Il corso mira a dotare gli studenti degli strumenti metodologici utili alla redazione di un corretto disegno tecnico mediante l'utilizzo di sistemi CAD Computer Aided Design) sia in 2D che in 3D; con particolare attenzione agli edifici e alle infrastrutture di interesse agro-salvo-pastorale e turistico -ricettivo per l'ambiente montano.
Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
- Conoscenza e capacità di comprensione degli elaborati tecnici sviluppati mediante l'utilizzo di sistemi CAD (Dublino 1);
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate per il corretto utilizzo dei comandi base di sistemi CAD (Dublino 2);
- Autonomia di giudizio finalizzata all'autonomo sviluppo di una corretta strategia per l'impostazione di un elaborato tecnico mediante l'utilizzo di sistemi CAD (Dublino 3);
- Abilità comunicative finalizzate alla presentazione di elaborati tecnici completi (Dublino 4).
- Capacità di apprendimento la capacità di apprendimento degli studenti tramite la discussione continua di esempi reali e il confronto reciproco (Dublino 5).
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti matematici e computazionali di base al fine di essere in grado di studiare, analizzare e discutere situazioni e fenomeni reali attraverso l'utilizzo di modelli matematici e appropriati strumenti computazionali. La conoscenza delle nozioni di base della matematica e dell'algebra lineare, lo studio analitico delle funzioni a una e più variabili, il calcolo integrale e la programmazione lineare, consentiranno agli studenti di impostare, saper elaborare e mettere in pratica soluzioni a problemi reali attraverso la selezione di appropriati modelli matematici e informatici.
MATEMATICA I
LUCA SECONDI
Primo Semestre
4
MAT/05
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti matematici e computazionali di base al fine di essere in grado di studiare, analizzare e discutere situazioni e fenomeni reali attraverso l'utilizzo di modelli matematici e appropriati strumenti computazionali. La conoscenza delle nozioni di base della matematica e dell'algebra lineare, lo studio analitico delle funzioni a una e più variabili, il calcolo integrale e la programmazione lineare, consentiranno agli studenti di impostare, saper elaborare e mettere in pratica soluzioni a problemi reali attraverso la selezione di appropriati modelli matematici e informatici.
Nozione di funzione e proprietà. Funzioni algebriche: funzioni lineari, quadratiche, polinomiali, funzioni potenza e funzioni razionali. Funzioni trascendenti: funzioni esponenziali e logaritmiche. Introduzione alle funzioni trigonometriche. La composizione funzionale. L’inversione funzionale. La definizione a tratti. Introduzione alla modellistica per sistemi a tempo discreto. Introduzione ai modelli lineari: il modello di regressione lineare semplice; misure di associazione lineare.
Algebra lineare: vettori, spazi vettoriali, rappresentazione geometrica dei vettori, dipendenza e indipendenza lineare. Matrici e determinanti. Rango di una matrice. Operazioni sulle matrici. Sistemi di equazioni lineari. Teorema di Rouché-Capelli. Regola di Cramer. Autovalori e autovettori.
Definizione di limite, proprietà e calcolo dei limiti. Limiti di funzioni, continuità e asintoti. Studio qualitativo delle funzioni.
Definizione e calcolo delle derivate: funzioni algebriche e funzioni trascendenti. Crescenza e decrescenza. Minimi e massimi. Concavità e convessità. Sviluppo di Taylor. Cenni alle derivate parziali.
Calcolo integrale: definizione di integrale, proprietà dell’integrale. Integrale indefinito. Integrazione per parti, integrazione per sostituzione. Integrali definiti.
Modalità Esame
L'esame consiste in una PROVA SCRITTA che comprende quesiti pratici e teorici e si intende superato conseguendo un voto almeno pari a 18/30.
La prova scritta è strutturata con lo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati nel corso e la capacità di applicare correttamente le nozioni teoriche nella risoluzione di esercizi.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza teorica degli argomenti e della capacità di applicare correttamente i concetti e le nozioni teoriche nella risoluzione degli esercizi.
La PROVA ORALE è facoltativa. Ogni studente che abbia superato la prova scritta (conseguendo un voto almeno pari a 18/30) può comunque sostenere la prova orale.
Testi adottati
TESTO DI RIFERIMENTO:
Cea D., Secondi L. Elementi di Statistica e Matematica. Per le scienze applicate. Libreria universitaria Edizioni, 2022
Di Pietro M, Milliani S, Secondi L., Esercizi e Applicazioni di Statistica e matematica. Libreria universitaria Edizioni, 2024
-Materiale didattico e esercitazioni messe a disposizione disponibili nel Portale dello studente.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali (48 ore)
Esercitazioni (8 ore)
Modalità di frequenza
Il corso è strutturato in lezioni di didattica frontale ed esercitazioni, per le quali è fortemente raccomandata la frequenza da parte degli studenti. Le lezioni e le esercitazioni in aula consentiranno agli studenti di acquisire gli strumenti metodologici tipici del corso attraverso il riferimento ad applicazioni numeriche e applicate.
Bibliografia
• Abate M. (2017) Matematica e Statistica. Le basi per le scienze della vita. Mc-Graw Hill Education
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2013) Algebra lineare e geometria analitica. Eserciziario. Pearson
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2019) Algebra lineare e geometria analitica. Pearson
• Annaratone S. (2017) Matematica sul campo. Metodi ed esempi per le scienze della vita. Pearson
• Bigatti A.M., Robbiano L. (2014) Matematica di base. Casa Editrice Ambrosiana
• Biggeri, L., Bini, M., Coli, A., Grassini, L., Maltagliati, M. (2012). Statistica per le decisioni aziendali. Pearson
• Bodine E.N., Lenhart S, Gross L.J., (2017) Matematica per le scienze della vita. UTET università
• Bonino D, Crucinio F.R, Fontana R, Pellerey F (2017) Elementi di statistica per l’ingegneria e l’architettura. Società editrice Esculapio
• Borra S, Di Ciaccio A. (2008) Statistica. Metodologie per le scienze economiche e sociali. Mc-Graw Hill
• Bramanti M., Pagani C.D., Salsa S. (2008). Analisi Matematica I. Zanichelli
• Cicchitelli G., D’Urso P., Minozzo M. (2018) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Cicchitelli, G. (2012) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Guerraggio A. (2018) Matematica per le scienze. Pearson
• Hass J., Weir M.D., Thomas G.B. (2014) Analisi matematica 1. Pearson
• Leoni R. (1998) Introduzione alla statistica descrittiva. Libreria Alfani Editrice
• Leti G. (1983) Statistica descrittiva. Il Mulino
• Marucci A. (2016) Lezioni di matematica generale. Edizioni Sette Città
• Monti A.C. (2008) Introduzione alla statistica. Edizioni Scientifiche Italiane
• Piccolo D. (1998) Statistica. Il Mulino
• Stock J.H., Watson M.K. (2012) Introduzione all’econometria. Pearson
• Villani V., Gentili G. (2012). Matematica. Comprendere e interpretare fenomeni delle scienze della vita. McGrawHill (Quinta edizione).
• Whitlock M., Schulter D. (2022) Analisi statistica dei dati biologici. Zanichelli
Nozione di funzione e proprietà. Funzioni algebriche: funzioni lineari, quadratiche, polinomiali, funzioni potenza e funzioni razionali. Funzioni trascendenti: funzioni esponenziali e logaritmiche. Introduzione alle funzioni trigonometriche. La composizione funzionale. L’inversione funzionale. La definizione a tratti. Introduzione alla modellistica per sistemi a tempo discreto. Introduzione ai modelli lineari: il modello di regressione lineare semplice; misure di associazione lineare.
Algebra lineare: vettori, spazi vettoriali, rappresentazione geometrica dei vettori, dipendenza e indipendenza lineare. Matrici e determinanti. Rango di una matrice. Operazioni sulle matrici. Sistemi di equazioni lineari. Teorema di Rouché-Capelli. Regola di Cramer. Autovalori e autovettori.
Definizione di limite, proprietà e calcolo dei limiti. Limiti di funzioni, continuità e asintoti. Studio qualitativo delle funzioni.
Definizione e calcolo delle derivate: funzioni algebriche e funzioni trascendenti. Crescenza e decrescenza. Minimi e massimi. Concavità e convessità. Sviluppo di Taylor. Cenni alle derivate parziali.
Calcolo integrale: definizione di integrale, proprietà dell’integrale. Integrale indefinito. Integrazione per parti, integrazione per sostituzione. Integrali definiti.
Modalità Esame
L'esame consiste in una PROVA SCRITTA che comprende quesiti pratici e teorici e si intende superato conseguendo un voto almeno pari a 18/30.
La prova scritta è strutturata con lo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati nel corso e la capacità di applicare correttamente le nozioni teoriche nella risoluzione di esercizi.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza teorica degli argomenti e della capacità di applicare correttamente i concetti e le nozioni teoriche nella risoluzione degli esercizi.
La PROVA ORALE è facoltativa. Ogni studente che abbia superato la prova scritta (conseguendo un voto almeno pari a 18/30) può comunque sostenere la prova orale.
Testi adottati
TESTO DI RIFERIMENTO:
Cea D., Secondi L. Elementi di Statistica e Matematica. Per le scienze applicate. Libreria universitaria Edizioni, 2022
Di Pietro M, Milliani S, Secondi L., Esercizi e Applicazioni di Statistica e matematica. Libreria universitaria Edizioni, 2024
-Materiale didattico e esercitazioni messe a disposizione disponibili nel Portale dello studente.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali (48 ore)
Esercitazioni (8 ore)
Modalità di frequenza
Il corso è strutturato in lezioni di didattica frontale ed esercitazioni, per le quali è fortemente raccomandata la frequenza da parte degli studenti. Le lezioni e le esercitazioni in aula consentiranno agli studenti di acquisire gli strumenti metodologici tipici del corso attraverso il riferimento ad applicazioni numeriche e applicate.
Bibliografia
• Abate M. (2017) Matematica e Statistica. Le basi per le scienze della vita. Mc-Graw Hill Education
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2013) Algebra lineare e geometria analitica. Eserciziario. Pearson
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2019) Algebra lineare e geometria analitica. Pearson
• Annaratone S. (2017) Matematica sul campo. Metodi ed esempi per le scienze della vita. Pearson
• Bigatti A.M., Robbiano L. (2014) Matematica di base. Casa Editrice Ambrosiana
• Biggeri, L., Bini, M., Coli, A., Grassini, L., Maltagliati, M. (2012). Statistica per le decisioni aziendali. Pearson
• Bodine E.N., Lenhart S, Gross L.J., (2017) Matematica per le scienze della vita. UTET università
• Bonino D, Crucinio F.R, Fontana R, Pellerey F (2017) Elementi di statistica per l’ingegneria e l’architettura. Società editrice Esculapio
• Borra S, Di Ciaccio A. (2008) Statistica. Metodologie per le scienze economiche e sociali. Mc-Graw Hill
• Bramanti M., Pagani C.D., Salsa S. (2008). Analisi Matematica I. Zanichelli
• Cicchitelli G., D’Urso P., Minozzo M. (2018) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Cicchitelli, G. (2012) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Guerraggio A. (2018) Matematica per le scienze. Pearson
• Hass J., Weir M.D., Thomas G.B. (2014) Analisi matematica 1. Pearson
• Leoni R. (1998) Introduzione alla statistica descrittiva. Libreria Alfani Editrice
• Leti G. (1983) Statistica descrittiva. Il Mulino
• Marucci A. (2016) Lezioni di matematica generale. Edizioni Sette Città
• Monti A.C. (2008) Introduzione alla statistica. Edizioni Scientifiche Italiane
• Piccolo D. (1998) Statistica. Il Mulino
• Stock J.H., Watson M.K. (2012) Introduzione all’econometria. Pearson
• Villani V., Gentili G. (2012). Matematica. Comprendere e interpretare fenomeni delle scienze della vita. McGrawHill (Quinta edizione).
• Whitlock M., Schulter D. (2022) Analisi statistica dei dati biologici. Zanichelli
119491 - BOTANICA
-
10
-
-
Obiettivi formativi
L'obiettivo di questo corso è di sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione delle diversità vegetali e delle metodi di identificazione dei diversi taxa. Queste conoscenze e competenze saranno applicate nella comprensione dei metodi di riconoscimento delle piante. Inoltre, il corso si propone di fornire approfondimenti ed esempi relativi alla componente vegetale della realtà italiana ed europea. Tra gli obiettivi c'è quello di sviluppare la capacità di giudizio e di comunicazione indipendenti sui vari aspetti trattati durante il corso. Inoltre, lo studente svilupperà le competenze per conoscere il mondo delle piante che gli saranno utili nel proseguimento del suo corso di studi.
BIOLOGIA VEGETALE
ELISA OVIDI
Primo Semestre
6
BIO/01
Obiettivi formativi
L'obiettivo di questo corso è quello di sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione della citologia, dell'anatomia e della morfologia delle piante. Queste conoscenze e competenze saranno applicate alla comprensione del meccanismo di funzionamento degli organismi vegetali in termini di attività fotosintetica, di trasporto dell'acqua e processi riproduttivi.Tra gli obiettivi c'è quello di sviluppare la capacità di giudizio e di comunicazione indipendenti sui vari aspetti trattati durante il corso. Inoltre, lo studente acquisirà le competenze per conoscere il mondo delle piante che gli saranno utili nel proseguimento del corso di studi.
Gli organismi vegetali
La nozione di organismo vegetale. La biodiversità. Piante e uomo: aspetti ecologici, economici e sociali
La cellula vegetale
La parete cellulare: biosintesi, struttura, composizione chimica e funzione.
La membrana citoplasmatica: struttura, composizione chimica e funzione.
Il nucleo ed il nucleolo. Mitocondri, microcorpi, dictiosomi. I plastidi. Il cloroplasto: aspetti strutturali e funzionali. La fotosintesi. Aspetti fisiologici del processo di fotosintesi. Il citoscheletro: i microtubuli, i microfilamenti, proteine associate strutturali e motori molecolari. Aspetti peculiari del processo di divisione cellulare: la banda preprofasica, il fuso mitotico, il fragmoplasto.
Piante: struttura e funzione
Tessuti vegetali. Tessuti meristematici primari e secondari. Tessuti fondamentali, di sostegno, tegumentali, di assorbimento, secretori e conduttori.
La radice: funzioni della radice, struttura primaria e secondaria, radici laterali e avventizie; assorbimento dell'acqua e sali minerali. Il trasporto della linfa grezza.
Il fusto: funzioni del fusto, struttura primaria nelle monocotiledoni e dicotiledoni; cambio cribro vascolare, struttura secondaria; sughero, fellogeno e felloderma.
La foglia: forma, struttura e funzione; epidermide, mesofillo, fasci conduttori; lo stoma: anatomia e meccanismo stomatico. Il trasporto della linfa elaborata.
Il fiore: il gineceo e l'androceo. L'impollinazione.
Il frutto: sviluppo dell'embrione; endosperma; sviluppo del frutto.
Il seme: aspetti strutturali; la disseminazione.
Modalità Esame
L'obiettivo della prova orale è verificare la capacità di apprendimento della materia, la capacità di saper ragionare sugli argomenti trattati nel Corso e la capacità di esposizione.
Per l’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Testi adottati
Testi di riferimento per la Biologia Vegetale:
- Pasqua G., Abbate G., Forni C., Botanica Generale e Diversità Vegetale, Piccin Editore, Padova.
- Mauseth J.D., Botanica (parte generale), Idelson Gnocchi Editori, Napoli.
- Rost T.L., Barbour M.G., Stocking C.R., Murphy T.M., Biologia delle Piante,
Zanichelli Editore, Bologna.
Il Docente mette a disposizione tutte le diapositive ed i filmati mostrati durante il Corso.
Modalità di svolgimento
Il Corso si svolgerà in modalità tradizionale con lezioni in presenza (40 ore). L'insegnamento consisterà di lezioni durante il quale il Docente esporrà gli argomenti riportati nel programma del Corso. Tutte le diapositive mostrate durante le lezioni saranno a disposizione degli studenti sulla piattaforma moodle.
Saranno condotte lezioni in laboratorio (8 ore) allo scopo di far acquisire allo studente esperienze pratiche e di stimolare all'apprendimento della materia.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni è facoltativa. Il Docente auspica la presenza degli studenti, utile per migliorare la loro capacità di apprendimento
Gli organismi vegetali
La nozione di organismo vegetale. La biodiversità. Piante e uomo: aspetti ecologici, economici e sociali
La cellula vegetale
La parete cellulare: biosintesi, struttura, composizione chimica e funzione.
La membrana citoplasmatica: struttura, composizione chimica e funzione.
Il nucleo ed il nucleolo. Mitocondri, microcorpi, dictiosomi. I plastidi. Il cloroplasto: aspetti strutturali e funzionali. La fotosintesi. Aspetti fisiologici del processo di fotosintesi. Il citoscheletro: i microtubuli, i microfilamenti, proteine associate strutturali e motori molecolari. Aspetti peculiari del processo di divisione cellulare: la banda preprofasica, il fuso mitotico, il fragmoplasto.
Piante: struttura e funzione
Tessuti vegetali. Tessuti meristematici primari e secondari. Tessuti fondamentali, di sostegno, tegumentali, di assorbimento, secretori e conduttori.
La radice: funzioni della radice, struttura primaria e secondaria, radici laterali e avventizie; assorbimento dell'acqua e sali minerali. Il trasporto della linfa grezza.
Il fusto: funzioni del fusto, struttura primaria nelle monocotiledoni e dicotiledoni; cambio cribro vascolare, struttura secondaria; sughero, fellogeno e felloderma.
La foglia: forma, struttura e funzione; epidermide, mesofillo, fasci conduttori; lo stoma: anatomia e meccanismo stomatico. Il trasporto della linfa elaborata.
Il fiore: il gineceo e l'androceo. L'impollinazione.
Il frutto: sviluppo dell'embrione; endosperma; sviluppo del frutto.
Il seme: aspetti strutturali; la disseminazione.
Modalità Esame
L'obiettivo della prova orale è verificare la capacità di apprendimento della materia, la capacità di saper ragionare sugli argomenti trattati nel Corso e la capacità di esposizione.
Per l’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Testi adottati
Testi di riferimento per la Biologia Vegetale:
- Pasqua G., Abbate G., Forni C., Botanica Generale e Diversità Vegetale, Piccin Editore, Padova.
- Mauseth J.D., Botanica (parte generale), Idelson Gnocchi Editori, Napoli.
- Rost T.L., Barbour M.G., Stocking C.R., Murphy T.M., Biologia delle Piante,
Zanichelli Editore, Bologna.
Il Docente mette a disposizione tutte le diapositive ed i filmati mostrati durante il Corso.
Modalità di svolgimento
Il Corso si svolgerà in modalità tradizionale con lezioni in presenza (40 ore). L'insegnamento consisterà di lezioni durante il quale il Docente esporrà gli argomenti riportati nel programma del Corso. Tutte le diapositive mostrate durante le lezioni saranno a disposizione degli studenti sulla piattaforma moodle.
Saranno condotte lezioni in laboratorio (8 ore) allo scopo di far acquisire allo studente esperienze pratiche e di stimolare all'apprendimento della materia.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni è facoltativa. Il Docente auspica la presenza degli studenti, utile per migliorare la loro capacità di apprendimento
Bibliografia
Vedi Testi
119514 - FISICA
-
10
-
-
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: le nozioni di base di fisica utili per inquadrare correttamente i temi forestali-ambientali e delle scienze naturali. Il corso introduce alla definizione, comprensione e all’uso delle grandezze fisiche e delle leggi fisiche fondamentali ed alla loro applicazione a processi e fenomeni di interesse delle scienze forestali-ambientali.
Applicazione pratica delle conoscenze acquisite: il corso si prefigge anche di far acquisire agli studenti la capacità di analizzare dei dati attraverso una semplice, ma rigorosa trattazione modellistica e matematica volta a familiarizzare gli studenti con rappresentazioni grafiche e stime delle scale delle grandezze e dei fenomeni fisici.
FISICA I
SIMONE SPADINI
Primo Semestre
5
FIS/07
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: le nozioni di base di fisica utili per inquadrare correttamente i temi forestali-ambientali e delle scienze naturali. Il corso introduce alla definizione, comprensione e all’uso delle grandezze fisiche e delle leggi fisiche fondamentali ed alla loro applicazione a processi e fenomeni di interesse delle scienze forestali-ambientali.
Applicazione pratica delle conoscenze acquisite: il corso si prefigge anche di far acquisire agli studenti la capacità di analizzare dei dati attraverso una semplice, ma rigorosa trattazione modellistica e matematica volta a familiarizzare gli studenti con rappresentazioni grafiche e stime delle scale delle grandezze e dei fenomeni fisici.
1) Introduzione:
- Modelli, teorie, leggi, misure e incertezze. Unità di misura (Sistema Internazionale)
- Scalari, vettori e operazioni tra di essi
2) Basi di cinematica:
- Vettori posizione, velocità, accelerazione
- Moto rettilineo, scomposizione del moto
3) Dinamica
- Leggi di Newton
- Applicazioni, forze d'attrito, normale, peso, legge di Hooke
- Moti periodici, moto circolare uniforme, moto armonico
4) Lavoro ed energia
- Definizione di lavoro, potenza
- Forze conservative, energia potenziale, conservazione dell'energia meccanica
5) Urti e quantità di moto
- Urti elastici e anaelastici
- conservazione della quantità di moto
6) Dinamica rotazionale
- Momento di inerzia
- Energia cinetica rotazionale
- Momento angolare e sua conservazione
7) Fluidodinamica
- Statica: pressione, legge di Stevino, principio di Pascal e di Archimede
- Fluidodinamica, equazione di Bernoulli
- Tensione superficiale e capillarità
8) Onde
- Moto ondulatorio, propagazione e caratteristiche delle onde
9) Temperatura e energia cinetica
- Scale termometriche e dilatazione termica
- Principio 0 della termodinamica
- Legge dei gas, temperatura assoluta teoria cinetica dei gas
10) Il calore
- Energia interna e trasferimento del calore
- Cambiamenti i stato e calore latente
Modalità Esame
prova orale facoltativa
per le prove parziali:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 20 - 30 ) costituite per un 20% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 80% domande di teoria
per l'intero esame:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 8 - 10 ) costituite per un 60% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 40% domande di teoria
Testi adottati
si consiglia il testo Fisica-Walker-James-S, Modelli teorici e problem solving. vol 1 come supporto per la comprensione degli argomenti trattati a lezione,
e i testi universitari
Gettys fisica. Meccanica, termodinamica (Vol. 1) per il solo approfondimento.
le slide disponibili sono presenti su moodle
Modalità di svolgimento
lezioni frontali
Modalità di frequenza
le modalità vengono stabilite dal dipartimento del corso di laurea
120315 - CHIMICA GENERALE E ORGANICA
-
9
-
-
Obiettivi formativi
L’insegnamento si propone di far acquisire agli studenti le conoscenze di base della chimica generale, in particolare:
1) Conoscenza e capacità di comprensione della teoria atomica della materia, delle proprietà degli elementi e delle sostanze chimiche), della capacità delle sostanze chimiche di subire trasformazioni in altre specie, la capacità di comprendere e valutare i rapporti stechiometrici, le reazioni ed equilibri che avvengono in sistemi acquosi, le conoscenze di base della chimica organica con lo studio dei gruppi funzionali delle molecole organiche e delle biomolecole.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate allo svolgimento di esercizi di stechiometria di tipico uso in un laboratorio chimico.
3) Autonomia di giudizio nel valutare e risolvere quesiti di interesse chimico.
4) Abilità comunicative nel linguaggio scientifico proprio della chimica teorica e sperimentale.
5) Capacità di apprendere nuove tematiche scientifiche parendo dalle basi acquisite di chimica gen
CHIMICA GENERALE E ORGANICA I
NICO SANNA
Primo Semestre
6
CHIM/03
119492 - ISTITUZIONI DI ECONOMIA DELL’AZIENDA FORESTALE
FRANCESCO CARBONE
Secondo Semestre
6
AGR/01
Obiettivi formativi
Svolgere delle attività finalizzate ad accrescere la conoscenza e acquisire la comprensione del sistema forestale, che parte costituente dell'ecosistema forestale e del capitale naturale.
Accrescere le conoscenze e la complessità dell'ecosistema forestale, favorire la conoscenza degli strumenti e delle modalità con cui acquisire i dati caratterizzanti il sistema, nonché avere comprensione di come attuare le azioni nel sistema.
Introdurre le metodologie e gli strumenti disponibili per poter definire lo stato degli ecosistemi forestali, nonché favorire la formulazione di giudizi di valore e di stato.
Accrescere le capacità analitiche e di esposizione nel colloquio con terzi, con particolare attenzione alla comunicazione con i non-addetti ai lavori. Curare la terminologia.
Individuare e sviluppare l'apprendimento delle criticità proprie dell'ecosistema, con riferimento al ruolo multifunzionale delle foreste
Il corso introdurrà gli studenti alla scienza del suolo, ai principi e agli approcci di indagine pedologica: analisi della cartografia disponibile, i rilievi di campo e le analisi di laboratorio. Il corso si propone di fornire le conoscenze sulla genesi ed evoluzione dei suoli e fornire la base per ulteriori studi specializzati nell'ambito della gestione delle foreste e dell’ambiente nel rispetto e nella conservazione del suolo come risorsa non rinnovabile. Saranno trattati nello specifico i suoli degli ecosistemi prativi e forestali.
In particolare il corso mira a:
1) aumentare la conoscenza del sistema suolo attraverso la comprensione delle sue funzioni e proprietà rispetto alla pedogenesi
2) aumentare la conoscenza delle possibili applicazioni della pedologia alle Scienze Forestali e Ambientali
3) acquisire la capacità di valutare i servizi ecosistemici della foresta alla luce delle proprietà del suolo
4) acquisire conoscenze del linguaggio e terminologia propri della pedologia
5) migliorare la capacità di apprendimento e conoscenza del sistema suolo e delle sue funzioni anche attraverso lo strumento dell'indagine pedologica.
1. Introduzione: storia della pedologia. Il ruolo del suolo nei vari ecosistemi prativi e forestali. Definizioni di suolo/pedon e caratteristiche morfologiche (1 CFU).
2. I fattori della pedogenesi: clima, litologia, geomorfologia, fattore biotico, antropico, tempo. (1 CFU)
3. I processi pedogenetici: alterazione, traslocazione, addizione e perdita. Specifici processi di formazione e di evoluzione del suolo. La descrizione del profilo. Gli orizzonti diagnostici di superficie e profondi. I regimi di umidità e di temperatura del suolo. I suoli forestali: caratteristiche e classificazione (1 CFU)
4. Il profilo del suolo forestale e gli orizzonti pedogenetici. Gli orizzonti subordinati. I tipi di humus e la loro classificazione. Descrizione morfologica delle seguenti proprietà del suolo e significato: il colore, la tessitura e la struttura (1 CFU)
5. Classificazione dei suoli. Sistemi di classificazione del suolo. Le caratteristiche dei suoli appartenenti agli ordini di classificazione della Soil Taxonomy. Le cause di degrado e di desertificazione dei suoli. Il consumo e l'erosione di suolo (1 CFU)
6. Esercitazioni: analisi del profilo e scheda di campo in escursione presso ambienti di particolare interesse forestale. La descrizione morfologica del suolo e analisi chimico fisiche in laboratorio (1 CFU)
Modalità Esame
Al termine delle lezioni è prevista una prova in modalità scritta. Gli esami nelle date di appello delle tre sessioni annuali sono nella modalità orale, è previsto un colloquio volto a verificare la conoscenza del suolo e del suo ruolo negli equilibri ambientali alla luce dei cambiamenti globali. La comprensione dei fattori e dei processi che sono alla base della genesi e dell’evoluzione del suolo, così come delle loro sinergie, è essenziale per definirne le caratteristiche e le qualità e per apprezzarne le funzioni di produttore di beni e di servizi. Morfologia, genesi, proprietà, classificazione e distribuzione dei suoli come corpi naturali dell'ambiente con funzioni ecosistemiche.
Testi adottati
Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini Basi di Pedologia - Edagricole
Carmelo Dazzi Fondamenti di Pedologia - Le Panseur
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno in aula con l'ausilio di presentazioni powerpoint e video (38 ore), le restanti 10 ore si svolgeranno con attività pratiche in laboratorio di Pedologia e in bosco o in aree di interesse forestale . Sono previste una o due escursioni per l'analisi morfologica del profilo del suolo
Modalità di frequenza
La frequenza della didattica frontale è facoltativa, tuttavia sono previste indagini pedologiche in campo e in laboratorio ed escursioni, ritenuti fondamentali per il raggiungimento delle abilità applicative
Bibliografia
Materiale fornito dal docente – lezioni
119491 - BOTANICA
-
10
-
-
Obiettivi formativi
L'obiettivo di questo corso è di sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione delle diversità vegetali e delle metodi di identificazione dei diversi taxa. Queste conoscenze e competenze saranno applicate nella comprensione dei metodi di riconoscimento delle piante. Inoltre, il corso si propone di fornire approfondimenti ed esempi relativi alla componente vegetale della realtà italiana ed europea. Tra gli obiettivi c'è quello di sviluppare la capacità di giudizio e di comunicazione indipendenti sui vari aspetti trattati durante il corso. Inoltre, lo studente svilupperà le competenze per conoscere il mondo delle piante che gli saranno utili nel proseguimento del suo corso di studi.
ELEMENTI DI DIVERSITà VEGETALE
VALENTINA LAGHEZZA MASCI
Primo Semestre
4
BIO/01
Obiettivi formativi
L'obiettivo di questo corso è di sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione delle diversità vegetali e delle metodi di identificazione dei diversi taxa. Queste conoscenze e competenze saranno applicate nella comprensione dei metodi di riconoscimento delle piante. Inoltre, il corso si propone di fornire approfondimenti ed esempi relativi alla componente vegetale della realtà italiana ed europea. Tra gli obiettivi c'è quello di sviluppare la capacità di giudizio e di comunicazione indipendenti sui vari aspetti trattati durante il corso. Inoltre, lo studente svilupperà le competenze per conoscere il mondo delle piante che gli saranno utili nel proseguimento del suo corso di studi.
Classificazione, nomenclatura e studio della variabilità vegetale. Cianobatteri, alghe, briofite. Piante vascolari senza seme: licofite e felci. Gimnosperme e Angiosperme. Funghi. Identificazione delle piante vascolari. Elementi di fitogeografia e biodiversità. Piante d’interesse economico.
Modalità Esame
L'obiettivo della prova orale è verificare la capacità di apprendimento della materia, la capacità di saper ragionare sugli argomenti trattati nel Corso e la capacità di esposizione.
Per l’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Testi adottati
- Pasqua G., Abbate G e Forni C. Botanica generale e diversità vegetale. IV edizione, PICCIN, Padova.
- Mauseth JD. BOTANICA - biodiversità. Idelson Gnocchi, Napoli
Il Docente mette a disposizione tutte le diapositive ed i filmati mostrati durante il Corso.
Modalità di svolgimento
Il Corso si svolgerà in modalità tradizionale con lezioni in presenza. L'insegnamento consisterà di lezioni durante il quale il Docente esporrà gli argomenti riportati nel programma del Corso. Tutte le diapositive mostrate durante le lezioni saranno a disposizione degli studenti sulla piattaforma moodle.
Modalità di frequenza
La frequenza del corso e delle esercitazioni non è obbligatoria. Tuttavia, la partecipazione degli studenti alle lezioni frontali e alle esercitazioni fornisce strumenti aggiuntivi all'ottenimento degli obiettivi forativi del corso.
Bibliografia
Vedi testi adottati.
Durante il corso saranno menzionati riferimenti bibliografici utili all'approfondimento; ogni riferimento citato è inserito nelle diapositive del corso disponibili agli studenti.
119487 - MATEMATICA E INFORMATICA
-
10
-
-
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti matematici e computazionali di base al fine di essere in grado di studiare, analizzare e discutere situazioni e fenomeni reali attraverso l'utilizzo di modelli matematici e appropriati strumenti computazionali. La conoscenza delle nozioni di base della matematica e dell'algebra lineare, lo studio analitico delle funzioni a una e più variabili, il calcolo integrale e la programmazione lineare, consentiranno agli studenti di impostare, saper elaborare e mettere in pratica soluzioni a problemi reali attraverso la selezione di appropriati modelli matematici e informatici.
MATEMATICA II E INFORMATICA
RICCARDO VALENTINI
Primo Semestre
6
MAT/05
Obiettivi formativi
Il corso si propone di formare gli studenti nell’impiego delle equazioni differenziali e di metodi informatici per l’elaborazione ed analisi di dati, utilizzando strumenti e procedimenti dell’ultima generazione. Conoscere e saper utilizzare i principali repository di big data di interesse per il settore forestale-ambientale, anche in collegamento con la modellistica ecologica e con l’analisi territoriale ed ambientale.
Conoscenza e capacità di comprensione: le nozioni di base di fisica utili per inquadrare correttamente i temi forestali-ambientali e delle scienze naturali. Il corso introduce alla definizione, comprensione e all’uso delle grandezze fisiche e delle leggi fisiche fondamentali ed alla loro applicazione a processi e fenomeni di interesse delle scienze forestali-ambientali.
Applicazione pratica delle conoscenze acquisite: il corso si prefigge anche di far acquisire agli studenti la capacità di analizzare dei dati attraverso una semplice, ma rigorosa trattazione modellistica e matematica volta a familiarizzare gli studenti con rappresentazioni grafiche e stime delle scale delle grandezze e dei fenomeni fisici.
FISICA II
SIMONE SPADINI
Primo Semestre
5
FIS/07
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: le nozioni di base di fisica utili per inquadrare correttamente i temi forestali-ambientali e delle scienze naturali. Il corso introduce alla definizione, comprensione e all’uso delle grandezze fisiche e delle leggi fisiche fondamentali ed alla loro applicazione a processi e fenomeni di interesse delle scienze forestali-ambientali.
Applicazione pratica delle conoscenze acquisite: il corso si prefigge anche di far acquisire agli studenti la capacità di analizzare dei dati attraverso una semplice, ma rigorosa trattazione modellistica e matematica volta a familiarizzare gli studenti con rappresentazioni grafiche e stime delle scale delle grandezze e dei fenomeni fisici.
1) Campo elettrico
- Struttura dell'atomo, cariche elettriche e legge di Coulomb
- Campo elettrico, potenziale elettrico e energia potenziale elettrica
- Capacità elettrica
2) Corrente elettrica
- Leggi di Ohm, effetto Joule, forza elettromotrice e semplici circuiti
- leggi di Kirchhoff
3) Campo magnetico
- Caratteristiche del campo magnetico, forza di Lorentz
4) Induzione elettromagnetica e leggi di Faraday
- Forza elettromotrice indotta, Legge di Faraday Neumann Henry Lentz
- Cenni di campi elettrici e magnetici variabili nel tempo
- Cenni delle proprietà magnetiche della materia
5) Onde elettromagnetiche
- Significato fisico delle equazioni di Maxwell
Modalità Esame
prova orale facoltativa
per le prove parziali:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 20 - 30 ) costituite per un 20% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 80% domande di teoria
per l'intero esame:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 8 - 10 ) costituite per un 60% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 40% domande di teoria
Testi adottati
si consiglia il testo Fisica-Walker-James-S, Modelli teorici e problem solving. vol 2 come supporto per la comprensione degli argomenti trattati a lezione,
e i testi universitari
Gettys fisica. Meccanica, elettromagnetismo (Vol. 2) per il solo approfondimento.
le slide disponibili sono presenti su moodle
Modalità di svolgimento
lezioni frontali
Modalità di frequenza
le modalità vengono stabilite dal dipartimento del corso di laurea
120315 - CHIMICA GENERALE E ORGANICA
-
9
-
-
Obiettivi formativi
L’insegnamento si propone di far acquisire agli studenti le conoscenze di base della chimica generale, in particolare:
1) Conoscenza e capacità di comprensione della teoria atomica della materia, delle proprietà degli elementi e delle sostanze chimiche), della capacità delle sostanze chimiche di subire trasformazioni in altre specie, la capacità di comprendere e valutare i rapporti stechiometrici, le reazioni ed equilibri che avvengono in sistemi acquosi, le conoscenze di base della chimica organica con lo studio dei gruppi funzionali delle molecole organiche e delle biomolecole.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate allo svolgimento di esercizi di stechiometria di tipico uso in un laboratorio chimico.
3) Autonomia di giudizio nel valutare e risolvere quesiti di interesse chimico.
4) Abilità comunicative nel linguaggio scientifico proprio della chimica teorica e sperimentale.
5) Capacità di apprendere nuove tematiche scientifiche parendo dalle basi acquisite di chimica gen
CHIMICA GENERALE E ORGANICA II
NICO SANNA
Primo Semestre
3
CHIM/03
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119496 - BIOLOGIA ED ECOLOGIA FORESTALE
-
18
-
-
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi. Il corso ha l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali dell’ecologia con esempi e casi studio propri dell’ambiente forestale sia italiano che globale. Bilanci energetici, cicli biogeochimici, interazioni clima-ecosistemi e cambiamenti climatici, struttura e caratteristiche degli ecosistemi forestali, biodiversità, successioni ecologiche. L’obiettivo finale è fornire gli strumenti necessari all’analisi dell’ecosistema forestale da un punto di vista ecologico, in particolare in relazione ai cicli degli elementi, le interazioni tra le sue componenti e lo studio delle sue caratteristiche ed evoluzione.
ECOLOGIA FORESTALE
RICCARDO VALENTINI
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi. Il corso ha l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali dell’ecologia con esempi e casi studio propri dell’ambiente forestale sia italiano che globale. Bilanci energetici, cicli biogeochimici, interazioni clima-ecosistemi e cambiamenti climatici, struttura e caratteristiche degli ecosistemi forestali, biodiversità, successioni ecologiche. L’obiettivo finale è fornire gli strumenti necessari all’analisi dell’ecosistema forestale da un punto di vista ecologico, in particolare in relazione ai cicli degli elementi, le interazioni tra le sue componenti e lo studio delle sue caratteristiche ed evoluzione.
119497 - MECCANIZZAZIONE FORESTALE E SICUREZZA DEI CANTIERI
DANILO MONARCADANILO MONARCA
Primo Semestre
6
AGR/09
Obiettivi formativi
Il corso si propone l'obiettivo di far conoscere la tecnologia delle macchine agricole motrici nei suoi aspetti costruttivi, funzionali e operativi. L'insegnamento sarà inoltre orientato alla risoluzione di problemi, all'analisi ed alla valutazione dei rischi, alla pianificazione di idonei interventi di prevenzione e protezione, ponendo attenzione all'approfondimento in ragione dei differenti livelli di rischio
Il corso è mutuato sul corso di Meccanica Agraria L25
The course is borrowed from Agricultural Mechanics L25
Modalità Esame
Il corso è mutuato sul corso di Meccanica Agraria L25
The course is borrowed from Agricultural Mechanics L25
Testi adottati
Il corso è mutuato sul corso di Meccanica Agraria L25
The course is borrowed from Agricultural Mechanics L25
Modalità di svolgimento
Il corso è mutuato sul corso di Meccanica Agraria L25
The course is borrowed from Agricultural Mechanics L25
Modalità di frequenza
Lezioni frontali - esercitazioni in azienda - visite guidate
119502 - MISURE FORESTALI
-
12
-
-
Obiettivi formativi
L’insegnamento intende fornire una conoscenza di base sulle possibilità d’integrazione di geodatabase di varia natura (cartografie digitali, dati telerilevati e rilievi GPS) e metodologie di elaborazione con software GIS per la realizzazione di sistemi informativi territoriali (SIT) per applicazioni forestali. Gli obiettivi del processo di apprendimento sono rivolti all’acquisizione di competenze di analisi dei principali modelli di dati utilizzati nei sistemi informativi geografici (raster e vettoriale) e la loro gestione in SIT a supporto di attività di pianificazione forestale o di monitoraggio delle risorse forestali
Al termine del corso lo studente conoscerà i principi di funzionamento dei principali strumenti dendrometrici, le modalità di misura del diametro e dell'altezza di un albero nel contesto del bosco, come calcolare i parametri dendrometrici che caratterizzano un popolamento forestale (composizione specifica, densità, fertilità stazionale, età, struttura, massa legnosa, produzione e produttività) e le principali modalità di campionamento statistico che sono alla base dell’inventario forestale alle diverse scale. Le conoscenze acquisite metteranno lo studente in condizione di scegliere, in base agli obiettivi del rilievo dendrometrico e al tipo di bosco, gli strumenti dendrometrici da utilizzare per le diverse misure da eseguire e le conseguenti procedure di elaborazione dei dati rilevati.
SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI PER LA GESTIONE FORESTALE
ANNA BARBATI
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Dendrometria e Inventariazione delle risorse forestali /
Al termine del corso lo studente conoscerà i principi di funzionamento dei principali strumenti dendrometrici, le modalità di misura del diametro e dell'altezza di un albero nel contesto del bosco, come calcolare i parametri dendrometrici che caratterizzano un popolamento forestale (composizione specifica, densità, fertilità stazionale, età, struttura, massa legnosa, produzione e produttività) e le principali modalità di campionamento statistico che sono alla base dell’inventario forestale alle diverse scale. Le conoscenze acquisite metteranno lo studente in condizione di scegliere, in base agli obiettivi del rilievo dendrometrico e al tipo di bosco, gli strumenti dendrometrici da utilizzare per le diverse misure da eseguire e le conseguenti procedure di elaborazione dei dati rilevati.
Sistemi Informativi Territoriali per la gestione forestale/
Il corso si propone di mettere lo studente nelle condizioni di sviluppare le seguenti competenze:
Conoscenza e capacità di comprensione
- Acquisizione di competenze di base di gestione di database spaziali, analisi d’immagini telerilevate e rilevamento campionario a supporto della mappatura, gestione e monitoraggio degli ecosistemi forestali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicata
- Capacità di rappresentare i risultati dell'analisi in maniera efficace tramite cartografie digitali in ambiente GIS
Autonomia di giudizio
Capacità di comprendere i risultati degli strumenti conoscitivi di tipo inventariale e cartografico utilizzati nei sistemi informativi territoriali per la gestione e il monitoraggio delle risorse forestali
Abilità comunicative
Saper comunicare con linguaggio tecnico-scientifico appropriato i concetti alla base della costruzione di sistemi informativi territoriali per la gestione e il monitoraggio delle risorse forestali
Capacità di apprendere
Sviluppare la capacità di impostare autonomamente la gestione di database spaziale e la fotointerpretazione d’immagini telerilevate a supporto della mappatura, gestione e monitoraggio degli ecosistemi forestali. Avere la capacità di attingere a diverse banche dati cartografiche, inventariali e fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.
1. Sistemi informativi Territoriali
1.1 Gestire e produrre cartografia digitale con software dedicati (GIS)
1.2 Modelli di dati GIS: vettoriale e raster
1.3 Principali fonti informative: telerilevamento, cartografia digitale, rilievi GPS, rilevamento campionario
1.4 Creazione e gestione di banche dati spaziali. Georeferenziazione. Trasformazioni tra sistemi di coordinate. Principali strumenti di analisi spaziale e editing di database. Restituzione cartografica.
2. Basi di telerilevamento
2.1 La radiazione elettromagnetica e curve di riflettanza
2.2 Principali caratteristiche dei sensori (risoluzione spaziale, risoluzione spettrale, risoluzione radiometrica, risoluzione temporale)
2.3 Ruolo della fotointerpretazione nella mappatura e inventariazione delle risorse forestali
3. Applicazioni dei sistemi informativi territoriali alla gestione forestale
3.1 Il rilevamento campionario a supporto dei piani di gestione forestale: obiettivi, campionamento soggettivo e probabilistico. Accuratezza e precisione. Dimensionamento del campione e disegni di campionamento.
3.2 Banche dati spaziali per il Piano di gestione forestale
Modalità Esame
L'esame prevede una prova scritta con esercizi relativi ai principali argomenti trattati nel corso e finalizzati principalmente all’accertamento della capacità di eseguire con software QGIS le principali operazioni di analisi e gestione di dati vettoriali e raster per finalità applicative gestionali, inventariali e di monitoraggio delle risorse forestali.
Testi adottati
Amadio G., 2012. Introduzione alla geomatica. Manuale introduttivo ai sistemi informativi geografici. Dario Flaccovio Editore.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, esercitazioni con QGIS e esercitazioni in foresta.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni (minimo 70% delle lezioni) è raccomandata ai fini del sostenimento della prova di esame.
Bibliografia
Il contributo della geomatica alle attività del terzo inventario forestale nazionale italiano INFC2015
MANUALE DI FOTOINTERPRETAZIONE | INFC 2015
RAF Italia
119962 - FILIERE FORESTALI E DEL LEGNO
MANUELA ROMAGNOLI
Primo Semestre
6
AGR/06
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere
4 CFU
Introduzione alla materia legno, principali assortimenti (tondo, trave, tavola, paleria, sottomisure) e loro dimensioni. Caratteristiche fisiche e meccaniche, durabilità. Definizione e misura della qualità del legno, descrizione dei difetti partendo dalla descrizione delle caratteristiche dell’albero in piedi all’assortimento (nodi, legni di reazione, degrado biotico e abiotico..)
Identificazione dei legni: analisi macroscopica e microscopica,
Classificazione della qualità e normativa tecnica.
Schede monografiche dei legni: approvvigionamento delle principali specie arboree, principali destinazioni d’uso.
Prima trasformazione: Travi, tavole, sfogliatura e tranciatura degli assortimenti.
Impiego dei residui di lavorazione: biomasse per energia, cenni sui pannelli.
Riciclo del legno (cenni).
Altre filiere forestali; sughero, impieghi nella silvochimica.
2 CFU
Costruzione della filiera e organizzazione della raccolta del legno. Tipologia di utilizzazione forestale, scelta del metodo di concentramento ed esbosco più adeguato in relazione alla destinazione d’uso e alla condizioni stazionali. Metodi di abbattimento, concentramento, esbosco e trasporto.
Principi di Uso a cascata del legno:
Gli argomenti avanzati del corso proseguiranno poi nella magistrale con il corso di biocompositi in legno.
Modalità Esame
La prova orale verte sui pincipali argomenti svolti nel corso. L'esame inizia con la misurazione di alcune caratteristiche stazionali, individuazione sulla base della specie forestale e del tipo di governo degli assortimenti ritraibili in considerazione anche della destinazione d'uso. Individuare la scelta del miglior metodo di prelievo del materiale e l'individuazione delle infrastrutture necessarie come la viabilità. Identificazione del legno e dei difetti, descrizione delle caratteristiche fisiche e meccaniche.
Testi adottati
Tecniche e Sistemi di Lavoro per la Raccolta del Legno. Giovanni Hippoliti e Franco Piegai. Compagnia delle Foreste- Ecoalleco libri
Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno - Bonamini Uzielli
Tecniche e sistemi di lavoro per la raccolta del legno. Hippoliti e Piegai. Compagnia delle Foreste
Le utilizzazioni forestali di Giovanni Hippoliti (Autore) CUSL (Firenze) 1994.
Utilizzazioni Forestali - Sanzio Baldini (dispense)
Schede monografiche dei legni (Nardi Berti) e schede monografiche dei legni fornite dal docente.
Prima Trasformazione - materiale fornito dal docente.
Modalità di svolgimento
Lezioni in aula, laboratori di identificazione dei legni e visite in campo
Modalità di frequenza
In aula per esigenze particolari rivolgersi al Presidente del Consiglio di Corso di Studio
119500 - STATISTICA
FRANCESCO CAPPELLI
Secondo Semestre
6
SECS-S/01
Obiettivi formativi
Il corso si pone l’obiettivo di far acquisire allo studente i principali metodi statistico-quantitativi per eseguire analisi dei dati attraverso l’introduzione di misure, modelli e tecniche di statistica descrittiva e inferenziale. In particolare, le nozioni di statistica descrittiva consentiranno allo studente di eseguire analisi esplorative di base, mentre le nozioni di statistica inferenziale forniranno la base metodologica per poter eseguire analisi in condizioni di incertezza. Grazie alle nozioni acquisite durante il corso, lo studente sarà in grado di effettuare un’analisi esplorativa ed applicare le principali tecniche di elaborazione statistica a dati relativi a fenomeni reali.
In riferimento ai descrittori di Dublino, l'insegnamento si propone di declinare gli obiettivi formativi come segue:
Conoscenza e capacità di comprensione: al termine del corso lo studente acquisirà una conoscenza specifica sulle metodologie di analisi statistica per osservare, descrivere, analizzare e interpretare un fenomeno reale attraverso gli strumenti di base della statistica. Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente le conoscenze metodologiche per eseguire analisi descrittive monovariate, bivariate e analisi di tipo inferenziale, ovvero in condizioni di incertezza.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: al termine del corso, lo studente avrà sviluppato una solida conoscenza metodologica e capacità analitica. Pertanto, lo studente sarà in grado autonomamente di eseguire analisi di dati empiriche, valutarne i risultati, riconoscere l’adeguatezza della metodologia utilizzata e individuarne i possibili limiti.
Autonomia di giudizio: il corso è volto a favorire un approccio critico sull’utilizzo delle differenti tecniche statistiche di analisi dei dati per l’interpretazione dei fenomeni reali. In particolare, lo studente svilupperà capacità critiche sull’utilizzo di vari metodi in relazione agli obiettivi di analisi del fenomeno oggetto di studio.
Abilità comunicative: durante il corso lo studente acquisirà le competenze specifiche per comunicare in modo efficace le metodologie di analisi (descrittiva o inferenziale) relative a fenomeni reali. Ciò implica non solo la capacità di comprendere e applicare queste metodologie, ma anche di comunicarle chiaramente agli altri. Questo coinvolgerà la capacità di spiegare in dettaglio le tecniche utilizzate per analizzare i dati, di interpretare i risultati in modo significativo e di presentarli in modo chiaro e comprensibile, in modo da consentire una comunicazione efficace delle conclusioni derivanti dall'analisi di dati reali.
Capacità di apprendere: le metodologie didattiche utilizzate prevedono una continua verifica di quanto appreso dallo studente. Questo approccio mira a potenziare la capacità di autonomia di giudizio e le competenze di auto-apprendimento da parte dello studente. Lo studente viene incoraggiato a sviluppare una maggiore capacità di valutazione critica.
1. Concetti Introduttivi
• Definizione di statistica e Campi di applicazione
• Unità statistiche, caratteri, modalità
• Popolazione e campione
• L'indagine statistica: fasi e metodologia
2. Descrizione grafica dei dati
• Classificazione delle variabili
• Le scale di misura
• Tabelle statistiche di frequenza
• Rappresentazioni grafiche
• Errori nella presentazione dei dati
3. Descrizione numerica dei dati
• Misure di tendenza centrale
• Misure di variabilità
• Misure di sintesi per dati raggruppati
• Misure di forma
• Misure delle relazioni tra variabili
• Relazioni lineari
4. Probabilità
• Esperimento aleatorio, risultati, eventi
• La probabilità e i suoi assiomi
• Regole della probabilità
• Probabilità bivariate
• Teorema di Bayes
5. Variabili Casuali e distribuzioni di probabilità
• Definizione di variabile casuale
• Distribuzione di densità di probabilità
• Funzione di distribuzione
• Momenti e parametri di una distribuzione
• Caratterizzazione delle principali distribuzioni
6. Inferenza Statistica
• Popolazione e campione
• Campionamento
• Distribuzione della media campionaria (varianza nota)
• Distribuzione della media campionaria (varianza incognita)
• Distribuzione della varianza campionaria
7. Stima dei parametri
• Introduzione
• Stime puntuali e stime per intervallo
• Intervalli di confidenza per la media (varianza nota ed incognita)
• Intervalli di confidenza per la varianza e per lo scarto quadratico medio
8. Test di ipotesi dei parametri
• Ipotesi statistiche
• Tipi di errore e livello di significatività
• Test di ipotesi sulla media (varianza nota ed ignota)
• Test di ipotesi sulla varianza e sullo scarto quadratico medio
9. Confronto tra medie
• Test di ipotesi sulla differenza tra le medie (varianze note)
• Test di ipotesi sulla differenza tra le medie (varianze ignote)
• Analisi della Varianza (ANOVA)
10. Test chi-quadro
• Test chi-quadro di adattamento
• Test chi-quadro di indipendenza
11. Modello di Regressione Lineare
• Definizione del modello di regressione lineare semplice e multipla
• Stima dei coefficienti
• Inferenza sui coefficienti
• Indice di determinazione lineare
12. Argomenti avanzati
• Funzione di autocorrelazione
• Stazionarietà
• Probabilità di eccedenza
• Tempo di ritorno
Modalità Esame
L’esame in presenza è caratterizzato da una prova scritta.
Testi adottati
• P. NEWBOLD, W.L. CARLSON, B. THORNE, Statistica, Milano, 9/Ed. Pearson (2021).
• Materiali integrativi distribuiti sulla piattaforma Moodle
• Materiale specifico sull'uso del software R distribuito sulla piattaforma Moodle.
Modalità di frequenza
Lezioni in presenza: modalità di erogazione delle lezioni frontale, con uso di supporti audiovisivi, esercitazioni in aula.
Bibliografia
P. NEWBOLD, W.L. CARLSON, B. THORNE, Statistica, Milano, 9/Ed. Pearson (2021)
119501 - IDROLOGIA E SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI
CIRO APOLLONIOCIRO APOLLONIO
Secondo Semestre
6
AGR/08
Obiettivi formativi
Il corso ha intende fornire agli studenti le conoscenze dei principali aspetti riguardanti la sistemazione dei bacini idrografici. Vengono analizzati i fondamentali processi idrologici, idraulici ed erosivi che possono manifestarsi all’interno di un bacino idrografico. Si individuano le più diffuse tipologie di intervento da utilizzare per un’adeguata difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, con particolare riguardo alle opere di ingegneria naturalistica.
PRIMO MODULO
Introduzione al corso
Cenni storici sulle sistemazioni idraulico-forestali
Aspetti normativi
SECONDO MODULO
Cenni sulle proprietà fisiche dell’acqua
Idrostatica
Principi fondamentali dell’Idraulica
Foronomia
Correnti a pelo libero
Cenni di moto nel sottosuolo
TERZO MODULO
Definizione di Bacino idrografico
Idrologica di bacino
Trasporto solido
Erosione superficiale
Frane e valanghe
Cenni Opere di difesa (da erosione, frane e valanghe)
QUARTO MODULO
Correzione dei torrenti.
La pendenza di equilibrio.
Differenti tipologie di briglie.
Dimensionamento idraulico di una briglia torrentizia.
Modalità Esame
L’esame consiste in una prova orale sugli argomenti sviluppati durante le ore di lezione teorica e teorico-pratica in aula, in laboratorio e/o in campo.
Testi adottati
Testi di riferimento
1- Appunti dalle lezioni e materiale didattico distribuito durante il corso.
2- Stampe in formato pdf delle presentazioni in Power Point relative agli argomenti trattati durante il corso.
3- Ferro V. – La sistemazione dei bacini idrografici, Mc Graw Hill, II ed., 2006.
Materiale bibliografico di approfondimento
Durante il corso verranno opportunamente segnalati ulteriori materiali didattici per chi volesse approfondire determinati argomenti.
Modalità di frequenza
Frequenza raccomandata, ma non obbligatoria.
Bibliografia
• Ferro V., Elementi di idraulica e idrologia per le scienze agrarie, ambientali e forestali Ed. McGraw-Hill, Milano, 2012
PRIMO MODULO
Introduzione al corso
Cenni storici sulle sistemazioni idraulico-forestali
Aspetti normativi
SECONDO MODULO
Cenni sulle proprietà fisiche dell’acqua
Idrostatica
Principi fondamentali dell’Idraulica
Foronomia
Correnti a pelo libero
Cenni di moto nel sottosuolo
TERZO MODULO
Definizione di Bacino idrografico
Idrologica di bacino
Trasporto solido
Erosione superficiale
Frane e valanghe
Cenni Opere di difesa (da erosione, frane e valanghe)
QUARTO MODULO
Correzione dei torrenti.
La pendenza di equilibrio.
Differenti tipologie di briglie.
Dimensionamento idraulico di una briglia torrentizia.
Modalità Esame
L’esame consiste in una prova orale sugli argomenti sviluppati durante le ore di lezione teorica e teorico-pratica in aula, in laboratorio e/o in campo.
Testi adottati
Testi di riferimento
1- Appunti dalle lezioni e materiale didattico distribuito durante il corso.
2- Stampe in formato pdf delle presentazioni in Power Point relative agli argomenti trattati durante il corso.
3- Ferro V. – La sistemazione dei bacini idrografici, Mc Graw Hill, II ed., 2006.
Materiale bibliografico di approfondimento
Durante il corso verranno opportunamente segnalati ulteriori materiali didattici per chi volesse approfondire determinati argomenti.
Modalità di frequenza
Frequenza raccomandata, ma non obbligatoria.
Bibliografia
• Ferro V., Elementi di idraulica e idrologia per le scienze agrarie, ambientali e forestali Ed. McGraw-Hill, Milano, 2012
119502 - MISURE FORESTALI
-
12
-
-
Obiettivi formativi
L’insegnamento intende fornire una conoscenza di base sulle possibilità d’integrazione di geodatabase di varia natura (cartografie digitali, dati telerilevati e rilievi GPS) e metodologie di elaborazione con software GIS per la realizzazione di sistemi informativi territoriali (SIT) per applicazioni forestali. Gli obiettivi del processo di apprendimento sono rivolti all’acquisizione di competenze di analisi dei principali modelli di dati utilizzati nei sistemi informativi geografici (raster e vettoriale) e la loro gestione in SIT a supporto di attività di pianificazione forestale o di monitoraggio delle risorse forestali
Al termine del corso lo studente conoscerà i principi di funzionamento dei principali strumenti dendrometrici, le modalità di misura del diametro e dell'altezza di un albero nel contesto del bosco, come calcolare i parametri dendrometrici che caratterizzano un popolamento forestale (composizione specifica, densità, fertilità stazionale, età, struttura, massa legnosa, produzione e produttività) e le principali modalità di campionamento statistico che sono alla base dell’inventario forestale alle diverse scale. Le conoscenze acquisite metteranno lo studente in condizione di scegliere, in base agli obiettivi del rilievo dendrometrico e al tipo di bosco, gli strumenti dendrometrici da utilizzare per le diverse misure da eseguire e le conseguenti procedure di elaborazione dei dati rilevati.
DENDROMETRIA E INVENTARIAZIONE DELLE RISORSE FORESTALI
LUIGI PORTOGHESI
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Dendrometria e Inventariazione delle risorse forestali /
Al termine del corso lo studente conoscerà i principi di funzionamento dei principali strumenti dendrometrici, le modalità di misura del diametro e dell'altezza di un albero nel contesto del bosco, come calcolare i parametri dendrometrici che caratterizzano un popolamento forestale (composizione specifica, densità, fertilità stazionale, età, struttura, massa legnosa, produzione e produttività) e le principali modalità di campionamento statistico che sono alla base dell’inventario forestale alle diverse scale. Le conoscenze acquisite metteranno lo studente in condizione di scegliere, in base agli obiettivi del rilievo dendrometrico e al tipo di bosco, gli strumenti dendrometrici da utilizzare per le diverse misure da eseguire e le conseguenti procedure di elaborazione dei dati rilevati.
Sistemi Informativi Territoriali per la gestione forestale/
Il corso si propone di mettere lo studente nelle condizioni di sviluppare le seguenti competenze:
Conoscenza e capacità di comprensione
- Acquisizione di competenze di base di gestione di database spaziali, analisi d’immagini telerilevate e rilevamento campionario a supporto della mappatura, gestione e monitoraggio degli ecosistemi forestali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicata
- Capacità di rappresentare i risultati dell'analisi in maniera efficace tramite cartografie digitali in ambiente GIS
Autonomia di giudizio
Capacità di comprendere i risultati degli strumenti conoscitivi di tipo inventariale e cartografico utilizzati nei sistemi informativi territoriali per la gestione e il monitoraggio delle risorse forestali
Abilità comunicative
Saper comunicare con linguaggio tecnico-scientifico appropriato i concetti alla base della costruzione di sistemi informativi territoriali per la gestione e il monitoraggio delle risorse forestali
Capacità di apprendere
Sviluppare la capacità di impostare autonomamente la gestione di database spaziale e la fotointerpretazione d’immagini telerilevate a supporto della mappatura, gestione e monitoraggio degli ecosistemi forestali. Avere la capacità di attingere a diverse banche dati cartografiche, inventariali e fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.
Al raggiungimento dell’obiettivo a) verranno dedicati i seguenti argomenti, svolti tramite lezioni frontali in aula, per un totale di 32 ore (4 CFU):
Definizione e scopi della dendrometria.
Evoluzione del significato delle misure dendrometriche. Importanza del campionamento in dendrometria.
Il cavallettamento dendrometrico:
- uso del cavalletto dendrometrico; forma e dimensioni delle aree di saggio; gli errori nel cavallettamento;
- delimitazione di un'area di saggio.
- le variabili dendrometriche di base di un popolamento forestale: modalità di calcolo e significato dei seguenti parametri ai fini delle scelte di gestione: Numero di piante, Area basimetrica, Diametro medio, Diametro dominante; Istogramma di distribuzione del numero di alberi in classi diametriche.
La misura dell'altezza di un albero.
- ipsometro di Blume Leiss, ipsometro Vertex e clisimetro forestale: principi trigonometrici di funzionamento e usa pratico;
- criteri di campionamento degli alberi modello delle altezze;
- costruzione della curva ipsometrica: metodo grafico e metodo analitico;
- altezza media e altezza dominante di un popolamento forestale: determinazione speditiva e rigorosa; - coefficiente di snellezza.
Cubatura di alberi atterrati e popolamenti in piedi.
- i prototipi dendrometrici e la teoria geometrica del volume di un albero
- la cubatura di un tronco: formula della sezione mediana e della sezione media;
- cubatura per sezioni: formula di Heyer, formula dei trapezi,
- tavole stereometriche a una e a doppia entrata: caratteristiche e uso;
- formula generale di cubatura di un albero e di un soprassuolo in piedi; il coefficiente di riduzione ordinario;
- metodi di cubatura con gli alberi modello: il metodo dell'albero modello unico;
- cubatura di una catasta di legname;
Misura dell'età di un albero: metodi diretti e indiretti
Relascopio:
- principi di dendrometria relascopica;
- il relascopio di Bitterlich: caratteristiche e modalità di uso; scelta della banda di numerazione; prove relascopiche adiametriche per la stima dell'area basimetrica di un popolamento forestale; prove relascopiche diametriche per la stima dell'area basimetrica, del numero di piante di un popolamento forestale e del volume.
Dendroauxonomia:
- le curve di massa di un popolamento coetaneo: reale, principale e totale;
- incremento corrente, medio e percentuale: definizione e andamento;
- le leggi dell'auxonomia del popolamento coetaneo;
- le tavole alsometriche: definizione e caratteristiche;
- l'accrescimento di un popolamento disetaneo (cenni).
Dendroauxometria:
- misura dell'incremento di volume degli alberi atterrati: metodo del diametro mediano;
- misura dell'incremento di volume di alberi in piedi: formula generale, formule semplificate di Pressler e di Schneider; metodo delle differenze di tariffa; metodo degli inventari successivi.
Inventariazione delle risorse forestali
Il campionamento dedrometrico.
Richiami di statistica: media, deviazione standard, intervallo di confidenza, errore standard
Modalità di campionamento: soggettivo, casuale, sistematico.
La stratificazione del campione.
Gli inventari forestali.
Al raggiungimento dell'obiettivo b) sono dedicate le attività pratiche di misura degli alberi in bosco con gli strumenti dendrometrici, e l'elaborazione delle misure per il calcolo delle variabili dendrometriche e auxometriche dei popolamenti rilevati, in classe, con l'uso di un foglio elettronco, per un totale di 12 ore (1,5 CFU)
Al raggiungimento dell'obiettivo d) sarà dedicata la preparazione di un report sui risultati delle attività pratiche svolte in bosco che potrà essere presentato in classe, che potrà essere valutato ai fini del voto di esame.
AL raggiungimento degli obiettivi c) ed e) sarà dedicata la discussione degli argomenti trattati nelle lezioni frontali, dei risultati delle attività pratiche in foresta e di altri casi di studio proposti dal docente, per un totale di 4 ore (0,5 CFU).
Modalità Esame
Dendrometria e Elementi di assestamento forestale
Nella valutazione della prova orale si terrà conto del grado di conoscenza dei principi di funzionamento e delle modalità d'uso degli strumenti dendrometrici (sufficiente, medio, completo, approfondito) e del livello di comprensione e padronanza delle procedure di misura e elaborazione dei dati dendrometrici anche attraverso la proposizione di situazioni tipo o a partire dalla relazione scritta facoltativa presentata dallo studente sulle esercitazioni svolte in bosco e in aula informatica. Anche la chiarezza espositiva e l'uso corretto della terminologia tecnica saranno considerati come elementi di valutazione.
Testi adottati
La Marca O., 2017 - Elementi di dendrometria. Patron Editore, Bologna, III edizione.
Corona P., 2007 - metodi di inventariazione delle masse e degli incrementi legnosi in assestamento forestale. ARACNE Editrice, Roma.
Modalità di svolgimento
Il corso consiste di lezioni teoriche (4 CFU) e attività pratiche in foresta e in classe (2 CFU).
Le attività pratiche consistono in:
- uso degli strumenti dendrometrici in foresta per l'effettuazione di un rilievo campionario
- elaborazione con l'uso di un foglio elettronico delle misure prese in bosco per il calcolo dei principali parametri dendrometrici del popolamento studiato.
- redazione di un report sui risultati delle misurazioni fatte in bosco e del calcolo dei parametri dendrometrici del popolamento rilevato.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria.
E' possibile seguire le lezioni on-line.
119496 - BIOLOGIA ED ECOLOGIA FORESTALE
-
18
-
-
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi. Il corso ha l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali dell’ecologia con esempi e casi studio propri dell’ambiente forestale sia italiano che globale. Bilanci energetici, cicli biogeochimici, interazioni clima-ecosistemi e cambiamenti climatici, struttura e caratteristiche degli ecosistemi forestali, biodiversità, successioni ecologiche. L’obiettivo finale è fornire gli strumenti necessari all’analisi dell’ecosistema forestale da un punto di vista ecologico, in particolare in relazione ai cicli degli elementi, le interazioni tra le sue componenti e lo studio delle sue caratteristiche ed evoluzione.
DENDROLOGIA
DARIO LIBERATI
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Acquisizione delle conoscenze fondamentali sulla morfologia delle principali specie arboree e arbustive presenti in Italia, sulla loro ecologia e sulla loro distribuzione al livello di areali, regioni biogeografiche ed associazioni forestali.
Caratteri diagnostici per l'identificazione dei taxa forestali: habitus, portamento, morfologia degli organi vegetativi e riproduttivi. Distribuzione delle specie sul territorio in relazione alle regioni biogeografiche Europee, alle fasce vegetazionali della regione Mediterranea e alle associazioni forestali. Morfologia, corologia, ecologia e utilizzazioni delle principali specie arboree e arbustive presenti sul territorio italiano
Modalità Esame
Nel corso delle esercitazioni il docente verificherà il livello di apprendimento degli studenti mediante la lettura individuale delle chiavi dicotomiche, con scelta da parte degli studenti della dicotomia corretta sulla base del riconoscimento dei caratteri morfologici distintivi delle specie osservate.
L’esame finale prevede la preparazione di un erbario di 20 specie (cui verrà attribuito un massimo di 15 punti, 0.75 punti per ogni specie identificata e presentata correttamente) ed una prova orale (cui verrà attribuito un massimo di 15 punti). La prova orale consiste nell’identificazione di tre specie arboree o arbustive (una specie tra le gimnosperme, due specie tra le angiosperme) a partire da immagini o da campioni, e nella discussione delle loro caratteristiche ecologiche e della loro distribuzione. Due specie verranno selezionate tra quelle appartenenti a due famiglie indicate dallo studente, mentre una terza specie sarà scelta dal docente.
Testi adottati
Trattato di Botanica Forestale_ 1. Parte generale e Gimnosperme
Paolo Grossoni, Piero Bruschi, Filippo Bussotti, Federico Selvi
CEDAM
Trattato di Botanica Forestale_ 2. Angiosperme
Paolo Grossoni, Piero Bruschi, Filippo Bussotti, Federico Selvi
CEDAM
I Boschi d’Italia_Sinecologia e Biodiversità
Sandro Pignatti
UTET
Modalità di svolgimento
L'insegnamento consiste 36 ore di lezione e 12 ore dedicate a attività di esercitazione. Per le lezioni frontali il docente si avvale di una presentazione, a disposizione degli studenti. Le esercitazioni sono volte alla determinazione di specie vegetali in aula dal docente o durante escursioni in campo
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni è fortemente consigliata ma non obbligatoria
Bibliografia
Elementi di Botanica e Habitat e Habitat vegetali Per l’interpretazione scientico-naturalistica del paesaggio vegetale, Giovanna Barbieri
Al-Snafi, A. E. 2016. Medical importance of Cupressus sempervirens-A review. - IOSR Journal of Pharmacy 6: 66–76.
Bellingham, P., Arnst, E., Clarkson, B., Etherington, T., Forester, L., Shaw, W., Sprague, R., Wiser, S. and Peltzer, D. 2023. The right tree in the right place? A major economic tree species poses major ecological threats. - Biological Invasions 25: 39–60.
Burrows, G., Meagher, P. and Heady, R. 2007. An anatomical assessment of branch abscission and branch-base hydraulic architecture in the endangered Wollemia nobilis. - Annals of Botany 99: 609–623.
Caudullo, G., Welk, E. and San-Miguel-Ayanz, J. 2017. Chorological maps for the main European woody species. - Data in Brief 12: 662–666.
Crook, M. and Ennos, A. 1996. The anchorage mechanics of deep rooted larch, Larix europea× L. japonica. - Journal of Experimental Botany 47: 1509–1517.
Dörken, V. M., Ladd, P. G. and Parsons, R. F. 2023. Leaf dimorphism in Cupressus nootkatensis D. Don and Cupressus vietnamensis (Farjon & TH Nguyên) Silba (Cupressaceae) and its ecological and evolutionary significance. - Trees 37: 1267–1279.
Heinken, T., Diekmann, M., Liira, J., Orczewska, A., Schmidt, M., Brunet, J., Chytrý, M., Chabrerie, O., Decocq, G., De Frenne, P., Dřevojan, P., Dzwonko, Z., Ewald, J., Feilberg, J., Graae, B. J., Grytnes, J.-A., Hermy, M., Kriebitzsch, W.-U., Laiviņš, M., Lenoir, J., Lindmo, S., Marage, D., Marozas, V., Niemeyer, T., Paal, J., Pyšek, P., Roosaluste, E., Sádlo, J., Schaminée, J. H. J., Tyler, T., Verheyen, K., Wulf, M. and Vanneste, T. 2022. The European Forest Plant Species List (EuForPlant): Concept and applications. - Journal of Vegetation Science 33: e13132.
Ioannidis, K., Tsakaldimi, M., Koutsovoulou, K., Daskalakou, E. N. and Ganatsas, P. 2021. Effect of Seedling Provenance and Site Heterogeneity on Abies cephalonica Performance in a Post-Fire Environment. - Sustainability 13: 6097.
Mackenthun, G. 2015. The world’s oldest living tree discovered in Sweden? A critical review. - New Journal of Botany 5: 200–204.
Mauri, A., Girardello, M., Strona, G., Beck, P. S. A., Forzieri, G., Caudullo, G., Manca, F. and Cescatti, A. 2022. EU-Trees4F, a dataset on the future distribution of European tree species. - Scientific Data 9: 37.
Rogers, G. K. 2021. Bald Cypress knees, Taxodium distichum (Cupressaceae): An anatomical study, with functional implications. - Flora 278: 151788.
Tatsuhara, S., Yamada, K., Akashi, H. and Takeuchi, K. 2020. Use of wild sugi (Cryptomeria japonica) trees in Mikawa Area, Aga Town, Niigata Prefecture, Japan. in press.
Thakur, M., Sobti, R. and Kaur, T. 2023. Medicinal and biological potential of Thuja occidentalis: A comprehensive review. - Asian Pacific Journal of Tropical Medicine 16: 148–161.
ZOOLOGIA GENERALE E SISTEMATICA
MARZIO ZAPPAROLI
Secondo Semestre
6
BIO/05
Obiettivi formativi
Partendo dal più generale concetto di biodiversità e del suo significato, il corso intende fornire secondo una visione comparativa ed evolutiva i concetti fondamentali per comprendere: i) i livelli di organizzazione del mondo animale (popolazioni, specie, comunità, ecosistemi); ii) la distribuzione della biodiversità animale nello spazio e nel tempo e le sue dinamiche; iii) l’organizzazione morfologica, la biologia e l’ecologia dei gruppi di metazoi invertebrati di maggior successo evolutivo sul Pianeta.
Fornire agli studenti i concetti, gli strumenti analitici e le istruzioni organizzative di base per saper risolvere i problemi di tipo ingegneristico nel settore delle costruzioni forestali e del rilievo del territorio
Costruzioni forestali
Competenze professionali. Progetto, direzione dei lavori, collaudo. Elaborati progettuali e documenti di contabilità. Richiami di statica grafica, momenti statici e di inerzia delle sezioni, raggio di inerzia, modulo di resistenza. Legge di Hooke, comportamento dei corpi reali sotto carico, problemi di progetto e di verifica delle strutture: metodi delle tensioni ammissibili e agli stati limite ultimi e di esercizio. Analisi dei carichi, carico neve, carico vento. Studio delle travi inflesse, determinazione delle reazioni vincolari e dei diagrammi delle sollecitazioni, calcolo delle deformazioni. calcolo di verifica e di progetto delle travi isostatiche e dei solai in legno con i metodi delle tensioni ammissibili e degli stati limite. Travi reticolari isostatiche.
Fondazioni, verifica di stabilità delle strutture verticali sottoposte a presso-flessione. Solidi caricati di punta. Dimensionamento delle strutture di copertura. Flessione deviata. Spinta delle terre, muri di sostegno. Progetto e verifica di un muro di sostegno a gravità. Scale, tetti, solai. Leganti e malte e loro impiego.
Rilievo e rappresentazione del territorio in ambiente montano
Superfici di riferimento, angolo, distanza, quota, dislivello, pendenza. Teodolite: condizioni di rettifica, eccentricità dell’alidada, eccentricità del cannocchiale, zenit strumentale, reiterazione, regola di Bessel, messa in stazione. Sistemi di misura degli angoli e conversioni angolari. Misura degli angoli e della distanza. Metodi di riattacco: Intersezione in avanti, intersezione inversa, apertura a terra. Poligonali aperta semplice, aperta tra due punti noti, aperta tra quattro punti noti, poligonale chiusa. Verifiche e compensazioni delle poligonali. Rilievo di dettaglio. Livelli, livellazioni geometriche, livellazione tacheometrica e con stazione totale, livellazione trigonometrica. Livellazione raggiante, livellazione longitudinale. Restituzione grafica del rilievo: piano quotato, piano a curve di livello, proiezioni UTM, Gauss Boaga e Cassini-Soldner.
Modalità Esame
Ai fini dell'attribuzione del voto si tiene conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e della chiarezza espositiva.
Testi adottati
Appunti dalle lezioni e materiale didattico fornito dal docente durante il corso;
Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni in aula.
Modalità di frequenza
Frequenza libera alle lezione e alle esercitazioni
Bibliografia
Articoli scientifici open access forniti dal docente
Costruzioni forestali
Competenze professionali. Progetto, direzione dei lavori, collaudo. Elaborati progettuali e documenti di contabilità. Richiami di statica grafica, momenti statici e di inerzia delle sezioni, raggio di inerzia, modulo di resistenza. Legge di Hooke, comportamento dei corpi reali sotto carico, problemi di progetto e di verifica delle strutture: metodi delle tensioni ammissibili e agli stati limite ultimi e di esercizio. Analisi dei carichi, carico neve, carico vento. Studio delle travi inflesse, determinazione delle reazioni vincolari e dei diagrammi delle sollecitazioni, calcolo delle deformazioni. calcolo di verifica e di progetto delle travi isostatiche e dei solai in legno con i metodi delle tensioni ammissibili e degli stati limite. Travi reticolari isostatiche.
Fondazioni, verifica di stabilità delle strutture verticali sottoposte a presso-flessione. Solidi caricati di punta. Dimensionamento delle strutture di copertura. Flessione deviata. Spinta delle terre, muri di sostegno. Progetto e verifica di un muro di sostegno a gravità. Scale, tetti, solai. Leganti e malte e loro impiego.
Rilievo e rappresentazione del territorio in ambiente montano
Superfici di riferimento, angolo, distanza, quota, dislivello, pendenza. Teodolite: condizioni di rettifica, eccentricità dell’alidada, eccentricità del cannocchiale, zenit strumentale, reiterazione, regola di Bessel, messa in stazione. Sistemi di misura degli angoli e conversioni angolari. Misura degli angoli e della distanza. Metodi di riattacco: Intersezione in avanti, intersezione inversa, apertura a terra. Poligonali aperta semplice, aperta tra due punti noti, aperta tra quattro punti noti, poligonale chiusa. Verifiche e compensazioni delle poligonali. Rilievo di dettaglio. Livelli, livellazioni geometriche, livellazione tacheometrica e con stazione totale, livellazione trigonometrica. Livellazione raggiante, livellazione longitudinale. Restituzione grafica del rilievo: piano quotato, piano a curve di livello, proiezioni UTM, Gauss Boaga e Cassini-Soldner.
Modalità Esame
Ai fini dell'attribuzione del voto si tiene conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e della chiarezza espositiva.
Testi adottati
Appunti dalle lezioni e materiale didattico fornito dal docente durante il corso;
Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni in aula.
Modalità di frequenza
Frequenza libera alle lezione e alle esercitazioni
Bibliografia
Articoli scientifici open access forniti dal docente
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119433 - ESAMI A SCELTA
Primo Semestre
12
119434 - LINGUA INGLESE (B2)
Primo Semestre
4
L-LIN/12
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere
119435 - TIROCINIO ESTERNO
Primo Semestre
4
119488 - SELVICULTURA
Primo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Acquisire conoscenze di base sui trattamenti selvicolturali e sul loro impatto, sulla persistenza e sul rispetto dei principi di gestione forestale sostenibile. Acquisire conoscenze sulla silvicoltura, concentrandosi in particolare sui limiti delle conoscenze attuali e sulle sfide affrontate dalla scienza forestale e dalla tecnica forestale. Sviluppare competenze per la tipizzazione e la diagnosi selvicolturale dei popolamenti forestali come base per lo sviluppo di progetti di pianificazione ed esecuzione. Acquisire capacità sufficienti di lettura e comprensione critica della letteratura forestale e sviluppare capacità per la prescrizione dei trattamenti selvicolturali, la loro pianificazione, attuazione e valutazione.
119504 - INCENDIOS FORESTALES
Primo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Offrire una visione teorico/pratica di base in relazione ai seguenti ambiti: ecologia del fuoco, rilevazione e prevenzione ed estinzione degli incendi boschivi. Offrire una prospettiva globale della situazione lavorativa relativa alla materia, esponendo le diverse possibilità occupazionali nei settori pubblico e privato.
119503 - PLAGAS Y ENFERMEDADES FORESTALES
Primo Semestre
6
AGR/12
Obiettivi formativi
Insegnare allo studente come riconoscere i parassiti e le malattie che colpiscono le foreste e i sistemi naturali. Consentire allo studente di differenziare i processi di influenza di parassiti e malattie nell'uso e nella conservazione dei sistemi forestali. Effettuare l'identificazione e la diagnosi dei danni più comuni generati dagli agenti biotici e abiotici nell'ambiente forestale e naturale. Proporre l'applicazione di tecniche e strategie di base per la prevenzione di parassiti e malattie e dei mezzi disponibili per evitare o ridurre i danni, controllarli e combatterli.
119505 - PLANIFICACIóN DEL TERRITORIO Y PAISAJE
Primo Semestre
6
ICAR/15
Obiettivi formativi
Comprendere cos'è un piano di gestione del territorio, il suo significato, i documenti che lo compongono, la sua elaborazione e le figure giuridiche esistenti che possono essere utilizzate nel territorio. Individuare i problemi e definire l'ambito o gli ambiti ai quali la diagnosi deve essere adeguata, le determinazioni del piano e le istituzioni preposte alla gestione. Acquisire le conoscenze di base degli elementi che definiscono il paesaggio, così come il suo design. Scopri vari aspetti del paesaggio e della sua storia; definizioni, cartografia, banche dati, progettazione del paesaggio e architettura.
119437 - ELABORATO FINALE
Secondo Semestre
4
119507 - ORDENACIóN DE MONTES
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Obiettivo del corso è la comprensione dei metodi, dei modelli e degli strumenti per l’assestamento, la pianificazione e la gestione applicati ai popolamenti forestali e alle altre risorse dell’azienda forestale. Verrà anche illustrato come sviluppare, applicare e dirigere progetti di gestione, piani di rilievo dendrometrico o piani tecnici per la gestione delle risorse forestali e come prendere decisioni riguardanti la gestione forestale sostenibile. Il corso comprenderà anche l’apprendimento dei fondamenti e dei criteri della certificazione forestale.
119506 - PASCICULTURA Y SISTEMAS AGROFORESTALES
Secondo Semestre
6
AGR/02
Obiettivi formativi
Identificare, conoscere e comprendere i principali pascoli naturali attraverso la loro tipizzazione funzionale e la loro caratterizzazione fitosociologica. Identificare e conoscere le principali specie di interesse per il pascolo e la loro capacità di carico (produzione, valore nutritivo e appetibilità). Proporre e progettare azioni di miglioramento dei pascoli e dei sistemi agroforestali quali ammendanti del suolo, fertilizzazione, irrigazione. Quantificare la produzione dei sistemi e proporre e calcolare i sistemi di utilizzo ottimale e la loro gestione per la loro protezione, conservazione e uso sostenibile. Proporre e progettare azioni per migliorare i pascoli e i sistemi agroforestali e pianificarne l'uso, quantificando domanda e offerta.
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119436 - PROGETTAZIONE ASSISTITA CAD
MARCO ROMANIMARCO ROMANI
Primo Semestre
9
Obiettivi formativi
Il corso mira a dotare gli studenti degli strumenti metodologici utili alla redazione di un corretto disegno tecnico mediante l'utilizzo di sistemi CAD Computer Aided Design) sia in 2D che in 3D; con particolare attenzione agli edifici e alle infrastrutture di interesse agro-salvo-pastorale e turistico -ricettivo per l'ambiente montano.
Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
- Conoscenza e capacità di comprensione degli elaborati tecnici sviluppati mediante l'utilizzo di sistemi CAD (Dublino 1);
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate per il corretto utilizzo dei comandi base di sistemi CAD (Dublino 2);
- Autonomia di giudizio finalizzata all'autonomo sviluppo di una corretta strategia per l'impostazione di un elaborato tecnico mediante l'utilizzo di sistemi CAD (Dublino 3);
- Abilità comunicative finalizzate alla presentazione di elaborati tecnici completi (Dublino 4).
- Capacità di apprendimento la capacità di apprendimento degli studenti tramite la discussione continua di esempi reali e il confronto reciproco (Dublino 5).
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti matematici e computazionali di base al fine di essere in grado di studiare, analizzare e discutere situazioni e fenomeni reali attraverso l'utilizzo di modelli matematici e appropriati strumenti computazionali. La conoscenza delle nozioni di base della matematica e dell'algebra lineare, lo studio analitico delle funzioni a una e più variabili, il calcolo integrale e la programmazione lineare, consentiranno agli studenti di impostare, saper elaborare e mettere in pratica soluzioni a problemi reali attraverso la selezione di appropriati modelli matematici e informatici.
MATEMATICA I
LUCA SECONDI
Primo Semestre
4
MAT/05
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti matematici e computazionali di base al fine di essere in grado di studiare, analizzare e discutere situazioni e fenomeni reali attraverso l'utilizzo di modelli matematici e appropriati strumenti computazionali. La conoscenza delle nozioni di base della matematica e dell'algebra lineare, lo studio analitico delle funzioni a una e più variabili, il calcolo integrale e la programmazione lineare, consentiranno agli studenti di impostare, saper elaborare e mettere in pratica soluzioni a problemi reali attraverso la selezione di appropriati modelli matematici e informatici.
Nozione di funzione e proprietà. Funzioni algebriche: funzioni lineari, quadratiche, polinomiali, funzioni potenza e funzioni razionali. Funzioni trascendenti: funzioni esponenziali e logaritmiche. Introduzione alle funzioni trigonometriche. La composizione funzionale. L’inversione funzionale. La definizione a tratti. Introduzione alla modellistica per sistemi a tempo discreto. Introduzione ai modelli lineari: il modello di regressione lineare semplice; misure di associazione lineare.
Algebra lineare: vettori, spazi vettoriali, rappresentazione geometrica dei vettori, dipendenza e indipendenza lineare. Matrici e determinanti. Rango di una matrice. Operazioni sulle matrici. Sistemi di equazioni lineari. Teorema di Rouché-Capelli. Regola di Cramer. Autovalori e autovettori.
Definizione di limite, proprietà e calcolo dei limiti. Limiti di funzioni, continuità e asintoti. Studio qualitativo delle funzioni.
Definizione e calcolo delle derivate: funzioni algebriche e funzioni trascendenti. Crescenza e decrescenza. Minimi e massimi. Concavità e convessità. Sviluppo di Taylor. Cenni alle derivate parziali.
Calcolo integrale: definizione di integrale, proprietà dell’integrale. Integrale indefinito. Integrazione per parti, integrazione per sostituzione. Integrali definiti.
Modalità Esame
L'esame consiste in una PROVA SCRITTA che comprende quesiti pratici e teorici e si intende superato conseguendo un voto almeno pari a 18/30.
La prova scritta è strutturata con lo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati nel corso e la capacità di applicare correttamente le nozioni teoriche nella risoluzione di esercizi.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza teorica degli argomenti e della capacità di applicare correttamente i concetti e le nozioni teoriche nella risoluzione degli esercizi.
La PROVA ORALE è facoltativa. Ogni studente che abbia superato la prova scritta (conseguendo un voto almeno pari a 18/30) può comunque sostenere la prova orale.
Testi adottati
TESTO DI RIFERIMENTO:
Cea D., Secondi L. Elementi di Statistica e Matematica. Per le scienze applicate. Libreria universitaria Edizioni, 2022
Di Pietro M, Milliani S, Secondi L., Esercizi e Applicazioni di Statistica e matematica. Libreria universitaria Edizioni, 2024
-Materiale didattico e esercitazioni messe a disposizione disponibili nel Portale dello studente.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali (48 ore)
Esercitazioni (8 ore)
Modalità di frequenza
Il corso è strutturato in lezioni di didattica frontale ed esercitazioni, per le quali è fortemente raccomandata la frequenza da parte degli studenti. Le lezioni e le esercitazioni in aula consentiranno agli studenti di acquisire gli strumenti metodologici tipici del corso attraverso il riferimento ad applicazioni numeriche e applicate.
Bibliografia
• Abate M. (2017) Matematica e Statistica. Le basi per le scienze della vita. Mc-Graw Hill Education
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2013) Algebra lineare e geometria analitica. Eserciziario. Pearson
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2019) Algebra lineare e geometria analitica. Pearson
• Annaratone S. (2017) Matematica sul campo. Metodi ed esempi per le scienze della vita. Pearson
• Bigatti A.M., Robbiano L. (2014) Matematica di base. Casa Editrice Ambrosiana
• Biggeri, L., Bini, M., Coli, A., Grassini, L., Maltagliati, M. (2012). Statistica per le decisioni aziendali. Pearson
• Bodine E.N., Lenhart S, Gross L.J., (2017) Matematica per le scienze della vita. UTET università
• Bonino D, Crucinio F.R, Fontana R, Pellerey F (2017) Elementi di statistica per l’ingegneria e l’architettura. Società editrice Esculapio
• Borra S, Di Ciaccio A. (2008) Statistica. Metodologie per le scienze economiche e sociali. Mc-Graw Hill
• Bramanti M., Pagani C.D., Salsa S. (2008). Analisi Matematica I. Zanichelli
• Cicchitelli G., D’Urso P., Minozzo M. (2018) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Cicchitelli, G. (2012) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Guerraggio A. (2018) Matematica per le scienze. Pearson
• Hass J., Weir M.D., Thomas G.B. (2014) Analisi matematica 1. Pearson
• Leoni R. (1998) Introduzione alla statistica descrittiva. Libreria Alfani Editrice
• Leti G. (1983) Statistica descrittiva. Il Mulino
• Marucci A. (2016) Lezioni di matematica generale. Edizioni Sette Città
• Monti A.C. (2008) Introduzione alla statistica. Edizioni Scientifiche Italiane
• Piccolo D. (1998) Statistica. Il Mulino
• Stock J.H., Watson M.K. (2012) Introduzione all’econometria. Pearson
• Villani V., Gentili G. (2012). Matematica. Comprendere e interpretare fenomeni delle scienze della vita. McGrawHill (Quinta edizione).
• Whitlock M., Schulter D. (2022) Analisi statistica dei dati biologici. Zanichelli
Nozione di funzione e proprietà. Funzioni algebriche: funzioni lineari, quadratiche, polinomiali, funzioni potenza e funzioni razionali. Funzioni trascendenti: funzioni esponenziali e logaritmiche. Introduzione alle funzioni trigonometriche. La composizione funzionale. L’inversione funzionale. La definizione a tratti. Introduzione alla modellistica per sistemi a tempo discreto. Introduzione ai modelli lineari: il modello di regressione lineare semplice; misure di associazione lineare.
Algebra lineare: vettori, spazi vettoriali, rappresentazione geometrica dei vettori, dipendenza e indipendenza lineare. Matrici e determinanti. Rango di una matrice. Operazioni sulle matrici. Sistemi di equazioni lineari. Teorema di Rouché-Capelli. Regola di Cramer. Autovalori e autovettori.
Definizione di limite, proprietà e calcolo dei limiti. Limiti di funzioni, continuità e asintoti. Studio qualitativo delle funzioni.
Definizione e calcolo delle derivate: funzioni algebriche e funzioni trascendenti. Crescenza e decrescenza. Minimi e massimi. Concavità e convessità. Sviluppo di Taylor. Cenni alle derivate parziali.
Calcolo integrale: definizione di integrale, proprietà dell’integrale. Integrale indefinito. Integrazione per parti, integrazione per sostituzione. Integrali definiti.
Modalità Esame
L'esame consiste in una PROVA SCRITTA che comprende quesiti pratici e teorici e si intende superato conseguendo un voto almeno pari a 18/30.
La prova scritta è strutturata con lo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati nel corso e la capacità di applicare correttamente le nozioni teoriche nella risoluzione di esercizi.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza teorica degli argomenti e della capacità di applicare correttamente i concetti e le nozioni teoriche nella risoluzione degli esercizi.
La PROVA ORALE è facoltativa. Ogni studente che abbia superato la prova scritta (conseguendo un voto almeno pari a 18/30) può comunque sostenere la prova orale.
Testi adottati
TESTO DI RIFERIMENTO:
Cea D., Secondi L. Elementi di Statistica e Matematica. Per le scienze applicate. Libreria universitaria Edizioni, 2022
Di Pietro M, Milliani S, Secondi L., Esercizi e Applicazioni di Statistica e matematica. Libreria universitaria Edizioni, 2024
-Materiale didattico e esercitazioni messe a disposizione disponibili nel Portale dello studente.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali (48 ore)
Esercitazioni (8 ore)
Modalità di frequenza
Il corso è strutturato in lezioni di didattica frontale ed esercitazioni, per le quali è fortemente raccomandata la frequenza da parte degli studenti. Le lezioni e le esercitazioni in aula consentiranno agli studenti di acquisire gli strumenti metodologici tipici del corso attraverso il riferimento ad applicazioni numeriche e applicate.
Bibliografia
• Abate M. (2017) Matematica e Statistica. Le basi per le scienze della vita. Mc-Graw Hill Education
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2013) Algebra lineare e geometria analitica. Eserciziario. Pearson
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2019) Algebra lineare e geometria analitica. Pearson
• Annaratone S. (2017) Matematica sul campo. Metodi ed esempi per le scienze della vita. Pearson
• Bigatti A.M., Robbiano L. (2014) Matematica di base. Casa Editrice Ambrosiana
• Biggeri, L., Bini, M., Coli, A., Grassini, L., Maltagliati, M. (2012). Statistica per le decisioni aziendali. Pearson
• Bodine E.N., Lenhart S, Gross L.J., (2017) Matematica per le scienze della vita. UTET università
• Bonino D, Crucinio F.R, Fontana R, Pellerey F (2017) Elementi di statistica per l’ingegneria e l’architettura. Società editrice Esculapio
• Borra S, Di Ciaccio A. (2008) Statistica. Metodologie per le scienze economiche e sociali. Mc-Graw Hill
• Bramanti M., Pagani C.D., Salsa S. (2008). Analisi Matematica I. Zanichelli
• Cicchitelli G., D’Urso P., Minozzo M. (2018) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Cicchitelli, G. (2012) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Guerraggio A. (2018) Matematica per le scienze. Pearson
• Hass J., Weir M.D., Thomas G.B. (2014) Analisi matematica 1. Pearson
• Leoni R. (1998) Introduzione alla statistica descrittiva. Libreria Alfani Editrice
• Leti G. (1983) Statistica descrittiva. Il Mulino
• Marucci A. (2016) Lezioni di matematica generale. Edizioni Sette Città
• Monti A.C. (2008) Introduzione alla statistica. Edizioni Scientifiche Italiane
• Piccolo D. (1998) Statistica. Il Mulino
• Stock J.H., Watson M.K. (2012) Introduzione all’econometria. Pearson
• Villani V., Gentili G. (2012). Matematica. Comprendere e interpretare fenomeni delle scienze della vita. McGrawHill (Quinta edizione).
• Whitlock M., Schulter D. (2022) Analisi statistica dei dati biologici. Zanichelli
119491 - BOTANICA
-
10
-
-
Obiettivi formativi
L'obiettivo di questo corso è di sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione delle diversità vegetali e delle metodi di identificazione dei diversi taxa. Queste conoscenze e competenze saranno applicate nella comprensione dei metodi di riconoscimento delle piante. Inoltre, il corso si propone di fornire approfondimenti ed esempi relativi alla componente vegetale della realtà italiana ed europea. Tra gli obiettivi c'è quello di sviluppare la capacità di giudizio e di comunicazione indipendenti sui vari aspetti trattati durante il corso. Inoltre, lo studente svilupperà le competenze per conoscere il mondo delle piante che gli saranno utili nel proseguimento del suo corso di studi.
BIOLOGIA VEGETALE
ELISA OVIDI
Primo Semestre
6
BIO/01
Obiettivi formativi
L'obiettivo di questo corso è quello di sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione della citologia, dell'anatomia e della morfologia delle piante. Queste conoscenze e competenze saranno applicate alla comprensione del meccanismo di funzionamento degli organismi vegetali in termini di attività fotosintetica, di trasporto dell'acqua e processi riproduttivi.Tra gli obiettivi c'è quello di sviluppare la capacità di giudizio e di comunicazione indipendenti sui vari aspetti trattati durante il corso. Inoltre, lo studente acquisirà le competenze per conoscere il mondo delle piante che gli saranno utili nel proseguimento del corso di studi.
Gli organismi vegetali
La nozione di organismo vegetale. La biodiversità. Piante e uomo: aspetti ecologici, economici e sociali
La cellula vegetale
La parete cellulare: biosintesi, struttura, composizione chimica e funzione.
La membrana citoplasmatica: struttura, composizione chimica e funzione.
Il nucleo ed il nucleolo. Mitocondri, microcorpi, dictiosomi. I plastidi. Il cloroplasto: aspetti strutturali e funzionali. La fotosintesi. Aspetti fisiologici del processo di fotosintesi. Il citoscheletro: i microtubuli, i microfilamenti, proteine associate strutturali e motori molecolari. Aspetti peculiari del processo di divisione cellulare: la banda preprofasica, il fuso mitotico, il fragmoplasto.
Piante: struttura e funzione
Tessuti vegetali. Tessuti meristematici primari e secondari. Tessuti fondamentali, di sostegno, tegumentali, di assorbimento, secretori e conduttori.
La radice: funzioni della radice, struttura primaria e secondaria, radici laterali e avventizie; assorbimento dell'acqua e sali minerali. Il trasporto della linfa grezza.
Il fusto: funzioni del fusto, struttura primaria nelle monocotiledoni e dicotiledoni; cambio cribro vascolare, struttura secondaria; sughero, fellogeno e felloderma.
La foglia: forma, struttura e funzione; epidermide, mesofillo, fasci conduttori; lo stoma: anatomia e meccanismo stomatico. Il trasporto della linfa elaborata.
Il fiore: il gineceo e l'androceo. L'impollinazione.
Il frutto: sviluppo dell'embrione; endosperma; sviluppo del frutto.
Il seme: aspetti strutturali; la disseminazione.
Modalità Esame
L'obiettivo della prova orale è verificare la capacità di apprendimento della materia, la capacità di saper ragionare sugli argomenti trattati nel Corso e la capacità di esposizione.
Per l’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Testi adottati
Testi di riferimento per la Biologia Vegetale:
- Pasqua G., Abbate G., Forni C., Botanica Generale e Diversità Vegetale, Piccin Editore, Padova.
- Mauseth J.D., Botanica (parte generale), Idelson Gnocchi Editori, Napoli.
- Rost T.L., Barbour M.G., Stocking C.R., Murphy T.M., Biologia delle Piante,
Zanichelli Editore, Bologna.
Il Docente mette a disposizione tutte le diapositive ed i filmati mostrati durante il Corso.
Modalità di svolgimento
Il Corso si svolgerà in modalità tradizionale con lezioni in presenza (40 ore). L'insegnamento consisterà di lezioni durante il quale il Docente esporrà gli argomenti riportati nel programma del Corso. Tutte le diapositive mostrate durante le lezioni saranno a disposizione degli studenti sulla piattaforma moodle.
Saranno condotte lezioni in laboratorio (8 ore) allo scopo di far acquisire allo studente esperienze pratiche e di stimolare all'apprendimento della materia.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni è facoltativa. Il Docente auspica la presenza degli studenti, utile per migliorare la loro capacità di apprendimento
Gli organismi vegetali
La nozione di organismo vegetale. La biodiversità. Piante e uomo: aspetti ecologici, economici e sociali
La cellula vegetale
La parete cellulare: biosintesi, struttura, composizione chimica e funzione.
La membrana citoplasmatica: struttura, composizione chimica e funzione.
Il nucleo ed il nucleolo. Mitocondri, microcorpi, dictiosomi. I plastidi. Il cloroplasto: aspetti strutturali e funzionali. La fotosintesi. Aspetti fisiologici del processo di fotosintesi. Il citoscheletro: i microtubuli, i microfilamenti, proteine associate strutturali e motori molecolari. Aspetti peculiari del processo di divisione cellulare: la banda preprofasica, il fuso mitotico, il fragmoplasto.
Piante: struttura e funzione
Tessuti vegetali. Tessuti meristematici primari e secondari. Tessuti fondamentali, di sostegno, tegumentali, di assorbimento, secretori e conduttori.
La radice: funzioni della radice, struttura primaria e secondaria, radici laterali e avventizie; assorbimento dell'acqua e sali minerali. Il trasporto della linfa grezza.
Il fusto: funzioni del fusto, struttura primaria nelle monocotiledoni e dicotiledoni; cambio cribro vascolare, struttura secondaria; sughero, fellogeno e felloderma.
La foglia: forma, struttura e funzione; epidermide, mesofillo, fasci conduttori; lo stoma: anatomia e meccanismo stomatico. Il trasporto della linfa elaborata.
Il fiore: il gineceo e l'androceo. L'impollinazione.
Il frutto: sviluppo dell'embrione; endosperma; sviluppo del frutto.
Il seme: aspetti strutturali; la disseminazione.
Modalità Esame
L'obiettivo della prova orale è verificare la capacità di apprendimento della materia, la capacità di saper ragionare sugli argomenti trattati nel Corso e la capacità di esposizione.
Per l’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Testi adottati
Testi di riferimento per la Biologia Vegetale:
- Pasqua G., Abbate G., Forni C., Botanica Generale e Diversità Vegetale, Piccin Editore, Padova.
- Mauseth J.D., Botanica (parte generale), Idelson Gnocchi Editori, Napoli.
- Rost T.L., Barbour M.G., Stocking C.R., Murphy T.M., Biologia delle Piante,
Zanichelli Editore, Bologna.
Il Docente mette a disposizione tutte le diapositive ed i filmati mostrati durante il Corso.
Modalità di svolgimento
Il Corso si svolgerà in modalità tradizionale con lezioni in presenza (40 ore). L'insegnamento consisterà di lezioni durante il quale il Docente esporrà gli argomenti riportati nel programma del Corso. Tutte le diapositive mostrate durante le lezioni saranno a disposizione degli studenti sulla piattaforma moodle.
Saranno condotte lezioni in laboratorio (8 ore) allo scopo di far acquisire allo studente esperienze pratiche e di stimolare all'apprendimento della materia.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni è facoltativa. Il Docente auspica la presenza degli studenti, utile per migliorare la loro capacità di apprendimento
Bibliografia
Vedi Testi
119514 - FISICA
-
10
-
-
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: le nozioni di base di fisica utili per inquadrare correttamente i temi forestali-ambientali e delle scienze naturali. Il corso introduce alla definizione, comprensione e all’uso delle grandezze fisiche e delle leggi fisiche fondamentali ed alla loro applicazione a processi e fenomeni di interesse delle scienze forestali-ambientali.
Applicazione pratica delle conoscenze acquisite: il corso si prefigge anche di far acquisire agli studenti la capacità di analizzare dei dati attraverso una semplice, ma rigorosa trattazione modellistica e matematica volta a familiarizzare gli studenti con rappresentazioni grafiche e stime delle scale delle grandezze e dei fenomeni fisici.
FISICA I
SIMONE SPADINI
Primo Semestre
5
FIS/07
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: le nozioni di base di fisica utili per inquadrare correttamente i temi forestali-ambientali e delle scienze naturali. Il corso introduce alla definizione, comprensione e all’uso delle grandezze fisiche e delle leggi fisiche fondamentali ed alla loro applicazione a processi e fenomeni di interesse delle scienze forestali-ambientali.
Applicazione pratica delle conoscenze acquisite: il corso si prefigge anche di far acquisire agli studenti la capacità di analizzare dei dati attraverso una semplice, ma rigorosa trattazione modellistica e matematica volta a familiarizzare gli studenti con rappresentazioni grafiche e stime delle scale delle grandezze e dei fenomeni fisici.
1) Introduzione:
- Modelli, teorie, leggi, misure e incertezze. Unità di misura (Sistema Internazionale)
- Scalari, vettori e operazioni tra di essi
2) Basi di cinematica:
- Vettori posizione, velocità, accelerazione
- Moto rettilineo, scomposizione del moto
3) Dinamica
- Leggi di Newton
- Applicazioni, forze d'attrito, normale, peso, legge di Hooke
- Moti periodici, moto circolare uniforme, moto armonico
4) Lavoro ed energia
- Definizione di lavoro, potenza
- Forze conservative, energia potenziale, conservazione dell'energia meccanica
5) Urti e quantità di moto
- Urti elastici e anaelastici
- conservazione della quantità di moto
6) Dinamica rotazionale
- Momento di inerzia
- Energia cinetica rotazionale
- Momento angolare e sua conservazione
7) Fluidodinamica
- Statica: pressione, legge di Stevino, principio di Pascal e di Archimede
- Fluidodinamica, equazione di Bernoulli
- Tensione superficiale e capillarità
8) Onde
- Moto ondulatorio, propagazione e caratteristiche delle onde
9) Temperatura e energia cinetica
- Scale termometriche e dilatazione termica
- Principio 0 della termodinamica
- Legge dei gas, temperatura assoluta teoria cinetica dei gas
10) Il calore
- Energia interna e trasferimento del calore
- Cambiamenti i stato e calore latente
Modalità Esame
prova orale facoltativa
per le prove parziali:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 20 - 30 ) costituite per un 20% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 80% domande di teoria
per l'intero esame:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 8 - 10 ) costituite per un 60% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 40% domande di teoria
Testi adottati
si consiglia il testo Fisica-Walker-James-S, Modelli teorici e problem solving. vol 1 come supporto per la comprensione degli argomenti trattati a lezione,
e i testi universitari
Gettys fisica. Meccanica, termodinamica (Vol. 1) per il solo approfondimento.
le slide disponibili sono presenti su moodle
Modalità di svolgimento
lezioni frontali
Modalità di frequenza
le modalità vengono stabilite dal dipartimento del corso di laurea
1) Introduzione:
- Modelli, teorie, leggi, misure e incertezze. Unità di misura (Sistema Internazionale)
- Scalari, vettori e operazioni tra di essi
2) Basi di cinematica:
- Vettori posizione, velocità, accelerazione
- Moto rettilineo, scomposizione del moto
3) Dinamica
- Leggi di Newton
- Applicazioni, forze d'attrito, normale, peso, legge di Hooke
- Moti periodici, moto circolare uniforme, moto armonico
4) Lavoro ed energia
- Definizione di lavoro, potenza
- Forze conservative, energia potenziale, conservazione dell'energia meccanica
5) Urti e quantità di moto
- Urti elastici e anaelastici
- conservazione della quantità di moto
6) Dinamica rotazionale
- Momento di inerzia
- Energia cinetica rotazionale
- Momento angolare e sua conservazione
7) Fluidodinamica
- Statica: pressione, legge di Stevino, principio di Pascal e di Archimede
- Fluidodinamica, equazione di Bernoulli
- Tensione superficiale e capillarità
8) Onde
- Moto ondulatorio, propagazione e caratteristiche delle onde
9) Temperatura e energia cinetica
- Scale termometriche e dilatazione termica
- Principio 0 della termodinamica
- Legge dei gas, temperatura assoluta teoria cinetica dei gas
10) Il calore
- Energia interna e trasferimento del calore
- Cambiamenti i stato e calore latente
Modalità Esame
prova orale facoltativa
per le prove parziali:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 20 - 30 ) costituite per un 20% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 80% domande di teoria
per l'intero esame:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 8 - 10 ) costituite per un 60% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 40% domande di teoria
Testi adottati
si consiglia il testo Fisica-Walker-James-S, Modelli teorici e problem solving. vol 1 come supporto per la comprensione degli argomenti trattati a lezione,
e i testi universitari
Gettys fisica. Meccanica, termodinamica (Vol. 1) per il solo approfondimento.
le slide disponibili sono presenti su moodle
Modalità di svolgimento
lezioni frontali
Modalità di frequenza
le modalità vengono stabilite dal dipartimento del corso di laurea
120315 - CHIMICA GENERALE E ORGANICA
-
9
-
-
Obiettivi formativi
L’insegnamento si propone di far acquisire agli studenti le conoscenze di base della chimica generale, in particolare:
1) Conoscenza e capacità di comprensione della teoria atomica della materia, delle proprietà degli elementi e delle sostanze chimiche), della capacità delle sostanze chimiche di subire trasformazioni in altre specie, la capacità di comprendere e valutare i rapporti stechiometrici, le reazioni ed equilibri che avvengono in sistemi acquosi, le conoscenze di base della chimica organica con lo studio dei gruppi funzionali delle molecole organiche e delle biomolecole.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate allo svolgimento di esercizi di stechiometria di tipico uso in un laboratorio chimico.
3) Autonomia di giudizio nel valutare e risolvere quesiti di interesse chimico.
4) Abilità comunicative nel linguaggio scientifico proprio della chimica teorica e sperimentale.
5) Capacità di apprendere nuove tematiche scientifiche parendo dalle basi acquisite di chimica gen
CHIMICA GENERALE E ORGANICA I
NICO SANNA
Primo Semestre
6
CHIM/03
119492 - ISTITUZIONI DI ECONOMIA DELL’AZIENDA FORESTALE
FRANCESCO CARBONEFRANCESCO CARBONE
Secondo Semestre
6
AGR/01
Obiettivi formativi
Svolgere delle attività finalizzate ad accrescere la conoscenza e acquisire la comprensione del sistema forestale, che parte costituente dell'ecosistema forestale e del capitale naturale.
Accrescere le conoscenze e la complessità dell'ecosistema forestale, favorire la conoscenza degli strumenti e delle modalità con cui acquisire i dati caratterizzanti il sistema, nonché avere comprensione di come attuare le azioni nel sistema.
Introdurre le metodologie e gli strumenti disponibili per poter definire lo stato degli ecosistemi forestali, nonché favorire la formulazione di giudizi di valore e di stato.
Accrescere le capacità analitiche e di esposizione nel colloquio con terzi, con particolare attenzione alla comunicazione con i non-addetti ai lavori. Curare la terminologia.
Individuare e sviluppare l'apprendimento delle criticità proprie dell'ecosistema, con riferimento al ruolo multifunzionale delle foreste
Il corso introdurrà gli studenti alla scienza del suolo, ai principi e agli approcci di indagine pedologica: analisi della cartografia disponibile, i rilievi di campo e le analisi di laboratorio. Il corso si propone di fornire le conoscenze sulla genesi ed evoluzione dei suoli e fornire la base per ulteriori studi specializzati nell'ambito della gestione delle foreste e dell’ambiente nel rispetto e nella conservazione del suolo come risorsa non rinnovabile. Saranno trattati nello specifico i suoli degli ecosistemi prativi e forestali.
In particolare il corso mira a:
1) aumentare la conoscenza del sistema suolo attraverso la comprensione delle sue funzioni e proprietà rispetto alla pedogenesi
2) aumentare la conoscenza delle possibili applicazioni della pedologia alle Scienze Forestali e Ambientali
3) acquisire la capacità di valutare i servizi ecosistemici della foresta alla luce delle proprietà del suolo
4) acquisire conoscenze del linguaggio e terminologia propri della pedologia
5) migliorare la capacità di apprendimento e conoscenza del sistema suolo e delle sue funzioni anche attraverso lo strumento dell'indagine pedologica.
1. Introduzione: storia della pedologia. Il ruolo del suolo nei vari ecosistemi prativi e forestali. Definizioni di suolo/pedon e caratteristiche morfologiche (1 CFU).
2. I fattori della pedogenesi: clima, litologia, geomorfologia, fattore biotico, antropico, tempo. (1 CFU)
3. I processi pedogenetici: alterazione, traslocazione, addizione e perdita. Specifici processi di formazione e di evoluzione del suolo. La descrizione del profilo. Gli orizzonti diagnostici di superficie e profondi. I regimi di umidità e di temperatura del suolo. I suoli forestali: caratteristiche e classificazione (1 CFU)
4. Il profilo del suolo forestale e gli orizzonti pedogenetici. Gli orizzonti subordinati. I tipi di humus e la loro classificazione. Descrizione morfologica delle seguenti proprietà del suolo e significato: il colore, la tessitura e la struttura (1 CFU)
5. Classificazione dei suoli. Sistemi di classificazione del suolo. Le caratteristiche dei suoli appartenenti agli ordini di classificazione della Soil Taxonomy. Le cause di degrado e di desertificazione dei suoli. Il consumo e l'erosione di suolo (1 CFU)
6. Esercitazioni: analisi del profilo e scheda di campo in escursione presso ambienti di particolare interesse forestale. La descrizione morfologica del suolo e analisi chimico fisiche in laboratorio (1 CFU)
Modalità Esame
Al termine delle lezioni è prevista una prova in modalità scritta. Gli esami nelle date di appello delle tre sessioni annuali sono nella modalità orale, è previsto un colloquio volto a verificare la conoscenza del suolo e del suo ruolo negli equilibri ambientali alla luce dei cambiamenti globali. La comprensione dei fattori e dei processi che sono alla base della genesi e dell’evoluzione del suolo, così come delle loro sinergie, è essenziale per definirne le caratteristiche e le qualità e per apprezzarne le funzioni di produttore di beni e di servizi. Morfologia, genesi, proprietà, classificazione e distribuzione dei suoli come corpi naturali dell'ambiente con funzioni ecosistemiche.
Testi adottati
Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini Basi di Pedologia - Edagricole
Carmelo Dazzi Fondamenti di Pedologia - Le Panseur
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno in aula con l'ausilio di presentazioni powerpoint e video (38 ore), le restanti 10 ore si svolgeranno con attività pratiche in laboratorio di Pedologia e in bosco o in aree di interesse forestale . Sono previste una o due escursioni per l'analisi morfologica del profilo del suolo
Modalità di frequenza
La frequenza della didattica frontale è facoltativa, tuttavia sono previste indagini pedologiche in campo e in laboratorio ed escursioni, ritenuti fondamentali per il raggiungimento delle abilità applicative
1. Introduzione: storia della pedologia. Il ruolo del suolo nei vari ecosistemi prativi e forestali. Definizioni di suolo/pedon e caratteristiche morfologiche (1 CFU).
2. I fattori della pedogenesi: clima, litologia, geomorfologia, fattore biotico, antropico, tempo. (1 CFU)
3. I processi pedogenetici: alterazione, traslocazione, addizione e perdita. Specifici processi di formazione e di evoluzione del suolo. La descrizione del profilo. Gli orizzonti diagnostici di superficie e profondi. I regimi di umidità e di temperatura del suolo. I suoli forestali: caratteristiche e classificazione (1 CFU)
4. Il profilo del suolo forestale e gli orizzonti pedogenetici. Gli orizzonti subordinati. I tipi di humus e la loro classificazione. Descrizione morfologica delle seguenti proprietà del suolo e significato: il colore, la tessitura e la struttura (1 CFU)
5. Classificazione dei suoli. Sistemi di classificazione del suolo. Le caratteristiche dei suoli appartenenti agli ordini di classificazione della Soil Taxonomy. Le cause di degrado e di desertificazione dei suoli. Il consumo e l'erosione di suolo (1 CFU)
6. Esercitazioni: analisi del profilo e scheda di campo in escursione presso ambienti di particolare interesse forestale. La descrizione morfologica del suolo e analisi chimico fisiche in laboratorio (1 CFU)
Modalità Esame
Al termine delle lezioni è prevista una prova in modalità scritta. Gli esami nelle date di appello delle tre sessioni annuali sono nella modalità orale, è previsto un colloquio volto a verificare la conoscenza del suolo e del suo ruolo negli equilibri ambientali alla luce dei cambiamenti globali. La comprensione dei fattori e dei processi che sono alla base della genesi e dell’evoluzione del suolo, così come delle loro sinergie, è essenziale per definirne le caratteristiche e le qualità e per apprezzarne le funzioni di produttore di beni e di servizi. Morfologia, genesi, proprietà, classificazione e distribuzione dei suoli come corpi naturali dell'ambiente con funzioni ecosistemiche.
Testi adottati
Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini Basi di Pedologia - Edagricole
Carmelo Dazzi Fondamenti di Pedologia - Le Panseur
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno in aula con l'ausilio di presentazioni powerpoint e video (38 ore), le restanti 10 ore si svolgeranno con attività pratiche in laboratorio di Pedologia e in bosco o in aree di interesse forestale . Sono previste una o due escursioni per l'analisi morfologica del profilo del suolo
Modalità di frequenza
La frequenza della didattica frontale è facoltativa, tuttavia sono previste indagini pedologiche in campo e in laboratorio ed escursioni, ritenuti fondamentali per il raggiungimento delle abilità applicative
Bibliografia
Materiale fornito dal docente – lezioni
119487 - MATEMATICA E INFORMATICA
-
10
-
-
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti matematici e computazionali di base al fine di essere in grado di studiare, analizzare e discutere situazioni e fenomeni reali attraverso l'utilizzo di modelli matematici e appropriati strumenti computazionali. La conoscenza delle nozioni di base della matematica e dell'algebra lineare, lo studio analitico delle funzioni a una e più variabili, il calcolo integrale e la programmazione lineare, consentiranno agli studenti di impostare, saper elaborare e mettere in pratica soluzioni a problemi reali attraverso la selezione di appropriati modelli matematici e informatici.
MATEMATICA II E INFORMATICA
RICCARDO VALENTINI
Primo Semestre
6
MAT/05
Obiettivi formativi
Il corso si propone di formare gli studenti nell’impiego delle equazioni differenziali e di metodi informatici per l’elaborazione ed analisi di dati, utilizzando strumenti e procedimenti dell’ultima generazione. Conoscere e saper utilizzare i principali repository di big data di interesse per il settore forestale-ambientale, anche in collegamento con la modellistica ecologica e con l’analisi territoriale ed ambientale.
L'obiettivo di questo corso è di sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione delle diversità vegetali e delle metodi di identificazione dei diversi taxa. Queste conoscenze e competenze saranno applicate nella comprensione dei metodi di riconoscimento delle piante. Inoltre, il corso si propone di fornire approfondimenti ed esempi relativi alla componente vegetale della realtà italiana ed europea. Tra gli obiettivi c'è quello di sviluppare la capacità di giudizio e di comunicazione indipendenti sui vari aspetti trattati durante il corso. Inoltre, lo studente svilupperà le competenze per conoscere il mondo delle piante che gli saranno utili nel proseguimento del suo corso di studi.
ELEMENTI DI DIVERSITà VEGETALE
VALENTINA LAGHEZZA MASCI
Primo Semestre
4
BIO/01
Obiettivi formativi
L'obiettivo di questo corso è di sviluppare le conoscenze e le capacità di comprensione delle diversità vegetali e delle metodi di identificazione dei diversi taxa. Queste conoscenze e competenze saranno applicate nella comprensione dei metodi di riconoscimento delle piante. Inoltre, il corso si propone di fornire approfondimenti ed esempi relativi alla componente vegetale della realtà italiana ed europea. Tra gli obiettivi c'è quello di sviluppare la capacità di giudizio e di comunicazione indipendenti sui vari aspetti trattati durante il corso. Inoltre, lo studente svilupperà le competenze per conoscere il mondo delle piante che gli saranno utili nel proseguimento del suo corso di studi.
Classificazione, nomenclatura e studio della variabilità vegetale. Cianobatteri, alghe, briofite. Piante vascolari senza seme: licofite e felci. Gimnosperme e Angiosperme. Funghi. Identificazione delle piante vascolari. Elementi di fitogeografia e biodiversità. Piante d’interesse economico.
Modalità Esame
L'obiettivo della prova orale è verificare la capacità di apprendimento della materia, la capacità di saper ragionare sugli argomenti trattati nel Corso e la capacità di esposizione.
Per l’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Testi adottati
- Pasqua G., Abbate G e Forni C. Botanica generale e diversità vegetale. IV edizione, PICCIN, Padova.
- Mauseth JD. BOTANICA - biodiversità. Idelson Gnocchi, Napoli
Il Docente mette a disposizione tutte le diapositive ed i filmati mostrati durante il Corso.
Modalità di svolgimento
Il Corso si svolgerà in modalità tradizionale con lezioni in presenza. L'insegnamento consisterà di lezioni durante il quale il Docente esporrà gli argomenti riportati nel programma del Corso. Tutte le diapositive mostrate durante le lezioni saranno a disposizione degli studenti sulla piattaforma moodle.
Modalità di frequenza
La frequenza del corso e delle esercitazioni non è obbligatoria. Tuttavia, la partecipazione degli studenti alle lezioni frontali e alle esercitazioni fornisce strumenti aggiuntivi all'ottenimento degli obiettivi forativi del corso.
Bibliografia
Vedi testi adottati.
Durante il corso saranno menzionati riferimenti bibliografici utili all'approfondimento; ogni riferimento citato è inserito nelle diapositive del corso disponibili agli studenti.
Classificazione, nomenclatura e studio della variabilità vegetale. Cianobatteri, alghe, briofite. Piante vascolari senza seme: licofite e felci. Gimnosperme e Angiosperme. Funghi. Identificazione delle piante vascolari. Elementi di fitogeografia e biodiversità. Piante d’interesse economico.
Modalità Esame
L'obiettivo della prova orale è verificare la capacità di apprendimento della materia, la capacità di saper ragionare sugli argomenti trattati nel Corso e la capacità di esposizione.
Per l’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Testi adottati
- Pasqua G., Abbate G e Forni C. Botanica generale e diversità vegetale. IV edizione, PICCIN, Padova.
- Mauseth JD. BOTANICA - biodiversità. Idelson Gnocchi, Napoli
Il Docente mette a disposizione tutte le diapositive ed i filmati mostrati durante il Corso.
Modalità di svolgimento
Il Corso si svolgerà in modalità tradizionale con lezioni in presenza. L'insegnamento consisterà di lezioni durante il quale il Docente esporrà gli argomenti riportati nel programma del Corso. Tutte le diapositive mostrate durante le lezioni saranno a disposizione degli studenti sulla piattaforma moodle.
Modalità di frequenza
La frequenza del corso e delle esercitazioni non è obbligatoria. Tuttavia, la partecipazione degli studenti alle lezioni frontali e alle esercitazioni fornisce strumenti aggiuntivi all'ottenimento degli obiettivi forativi del corso.
Bibliografia
Vedi testi adottati.
Durante il corso saranno menzionati riferimenti bibliografici utili all'approfondimento; ogni riferimento citato è inserito nelle diapositive del corso disponibili agli studenti.
119514 - FISICA
-
10
-
-
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: le nozioni di base di fisica utili per inquadrare correttamente i temi forestali-ambientali e delle scienze naturali. Il corso introduce alla definizione, comprensione e all’uso delle grandezze fisiche e delle leggi fisiche fondamentali ed alla loro applicazione a processi e fenomeni di interesse delle scienze forestali-ambientali.
Applicazione pratica delle conoscenze acquisite: il corso si prefigge anche di far acquisire agli studenti la capacità di analizzare dei dati attraverso una semplice, ma rigorosa trattazione modellistica e matematica volta a familiarizzare gli studenti con rappresentazioni grafiche e stime delle scale delle grandezze e dei fenomeni fisici.
FISICA II
SIMONE SPADINI
Primo Semestre
5
FIS/07
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: le nozioni di base di fisica utili per inquadrare correttamente i temi forestali-ambientali e delle scienze naturali. Il corso introduce alla definizione, comprensione e all’uso delle grandezze fisiche e delle leggi fisiche fondamentali ed alla loro applicazione a processi e fenomeni di interesse delle scienze forestali-ambientali.
Applicazione pratica delle conoscenze acquisite: il corso si prefigge anche di far acquisire agli studenti la capacità di analizzare dei dati attraverso una semplice, ma rigorosa trattazione modellistica e matematica volta a familiarizzare gli studenti con rappresentazioni grafiche e stime delle scale delle grandezze e dei fenomeni fisici.
1) Campo elettrico
- Struttura dell'atomo, cariche elettriche e legge di Coulomb
- Campo elettrico, potenziale elettrico e energia potenziale elettrica
- Capacità elettrica
2) Corrente elettrica
- Leggi di Ohm, effetto Joule, forza elettromotrice e semplici circuiti
- leggi di Kirchhoff
3) Campo magnetico
- Caratteristiche del campo magnetico, forza di Lorentz
4) Induzione elettromagnetica e leggi di Faraday
- Forza elettromotrice indotta, Legge di Faraday Neumann Henry Lentz
- Cenni di campi elettrici e magnetici variabili nel tempo
- Cenni delle proprietà magnetiche della materia
5) Onde elettromagnetiche
- Significato fisico delle equazioni di Maxwell
Modalità Esame
prova orale facoltativa
per le prove parziali:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 20 - 30 ) costituite per un 20% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 80% domande di teoria
per l'intero esame:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 8 - 10 ) costituite per un 60% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 40% domande di teoria
Testi adottati
si consiglia il testo Fisica-Walker-James-S, Modelli teorici e problem solving. vol 2 come supporto per la comprensione degli argomenti trattati a lezione,
e i testi universitari
Gettys fisica. Meccanica, elettromagnetismo (Vol. 2) per il solo approfondimento.
le slide disponibili sono presenti su moodle
Modalità di svolgimento
lezioni frontali
Modalità di frequenza
le modalità vengono stabilite dal dipartimento del corso di laurea
1) Campo elettrico
- Struttura dell'atomo, cariche elettriche e legge di Coulomb
- Campo elettrico, potenziale elettrico e energia potenziale elettrica
- Capacità elettrica
2) Corrente elettrica
- Leggi di Ohm, effetto Joule, forza elettromotrice e semplici circuiti
- leggi di Kirchhoff
3) Campo magnetico
- Caratteristiche del campo magnetico, forza di Lorentz
4) Induzione elettromagnetica e leggi di Faraday
- Forza elettromotrice indotta, Legge di Faraday Neumann Henry Lentz
- Cenni di campi elettrici e magnetici variabili nel tempo
- Cenni delle proprietà magnetiche della materia
5) Onde elettromagnetiche
- Significato fisico delle equazioni di Maxwell
Modalità Esame
prova orale facoltativa
per le prove parziali:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 20 - 30 ) costituite per un 20% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 80% domande di teoria
per l'intero esame:
la prova scritta si compone di un numero variabile di domande ( 8 - 10 ) costituite per un 60% circa di problemi per cui è richiesto lo svolgimento e il restante 40% domande di teoria
Testi adottati
si consiglia il testo Fisica-Walker-James-S, Modelli teorici e problem solving. vol 2 come supporto per la comprensione degli argomenti trattati a lezione,
e i testi universitari
Gettys fisica. Meccanica, elettromagnetismo (Vol. 2) per il solo approfondimento.
le slide disponibili sono presenti su moodle
Modalità di svolgimento
lezioni frontali
Modalità di frequenza
le modalità vengono stabilite dal dipartimento del corso di laurea
120315 - CHIMICA GENERALE E ORGANICA
-
9
-
-
Obiettivi formativi
L’insegnamento si propone di far acquisire agli studenti le conoscenze di base della chimica generale, in particolare:
1) Conoscenza e capacità di comprensione della teoria atomica della materia, delle proprietà degli elementi e delle sostanze chimiche), della capacità delle sostanze chimiche di subire trasformazioni in altre specie, la capacità di comprendere e valutare i rapporti stechiometrici, le reazioni ed equilibri che avvengono in sistemi acquosi, le conoscenze di base della chimica organica con lo studio dei gruppi funzionali delle molecole organiche e delle biomolecole.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate allo svolgimento di esercizi di stechiometria di tipico uso in un laboratorio chimico.
3) Autonomia di giudizio nel valutare e risolvere quesiti di interesse chimico.
4) Abilità comunicative nel linguaggio scientifico proprio della chimica teorica e sperimentale.
5) Capacità di apprendere nuove tematiche scientifiche parendo dalle basi acquisite di chimica gen
CHIMICA GENERALE E ORGANICA II
NICO SANNA
Primo Semestre
3
CHIM/03
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119496 - BIOLOGIA ED ECOLOGIA FORESTALE
-
18
-
-
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi. Il corso ha l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali dell’ecologia con esempi e casi studio propri dell’ambiente forestale sia italiano che globale. Bilanci energetici, cicli biogeochimici, interazioni clima-ecosistemi e cambiamenti climatici, struttura e caratteristiche degli ecosistemi forestali, biodiversità, successioni ecologiche. L’obiettivo finale è fornire gli strumenti necessari all’analisi dell’ecosistema forestale da un punto di vista ecologico, in particolare in relazione ai cicli degli elementi, le interazioni tra le sue componenti e lo studio delle sue caratteristiche ed evoluzione.
ECOLOGIA FORESTALE
RICCARDO VALENTINI
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi. Il corso ha l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali dell’ecologia con esempi e casi studio propri dell’ambiente forestale sia italiano che globale. Bilanci energetici, cicli biogeochimici, interazioni clima-ecosistemi e cambiamenti climatici, struttura e caratteristiche degli ecosistemi forestali, biodiversità, successioni ecologiche. L’obiettivo finale è fornire gli strumenti necessari all’analisi dell’ecosistema forestale da un punto di vista ecologico, in particolare in relazione ai cicli degli elementi, le interazioni tra le sue componenti e lo studio delle sue caratteristiche ed evoluzione.
119497 - MECCANIZZAZIONE FORESTALE E SICUREZZA DEI CANTIERI
DANILO MONARCADANILO MONARCA
Primo Semestre
6
AGR/09
Obiettivi formativi
Il corso si propone l'obiettivo di far conoscere la tecnologia delle macchine agricole motrici nei suoi aspetti costruttivi, funzionali e operativi. L'insegnamento sarà inoltre orientato alla risoluzione di problemi, all'analisi ed alla valutazione dei rischi, alla pianificazione di idonei interventi di prevenzione e protezione, ponendo attenzione all'approfondimento in ragione dei differenti livelli di rischio
Il corso è mutuato sul corso di Meccanica Agraria L25
The course is borrowed from Agricultural Mechanics L25
Modalità Esame
Il corso è mutuato sul corso di Meccanica Agraria L25
The course is borrowed from Agricultural Mechanics L25
Testi adottati
Il corso è mutuato sul corso di Meccanica Agraria L25
The course is borrowed from Agricultural Mechanics L25
Modalità di svolgimento
Il corso è mutuato sul corso di Meccanica Agraria L25
The course is borrowed from Agricultural Mechanics L25
Modalità di frequenza
Lezioni frontali - esercitazioni in azienda - visite guidate
119502 - MISURE FORESTALI
-
12
-
-
Obiettivi formativi
L’insegnamento intende fornire una conoscenza di base sulle possibilità d’integrazione di geodatabase di varia natura (cartografie digitali, dati telerilevati e rilievi GPS) e metodologie di elaborazione con software GIS per la realizzazione di sistemi informativi territoriali (SIT) per applicazioni forestali. Gli obiettivi del processo di apprendimento sono rivolti all’acquisizione di competenze di analisi dei principali modelli di dati utilizzati nei sistemi informativi geografici (raster e vettoriale) e la loro gestione in SIT a supporto di attività di pianificazione forestale o di monitoraggio delle risorse forestali
Al termine del corso lo studente conoscerà i principi di funzionamento dei principali strumenti dendrometrici, le modalità di misura del diametro e dell'altezza di un albero nel contesto del bosco, come calcolare i parametri dendrometrici che caratterizzano un popolamento forestale (composizione specifica, densità, fertilità stazionale, età, struttura, massa legnosa, produzione e produttività) e le principali modalità di campionamento statistico che sono alla base dell’inventario forestale alle diverse scale. Le conoscenze acquisite metteranno lo studente in condizione di scegliere, in base agli obiettivi del rilievo dendrometrico e al tipo di bosco, gli strumenti dendrometrici da utilizzare per le diverse misure da eseguire e le conseguenti procedure di elaborazione dei dati rilevati.
SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI PER LA GESTIONE FORESTALE
ANNA BARBATI
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Dendrometria e Inventariazione delle risorse forestali /
Al termine del corso lo studente conoscerà i principi di funzionamento dei principali strumenti dendrometrici, le modalità di misura del diametro e dell'altezza di un albero nel contesto del bosco, come calcolare i parametri dendrometrici che caratterizzano un popolamento forestale (composizione specifica, densità, fertilità stazionale, età, struttura, massa legnosa, produzione e produttività) e le principali modalità di campionamento statistico che sono alla base dell’inventario forestale alle diverse scale. Le conoscenze acquisite metteranno lo studente in condizione di scegliere, in base agli obiettivi del rilievo dendrometrico e al tipo di bosco, gli strumenti dendrometrici da utilizzare per le diverse misure da eseguire e le conseguenti procedure di elaborazione dei dati rilevati.
Sistemi Informativi Territoriali per la gestione forestale/
Il corso si propone di mettere lo studente nelle condizioni di sviluppare le seguenti competenze:
Conoscenza e capacità di comprensione
- Acquisizione di competenze di base di gestione di database spaziali, analisi d’immagini telerilevate e rilevamento campionario a supporto della mappatura, gestione e monitoraggio degli ecosistemi forestali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicata
- Capacità di rappresentare i risultati dell'analisi in maniera efficace tramite cartografie digitali in ambiente GIS
Autonomia di giudizio
Capacità di comprendere i risultati degli strumenti conoscitivi di tipo inventariale e cartografico utilizzati nei sistemi informativi territoriali per la gestione e il monitoraggio delle risorse forestali
Abilità comunicative
Saper comunicare con linguaggio tecnico-scientifico appropriato i concetti alla base della costruzione di sistemi informativi territoriali per la gestione e il monitoraggio delle risorse forestali
Capacità di apprendere
Sviluppare la capacità di impostare autonomamente la gestione di database spaziale e la fotointerpretazione d’immagini telerilevate a supporto della mappatura, gestione e monitoraggio degli ecosistemi forestali. Avere la capacità di attingere a diverse banche dati cartografiche, inventariali e fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.
1. Sistemi informativi Territoriali
1.1 Gestire e produrre cartografia digitale con software dedicati (GIS)
1.2 Modelli di dati GIS: vettoriale e raster
1.3 Principali fonti informative: telerilevamento, cartografia digitale, rilievi GPS, rilevamento campionario
1.4 Creazione e gestione di banche dati spaziali. Georeferenziazione. Trasformazioni tra sistemi di coordinate. Principali strumenti di analisi spaziale e editing di database. Restituzione cartografica.
2. Basi di telerilevamento
2.1 La radiazione elettromagnetica e curve di riflettanza
2.2 Principali caratteristiche dei sensori (risoluzione spaziale, risoluzione spettrale, risoluzione radiometrica, risoluzione temporale)
2.3 Ruolo della fotointerpretazione nella mappatura e inventariazione delle risorse forestali
3. Applicazioni dei sistemi informativi territoriali alla gestione forestale
3.1 Il rilevamento campionario a supporto dei piani di gestione forestale: obiettivi, campionamento soggettivo e probabilistico. Accuratezza e precisione. Dimensionamento del campione e disegni di campionamento.
3.2 Banche dati spaziali per il Piano di gestione forestale
Modalità Esame
L'esame prevede una prova scritta con esercizi relativi ai principali argomenti trattati nel corso e finalizzati principalmente all’accertamento della capacità di eseguire con software QGIS le principali operazioni di analisi e gestione di dati vettoriali e raster per finalità applicative gestionali, inventariali e di monitoraggio delle risorse forestali.
Testi adottati
Amadio G., 2012. Introduzione alla geomatica. Manuale introduttivo ai sistemi informativi geografici. Dario Flaccovio Editore.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, esercitazioni con QGIS e esercitazioni in foresta.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni (minimo 70% delle lezioni) è raccomandata ai fini del sostenimento della prova di esame.
Bibliografia
Il contributo della geomatica alle attività del terzo inventario forestale nazionale italiano INFC2015
MANUALE DI FOTOINTERPRETAZIONE | INFC 2015
RAF Italia
1. Sistemi informativi Territoriali
1.1 Gestire e produrre cartografia digitale con software dedicati (GIS)
1.2 Modelli di dati GIS: vettoriale e raster
1.3 Principali fonti informative: telerilevamento, cartografia digitale, rilievi GPS, rilevamento campionario
1.4 Creazione e gestione di banche dati spaziali. Georeferenziazione. Trasformazioni tra sistemi di coordinate. Principali strumenti di analisi spaziale e editing di database. Restituzione cartografica.
2. Basi di telerilevamento
2.1 La radiazione elettromagnetica e curve di riflettanza
2.2 Principali caratteristiche dei sensori (risoluzione spaziale, risoluzione spettrale, risoluzione radiometrica, risoluzione temporale)
2.3 Ruolo della fotointerpretazione nella mappatura e inventariazione delle risorse forestali
3. Applicazioni dei sistemi informativi territoriali alla gestione forestale
3.1 Il rilevamento campionario a supporto dei piani di gestione forestale: obiettivi, campionamento soggettivo e probabilistico. Accuratezza e precisione. Dimensionamento del campione e disegni di campionamento.
3.2 Banche dati spaziali per il Piano di gestione forestale
Modalità Esame
L'esame prevede una prova scritta con esercizi relativi ai principali argomenti trattati nel corso e finalizzati principalmente all’accertamento della capacità di eseguire con software QGIS le principali operazioni di analisi e gestione di dati vettoriali e raster per finalità applicative gestionali, inventariali e di monitoraggio delle risorse forestali.
Testi adottati
Amadio G., 2012. Introduzione alla geomatica. Manuale introduttivo ai sistemi informativi geografici. Dario Flaccovio Editore.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali, esercitazioni con QGIS e esercitazioni in foresta.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni (minimo 70% delle lezioni) è raccomandata ai fini del sostenimento della prova di esame.
Bibliografia
Il contributo della geomatica alle attività del terzo inventario forestale nazionale italiano INFC2015
MANUALE DI FOTOINTERPRETAZIONE | INFC 2015
RAF Italia
119962 - FILIERE FORESTALI E DEL LEGNO
MANUELA ROMAGNOLIMANUELA ROMAGNOLI
Primo Semestre
6
AGR/06
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere
4 CFU
Introduzione alla materia legno, principali assortimenti (tondo, trave, tavola, paleria, sottomisure) e loro dimensioni. Caratteristiche fisiche e meccaniche, durabilità. Definizione e misura della qualità del legno, descrizione dei difetti partendo dalla descrizione delle caratteristiche dell’albero in piedi all’assortimento (nodi, legni di reazione, degrado biotico e abiotico..)
Identificazione dei legni: analisi macroscopica e microscopica,
Classificazione della qualità e normativa tecnica.
Schede monografiche dei legni: approvvigionamento delle principali specie arboree, principali destinazioni d’uso.
Prima trasformazione: Travi, tavole, sfogliatura e tranciatura degli assortimenti.
Impiego dei residui di lavorazione: biomasse per energia, cenni sui pannelli.
Riciclo del legno (cenni).
Altre filiere forestali; sughero, impieghi nella silvochimica.
2 CFU
Costruzione della filiera e organizzazione della raccolta del legno. Tipologia di utilizzazione forestale, scelta del metodo di concentramento ed esbosco più adeguato in relazione alla destinazione d’uso e alla condizioni stazionali. Metodi di abbattimento, concentramento, esbosco e trasporto.
Principi di Uso a cascata del legno:
Gli argomenti avanzati del corso proseguiranno poi nella magistrale con il corso di biocompositi in legno.
Modalità Esame
La prova orale verte sui pincipali argomenti svolti nel corso. L'esame inizia con la misurazione di alcune caratteristiche stazionali, individuazione sulla base della specie forestale e del tipo di governo degli assortimenti ritraibili in considerazione anche della destinazione d'uso. Individuare la scelta del miglior metodo di prelievo del materiale e l'individuazione delle infrastrutture necessarie come la viabilità. Identificazione del legno e dei difetti, descrizione delle caratteristiche fisiche e meccaniche.
Testi adottati
Tecniche e Sistemi di Lavoro per la Raccolta del Legno. Giovanni Hippoliti e Franco Piegai. Compagnia delle Foreste- Ecoalleco libri
Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno - Bonamini Uzielli
Tecniche e sistemi di lavoro per la raccolta del legno. Hippoliti e Piegai. Compagnia delle Foreste
Le utilizzazioni forestali di Giovanni Hippoliti (Autore) CUSL (Firenze) 1994.
Utilizzazioni Forestali - Sanzio Baldini (dispense)
Schede monografiche dei legni (Nardi Berti) e schede monografiche dei legni fornite dal docente.
Prima Trasformazione - materiale fornito dal docente.
Modalità di svolgimento
Lezioni in aula, laboratori di identificazione dei legni e visite in campo
Modalità di frequenza
In aula per esigenze particolari rivolgersi al Presidente del Consiglio di Corso di Studio
4 CFU
Introduzione alla materia legno, principali assortimenti (tondo, trave, tavola, paleria, sottomisure) e loro dimensioni. Caratteristiche fisiche e meccaniche, durabilità. Definizione e misura della qualità del legno, descrizione dei difetti partendo dalla descrizione delle caratteristiche dell’albero in piedi all’assortimento (nodi, legni di reazione, degrado biotico e abiotico..)
Identificazione dei legni: analisi macroscopica e microscopica,
Classificazione della qualità e normativa tecnica.
Schede monografiche dei legni: approvvigionamento delle principali specie arboree, principali destinazioni d’uso.
Prima trasformazione: Travi, tavole, sfogliatura e tranciatura degli assortimenti.
Impiego dei residui di lavorazione: biomasse per energia, cenni sui pannelli.
Riciclo del legno (cenni).
Altre filiere forestali; sughero, impieghi nella silvochimica.
2 CFU
Costruzione della filiera e organizzazione della raccolta del legno. Tipologia di utilizzazione forestale, scelta del metodo di concentramento ed esbosco più adeguato in relazione alla destinazione d’uso e alla condizioni stazionali. Metodi di abbattimento, concentramento, esbosco e trasporto.
Principi di Uso a cascata del legno:
Gli argomenti avanzati del corso proseguiranno poi nella magistrale con il corso di biocompositi in legno.
Modalità Esame
La prova orale verte sui pincipali argomenti svolti nel corso. L'esame inizia con la misurazione di alcune caratteristiche stazionali, individuazione sulla base della specie forestale e del tipo di governo degli assortimenti ritraibili in considerazione anche della destinazione d'uso. Individuare la scelta del miglior metodo di prelievo del materiale e l'individuazione delle infrastrutture necessarie come la viabilità. Identificazione del legno e dei difetti, descrizione delle caratteristiche fisiche e meccaniche.
Testi adottati
Tecniche e Sistemi di Lavoro per la Raccolta del Legno. Giovanni Hippoliti e Franco Piegai. Compagnia delle Foreste- Ecoalleco libri
Manuale di Scienza e Tecnologia del Legno - Bonamini Uzielli
Tecniche e sistemi di lavoro per la raccolta del legno. Hippoliti e Piegai. Compagnia delle Foreste
Le utilizzazioni forestali di Giovanni Hippoliti (Autore) CUSL (Firenze) 1994.
Utilizzazioni Forestali - Sanzio Baldini (dispense)
Schede monografiche dei legni (Nardi Berti) e schede monografiche dei legni fornite dal docente.
Prima Trasformazione - materiale fornito dal docente.
Modalità di svolgimento
Lezioni in aula, laboratori di identificazione dei legni e visite in campo
Modalità di frequenza
In aula per esigenze particolari rivolgersi al Presidente del Consiglio di Corso di Studio
119500 - STATISTICA
FRANCESCO CAPPELLIFRANCESCO CAPPELLI
Secondo Semestre
6
SECS-S/01
Obiettivi formativi
Il corso si pone l’obiettivo di far acquisire allo studente i principali metodi statistico-quantitativi per eseguire analisi dei dati attraverso l’introduzione di misure, modelli e tecniche di statistica descrittiva e inferenziale. In particolare, le nozioni di statistica descrittiva consentiranno allo studente di eseguire analisi esplorative di base, mentre le nozioni di statistica inferenziale forniranno la base metodologica per poter eseguire analisi in condizioni di incertezza. Grazie alle nozioni acquisite durante il corso, lo studente sarà in grado di effettuare un’analisi esplorativa ed applicare le principali tecniche di elaborazione statistica a dati relativi a fenomeni reali.
In riferimento ai descrittori di Dublino, l'insegnamento si propone di declinare gli obiettivi formativi come segue:
Conoscenza e capacità di comprensione: al termine del corso lo studente acquisirà una conoscenza specifica sulle metodologie di analisi statistica per osservare, descrivere, analizzare e interpretare un fenomeno reale attraverso gli strumenti di base della statistica. Lo scopo del corso è quello di fornire allo studente le conoscenze metodologiche per eseguire analisi descrittive monovariate, bivariate e analisi di tipo inferenziale, ovvero in condizioni di incertezza.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: al termine del corso, lo studente avrà sviluppato una solida conoscenza metodologica e capacità analitica. Pertanto, lo studente sarà in grado autonomamente di eseguire analisi di dati empiriche, valutarne i risultati, riconoscere l’adeguatezza della metodologia utilizzata e individuarne i possibili limiti.
Autonomia di giudizio: il corso è volto a favorire un approccio critico sull’utilizzo delle differenti tecniche statistiche di analisi dei dati per l’interpretazione dei fenomeni reali. In particolare, lo studente svilupperà capacità critiche sull’utilizzo di vari metodi in relazione agli obiettivi di analisi del fenomeno oggetto di studio.
Abilità comunicative: durante il corso lo studente acquisirà le competenze specifiche per comunicare in modo efficace le metodologie di analisi (descrittiva o inferenziale) relative a fenomeni reali. Ciò implica non solo la capacità di comprendere e applicare queste metodologie, ma anche di comunicarle chiaramente agli altri. Questo coinvolgerà la capacità di spiegare in dettaglio le tecniche utilizzate per analizzare i dati, di interpretare i risultati in modo significativo e di presentarli in modo chiaro e comprensibile, in modo da consentire una comunicazione efficace delle conclusioni derivanti dall'analisi di dati reali.
Capacità di apprendere: le metodologie didattiche utilizzate prevedono una continua verifica di quanto appreso dallo studente. Questo approccio mira a potenziare la capacità di autonomia di giudizio e le competenze di auto-apprendimento da parte dello studente. Lo studente viene incoraggiato a sviluppare una maggiore capacità di valutazione critica.
1. Concetti Introduttivi
• Definizione di statistica e Campi di applicazione
• Unità statistiche, caratteri, modalità
• Popolazione e campione
• L'indagine statistica: fasi e metodologia
2. Descrizione grafica dei dati
• Classificazione delle variabili
• Le scale di misura
• Tabelle statistiche di frequenza
• Rappresentazioni grafiche
• Errori nella presentazione dei dati
3. Descrizione numerica dei dati
• Misure di tendenza centrale
• Misure di variabilità
• Misure di sintesi per dati raggruppati
• Misure di forma
• Misure delle relazioni tra variabili
• Relazioni lineari
4. Probabilità
• Esperimento aleatorio, risultati, eventi
• La probabilità e i suoi assiomi
• Regole della probabilità
• Probabilità bivariate
• Teorema di Bayes
5. Variabili Casuali e distribuzioni di probabilità
• Definizione di variabile casuale
• Distribuzione di densità di probabilità
• Funzione di distribuzione
• Momenti e parametri di una distribuzione
• Caratterizzazione delle principali distribuzioni
6. Inferenza Statistica
• Popolazione e campione
• Campionamento
• Distribuzione della media campionaria (varianza nota)
• Distribuzione della media campionaria (varianza incognita)
• Distribuzione della varianza campionaria
7. Stima dei parametri
• Introduzione
• Stime puntuali e stime per intervallo
• Intervalli di confidenza per la media (varianza nota ed incognita)
• Intervalli di confidenza per la varianza e per lo scarto quadratico medio
8. Test di ipotesi dei parametri
• Ipotesi statistiche
• Tipi di errore e livello di significatività
• Test di ipotesi sulla media (varianza nota ed ignota)
• Test di ipotesi sulla varianza e sullo scarto quadratico medio
9. Confronto tra medie
• Test di ipotesi sulla differenza tra le medie (varianze note)
• Test di ipotesi sulla differenza tra le medie (varianze ignote)
• Analisi della Varianza (ANOVA)
10. Test chi-quadro
• Test chi-quadro di adattamento
• Test chi-quadro di indipendenza
11. Modello di Regressione Lineare
• Definizione del modello di regressione lineare semplice e multipla
• Stima dei coefficienti
• Inferenza sui coefficienti
• Indice di determinazione lineare
12. Argomenti avanzati
• Funzione di autocorrelazione
• Stazionarietà
• Probabilità di eccedenza
• Tempo di ritorno
Modalità Esame
L’esame in presenza è caratterizzato da una prova scritta.
Testi adottati
• P. NEWBOLD, W.L. CARLSON, B. THORNE, Statistica, Milano, 9/Ed. Pearson (2021).
• Materiali integrativi distribuiti sulla piattaforma Moodle
• Materiale specifico sull'uso del software R distribuito sulla piattaforma Moodle.
Modalità di frequenza
Lezioni in presenza: modalità di erogazione delle lezioni frontale, con uso di supporti audiovisivi, esercitazioni in aula.
Bibliografia
P. NEWBOLD, W.L. CARLSON, B. THORNE, Statistica, Milano, 9/Ed. Pearson (2021)
1. Concetti Introduttivi
• Definizione di statistica e Campi di applicazione
• Unità statistiche, caratteri, modalità
• Popolazione e campione
• L'indagine statistica: fasi e metodologia
2. Descrizione grafica dei dati
• Classificazione delle variabili
• Le scale di misura
• Tabelle statistiche di frequenza
• Rappresentazioni grafiche
• Errori nella presentazione dei dati
3. Descrizione numerica dei dati
• Misure di tendenza centrale
• Misure di variabilità
• Misure di sintesi per dati raggruppati
• Misure di forma
• Misure delle relazioni tra variabili
• Relazioni lineari
4. Probabilità
• Esperimento aleatorio, risultati, eventi
• La probabilità e i suoi assiomi
• Regole della probabilità
• Probabilità bivariate
• Teorema di Bayes
5. Variabili Casuali e distribuzioni di probabilità
• Definizione di variabile casuale
• Distribuzione di densità di probabilità
• Funzione di distribuzione
• Momenti e parametri di una distribuzione
• Caratterizzazione delle principali distribuzioni
6. Inferenza Statistica
• Popolazione e campione
• Campionamento
• Distribuzione della media campionaria (varianza nota)
• Distribuzione della media campionaria (varianza incognita)
• Distribuzione della varianza campionaria
7. Stima dei parametri
• Introduzione
• Stime puntuali e stime per intervallo
• Intervalli di confidenza per la media (varianza nota ed incognita)
• Intervalli di confidenza per la varianza e per lo scarto quadratico medio
8. Test di ipotesi dei parametri
• Ipotesi statistiche
• Tipi di errore e livello di significatività
• Test di ipotesi sulla media (varianza nota ed ignota)
• Test di ipotesi sulla varianza e sullo scarto quadratico medio
9. Confronto tra medie
• Test di ipotesi sulla differenza tra le medie (varianze note)
• Test di ipotesi sulla differenza tra le medie (varianze ignote)
• Analisi della Varianza (ANOVA)
10. Test chi-quadro
• Test chi-quadro di adattamento
• Test chi-quadro di indipendenza
11. Modello di Regressione Lineare
• Definizione del modello di regressione lineare semplice e multipla
• Stima dei coefficienti
• Inferenza sui coefficienti
• Indice di determinazione lineare
12. Argomenti avanzati
• Funzione di autocorrelazione
• Stazionarietà
• Probabilità di eccedenza
• Tempo di ritorno
Modalità Esame
L’esame in presenza è caratterizzato da una prova scritta.
Testi adottati
• P. NEWBOLD, W.L. CARLSON, B. THORNE, Statistica, Milano, 9/Ed. Pearson (2021).
• Materiali integrativi distribuiti sulla piattaforma Moodle
• Materiale specifico sull'uso del software R distribuito sulla piattaforma Moodle.
Modalità di frequenza
Lezioni in presenza: modalità di erogazione delle lezioni frontale, con uso di supporti audiovisivi, esercitazioni in aula.
Bibliografia
P. NEWBOLD, W.L. CARLSON, B. THORNE, Statistica, Milano, 9/Ed. Pearson (2021)
119502 - MISURE FORESTALI
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12
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Obiettivi formativi
L’insegnamento intende fornire una conoscenza di base sulle possibilità d’integrazione di geodatabase di varia natura (cartografie digitali, dati telerilevati e rilievi GPS) e metodologie di elaborazione con software GIS per la realizzazione di sistemi informativi territoriali (SIT) per applicazioni forestali. Gli obiettivi del processo di apprendimento sono rivolti all’acquisizione di competenze di analisi dei principali modelli di dati utilizzati nei sistemi informativi geografici (raster e vettoriale) e la loro gestione in SIT a supporto di attività di pianificazione forestale o di monitoraggio delle risorse forestali
Al termine del corso lo studente conoscerà i principi di funzionamento dei principali strumenti dendrometrici, le modalità di misura del diametro e dell'altezza di un albero nel contesto del bosco, come calcolare i parametri dendrometrici che caratterizzano un popolamento forestale (composizione specifica, densità, fertilità stazionale, età, struttura, massa legnosa, produzione e produttività) e le principali modalità di campionamento statistico che sono alla base dell’inventario forestale alle diverse scale. Le conoscenze acquisite metteranno lo studente in condizione di scegliere, in base agli obiettivi del rilievo dendrometrico e al tipo di bosco, gli strumenti dendrometrici da utilizzare per le diverse misure da eseguire e le conseguenti procedure di elaborazione dei dati rilevati.
DENDROMETRIA E INVENTARIAZIONE DELLE RISORSE FORESTALI
LUIGI PORTOGHESI
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Dendrometria e Inventariazione delle risorse forestali /
Al termine del corso lo studente conoscerà i principi di funzionamento dei principali strumenti dendrometrici, le modalità di misura del diametro e dell'altezza di un albero nel contesto del bosco, come calcolare i parametri dendrometrici che caratterizzano un popolamento forestale (composizione specifica, densità, fertilità stazionale, età, struttura, massa legnosa, produzione e produttività) e le principali modalità di campionamento statistico che sono alla base dell’inventario forestale alle diverse scale. Le conoscenze acquisite metteranno lo studente in condizione di scegliere, in base agli obiettivi del rilievo dendrometrico e al tipo di bosco, gli strumenti dendrometrici da utilizzare per le diverse misure da eseguire e le conseguenti procedure di elaborazione dei dati rilevati.
Sistemi Informativi Territoriali per la gestione forestale/
Il corso si propone di mettere lo studente nelle condizioni di sviluppare le seguenti competenze:
Conoscenza e capacità di comprensione
- Acquisizione di competenze di base di gestione di database spaziali, analisi d’immagini telerilevate e rilevamento campionario a supporto della mappatura, gestione e monitoraggio degli ecosistemi forestali.
Conoscenza e capacità di comprensione applicata
- Capacità di rappresentare i risultati dell'analisi in maniera efficace tramite cartografie digitali in ambiente GIS
Autonomia di giudizio
Capacità di comprendere i risultati degli strumenti conoscitivi di tipo inventariale e cartografico utilizzati nei sistemi informativi territoriali per la gestione e il monitoraggio delle risorse forestali
Abilità comunicative
Saper comunicare con linguaggio tecnico-scientifico appropriato i concetti alla base della costruzione di sistemi informativi territoriali per la gestione e il monitoraggio delle risorse forestali
Capacità di apprendere
Sviluppare la capacità di impostare autonomamente la gestione di database spaziale e la fotointerpretazione d’immagini telerilevate a supporto della mappatura, gestione e monitoraggio degli ecosistemi forestali. Avere la capacità di attingere a diverse banche dati cartografiche, inventariali e fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.
Al raggiungimento dell’obiettivo a) verranno dedicati i seguenti argomenti, svolti tramite lezioni frontali in aula, per un totale di 32 ore (4 CFU):
Definizione e scopi della dendrometria.
Evoluzione del significato delle misure dendrometriche. Importanza del campionamento in dendrometria.
Il cavallettamento dendrometrico:
- uso del cavalletto dendrometrico; forma e dimensioni delle aree di saggio; gli errori nel cavallettamento;
- delimitazione di un'area di saggio.
- le variabili dendrometriche di base di un popolamento forestale: modalità di calcolo e significato dei seguenti parametri ai fini delle scelte di gestione: Numero di piante, Area basimetrica, Diametro medio, Diametro dominante; Istogramma di distribuzione del numero di alberi in classi diametriche.
La misura dell'altezza di un albero.
- ipsometro di Blume Leiss, ipsometro Vertex e clisimetro forestale: principi trigonometrici di funzionamento e usa pratico;
- criteri di campionamento degli alberi modello delle altezze;
- costruzione della curva ipsometrica: metodo grafico e metodo analitico;
- altezza media e altezza dominante di un popolamento forestale: determinazione speditiva e rigorosa; - coefficiente di snellezza.
Cubatura di alberi atterrati e popolamenti in piedi.
- i prototipi dendrometrici e la teoria geometrica del volume di un albero
- la cubatura di un tronco: formula della sezione mediana e della sezione media;
- cubatura per sezioni: formula di Heyer, formula dei trapezi,
- tavole stereometriche a una e a doppia entrata: caratteristiche e uso;
- formula generale di cubatura di un albero e di un soprassuolo in piedi; il coefficiente di riduzione ordinario;
- metodi di cubatura con gli alberi modello: il metodo dell'albero modello unico;
- cubatura di una catasta di legname;
Misura dell'età di un albero: metodi diretti e indiretti
Relascopio:
- principi di dendrometria relascopica;
- il relascopio di Bitterlich: caratteristiche e modalità di uso; scelta della banda di numerazione; prove relascopiche adiametriche per la stima dell'area basimetrica di un popolamento forestale; prove relascopiche diametriche per la stima dell'area basimetrica, del numero di piante di un popolamento forestale e del volume.
Dendroauxonomia:
- le curve di massa di un popolamento coetaneo: reale, principale e totale;
- incremento corrente, medio e percentuale: definizione e andamento;
- le leggi dell'auxonomia del popolamento coetaneo;
- le tavole alsometriche: definizione e caratteristiche;
- l'accrescimento di un popolamento disetaneo (cenni).
Dendroauxometria:
- misura dell'incremento di volume degli alberi atterrati: metodo del diametro mediano;
- misura dell'incremento di volume di alberi in piedi: formula generale, formule semplificate di Pressler e di Schneider; metodo delle differenze di tariffa; metodo degli inventari successivi.
Inventariazione delle risorse forestali
Il campionamento dedrometrico.
Richiami di statistica: media, deviazione standard, intervallo di confidenza, errore standard
Modalità di campionamento: soggettivo, casuale, sistematico.
La stratificazione del campione.
Gli inventari forestali.
Al raggiungimento dell'obiettivo b) sono dedicate le attività pratiche di misura degli alberi in bosco con gli strumenti dendrometrici, e l'elaborazione delle misure per il calcolo delle variabili dendrometriche e auxometriche dei popolamenti rilevati, in classe, con l'uso di un foglio elettronco, per un totale di 12 ore (1,5 CFU)
Al raggiungimento dell'obiettivo d) sarà dedicata la preparazione di un report sui risultati delle attività pratiche svolte in bosco che potrà essere presentato in classe, che potrà essere valutato ai fini del voto di esame.
AL raggiungimento degli obiettivi c) ed e) sarà dedicata la discussione degli argomenti trattati nelle lezioni frontali, dei risultati delle attività pratiche in foresta e di altri casi di studio proposti dal docente, per un totale di 4 ore (0,5 CFU).
Modalità Esame
Dendrometria e Elementi di assestamento forestale
Nella valutazione della prova orale si terrà conto del grado di conoscenza dei principi di funzionamento e delle modalità d'uso degli strumenti dendrometrici (sufficiente, medio, completo, approfondito) e del livello di comprensione e padronanza delle procedure di misura e elaborazione dei dati dendrometrici anche attraverso la proposizione di situazioni tipo o a partire dalla relazione scritta facoltativa presentata dallo studente sulle esercitazioni svolte in bosco e in aula informatica. Anche la chiarezza espositiva e l'uso corretto della terminologia tecnica saranno considerati come elementi di valutazione.
Testi adottati
La Marca O., 2017 - Elementi di dendrometria. Patron Editore, Bologna, III edizione.
Corona P., 2007 - metodi di inventariazione delle masse e degli incrementi legnosi in assestamento forestale. ARACNE Editrice, Roma.
Modalità di svolgimento
Il corso consiste di lezioni teoriche (4 CFU) e attività pratiche in foresta e in classe (2 CFU).
Le attività pratiche consistono in:
- uso degli strumenti dendrometrici in foresta per l'effettuazione di un rilievo campionario
- elaborazione con l'uso di un foglio elettronico delle misure prese in bosco per il calcolo dei principali parametri dendrometrici del popolamento studiato.
- redazione di un report sui risultati delle misurazioni fatte in bosco e del calcolo dei parametri dendrometrici del popolamento rilevato.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria.
E' possibile seguire le lezioni on-line.
Al raggiungimento dell’obiettivo a) verranno dedicati i seguenti argomenti, svolti tramite lezioni frontali in aula, per un totale di 32 ore (4 CFU):
Definizione e scopi della dendrometria.
Evoluzione del significato delle misure dendrometriche. Importanza del campionamento in dendrometria.
Il cavallettamento dendrometrico:
- uso del cavalletto dendrometrico; forma e dimensioni delle aree di saggio; gli errori nel cavallettamento;
- delimitazione di un'area di saggio.
- le variabili dendrometriche di base di un popolamento forestale: modalità di calcolo e significato dei seguenti parametri ai fini delle scelte di gestione: Numero di piante, Area basimetrica, Diametro medio, Diametro dominante; Istogramma di distribuzione del numero di alberi in classi diametriche.
La misura dell'altezza di un albero.
- ipsometro di Blume Leiss, ipsometro Vertex e clisimetro forestale: principi trigonometrici di funzionamento e usa pratico;
- criteri di campionamento degli alberi modello delle altezze;
- costruzione della curva ipsometrica: metodo grafico e metodo analitico;
- altezza media e altezza dominante di un popolamento forestale: determinazione speditiva e rigorosa; - coefficiente di snellezza.
Cubatura di alberi atterrati e popolamenti in piedi.
- i prototipi dendrometrici e la teoria geometrica del volume di un albero
- la cubatura di un tronco: formula della sezione mediana e della sezione media;
- cubatura per sezioni: formula di Heyer, formula dei trapezi,
- tavole stereometriche a una e a doppia entrata: caratteristiche e uso;
- formula generale di cubatura di un albero e di un soprassuolo in piedi; il coefficiente di riduzione ordinario;
- metodi di cubatura con gli alberi modello: il metodo dell'albero modello unico;
- cubatura di una catasta di legname;
Misura dell'età di un albero: metodi diretti e indiretti
Relascopio:
- principi di dendrometria relascopica;
- il relascopio di Bitterlich: caratteristiche e modalità di uso; scelta della banda di numerazione; prove relascopiche adiametriche per la stima dell'area basimetrica di un popolamento forestale; prove relascopiche diametriche per la stima dell'area basimetrica, del numero di piante di un popolamento forestale e del volume.
Dendroauxonomia:
- le curve di massa di un popolamento coetaneo: reale, principale e totale;
- incremento corrente, medio e percentuale: definizione e andamento;
- le leggi dell'auxonomia del popolamento coetaneo;
- le tavole alsometriche: definizione e caratteristiche;
- l'accrescimento di un popolamento disetaneo (cenni).
Dendroauxometria:
- misura dell'incremento di volume degli alberi atterrati: metodo del diametro mediano;
- misura dell'incremento di volume di alberi in piedi: formula generale, formule semplificate di Pressler e di Schneider; metodo delle differenze di tariffa; metodo degli inventari successivi.
Inventariazione delle risorse forestali
Il campionamento dedrometrico.
Richiami di statistica: media, deviazione standard, intervallo di confidenza, errore standard
Modalità di campionamento: soggettivo, casuale, sistematico.
La stratificazione del campione.
Gli inventari forestali.
Al raggiungimento dell'obiettivo b) sono dedicate le attività pratiche di misura degli alberi in bosco con gli strumenti dendrometrici, e l'elaborazione delle misure per il calcolo delle variabili dendrometriche e auxometriche dei popolamenti rilevati, in classe, con l'uso di un foglio elettronco, per un totale di 12 ore (1,5 CFU)
Al raggiungimento dell'obiettivo d) sarà dedicata la preparazione di un report sui risultati delle attività pratiche svolte in bosco che potrà essere presentato in classe, che potrà essere valutato ai fini del voto di esame.
AL raggiungimento degli obiettivi c) ed e) sarà dedicata la discussione degli argomenti trattati nelle lezioni frontali, dei risultati delle attività pratiche in foresta e di altri casi di studio proposti dal docente, per un totale di 4 ore (0,5 CFU).
Modalità Esame
Dendrometria e Elementi di assestamento forestale
Nella valutazione della prova orale si terrà conto del grado di conoscenza dei principi di funzionamento e delle modalità d'uso degli strumenti dendrometrici (sufficiente, medio, completo, approfondito) e del livello di comprensione e padronanza delle procedure di misura e elaborazione dei dati dendrometrici anche attraverso la proposizione di situazioni tipo o a partire dalla relazione scritta facoltativa presentata dallo studente sulle esercitazioni svolte in bosco e in aula informatica. Anche la chiarezza espositiva e l'uso corretto della terminologia tecnica saranno considerati come elementi di valutazione.
Testi adottati
La Marca O., 2017 - Elementi di dendrometria. Patron Editore, Bologna, III edizione.
Corona P., 2007 - metodi di inventariazione delle masse e degli incrementi legnosi in assestamento forestale. ARACNE Editrice, Roma.
Modalità di svolgimento
Il corso consiste di lezioni teoriche (4 CFU) e attività pratiche in foresta e in classe (2 CFU).
Le attività pratiche consistono in:
- uso degli strumenti dendrometrici in foresta per l'effettuazione di un rilievo campionario
- elaborazione con l'uso di un foglio elettronico delle misure prese in bosco per il calcolo dei principali parametri dendrometrici del popolamento studiato.
- redazione di un report sui risultati delle misurazioni fatte in bosco e del calcolo dei parametri dendrometrici del popolamento rilevato.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria.
E' possibile seguire le lezioni on-line.
119496 - BIOLOGIA ED ECOLOGIA FORESTALE
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18
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Obiettivi formativi
Obiettivi formativi. Il corso ha l’obiettivo di fornire i concetti fondamentali dell’ecologia con esempi e casi studio propri dell’ambiente forestale sia italiano che globale. Bilanci energetici, cicli biogeochimici, interazioni clima-ecosistemi e cambiamenti climatici, struttura e caratteristiche degli ecosistemi forestali, biodiversità, successioni ecologiche. L’obiettivo finale è fornire gli strumenti necessari all’analisi dell’ecosistema forestale da un punto di vista ecologico, in particolare in relazione ai cicli degli elementi, le interazioni tra le sue componenti e lo studio delle sue caratteristiche ed evoluzione.
DENDROLOGIA
DARIO LIBERATI
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Acquisizione delle conoscenze fondamentali sulla morfologia delle principali specie arboree e arbustive presenti in Italia, sulla loro ecologia e sulla loro distribuzione al livello di areali, regioni biogeografiche ed associazioni forestali.
Caratteri diagnostici per l'identificazione dei taxa forestali: habitus, portamento, morfologia degli organi vegetativi e riproduttivi. Distribuzione delle specie sul territorio in relazione alle regioni biogeografiche Europee, alle fasce vegetazionali della regione Mediterranea e alle associazioni forestali. Morfologia, corologia, ecologia e utilizzazioni delle principali specie arboree e arbustive presenti sul territorio italiano
Modalità Esame
Nel corso delle esercitazioni il docente verificherà il livello di apprendimento degli studenti mediante la lettura individuale delle chiavi dicotomiche, con scelta da parte degli studenti della dicotomia corretta sulla base del riconoscimento dei caratteri morfologici distintivi delle specie osservate.
L’esame finale prevede la preparazione di un erbario di 20 specie (cui verrà attribuito un massimo di 15 punti, 0.75 punti per ogni specie identificata e presentata correttamente) ed una prova orale (cui verrà attribuito un massimo di 15 punti). La prova orale consiste nell’identificazione di tre specie arboree o arbustive (una specie tra le gimnosperme, due specie tra le angiosperme) a partire da immagini o da campioni, e nella discussione delle loro caratteristiche ecologiche e della loro distribuzione. Due specie verranno selezionate tra quelle appartenenti a due famiglie indicate dallo studente, mentre una terza specie sarà scelta dal docente.
Testi adottati
Trattato di Botanica Forestale_ 1. Parte generale e Gimnosperme
Paolo Grossoni, Piero Bruschi, Filippo Bussotti, Federico Selvi
CEDAM
Trattato di Botanica Forestale_ 2. Angiosperme
Paolo Grossoni, Piero Bruschi, Filippo Bussotti, Federico Selvi
CEDAM
I Boschi d’Italia_Sinecologia e Biodiversità
Sandro Pignatti
UTET
Modalità di svolgimento
L'insegnamento consiste 36 ore di lezione e 12 ore dedicate a attività di esercitazione. Per le lezioni frontali il docente si avvale di una presentazione, a disposizione degli studenti. Le esercitazioni sono volte alla determinazione di specie vegetali in aula dal docente o durante escursioni in campo
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni è fortemente consigliata ma non obbligatoria
Bibliografia
Elementi di Botanica e Habitat e Habitat vegetali Per l’interpretazione scientico-naturalistica del paesaggio vegetale, Giovanna Barbieri
Al-Snafi, A. E. 2016. Medical importance of Cupressus sempervirens-A review. - IOSR Journal of Pharmacy 6: 66–76.
Bellingham, P., Arnst, E., Clarkson, B., Etherington, T., Forester, L., Shaw, W., Sprague, R., Wiser, S. and Peltzer, D. 2023. The right tree in the right place? A major economic tree species poses major ecological threats. - Biological Invasions 25: 39–60.
Burrows, G., Meagher, P. and Heady, R. 2007. An anatomical assessment of branch abscission and branch-base hydraulic architecture in the endangered Wollemia nobilis. - Annals of Botany 99: 609–623.
Caudullo, G., Welk, E. and San-Miguel-Ayanz, J. 2017. Chorological maps for the main European woody species. - Data in Brief 12: 662–666.
Crook, M. and Ennos, A. 1996. The anchorage mechanics of deep rooted larch, Larix europea× L. japonica. - Journal of Experimental Botany 47: 1509–1517.
Dörken, V. M., Ladd, P. G. and Parsons, R. F. 2023. Leaf dimorphism in Cupressus nootkatensis D. Don and Cupressus vietnamensis (Farjon & TH Nguyên) Silba (Cupressaceae) and its ecological and evolutionary significance. - Trees 37: 1267–1279.
Heinken, T., Diekmann, M., Liira, J., Orczewska, A., Schmidt, M., Brunet, J., Chytrý, M., Chabrerie, O., Decocq, G., De Frenne, P., Dřevojan, P., Dzwonko, Z., Ewald, J., Feilberg, J., Graae, B. J., Grytnes, J.-A., Hermy, M., Kriebitzsch, W.-U., Laiviņš, M., Lenoir, J., Lindmo, S., Marage, D., Marozas, V., Niemeyer, T., Paal, J., Pyšek, P., Roosaluste, E., Sádlo, J., Schaminée, J. H. J., Tyler, T., Verheyen, K., Wulf, M. and Vanneste, T. 2022. The European Forest Plant Species List (EuForPlant): Concept and applications. - Journal of Vegetation Science 33: e13132.
Ioannidis, K., Tsakaldimi, M., Koutsovoulou, K., Daskalakou, E. N. and Ganatsas, P. 2021. Effect of Seedling Provenance and Site Heterogeneity on Abies cephalonica Performance in a Post-Fire Environment. - Sustainability 13: 6097.
Mackenthun, G. 2015. The world’s oldest living tree discovered in Sweden? A critical review. - New Journal of Botany 5: 200–204.
Mauri, A., Girardello, M., Strona, G., Beck, P. S. A., Forzieri, G., Caudullo, G., Manca, F. and Cescatti, A. 2022. EU-Trees4F, a dataset on the future distribution of European tree species. - Scientific Data 9: 37.
Rogers, G. K. 2021. Bald Cypress knees, Taxodium distichum (Cupressaceae): An anatomical study, with functional implications. - Flora 278: 151788.
Tatsuhara, S., Yamada, K., Akashi, H. and Takeuchi, K. 2020. Use of wild sugi (Cryptomeria japonica) trees in Mikawa Area, Aga Town, Niigata Prefecture, Japan. in press.
Thakur, M., Sobti, R. and Kaur, T. 2023. Medicinal and biological potential of Thuja occidentalis: A comprehensive review. - Asian Pacific Journal of Tropical Medicine 16: 148–161.
Caratteri diagnostici per l'identificazione dei taxa forestali: habitus, portamento, morfologia degli organi vegetativi e riproduttivi. Distribuzione delle specie sul territorio in relazione alle regioni biogeografiche Europee, alle fasce vegetazionali della regione Mediterranea e alle associazioni forestali. Morfologia, corologia, ecologia e utilizzazioni delle principali specie arboree e arbustive presenti sul territorio italiano
Modalità Esame
Nel corso delle esercitazioni il docente verificherà il livello di apprendimento degli studenti mediante la lettura individuale delle chiavi dicotomiche, con scelta da parte degli studenti della dicotomia corretta sulla base del riconoscimento dei caratteri morfologici distintivi delle specie osservate.
L’esame finale prevede la preparazione di un erbario di 20 specie (cui verrà attribuito un massimo di 15 punti, 0.75 punti per ogni specie identificata e presentata correttamente) ed una prova orale (cui verrà attribuito un massimo di 15 punti). La prova orale consiste nell’identificazione di tre specie arboree o arbustive (una specie tra le gimnosperme, due specie tra le angiosperme) a partire da immagini o da campioni, e nella discussione delle loro caratteristiche ecologiche e della loro distribuzione. Due specie verranno selezionate tra quelle appartenenti a due famiglie indicate dallo studente, mentre una terza specie sarà scelta dal docente.
Testi adottati
Trattato di Botanica Forestale_ 1. Parte generale e Gimnosperme
Paolo Grossoni, Piero Bruschi, Filippo Bussotti, Federico Selvi
CEDAM
Trattato di Botanica Forestale_ 2. Angiosperme
Paolo Grossoni, Piero Bruschi, Filippo Bussotti, Federico Selvi
CEDAM
I Boschi d’Italia_Sinecologia e Biodiversità
Sandro Pignatti
UTET
Modalità di svolgimento
L'insegnamento consiste 36 ore di lezione e 12 ore dedicate a attività di esercitazione. Per le lezioni frontali il docente si avvale di una presentazione, a disposizione degli studenti. Le esercitazioni sono volte alla determinazione di specie vegetali in aula dal docente o durante escursioni in campo
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni è fortemente consigliata ma non obbligatoria
Bibliografia
Elementi di Botanica e Habitat e Habitat vegetali Per l’interpretazione scientico-naturalistica del paesaggio vegetale, Giovanna Barbieri
Al-Snafi, A. E. 2016. Medical importance of Cupressus sempervirens-A review. - IOSR Journal of Pharmacy 6: 66–76.
Bellingham, P., Arnst, E., Clarkson, B., Etherington, T., Forester, L., Shaw, W., Sprague, R., Wiser, S. and Peltzer, D. 2023. The right tree in the right place? A major economic tree species poses major ecological threats. - Biological Invasions 25: 39–60.
Burrows, G., Meagher, P. and Heady, R. 2007. An anatomical assessment of branch abscission and branch-base hydraulic architecture in the endangered Wollemia nobilis. - Annals of Botany 99: 609–623.
Caudullo, G., Welk, E. and San-Miguel-Ayanz, J. 2017. Chorological maps for the main European woody species. - Data in Brief 12: 662–666.
Crook, M. and Ennos, A. 1996. The anchorage mechanics of deep rooted larch, Larix europea× L. japonica. - Journal of Experimental Botany 47: 1509–1517.
Dörken, V. M., Ladd, P. G. and Parsons, R. F. 2023. Leaf dimorphism in Cupressus nootkatensis D. Don and Cupressus vietnamensis (Farjon & TH Nguyên) Silba (Cupressaceae) and its ecological and evolutionary significance. - Trees 37: 1267–1279.
Heinken, T., Diekmann, M., Liira, J., Orczewska, A., Schmidt, M., Brunet, J., Chytrý, M., Chabrerie, O., Decocq, G., De Frenne, P., Dřevojan, P., Dzwonko, Z., Ewald, J., Feilberg, J., Graae, B. J., Grytnes, J.-A., Hermy, M., Kriebitzsch, W.-U., Laiviņš, M., Lenoir, J., Lindmo, S., Marage, D., Marozas, V., Niemeyer, T., Paal, J., Pyšek, P., Roosaluste, E., Sádlo, J., Schaminée, J. H. J., Tyler, T., Verheyen, K., Wulf, M. and Vanneste, T. 2022. The European Forest Plant Species List (EuForPlant): Concept and applications. - Journal of Vegetation Science 33: e13132.
Ioannidis, K., Tsakaldimi, M., Koutsovoulou, K., Daskalakou, E. N. and Ganatsas, P. 2021. Effect of Seedling Provenance and Site Heterogeneity on Abies cephalonica Performance in a Post-Fire Environment. - Sustainability 13: 6097.
Mackenthun, G. 2015. The world’s oldest living tree discovered in Sweden? A critical review. - New Journal of Botany 5: 200–204.
Mauri, A., Girardello, M., Strona, G., Beck, P. S. A., Forzieri, G., Caudullo, G., Manca, F. and Cescatti, A. 2022. EU-Trees4F, a dataset on the future distribution of European tree species. - Scientific Data 9: 37.
Rogers, G. K. 2021. Bald Cypress knees, Taxodium distichum (Cupressaceae): An anatomical study, with functional implications. - Flora 278: 151788.
Tatsuhara, S., Yamada, K., Akashi, H. and Takeuchi, K. 2020. Use of wild sugi (Cryptomeria japonica) trees in Mikawa Area, Aga Town, Niigata Prefecture, Japan. in press.
Thakur, M., Sobti, R. and Kaur, T. 2023. Medicinal and biological potential of Thuja occidentalis: A comprehensive review. - Asian Pacific Journal of Tropical Medicine 16: 148–161.
ZOOLOGIA GENERALE E SISTEMATICA
MARZIO ZAPPAROLI
Secondo Semestre
6
BIO/05
Obiettivi formativi
Partendo dal più generale concetto di biodiversità e del suo significato, il corso intende fornire secondo una visione comparativa ed evolutiva i concetti fondamentali per comprendere: i) i livelli di organizzazione del mondo animale (popolazioni, specie, comunità, ecosistemi); ii) la distribuzione della biodiversità animale nello spazio e nel tempo e le sue dinamiche; iii) l’organizzazione morfologica, la biologia e l’ecologia dei gruppi di metazoi invertebrati di maggior successo evolutivo sul Pianeta.
119501 - IDROLOGIA E SISTEMAZIONI IDRAULICO-FORESTALI
CIRO APOLLONIOCIRO APOLLONIO
Secondo Semestre
6
AGR/08
Obiettivi formativi
Il corso ha intende fornire agli studenti le conoscenze dei principali aspetti riguardanti la sistemazione dei bacini idrografici. Vengono analizzati i fondamentali processi idrologici, idraulici ed erosivi che possono manifestarsi all’interno di un bacino idrografico. Si individuano le più diffuse tipologie di intervento da utilizzare per un’adeguata difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, con particolare riguardo alle opere di ingegneria naturalistica.
PRIMO MODULO
Introduzione al corso
Cenni storici sulle sistemazioni idraulico-forestali
Aspetti normativi
SECONDO MODULO
Cenni sulle proprietà fisiche dell’acqua
Idrostatica
Principi fondamentali dell’Idraulica
Foronomia
Correnti a pelo libero
Cenni di moto nel sottosuolo
TERZO MODULO
Definizione di Bacino idrografico
Idrologica di bacino
Trasporto solido
Erosione superficiale
Frane e valanghe
Cenni Opere di difesa (da erosione, frane e valanghe)
QUARTO MODULO
Correzione dei torrenti.
La pendenza di equilibrio.
Differenti tipologie di briglie.
Dimensionamento idraulico di una briglia torrentizia.
Modalità Esame
L’esame consiste in una prova orale sugli argomenti sviluppati durante le ore di lezione teorica e teorico-pratica in aula, in laboratorio e/o in campo.
Testi adottati
Testi di riferimento
1- Appunti dalle lezioni e materiale didattico distribuito durante il corso.
2- Stampe in formato pdf delle presentazioni in Power Point relative agli argomenti trattati durante il corso.
3- Ferro V. – La sistemazione dei bacini idrografici, Mc Graw Hill, II ed., 2006.
Materiale bibliografico di approfondimento
Durante il corso verranno opportunamente segnalati ulteriori materiali didattici per chi volesse approfondire determinati argomenti.
Modalità di frequenza
Frequenza raccomandata, ma non obbligatoria.
Bibliografia
• Ferro V., Elementi di idraulica e idrologia per le scienze agrarie, ambientali e forestali Ed. McGraw-Hill, Milano, 2012
PRIMO MODULO
Introduzione al corso
Cenni storici sulle sistemazioni idraulico-forestali
Aspetti normativi
SECONDO MODULO
Cenni sulle proprietà fisiche dell’acqua
Idrostatica
Principi fondamentali dell’Idraulica
Foronomia
Correnti a pelo libero
Cenni di moto nel sottosuolo
TERZO MODULO
Definizione di Bacino idrografico
Idrologica di bacino
Trasporto solido
Erosione superficiale
Frane e valanghe
Cenni Opere di difesa (da erosione, frane e valanghe)
QUARTO MODULO
Correzione dei torrenti.
La pendenza di equilibrio.
Differenti tipologie di briglie.
Dimensionamento idraulico di una briglia torrentizia.
Modalità Esame
L’esame consiste in una prova orale sugli argomenti sviluppati durante le ore di lezione teorica e teorico-pratica in aula, in laboratorio e/o in campo.
Testi adottati
Testi di riferimento
1- Appunti dalle lezioni e materiale didattico distribuito durante il corso.
2- Stampe in formato pdf delle presentazioni in Power Point relative agli argomenti trattati durante il corso.
3- Ferro V. – La sistemazione dei bacini idrografici, Mc Graw Hill, II ed., 2006.
Materiale bibliografico di approfondimento
Durante il corso verranno opportunamente segnalati ulteriori materiali didattici per chi volesse approfondire determinati argomenti.
Modalità di frequenza
Frequenza raccomandata, ma non obbligatoria.
Bibliografia
• Ferro V., Elementi di idraulica e idrologia per le scienze agrarie, ambientali e forestali Ed. McGraw-Hill, Milano, 2012
GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI CURRICULUM FORESTE E AMBIENTE
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LABORATORIO DI GENETICA VEGETALE
ENRICA ALICANDRI
Secondo Semestre
6
AGR/07
Obiettivi formativi
Scopo del corso è fornire agli studenti conoscenze teoriche e competenze pratiche sulle principali
tecniche di genetica molecolare applicate alle piante, con particolare riferimento alle specie
forestali.
Nell’ambito del corso, inoltre, verranno presi in considerazione strumenti bioinformatici per
l'analisi delle sequenze, l'interpretazione di dati genomici e trascrittomici, e l'analisi dell'espressione
genica, oltre a studi di caso relativi a specie di interesse forestale.
RISULTATI ATTESI
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Al termine del corso, gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la conoscenza dei
fondamenti della genetica molecolare e del suo ruolo nelle scienze forestali, con particolare
riferimento alla conservazione, al miglioramento genetico e alle biotecnologie.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE:
Applicare le principali tecniche di biologia molecolare, tra cui estrazione di DNA/RNA, PCR e sue
varianti, elettroforesi su gel, clonaggio e sequenziamento del DNA, e utilizzare strumenti
bioinformatici per l’analisi delle sequenze e dei dati genomici.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Essere in grado di interpretare e discutere criticamente i risultati sperimentali, valutando le
implicazioni biologiche e applicative nel settore forestale.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
Aver sviluppato la capacità di presentare e discutere dati sperimentali e analisi bioinformatiche in
modo chiaro e rigoroso, sia in contesti accademici che professionali.
CAPACITÀ DI APPRENDERE:
Essere in grado di apprendere e aggiornarsi autonomamente sulle nuove tecniche di genetica
molecolare e bioinformatica applicate alle piante, con particolare attenzione alle specie forestali.
Modulo 1: Introduzione e Fondamenti (8 ore)
Modulo 2: Tecniche di Biologia Molecolare (16 ore)
Modulo 3: Analisi Bioinformatica (8 ore)
Modulo 4: Applicazioni Avanzate e Casi Studio (6 ore)
Modulo 5: Laboratorio Pratico (10 ore)
Modalità Esame
La valutazione degli studenti sarà basata su:
Esonero scritto a metà corso, composto da domande a risposta aperta e multipla sui contenuti trattati nei primi moduli (50% del voto finale).
Prova orale finale, incentrata sui moduli rimanenti e sulla discussione delle attività di laboratorio (50% del voto finale).
Testi adottati
Brown T. A. Biotecnologie Molecolari: Principi e Tecniche, Zanichelli.
Cristina Cavazzuti, Daniela Damiano: Biologia, Zanichelli.
Gianni Barcaccia, Mario Falcinelli: Genetica e genomica Volume I - Genetica generale, Liguori Editore
Dispense fornite dal docente.
Articoli scientifici selezionati e suggeriti durante il corso.
Modalità di frequenza
La frequenza è fortemente consigliata, soprattutto per le attività di laboratorio, che costituiscono una parte significativa della formazione e della valutazione del corso.
Bibliografia
Brown T. A. Biotecnologie Molecolari: Principi e Tecniche, Zanichelli.
Dispense fornite dal docente.
Articoli scientifici selezionati e suggeriti durante il corso.
MICROBIOLOGIA OLOBIONTE PER LA PROTEZIONE DELLE PIANTE
MARIA DEL CARMEN MORALES RODRIGUEZ
Secondo Semestre
6
AGR/12
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere
Il corso "Microbiologia dell'Olobionte per la Difesa delle Piante" esplora le complesse interazioni all'interno degli olobionti vegetali, concentrandosi sulle comunità microbiche che supportano la salute, la resilienza e la difesa delle piante contro stress ambientali e patogeni. Pensato per studenti di scienze forestali e selvicoltura, il corso affronta il ruolo del microbioma all'interno dell'olobionte, comprendendo piante e microrganismi associati, tra cui batteri, funghi, virus e protisti, con un'enfasi sulle relazioni ecologiche ed evolutive negli ecosistemi forestali.
1. Introduzione alla Teoria dell'Olobionte: Comprendere il concetto di piante come olobionti, in cui la pianta e il suo microbiota associato agiscono come un'unità funzionale. Questo include discussioni sulle simbiosi pianta-microbo e sulle dinamiche coevolutive.
2. Composizione e Funzione del Microbioma: Analisi della diversità microbica all'interno della rizosfera (microbioma radicale), fillosfera (microbioma delle foglie) ed endosfera (tessuti interni), e come queste comunità supportano la salute e la difesa delle piante.
3. Meccanismi di Difesa delle Piante: Esplorazione di come i partner microbici contribuiscano alle difese delle piante attraverso la soppressione diretta dei patogeni, la mobilitazione dei nutrienti e il potenziamento dell'immunità delle piante.
4. Microbiomi nella Salute delle Foreste: Studi di caso sul ruolo dei microbiomi nella resilienza degli alberi forestali, nella risposta agli stress climatici e nella prevenzione delle malattie forestali.
5. Metodi per l'Analisi del Microbioma: Tecniche come il sequenziamento del DNA (es. Illumina MiSeq), la bioinformatica e la metagenomica per lo studio dei microbiomi associati alle piante.
6. Applicazioni nella Gestione Forestale: Discussione su come la comprensione degli olobionti vegetali possa essere applicata a pratiche forestali sostenibili, gestione di parassiti e patogeni e conservazione della biodiversità.
Gli studenti acquisiranno esperienza pratica nell'analisi del microbioma, nella progettazione sperimentale per studi sul microbioma vegetale e nell'interpretazione dei dati, preparandosi ad applicare questi concetti alle sfide della gestione e della conservazione delle foreste nel mondo reale.
Modalità Esame
Obiettivo dell’esame finale è di verificare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati e la capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica. La valutazione sarà con prova scritta a domande aperte.
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Sarà possibile rivedere il proprio esame e, eventualmente e previo accordo, integrare il proprio voto con colloquio orale. Inoltre, il docente si riserva il diritto, nei casi in cui lo riterrà opportuno, di verificare la preparazione degli alunni mediante un colloquio orale.
Testi adottati
Materiale delle lezioni.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni (minimo 70% delle lezioni) è raccomandata ai fini del sostenimento della prova di esame.
Bibliografia
Materiale delle lezioni.
FITOTECNOLOGIE AMBIENTALI
PAOLO DE ANGELIS
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
OBIETTIVI
Sviluppare le conoscenze e la comprensione delle interazioni pianta-ambiente alla base delle fitotecnologie applicate alla riduzione dell'impatto delle attività umane sul suolo e sulle risorse idriche. Fornire esempi di interventi di fitobonifica in siti contaminati e di infrastrutture verdi per le aree urbane. Creare capacità di partecipare a gruppi di progettazione di interventi di fitobonifica e di infrastrutture verdi urbane. Creare capacità di organizzazione e conduzione di piani di monitoraggio funzionale di sistemi fitotecnologici.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
• conoscenza e comprensione dei fattori ambientali che regolano le principali funzioni metaboliche delle piante e delle loro interazioni con il suolo e l’acqua
• conoscenza e comprensione della diversità morfologico–funzionale di organi e tessuti vegetali come risposta alle condizioni ambientali
• conoscenza e comprensione delle interazioni pianta-contaminanti alla base delle tecniche di fitobonifica
• conoscenza e comprensione delle infrastrutture verdi urbane
• conoscenza e comprensione della legislazione di riferimento per le bonifiche e per la riqualificazione ambientale
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
• nella progettazione di sistemi fitotecnologici per migliorare la qualità del suolo e dell'acqua nelle aree inquinate
• nel definire strategie e piani adeguati a migliorare la resilienza delle aree urbane utilizzando infrastrutture verdi, anche in un contesto di cambiamenti climatici
• nella organizzazione di piani di monitoraggio funzionale a supporto della gestione di sistemi fitotecnologici
Autonomia di giudizio (making judgements)
• analizzare i risultati delle attività di indagine e monitoraggio, fornendo un'interpretazione scientificamente supportata dei più probabili rapporti causa-effetto
• interpretare i risultati di sperimentazioni e sistemi pilota per la progettazione di sistemi fitotecnologici
Abilità comunicative (communication skills)
• scrivere relazioni sugli esiti di attività di monitoraggio e preparare presentazioni orali relative ad interventi fitotecnologici, a livello tecnico-professionale e divulgativo
• spiegare le soluzioni proposte e rispondere a specifiche questioni gestionali in un contesto multidisciplinare
• presentare i risultati delle attività pilota di sperimentazione in contesti scientifici
Capacità di apprendere (learning skills)
• leggere e comprendere la letteratura scientifica internazionale e tecnica nel settore del fitobonifica e delle infrastrutture verdi urbane
• leggere e comprendere gli aggiornamenti normativi e i regolamenti rilevanti per il settore
• nuove metodologie e strumenti per la progettazione di sistemi fitotecnologici
1. Il ruolo dei fattori ambientali nella regolazione della fotosintesi e dell'allocazione del carbonio
2. Il ruolo dei fattori ambientali nella regolazione delle relazioni tra le piante e l'acqua
3. Diversità morfologico-funzionale e adattamento / acclimatazione alle condizioni stazionali
4. Il monitoraggio funzionale di sistemi fitotecnologici
5. Impatto delle attività umane sulla contaminazione del suolo e dell'acqua
6. Bonifica dei siti inquinati: principi generali e quadro normativo
7. Fitotecnologie applicate alla bonifica del suolo e delle acque di falda
8. Fitotecnologie applicate alla prevenzione della diffusione di contaminanti nel suolo e nelle acque profonde e superficiali
9. Fitotecnologie applicate alla gestione delle acque meteoriche in ambito urbano
10. Fitotecnologie per il miglioramento della qualità ambientale in ambito urbano
11. Applicazione di sistemi fitotecnologici alle condizioni sito-specifiche
12. Analisi di casi di studio
Modalità Esame
La valutazione del corso prevede la discussione di un progetto/caso di studio e un esame orale finale.
Per la prova orale gli studenti discutono un progetto/test/realizzazione pilota di fitotecnologie selezionato dalla letteratura internazionale o disegnato sulla base del caso studio, discutendo i principali processi vegetali coinvolti nel suo funzionamento. Inoltre, la commissione porrà domande per valutare le competenze acquisite dallo studente secondo il programma del corso.
Testi adottati
Hirons A. D., Thomas P. - APPLIED TREE BIOLOGY, Wiley, 2018.
Autori vari - TECNICHE DI FITORIMEDIO NELLA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI, CNR Edizioni, 2017.
John W. Dover - GREEN INFRASTRUCTURE, Routledge 2015
Ram Chandra, N.K. Dubey, Vineet Kumar – PHYTOREMEDIATION OF ENVIRONMENTAL POLLUTANTS CRC Press 2018
Modalità di frequenza
Le lezioni e le altre attività di Classe sono svolte in presenza In Aula e in Laboratorio
Bibliografia
Durante il corso sarà fornita letteratura tecnica e scientifica
ZOOTECNIA MONTANA
MARCO MILANESI
Secondo Semestre
6
AGR/17
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione
Il programma dell’insegnamento “Zootecnia montana” è articolato al fine di consentire allo
studente di conoscere e comprendere:
- le specie animali (razze e loro caratteristiche) allevate, con particolare riferimento
alle aree montane;
- le caratteristiche fisiologiche degli animali (i.e. riproduzione, metabolismo
energetico);
- i sistemi di allevamento e la gestione degli animali (i.e. benessere animale,
sostenibilità, territorio), con particolare riferimento alle aree montane;
- il miglioramento genetico (i.e. modelli di selezione) e la genetica (i.e. DNA, RNA,
varianti);
- le produzioni animali (i.e. latte, carne) e le loro caratteristiche (i.e. nutrizionali,
salutistiche, tecnologiche, parametri di qualità, fattori che influenzano la qualità, filiera,
tracciabilità, marchi) ed il loro legame con il territorio.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Alla fine del corso, lo studente sarà in grado di capire come la gestione dell’allevamento
(zootecnia in senso lato) può influenzare, in modo positivo o negativo, i prodotti di origine
animale, con particolare riferimento alle aree montane.
Autonomia di giudizio
Il corso darà allo studente la capacità di giudicare autonomamente i dati e le situazioni, e
la capacità di risolvere problemi relativi a diversi contesti zootecnici, con particolare
riferimento alle aree montane.
Abilità comunicative
Durante il corso verranno fornite le capacità e le informazioni per comunicare
correttamente e per interagire in modo costruttivo con tutti gli attori facenti parte del settore
zootecnico e delle produzioni animali.
Capacità di apprendere
Il corso darà la capacità di approfondire, aggiornare e ampliare le conoscenze dello
studente relative alla zootecnia e agli aspetti quanti-qualitativi delle produzioni animali.
Distribuzione geografica, consistenza numerica, caratteristiche e produzioni delle principali specie e razze zootecniche a livello mondiale, europeo e italiano.
Cenni di anatomia e fisiologia dei ruminanti e monogastrici. Fisiologia e tecniche di riproduzione. Cenni di applicazione di biotecnologie.
Cenni di biologia molecolare e genetica. Elementi di miglioramento genetico.
Cenni sui principali tipi di alimenti e stima del valore nutritivo. Approfondimento sul pascolo.
Cenni sulle tipologie di allevamento e benessere animale.
Prodotti di origine animale, loro caratteristiche e fattori che le influenzano. I sistemi di produzione del latte, curva di lattazione e controlli funzionali. Produzione della carne. Marchi e marketing.
Approfondimento sull’allevamento montano: impatto ambientale, sostenibilità e possibili problematiche. Ruolo multifunzionale dell'allevamento e servizi ecosistemici. Analisi dei punti di forza, di debolezza, opportunità e criticità per l'allevamento montano.
Modalità Esame
Obiettivo dell’esame finale è di verificare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati e la capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica. La valutazione sarà con prova scritta a domande aperte.
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Sarà possibile rivedere il proprio esame e, eventualmente e previo accordo, integrare il proprio voto con colloquio orale. Inoltre, il docente si riserva il diritto, nei casi in cui lo riterrà opportuno, di verificare la preparazione degli alunni mediante un colloquio orale.
Testi adottati
Materiale delle lezioni.
Modalità di svolgimento
L'insegnamento consiste di 50 ore di lezione frontale e 6 ore dedicate a seminari e/o attività pratiche. Per le lezioni frontali il docente si avvale di slide che sono a disposizione degli studenti.
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni frontali non è obbligatoria ma vivamente consigliata, in presenza.
Distribuzione geografica, consistenza numerica, caratteristiche e produzioni delle principali specie e razze zootecniche a livello mondiale, europeo e italiano.
Cenni di anatomia e fisiologia dei ruminanti e monogastrici. Fisiologia e tecniche di riproduzione. Cenni di applicazione di biotecnologie.
Cenni di biologia molecolare e genetica. Elementi di miglioramento genetico.
Cenni sui principali tipi di alimenti e stima del valore nutritivo. Approfondimento sul pascolo.
Cenni sulle tipologie di allevamento e benessere animale.
Prodotti di origine animale, loro caratteristiche e fattori che le influenzano. I sistemi di produzione del latte, curva di lattazione e controlli funzionali. Produzione della carne. Marchi e marketing.
Approfondimento sull’allevamento montano: impatto ambientale, sostenibilità e possibili problematiche. Ruolo multifunzionale dell'allevamento e servizi ecosistemici. Analisi dei punti di forza, di debolezza, opportunità e criticità per l'allevamento montano.
Modalità Esame
Obiettivo dell’esame finale è di verificare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati e la capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica. La valutazione sarà con prova scritta a domande aperte.
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Sarà possibile rivedere il proprio esame e, eventualmente e previo accordo, integrare il proprio voto con colloquio orale. Inoltre, il docente si riserva il diritto, nei casi in cui lo riterrà opportuno, di verificare la preparazione degli alunni mediante un colloquio orale.
Testi adottati
Materiale delle lezioni.
Modalità di svolgimento
L'insegnamento consiste di 50 ore di lezione frontale e 6 ore dedicate a seminari e/o attività pratiche. Per le lezioni frontali il docente si avvale di slide che sono a disposizione degli studenti.
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni frontali non è obbligatoria ma vivamente consigliata, in presenza.
Bibliografia
Materiale delle lezioni.
119498 - COSTRUZIONI E RILIEVO DEL TERRITORIO
ALVARO MARUCCIALVARO MARUCCI
Secondo Semestre
6
AGR/10
Obiettivi formativi
Fornire agli studenti i concetti, gli strumenti analitici e le istruzioni organizzative di base per saper risolvere i problemi di tipo ingegneristico nel settore delle costruzioni forestali e del rilievo del territorio
Costruzioni forestali
Competenze professionali. Progetto, direzione dei lavori, collaudo. Elaborati progettuali e documenti di contabilità. Richiami di statica grafica, momenti statici e di inerzia delle sezioni, raggio di inerzia, modulo di resistenza. Legge di Hooke, comportamento dei corpi reali sotto carico, problemi di progetto e di verifica delle strutture: metodi delle tensioni ammissibili e agli stati limite ultimi e di esercizio. Analisi dei carichi, carico neve, carico vento. Studio delle travi inflesse, determinazione delle reazioni vincolari e dei diagrammi delle sollecitazioni, calcolo delle deformazioni. calcolo di verifica e di progetto delle travi isostatiche e dei solai in legno con i metodi delle tensioni ammissibili e degli stati limite. Travi reticolari isostatiche.
Fondazioni, verifica di stabilità delle strutture verticali sottoposte a presso-flessione. Solidi caricati di punta. Dimensionamento delle strutture di copertura. Flessione deviata. Spinta delle terre, muri di sostegno. Progetto e verifica di un muro di sostegno a gravità. Scale, tetti, solai. Leganti e malte e loro impiego.
Rilievo e rappresentazione del territorio in ambiente montano
Superfici di riferimento, angolo, distanza, quota, dislivello, pendenza. Teodolite: condizioni di rettifica, eccentricità dell’alidada, eccentricità del cannocchiale, zenit strumentale, reiterazione, regola di Bessel, messa in stazione. Sistemi di misura degli angoli e conversioni angolari. Misura degli angoli e della distanza. Metodi di riattacco: Intersezione in avanti, intersezione inversa, apertura a terra. Poligonali aperta semplice, aperta tra due punti noti, aperta tra quattro punti noti, poligonale chiusa. Verifiche e compensazioni delle poligonali. Rilievo di dettaglio. Livelli, livellazioni geometriche, livellazione tacheometrica e con stazione totale, livellazione trigonometrica. Livellazione raggiante, livellazione longitudinale. Restituzione grafica del rilievo: piano quotato, piano a curve di livello, proiezioni UTM, Gauss Boaga e Cassini-Soldner.
Modalità Esame
Ai fini dell'attribuzione del voto si tiene conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e della chiarezza espositiva.
Testi adottati
Appunti dalle lezioni e materiale didattico fornito dal docente durante il corso;
Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni in aula.
Modalità di frequenza
Frequenza libera alle lezione e alle esercitazioni
Bibliografia
Articoli scientifici open access forniti dal docente
Costruzioni forestali
Competenze professionali. Progetto, direzione dei lavori, collaudo. Elaborati progettuali e documenti di contabilità. Richiami di statica grafica, momenti statici e di inerzia delle sezioni, raggio di inerzia, modulo di resistenza. Legge di Hooke, comportamento dei corpi reali sotto carico, problemi di progetto e di verifica delle strutture: metodi delle tensioni ammissibili e agli stati limite ultimi e di esercizio. Analisi dei carichi, carico neve, carico vento. Studio delle travi inflesse, determinazione delle reazioni vincolari e dei diagrammi delle sollecitazioni, calcolo delle deformazioni. calcolo di verifica e di progetto delle travi isostatiche e dei solai in legno con i metodi delle tensioni ammissibili e degli stati limite. Travi reticolari isostatiche.
Fondazioni, verifica di stabilità delle strutture verticali sottoposte a presso-flessione. Solidi caricati di punta. Dimensionamento delle strutture di copertura. Flessione deviata. Spinta delle terre, muri di sostegno. Progetto e verifica di un muro di sostegno a gravità. Scale, tetti, solai. Leganti e malte e loro impiego.
Rilievo e rappresentazione del territorio in ambiente montano
Superfici di riferimento, angolo, distanza, quota, dislivello, pendenza. Teodolite: condizioni di rettifica, eccentricità dell’alidada, eccentricità del cannocchiale, zenit strumentale, reiterazione, regola di Bessel, messa in stazione. Sistemi di misura degli angoli e conversioni angolari. Misura degli angoli e della distanza. Metodi di riattacco: Intersezione in avanti, intersezione inversa, apertura a terra. Poligonali aperta semplice, aperta tra due punti noti, aperta tra quattro punti noti, poligonale chiusa. Verifiche e compensazioni delle poligonali. Rilievo di dettaglio. Livelli, livellazioni geometriche, livellazione tacheometrica e con stazione totale, livellazione trigonometrica. Livellazione raggiante, livellazione longitudinale. Restituzione grafica del rilievo: piano quotato, piano a curve di livello, proiezioni UTM, Gauss Boaga e Cassini-Soldner.
Modalità Esame
Ai fini dell'attribuzione del voto si tiene conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e della chiarezza espositiva.
Testi adottati
Appunti dalle lezioni e materiale didattico fornito dal docente durante il corso;
Modalità di svolgimento
Lezioni ed esercitazioni in aula.
Modalità di frequenza
Frequenza libera alle lezione e alle esercitazioni
Bibliografia
Articoli scientifici open access forniti dal docente
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119433 - ESAMI A SCELTA
Primo Semestre
12
119434 - LINGUA INGLESE (B2)
Primo Semestre
4
L-LIN/12
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere
119435 - TIROCINIO ESTERNO
Primo Semestre
4
119508 - LEGISLAZIONE FORESTALE
MARCO AVANZO
Primo Semestre
6
IUS/03
Obiettivi formativi
Obiettivo del corso è quello di fornire una conoscenza ragionata della normativa applicabile - regionale, nazionale e sovranazionale - in materia forestale-ambientale, indispensabile per interfacciarsi con la complessità strutturale e funzionale dei sistemi territoriali e con la multifunzionalità richiesta nei processi di pianificazione, gestione e conservazione delle risorse naturali. Il corso, quindi, dopo un’introduzione sui principi fondamentali, sulla storia e sulle fonti del diritto forestale-ambientale, intende affrontare, con un duplice approccio normativo e applicativo, le principali questioni con cui si devono rapportare gli operatori del settore, sul territorio nazionale e regionale.
Le fonti normative e la loro gerarchia
Il RD 3267/1923: vincolo idrogeologico, prescrizioni di massima e polizia forestale
DPR 11/1972 e 616/1977: il trasferimento delle competenze alle Regioni
L’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali
Il D.Lgs. 177/2016: dal Corpo Forestale dello Stato ai Carabinieri Forestali
D.Lgs. 34/2018: il testo unico in materia di foreste e filiere forestali
La normativa forestale del Lazio
Bosco, paesaggio e il D.Lgs. 42/2004
Legge quadro sulle aree protette n. 394/1991
La rete Natura 2000 (Direttiva habitat e Direttiva uccelli) e interventi nelle aree ricomprese
EUDR e FSC: contrasto alla deforestazione e certificazione forestale
La Convenzione di Washington – CITES
Gli incendi boschivi
La fauna selvatica
La flora minore
I frutti del bosco
Gli alberi monumentali
Il verde urbano
Il bosco come fonte energetica rinnovabile
Imprese forestali e professionisti:
- gestione dei rifiuti
- il cantiere forestale, ruoli e responsabilità
- la L. 241/1990
Modalità Esame
L'esame avrà una durata orientativa di 20' con mediamente tre domande aperte, con eventuali approfondimenti su singoli argomenti
Testi adottati
Nicoletta Ferrucci - Diritto Forestale e Ambientale - Giappichelli Editore 2023
Modalità di frequenza
La frequenza del corso è altamente raccomandata
Bibliografia
Nessuno
119509 - SELVICOLTURA
MAURIZIO SABATTI
Primo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
Definire l’ambito di applicazione della selvicoltura, concentrandosi in particolare sui limiti attuali e le sfide che le scienze e le tecniche forestali devono affrontare in un contesto legato ai cambiamenti del clima. Acquisire le conoscenze di base sui trattamenti selvicolturali e il loro impatto sulla struttura del bosco, con l’adozione dei principi di gestione forestale sostenibile. Sviluppare competenze per la caratterizzazione dei popolamenti forestali come base per lo sviluppo di progetti di pianificazione ed esecuzione dei trattamenti selvicolturali. Acquisire capacità sufficienti per leggere e comprendere criticamente la letteratura forestale.
1. La selvicoltura: concetti generali, origine e obiettivi. Ecologia e selvicoltura. Dimensioni, portamento e accrescimento degli alberi.
2. La stazione forestale. Struttura e processi del bosco. Sistemi selvicolturali e tipi di selvicoltura. Governo e trattamento dei boschi.
3. La fustaia monoplana: taglio raso, taglio a buche, tagli successivi. La fustaia irregolare: taglio di rinnovazione. Confronti tra le forme di trattamento e nuovi criteri gestionali delle fustaie.
4. I tagli intercalari: sfolli e diradamenti.
5. Il governo a ceduo: ceduo semplice, ceduo matricinato e ceduo composto. Conversione e trasformazione.
6. Foreste di protezione. Selvicoltura e incendi. Pascolo in bosco. Frangivento. Conservazione e selvicoltura. L’uso ricreativo del bosco. I valori culturali del bosco.
Modalità Esame
La valutazione delle conoscenze acquisite si svolgerà attraverso un esame orale, la cui data sarà pubblicata con largo anticipo sullla piattaforma GOMP. La prova finale verificherà la preparazione dello studente su tutte le parti del programma. Esso riguarderà la discussione di tre argomenti attinenti al corso. Uno degli argomenti potrà essere a scelta, concordato con il docente, consistente nella discussione di un elaborato scritto che approfondisca gli aspetti selvicolturali di un articolo scientifico attinente al corso o di una situazione reale affrontata nel corso delle esercitazioni in foresta e/o di diretta conoscenza dello studente.
Criteri di valutazione:
- livello di conoscenza degli argomenti trattati durante il corso;
- capacità di collegamento interdisciplinare e discussione critica dei contenuti del corso;
- abilità nella pianificazione di una attività selvicolturale partendo da un esempio reale;
- padronanza di espressione ed uso corretto della terminologia tecnica.
Testi adottati
Piussi, P., Alberti, G. 2015 - Selvicoltura generale. Boschi, società e tecniche colturali. Collana Scienze Forestali e Ambientali. Compagnia delle Foreste Srl. Arezzo. 432 pp.
Il libro è disponibile presso la biblioteca dell'università
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, video, animazioni. Durante il corso sono previste esercitazioni in foresta per metà/intera giornata nelle foreste della Provincia di Viterbo o del Lazio. Le esercitazioni in foresta di fine corso si terranno presso il Centro sStudi dell’Università della Tuscia situato a Pieve Tesino (TN) sulle Alpi nella seconda settimana di Giugno. Il materiale didattico sarà reso disponibile sulla piattaforma Moodle.
Modalità di frequenza
La frequenza del corso non è obbligatoria, ma è fortemente consigliata.
Bibliografia
Piussi, P. 1994. Selvicoltura generale. UTET, Torino. 422 pp.
Perrin H. 1986. Selvicoltura. Tomo II. Trattamento delle foreste: Teoria e paratica delle tecniche selvicolturali. AISF, Firenze. 430 pp.
Del Favero R.. 2004 - I Boschi delle Regioni Alpine Italiane. Tipologia, funzionamento, selvicoltura. Coop. Libraria Editrice Università di Padova.
Del Favero R.. 2008 - I Boschi delle Regioni Meridionali ed Insulari d’Italia. Tipologia, funzionamento, selvicoltura. Coop. Libraria Editrice Università di Padova.
Del Favero R.. 2010 - I Boschi delle Regioni dell’Italia centrale. Tipologia, funzionamento, selvicoltura. oop. Libraria Editrice Università di Padova.
I libri sono disponibili presso la biblioteca dell'università.
119437 - ELABORATO FINALE
Secondo Semestre
4
119511 - PREVENZIONE E DIFESA INCENDI FORESTALI
MANUELA PLUTINO
Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
L'insegnamento intende fornire conoscenze e strumenti per la comprensione degli attuali regimi di incendio in un contesto di cambiamento globale, con particolare riferimento alle condizioni climatiche estreme e da dinamiche di trasformazione dei paesaggi rurali caratterizzate da accumulo di combustibile, fattori che favoriscono lo sviluppo di incendi di grande dimensione. Obiettivo fondamentale del corso è far comprendere il ruolo delle attività di prevenzione integrata degli incendi nella mitigazione degli effetti negativi degli incendi.
Aspetti istituzionali e utilità della protezione dagli incendi boschivi. Definizione di incendio boschivo. L. 353/2000. Gli incendi in Italia e all'estero. Struttura del piano antincendi. Cause degli incendi. Indagini per individuare le cause. Combustione lenta; viva; pirolisi. Comportamento del fuoco. Tipologie di incendio e stadi di sviluppo. Effetti del fuoco su vegetazione, suolo, fauna e atmosfera. Combustibili forestali. Modelli di combustibile. Previsione del comportamento dell'incendio. Prevenzione diretta. Prevenzione selvicolturale. Viali tagliafuoco. Fuoco prescritto. Previsione del pericolo di incendio. Avvistamento. Estinzione: tecniche e mezzi terrestri. Ritardanti a lungo e breve termine. Mezzi aerei, ad ala fissa e rotante, e relative infrastrutture forestali. Rifornimento idrico. Difesa e sicurezza delle persone. Rilevamento e valutazione dei danni. Ricostituzione post-incendio. Rapporto tra i vari interventi e le disposizioni pianificatorie.
Modalità Esame
Prove durante il corso. L'esame è orale e prevede almeno tre domande sulle parti principali del programma. Lo studente deve dimostrare di avere acquisito le conoscenze fondamentali della protezione antincendi boschivi.
Testi adottati
• BOVIO G., CORONA P., LEONE V. (a cura di), 2014 - Gestione selvicolturale dei combustibili forestali per la prevenzione degli incendi boschivi. Compagnia delle Foreste, Arezzo, pp. 208.
• BLASI C., BOVIO G., CORONA P., MARCHETTI M., MATURANI A. (a cura di), 2005 - Incendi e complessità eco sistemica. Dalla pianificazione forestale al recupero ambientale. Palombi & Partner, Roma, pp. 353.
• Materiale fornito dal docente.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali
Modalità di frequenza
Non è richiesta la frequenza
Bibliografia
Nessuna
119512 - PATOLOGIA FORESTALE
ANDREA VANNINI
Secondo Semestre
6
AGR/12
Obiettivi formativi
L’insegnamento vuole fornire: i) conoscenze e concetti di base della Patologia Vegetale e dei suoi ambiti di applicazione (agricolo, forestale, ornamentale, piantagioni, urbano); ii) conoscenze di base sulla micologia riguardo biologia e tassonomia dei funghi; un quadro sulle principali malattie fungine degli alberi e loro impatto in un contesto nazionale e europeo
a) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Gli studenti riceveranno tutte le informazioni necessarie a formarsi un quadro conoscitivo complesso ma con un comune denominatore che permetterà loro di associare ed integrare le singole tematiche svolte. Attraverso un percorso non nozionistico ma basato sull'analisi, il confronto in classe e la stimolazione dello spirito critico, lo studente recepirà ed elaborerà le singole tematiche della patologia forestale collocandole nell’attuale contesto nazionale ed europeo.
b) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding); Il complesso delle informazioni fornite allo studente attraverso un approccio interattivo, e con esempi pratici applicativi, permetterà agli stessi di percepirne l'applicabilità nelle attività professionali sia in ambito nazionale che internazionale. Gli studenti avranno inoltre la possibilità di condurre attività pratiche che riguardano, specialmente, il procedimento e i protocolli diagnostici, la loro integrazione e utilizzo nelle attività pratiche di campo e laboratorio.
c) Autonomia di giudizio (making judgements); il metodo di insegnamento interattivo e basato sull'inquadramento delle tematiche generali e loro svolgimento attraverso esempi pratici e discussioni in classe, stimoleranno la capacità degli studenti di coniugare un giudizio personale ed autonomo.
d) Abilità comunicative (communication skills); il corpo delle informazioni fornite durante il corso forniranno agli studenti gli strumenti per poter efficacemente, e con cognizione di causa, comunicare le tematiche relative al complesso sistema dell’impatto delle malattie delle piante legnose nei sistemi forestali, agroforestali, vivaistici e delle piantagioni da reddito, utilizzando un glossario appropriato e il giusto approccio divulgativo.
e) Capacità di apprendere (learning skills); l'adozione di un metodo di insegnamento basato su concetti generali poi svolti con esempi pratici e applicativi, favoriscono l'apprendimento da parte degli studenti e, in particolare, l'assimilazione dei concetti
Introduzione al corso; La Patologia Forestale e i suoi ambiti; Concetto di malattia e di danno; agenti di malattia biotici e abiotici; triangolo della malattia, classificazione delle malattie; introduzione alla sintomatologia.
La Sintomatologia; classificazione dei sintomi; scale diagrammatiche di malattia; indici di malattia: incidenza, severità, mortalità; calcolo degli indici di malattia; uso degli indici di malattia per valutare stato, gravità e distribuzione in un popolamento forestale; esempio di interazione tra entomologia e patologia forestale: l'ambrosia beetle Xylosandrus compactus. Ipertrofie e iper plasie; alterazione dei processi: fotosintesi; respirazione; trasporto; riproduzione; trascrizione; Il ciclo della Malattia: svernamento; inoculo primario; disseminazione; inoculazione; attivazione; adesione del patogeno all'ospite; penetrazione passiva e attiva; infezione; colonizzazione apoplastica/simplastica, biotrofica/necrotrofica; evasione del patogeno. Meccanismi di difesa: sfuggenza, tolleranza, resistenza. Resistenza passiva e attiva, morfologica e chimica. Sistema elicitori recettori. La VTA, concetti e utilizzo in ambito urbano; sistemi di classificazione; esercitazioni pratiche su applicazione VTA. Il procedimento diagnostico: anamnesi e diagnosi di campo, fasi del procedimento diagnostico in campo. Casi applicativi: ambrosia beetles e funghi associati; cancro corticale del castagno; mal dell'inchiostro del castagno. Il concetto di sterilità; terreni di crescita, autoclave, cappa a flusso laminare. Il Postulati di Koch, esempio applicativo. Introduzione alla Micologia; il tallo fungino; ecologia dei funghi: simbionti, saprotrofi. I funghi come patogeni di piante, animali, uomo e altri microrganismi; la cellula fungina, nucleo, citoplasma e organuli, la parete cellulare. Il ciclo biologico dei funghi; germinazione della spora; accrescimento ifale; tropismo; colonizzazione necrotrofica e biotrofica; strutture vegetative. Esercitazioni pratiche di osservazione microscopica strutture fungine. Diagnostica biologica: osservazione e dissezione di materiale sintomatico; sterilizzazione e piastramento in cappa a flusso laminare; allestimento camera umida. I corpi fruttiferi; fasi nucleari; inquadramento tassonomico; Glomeromycota; Chytridiomycota; Mucoromycotina; generalità su Ascomycota: tallo vegetativo, riproduzione sessuata (pleomorfismo, telomorfo e anamorfo; gametangiogamia; aschi e ascospore) e asessuata (i conidi); corpi fruttiferi del telomorfo (apotecio, peritecio, cleistotecio, pseudotecio); corpi fruttiferi dell'anamorfo (acervulo, picnidio); tassonomia.
Introduzione ai Basidiomycota; tallo vegetativo; riproduzione sessuata (somatogamia; basidi e basidiospore); corpi fruttiferi (angiocarpo; gimnocarpo; emiangiocarpo); ordine Uredinales, forme riproduttive e ciclo; Basidiomycetes, Holobasidiomycetes e Phragmobasidiomycetes. Oomycetes: generalità, biologia e tassonomia.
Parte speciale: la moria dei semenzali (agenti causali, sintomatologia, epidemiologia, metodi di controllo). I mal bianchi: introduzione e inquadramento tassonimico; i Mal Bianchi delle querce, nocciolo, platano, pioppo (agenti causali, sintomatologia, ciclo, epidemiologia, metodi di controllo). Le taphrine: introduzione e inquadramento tassonomico; agenti causali; sintomi; ciclo; epidemiologia). Introduzione alle ruggini; le ruggini delle piante forestali: tassonomia, ciclo della malattia, epidemiologia: le ruggini vescicolose dei rami di pino; la ruggine curvatrice dei rami di pino; le ruggini dei pioppi; e ruggini vescicolose degli aghi dell'abete rosso, abete bianco e douglasia; le ruggini del ginepro; gli scopazzi dell'abete bianco.
Le malattie fogliari: ciclo, epidemiologia; necrosi degli aghi di pino (Lophodermium sp.,Phacidium sp., Dothistroma sp.); le necrosi fogliari delle latifoglie; le antracnosi (platano, noce frassino), Il disseccamento dei germogli e dei coni del pino (Sphaeropsis sapinea).
Le tracheomicosi: generalità e ciclo; la Grafiosi dell'olmo; il cancro colorato del platano;le verticillosi.
I cancri a bersaglio: cancri da nectria e cancro del larice. I cancri diffusi: il cancro del cipresso; cancro corticale del castagno
I marciumi radicali: Armillaria, Heterobasidion e Phytophthora
Modalità Esame
Gli studenti affronteranno un esonero scritto sulla parte generale del corso. Dovranno inoltre preparare un erbario fitopatologico con 15 malattie da discutere con il docente nell'esonero orale per l'acquisizione dei crediti del modulo
Testi adottati
Dispense del docente
Elementi di Patologia Forestale – A. Ragazzi, P. Capretti, L. Gheraldini, S. Moricca, 2023
Malattie delle piante in bosco, in vivaio e delle alberature – Alessandro Ragazzi et al., 2020
Field Guide for the Identification of Damage on Woody Sentinel plants
Patologia Vegetale – G. Vannacci, 2021
119513 - ENTOMOLOGIA FORESTALE
MARIO CONTARINIMARIO CONTARINIMARIO CONTARINIMARIO CONTARINI
Secondo Semestre
6
AGR/11
Obiettivi formativi
Fornire agli studenti: i) i concetti generali della entomologia forestale con particolare riguardo alle specie di interesse forestale, urbano, vivaistico, e delle piantagioni legnose da reddito; ii) un quadro generale dei principali insetti fitofagi delle piante legnose in ambito nazionale e Europeo con particolare riferimento alle infestazioni causate da insetti forestali invasivi.
Conoscenza e capacità di comprensione
Il programma dell’insegnamento “Zootecnia montana” è articolato al fine di consentire allo
studente di conoscere e comprendere:
- le specie animali (razze e loro caratteristiche) allevate, con particolare riferimento
alle aree montane;
- le caratteristiche fisiologiche degli animali (i.e. riproduzione, metabolismo
energetico);
- i sistemi di allevamento e la gestione degli animali (i.e. benessere animale,
sostenibilità, territorio), con particolare riferimento alle aree montane;
- il miglioramento genetico (i.e. modelli di selezione) e la genetica (i.e. DNA, RNA,
varianti);
- le produzioni animali (i.e. latte, carne) e le loro caratteristiche (i.e. nutrizionali,
salutistiche, tecnologiche, parametri di qualità, fattori che influenzano la qualità, filiera,
tracciabilità, marchi) ed il loro legame con il territorio.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Alla fine del corso, lo studente sarà in grado di capire come la gestione dell’allevamento
(zootecnia in senso lato) può influenzare, in modo positivo o negativo, i prodotti di origine
animale, con particolare riferimento alle aree montane.
Autonomia di giudizio
Il corso darà allo studente la capacità di giudicare autonomamente i dati e le situazioni, e
la capacità di risolvere problemi relativi a diversi contesti zootecnici, con particolare
riferimento alle aree montane.
Abilità comunicative
Durante il corso verranno fornite le capacità e le informazioni per comunicare
correttamente e per interagire in modo costruttivo con tutti gli attori facenti parte del settore
zootecnico e delle produzioni animali.
Capacità di apprendere
Il corso darà la capacità di approfondire, aggiornare e ampliare le conoscenze dello
studente relative alla zootecnia e agli aspetti quanti-qualitativi delle produzioni animali.
Distribuzione geografica, consistenza numerica, caratteristiche e produzioni delle principali specie e razze zootecniche a livello mondiale, europeo e italiano.
Cenni di anatomia e fisiologia dei ruminanti e monogastrici. Fisiologia e tecniche di riproduzione. Cenni di applicazione di biotecnologie.
Cenni di biologia molecolare e genetica. Elementi di miglioramento genetico.
Cenni sui principali tipi di alimenti e stima del valore nutritivo. Approfondimento sul pascolo.
Cenni sulle tipologie di allevamento e benessere animale.
Prodotti di origine animale, loro caratteristiche e fattori che le influenzano. I sistemi di produzione del latte, curva di lattazione e controlli funzionali. Produzione della carne. Marchi e marketing.
Approfondimento sull’allevamento montano: impatto ambientale, sostenibilità e possibili problematiche. Ruolo multifunzionale dell'allevamento e servizi ecosistemici. Analisi dei punti di forza, di debolezza, opportunità e criticità per l'allevamento montano.
Modalità Esame
Obiettivo dell’esame finale è di verificare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati e la capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica. La valutazione sarà con prova scritta a domande aperte.
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Sarà possibile rivedere il proprio esame e, eventualmente e previo accordo, integrare il proprio voto con colloquio orale. Inoltre, il docente si riserva il diritto, nei casi in cui lo riterrà opportuno, di verificare la preparazione degli alunni mediante un colloquio orale.
Testi adottati
Materiale delle lezioni.
Modalità di svolgimento
L'insegnamento consiste di 50 ore di lezione frontale e 6 ore dedicate a seminari e/o attività pratiche. Per le lezioni frontali il docente si avvale di slide che sono a disposizione degli studenti.
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni frontali non è obbligatoria ma vivamente consigliata, in presenza.
Distribuzione geografica, consistenza numerica, caratteristiche e produzioni delle principali specie e razze zootecniche a livello mondiale, europeo e italiano.
Cenni di anatomia e fisiologia dei ruminanti e monogastrici. Fisiologia e tecniche di riproduzione. Cenni di applicazione di biotecnologie.
Cenni di biologia molecolare e genetica. Elementi di miglioramento genetico.
Cenni sui principali tipi di alimenti e stima del valore nutritivo. Approfondimento sul pascolo.
Cenni sulle tipologie di allevamento e benessere animale.
Prodotti di origine animale, loro caratteristiche e fattori che le influenzano. I sistemi di produzione del latte, curva di lattazione e controlli funzionali. Produzione della carne. Marchi e marketing.
Approfondimento sull’allevamento montano: impatto ambientale, sostenibilità e possibili problematiche. Ruolo multifunzionale dell'allevamento e servizi ecosistemici. Analisi dei punti di forza, di debolezza, opportunità e criticità per l'allevamento montano.
Modalità Esame
Obiettivo dell’esame finale è di verificare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati e la capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica. La valutazione sarà con prova scritta a domande aperte.
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Sarà possibile rivedere il proprio esame e, eventualmente e previo accordo, integrare il proprio voto con colloquio orale. Inoltre, il docente si riserva il diritto, nei casi in cui lo riterrà opportuno, di verificare la preparazione degli alunni mediante un colloquio orale.
Testi adottati
Materiale delle lezioni.
Modalità di svolgimento
L'insegnamento consiste di 50 ore di lezione frontale e 6 ore dedicate a seminari e/o attività pratiche. Per le lezioni frontali il docente si avvale di slide che sono a disposizione degli studenti.
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni frontali non è obbligatoria ma vivamente consigliata, in presenza.
Bibliografia
Materiale delle lezioni.
GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTA
ANNO/SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI CURRICULUM FORESTE E AMBIENTE
-
6
-
-
119868 - LABORATORIO DI GENETICA VEGETALE
ENRICA ALICANDRI
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
AGR/07
Obiettivi formativi
Scopo del corso è fornire agli studenti conoscenze teoriche e competenze pratiche sulle principali
tecniche di genetica molecolare applicate alle piante, con particolare riferimento alle specie
forestali.
Nell’ambito del corso, inoltre, verranno presi in considerazione strumenti bioinformatici per
l'analisi delle sequenze, l'interpretazione di dati genomici e trascrittomici, e l'analisi dell'espressione
genica, oltre a studi di caso relativi a specie di interesse forestale.
RISULTATI ATTESI
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Al termine del corso, gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la conoscenza dei
fondamenti della genetica molecolare e del suo ruolo nelle scienze forestali, con particolare
riferimento alla conservazione, al miglioramento genetico e alle biotecnologie.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE:
Applicare le principali tecniche di biologia molecolare, tra cui estrazione di DNA/RNA, PCR e sue
varianti, elettroforesi su gel, clonaggio e sequenziamento del DNA, e utilizzare strumenti
bioinformatici per l’analisi delle sequenze e dei dati genomici.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Essere in grado di interpretare e discutere criticamente i risultati sperimentali, valutando le
implicazioni biologiche e applicative nel settore forestale.
ABILITÀ COMUNICATIVE:
Aver sviluppato la capacità di presentare e discutere dati sperimentali e analisi bioinformatiche in
modo chiaro e rigoroso, sia in contesti accademici che professionali.
CAPACITÀ DI APPRENDERE:
Essere in grado di apprendere e aggiornarsi autonomamente sulle nuove tecniche di genetica
molecolare e bioinformatica applicate alle piante, con particolare attenzione alle specie forestali.
Modulo 1: Introduzione e Fondamenti (8 ore)
Modulo 2: Tecniche di Biologia Molecolare (16 ore)
Modulo 3: Analisi Bioinformatica (8 ore)
Modulo 4: Applicazioni Avanzate e Casi Studio (6 ore)
Modulo 5: Laboratorio Pratico (10 ore)
Modalità Esame
La valutazione degli studenti sarà basata su:
Esonero scritto a metà corso, composto da domande a risposta aperta e multipla sui contenuti trattati nei primi moduli (50% del voto finale).
Prova orale finale, incentrata sui moduli rimanenti e sulla discussione delle attività di laboratorio (50% del voto finale).
Testi adottati
Brown T. A. Biotecnologie Molecolari: Principi e Tecniche, Zanichelli.
Cristina Cavazzuti, Daniela Damiano: Biologia, Zanichelli.
Gianni Barcaccia, Mario Falcinelli: Genetica e genomica Volume I - Genetica generale, Liguori Editore
Dispense fornite dal docente.
Articoli scientifici selezionati e suggeriti durante il corso.
Modalità di frequenza
La frequenza è fortemente consigliata, soprattutto per le attività di laboratorio, che costituiscono una parte significativa della formazione e della valutazione del corso.
Bibliografia
Brown T. A. Biotecnologie Molecolari: Principi e Tecniche, Zanichelli.
Dispense fornite dal docente.
Articoli scientifici selezionati e suggeriti durante il corso.
119869 - MICROBIOLOGIA OLOBIONTE PER LA PROTEZIONE DELLE PIANTE
MARIA DEL CARMEN MORALES RODRIGUEZ
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
AGR/12
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere
Il corso "Microbiologia dell'Olobionte per la Difesa delle Piante" esplora le complesse interazioni all'interno degli olobionti vegetali, concentrandosi sulle comunità microbiche che supportano la salute, la resilienza e la difesa delle piante contro stress ambientali e patogeni. Pensato per studenti di scienze forestali e selvicoltura, il corso affronta il ruolo del microbioma all'interno dell'olobionte, comprendendo piante e microrganismi associati, tra cui batteri, funghi, virus e protisti, con un'enfasi sulle relazioni ecologiche ed evolutive negli ecosistemi forestali.
1. Introduzione alla Teoria dell'Olobionte: Comprendere il concetto di piante come olobionti, in cui la pianta e il suo microbiota associato agiscono come un'unità funzionale. Questo include discussioni sulle simbiosi pianta-microbo e sulle dinamiche coevolutive.
2. Composizione e Funzione del Microbioma: Analisi della diversità microbica all'interno della rizosfera (microbioma radicale), fillosfera (microbioma delle foglie) ed endosfera (tessuti interni), e come queste comunità supportano la salute e la difesa delle piante.
3. Meccanismi di Difesa delle Piante: Esplorazione di come i partner microbici contribuiscano alle difese delle piante attraverso la soppressione diretta dei patogeni, la mobilitazione dei nutrienti e il potenziamento dell'immunità delle piante.
4. Microbiomi nella Salute delle Foreste: Studi di caso sul ruolo dei microbiomi nella resilienza degli alberi forestali, nella risposta agli stress climatici e nella prevenzione delle malattie forestali.
5. Metodi per l'Analisi del Microbioma: Tecniche come il sequenziamento del DNA (es. Illumina MiSeq), la bioinformatica e la metagenomica per lo studio dei microbiomi associati alle piante.
6. Applicazioni nella Gestione Forestale: Discussione su come la comprensione degli olobionti vegetali possa essere applicata a pratiche forestali sostenibili, gestione di parassiti e patogeni e conservazione della biodiversità.
Gli studenti acquisiranno esperienza pratica nell'analisi del microbioma, nella progettazione sperimentale per studi sul microbioma vegetale e nell'interpretazione dei dati, preparandosi ad applicare questi concetti alle sfide della gestione e della conservazione delle foreste nel mondo reale.
Modalità Esame
Obiettivo dell’esame finale è di verificare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati e la capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica. La valutazione sarà con prova scritta a domande aperte.
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Sarà possibile rivedere il proprio esame e, eventualmente e previo accordo, integrare il proprio voto con colloquio orale. Inoltre, il docente si riserva il diritto, nei casi in cui lo riterrà opportuno, di verificare la preparazione degli alunni mediante un colloquio orale.
Testi adottati
Materiale delle lezioni.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni (minimo 70% delle lezioni) è raccomandata ai fini del sostenimento della prova di esame.
Bibliografia
Materiale delle lezioni.
119870 - FITOTECNOLOGIE AMBIENTALI
PAOLO DE ANGELIS
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
AGR/05
Obiettivi formativi
OBIETTIVI
Sviluppare le conoscenze e la comprensione delle interazioni pianta-ambiente alla base delle fitotecnologie applicate alla riduzione dell'impatto delle attività umane sul suolo e sulle risorse idriche. Fornire esempi di interventi di fitobonifica in siti contaminati e di infrastrutture verdi per le aree urbane. Creare capacità di partecipare a gruppi di progettazione di interventi di fitobonifica e di infrastrutture verdi urbane. Creare capacità di organizzazione e conduzione di piani di monitoraggio funzionale di sistemi fitotecnologici.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
• conoscenza e comprensione dei fattori ambientali che regolano le principali funzioni metaboliche delle piante e delle loro interazioni con il suolo e l’acqua
• conoscenza e comprensione della diversità morfologico–funzionale di organi e tessuti vegetali come risposta alle condizioni ambientali
• conoscenza e comprensione delle interazioni pianta-contaminanti alla base delle tecniche di fitobonifica
• conoscenza e comprensione delle infrastrutture verdi urbane
• conoscenza e comprensione della legislazione di riferimento per le bonifiche e per la riqualificazione ambientale
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
• nella progettazione di sistemi fitotecnologici per migliorare la qualità del suolo e dell'acqua nelle aree inquinate
• nel definire strategie e piani adeguati a migliorare la resilienza delle aree urbane utilizzando infrastrutture verdi, anche in un contesto di cambiamenti climatici
• nella organizzazione di piani di monitoraggio funzionale a supporto della gestione di sistemi fitotecnologici
Autonomia di giudizio (making judgements)
• analizzare i risultati delle attività di indagine e monitoraggio, fornendo un'interpretazione scientificamente supportata dei più probabili rapporti causa-effetto
• interpretare i risultati di sperimentazioni e sistemi pilota per la progettazione di sistemi fitotecnologici
Abilità comunicative (communication skills)
• scrivere relazioni sugli esiti di attività di monitoraggio e preparare presentazioni orali relative ad interventi fitotecnologici, a livello tecnico-professionale e divulgativo
• spiegare le soluzioni proposte e rispondere a specifiche questioni gestionali in un contesto multidisciplinare
• presentare i risultati delle attività pilota di sperimentazione in contesti scientifici
Capacità di apprendere (learning skills)
• leggere e comprendere la letteratura scientifica internazionale e tecnica nel settore del fitobonifica e delle infrastrutture verdi urbane
• leggere e comprendere gli aggiornamenti normativi e i regolamenti rilevanti per il settore
• nuove metodologie e strumenti per la progettazione di sistemi fitotecnologici
1. Il ruolo dei fattori ambientali nella regolazione della fotosintesi e dell'allocazione del carbonio
2. Il ruolo dei fattori ambientali nella regolazione delle relazioni tra le piante e l'acqua
3. Diversità morfologico-funzionale e adattamento / acclimatazione alle condizioni stazionali
4. Il monitoraggio funzionale di sistemi fitotecnologici
5. Impatto delle attività umane sulla contaminazione del suolo e dell'acqua
6. Bonifica dei siti inquinati: principi generali e quadro normativo
7. Fitotecnologie applicate alla bonifica del suolo e delle acque di falda
8. Fitotecnologie applicate alla prevenzione della diffusione di contaminanti nel suolo e nelle acque profonde e superficiali
9. Fitotecnologie applicate alla gestione delle acque meteoriche in ambito urbano
10. Fitotecnologie per il miglioramento della qualità ambientale in ambito urbano
11. Applicazione di sistemi fitotecnologici alle condizioni sito-specifiche
12. Analisi di casi di studio
Modalità Esame
La valutazione del corso prevede la discussione di un progetto/caso di studio e un esame orale finale.
Per la prova orale gli studenti discutono un progetto/test/realizzazione pilota di fitotecnologie selezionato dalla letteratura internazionale o disegnato sulla base del caso studio, discutendo i principali processi vegetali coinvolti nel suo funzionamento. Inoltre, la commissione porrà domande per valutare le competenze acquisite dallo studente secondo il programma del corso.
Testi adottati
Hirons A. D., Thomas P. - APPLIED TREE BIOLOGY, Wiley, 2018.
Autori vari - TECNICHE DI FITORIMEDIO NELLA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI, CNR Edizioni, 2017.
John W. Dover - GREEN INFRASTRUCTURE, Routledge 2015
Ram Chandra, N.K. Dubey, Vineet Kumar – PHYTOREMEDIATION OF ENVIRONMENTAL POLLUTANTS CRC Press 2018
Modalità di frequenza
Le lezioni e le altre attività di Classe sono svolte in presenza In Aula e in Laboratorio
Bibliografia
Durante il corso sarà fornita letteratura tecnica e scientifica
119510 - ZOOTECNIA MONTANA
MARCO MILANESI
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
AGR/17
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione
Il programma dell’insegnamento “Zootecnia montana” è articolato al fine di consentire allo
studente di conoscere e comprendere:
- le specie animali (razze e loro caratteristiche) allevate, con particolare riferimento
alle aree montane;
- le caratteristiche fisiologiche degli animali (i.e. riproduzione, metabolismo
energetico);
- i sistemi di allevamento e la gestione degli animali (i.e. benessere animale,
sostenibilità, territorio), con particolare riferimento alle aree montane;
- il miglioramento genetico (i.e. modelli di selezione) e la genetica (i.e. DNA, RNA,
varianti);
- le produzioni animali (i.e. latte, carne) e le loro caratteristiche (i.e. nutrizionali,
salutistiche, tecnologiche, parametri di qualità, fattori che influenzano la qualità, filiera,
tracciabilità, marchi) ed il loro legame con il territorio.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Alla fine del corso, lo studente sarà in grado di capire come la gestione dell’allevamento
(zootecnia in senso lato) può influenzare, in modo positivo o negativo, i prodotti di origine
animale, con particolare riferimento alle aree montane.
Autonomia di giudizio
Il corso darà allo studente la capacità di giudicare autonomamente i dati e le situazioni, e
la capacità di risolvere problemi relativi a diversi contesti zootecnici, con particolare
riferimento alle aree montane.
Abilità comunicative
Durante il corso verranno fornite le capacità e le informazioni per comunicare
correttamente e per interagire in modo costruttivo con tutti gli attori facenti parte del settore
zootecnico e delle produzioni animali.
Capacità di apprendere
Il corso darà la capacità di approfondire, aggiornare e ampliare le conoscenze dello
studente relative alla zootecnia e agli aspetti quanti-qualitativi delle produzioni animali.
Distribuzione geografica, consistenza numerica, caratteristiche e produzioni delle principali specie e razze zootecniche a livello mondiale, europeo e italiano.
Cenni di anatomia e fisiologia dei ruminanti e monogastrici. Fisiologia e tecniche di riproduzione. Cenni di applicazione di biotecnologie.
Cenni di biologia molecolare e genetica. Elementi di miglioramento genetico.
Cenni sui principali tipi di alimenti e stima del valore nutritivo. Approfondimento sul pascolo.
Cenni sulle tipologie di allevamento e benessere animale.
Prodotti di origine animale, loro caratteristiche e fattori che le influenzano. I sistemi di produzione del latte, curva di lattazione e controlli funzionali. Produzione della carne. Marchi e marketing.
Approfondimento sull’allevamento montano: impatto ambientale, sostenibilità e possibili problematiche. Ruolo multifunzionale dell'allevamento e servizi ecosistemici. Analisi dei punti di forza, di debolezza, opportunità e criticità per l'allevamento montano.
Modalità Esame
Obiettivo dell’esame finale è di verificare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati e la capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica. La valutazione sarà con prova scritta a domande aperte.
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Sarà possibile rivedere il proprio esame e, eventualmente e previo accordo, integrare il proprio voto con colloquio orale. Inoltre, il docente si riserva il diritto, nei casi in cui lo riterrà opportuno, di verificare la preparazione degli alunni mediante un colloquio orale.
Testi adottati
Materiale delle lezioni.
Modalità di svolgimento
L'insegnamento consiste di 50 ore di lezione frontale e 6 ore dedicate a seminari e/o attività pratiche. Per le lezioni frontali il docente si avvale di slide che sono a disposizione degli studenti.
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni frontali non è obbligatoria ma vivamente consigliata, in presenza.
Distribuzione geografica, consistenza numerica, caratteristiche e produzioni delle principali specie e razze zootecniche a livello mondiale, europeo e italiano.
Cenni di anatomia e fisiologia dei ruminanti e monogastrici. Fisiologia e tecniche di riproduzione. Cenni di applicazione di biotecnologie.
Cenni di biologia molecolare e genetica. Elementi di miglioramento genetico.
Cenni sui principali tipi di alimenti e stima del valore nutritivo. Approfondimento sul pascolo.
Cenni sulle tipologie di allevamento e benessere animale.
Prodotti di origine animale, loro caratteristiche e fattori che le influenzano. I sistemi di produzione del latte, curva di lattazione e controlli funzionali. Produzione della carne. Marchi e marketing.
Approfondimento sull’allevamento montano: impatto ambientale, sostenibilità e possibili problematiche. Ruolo multifunzionale dell'allevamento e servizi ecosistemici. Analisi dei punti di forza, di debolezza, opportunità e criticità per l'allevamento montano.
Modalità Esame
Obiettivo dell’esame finale è di verificare la conoscenza e la comprensione degli argomenti trattati e la capacità di utilizzare la corretta terminologia scientifica. La valutazione sarà con prova scritta a domande aperte.
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Sarà possibile rivedere il proprio esame e, eventualmente e previo accordo, integrare il proprio voto con colloquio orale. Inoltre, il docente si riserva il diritto, nei casi in cui lo riterrà opportuno, di verificare la preparazione degli alunni mediante un colloquio orale.
Testi adottati
Materiale delle lezioni.
Modalità di svolgimento
L'insegnamento consiste di 50 ore di lezione frontale e 6 ore dedicate a seminari e/o attività pratiche. Per le lezioni frontali il docente si avvale di slide che sono a disposizione degli studenti.
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni frontali non è obbligatoria ma vivamente consigliata, in presenza.
Bibliografia
Materiale delle lezioni.
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