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Percorso Formativo

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
16007 - FILOSOFIA DEL DIRITTO I

BARBARA GIOVANNA BELLO

Primo Semestre 9IUS/20ITA
121127 - STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO

ALBERTO SPINOSA

Primo Semestre 15IUS/19ITA
121128 - ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO

DANIELA DI OTTAVIO

Primo Semestre 15IUS/18ITA
121129 - DIRITTO PUBBLICO: FONTI DEL DIRITTO E FORMA DI GOVERNO

FABIO PACINI

Primo Semestre 9IUS/09ITA
121131 - ABILITA' INFORMATICHE

NICCOLO' DI MARCO

Secondo Semestre 3INF/01ITA
16004 - DIRITTO PRIVATO I

MAURIZIO BENINCASA

Secondo Semestre 9IUS/01ITA
INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
16009 - DIRITTO PRIVATO II

NICOLA CORBO

Primo Semestre 9IUS/01ita

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione: il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente la conoscenza e capacità di comprensione di tutti quegli istituti del diritto privato che non sono stati già oggetto di studio ed approfondimento nel corso di Diritto Privato I. Obiettivo del corso è di far comprendere agli studenti la interazione fra tutti gli istituti del diritto privato, e dunque di poter cogliere il senso della disciplina nel suo complesso.
2) Conoscenza e comprensione applicata: il corso, sia attraverso riferimento allo sviluppo contemporaneo degli istituti tradizionali, sia attraverso casi di studio, si propone di consentire allo studente di raggiungere una conoscenza sufficientemente approfondita del diritto privato che vada oltre l'apprendimento degli assetti normativi, consentendo di comprendere le linee evolutive della giurisprudenza.
3) Autonomia di giudizio: il corso si pone l’obiettivo di stimolare lo spirito critico dello studente, fornendogli gli strumenti metodologici essenziali, anche in vista di un eventuale futuro approfondimento degli istituti giuridici trattati nell’ambito dell’insegnamento, per l’esame e lo studio delle fonti normative, dei contributi dottrinali e della giurisprudenza.
4) Abilità comunicative: anche attraverso la frequenza delle lezioni, il corso si propone di perfezionare le abilità comunicative ed espositive dello studente con riferimento al diritto privato nel suo insieme, stimolando l’acquisizione di un linguaggio tecnico appropriato, ma sempre in una prospettiva di chiarezza e semplicità comunicative.
5) Capacità di apprendere: il corso si pone l’obiettivo di suscitare e stimolare la curiosità dello studente verso la materia, richiedendogli impegno ed attenzione nello studio tanto dei temi generali quanto delle questioni di dettaglio, così da farne progredire la capacità di apprendere.

17745 - LINGUA INGLESE

Primo Semestre 12L-LIN/12ITA

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi:

1. Conoscenza e capacità di comprensione: studio del contesto linguistico relativo alla legge e ai suoi aspetti terminologici.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analisi linguistica (morfosintattica e lessicale) dell'inglese giuridico.
3. Autonomia di giudizio: capacità di formulare proposte interpretative usando la terminologia legale.
4. Abilità comunicative: abilità linguistica nell'uso contestuale e comunicativo dell'inglese legale.
5. Capacità di apprendimento: capacità di comprendere un testo giuridico e di dimostrare un significativo potenziamento del vocabolario giuridico.

16006 - DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA

DANIELA VITIELLO

Primo Semestre 9IUS/14ITA

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi
D1 - Conoscenza e capacità di comprensione:
Al termine del corso le studentesse e gli studenti avranno padronanza dei contenuti e della metodologia di studio del diritto dell’Unione europea. Saranno in grado di collocare il processo di integrazione europea all’interno della dinamica evolutiva del diritto pubblico internazionale e di comprendere e articolare i rapporti tra l’ordinamento giuridico dell’Unione e gli ordinamenti degli Stati membri.

D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Studentesse e studenti saranno in grado di affrontare criticamente le principali questioni che emergono dallo studio del diritto dell’Unione europea, ricostruendo i collegamenti logici tra gli argomenti trattati ed elaborando proposte giuridicamente coerenti in risposta alle sfide che l’evoluzione del processo di integrazione pone. Saranno in grado di muoversi con facilità e in autonomia nel reperimento delle fonti, della dottrina e della giurisprudenza, nonché di elaborare
commenti a sentenza e brevi elaborati su aspetti specifici.

D3 - Autonomia di giudizio:
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti saranno in grado di rielaborare e far proprie le nozioni acquisite, nonché l’attitudine a un metodo di apprendimento non mnemonico, ma basato sulla capacità di analisi critica e costruzione di collegamenti logici tra i vari aspetti della disciplina.

D4 - Abilità comunicative:
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno appreso il linguaggio tecnico-giuridico del diritto dell’Unione europea e le sue specificità, essendo pertanto in grado di esporre le conoscenze acquisite in maniera appropriata. Le abilità comunicative saranno sviluppate anche attraverso la promozione di un dialogo costante tra docente e discenti, che renda questi ultimi protagonisti della didattica frontale.

D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti dovranno aver sviluppato un metodo di apprendimento dei fenomeni giuridici affrontati e di argomentazione delle tesi esposte idoneo alla comprensione dei temi giuridici complessi trattati all’interno del corso, che li metta in condizione di formulare in autonomia soluzioni giuridicamente e logicamente valide.



D) ESAME OPZIONALI PER 15 CFU LMG 01 - -- -
DIRITTO DI INTERNET E DEI SOCIALSecondo Semestre3IUS/08ita

Obiettivi formativi

Conoscenza e comprensione

Conoscenza dei principali istituti giuridici investiti dall’uso e dalla diffusione delle tecniche dell’informazione e della comunicazione, con particolare riferimento alle piattaforme che sfruttano la rete Internet.


Conoscenza e capacità di comprensione applicate

Capacità di ricerca del materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale di pertinenza e loro utilizzazione ai fini dell'impostazione di problemi giuridici.
Capacità di affrontare le principali questioni che emergono in un contesto multilivello di fronte all’utilizzo di massa delle tecniche dell’informazione e della comunicazione, anche con riferimento a questioni a carattere internazionale e transnazionale.


Autonomia di giudizio

Attenzione alla lettura del diritto positivo ed alla sua evoluzione, con attenzione ai diversi fenomeni che lo investono.
Capacità di muoversi in autonomia in un contesto che necessariamente investe una pluralità di attori normativi e di livelli di governo.


Abilità comunicative

Capacità di redigere documenti e relazioni analitiche su temi inerenti al corso, dimostrando una chiara comprensione delle norme giuridiche, delle loro reciproche interazioni e del loro rapporto con le problematiche emergenti da altri ambiti, primo fra tutti quello informatico e della data science.
Capacità di esporre argomenti complessi sui temi del corso in modo chiaro ed efficace, sia in contesti accademici che professionali, anche partecipando a discussioni e dibattiti e difendendo le proprie posizioni con argomentazioni giuridiche solide, rispondendo in maniera pertinente alle obiezioni e alle domande poste.


Capacità di apprendere

Suscitare l'interesse di studentesse e studenti per la materia, sollecitando il loro impegno e attenzione nello studio sia degli argomenti generali che delle questioni specifiche.
Evidenziare i punti di contatto tra discipline - giuridiche e non - apparentemente distanti ma in realtà strettamente intrecciate.

DIRITTO SPORTIVO

MAURIZIO BENINCASA

Secondo Semestre6IUS/01ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a far acquisire allo studente coscienza della pluralità degli ordinamenti giuridici e della peculiare struttura dell'ordinamento sportivo, nel rapporto con l'ordinamento giuridico nazionale e sovranazionale. Particolare attenzione è posta al sistema della giustizia sportiva.

Al termine del percorso formativo ci si attende che lo studente abbia acquisito/sviluppato:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: obiettivo del corso è quello di favorire la conoscenza e capacità di comprensione degli istituti del diritto sportivo;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: il corso intende sviluppare nello studente la capacità di interpretare la norma giuridica sportiva attraverso cui risolvere problemi giuridici complessi;
3) Autonomia di giudizio: il corso si pone l’obiettivo di stimolare lo spirito critico dello studente, fornendogli gli strumenti metodologici necessari;
4) Abilità comunicative: il corso si propone di perfezionare la capacità dello studente di saper esprimere correttamente le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, rigore scientifico e proprietà di linguaggio;
5) Capacità di apprendere: il corso si pone l’obiettivo di stimolare l'attitudine a cogliere il fenomeno giuridico sportivo in tutta la sua complessità, non solo dunque nella sua dimensione normativa, ma anche giurisprudenziale.

16010 - DIRITTO AMMINISTRATIVO

MARIO SAVINO

Secondo Semestre 9IUS/10ITA

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione: L'obiettivo del corso è fornire agli studenti una conoscenza di base dei fondamenti del diritto amministrativo, relativamente in particolare alla disciplina delle funzioni, dell'organizzazione, delle risorse umane e finanziarie, del procedimento e del provvedimento, nonché le nozioni di base della giustizia amministrativa, anche nel quadro dei rapporti con l’ordinamento dell’Unione europea. Il corso ha soprattutto l’obiettivo di porre gli studenti in grado di ricostruire in chiave critica i principi del diritto amministrativo, che trovano poi specifica applicazione nei vari contesti, settori e ambiti di disciplina.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: il corso è basato su alcune lezioni teoriche di inquadramento, cui seguono incontri di analisi e discussione di casi. Agli studenti è previamente distribuito materiale, normalmente consistente in norme, sentenze o atti amministrativi, che sono rilevanti in una specifica controversia. Le controversie sono scelte in modo tale da rispecchiare gli argomenti trattati nelle lezioni di inquadramento e di abituare gli studenti a cogliere i problemi applicativi e concreti delle nozioni apprese.
3) Autonomia di giudizio: gli studenti, soprattutto negli incontri dedicati all’analisi dei casi, sono chiamati ad intervenire e a proporre, sulla base del materiale letto, la soluzione giuridica che reputano corretta, confrontandosi tra loro e con il docente, nonché, con riguardo alle udienze della Corte costituzionale (disponibili on line e proiettate in aula), con il modo in cui gli avvocati hanno effettivamente argomentato nel caso oggetto di discussione in aula.
4) Abilità comunicative: per ogni incontro dedicato all’analisi e discussioni di casi, uno o più studenti sono chiamati ad introdurre le principali questioni giuridiche da affrontare, esponendole in pubblico al resto dell’aula e al docente, sviluppando in tal modo abilità comunicative specificamente riferite al linguaggio e all’argomentazione giuridica.
5) Capacità di apprendere: il corso, attraverso la metodologia descritta, si propone non soltanto di trasferire conoscenze tecniche riferibili al diritto amministrativo, ma anche di proporre metodi e tecniche di apprendimento che gli studenti possono successivamente impiegare per accrescere in modo continuo il complesso delle competenze che sono richieste ad un giurista, in qualunque professione o contesto egli si trovi ad operare.

16012 - DIRITTO PENALE

CARLO SOTIS

Secondo Semestre 9IUS/17ITA

Obiettivi formativi

Al termine del percorso ci si attende che lo studente abbia acquisito/sviluppato questi obiettivi formativi:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: obiettivo del corso è di offrire un quadro della questione criminale, cioè del nesso che intercorre tra tipo di stato e ragioni del punire attraverso le chiavi di lettura offerte dalla politica criminale, dai principi costituzionali e sovranazionali e dalla teoria del reato;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: il corso intende offrire gli strumenti essenziali per il corretto inquadramento e la risoluzione delle questioni pratiche, segnatamente per affrontare e qualificare le questioni che potrebbero essere penalmente rilevanti;
3) Autonomia di giudizio: il corso si pone l’obiettivo di stimolare lo spirito critico dello studente, fornendogli gli strumenti metodologici essenziali per acquisire la consapevolezza della relatività e del contingente problema di legittimazione nell'uso della pena;
4) Abilità comunicative: il corso si propone di sviluppare la capacità di esprimere correttamente le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, persuasività e proprietà di linguaggio;
5) Capacità di apprendere: il corso si pone l’obiettivo di fare comprendere come il pensiero giuridico penalistico sia uno strumento di lettura della realtà e di fenomeni del mondo contemporaneo.

16013 - DIRITTO DEL LAVORO

MICAELA VITALETTI

Secondo Semestre 6IUS/07ITA

Obiettivi formativi

Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti una formazione completa sugli istituti fondamentali del diritto del lavoro. Particolare attenzione sarà dedicata alle ultime modifiche legislative, anche intervenute nel corso dell’anno accademico, per le quali verrà fornito apposito materiale in aula.
Al termine del corso di studi gli studenti dovranno pertanto dimostrare di possedere:
• Conoscenza e capacità di comprensione: una buona conoscenza degli argomenti trattati durante il corso e dovrà padroneggiare con sufficiente sicurezza le fonti normative (nazionali e sovranazionali) che regolano la materia.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione: gli studenti devono essere in grado di rielaborare gli argomenti trattati durante il corso, in modo da applicare le conoscenze acquisite per individuare le possibili soluzioni ai problemi emergenti dalla rapida evoluzione normativa in materia di diritto del lavoro.
• Autonomia di giudizio: gli studenti devono essere in grado vagliare i casi pratici al fine di integrare le conoscenze acquisite e formulare giudizi.
• Abilità comunicative: gli studenti devono esporre in modo chiaro le nozioni apprese e dovrà saper utilizzare correttamente il linguaggio tecnico della materia
• Capacità di apprendimento: gli studenti devono dimostrare di avere sviluppato capacità di apprendimento tali da consentire loro di aggiornarsi con continuità attraverso lo studio degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali.

D) ESAME OPZIONALI PER 15 CFU LMG 01 - -- -
DIRITTO DI INTERNET E DEI SOCIALSecondo Semestre3IUS/08ita

Obiettivi formativi

Conoscenza e comprensione

Conoscenza dei principali istituti giuridici investiti dall’uso e dalla diffusione delle tecniche dell’informazione e della comunicazione, con particolare riferimento alle piattaforme che sfruttano la rete Internet.


Conoscenza e capacità di comprensione applicate

Capacità di ricerca del materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale di pertinenza e loro utilizzazione ai fini dell'impostazione di problemi giuridici.
Capacità di affrontare le principali questioni che emergono in un contesto multilivello di fronte all’utilizzo di massa delle tecniche dell’informazione e della comunicazione, anche con riferimento a questioni a carattere internazionale e transnazionale.


Autonomia di giudizio

Attenzione alla lettura del diritto positivo ed alla sua evoluzione, con attenzione ai diversi fenomeni che lo investono.
Capacità di muoversi in autonomia in un contesto che necessariamente investe una pluralità di attori normativi e di livelli di governo.


Abilità comunicative

Capacità di redigere documenti e relazioni analitiche su temi inerenti al corso, dimostrando una chiara comprensione delle norme giuridiche, delle loro reciproche interazioni e del loro rapporto con le problematiche emergenti da altri ambiti, primo fra tutti quello informatico e della data science.
Capacità di esporre argomenti complessi sui temi del corso in modo chiaro ed efficace, sia in contesti accademici che professionali, anche partecipando a discussioni e dibattiti e difendendo le proprie posizioni con argomentazioni giuridiche solide, rispondendo in maniera pertinente alle obiezioni e alle domande poste.


Capacità di apprendere

Suscitare l'interesse di studentesse e studenti per la materia, sollecitando il loro impegno e attenzione nello studio sia degli argomenti generali che delle questioni specifiche.
Evidenziare i punti di contatto tra discipline - giuridiche e non - apparentemente distanti ma in realtà strettamente intrecciate.

ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIASecondo Semestre6IUS/16ita

Obiettivi formativi

1. L'insegnamento si propone, dopo una ricostruzione delle regole costituzionali che riguardano la magistratura, di approfondire gli strumenti di carattere organizzativo a disposizione dei presidenti degli uffici giudiziari. Particolare attenzione verrà dedicata all'"Ufficio per il processo", struttura di staff del magistrato, creata nella prospettiva di un miglioramento dell'organizzazione del lavoro del giudice.
2. Durante il corso si organizzeranno incontri con presidenti di tribunali, dirigenti amministrativi, addetti all'ufficio per il processo, una visita presso il Tribunale, così da permettere allo studente di confrontare le conoscenze teoriche con l'applicazione pratica delle regole che disciplinano l'organizzazione di un ufficio giudiziario.
3. Sono previsti seminari con l'impiego del problem solving al fine di assicurare una conoscenza delle dinamiche organizzative di un ufficio giudiziario con capacità critica.
4. Sono altresì previste esercitazioni tenute dagli studenti, così da svilupparne la capacità di organizzare e comunicare in modo efficace un corretto ragionamento giuridico.
5. Gli approfondimenti di atti organizzativi reali di un ufficio giudiziario permetteranno di acquisire cognizione dei problemi gestionali attuali.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
B) ESAMI OPZIONALI TERZO ANNO LMG 01 - -- -
DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEO9IUS/10ITA

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire la conoscenza e la comprensione dei principali istituti del diritto amministrativo europeo; sviluppare la capacità degli studenti di risolvere problemi concreti, attraverso l'analisi di casi giurisprudenziali e materiali normativi; promuovere l'autonomia di giudizio degli studenti, attraverso la discussione, alla presenza del professore, dei principali problemi teorici e applicativi posti dagli istituti del diritto amministrativo europeo; sviluppare le abilità comunicative degli studenti, favorendo l'illustrazione da parte degli stessi delle norme e delle sentenze delle istituzioni europee.

D) ESAME OPZIONALI PER 15 CFU LMG 01Primo Semestre 15ITA
16016 - DIRITTO INTERNAZIONALE

ALESSANDRO BUFALINI

Primo Semestre 9IUS/13ITA

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione: studio dell'ordinamento internazionale e funzionamento degli istituti principali
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analisi dei casi giudiziari e capacità di impiegare le nozioni acquisite al caso concreto
Autonomia di giudizio: capacità di formulare pensieri critici sul materiale di studio e di riflettere in modo autonomo sulle questione proposte a lezione
Abilità comunicative: capacità di comunicare in modo chiaro, efficace e con il linguaggio tecnico adeguato
Capacità di apprendere: stimolare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite durante il corso e il metodo impiegato per l'analisi dei casi a nuovi casi o ambiti di studio

16014 - DIRITTO PROCESSUALE CIVILE

GINA GIOIA

Secondo Semestre 14IUS/15ITA

Obiettivi formativi

Il corso persegue l'obiettivo di fare acquisire agli studenti una conoscenza puntuale dei principi generali del processo civile (Libro I del codice di procedura civile), dello svolgimento del processo di primo grado, del processo con pluralità di parti, delle fasi di impugnazione, dei procedimenti speciali (cautelari, proc. per decreto ingiuntivo, convalida sfratto) e delle linee generali del processo esecutivo.

Conoscenza e capacità di comprensione
Al termine del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito piena conoscenza e comprensione in primo luogo dell’inquadramento della tutela giurisdizionale nell’ambito dei principi costituzionali e dei principi specifici che caratterizzano il processo civile a cognizione piena, nonché delle differenze fra le varie forme di tutela dei diritti e l’analisi della disciplina dei singoli istituti processuali ad esse relativi. In particolare, obiettivo formativo è la comprensione: a) in relazione alle disposizioni generali: della giurisdizione, della translatio judicii, della competenza e delle relative questioni, dell’esercizio dell’azione e dei poteri del giudice, della parte nel processo e della pluralità di parti, degli atti processuali; b) in relazione al processo di cognizione: della disciplina del processo, delle sue fasi sia in primo grado che con riferimento alle impugnazioni; c) in relazione all’esecuzione forzata: della disciplina del titolo esecutivo e precetto e delle varie forme di esecuzione; d) in relazione ai procedimenti speciali: della disciplina del procedimento di ingiunzione e dei procedimenti cautelari.

Conoscenze applicate e capacità di comprensione
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito la capacità di interpretazione delle fonti e di collegamento fra gli istituti nonché la conoscenza degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sui principali istituti del diritto processuale civile e delle diverse conseguenze applicative di tali orientamenti. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.

Autonomia di giudizio
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti abbiano acquisito capacità critiche circa l’applicazione degli istituti processuali e la comprensione dei collegamenti tra diritto processuale civile e diritto sostanziale. Per il conseguimento di tale obiettivo è previsto lo svolgimento di didattica integrativa e di turni di ricevimento.

Abilità comunicative
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di comunicare con proprietà di linguaggio della disciplina le conoscenze acquisite, in modo da poter essere compresi anche da interlocutori specializzati.

Capacità di apprendimento
Al completamento del corso il risultato atteso è che gli studenti siano in grado di proseguire in modo autonomo lo studio del diritto processuale civile e di potersi orientare anche dinanzi al mutare della disciplina positiva, sulla base della padronanza acquisita dei principi fondamentali del sistema processuale.

118535 - DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA E DELLA CONCORRENZA

LUIGI PRINCIPATO

Secondo Semestre 9IUS/09ita

Obiettivi formativi

Conoscenza e comprensione

Conoscenza dei principali istituti del diritto pubblico dell'economia, quali la libertà d'impresa e di concorrenza, il quadro costituzionale, privatizzazioni e nazionalizzazioni, diversi tipi di proprietà. Il tutto, con un approccio diacronico e con la consapevolezza delle principali linee evolutive.


Conoscenza e capacità di comprensione applicate

Capacità di ricerca del materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale di pertinenza e loro utilizzazione ai fini dell'impostazione di problemi giuridici.
Capacità di affrontare le principali questioni che emergono nel sistema economico di uno stato, a partire da una corretta individuazione della normativa pertinente. Capacità di tenere presenti e selezionare adeguatamente le principali interpretazioni che di tale normativa si danno in dottrina e giurisprudenza, anche con riferimento all'aumento della complessità delle fonti a seguito della normativa europea.


Autonomia di giudizio

Attenzione alla lettura del diritto positivo ed all'interazione fra diritto, politica ed economia nella consapevolezza delle regolarità dei loro intrecci, sapendo discernere in autonomia i loro diversi modi di atteggiarsi.


Abilità comunicative

Capacità di redigere documenti e relazioni analitiche su temi inerenti al corso, dimostrando una chiara comprensione delle norme giuridiche e delle loro implicazioni economiche nel sistema statale.
Capacità di esporre argomenti complessi sui temi del corso in modo chiaro ed efficace, sia in contesti accademici che professionali, anche partecipando a discussioni e dibattiti e difendendo le proprie posizioni con argomentazioni giuridiche solide e rispondendo in maniera pertinente alle obiezioni e alle domande poste.


Capacità di apprendere

Suscitare l'interesse di studentesse e studenti per la materia, sollecitando il loro impegno e attenzione nello studio sia degli argomenti generali che delle questioni specifiche.
Evidenziare i punti di contatto tra discipline - giuridiche e non - apparentemente distanti ma in realtà strettamente intrecciate.

D) ESAME OPZIONALI PER 15 CFU LMG 01 - -- -
DIRITTO AMMINISTRATIVO AVANZATO

VALERIO BONTEMPI

9IUS/10ITA

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione
L’insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione in merito ai seguenti profili: le trasformazioni legate alla innovazione tecnologica (modulo I) e agli strumenti di promozione della trasparenza amministrativa (modulo II)

2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di:
- reperire un testo normativo o regolamentare, ovvero un atto amministrativo, analizzarlo e interpretarlo attraverso una corretta individuazione della sua ratio;
- reperire e analizzare, anche in chiave critica, una decisione giurisprudenziale dei giudici amministrativi e degli altri organi giurisdizionali italiani, nonché della Corte di giustizia dell’UE;

3. Autonomia di giudizio
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di analizzare e ricostruire diverse e possibilmente alternative opzioni interpretative in ordine ad un testo normativo o una decisione giudiziaria.

4. Abilità comunicative
Al termine del corso, lo studente dovrà saper illustrare gli aspetti di cui al precedente punto 1.

5. Capacità di apprendimento
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di reperire e analizzare autonomamente la normativa e gli orientamenti giurisprudenziali in materia di diritto amministrativo.

Scheda Docente

Programma del corso

Dopo una lunga attesa, con il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, l’Italia si è aggiunta ai numerosi ordinamenti – vi è chi ne conta oltre cento – che si sono dotati di un freedom of information act (FOIA), cioè di una legislazione che consente a chiunque di accedere alle informazioni non riservate in possesso delle pubbliche amministrazioni. Questa normativa è importante, perché trasforma la conoscibilità di quelle informazioni da eccezione a regola, realizza il principio della “accessibilità totale” in precedenza soltanto enunciato e assegna alle pubbliche amministrazioni un compito nuovo: fornire ai cittadini un vero e proprio servizio informativo.
Ciò nondimeno, la nuova disciplina sull’accesso civico generalizzato è stata criticata per vari motivi, dall’eccessiva estensione delle eccezioni alla sovrapposizione con le preesistenti forme di accesso, che sopravvivono, fino alla frammentazione delle competenze che attengono alla fase di attuazione. La comparazione con altri sistemi FOIA consente di valutare la consistenza di queste critiche, promuovere un dibattito scientifico informato e individuare soluzioni che favoriscano una migliore attuazione di questa normativa.

(B.G. Mattarella e M. Savino (a cura di), L'accesso dei cittadini: esperienze di informazione amministrativa a confronto, Napoli, Editoriale scientifica, 2018)

Modalità Esame

L'esame consiste in un colloquio orale che verte sui temi oggetto del corso e saggia l'acquisita conoscenza del discente con riguardo agli istituti giuridici indagati, verifica l'adeguatezza del linguaggio tecnico giuridico appreso, lo sviluppo di una visione globale dell'insegnamento attraverso la capacità di fare collegamenti tra i diversi istituti indagati. L'esame finale si tiene oralmente, salva diversa modalità di esame concordata con il singolo studente.

Testi adottati

B.G. Mattarella e M. Savino (a cura di), L'accesso dei cittadini: esperienze di informazione amministrativa a confronto, Napoli, Editoriale scientifica, 2018

Modalità di frequenza

Il corso è strutturato in lezioni frontali. La frequenza delle lezioni è facoltativa.

Bibliografia

Arena, G., Il segreto amministrativo, vol. I, Profili storici e sistematici, Padova, Cedam, 1983, pp. 283 ss.
Arena, G., Le diverse finalità della trasparenza amministrativa, in F. Merloni (a cura di), La trasparenza amministrativa, Milano, Giuffrè, 2008, pp. 29-44.
Carloni, E., I principi del codice della trasparenza, in B. Ponti (a cura di), La trasparenza amministrativa dopo il d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2013, pp. 29-55.
Di Mascio, F., La trasparenza presa sul serio: gli obblighi di pubblicazione nell’esperienza statunitense, in Riv. trim. dir. pubbl., vol. 66, n. 4, 2016, pp. 1095-1111.
Giacchetti, S., Accesso e riservatezza: separati in casa, in Cons. St., vol. 55, n. 2, 2004, pp. 463-475.
Napolitano, G. (a cura di) Diritto amministrativo comparato, Milano, Giuffrè, 2007.
Occhiena, M., I poteri della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi: in particolare, la funzione giustiziale ex L. n. 241/1990 e D.P.R. n. 184/2006, in Giust. amm., n. 6, 2006, pp. 1242-1252.
Paleologo, G., La legge 1990 n. 241: procedimenti amministrativi ed accesso ai documenti dell’amministrazione, in Dir. proc. amm., vol. 9, n. 1, 1991, pp. 8-32.
Patroni Griffi, F., Un contributo alla trasparenza dell’azione amministrativa: partecipazione procedimentale e accesso agli atti (legge 7 agosto 1990, n. 241), in Dir. proc. amm., vol. 10, n. 1, 1992, pp. 56-72.
Savino, M., La nuova disciplina della trasparenza amministrativa, in Giorn. dir. amm., vol. 19, nn. 8-9, 2013, pp. 795-805.
Savino, M., Il Foia italiano. La fine della trasparenza di Bertoldo, in Giorn. dir. amm., vol. 22, n. 5, 2016, pp. 593-603.
Villata, R., La trasparenza dell’azione amministrativa, in Dir. proc. amm., vol. 7, n. 4, 1987, pp. 538-557.

STORIA DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA

SIMONE DURANTI

6M-STO/04ita

Obiettivi formativi

Il tema della Unione europea è da tempo al centro della attenzione delle opinioni pubbliche e delle discussioni politiche: è anzi uno dei temi che più suscitano passioni e modellano i sentimenti collettivi. La partecipazione al processo di integrazione e alla unione monetaria in molti paesi è diventato il principale discrimine tra gli schieramenti; la Unione europea è una presenza costante e imponente nel campo visivo dei cittadini; è un vincolo stringente per l’azione di governo. Il corso di Storia della integrazione europea intende far crescere tra gli studenti la consapevolezza delle radici storiche e degli svolgimenti di un aspetto costitutivo della realtà presente.
L'insegnamento impartito consentirà allo studente di acquisire una buona conoscenza delle linee fondamentali della storia della integrazione europea, dagli anni del secondo dopoguerra fino agli sviluppi più recenti: dalla costituzione delle prime Comunità europee alla nascita della Unione europea, al completamento della unione economica e monetaria, alle problematiche istituzionali che hanno trovato sistemazione nel Trattato di Lisbona, fino alle difficoltà e alle convulsioni suscitate dalla grande crisi economica del nostro tempo. Gli aspetti economici, politici ed istituzionali della integrazione saranno esaminati nel quadro dei più ampi legami transnazionali che caratterizzano il mondo contemporaneo (interdipendenza, globalizzazione) e nell'intreccio con i processi storici della seconda metà del XX secolo e degli inizi del XXI (guerra fredda, evoluzione dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa in seno alla alleanza occidentale, superamento della divisione dell'Europa, crescita e crisi dell'economia mondiale).
Al termine del corso lo studente sarà in possesso di nozioni che dovrebbero permettergli di orientarsi con cognizione di causa nel dibattito pubblico dei nostri giorni, di acquisire una autonoma capacità di giudizio rispetto ai temi in discussione, di argomentare i propri convincimenti, rifuggendo dalle semplificazioni e dalle banalità.

GIUSTIZIA PENALE EUROPEA E INTERNAZIONALE3IUS/13ita

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione: studio e analisi del funzionamento degli istituti principali
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analisi dei casi giudiziari e capacità di impiegare le nozioni acquisite al caso concreto
Autonomia di giudizio: capacità di formulare pensieri critici sul materiale di studio e di riflettere in modo autonomo sulle questioni proposte a lezione
Abilità comunicative: capacità di comunicare in modo chiaro, efficace e con il linguaggio tecnico adeguato
Capacità di apprendere: stimolare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite durante il corso e il metodo impiegato per l'analisi dei casi a nuovi casi o ambiti di studio


Il primo modulo mira ad analizzare l’evoluzione storica della giustizia penale internazionale, a partire dalla creazione del Tribunale di Norimberga fino alla istituzione della Corte penale internazionale. Saranno, inoltre, forniti i principali strumenti di comprensione della materia, attraverso lo studio dei principi generali e delle norme internazionali più rilevanti e l’analisi delle interazioni tra tribunali internazionali penali, Stati e organizzazioni internazionali. L’ultima parte del modulo sarà dedicata alla discussione di alcuni casi e ad una riflessione collettiva sulla funzione della giustizia penale internazionale.

DIRITTO DELLE RELIGIONI

PASQUALE LILLO

6IUS/11ita

Obiettivi formativi

Il Corso è dedicato allo studio del rapporto esistente fra la sfera giuridica e il fenomeno religioso, e si pone l'obbiettivo di focalizzare e di analizzare gli elementi identitari, culturali e religiosi, caratterizzanti la struttura degli ordinamenti politici statali contemporanei.
Il Corso si pone inoltre l'obiettivo di esaminare le relazioni esistenti fra le grandi religioni mondiali, anche alla luce dei processi di globalizzazione del diritto.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Analisi del rapporto fra diritto e religione nei suoi profili essenziali, con l’obiettivo di introdurre lo studente ad una conoscenza di base delle dinamiche caratterizzanti il fenomeno nell'età contemporanea.

2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Sviluppo della capacità di lettura e di studio delle norme giuridiche, e in particolare delle disposizioni costituzionali, al fine di essere in grado di applicarle alla casistica concreta della fenomenologia religiosa.

3) Autonomia di giudizio (making judgements)
Stimolo alla valutazione critica dei contenuti del diritto vigente in materia religiosa al fine di cogliere, con autonomia di giudizio, le sue peculiarità, anche nella prospettiva delle relazioni esistenti fra i diversi sistemi giuridici confessionali e gli ordinamenti statali contemporanei.

4) Abilità comunicative (communication skills);
Sviluppo delle competenze comunicative e linguistiche relative alle tematiche giuridiche inerenti al fenomeno sociale religioso.

Scheda Docente

Programma del corso


CONTENUTI DEL PROGRAMMA

Il Corso esamina gli aspetti identitari, culturali e religiosi, caratterizzanti la struttura dei sistemi politici statali contemporanei, e dedica specifica attenzione ai contenuti delle norme giuridiche fondamentali in materia ecclesiastica e ai casi di rilevanza pubblica e sociale dell'esperienza religiosa nell'età contemporanea. Il Corso esamina inoltre il problema delle relazioni tra le grandi religioni mondiali, anche alla luce dei processi di globalizzazione del diritto.


ARGOMENTI CHE VERRANNO TRATTATI NEL CORSO

1. Rilevanza sociale e giuridica del fenomeno religioso.
2. Forme di Stato sotto il profilo religioso.
3. Le relazioni fra diritto e religione nell'età contemporanea.
4. La disciplina costituzionale del fenomeno religioso.
5. Libertà religiosa e libertà di coscienza.
6. Profili giuridici dell’ecumenismo cristiano e del dialogo interreligioso.
7. Processi di globalizzazione del diritto e fattore religioso.

Modalità Esame

DESCRIZIONE DEI METODI DI ACCERTAMENTO
L'esame ha ad oggetto tre domande per ciascuno dei testi indicati nel programma, ed è teso a verificare il possesso di una sufficiente conoscenza e di una capacità di analisi critica delle tematiche e delle norme fondamentali caratterizzanti la materia.
Pertanto, nella valutazione della prova e nell’attribuzione del voto finale, si terrà conto della chiarezza espositiva, del livello di conoscenza dei contenuti disciplinari, della capacità di analisi delle tematiche studiate, e della capacità di senso critico e di formulazione di eventuali giudizi.

Testi adottati

Il programma d’esame è identico per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti.

La materia va studiata sui due seguenti testi:

1) P. LILLO, Globalizzazione del diritto e fenomeno religioso, quarta edizione, G. Giappichelli, Torino, 2024 (ISBN/EAN 979-12-211-0690-9)
N.B.: il libro va studiato per intero

2) P. LILLO, Diritto, politica e religione. Orizzonti e percorsi, 2026 (in corso di pubblicazione).
N.B.: il libro va studiato per intero

In alternativa a questo secondo testo gli studenti possono studiare:
P. LILLO, Diritti fondamentali e libertà della persona, terza edizione, G. Giappichelli, Torino, 2024 (ISBN 979-12-211-0465-3).
N:B.: il libro va studiato per intero

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali interattive


Modalità di frequenza

Per acquisire maggiore fluidità nel linguaggio giuridico e per favorire l'apprendimento e lo studio della materia, la frequenza alle lezioni è vivamente raccomandata, ma non è obbligatoria.
Il programma d'esame è identico per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti.

Bibliografia

Bibliografia di riferimento
(i seguenti volumi non devono essere considerati alternativi ai libri di testo adottati):

V. DEL GIUDICE, Manuale di diritto ecclesiastico, Milano, 1970; P. GISMONDI, Lezioni di diritto ecclesiastico, Milano, 1975; L. DE LUCA, Diritto ecclesiastico ed esperienza giuridica, Milano, 1976; P.A. D’AVACK, Trattato di diritto ecclesiastico italiano. Parte generale, Milano, 1978; A.C. JEMOLO, Lezioni di diritto ecclesiastico, Milano, 1979; S. LARICCIA, Diritto ecclesiastico, Padova, 1986; G. SARACENI, Introduzione allo studio del diritto ecclesiastico, Napoli, 1986; L. SPINELLI, Diritto ecclesiastico, Torino, 1987; A. ALBISETTI, voce Diritto ecclesiastico italiano, in Digesto delle Discipline Pubblicistiche, V, Torino, 1990; R. BOTTA, Manuale di diritto ecclesiastico. Valori religiosi e società civile, Torino, 1998; A. VITALE, Corso di diritto ecclesiastico. Ordinamento giuridico e interessi religiosi, Milano, 1998; G. BARBERINI, Lezioni di diritto ecclesiastico, Torino, 2000; L. MUSSELLI, V. TOZZI, Manuale di diritto ecclesiastico. La disciplina giuridica del fenomeno religioso, Roma-Bari, 2007; M. TEDESCHI, Manuale di diritto ecclesiastico, Torino, 2010; C. CARDIA, Principi di diritto ecclesiastico. Tradizione europea legislazione italiana, Torino, 2019; G. DALLA TORRE, Lezioni di diritto ecclesiastico, Torino, 2019; E.G. VITALI, G.A. CHIZZONITI, Diritto ecclesiastico, Milano, 2021; A. BETTETINI, A. PEREGO, Diritto ecclesiastico, 2023; P. CONSORTI, Diritto e religione. Basi e prospettive, Roma-Bari, 2023; F. FINOCCHIARO, Diritto ecclesiastico, Bologna, 2024; A. FUCCILLO, Diritto, religioni e culture. Il fattore religioso nell’esperienza giuridica, Torino, 2025.

Scheda Docente

Programma del corso


CONTENUTI DEL PROGRAMMA

Il Corso esamina gli aspetti identitari, culturali e religiosi, caratterizzanti la struttura dei sistemi politici statali contemporanei, e dedica specifica attenzione ai contenuti delle norme giuridiche fondamentali in materia ecclesiastica e ai casi di rilevanza pubblica e sociale dell'esperienza religiosa nell'età contemporanea. Il Corso esamina inoltre il problema delle relazioni tra le grandi religioni mondiali, anche alla luce dei processi di globalizzazione del diritto.


ARGOMENTI CHE VERRANNO TRATTATI NEL CORSO

1. Rilevanza sociale e giuridica del fenomeno religioso.
2. Forme di Stato sotto il profilo religioso.
3. Le relazioni fra diritto e religione nell'età contemporanea.
4. La disciplina costituzionale del fenomeno religioso.
5. Libertà religiosa e libertà di coscienza.
6. Profili giuridici dell’ecumenismo cristiano e del dialogo interreligioso.
7. Processi di globalizzazione del diritto e fattore religioso.

Modalità Esame

DESCRIZIONE DEI METODI DI ACCERTAMENTO
L'esame ha ad oggetto tre domande per ciascuno dei testi indicati nel programma, ed è teso a verificare il possesso di una sufficiente conoscenza e di una capacità di analisi critica delle tematiche e delle norme fondamentali caratterizzanti la materia.
Pertanto, nella valutazione della prova e nell’attribuzione del voto finale, si terrà conto della chiarezza espositiva, del livello di conoscenza dei contenuti disciplinari, della capacità di analisi delle tematiche studiate, e della capacità di senso critico e di formulazione di eventuali giudizi.

Testi adottati

Il programma d’esame è identico per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti.

La materia va studiata sui due seguenti testi:

1) P. LILLO, Globalizzazione del diritto e fenomeno religioso, quarta edizione, G. Giappichelli, Torino, 2024 (ISBN/EAN 979-12-211-0690-9)
N.B.: il libro va studiato per intero

2) P. LILLO, Diritto, politica e religione. Orizzonti e percorsi, 2026 (in corso di pubblicazione).
N.B.: il libro va studiato per intero

In alternativa a questo secondo testo gli studenti possono studiare:
P. LILLO, Diritti fondamentali e libertà della persona, terza edizione, G. Giappichelli, Torino, 2024 (ISBN 979-12-211-0465-3).
N:B.: il libro va studiato per intero

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali interattive


Modalità di frequenza

Per acquisire maggiore fluidità nel linguaggio giuridico e per favorire l'apprendimento e lo studio della materia, la frequenza alle lezioni è vivamente raccomandata, ma non è obbligatoria.
Il programma d'esame è identico per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti.

Bibliografia

Bibliografia di riferimento
(i seguenti volumi non devono essere considerati alternativi ai libri di testo adottati):

V. DEL GIUDICE, Manuale di diritto ecclesiastico, Milano, 1970; P. GISMONDI, Lezioni di diritto ecclesiastico, Milano, 1975; L. DE LUCA, Diritto ecclesiastico ed esperienza giuridica, Milano, 1976; P.A. D’AVACK, Trattato di diritto ecclesiastico italiano. Parte generale, Milano, 1978; A.C. JEMOLO, Lezioni di diritto ecclesiastico, Milano, 1979; S. LARICCIA, Diritto ecclesiastico, Padova, 1986; G. SARACENI, Introduzione allo studio del diritto ecclesiastico, Napoli, 1986; L. SPINELLI, Diritto ecclesiastico, Torino, 1987; A. ALBISETTI, voce Diritto ecclesiastico italiano, in Digesto delle Discipline Pubblicistiche, V, Torino, 1990; R. BOTTA, Manuale di diritto ecclesiastico. Valori religiosi e società civile, Torino, 1998; A. VITALE, Corso di diritto ecclesiastico. Ordinamento giuridico e interessi religiosi, Milano, 1998; G. BARBERINI, Lezioni di diritto ecclesiastico, Torino, 2000; L. MUSSELLI, V. TOZZI, Manuale di diritto ecclesiastico. La disciplina giuridica del fenomeno religioso, Roma-Bari, 2007; M. TEDESCHI, Manuale di diritto ecclesiastico, Torino, 2010; C. CARDIA, Principi di diritto ecclesiastico. Tradizione europea legislazione italiana, Torino, 2019; G. DALLA TORRE, Lezioni di diritto ecclesiastico, Torino, 2019; E.G. VITALI, G.A. CHIZZONITI, Diritto ecclesiastico, Milano, 2021; A. BETTETINI, A. PEREGO, Diritto ecclesiastico, 2023; P. CONSORTI, Diritto e religione. Basi e prospettive, Roma-Bari, 2023; F. FINOCCHIARO, Diritto ecclesiastico, Bologna, 2024; A. FUCCILLO, Diritto, religioni e culture. Il fattore religioso nell’esperienza giuridica, Torino, 2025.

16019 - DIRITTO COMMERCIALE

ERMANNO LA MARCAERMANNO LA MARCAERMANNO LA MARCA

Secondo Semestre 9IUS/04ITA

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione: il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente la conoscenza e capacità di comprensione della peculiarità del diritto commerciale, in particolare rispetto al diritto civile, attraverso lo studio dei suoi principali istituti; obiettivo del corso è consentire che gli studenti acquisiscano strumenti per la comprensione dei fenomeni economici sottostanti la materia, al fine di poter cogliere criticamente il senso della disciplina, nei suoi fondamenti istituzionali.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: il corso, attraverso l’approfondimento anche casistico dei singoli istituti, si propone l’obiettivo di far conseguire allo studente una conoscenza e capacità di comprensione delle tematiche oggetto d'insegnamento non limitata alla impostazione teorica delle questioni, ma tale da consentire la comprensione dei risvolti applicativi delle rilevanti nozioni e dei problemi che la prassi sottopone al giurista.
3) Autonomia di giudizio: il corso si pone l’obiettivo di stimolare lo spirito critico dello studente, fornendogli gli strumenti metodologici essenziali, anche in vista di un eventuale futuro approfondimento degli istituti giuridici trattati nell’ambito dell’insegnamento, per l’esame e lo studio delle fonti normative, dei contributi dottrinali e della giurisprudenza.
4) Abilità comunicative: anche attraverso la frequenza delle lezioni, il corso si propone di perfezionare le abilità comunicative ed espositive dello studente con riferimento al diritto commerciale, stimolando l’acquisizione del relativo linguaggio tecnico.
5) Capacità di apprendere: il corso si pone l’obiettivo di suscitare e stimolare la curiosità dello studente verso la materia, richiedendogli impegno ed attenzione nello studio tanto dei temi generali quanto delle questioni di dettaglio, così da farne progredire la capacità di apprendere.


B) ESAMI OPZIONALI TERZO ANNO LMG 01 - -- -
DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO

DIEGO VAIANO

9IUS/10ita

Obiettivi formativi

Obiettivi Formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente la
conoscenza e capacità di comprensione della peculiarità del diritto processuale amministrativo
rispetto agli istituti, in particolare, del diritto processuale civile, laddove esistenti. In particolare
rispetto al diritto processuale civile, lo studio dei principali istituti del processo amministrativo
consentirà di far emergere le peculiarità che sono imposte dalla natura pubblica dell’autorità
amministrative resistenti e dei poteri da queste esercitati nei provvedimenti amministrativi
impugnati.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: il corso, attraverso l’approfondimento anche
casistico dei singoli istituti, si propone l’obiettivo di far conseguire allo studente una conoscenza e
capacità di comprensione delle tematiche oggetto d'insegnamento non limitata alla impostazione
teorica delle questioni, ma tale da consentire la comprensione dei risvolti applicativi delle rilevanti
nozioni e dei problemi che la giurisprudenza dei Tribunali Amministrativi Regionali e del Consiglio
di Stato sottopone al giurista esperto di diritto processuale amministrativo.
3) Autonomia di giudizio: il corso si pone l’obiettivo di stimolare lo spirito critico dello studente,
fornendogli gli strumenti metodologici essenziali per poter rendere dei giudizi e delle valutazioni
adeguate sui casi sottoposti al suo studio, anche in vista di un eventuale futuro approfondimento
dei della giurisprudenza formatasi in materia.
4) Abilità comunicative: anche attraverso la frequenza delle lezioni, il corso si propone di
perfezionare le abilità comunicative ed espositive dello studente con riferimento al diritto
processuale amministrativo, stimolando l’acquisizione del relativo linguaggio tecnico.
5) Capacità di apprendere: il corso si pone l’obiettivo di suscitare e stimolare la curiosità dello
studente verso la materia, richiedendogli impegno ed attenzione nello studio tanto dei temi generali
quanto delle questioni di dettaglio, così da farne progredire la capacità di apprendere.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
16021 - DIRITTO TRIBUTARIO

EMILIANO COVINO

Primo Semestre 6IUS/12ITA

Obiettivi formativi

Il corso mira a far conseguire allo studente la conoscenza dei principali istituti e princìpi del diritto tributario. Il programma è diviso in due parti. Nella parte generale, si considerano: le fonti, i principi costituzionali, gli elementi essenziali dell’obbligazione tributaria e i lineamenti del processo tributario (struttura e oggetto). La parte speciale si concentra sulla funzione impositiva e sulle regole di determinazione della ricchezza, nelle sue varie forme e rispetto alle diverse categorie di contribuenti.
Il corso ha altresì l'obiettivo di migliorare le capacità di ragionamento, di collegamento e di applicazione dei principi e concetti acquisiti a fattispecie concrete; l'analisi critica delle norme e degli istituti, alla luce dei princìpi sottesi; la capacità di comunicazione. Mira, inoltre, a migliorare la capacità di selezione dei materiali rilevanti, normativi, giurisprudenziali e dottrinali, per la corretta impostazione dei problemi pratici.

16022 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE

Primo Semestre 14IUS/16ITA

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di approfondire le caratteristiche strutturali del processo penale e dei principi fondamentali che lo reggono (anche in chiave europea), così da far acquisire una competenza di base orientata alla dimensione internazionale, utilizzabile per le esigenze del mondo del lavoro, in particolare delle professioni forensi, e per intraprendere successivi percorsi di specializzazione post lauream.
A questo scopo, oltre alle lezioni frontali, si terranno seminari, esercitazioni su approfondimenti giurisprudenziali con l’impiego del metodo del solving problem e, a conclusione del secondo semestre, verranno organizzate una visita penitenziaria e una visita presso la Corte di Cassazione.

16023 - DIRITTO PENALE PROGREDITO

MARTINA GALLI

Primo Semestre 6IUS/17ITA

Obiettivi formativi

Al termine del percorso ci si attende che lo studente abbia acquisito/sviluppato questi obiettivi formativi:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: essere in grado di comprendere e quindi maneggiare gli strumenti avanzati di garanzia e funzionamento del sistema penale;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: il corso intende offrire gli strumenti essenziali per il corretto inquadramento e la risoluzione delle questioni pratiche, segnatamente per affrontare e qualificare questioni che potrebbero essere penalmente rilevanti;
3) Autonomia di giudizio: il corso si pone l’obiettivo di stimolare lo spirito critico dello studente, fornendogli strumenti metodologici idonei ad acquisire la consapevolezza della relatività e del contingente problema di legittimazione nell'uso della pena;
4) Abilità comunicative: il corso si propone di sviluppare la capacità di esprimere correttamente le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, persuasività e proprietà di linguaggio, sia scritto sia orale;
5) Capacità di apprendere: il corso si pone l’obiettivo di fare comprendere come il pensiero giuridico penalistico sia uno strumento di lettura della realtà e di fenomeni del mondo contemporaneo.

16020 - DIRITTO SINDACALE

MICAELA VITALETTI

Secondo Semestre 6IUS/07ITA

Obiettivi formativi

Lo studente dovrà possedere una buona conoscenza degli argomenti trattati durante il corso e dovrà padroneggiare con sufficiente sicurezza le fonti normative (nazionali e sovranazionali) che regolano la materia. Lo studente dovrà inoltre essere in grado di utilizzare consapevolmente gli strumenti acquisiti e dovrà saper utilizzare correttamente il linguaggio tecnico della materia.

16022 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE

ROSA ANNA RUGGIERO

Secondo Semestre 14IUS/16ITA

Obiettivi formativi

L’insegnamento si propone di approfondire le caratteristiche strutturali del processo penale e dei principi fondamentali che lo reggono (anche in chiave europea), così da far acquisire una competenza di base orientata alla dimensione internazionale, utilizzabile per le esigenze del mondo del lavoro, in particolare delle professioni forensi, e per intraprendere successivi percorsi di specializzazione post lauream.
A questo scopo, oltre alle lezioni frontali, si terranno seminari, esercitazioni su approfondimenti giurisprudenziali con l’impiego del metodo del solving problem e, a conclusione del secondo semestre, verranno organizzate una visita penitenziaria e una visita presso la Corte di Cassazione.

17751 - DIRITTO DELL'AMBIENTE

ANDREA GENOVESEANNA BETTONI

Secondo Semestre 9IUS/03ita
17749 - SISTEMI GIURIDICI COMPARATI

Secondo Semestre 9IUS/21ITA

Obiettivi formativi

Il corso ambisce:
-a sviluppare una conoscenza delle principali caratteristiche dei sistemi giuridici oggetto di analisi in chiave comparata;
-a sviluppare una capacità di comparare sistemi giuridici alla luce delle caratteristiche ordinamentali, rintracciando convergenze e divergenze;
-a facilitare la comprensione da parte degli studenti delle differenze tra ordinamenti nell'ambito dell'analisi di questioni e casi pratici;
-a costruire qualità comunicative idonee a illustrare le differenze ordinamentali;
-ad approfondire lo studio di questioni di attualità nel diritto comparati applicando le categorie e le nozioni oggetto di apprendimento.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
16024 - DIRITTO CIVILE

NICOLA CORBO

Primo Semestre 9IUS/01ITA

Obiettivi formativi

Costruzione di una specifica conoscenza e competenza nell'ambito dei diritti della persona, anche in prospettiva interdisciplinare, con sensibilizzazione rispetto alle attività delle Corti Sovranazionali e straniere.

118524 - GIUSTIZIA DIGITALE

BARBARA GIOVANNA BELLO

Primo Semestre 6IUS/20ita

Obiettivi formativi


D1 - Conoscenza e capacità di comprensione:
Al termine del corso le studentesse e gli studenti avranno padronanza degli elementi fondamentali di informatica giuridica, sviluppando la comprensione delle principali questioni relative alla tutela dei diritti nella sfera digitale, nonché la capacità di orientamento nella gestione delle risorse informatiche per la ricerca del materiale giuridico;

D2 - Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Studentesse e studenti saranno in grado di affrontare criticamente le principali questioni che emergono in materia di informatica giuridica e tutela dei diritti attraverso la rielaborazione delle nozioni apprese e, inoltre, di collegare i diversi argomenti al fine di avanzare proposte utili alla soluzione di fattispecie concrete. Studentesse e studenti avranno, inoltre, sviluppato un’attitudine al reperimento di dottrina, normativa e giurisprudenza, attraverso la consultazione di archivi e banche dati online;

D3 - Autonomia di giudizio:
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti saranno in grado di elaborare autonomamente le nozioni acquisite, nonché di sviluppare capacità di giudizio critico, attraverso l’esame di concetti-chiave dell’informatica giuridica;

D4 - Abilità comunicative:
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti avranno rafforzato il linguaggio informatico-giuridico, in particolare avendo imparato a esporre le conoscenze acquisite (di cui ai punti D1 e D2) con un lessico appropriato. Tramite l’apprendimento delle nozioni del linguaggio dell’informatica giuridica studentesse e studenti avranno la possibilità di comunicare contenuti di specifico significato in ambito giuridico;

D5 - Capacità di apprendere
Al termine del corso, le studentesse e gli studenti dovranno aver sviluppato un metodo di ragionamento idoneo ad affrontare temi informatico-giuridici concreti trattati all’interno del corso e ad aggiornare le informazioni in modo autonomo e adeguato


D) ESAME OPZIONALI PER 15 CFU LMG 01 - -- -
ECONOMIA AZIENDALE

VINCENZO SFORZA

6SECS-P/07ITA

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire i concetti e il linguaggio di base utili ad interpretare i fenomeni economico-aziendali al fine di comprendere il ruolo, le caratteristiche, le modalità di funzionamento delle aziende nella loro interazione con l’ambiente esterno e le diverse modalità di organizzazione interna. Nella sezione applicativa saranno fornite le conoscenze di base per individuare gli effetti economici e finanziari delle scelte aziendali. Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comprendere le tematiche di base dell'economia aziendale che gli consentiranno di leggere documenti o a partecipare a dibattiti a contenuto aziendale CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
A conclusione del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze di base relative ai modelli interpretativi utili per valutare le dinamiche d’azienda nelle sue condizioni interne e nelle relazioni con l’ambiente esterno
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Lo studente sarà in grado di riconoscere le varie tipologie di aziende, comprendere e valutare in modo critico i ruoli delle persone che vi operano e identificare le parti che ne costituiscono la struttura. Inoltre, lo studente sarà in grado di quantificare l'effetto che le principali operazioni di gestione hanno sul capitale, sul risultato di periodo e sugli equilibri interni
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere l'azienda e il suo funzionamento nonché l'opportunità di intraprendere determinate operazioni di gestione in relazione agli effetti che queste possono avere sulla composizione qualitativa e quantitativa del capitale e del risultato di periodo e, più in generale, sugli equilibri interni
ABILITÀ COMUNICATIVE
Al termine del corso lo studente avrà acquisito un’attitudine all’analisi dei problemi aziendali, capacità relazionali e di espressione scritta e orale, con un linguaggio appropriato per discutere i temi trattati con i diversi interlocutori
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO
Lo studente acquisirà le competenze sopra citate mediante un corretto approccio allo studio individuale e uno sviluppo guidato di esercitazioni e casi aziendali.

16026 - DIRITTO DELLA CRISI D'IMPRESA

DOMENICO PORRARO

Secondo Semestre 6IUS/04ita

Obiettivi formativi


1) Conoscenza e capacità di comprensione: il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente la conoscenza e la capacità di comprensione della peculiarità del diritto della crisi d’impresa, attraverso lo studio dei suoi principali istituti; obiettivo del corso è consentire che gli studenti acquisiscano anche gli strumenti per la comprensione dei fenomeni economici sottostanti la materia, al fine di poter cogliere criticamente il senso della disciplina, nei suoi fondamenti istituzionali.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: il corso, attraverso l’approfondimento anche casistico dei singoli istituti, si propone l’obiettivo di far conseguire allo studente una conoscenza e capacità di comprensione delle tematiche oggetto d'insegnamento non limitata alla impostazione
teorica delle questioni, ma tale da consentire la comprensione dei risvolti applicativi delle rilevanti nozioni e dei problemi che la prassi sottopone al giurista.
3) Autonomia di giudizio: il corso si pone l’obiettivo di stimolare lo spirito critico dello studente, fornendogli gli strumenti metodologici essenziali, anche in vista di un eventuale futuro approfondimento degli istituti giuridici trattati nell’ambito dell’insegnamento, per l’esame e lo studio delle fonti normative, dei contributi dottrinali e della giurisprudenza.
4) Abilità comunicative: anche attraverso la frequenza delle lezioni, il corso si propone di perfezionare le abilità comunicative ed espositive dello studente con riferimento al diritto della crisi d’impresa, stimolando l’acquisizione del relativo linguaggio tecnico.
5) Capacità di apprendere: il corso si pone l’obiettivo di suscitare e stimolare la curiosità dello studente verso la materia, richiedendogli impegno ed attenzione nello studio tanto dei temi generali quanto delle questioni di dettaglio, così da farne progredire la capacità di apprendere.

D) ESAME OPZIONALI PER 15 CFU LMG 01 - -- -
POLITICA ECONOMICA

ALESSANDRO SORRENTINO

9SECS-P/02ITA

Obiettivi formativi

"Il corso fornisce agli studenti le conoscenze di base di politica economica. Esso si propone di introdurre e analizzare gli effetti dell’azione esercitata dalla politica economica sui comportamenti degli individui e delle imprese e sull’economia nel suo complesso. Verranno studiate le motivazioni alla base dell’intervento pubblico per poi procedere con l’analisi dei principali strumenti a disposizione delle Istituzioni pubbliche e gli obiettivi da esse perseguiti.

1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): l’insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base di carattere teorico in modo da permettere allo studente di comprendere autonomamente l’azione esercitata dalla politica economica. Tali conoscenze saranno acquisite principalmente attraverso le lezioni frontali e la lettura consigliata di testi di approfondimento.e;
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): lo studente dovrà essere in grado di applicare le conoscenze metodologiche e teoriche acquisite nell’interpretazione di temi e problemi in cui è in gioco l’equilibrio dei sistemi economici. Tali specifiche competenze verranno sviluppate soprattutto attraverso esempi reali e dibattito in aula.
3) Autonomia di giudizio (making judgements): l’autonomia di giudizio deriverà dalla padronanza tecnica degli strumenti, e dalla comprensione delle ragioni che rendono diversi approcci portatori di diverse soluzioni in contesti diversi. Ciò viene costruito attraverso lezioni che incoraggiano la discussione ragionata e che stimolano il confronto.
4) Abilità comunicative (communication skills): lo studente dovrebbe acquisire la capacità di esporre e presentare con padronanza di linguaggio (orale e scritto) e adeguate capacità analitiche i problemi e i temi oggetto del corso.
5) Capacità di apprendere (learning skills): lo studente al termine del corso dovrebbe essere in grado di leggere un paper di politica economica e comprenderne i contenuti di base."

ESAMI A SCELTA 15 CFU - -- -
A SCELTA15ita
ESAME A SCELTA 8 CFU8ita
ESAME A SCELTA 6 CFU6ita
ESAME A SCELTA 7 CFU7ita
ESAME A SCELTA 9 CFU9ita
18363 - ALTRE ATTIVITà FORMATIVE

Secondo Semestre 16ita
18567 - PROVA FINALE

Secondo Semestre 15ita

Obiettivi formativi

Conoscenza e comprensione

Conoscenza dei principali istituti giuridici investiti dall’uso e dalla diffusione delle tecniche dell’informazione e della comunicazione, con particolare riferimento alle piattaforme che sfruttano la rete Internet.


Conoscenza e capacità di comprensione applicate

Capacità di ricerca del materiale normativo, bibliografico e giurisprudenziale di pertinenza e loro utilizzazione ai fini dell'impostazione di problemi giuridici.
Capacità di affrontare le principali questioni che emergono in un contesto multilivello di fronte all’utilizzo di massa delle tecniche dell’informazione e della comunicazione, anche con riferimento a questioni a carattere internazionale e transnazionale.


Autonomia di giudizio

Attenzione alla lettura del diritto positivo ed alla sua evoluzione, con attenzione ai diversi fenomeni che lo investono.
Capacità di muoversi in autonomia in un contesto che necessariamente investe una pluralità di attori normativi e di livelli di governo.


Abilità comunicative

Capacità di redigere documenti e relazioni analitiche su temi inerenti al corso, dimostrando una chiara comprensione delle norme giuridiche, delle loro reciproche interazioni e del loro rapporto con le problematiche emergenti da altri ambiti, primo fra tutti quello informatico e della data science.
Capacità di esporre argomenti complessi sui temi del corso in modo chiaro ed efficace, sia in contesti accademici che professionali, anche partecipando a discussioni e dibattiti e difendendo le proprie posizioni con argomentazioni giuridiche solide, rispondendo in maniera pertinente alle obiezioni e alle domande poste.


Capacità di apprendere

Suscitare l'interesse di studentesse e studenti per la materia, sollecitando il loro impegno e attenzione nello studio sia degli argomenti generali che delle questioni specifiche.
Evidenziare i punti di contatto tra discipline - giuridiche e non - apparentemente distanti ma in realtà strettamente intrecciate.

Obiettivi formativi

Il corso mira a far acquisire allo studente coscienza della pluralità degli ordinamenti giuridici e della peculiare struttura dell'ordinamento sportivo, nel rapporto con l'ordinamento giuridico nazionale e sovranazionale. Particolare attenzione è posta al sistema della giustizia sportiva.

Al termine del percorso formativo ci si attende che lo studente abbia acquisito/sviluppato:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: obiettivo del corso è quello di favorire la conoscenza e capacità di comprensione degli istituti del diritto sportivo;
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: il corso intende sviluppare nello studente la capacità di interpretare la norma giuridica sportiva attraverso cui risolvere problemi giuridici complessi;
3) Autonomia di giudizio: il corso si pone l’obiettivo di stimolare lo spirito critico dello studente, fornendogli gli strumenti metodologici necessari;
4) Abilità comunicative: il corso si propone di perfezionare la capacità dello studente di saper esprimere correttamente le nozioni acquisite con coerenza argomentativa, rigore scientifico e proprietà di linguaggio;
5) Capacità di apprendere: il corso si pone l’obiettivo di stimolare l'attitudine a cogliere il fenomeno giuridico sportivo in tutta la sua complessità, non solo dunque nella sua dimensione normativa, ma anche giurisprudenziale.

Obiettivi formativi

1. L'insegnamento si propone, dopo una ricostruzione delle regole costituzionali che riguardano la magistratura, di approfondire gli strumenti di carattere organizzativo a disposizione dei presidenti degli uffici giudiziari. Particolare attenzione verrà dedicata all'"Ufficio per il processo", struttura di staff del magistrato, creata nella prospettiva di un miglioramento dell'organizzazione del lavoro del giudice.
2. Durante il corso si organizzeranno incontri con presidenti di tribunali, dirigenti amministrativi, addetti all'ufficio per il processo, una visita presso il Tribunale, così da permettere allo studente di confrontare le conoscenze teoriche con l'applicazione pratica delle regole che disciplinano l'organizzazione di un ufficio giudiziario.
3. Sono previsti seminari con l'impiego del problem solving al fine di assicurare una conoscenza delle dinamiche organizzative di un ufficio giudiziario con capacità critica.
4. Sono altresì previste esercitazioni tenute dagli studenti, così da svilupparne la capacità di organizzare e comunicare in modo efficace un corretto ragionamento giuridico.
5. Gli approfondimenti di atti organizzativi reali di un ufficio giudiziario permetteranno di acquisire cognizione dei problemi gestionali attuali.

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire la conoscenza e la comprensione dei principali istituti del diritto amministrativo europeo; sviluppare la capacità degli studenti di risolvere problemi concreti, attraverso l'analisi di casi giurisprudenziali e materiali normativi; promuovere l'autonomia di giudizio degli studenti, attraverso la discussione, alla presenza del professore, dei principali problemi teorici e applicativi posti dagli istituti del diritto amministrativo europeo; sviluppare le abilità comunicative degli studenti, favorendo l'illustrazione da parte degli stessi delle norme e delle sentenze delle istituzioni europee.

Obiettivi formativi

Obiettivi Formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: il corso ha l’obiettivo di far conseguire allo studente la
conoscenza e capacità di comprensione della peculiarità del diritto processuale amministrativo
rispetto agli istituti, in particolare, del diritto processuale civile, laddove esistenti. In particolare
rispetto al diritto processuale civile, lo studio dei principali istituti del processo amministrativo
consentirà di far emergere le peculiarità che sono imposte dalla natura pubblica dell’autorità
amministrative resistenti e dei poteri da queste esercitati nei provvedimenti amministrativi
impugnati.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: il corso, attraverso l’approfondimento anche
casistico dei singoli istituti, si propone l’obiettivo di far conseguire allo studente una conoscenza e
capacità di comprensione delle tematiche oggetto d'insegnamento non limitata alla impostazione
teorica delle questioni, ma tale da consentire la comprensione dei risvolti applicativi delle rilevanti
nozioni e dei problemi che la giurisprudenza dei Tribunali Amministrativi Regionali e del Consiglio
di Stato sottopone al giurista esperto di diritto processuale amministrativo.
3) Autonomia di giudizio: il corso si pone l’obiettivo di stimolare lo spirito critico dello studente,
fornendogli gli strumenti metodologici essenziali per poter rendere dei giudizi e delle valutazioni
adeguate sui casi sottoposti al suo studio, anche in vista di un eventuale futuro approfondimento
dei della giurisprudenza formatasi in materia.
4) Abilità comunicative: anche attraverso la frequenza delle lezioni, il corso si propone di
perfezionare le abilità comunicative ed espositive dello studente con riferimento al diritto
processuale amministrativo, stimolando l’acquisizione del relativo linguaggio tecnico.
5) Capacità di apprendere: il corso si pone l’obiettivo di suscitare e stimolare la curiosità dello
studente verso la materia, richiedendogli impegno ed attenzione nello studio tanto dei temi generali
quanto delle questioni di dettaglio, così da farne progredire la capacità di apprendere.

Obiettivi formativi

1. Conoscenza e capacità di comprensione
L’insegnamento mira a fornire allo studente conoscenze e capacità di comprensione in merito ai seguenti profili: le trasformazioni legate alla innovazione tecnologica (modulo I) e agli strumenti di promozione della trasparenza amministrativa (modulo II)

2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di:
- reperire un testo normativo o regolamentare, ovvero un atto amministrativo, analizzarlo e interpretarlo attraverso una corretta individuazione della sua ratio;
- reperire e analizzare, anche in chiave critica, una decisione giurisprudenziale dei giudici amministrativi e degli altri organi giurisdizionali italiani, nonché della Corte di giustizia dell’UE;

3. Autonomia di giudizio
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di analizzare e ricostruire diverse e possibilmente alternative opzioni interpretative in ordine ad un testo normativo o una decisione giudiziaria.

4. Abilità comunicative
Al termine del corso, lo studente dovrà saper illustrare gli aspetti di cui al precedente punto 1.

5. Capacità di apprendimento
Al termine del corso, lo studente dovrà essere in grado di reperire e analizzare autonomamente la normativa e gli orientamenti giurisprudenziali in materia di diritto amministrativo.

Scheda Docente

Programma del corso

Dopo una lunga attesa, con il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, l’Italia si è aggiunta ai numerosi ordinamenti – vi è chi ne conta oltre cento – che si sono dotati di un freedom of information act (FOIA), cioè di una legislazione che consente a chiunque di accedere alle informazioni non riservate in possesso delle pubbliche amministrazioni. Questa normativa è importante, perché trasforma la conoscibilità di quelle informazioni da eccezione a regola, realizza il principio della “accessibilità totale” in precedenza soltanto enunciato e assegna alle pubbliche amministrazioni un compito nuovo: fornire ai cittadini un vero e proprio servizio informativo.
Ciò nondimeno, la nuova disciplina sull’accesso civico generalizzato è stata criticata per vari motivi, dall’eccessiva estensione delle eccezioni alla sovrapposizione con le preesistenti forme di accesso, che sopravvivono, fino alla frammentazione delle competenze che attengono alla fase di attuazione. La comparazione con altri sistemi FOIA consente di valutare la consistenza di queste critiche, promuovere un dibattito scientifico informato e individuare soluzioni che favoriscano una migliore attuazione di questa normativa.

(B.G. Mattarella e M. Savino (a cura di), L'accesso dei cittadini: esperienze di informazione amministrativa a confronto, Napoli, Editoriale scientifica, 2018)

Modalità Esame

L'esame consiste in un colloquio orale che verte sui temi oggetto del corso e saggia l'acquisita conoscenza del discente con riguardo agli istituti giuridici indagati, verifica l'adeguatezza del linguaggio tecnico giuridico appreso, lo sviluppo di una visione globale dell'insegnamento attraverso la capacità di fare collegamenti tra i diversi istituti indagati. L'esame finale si tiene oralmente, salva diversa modalità di esame concordata con il singolo studente.

Testi adottati

B.G. Mattarella e M. Savino (a cura di), L'accesso dei cittadini: esperienze di informazione amministrativa a confronto, Napoli, Editoriale scientifica, 2018

Modalità di frequenza

Il corso è strutturato in lezioni frontali. La frequenza delle lezioni è facoltativa.

Bibliografia

Arena, G., Il segreto amministrativo, vol. I, Profili storici e sistematici, Padova, Cedam, 1983, pp. 283 ss.
Arena, G., Le diverse finalità della trasparenza amministrativa, in F. Merloni (a cura di), La trasparenza amministrativa, Milano, Giuffrè, 2008, pp. 29-44.
Carloni, E., I principi del codice della trasparenza, in B. Ponti (a cura di), La trasparenza amministrativa dopo il d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, Santarcangelo di Romagna, Maggioli, 2013, pp. 29-55.
Di Mascio, F., La trasparenza presa sul serio: gli obblighi di pubblicazione nell’esperienza statunitense, in Riv. trim. dir. pubbl., vol. 66, n. 4, 2016, pp. 1095-1111.
Giacchetti, S., Accesso e riservatezza: separati in casa, in Cons. St., vol. 55, n. 2, 2004, pp. 463-475.
Napolitano, G. (a cura di) Diritto amministrativo comparato, Milano, Giuffrè, 2007.
Occhiena, M., I poteri della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi: in particolare, la funzione giustiziale ex L. n. 241/1990 e D.P.R. n. 184/2006, in Giust. amm., n. 6, 2006, pp. 1242-1252.
Paleologo, G., La legge 1990 n. 241: procedimenti amministrativi ed accesso ai documenti dell’amministrazione, in Dir. proc. amm., vol. 9, n. 1, 1991, pp. 8-32.
Patroni Griffi, F., Un contributo alla trasparenza dell’azione amministrativa: partecipazione procedimentale e accesso agli atti (legge 7 agosto 1990, n. 241), in Dir. proc. amm., vol. 10, n. 1, 1992, pp. 56-72.
Savino, M., La nuova disciplina della trasparenza amministrativa, in Giorn. dir. amm., vol. 19, nn. 8-9, 2013, pp. 795-805.
Savino, M., Il Foia italiano. La fine della trasparenza di Bertoldo, in Giorn. dir. amm., vol. 22, n. 5, 2016, pp. 593-603.
Villata, R., La trasparenza dell’azione amministrativa, in Dir. proc. amm., vol. 7, n. 4, 1987, pp. 538-557.

Obiettivi formativi

Il tema della Unione europea è da tempo al centro della attenzione delle opinioni pubbliche e delle discussioni politiche: è anzi uno dei temi che più suscitano passioni e modellano i sentimenti collettivi. La partecipazione al processo di integrazione e alla unione monetaria in molti paesi è diventato il principale discrimine tra gli schieramenti; la Unione europea è una presenza costante e imponente nel campo visivo dei cittadini; è un vincolo stringente per l’azione di governo. Il corso di Storia della integrazione europea intende far crescere tra gli studenti la consapevolezza delle radici storiche e degli svolgimenti di un aspetto costitutivo della realtà presente.
L'insegnamento impartito consentirà allo studente di acquisire una buona conoscenza delle linee fondamentali della storia della integrazione europea, dagli anni del secondo dopoguerra fino agli sviluppi più recenti: dalla costituzione delle prime Comunità europee alla nascita della Unione europea, al completamento della unione economica e monetaria, alle problematiche istituzionali che hanno trovato sistemazione nel Trattato di Lisbona, fino alle difficoltà e alle convulsioni suscitate dalla grande crisi economica del nostro tempo. Gli aspetti economici, politici ed istituzionali della integrazione saranno esaminati nel quadro dei più ampi legami transnazionali che caratterizzano il mondo contemporaneo (interdipendenza, globalizzazione) e nell'intreccio con i processi storici della seconda metà del XX secolo e degli inizi del XXI (guerra fredda, evoluzione dei rapporti tra Stati Uniti ed Europa in seno alla alleanza occidentale, superamento della divisione dell'Europa, crescita e crisi dell'economia mondiale).
Al termine del corso lo studente sarà in possesso di nozioni che dovrebbero permettergli di orientarsi con cognizione di causa nel dibattito pubblico dei nostri giorni, di acquisire una autonoma capacità di giudizio rispetto ai temi in discussione, di argomentare i propri convincimenti, rifuggendo dalle semplificazioni e dalle banalità.

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione: studio e analisi del funzionamento degli istituti principali
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analisi dei casi giudiziari e capacità di impiegare le nozioni acquisite al caso concreto
Autonomia di giudizio: capacità di formulare pensieri critici sul materiale di studio e di riflettere in modo autonomo sulle questioni proposte a lezione
Abilità comunicative: capacità di comunicare in modo chiaro, efficace e con il linguaggio tecnico adeguato
Capacità di apprendere: stimolare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite durante il corso e il metodo impiegato per l'analisi dei casi a nuovi casi o ambiti di studio


Il primo modulo mira ad analizzare l’evoluzione storica della giustizia penale internazionale, a partire dalla creazione del Tribunale di Norimberga fino alla istituzione della Corte penale internazionale. Saranno, inoltre, forniti i principali strumenti di comprensione della materia, attraverso lo studio dei principi generali e delle norme internazionali più rilevanti e l’analisi delle interazioni tra tribunali internazionali penali, Stati e organizzazioni internazionali. L’ultima parte del modulo sarà dedicata alla discussione di alcuni casi e ad una riflessione collettiva sulla funzione della giustizia penale internazionale.

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione: studio e analisi del funzionamento degli istituti principali
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analisi dei casi giudiziari e capacità di impiegare le nozioni acquisite al caso concreto
Autonomia di giudizio: capacità di formulare pensieri critici sul materiale di studio e di riflettere in modo autonomo sulle questioni proposte a lezione
Abilità comunicative: capacità di comunicare in modo chiaro, efficace e con il linguaggio tecnico adeguato
Capacità di apprendere: stimolare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite durante il corso e il metodo impiegato per l'analisi dei casi a nuovi casi o ambiti di studio


Il primo modulo mira ad analizzare l’evoluzione storica della giustizia penale internazionale, a partire dalla creazione del Tribunale di Norimberga fino alla istituzione della Corte penale internazionale. Saranno, inoltre, forniti i principali strumenti di comprensione della materia, attraverso lo studio dei principi generali e delle norme internazionali più rilevanti e l’analisi delle interazioni tra tribunali internazionali penali, Stati e organizzazioni internazionali. L’ultima parte del modulo sarà dedicata alla discussione di alcuni casi e ad una riflessione collettiva sulla funzione della giustizia penale internazionale.

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione: studio e analisi del funzionamento degli istituti principali
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analisi dei casi giudiziari e capacità di impiegare le nozioni acquisite al caso concreto
Autonomia di giudizio: capacità di formulare pensieri critici sul materiale di studio e di riflettere in modo autonomo sulle questioni proposte a lezione
Abilità comunicative: capacità di comunicare in modo chiaro, efficace e con il linguaggio tecnico adeguato
Capacità di apprendere: stimolare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite durante il corso e il metodo impiegato per l'analisi dei casi a nuovi casi o ambiti di studio

Il secondo modulo parte dall'analisi della giustizia penale europea attraverso l'analisi delle tappe della cooperazione giudiziaria. Dopo l'approfondimento del principio di mutuo riconoscimento, particolare attenzione verrà dedicata al mandato di arresto europeo e all'ordine europeo di indagine, pure attraverso lo studio di casi giurisprudenziali significativi.

Obiettivi formativi

Conoscenza e capacità di comprensione: studio e analisi del funzionamento degli istituti principali
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analisi dei casi giudiziari e capacità di impiegare le nozioni acquisite al caso concreto
Autonomia di giudizio: capacità di formulare pensieri critici sul materiale di studio e di riflettere in modo autonomo sulle questioni proposte a lezione
Abilità comunicative: capacità di comunicare in modo chiaro, efficace e con il linguaggio tecnico adeguato
Capacità di apprendere: stimolare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite durante il corso e il metodo impiegato per l'analisi dei casi a nuovi casi o ambiti di studio

Il terzo modulo mira a problematizzare gli attuali sviluppi e le sfide future della giustizia penale internazionale e europea. Particolare attenzione sarà riservata al tema della responsabilità d’impresa per crimini internazionali nonché al dibattito circa l’opportunità dell’inserimento del crimine di ecocidio nello Statuto di Roma. Tali questioni saranno analizzate alla luce delle funzioni della pena nel diritto penale internazionale. Il conflitto russo-ucraino, inoltre, offrirà l’occasione per riflettere sulle attuali tendenze della giustizia punitiva internazionale (es. smart sanctions).

Obiettivi formativi

Il Corso è dedicato allo studio del rapporto esistente fra la sfera giuridica e il fenomeno religioso, e si pone l'obbiettivo di focalizzare e di analizzare gli elementi identitari, culturali e religiosi, caratterizzanti la struttura degli ordinamenti politici statali contemporanei.
Il Corso si pone inoltre l'obiettivo di esaminare le relazioni esistenti fra le grandi religioni mondiali, anche alla luce dei processi di globalizzazione del diritto.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Analisi del rapporto fra diritto e religione nei suoi profili essenziali, con l’obiettivo di introdurre lo studente ad una conoscenza di base delle dinamiche caratterizzanti il fenomeno nell'età contemporanea.

2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Sviluppo della capacità di lettura e di studio delle norme giuridiche, e in particolare delle disposizioni costituzionali, al fine di essere in grado di applicarle alla casistica concreta della fenomenologia religiosa.

3) Autonomia di giudizio (making judgements)
Stimolo alla valutazione critica dei contenuti del diritto vigente in materia religiosa al fine di cogliere, con autonomia di giudizio, le sue peculiarità, anche nella prospettiva delle relazioni esistenti fra i diversi sistemi giuridici confessionali e gli ordinamenti statali contemporanei.

4) Abilità comunicative (communication skills);
Sviluppo delle competenze comunicative e linguistiche relative alle tematiche giuridiche inerenti al fenomeno sociale religioso.

Scheda Docente

Programma del corso


CONTENUTI DEL PROGRAMMA

Il Corso esamina gli aspetti identitari, culturali e religiosi, caratterizzanti la struttura dei sistemi politici statali contemporanei, e dedica specifica attenzione ai contenuti delle norme giuridiche fondamentali in materia ecclesiastica e ai casi di rilevanza pubblica e sociale dell'esperienza religiosa nell'età contemporanea. Il Corso esamina inoltre il problema delle relazioni tra le grandi religioni mondiali, anche alla luce dei processi di globalizzazione del diritto.


ARGOMENTI CHE VERRANNO TRATTATI NEL CORSO

1. Rilevanza sociale e giuridica del fenomeno religioso.
2. Forme di Stato sotto il profilo religioso.
3. Le relazioni fra diritto e religione nell'età contemporanea.
4. La disciplina costituzionale del fenomeno religioso.
5. Libertà religiosa e libertà di coscienza.
6. Profili giuridici dell’ecumenismo cristiano e del dialogo interreligioso.
7. Processi di globalizzazione del diritto e fattore religioso.

Modalità Esame

DESCRIZIONE DEI METODI DI ACCERTAMENTO
L'esame ha ad oggetto tre domande per ciascuno dei testi indicati nel programma, ed è teso a verificare il possesso di una sufficiente conoscenza e di una capacità di analisi critica delle tematiche e delle norme fondamentali caratterizzanti la materia.
Pertanto, nella valutazione della prova e nell’attribuzione del voto finale, si terrà conto della chiarezza espositiva, del livello di conoscenza dei contenuti disciplinari, della capacità di analisi delle tematiche studiate, e della capacità di senso critico e di formulazione di eventuali giudizi.

Testi adottati

Il programma d’esame è identico per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti.

La materia va studiata sui due seguenti testi:

1) P. LILLO, Globalizzazione del diritto e fenomeno religioso, quarta edizione, G. Giappichelli, Torino, 2024 (ISBN/EAN 979-12-211-0690-9)
N.B.: il libro va studiato per intero

2) P. LILLO, Diritto, politica e religione. Orizzonti e percorsi, 2026 (in corso di pubblicazione).
N.B.: il libro va studiato per intero

In alternativa a questo secondo testo gli studenti possono studiare:
P. LILLO, Diritti fondamentali e libertà della persona, terza edizione, G. Giappichelli, Torino, 2024 (ISBN 979-12-211-0465-3).
N:B.: il libro va studiato per intero

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali interattive


Modalità di frequenza

Per acquisire maggiore fluidità nel linguaggio giuridico e per favorire l'apprendimento e lo studio della materia, la frequenza alle lezioni è vivamente raccomandata, ma non è obbligatoria.
Il programma d'esame è identico per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti.

Bibliografia

Bibliografia di riferimento
(i seguenti volumi non devono essere considerati alternativi ai libri di testo adottati):

V. DEL GIUDICE, Manuale di diritto ecclesiastico, Milano, 1970; P. GISMONDI, Lezioni di diritto ecclesiastico, Milano, 1975; L. DE LUCA, Diritto ecclesiastico ed esperienza giuridica, Milano, 1976; P.A. D’AVACK, Trattato di diritto ecclesiastico italiano. Parte generale, Milano, 1978; A.C. JEMOLO, Lezioni di diritto ecclesiastico, Milano, 1979; S. LARICCIA, Diritto ecclesiastico, Padova, 1986; G. SARACENI, Introduzione allo studio del diritto ecclesiastico, Napoli, 1986; L. SPINELLI, Diritto ecclesiastico, Torino, 1987; A. ALBISETTI, voce Diritto ecclesiastico italiano, in Digesto delle Discipline Pubblicistiche, V, Torino, 1990; R. BOTTA, Manuale di diritto ecclesiastico. Valori religiosi e società civile, Torino, 1998; A. VITALE, Corso di diritto ecclesiastico. Ordinamento giuridico e interessi religiosi, Milano, 1998; G. BARBERINI, Lezioni di diritto ecclesiastico, Torino, 2000; L. MUSSELLI, V. TOZZI, Manuale di diritto ecclesiastico. La disciplina giuridica del fenomeno religioso, Roma-Bari, 2007; M. TEDESCHI, Manuale di diritto ecclesiastico, Torino, 2010; C. CARDIA, Principi di diritto ecclesiastico. Tradizione europea legislazione italiana, Torino, 2019; G. DALLA TORRE, Lezioni di diritto ecclesiastico, Torino, 2019; E.G. VITALI, G.A. CHIZZONITI, Diritto ecclesiastico, Milano, 2021; A. BETTETINI, A. PEREGO, Diritto ecclesiastico, 2023; P. CONSORTI, Diritto e religione. Basi e prospettive, Roma-Bari, 2023; F. FINOCCHIARO, Diritto ecclesiastico, Bologna, 2024; A. FUCCILLO, Diritto, religioni e culture. Il fattore religioso nell’esperienza giuridica, Torino, 2025.

Scheda Docente

Programma del corso


CONTENUTI DEL PROGRAMMA

Il Corso esamina gli aspetti identitari, culturali e religiosi, caratterizzanti la struttura dei sistemi politici statali contemporanei, e dedica specifica attenzione ai contenuti delle norme giuridiche fondamentali in materia ecclesiastica e ai casi di rilevanza pubblica e sociale dell'esperienza religiosa nell'età contemporanea. Il Corso esamina inoltre il problema delle relazioni tra le grandi religioni mondiali, anche alla luce dei processi di globalizzazione del diritto.


ARGOMENTI CHE VERRANNO TRATTATI NEL CORSO

1. Rilevanza sociale e giuridica del fenomeno religioso.
2. Forme di Stato sotto il profilo religioso.
3. Le relazioni fra diritto e religione nell'età contemporanea.
4. La disciplina costituzionale del fenomeno religioso.
5. Libertà religiosa e libertà di coscienza.
6. Profili giuridici dell’ecumenismo cristiano e del dialogo interreligioso.
7. Processi di globalizzazione del diritto e fattore religioso.

Modalità Esame

DESCRIZIONE DEI METODI DI ACCERTAMENTO
L'esame ha ad oggetto tre domande per ciascuno dei testi indicati nel programma, ed è teso a verificare il possesso di una sufficiente conoscenza e di una capacità di analisi critica delle tematiche e delle norme fondamentali caratterizzanti la materia.
Pertanto, nella valutazione della prova e nell’attribuzione del voto finale, si terrà conto della chiarezza espositiva, del livello di conoscenza dei contenuti disciplinari, della capacità di analisi delle tematiche studiate, e della capacità di senso critico e di formulazione di eventuali giudizi.

Testi adottati

Il programma d’esame è identico per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti.

La materia va studiata sui due seguenti testi:

1) P. LILLO, Globalizzazione del diritto e fenomeno religioso, quarta edizione, G. Giappichelli, Torino, 2024 (ISBN/EAN 979-12-211-0690-9)
N.B.: il libro va studiato per intero

2) P. LILLO, Diritto, politica e religione. Orizzonti e percorsi, 2026 (in corso di pubblicazione).
N.B.: il libro va studiato per intero

In alternativa a questo secondo testo gli studenti possono studiare:
P. LILLO, Diritti fondamentali e libertà della persona, terza edizione, G. Giappichelli, Torino, 2024 (ISBN 979-12-211-0465-3).
N:B.: il libro va studiato per intero

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali interattive


Modalità di frequenza

Per acquisire maggiore fluidità nel linguaggio giuridico e per favorire l'apprendimento e lo studio della materia, la frequenza alle lezioni è vivamente raccomandata, ma non è obbligatoria.
Il programma d'esame è identico per tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti.

Bibliografia

Bibliografia di riferimento
(i seguenti volumi non devono essere considerati alternativi ai libri di testo adottati):

V. DEL GIUDICE, Manuale di diritto ecclesiastico, Milano, 1970; P. GISMONDI, Lezioni di diritto ecclesiastico, Milano, 1975; L. DE LUCA, Diritto ecclesiastico ed esperienza giuridica, Milano, 1976; P.A. D’AVACK, Trattato di diritto ecclesiastico italiano. Parte generale, Milano, 1978; A.C. JEMOLO, Lezioni di diritto ecclesiastico, Milano, 1979; S. LARICCIA, Diritto ecclesiastico, Padova, 1986; G. SARACENI, Introduzione allo studio del diritto ecclesiastico, Napoli, 1986; L. SPINELLI, Diritto ecclesiastico, Torino, 1987; A. ALBISETTI, voce Diritto ecclesiastico italiano, in Digesto delle Discipline Pubblicistiche, V, Torino, 1990; R. BOTTA, Manuale di diritto ecclesiastico. Valori religiosi e società civile, Torino, 1998; A. VITALE, Corso di diritto ecclesiastico. Ordinamento giuridico e interessi religiosi, Milano, 1998; G. BARBERINI, Lezioni di diritto ecclesiastico, Torino, 2000; L. MUSSELLI, V. TOZZI, Manuale di diritto ecclesiastico. La disciplina giuridica del fenomeno religioso, Roma-Bari, 2007; M. TEDESCHI, Manuale di diritto ecclesiastico, Torino, 2010; C. CARDIA, Principi di diritto ecclesiastico. Tradizione europea legislazione italiana, Torino, 2019; G. DALLA TORRE, Lezioni di diritto ecclesiastico, Torino, 2019; E.G. VITALI, G.A. CHIZZONITI, Diritto ecclesiastico, Milano, 2021; A. BETTETINI, A. PEREGO, Diritto ecclesiastico, 2023; P. CONSORTI, Diritto e religione. Basi e prospettive, Roma-Bari, 2023; F. FINOCCHIARO, Diritto ecclesiastico, Bologna, 2024; A. FUCCILLO, Diritto, religioni e culture. Il fattore religioso nell’esperienza giuridica, Torino, 2025.

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire i concetti e il linguaggio di base utili ad interpretare i fenomeni economico-aziendali al fine di comprendere il ruolo, le caratteristiche, le modalità di funzionamento delle aziende nella loro interazione con l’ambiente esterno e le diverse modalità di organizzazione interna. Nella sezione applicativa saranno fornite le conoscenze di base per individuare gli effetti economici e finanziari delle scelte aziendali. Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comprendere le tematiche di base dell'economia aziendale che gli consentiranno di leggere documenti o a partecipare a dibattiti a contenuto aziendale CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
A conclusione del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze di base relative ai modelli interpretativi utili per valutare le dinamiche d’azienda nelle sue condizioni interne e nelle relazioni con l’ambiente esterno
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Lo studente sarà in grado di riconoscere le varie tipologie di aziende, comprendere e valutare in modo critico i ruoli delle persone che vi operano e identificare le parti che ne costituiscono la struttura. Inoltre, lo studente sarà in grado di quantificare l'effetto che le principali operazioni di gestione hanno sul capitale, sul risultato di periodo e sugli equilibri interni
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere l'azienda e il suo funzionamento nonché l'opportunità di intraprendere determinate operazioni di gestione in relazione agli effetti che queste possono avere sulla composizione qualitativa e quantitativa del capitale e del risultato di periodo e, più in generale, sugli equilibri interni
ABILITÀ COMUNICATIVE
Al termine del corso lo studente avrà acquisito un’attitudine all’analisi dei problemi aziendali, capacità relazionali e di espressione scritta e orale, con un linguaggio appropriato per discutere i temi trattati con i diversi interlocutori
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO
Lo studente acquisirà le competenze sopra citate mediante un corretto approccio allo studio individuale e uno sviluppo guidato di esercitazioni e casi aziendali.

Obiettivi formativi

"Il corso fornisce agli studenti le conoscenze di base di politica economica. Esso si propone di introdurre e analizzare gli effetti dell’azione esercitata dalla politica economica sui comportamenti degli individui e delle imprese e sull’economia nel suo complesso. Verranno studiate le motivazioni alla base dell’intervento pubblico per poi procedere con l’analisi dei principali strumenti a disposizione delle Istituzioni pubbliche e gli obiettivi da esse perseguiti.

1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): l’insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base di carattere teorico in modo da permettere allo studente di comprendere autonomamente l’azione esercitata dalla politica economica. Tali conoscenze saranno acquisite principalmente attraverso le lezioni frontali e la lettura consigliata di testi di approfondimento.e;
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): lo studente dovrà essere in grado di applicare le conoscenze metodologiche e teoriche acquisite nell’interpretazione di temi e problemi in cui è in gioco l’equilibrio dei sistemi economici. Tali specifiche competenze verranno sviluppate soprattutto attraverso esempi reali e dibattito in aula.
3) Autonomia di giudizio (making judgements): l’autonomia di giudizio deriverà dalla padronanza tecnica degli strumenti, e dalla comprensione delle ragioni che rendono diversi approcci portatori di diverse soluzioni in contesti diversi. Ciò viene costruito attraverso lezioni che incoraggiano la discussione ragionata e che stimolano il confronto.
4) Abilità comunicative (communication skills): lo studente dovrebbe acquisire la capacità di esporre e presentare con padronanza di linguaggio (orale e scritto) e adeguate capacità analitiche i problemi e i temi oggetto del corso.
5) Capacità di apprendere (learning skills): lo studente al termine del corso dovrebbe essere in grado di leggere un paper di politica economica e comprenderne i contenuti di base."

GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTAANNO/SEMESTRECFUSSDLINGUA
D) ESAME OPZIONALI PER 15 CFU LMG 01 -15 - -
118480 - DIRITTO DI INTERNET E DEI SOCIALSecondo Anno / Primo Semestre 3IUS/08ita
118537 - DIRITTO SPORTIVO

MAURIZIO BENINCASA

Secondo Anno / Primo Semestre 6IUS/01ita
119670 - ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIASecondo Anno / Secondo Semestre 6IUS/16ita
B) ESAMI OPZIONALI TERZO ANNO LMG 01 -9 - -
16018 - DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEOTerzo Anno / Primo Semestre 9IUS/10ITA
119668 - DIRITTO PROCESSUALE AMMINISTRATIVO

DIEGO VAIANO

Terzo Anno / Secondo Semestre 9IUS/10ita
D) ESAME OPZIONALI PER 15 CFU LMG 01 -15 - -
17747 - DIRITTO AMMINISTRATIVO AVANZATO

VALERIO BONTEMPI

Terzo Anno / Secondo Semestre 9IUS/10ITA
16032 - STORIA DELL'INTEGRAZIONE EUROPEA

SIMONE DURANTI

Terzo Anno / Secondo Semestre 6M-STO/04ita
118538 - GIUSTIZIA PENALE EUROPEA E INTERNAZIONALE - 9--
118538_1 - MODULO I

ALESSANDRO BUFALINI

Terzo Anno / Secondo Semestre3IUS/13ita
118538_2 - MODULO II

ROSA ANNA RUGGIERO

Terzo Anno / Secondo Semestre3IUS/16ita
118538_3 - MODULO III

CARLO SOTIS

Terzo Anno / Secondo Semestre3IUS/17ita
119669 - DIRITTO DELLE RELIGIONI

PASQUALE LILLO

Terzo Anno / Secondo Semestre 6IUS/11ita
D) ESAME OPZIONALI PER 15 CFU LMG 01 -15 - -
17754 - ECONOMIA AZIENDALE

VINCENZO SFORZA

Quinto Anno / Primo Semestre 6SECS-P/07ITA
16034 - POLITICA ECONOMICA

ALESSANDRO SORRENTINO

Quinto Anno / Secondo Semestre 9SECS-P/02ITA
ESAMI A SCELTA 15 CFU -15 - -
16394 - A SCELTAQuinto Anno / Secondo Semestre 15ita
17821 - ESAME A SCELTA 8 CFUQuinto Anno / Secondo Semestre 8ita
16795 - ESAME A SCELTA 6 CFUQuinto Anno / Secondo Semestre 6ita
17822 - ESAME A SCELTA 7 CFUQuinto Anno / Secondo Semestre 7ita
16794 - ESAME A SCELTA 9 CFUQuinto Anno / Secondo Semestre 9ita