Obiettivi Formativi “Conservazione del Paesaggio Vegetale”
1) Conoscenza e capacità di comprensione: Comprendere forme, strutture e funzioni della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio. Acquisire un quadro di conoscenze sulla conservazione della natura (in particolare sulla componente vegetazionale) in Italia.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Acquisire conoscenze sulla conservazione, gestione, restauro e monitoraggio della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio.
3) Autonomia di giudizio: capacità di base di valutare lo stato di una comunità vegetale
4) Abilità comunicative: capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica specifica delle materie coinvolte.
5) Capacità di apprendere: acquisire capacità di leggere e comprendere le pubblicazioni e i documenti tecnico-scientifici in materia di descrizione e monitoraggio delle comunità vegetali (es. cartografie della vegetazione, tabelle fitosociologiche, formulari standard dei siti Natura 2000, carte degli Habitat di Interesse Comunitario).
Obiettivi Formativi “Conservazione e monitoraggio delle foreste”
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere struttura e funzionamento della comunità arborea in relazione ai processi naturali degli ecosistemi forestali ed i principali approcci per monitorarne le dinamiche. Comprendere il contributo degli ecosistemi forestali alla conservazione della biodiversità ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici ed i principali fattori di minaccia alla conservazione delle foreste.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Fornire le conoscenze scientifiche per valutare lo stato di conservazione e le dinamiche in atto degli ecosistemi forestali in relazione alla loro naturalità ed in risposta ai cambiamenti climatici. Selezionare le principali metriche e gli approcci scientifici utili a descrivere lo stato di conservazione di specie e comunità forestali e valutare i principali fattori di minaccia.
Autonomia di giudizio
Conoscenze e competenze acquisite costituiranno le basi scientifiche necessarie a valutare lo stato di conservazione e naturalità degli ecosistemi forestali in relazione alle dinamiche in atto.
Abilità comunicative
Capacità di comunicare i fattori che promuovono o minacciano la conservazione degli ecosistemi forestali ed il loro ruolo nella conservazione della biodiversità e del cambiamento climatico, sia a livello scientifico sia con operatori tecnici e portatori d’interesse.
Capacità di apprendere
Le conoscenze scientifiche acquisite consentiranno di approfondire i metodi avanzati di studio scientifico con cui descrivere quantitativamente e monitorare lo stato di conservazione di specie e comunità forestali.
CONSERVAZIONE DEL PAESAGGIO VEGETALE
GOFFREDO FILIBECK
Secondo Semestre
6
BIO/03
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: Comprendere forme, strutture e funzioni della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio. Acquisire un quadro di conoscenze sulla conservazione della natura (in particolare sulla componente vegetazionale) in Italia.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Acquisire conoscenze sulla conservazione, gestione, restauro e monitoraggio della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio.
3) Autonomia di giudizio: capacità di base di valutare lo stato di una comunità vegetale
4) Abilità comunicative: capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica specifica delle materie coinvolte.
5) Capacità di apprendere: acquisire capacità di leggere e comprendere le pubblicazioni e i documenti tecnico-scientifici in materia di descrizione e monitoraggio delle comunità vegetali (es. cartografie della vegetazione, tabelle fitosociologiche, formulari standard dei siti Natura 2000, carte degli Habitat di Interesse Comunitario).
PROGRAMMA SINTETICO, QUELLO DEFINITIVO SARA' CONSEGNATO A LEZIONE
La crisi della biodiversità e le ragioni per conservare le comunità vegetali.
Definizioni: flora, vegetazione, ecosistema, comunità vegetale, paesaggio, areale, habitat, filtri
ecologici.
Delimitazione, descrizione e classificazione della comunità: strati e sinusie; composizione floristica
e copertura; introduzione alla classificazione della vegetazione; esempi di delimitazione delle
comunità vegetali; gradienti e contatti; metodi di campionamento della vegetazione.
Fattori che controllano la flora regionale (regional species pool): macroclima, biomi, regioni
macroclimatiche italiane (le caratteristiche del clima Mediterraneo, Submediterraneo,
Appenninico, Alpino); regioni floristiche italiane.
Fattori che controllano la flora dell’habitat (habitat species pool): fasce fitoclimatiche altitudinali;
mesoclima e vegetazione zonale/extrazonale/azonale; suolo e idrologia; il fattore disturbo.
Classificazione degli ecosistemi in base alla risposta al fuoco.
Fattori biotici: interazioni fra piante (competizione e facilitazione); effetti del pascolo; ruolo dei
megaerbivori; conseguenze vegetazionali e gestionali dell’estinzione della megafauna storica e
attuale; specie chiave, specie ingegnere, specie fondatrici, cascate trofiche, dispersori.
Tratti e gruppi funzionali, e loro valore diagnostico dell’habitat: schema r-K e tratti associati;
schema CSR e tratti associati; forme biologiche; cicli vitali delle terofite.
Misure di biodiversità: alfa, beta e gamma diversità; richness vs. evenness; diversità funzionale;
diversità filogenetica; valore di bioindicazione delle misure di biodiversità.
Proprietà della diversità: curve specie-area; legge di infrequenza; distribuzione della biodiversità a
scala globale e possibili cause. Predittori di diversità a scala di comunità; relazione biomassabiodiversità;
teoria del disturbo intermedio e conseguenze gestionali.
La classificazione della vegetazione secondo il metodo fitosociologico: il concetto di associazione,
la sintassonomia e la nomenclatura; il metodo di rilievo; la lettura delle tabelle fitosociologiche e
sinottiche. Cenni su NVC e USVC. Le principali classi e ordini fitosociologici della vegetazione
italiana.
La vegetazione nella Direttiva 92/43/CEE “Habitat”: caratteristiche generali e innovative della
Direttiva; origine dell’Allegato 1, classificazione adottata e criteri di selezione degli habitat;
processo e criteri di designazione dei SIC/ZSC. Regime di tutela della Rete Natura 2000: stato di
conservazione favorevole; Valutazione di Incidenza; piani di gestione; monitoraggio dei tipi di
habitat. I problemi di “interpretazione” degli Habitat; i manuali di interpretazione.
Le successioni: i modelli successionali di Connel & Slatyer; la teoria di Pickett; prevedibilità delle
successioni; ancient forests vs. recent forests; possibili cause delle “ancient forest species”. Il
concetto di climax: origini storiche, definizione e analisi critica. Il concetto di vegetazione
potenziale: definizione, analisi critica, problemi applicativi. La serie di vegetazione.
Carte della vegetazione reale (fisionomiche e fitosociologiche); carte della vegetazione potenziale;
carte delle serie; carte degli Habitat di Interesse Comunitario.
Applicazioni della dinamica vegetazionale nel restauro ambientale; il problema della vegetazione
target; impatti negativi dei rimboschimenti.
Classificazione dei drivers di perdita della biodiversità. Distruzione dell’habitat: conseguenze;
esempi italiani. Frammentazione dell’habitat ed effetto margine. Degradazione dell’habitat:
ruderalizzazione, eutrofizzazione.
Specie aliene invasive vegetali: cause; sottotipi e definizioni; aree geografiche e ambienti più
sensibili; conseguenze; casi di studio italiani; linee guida per la prevenzione; il regolamento UE
n.1143/2014 e altri strumenti normativi.
Approfondimenti (caratteri ecologici e vegetazionali, plant traits, minacce, habitat di Direttiva,
metodi di conservazione, gestione e restauro) per alcune specifiche tipologie di vegetazione:
spiagge e dune; fiumi, boschi ripariali, laghi e zone umide; praterie seminaturali montane.
Modalità Esame
esame orale, a partire da una tesina di campo (istruzioni verranno fornite a lezione)
Testi adottati
Le pagine dei seguenti testi relative ai singoli argomenti sono indicate nell’ultima diapositiva di
ciascuna lezione. Si vedano anche gli articoli e documenti caricati su Moodle.
R. Primack, L. Boitani – «Biologia della Conservazione» - Zanichelli
M. Cain et al. – «Ecologia» – Piccin
J. Mauseth – «Botanica» - QUARTA EDIZIONE italiana - Idelson Gnocchi
F. Pratesi – “Storia della natura d’Italia” – Rubbettino
Modalità di svolgimento
lezioni in classe, esercitazioni in campo
Modalità di frequenza
corso specialistico privo di un libro di testo corrispondente al programma: si raccomanda la frequenza regolare!
Bibliografia
Articoli e documenti caricati su Moodle.
120459 - PROGETTAZIONI FORESTALI
-
12
-
-
Obiettivi formativi
a) OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello manageriale, dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle operazioni forestali, della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità. La conoscenza essenziale delle basi di progettazioni forestali e gestione dei cantieri posti in essere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari alla progettazione e gestione operativa dei cantieri forestali. Capacità di operare per tali opere anche in qualità di collaudatore.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano le progettazioni forestali ed essere in grado di saper leggere e comprendere i progetti in campo forestale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analizzare un progetto forestale esecutivo e comprendere la struttura del cantiere forestale che tecnicamente dovrà essere improntato;
3) Autonomia di giudizio: saper operare in autonomia nel valutare la corretta esecuzione di opere derivanti da progettazioni forestali ed esecuzione dei relativi cantieri;
4) Abilità comunicative: acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente i propri progetti o valutazioni di opere collaudate;
5) Capacità di apprendere: avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.
PROGETTAZIONE E CANTIERI FORESTALI
RODOLFO PICCHIO
Secondo Semestre
6
AGR/06
Obiettivi formativi
a) OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello manageriale, dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle operazioni forestali, della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità. La conoscenza essenziale delle basi di progettazioni forestali e gestione dei cantieri posti in essere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari alla progettazione e gestione operativa dei cantieri forestali. Capacità di operare per tali opere anche in qualità di collaudatore.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano le progettazioni forestali ed essere in grado di saper leggere e comprendere i progetti in campo forestale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analizzare un progetto forestale esecutivo e comprendere la struttura del cantiere forestale che tecnicamente dovrà essere improntato;
3) Autonomia di giudizio: saper operare in autonomia nel valutare la corretta esecuzione di opere derivanti da progettazioni forestali ed esecuzione dei relativi cantieri;
4) Abilità comunicative: acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente i propri progetti o valutazioni di opere collaudate;
5) Capacità di apprendere: avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.
c) PROGRAMMA
Le principali progettazioni forestali ed i cantieri forestali, loro inquadramento generale e definizione. Le opere pubbliche e private, differenze nella programmazione, gestione e collaudo. L'iter progettuale, prefattibilità, progetto di massima, progetto definitivo e progetto esecutivo. La direzione dei lavori e la figura del direttore dei lavori. Il collaudo e la figura del collaudatore. Progettazione di massima ed esecuzione dei lavori per i cantieri di rimboschimento, imboschimento, miglioramento boschivo, restauro forestale, utilizzazioni forestali, ingegneria naturalistica, microfiliere energetiche a biomasse legnose e selvicoltura urbana. Progettazione specifica, impianto e gestione di cantieri per gru a cavo. Progettazione di massima, gestione ed esecuzione dei cantieri riguardanti la viabilità forestale. Metodologie per l'elaborazione di un progetto. Analisi prezzi. Computo metrico. Corografie. Contabilità dei lavori. Direzione lavori. Perizie giudiziarie. Gestione applicativa dei cantieri forestali, alla luce degli ordinamenti legislativi vigenti, loro analisi funzionale e gestionale in itinere.
Modalità Esame
Nella valutazione della prova orale per l’attribuzione del voto finale si valuterà il livello acquisito di conoscenza, abilità e competenza con particolare riferimento alla comprensione critica di principi, teorie e procedure necessari nell'ambito delle progettazioni forestali e della messa in opera degli omonimi cantieri. Inoltre, verrà valutata la padronanza nel risolvere problemi di gestione forestale e le competenze nel gestire progetti tecnici di restauro forestale assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro anche complessi. In particolare, verrà verificata l'acquisizione da parte dello studente delle capacità di applicare in casi concreti - derivati ad esempio dalle esercitazioni di campo - i concetti teorici attraverso ragionamenti di analisi e sintesi, che comprendano anche i collegamenti interdisciplinari.
Testi adottati
- Dispense del corso caricate dal docente sulla piattaforma Moodle.
- Appunti di progettazione forestale / Orazio La Marca, Anna La Marca; con la collaborazione di Roberto Fratini, Claudia Capponi.
Modalità di frequenza
La frequenza al corso è ritenuto un elemento facoltativo, ma caldamente raccomandato.
SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
ANDREA PETROSELLI
Secondo Semestre
6
AGR/08
Obiettivi formativi
a) Obiettivi del corso:
Il corso si pone come obiettivo formativo la conoscenza dei processi e metodi per la comprensione e la gestione delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
b) Risultati di apprendimento attesi:
1) Conoscenza e capacità di comprensione:
- Acquisire le nozioni base delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
- Comprendere le metodologie per lo studio dei processi idrologici propedeutici alla gestione delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
- Conoscere i principali strumenti modellistici utili alla definizione delle mappature di pericolosità e di rischio idraulico.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- Applicare le nozioni apprese nella gestione pratica delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
- Utilizzare le metodologie studiate per analizzare e gestire i processi idrologici.
- Impiegare strumenti modellistici per creare mappature di pericolosità e di rischio idraulico.
3) Autonomia di giudizio:
- Sviluppare la capacità di valutare criticamente le metodologie e gli strumenti modellistici utilizzati.
- Essere in grado di prendere decisioni informate nella gestione delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
4) Abilità comunicative:
- Acquisire competenze nell'uso di strumenti informatici di base, come fogli di calcolo e GIS.
- Comunicare efficacemente i risultati ottenuti attraverso i modelli idrologici avanzati.
5) Capacità di apprendimento:
- Sviluppare la capacità di apprendere autonomamente nuove metodologie e strumenti nel campo delle sistemazioni idraulico-forestali.
- Mantenere un aggiornamento continuo sulle tematiche del corso e sulle innovazioni tecnologiche relative.
Concetti base di idrologia tecnica, idraulica fluviale e sistemazioni idraulico-forestali classiche:
Ciclo idrologico, bacino idrografico, dato idrologico, tempo di ritorno, inferenza statistica, curve di caso critico e linee segnalatrici di possibilità pluviometrica, concetti di rischio idraulico, formazione dei deflussi di piena, componenti superficiale e profonda dell’idrogramma di piena, calcolo della pioggia netta, modellistica afflussi-deflussi, idrostatica, idrodinamica, foronomia, trasporto solido, le sistemazioni dei torrenti, la pendenza di equilibrio e le briglie chiuse a gravità.
Esercitazione 1: calcolo linee segnalatrici di possibilità pluviometrica attraverso analisi delle piogge massime annuali di breve durata utilizzando Excel.
Esercitazione 2: calcolo linee segnalatrici di possibilità pluviometrica attraverso analisi delle piogge massime annuali di breve durata utilizzando il software RUNOFF LAB.
Esercitazione 3: delimitazione di un bacino idrografico attraverso le piattaforme informatiche PLUVIO/HYDROPOT e stima dei deflussi di piena per diversi tempi di ritorno attraverso la piattaforma informatica EBA4SUB.
Sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale ed opere per la mitigazione del rischio idraulico:
Tipi di briglie: ad arco, in terra, in legname, miste. Briglie aperte. Difese longitudinali di sponda: scogliere in massi naturali o artificiali, difese in gabbioni e materassi Reno, difese longitudinali rigide. Difese trasversali di sponda.
Modalità Esame
La prova di accertamento è orale e conterrà una serie di domande volte ad accertare la conoscenza teorica da parte dello studente sugli argomenti presentati a lezione.
In particolare vengono presentate tre domande orali che abbracciano l'intero programma, ciascuna delle quali viene valutata con un punteggio da 0 a 10. Il voto finale corrisponde alla somma dei tre voti individuali. Ai fini dell'assegnazione del voto si tiene conto del grado di conoscenza dei contenuti, della capacità di analisi, di sintesi e dei legami interdisciplinari, della capacità di senso critico e di chiarezza espositiva.
Testi adottati
Da Deppo: Sistemazione dei corsi d'acqua, 627/DAD/A,B
Ferro V. La sistemazione dei bacini idrografici, 627.86 (21)
Ferro V. Opere di sistemazione idraulico-forestali a basso impatto ambientale, 634.99/OPE
Ferro V. Elementi di idraulica e idrologia per le scienze agrarie, ambientali e forestali, 627/FER 33683
Maione: Le piene fluviali, 551.489/MAI/A,B
Moisello: Idrologia tecnica, 627/MOI/A,B
APAT Atlante delle opere di sistemazione fluviale. Online
Quaderni di Cantiere della Regione Lazio
Materiale fornito dal docente
Modalità di frequenza
Il corso è diviso è articolato in 48 ore di lezioni frontali. Le nozioni teoriche sono illustrate agli studenti durante le lezioni frontali, tramite supporti audio-visivi e la lavagna.
Bibliografia
materiale fornito dal docente
18402 - CONSERVAZIONE E RESTAURO DELL'AMBIENTE FORESTALE
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13
-
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Obiettivi formativi
"Ecogenetica Forestale"
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Consolidare e ampliare la conoscenza e la comprensione delle basi dell'evoluzione delle specie forestali e l'interazione ecologico-genetica degli individui e dei popolamenti forestali, fornendo un quadro di riferimento per applicare ed elaborare in maniera efficace ed originale i metodi di analisi e monitoraggio delle risorse genetiche forestali e della loro conservazione attraverso l’impiego dei principali metodi di biologia molecolare e di bioinformatica.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Sviluppare abilità di comprensione e risoluzione dei problemi dovuti ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, con riferimento a contesti interdisciplinari. Essere in grado di interpretare risultati sperimentali, comprendere i fattori e saper applicare gli approcci sperimentali per lo studio della diversità genetica intra- ed interspecifica delle specie forestali, integrando le conoscenze e gestendo la complessità, nonché formulando giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete e includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche ad esse collegate.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Sviluppare un senso critico e indipendente per effettuare scelte e definire progettualità future sui temi della Conservazione e Restauro delle foreste.
ABILITA’ COMUNICATIVE
Acquisire terminologia tecnica per comunicare in maniera chiara e dettagliata progetti nuovi ed innovativi, idee e conclusioni, nonché le conoscenze ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Sviluppare capacità di apprendimento multidisciplinare e in un’ottica internazionale che consentano di continuare a studiare in modo autonomo e approfondito nei diversi ambiti della ricerca scientifica, di base e applicata.
ECOGENETICA FORESTALE
MARCO COSIMO SIMEONE
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Consolidare e ampliare la conoscenza e la comprensione delle basi dell'evoluzione delle specie forestali e l'interazione ecologico-genetica degli individui e dei popolamenti forestali, fornendo un quadro di riferimento per applicare ed elaborare in maniera efficace ed originale i metodi di analisi e monitoraggio delle risorse genetiche forestali e della loro conservazione attraverso l’impiego dei principali metodi di biologia molecolare e di bioinformatica.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Sviluppare abilità di comprensione e risoluzione dei problemi dovuti ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, con riferimento a contesti interdisciplinari. Essere in grado di interpretare risultati sperimentali, comprendere i fattori e saper applicare gli approcci sperimentali per lo studio della diversità genetica intra- ed interspecifica delle specie forestali, integrando le conoscenze e gestendo la complessità, nonché formulando giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete e includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche ad esse collegate.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Sviluppare un senso critico e indipendente per effettuare scelte e definire progettualità future sui temi della Conservazione e Restauro delle foreste.
ABILITA’ COMUNICATIVE
Acquisire terminologia tecnica per comunicare in maniera chiara e dettagliata progetti nuovi ed innovativi, idee e conclusioni, nonché le conoscenze ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Sviluppare capacità di apprendimento multidisciplinare e in un’ottica internazionale che consentano di continuare a studiare in modo autonomo e approfondito nei diversi ambiti della ricerca scientifica, di base e applicata.
Marcatori genetici
- Marcatori morfologici
- Marcatori biochimici (terpeni, alloenzimi, proteine)
- Marcatori molecolari (RFLP, SSR, AFLP, SNP)
- Il ruolo dell’epigenetica
- Sequenziamento Sanger
- Il DNA barcoding
- Next Generation Sequencing e RAD sequencing
- Sequenziamento di genomi, metagenomica, filogenomica
- Strumenti bioinformatici e utilizzo di Banche dati
Genetica di popolazioni, Fattori evolutivi e frequenze geniche
- Flussi genici, dinamiche demografiche
- Mutazione, Migrazione, Selezione, Deriva genetica
- Ibridazione interspecifica, introgressione e Inincrocio
- Vicarianza e Dispersione
- Divergenza
- Filogenetica e Filogeografia
- Genetica del paesaggio
- Strutture genetiche spaziali e temporali
- Interazioni genotipo x ambiente - Geni candidati
Variabilità genetica nei popolamenti naturali
- Parametri utili alla quantificazione della variabilità genetica
- Applicazioni ai fini della gestione selvicolturale
- Applicazioni ai fini della conservazione e del restauro forestale
- Applicazioni al Miglioramento Genetico e alle biotecnologie forestali
Modalità Esame
Le domande verteranno su: principi generali riguardanti l'evoluzione delle specie forestali e l'interazione ecologico-genetica degli individui e dei popolamenti forestali; metodi di analisi e monitoraggio delle risorse genetiche forestali e della loro conservazione; principali nozioni di biologia molecolare e di bioinformatica per lo studio applicativo dei rapporti intercorrenti tra variabilità genetica e ambiente nei popolamenti forestali.
Testi adottati
Appunti e Powerpoint delle lezioni
An Introduction to forest genetics (2006) Eriksson, Eckberg & Clapham
Forest Genetics (2007) White, Adams & Neale.
Molecular Ecology (2005) J.R. Freeland
Materiale aggiuntivo di approfondimento : articoli scientifici forniti dal docentedurante il corso
Il corso si propone di illustrare il concetto di restauro forestale sia a livello di popolamento che al più ampio contesto forestale anche in un'ottica paesaggistica, provando a dare un inquadramento etico e scientifico alla disciplina e una linea di indirizzo applicativa. Dopo tali premesse, vengono illustrate le più recenti tecniche per l'esecuzione di opere di restauro in varie condizioni ambientali e sociali. Al termine del corso gli studenti dovranno raggiungere un livello di conoscenze e capacità critica, oltre ad adeguate competenze, sia per ideare che sostenere argomentazioni per risolvere problemi nell'ambito del restauro forestale.
18405 - TIROCINIO
Secondo Semestre
4
18406 - PROVA FINALE
Secondo Semestre
16
119053 - PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO AGROFORESTALE
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13
-
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Obiettivi formativi
1. Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti acquisiranno una solida conoscenza dei concetti fondamentali di cartografia e dei sistemi di riferimento, nonché una comprensione approfondita del sistema informativo territoriale per la pianificazione forestale. Saranno in grado di identificare e descrivere gli strati informativi di base e di dettaglio, e comprendere i principi dell’analisi della copertura forestale tramite foto interpretazione di immagini aeree e satellitari. Acquisiranno anche competenze nella comprensione delle tecniche di analisi diacronica per valutare l’evoluzione delle superfici forestali e le applicazioni del dato LIDAR per determinare biomassa e provvigione.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Gli studenti applicheranno le conoscenze acquisite per realizzare e gestire un sistema informativo territoriale (SIT) in ambiente GIS per la pianificazione e gestione forestale. Dimostreranno la capacità di utilizzare strumenti e tecniche come l'analisi NDVI tramite dati multispettrali del programma Copernicus per il monitoraggio della vegetazione, e l'analisi LIDAR per valutare biomassa e provvigione. Saranno in grado di interpretare e applicare le informazioni raccolte per prendere decisioni informate e basate su dati concreti.
3. Autonomia di giudizio: Gli studenti svilupperanno la capacità di valutare criticamente le informazioni e le tecniche utilizzate nel loro progetto di ricerca. Saranno in grado di formulare giudizi informati riguardo alla qualità e all’affidabilità dei dati, come le immagini satellitari e i dati LIDAR, e di scegliere le metodologie più appropriate per l'analisi e la pianificazione forestale.
4. Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di presentare chiaramente e con precisione i risultati delle loro analisi e ricerche. Saranno capaci di comunicare efficacemente le loro conclusioni e raccomandazioni sia in forma scritta che orale, utilizzando terminologie tecniche appropriate e strumenti di visualizzazione dei dati come mappe e grafici.
5. Capacità di apprendere: Gli studenti svilupperanno competenze per l'apprendimento continuo e l’aggiornamento delle proprie conoscenze nel campo della cartografia e del GIS. Saranno in grado di adattarsi a nuove tecnologie e metodologie, e di applicare le competenze acquisite per risolvere problemi complessi e affrontare sfide future nel campo della pianificazione forestale e dell’analisi territoriale.
TELERILEVAMENTO PER L'ANALISI DEL TERRITORIO
FABIO RECANATESI
Secondo Semestre
6
AGR/10
Obiettivi formativi
1. Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti acquisiranno una solida conoscenza dei concetti fondamentali di cartografia e dei sistemi di riferimento, nonché una comprensione approfondita del sistema informativo territoriale per la pianificazione forestale. Saranno in grado di identificare e descrivere gli strati informativi di base e di dettaglio, e comprendere i principi dell’analisi della copertura forestale tramite foto interpretazione di immagini aeree e satellitari. Acquisiranno anche competenze nella comprensione delle tecniche di analisi diacronica per valutare l’evoluzione delle superfici forestali e le applicazioni del dato LIDAR per determinare biomassa e provvigione.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Gli studenti applicheranno le conoscenze acquisite per realizzare e gestire un sistema informativo territoriale (SIT) in ambiente GIS per la pianificazione e gestione forestale. Dimostreranno la capacità di utilizzare strumenti e tecniche come l'analisi NDVI tramite dati multispettrali del programma Copernicus per il monitoraggio della vegetazione, e l'analisi LIDAR per valutare biomassa e provvigione. Saranno in grado di interpretare e applicare le informazioni raccolte per prendere decisioni informate e basate su dati concreti.
3. Autonomia di giudizio: Gli studenti svilupperanno la capacità di valutare criticamente le informazioni e le tecniche utilizzate nel loro progetto di ricerca. Saranno in grado di formulare giudizi informati riguardo alla qualità e all’affidabilità dei dati, come le immagini satellitari e i dati LIDAR, e di scegliere le metodologie più appropriate per l'analisi e la pianificazione forestale.
4. Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di presentare chiaramente e con precisione i risultati delle loro analisi e ricerche. Saranno capaci di comunicare efficacemente le loro conclusioni e raccomandazioni sia in forma scritta che orale, utilizzando terminologie tecniche appropriate e strumenti di visualizzazione dei dati come mappe e grafici.
5. Capacità di apprendere: Gli studenti svilupperanno competenze per l'apprendimento continuo e l’aggiornamento delle proprie conoscenze nel campo della cartografia e del GIS. Saranno in grado di adattarsi a nuove tecnologie e metodologie, e di applicare le competenze acquisite per risolvere problemi complessi e affrontare sfide future nel campo della pianificazione forestale e dell’analisi territoriale.
Concetti base di cartografia e sistemi di riferimento. Il sistema informativo territoriale per la pianificazione forestale: come si realizza, quali sono gli strati informativi di base e di dettaglio. L'analisi della compresa forestale attraverso la foto interpretazione di immagini aeree e satellitari. L'analisi diacronica per l'analisi dell'evoluzione delle superfici forestali. Il dato LIDAR: applicazioni per la determinazione della biomassa e della provvigione.
Il monitoraggio attraverso l'indice NDVI rilevato da dati multispettrali del programma Copernicus.
Il PGAF e la sua gestione attraverso il SIT in ambiente GIS.
Modalità Esame
La prova finale si svolge attraverso una presentazione dettagliata e una discussione approfondita del progetto di ricerca elaborato dallo studente. Il voto, espresso in trentesimi, riflette una valutazione complessiva che tiene conto di diversi aspetti chiave del lavoro. Innanzitutto, viene valutata la qualità e la rilevanza della ricerca, inclusa la chiarezza nella definizione degli obiettivi e l’adeguatezza della metodologia scelta. L'analisi critica e la capacità dello studente di integrare le competenze teoriche e pratiche sono elementi cruciali.
Durante la discussione, lo studente deve dimostrare una comprensione approfondita del proprio progetto e rispondere in modo efficace alle domande della commissione. La capacità di argomentare le proprie scelte e di giustificare i risultati ottenuti è essenziale. Inoltre, viene considerata la qualità della redazione del testo finale, che deve essere ben strutturato e privo di errori. L’originalità del contributo e la rilevanza delle conclusioni rispetto al campo di studio sono anch’esse oggetto di valutazione.
La commissione esaminatrice, composta da docenti e specialisti, assegna il punteggio finale basandosi su questi criteri, garantendo una valutazione equa e completa del lavoro svolto.
Testi adottati
Il docente fornirà il materiale didattico: articoli scientifici, presentazioni ppt, dati ambiente GIS.
I testi vengono aggiornati ogni anno e verranno comunicati all'inizio del corso.
Appunti e approfondimenti delle lezioni.
Modalità di svolgimento
Il corso viene svolto in presenza in aula di geomatica. Il corso prevede attività laboratoriali.
Modalità di frequenza
E' consigliata la frequenza.
Bibliografia
- Appunti delle lezioni; materiale didattico fornito dal Docente; Articoli scientifici forniti dal Docente.
- Testo di riferimento: "Sistemi Informativi Territoriali - principi e applicazioni". Edizione UTET, autori: Federica Migliaccio e Daniela Carino.
Il Docente provvede alla creazione di una cartella condivisa accessibile tramite la piattaforma MOODLE - UNITUS
PIANIFICAZIONE E GESTIONE ECOLOGICA DELL'AMBIENTE FORESTALE
Secondo Semestre
7
AGR/05
Obiettivi formativi
Il Corso intende fornire gli strumenti normativi e le metodologie per la pianificazione e assestamento forestale a diverse scale da quella aziendale ai piani forestali di area vasta per la transizione ecologica con particolare riferimento alla conservazione della biodiversità e mitigazione climatica. I principali obiettivi formativi sono:
- Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente, durante lo svolgimento del corso, acquisisce le nozioni teoriche per comprendere e risolvere i complessi problemi nella pianificazione su basi ecologiche del paesaggio forestale;
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate verranno perseguite attraverso una didattica integrata tra lezioni teoriche, casi di studio e attività laboratoriali in aule attrezzate per esercitazioni. In particolare lo studente sarà in grado di comprendere i diversi prodotti della pianificazione forestale dal piano di assestamento al piano di un’area protetta e di ripristino della biodiversità.
- Autonomia di giudizio nei complessi contesti della pianificazione forestale compresi i problemi difficili o impossibili da risolvere, in quanto i requisiti sottostanti la loro soluzione risultano contraddittori, incompleti ed in continuo cambiamento (Wicked problems);
- Abilità comunicative finalizzate anche al coinvolgimento della cittadinanza nella pianificazione forestale. Tali abilità verranno sviluppate mediante la redazione di relazioni e/o progetti da esporre in sede d’esame;
- Capacità di apprendere attraverso una metodologia attiva volta a creare un ambiente favorevole all'insegnamento-apprendimento anche tramite un uso consapevole delle tecnologie digitali quali ad esempio Scopus e Scholar per sviluppare le capacità di apprendimento continuo dello studente.
119048 - CONSERVAZIONE DELLA NATURA
-
12
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Obiettivi formativi
Obiettivi Formativi “Conservazione del Paesaggio Vegetale”
1) Conoscenza e capacità di comprensione: Comprendere forme, strutture e funzioni della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio. Acquisire un quadro di conoscenze sulla conservazione della natura (in particolare sulla componente vegetazionale) in Italia.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Acquisire conoscenze sulla conservazione, gestione, restauro e monitoraggio della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio.
3) Autonomia di giudizio: capacità di base di valutare lo stato di una comunità vegetale
4) Abilità comunicative: capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica specifica delle materie coinvolte.
5) Capacità di apprendere: acquisire capacità di leggere e comprendere le pubblicazioni e i documenti tecnico-scientifici in materia di descrizione e monitoraggio delle comunità vegetali (es. cartografie della vegetazione, tabelle fitosociologiche, formulari standard dei siti Natura 2000, carte degli Habitat di Interesse Comunitario).
Obiettivi Formativi “Conservazione e monitoraggio delle foreste”
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere struttura e funzionamento della comunità arborea in relazione ai processi naturali degli ecosistemi forestali ed i principali approcci per monitorarne le dinamiche. Comprendere il contributo degli ecosistemi forestali alla conservazione della biodiversità ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici ed i principali fattori di minaccia alla conservazione delle foreste.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Fornire le conoscenze scientifiche per valutare lo stato di conservazione e le dinamiche in atto degli ecosistemi forestali in relazione alla loro naturalità ed in risposta ai cambiamenti climatici. Selezionare le principali metriche e gli approcci scientifici utili a descrivere lo stato di conservazione di specie e comunità forestali e valutare i principali fattori di minaccia.
Autonomia di giudizio
Conoscenze e competenze acquisite costituiranno le basi scientifiche necessarie a valutare lo stato di conservazione e naturalità degli ecosistemi forestali in relazione alle dinamiche in atto.
Abilità comunicative
Capacità di comunicare i fattori che promuovono o minacciano la conservazione degli ecosistemi forestali ed il loro ruolo nella conservazione della biodiversità e del cambiamento climatico, sia a livello scientifico sia con operatori tecnici e portatori d’interesse.
Capacità di apprendere
Le conoscenze scientifiche acquisite consentiranno di approfondire i metodi avanzati di studio scientifico con cui descrivere quantitativamente e monitorare lo stato di conservazione di specie e comunità forestali.
CONSERVAZIONE E MONITORAGGIO DELLE FORESTE
ALFREDO DI FILIPPO
Secondo Semestre
6
BIO/03
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere struttura e funzionamento della comunità arborea in relazione ai processi naturali degli ecosistemi forestali ed i principali approcci per monitorarne le dinamiche. Comprendere il contributo degli ecosistemi forestali alla conservazione della biodiversità ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici ed i principali fattori di minaccia alla conservazione delle foreste.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Fornire le conoscenze scientifiche per valutare lo stato di conservazione e le dinamiche in atto degli ecosistemi forestali in relazione alla loro naturalità ed in risposta ai cambiamenti climatici. Selezionare le principali metriche e gli approcci scientifici utili a descrivere lo stato di conservazione di specie e comunità forestali e valutare i principali fattori di minaccia.
Autonomia di giudizio
Conoscenze e competenze acquisite costituiranno le basi scientifiche necessarie a valutare lo stato di conservazione e naturalità degli ecosistemi forestali in relazione alle dinamiche in atto.
Abilità comunicative
Capacità di comunicare i fattori che promuovono o minacciano la conservazione degli ecosistemi forestali ed il loro ruolo nella conservazione della biodiversità e del cambiamento climatico, sia a livello scientifico sia con operatori tecnici e portatori d’interesse.
Capacità di apprendere
Le conoscenze scientifiche acquisite consentiranno di approfondire i metodi avanzati di studio scientifico con cui descrivere quantitativamente e monitorare lo stato di conservazione di specie e comunità forestali.
RICHIAMI DI ECOLOGIA
Ecologia generale e struttura dell’ecosistema.
Flusso di energia e struttura dell’ecosistema. Rete trofica. Catene trofiche di pascolo e detrito. Livelli gerarchici di organizzazione dell’ecosistema. Componente Biotica ed abiotica dell’ecosistema. Popolazioni e Comunità. Biomassa e produttività degli ecosistemi. Le componenti della produttività dell’ecosistema. Fattori che influenzano la variabilità di biomassa e produttività degli ecosistemi a scala globale e locale.
Suolo e sua importanza per gli ecosistemi (cenni). Cicli biogeochimici e struttura del suolo (cenni). Fertilità stazionale e site index.
Bioclima. Macro-, meso- e microclima. Classificazioni bioclimatiche, la classificazione fitoclimatica di Pavari. Indici bioclimatici: Lang, De Martonne, Emberger, Mitrakos, Thorntwaite. Diagrammi climatici. L’evapotraspirazione potenziale e reale. Il deficit idrico.
Gradienti ecologici, clima, bioclima, biomi. Il bioclima ed il suolo controllo sulle caratteristiche ecosistemiche: biomassa, produttività, longevità arborea e turnover demografico, fenologia, trend di crescita.
Le dinamiche degli ecosistemi
Processi autogeni ed allogeni (esogeni/endogeni) che guidano le dinamiche degli ecosistemi. Principali cambiamenti ambientali, strutturali e compositivi durante la successione. Successioni primarie e secondarie.
Il ciclo silvologico. Le fasi strutturali della coorte arborea. Autodiradamento ed autopotatura.
Gli stadi di sviluppo della comunità arborea. Il mosaico mobile di fasi strutturali.
Il regime di disturbo naturale e suo ruolo nelle dinamiche ecosistemiche.
MONITORAGGIO
Indicatori e indici. Indicatori di pressione, di stato e di risposta. I bioindicatori.
Le principali variabili forestali oggetto del MF. Censimento e campionamento. Le aree di saggio forestali: forma, dimensione e distribuzione. Campionamento soggettivo e probabilistico. Il concetto di errore. Errore assoluto e relativo. Errori sistematici e accidentali (o casuali). Dimensionamento numerico del campione e campionamento pilota. Tipi e modalità di campionamento. Campionamento casuale. Campionamento sistematico: camminamento prescritto e camminamento libero.
Monitoraggio forestale mediante rilievi a terra. Inventari successivi su aree di saggio permanenti; censimento di intere superfici. Principali attributi strutturali del popolamento forestale. Biomassa e necromassa. Alberi habitat e microhabitat.
Uso del telerilevamento: definizione, strumenti, sensori, dati; foto aeree, immagini satellitari. Firme spettrali, NDVI. Esempi di applicazioni pratiche del telerilevamento al MF (cambio d’uso del suolo, disboscamento, frammentazione).
Casi applicati di monitoraggio forestale. La rete delle faggete vetuste UNESCO. L’inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio. Le grandi reti ecologiche di monitoraggio a scala nazionale/continentale/globale: gli esempi delle reti ICP/CONECOFOR e ILTER.
Il monitoraggio dendroecologico come strumento di monitoraggio ambientale a posteriori.
NATURALITÀ E FORESTE VETUSTE.
Il concetto di naturalità degli ecosistemi. Disturbo naturale ed artificiale. Eredità naturale ed eredità artificiale.
Le foreste vetuste in relazione allo sviluppo della comunità arborea. Foreste vetuste primarie e secondarie. Gli attributi strutturali ed i processi ecologici delle foreste vetuste. Biomassa e necromassa. Curva di accumulo della biomassa. Dinamiche strutturali delle foreste naturali. Indicatori strutturali, compositivi e crono-funzionali del grado di vetustà.
Le definizioni di vetustà dello US Forest Service.
Attributi delle foreste vetuste temperate decidue. Indicatori strutturali e crono-funzionali delle faggete italiane: il caso delle faggete appenniniche. Alberi Habitat: definizione e loro importanza.
DEGRADO DEGLI ECOSISTEMI
Concetto di degrado dell’ecosistema. Degrado forestale. Fattori naturali e antropici di degrado. Degrado e variabilità naturale degli ecosistemi. Definizioni ecologiche e gestionali (FAO, IPCC) del degrado. Resilienza, stati alternativi dell’ecosistema, successione, soglie, tipping points, collasso dell’ecosistema.
Criteri strutturali e compositivi per identificare il degrado forestale. Condizioni Naturali di Riferimento degli ecosistemi. Indicatori di Degrado.
Il suolo come risorsa non rinnovabile. Fattori di degrado del suolo in relazione a gestione, naturalità e dinamiche forestali.
FRAMMENTAZIONE FORESTALE.
Frammentazione: cause ed impatti sulle dinamiche naturali. Misurare la frammentazione: indici di forma e loro significato. L’indice di integrità forestale. Isolamento, effetto margine, barriere ecologiche, metapopolazioni. L’uso del telerilevamento e GIS nelle misure di frammentazione: uso del suolo CORINE; indici di vegetazione NDVI/EVI; Global Forest Watch e Copertura Forestale; metriche di frammentazione in ambiente GIS.
CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
La Lista Rossa IUCN degli Ecosistemi: categorie, criteri e modalità operative.
Modalità Esame
L'esame prevede un colloquio orale sugli aspetti trattati durante il corso, ed include la discussione di un elaborato preparato dallo studente con cui viene valutato lo stato di conservazione degli ecosistemi presenti in un territorio (p.e. versante montano) scelto dal candidato
Testi adottati
Tesi di riferimento
Primack, Boitani. Biologia della conservazione. Zanichelli.
Paci. Ecologia Forestale. Edagricole.
Cain, Bowman, Hacker. Ecologia. Piccin.
Testi consigliati per gli aspetti di base ed applicati
Odum & Barnett. Fondamenti di ecologia. Piccin.
Pignatti. Ecologia Vegetale. UTET.
Bernetti. Selvicoltura Speciale. UTET.
La Marca O., 1999. Elementi di dendrometria. Patron editore
Modalità di frequenza
Libera, in presenza
Bibliografia
Articoli Scientifici in Cartelle Moodle
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119052 - CONSERVAZIONE DEL PAESAGGIO VEGETALE
GOFFREDO FILIBECK
Primo Semestre
6
BIO/03
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: Comprendere forme, strutture e funzioni della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio. Acquisire un quadro di conoscenze sulla conservazione della natura (in particolare sulla componente vegetazionale) in Italia.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Acquisire conoscenze sulla conservazione, gestione, restauro e monitoraggio della componente vegetale dell'ecosistema e del paesaggio.
3) Autonomia di giudizio: capacità di base di valutare lo stato di una comunità vegetale
4) Abilità comunicative: capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica specifica delle materie coinvolte.
5) Capacità di apprendere: acquisire capacità di leggere e comprendere le pubblicazioni e i documenti tecnico-scientifici in materia di descrizione e monitoraggio delle comunità vegetali (es. cartografie della vegetazione, tabelle fitosociologiche, formulari standard dei siti Natura 2000, carte degli Habitat di Interesse Comunitario).
PROGRAMMA SINTETICO, QUELLO DEFINITIVO SARA' CONSEGNATO A LEZIONE
La crisi della biodiversità e le ragioni per conservare le comunità vegetali.
Definizioni: flora, vegetazione, ecosistema, comunità vegetale, paesaggio, areale, habitat, filtri
ecologici.
Delimitazione, descrizione e classificazione della comunità: strati e sinusie; composizione floristica
e copertura; introduzione alla classificazione della vegetazione; esempi di delimitazione delle
comunità vegetali; gradienti e contatti; metodi di campionamento della vegetazione.
Fattori che controllano la flora regionale (regional species pool): macroclima, biomi, regioni
macroclimatiche italiane (le caratteristiche del clima Mediterraneo, Submediterraneo,
Appenninico, Alpino); regioni floristiche italiane.
Fattori che controllano la flora dell’habitat (habitat species pool): fasce fitoclimatiche altitudinali;
mesoclima e vegetazione zonale/extrazonale/azonale; suolo e idrologia; il fattore disturbo.
Classificazione degli ecosistemi in base alla risposta al fuoco.
Fattori biotici: interazioni fra piante (competizione e facilitazione); effetti del pascolo; ruolo dei
megaerbivori; conseguenze vegetazionali e gestionali dell’estinzione della megafauna storica e
attuale; specie chiave, specie ingegnere, specie fondatrici, cascate trofiche, dispersori.
Tratti e gruppi funzionali, e loro valore diagnostico dell’habitat: schema r-K e tratti associati;
schema CSR e tratti associati; forme biologiche; cicli vitali delle terofite.
Misure di biodiversità: alfa, beta e gamma diversità; richness vs. evenness; diversità funzionale;
diversità filogenetica; valore di bioindicazione delle misure di biodiversità.
Proprietà della diversità: curve specie-area; legge di infrequenza; distribuzione della biodiversità a
scala globale e possibili cause. Predittori di diversità a scala di comunità; relazione biomassabiodiversità;
teoria del disturbo intermedio e conseguenze gestionali.
La classificazione della vegetazione secondo il metodo fitosociologico: il concetto di associazione,
la sintassonomia e la nomenclatura; il metodo di rilievo; la lettura delle tabelle fitosociologiche e
sinottiche. Cenni su NVC e USVC. Le principali classi e ordini fitosociologici della vegetazione
italiana.
La vegetazione nella Direttiva 92/43/CEE “Habitat”: caratteristiche generali e innovative della
Direttiva; origine dell’Allegato 1, classificazione adottata e criteri di selezione degli habitat;
processo e criteri di designazione dei SIC/ZSC. Regime di tutela della Rete Natura 2000: stato di
conservazione favorevole; Valutazione di Incidenza; piani di gestione; monitoraggio dei tipi di
habitat. I problemi di “interpretazione” degli Habitat; i manuali di interpretazione.
Le successioni: i modelli successionali di Connel & Slatyer; la teoria di Pickett; prevedibilità delle
successioni; ancient forests vs. recent forests; possibili cause delle “ancient forest species”. Il
concetto di climax: origini storiche, definizione e analisi critica. Il concetto di vegetazione
potenziale: definizione, analisi critica, problemi applicativi. La serie di vegetazione.
Carte della vegetazione reale (fisionomiche e fitosociologiche); carte della vegetazione potenziale;
carte delle serie; carte degli Habitat di Interesse Comunitario.
Applicazioni della dinamica vegetazionale nel restauro ambientale; il problema della vegetazione
target; impatti negativi dei rimboschimenti.
Classificazione dei drivers di perdita della biodiversità. Distruzione dell’habitat: conseguenze;
esempi italiani. Frammentazione dell’habitat ed effetto margine. Degradazione dell’habitat:
ruderalizzazione, eutrofizzazione.
Specie aliene invasive vegetali: cause; sottotipi e definizioni; aree geografiche e ambienti più
sensibili; conseguenze; casi di studio italiani; linee guida per la prevenzione; il regolamento UE
n.1143/2014 e altri strumenti normativi.
Approfondimenti (caratteri ecologici e vegetazionali, plant traits, minacce, habitat di Direttiva,
metodi di conservazione, gestione e restauro) per alcune specifiche tipologie di vegetazione:
spiagge e dune; fiumi, boschi ripariali, laghi e zone umide; praterie seminaturali montane.
Modalità Esame
esame orale, a partire da una tesina di campo (istruzioni verranno fornite a lezione)
Testi adottati
Le pagine dei seguenti testi relative ai singoli argomenti sono indicate nell’ultima diapositiva di
ciascuna lezione. Si vedano anche gli articoli e documenti caricati su Moodle.
R. Primack, L. Boitani – «Biologia della Conservazione» - Zanichelli
M. Cain et al. – «Ecologia» – Piccin
J. Mauseth – «Botanica» - QUARTA EDIZIONE italiana - Idelson Gnocchi
F. Pratesi – “Storia della natura d’Italia” – Rubbettino
Modalità di svolgimento
lezioni in classe, esercitazioni in campo
Modalità di frequenza
corso specialistico privo di un libro di testo corrispondente al programma: si raccomanda la frequenza regolare!
Bibliografia
Articoli e documenti caricati su Moodle.
120459 - PROGETTAZIONI FORESTALI
-
12
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Obiettivi formativi
a) OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello manageriale, dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle operazioni forestali, della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità. La conoscenza essenziale delle basi di progettazioni forestali e gestione dei cantieri posti in essere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari alla progettazione e gestione operativa dei cantieri forestali. Capacità di operare per tali opere anche in qualità di collaudatore.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano le progettazioni forestali ed essere in grado di saper leggere e comprendere i progetti in campo forestale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analizzare un progetto forestale esecutivo e comprendere la struttura del cantiere forestale che tecnicamente dovrà essere improntato;
3) Autonomia di giudizio: saper operare in autonomia nel valutare la corretta esecuzione di opere derivanti da progettazioni forestali ed esecuzione dei relativi cantieri;
4) Abilità comunicative: acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente i propri progetti o valutazioni di opere collaudate;
5) Capacità di apprendere: avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.
PROGETTAZIONE E CANTIERI FORESTALI
RODOLFO PICCHIO
Secondo Semestre
6
AGR/06
Obiettivi formativi
a) OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello manageriale, dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle operazioni forestali, della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità. La conoscenza essenziale delle basi di progettazioni forestali e gestione dei cantieri posti in essere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari alla progettazione e gestione operativa dei cantieri forestali. Capacità di operare per tali opere anche in qualità di collaudatore.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano le progettazioni forestali ed essere in grado di saper leggere e comprendere i progetti in campo forestale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analizzare un progetto forestale esecutivo e comprendere la struttura del cantiere forestale che tecnicamente dovrà essere improntato;
3) Autonomia di giudizio: saper operare in autonomia nel valutare la corretta esecuzione di opere derivanti da progettazioni forestali ed esecuzione dei relativi cantieri;
4) Abilità comunicative: acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente i propri progetti o valutazioni di opere collaudate;
5) Capacità di apprendere: avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.
c) PROGRAMMA
Le principali progettazioni forestali ed i cantieri forestali, loro inquadramento generale e definizione. Le opere pubbliche e private, differenze nella programmazione, gestione e collaudo. L'iter progettuale, prefattibilità, progetto di massima, progetto definitivo e progetto esecutivo. La direzione dei lavori e la figura del direttore dei lavori. Il collaudo e la figura del collaudatore. Progettazione di massima ed esecuzione dei lavori per i cantieri di rimboschimento, imboschimento, miglioramento boschivo, restauro forestale, utilizzazioni forestali, ingegneria naturalistica, microfiliere energetiche a biomasse legnose e selvicoltura urbana. Progettazione specifica, impianto e gestione di cantieri per gru a cavo. Progettazione di massima, gestione ed esecuzione dei cantieri riguardanti la viabilità forestale. Metodologie per l'elaborazione di un progetto. Analisi prezzi. Computo metrico. Corografie. Contabilità dei lavori. Direzione lavori. Perizie giudiziarie. Gestione applicativa dei cantieri forestali, alla luce degli ordinamenti legislativi vigenti, loro analisi funzionale e gestionale in itinere.
Modalità Esame
Nella valutazione della prova orale per l’attribuzione del voto finale si valuterà il livello acquisito di conoscenza, abilità e competenza con particolare riferimento alla comprensione critica di principi, teorie e procedure necessari nell'ambito delle progettazioni forestali e della messa in opera degli omonimi cantieri. Inoltre, verrà valutata la padronanza nel risolvere problemi di gestione forestale e le competenze nel gestire progetti tecnici di restauro forestale assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro anche complessi. In particolare, verrà verificata l'acquisizione da parte dello studente delle capacità di applicare in casi concreti - derivati ad esempio dalle esercitazioni di campo - i concetti teorici attraverso ragionamenti di analisi e sintesi, che comprendano anche i collegamenti interdisciplinari.
Testi adottati
- Dispense del corso caricate dal docente sulla piattaforma Moodle.
- Appunti di progettazione forestale / Orazio La Marca, Anna La Marca; con la collaborazione di Roberto Fratini, Claudia Capponi.
Modalità di frequenza
La frequenza al corso è ritenuto un elemento facoltativo, ma caldamente raccomandato.
SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
ANDREA PETROSELLI
Secondo Semestre
6
AGR/08
Obiettivi formativi
a) Obiettivi del corso:
Il corso si pone come obiettivo formativo la conoscenza dei processi e metodi per la comprensione e la gestione delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
b) Risultati di apprendimento attesi:
1) Conoscenza e capacità di comprensione:
- Acquisire le nozioni base delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
- Comprendere le metodologie per lo studio dei processi idrologici propedeutici alla gestione delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
- Conoscere i principali strumenti modellistici utili alla definizione delle mappature di pericolosità e di rischio idraulico.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione:
- Applicare le nozioni apprese nella gestione pratica delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
- Utilizzare le metodologie studiate per analizzare e gestire i processi idrologici.
- Impiegare strumenti modellistici per creare mappature di pericolosità e di rischio idraulico.
3) Autonomia di giudizio:
- Sviluppare la capacità di valutare criticamente le metodologie e gli strumenti modellistici utilizzati.
- Essere in grado di prendere decisioni informate nella gestione delle sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale.
4) Abilità comunicative:
- Acquisire competenze nell'uso di strumenti informatici di base, come fogli di calcolo e GIS.
- Comunicare efficacemente i risultati ottenuti attraverso i modelli idrologici avanzati.
5) Capacità di apprendimento:
- Sviluppare la capacità di apprendere autonomamente nuove metodologie e strumenti nel campo delle sistemazioni idraulico-forestali.
- Mantenere un aggiornamento continuo sulle tematiche del corso e sulle innovazioni tecnologiche relative.
Concetti base di idrologia tecnica, idraulica fluviale e sistemazioni idraulico-forestali classiche:
Ciclo idrologico, bacino idrografico, dato idrologico, tempo di ritorno, inferenza statistica, curve di caso critico e linee segnalatrici di possibilità pluviometrica, concetti di rischio idraulico, formazione dei deflussi di piena, componenti superficiale e profonda dell’idrogramma di piena, calcolo della pioggia netta, modellistica afflussi-deflussi, idrostatica, idrodinamica, foronomia, trasporto solido, le sistemazioni dei torrenti, la pendenza di equilibrio e le briglie chiuse a gravità.
Esercitazione 1: calcolo linee segnalatrici di possibilità pluviometrica attraverso analisi delle piogge massime annuali di breve durata utilizzando Excel.
Esercitazione 2: calcolo linee segnalatrici di possibilità pluviometrica attraverso analisi delle piogge massime annuali di breve durata utilizzando il software RUNOFF LAB.
Esercitazione 3: delimitazione di un bacino idrografico attraverso le piattaforme informatiche PLUVIO/HYDROPOT e stima dei deflussi di piena per diversi tempi di ritorno attraverso la piattaforma informatica EBA4SUB.
Sistemazioni idraulico-forestali a basso impatto ambientale ed opere per la mitigazione del rischio idraulico:
Tipi di briglie: ad arco, in terra, in legname, miste. Briglie aperte. Difese longitudinali di sponda: scogliere in massi naturali o artificiali, difese in gabbioni e materassi Reno, difese longitudinali rigide. Difese trasversali di sponda.
Modalità Esame
La prova di accertamento è orale e conterrà una serie di domande volte ad accertare la conoscenza teorica da parte dello studente sugli argomenti presentati a lezione.
In particolare vengono presentate tre domande orali che abbracciano l'intero programma, ciascuna delle quali viene valutata con un punteggio da 0 a 10. Il voto finale corrisponde alla somma dei tre voti individuali. Ai fini dell'assegnazione del voto si tiene conto del grado di conoscenza dei contenuti, della capacità di analisi, di sintesi e dei legami interdisciplinari, della capacità di senso critico e di chiarezza espositiva.
Testi adottati
Da Deppo: Sistemazione dei corsi d'acqua, 627/DAD/A,B
Ferro V. La sistemazione dei bacini idrografici, 627.86 (21)
Ferro V. Opere di sistemazione idraulico-forestali a basso impatto ambientale, 634.99/OPE
Ferro V. Elementi di idraulica e idrologia per le scienze agrarie, ambientali e forestali, 627/FER 33683
Maione: Le piene fluviali, 551.489/MAI/A,B
Moisello: Idrologia tecnica, 627/MOI/A,B
APAT Atlante delle opere di sistemazione fluviale. Online
Quaderni di Cantiere della Regione Lazio
Materiale fornito dal docente
Modalità di frequenza
Il corso è diviso è articolato in 48 ore di lezioni frontali. Le nozioni teoriche sono illustrate agli studenti durante le lezioni frontali, tramite supporti audio-visivi e la lavagna.
Bibliografia
materiale fornito dal docente
18402 - CONSERVAZIONE E RESTAURO DELL'AMBIENTE FORESTALE
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13
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Obiettivi formativi
"Ecogenetica Forestale"
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Consolidare e ampliare la conoscenza e la comprensione delle basi dell'evoluzione delle specie forestali e l'interazione ecologico-genetica degli individui e dei popolamenti forestali, fornendo un quadro di riferimento per applicare ed elaborare in maniera efficace ed originale i metodi di analisi e monitoraggio delle risorse genetiche forestali e della loro conservazione attraverso l’impiego dei principali metodi di biologia molecolare e di bioinformatica.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Sviluppare abilità di comprensione e risoluzione dei problemi dovuti ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, con riferimento a contesti interdisciplinari. Essere in grado di interpretare risultati sperimentali, comprendere i fattori e saper applicare gli approcci sperimentali per lo studio della diversità genetica intra- ed interspecifica delle specie forestali, integrando le conoscenze e gestendo la complessità, nonché formulando giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete e includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche ad esse collegate.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Sviluppare un senso critico e indipendente per effettuare scelte e definire progettualità future sui temi della Conservazione e Restauro delle foreste.
ABILITA’ COMUNICATIVE
Acquisire terminologia tecnica per comunicare in maniera chiara e dettagliata progetti nuovi ed innovativi, idee e conclusioni, nonché le conoscenze ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Sviluppare capacità di apprendimento multidisciplinare e in un’ottica internazionale che consentano di continuare a studiare in modo autonomo e approfondito nei diversi ambiti della ricerca scientifica, di base e applicata.
ECOGENETICA FORESTALE
MARCO COSIMO SIMEONE
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Consolidare e ampliare la conoscenza e la comprensione delle basi dell'evoluzione delle specie forestali e l'interazione ecologico-genetica degli individui e dei popolamenti forestali, fornendo un quadro di riferimento per applicare ed elaborare in maniera efficace ed originale i metodi di analisi e monitoraggio delle risorse genetiche forestali e della loro conservazione attraverso l’impiego dei principali metodi di biologia molecolare e di bioinformatica.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Sviluppare abilità di comprensione e risoluzione dei problemi dovuti ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, con riferimento a contesti interdisciplinari. Essere in grado di interpretare risultati sperimentali, comprendere i fattori e saper applicare gli approcci sperimentali per lo studio della diversità genetica intra- ed interspecifica delle specie forestali, integrando le conoscenze e gestendo la complessità, nonché formulando giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete e includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche ad esse collegate.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Sviluppare un senso critico e indipendente per effettuare scelte e definire progettualità future sui temi della Conservazione e Restauro delle foreste.
ABILITA’ COMUNICATIVE
Acquisire terminologia tecnica per comunicare in maniera chiara e dettagliata progetti nuovi ed innovativi, idee e conclusioni, nonché le conoscenze ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Sviluppare capacità di apprendimento multidisciplinare e in un’ottica internazionale che consentano di continuare a studiare in modo autonomo e approfondito nei diversi ambiti della ricerca scientifica, di base e applicata.
Marcatori genetici
- Marcatori morfologici
- Marcatori biochimici (terpeni, alloenzimi, proteine)
- Marcatori molecolari (RFLP, SSR, AFLP, SNP)
- Il ruolo dell’epigenetica
- Sequenziamento Sanger
- Il DNA barcoding
- Next Generation Sequencing e RAD sequencing
- Sequenziamento di genomi, metagenomica, filogenomica
- Strumenti bioinformatici e utilizzo di Banche dati
Genetica di popolazioni, Fattori evolutivi e frequenze geniche
- Flussi genici, dinamiche demografiche
- Mutazione, Migrazione, Selezione, Deriva genetica
- Ibridazione interspecifica, introgressione e Inincrocio
- Vicarianza e Dispersione
- Divergenza
- Filogenetica e Filogeografia
- Genetica del paesaggio
- Strutture genetiche spaziali e temporali
- Interazioni genotipo x ambiente - Geni candidati
Variabilità genetica nei popolamenti naturali
- Parametri utili alla quantificazione della variabilità genetica
- Applicazioni ai fini della gestione selvicolturale
- Applicazioni ai fini della conservazione e del restauro forestale
- Applicazioni al Miglioramento Genetico e alle biotecnologie forestali
Modalità Esame
Le domande verteranno su: principi generali riguardanti l'evoluzione delle specie forestali e l'interazione ecologico-genetica degli individui e dei popolamenti forestali; metodi di analisi e monitoraggio delle risorse genetiche forestali e della loro conservazione; principali nozioni di biologia molecolare e di bioinformatica per lo studio applicativo dei rapporti intercorrenti tra variabilità genetica e ambiente nei popolamenti forestali.
Testi adottati
Appunti e Powerpoint delle lezioni
An Introduction to forest genetics (2006) Eriksson, Eckberg & Clapham
Forest Genetics (2007) White, Adams & Neale.
Molecular Ecology (2005) J.R. Freeland
Materiale aggiuntivo di approfondimento : articoli scientifici forniti dal docentedurante il corso
Il corso si propone di illustrare il concetto di restauro forestale sia a livello di popolamento che al più ampio contesto forestale anche in un'ottica paesaggistica, provando a dare un inquadramento etico e scientifico alla disciplina e una linea di indirizzo applicativa. Dopo tali premesse, vengono illustrate le più recenti tecniche per l'esecuzione di opere di restauro in varie condizioni ambientali e sociali. Al termine del corso gli studenti dovranno raggiungere un livello di conoscenze e capacità critica, oltre ad adeguate competenze, sia per ideare che sostenere argomentazioni per risolvere problemi nell'ambito del restauro forestale.
119054 - GEOMATICA PER LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
MARIA NICOLINA RIPA
Secondo Semestre
6
AGR/10
Obiettivi formativi
L’insegnamento fornisce conoscenze sui metodi e gli strumenti per l’osservazione e l’analisi del territorio e gli strumenti concettuali per la comprensione del sistema di pianificazione territoriale. Fornisce conoscenze avanzate relative ai Sistemi Informativi Geografici, al Remote Sensing e alle analisi spaziali di dati territoriali funzionali alla pianificazione territoriale. Lo studente acquisirà competenze specifiche relative alla analisi ed elaborazione di dati spaziali nonché per la comprensione del sistema di strumenti di pianificazione esistenti.
Al termine del corso lo studente saprà creare un progetto cartografico finalizzato alla pianificazione territoriale, conoscerà gli elementi fondamentali della cartografia e della rappresentazione cartografica digitale; sarà in grado di realizzare carte tematiche relative agli elementi del territorio, saprà condurre analisi spaziali dei diversi fenomeni. Avrà acquisito competenze nell’uso dei software GIS e nell’impiego di immagini telerilevate per le analisi territoriali. Per sviluppare le capacità di problem solving lo studente dovrà produrre un elaborato di esame applicando le conoscenze acquisite conducendo parte del lavoro in autonomia e parte in gruppo per promuovere la capacità di apprendimento e l’autonomia di lavoro. Per le analisi saranno utilizzati dati georeferenziati disponibili nelle principali banche dati quali: geoportale WMS nazionale; banca dati ISTAT; Copernicus; WEB GIS regionale.
STRUMENTI PER LA LETTURA E LA RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO
Introduzione ai Sistemi Informativi Geografici (GIS)
Metodi e strumenti per le analisi territoriali: acquisizione, elaborazione e restituzione di dati geografici, tools per le analisi spaziali, metodi di interpolazione, analisi morfologiche, analisi multicriteri.
Elementi di fotointerpretazione e analisi di immagini telerilevate
PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
Finalità e principi della pianificazione territoriale.
Quadro legislativo relativo ai diversi livelli di pianificazione:
Strumenti di governo del territorio
Metodi e strumenti per la pianificazione del territorio
Project work
Modalità Esame
Prova orale, Prova pratica All'esame lo studente illustrerà i contenuti del proprio elaborato predisponendo una presentazione (in formato power point o word o altro ritenuto idoneo). A completamento dell'esposizione saranno poste tre domande riguardanti il programma svolto che scaturiscono dalla discussione dell'elaborato. La valutazione tiene conto delle capacità acquisite nell'uso del GIS, del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di espressione, della capacità di applicare le conoscenze acquisite con spirito critico, della capacità di collegamenti interdisciplinari. Le cartografie di base per la preparazione dell’elaborato sono disponibili sulla piattaforma Moodle. Gli studenti non frequentanti devono inviare una mail di richiesta al docente al seguente indirizzo: nripa@unitus.it per ottenere le credenziali di accesso alla piattaforma.
Testi adottati
Leone A., Ambiente e pianificazione. Analisi, processi, sostenibilità, Franco Angeli Ed., Milano 2011
Materiale didattico inerente il tema d’anno fornito dal docente e disponibile sulla piattaforma Moodle.
Modalità di svolgimento
L’insegnamento prevede una parte di didattica frontale ed una parte di applicazione GIS. Alla prima parte sono dedicate circa 25 ore(3 CFU) durante le quali sono forniti i concetti e le conoscenze di base per rappresentazione e la caratterizzazione del territorio attraverso l’analisi delle componenti fisiche e l’individuazione dei principali processi territoriali. Alla seconda parte sono dedicate circa 25 ore (3 CFU) durante le quali sono fornite le conoscenze relative alla rappresentazione del territorio e, mediante un percorso di apprendimento guidato, all’impiego dei GIS per le analisi territoriali attraverso l’applicazione dei concetti acquisiti a casi di studio reali. Questa seconda parte si tiene nell’aula di Geomatica che dispone di computer dotati del software QGIS, un software open source che gli studenti possono installare gratuitamente sul proprio PC per poter realizzare o completare in autonomia l‘elaborato previsto.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma fortemente consigliata soprattutto per le attività applicate
Bibliografia
Materiale didattico inerente il tema d’anno fornito dal docente e disponibile sulla piattaforma Moodle.
18405 - TIROCINIO
Secondo Semestre
4
18406 - PROVA FINALE
Secondo Semestre
16
119053 - PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO AGROFORESTALE
-
13
-
-
Obiettivi formativi
1. Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti acquisiranno una solida conoscenza dei concetti fondamentali di cartografia e dei sistemi di riferimento, nonché una comprensione approfondita del sistema informativo territoriale per la pianificazione forestale. Saranno in grado di identificare e descrivere gli strati informativi di base e di dettaglio, e comprendere i principi dell’analisi della copertura forestale tramite foto interpretazione di immagini aeree e satellitari. Acquisiranno anche competenze nella comprensione delle tecniche di analisi diacronica per valutare l’evoluzione delle superfici forestali e le applicazioni del dato LIDAR per determinare biomassa e provvigione.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Gli studenti applicheranno le conoscenze acquisite per realizzare e gestire un sistema informativo territoriale (SIT) in ambiente GIS per la pianificazione e gestione forestale. Dimostreranno la capacità di utilizzare strumenti e tecniche come l'analisi NDVI tramite dati multispettrali del programma Copernicus per il monitoraggio della vegetazione, e l'analisi LIDAR per valutare biomassa e provvigione. Saranno in grado di interpretare e applicare le informazioni raccolte per prendere decisioni informate e basate su dati concreti.
3. Autonomia di giudizio: Gli studenti svilupperanno la capacità di valutare criticamente le informazioni e le tecniche utilizzate nel loro progetto di ricerca. Saranno in grado di formulare giudizi informati riguardo alla qualità e all’affidabilità dei dati, come le immagini satellitari e i dati LIDAR, e di scegliere le metodologie più appropriate per l'analisi e la pianificazione forestale.
4. Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di presentare chiaramente e con precisione i risultati delle loro analisi e ricerche. Saranno capaci di comunicare efficacemente le loro conclusioni e raccomandazioni sia in forma scritta che orale, utilizzando terminologie tecniche appropriate e strumenti di visualizzazione dei dati come mappe e grafici.
5. Capacità di apprendere: Gli studenti svilupperanno competenze per l'apprendimento continuo e l’aggiornamento delle proprie conoscenze nel campo della cartografia e del GIS. Saranno in grado di adattarsi a nuove tecnologie e metodologie, e di applicare le competenze acquisite per risolvere problemi complessi e affrontare sfide future nel campo della pianificazione forestale e dell’analisi territoriale.
TELERILEVAMENTO PER L'ANALISI DEL TERRITORIO
FABIO RECANATESI
Secondo Semestre
6
AGR/10
Obiettivi formativi
1. Conoscenza e capacità di comprensione: Gli studenti acquisiranno una solida conoscenza dei concetti fondamentali di cartografia e dei sistemi di riferimento, nonché una comprensione approfondita del sistema informativo territoriale per la pianificazione forestale. Saranno in grado di identificare e descrivere gli strati informativi di base e di dettaglio, e comprendere i principi dell’analisi della copertura forestale tramite foto interpretazione di immagini aeree e satellitari. Acquisiranno anche competenze nella comprensione delle tecniche di analisi diacronica per valutare l’evoluzione delle superfici forestali e le applicazioni del dato LIDAR per determinare biomassa e provvigione.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: Gli studenti applicheranno le conoscenze acquisite per realizzare e gestire un sistema informativo territoriale (SIT) in ambiente GIS per la pianificazione e gestione forestale. Dimostreranno la capacità di utilizzare strumenti e tecniche come l'analisi NDVI tramite dati multispettrali del programma Copernicus per il monitoraggio della vegetazione, e l'analisi LIDAR per valutare biomassa e provvigione. Saranno in grado di interpretare e applicare le informazioni raccolte per prendere decisioni informate e basate su dati concreti.
3. Autonomia di giudizio: Gli studenti svilupperanno la capacità di valutare criticamente le informazioni e le tecniche utilizzate nel loro progetto di ricerca. Saranno in grado di formulare giudizi informati riguardo alla qualità e all’affidabilità dei dati, come le immagini satellitari e i dati LIDAR, e di scegliere le metodologie più appropriate per l'analisi e la pianificazione forestale.
4. Abilità comunicative: Gli studenti saranno in grado di presentare chiaramente e con precisione i risultati delle loro analisi e ricerche. Saranno capaci di comunicare efficacemente le loro conclusioni e raccomandazioni sia in forma scritta che orale, utilizzando terminologie tecniche appropriate e strumenti di visualizzazione dei dati come mappe e grafici.
5. Capacità di apprendere: Gli studenti svilupperanno competenze per l'apprendimento continuo e l’aggiornamento delle proprie conoscenze nel campo della cartografia e del GIS. Saranno in grado di adattarsi a nuove tecnologie e metodologie, e di applicare le competenze acquisite per risolvere problemi complessi e affrontare sfide future nel campo della pianificazione forestale e dell’analisi territoriale.
Concetti base di cartografia e sistemi di riferimento. Il sistema informativo territoriale per la pianificazione forestale: come si realizza, quali sono gli strati informativi di base e di dettaglio. L'analisi della compresa forestale attraverso la foto interpretazione di immagini aeree e satellitari. L'analisi diacronica per l'analisi dell'evoluzione delle superfici forestali. Il dato LIDAR: applicazioni per la determinazione della biomassa e della provvigione.
Il monitoraggio attraverso l'indice NDVI rilevato da dati multispettrali del programma Copernicus.
Il PGAF e la sua gestione attraverso il SIT in ambiente GIS.
Modalità Esame
La prova finale si svolge attraverso una presentazione dettagliata e una discussione approfondita del progetto di ricerca elaborato dallo studente. Il voto, espresso in trentesimi, riflette una valutazione complessiva che tiene conto di diversi aspetti chiave del lavoro. Innanzitutto, viene valutata la qualità e la rilevanza della ricerca, inclusa la chiarezza nella definizione degli obiettivi e l’adeguatezza della metodologia scelta. L'analisi critica e la capacità dello studente di integrare le competenze teoriche e pratiche sono elementi cruciali.
Durante la discussione, lo studente deve dimostrare una comprensione approfondita del proprio progetto e rispondere in modo efficace alle domande della commissione. La capacità di argomentare le proprie scelte e di giustificare i risultati ottenuti è essenziale. Inoltre, viene considerata la qualità della redazione del testo finale, che deve essere ben strutturato e privo di errori. L’originalità del contributo e la rilevanza delle conclusioni rispetto al campo di studio sono anch’esse oggetto di valutazione.
La commissione esaminatrice, composta da docenti e specialisti, assegna il punteggio finale basandosi su questi criteri, garantendo una valutazione equa e completa del lavoro svolto.
Testi adottati
Il docente fornirà il materiale didattico: articoli scientifici, presentazioni ppt, dati ambiente GIS.
I testi vengono aggiornati ogni anno e verranno comunicati all'inizio del corso.
Appunti e approfondimenti delle lezioni.
Modalità di svolgimento
Il corso viene svolto in presenza in aula di geomatica. Il corso prevede attività laboratoriali.
Modalità di frequenza
E' consigliata la frequenza.
Bibliografia
- Appunti delle lezioni; materiale didattico fornito dal Docente; Articoli scientifici forniti dal Docente.
- Testo di riferimento: "Sistemi Informativi Territoriali - principi e applicazioni". Edizione UTET, autori: Federica Migliaccio e Daniela Carino.
Il Docente provvede alla creazione di una cartella condivisa accessibile tramite la piattaforma MOODLE - UNITUS
PIANIFICAZIONE E GESTIONE ECOLOGICA DELL'AMBIENTE FORESTALE
Secondo Semestre
7
AGR/05
Obiettivi formativi
Il Corso intende fornire gli strumenti normativi e le metodologie per la pianificazione e assestamento forestale a diverse scale da quella aziendale ai piani forestali di area vasta per la transizione ecologica con particolare riferimento alla conservazione della biodiversità e mitigazione climatica. I principali obiettivi formativi sono:
- Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente, durante lo svolgimento del corso, acquisisce le nozioni teoriche per comprendere e risolvere i complessi problemi nella pianificazione su basi ecologiche del paesaggio forestale;
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate verranno perseguite attraverso una didattica integrata tra lezioni teoriche, casi di studio e attività laboratoriali in aule attrezzate per esercitazioni. In particolare lo studente sarà in grado di comprendere i diversi prodotti della pianificazione forestale dal piano di assestamento al piano di un’area protetta e di ripristino della biodiversità.
- Autonomia di giudizio nei complessi contesti della pianificazione forestale compresi i problemi difficili o impossibili da risolvere, in quanto i requisiti sottostanti la loro soluzione risultano contraddittori, incompleti ed in continuo cambiamento (Wicked problems);
- Abilità comunicative finalizzate anche al coinvolgimento della cittadinanza nella pianificazione forestale. Tali abilità verranno sviluppate mediante la redazione di relazioni e/o progetti da esporre in sede d’esame;
- Capacità di apprendere attraverso una metodologia attiva volta a creare un ambiente favorevole all'insegnamento-apprendimento anche tramite un uso consapevole delle tecnologie digitali quali ad esempio Scopus e Scholar per sviluppare le capacità di apprendimento continuo dello studente.
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
120738 - CERTIFICAZIONE DELLE FORESTE E DEI PRODOTTI FORESTALI
ANGELA LO MONACO
Primo Semestre
6
AGR/06
Obiettivi formativi
A) OBIETTIVI FORMATIVI
Il Corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze avanzate nella certificazione della gestione forestale sostenibile e nella certificazione del legno, sia come certificazione di processo che di prodotto. Pertanto lo studente avrà una formazione sulla certificazione della gestione forestale sostenibile secondo gli schemi FSC e PEFC e della catena di custodia, sulla certificazione del legno strutturale, su un sistema di Dovuta Diligenza in conformità al Regolamento europeo che contrasta l'introduzione e commercializzazione, nel territorio dell'Unione Europea, di legname e prodotti a base di legno conseguenti la deforestazione, perseguendo l’obiettivo di contribuire a formare un laureato magistrale con competenze nella implementazione di una gestione forestale sostenibile.
B) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine del corso lo studente avrà acquisito i seguenti risultati di apprendimento.
1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenza delle caratteristiche degli schemi di certificazione forestale e capacità di introdurre un’azienda alla certificazione della gestione e della CoC, anche in relazione alle indicazioni della UE; conoscenza dei dettami del Regolamento europeo che contrasta la deforestazione e l’illegalità nel settore legno; conoscenza della normativa relativa al settore legno. Le conoscenze e capacità di comprensione estendono quelle apprese durante la precedente formazione universitaria e permettono analisi, non solo appropriate, ma anche originali, in modo particolare secondo i principi di sostenibilità ambientale.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Conoscenza e capacità di comprensione della normativa volontaria e cogente concernente il settore legno e la certificazione della GFS e CoC secondo diversi schemi di certificazione, essendo in grado di utilizzare efficacemente le conoscenze tecniche sui principali prodotti a base di legno, sui processi di tracciabilità e trasformazione, sulla normativa di settore e sui sistemi di certificazione della filiera legno finalizzandole al soddisfacimento dei requisiti degli schemi di certificazione forestale e del Regolamento europeo che contrasta la deforestazione. Le conoscenze e le capacità acquisite hanno il fine di avere la capacità di sostenere i propri giudizi e risolvere questioni complesse inerenti la gestione forestale, la produzione del legno ed il suo uso anche in un contesto interdisciplinare. Queste competenze sono declinate secondo i principi di sostenibilità ambientale, con un approccio professionale ed eticamente corretto.
3) Autonomia di giudizio (making judgements)
Essere in grado di raccogliere dati e interpretare risultati ottenuti dalla osservazione della gestione forestale, della gestione dell’introduzione del legname o dei manufatti in legno sul mercato europeo per trarre giudizi supportati da un approccio metodologico scientifico, sapendo scegliere la metodologia più appropriata al caso di specie, tenendo conto della sostenibilità dei processi; essere in grado di gestire situazioni complesse inerenti la certificazione, anche in relazione alla responsabilità sociale e all’etica concernente la commercializzazione del “legname illegale”.
4) Abilità comunicative (communication skills)
Essere in grado di comunicare senza ambiguità nel linguaggio appropriato con interlocutori specialisti e non specialisti, utilizzando correttamente la terminologia scientifica e tecnica del settore.
5) Capacità di apprendere (learning skills)
Sviluppare capacità di apprendimento necessarie per mantenere aggiornata la preparazione e per continuare a studiare con autonomia. A tal fine è consigliato l’uso delle risorse elettroniche messe a disposizione dal Sistema Bibliotecario di Ateneo.
PROGRAMMA
Le foreste nel mondo, in Europa, in Italia. I problemi connessi alla conservazione delle foreste, anche in relazione al settore commerciale.
Le tappe del percorso d’integrazione ambiente-sviluppo-sostenibilità.
Introduzione al concetto di certificazione. La foresta, il legno e i prodotti della foresta quali oggetto di certificazione. La certificazione forestale come strumento della gestione sostenibile di foreste e piantagioni. Gli enti di normazione e di certificazione.
Accreditamento. L'iter certificativo. Le certificazioni in ambito forestale. Gli standard di buona gestione forestale: FSC e PEFC, storia e mission, diffusione. Lo schema di certificazione del FM di FSC. Gli standard PEFC di certificazione per la gestione sostenibile delle Foreste e delle piantagioni. Scopo del manuale di GFS. Parti che lo possono comporre. Esemplificazioni. La Catena di custodia (cenni).
Le normative nel settore legno, ISO, EN, UNI. La normativa inerente il legno strutturale.
Il tema dell'illegalità nel commercio del legno. EUTR 995 (2010), EUDR 1115 (2023) e "Dovuta diligenza". I soggetti e i prodotti interessati. Le autorità competenti. Gli schemi di certificazione e le norme internazionali che semplificano l’approccio.
Modalità Esame
L'apprendimento degli argomenti del programma viene valutato attraverso una prova orale finale.
Per gli studenti frequentanti è tenuto in debito conto la partecipazione alle attività d'aula.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale è tenuto conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione e del linguaggio tecnico.
La votazione è espressa in trentesimi.
L’esito della valutazione del profitto si considera positivo ai fini dell’attribuzione dei crediti, se il candidato ottiene almeno il punteggio di 18/30.
Testi adottati
Nessun testo è obbligatorio, ciascuno studente ha la libertà di scegliere il proprio testo/ i di riferimento.
Le slides delle lezioni, che sono resi disponibili dal docente al termine degli argomenti trattati insieme al programma sulla piattaforma Moodle, sono utili quale traccia per lo studio. Su Moodle sono allegati anche testi di approfondimento o di riferimento per la preparazione.
Cerullo S, Clerici C, Paradiso D, Zanuttini R. 2013. Il legno pensa al futuro. Compagnia delle foreste. pp 135 (19 euro c’è in Biblioteca, più copie)
R. Zanuttini (a cura di) Il legno massiccio : materiale per un'edilizia sostenibile . Compagnia delle Foreste, 2014 (disponibile in Biblioteca) UNI Conlegno, 2010.
La figura del Direttore tecnico di Produzione per il legno strutturale. pp 91 (120 euro, c’è in biblioteca)
Norme UNI EN ISO e Standard FSC e PEFC per FM e CoC (in biblioteca, solo in consultazione e sui siti dei rispettivi enti normatori)
Altro materiale reso disponibile dal docente per approfondimenti.
Altri testi di riferimento
Giachino DM, 2013. Legno Manuale per progettare in Italia. UTET. pp 311 (90 auro, c’è in biblioteca)
MASIERO M., ZORZI G.M. (a cura di). Qualità e certificazione nella filiera del legno. La catena di custodia. Edito da CCIAA di Padova, PST Galileo, CNA Prov.le di Padova, marzo 2006: 148 pp.
Berti S, Nocetti M, Sozzi L, 2013. I difetti del legno. Compagnia delle foreste. pp 74 (13 euro in biblioteca)
altri eventuali testi saranno indicati dal docente se necessario
Modalità di frequenza
La frequenza è facoltativa, ma caldamente raccomandata
Bibliografia
Gli appunti dalle lezioni, che sono resi disponibili dal docente al termine degli argomenti trattati sulla piattaforma Moodle, insieme al programma sono utili quale traccia per lo studio. Su Moodle sono allegati anche testi di approfondimento o di riferimento per la preparazione.
Cerullo S, Clerici C, Paradiso D, Zanuttini R. 2013. Il legno pensa al futuro. Compagnia delle foreste. pp 135 (19 euro c’è in Biblioteca, più copie)
R. Zanuttini (a cura di) Il legno massiccio : materiale per un'edilizia sostenibile . Compagnia delle Foreste, 2014 (disponibile in Biblioteca) UNI Conlegno, 2010.
La figura del Direttore tecnico di Produzione per il legno strutturale. pp 91 (120 euro, c’è in biblioteca)
Norme UNI EN ISO e Standard FSC e PEFC per FM e CoC (in biblioteca, solo in consultazione e sui siti dei rispettivi enti normatori)
Altro materiale reso disponibile dal docente per approfondimenti.
Altri testi di riferimento
Giachino DM, 2013. Legno Manuale per progettare in Italia. UTET. pp 311 (90 auro, c’è in biblioteca)
MASIERO M., ZORZI G.M. (a cura di). Qualità e certificazione nella filiera del legno. La catena di custodia. Edito da CCIAA di Padova, PST Galileo, CNA Prov.le di Padova, marzo 2006: 148 pp.
Berti S, Nocetti M, Sozzi L, 2013. I difetti del legno. Compagnia delle foreste. pp 74 (13 euro in biblioteca)
120786 - ATTIVITà FORMATIVE A SCELTA
Primo Semestre
12
120747 - ANALISI E CONSERVAZIONE DELLA FLORA
LAURA CANCELLIERI
Primo Semestre
6
BIO/03
Obiettivi formativi
Corso teorico-pratico per gli studenti della Laurea Magistrale "Conservazione e restauro dell' ambiente e delle foreste" volto alla acquisizione di conoscenze sulle tecniche avanzate per lo studio e l'identificazione di piante vascolari spontanee della flora italiana. Lo studente acquisirà la capacità di raccolta dati in campo, identificazione delle specie con gli attuali strumenti disponibili in letteratura e on line, elaborare i dati in termini ecologici e conservazionistici. Acquisirà le capacità di elaborazione e scrittura per alcuni casi applicativi (es. Direttiva 92/43 CEE (all.2); notule floristiche; stesura di un articolo floristico).
Caratteristiche evolutive e significato ecologico di famiglie e generi a valenza nazionale ed europea. L'areale. L'endemismo. Fattori che influenzano l'areale. Tipi corologici e spettri corologici. Forme biologiche e spettri biologici; significato ecologico delle forme biologiche. Specie aliene ed invasive, specie ruderali. Strategie riproduttive e adattative. Flore e Checklist. Flore e stato dell'ambiente. Caratteristiche e consistenza della flora italiana e della flora europea.
-Tecniche avanzate per lo studio e l'identificazione di piante vascolari spontanee della flora italiana. Uso delle flore e delle chiavi analitiche per la determinazione delle piante, la redazione di elenchi floristici e l'analisi di una flora. Analisi floristica di formazioni naturali e semi-naturali del territorio italiano.
- Misure di biodiversita' floristica: alfa-, beta- e gamma-diversita'; cenni sulla diversita' funzionale e filogenetica; curve specie/area. Metodi di campionamento per le misure di ricchezza floristica di grandi aree.
- Conservazione in situ ed ex situ della biodiversita'. La rete degli Erbari e la rete RIBES per la conservazione ex situ della flora spontanea. Erbario scientifico personale; ruolo degli erbari. Banche dati e informatizzazione. Gli Orti Botanici.
- IUCN, Assessment e red-listing. Liste rosse per la flora italiana. Le specie vascolari prioritarie della Direttiva Habitat.
Modalità Esame
Per la prova pratica verranno fornite 3 piante vascolari per testare le capacità di determinazione attraverso l’uso delle Flore.
La prova orale verterà sulla descrizione e applicazione degli argomenti trattati durante il corso
Testi adottati
Filibeck, Cancellieri, Rosati,Guida al paesaggio vegetale del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.Piante, vegetazione, ecosistemi. Ed. del Parco
Pasqua G., Abbate G., Forni C., Botanica generale e diversità vegetale. Ed. Piccin
Modalità di frequenza
Non obbligatoria ma fortemente consigliata.
Bibliografia
Pignatti S., Flora d'Italia, Edagricole.
Tutin et al., Flora Europaea. Cambridge U.P.
Conti F. et al., An annotated checklist of the Italian vascular flora. Palombi Ed.
120741 - MONITORAGGIO DEGLI IMPATTI DOVUTI ALLE OPERAZIONI DI RESTAURO FORESTALE
RACHELE VENANZI
Primo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate sul monitoraggio dei possibili disturbi dovuti alle operazioni di restauro forestale. La conoscenza essenziale delle basi di monitoraggio “on site” a scala di cantiere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari allo svolgimento di azioni di monitoraggio su scala di cantiere forestale rivolto alle operazioni di restauro.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione
conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano il monitoraggio dei cantieri di restauro forestale ed essere in grado di saper strutturare e pianificare un’azione di monitoraggio in tali siti;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
analizzare e comprendere un progetto forestale esecutivo e sulla base di ciò impostare un piano di monitoraggio dei disturbi arrecati all’ambiente su scala di singolo cantiere;
3) Autonomia di giudizio
saper operare in autonomia nell’impostare azioni di monitoraggio comprendendone i risultati salienti e valutandone le situazioni in termini di disturbi ambientali e capacità di recupero;
4) Abilità comunicative
acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente la pianificazione delle azioni di monitoraggio ed i risultati ottenuti;
5) Capacità di apprendere
avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.
120737 - QUALITà BIOCHIMICA E MICROBIOLOGICA DEI SUOLI FORESTALI
-
12
-
-
Obiettivi formativi
Modulo Microbiologia dei suoli forestali:
Il corso di Microbiologia dei Suoli Forestali tratta la microbiologia del suolo in chiave applicativa con specifico riferimento alla conservazione e al ripristino della biodiversità microbica a alla qualità ecosistemico funzionale e ambientale.
Risultati di apprendimento attesi
• Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai gruppi microbici rilevanti per il monitoraggio dei cicli biogeochimici e il restauro della biodiversità microbica dei suoli forestali.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente acquisirà le capacità per applicare le conoscenze teoriche degli argomenti trattati nel corso con un significato critico per la valutazione del ruolo della microbiologia per l’azotofissazione, la scienza del microbioma, il priming della sostanza Organica (SO) e per la formazione dell’humus.
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di identificare la strategia per progettare il monitoraggio del suolo e il restauro e valutare i rischi per l’ambiente forestale senza essere influenzato dai portatori di interesse.
• Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado di comunicare a terzi in modo efficace, le informazioni rilevanti e i problemi specifici per i differenti contesti ambientali.
• Capacità di apprendimento: Ulteriori obiettivi sono il miglioramento della capacità di apprendere e delle abilità comunicative, ossia della capacità di saper esporre con una terminologia adeguata alcune tematiche riguardanti la microbiologia dell’interfaccia pianta suolo in ambiente forestale.
Modulo: Fertilità dei suoli e nutrizione delle piante
Il corso si propone di fornire i fondamenti conoscitivi dei concetti di qualità e di recupero del suolo, nonché una conoscenza approfondita della dinamica dei nutrienti nel suolo e dei problemi relativi alla loro disponibilità per le piante, con particolare riferimento ai meccanismi di acquisizione dei nutrienti a livello del sistema suolo-pianta (rizosfera).
Conoscenza e capacità di comprensione 1) degli approcci disponibili per la valutazione della qualità e fertilità del suolo, 2) degli effetti che i disturbi naturali o antropici hanno sul suolo e sul ciclo dei nutrienti, e 3) delle relazioni suolo-pianta, con l’intento di definire le basi per lo sviluppo di strategie mirate al raggiungimento di una maggiore efficienza nutrizionale, intesa come migliore utilizzo delle risorse disponibili, sia in suoli di buona qualità che in suoli degradati.
Capacità di applicare le conoscenze acquisite dalle lezioni teoriche e dalle attività pratiche di laboratorio per 1) individuare le metodologie analitiche più idonee per la valutazione e il monitoraggio della qualità e dello stato di salute del suolo, 2) ipotizzare le variazioni delle caratteristiche dei suoli e dei cicli dei nutrienti a seguito dei disturbi naturali o antropici, 3) ipotizzare le variazioni della disponibilità dei nutrienti a seguito dei disturbi naturali o antropici.
Lo studente durante le lezioni e le esercitazioni acquisirà autonomia di giudizio che consentirà di 1) giudicare la dinamica dei nutrienti e la qualità di un suolo dal punto di vista forestale e ambientale; 2) valutare in modo critico la qualità delle informazioni disponibili in ambito tecnico/scientifico.
Abilità di presentare le competenze acquisite con un linguaggio appropriato e l'uso di termini tecnici e specifici e reperire informazioni da bibliografia online. Le abilità comunicative saranno verificate in sede di esame.
Acquisizione di strategie di apprendimento: al termine dell’insegnamento, lo studente avrà sviluppato la capacità di apprendere in modo autonomo nuovi concetti, per descrivere situazioni diverse da quelle considerate durante il corso, anche combinando teorie diverse, al fine di applicarli sia in un proseguimento degli studi di terzo livello (dottorato), sia nella vita professionale.
FERTILITà DEI SUOLI E NUTRIZIONE DELLE PIANTE
STEFANIA ASTOLFI
Primo Semestre
6
AGR/13
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di fornire i fondamenti conoscitivi dei concetti di qualità e di recupero del suolo, nonché una conoscenza approfondita della dinamica dei nutrienti nel suolo e dei problemi relativi alla loro disponibilità per le piante, con particolare riferimento ai meccanismi di acquisizione dei nutrienti a livello del sistema suolo-pianta (rizosfera).
Conoscenza e capacità di comprensione 1) degli approcci disponibili per la valutazione della qualità e fertilità del suolo, 2) degli effetti che i disturbi naturali o antropici hanno sul suolo e sul ciclo dei nutrienti, e 3) delle relazioni suolo-pianta, con l’intento di definire le basi per lo sviluppo di strategie mirate al raggiungimento di una maggiore efficienza nutrizionale, intesa come migliore utilizzo delle risorse disponibili, sia in suoli di buona qualità che in suoli degradati.
Capacità di applicare le conoscenze acquisite dalle lezioni teoriche e dalle attività pratiche di laboratorio per 1) individuare le metodologie analitiche più idonee per la valutazione e il monitoraggio della qualità e dello stato di salute del suolo, 2) ipotizzare le variazioni delle caratteristiche dei suoli e dei cicli dei nutrienti a seguito dei disturbi naturali o antropici, 3) ipotizzare le variazioni della disponibilità dei nutrienti a seguito dei disturbi naturali o antropici.
Lo studente durante le lezioni e le esercitazioni acquisirà autonomia di giudizio che consentirà di 1) giudicare la dinamica dei nutrienti e la qualità di un suolo dal punto di vista forestale e ambientale; 2) valutare in modo critico la qualità delle informazioni disponibili in ambito tecnico/scientifico.
Abilità di presentare le competenze acquisite con un linguaggio appropriato e l'uso di termini tecnici e specifici e reperire informazioni da bibliografia online. Le abilità comunicative saranno verificate in sede di esame.
Acquisizione di strategie di apprendimento: al termine dell’insegnamento, lo studente avrà sviluppato la capacità di apprendere in modo autonomo nuovi concetti, per descrivere situazioni diverse da quelle considerate durante il corso, anche combinando teorie diverse, al fine di applicarli sia in un proseguimento degli studi di terzo livello (dottorato), sia nella vita professionale.
Il corso di Microbiologia dei Suoli Forestali tratta la microbiologia del suolo in chiave applicativa con specifico riferimento alla conservazione e al ripristino della biodiversità microbica a alla qualità ecosistemico funzionale e ambientale.
Risultati di apprendimento attesi
• Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai gruppi microbici rilevanti per il monitoraggio dei cicli biogeochimici e il restauro della biodiversità microbica dei suoli forestali.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente acquisirà le capacità per applicare le conoscenze teoriche degli argomenti trattati nel corso con un significato critico per la valutazione del ruolo della microbiologia per l’azotofissazione, la scienza del microbioma, il priming della sostanza Organica (SO) e per la formazione dell’humus.
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di identificare la strategia per progettare il monitoraggio del suolo e il restauro e valutare i rischi per l’ambiente forestale senza essere influenzato dai portatori di interesse.
• Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado di comunicare a terzi in modo efficace, le informazioni rilevanti e i problemi specifici per i differenti contesti ambientali.
• Capacità di apprendimento: Ulteriori obiettivi sono il miglioramento della capacità di apprendere e delle abilità comunicative, ossia della capacità di saper esporre con una terminologia adeguata alcune tematiche riguardanti la microbiologia dell’interfaccia pianta suolo in ambiente forestale.
120749 - CONSERVAZIONE E MONITORAGGIO DELLE FORESTE
ALFREDO DI FILIPPO
Secondo Semestre
6
BIO/03
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere struttura e funzionamento della comunità arborea in relazione ai processi naturali degli ecosistemi forestali ed i principali approcci per monitorarne le dinamiche. Comprendere il contributo degli ecosistemi forestali alla conservazione della biodiversità ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici ed i principali fattori di minaccia alla conservazione delle foreste.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Fornire le conoscenze scientifiche per valutare lo stato di conservazione e le dinamiche in atto degli ecosistemi forestali in relazione alla loro naturalità ed in risposta ai cambiamenti climatici. Selezionare le principali metriche e gli approcci scientifici utili a descrivere lo stato di conservazione di specie e comunità forestali e valutare i principali fattori di minaccia.
Autonomia di giudizio
Conoscenze e competenze acquisite costituiranno le basi scientifiche necessarie a valutare lo stato di conservazione e naturalità degli ecosistemi forestali in relazione alle dinamiche in atto.
Abilità comunicative
Capacità di comunicare i fattori che promuovono o minacciano la conservazione degli ecosistemi forestali ed il loro ruolo nella conservazione della biodiversità e del cambiamento climatico, sia a livello scientifico sia con operatori tecnici e portatori d’interesse.
Capacità di apprendere
Le conoscenze scientifiche acquisite consentiranno di approfondire i metodi avanzati di studio scientifico con cui descrivere quantitativamente e monitorare lo stato di conservazione di specie e comunità forestali.
RICHIAMI DI ECOLOGIA
Ecologia generale e struttura dell’ecosistema.
Flusso di energia e struttura dell’ecosistema. Rete trofica. Catene trofiche di pascolo e detrito. Livelli gerarchici di organizzazione dell’ecosistema. Componente Biotica ed abiotica dell’ecosistema. Popolazioni e Comunità. Biomassa e produttività degli ecosistemi. Le componenti della produttività dell’ecosistema. Fattori che influenzano la variabilità di biomassa e produttività degli ecosistemi a scala globale e locale.
Suolo e sua importanza per gli ecosistemi (cenni). Cicli biogeochimici e struttura del suolo (cenni). Fertilità stazionale e site index.
Bioclima. Macro-, meso- e microclima. Classificazioni bioclimatiche, la classificazione fitoclimatica di Pavari. Indici bioclimatici: Lang, De Martonne, Emberger, Mitrakos, Thorntwaite. Diagrammi climatici. L’evapotraspirazione potenziale e reale. Il deficit idrico.
Gradienti ecologici, clima, bioclima, biomi. Il bioclima ed il suolo controllo sulle caratteristiche ecosistemiche: biomassa, produttività, longevità arborea e turnover demografico, fenologia, trend di crescita.
Le dinamiche degli ecosistemi
Processi autogeni ed allogeni (esogeni/endogeni) che guidano le dinamiche degli ecosistemi. Principali cambiamenti ambientali, strutturali e compositivi durante la successione. Successioni primarie e secondarie.
Il ciclo silvologico. Le fasi strutturali della coorte arborea. Autodiradamento ed autopotatura.
Gli stadi di sviluppo della comunità arborea. Il mosaico mobile di fasi strutturali.
Il regime di disturbo naturale e suo ruolo nelle dinamiche ecosistemiche.
MONITORAGGIO
Indicatori e indici. Indicatori di pressione, di stato e di risposta. I bioindicatori.
Le principali variabili forestali oggetto del MF. Censimento e campionamento. Le aree di saggio forestali: forma, dimensione e distribuzione. Campionamento soggettivo e probabilistico. Il concetto di errore. Errore assoluto e relativo. Errori sistematici e accidentali (o casuali). Dimensionamento numerico del campione e campionamento pilota. Tipi e modalità di campionamento. Campionamento casuale. Campionamento sistematico: camminamento prescritto e camminamento libero.
Monitoraggio forestale mediante rilievi a terra. Inventari successivi su aree di saggio permanenti; censimento di intere superfici. Principali attributi strutturali del popolamento forestale. Biomassa e necromassa. Alberi habitat e microhabitat.
Uso del telerilevamento: definizione, strumenti, sensori, dati; foto aeree, immagini satellitari. Firme spettrali, NDVI. Esempi di applicazioni pratiche del telerilevamento al MF (cambio d’uso del suolo, disboscamento, frammentazione).
Casi applicati di monitoraggio forestale. La rete delle faggete vetuste UNESCO. L’inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio. Le grandi reti ecologiche di monitoraggio a scala nazionale/continentale/globale: gli esempi delle reti ICP/CONECOFOR e ILTER.
Il monitoraggio dendroecologico come strumento di monitoraggio ambientale a posteriori.
NATURALITÀ E FORESTE VETUSTE.
Il concetto di naturalità degli ecosistemi. Disturbo naturale ed artificiale. Eredità naturale ed eredità artificiale.
Le foreste vetuste in relazione allo sviluppo della comunità arborea. Foreste vetuste primarie e secondarie. Gli attributi strutturali ed i processi ecologici delle foreste vetuste. Biomassa e necromassa. Curva di accumulo della biomassa. Dinamiche strutturali delle foreste naturali. Indicatori strutturali, compositivi e crono-funzionali del grado di vetustà.
Le definizioni di vetustà dello US Forest Service.
Attributi delle foreste vetuste temperate decidue. Indicatori strutturali e crono-funzionali delle faggete italiane: il caso delle faggete appenniniche. Alberi Habitat: definizione e loro importanza.
DEGRADO DEGLI ECOSISTEMI
Concetto di degrado dell’ecosistema. Degrado forestale. Fattori naturali e antropici di degrado. Degrado e variabilità naturale degli ecosistemi. Definizioni ecologiche e gestionali (FAO, IPCC) del degrado. Resilienza, stati alternativi dell’ecosistema, successione, soglie, tipping points, collasso dell’ecosistema.
Criteri strutturali e compositivi per identificare il degrado forestale. Condizioni Naturali di Riferimento degli ecosistemi. Indicatori di Degrado.
Il suolo come risorsa non rinnovabile. Fattori di degrado del suolo in relazione a gestione, naturalità e dinamiche forestali.
FRAMMENTAZIONE FORESTALE.
Frammentazione: cause ed impatti sulle dinamiche naturali. Misurare la frammentazione: indici di forma e loro significato. L’indice di integrità forestale. Isolamento, effetto margine, barriere ecologiche, metapopolazioni. L’uso del telerilevamento e GIS nelle misure di frammentazione: uso del suolo CORINE; indici di vegetazione NDVI/EVI; Global Forest Watch e Copertura Forestale; metriche di frammentazione in ambiente GIS.
CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ
La Lista Rossa IUCN degli Ecosistemi: categorie, criteri e modalità operative.
Modalità Esame
L'esame prevede un colloquio orale sugli aspetti trattati durante il corso, ed include la discussione di un elaborato preparato dallo studente con cui viene valutato lo stato di conservazione degli ecosistemi presenti in un territorio (p.e. versante montano) scelto dal candidato.
Testi adottati
Tesi di riferimento
Primack, Boitani. Biologia della conservazione. Zanichelli.
Paci. Ecologia Forestale. Edagricole.
Cain, Bowman, Hacker. Ecologia. Piccin.
Testi consigliati per gli aspetti di base ed applicati
Odum & Barnett. Fondamenti di ecologia. Piccin.
Pignatti. Ecologia Vegetale. UTET.
Bernetti. Selvicoltura Speciale. UTET.
La Marca O., 1999. Elementi di dendrometria. Patron editore
Modalità di frequenza
Libera, in presenza
Bibliografia
Articoli Scientifici in Cartelle Moodle
120740 - GEOMATICA PER LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
MARIA NICOLINA RIPAMARIA NICOLINA RIPA
Secondo Semestre
6
AGR/10
Obiettivi formativi
L’insegnamento fornisce conoscenze sui metodi e gli strumenti per l’osservazione e l’analisi del territorio e gli strumenti concettuali per la comprensione del sistema di pianificazione territoriale. Fornisce conoscenze avanzate relative ai Sistemi Informativi Geografici, al Remote Sensing e alle analisi spaziali di dati territoriali funzionali alla pianificazione territoriale. Lo studente acquisirà competenze specifiche relative alla analisi ed elaborazione di dati spaziali nonché per la comprensione del sistema di strumenti di pianificazione esistenti.
Al termine del corso lo studente saprà creare un progetto cartografico finalizzato alla pianificazione territoriale, conoscerà gli elementi fondamentali della cartografia e della rappresentazione cartografica digitale; sarà in grado di realizzare carte tematiche relative agli elementi del territorio, saprà condurre analisi spaziali dei diversi fenomeni. Avrà acquisito competenze nell’uso dei software GIS e nell’impiego di immagini telerilevate per le analisi territoriali. Per sviluppare le capacità di problem solving lo studente dovrà produrre un elaborato di esame applicando le conoscenze acquisite conducendo parte del lavoro in autonomia e parte in gruppo per promuovere la capacità di apprendimento e l’autonomia di lavoro. Per le analisi saranno utilizzati dati georeferenziati disponibili nelle principali banche dati quali: geoportale WMS nazionale; banca dati ISTAT; Copernicus; WEB GIS regionale.
STRUMENTI PER LA LETTURA E LA RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO
Introduzione ai Sistemi Informativi Geografici (GIS)
Metodi e strumenti per le analisi territoriali: acquisizione, elaborazione e restituzione di dati geografici, tools per le analisi spaziali, metodi di interpolazione, analisi morfologiche, analisi multicriteri.
Elementi di fotointerpretazione e analisi di immagini telerilevate
PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
Finalità e principi della pianificazione territoriale.
Quadro legislativo relativo ai diversi livelli di pianificazione:
Strumenti di governo del territorio
Metodi e strumenti per la pianificazione del territorio
Project work
Modalità Esame
Prova orale, Prova pratica All'esame lo studente illustrerà i contenuti del proprio elaborato predisponendo una presentazione (in formato power point o word o altro ritenuto idoneo). A completamento dell'esposizione saranno poste tre domande riguardanti il programma svolto che scaturiscono dalla discussione dell'elaborato. La valutazione tiene conto delle capacità acquisite nell'uso del GIS, del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di espressione, della capacità di applicare le conoscenze acquisite con spirito critico, della capacità di collegamenti interdisciplinari. Le cartografie di base per la preparazione dell’elaborato sono disponibili sulla piattaforma Moodle. Gli studenti non frequentanti devono inviare una mail di richiesta al docente al seguente indirizzo: nripa@unitus.it per ottenere le credenziali di accesso alla piattaforma.
Testi adottati
Leone A., Ambiente e pianificazione. Analisi, processi, sostenibilità, Franco Angeli Ed., Milano 2011
Materiale didattico inerente il tema d’anno fornito dal docente e disponibile sulla piattaforma Moodle.
Modalità di svolgimento
L’insegnamento prevede una parte di didattica frontale ed una parte di applicazione GIS. Alla prima parte sono dedicate circa 25 ore(3 CFU) durante le quali sono forniti i concetti e le conoscenze di base per rappresentazione e la caratterizzazione del territorio attraverso l’analisi delle componenti fisiche e l’individuazione dei principali processi territoriali. Alla seconda parte sono dedicate circa 25 ore (3 CFU) durante le quali sono fornite le conoscenze relative alla rappresentazione del territorio e, mediante un percorso di apprendimento guidato, all’impiego dei GIS per le analisi territoriali attraverso l’applicazione dei concetti acquisiti a casi di studio reali. Questa seconda parte si tiene nell’aula di Geomatica che dispone di computer dotati del software QGIS, un software open source che gli studenti possono installare gratuitamente sul proprio PC per poter realizzare o completare in autonomia l‘elaborato previsto.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria ma fortemente consigliata soprattutto per le attività applicate
Bibliografia
Materiale didattico inerente il tema d’anno fornito dal docente e disponibile sulla piattaforma Moodle.
RESEARCH APPLICATION ON POST HARVESTING IMPACT ASSESSMENT
RODOLFO PICCHIO
Primo Semestre
3
ECONOMIC AND POLICY OF AGRI-FOOD SYSTEMS
Primo Semestre
3
AGR/01
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
120738 - CERTIFICAZIONE DELLE FORESTE E DEI PRODOTTI FORESTALI
ANGELA LO MONACO
Primo Semestre
6
AGR/06
Obiettivi formativi
A) OBIETTIVI FORMATIVI
Il Corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze avanzate nella certificazione della gestione forestale sostenibile e nella certificazione del legno, sia come certificazione di processo che di prodotto. Pertanto lo studente avrà una formazione sulla certificazione della gestione forestale sostenibile secondo gli schemi FSC e PEFC e della catena di custodia, sulla certificazione del legno strutturale, su un sistema di Dovuta Diligenza in conformità al Regolamento europeo che contrasta l'introduzione e commercializzazione, nel territorio dell'Unione Europea, di legname e prodotti a base di legno conseguenti la deforestazione, perseguendo l’obiettivo di contribuire a formare un laureato magistrale con competenze nella implementazione di una gestione forestale sostenibile.
B) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine del corso lo studente avrà acquisito i seguenti risultati di apprendimento.
1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Conoscenza delle caratteristiche degli schemi di certificazione forestale e capacità di introdurre un’azienda alla certificazione della gestione e della CoC, anche in relazione alle indicazioni della UE; conoscenza dei dettami del Regolamento europeo che contrasta la deforestazione e l’illegalità nel settore legno; conoscenza della normativa relativa al settore legno. Le conoscenze e capacità di comprensione estendono quelle apprese durante la precedente formazione universitaria e permettono analisi, non solo appropriate, ma anche originali, in modo particolare secondo i principi di sostenibilità ambientale.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Conoscenza e capacità di comprensione della normativa volontaria e cogente concernente il settore legno e la certificazione della GFS e CoC secondo diversi schemi di certificazione, essendo in grado di utilizzare efficacemente le conoscenze tecniche sui principali prodotti a base di legno, sui processi di tracciabilità e trasformazione, sulla normativa di settore e sui sistemi di certificazione della filiera legno finalizzandole al soddisfacimento dei requisiti degli schemi di certificazione forestale e del Regolamento europeo che contrasta la deforestazione. Le conoscenze e le capacità acquisite hanno il fine di avere la capacità di sostenere i propri giudizi e risolvere questioni complesse inerenti la gestione forestale, la produzione del legno ed il suo uso anche in un contesto interdisciplinare. Queste competenze sono declinate secondo i principi di sostenibilità ambientale, con un approccio professionale ed eticamente corretto.
3) Autonomia di giudizio (making judgements)
Essere in grado di raccogliere dati e interpretare risultati ottenuti dalla osservazione della gestione forestale, della gestione dell’introduzione del legname o dei manufatti in legno sul mercato europeo per trarre giudizi supportati da un approccio metodologico scientifico, sapendo scegliere la metodologia più appropriata al caso di specie, tenendo conto della sostenibilità dei processi; essere in grado di gestire situazioni complesse inerenti la certificazione, anche in relazione alla responsabilità sociale e all’etica concernente la commercializzazione del “legname illegale”.
4) Abilità comunicative (communication skills)
Essere in grado di comunicare senza ambiguità nel linguaggio appropriato con interlocutori specialisti e non specialisti, utilizzando correttamente la terminologia scientifica e tecnica del settore.
5) Capacità di apprendere (learning skills)
Sviluppare capacità di apprendimento necessarie per mantenere aggiornata la preparazione e per continuare a studiare con autonomia. A tal fine è consigliato l’uso delle risorse elettroniche messe a disposizione dal Sistema Bibliotecario di Ateneo.
PROGRAMMA
Le foreste nel mondo, in Europa, in Italia. I problemi connessi alla conservazione delle foreste, anche in relazione al settore commerciale.
Le tappe del percorso d’integrazione ambiente-sviluppo-sostenibilità.
Introduzione al concetto di certificazione. La foresta, il legno e i prodotti della foresta quali oggetto di certificazione. La certificazione forestale come strumento della gestione sostenibile di foreste e piantagioni. Gli enti di normazione e di certificazione.
Accreditamento. L'iter certificativo. Le certificazioni in ambito forestale. Gli standard di buona gestione forestale: FSC e PEFC, storia e mission, diffusione. Lo schema di certificazione del FM di FSC. Gli standard PEFC di certificazione per la gestione sostenibile delle Foreste e delle piantagioni. Scopo del manuale di GFS. Parti che lo possono comporre. Esemplificazioni. La Catena di custodia (cenni).
Le normative nel settore legno, ISO, EN, UNI. La normativa inerente il legno strutturale.
Il tema dell'illegalità nel commercio del legno. EUTR 995 (2010), EUDR 1115 (2023) e "Dovuta diligenza". I soggetti e i prodotti interessati. Le autorità competenti. Gli schemi di certificazione e le norme internazionali che semplificano l’approccio.
Modalità Esame
L'apprendimento degli argomenti del programma viene valutato attraverso una prova orale finale.
Per gli studenti frequentanti è tenuto in debito conto la partecipazione alle attività d'aula.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale è tenuto conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione e del linguaggio tecnico.
La votazione è espressa in trentesimi.
L’esito della valutazione del profitto si considera positivo ai fini dell’attribuzione dei crediti, se il candidato ottiene almeno il punteggio di 18/30.
Testi adottati
Nessun testo è obbligatorio, ciascuno studente ha la libertà di scegliere il proprio testo/ i di riferimento.
Le slides delle lezioni, che sono resi disponibili dal docente al termine degli argomenti trattati insieme al programma sulla piattaforma Moodle, sono utili quale traccia per lo studio. Su Moodle sono allegati anche testi di approfondimento o di riferimento per la preparazione.
Cerullo S, Clerici C, Paradiso D, Zanuttini R. 2013. Il legno pensa al futuro. Compagnia delle foreste. pp 135 (19 euro c’è in Biblioteca, più copie)
R. Zanuttini (a cura di) Il legno massiccio : materiale per un'edilizia sostenibile . Compagnia delle Foreste, 2014 (disponibile in Biblioteca) UNI Conlegno, 2010.
La figura del Direttore tecnico di Produzione per il legno strutturale. pp 91 (120 euro, c’è in biblioteca)
Norme UNI EN ISO e Standard FSC e PEFC per FM e CoC (in biblioteca, solo in consultazione e sui siti dei rispettivi enti normatori)
Altro materiale reso disponibile dal docente per approfondimenti.
Altri testi di riferimento
Giachino DM, 2013. Legno Manuale per progettare in Italia. UTET. pp 311 (90 auro, c’è in biblioteca)
MASIERO M., ZORZI G.M. (a cura di). Qualità e certificazione nella filiera del legno. La catena di custodia. Edito da CCIAA di Padova, PST Galileo, CNA Prov.le di Padova, marzo 2006: 148 pp.
Berti S, Nocetti M, Sozzi L, 2013. I difetti del legno. Compagnia delle foreste. pp 74 (13 euro in biblioteca)
altri eventuali testi saranno indicati dal docente se necessario
Modalità di frequenza
La frequenza è facoltativa, ma caldamente raccomandata
Bibliografia
Gli appunti dalle lezioni, che sono resi disponibili dal docente al termine degli argomenti trattati sulla piattaforma Moodle, insieme al programma sono utili quale traccia per lo studio. Su Moodle sono allegati anche testi di approfondimento o di riferimento per la preparazione.
Cerullo S, Clerici C, Paradiso D, Zanuttini R. 2013. Il legno pensa al futuro. Compagnia delle foreste. pp 135 (19 euro c’è in Biblioteca, più copie)
R. Zanuttini (a cura di) Il legno massiccio : materiale per un'edilizia sostenibile . Compagnia delle Foreste, 2014 (disponibile in Biblioteca) UNI Conlegno, 2010.
La figura del Direttore tecnico di Produzione per il legno strutturale. pp 91 (120 euro, c’è in biblioteca)
Norme UNI EN ISO e Standard FSC e PEFC per FM e CoC (in biblioteca, solo in consultazione e sui siti dei rispettivi enti normatori)
Altro materiale reso disponibile dal docente per approfondimenti.
Altri testi di riferimento
Giachino DM, 2013. Legno Manuale per progettare in Italia. UTET. pp 311 (90 auro, c’è in biblioteca)
MASIERO M., ZORZI G.M. (a cura di). Qualità e certificazione nella filiera del legno. La catena di custodia. Edito da CCIAA di Padova, PST Galileo, CNA Prov.le di Padova, marzo 2006: 148 pp.
Berti S, Nocetti M, Sozzi L, 2013. I difetti del legno. Compagnia delle foreste. pp 74 (13 euro in biblioteca)
120786 - ATTIVITà FORMATIVE A SCELTA
Primo Semestre
12
120975 - CANTIERI E MECCANIZZAZIONE FORESTALE
-
12
-
-
Obiettivi formativi
Modulo: Progettazione e Cantieri Forestali
a) OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello manageriale, dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle operazioni forestali, della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità. La conoscenza essenziale delle basi di progettazioni forestali e gestione dei cantieri posti in essere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari alla progettazione e gestione operativa dei cantieri forestali. Capacità di operare per tali opere anche in qualità di collaudatore.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano le progettazioni forestali ed essere in grado di saper leggere e comprendere i progetti in campo forestale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analizzare un progetto forestale esecutivo e comprendere la struttura del cantiere forestale che tecnicamente dovrà essere improntato;
3) Autonomia di giudizio: saper operare in autonomia nel valutare la corretta esecuzione di opere derivanti da progettazioni forestali ed esecuzione dei relativi cantieri;
4) Abilità comunicative: acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente i propri progetti o valutazioni di opere collaudate;
5) Capacità di apprendere: avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.
Modulo: Tecnologie UAV e sensoristica per la gestione del verde e delle foreste
L’insegnamento è finalizzato a fornire agli studenti una conoscenza approfondita delle tecnologie e delle macchine impiegate negli interventi di restauro forestale e nella gestione del verde urbano, con particolare attenzione agli aspetti funzionali, di gestione, di dimensionamento e di sicurezza. L’obiettivo è quello di sviluppare competenze tecniche e operative necessarie per la scelta, l’uso e la valutazione delle macchine e delle attrezzature, in un’ottica di efficienza, sostenibilità e tutela dell’ambiente.
Accanto ai contenuti di meccanizzazione tradizionale, il corso introduce gli studenti alle tecnologie UAV (Unmanned Aerial Vehicles) e alla sensoristica avanzata come strumenti complementari per la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione degli interventi forestali e di gestione del verde. Verranno fornite nozioni di base su tipologie costruttive, sistemi di propulsione, componenti, principi di volo e normative di riferimento, nonché sulle principali applicazioni operative dei droni nel rilievo e nella gestione del territorio, nella mappatura del verde, nel monitoraggio della stabilità degli alberi e nello studio dello stato vegetativo. L’integrazione tra meccanizzazione e tecnologie digitali permetterà agli studenti di comprendere le sinergie tra macchine terrestri, droni e sensori, acquisendo la capacità di applicare approcci combinati per migliorare la produttività, la sicurezza e la sostenibilità delle operazioni. Gli studenti svilupperanno inoltre autonomia di giudizio nella valutazione delle diverse tecnologie, considerando costi, efficienza, rischi e impatti ambientali, e saranno in grado di comunicare in modo efficace i risultati delle proprie analisi e scelte tecniche attraverso relazioni, elaborati grafici e presentazioni.
L’insegnamento stimola infine una capacità di apprendimento continuo sulle innovazioni tecnologiche nei settori della meccanizzazione, della robotica e della digitalizzazione, fornendo agli studenti gli strumenti per aggiornarsi costantemente e contribuire in modo consapevole all’innovazione nella gestione sostenibile delle foreste e delle aree verdi.
PROGETTAZIONE E CANTIERI FORESTALI
RODOLFO PICCHIO
Primo Semestre
6
AGR/06
Obiettivi formativi
a) OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello manageriale, dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle operazioni forestali, della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità. La conoscenza essenziale delle basi di progettazioni forestali e gestione dei cantieri posti in essere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari alla progettazione e gestione operativa dei cantieri forestali. Capacità di operare per tali opere anche in qualità di collaudatore.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano le progettazioni forestali ed essere in grado di saper leggere e comprendere i progetti in campo forestale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analizzare un progetto forestale esecutivo e comprendere la struttura del cantiere forestale che tecnicamente dovrà essere improntato;
3) Autonomia di giudizio: saper operare in autonomia nel valutare la corretta esecuzione di opere derivanti da progettazioni forestali ed esecuzione dei relativi cantieri;
4) Abilità comunicative: acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente i propri progetti o valutazioni di opere collaudate;
5) Capacità di apprendere: avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.
c) PROGRAMMA
Le principali progettazioni forestali ed i cantieri forestali, loro inquadramento generale e definizione. Le opere pubbliche e private, differenze nella programmazione, gestione e collaudo. L'iter progettuale, prefattibilità, progetto di massima, progetto definitivo e progetto esecutivo. La direzione dei lavori e la figura del direttore dei lavori. Il collaudo e la figura del collaudatore. Progettazione di massima ed esecuzione dei lavori per i cantieri di rimboschimento, imboschimento, miglioramento boschivo, restauro forestale, utilizzazioni forestali, ingegneria naturalistica, microfiliere energetiche a biomasse legnose e selvicoltura urbana. Progettazione specifica, impianto e gestione di cantieri per gru a cavo. Progettazione di massima, gestione ed esecuzione dei cantieri riguardanti la viabilità forestale. Metodologie per l'elaborazione di un progetto. Analisi prezzi. Computo metrico. Corografie. Contabilità dei lavori. Direzione lavori. Perizie giudiziarie. Gestione applicativa dei cantieri forestali, alla luce degli ordinamenti legislativi vigenti, loro analisi funzionale e gestionale in itinere.
Modalità Esame
Nella valutazione della prova orale per l’attribuzione del voto finale si valuterà il livello acquisito di conoscenza, abilità e competenza con particolare riferimento alla comprensione critica di principi, teorie e procedure necessari nell'ambito delle progettazioni forestali e della messa in opera degli omonimi cantieri. Inoltre, verrà valutata la padronanza nel risolvere problemi di gestione forestale e le competenze nel gestire progetti tecnici di restauro forestale assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro anche complessi. In particolare, verrà verificata l'acquisizione da parte dello studente delle capacità di applicare in casi concreti - derivati ad esempio dalle esercitazioni di campo - i concetti teorici attraverso ragionamenti di analisi e sintesi, che comprendano anche i collegamenti interdisciplinari.
Testi adottati
- Dispense del corso caricate dal docente sulla piattaforma Moodle.
- Appunti di progettazione forestale / Orazio La Marca, Anna La Marca; con la collaborazione di Roberto Fratini, Claudia Capponi.
Modalità di frequenza
La frequenza al corso è ritenuto un elemento facoltativo, ma caldamente raccomandato.
c) PROGRAMMA
Le principali progettazioni forestali ed i cantieri forestali, loro inquadramento generale e definizione. Le opere pubbliche e private, differenze nella programmazione, gestione e collaudo. L'iter progettuale, prefattibilità, progetto di massima, progetto definitivo e progetto esecutivo. La direzione dei lavori e la figura del direttore dei lavori. Il collaudo e la figura del collaudatore. Progettazione di massima ed esecuzione dei lavori per i cantieri di rimboschimento, imboschimento, miglioramento boschivo, restauro forestale, utilizzazioni forestali, ingegneria naturalistica, microfiliere energetiche a biomasse legnose e selvicoltura urbana. Progettazione specifica, impianto e gestione di cantieri per gru a cavo. Progettazione di massima, gestione ed esecuzione dei cantieri riguardanti la viabilità forestale. Metodologie per l'elaborazione di un progetto. Analisi prezzi. Computo metrico. Corografie. Contabilità dei lavori. Direzione lavori. Perizie giudiziarie. Gestione applicativa dei cantieri forestali, alla luce degli ordinamenti legislativi vigenti, loro analisi funzionale e gestionale in itinere.
Modalità Esame
Nella valutazione della prova orale per l’attribuzione del voto finale si valuterà il livello acquisito di conoscenza, abilità e competenza con particolare riferimento alla comprensione critica di principi, teorie e procedure necessari nell'ambito delle progettazioni forestali e della messa in opera degli omonimi cantieri. Inoltre, verrà valutata la padronanza nel risolvere problemi di gestione forestale e le competenze nel gestire progetti tecnici di restauro forestale assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro anche complessi. In particolare, verrà verificata l'acquisizione da parte dello studente delle capacità di applicare in casi concreti - derivati ad esempio dalle esercitazioni di campo - i concetti teorici attraverso ragionamenti di analisi e sintesi, che comprendano anche i collegamenti interdisciplinari.
Testi adottati
- Dispense del corso caricate dal docente sulla piattaforma Moodle.
- Appunti di progettazione forestale / Orazio La Marca, Anna La Marca; con la collaborazione di Roberto Fratini, Claudia Capponi.
Modalità di frequenza
La frequenza al corso è ritenuto un elemento facoltativo, ma caldamente raccomandato.
120741 - MONITORAGGIO DEGLI IMPATTI DOVUTI ALLE OPERAZIONI DI RESTAURO FORESTALE
RACHELE VENANZI
Primo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate sul monitoraggio dei possibili disturbi dovuti alle operazioni di restauro forestale. La conoscenza essenziale delle basi di monitoraggio “on site” a scala di cantiere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari allo svolgimento di azioni di monitoraggio su scala di cantiere forestale rivolto alle operazioni di restauro.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione
conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano il monitoraggio dei cantieri di restauro forestale ed essere in grado di saper strutturare e pianificare un’azione di monitoraggio in tali siti;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
analizzare e comprendere un progetto forestale esecutivo e sulla base di ciò impostare un piano di monitoraggio dei disturbi arrecati all’ambiente su scala di singolo cantiere;
3) Autonomia di giudizio
saper operare in autonomia nell’impostare azioni di monitoraggio comprendendone i risultati salienti e valutandone le situazioni in termini di disturbi ambientali e capacità di recupero;
4) Abilità comunicative
acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente la pianificazione delle azioni di monitoraggio ed i risultati ottenuti;
5) Capacità di apprendere
avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.
120737 - QUALITà BIOCHIMICA E MICROBIOLOGICA DEI SUOLI FORESTALI
-
12
-
-
Obiettivi formativi
Modulo Microbiologia dei suoli forestali:
Il corso di Microbiologia dei Suoli Forestali tratta la microbiologia del suolo in chiave applicativa con specifico riferimento alla conservazione e al ripristino della biodiversità microbica a alla qualità ecosistemico funzionale e ambientale.
Risultati di apprendimento attesi
• Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai gruppi microbici rilevanti per il monitoraggio dei cicli biogeochimici e il restauro della biodiversità microbica dei suoli forestali.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente acquisirà le capacità per applicare le conoscenze teoriche degli argomenti trattati nel corso con un significato critico per la valutazione del ruolo della microbiologia per l’azotofissazione, la scienza del microbioma, il priming della sostanza Organica (SO) e per la formazione dell’humus.
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di identificare la strategia per progettare il monitoraggio del suolo e il restauro e valutare i rischi per l’ambiente forestale senza essere influenzato dai portatori di interesse.
• Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado di comunicare a terzi in modo efficace, le informazioni rilevanti e i problemi specifici per i differenti contesti ambientali.
• Capacità di apprendimento: Ulteriori obiettivi sono il miglioramento della capacità di apprendere e delle abilità comunicative, ossia della capacità di saper esporre con una terminologia adeguata alcune tematiche riguardanti la microbiologia dell’interfaccia pianta suolo in ambiente forestale.
Modulo: Fertilità dei suoli e nutrizione delle piante
Il corso si propone di fornire i fondamenti conoscitivi dei concetti di qualità e di recupero del suolo, nonché una conoscenza approfondita della dinamica dei nutrienti nel suolo e dei problemi relativi alla loro disponibilità per le piante, con particolare riferimento ai meccanismi di acquisizione dei nutrienti a livello del sistema suolo-pianta (rizosfera).
Conoscenza e capacità di comprensione 1) degli approcci disponibili per la valutazione della qualità e fertilità del suolo, 2) degli effetti che i disturbi naturali o antropici hanno sul suolo e sul ciclo dei nutrienti, e 3) delle relazioni suolo-pianta, con l’intento di definire le basi per lo sviluppo di strategie mirate al raggiungimento di una maggiore efficienza nutrizionale, intesa come migliore utilizzo delle risorse disponibili, sia in suoli di buona qualità che in suoli degradati.
Capacità di applicare le conoscenze acquisite dalle lezioni teoriche e dalle attività pratiche di laboratorio per 1) individuare le metodologie analitiche più idonee per la valutazione e il monitoraggio della qualità e dello stato di salute del suolo, 2) ipotizzare le variazioni delle caratteristiche dei suoli e dei cicli dei nutrienti a seguito dei disturbi naturali o antropici, 3) ipotizzare le variazioni della disponibilità dei nutrienti a seguito dei disturbi naturali o antropici.
Lo studente durante le lezioni e le esercitazioni acquisirà autonomia di giudizio che consentirà di 1) giudicare la dinamica dei nutrienti e la qualità di un suolo dal punto di vista forestale e ambientale; 2) valutare in modo critico la qualità delle informazioni disponibili in ambito tecnico/scientifico.
Abilità di presentare le competenze acquisite con un linguaggio appropriato e l'uso di termini tecnici e specifici e reperire informazioni da bibliografia online. Le abilità comunicative saranno verificate in sede di esame.
Acquisizione di strategie di apprendimento: al termine dell’insegnamento, lo studente avrà sviluppato la capacità di apprendere in modo autonomo nuovi concetti, per descrivere situazioni diverse da quelle considerate durante il corso, anche combinando teorie diverse, al fine di applicarli sia in un proseguimento degli studi di terzo livello (dottorato), sia nella vita professionale.
FERTILITà DEI SUOLI E NUTRIZIONE DELLE PIANTE
STEFANIA ASTOLFI
Primo Semestre
6
AGR/13
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi:
Il corso si propone di fornire i fondamenti conoscitivi dei concetti di qualità e di recupero del suolo, nonché una conoscenza approfondita della dinamica dei nutrienti nel suolo e dei problemi relativi alla loro disponibilità per le piante, con particolare riferimento ai meccanismi di acquisizione dei nutrienti a livello del sistema suolo-pianta (rizosfera).
Conoscenza e capacità di comprensione 1) degli approcci disponibili per la valutazione della qualità e fertilità del suolo, 2) degli effetti che i disturbi naturali o antropici hanno sul suolo e sul ciclo dei nutrienti, e 3) delle relazioni suolo-pianta, con l’intento di definire le basi per lo sviluppo di strategie mirate al raggiungimento di una maggiore efficienza nutrizionale, intesa come migliore utilizzo delle risorse disponibili, sia in suoli di buona qualità che in suoli degradati.
Capacità di applicare le conoscenze acquisite dalle lezioni teoriche e dalle attività pratiche di laboratorio per 1) individuare le metodologie analitiche più idonee per la valutazione e il monitoraggio della qualità e dello stato di salute del suolo, 2) ipotizzare le variazioni delle caratteristiche dei suoli e dei cicli dei nutrienti a seguito dei disturbi naturali o antropici, 3) ipotizzare le variazioni della disponibilità dei nutrienti a seguito dei disturbi naturali o antropici.
Lo studente durante le lezioni e le esercitazioni acquisirà autonomia di giudizio che consentirà di 1) giudicare la dinamica dei nutrienti e la qualità di un suolo dal punto di vista forestale e ambientale; 2) valutare in modo critico la qualità delle informazioni disponibili in ambito tecnico/scientifico.
Abilità di presentare le competenze acquisite con un linguaggio appropriato e l'uso di termini tecnici e specifici e reperire informazioni da bibliografia online. Le abilità comunicative saranno verificate in sede di esame.
Acquisizione di strategie di apprendimento: al termine dell’insegnamento, lo studente avrà sviluppato la capacità di apprendere in modo autonomo nuovi concetti, per descrivere situazioni diverse da quelle considerate durante il corso, anche combinando teorie diverse, al fine di applicarli sia in un proseguimento degli studi di terzo livello (dottorato), sia nella vita professionale.
Il corso di Microbiologia dei Suoli Forestali tratta la microbiologia del suolo in chiave applicativa con specifico riferimento alla conservazione e al ripristino della biodiversità microbica a alla qualità ecosistemico funzionale e ambientale.
Risultati di apprendimento attesi
• Conoscenza e capacità di comprensione: Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai gruppi microbici rilevanti per il monitoraggio dei cicli biogeochimici e il restauro della biodiversità microbica dei suoli forestali.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Lo studente acquisirà le capacità per applicare le conoscenze teoriche degli argomenti trattati nel corso con un significato critico per la valutazione del ruolo della microbiologia per l’azotofissazione, la scienza del microbioma, il priming della sostanza Organica (SO) e per la formazione dell’humus.
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di identificare la strategia per progettare il monitoraggio del suolo e il restauro e valutare i rischi per l’ambiente forestale senza essere influenzato dai portatori di interesse.
• Abilità comunicative: Lo studente sarà in grado di comunicare a terzi in modo efficace, le informazioni rilevanti e i problemi specifici per i differenti contesti ambientali.
• Capacità di apprendimento: Ulteriori obiettivi sono il miglioramento della capacità di apprendere e delle abilità comunicative, ossia della capacità di saper esporre con una terminologia adeguata alcune tematiche riguardanti la microbiologia dell’interfaccia pianta suolo in ambiente forestale.
120740 - GEOMATICA PER LA PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO
MARIA NICOLINA RIPAMARIA NICOLINA RIPA
Secondo Semestre
6
AGR/10
Obiettivi formativi
L’insegnamento fornisce conoscenze sui metodi e gli strumenti per l’osservazione e l’analisi del territorio e gli strumenti concettuali per la comprensione del sistema di pianificazione territoriale. Fornisce conoscenze avanzate relative ai Sistemi Informativi Geografici, al Remote Sensing e alle analisi spaziali di dati territoriali funzionali alla pianificazione territoriale. Lo studente acquisirà competenze specifiche relative alla analisi ed elaborazione di dati spaziali nonché per la comprensione del sistema di strumenti di pianificazione esistenti.
Al termine del corso lo studente saprà creare un progetto cartografico finalizzato alla pianificazione territoriale, conoscerà gli elementi fondamentali della cartografia e della rappresentazione cartografica digitale; sarà in grado di realizzare carte tematiche relative agli elementi del territorio, saprà condurre analisi spaziali dei diversi fenomeni. Avrà acquisito competenze nell’uso dei software GIS e nell’impiego di immagini telerilevate per le analisi territoriali. Per sviluppare le capacità di problem solving lo studente dovrà produrre un elaborato di esame applicando le conoscenze acquisite conducendo parte del lavoro in autonomia e parte in gruppo per promuovere la capacità di apprendimento e l’autonomia di lavoro. Per le analisi saranno utilizzati dati georeferenziati disponibili nelle principali banche dati quali: geoportale WMS nazionale; banca dati ISTAT; Copernicus; WEB GIS regionale.
Modulo: Progettazione e Cantieri Forestali
a) OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si rivolge a coloro che vogliano acquisire conoscenze avanzate per operare, a livello manageriale, dirigenziale e di coordinamento, nel settore delle operazioni forestali, della difesa del suolo, delle progettazioni forestali e della conservazione della biodiversità. La conoscenza essenziale delle basi di progettazioni forestali e gestione dei cantieri posti in essere. La padronanza degli strumenti legislativi e tecnico scientifici necessari alla progettazione e gestione operativa dei cantieri forestali. Capacità di operare per tali opere anche in qualità di collaudatore.
b) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: conoscere i principi legislativi e tecnici che regolano le progettazioni forestali ed essere in grado di saper leggere e comprendere i progetti in campo forestale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analizzare un progetto forestale esecutivo e comprendere la struttura del cantiere forestale che tecnicamente dovrà essere improntato;
3) Autonomia di giudizio: saper operare in autonomia nel valutare la corretta esecuzione di opere derivanti da progettazioni forestali ed esecuzione dei relativi cantieri;
4) Abilità comunicative: acquisire capacità comunicative a livello tecnico e scientifico, rivolte a presentare propriamente i propri progetti o valutazioni di opere collaudate;
5) Capacità di apprendere: avere le capacità di saper cercare ed apprendere le innovazioni scientifiche e tecnologiche rivolte al settore forestale, facendo uso di banche dati nazionali ed internazionali ufficialmente riconosciute.
Modulo: Tecnologie UAV e sensoristica per la gestione del verde e delle foreste
L’insegnamento è finalizzato a fornire agli studenti una conoscenza approfondita delle tecnologie e delle macchine impiegate negli interventi di restauro forestale e nella gestione del verde urbano, con particolare attenzione agli aspetti funzionali, di gestione, di dimensionamento e di sicurezza. L’obiettivo è quello di sviluppare competenze tecniche e operative necessarie per la scelta, l’uso e la valutazione delle macchine e delle attrezzature, in un’ottica di efficienza, sostenibilità e tutela dell’ambiente.
Accanto ai contenuti di meccanizzazione tradizionale, il corso introduce gli studenti alle tecnologie UAV (Unmanned Aerial Vehicles) e alla sensoristica avanzata come strumenti complementari per la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione degli interventi forestali e di gestione del verde. Verranno fornite nozioni di base su tipologie costruttive, sistemi di propulsione, componenti, principi di volo e normative di riferimento, nonché sulle principali applicazioni operative dei droni nel rilievo e nella gestione del territorio, nella mappatura del verde, nel monitoraggio della stabilità degli alberi e nello studio dello stato vegetativo. L’integrazione tra meccanizzazione e tecnologie digitali permetterà agli studenti di comprendere le sinergie tra macchine terrestri, droni e sensori, acquisendo la capacità di applicare approcci combinati per migliorare la produttività, la sicurezza e la sostenibilità delle operazioni. Gli studenti svilupperanno inoltre autonomia di giudizio nella valutazione delle diverse tecnologie, considerando costi, efficienza, rischi e impatti ambientali, e saranno in grado di comunicare in modo efficace i risultati delle proprie analisi e scelte tecniche attraverso relazioni, elaborati grafici e presentazioni.
L’insegnamento stimola infine una capacità di apprendimento continuo sulle innovazioni tecnologiche nei settori della meccanizzazione, della robotica e della digitalizzazione, fornendo agli studenti gli strumenti per aggiornarsi costantemente e contribuire in modo consapevole all’innovazione nella gestione sostenibile delle foreste e delle aree verdi.
TECNOLOGIE UAV E SENSORISTICA PER LA GESTIONE DEL VERDE E DELLE FORESTE
LEONARDO BIANCHINI
Primo Semestre
6
AGR/09
Obiettivi formativi
L’insegnamento è finalizzato a fornire agli studenti una conoscenza approfondita delle tecnologie e delle macchine impiegate negli interventi di restauro forestale e nella gestione del verde urbano, con particolare attenzione agli aspetti funzionali, di gestione, di dimensionamento e di sicurezza. L’obiettivo è quello di sviluppare competenze tecniche e operative necessarie per la scelta, l’uso e la valutazione delle macchine e delle attrezzature, in un’ottica di efficienza, sostenibilità e tutela dell’ambiente.
Accanto ai contenuti di meccanizzazione tradizionale, il corso introduce gli studenti alle tecnologie UAV (Unmanned Aerial Vehicles) e alla sensoristica avanzata come strumenti complementari per la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione degli interventi forestali e di gestione del verde. Verranno fornite nozioni di base su tipologie costruttive, sistemi di propulsione, componenti, principi di volo e normative di riferimento, nonché sulle principali applicazioni operative dei droni nel rilievo e nella gestione del territorio, nella mappatura del verde, nel monitoraggio della stabilità degli alberi e nello studio dello stato vegetativo. L’integrazione tra meccanizzazione e tecnologie digitali permetterà agli studenti di comprendere le sinergie tra macchine terrestri, droni e sensori, acquisendo la capacità di applicare approcci combinati per migliorare la produttività, la sicurezza e la sostenibilità delle operazioni. Gli studenti svilupperanno inoltre autonomia di giudizio nella valutazione delle diverse tecnologie, considerando costi, efficienza, rischi e impatti ambientali, e saranno in grado di comunicare in modo efficace i risultati delle proprie analisi e scelte tecniche attraverso relazioni, elaborati grafici e presentazioni.
L’insegnamento stimola infine una capacità di apprendimento continuo sulle innovazioni tecnologiche nei settori della meccanizzazione, della robotica e della digitalizzazione, fornendo agli studenti gli strumenti per aggiornarsi costantemente e contribuire in modo consapevole all’innovazione nella gestione sostenibile delle foreste e delle aree verdi.
120086 - RESEARCH APPLICATION ON POST HARVESTING IMPACT ASSESSMENT
RODOLFO PICCHIO
Primo Anno / Secondo Semestre
3
121419 - ECONOMIC AND POLICY OF AGRI-FOOD SYSTEMS
Primo Anno / Secondo Semestre
3
AGR/01
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