/o visite didattiche, lavoro individuale e/o di gruppo

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma ampiamente consigliata.

Bibliografia

Nessuno. I materiali didatti sono resi disponibili agli studenti tramite piattaforma Unitus Moodle

SICUREZZA DEL LAVORO IN AGRICOLTURA

MASSIMO CECCHINI

Secondo Semestre6AGR/09ita

Obiettivi formativi

L'insegnamento sarà orientato alla risoluzione di problemi, all'analisi ed alla valutazione dei rischi, alla pianificazione di idonei interventi di prevenzione e protezione, ponendo attenzione all'approfondimento in ragione dei differenti livelli di rischio. Consentirà l'acquisizione di conoscenze/abilità per:
- individuare i pericoli e valutare i rischi presenti negli ambienti di lavoro del comparto, compresi i rischi ergonomici e stress-lavoro correlato;
- individuare le misure di prevenzione e protezione specifiche per il comparto, compresi i DPI, in riferimento alla specifica natura del rischio e dell'attività lavorativa;
- contribuire ad individuare adeguate soluzioni tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza per ogni tipologia di rischio.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
• Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai fattori di rischio presenti nelle aziende agricole, forestali e della pesca e alla normativa di riferimento.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente acquisirà le capacità per applicare le conoscenze teoriche degli argomenti trattati nel corso con un significato critico per la valutazione del rischio e l'individuazione di adeguate misure di prevenzione e protezione nel rispetto delle norme vigenti.
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di identificare i pericoli, valutare i rischi e proporre le misure di prevenzione e protezione adeguate, in modo da essere il più oggettivo possibile e senza essere influenzato dai portatori di interesse.
• Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado di comunicare a terzi (datori di lavoro, clienti quali aziende agricole, aziende forestali, ecc.) in modo efficace, le informazioni sui rischi e le relative misure di prevenzione e protezione da adottare, motivando le sue scelte.
• Capacità di apprendimento: I temi verranno affrontati in modo da stimolare la volontà di apprendere, nella logica dello sviluppo graduale della conoscenza, dai rischi per la sicurezza ai rischi per la salute e quelli trasversali. La stessa logica è richiesta nella creazione di una relazione o di una presentazione di cui si terrà conto nella valutazione dell'apprendimento.

Scheda Docente

Programma del corso

Tecniche specifiche di valutazione dei rischi e analisi degli incidenti.
Ambiente e luoghi di lavoro.
- Ambienti di lavoro nei settori agricolo, zootecnico, della silvicoltura e ittico
Rischio incendio e gestione delle emergenze:
- ATEX
Rischi infortunistici:
- Macchine impianti e attrezzature agricole e forestali e attrezzature di lavoro e a bordo
- Rischio elettrico
- Rischio meccanico
- Movimentazione merci: apparecchi di sollevamento e attrezzature per trasporto merci
- Cadute dall'alto (a bordo e fuori bordo)
Rischi di natura ergonomica e legati alla organizzazione del lavoro:
- Movimentazione manuale dei carichi
- Attrezzature munite di videoterminali
Rischi di natura psico-sociale:
- Stress lavoro-correlato
- Fenomeni di mobbing e sindrome da burn-out
Agenti fisici:
- Rumore e vibrazioni nei settori agricolo, forestale e ittico.
- Atmosfere iperbariche.
Agenti chimici, cancerogeni e mutageni, amianto:
- Esposizione ad agenti chimici, cancerogeni e biologici utilizzati in agricoltura
Agenti biologici.
Rischi connessi ad attività particolari:
- Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento
- Attività su strada
- Gestione rifiuti
Rischi connessi all'assunzione di sostanze stupefacenti, psicotrope ed alcol.
Organizzazione dei processi produttivi.
Dispositivi di protezione individuali
Normativa CEI per strutture e impianti del settore agricolo, zootecnico e della pesca.

Esercitazioni: 8 ore
2 visite presso Azienda Didattico-Sperimentale con analisi della sicurezza delle macchine e dei luoghi di lavoro.
2 esercitazioni in aula per la valutazione del rischio di rumore, vibrazioni e/o movimentazione manuale dei carichi.

“Sicurezza sul lavoro in agricoltura” consente il conseguimento del “modulo B”, per il settore SP1 (agricoltura, silvicoltura, pesca) per Responsabili e Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione (previo obbligo di frequenza ad almeno il 90% delle ore). Per chi non fosse interessato al rilascio di tale attestato la frequenza alle lezioni è facoltativa.

Modalità Esame

La prova in itinere consisterà nello svolgimento di un problema pratico relativo ad uno specifico fattore di rischio.
Per la prova pratica il candidato dovrà illustrare un fattore di rischio, precedentemente assegnato, mediante una tesina in Word e/o una presentazione in Power Point. In particolare dovrà relazionare su: - descrizione del pericolo; - effetti sugli operatori; - modalità di valutazione del rischio; - normativa di riferimento; - mitigazione o bonifica del rischio (prevenzione e protezione). Altre due domande spazieranno su tutto il programma del corso. La presentazione sul fattore di rischio e le due domande saranno valutate con un punteggio da 0 a 10. Il voto finale sarà dato dalla somma delle tre singole votazioni.
Per l’attribuzione del voto si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato e della capacità di applicare i concetti appresi; saranno prese in considerazione anche la capacità di sintesi e la proprietà di linguaggio.
In situazioni critiche, come ad esempio un’elevata numerosità nella prenotazione dei candidati, o peculiarità di uno o più candidati, l'esame potrà essere svolto in forma scritta con due domande a risposta aperta, e la risoluzione di un caso pratico. Ai candidati sarà concessa un'ora e mezzo di tempo per rispondere. Inoltre, su richiesta dei singoli studenti, è possibile comunque sostenere l'esame in forma scritta o orale, a prescindere da quanto riportato nell'appello ufficiale.
Si applicheranno, in ogni caso, gli stessi criteri di valutazione precedentemente descritti.

Testi adottati

Cecchini M., Monarca D., CD Rom "Sicurezza del lavoro in agricoltura" (disponibile on-line al link: https://moodle.unitus.it/moodle/course/view.php?id=93)

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali: 40 ore

Esercitazioni: 8 ore
N. 2 visite presso l'Azienda Agraria Didattico Sperimentale con analisi della sicurezza delle macchine e degli ambienti di lavoro
N. 2 esercitazioni in aula per la valutazione del rischio da rumore, da vibrazioni e/o da movimentazione manuale dei carichi

Le lezioni e le esercitazioni saranno sviluppate in modo da fornire agli studenti gli strumenti di base per approfondire, con competenza e in modo autonomo, le conoscenze specifiche di specifici fattori di rischio, sviluppando modalità di bonifica e/o gestione in conformità alle norme vigenti. A questo scopo viene richiesto allo studente l'approfondimento di uno specifico fattore di rischio mediante lo sviluppo di una tesina o presentazione. Durante le lezioni sarà stimolato un approccio partecipativo da parte dei discenti.

N.B.: L'insegnamento "Sicurezza del lavoro in agricoltura" rilascia l'attestato del modulo B, per il settore di specializzazione SP 1 (agricoltura, silvicoltura e pesca), per Addetti e Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione aziendali (previo frequenza obbligatoria ad almeno il 90% delle ore). Per coloro che non fossero interessati al rilascio dell'attestato la frequenza delle lezioni è facoltativa.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni e alle esercitazioni è consigliata, ma non obbligatoria.

N.B.: L'insegnamento "Sicurezza del lavoro in agricoltura" rilascia l'attestato del modulo B, per il settore di specializzazione SP 1 (agricoltura, silvicoltura e pesca), per Addetti e Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione aziendali (previo frequenza obbligatoria ad almeno il 90% delle ore). Per coloro che non fossero interessati al rilascio dell'attestato la frequenza delle lezioni è facoltativa.

Bibliografia

E' possibile scaricare riferimenti bibliografici utili dal sito www.ergolab-unitus.com

14839 - SISTEMI ZOOTECNICI

BRUNO RONCHI

Secondo Semestre 6AGR/18ita

Obiettivi formativi

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE - Lo studente dovrà acquisire la capacità di apprendere gli aspetti fondamentali delle tecnologie di produzione animale, incluso il funzionamento dei principali sistemi e tecniche di allevamento di animali di interesse zootecnico, gli aspetti della qualità dei prodotti di origine animale correlati alle tecnologie di allevamento, comprese quelle più innovative volte ad aumentare la sostenibilità delle produzioni.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE - Le competenze acquisite consentiranno allo studente di applicarle a casistiche reali e/o simulate tenendo conto di aspetti rilevanti nella prospettiva professionale e scientifica, quali: saper governare i diversi sistemi produttivi (latte, carne, lana) in un’ottica di massimizzazione della qualità e della sostenibilità, ottimizzare il management dell’azienda zootecnica in funzione dell’ottenimento di prodotti di qualità e della minimizzazione dell’impronta ambientale.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO - Le competenze e conoscenze acquisite anche nella pratica garantiranno allo studente capacità di giudizio al fine di operare scelte ragionate nello specifico settore.

ABILITÀ COMUNICATIVE - Le conoscenze acquisite consentiranno allo studente un’adeguata capacità di comunicare efficacemente con altri portatori d’interesse (allevatori, veterinari, agronomi, dipendenti e collaboratori delle aziende agro-zootecniche, etc.)

CAPACITÀ DI APPRENDERE - Le capacità acquisite consentiranno allo studente di poter affrontare percorsi di autoapprendimento in base alla specifica casistica con la quale si dovrà confrontare nella vita professionale.

15171 - TESI

Secondo Semestre 20ita
INSEGNAMENTI DI PROFILO - -- -
ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO RURALE

RAFFAELE CORTIGNANI

Secondo Semestre6AGR/01ita

Obiettivi formativi

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Lo studente acquisirà una conoscenza riguardo il ruolo dell'agricoltura nel contesto delle aree rurali e la capacità di utilizzare dati di tipo economico e politico, al fine di comprendere le logiche alla base dello sviluppo rurale e delle interazioni tra aziende agricole e territori.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Le competenze acquisite consentiranno allo studente di elaborare ed analizzare dati di tipo economico e politico riguardo le aziende agricole nel contesto delle aree rurali e nell’ottica dello sviluppo sostenibile tramite l’applicazione di interventi della politica di sviluppo rurale.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Le competenze e conoscenze acquisite permetteranno allo studente di saper selezionare tra i vari interventi della politica di sviluppo rurale effettuando scelte sostenibili dal punto di vista tecnico-economico.

ABILITÀ COMUNICATIVE
Le conoscenze acquisite consentiranno allo studente un’adeguata capacità di comunicare efficacemente con altri portatori d’interesse e di collaborare con professionisti del settore riguardo alla politica di sviluppo rurale.

CAPACITÀ DI APPRENDERE
Le capacità acquisite consentiranno allo studente di poter apprendere in modo autonomo, e di poter effettuare elaborazioni ed analisi in base alla specifica casistica con la quale si dovrà confrontare nella vita professionale riguardo alla politica di sviluppo rurale.

Scheda Docente

Programma del corso

Prima parte: INTRODUZIONE ALLO SVILUPPO RURALE
- Aspetti definitori e concetti di “sviluppo” e di “rurale”
- Evoluzione del concetto di rurale nel tempo e nello spazio
- Sviluppo rurale e sostenibilità

Seconda parte: ECONOMIA DELLE AREE RURALI
- Le fonti informative e dati per l'analisi delle aree rurali
- Analisi e diagnosi territoriali
- Strategie locali per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali

Terza parte: LE POLITICHE DI SVILUPPO RURALE
- Evoluzione storica delle politiche di sviluppo rurale
- Piano Strategico della PAC 2023-2027
- Gli interventi di sviluppo rurale previsti nella programmazione 2023-2027

Quarta parte: CASI STUDIO
I casi studio analizzati affronteranno le seguenti tematiche:
- competitività del settore agricolo e forestale
- gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima
- sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali
- conoscenze, innovazione e processi di digitalizzazione

Modalità Esame

Prova scritta in itinere.
Prova orale finale con presentazione di un progetto.
L’esame finale e la relativa valutazione vengono effettuati in 3 fasi:
1. lo studente elabora e sviluppa una relazione scritta dove affronta un argomento / più argomenti del programma e consegna la relazione al docente almeno 5 giorni prima della sessione di esame
2. durante la sessione d’esame lo studente espone con l’ausilio di una presentazione in PowerPoint gli argomenti, le metodologie di analisi e i risultati principali della sua relazione
3. terminata l’esposizione, il docente effettua domande sugli argomenti oggetto della relazione scritta, e altri argomenti del programma per valutare la conoscenza complessiva dello studente
La valutazione viene effettuata considerando i seguenti aspetti:
- qualità della relazione scritta consegnata dallo studente
- capacità di esposizione e di padronanza dell’argomento trattato: dopo l’esposizione dello studente, si effettueranno domande su aspetti relativi all’argomento
- conoscenza complessiva degli argomenti: si effettueranno domande su altri argomenti del programma

Testi adottati

Materiale didattico messo a disposizione dal docente.

Modalità di svolgimento

Modalità mista: in aula con studenti in presenza e con studenti collegati in diretta streaming.

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Materiale scaricabile dai seguenti siti:
https://agriculture.ec.europa.eu/common-agricultural-policy/rural-development_it
https://www.reterurale.it/PAC_2023_27
http://www.pianetapsr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2835

FORAGGICOLTURA

ROBERTO MANCINELLI

Secondo Semestre6AGR/02ita

Obiettivi formativi

Obiettivi del corso
Il corso si pone l'obiettivo di fornire le conoscenze e capacità di comprensione anche applicate di base sulla foraggicoltura e sui sistemi foraggeri italiani.
1) Conoscenza e comprensione - Lo studente acquisirà conoscenze di base e avanzate per approcciare le principali conoscenze e comprensioni sull'implicazione delle colture foraggere negli agroecosistemi.
2) Applicare conoscenza e comprensione - Le competenze avanzate acquisite consentiranno allo studente di formulare giudizi, capacità comunicative nell'acquisizione delle competenze agronomiche per la gestione, la produzione e la valutazione delle colture foraggere in ambienti con clima mediterraneo.
3) Formulare giudizi - Lo studente avrà la capacità di sviluppare le proprie conoscenze nell'analisi della gestione di diverse colture foraggere con una comprensione critica della potenziale capacità produttiva.
4) Abilità comunicative - Lo studente sarà in grado di analizzare e comunicare ciò che ha appreso durante il corso utilizzando un linguaggio appropriato, chiaro e altamente professionale.
5) Abilità di apprendimento - Lo studente sarà in grado di sviluppare una capacità di approccio olistico nell'interpretazione dei risultati della ricerca scientifica e nella comprensione delle caratteristiche dei sistemi di coltivazione foraggera. Il corso integra e approfondisce le colture foraggere trattate nell'ambito delle colture erbacee, approfondendo gli aspetti legati alla conservazione e utilizzazione delle risorse foraggere e dei sistemi di allevamento, alla valutazione degli impatti dei sistemi di allevamento foraggero nelle aziende zootecniche.

Scheda Docente

Programma del corso

Contenuti del corso
Didattica frontale: 40 ore
Brevi cenni sull'agroecosistema: flussi di energia, struttura, funzionamento, produzione agraria utile e implicazioni nei cicli del C, N, P, K e Acqua.
L'ambiente pedoclimatico a clima mediterraneo: localizzazioni e caratteristiche generali; effetti generali del clima mediterraneo.
Aspetti generali delle colture foraggere: obiettivi, elementi e vincoli del sistema foraggero-zootecnico; specificazioni e definizioni di foraggio e colture foraggere; vegetali di interesse foraggero.
Classificazione delle colture foraggere: modalità di utilizzazione e impianto, durata nel tempo, inserimento in avvicendamento, numero delle specie, giacitura e altimetria, irrigazione.
Tipologia e localizzazione delle colture foraggere.
Effetti delle colture foraggere nell’agroecosistema: caratteristiche agronomiche delle principali specie foraggere in ambiente mediterraneo; uso e vantaggi delle colture leguminose foraggere in ambiente mediterraneo.
Principali utilizzazioni dei foraggi in funzione dei tipi di allevamento e orientamento della foraggicoltura in Italia.
Criteri e caratteri di valutazione delle specie foraggere: precocità, attitudine al ricaccio, rapporto foglie/steli, vivacità, competitività, caratteri di resistenza e adattamento.
Valutazione e qualità dei foraggi: composizione chimica, funzione dietetica o valore nutritivo, appetibilità.
Valore di trasformazione del foraggio e metodi di misura.
Utilizzazione delle colture foraggere: verde, conservati, diretta al pascolo.
Importanza dei foraggi verdi: fattori, aspetti e implicazioni ambientali.
Necessità di conservazione dei foraggi e metodologie.
Metodo di conservazione della fienagione: fasi, taglio, condizionamento, raccolta e imballatura, perdite.
Metodo di conservazione dell'insilamento: fasi, taglio e raccolta, compattamento e chiusura del silo; caratteristiche del foraggio per l'insilamento; gestione dei processi in silo; perdite nella conservazione in silo.
Pascoli: vantaggi, composizione, influenza del clima, valutazione, tipologie; effetti del pascolamento; tipologie di pascoli; miglioramento dei pascoli.
Erbai e prati: foraggere avvicendate; utilizzazione dei prati; itinerari tecnici e tecniche gestionali; inserimento nella rotazione, avvicendamento e consociazione; caratteristiche delle principali specie foraggere da erbai e prati in agroecosistemi a clima mediterraneo.

Esercitazioni in campo: 8 ore
Sono osservate situazioni concrete in campo di alcuni dei seguenti aspetti teorici trattati in aula.
Alcuni aspetti generali delle colture foraggere.
Alcuni aspetti della classificazione delle colture foraggere.
Alcune tipologie di colture foraggere.
Alcuni effetti delle colture foraggere nell’agroecosistema.
Alcune specie da erbai e prati.

Modalità Esame

A conclusione del ciclo di lezioni gli studenti possono sostenere la prova di valutazione del profitto con un colloquio orale. Il giudizio e il voto finale terranno conto delle conoscenze e dei concetti acquisiti, della capacità di analisi dei problemi, di collegare conoscenze interdisciplinari, di formulare ipotesi e giudizi, della padronanza e chiarezza di espressione ed esposizione. Al candidato saranno poste diverse domande che spaziano su tutto il programma, ognuna delle quali viene valutata con un punteggio da 0 a 30. Il voto finale corrisponde alla media delle singole votazioni.
In situazioni critiche, come ad esempio un’elevata numerosità nella prenotazione dei candidati, o peculiarità di uno o più candidati, l'esame potrà essere svolto in forma scritta con sei domande a risposta aperta, valutate come per l'orale. Ai candidati sarà concessa un'ora e mezzo di tempo per rispondere. Inoltre, su richiesta esplicita da parte dei singoli studenti, è possibile comunque sostenere l'esame in forma scritta o orale, a prescindere da quanto riportato nell'appello ufficiale.
Su richiesta del candidato potrà essere esposta una presentazione PowerPoint riguardante l’approfondimento di un argomento scelto dello studente e concordato col docente, seguita da alcune domande sul programma. Alla presentazione e a ciascuna delle risposte alle domande sarà attribuito un punteggio da 0 a 30. Il voto finale corrisponde alla media dei singoli voti definiti come per l'orale.

Testi adottati

- Appunti e lucidi delle lezioni, disponibili su dropbox al link messo a disposizione dal docente.- Bibliografia suggerita durante il corso.
- Baldoni R., Giardini L., Coltivazioni erbacee - Foraggere e Tappeti Erbosi, Ed. Patron, 2002. Bologna .

Modalità di svolgimento

Il corso è articolato in lezioni frontali in aula e in campo.
Le lezioni in aula comprendono tutti gli argomenti previsti nel programma del corso.
Le lezioni in campo riguardano la applicazione concreta di alcuni specifici aspetti trattati in aula


Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa ai sensi della normativa vigente

Bibliografia

Bibliografia individuata durante il corso

PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RURALE

FABIO RECANATESI

Secondo Semestre6AGR/10ita

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti acquisiranno una comprensione approfondita della realizzazione e gestione di un Sistema Informativo Territoriale (SIT) dedicato all'individuazione e gestione del rischio ambientale. Impareranno a comprendere e analizzare la scala territoriale e il bacino idrografico, e a riconoscere i processi di eutrofizzazione e la vulnerabilità dei corpi idrici. Approfondiranno i principali fattori per l'analisi del territorio, tra cui quota, pendenza, esposizione e carta dell'uso del suolo, e comprenderanno come la fotointerpretazione di immagini aeree e satellitari possa supportare la pianificazione territoriale.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Gli studenti applicheranno le conoscenze teoriche e pratiche per progettare e gestire un SIT finalizzato alla gestione del rischio ambientale. Utilizzeranno strumenti GIS per analizzare i dati territoriali, valutare la vulnerabilità e pianificare interventi di mitigazione. Saranno capaci di implementare e gestire le Best Management Practices (BMPs) per la mitigazione del rischio all'interno dei SIT, e di applicare l'analisi multicriterio (AMC) per supportare decisioni informate nella gestione del rischio ambientale. Realizzeranno progetti di mitigazione del rischio ambientale sia a scala di bacino che a scala aziendale.
3. Autonomia di giudizio: Gli studenti svilupperanno la capacità di formulare giudizi critici sull'efficacia delle strategie di gestione del rischio ambientale e sull'applicazione delle BMPs. Valuteranno la qualità e la pertinenza dei dati territoriali e delle analisi multicriterio, e saranno in grado di prendere decisioni informate per l'implementazione di soluzioni di mitigazione del rischio in contesti complessi.
4. Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di comunicare chiaramente e in modo efficace i risultati delle loro analisi e progetti attraverso report tecnici e presentazioni orali. Dimostreranno competenze nella creazione di documentazione dettagliata e nella presentazione dei risultati di analisi del rischio, utilizzando un linguaggio tecnico appropriato e strumenti di visualizzazione dei dati.
5. Capacità di apprendere: Gli studenti svilupperanno capacità di apprendimento autonomo e continuo, applicando le conoscenze acquisite a nuove sfide nella gestione del rischio ambientale e nella pianificazione territoriale. Saranno in grado di aggiornarsi sulle ultime metodologie e tecnologie per la gestione dei rischi e la pianificazione, e di migliorare continuamente le loro competenze attraverso l'applicazione pratica e l'auto-riflessione.

Scheda Docente

Programma del corso

Realizzazione e gestione di un sistema informativo territoriale per l'individuazione e gestione del rischio. La scala territoriale ed il bacino idrografico. Il Processo dell'eutrofizzazione e la vulnerabilità del corpo idrico. I principali fattori per l'analisi del territorio: quote, pendenza, esposizione e carta dell'uso del suolo.
la fotointerpretazione a supporto della pianificazione territoriale: immagini aeree e satellitari.
Le BMPs per la mitigazione del rischio: cosa sono, come si applicano e come si gestiscono nei sistemi informativi territoriali.
L'analisi multicriterio AMC per la gestione del rischio ambientale.
La realizzazione di un progetto per la mitigazione del rischio ambientale alla scala di bacino e a scala aziendale.

Modalità Esame

A conclusione del ciclo di lezioni studenti sono ammessi a sostenere la relativa prova di valutazione del profitto nelle forme preventivamente approvate dal Consiglio del Corso di laurea. La prova di esame è orale e si basa sulla discussione di un elaborato (relazione) da realizzare attraverso l'impiego del GIS. Tale prova è finalizzata ad accertare l'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prefissati per la specifica disciplina. L'esame si svolge nelle forme stabilite dal Regolamento Didattico di Ateneo. Del suo svolgimento viene redatto apposito verbale, sottoscritto dal Presidente e dai membri della commissione e dallo studente esaminato.Il voto è espresso in trentesimi, con eventuale lode. Il superamento dell'esame presuppone il conferimento di un voto non inferiore ai diciotto/trentesimi e comporta l'attribuzione dei corrispondenti crediti formativi universitari.

Testi adottati

- appunti delle lezioni;
- articoli scientifici forniti dal docente;
- dispense fornite dal docente;
- testi indicati dal docente durante il corso.

Modalità di svolgimento

E' consigliata la frequenza in considerazione delle numerose attività laboratoriste svolte nell'ambiente GIS in aula dedicata (aula di geomatica).

Modalità di frequenza

E' consigliata la frequenza in considerazione delle numerose attività laboratoriste svolte nell'ambiente GIS in aula dedicata (aula di geomatica).

Bibliografia

- appunti delle lezioni;
- articoli scientifici forniti dal docente;
- dispense fornite dal docente;
- testi indicati dal docente durante il corso.

SCIENZA E TECNICA DELLA ALIMENTAZIONE NEI SISTEMI ZOOTECNICI

UMBERTO BERNABUCCI

Secondo Semestre6AGR/18ita

Obiettivi formativi

L'insegnamento appartiene all'area della conoscenza delle produzioni animali ed è finalizzato a fornire nozioni approfondite sulla produzione e commercializzazione di mangimi e integratori secondo la legislazione vigente e sulla corretta alimentazione degli animali di interesse zootecnico (ruminanti e monogastrici) e per il razionamento di ruminanti (bovini da latte, bovini da carne, ovini e caprini) e di monogastrici (suini, avicoli)
1) Conoscenza e capacità di comprensione - Lo studente maturerà le conoscenze di base e avanzate dei principali aspetti relativi alla tecnica mangimistica e al razionamento degli animali in produzione zootecnica.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate - Le capacità avanzate acquisite permetteranno di applicare le conoscenze a casi studio reali (e.g., industria mangimistica, allevamenti) inerenti alla formulazione di mangimi e integratori e la formulazione di diete destinate a monogastrici e ruminati.
3) Autonomia di giudizio – Lo studente avrà la capacità di elaborare proprie valutazioni in autonomia in merito alla risoluzione di problemi pratici relativi alla impostazione di piani alimentari alla formulazione di mangimi e integratori per le diverse specie zootecniche che rientrano nelle casistiche affrontate durante il corso.
4) Abilità comunicative – Lo studente sarà in grado di comunicare efficacemente quanto appreso facendo ricorso ad un linguaggio idoneo, chiaro e altamente professionale.
5) Capacità di apprendere – Lo studente sarà in grado di: - sviluppare la capacità di apprendere l’approccio alla produzione, commercializzazione di mangimi e integratori e al razionamento degli animali in produzione zootecnica in diversi contesti produttivi; - interpretare i risultati di ricerche scientifiche in tema di alimentazione e nutrizione animale.

Scheda Docente

Programma del corso

Programma
Lezioni frontali
Tecnica di produzione e commercializzazione dei mangimi
- Legislazione riguardante la produzione, commercializzazione ed etichettatura dei mangimi
- Legislazione in materia di OGM in mangimistica
- L'industria mangimistica
- La produzione di mangimi
Tecnica di produzione e commercializzazione degli additivi
- Legislazione vigente per la regolamentazione del commercio, della distribuzione e dell'impiego degli additivi
- Classificazione degli additivi
- Impiego in alimentazione animale
Alimentazione dei ruminanti
- Alimentazione e razionamento dei bovini da latte
- Alimentazione e razionamento dei bovini da carne
- Alimentazione e razionamento dei bufalini
- Alimentazione e razionamento degli ovini
- Alimentazione e razionamento dei caprini
Alimentazione dei monogastrici
- Alimentazione e razionamento dei suini
- Alimentazione e razionamento dei volatili
- Cenni di alimentazione e razionamento degli equini
Impiego del software per il razionamento.

Modalità Esame

Nella valutazione delle prova (o delle prove) nella attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta). In particolare, il giudizio e il voto finale terrà conto delle conoscenza e dei concetti acquisiti, della capacità di analisi dei problemi, di collegare conoscenze interdisciplinari, di formulare ipotesi e di giudizi, della padronanza e chiarezza di espressione ed esposizione. L'esame sarà sostenuto in forma orale.
Il candidato dovrà dimostrare di avere acquisito conoscenze nel settore della tecnica mangimistica e della alimentazione e razionamento delle principali specie zootecniche. Il voto finale sarà formulato tenendo conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e della chiarezza espositiva.

Testi adottati

1. Dell'Orto, Savoini - Alimentazione della vacca da latte - Edagricole, 2005.

2. Materiale di approfondimento fornito dal docente.

Sarà inserito il link per accedere al materiale didattico all'inizio del corso.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali in aula della durata di 40 ore complessive più 8 di esercitazioni. Le 40 ore prevedono presentazioni (ppt o Inkscape) con illustrazioni grafiche e fotografie . più seminari tenuti da docenti e tecnici del settore. A distanza (Moodle, DropBox).

ESERCITAZIONI PRATICHE
Le esercitazioni prevedono visite tecniche presso aziende zootecniche (bovini, ovini, caprini), industrie mangimistiche, e utilizzo di software per la formulazione di mangimi e razioni per animali in produzione zootecnica (8 ore).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso non è obbligatoria

Bibliografia

Guoyao Wu, 2017. Principal of animal nutrition, CRC Press, Taylor and Francis Group, Boca Raton, FL, USA.

VITICOLTURA

ELENA BRUNORI

Secondo Semestre6AGR/03ita

Obiettivi formativi

- Fornire un quadro aggiornato della Viticoltura nel contesto nazionale e internazionale, delle tecniche di impianto e di gestione del vigneto in funzione dei diversi areali di coltivazione e degli obiettivi enologici.
- Fornire le metodologie per la descrizione ed il riconoscimento di specie e varietà di vite.
Conoscenza e capacità di comprensione: gli studenti dovranno acquisire conoscenze sulle principali fasi del ciclo vegetativo e riproduttivo della vite e sui meccanismi fisiologici di risposta della pianta a stress biotici e abiotici. Disporranno inoltre delle competenze fondamentali per la valutazione degli ambienti di coltivazione della vite.
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate: gli studenti dovranno acquisire conoscenze sugli aspetti legati alla scelta varietale e alla gestione del vigneto sia con metodo biologico che convenzionale.
- Autonomia di giudizio: gli studenti al termine delle lezioni, sulla base delle conoscenze acquisite, saranno in grado di ponderare le scelte operative con un approccio interdisciplinare.
- Abilità comunicative: gli studenti al termine delle lezioni avranno acquisito un linguaggio tecnico e la capacità di elaborare documenti tecnici impiegando un’adeguata terminologia.
- Capacità di apprendere: gli studenti al termine delle lezioni avranno acquisito la capacità di consultare e utilizzare fonti bibliografiche per l’aggiornamento e l’analisi critica delle conoscenze nel settore vitivinicolo.

Obiettivi formativi

Fondamenti della sicurezza sul lavoro e apprendimento delle metodologie di analisi di rischio e delle ricadute applicative per le stesse.

Obiettivi formativi

Acquisire le conoscenze sui principali patogeni batterici delle filiere orticole e arboree: epidemiologia, sintomi e controllo di Psa e Xylella

Obiettivi formativi

Lo studente al termine del corso avrà imparato le definizioni di nanotecnologie, nanomateriali; saprà elencare le principali applicazioni con annesse potenzialità e limiti dei nanomateriali in agricoltura; saprà analizzare un testo scientifico inerente tali applicazioni discriminando la validità dei metodi proposti e le possibili implicazioni della ricerca su scalabilità industriale e attuazione in contesti quotidiani.

Obiettivi formativi

Il corso è organizzato su due moduli.
Il primo prevede lezioni sul quadro normativo per l'esercizio delle libere professioni, il codice deontologico e l'organizzazione del sistema ordinistico.
Il secondo prevede lezioni di approfondimento di specifici argomenti di estimo e seminari a carattere monografico su problematiche di interesse professionale

Il superamento dell'esame di accertamento finale conferisce idoneità alla seconda prova dell'esame di abilitazione professionale per la figura di Dottore Agronomo e Forestale.

Obiettivi formativi

L'insegnamento ha l’obiettivo generale di far acquisire conoscenze sull’effetto dei cambiamenti climatici sulla fisiologia, il metabolismo, la produzione, il benessere e la salute degli animali in produzione zootecnica e sui sistemi di adattamento utili a ridurre l’effetto negativo della esposizione degli animali alle condizioni di stress da caldo.
1) Conoscenza e capacità di comprensione – Lo/a studente/ssa maturerà le conoscenze di base e avanzate relative agli effetti che i cambiamenti climatici (global warming) hanno sulla salute e sulla efficienza produttiva degli animali in produzione zootecnica.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate - Le conoscenze e le capacità acquisite permetteranno allo/a studente/ssa di applicare le conoscenze a casi di studio inerenti alla gestione di animali in produzione zootecnica esposti a condizioni di stress da caldo.
3) Autonomia di giudizio – Lo/a studente/ssa avrà la capacità di elaborare proprie valutazioni in autonomia in merito alla risoluzione di problemi relativi alla gestione di animali in produzione zootecnica esposti a condizioni di stress da caldo.
4) Abilità comunicative – Lo/a studente/ssa sarà in grado di comunicare efficacemente quanto appreso facendo ricorso ad un linguaggio idoneo, chiaro e altamente professionale.
5) Capacità di apprendere – Lo/a studente/ssa svilupperà un approccio critico alla valutazione dello stato di benessere di animali esposti a condizioni di stress da caldo.

Obiettivi formativi

Obiettivo principale del corso è fornire conoscenze sui metodi e gli strumenti per l’osservazione e l’analisi del territorio fornendo conoscenze avanzate relative ai Sistemi Informativi Geografici, al Remote Sensing e alle analisi spaziali di dati territoriali.

Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente acquisirà competenze specifiche relative all’acquisizione di dati georeferenziati reperibili dai principali data base (quali AD ES. geoportale nazionale, banca dati ISTAT; Copernicus; WEB GIS regionale, ecc.), alla analisi ed elaborazione di tali dati ed alla produzione di dati georeferenziati da monitoraggio o derivate da analisi spaziali. Quando possibile gli studenti saranno coinvolti nelle attività connesse con progetti di ricerca in corso.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine del corso lo studente conoscerà gli elementi fondamentali della cartografia e della rappresentazione cartografica digitale; sarà in grado di realizzare carte tematiche relative agli elementi del territorio, saprà condurre analisi spaziali dei diversi fenomeni e saprà creare un progetto cartografico. Avrà acquisito competenze nell’uso dei software GIS e nell’impiego di immagini telerilevate per le analisi territoriali.

Autonomia di giudizio
Il corso è volto allo sviluppo di capacità di analisi alla scala territoriale con l’obiettivo di proporre soluzioni tecnico applicative.

Abilità comunicative
Lo studente dovrà produrre un elaborato di esame applicando le conoscenze acquisite conducendo parte del lavoro in autonomia e parte in gruppo per promuovere la capacità di apprendimento e l’autonomia di lavoro.

Capacità di apprendere
Durante il corso lo studente potrà sviluppare le capacità di apprendimento attraverso una partecipazione attiva. Durante le lezioni lo studente avrà la possibilità di individuare le modalità di acquisizione e aggiornamento delle informazioni, selezionare e utilizzare le fonti più utili, applicare le conoscenze acquisite e verificare il proprio livello di apprendimento.

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI. Il corso si propone di fornire le conoscenze sul comparto delle colture protette ed in particolare gli aspetti relativi alle strutture, ai materiali di copertura, ai sistemi di climatizzazione, all’ecofisiologia e ai sistemi di coltivazione fuori suolo; inoltre, il corso fornirà le conoscenze e le competenze tecniche per la programmazione e la gestione sostenibile delle principali colture ortofloricole nei sistemi fuori suolo con particolare riferimento alle strutture serricole tipiche del bacino mediterraneo. Al termine dell'insegnamento gli studenti saranno in grado applicare le conoscenze acquisite nelle diverse realtà produttive (applying knowledge and understanding), in autonomia e con adeguata capacità critica (making judgements). Il corso porrà attenzione al miglioramento delle abilità comunicative (communication skills) nei vari contesti professionali. Gli studenti acquisiranno capacità di promuovere il proprio auto-aggiornamento (learning skills).


Scheda Docente

Programma del corso

Le colture protette in Italia, Europa e nel mondo ed indirizzi di mercato
La qualità delle produzioni orto-floricole in ambiente protetto
Mezzi per la forzatura delle colture orto-floricole
Climatizzazione delle serre
Ecofisiologia e programmazione delle produzioni
Propagazione e vivaismo
Le colture fuori suolo (classificazione, il sistema galleggiante, NFT, aeroponica, coltivazione su substrato, flusso e riflusso, tipi di substrato, soluzione nutritiva e sua gestione)
Le filiere produttive delle principali colture orto-floricole in ambiente protetto

Modalità Esame

Prova orale e formulazione scritta della soluzione nutritive

Testi adottati

Angeli F., 1988. Un migliore uso dell'energia delle serre. Franco Angeli Libri, Milano
Autori vari, 2003. Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: I fabbisogni energetici. Quaderno ARSIA 2/2003
Tesi R., 2001. Colture protette, Calderini Edagricole, Bologna
Tesi R., 2002. Colture fuori suolo in orticoltura e floricoltura, Edagricole, Bologna
Pimpini F., 2001. Principali sistemi di coltivazione fuori suolo, Veneto Agricoltura
Orticoltura. Principi e pratica. di A. Pardossi, G. Prosdocimi Gianquinto, P. Santamaria, 2018. Edagricole-New Business Media
'Biostimolanti per un'agricoltura sostenibile' Ed. Informatore Agrario. Curatori: Colla, Rouphael
'Colture fuori suolo. Idroponica e coltivazione in substrato' Edagricole. Incrocci, Malorgio, Massa.

Modalità di frequenza

Facoltativa

Bibliografia

nessuna

Obiettivi formativi

L’insegnamento è volto alla costituzione di programmi di miglioramento genetico di specie vegetali agrarie di interesse, con particolare attenzione al cambiamento climatico e gli stress a loro connessi, sfruttando le possibili strategie in vivo ed in vitro da poter utilizzare a tale scopo. Consentirà di acquisire conoscenze e capacità per:
- Sfruttare la biologia della pianta al fine di identificare la migliore strategia da applicare in programmi di breeding.
- Identificare il/i carattere/i genetico/i migliore/i da sfruttare per il miglioramento di una specie vegetale di interesse agrario.
- Mettere a punto sistemi tradizionali o biotecnologici per programmi di breeding, compatibilmente con le norme attualmente in vigore in Italia ed in Europa.
Risultati di apprendimento attesi
•Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione delle basi genetiche fondamentali e delle tecniche di miglioramento genetico per la costituzione di nuove varietà/ibridi.
•Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente acquisirà le capacità per applicare le nozioni multidisciplinari acquisite teoricamente, con particolare attenzione e spirito critico nello sviluppo della migliore strategia di miglioramento genetico relativa ad una data specie di interesse agrario.
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di valutare, nell’ambito di una data della specie di interesse, i vantaggi e gli svantaggi di una determinata tecnica di miglioramento genetico (sia essa tradizionale o biotecnologica), ed identificare i possibili caratteri genetici da poter utilizzare a proprio vantaggio.
• Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado di poter esporre, con spirito critico ed in modo efficace ad altri (per lo più company sementiere, ma anche agricoltori ed aziende agricole) le informazioni riguardanti un programma definito di miglioramento genetico, spiegando i motivi delle sue scelte e trovando soluzioni a possibili “bottleneck”.
• Capacità di apprendimento: I temi verranno affrontati in maniera tale da ricercare, insieme allo studente, un risvolto pratico alle tematiche trattate, che possono apparire per lo più solo teoriche, sviluppando in maniera graduale la conoscenza del corso e verificando a lezione le capacità di apprendimento intermedie attraverso domande su tematiche trattate in lezioni precedenti e, ove scelto dallo studente, mediante la valutazione di un progetto di miglioramento genetico di loro interesse.

Scheda Docente

Programma del corso

1. Introduzione: storia e ruolo del miglioramento genetico, obiettivi del miglioramento genetico, concetto di ideotipo.

2. Richiami di concetti base: Mitosi, Meiosi e leggi di Mendel

3. Cenni di botanica della riproduzione:
Morfologia e struttura fiorale, macro e microsporogenesi, macro e microgametogenesi, impollinazione, fase progamica, fecondazione, embriogenesi, sviluppo del seme e del frutto.

4. Tipi di riproduzione (riproduzione sessuata, vegetativa e apomittica), determinazione del sesso (ermafroditismo, monoicismo e dioicismo), sistema di unione (autogamia e allogamia). Maschio sterilità (genetica, citoplasmatica e genetico-citoplasmatica, maschio sterilità funzionale e condizionale). Auto incompatibilità (sporofitica e gametofitica). Apomissia controllo genetico, miglioramento genetico delle specie apomittiche obbligate e facoltative e prospettive di trasferimento dell’apomissia a specie sessuali.

5. Biologia del frutto. Allegagione e sviluppo del frutto, partenocarpia. Maturazione del frutto, mutanti della maturazione e dei pigmenti.

6. Genomica e genetica quantitativa: ereditabilità, marcatori molecolari e tipi di marcatori. Statistica applicata alla genetica. Utilizzo della bioinformatica in campo agrario.

7. Fonti di variabilità: diversità genetica e concetto di gene pool, Risorse genetiche, conservazione e caratterizzazione. Poliploidia.
L’incrocio: incrocio intra ed interspecifico, barriere sessuali tra specie, eterosi biotecnologie di ausilio all’incrocio interspecifico
Tecniche in vitro di miglioramento genetico: Colture in vitro, Trasformazione genetica, Variabilità somaclonale, ibridazione interspecifica, produzione di aploidi, Tecniche di evoluzione assistita.

8. Teoria della selezione: principi di teoria della selezione per caratteri monogenici e poligenici. Selezione di piante autogame e allogame. Selezione assistita

9. Struttura genetica delle popolazioni di specie autogame, allogame e a propagazione vegetativa e apomittiche.
Schemi di miglioramento genetico:
- in specie prevalentemente autogame, selezione in popolazioni esistenti, selezione massale e selezione per linea pura.
- Selezione in popolazioni segreganti popolazione riunita e single seed descent, aploidi raddoppiati. Metodo del reincrocio per un allele dominante e recessivo, varietà multilinee, ibridi F1 in specie autogame.
Schemi di miglioramento genetico per specie prevalentemente allogame: selezione massale concetto di selezione ricorrente, varietà sintetiche, ibridi F1 in specie allogame, impiego della maschio sterilità negli schemi di produzione degli ibridi.

10. Elementi di genetica della produzione sementiera: valutazione delle nuove costituzioni ed iscrizioni al Registro Varietale, selezione conservatrice e produzione del seme, isolamento, generazioni di moltiplicazione. Legislazione sementiera. Biotecnologie per la protezione delle varietà (uso di marcatori molecolari per la distinguibilità), stima del flusso genico e suo contenimento in varietà convenzionali e geneticamente modificate.

Seminari: gli studenti del corso saranno invitati a partecipare ad uno o due seminari di approfondimento tecnico o scientifico su argomenti del corso.
Esercitazioni: l’attività pratica sarà dedicata alla conoscenza della variabilità genetica in una specie di interesse agrario, all’esame di mutazioni coinvolte nello sviluppo fiorale, all’esecuzione di incroci controllati e ad una visita didattica ad un’azienda operante nel miglioramento e/o nella produzione sementiera di specie di interesse agrario.

Modalità Esame

Generalmente, la prova orale si articola in tre domande, di cui una su un argomento a scelta dello studente. Alternativamente, lo studente può stilare un programma di miglioramento genetico su una specie di suo interesse in luogo dell'argomento a scelta.

Testi adottati

Essendo una materia multidisciplinare, ho inserito la bibliografia di riferimento da poter consultare.

Modalità di frequenza

Fortemente consigliata la frequenza dato il carattere multidisciplinare del corso.

Bibliografia

Rao R. Leone C., Biotecnologie e genomica delle piante, Idelson Gnocchi

Barcaccia G. e Falcinelli M., Genetica e genomica, vol. II, 2005, Miglioramento genetico, Liguori.

Lorenzetti F. et al., Miglioramento genetico delle piante agrarie, 2018, Edagricole.

Ciriciofolo E. e Benincasa, Sementi: Biologia, produzione e tecnologia, 2018 Edagricole.

Obiettivi formativi

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Lo studente acquisirà le conoscenze di avanzate per comprendere a saper descrivere i principi fondanti della politica comunitari in materia di sicurezza alimentare (EU Food Safety Policy) e le diverse dimensioni della qualità (intrinseca ed estrinseca) dei prodotti d’origine animale con specifico riferimento a: prodotti carnei, latte e prodotti lattiero caseari, uova e ovo-prodotti, prodotti dell’apicoltura, e prodotti ittici. Tra gli aspetti avanzati della qualità degli alimenti di origine animale, lo studente sarà in grado di comprendere la rilevanza delle contaminazioni (primarie e secondarie) microbiche e chimiche (elementi tossici in tracce, sostanze organiche persistenti, micotossine e altre).
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE - In relazione alle conoscenze acquisite, lo studente sarà in grado di applicare i principi generali del settore, nelle diverse declinazioni per le differenti filiere agro-zootecniche considerate, facendo ricorso ad aspetti tecnici fondati nella conoscenza dei sistemi di valutazione, nei limiti normativi vigenti e nei metodi di base e avanzati per la valutazione della qualità da molteplici punti di vista: igienico, reologico, tecnologico.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO - Le competenze e conoscenze acquisite anche nella pratica garantiranno allo studente capacità di giudizio al fine di operare scelte ragionate nello specifico settore.
ABILITÀ COMUNICATIVE - Le conoscenze acquisite consentiranno allo studente un’adeguata capacità di comunicare efficacemente con altri portatori d’interesse (allevatori, veterinari, altri operatori del settore).
CAPACITÀ DI APPRENDERE - Le capacità acquisite consentiranno allo studente di poter affrontare percorsi di autoapprendimento in base alla specifica casistica con la quale si dovrà confrontare nella vita professionale.

Scheda Docente

Programma del corso

Definizioni ed evoluzione del concetto di qualità intrinseca (organolettica, nutrizionale, igienico sanitaria, totale) applicato al settore alimentare
Introduzione alla normativa europea di settore: Food law, Pacchetto igiene e normative verticali per le diverse filiere di produzione.
Qualità estrinseca (ambientale, benessere animale, altro).
Aspetti tecnici della qualità: tecniche di laboratorio per le valutazioni quantitative di base (reologia) e avanzate (metodi molecolari per micro nutrienti, contaminanti, sostanze bioattive etc..). Elementi di microbiologia con riferimento ai principali organismi patogeni o alteranti e sostanze da essi rilasciate nella matrice causa di tossinfezione e/o tossicosi nell’uomo.
Qualità e sicurezza delle filiere dei prodotti d’origine animale: carne, latte e derivati, uova e ovoprodotti, prodotti apistici

Modalità Esame

Prima della chiusura del corso lo studente presenterà il lavoro di un proprio studio individuale attorno ad un argomento affrontato durante il corso, basandosi su lavori scientifici pubblicati sulle maggiori banche dati internazionali. Per studenti non frequentanti, lo stesso tipo di lavoro verrà presentato in modalità “tesina” almeno due settimane prima della data d’esame. La valutazione delle presentazioni o tesine comporrà il voto finale dopo la prova orale, secondo uno schema a disposizione degli studenti in Unitus Moodle assieme ai materiali didattici.

Testi adottati

Nessuno. I materiali didatti sono resi disponibili agli studenti tramite piattaforma Unitus Moodle

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali, analisi casi studio, esercitazioni s/o visite didattiche, lavoro individuale e/o di gruppo

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma ampiamente consigliata.

Bibliografia

Nessuno. I materiali didatti sono resi disponibili agli studenti tramite piattaforma Unitus Moodle

Obiettivi formativi

L'insegnamento sarà orientato alla risoluzione di problemi, all'analisi ed alla valutazione dei rischi, alla pianificazione di idonei interventi di prevenzione e protezione, ponendo attenzione all'approfondimento in ragione dei differenti livelli di rischio. Consentirà l'acquisizione di conoscenze/abilità per:
- individuare i pericoli e valutare i rischi presenti negli ambienti di lavoro del comparto, compresi i rischi ergonomici e stress-lavoro correlato;
- individuare le misure di prevenzione e protezione specifiche per il comparto, compresi i DPI, in riferimento alla specifica natura del rischio e dell'attività lavorativa;
- contribuire ad individuare adeguate soluzioni tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza per ogni tipologia di rischio.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
• Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai fattori di rischio presenti nelle aziende agricole, forestali e della pesca e alla normativa di riferimento.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente acquisirà le capacità per applicare le conoscenze teoriche degli argomenti trattati nel corso con un significato critico per la valutazione del rischio e l'individuazione di adeguate misure di prevenzione e protezione nel rispetto delle norme vigenti.
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di identificare i pericoli, valutare i rischi e proporre le misure di prevenzione e protezione adeguate, in modo da essere il più oggettivo possibile e senza essere influenzato dai portatori di interesse.
• Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado di comunicare a terzi (datori di lavoro, clienti quali aziende agricole, aziende forestali, ecc.) in modo efficace, le informazioni sui rischi e le relative misure di prevenzione e protezione da adottare, motivando le sue scelte.
• Capacità di apprendimento: I temi verranno affrontati in modo da stimolare la volontà di apprendere, nella logica dello sviluppo graduale della conoscenza, dai rischi per la sicurezza ai rischi per la salute e quelli trasversali. La stessa logica è richiesta nella creazione di una relazione o di una presentazione di cui si terrà conto nella valutazione dell'apprendimento.

Scheda Docente

Programma del corso

Tecniche specifiche di valutazione dei rischi e analisi degli incidenti.
Ambiente e luoghi di lavoro.
- Ambienti di lavoro nei settori agricolo, zootecnico, della silvicoltura e ittico
Rischio incendio e gestione delle emergenze:
- ATEX
Rischi infortunistici:
- Macchine impianti e attrezzature agricole e forestali e attrezzature di lavoro e a bordo
- Rischio elettrico
- Rischio meccanico
- Movimentazione merci: apparecchi di sollevamento e attrezzature per trasporto merci
- Cadute dall'alto (a bordo e fuori bordo)
Rischi di natura ergonomica e legati alla organizzazione del lavoro:
- Movimentazione manuale dei carichi
- Attrezzature munite di videoterminali
Rischi di natura psico-sociale:
- Stress lavoro-correlato
- Fenomeni di mobbing e sindrome da burn-out
Agenti fisici:
- Rumore e vibrazioni nei settori agricolo, forestale e ittico.
- Atmosfere iperbariche.
Agenti chimici, cancerogeni e mutageni, amianto:
- Esposizione ad agenti chimici, cancerogeni e biologici utilizzati in agricoltura
Agenti biologici.
Rischi connessi ad attività particolari:
- Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento
- Attività su strada
- Gestione rifiuti
Rischi connessi all'assunzione di sostanze stupefacenti, psicotrope ed alcol.
Organizzazione dei processi produttivi.
Dispositivi di protezione individuali
Normativa CEI per strutture e impianti del settore agricolo, zootecnico e della pesca.

Esercitazioni: 8 ore
2 visite presso Azienda Didattico-Sperimentale con analisi della sicurezza delle macchine e dei luoghi di lavoro.
2 esercitazioni in aula per la valutazione del rischio di rumore, vibrazioni e/o movimentazione manuale dei carichi.

“Sicurezza sul lavoro in agricoltura” consente il conseguimento del “modulo B”, per il settore SP1 (agricoltura, silvicoltura, pesca) per Responsabili e Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione (previo obbligo di frequenza ad almeno il 90% delle ore). Per chi non fosse interessato al rilascio di tale attestato la frequenza alle lezioni è facoltativa.

Modalità Esame

La prova in itinere consisterà nello svolgimento di un problema pratico relativo ad uno specifico fattore di rischio.
Per la prova pratica il candidato dovrà illustrare un fattore di rischio, precedentemente assegnato, mediante una tesina in Word e/o una presentazione in Power Point. In particolare dovrà relazionare su: - descrizione del pericolo; - effetti sugli operatori; - modalità di valutazione del rischio; - normativa di riferimento; - mitigazione o bonifica del rischio (prevenzione e protezione). Altre due domande spazieranno su tutto il programma del corso. La presentazione sul fattore di rischio e le due domande saranno valutate con un punteggio da 0 a 10. Il voto finale sarà dato dalla somma delle tre singole votazioni.
Per l’attribuzione del voto si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato e della capacità di applicare i concetti appresi; saranno prese in considerazione anche la capacità di sintesi e la proprietà di linguaggio.
In situazioni critiche, come ad esempio un’elevata numerosità nella prenotazione dei candidati, o peculiarità di uno o più candidati, l'esame potrà essere svolto in forma scritta con due domande a risposta aperta, e la risoluzione di un caso pratico. Ai candidati sarà concessa un'ora e mezzo di tempo per rispondere. Inoltre, su richiesta dei singoli studenti, è possibile comunque sostenere l'esame in forma scritta o orale, a prescindere da quanto riportato nell'appello ufficiale.
Si applicheranno, in ogni caso, gli stessi criteri di valutazione precedentemente descritti.

Testi adottati

Cecchini M., Monarca D., CD Rom "Sicurezza del lavoro in agricoltura" (disponibile on-line al link: https://moodle.unitus.it/moodle/course/view.php?id=93)

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali: 40 ore

Esercitazioni: 8 ore
N. 2 visite presso l'Azienda Agraria Didattico Sperimentale con analisi della sicurezza delle macchine e degli ambienti di lavoro
N. 2 esercitazioni in aula per la valutazione del rischio da rumore, da vibrazioni e/o da movimentazione manuale dei carichi

Le lezioni e le esercitazioni saranno sviluppate in modo da fornire agli studenti gli strumenti di base per approfondire, con competenza e in modo autonomo, le conoscenze specifiche di specifici fattori di rischio, sviluppando modalità di bonifica e/o gestione in conformità alle norme vigenti. A questo scopo viene richiesto allo studente l'approfondimento di uno specifico fattore di rischio mediante lo sviluppo di una tesina o presentazione. Durante le lezioni sarà stimolato un approccio partecipativo da parte dei discenti.

N.B.: L'insegnamento "Sicurezza del lavoro in agricoltura" rilascia l'attestato del modulo B, per il settore di specializzazione SP 1 (agricoltura, silvicoltura e pesca), per Addetti e Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione aziendali (previo frequenza obbligatoria ad almeno il 90% delle ore). Per coloro che non fossero interessati al rilascio dell'attestato la frequenza delle lezioni è facoltativa.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni e alle esercitazioni è consigliata, ma non obbligatoria.

N.B.: L'insegnamento "Sicurezza del lavoro in agricoltura" rilascia l'attestato del modulo B, per il settore di specializzazione SP 1 (agricoltura, silvicoltura e pesca), per Addetti e Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione aziendali (previo frequenza obbligatoria ad almeno il 90% delle ore). Per coloro che non fossero interessati al rilascio dell'attestato la frequenza delle lezioni è facoltativa.

Bibliografia

E' possibile scaricare riferimenti bibliografici utili dal sito www.ergolab-unitus.com

Obiettivi formativi

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Lo studente acquisirà una conoscenza riguardo il ruolo dell'agricoltura nel contesto delle aree rurali e la capacità di utilizzare dati di tipo economico e politico, al fine di comprendere le logiche alla base dello sviluppo rurale e delle interazioni tra aziende agricole e territori.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Le competenze acquisite consentiranno allo studente di elaborare ed analizzare dati di tipo economico e politico riguardo le aziende agricole nel contesto delle aree rurali e nell’ottica dello sviluppo sostenibile tramite l’applicazione di interventi della politica di sviluppo rurale.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Le competenze e conoscenze acquisite permetteranno allo studente di saper selezionare tra i vari interventi della politica di sviluppo rurale effettuando scelte sostenibili dal punto di vista tecnico-economico.

ABILITÀ COMUNICATIVE
Le conoscenze acquisite consentiranno allo studente un’adeguata capacità di comunicare efficacemente con altri portatori d’interesse e di collaborare con professionisti del settore riguardo alla politica di sviluppo rurale.

CAPACITÀ DI APPRENDERE
Le capacità acquisite consentiranno allo studente di poter apprendere in modo autonomo, e di poter effettuare elaborazioni ed analisi in base alla specifica casistica con la quale si dovrà confrontare nella vita professionale riguardo alla politica di sviluppo rurale.

Scheda Docente

Programma del corso

Prima parte: INTRODUZIONE ALLO SVILUPPO RURALE
- Aspetti definitori e concetti di “sviluppo” e di “rurale”
- Evoluzione del concetto di rurale nel tempo e nello spazio
- Sviluppo rurale e sostenibilità

Seconda parte: ECONOMIA DELLE AREE RURALI
- Le fonti informative e dati per l'analisi delle aree rurali
- Analisi e diagnosi territoriali
- Strategie locali per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali

Terza parte: LE POLITICHE DI SVILUPPO RURALE
- Evoluzione storica delle politiche di sviluppo rurale
- Piano Strategico della PAC 2023-2027
- Gli interventi di sviluppo rurale previsti nella programmazione 2023-2027

Quarta parte: CASI STUDIO
I casi studio analizzati affronteranno le seguenti tematiche:
- competitività del settore agricolo e forestale
- gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima
- sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali
- conoscenze, innovazione e processi di digitalizzazione

Modalità Esame

Prova scritta in itinere.
Prova orale finale con presentazione di un progetto.
L’esame finale e la relativa valutazione vengono effettuati in 3 fasi:
1. lo studente elabora e sviluppa una relazione scritta dove affronta un argomento / più argomenti del programma e consegna la relazione al docente almeno 5 giorni prima della sessione di esame
2. durante la sessione d’esame lo studente espone con l’ausilio di una presentazione in PowerPoint gli argomenti, le metodologie di analisi e i risultati principali della sua relazione
3. terminata l’esposizione, il docente effettua domande sugli argomenti oggetto della relazione scritta, e altri argomenti del programma per valutare la conoscenza complessiva dello studente
La valutazione viene effettuata considerando i seguenti aspetti:
- qualità della relazione scritta consegnata dallo studente
- capacità di esposizione e di padronanza dell’argomento trattato: dopo l’esposizione dello studente, si effettueranno domande su aspetti relativi all’argomento
- conoscenza complessiva degli argomenti: si effettueranno domande su altri argomenti del programma

Testi adottati

Materiale didattico messo a disposizione dal docente.

Modalità di svolgimento

Modalità mista: in aula con studenti in presenza e con studenti collegati in diretta streaming.

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Materiale scaricabile dai seguenti siti:
https://agriculture.ec.europa.eu/common-agricultural-policy/rural-development_it
https://www.reterurale.it/PAC_2023_27
http://www.pianetapsr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2835

Obiettivi formativi

Obiettivi del corso
Il corso si pone l'obiettivo di fornire le conoscenze e capacità di comprensione anche applicate di base sulla foraggicoltura e sui sistemi foraggeri italiani.
1) Conoscenza e comprensione - Lo studente acquisirà conoscenze di base e avanzate per approcciare le principali conoscenze e comprensioni sull'implicazione delle colture foraggere negli agroecosistemi.
2) Applicare conoscenza e comprensione - Le competenze avanzate acquisite consentiranno allo studente di formulare giudizi, capacità comunicative nell'acquisizione delle competenze agronomiche per la gestione, la produzione e la valutazione delle colture foraggere in ambienti con clima mediterraneo.
3) Formulare giudizi - Lo studente avrà la capacità di sviluppare le proprie conoscenze nell'analisi della gestione di diverse colture foraggere con una comprensione critica della potenziale capacità produttiva.
4) Abilità comunicative - Lo studente sarà in grado di analizzare e comunicare ciò che ha appreso durante il corso utilizzando un linguaggio appropriato, chiaro e altamente professionale.
5) Abilità di apprendimento - Lo studente sarà in grado di sviluppare una capacità di approccio olistico nell'interpretazione dei risultati della ricerca scientifica e nella comprensione delle caratteristiche dei sistemi di coltivazione foraggera. Il corso integra e approfondisce le colture foraggere trattate nell'ambito delle colture erbacee, approfondendo gli aspetti legati alla conservazione e utilizzazione delle risorse foraggere e dei sistemi di allevamento, alla valutazione degli impatti dei sistemi di allevamento foraggero nelle aziende zootecniche.

Scheda Docente

Programma del corso

Contenuti del corso
Didattica frontale: 40 ore
Brevi cenni sull'agroecosistema: flussi di energia, struttura, funzionamento, produzione agraria utile e implicazioni nei cicli del C, N, P, K e Acqua.
L'ambiente pedoclimatico a clima mediterraneo: localizzazioni e caratteristiche generali; effetti generali del clima mediterraneo.
Aspetti generali delle colture foraggere: obiettivi, elementi e vincoli del sistema foraggero-zootecnico; specificazioni e definizioni di foraggio e colture foraggere; vegetali di interesse foraggero.
Classificazione delle colture foraggere: modalità di utilizzazione e impianto, durata nel tempo, inserimento in avvicendamento, numero delle specie, giacitura e altimetria, irrigazione.
Tipologia e localizzazione delle colture foraggere.
Effetti delle colture foraggere nell’agroecosistema: caratteristiche agronomiche delle principali specie foraggere in ambiente mediterraneo; uso e vantaggi delle colture leguminose foraggere in ambiente mediterraneo.
Principali utilizzazioni dei foraggi in funzione dei tipi di allevamento e orientamento della foraggicoltura in Italia.
Criteri e caratteri di valutazione delle specie foraggere: precocità, attitudine al ricaccio, rapporto foglie/steli, vivacità, competitività, caratteri di resistenza e adattamento.
Valutazione e qualità dei foraggi: composizione chimica, funzione dietetica o valore nutritivo, appetibilità.
Valore di trasformazione del foraggio e metodi di misura.
Utilizzazione delle colture foraggere: verde, conservati, diretta al pascolo.
Importanza dei foraggi verdi: fattori, aspetti e implicazioni ambientali.
Necessità di conservazione dei foraggi e metodologie.
Metodo di conservazione della fienagione: fasi, taglio, condizionamento, raccolta e imballatura, perdite.
Metodo di conservazione dell'insilamento: fasi, taglio e raccolta, compattamento e chiusura del silo; caratteristiche del foraggio per l'insilamento; gestione dei processi in silo; perdite nella conservazione in silo.
Pascoli: vantaggi, composizione, influenza del clima, valutazione, tipologie; effetti del pascolamento; tipologie di pascoli; miglioramento dei pascoli.
Erbai e prati: foraggere avvicendate; utilizzazione dei prati; itinerari tecnici e tecniche gestionali; inserimento nella rotazione, avvicendamento e consociazione; caratteristiche delle principali specie foraggere da erbai e prati in agroecosistemi a clima mediterraneo.

Esercitazioni in campo: 8 ore
Sono osservate situazioni concrete in campo di alcuni dei seguenti aspetti teorici trattati in aula.
Alcuni aspetti generali delle colture foraggere.
Alcuni aspetti della classificazione delle colture foraggere.
Alcune tipologie di colture foraggere.
Alcuni effetti delle colture foraggere nell’agroecosistema.
Alcune specie da erbai e prati.

Modalità Esame

A conclusione del ciclo di lezioni gli studenti possono sostenere la prova di valutazione del profitto con un colloquio orale. Il giudizio e il voto finale terranno conto delle conoscenze e dei concetti acquisiti, della capacità di analisi dei problemi, di collegare conoscenze interdisciplinari, di formulare ipotesi e giudizi, della padronanza e chiarezza di espressione ed esposizione. Al candidato saranno poste diverse domande che spaziano su tutto il programma, ognuna delle quali viene valutata con un punteggio da 0 a 30. Il voto finale corrisponde alla media delle singole votazioni.
In situazioni critiche, come ad esempio un’elevata numerosità nella prenotazione dei candidati, o peculiarità di uno o più candidati, l'esame potrà essere svolto in forma scritta con sei domande a risposta aperta, valutate come per l'orale. Ai candidati sarà concessa un'ora e mezzo di tempo per rispondere. Inoltre, su richiesta esplicita da parte dei singoli studenti, è possibile comunque sostenere l'esame in forma scritta o orale, a prescindere da quanto riportato nell'appello ufficiale.
Su richiesta del candidato potrà essere esposta una presentazione PowerPoint riguardante l’approfondimento di un argomento scelto dello studente e concordato col docente, seguita da alcune domande sul programma. Alla presentazione e a ciascuna delle risposte alle domande sarà attribuito un punteggio da 0 a 30. Il voto finale corrisponde alla media dei singoli voti definiti come per l'orale.

Testi adottati

- Appunti e lucidi delle lezioni, disponibili su dropbox al link messo a disposizione dal docente.- Bibliografia suggerita durante il corso.
- Baldoni R., Giardini L., Coltivazioni erbacee - Foraggere e Tappeti Erbosi, Ed. Patron, 2002. Bologna .

Modalità di svolgimento

Il corso è articolato in lezioni frontali in aula e in campo.
Le lezioni in aula comprendono tutti gli argomenti previsti nel programma del corso.
Le lezioni in campo riguardano la applicazione concreta di alcuni specifici aspetti trattati in aula


Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa ai sensi della normativa vigente

Bibliografia

Bibliografia individuata durante il corso

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti acquisiranno una comprensione approfondita della realizzazione e gestione di un Sistema Informativo Territoriale (SIT) dedicato all'individuazione e gestione del rischio ambientale. Impareranno a comprendere e analizzare la scala territoriale e il bacino idrografico, e a riconoscere i processi di eutrofizzazione e la vulnerabilità dei corpi idrici. Approfondiranno i principali fattori per l'analisi del territorio, tra cui quota, pendenza, esposizione e carta dell'uso del suolo, e comprenderanno come la fotointerpretazione di immagini aeree e satellitari possa supportare la pianificazione territoriale.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Gli studenti applicheranno le conoscenze teoriche e pratiche per progettare e gestire un SIT finalizzato alla gestione del rischio ambientale. Utilizzeranno strumenti GIS per analizzare i dati territoriali, valutare la vulnerabilità e pianificare interventi di mitigazione. Saranno capaci di implementare e gestire le Best Management Practices (BMPs) per la mitigazione del rischio all'interno dei SIT, e di applicare l'analisi multicriterio (AMC) per supportare decisioni informate nella gestione del rischio ambientale. Realizzeranno progetti di mitigazione del rischio ambientale sia a scala di bacino che a scala aziendale.
3. Autonomia di giudizio: Gli studenti svilupperanno la capacità di formulare giudizi critici sull'efficacia delle strategie di gestione del rischio ambientale e sull'applicazione delle BMPs. Valuteranno la qualità e la pertinenza dei dati territoriali e delle analisi multicriterio, e saranno in grado di prendere decisioni informate per l'implementazione di soluzioni di mitigazione del rischio in contesti complessi.
4. Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di comunicare chiaramente e in modo efficace i risultati delle loro analisi e progetti attraverso report tecnici e presentazioni orali. Dimostreranno competenze nella creazione di documentazione dettagliata e nella presentazione dei risultati di analisi del rischio, utilizzando un linguaggio tecnico appropriato e strumenti di visualizzazione dei dati.
5. Capacità di apprendere: Gli studenti svilupperanno capacità di apprendimento autonomo e continuo, applicando le conoscenze acquisite a nuove sfide nella gestione del rischio ambientale e nella pianificazione territoriale. Saranno in grado di aggiornarsi sulle ultime metodologie e tecnologie per la gestione dei rischi e la pianificazione, e di migliorare continuamente le loro competenze attraverso l'applicazione pratica e l'auto-riflessione.

Scheda Docente

Programma del corso

Realizzazione e gestione di un sistema informativo territoriale per l'individuazione e gestione del rischio. La scala territoriale ed il bacino idrografico. Il Processo dell'eutrofizzazione e la vulnerabilità del corpo idrico. I principali fattori per l'analisi del territorio: quote, pendenza, esposizione e carta dell'uso del suolo.
la fotointerpretazione a supporto della pianificazione territoriale: immagini aeree e satellitari.
Le BMPs per la mitigazione del rischio: cosa sono, come si applicano e come si gestiscono nei sistemi informativi territoriali.
L'analisi multicriterio AMC per la gestione del rischio ambientale.
La realizzazione di un progetto per la mitigazione del rischio ambientale alla scala di bacino e a scala aziendale.

Modalità Esame

A conclusione del ciclo di lezioni studenti sono ammessi a sostenere la relativa prova di valutazione del profitto nelle forme preventivamente approvate dal Consiglio del Corso di laurea. La prova di esame è orale e si basa sulla discussione di un elaborato (relazione) da realizzare attraverso l'impiego del GIS. Tale prova è finalizzata ad accertare l'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prefissati per la specifica disciplina. L'esame si svolge nelle forme stabilite dal Regolamento Didattico di Ateneo. Del suo svolgimento viene redatto apposito verbale, sottoscritto dal Presidente e dai membri della commissione e dallo studente esaminato.Il voto è espresso in trentesimi, con eventuale lode. Il superamento dell'esame presuppone il conferimento di un voto non inferiore ai diciotto/trentesimi e comporta l'attribuzione dei corrispondenti crediti formativi universitari.

Testi adottati

- appunti delle lezioni;
- articoli scientifici forniti dal docente;
- dispense fornite dal docente;
- testi indicati dal docente durante il corso.

Modalità di svolgimento

E' consigliata la frequenza in considerazione delle numerose attività laboratoriste svolte nell'ambiente GIS in aula dedicata (aula di geomatica).

Modalità di frequenza

E' consigliata la frequenza in considerazione delle numerose attività laboratoriste svolte nell'ambiente GIS in aula dedicata (aula di geomatica).

Bibliografia

- appunti delle lezioni;
- articoli scientifici forniti dal docente;
- dispense fornite dal docente;
- testi indicati dal docente durante il corso.

Obiettivi formativi

L'insegnamento appartiene all'area della conoscenza delle produzioni animali ed è finalizzato a fornire nozioni approfondite sulla produzione e commercializzazione di mangimi e integratori secondo la legislazione vigente e sulla corretta alimentazione degli animali di interesse zootecnico (ruminanti e monogastrici) e per il razionamento di ruminanti (bovini da latte, bovini da carne, ovini e caprini) e di monogastrici (suini, avicoli)
1) Conoscenza e capacità di comprensione - Lo studente maturerà le conoscenze di base e avanzate dei principali aspetti relativi alla tecnica mangimistica e al razionamento degli animali in produzione zootecnica.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate - Le capacità avanzate acquisite permetteranno di applicare le conoscenze a casi studio reali (e.g., industria mangimistica, allevamenti) inerenti alla formulazione di mangimi e integratori e la formulazione di diete destinate a monogastrici e ruminati.
3) Autonomia di giudizio – Lo studente avrà la capacità di elaborare proprie valutazioni in autonomia in merito alla risoluzione di problemi pratici relativi alla impostazione di piani alimentari alla formulazione di mangimi e integratori per le diverse specie zootecniche che rientrano nelle casistiche affrontate durante il corso.
4) Abilità comunicative – Lo studente sarà in grado di comunicare efficacemente quanto appreso facendo ricorso ad un linguaggio idoneo, chiaro e altamente professionale.
5) Capacità di apprendere – Lo studente sarà in grado di: - sviluppare la capacità di apprendere l’approccio alla produzione, commercializzazione di mangimi e integratori e al razionamento degli animali in produzione zootecnica in diversi contesti produttivi; - interpretare i risultati di ricerche scientifiche in tema di alimentazione e nutrizione animale.

Scheda Docente

Programma del corso

Programma
Lezioni frontali
Tecnica di produzione e commercializzazione dei mangimi
- Legislazione riguardante la produzione, commercializzazione ed etichettatura dei mangimi
- Legislazione in materia di OGM in mangimistica
- L'industria mangimistica
- La produzione di mangimi
Tecnica di produzione e commercializzazione degli additivi
- Legislazione vigente per la regolamentazione del commercio, della distribuzione e dell'impiego degli additivi
- Classificazione degli additivi
- Impiego in alimentazione animale
Alimentazione dei ruminanti
- Alimentazione e razionamento dei bovini da latte
- Alimentazione e razionamento dei bovini da carne
- Alimentazione e razionamento dei bufalini
- Alimentazione e razionamento degli ovini
- Alimentazione e razionamento dei caprini
Alimentazione dei monogastrici
- Alimentazione e razionamento dei suini
- Alimentazione e razionamento dei volatili
- Cenni di alimentazione e razionamento degli equini
Impiego del software per il razionamento.

Modalità Esame

Nella valutazione delle prova (o delle prove) nella attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta). In particolare, il giudizio e il voto finale terrà conto delle conoscenza e dei concetti acquisiti, della capacità di analisi dei problemi, di collegare conoscenze interdisciplinari, di formulare ipotesi e di giudizi, della padronanza e chiarezza di espressione ed esposizione. L'esame sarà sostenuto in forma orale.
Il candidato dovrà dimostrare di avere acquisito conoscenze nel settore della tecnica mangimistica e della alimentazione e razionamento delle principali specie zootecniche. Il voto finale sarà formulato tenendo conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e della chiarezza espositiva.

Testi adottati

1. Dell'Orto, Savoini - Alimentazione della vacca da latte - Edagricole, 2005.

2. Materiale di approfondimento fornito dal docente.

Sarà inserito il link per accedere al materiale didattico all'inizio del corso.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali in aula della durata di 40 ore complessive più 8 di esercitazioni. Le 40 ore prevedono presentazioni (ppt o Inkscape) con illustrazioni grafiche e fotografie . più seminari tenuti da docenti e tecnici del settore. A distanza (Moodle, DropBox).

ESERCITAZIONI PRATICHE
Le esercitazioni prevedono visite tecniche presso aziende zootecniche (bovini, ovini, caprini), industrie mangimistiche, e utilizzo di software per la formulazione di mangimi e razioni per animali in produzione zootecnica (8 ore).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso non è obbligatoria

Bibliografia

Guoyao Wu, 2017. Principal of animal nutrition, CRC Press, Taylor and Francis Group, Boca Raton, FL, USA.

Obiettivi formativi

- Fornire un quadro aggiornato della Viticoltura nel contesto nazionale e internazionale, delle tecniche di impianto e di gestione del vigneto in funzione dei diversi areali di coltivazione e degli obiettivi enologici.
- Fornire le metodologie per la descrizione ed il riconoscimento di specie e varietà di vite.
Conoscenza e capacità di comprensione: gli studenti dovranno acquisire conoscenze sulle principali fasi del ciclo vegetativo e riproduttivo della vite e sui meccanismi fisiologici di risposta della pianta a stress biotici e abiotici. Disporranno inoltre delle competenze fondamentali per la valutazione degli ambienti di coltivazione della vite.
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate: gli studenti dovranno acquisire conoscenze sugli aspetti legati alla scelta varietale e alla gestione del vigneto sia con metodo biologico che convenzionale.
- Autonomia di giudizio: gli studenti al termine delle lezioni, sulla base delle conoscenze acquisite, saranno in grado di ponderare le scelte operative con un approccio interdisciplinare.
- Abilità comunicative: gli studenti al termine delle lezioni avranno acquisito un linguaggio tecnico e la capacità di elaborare documenti tecnici impiegando un’adeguata terminologia.
- Capacità di apprendere: gli studenti al termine delle lezioni avranno acquisito la capacità di consultare e utilizzare fonti bibliografiche per l’aggiornamento e l’analisi critica delle conoscenze nel settore vitivinicolo.

GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTAANNO/SEMESTRECFUSSDLINGUA
NUOVO GRUPPO EXTRACURRICULARE - - -
18353 - ELEMENTI DI SICUREZZA MODULO APrimo Anno / Primo Semestre 4AGR/09ita
118339 - RELEVANT BACTERIAL PLANT DISEASESPrimo Anno / Primo Semestre 3AGR/12ita
119340 - NANOTECHNOLOGY IN CROP PROTECTION Primo Anno / Primo Semestre 3AGR/12ita
15125 - ESERCIZIO E PRATICA PROFESSIONALEPrimo Anno / Secondo Semestre 8AGR/01ita
118294 - IMPACT AND ADAPTATION OF LIVESTOCK SYSTEMS TO CLIMATE CHANGEPrimo Anno / Secondo Semestre 3AGR/19ita
120601 - CARTOGRAFIA E MONITORAGGIO DIGITALE DEI SUOLIPrimo Anno / Secondo Semestre 6AGR/14ita
INSEGNAMENTI DI PROFILO -18 - -
18268 - COLTURE ORTOFLORICOLE IN AMBIENTE PROTETTO

GIUSEPPE COLLA

Secondo Anno / Primo Semestre 6AGR/04ita
15162 - MIGLIORAMENTO GENETICO DELLE SPECIE VEGETALI COLTIVATE

FABRIZIO OLIVIERI

Secondo Anno / Primo Semestre 6AGR/07ita
18267 - QUALITà E SICUREZZA DEI PRODOTTI D'ORIGINE ANIMALE

PIERPAOLO DANIELI

Secondo Anno / Primo Semestre 6AGR/18ita
15160 - SICUREZZA DEL LAVORO IN AGRICOLTURA

MASSIMO CECCHINI

Secondo Anno / Primo Semestre 6AGR/09ita
15159 - ECONOMIA E POLITICA DELLO SVILUPPO RURALE

RAFFAELE CORTIGNANI

Secondo Anno / Secondo Semestre 6AGR/01ita
15156 - FORAGGICOLTURA

ROBERTO MANCINELLI

Secondo Anno / Secondo Semestre 6AGR/02ita
15158 - PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RURALE

FABIO RECANATESI

Secondo Anno / Secondo Semestre 6AGR/10ita
15157 - SCIENZA E TECNICA DELLA ALIMENTAZIONE NEI SISTEMI ZOOTECNICI

UMBERTO BERNABUCCI

Secondo Anno / Secondo Semestre 6AGR/18ita
15124 - VITICOLTURA

ELENA BRUNORI

Secondo Anno / Secondo Semestre 6AGR/03ita