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Percorso Formativo

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
119048 - CONSERVAZIONE DELLA NATURA - 12- -

Obiettivi formativi

Obiettivi Formativi “Conservazione del Paesaggio Vegetale”

1) Conoscenza e capacità di comprensione: Comprendere forme, strutture e funzioni della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio. Acquisire un quadro di conoscenze sulla conservazione della natura (in particolare sulla componente vegetazionale) in Italia.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Acquisire conoscenze sulla conservazione, gestione, restauro e monitoraggio della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio.
3) Autonomia di giudizio: capacità di base di valutare lo stato di una comunità vegetale
4) Abilità comunicative: capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica specifica delle materie coinvolte.
5) Capacità di apprendere: acquisire capacità di leggere e comprendere le pubblicazioni e i documenti tecnico-scientifici in materia di descrizione e monitoraggio delle comunità vegetali (es. cartografie della vegetazione, tabelle fitosociologiche, formulari standard dei siti Natura 2000, carte degli Habitat di Interesse Comunitario).

Obiettivi Formativi “Conservazione e monitoraggio delle foreste”

Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere struttura e funzionamento della comunità arborea in relazione ai processi naturali degli ecosistemi forestali ed i principali approcci per monitorarne le dinamiche. Comprendere il contributo degli ecosistemi forestali alla conservazione della biodiversità ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici ed i principali fattori di minaccia alla conservazione delle foreste.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Fornire le conoscenze scientifiche per valutare lo stato di conservazione e le dinamiche in atto degli ecosistemi forestali in relazione alla loro naturalità ed in risposta ai cambiamenti climatici. Selezionare le principali metriche e gli approcci scientifici utili a descrivere lo stato di conservazione di specie e comunità forestali e valutare i principali fattori di minaccia.

Autonomia di giudizio
Conoscenze e competenze acquisite costituiranno le basi scientifiche necessarie a valutare lo stato di conservazione e naturalità degli ecosistemi forestali in relazione alle dinamiche in atto.

Abilità comunicative
Capacità di comunicare i fattori che promuovono o minacciano la conservazione degli ecosistemi forestali ed il loro ruolo nella conservazione della biodiversità e del cambiamento climatico, sia a livello scientifico sia con operatori tecnici e portatori d’interesse.

Capacità di apprendere
Le conoscenze scientifiche acquisite consentiranno di approfondire i metodi avanzati di studio scientifico con cui descrivere quantitativamente e monitorare lo stato di conservazione di specie e comunità forestali.




CONSERVAZIONE DEL PAESAGGIO VEGETALE

GOFFREDO FILIBECK

Secondo Semestre6BIO/03ita

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione: Comprendere forme, strutture e funzioni della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio. Acquisire un quadro di conoscenze sulla conservazione della natura (in particolare sulla componente vegetazionale) in Italia.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Acquisire conoscenze sulla conservazione, gestione, restauro e monitoraggio della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio.
3) Autonomia di giudizio: capacità di base di valutare lo stato di una comunità vegetale
4) Abilità comunicative: capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica specifica delle materie coinvolte.
5) Capacità di apprendere: acquisire capacità di leggere e comprendere le pubblicazioni e i documenti tecnico-scientifici in materia di descrizione e monitoraggio delle comunità vegetali (es. cartografie della vegetazione, tabelle fitosociologiche, formulari standard dei siti Natura 2000, carte degli Habitat di Interesse Comunitario).

Scheda Docente

Programma del corso

PROGRAMMA SINTETICO, QUELLO DEFINITIVO SARA' CONSEGNATO A LEZIONE
La crisi della biodiversità e le ragioni per conservare le comunità vegetali.
Definizioni: flora, vegetazione, ecosistema, comunità vegetale, paesaggio, areale, habitat, filtri
ecologici.
Delimitazione, descrizione e classificazione della comunità: strati e sinusie; composizione floristica
e copertura; introduzione alla classificazione della vegetazione; esempi di delimitazione delle
comunità vegetali; gradienti e contatti; metodi di campionamento della vegetazione.
Fattori che controllano la flora regionale (regional species pool): macroclima, biomi, regioni
macroclimatiche italiane (le caratteristiche del clima Mediterraneo, Submediterraneo,
Appenninico, Alpino); regioni floristiche italiane.
Fattori che controllano la flora dell’habitat (habitat species pool): fasce fitoclimatiche altitudinali;
mesoclima e vegetazione zonale/extrazonale/azonale; suolo e idrologia; il fattore disturbo.
Classificazione degli ecosistemi in base alla risposta al fuoco.
Fattori biotici: interazioni fra piante (competizione e facilitazione); effetti del pascolo; ruolo dei
megaerbivori; conseguenze vegetazionali e gestionali dell’estinzione della megafauna storica e
attuale; specie chiave, specie ingegnere, specie fondatrici, cascate trofiche, dispersori.
Tratti e gruppi funzionali, e loro valore diagnostico dell’habitat: schema r-K e tratti associati;
schema CSR e tratti associati; forme biologiche; cicli vitali delle terofite.
Misure di biodiversità: alfa, beta e gamma diversità; richness vs. evenness; diversità funzionale;
diversità filogenetica; valore di bioindicazione delle misure di biodiversità.
Proprietà della diversità: curve specie-area; legge di infrequenza; distribuzione della biodiversità a
scala globale e possibili cause. Predittori di diversità a scala di comunità; relazione biomassabiodiversità;
teoria del disturbo intermedio e conseguenze gestionali.
La classificazione della vegetazione secondo il metodo fitosociologico: il concetto di associazione,
la sintassonomia e la nomenclatura; il metodo di rilievo; la lettura delle tabelle fitosociologiche e
sinottiche. Cenni su NVC e USVC. Le principali classi e ordini fitosociologici della vegetazione
italiana.
La vegetazione nella Direttiva 92/43/CEE “Habitat”: caratteristiche generali e innovative della
Direttiva; origine dell’Allegato 1, classificazione adottata e criteri di selezione degli habitat;
processo e criteri di designazione dei SIC/ZSC. Regime di tutela della Rete Natura 2000: stato di
conservazione favorevole; Valutazione di Incidenza; piani di gestione; monitoraggio dei tipi di
habitat. I problemi di “interpretazione” degli Habitat; i manuali di interpretazione.
Le successioni: i modelli successionali di Connel & Slatyer; la teoria di Pickett; prevedibilità delle
successioni; ancient forests vs. recent forests; possibili cause delle “ancient forest species”. Il
concetto di climax: origini storiche, definizione e analisi critica. Il concetto di vegetazione
potenziale: definizione, analisi critica, problemi applicativi. La serie di vegetazione.
Carte della vegetazione reale (fisionomiche e fitosociologiche); carte della vegetazione potenziale;
carte delle serie; carte degli Habitat di Interesse Comunitario.
Applicazioni della dinamica vegetazionale nel restauro ambientale; il problema della vegetazione
target; impatti negativi dei rimboschimenti.
Classificazione dei drivers di perdita della biodiversità. Distruzione dell’habitat: conseguenze;
esempi italiani. Frammentazione dell’habitat ed effetto margine. Degradazione dell’habitat:
ruderalizzazione, eutrofizzazione.
Specie aliene invasive vegetali: cause; sottotipi e definizioni; aree geografiche e ambienti più
sensibili; conseguenze; casi di studio italiani; linee guida per la prevenzione; il regolamento UE
n.1143/2014 e altri strumenti normativi.
Approfondimenti (caratteri ecologici e vegetazionali, plant traits, minacce, habitat di Direttiva,
metodi di conservazione, gestione e restauro) per alcune specifiche tipologie di vegetazione:
spiagge e dune; fiumi, boschi ripariali, laghi e zone umide; praterie seminaturali montane.

Modalità Esame

esame orale, a partire da una tesina di campo (istruzioni verranno fornite a lezione)

Testi adottati

Le pagine dei seguenti testi relative ai singoli argomenti sono indicate nell’ultima diapositiva di
ciascuna lezione. Si vedano anche gli articoli e documenti caricati su Moodle.
R. Primack, L. Boitani – «Biologia della Conservazione» - Zanichelli
M. Cain et al. – «Ecologia» – Piccin
J. Mauseth – «Botanica» - QUARTA EDIZIONE italiana - Idelson Gnocchi
F. Pratesi – “Storia della natura d’Italia” – Rubbettino

Modalità di svolgimento

lezioni in classe, esercitazioni in campo

Modalità di frequenza

corso specialistico privo di un libro di testo corrispondente al programma: si raccomanda la frequenza regolare!

Bibliografia

Articoli e documenti caricati su Moodle.

120459 - PROGETTAZIONI FORESTALI - 12- -

Obiettivi formativi

a) OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello manageriale, dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle operazioni forestali, della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità. La conoscenza essenziale delle basi di progettazioni forestali e gestione dei cantieri posti in essere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari alla progettazione e gestione operativa dei cantieri forestali. Capacità di operare per tali opere anche in qualità di collaudatore.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano le progettazioni forestali ed essere in grado di saper leggere e comprendere i progetti in campo forestale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analizzare un progetto forestale esecutivo e comprendere la struttura del cantiere forestale che tecnicamente dovrà essere improntato;
3) Autonomia di giudizio: saper operare in autonomia nel valutare la corretta esecuzione di opere derivanti da progettazioni forestali ed esecuzione dei relativi cantieri;
4) Abilità comunicative: acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente i propri progetti o valutazioni di opere collaudate;
5) Capacità di apprendere: avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.

PROGETTAZIONE E CANTIERI FORESTALI

RODOLFO PICCHIO

Secondo Semestre6AGR/06ita

Obiettivi formativi

a) OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello manageriale, dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle operazioni forestali, della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità. La conoscenza essenziale delle basi di progettazioni forestali e gestione dei cantieri posti in essere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari alla progettazione e gestione operativa dei cantieri forestali. Capacità di operare per tali opere anche in qualità di collaudatore.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano le progettazioni forestali ed essere in grado di saper leggere e comprendere i progetti in campo forestale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analizzare un progetto forestale esecutivo e comprendere la struttura del cantiere forestale che tecnicamente dovrà essere improntato;
3) Autonomia di giudizio: saper operare in autonomia nel valutare la corretta esecuzione di opere derivanti da progettazioni forestali ed esecuzione dei relativi cantieri;
4) Abilità comunicative: acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente i propri progetti o valutazioni di opere collaudate;
5) Capacità di apprendere: avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.

Scheda Docente

Programma del corso

c) PROGRAMMA
Le principali progettazioni forestali ed i cantieri forestali, loro inquadramento generale e definizione. Le opere pubbliche e private, differenze nella programmazione, gestione e collaudo. L'iter progettuale, prefattibilità, progetto di massima, progetto definitivo e progetto esecutivo. La direzione dei lavori e la figura del direttore dei lavori. Il collaudo e la figura del collaudatore. Progettazione di massima ed esecuzione dei lavori per i cantieri di rimboschimento, imboschimento, miglioramento boschivo, restauro forestale, utilizzazioni forestali, ingegneria naturalistica, microfiliere energetiche a biomasse legnose e selvicoltura urbana. Progettazione specifica, impianto e gestione di cantieri per gru a cavo. Progettazione di massima, gestione ed esecuzione dei cantieri riguardanti la viabilità forestale. Metodologie per l'elaborazione di un progetto. Analisi prezzi. Computo metrico. Corografie. Contabilità dei lavori. Direzione lavori. Perizie giudiziarie. Gestione applicativa dei cantieri forestali, alla luce degli ordinamenti legislativi vigenti, loro analisi funzionale e gestionale in itinere.

Modalità Esame

Nella valutazione della prova orale per l’attribuzione del voto finale si valuterà il livello acquisito di conoscenza, abilità e competenza con particolare riferimento alla comprensione critica di principi, teorie e procedure necessari nell'ambito delle progettazioni forestali e della messa in opera degli omonimi cantieri. Inoltre, verrà valutata la padronanza nel risolvere problemi di gestione forestale e le competenze nel gestire progetti tecnici di restauro forestale assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro anche complessi. In particolare, verrà verificata l'acquisizione da parte dello studente delle capacità di applicare in casi concreti - derivati ad esempio dalle esercitazioni di campo - i concetti teorici attraverso ragionamenti di analisi e sintesi, che comprendano anche i collegamenti interdisciplinari.

Testi adottati

- Dispense del corso caricate dal docente sulla piattaforma Moodle.
- Appunti di progettazione forestale / Orazio La Marca, Anna La Marca; con la collaborazione di Roberto Fratini, Claudia Capponi.

Modalità di frequenza

La frequenza al corso è ritenuto un elemento facoltativo, ma caldamente raccomandato.

SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE

ANDREA PETROSELLI

Secondo Semestre6AGR/08ita

Obiettivi formativi

a) Obiettivi del corso:
Il corso si pone come obiettivo formativo la conoscenza dei processi e metodi per la comprensione e la gestione delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
b) Risultati di apprendimento attesi:
1) Conoscenza e capacità di comprensione:
- Acquisire le nozioni base delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
- Comprendere le metodologie per lo studio dei processi idrologici propedeutici alla gestione delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
- Conoscere i principali strumenti modellistici utili alla definizione delle mappature di pericolosità e di rischio idraulico.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- Applicare le nozioni apprese nella gestione pratica delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
- Utilizzare le metodologie studiate per analizzare e gestire i processi idrologici.
- Impiegare strumenti modellistici per creare mappature di pericolosità e di rischio idraulico.
3) Autonomia di giudizio:
- Sviluppare la capacità di valutare criticamente le metodologie e gli strumenti modellistici utilizzati.
- Essere in grado di prendere decisioni informate nella gestione delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
4) Abilità comunicative:
- Acquisire competenze nell'uso di strumenti informatici di base, come fogli di calcolo e GIS.
- Comunicare efficacemente i risultati ottenuti attraverso i modelli idrologici avanzati.
5) Capacità di apprendimento:
- Sviluppare la capacità di apprendere autonomamente nuove metodologie e strumenti nel campo delle sistemazioni idraulico-forestali.
- Mantenere un aggiornamento continuo sulle tematiche del corso e sulle innovazioni tecnologiche relative.

Scheda Docente

Programma del corso

Concetti base di idrologia tecnica, idraulica fluviale e sistemazioni idraulico-forestali classiche:
Ciclo idrologico, bacino idrografico, dato idrologico, tempo di ritorno, inferenza statistica, curve di caso critico e linee segnalatrici di possibilità pluviometrica, concetti di rischio idraulico, formazione dei deflussi di piena, componenti superficiale e profonda dell’idrogramma di piena, calcolo della pioggia netta, modellistica afflussi-deflussi, idrostatica, idrodinamica, foronomia, trasporto solido, le sistemazioni dei torrenti, la pendenza di equilibrio e le briglie chiuse a gravità.
Esercitazione 1: calcolo linee segnalatrici di possibilità pluviometrica attraverso analisi delle piogge massime annuali di breve durata utilizzando Excel.
Esercitazione 2: calcolo linee segnalatrici di possibilità pluviometrica attraverso analisi delle piogge massime annuali di breve durata utilizzando il software RUNOFF LAB.
Esercitazione 3: delimitazione di un bacino idrografico attraverso le piattaforme informatiche PLUVIO/HYDROPOT e stima dei deflussi di piena per diversi tempi di ritorno attraverso la piattaforma informatica EBA4SUB.

Sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale ed opere per la mitigazione del rischio idraulico:
Tipi di briglie: ad arco, in terra, in legname, miste. Briglie aperte. Difese longitudinali di sponda: scogliere in massi naturali o artificiali, difese in gabbioni e materassi Reno, difese longitudinali rigide. Difese trasversali di sponda.

Modalità Esame

La prova di accertamento è orale e conterrà una serie di domande volte ad accertare la conoscenza teorica da parte dello studente sugli argomenti presentati a lezione.
In particolare vengono presentate tre domande orali che abbracciano l'intero programma, ciascuna delle quali viene valutata con un punteggio da 0 a 10. Il voto finale corrisponde alla somma dei tre voti individuali. Ai fini dell'assegnazione del voto si tiene conto del grado di conoscenza dei contenuti, della capacità di analisi, di sintesi e dei legami interdisciplinari, della capacità di senso critico e di chiarezza espositiva.

Testi adottati

Da Deppo: Sistemazione dei corsi d'acqua, 627/DAD/A,B
Ferro V. La sistemazione dei bacini idrografici, 627.86 (21)
Ferro V. Opere di sistemazione idraulico-forestali a basso impatto ambientale, 634.99/OPE
Ferro V. Elementi di idraulica e idrologia per le scienze agrarie, ambientali e forestali, 627/FER 33683
Maione: Le piene fluviali, 551.489/MAI/A,B
Moisello: Idrologia tecnica, 627/MOI/A,B
APAT Atlante delle opere di sistemazione fluviale. Online
Quaderni di Cantiere della Regione Lazio
Materiale fornito dal docente

Modalità di frequenza

Il corso è diviso è articolato in 48 ore di lezioni frontali. Le nozioni teoriche sono illustrate agli studenti durante le lezioni frontali, tramite supporti audio-visivi e la lavagna.

Bibliografia

materiale fornito dal docente

18402 - CONSERVAZIONE E RESTAURO DELL'AMBIENTE FORESTALE - 13- -

Obiettivi formativi

"Ecogenetica Forestale"

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Consolidare e ampliare la conoscenza e la comprensione delle basi dell'evoluzione delle specie forestali e l'interazione ecologico-genetica degli individui e dei popolamenti forestali, fornendo un quadro di riferimento per applicare ed elaborare in maniera efficace ed originale i metodi di analisi e monitoraggio delle risorse genetiche forestali e della loro conservazione attraverso l’impiego dei principali metodi di biologia molecolare e di bioinformatica.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Sviluppare abilità di comprensione e risoluzione dei problemi dovuti ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, con riferimento a contesti interdisciplinari. Essere in grado di interpretare risultati sperimentali, comprendere i fattori e saper applicare gli approcci sperimentali per lo studio della diversità genetica intra- ed interspecifica delle specie forestali, integrando le conoscenze e gestendo la complessità, nonché formulando giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete e includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche ad esse collegate.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Sviluppare un senso critico e indipendente per effettuare scelte e definire progettualità future sui temi della Conservazione e Restauro delle foreste.
ABILITA’ COMUNICATIVE
Acquisire terminologia tecnica per comunicare in maniera chiara e dettagliata progetti nuovi ed innovativi, idee e conclusioni, nonché le conoscenze ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Sviluppare capacità di apprendimento multidisciplinare e in un’ottica internazionale che consentano di continuare a studiare in modo autonomo e approfondito nei diversi ambiti della ricerca scientifica, di base e applicata.

ECOGENETICA FORESTALE

MARCO COSIMO SIMEONE

Secondo Semestre6AGR/05ita

Obiettivi formativi

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Consolidare e ampliare la conoscenza e la comprensione delle basi dell'evoluzione delle specie forestali e l'interazione ecologico-genetica degli individui e dei popolamenti forestali, fornendo un quadro di riferimento per applicare ed elaborare in maniera efficace ed originale i metodi di analisi e monitoraggio delle risorse genetiche forestali e della loro conservazione attraverso l’impiego dei principali metodi di biologia molecolare e di bioinformatica.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Sviluppare abilità di comprensione e risoluzione dei problemi dovuti ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, con riferimento a contesti interdisciplinari. Essere in grado di interpretare risultati sperimentali, comprendere i fattori e saper applicare gli approcci sperimentali per lo studio della diversità genetica intra- ed interspecifica delle specie forestali, integrando le conoscenze e gestendo la complessità, nonché formulando giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete e includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche ad esse collegate.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Sviluppare un senso critico e indipendente per effettuare scelte e definire progettualità future sui temi della Conservazione e Restauro delle foreste.
ABILITA’ COMUNICATIVE
Acquisire terminologia tecnica per comunicare in maniera chiara e dettagliata progetti nuovi ed innovativi, idee e conclusioni, nonché le conoscenze ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Sviluppare capacità di apprendimento multidisciplinare e in un’ottica internazionale che consentano di continuare a studiare in modo autonomo e approfondito nei diversi ambiti della ricerca scientifica, di base e applicata.

Scheda Docente

Programma del corso

Marcatori genetici
- Marcatori morfologici
- Marcatori biochimici (terpeni, alloenzimi, proteine)
- Marcatori molecolari (RFLP, SSR, AFLP, SNP)
- Il ruolo dell’epigenetica
- Sequenziamento Sanger
- Il DNA barcoding
- Next Generation Sequencing e RAD sequencing
- Sequenziamento di genomi, metagenomica, filogenomica
- Strumenti bioinformatici e utilizzo di Banche dati

Genetica di popolazioni, Fattori evolutivi e frequenze geniche
- Flussi genici, dinamiche demografiche
- Mutazione, Migrazione, Selezione, Deriva genetica
- Ibridazione interspecifica, introgressione e Inincrocio
- Vicarianza e Dispersione
- Divergenza
- Filogenetica e Filogeografia
- Genetica del paesaggio
- Strutture genetiche spaziali e temporali
- Interazioni genotipo x ambiente - Geni candidati

Variabilità genetica nei popolamenti naturali
- Parametri utili alla quantificazione della variabilità genetica
- Applicazioni ai fini della gestione selvicolturale
- Applicazioni ai fini della conservazione e del restauro forestale
- Applicazioni al Miglioramento Genetico e alle biotecnologie forestali

Modalità Esame

Le domande verteranno su: principi generali riguardanti l'evoluzione delle specie forestali e l'interazione ecologico-genetica degli individui e dei popolamenti forestali; metodi di analisi e monitoraggio delle risorse genetiche forestali e della loro conservazione; principali nozioni di biologia molecolare e di bioinformatica per lo studio applicativo dei rapporti intercorrenti tra variabilità genetica e ambiente nei popolamenti forestali.

Testi adottati

Appunti e Powerpoint delle lezioni
An Introduction to forest genetics (2006) Eriksson, Eckberg & Clapham
Forest Genetics (2007) White, Adams & Neale.
Molecular Ecology (2005) J.R. Freeland
Materiale aggiuntivo di approfondimento : articoli scientifici forniti dal docentedurante il corso

Modalità di frequenza

Facoltativa

Bibliografia

An Introduction to forest genetics (2006) Eriksson, Eckberg & Clapham
Forest Genetics (2007) White, Adams & Neale.
Molecular Ecology (2005) J.R. Freeland

RESTAURO DELL’AMBIENTE FORESTALESecondo Semestre7AGR/05ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di illustrare il concetto di restauro forestale sia a livello di popolamento che al più ampio contesto forestale anche in un'ottica paesaggistica, provando a dare un inquadramento etico e scientifico alla disciplina e una linea di indirizzo applicativa. Dopo tali premesse, vengono illustrate le più recenti tecniche per l'esecuzione di opere di restauro in varie condizioni ambientali e sociali. Al termine del corso gli studenti dovranno raggiungere un livello di conoscenze e capacità critica, oltre ad adeguate competenze, sia per ideare che sostenere argomentazioni per risolvere problemi nell'ambito del restauro forestale.

18405 - TIROCINIO

Secondo Semestre 4ITA
18406 - PROVA FINALE

Secondo Semestre 16ITA
119053 - PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO AGROFORESTALE - 13- -

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti acquisiranno una solida conoscenza dei concetti fondamentali di cartografia e dei sistemi di riferimento, nonché una comprensione approfondita del sistema informativo territoriale per la pianificazione forestale. Saranno in grado di identificare e descrivere gli strati informativi di base e di dettaglio, e comprendere i principi dell’analisi della copertura forestale tramite foto interpretazione di immagini aeree e satellitari. Acquisiranno anche competenze nella comprensione delle tecniche di analisi diacronica per valutare l’evoluzione delle superfici forestali e le applicazioni del dato LIDAR per determinare biomassa e provvigione.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Gli studenti applicheranno le conoscenze acquisite per realizzare e gestire un sistema informativo territoriale (SIT) in ambiente GIS per la pianificazione e gestione forestale. Dimostreranno la capacità di utilizzare strumenti e tecniche come l'analisi NDVI tramite dati multispettrali del programma Copernicus per il monitoraggio della vegetazione, e l'analisi LIDAR per valutare biomassa e provvigione. Saranno in grado di interpretare e applicare le informazioni raccolte per prendere decisioni informate e basate su dati concreti.
3. Autonomia di giudizio: Gli studenti svilupperanno la capacità di valutare criticamente le informazioni e le tecniche utilizzate nel loro progetto di ricerca. Saranno in grado di formulare giudizi informati riguardo alla qualità e all’affidabilità dei dati, come le immagini satellitari e i dati LIDAR, e di scegliere le metodologie più appropriate per l'analisi e la pianificazione forestale.
4. Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di presentare chiaramente e con precisione i risultati delle loro analisi e ricerche. Saranno capaci di comunicare efficacemente le loro conclusioni e raccomandazioni sia in forma scritta che orale, utilizzando terminologie tecniche appropriate e strumenti di visualizzazione dei dati come mappe e grafici.
5. Capacità di apprendere: Gli studenti svilupperanno competenze per l'apprendimento continuo e l’aggiornamento delle proprie conoscenze nel campo della cartografia e del GIS. Saranno in grado di adattarsi a nuove tecnologie e metodologie, e di applicare le competenze acquisite per risolvere problemi complessi e affrontare sfide future nel campo della pianificazione forestale e dell’analisi territoriale.

TELERILEVAMENTO PER L'ANALISI DEL TERRITORIO

FABIO RECANATESI

Secondo Semestre6AGR/10ita

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti acquisiranno una solida conoscenza dei concetti fondamentali di cartografia e dei sistemi di riferimento, nonché una comprensione approfondita del sistema informativo territoriale per la pianificazione forestale. Saranno in grado di identificare e descrivere gli strati informativi di base e di dettaglio, e comprendere i principi dell’analisi della copertura forestale tramite foto interpretazione di immagini aeree e satellitari. Acquisiranno anche competenze nella comprensione delle tecniche di analisi diacronica per valutare l’evoluzione delle superfici forestali e le applicazioni del dato LIDAR per determinare biomassa e provvigione.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Gli studenti applicheranno le conoscenze acquisite per realizzare e gestire un sistema informativo territoriale (SIT) in ambiente GIS per la pianificazione e gestione forestale. Dimostreranno la capacità di utilizzare strumenti e tecniche come l'analisi NDVI tramite dati multispettrali del programma Copernicus per il monitoraggio della vegetazione, e l'analisi LIDAR per valutare biomassa e provvigione. Saranno in grado di interpretare e applicare le informazioni raccolte per prendere decisioni informate e basate su dati concreti.
3. Autonomia di giudizio: Gli studenti svilupperanno la capacità di valutare criticamente le informazioni e le tecniche utilizzate nel loro progetto di ricerca. Saranno in grado di formulare giudizi informati riguardo alla qualità e all’affidabilità dei dati, come le immagini satellitari e i dati LIDAR, e di scegliere le metodologie più appropriate per l'analisi e la pianificazione forestale.
4. Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di presentare chiaramente e con precisione i risultati delle loro analisi e ricerche. Saranno capaci di comunicare efficacemente le loro conclusioni e raccomandazioni sia in forma scritta che orale, utilizzando terminologie tecniche appropriate e strumenti di visualizzazione dei dati come mappe e grafici.
5. Capacità di apprendere: Gli studenti svilupperanno competenze per l'apprendimento continuo e l’aggiornamento delle proprie conoscenze nel campo della cartografia e del GIS. Saranno in grado di adattarsi a nuove tecnologie e metodologie, e di applicare le competenze acquisite per risolvere problemi complessi e affrontare sfide future nel campo della pianificazione forestale e dell’analisi territoriale.

Scheda Docente

Programma del corso

Concetti base di cartografia e sistemi di riferimento. Il sistema informativo territoriale per la pianificazione forestale: come si realizza, quali sono gli strati informativi di base e di dettaglio. L'analisi della compresa forestale attraverso la foto interpretazione di immagini aeree e satellitari. L'analisi diacronica per l'analisi dell'evoluzione delle superfici forestali. Il dato LIDAR: applicazioni per la determinazione della biomassa e della provvigione.
Il monitoraggio attraverso l'indice NDVI rilevato da dati multispettrali del programma Copernicus.
Il PGAF e la sua gestione attraverso il SIT in ambiente GIS.

Modalità Esame

La prova finale si svolge attraverso una presentazione dettagliata e una discussione approfondita del progetto di ricerca elaborato dallo studente. Il voto, espresso in trentesimi, riflette una valutazione complessiva che tiene conto di diversi aspetti chiave del lavoro. Innanzitutto, viene valutata la qualità e la rilevanza della ricerca, inclusa la chiarezza nella definizione degli obiettivi e l’adeguatezza della metodologia scelta. L'analisi critica e la capacità dello studente di integrare le competenze teoriche e pratiche sono elementi cruciali.
Durante la discussione, lo studente deve dimostrare una comprensione approfondita del proprio progetto e rispondere in modo efficace alle domande della commissione. La capacità di argomentare le proprie scelte e di giustificare i risultati ottenuti è essenziale. Inoltre, viene considerata la qualità della redazione del testo finale, che deve essere ben strutturato e privo di errori. L’originalità del contributo e la rilevanza delle conclusioni rispetto al campo di studio sono anch’esse oggetto di valutazione.
La commissione esaminatrice, composta da docenti e specialisti, assegna il punteggio finale basandosi su questi criteri, garantendo una valutazione equa e completa del lavoro svolto.

Testi adottati

Il docente fornirà il materiale didattico: articoli scientifici, presentazioni ppt, dati ambiente GIS.
I testi vengono aggiornati ogni anno e verranno comunicati all'inizio del corso.
Appunti e approfondimenti delle lezioni.

Modalità di svolgimento

Il corso viene svolto in presenza in aula di geomatica. Il corso prevede attività laboratoriali.

Modalità di frequenza

E' consigliata la frequenza.

Bibliografia

- Appunti delle lezioni; materiale didattico fornito dal Docente; Articoli scientifici forniti dal Docente.
- Testo di riferimento: "Sistemi Informativi Territoriali - principi e applicazioni". Edizione UTET, autori: Federica Migliaccio e Daniela Carino.

Il Docente provvede alla creazione di una cartella condivisa accessibile tramite la piattaforma MOODLE - UNITUS

PIANIFICAZIONE E GESTIONE ECOLOGICA DELL'AMBIENTE FORESTALESecondo Semestre7AGR/05ita

Obiettivi formativi

Il Corso intende fornire gli strumenti normativi e le metodologie per la pianificazione e assestamento forestale a diverse scale da quella aziendale ai piani forestali di area vasta per la transizione ecologica con particolare riferimento alla conservazione della biodiversità e mitigazione climatica. I principali obiettivi formativi sono:
- Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente, durante lo svolgimento del corso, acquisisce le nozioni teoriche per comprendere e risolvere i complessi problemi nella pianificazione su basi ecologiche del paesaggio forestale;
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate verranno perseguite attraverso una didattica integrata tra lezioni teoriche, casi di studio e attività laboratoriali in aule attrezzate per esercitazioni. In particolare lo studente sarà in grado di comprendere i diversi prodotti della pianificazione forestale dal piano di assestamento al piano di un’area protetta e di ripristino della biodiversità.
- Autonomia di giudizio nei complessi contesti della pianificazione forestale compresi i problemi difficili o impossibili da risolvere, in quanto i requisiti sottostanti la loro soluzione risultano contraddittori, incompleti ed in continuo cambiamento (Wicked problems);
- Abilità comunicative finalizzate anche al coinvolgimento della cittadinanza nella pianificazione forestale. Tali abilità verranno sviluppate mediante la redazione di relazioni e/o progetti da esporre in sede d’esame;
- Capacità di apprendere attraverso una metodologia attiva volta a creare un ambiente favorevole all'insegnamento-apprendimento anche tramite un uso consapevole delle tecnologie digitali quali ad esempio Scopus e Scholar per sviluppare le capacità di apprendimento continuo dello studente.

119048 - CONSERVAZIONE DELLA NATURA - 12- -

Obiettivi formativi

Obiettivi Formativi “Conservazione del Paesaggio Vegetale”

1) Conoscenza e capacità di comprensione: Comprendere forme, strutture e funzioni della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio. Acquisire un quadro di conoscenze sulla conservazione della natura (in particolare sulla componente vegetazionale) in Italia.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Acquisire conoscenze sulla conservazione, gestione, restauro e monitoraggio della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio.
3) Autonomia di giudizio: capacità di base di valutare lo stato di una comunità vegetale
4) Abilità comunicative: capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica specifica delle materie coinvolte.
5) Capacità di apprendere: acquisire capacità di leggere e comprendere le pubblicazioni e i documenti tecnico-scientifici in materia di descrizione e monitoraggio delle comunità vegetali (es. cartografie della vegetazione, tabelle fitosociologiche, formulari standard dei siti Natura 2000, carte degli Habitat di Interesse Comunitario).

Obiettivi Formativi “Conservazione e monitoraggio delle foreste”

Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere struttura e funzionamento della comunità arborea in relazione ai processi naturali degli ecosistemi forestali ed i principali approcci per monitorarne le dinamiche. Comprendere il contributo degli ecosistemi forestali alla conservazione della biodiversità ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici ed i principali fattori di minaccia alla conservazione delle foreste.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Fornire le conoscenze scientifiche per valutare lo stato di conservazione e le dinamiche in atto degli ecosistemi forestali in relazione alla loro naturalità ed in risposta ai cambiamenti climatici. Selezionare le principali metriche e gli approcci scientifici utili a descrivere lo stato di conservazione di specie e comunità forestali e valutare i principali fattori di minaccia.

Autonomia di giudizio
Conoscenze e competenze acquisite costituiranno le basi scientifiche necessarie a valutare lo stato di conservazione e naturalità degli ecosistemi forestali in relazione alle dinamiche in atto.

Abilità comunicative
Capacità di comunicare i fattori che promuovono o minacciano la conservazione degli ecosistemi forestali ed il loro ruolo nella conservazione della biodiversità e del cambiamento climatico, sia a livello scientifico sia con operatori tecnici e portatori d’interesse.

Capacità di apprendere
Le conoscenze scientifiche acquisite consentiranno di approfondire i metodi avanzati di studio scientifico con cui descrivere quantitativamente e monitorare lo stato di conservazione di specie e comunità forestali.




CONSERVAZIONE E MONITORAGGIO DELLE FORESTE

ALFREDO DI FILIPPO

Secondo Semestre6BIO/03ita

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere struttura e funzionamento della comunità arborea in relazione ai processi naturali degli ecosistemi forestali ed i principali approcci per monitorarne le dinamiche. Comprendere il contributo degli ecosistemi forestali alla conservazione della biodiversità ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici ed i principali fattori di minaccia alla conservazione delle foreste.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Fornire le conoscenze scientifiche per valutare lo stato di conservazione e le dinamiche in atto degli ecosistemi forestali in relazione alla loro naturalità ed in risposta ai cambiamenti climatici. Selezionare le principali metriche e gli approcci scientifici utili a descrivere lo stato di conservazione di specie e comunità forestali e valutare i principali fattori di minaccia.

Autonomia di giudizio
Conoscenze e competenze acquisite costituiranno le basi scientifiche necessarie a valutare lo stato di conservazione e naturalità degli ecosistemi forestali in relazione alle dinamiche in atto.

Abilità comunicative
Capacità di comunicare i fattori che promuovono o minacciano la conservazione degli ecosistemi forestali ed il loro ruolo nella conservazione della biodiversità e del cambiamento climatico, sia a livello scientifico sia con operatori tecnici e portatori d’interesse.

Capacità di apprendere
Le conoscenze scientifiche acquisite consentiranno di approfondire i metodi avanzati di studio scientifico con cui descrivere quantitativamente e monitorare lo stato di conservazione di specie e comunità forestali.

Scheda Docente

Programma del corso

RICHIAMI DI ECOLOGIA
Ecologia generale e struttura dell’ecosistema.
Flusso di energia e struttura dell’ecosistema. Rete trofica. Catene trofiche di pascolo e detrito. Livelli gerarchici di organizzazione dell’ecosistema. Componente Biotica ed abiotica dell’ecosistema. Popolazioni e Comunità. Biomassa e produttività degli ecosistemi. Le componenti della produttività dell’ecosistema. Fattori che influenzano la variabilità di biomassa e produttività degli ecosistemi a scala globale e locale.
Suolo e sua importanza per gli ecosistemi (cenni). Cicli biogeochimici e struttura del suolo (cenni). Fertilità stazionale e site index.
Bioclima. Macro-, meso- e microclima. Classificazioni bioclimatiche, la classificazione fitoclimatica di Pavari. Indici bioclimatici: Lang, De Martonne, Emberger, Mitrakos, Thorntwaite. Diagrammi climatici. L’evapotraspirazione potenziale e reale. Il deficit idrico.
Gradienti ecologici, clima, bioclima, biomi. Il bioclima ed il suolo controllo sulle caratteristiche ecosistemiche: biomassa, produttività, longevità arborea e turnover demografico, fenologia, trend di crescita.

Le dinamiche degli ecosistemi
Processi autogeni ed allogeni (esogeni/endogeni) che guidano le dinamiche degli ecosistemi. Principali cambiamenti ambientali, strutturali e compositivi durante la successione. Successioni primarie e secondarie.
Il ciclo silvologico. Le fasi strutturali della coorte arborea. Autodiradamento ed autopotatura.
Gli stadi di sviluppo della comunità arborea. Il mosaico mobile di fasi strutturali.
Il regime di disturbo naturale e suo ruolo nelle dinamiche ecosistemiche.

MONITORAGGIO
Indicatori e indici. Indicatori di pressione, di stato e di risposta. I bioindicatori.
Le principali variabili forestali oggetto del MF. Censimento e campionamento. Le aree di saggio forestali: forma, dimensione e distribuzione. Campionamento soggettivo e probabilistico. Il concetto di errore. Errore assoluto e relativo. Errori sistematici e accidentali (o casuali). Dimensionamento numerico del campione e campionamento pilota. Tipi e modalità di campionamento. Campionamento casuale. Campionamento sistematico: camminamento prescritto e camminamento libero.
Monitoraggio forestale mediante rilievi a terra. Inventari successivi su aree di saggio permanenti; censimento di intere superfici. Principali attributi strutturali del popolamento forestale. Biomassa e necromassa. Alberi habitat e microhabitat.
Uso del telerilevamento: definizione, strumenti, sensori, dati; foto aeree, immagini satellitari. Firme spettrali, NDVI. Esempi di applicazioni pratiche del telerilevamento al MF (cambio d’uso del suolo, disboscamento, frammentazione).
Casi applicati di monitoraggio forestale. La rete delle faggete vetuste UNESCO. L’inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio. Le grandi reti ecologiche di monitoraggio a scala nazionale/continentale/globale: gli esempi delle reti ICP/CONECOFOR e ILTER.
Il monitoraggio dendroecologico come strumento di monitoraggio ambientale a posteriori.

NATURALITÀ E FORESTE VETUSTE.
Il concetto di naturalità degli ecosistemi. Disturbo naturale ed artificiale. Eredità naturale ed eredità artificiale.
Le foreste vetuste in relazione allo sviluppo della comunità arborea. Foreste vetuste primarie e secondarie. Gli attributi strutturali ed i processi ecologici delle foreste vetuste. Biomassa e necromassa. Curva di accumulo della biomassa. Dinamiche strutturali delle foreste naturali. Indicatori strutturali, compositivi e crono-funzionali del grado di vetustà.
Le definizioni di vetustà dello US Forest Service.
Attributi delle foreste vetuste temperate decidue. Indicatori strutturali e crono-funzionali delle faggete italiane: il caso delle faggete appenniniche. Alberi Habitat: definizione e loro importanza.

DEGRADO DEGLI ECOSISTEMI
Concetto di degrado dell’ecosistema. Degrado forestale. Fattori naturali e antropici di degrado. Degrado e variabilità naturale degli ecosistemi. Definizioni ecologiche e gestionali (FAO, IPCC) del degrado. Resilienza, stati alternativi dell’ecosistema, successione, soglie, tipping points, collasso dell’ecosistema.
Criteri strutturali e compositivi per identificare il degrado forestale. Condizioni Naturali di Riferimento degli ecosistemi. Indicatori di Degrado.
Il suolo come risorsa non rinnovabile. Fattori di degrado del suolo in relazione a gestione, naturalità e dinamiche forestali.

FRAMMENTAZIONE FORESTALE.
Frammentazione: cause ed impatti sulle dinamiche naturali. Misurare la frammentazione: indici di forma e loro significato. L’indice di integrità forestale. Isolamento, effetto margine, barriere ecologiche, metapopolazioni. L’uso del telerilevamento e GIS nelle misure di frammentazione: uso del suolo CORINE; indici di vegetazione NDVI/EVI; Global Forest Watch e Copertura Forestale; metriche di frammentazione in ambiente GIS.

CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
La Lista Rossa IUCN degli Ecosistemi: categorie, criteri e modalità operative.

Modalità Esame

L'esame prevede un colloquio orale sugli aspetti trattati durante il corso, ed include la discussione di un elaborato preparato dallo studente con cui viene valutato lo stato di conservazione degli ecosistemi presenti in un territorio (p.e. versante montano) scelto dal candidato

Testi adottati

Tesi di riferimento
Primack, Boitani. Biologia della conservazione. Zanichelli.
Paci. Ecologia Forestale. Edagricole.
Cain, Bowman, Hacker. Ecologia. Piccin.

Testi consigliati per gli aspetti di base ed applicati
Odum & Barnett. Fondamenti di ecologia. Piccin.
Pignatti. Ecologia Vegetale. UTET.
Bernetti. Selvicoltura Speciale. UTET.
La Marca O., 1999. Elementi di dendrometria. Patron editore

Modalità di frequenza

Libera, in presenza

Bibliografia

Articoli Scientifici in Cartelle Moodle

GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTAANNO/SEMESTRECFUSSDLINGUA
NUOVO GRUPPO EXTRA-CURRICULARE - - -
118325 - RESEARCH APPLICATION ON WOOD TECHNOLOGY

ANGELA LO MONACO

Primo Anno / Secondo Semestre 3AGR/06ita
120085 - RESEARCH APPLICATION ON FOREST LOGGING

RACHELE VENANZI

Primo Anno / Secondo Semestre 3ita
120086 - RESEARCH APPLICATION ON POST HARVESTING IMPACT ASSESSMENT

RODOLFO PICCHIO

Primo Anno / Secondo Semestre 3ita
121419 - ECONOMIC AND POLICY OF AGRI-FOOD SYSTEMSPrimo Anno / Secondo Semestre 3AGR/01ITA