#WEUNITUS

Percorso Formativo

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE SCIENZE E TECNOLOGIA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO - -- -
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI

ULDERICO SANTAMARIA

Primo Semestre8ING-IND/22ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a fornire allo studente la conoscenza delle caratteristiche meccaniche, chimiche e fisiche dei materiali. Il corso si propone di fornire le conoscenze essenziali sulla costituzione di varie classi di materiali (pigmenti, metalli, semiconduttori, vetri, ceramici, lapidei, da costruzione, compositi, plastiche, lubrificanti), sulle loro proprietà meccaniche, termiche, funzionali e su alcune tecnologie di produzione. L'obiettivo è quello di comprendere le peculiarità artistiche dell'opera d'arte e del suo degrado. Il corso vuole sollecitare lo studio dei materiali usati dagli artisti nelle opere d'arte nel corso dei secoli a partire dalle civiltà antiche fino ad arrivare all'arte contemporanea. Inoltre, la conoscenza dei materiali è integrata con elementi di progettazione di sistemi di restauro compatibili. Intende anche stimolare l'acquisizione della metodologia per la comprensione dei processi tecnologici.

Scheda Docente

Programma del corso

Il concetto di materiale e di composito. I materiali inorganici, metallici e organici. Caratterizzazione chimica, chimico-fisica e meccanica dei materiali. Diffusione e trasporto dei fluidi nei materiali. Pigmenti e coloranti naturali e artificiali, pastelli, vernici e smalti. Materiali Leganti: calci aerea e idraulica, cementi. Argille, terrecotte, ceramiche, vetri. Metalli e leghe. Colorimetria e spettrocolorimetria.

Modalità Esame

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE Aver sviluppato la conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche di base dei materiali costitutivi dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e dei relativi processi di degrado.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE Avere sviluppato la capacità di comprensione e applicazione dei contenuti discussi durante le lezioni alle quotidiane attività di studio dei materiali e dello stato di conservazione dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO Essere in grado di valutare e riconoscere materiali e forme di degrado dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO Essere in grado di descrivere temi scientifici inerenti i materiali costitutivi delle opere d'arte nella forma scritta e orale. Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in aula e elaborati scritti su temi specifici inerenti il corso.

Testi adottati

Dispense e slide fornite dal docente
Amoroso, Trattato di scienza della conservazione dei monumenti, Alinea Ed.
F.Bertoni, Chimica Applicata ai materiali da costruzione, Ed. Zanichelli.

Modalità di svolgimento

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE Aver sviluppato la conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche di base dei materiali costitutivi dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e dei relativi processi di degrado.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE Avere sviluppato la capacità di comprensione e applicazione dei contenuti discussi durante le lezioni alle quotidiane attività di studio dei materiali e dello stato di conservazione dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO Essere in grado di valutare e riconoscere materiali e forme di degrado dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO Essere in grado di descrivere temi scientifici inerenti i materiali costitutivi delle opere d'arte nella forma scritta e orale. Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in aula e elaborati scritti su temi specifici inerenti il corso.

Modalità di frequenza

Facoltativa ma fortemente consigliata per poter meglio comprendere gli argomenti del corso e partecipare ad attività sperimentali e visite presso aziende e industrie .

SCIENZE E TECNOLOGIA DEL LEGNO

MANUELA ROMAGNOLI

Primo Semestre8AGR/06ita

Obiettivi formativi

Conoscere la struttura biologica, chimica, fisica e meccanica di base del legno con riferimento alle specie impiegate nei beni culturali.
Conoscere le principali metodologie per descrivere le caratteristiche del legno fattori di degrado biotico e abiotico
fornire gli strumenti per l'identificazione macrocopica e microscopica
datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, wiggle matching.

Scheda Docente

Programma del corso

Struttura macroscopica del legno: tessitura, fibratura, durame-alburno, caratteristiche organolettiche del
materiale, anelli di accrescimento
Struttura microscopica del legno: specie a legno omoxilo (conifere) ed eteroxilo (latifoglie). Organizzazione cellulare in tessuti xilematici.
Caratterizzazione chimica.
Identificazione macroscopica e microscopica dei legni più utilizzati nell’ambito dei beni culturali.
Difetti originari del materiale: (nodi, deviazioni di fibratura, legni di reazione, fessurazioni…..).
Datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, datazioni incrociate dendrocronologia-radiocarbonio (wiggle matching).
Alterazione e degrado: alterazione per agenti abiotici (reazioni fotochimiche di superficie, scorrimento meccanico), degrado biologico (funghi agenti di carie, funghi cromogeni, batteri, insetti).
Caratterizzazione fisica de legno: concetto di durabilità e di classi di utilizzo (cenni), massa volumica, relazioni legno acqua (ritiri, rigonfiamenti, isteresi igroscopica e di ritiro), legno elettricità, legno-suono, legno calore
Caratterizzazione meccanica del legno: comportamento del materiale a sollecitazioni di compressione, flessione, usura, durezza, trazione, durezza et.
Schede monografiche dei legni di maggiore impiego nei beni culturali.
Caratterizzazione del degrado in legni storico-artistici e archeologici, modificazioni di struttural morfologica-chimica e fisica (wet-wood, legni invecchiati e mineralizzati).
Principi di conservazione preventiva e criteri per il restauro
Normativa tecnica UNI, EN, ISO di riferimento.

Modalità Esame

prova orale sugli argomenti del corso e prova pratica di descrizione e identificazione dei legni

Testi adottati

Nardi Berti (2006). Contributi Scientifico Pratici per una migliore conoscenza del legno
Bonamini e Uzielli. Manuale di Scienze e Tecnologia del Legno
Romagnoli M- Dendrocronologia per i Beni Culturali e l’ambiente. Nardini Editore.
Gambetta A 2010. Insetti e Funghi che attaccano il legno. Nardini editore, Firenze.
Liotta G. Insetti che attaccano il legno. Nardini editore
Altri testi di riferimento
Giordano G., 1984. Tecnologia del Legno
Palanti S. 2013.
Dispense distribuite a lezione dal docente.
Normativa tecnica di riferimento
Nocetti M. 2013. I Difetti del legno. Quaderni di Sherwood, Ecoalleco libri
Borghini e Massafra (a cura di) 2002. Legni da Ebanisteria.

Modalità di svolgimento

Lezioni in aula e laboratorio

Modalità di frequenza

Lezioni in aula e laboratorio

17960 - ARCHEOLOGIA CLASSICA

STEFANO DE ANGELI

Primo Semestre 8L-ANT/07ita

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire una preparazione di base circa l'archeologia classica e la storia dell'arte greca e romana, nonché gli strumenti – bibliografici e critici – per consentire agli studenti successivi approfondimenti individuali in relazione ad attività di restauro.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende fornire una conoscenza dei principali lineamenti della storia dell'arte greca e romana. In particolare, esso sarà inizialmente dedicato alla storia e all'evoluzione della disciplina, dagli studi antiquari alla nascita della storia dell'arte e al moderno scavo stratigrafico. Tra le principali produzioni artistiche del mondo classico si prenderà in esame quindi il tema della scultura e dei suoi diversi generi (scultura ideale, ritratto, sarcofagi, rilievi, etc.) all'interno del mondo greco e romano, con particolare riferimento alla problematica della copistica di età romana alla produzione del cd. Rilievo storico romano. Infine il corso affronterà il tema della pittura, prima greca e poi romana.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con opere d'arte e manufatti, stili e iconografie, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

Testi:
T. HÖLSCHER, L’archeologia Classica. Un’introduzione, Erma di Bretschneider, Roma 2010.


Modalità di svolgimento

Il corso consisterà in una serie di lezioni frontali (48 ore) corredate da proiezioni e integrate da analisi di manufatti e opere condotte in aula. Si intende inoltre organizzare la visita ad una esposizione museale o ad una mostra inerente le tematiche trattate nel corso.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatorio. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Per la preparazione all'esame, il manuale indicato sarà integrato dagli appunti presi durante lo svolgimento delle lezioni, nonché da documentazione iconografica, sussidi e letture indicati e/o forniti dai docenti durante il corso.
Ai fini della preparazione all'esame, si consiglia inoltre un rapido ripasso della storia greca e romana, nonché la consultazione di un atlante storico o di cartine storiche.

17961 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE

MARIA RAFFAELLA MENNA

Primo Semestre 8L-ART/01ita

Obiettivi formativi

Il corso intende avvicinare lo studente alla comprensione dell’arte medievale nelle sue diverse manifestazioni offrendo coordinate metodologiche per la lettura delle opere e il loro studio all’interno dei processi storico-artistici.I risultati di apprendimento attesi possono essere riassunti nello sviluppo della capacità di analizzare criticamente le opere in programma e di contestualizzarle facendo uso di un linguaggio appropriato ed esprimendosi con chiarezza espositiva.

Scheda Docente

Programma del corso

Il programma ha il carattere di un corso base e intende presentare le linee di sviluppo della storia dell'arte medievale dal IV al XIV secolo soffermandosi su una serie di opere particolarmente significative per ciascun periodo (paleocristiano, altomedievale, romanico, gotico) opportunamente selezionate anche sulla base dell' interesse delle vicende conservative.
Considerato il ridotto numero di ore di lezione, si prevede che lo studio del manuale sia svolto in modo autonomo dallo studente sulla base delle indicazioni che verranno fornite di volta in volta a lezione.
Le lezioni si concentreranno su tematiche trasversali e su questioni problematiche: soglie temporali e periodizzazione; rapporto con l’antico e riuso dei materiali, l’Occidente e Bisanzio; generi e tecniche esecutive di particolare fortuna nel medio evo (la pittura murale e il mosaico parietale); la ‘scoperta’ dell’arte medioevale attraverso i restauri fra Otto e Novecento.
Il programma sarà integrato da sopralluoghi a Viterbo e a Roma che sono parte fondamentale del corso.
Questi i sopralluoghi in programma:
- a Viterbo ( mese di ottobre) : visita alla città medievale (in particolare San Sisto, San Francesco, Santa Maria Nuova, Sant’Andre a Pianoscarano, Palazzo Papale)
- a Roma: Santa Maria Maggiore, Santa Prassede, San Clemente; Santa Cecilia e Santa Maria in Trastevere

Modalità Esame

L’esame è articolato in due parti. La prima consiste in una verifica scritta basata sul riconoscimento e commento di opere del manuale, sulla base di una scheda tipo con campi stabiliti ( tipo manufatto, collocazione, autore/scuola, datazione, iconografia, tecnica, osservazioni).
La seconda in una verifica orale sugli argomenti del corso nella quale saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.

Sono previste prove in itinere basate sul riconoscimento delle opere sulla base della scheda-tipo sopra descritta.

La valutazione terrà conto della capacità di riconoscere le opere, di saperle collocare nel esatto arco temporale di produzione, di metterle in relazione al contesto di appartenenza, di esaminarle e commentarle criticamente utilizzando un linguaggio appropriato e chiarezza espositiva.
La soglia di sufficienza si ritiene raggiunta quando lo studente riconosce e commenta almeno le opere presentate durante le lezioni e dimostra di sapersi orientare sulle principali problematiche trattate.

Testi adottati

Per la parte generale:
- P. De Vecchi, E. Cerchiari, Arte nel tempo, vol. I tomo I, Dalla Preistoria alla Tarda Antichità, Bompiani, Milano, Vol. I, tomo I, pp. 240-299; vol. I tomo II, Il Medioevo, pp. 302-651.


Altre letture:
- M. Andaloro, Dalla statua all’immagine dipinta in M. Andaloro, L’orizzonte tardo antico e le nuove immagini (312-468), ( La pittura medievale a Roma, 1), Milano, Jaca Book, 2006, pp. 37-52.

I seguenti saggi dal volume L’arte medievale nel contesto 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche a cura di Paolo Piva, Milano, Jaca Book, 2006
- Paolo Piva, Lo ‘spazio liturgico’: architettura arredo, iconografia (secoli IV-XII), pp. 141-180
- Victor M. Schmidt, Tavole dipinte. Tipologie, destinazioni e funzioni (secoli XII-XIV), pp. 205-244.

- M. Pastoreau, Il colore in Arti e storia nel Medioevo a cura di E. Castelnuovo e G. Sergi, II Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti, cit., pp. 417-426.

Altre letture saranno indicate nel corso delle lezioni.

Modalità di svolgimento

La didattica sarà svolta tramite lezioni in aula, esercitazioni, sopralluoghi, seminari.

- le lezioni in aula si serviranno della proiezione di immagini e partirà dalla lettura delle opere (considerandone l’aspetto iconografico, stilistico-formale, ma anche l’aspetto tecnico esecutivo) per fornire gli strumenti per una corretta analisi e comprensione di esse. E' prevista la partecipazione attiva degli studenti che saranno di volta in volta invitati a intervenire ed esercitazioni sulla base della compilazione di una shceda-tipo.
Le immagini proiettate durante le lezioni saranno a disposizione degli studenti presso la Segreteria didattica e su Moodle ( per l'accesso rivolgersi al docente).

Modalità di frequenza

E'obbligatoria, come previsto dal regolamento del corso, la frequenza almeno al 70% delle lezioni

Bibliografia

L'arte medievale in italia a cura di A.M. Romanini, Firenze, Sansoni 1988.

Arti e storia nel Medioevo a cura di E. Castelnuovo e G. Sergi, vol. I-IV, Torino, Einaudi 2004.

L’arte medievale nel contesto 300-1300. Funzioni, iconografia, tecniche" a cura di Paolo Piva, Milano, Jaca Book, 2006

119011 - ELEMENTI DI CHIMICA E LABORATORIO DI CHIMICA - 8- -

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti nozioni pratiche in laboratorio attraverso le quali approfondire nozioni teoriche apprese durante le lezioni teoriche in aula

ELEMENTI DI CHIMICA

COSTANTINO ZAZZA

Primo Semestre6CHIM/03ita

Obiettivi formativi

1)      Conoscenza e capacità di comprensione: al termine del corso, che comprende anche il modulo di Laboratorio di chimica, e a seguito dell’impegno di studio individuale, la studentessa / lo studente ha una adeguata conoscenza dei concetti chimici propedeutici alla corretta comprensione dei successivi programmi di studio di Conservazione e restauro che implicano concetti di base e anche più avanzati della chimica generale e inorganica.

2)      Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Al termine del corso e a seguito dell’impegno di studio individuale la studentessa / lo studente raggiunge una preparazione adeguata che, unitamente alle altre conoscenze più specifiche che acquisirà nel prosieguo, consentiranno di muoversi ed operare in ambiti applicativi ed innovativi anche internazionali. Saprà utilizzare i fondamenti della chimica per applicazioni specifiche nell’ambito dei beni culturali, anche per l’applicazione di metodiche specifiche e trattamenti ecosostenibili. Sarà poi in grado di orientarsi nella scelta di differenti approcci, operando tale scelta anche in base alle conoscenze acquisite.

3)      Autonomia di giudizio: Al termine del corso e a seguito dell’impegno di studio individuale la studentessa / lo studente è in grado di interpretare in modo critico eventuali dati relativi ai processi di valutazione delle tecniche di conservazione e restauro di beni artistici e del patrimonio culturale . E’ in grado di valutare possibili aspetti qualitativi connessi all’uso di reagenti o miscele di trattamento. L’autonomia di giudizio sarà prevalentemente orientata ad una valutazione della qualità raggiungibile nell’opera finita in base alla scelta dei trattamenti stessi.

4)      Abilità comunicative: Al termine del corso e a seguito dell’impegno di studio individuale la studentessa / lo studente sa comunicare e condividere conoscenze relative alla disciplina a interlocutori di pari livello e non specialisti. E’ in grado di interagire costruttivamente, relativamente alla disciplina studiata, con altre persone di preparazione culturale analoga. Queste capacità sono sviluppate anche grazie all’impegno individuale, alle verifiche scritte e alla verifica orale, le quali rappresentano il momento di sintesi del percorso di studio.

5)      Capacità di apprendimento: Al termine del corso e a seguito dell’impegno di studio individuale la studentessa laureata / lo studente laureato ha sviluppato un certo grado di approccio critico. Sa trovare tutte le informazioni utili per contestualizzare una problematica, attraverso l’utilizzo degli strumenti offerti letteratura scientifica appropriata.

Scheda Docente

Programma del corso

1. Introduzione
Stati di aggregazione della materia. Sistemi omogenei ed eterogenei. Sostanze ed elementi chimici. Principali tecniche di separazione (filtrazione, centrifugazione, distillazione). Trasformazioni fisiche e chimiche. Energia e trasformazioni chimiche. Proprietà intensive ed estensive della materia. Leggi fisiche fondamentali.
L'atomo: protoni, neutroni ed elettroni. Numero atomico e numero di massa: isotopi. Masse atomiche e masse atomiche relative. Simboli chimici e loro significato quantitativo. Composti molecolari e composti ionici. Massa molecolare relativa. Numero di Avogadro, concetto di mole.

2. Formule ed equazioni chimiche
Le equazioni chimiche ed il loro bilanciamento. Tipi di reazione: combinazione, decomposizione e combustione. Analisi per combustione. Equazioni bilanciate ed informazioni quantitative. Concetto di reagenti limitanti. Reazioni chimiche in soluzione: reazioni acido-base e di precipitazione. Bilanciamento equazioni di ossidoriduzione. Concentrazione e sue unità.

3. Struttura dell'atomo
Radiazione elettromagnetica. Modello di Bohr dell’atomo di idrogeno. Spettri atomici. De Broglie e la natura ondulatoria della materia. Principio di indeterminazione di Heisenberg. Equazione di Schrodinger. Dualità onda-particella. Orbitali atomici. Numeri quantici. Principio di esclusione di Pauli. Configurazione elettronica degli elementi. Principio dell'Aufbau. Il sistema periodico degli elementi. Proprietà periodiche: dimensioni di atomi e ioni, energia di ionizzazione, affinità elettronica. Metalli, non metalli e metalloidi. Cenni sui composti di coordinazione e loro importanza biologica.

4. Il legame chimico
Legame ionico e covalente. Proprietà del legame: ordine, distanza ed energia. Elettronegatività e momento dipolare. Strutture di Lewis. Modello VSEPR e geometria delle molecole. Teoria del legame chimico: orbitali ibridi e teoria della risonanza in chimica. Proprietà magnetiche della materia. Forze intermolecolari. Legame idrogeno.

5. Lo stato gassoso
Equazione di stato dei gas ideali. Legge di Dalton per le miscele gassose. Densità e densità relativa dei gas e delle miscele gassose. Massa molecolare media di una miscela gassosa. Teoria cinetico-molecolare e distribuzione delle velocità. Legge di effusione di Graham. Metodi sperimentali per la determinazione delle masse molecolari di sostanze gassose. Gas reali, equazione di Van der Waals.

6. Stati condensati
Lo stato liquido
Interazioni intramolecolari e intermolecolari. Interazioni intermolecolari di natura elettrostatica. Entalpia di vaporizzazione e sue dipendenze. Legame idrogeno. Equilibri tra le fasi. Tensione di vapore. Transizioni di fase e entalpie correlate. Equazione di Clausius-Clapeyron. Diagrammi di fase ad un componente. Diagramma di fase dell’acqua.
Lo stato solido
Reticoli cristallini e celle elementari. Solidi molecolari, ionici, covalenti e metallici. Polimorfismo ed allotropia. Diffrazione a raggi X. Definizione di solidi in base alla simmetria e alle interazioni intermolecolari.

7. Termodinamica chimica
Definizione di sistema termodinamico. Funzioni di stato. Trasformazioni cicliche e aperte. Trasformazioni reversibili ed irreversibili. Calore, lavoro ed energia interna. Primo principio della termodinamica. Entalpia e legge di Hess. Entropia. Secondo principio della termodinamica. Processi spontanei. Energia libera. Terzo principio della termodinamica. Introduzione al concetto di equilibrio chimico.

8. Soluzioni
Solubilità e processi di dissoluzione. Soluzioni di gas nei liquidi. Entalpia di dissoluzione ed effetto della temperatura sui processi di solubilizzazione. Soluzioni ideali e soluzioni reali. Legge di Raoult. Innalzamento ebullioscopico e abbassamento crioscopico. Proprietà colligative delle soluzioni ideali e determinazione della masse molecolari dei composti. Osmosi. Soluzioni non ideali. Distillazione frazionata. Miscele azeotropiche. Legge di Henry. Attività e forza ionica.

9. Equilibrio chimico
Processi spontanei ed equilibrio termodinamico nelle reazioni chimiche. Legge di azione di massa. Isoterma ed isocora di van't Hoff. Equilibri omogenei. Principio di Le Chatelier. Effetto della variazione di concentrazione di un reagente o un prodotto sull’equilibrio. Effetto della variazione di volume, pressione e temperatura sugli equilibri omogenei. Equilibri eterogenei.

10. Equilibri in soluzione
Equilibri acido-base: Definizioni generali (Arrhenius, Broensted-Lowry, Lewis). Forza degli acidi e delle basi e costanti di equilibrio. Struttura molecolare e proprietà di acido-base. Autoionizzazione dell'acqua. Il pH e il pOH. Calcolo del pH di soluzioni acide, basiche, e saline. Soluzioni tampone. Solubilità e prodotto di solubilità di sali.

11. Cinetica chimica
Velocità di reazione. Leggi cinetiche e leggi cinetiche integrate. Ordine e molecolarità di una reazione. Equazione di Arrhenius. Energia di attivazione. Meccanismo cinetico delle reazioni. Teoria delle collisioni e teoria del complesso attivato. Catalisi.

12. Elettrochimica
Celle galvaniche. Elettrodi e reazione elettrodiche. Potenziale standard. Termodinamiche delle celle galvaniche. Equazione di Nerst.
Stechiometria: Mole. Formule minime e molecolari. Nomenclatura dei principali composti inorganici. Equazioni chimiche e rapporti ponderali. Reattivo limitante. Legge dei gas e specie gassose nelle reazioni chimiche. Analisi indiretta. Soluzioni e analisi volumetrica. Equilibri chimici gassosi, omogenei ed eterogenei. Termochimica e termodinamica delle reazioni. Proprietà colligative delle soluzioni di non elettroliti e di elettroliti. Calcolo del pH di soluzioni di acidi, basi e sali. Soluzioni tampone. Solubilità e prodotto di solubilità di sali.

Modalità Esame

prova scritta e prova orale

Testi adottati

Testi consigliati:
Le basi della chimica

Autori:
S. Borocci, M. Cruciarelli, M. L. Di Vona, C. Fraschetti, S. Lamponi, G. Leone, A. Magnani, D. Monti, L: Rossi
a cura di:
M. Speranza e A. Filippi, Edizioni A.L.E., Anno edizione: 2022
ISBN 979-12-80427-09-0
Stechiometria “Chimica generale attraverso gli esercizi”

M. Aschi et al., Edizioni A.L.E., Anno edizione: 2021
EAN: 9791280427014

NOTA: Il docente comunicherà all’inizio del corso il link all’ulteriore materiale didattico a disposizione degli studenti.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali ed esercitazioni numeriche.

17967 - A SCELTA DELLO STUDENTE

Secondo Semestre 8ITA
GRUPPO OPZIONALE SCIENZE E TECNOLOGIA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO - -- -
MICROBIOLOGIA E BIODETERIORAMENTO DEI MATERIALI DEI BENI CULTURALIPrimo Semestre4BIO/19ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO - -- -
ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MATERIALI LAPIDEI

MARIA GRAZIA CHILOSI

Primo Semestre18ita

Obiettivi formativi

Il corso è organizzato con l’intento di formare gli studenti a svolgere e progettare lavori di conservazione e restauro di opere in pietra. A questo scopo, durante l’attività, viene svolta una normale prassi lavorativa consistente nell’espletamento delle attività tipiche di un lavoro di restauro. Lo studente acquisisce gradualmente: la conoscenza e la capacità di comprensione dei singoli aspetti teorici della disciplina (lezioni frontali, visite ed escursioni esterne, confronti di gruppo); la conoscenza e la capacità di utilizzare metodi, tecniche e attrezzature (lezioni frontali, esercitazioni individuali e di gruppo); l' autonomia di giudizio, stimolata dalla lettura e conoscenza dell'opera trattata e dall'applicazione di prassi e metodologie tecniche (lezioni frontali, visite ed escursioni esterne, esercitazioni individuali e di gruppo); abilità comunicative con il coinvolgimento in discussioni e confronti o interventi singoli sullo stato del lavoro svolto, supportati da mezzi informatici.
Si verificherà la capacità di apprendere tramite esercitazioni e prove mirate.
Per responsabilizzare e coinvolgere gli studenti, saranno dati piccoli incarichi personali utili all’organizzazione generale quali: rapporti con la biblioteca, segreteria, gestione attrezzature, gestione materiali, documentazione fotografica, rapporti con i laboratori, smaltimento rifiuti. Questo li porterà ad approfondire alcuni contesti e a renderli referenti verso i docenti e gli altri compagni di corso.
Durante gli insegnamenti gli studenti saranno stimolati a lavorare in armonia, con un buon spirito di gruppo e di collaborazione reciproca.

Scheda Docente

Programma del corso

L'accertamento della ricezione degli insegnamenti del corso avviene attraverso un costante monitoraggio durante le esercitazioni teoriche e pratiche, mettendo a confronto il giudizio su ogni studente raccolto dai diversi docenti lungo tutto il periodo.
Saranno eseguiti, durante tutto il corso, esami scritti, ricerche, relazioni e power point, e prove pratiche.

Modalità Esame


Il giudizio, per semplicità espresso con livelli diversi (Ottimo; Distinto; Buono; Discreto; Sufficiente; Insufficiente) si baserà, oltre che sulla capacità tecnica operativa, su diversi altri elementi (vedi CRITERI DI VALUTAZIONE)
Il risultato complessivo di tale giudizio verrà accertato e confermato o meno nell’esame finale, anche sulla base della relazione dei lavori a fine corso.

Testi adottati

L. Lazzarini Pietre e marmi antichi, Ed Milani 2004
Marmi antichi a cura di G. Borghini, Ed. De Luca 1998
P. Rockwell Lavorare la pietra
Bernini scultore a cura di Anna Coliva, Ed. De Luca 2002
L.Lazzarini, M.Laurenzi Tabasso Il restauro della pietra, Ed. Milani 1979
Istituto Centrale per il Restauro DIMOS Tecniche di esecuzione e materiali costitutivi, 1979
CNR-ICR Normal 1/88 Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico
Jean- Pierre Adam - L'arte di costruire presso i Romani - Materiali e tecniche - Longanesi

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali, esercitazioni interne ed esterne, attività di laboratorio, seminari, lavori individuali o di gruppo, esperienze didattiche sul campo, discussione di teorie e/o casi, presentazioni di lavori individuali o di gruppo, visite organizzate esterne, escursioni.

Modalità di frequenza

Frequenza obbligatoria

Bibliografia

La bibliografia specifica sarà fornita durante il corso

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è organizzato con l’intento di formare gli studenti a svolgere e progettare lavori di conservazione e restauro di opere in pietra. A questo scopo, durante l’attività, viene svolta una normale prassi lavorativa consistente nell’espletamento delle attività tipiche di un lavoro di restauro. Lo studente acquisisce gradualmente: la conoscenza e la capacità di comprensione dei singoli aspetti teorici della disciplina (lezioni frontali, visite ed escursioni esterne, confronti di gruppo); la conoscenza e la capacità di utilizzare metodi, tecniche e attrezzature (lezioni frontali, esercitazioni individuali e di gruppo); l' autonomia di giudizio, stimolata dalla lettura e conoscenza dell'opera trattata e dall'applicazione di prassi e metodologie tecniche (lezioni frontali, visite ed escursioni esterne, esercitazioni individuali e di gruppo); abilità comunicative con il coinvolgimento in discussioni e confronti o interventi singoli sullo stato del lavoro svolto, supportati da mezzi informatici.
Si verificherà la capacità di apprendere tramite esercitazioni e prove mirate.
Per responsabilizzare e coinvolgere gli studenti, saranno dati piccoli incarichi personali utili all’organizzazione generale quali: rapporti con la biblioteca, segreteria, gestione attrezzature, gestione materiali, documentazione fotografica, rapporti con i laboratori, smaltimento rifiuti. Questo li porterà ad approfondire alcuni contesti e a renderli referenti verso i docenti e gli altri compagni di corso.
Durante gli insegnamenti gli studenti saranno stimolati a lavorare in armonia, con un buon spirito di gruppo e di collaborazione reciproca.

Modalità Esame

L'accertamento della ricezione degli insegnamenti del corso avviene attraverso un costante monitoraggio durante le esercitazioni teoriche e pratiche, mettendo a confronto il giudizio su ogni studente raccolto dai diversi docenti lungo tutto il periodo.
Il giudizio, per semplicità espresso con livelli diversi (Ottimo; Distinto; Buono; Discreto; Sufficiente; Insufficiente) si baserà, oltre che sulla capacità tecnica operativa, su diversi altri elementi (vedi CRITERI DI VALUTAZIONE)
Il risultato complessivo di tale giudizio verrà accertato e confermato o meno nell’esame finale, anche sulla base della relazione dei lavori a fine corso.


Testi adottati

L. Lazzarini Pietre e marmi antichi, Ed Milani 2004
Marmi antichi a cura di G. Borghini, Ed. De Luca 1998
P. Rocwell Lavorare la pietra
Bernini scultore a cura di Anna Coliva, Ed. De Luca 2002
L.Lazzarini, M.Laurenzi Tabasso Il restauro della pietra, Ed. Milani 1979
Istituto Centrale per il Restauro DIMOS Tecniche di esecuzione e materiali costitutivi, 1979
CNR-ICR Normal 1/88 Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico
Jean- Pierre Adam - L'arte di costruire presso i Romani - Materiali e tecniche - Longanesi
EUA Enciclopedia Universale dell'Arte (voce Strutture, elementi e tipi edilizi - Opera laterizia)
EUA Enciclopedia Universale dell'Arte (voce Stucchi)
G.Caneva, M.P.Nugari, D.Pinna, O.Salvadori, Il controllo del degrado biologico, I biocidi nel restauro dei materiali lapidei, Nardini Editore
Anna Brunetto, L'utilizzo della strumentazione laser per la pulitura delle superfici nei manufatti artistici, Collana i Talenti
G.Alessandrini, C.Beltrami, M.Cordaro, G.Torraca, Patine, pellicole, patinature, (in Ministero Beni Culturali e Istituto Centrale di Restauro - Diagnosi e progetto per la conservazione dei materiali dell'architettura - Edizioni De Luca
AAVV, Le pellicole ad ossalati: origine e significato nella conservazione delle opere d'arte, Atti del convegno : Milano 25-26- ottobre 1989

Saranno inoltre messi a disposizione degli studenti dispense, articoli, sitografie e power point redatti o selezionati dai docenti secondo gli argomenti trattati.

Modalità di svolgimento

seconda fase - 150 ore (prof.ssa C.Beltrami)
Lezioni teoriche
• Approfondimenti su alcune forme di alterazione
• Approfondimenti sui metodi di stuccatura
• Pietra artificiale
• Lettura di schede tecniche e di sicurezza dei materiali.
Esercitazioni metodologiche e pratiche
Le esercitazioni metodologiche e pratiche avranno luogo sia nel laboratorio appositamente attrezzato dell' Università, che in ambienti esterni e si concluderanno con un vero e proprio cantiere. Nel corso delle esercitazioni gli studenti potranno sperimentare e mettere in pratica le nozioni teoriche precedentemente acquisite, mettendo a punto tutto il ciclo di intervento: dallo studio del manufatto con la ricerca di notizie storiche, notazione dei dati emersi dall'osservazione delle superfici, tramite la redazione della documentazione grafica, esecuzione di saggi per l'individuazione delle metodologie più idonee, sino alla realizzazione dell'intervento stesso.
Gli interventi, compatibilmente con le esigenze dettate dallo stato di conservazione delle opere, implicheranno l'utilizzo di diversi prodotti (biocidi, consolidanti, sostanze per la pulitura chimica, miscele di leganti e inerti per la stuccatura, protettivi) e di numerose attrezzature (vibroincisori, ablatori, microtrapani, tecnologia laser).
Inoltre, per la sua frequente interferenza con i manufatti lapidei, sarà affrontato anche il trattamento di elementi metallici.
Oggetto delle esercitazioni:
Restauro di elementi erratici in marmo bianco e/o policromo.

Modalità di frequenza

Due giorni di 8 ore a settimana da marzo a maggio fino al termine delle 150ore di modulo

Bibliografia

L. Lazzarini Pietre e marmi antichi, Ed Milani 2004
Marmi antichi a cura di G. Borghini, Ed. De Luca 1998
P. Rocwell Lavorare la pietra
Bernini scultore a cura di Anna Coliva, Ed. De Luca 2002
L.Lazzarini, M.Laurenzi Tabasso Il restauro della pietra, Ed. Milani 1979
Istituto Centrale per il Restauro DIMOS Tecniche di esecuzione e materiali costitutivi, 1979
CNR-ICR Normal 1/88 Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico
Jean- Pierre Adam - L'arte di costruire presso i Romani - Materiali e tecniche - Longanesi
EUA Enciclopedia Universale dell'Arte (voce Strutture, elementi e tipi edilizi - Opera laterizia)
EUA Enciclopedia Universale dell'Arte (voce Stucchi)
G.Caneva, M.P.Nugari, D.Pinna, O.Salvadori, Il controllo del degrado biologico, I biocidi nel restauro dei materiali lapidei, Nardini Editore
Anna Brunetto, L'utilizzo della strumentazione laser per la pulitura delle superfici nei manufatti artistici, Collana i Talenti
G.Alessandrini, C.Beltrami, M.Cordaro, G.Torraca, Patine, pellicole, patinature, (in Ministero Beni Culturali e Istituto Centrale di Restauro - Diagnosi e progetto per la conservazione dei materiali dell'architettura - Edizioni De Luca
AAVV, Le pellicole ad ossalati: origine e significato nella conservazione delle opere d'arte, Atti del convegno : Milano 25-26- ottobre 1989

Saranno inoltre messi a disposizione degli studenti dispense, articoli, sitografie e power point redatti o selezionati dai docenti secondo gli argomenti trattati.

ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MANUFATTI SU SUPPORTO LIGNEO. MANUFATTI SCOLPITI IN LEGNO

ROBERTO SACCUMAN

Primo Semestre18ita
GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI - -- -
STRUMENTI E PROCEDIMENTI ESECUTIVI DEI MANUFATTI LAPIDEI DELL'ANTICHITà CLASSICA

STEFANO DE ANGELI

Primo Semestre8L-ANT/07ita

Obiettivi formativi

Sviluppare una conoscenza dei materiali costitutivi, delle tecniche e dei processi di esecuzione e degli interventi di restauro antichi e moderni dei manufatti lapidei antichi (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici), alla luce anche dell’impiego di finiture cromatiche (colore, oro, argento, bronzo, etc.), rilevate attraverso l’indagine autoptica e/o diagnostica del manufatto. Acquisire le necessarie competenze per sviluppare un’interpretazione critica dei manufatti lapidei che si basi su una conoscenza tecnico-esecutiva e su strumenti di analisi teorico-critici e pratici, che consentano anche il recupero del rapporto delle opere con il loro contesto d'impiego.
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di:
1) dimostrare di aver acquisito le conoscenze sui temi trattati (vedi programma dell'insegnamento);
2) redigere autonomamente una scheda sulla tecnica esecutiva di un manufatto lapideo, comprensiva anche dell’analisi dello stato di conservazione e di degrado;
3) presentare correttamente le caratteristiche tecnico-esecutive di un manufatto lapideo;
4) dimostrare di essere in grado di integrare le conoscenze tecnico-esecutive con l’analisi storico-critica dell’opera.


Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo I contribuisce, insieme al modulo II, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di svolgimento

Il corso consisterà in una serie di lezioni frontali (48 ore) corredate da proiezioni e integrate da analisi di opere e manufatti antichi lapidei. Si intende inoltre organizzare esercitazioni e sopralluoghi presso Musei e monumenti al fine di illustrare tematiche trattate nel corso.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo II contribuisce, insieme al modulo I, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

BIBLIOGRAFIA:
P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di svolgimento

Il Modulo II del corso consisterà in una serie di lezioni frontali (36 ore) corredate da proiezioni e integrate da analisi di opere e manufatti antichi lapidei. Si intende inoltre organizzare esercitazioni e sopralluoghi presso musei e complessi monumentali al fine di illustrare le tematiche trattate nel corso.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni.

119235 - ELEMENTI DI FISICA GENERALE E FISICA APPLICATA - 8- -
MODULO ELEMENTI DI FISICA GENERALE

SIMONE SPADINI

Primo Semestre6FIS/07ita
MODULO FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI

SIMONE SPADINI

Primo Semestre2FIS/07ita
119011 - ELEMENTI DI CHIMICA E LABORATORIO DI CHIMICA - 8- -

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti nozioni pratiche in laboratorio attraverso le quali approfondire nozioni teoriche apprese durante le lezioni teoriche in aula

LABORATORIO DI CHIMICA

VITTORIO VINCIGUERRA

Primo Semestre2CHIM/01ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti nozioni pratiche in laboratorio attraverso le quali approfondire nozioni teoriche apprese durante le lezioni teoriche in aula

Scheda Docente

Programma del corso

Il laboraorio chimico: definizione e uso della vetreria e delle apparecchiature
Distillazione frazionata di una miscela idroalcolica
Determinazione della densità di un liquido
Soluzioni standard e soluzioni a titolo approssimato
Preparazione di soluzioni di base forte e di acido forte
Soluzioni tampone e potere tamponante
Preparazione di una soluzione tampone acida
Preparazione di una soluzione tampone basica
Curva di neutralizzazione acido-base

Modalità Esame

La prova orale può aver luogo insieme alla prova orale relativa alla componente "Elementi di chimica" (modalità consigliata) o durante una sessione distinta.
Lo studente dovrà dimostrare di aver appreso l'uso della strumentazione di laboratorio e di saper applicare le metodiche praticate durante le esercitazioni a problematiche analoghe, ma non identiche, a quelle incontrate durante il corso. Il giudizio finale sarà il risultato della media delle valutazioni relative alle due componenti: Elementi di chimica e Laboratorio di chimica.

Testi adottati

R. Morassi, G. P. Speroni "Il laboratorio chimico" Piccin, 1987

Modalità di frequenza

Obbligatoria

Bibliografia

M. Silbeberg, Chimica, McGraw Hill, 3a Edizione
F. Cacace, M. Schiavello, Stechiometria, Bulzoni Editore.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
18339 - CHIMICA DEL RESTAURO

CLAUDIA PELOSILOREDANA LUVIDI

Primo Semestre 8CHIM/12ITA

Obiettivi formativi

L'obiettivo fondamentale del corso di Chimica del Restauro è quello di far si che lo studente abbia chiara la composizione e il comportamento chimico-fisico dei materiali utilizzati nel restauro e di quelli che può trovarsi di fronte negli oggetti e nei manufatti per i quali è chiamato ad intervenire.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- conoscere le principali classi di composti organici ed inorganici e il loro chimismo;
- conoscere le principali forme di degrado dei materiali, nell'ambito dei beni culturali e del restauro, e le loro interazioni;
- conoscere le classi principali di polimeri impiegati per la conservazione e il restauro;
- conoscere in maniera approfondita i sistemi di pulitura (a base acquosa, a base solvente organico, pulitura con mezzi meccanici, sistemi di pulitura green);
- comprendere il significato di pulitura chimica e pulitura meccanica;
- comprendere le caratteristiche dei sistemi di trattamento delle opere d'arte nel restauro;
- comprendere i metodi di verifica sperimentale della durabilità dei materiali in generale e specificatamente di quelli usati nel trattamento delle opere d'arte.
- conoscenza e capacità di comprensione applicate alle principali operazioni del restauro
- autonomia di giudizio nella scelta del metodo di trattamento dell'opera d'arte
- abilità comunicative nel riportare gli argomenti trattati durante il corso in maniera critica e interconnessa
- capacità di apprendere gli argomenti trattati a lezione e saperli collegare tra loro e con le scelte operative nel restauro

Scheda Docente

Programma del corso

I materiali dei beni culturali: pigmenti naturali e artificiali, antichi e contemporanei, loro caratteristiche chimico-fisiche, ottiche e morfologiche, loro uso nelle varie tecniche artistiche.
I principali leganti organici e inorganici utilizzati per i pigmenti e per altri scopi: leganti proteici, lipidici, polisaccaridi, la calce, il gesso. Resine naturali e vernici.
Al fine di rendere più agevole la comprensione di questa parte del programma saranno presentati i concetti di base della chimica organica: classi di composti organici, gruppi funzionali, isomeria, nomenclatura dei composti organici.
Materiali lapidei naturali e artificiali: classificazione e genesi. Rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Caratteristiche composizionali e porosità. Malte (UNI 10924:2023 Malte per elementi costruttivi e decorativi - Classificazione e terminologia).
Degrado dei materiali lapidei (processi chimici, fisico-meccanici, biologici e antropici). Definizione delle forme di alterazione (UNI 11182:2006, Descrizione della forma di alterazione - Termini e definizioni).
I polimeri di sintesi nei beni culturali: concetti generali di monomero e polimero, tipi di reazione di polimerizzazione, stabilità dei polimeri, stabilizzatori, temperatura d transizione vetrosa di un polimero. I derivati vinilici, i derivati acrilici, i poliuretani, poliammidi, resine chetoniche e aldeidiche, resine alifatiche, eteri di cellulosa, resine epossidiche, derivati inorganici e metallorganici del silicio (silicati, fluosilicati, silani e polisilossani), dell’alluminio, del calcio e del bario nelle tecniche di consolidamento e protezione.
L’ambiente e il suo impatto sui materiali dei beni culturali. Parametri ambientali, umidità relativa e temperatura. Controllo del microclima normativa di riferimento.
I sistemi di pulitura nei beni culturali: i tensioattivi, i sistemi enzimatici, i complessanti e chelanti, i solventi organici, i nuovi sistemi green, il laser, i resin soaps e i solvent gels di Richiard Wolbers.

Modalità Esame

L’esame si svolge in forma orale. Verranno poste da un minimo di tre a un massimo di cinque domande su tutti gli argomenti del corso. Il primo argomento d'esame è scelto dallo studente.
Per essere ammessi a sostenere l'esame è obbligatoria la prenotazione on-line tramite il portale di Ateneo.
Le domande verteranno sui temi trattati a lezione e, per agevolare la preparazione dell'esame, viene fornito agli studenti, a fine corso, un file contenente circa 200 quesiti tipo che saranno utilizzati per l'esame.

Testi adottati

- Vasco Fassina, Chimica applicata alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale - Vol. II. Materiali costitutivi, Nardini Editore, Firenze, 2023.
- Vasco Fassina, Chimica applicata alla conservazione e al restauro del patrimonio culturale - Vol. I. Degrado dei materiali, Nardini Editore, Firenze, 2022.

- Articoli scientifici e relazioni tecniche saranno messe a disposizione sulla piattaforma didattica in formato pdf.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari di approfondimento su tematiche trattate durante il corso.

Modalità di frequenza

La frequenza al corso è obbligatoria trattandosi di una materia di base per il corso LMR/02. Pertanto saranno registrate le presenze su apposito registro e verrà considerata completa la frequenza se lo studente avrà partecipato ad almeno il 70% delle lezioni in aula.

Bibliografia

- Testi della serie I Talenti, editore il Prato:
1) L' uso dei solventi organici nella pulitura di opere policrome;
2) L' uso degli enzimi nella pulitura di opere policrome;
3) L' utilizzo della strumentazione laser per la pulitura delle superfici nei manufatti artistici;
4) Le resine sintetiche usate nel trattamento di opere policrome;
5) Tensioattivi e chelanti per il trattamento di opere policrome;
6) Polimeri di sintesi per la conservazione della pietra.

- Giancarlo Ranalli, Eleonora Gioventù, Eleonora Vittorini Orgeas. Il biorestauro. Batteri per la conservazione delle opere d'arte. Biopulitura e bioconsolidamento, Nardini Editore, Firenze, 2020.
- Luigi Campanella et al. Chimica per l’arte, Zanichelli, Bologna, 2007
- Mauro Matteini, Rocco Mazzeo, Arcangelo Moles, Chemistry for Restoration, Painting and Restoration Materials, Nardini Editore, Firenze, 2017.

GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI - -- -
INFORMATICA APPLICATA AI BENI CULTURALI

LUCA LANTERI

Secondo Semestre8INF/01ita

Obiettivi formativi

L’obiettivo fondamentale del corso d'Informatica Applicata ai Beni Culturali è quello di fornire allo studente una conoscenza dei sistemi hardware e software in generale, e nello specifico di quelli applicati nel campo della documentazione 2D e 3D dei Beni Culturali.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- conoscere i principi basa del funzionamento hardware e del software;
- conoscere i principi e le applicazioni delle tecniche di documentazione grafica vettoriale e raster;
- comprendere il significato e l'importanza della documentazione dei bei culturali;
- comprendere il funzionamento di software e strumenti elettronici usati nella riproduzione virtuale di beni culturali
- comprendere il significato dei risultati sperimentali ottenuti con le suddette tecniche

Scheda Docente

Programma del corso

l corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso

Testi adottati

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

17971 - ARCHEOLOGIA MEDIEVALE

GIUSEPPE ROMAGNOLI

Primo Semestre 8L-ANT/08ita

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito disciplinare e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite, di sviluppare abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia medievale.
I risultati attesi sono: capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo autonomo; conoscenze e capacità di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca; abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete; capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso intende introdurre ai metodi e alle fonti dell’archeologia medievali e di fornire una conoscenza di base dei processi di trasformazione del periodo che va dalla tarda antichità al XV secolo, in relazione ai modelli insediativi e alle forme di popolamento del territorio, alle produzioni e ai commerci.
Più nello specifico, il programma affronterà i temi relativi all'archeologia urbana (analisi delle trasformazioni della città dalla tarda antichità all'età comunale), all'archeologia degli insediamenti rurali, all'archeologia dei castelli e dei siti fortificati, all'archeologia dei cimiteri e delle sepolture, all'archeologia dell'architettura, all'archeologia degli insediamenti rupestri, all'archeologia delle produzione.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. Almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di laboratorio.

Testi adottati

1- A. Augenti, Archeologia dell'Italia medievale, Laterza, Roma-Bari 2016.
2- E. Cirelli E., Archeologia e cultura materiale nel medioevo, Bononia University Press, Bologna 2021.
3- S. Gelichi, I quarant’anni di Archeologia medievale e l’archeologia in Italia negli ultimi quarant’anni, «Archeologia Medievale», Numero speciale, 2014, pp. 11-20.

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (per complessive 40 ore), gli studenti saranno guidati ad un primo approccio alle ceramiche medievali (4 ore). Sono anche programmate visite a siti, monumenti e musei pur ulteriori 4 ore.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti a concoradre preventivamente un programma alternativo con il docente

Bibliografia

S. Gelichi, I quarant’anni di Archeologia medievale e l’archeologia in Italia negli ultimi quarant’anni, «Archeologia Medievale», Numero speciale, 2014, pp. 11-20.

17965 - LINGUA INGLESE

IVANO CROSIO

Primo Semestre 4L-LIN/12ITA
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO - -- -
ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: DIPINTI MURALI

MARK GITTINS

Secondo Semestre18ita

Obiettivi formativi

Il corso è stato organizzato con l’intento di formare gli studenti a svolgere e organizzare correttamente le diverse fasi del lavoro di conservazione e restauro dei dipinti murali. Durante l’attività si intende avvicinarli alla normale prassi lavorativa consistente nell’espletamento delle attività tipiche di un lavoro di restauro fornendo loro il giusto approccio, le conoscenze teoriche e pratiche e una corretta e chiara metodologia tecnico-operativa. Al termine del percorso avrà modo di approcciarsi all’opera con consapevolezza e autonomia.

Scheda Docente

Programma del corso


Il periodo di insegnamento, pur mantenendo costante la contemporaneità tra lezioni teoriche ed esperienza pratica, vorrebbe concentrare le lezioni frontali sulla tecnica esecutiva, le forme di degrado, le tecniche di intervento e le relative modalità di documentazione nella prima parte del corso (novembre-gennaio), per poi iniziare il lavoro sui frammenti di dipinti murali in laboratorio.
Nella seconda parte del corso (febbraio-maggio) si continuerà a lavorare sui frammenti di dipinti murali in laboratorio, concentrandosi sull’esecuzione degli interventi, compresa un’introduzione alle tecniche del ritocco e delle reintegrazioni pittoriche.
A conclusione del corso gli allievi verranno impegnati in un vero e proprio cantiere di restauro su dipinti murali in situ, della durata di un mese.
Durante il corso gli studenti verranno portati in visita a monumenti e a cantieri di restauro
Seconda fase - 150 ore (M.Gittins, V.Valentini)

Lezioni teoriche
• Approfondimenti su meccanismi di degrado e sistemi di prevenzione
• Approfondimenti su alcuni strategie e metodi di intervento

Esercitazioni metodologiche e pratiche:
Le esercitazioni metodologiche e pratiche avranno luogo nel laboratorio appositamente attrezzato dell’Università. Nel corso delle esercitazioni gli studenti dovranno sperimentare e mettere in pratica le nozioni teoriche precedentemente acquisite mettendo a punto tutto il ciclo di intervento: dallo studio del manufatto (ricerca di notizie storiche; notazione dei dati emersi dall'osservazione delle superfici tramite la redazione della documentazione grafica; valutazione dei risultati di indagini diagnostiche mirate) ai saggi per l’individuazione delle metodologie più idonee per l’intervento, alla realizzazione dell’intervento stesso.
Insieme alle esercitazioni sono previste delle lezioni di approfondimento su alcuni argomenti legati ai fattori di degrado dei dipinti murali, nonché su strategie e metodi di intervento.
In particolare, una parte del modulo sarà dedicato alle metodologie e alle pratiche dei sistemi di reintegrazione pittorica (ad esempio, l’abbassamento di tono, il tratteggio ecc.).
Oggetto di intervento sono frammenti di dipinti murali del ’400-’500 provenienti dall’antica città di Castro.
Il modulo si conclude con la stesura di una relazione dettagliata degli interventi eseguiti sui frammenti, compreso il contesto storico-artistico delle opere, una valutazione dello stato di conservazione e una descrizione ragionata degli interventi eseguiti.
Durante il modulo sarà data l’occasione di presentare il lavoro proprio ai colleghi, in contesti sia informali che formali, in modo da acquisire familiarità con il linguaggio tecnico corretto del campo.

Terza fase - 150 ore (V. Valentini)

Esercitazioni pratiche - cantiere
La parte pratica del corso si conclude con un cantiere didattico, della durata di un mese, sui dipinti murali del ’500 della Sala Riario di Palazzo Gallo a Bagnaia.
Gli allievi partecipano a tutte le fasi di lavoro, dagli studi documentari alla documentazione grafica e fotografica, dall’impostazione della metodologia di intervento a tutte le fasi del trattamento stesso su una parte del dipinto, che verranno portate a termine e concluse con la stesura di una relazione di intervento.

Modalità Esame

Nel corso delle esercitazioni pratiche e del cantiere agli studenti verranno richieste:
• piccole ricerche su temi afferenti ai materiali costitutivi o alle tecniche di restauro e conservazione, con
esposizioni orali, produzione di PowerPoint e schede sistematiche riassuntive dei risultati
• relazione scritte sui lavori compiuti
• esposizione orale dei lavori a loro affidati (prove orali in itinere)

Descrizione dei metodi di accertamento: nella determinazione della valutazione finale si terrà conto di diversi parametri:

- il livello di professionalità acquisito nel corso delle attività, ovvero la comprensione delle problematiche conservative che si osservano, la capacità di documentare adeguatamente in forma scritta, grafica e fotografica i vari fenomeni ed informazioni rilevate, la capacità di formulare corrette scelte operative, la capacità di motivare le scelte adottate, l’abilità manuale e la precisione nel realizzare le diverse operazioni di documentazione e restauro.

- le qualità lavorative come la capacità di organizzazione del proprio lavoro, la pulizia, l’efficace uso del tempo, la puntualità, la capacità di lavorare in gruppo, la attitudine a sviluppare le proprie conoscenze attraverso collegamenti interdisciplinari, ricerche bibliografiche ed approfondimenti.
La valutazione sarà espressa in sei livelli di giudizio:
ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente.

Testi adottati

Di base sono, ovviamente, le fonti storiche: Vitruvio, Plinio, Cenino Cennini, Vasari, ecc. in varie edizioni
AA.VV. Dimos Parte I Modulo I. Tecniche di esecuzione Materiali Costitutivi. ICR, 1978
AA.VV. Dimos Parte I Modulo II. Fattori di deterioramento. ICR, 1978
P. Mora, L. Mora, P. Philippot La Conservazione dei dipinti murali. (Rev. Bresciani). 2 ed. Editrice Compositori 2001
S. Rinaldi, Storia tecnica dell’arte. Materiali e metodi della pittura e della scultura (secc. V-XIX) Carocci editore, 2011
Materiali e tecniche della pittura murale del Quattrocento, Atti del convegno, ENEA, febbraio 2002
Bollettini ICR e OPD per gli argomenti di pertinenza.
Lo stato dell’arte atti dei Convegni IGIIC italiano
Kermes: La rivista di restauro

Modalità di svolgimento

I metodi di accertamento
L’accertamento della ricezione degli insegnamenti del corso avviene attraverso un costante monitoraggio durante le esercitazioni teoriche e pratiche e mettendo a confronto il giudizio raccolto dai diversi docenti su ogni studente lungo tutto il periodo.
Il giudizio, per semplicità espresso con livelli diversi (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo, eccellente) si baserà, oltre che sulla capacità tecnica operativa, in linea di massima su diversi elementi quali:
Senso di responsabilità, Curiosità, Capacità di iniziativa, Capacità di elaborazione, Manualità, Livello di attenzione, Capacità di presentazione e proprietà di linguaggio.
Il risultato complessivo di tale giudizio verrà accertato e confermato o meno sulla base della relazione dei lavori a fine corso.

Modalità di frequenza

frequenza in laboratorio

Bibliografia

Di base sono, ovviamente, le fonti storiche: Vitruvio, Plinio, Cenino Cennini, Vasari, ecc. in varie edizioni
AA.VV. Dimos Parte I Modulo I. Tecniche di esecuzione Materiali Costitutivi. ICR, 1978
AA.VV. Dimos Parte I Modulo II. Fattori di deterioramento. ICR, 1978
P. Mora, L. Mora, P. Philippot La Conservazione dei dipinti murali. (Rev. Bresciani). 2 ed. Editrice Compositori 2001
S. Rinaldi, Storia tecnica dell’arte. Materiali e metodi della pittura e della scultura (secc. V-XIX) Carocci editore, 2011
Materiali e tecniche della pittura murale del Quattrocento, Atti del convegno, ENEA, febbraio 2002
Bollettini ICR e OPD per gli argomenti di pertinenza.
Lo stato dell’arte atti dei Convegni IGIIC italiano
Kermes: La rivista di restauro

ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MANUFATTI DIPINTI SU SUPPORTO LIGNEO. ARREDI E STRUTTURE LIGNEE 2

CRISTINA CALDI

Secondo Semestre18ita
17972 - STORIA DELL'ARTE MODERNA

ENRICO PARLATOENRICO PARLATO

Secondo Semestre 8L-ART/02ita

Obiettivi formativi

Conoscenza per grandi linee dello svolgimento e dei protagonisti dall'arte italiana dal primo Quattrocento alla fine del Settecento. Capacità di individuazione formale, tecnica e iconografica e tipologica di opere d'arte e di architettura. Individuazione delle peculiarità formali delle diverse tecniche artistiche. Acquisizione dei primi rudimenti del lessico specialistico della disciplina, sviluppo di capacità argomentative nell'argomentato riscontro tra immagine e parola. Tale percorso potrà costituire un primo livello per acquisire capacità autonoma di giudizio e di argomentazione.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso e il relativo esame di profitto si concentrano sulla parte istituzionale, ovvero sulla conoscenza delle vicende artistiche in Italia nel periodo 1400-1799.
Prendendo avvio da temi dai vasti orizzonti, quali appunto la storia della storia dell'arte e per arrivare a toccare gli attuali orientamenti della disciplina, verrà proposta in prima battuta la periodizzazione della materia e i diversi modi per indagare le immagini, con aperture anche alla letteratura artistica e in particolare al ruolo di Giorgio Vasari, 'padre della disciplina'. A tale sezione introduttiva seguirà una serie di letture d'opera che per la loro cronologia seguiranno lo sviluppo della disciplina dai primi del Quattrocento agli ultimi decenni del Settecento.
La conoscenza diretta delle opere d'arte e dei monumenti sarà incoraggiata attraverso visite e sopralluoghi.
Va tuttavia ricordato che la preparazione della parte istituzionale si basa, inevitabilmente sullo studio dei manuali da parte dei discenti.
La frequenza non è obbligatoria e il programma d'esame è il medesimo a prescindere dalla frequenza. Quest'ultima è tuttavia fortemente consigliata, suggerendo in particolare di partecipare ai sopralluoghi e alle visite guidate.

Modalità Esame

L'esame consiste in una prova di riconoscimento e in un colloquio, nonché la lettura e il commento di alcuni passi delle Vite vasariane; i sopralluoghi effettuati costituiscono parte integrante del programma, nonché la conoscenza di un museo o di un complesso monumentale sito a Viterbo o nel luogo di residenza abituale. Per la preparazione dell'esame si consiglia di prendere visione anche dei pdf consultabili su dropbox (NB. I testi disponibili su dropbox sono contrassegnati da asterico).
La votazione si finale si basa su: 1) sulla prova di riconoscimento (complessive 8 immagini di opere d'arte o monumenti inclusi nel programma d'esame); 2) discussione di 4 personalità artistiche o nuclei tematici ripartiti sui quattro secoli che scandiscono lo svolgimento cronologico della disciplina.

(vedi testi di riferimento)

Testi adottati

Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Arte. Una storia naturale e civile. 3 Dal Quattrocento alla Controriforma (intero volume); 4 Dal Barocco all'Impressionismo (fino a p. 259), Torino, Einaudi Scuola, 2019.
Giorgio Vasari, Le Vite... (ed. 1550), ed. a cura di Luciano Bellosi e Aldo Rossi, Torino, Einaudi, 1986 (ed. edizioni successive), pp. 539-544 (proemio alla terza parte delle Vite).*

NB. I testi contrassegnati da asterisco sono disponibili in biblioteca e in formato pdf nella casella dropbox dedicata al corso.

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni in aula sono previsti sopralluoghi a Viterbo e nel suo territorio, nonché a Roma.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata; alla luce della natura del corso, si sollecita in particolare la partecipazione ai ripetuti sopralluoghi alle residenze farnesiane per studiare de visu i diversi monumenti oggetto del corso.

Bibliografia

Giorgio Vasari, Le de' più eccellenti pittori, scultori e architettori nelle redazioni del 1550 e 1568, ed. a cura di Paola Barocchi e Rosanna Bettarini, Firenze, Sansoni, 9 voll., Firenze, Sansoni, 1965-1997;
Ernst. H. Gombrich, Arte e illusione, Torino, Einaudi, 1965;
Michael Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, Torino, Einaudi, 1978;
John K. G. Shearman, Manierismo, Firenze, SPES, 1983;
Antonio Pinelli, La bella Maniera. Artisti del Cinquecento tra regola e licenza, Torino, Einaudi, 1993;
Rudolf Wittkower, Arte e architettura in Italia: 1600 - 1750, Torino, Einaudi, 1958;

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso e il relativo esame di profitto si concentrano sulla parte istituzionale, ovvero sulla conoscenza delle vicende artistiche in Italia nel periodo 1400-1799.
Prendendo avvio da temi dai vasti orizzonti, quali appunto la storia della storia dell'arte e per arrivare a toccare gli attuali orientamenti della disciplina, verrà proposta in prima battuta la periodizzazione della materia e i diversi modi per indagare le immagini, con aperture anche alla letteratura artistica e in particolare al ruolo di Giorgio Vasari, 'padre della disciplina'. A tale sezione introduttiva seguirà una serie di letture d'opera che per la loro cronologia seguiranno lo sviluppo della disciplina dai primi del Quattrocento agli ultimi decenni del Settecento.
La conoscenza diretta delle opere d'arte e dei monumenti sarà incoraggiata attraverso visite e sopralluoghi.
Va tuttavia ricordato che la preparazione della parte istituzionale si basa, inevitabilmente sullo studio dei manuali da parte dei discenti.
La frequenza non è obbligatoria e il programma d'esame è il medesimo a prescindere dalla frequenza. Quest'ultima è tuttavia fortemente consigliata, suggerendo in particolare di partecipare ai sopralluoghi e alle visite guidate.

Modalità Esame

L'esame consiste in una prova di riconoscimento e in un colloquio, nonché la lettura e il commento di alcuni passi delle Vite vasariane; i sopralluoghi effettuati costituiscono parte integrante del programma, nonché la conoscenza di un museo o di un complesso monumentale sito a Viterbo o nel luogo di residenza abituale. Per la preparazione dell'esame si consiglia di prendere visione anche dei pdf consultabili su dropbox (NB. I testi disponibili su dropbox sono contrassegnati da asterico).
La votazione si finale si basa su: 1) sulla prova di riconoscimento (complessive 8 immagini di opere d'arte o monumenti inclusi nel programma d'esame); 2) discussione di 4 personalità artistiche o nuclei tematici ripartiti sui quattro secoli che scandiscono lo svolgimento cronologico della disciplina.

(vedi testi di riferimento)

Testi adottati

Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Arte. Una storia naturale e civile. 3 Dal Quattrocento alla Controriforma (intero volume); 4 Dal Barocco all'Impressionismo (fino a p. 259), Torino, Einaudi Scuola, 2019.
Giorgio Vasari, Le Vite... (ed. 1550), ed. a cura di Luciano Bellosi e Aldo Rossi, Torino, Einaudi, 1986 (ed. edizioni successive), pp. 539-544 (proemio alla terza parte delle Vite).*

NB. I testi contrassegnati da asterisco sono disponibili in biblioteca e in formato pdf nella casella dropbox dedicata al corso.

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni in aula sono previsti sopralluoghi a Viterbo e nel suo territorio, nonché a Roma.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata; alla luce della natura del corso, si sollecita in particolare la partecipazione ai ripetuti sopralluoghi alle residenze farnesiane per studiare de visu i diversi monumenti oggetto del corso.

Bibliografia

Giorgio Vasari, Le de' più eccellenti pittori, scultori e architettori nelle redazioni del 1550 e 1568, ed. a cura di Paola Barocchi e Rosanna Bettarini, Firenze, Sansoni, 9 voll., Firenze, Sansoni, 1965-1997;
Ernst. H. Gombrich, Arte e illusione, Torino, Einaudi, 1965;
Michael Baxandall, Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento, Torino, Einaudi, 1978;
John K. G. Shearman, Manierismo, Firenze, SPES, 1983;
Antonio Pinelli, La bella Maniera. Artisti del Cinquecento tra regola e licenza, Torino, Einaudi, 1993;
Rudolf Wittkower, Arte e architettura in Italia: 1600 - 1750, Torino, Einaudi, 1958;

17974 - PROCEDIMENTI ESECUTIVI E DOCUMENTAZIONE DELLE TECNICHE ARTISTICHE

PAOLA LUISA POGLIANI

Secondo Semestre 8L-ART/04ita

Obiettivi formativi

Il corso sarà dedicato allo studio integrato delle modalità esecutive di opere d’arte pertinenti a diverse classi di manufatti. L’obiettivo è quello di far acquisire le necessarie competenze per: sviluppare un’interpretazione critica dell'opera d’arte attraverso le conoscenze tecnico-esecutive; acquisire un metodo di ricerca in grado di coniugare gli aspetti storico artistici con le discipline scientifiche; conseguire gli strumenti di indagine teorico-critici attraverso il rapporto diretto con le opere ed il loro contesto.
Risultati di apprendimento attesi:
1) aver acquisito le conoscenze sugli argomenti trattati e di aver sviluppato capacità di comprensione;
2) applicare le conoscenze acquisite con la stesura autonoma un breve testo sulla tecnica esecutiva di un’opera d’arte;
3) presentare correttamente le caratteristiche tecnico-esecutive di un’opera;
4) dimostrare di essere in grado di integrare le conoscenze tecnico-esecutive con l’analisi storico-critica dell’opera.

Scheda Docente

Programma del corso

Un primo nucleo di lezioni sarà volto a presentare una breve storia degli studi e a sottolineare la valenza delle conoscenze tecnico-esecutive di un’opera nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro. Seguirà la disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti, della letteratura e dell’osservazione diretta di opere d’arte originali nonché della loro documentazione (testuale, fotografica e grafica). Ampio spazio sarà dedicato all'analisi e al riconoscimento delle testimonianze materiche che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione. Particolare attenzione sarà rivolta, inoltre, alla comprensione dell’organizzazione delle botteghe, dei cantieri pittorici del passato e all’uso dei materiali.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso Musei e monumenti.

Modalità Esame

L’esame finale è articolato in tre parti:
1- verifica orale sulle conoscenze acquisite durante il corso e attraverso le letture consigliate;
2- approfondimento di un testo di fonte fra quelle trattate a lezione e di un tema o una tecnica attraverso il testo scelto;
3- analisi della tecnica d'esecuzione di un'opera a scelta da presentare con un ppt realizzato dallo studente.
La valutazione della prova orale terrà conto della preparazione degli studenti secondo i descrittori di Dublino e i seguenti indicatori:
conoscenza dei contenuti del corso;
capacità di esprimersi in modo adeguato rispetto agli argomenti;
capacità di approfondire e creare collegamenti in autonomia;
capacità di reperire informazioni e decodificare le immagini;
capacità di formulare giudizi in modo autonomo;
capacità di comunicare contenuti, eseguire analisi in modo argomentato e competente.
Rispetto a questi indicatori, la valutazione:
sufficiente (18-23/30) è determinata dalla conoscenza minima dei contenuti del corso e da un livello accettabile di presentazione degli argomenti da parte dello studente;
i punteggi medi (24-27/30) vengono assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello più che sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30);
i punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono assegnati in base alla dimostrazione di un livello da ottimo a eccellente.
Una valutazione insufficiente è determinata, invece, dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi del corso e dall’incapacità raggiungere i requisiti minimi rispetto agli indicatori sopraelencati.

Testi adottati

M. Cordaro, Per una filologia dei materiali costitutivi delle opere d’arte e dei materiali di restauro come fondamento della valutazione storica ed estetica, in Fragmenta Picta. Affreschi e mosaici staccati del Medioevo romano, catalogo della mostra, Roma 1989, pp. 33-36
Pogliani P. (2013). Sguardi sulle tecniche d'esecuzione nella cultura italiana degli anni Trenta. In: (a cura di): M. I. Catalano, Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940. p. 151-173, Roma: Gangemi Editore
C. Giannini, Materiali e procedimenti esecutivi della pittura murale, Il Prato, 2009, pp. 59-133
A Cerasuolo, Diligenza e prestanza. La tecnica nella pittura e nella letteratura artistica del Cinquecento, Firenze 2014, pp. 113-140
M. Nimmo, C. Olivetti, Sulle tecniche di trasposizione dell’immagine in epoca medievale, in «Rivista dell’Istituto Nazionale d’archeologia e storia dell’arte», S. III, VIII-IX (1985-86), pp. 399-411
P. Pogliani, Pittori e mosaicisti nei cantieri di Giovanni VII (705-707), in L’officina dello sguardo. Scritti in onore di Maria Andaloro, vol. II, Roma 2014, pp. 443-450
Voce MOSAICO - TECNICA enciclopedia dell’Arte medievale
http://www.treccani.it/enciclopedia/mosaico_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/
Voce MOSAICO – TECNICA Enciclopedia dell’Arte Antica 1. Terminologia. 3. Mosaici parietali. 4. Mosaici pavimentali. a) Tecnica e artisti
http://www.treccani.it/enciclopedia/mosaico_res-b6dbf70d-8c60-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/
P. Pogliani, C. Seccaroni, Il mosaico parietale. Trattatistica e ricette dall'Alto medioevo al Settecento, Nardini Editore, Firenze 2010 CAPP.: I, II, V, VI
M. Ciatti – C. Castelli – A. Santacesaria, Dipinti su tavola: la tecnica e la conservazione dei supporti, Firenze 1999, pp. 59-98
G. Perusini, Il restauro dei dipinti e delle sculture lignee: storia e tecniche, Udine 1994 CAP. 7 pp. 199-218

I volumi indicati sono reperibili presso il Sistema bibliotecario di Ateneo – biblioteca Polo umanistico-sociale (https://sba-unitus.on.worldcat.org/discovery)
I materiali didattici saranno disponibili sulla piattaforma Moodle dell’Università della Tuscia.

Modalità di svolgimento

Il corso, della durata di 48 ore, prevede lezioni frontali in aula, presso musei o monumenti, su tutti i temi trattati nel corso. Faranno parte integrante delle ore di lezione la redazione delle schede sulla tecnica d’esecuzione e seminari su alcuni temi specifici (da 2 a 4 incontri di due ore ciascuno) e la partecipazione ad incontri con esperti (da 1 a 2 incontri di due ore ciascuno).

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni offre la possibilità di garantire momenti di confronto diretti su temi oppure opere d'arte. Pertanto è consigliata.

Bibliografia

Durante le lezioni verrà indicata la lettura di una selezione di testi tratti da:

Plinio il Vecchio, Storia delle arti antiche, a cura di M. Harari, S. Ferri, Milano 2001
Vitruvio, De architectura, a cura di Pierre Gros, Antonio Corso e Elisa Romano, Torino 1997
Theophilus, Le varie arti : manuale di tecnica artistica medievale / Teofilo Monaco, a cura di Adriano Caffaro, Salerno 2000
C. Cennini, Il libro dell'arte, a cura di F. Brunello, Neri Pozza, Vicenza 1982
G. Vasari, Le vite dei più eccellenti pitturi, scultori et architettori, Firenze 1568, ed cons., Einaudi, Torino, 1995

Gli STUDENTI NON FREQUENTANTI dovranno concordare il programma con il docente.

GRUPPO OPZIONALE SCIENZE E TECNOLOGIA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO - -- -
GEOLOGIA

CHIARA SBARBATI

Secondo Semestre8GEO/07ita

Obiettivi formativi

Gli obiettivi del corso consistono nella comprensione dei maggiori processi geologici e geologico-tecnici finalizzati a capire come essi possano condizionare la conservazione ed il restauro dei beni culturali. Gli studenti saranno indirizzati verso la comprensione di come i diversi geomateriali utilizzati in ambito architettonico si formano e di come essi siano soggetti a diversi meccanismi di alterazione sulla base delle loro proprietà fisiche e chimiche. La comprensione di questi fenomeni verrà analizzata anche nell’ottica della salvaguardia dei beni culturali.

1)Conoscenze e capacità di comprensione
Al termine dell’attività formativa lo studente acquisirà conoscenze riguardo le principali proprietà geologiche, mineralogiche e geologico-tecniche di rocce e terreni quali materiali costituenti i diversi beni culturali. Lo studente saprà inoltre classificare le diverse tipologie di rocce e saprà comprendere i meccanismi di formazione ed alterazione.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà dimostrare di essere in grado classificare e riconoscere le diverse tipologie di rocce e terreni; di conoscere le principali problematiche che possono condizionare la salvaguardia e fruizione di beni culturali anche inquadrandoli nel contesto geologico in cui si inseriscono.
3) Autonomia di giudizio
Lo studente attraverso le tematiche affrontate nel corso delle lezioni e durante le esercitazioni acquisirà autonomia di giudizio sulle modalità formazione e possibile alterazione dei geomateriali utilizzati nell’ambito dei beni culturali confrontandosi con diversi contesti e situazioni in cui si collocano i beni culturali e architettonici.
4) Abilità comunicative
Lo studente acquisirà un appropriato linguaggio tecnico sia durante la trasmissione delle nozioni teoriche sia durante le attività di esercitazione, in modo da poter dialogare con professionisti ed esperti impegnati nell’analisi, conservazione e restauro dei beni culturali. Le abilità comunicative saranno verificate durante le discussioni in aula e attraverso la prova d’esame.
5) Capacità di apprendere
Lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di analizzare dal punto di vista della composizione e possibile alterabilità i beni culturali inquadrandoli nei diversi ambiti territoriali anche in contesti differenti da quelli presi in considerazione durante il corso. Lo studente dovrà inoltre essere in grado di definire le caratteristiche geologiche e geologico-tecniche essenziali di una singola realtà territoriale utili per la conservazione e restauro dei beni culturali ed architettonici.

Scheda Docente

Programma del corso

Cenni sulla struttura Terra: la crosta, il mantello, il nucleo. La litosfera e l’astenosfera. Abbondanza e distribuzione degli elementi nella crosta terrestre.
Minerali come elementi costitutivi delle rocce: definizione e classificazione. Minerali amorfi e cristallini, morfologia e simmetria (sistemi, classi e gruppi spaziali); struttura atomica dei minerali; proprietà fisiche e chimiche dei più comuni minerali che formano le rocce; caratteristiche dei principali minerali: silicati, carbonati, solfati, solfuri, ossidi, alogenuri.
Il ciclo litogenetico.
Le rocce vulcaniche: composizione chimica e mineralogica dei magmi e meccanismi di consolidazione. Minerali comuni nelle rocce ignee; i principali tipi di rocce ignee: intrusive, effusive e filoniane. Il vulcanismo. Schemi classificativi delle rocce vulcaniche su base mineralogica e chimica.
Le rocce sedimentarie. Processi sedimentari: degradazione fisica e chimica, trasporto, sedimentazione e diagenesi. Caratteristiche delle principali classi di rocce sedimentarie: silicoclastiche; chimiche e biochimiche. Proprietà delle rocce sedimentarie. Principi della stratigrafia.
Le rocce metamorfiche. Processi e fattori del metamorfismo: temperatura, pressione e fase fluida. Grado di metamorfismo. Classificazione delle rocce metamorfiche su base tessiturale, strutturale e della composizione chimica.
I processi di alterazione delle rocce: i fattori di controllo dei processi di alterazione; alterazione chimica (idrolisi, dissoluzione, ossidazione), alterazione fisica ed erosione; i processi di alterazione ed il clima; le rocce residuali ed i depositi eluviali.
I principali materiali lapidei e loro classificazione.
Proprietà fisico-meccaniche delle rocce. Normative standard UNI e ISO, principali prove di laboratorio per la determinazione delle proprietà di rocce e terreni. Cenni sulle più comuni metodologie geofisiche applicate ai beni culturali.

Modalità Esame

La prova pratica consiste nel riconoscimento e caratterizzazione di un campione di roccia, tra quelli esaminati durante le esercitazioni (durata 1 h). La prova sarà valutata secondo il seguente grado: Insufficiente, Sufficiente, Buono, Ottimo. Si potrà sostenere la prova orale a seguito di una valutazione almeno pari a Sufficiente per la prova pratica.
La prova orale consisterà nella discussione degli argomenti trattati nelle lezioni frontali e nelle esercitazioni, verificando la capacità di applicare i concetti teorici, la capacità di analisi, di sintesi e di senso critico e di formulazione di giudizi, oltre che la padronanza di espressione. La prova orale avrà una durata di circa 30 minuti.
La valutazione si baserà sui risultati della prova pratica e della prova orale, attribuendo un punteggio in trentesimi secondo quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo.

Testi adottati

Scesi L., Papini M., Gattinoni P. (CEA 2014) - Principi di geologia applicata per ingegneria civile-ambientale e scienze della terra.
D'Argenio B., Innocenti F., Sassi F.P. (UTET 1994) - Introduzione allo studio delle rocce.
Grotzinger J.P., Jordan T.H. (Zanichelli 2020) – Capire la Terra.

Slides e materiale aggiuntivo fornito dal Docente durante il corso.

Modalità di svolgimento

Sono previsti 6 (48 ore) CFU di lezioni frontali e 2 CFU (16 ore) di esercitazioni pratiche (in laboratorio e in sito).

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria ma è fortemente raccomandata.

Bibliografia

Vedere Testi adottati.
Eventuali articoli scientifici utili all'approfondimento delle tematiche del corso.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE BENI CULTURALI - -- -
PALETNOLOGIA

GIAN MARIA DI NOCERA

8L-ANT/01ita

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze storiche e materiali lasciate dall'uomo dalla più remota preistoria alla prima comparsa delle testimonianze scritte, oltre ad avere consapevolezza delle fonti documentarie archeologiche e del metodo storico. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri di testo aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in campo paletnologico.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze archeologiche lasciate dall'uomo dalla più remota preistoria al primo millennio a.C. in Europa e nel Vicino Oriente. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte nel campo dell’archeologia preistorica.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi per tutto il corso della preistoria. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia preistorica, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo: Lineamenti di preistoria e metodologia della ricerca.
Il modulo si articola in due parti. Nella prima parte del corso si affrontano temi di tipo metodologico. Ad una breve storia degli studi seguiranno tematiche che hanno per obiettivo quello di fornire una lettura critica delle fonti archeologiche. Quindi si tratteranno argomenti sui sistemi di organizzazione sociale delle società pre-protostoriche attraverso punti di vista etno-antropologici e si introdurranno temi su gli antichi sistemi di scambio economico. Verranno inoltre illustrate le tappe fondamentali dell’uomo: la sua evoluzione fisica, l’introduzione dell’economia produttiva, il processo di urbanizzazione, il ruolo della tecnologia e la nascita della religione.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Indicazione sui testi d’esame verranno forniti dal docente il primo giorno di lezione.

STORIA DEGLI STUDI
DANIEL G. 1968 – L’idea della preistoria, Sansoni editore, Firenze.
GUIDI A. 1988 - Storia della Paletnologia, Laterza, Bari. (Biografia di V.G. Childe)
GUIDI A. 2001 – La storia dell’archeologia preistorica italiana nel contesto europeo, in Archeologia teorica, Terrenato N. (ed.), All’insegna del Giglio, Firenze: 23-37.
PERONI R. 1992 - Preistoria e protostoria. La vicenda degli studi in Italia, in Le vie della preistoria, edizione Il Manifesto, Roma 1992: 9-70.

TESTI GENERALI
MANZI G. 2007 – L’evoluzione umana, il Mulino, Bologna.
KOZLOWSKI J.K., OTTE M. 1994 – Il Paleolitico superiore in Europa, in J. GUILAINE, S. SETTIS, Storia d’Europa. Preistoria e antichità, vol. 2°, tomo 1°, Einaudi, Torino: 29-102.
DI NOCERA G.M. 2022 - La rivoluzione neolitica e la nascita dell’urbanizzazione (8000-4000 a.C.), in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 24-54.
DI NOCERA G.M. 2022 - Vicino Oriente ed Egitto nel IV millennio, in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 56-79.
MANFREDINI A. 2006 – Il Neolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 267-314.
CAZZELLA A. 2006 – L’Eneolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 315-363.
BETTELLI M. 2006 - L’età del bronzo e la prima età del ferro in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. I, Salerno Editrice, Roma: 365-411.
SAHLINS M. 1963 - Sociologia dello scambio primitivo, in E. Grendi, (a cura di) L'antropologia economica, Torino: Einaudi, pp. 99-145.

Parte integrante al corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF delle singole lezioni. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia

Per una lettura di approfondimento:
-V. Gordon Childe 1960 - I frammenti del passato. Archeologia della preistoria, ed. Feltrinelli
-Renfrew C. 1987- L'Europa della preistoria, Laterza.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo: Lineamenti di preistoria e metodologia della ricerca.
Il modulo si articola in due parti. Nella prima parte del corso si affrontano temi di tipo metodologico. Ad una breve storia degli studi seguiranno tematiche che hanno per obiettivo quello di fornire una lettura critica delle fonti archeologiche. Quindi si tratteranno argomenti sui sistemi di organizzazione sociale delle società pre-protostoriche attraverso punti di vista etno-antropologici e si introdurranno temi su gli antichi sistemi di scambio economico. Verranno inoltre illustrate le tappe fondamentali dell’uomo: la sua evoluzione fisica, l’introduzione dell’economia produttiva, il processo di urbanizzazione, il ruolo della tecnologia e la nascita della religione.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Indicazione sui testi d’esame verranno forniti dal docente il primo giorno di lezione.

STORIA DEGLI STUDI
DANIEL G. 1968 – L’idea della preistoria, Sansoni editore, Firenze.
GUIDI A. 1988 - Storia della Paletnologia, Laterza, Bari. (Biografia di V.G. Childe)
GUIDI A. 2001 – La storia dell’archeologia preistorica italiana nel contesto europeo, in Archeologia teorica, Terrenato N. (ed.), All’insegna del Giglio, Firenze: 23-37.
PERONI R. 1992 - Preistoria e protostoria. La vicenda degli studi in Italia, in Le vie della preistoria, edizione Il Manifesto, Roma 1992: 9-70.

TESTI GENERALI
MANZI G. 2007 – L’evoluzione umana, il Mulino, Bologna.
KOZLOWSKI J.K., OTTE M. 1994 – Il Paleolitico superiore in Europa, in J. GUILAINE, S. SETTIS, Storia d’Europa. Preistoria e antichità, vol. 2°, tomo 1°, Einaudi, Torino: 29-102.
DI NOCERA G.M. 2022 - La rivoluzione neolitica e la nascita dell’urbanizzazione (8000-4000 a.C.), in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 24-54.
DI NOCERA G.M. 2022 - Vicino Oriente ed Egitto nel IV millennio, in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 56-79.
MANFREDINI A. 2006 – Il Neolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 267-314.
CAZZELLA A. 2006 – L’Eneolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 315-363.
BETTELLI M. 2006 - L’età del bronzo e la prima età del ferro in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. I, Salerno Editrice, Roma: 365-411.
SAHLINS M. 1963 - Sociologia dello scambio primitivo, in E. Grendi, (a cura di) L'antropologia economica, Torino: Einaudi, pp. 99-145.

Parte integrante al corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF delle singole lezioni. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia

Per una lettura di approfondimento:
-V. Gordon Childe 1960 - I frammenti del passato. Archeologia della preistoria, ed. Feltrinelli
-Renfrew C. 1987- L'Europa della preistoria, Laterza.

STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA

ELISABETTA CRISTALLINI

8L-ART/03ita

Obiettivi formativi

a) conoscenza della Storia dell'arte contemporanea dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri in connessione con il suo contesto storico-culturale e gli obiettivi generali del corso; b) Capacità di comprensione delle tematiche della Storia dell'arte contemporanea in connessione con le altre discipline del corso; c) valutazione autonoma delle problematiche specifiche della disciplina; d) abilità comunicative per scopi scientifici e divulgativi (orale, scritta, attraverso mezzi audiovisuali); e) capacità di apprendimento acquisendo strumenti per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

Scheda Docente

Programma del corso

Programma: il corso presenta un ciclo di lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea. Si prevedono, in particolare, lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea dall’impressionismo alle esperienze più’ recenti. Si forniscono, attraverso l'analisi di alcune figure e snodi basilari, dei contesti, dei testi fondativi, delle opere, le principali chiavi di lettura che consentono allo studente un adeguato avvicinamento alle problematiche dell’arte contemporanea, ai suoi concetti fondamentali, ai protagonisti, ai nuovi linguaggi, ai nuovi modelli ermeneutici implicati, alle nuove tecnologie.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi consigliati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio. Valutazione di 5 schede storico-critiche su altrettante opere di artisti scelte dallo studente, da elaborare seguendo il modello on-line (Moodle) e da consegnare almeno 15 giorni prima dell'esame

Testi adottati

Frequentanti
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (diverse edizioni)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Non frequentanti
Oltre ai testi sopra indicati, si richiede lo studio dei seguenti volumi:
1. M. De Micheli, Le avanguardie artistiche del ‘900, Feltrinelli (diverse edizioni)
2. E. Cristallini (a cura di), Avanguardie del dopoguerra 1945-1952, Lithos, 1999
Students in regular attendance
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (various editions)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Modalità di svolgimento

In coerenza con gli obiettivi formativi, oltre l’acquisizione delle conoscenze relative all’insegnamento Storia dell’arte contemporanea, si prevede l’acquisizione di competenze quali la capacità di utilizzare conoscenze e abilità sopra citate. A questo fine, oltre alle lezioni frontali, sono previste: esperienze didattiche sul campo e visite organizzate esterne (6-8 ore), attività in aula interattive (4 ore), discussione di teorie e casi (2-4 ore)

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

AA.VV., Arte e spazio pubblico, Silvana Editoriale, 2023
P. Ardenne, Un art contextuel. Création artistique en milieu urbain, en situation d'intervention, de partecipation, Flammarion, 2002
R. Barilli, Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005, Feltrinelli, 2006
N. Bourriaud, Arte relazionale, Postmedia Books, 2010
E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione. 1945-1955, Gangemi, 2017
E. Cristallini, Kepoi. Giardini d’artista nella Tuscia, Gangemi, 2005
E. Cristallini (a cura di), L’arte fuori dal museo. Saggi e interviste, Gangemi, 2008
E. Cristallini, A. Giancotti, F. Morgia, G. Marino, (a cura di), Paesaggi incompiuti, Aracne, 2020
P. D'Angelo, Filosofia del paesaggio, Quodlibet, 2010
M. Fabbri, A. Greco, L’arte nella città, Bollati Boringhieri, 1995
M. Fabbri, E. Cristallini, A. Greco. Gibellina. Nata dall'arte. Una città per una società estetica, Gangemi, 2005
V. Fagone, Art in Nature. Art works and environment, Mazzotta, 1996
H. Foster, Il ritorno del reale. L’avanguardia alla fine del Novecento, Postmedia Books, 2006
H. Foster, R. Krauss, Y-A. Bois, B. Buchloh, D. Joselit, Arte dal 1900, Zanichelli (diverse edizioni)
C. Garraud, L’artiste contemporain et la nature, Hazan, 2007
J. Kastner, Land Art e arte ambientale, Phaidon, 2004
M. Kwon, One Place after Another. Site-Specific Art and Locational Identity, The Mit Press, 2002
S. Lacy (a cura di), Mapping the Terrain. A New Genre of Public Art, Bay Press, 1995
G. Lista, Arte povera, Abscondita, 2014
M. G. Mancini, L’arte nello spazio pubblico. Una prospettiva critica, Plectica, 2011
P. Mania, R. Petrilli, E. Cristallini, Arte sui muri della città, Round Robin, 2017
M. Martella (a cura di), L’anima in giardino. Arti e poetiche del genius loci, Habitus, 2018
M. Miles, Art, Space and the City: Public Art and Urban Futures, Routledge, 1997
L. Perelli, Public Art. Interazione e progetto urbano, Franco Angeli, 2006
M. Perniola, L’arte espansa, Einaudi, 2015
J.- M. Poinsot, Quand l’oeuvre a lieu: l’art exposé et ses récits autorisés, Les presses du réel, 2008
F. Poli, Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza, 2014
F. Poli, F. Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea, Joan&Levi, 2016
D. Riout, L’arte del Ventesimo secolo, Einaudi (diverse edizioni)
G. Scardi, Paesaggio con figura. Arte, sfera pubblica e trasformazione sociale, Allemandi, 2011
A. Trimarco, L’arte e l’abitare, Editoriale Modo, 2001
M. Venturi Ferriolo, Paesaggi in movimento. Per un'estetica della trasformazione, DeriveApprodi, 2016

Scheda Docente

Programma del corso

Programma: il corso presenta un ciclo di lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea. Si prevedono, in particolare, lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea dall’impressionismo alle esperienze più’ recenti. Si forniscono, attraverso l'analisi di alcune figure e snodi basilari, dei contesti, dei testi fondativi, delle opere, le principali chiavi di lettura che consentono allo studente un adeguato avvicinamento alle problematiche dell’arte contemporanea, ai suoi concetti fondamentali, ai protagonisti, ai nuovi linguaggi, ai nuovi modelli ermeneutici implicati, alle nuove tecnologie.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi consigliati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio. Valutazione di 5 schede storico-critiche su altrettante opere di artisti scelte dallo studente, da elaborare seguendo il modello on-line (Moodle) e da consegnare almeno 15 giorni prima dell'esame

Testi adottati

Frequentanti
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (diverse edizioni)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Non frequentanti
Oltre ai testi sopra indicati, si richiede lo studio dei seguenti volumi:
1. M. De Micheli, Le avanguardie artistiche del ‘900, Feltrinelli (diverse edizioni)
2. E. Cristallini (a cura di), Avanguardie del dopoguerra 1945-1952, Lithos, 1999
Students in regular attendance
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (various editions)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Modalità di svolgimento

In coerenza con gli obiettivi formativi, oltre l’acquisizione delle conoscenze relative all’insegnamento Storia dell’arte contemporanea, si prevede l’acquisizione di competenze quali la capacità di utilizzare conoscenze e abilità sopra citate. A questo fine, oltre alle lezioni frontali, sono previste: esperienze didattiche sul campo e visite organizzate esterne (6-8 ore), attività in aula interattive (4 ore), discussione di teorie e casi (2-4 ore)

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

AA.VV., Arte e spazio pubblico, Silvana Editoriale, 2023
P. Ardenne, Un art contextuel. Création artistique en milieu urbain, en situation d'intervention, de partecipation, Flammarion, 2002
R. Barilli, Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005, Feltrinelli, 2006
N. Bourriaud, Arte relazionale, Postmedia Books, 2010
E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione. 1945-1955, Gangemi, 2017
E. Cristallini, Kepoi. Giardini d’artista nella Tuscia, Gangemi, 2005
E. Cristallini (a cura di), L’arte fuori dal museo. Saggi e interviste, Gangemi, 2008
E. Cristallini, A. Giancotti, F. Morgia, G. Marino, (a cura di), Paesaggi incompiuti, Aracne, 2020
P. D'Angelo, Filosofia del paesaggio, Quodlibet, 2010
M. Fabbri, A. Greco, L’arte nella città, Bollati Boringhieri, 1995
M. Fabbri, E. Cristallini, A. Greco. Gibellina. Nata dall'arte. Una città per una società estetica, Gangemi, 2005
V. Fagone, Art in Nature. Art works and environment, Mazzotta, 1996
H. Foster, Il ritorno del reale. L’avanguardia alla fine del Novecento, Postmedia Books, 2006
H. Foster, R. Krauss, Y-A. Bois, B. Buchloh, D. Joselit, Arte dal 1900, Zanichelli (diverse edizioni)
C. Garraud, L’artiste contemporain et la nature, Hazan, 2007
J. Kastner, Land Art e arte ambientale, Phaidon, 2004
M. Kwon, One Place after Another. Site-Specific Art and Locational Identity, The Mit Press, 2002
S. Lacy (a cura di), Mapping the Terrain. A New Genre of Public Art, Bay Press, 1995
G. Lista, Arte povera, Abscondita, 2014
M. G. Mancini, L’arte nello spazio pubblico. Una prospettiva critica, Plectica, 2011
P. Mania, R. Petrilli, E. Cristallini, Arte sui muri della città, Round Robin, 2017
M. Martella (a cura di), L’anima in giardino. Arti e poetiche del genius loci, Habitus, 2018
M. Miles, Art, Space and the City: Public Art and Urban Futures, Routledge, 1997
L. Perelli, Public Art. Interazione e progetto urbano, Franco Angeli, 2006
M. Perniola, L’arte espansa, Einaudi, 2015
J.- M. Poinsot, Quand l’oeuvre a lieu: l’art exposé et ses récits autorisés, Les presses du réel, 2008
F. Poli, Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza, 2014
F. Poli, F. Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea, Joan&Levi, 2016
D. Riout, L’arte del Ventesimo secolo, Einaudi (diverse edizioni)
G. Scardi, Paesaggio con figura. Arte, sfera pubblica e trasformazione sociale, Allemandi, 2011
A. Trimarco, L’arte e l’abitare, Editoriale Modo, 2001
M. Venturi Ferriolo, Paesaggi in movimento. Per un'estetica della trasformazione, DeriveApprodi, 2016

GRUPPO OPZIONALE SCIENZE E TECNOLOGIA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO - -- -
DIAGNOSTICA E SPETTROSCOPIA PER I BENI CULTURALI

CLAUDIA PELOSI

8CHIM/01ita

Obiettivi formativi

L'obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza e la capacità di comprensione dei principali metodi di indagine diagnostica e delle loro applicazioni nei beni culturali.
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito un'autonomia di giudizio in merito alle tecniche diagnostiche da utilizzare in ogni specifico caso di studio. L'obiettivo è anche quello di far si che lo studente comunichi abilmente le principali caratteristiche e applicazioni delle tecniche diagnostiche trattate nel corso.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative.

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali. Lo studente del corso LMR/02 dovrà dimostrare di aver compreso le potenzialità che offre la diagnostica nel campo della conservazione e di saper progettare un piano di indagini nel caso di un cantiere di restauro.



Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10.


Modalità di frequenza

La frequenza al corso di Diagnostica e Spettroscopia per i Beni Culturali è obbligatoria, come da regolamento del corso di laurea LMR/02.
Sono consentite assenze per un massimo di ore pari al 30% del totale.

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007.

ZOOLOGIA APPLICATA AI BENI CULTURALI

SIMONA PICCHIETTI

8BIO/05ita

Obiettivi formativi

Scopo del corso è fornire agli studenti le conoscenze specifiche relative ai processi di biodeterioramento prodotti da organismi animali sui materiali costitutivi dei Beni Culturali. Nell’ambito del corso, inoltre, verranno presi in considerazione i metodi diagnostici per la individuazione dei fenomeni di degrado biologico ed i metodi curativi e preventivi per il controllo dei biodeteriogeni animali.
RISULTATI ATTESI
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la conoscenza delle caratteristiche generali delle specie biodeteriogene animali, dei processi di degrado e dei metodi preventivi e curativi.
CONOSCENZA E CAPACITA' DI COMPRENSIONE APPLICATE: Applicare gli approcci metodologici preventivi e curativi a problemi specifici nell’ambito del biodeterioramento dei beni culturali.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Essere in grado di interpretare i problemi derivanti dall’attacco di specie biodeteriogene animali.
ABILITA’ COMUNICATIVE: Aver sviluppato la capacità di descrivere problematiche e approcci metodologici nell’ambito del biodeterioramento dei beni culturali utilizzando un appropriato linguaggio scientifico.
CAPACITÀ DI APPRENDERE: Essere in grado di apprendere autonomamente problematiche applicative riguardanti il biodeterioramento dei beni culturali.

Scheda Docente

Programma del corso

I rischi per i beni culturali. Conservazione preventiva. Interazioni tra organismi e beni culturali. Il biodeterioramento indoor e outdoor. Caratteristiche generali dei sistemi viventi. Il Regno animale. Classificazione, filogenesi e organizzazione degli animali. Concetto di specie e nomenclatura binomia. Posizione sistematica, biologia, etologia ed ecologia delle specie animali che agiscono come biodeteriogeni. Gli insetti: ruolo nel degrado dei materiali costitutivi i Beni Culturali. Il legno e gli insetti biodeteriogeni dei materiali lignei. Insetti biodeteriogeni della carta e dei materiali d’archivio. Insetti biodeteriogeni dei tessuti e dei pellami. Metodi per l’individuazione del degrado entomatico. Metodi preventivi e curativi. Le collezioni zoologiche come un bene culturale. Problemi di conservazione e di restauro delle collezioni zoologiche. Il degrado prodotto dai roditori e dai chirotteri, metodi di controllo. Il degrado prodotto dall’avifauna e metodi di controllo. La fauna acquatica coinvolta nel degrado dei manufatti sommersi: molluschi, anellidi, crostacei, poriferi, cnidari. Substrati di crescita e processi di degrado.
La microscopia per l’arte e la conservazione: indagini diagnostiche mediante tecniche di microscopia. Cenni sull’uso di tecniche di biologia molecolare per la diagnosi e la prevenzione del biodeterioramento dei beni culturali.

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite 2 verifiche intermedie (6 quesiti in 2 ore) e un colloquio orale. Le domande di carattere generale e specifico avranno lo scopo di valutare l’abilità di presentare gli argomenti utilizzando un linguaggio specifico. Nella determinazione del voto finale si terrà conto di diversi aspetti: il livello di conoscenza degli argomenti trattati (sufficiente, medio, completo, approfondito); la capacità di collegare tra loro i concetti acquisiti (sufficiente, buona, ottima); la capacità di analisi e di senso critico (sufficiente, buona, ottima), la padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).

Testi adottati

IInsetti e Restauro, E.Chiappini, G Liotta , M.C. Reguzzi, A Battini
ed. Calderini edagricole - 2001
Degrado biotico del legno, Michela Dalprà. Daniela Piazza Editore
Sugli infestanti e le infestazioni, Montanari, Ruschioni, Trematerra Gangemi Editore
Zoologia (Seconda ediziona) Casiraghi, de Eguileor, Cerrano, Puce. UTET
Il biodeterioramento dei Beni Culturali, Giuseppe Magaudda - Borgia Editore

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie e animazioni.

Modalità di frequenza

Frequenza obbligatoria: tre lezioni a settimana (8CFU= 64 ore)

Bibliografia

https://www.unitus.it/it/unitus/Studenti/articolo/moodle

17973 - STORIA DEL RESTAURO

MARIA IDA CATALANO

Primo Semestre 8L-ART/04ita

Obiettivi formativi

Il corso intende avvicinare gli studenti alle problematiche di lettura dell'opera d'arte attraverso la sua storia conservativa, considerando l'interazione tra aspetti storici, teorici e critici che ne determinano le vicende nel tempo, così da stimolare le conoscenze e la capacità di comprensione e di apprendimento, l'autonomia di giudizio, le abilità comunicative

Scheda Docente

Programma del corso

avviare alle problematiche teoriche, critiche, storiche e metodologiche relative al restauro, considerate partendo dall' esame di casi particolari. Per stimolare la capacità di apprendimento e per formare l'attitudine al giudizio diverse lezioni (metà del corso) saranno dedicate all'esame di opere d'arte che hanno vissuto vicende esemplificative per la storia del restauro . stimolare la consapevolezza della stratificazione storica presente nell'opera e l'assunzione di uno sguardo consapevole del palinsesto che ogni opera contiene. considerare la storia del gusto e la relatività della nozione restauro nel tempo

Modalità Esame


verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione della storia e della teoria del restauro. Verranno valutati la chiarezza espositiva e le capacità di ragionamento. Restano insufficienti gli esiti di un pensiero elementare

Testi adottati

Parte generale C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977 (I e VIII capitolo); P. Petraroia, Genesi della Teoria del restauro, in Brandi e l' estetica, a cura di L. Russo, Palermo, Aesthetica, 1986, pp.LXXVII - LXXXVI; A, Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’ arte, Milano, Electa, 1988; M.I. Catalano, Il riconoscimento come ricostituzione. Per un’edizione commentata della Teoria del restauro di Cesare Brandi, in L’officina dello sguardo, Scritti in onore di Maria Andaloro, a cura di Giulia Bordi, Iole Carlettini, Maria Luigia Fobelli, Maria Raffaella Menna, Paola Pogliani, vol. II, Roma 2014, pp. 311 - 316; S. Settis, Short Circuits: when (Art) History Collapses, in Recycling Beauty, Fondazione Prada, Milano 2023, pp.488 - 495; S. Settis, Short Circuits: when Art History Collapses, in Recycling Beauty, Fondazione Prada, Milano 2023, pp.488 - 495; O. Rossi Pinelli, Le Teorie del restauro dalla Carta di Atene ad oggi, Torino 2023*;

Modalità di svolgimento

Lezione dalla cattedra e sopralluoghi esterni in complessi monumentali e laboratori di restauro

Bibliografia

Parte generale C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977 (I e VIII capitolo); P. Petraroia, Genesi della Teoria del restauro, in Brandi e l' estetica, a cura di L. Russo, Palermo, Aesthetica, 1986, pp.LXXVII - LXXXVI; A, Conti, Storia del restauro e della conservazione delle opere d’ arte, Milano, Electa, 1988; M.I. Catalano, Il riconoscimento come ricostituzione. Per un’edizione commentata della Teoria del restauro di Cesare Brandi, in L’officina dello sguardo, Scritti in onore di Maria Andaloro, a cura di Giulia Bordi, Iole Carlettini, Maria Luigia Fobelli, Maria Raffaella Menna, Paola Pogliani, vol. II, Roma 2014, pp. 311 - 316; S. Settis, Short Circuits: when (Art) History Collapses, in Recycling Beauty, Fondazione Prada, Milano 2023, pp.488 - 495; S. Settis, Short Circuits: when Art History Collapses, in Recycling Beauty, Fondazione Prada, Milano 2023, pp.488 - 495; O. Rossi Pinelli, Le Teorie del restauro dalla Carta di Atene ad oggi, Torino 2023*;

GRUPPO OPZIONALE BENI CULTURALI - -- -
ETRUSCOLOGIA

MARINA MICOZZI

8L-ANT/06ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire strumenti metodologici di base per la comprensione dei diversi aspetti della civiltà etrusca. Alla fine del corso lo studente:
-avrà acquisito conoscenze generali riguardo alla storia, ala società, all'arte e all'artigianato degli Etruschi (1: conoscenza e capacità di comprensione);
-sarà in grado di cogliere e illustrare i nessi storico-culturali e cronologici tra i diversi fenomeni (2: conoscenza e capacità di comprensione applicate);
-sarà in grado valutare criticamente la documentazione archeologica, anche alla luce delle conoscenze storiche ed epigrafiche (3: autonomia di giudizio)
-saprà esprimersi in maniera coerente, con una terminologia appropriata (4: abilità comunicative);
-avrà acquisito un metodo di studio adeguato per un approfondimento di tipo magistrale (5: capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso illustra lo sviluppo storico della civiltà etrusca dalla prima età del ferro alla romanizzazione.
Verranno presi in considerazione i principali aspetti dell’organizzazione della società, della produzione artistica e artigianale, dell’architettura e della religione degli Etruschi e i loro rapporti culturali e commerciali con gli altri popoli dell'Italia e del Mediterraneo antico.

Modalità Esame

Nell'esame lo studente dovrà dimostrare la capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica. Sarà considerata la capacità di riconoscere materiali archeologici mostrati in immagine, di inquadrarli dal punto di vista storico e storico-artistico, di stabilire collegamenti interdisciplinari.
La valutazione dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi del corso:
1) Possesso di conoscenze generali riguardo alla storia, alla società e all'arte degli Etruschi (1: conoscenza e capacità di comprensione);
2) Capacità di cogliere e illustrare i nessi storico-culturali e cronologici tra i diversi fenomeni (2: conoscenza e capacità di comprensione applicate);
3) Capacità di valutare criticamente la documentazione archeologica, anche alla luce delle conoscenze storiche ed epigrafiche e del collegamento con altre discipline (3: autonomia di giudizio)
4) Capacità di esprimersi in maniera coerente, con una terminologia appropriata alla materia (4: abilità comunicative);
5) Metodo di studio adeguato all’approfondimento di tipo magistrale (5: capacità di apprendere).

VALUTAZIONE DELL'ESAME
- Eccellente ( 30 / 30 e lode): lo studente dimostra di aver raggiunto in maniera eccellente tutti gli obiettivi formativi previsti e di saperli esporre in maniera critica e fluente.
- Molto buono (da 27 a 29): lo studente ha raggiunto in maniera soddisfacente i primi 4 requisiti previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Buono (da 24 a 26): lo studente ha raggiunto i primi tre obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Sufficiente (da 21 a 23): lo studente ha raggiunto i primi due obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato, con qualche inesattezza.
- Appena sufficiente (da 18 a 20): lo studente ha raggiunto solo il primo obiettivo del corso e si esprime in un linguaggio non del tutto adeguato, con errori.
- Insufficiente (mancato superamento dell'esame): saranno valutate negativamente le prove in cui lo studente dimostrerà di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi formativi previsti.

Il progresso nel raggiungimento degli obiettivi verrà verificato con una prova intermedia in forma di test scritto.

Testi adottati

Studenti frequentanti:

G. BARTOLONI (a cura di), Introduzione all'Etruscologia, Milano 2012;
M. CRISTOFANI, L'arte degli Etruschi. Produzione e consumo, Torino 1982.

Saranno considerati parte integrante del corso il materiale illustrativo fornito durante le lezioni e la ulteriore bibliografia che verrà indicata in relazione a singoli argomenti, che verranno resi disponibili su Moodle

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli sopra citati uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (36/40 ore), sono previste (8/12 ore)attività seminariali di approfondimento con presentazioni PPT programmate da parte degli studenti, visite didattiche a musei e siti archeologici (Museo di Villa Giulia a Roma, Museo Archeologico di Viterbo, Museo e necropoli di Tarquinia).
Gli studenti interessati potranno partecipare ad attività di laboratorio e tirocinio di ambito etruscologico, con acquisizione di CFU di tirocinio (laboratorio di disegno e schedatura di materiali archeologici; scavo archeologico nella necropoli di Monte Abatone a Cerveteri).

Modalità di frequenza

La frequenza è fortemente raccomandata.

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli in programma uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Bibliografia

M. Cristofani, Dizionario della Cviltà etrusca, Firenze, Giunti, 1985;

G. Colonna, Etrusca, Arte, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, Suppl. II, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1994, pp. 554-605

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso illustra lo sviluppo storico della civiltà etrusca dalla prima età del ferro alla romanizzazione.
Verranno presi in considerazione i principali aspetti dell’organizzazione della società, della produzione artistica e artigianale, dell’architettura e della religione degli Etruschi e i loro rapporti culturali e commerciali con gli altri popoli dell'Italia e del Mediterraneo antico.

Modalità Esame

Nell'esame lo studente dovrà dimostrare la capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica. Sarà considerata la capacità di riconoscere materiali archeologici mostrati in immagine, di inquadrarli dal punto di vista storico e storico-artistico, di stabilire collegamenti interdisciplinari.
La valutazione dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi del corso:
1) Possesso di conoscenze generali riguardo alla storia, alla società e all'arte degli Etruschi (1: conoscenza e capacità di comprensione);
2) Capacità di cogliere e illustrare i nessi storico-culturali e cronologici tra i diversi fenomeni (2: conoscenza e capacità di comprensione applicate);
3) Capacità di valutare criticamente la documentazione archeologica, anche alla luce delle conoscenze storiche ed epigrafiche e del collegamento con altre discipline (3: autonomia di giudizio)
4) Capacità di esprimersi in maniera coerente, con una terminologia appropriata alla materia (4: abilità comunicative);
5) Metodo di studio adeguato all’approfondimento di tipo magistrale (5: capacità di apprendere).

VALUTAZIONE DELL'ESAME
- Eccellente ( 30 / 30 e lode): lo studente dimostra di aver raggiunto in maniera eccellente tutti gli obiettivi formativi previsti e di saperli esporre in maniera critica e fluente.
- Molto buono (da 27 a 29): lo studente ha raggiunto in maniera soddisfacente i primi 4 requisiti previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Buono (da 24 a 26): lo studente ha raggiunto i primi tre obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Sufficiente (da 21 a 23): lo studente ha raggiunto i primi due obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato, con qualche inesattezza.
- Appena sufficiente (da 18 a 20): lo studente ha raggiunto solo il primo obiettivo del corso e si esprime in un linguaggio non del tutto adeguato, con errori.
- Insufficiente (mancato superamento dell'esame): saranno valutate negativamente le prove in cui lo studente dimostrerà di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi formativi previsti.

Il progresso nel raggiungimento degli obiettivi verrà verificato con una prova intermedia in forma di test scritto.

Testi adottati

Studenti frequentanti:

G. BARTOLONI (a cura di), Introduzione all'Etruscologia, Milano 2012;
M. CRISTOFANI, L'arte degli Etruschi. Produzione e consumo, Torino 1982.

Saranno considerati parte integrante del corso il materiale illustrativo fornito durante le lezioni e la ulteriore bibliografia che verrà indicata in relazione a singoli argomenti, che verranno resi disponibili su Moodle

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli sopra citati uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (36/40 ore), sono previste (8/12 ore)attività seminariali di approfondimento con presentazioni PPT programmate da parte degli studenti, visite didattiche a musei e siti archeologici (Museo di Villa Giulia a Roma, Museo Archeologico di Viterbo, Museo e necropoli di Tarquinia).
Gli studenti interessati potranno partecipare ad attività di laboratorio e tirocinio di ambito etruscologico, con acquisizione di CFU di tirocinio (laboratorio di disegno e schedatura di materiali archeologici; scavo archeologico nella necropoli di Monte Abatone a Cerveteri).

Modalità di frequenza

La frequenza è fortemente raccomandata.

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli in programma uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Bibliografia

M. Cristofani, Dizionario della Cviltà etrusca, Firenze, Giunti, 1985;

G. Colonna, Etrusca, Arte, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, Suppl. II, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1994, pp. 554-605

STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA

GAETANO ALFANO

8L-ART/03ita

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire le conoscenze teoriche e storiche della fotografia nelle sue tappe fondamentali, dalle origini ottocentesche fino al ruolo assunto nella storia della cultura contemporanea. Verranno introdotti alcuni temi del dibattito teorico critico sulla fotografia, e sarà fatta un'analisi sui cambiamenti intervenuti nell'ultimo decennio, soprattutto a seguito dei social network.
Sarà altresì posta molta attenzione agli aspetti della fotografia come strumento di documentazione e registrazione della realtà visibile, in particolar modo nel suo rapporto
con i beni culturali e l'arte.
Durante le lezioni verranno fornite anche informazioni tecniche, come la composizione dell'inquadratura, l'illuminazione naturale ed artificiale, la restituzione dei colori, ecc.
Il corso ha come obiettivo quello di sviluppare nello studente la conoscenza delle principali fasi e protagonisti della storia della fotografia dalla sua nascita fino al Novecento, nonché la comprensione del rapporto che si sviluppa tra arte e fotografia. Lo studente riuscirà quindi a orientarsi cronologicamente e a distinguere le diverse produzioni artistiche fotografiche
Dal punto di vista pratico lo studente avrà a disposizione gli strumenti per realizzare una documentazione fotografia inerente i beni culturali attraverso le diverse fasi di realizzazione dell’immagine, con particolare attenzione alla gestione della luce

GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO - -- -
ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: STUCCO

VALERIA VALENTINI

18ita

Obiettivi formativi

Il corso è volto a fornire allo studente la metodologia tecnico-operativa da adottarsi nel restauro degli stucchi, attraverso l'acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche. Durante il percorso formativo lo studente, oltre all'apprendimento degli insegnamenti teorici, dovrà dimostrare di aver raggiunto elevate abilità manuali nell'affrontare le operazioni puntuali e precise che caratterizzano la sua futura professione di restauratore in questo specifico settore.
La finalità del corso è quella di fornire agli studenti una serie di informazioni e di esperienze che permettano loro di approcciarsi ad un'opera d'arte con consapevolezza e autonomia decisionale e con gli strumenti teorici e tecnici necessari alla comprensione dell'oggetto nei suoi aspetti materico e conservativo, al fine della formulazione di un progetto di intervento e della sua corretta esecuzione.
Nel periodo di insegnamento sono previste lezioni frontali, prove pratiche ed esercitazioni, visite a monumenti e cantieri di restauro che rivestano motivi di interesse nello specifico settore.

Scheda Docente

Programma del corso

Nel corso del I modulo verranno richieste:
• piccole ricerche su temi afferenti ai materiali costitutivi o alle tecniche di restauro e conservazione, con esposizioni orali, produzione di PowerPoint e schede sistematiche riassuntive dei risultati
• relazione scritte sui lavori compiuti
• esposizione orale dei lavori affidati

Modalità Esame

Nel corso del I modulo verranno richieste:
• piccole ricerche su temi afferenti ai materiali costitutivi o alle tecniche di restauro e conservazione, con esposizioni orali, produzione di PowerPoint e schede sistematiche riassuntive dei risultati
• relazione scritte sui lavori compiuti
• esposizione orale dei lavori affidati

Testi adottati

voce Stucco, in R. Bianchi Bandinelli, G. Becatti, G. Pugliese Carratelli (a cura di), Enciclopedia dell’Arte Antica (EAA), Istituto Enciclopedia Italiana, vol. VII, Roma 1966, pp. 524-533
A.A. V.V, Dimos, Tecniche di esecuzione e materiale costitutivi. Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici, stucchi, parte I – Modulo 1 – 1978, Parte Prima - Stucchi, Parte Seconda - Materiali Costitutivi, Istituto Centrale per il Restauro, Roma 1995
Segagni Malacart A., voce Stucco, in Enciclopedia dell’Arte Medievale (EAM), Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. XI, Roma 2000, pp. 1-18,
Pasquini L., Le decorazione a stucco in Italia fra tardo antico e alto medioevo, Longo Angelo editore, Ravenna 2002
Antolini P., Rassegna dei principali affioramenti di gesso in Italia. Atti dell’Accademia Roveretana Degli Agiati. B, Classe Di Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali, (1985). 24, 83–117.
Cabiale V., L'utilizzo del gesso nel mondo antico: alcuni esempi ed osservazioni, in "I solai di gesso. Giochi artistici d'ombre dal Monferrato", a cura di O.Musso, Roma-Bagnasco di Montafia (AT) 2011
Arcolao C., Le ricette del restauro. Malte, intonaci, stucchi dal XV al XIX secolo, Marsilio, Venezia, 1998
AMENDOLAGINE F., Le tecniche ed i materiali dello stucco forte nelle fonti dal Rinascimento alla modernità. e La tecnica dello stucco attraverso le fonti: tecnica d'esecuzione e caratterizzazione chimico-fisica dei materiali costitutivi. Famiglietti L.. in Biscontin G., Driussi G. (a cura di), Lo stucco. Cultura, tecnologia, conoscenza, in «Atti del Convegno di Studi, Bressanone 10-13 luglio 2001», Padova 2001 e
Aliverti L., Conoscenza delle pratiche costruttive storiche degli edifici in area lombarda: i manufatti in stucco, in V. Pracchi (a cura di), Pratiche costruttive storiche: manufatti in stucco e strutture lignee di copertura in edifici lombardi, Como 2008, pp. 20-91.
Folli L., R. Bugini, Le ricette degli stucchi in Italia settentrionale dal XV al XX secolo. Indagini scientifiche sui materiali.
Esposito D., Pietraie e “calcarari” a Roma: recupero dei materiali da costruzione fra medioevo ed età moderna., in História da Construção: os materiais, a cura di Arnaldo Sousa Melo e Maria Do Carmo Ribeiro, Braga, CITCEM-LAMOP, 2012, pp. 59-76.
Appolonia L., L’impiego del gesso: usi e metodi per la conoscenza, in Problemi Conservativi dei Manufatti dell’Ottocento, a cura di M.Fratelli ed E. Signorini, Il Prato 2008IICd, Lo Stato dell’arte, Napoli 8- 10 ottobre 2009, Nardini, 2009
Mazzè A., La decorazione murale: stucchi, affreschi, graffiti nella trattatistica : I sec. a.C.-XIX sec. Palermo, 1998 (751.73 MAZ 4699)
Mariani, Leganti: aerei e idraulici, Casa Editrice Ambrosiana, 1976
Moradei A., Il restauro delle opere in gesso: appunti da esperienze di laboratorio,” in Problemi Conservativi dei Manufatti dell’Ottocento, a cura di M.Fratelli ed E. Signorini, Il Prato 2008IICd, Lo Stato dell’arte, Napoli 8- 10 ottobre 2009, Nardini, 2009
D'Alessandro L., F. Persegati, Scultura e calchi in gesso: storia, tecnica e conservazione, Roma 1987 (Riello G 2016)
Zamperini A., Stucchi. Capolavori sconosciuti nella storia dell’arte, Vicenza 2012 (POLOUS 8245)
Casey C., Making Magnificence. Architects, Stuccatori and the Eighteenth-century Interior, Londra 2017.
Felici A., Jean G. (a cura di), Stucchi e stuccatori ticinesi tra XVI e XVII secolo. Studi e ricerche per la conservazione, Firenze 2020.
Zapletalová J., Swiss artists in Alpine passes...How artists travelled from the Lombard-Ticino lakes to Central Europe, in Quart, Olomouc 2020, pp. 3-16.
Fieni, Calci lombarde: produzione e mercati dal 1641 al 1805. All’insegna del Giglio,Firenze, 2000
Cavallo G., D. Biondelli, The Use of Magnesian Lime in Historical Mortars in TessinCanton, Switzerland: Microscopical Features and Microanalytical Evidences, Proceedings VII Congresso Associazione Italiana di Archeometria, 22-24 Febbraio,Modena, 2012, pp. 720-729
Jean G., L'impresa dei Silva di Morbio, 2019, Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento
Gavazzi Nizzola S., M.C Magni, Una traccia per Francesco Silva stuccatore ticinese, Arte Lombarda, 17 (37), 1972, pp. 86-95

Modalità di frequenza

obbligatoria in laboratorio

Bibliografia

voce Stucco, in R. Bianchi Bandinelli, G. Becatti, G. Pugliese Carratelli (a cura di), Enciclopedia dell’Arte Antica (EAA), Istituto Enciclopedia Italiana, vol. VII, Roma 1966, pp. 524-533
A.A. V.V, Dimos, Tecniche di esecuzione e materiale costitutivi. Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici, stucchi, parte I – Modulo 1 – 1978, Parte Prima - Stucchi, Parte Seconda - Materiali Costitutivi, Istituto Centrale per il Restauro, Roma 1995
Segagni Malacart A., voce Stucco, in Enciclopedia dell’Arte Medievale (EAM), Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. XI, Roma 2000, pp. 1-18,
Pasquini L., Le decorazione a stucco in Italia fra tardo antico e alto medioevo, Longo Angelo editore, Ravenna 2002
Antolini P., Rassegna dei principali affioramenti di gesso in Italia. Atti dell’Accademia Roveretana Degli Agiati. B, Classe Di Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali, (1985). 24, 83–117.
Cabiale V., L'utilizzo del gesso nel mondo antico: alcuni esempi ed osservazioni, in "I solai di gesso. Giochi artistici d'ombre dal Monferrato", a cura di O.Musso, Roma-Bagnasco di Montafia (AT) 2011
Arcolao C., Le ricette del restauro. Malte, intonaci, stucchi dal XV al XIX secolo, Marsilio, Venezia, 1998
AMENDOLAGINE F., Le tecniche ed i materiali dello stucco forte nelle fonti dal Rinascimento alla modernità. e La tecnica dello stucco attraverso le fonti: tecnica d'esecuzione e caratterizzazione chimico-fisica dei materiali costitutivi. Famiglietti L.. in Biscontin G., Driussi G. (a cura di), Lo stucco. Cultura, tecnologia, conoscenza, in «Atti del Convegno di Studi, Bressanone 10-13 luglio 2001», Padova 2001 e
Aliverti L., Conoscenza delle pratiche costruttive storiche degli edifici in area lombarda: i manufatti in stucco, in V. Pracchi (a cura di), Pratiche costruttive storiche: manufatti in stucco e strutture lignee di copertura in edifici lombardi, Como 2008, pp. 20-91.
Folli L., R. Bugini, Le ricette degli stucchi in Italia settentrionale dal XV al XX secolo. Indagini scientifiche sui materiali.
Esposito D., Pietraie e “calcarari” a Roma: recupero dei materiali da costruzione fra medioevo ed età moderna., in História da Construção: os materiais, a cura di Arnaldo Sousa Melo e Maria Do Carmo Ribeiro, Braga, CITCEM-LAMOP, 2012, pp. 59-76.
Appolonia L., L’impiego del gesso: usi e metodi per la conoscenza, in Problemi Conservativi dei Manufatti dell’Ottocento, a cura di M.Fratelli ed E. Signorini, Il Prato 2008IICd, Lo Stato dell’arte, Napoli 8- 10 ottobre 2009, Nardini, 2009
Mazzè A., La decorazione murale: stucchi, affreschi, graffiti nella trattatistica : I sec. a.C.-XIX sec. Palermo, 1998 (751.73 MAZ 4699)
Mariani, Leganti: aerei e idraulici, Casa Editrice Ambrosiana, 1976
Moradei A., Il restauro delle opere in gesso: appunti da esperienze di laboratorio,” in Problemi Conservativi dei Manufatti dell’Ottocento, a cura di M.Fratelli ed E. Signorini, Il Prato 2008IICd, Lo Stato dell’arte, Napoli 8- 10 ottobre 2009, Nardini, 2009
D'Alessandro L., F. Persegati, Scultura e calchi in gesso: storia, tecnica e conservazione, Roma 1987 (Riello G 2016)
Zamperini A., Stucchi. Capolavori sconosciuti nella storia dell’arte, Vicenza 2012 (POLOUS 8245)
Casey C., Making Magnificence. Architects, Stuccatori and the Eighteenth-century Interior, Londra 2017.
Felici A., Jean G. (a cura di), Stucchi e stuccatori ticinesi tra XVI e XVII secolo. Studi e ricerche per la conservazione, Firenze 2020.
Zapletalová J., Swiss artists in Alpine passes...How artists travelled from the Lombard-Ticino lakes to Central Europe, in Quart, Olomouc 2020, pp. 3-16.
Fieni, Calci lombarde: produzione e mercati dal 1641 al 1805. All’insegna del Giglio,Firenze, 2000
Cavallo G., D. Biondelli, The Use of Magnesian Lime in Historical Mortars in TessinCanton, Switzerland: Microscopical Features and Microanalytical Evidences, Proceedings VII Congresso Associazione Italiana di Archeometria, 22-24 Febbraio,Modena, 2012, pp. 720-729
Jean G., L'impresa dei Silva di Morbio, 2019, Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento
Gavazzi Nizzola S., M.C Magni, Una traccia per Francesco Silva stuccatore ticinese, Arte Lombarda, 17 (37), 1972, pp. 86-95

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo sarà svolto nel mese di luglio, in un cantiere esterno su opere di rilevanza storico artistica, attinenti l'oggetto del corso di restauro stucchi. La presenza richiesta sarà dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 18:00 fino al raggiungimento delle 150 ore. Nel corso del cantiere verranno eseguite tutte le operazioni di restauro necessarie al completamento dell'intervento previsto dal progetto. Al termine ogni studente elaborerà una relazione riguardante i lavori svolti, corredata da documentazione grafica e fotografica.

Modalità Esame

- il livello di professionalità dimostrato nel corso delle attività di laboratorio (requisiti organizzativi e disciplinari: ordine/pulizia attrezzature e postazioni di lavoro, puntualità, presenza, capacità di interazione con il docente e di coordinamento e collaborazione con gli altri);
- l'abilità manuale dimostrata nell'affrontare le diverse attività della pratica operativa (attività finalizzate alla documentazione e interventi conservativi);
- il livello di comprensione e di assimilazione dei contenuti impartiti, dimostrata attraverso la precisione, la capacità di sintesi e completezza nell'espressione e nell'elaborazione critica degli argomenti, sia scritta che orale (proprietà di linguaggio nel riconoscimento e nella descrizione di materiali, tecniche di esecuzione, forme di alterazione, sistemi di intervento; capacità di effettuare ricerche bibliografiche e approfondimenti;
- capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari e di illustrare con cognizione di causale scelte operative messe in atto); questo livello sarà valutato sia attraverso verifiche intermedie che con l'elaborazione di una relazione finale.
La valutazione delle verifiche sarà espressa in sei livelli di giudizio:
ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente.

Testi adottati

Lorenza D'Alessandro, Scultura e calchi in gesso : storia, tecnica e conservazione. Roma : L'Erma di Bretschneider, 1987.

Modalità di svolgimento

Lo studente, singolarmente o a gruppi, munito delle attrezzature e dei materiali necessari, dovrà compiere, sotto la guida del docente, tutte le operazioni necessarie alla corretta esecuzione ed al completamento del restauro dell'opera assegnatagli. Queste generalmente prevedono la documentazione fotografica, la documentazioni grafiche, gli interventi di carattere conservativo e quelli di carattere estetico. Al termine dovrà redigere una dettagliata relazione dei lavori svolti, corredata da foto e grafici.

Modalità di frequenza

Il corso si svolge solitamente con frequenza di due giorni a settimana per i primi due moduli e cinque giorni a settimana per il cantiere didattico. L'orario è 9:00- 18:00, salvo variazioni dovute a motivi contingenti.

Bibliografia

M. Vitruvio Pollione, De Architectura
Gaio Plinio Secondo, Storia Naturale
Cennino Cennini, Il libro dell'arte
Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori ed architettori
Paolo Mora, Laura Mora, Paul Philippot, La conservazione delle pitture murali
AA.VV. DIMOS - corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici e stucchi, ICR, Roma 1978
T. Turco, Il Gesso, Lavorazione, Trasformazione, Impieghi, Milano, 1961
A. Giuffredi, La Formatura, manuale delle tecniche di formatura e fonderia, Firenze, 2006
M. C. Laurenti, Il restauro dei calchi in gesso, in Archeologia classica n. 46,1994

ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MANUFATTI SU SUPPORTO TESSILE

LORENZA D'ALESSANDRO

18ita
17977 - BOTANICA APPLICATA AI BENI CULTURALI

LAURA CANCELLIERI

Secondo Semestre 8BIO/03ITA

Obiettivi formativi

Scopo del corso è fornire agli studenti le informazioni necessarie alla comprensione della varietà delle forme di biodeterioramento delle opere d’arte, cioè del deterioramento operato da organismi appartenenti a diversi gruppi sistematici (batteri, cianobatteri, funghi, licheni, alghe, epatiche, pteridofite, piante). La conoscenza della varietà di forme di organismi micro- e macroscopici che vivono nei diversi comparti - aria, acqua e suolo -, della loro ecologia, delle strategie di adattamento all’ambiente e dei meccanismi di riproduzione, è un requisito indispensabile per la comprensione dei fenomeni di deterioramento biologico e delle strategie da attuare per prevenirlo e /o combatterlo.
Il corso affronta inoltre il tema della conoscenza, conservazione e restauro dei giardini e parchi storici fornendo le basi per promuovere azioni di tutela, di conservazione e di corretta gestione di questo inestimabile patrimonio culturale.

Scheda Docente

Programma del corso

1 Introduzione al corso. Introduzione alla botanica. La Botanica è la scienza che studia gli organismi vegetali. Il moderno approccio allo studio della diversità vegetale. Livelli di analisi del paesaggio vegetale: la flora e la vegetazione
La botanica applicata ai beni culturali.
Le molecole biologiche: carboidrati, proteine, lipidi, acidi nucleici ; la cellula vegetale. La parete cellulare, il vacuolo, il cloroplasto.
Organismi autotrofi ed eterotrofi.
2-PARTE SISTEMATICA: Biodiversità e classificazione.
PRINCIPALI ASPETTI MORFOLOGICI, BIOLOGICI, FILOGENETICI ED ECOLOGICI DEI PRINCIPALI BIODETERIOGENI
Concetto di specie, sistematica e tassonomia. Metodi di classificazione. Sistemi di classificazione artificiali e naturali. Nomenclatura. Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica. Ranghi principali e secondari.
Cenni su cianobatteri, Alghe, Licheni, Emersione dall’acqua - adattamenti, Briofite, Pteridofite, Le piante vascolari con seme: Gimnosperme, Angiosperme
4-ECOLOGIA DEL BIODETERIORAMENTO I fattori ambientali. Acqua, luce, temperatura, substrato, atmosfera, clima: loro azione sui biodeteriogeni e sui processi di biodeterioramento.
Le comunità vegetali e microbiche: aspetti funzionali e dinamici;
Substrati
5-BIODETERIORAMENTO IN RELAZIONE AL SUBSTRATO
Materiali di origine vegetale : il legno, la carta, fibre tessili vegetali (Cotone, lino…); Materiali di origine animale: Pergamene e cuoio, Fibre tessili animali (lana, seta); Materiali lapidei naturali e Artificiali; Materiali vetrosi e metallici, vetro, metalli; Materiali composti: materiali fotografici, materiali composti (dipinti).
6-BIODETERIORAMENTO IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DI AMBIENTI
Prevenzione, metodologie di indagine, trattamenti.
Ambienti: ambienti confinati (archivi, musei, chiese, catacombe),Ambienti esterni (urbani, rurali e costieri), Ambienti semiconfinati (loggiati, porticati, Ambienti rupestri)
Palinologia, archeocarpologia, aerobiologia. Prevenzione, metodologie di indagine, trattamenti.
Il paesaggio. Aree archeologiche. Indice di pericolosità.
Storia dei giardini.
Giardini pubblici e privati.
La botanica nella storia dell’arte

Modalità Esame

La prova orale verterà sulla descrizione degli argomenti trattati durante il corso

Testi adottati

Caneva G., Nugari M. P., Salvadori O., 2005 - La biologia vegetale per i beni culturali [volume I] Biodeterioramento e conservazione. Nardini Editore
Caneva G., Nugari M. P., Salvadori O., 2005 - La biologia vegetale per i beni culturali [volume II] Conoscenza e Valorizzazione. Nardini Editore

Modalità di frequenza

Consigliata vivamente la frequenza in aula

Bibliografia

Per approfondimento
Pasqua G., Abbate G., Forni C., ultima edizione - Botanica generale e diversità vegetale. Piccin.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE BENI CULTURALI - -- -
ARCHIVISTICA GENERALE

GILDA NICOLAI

8M-STO/08ita

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e nozioni di base sulla formazione, gestione e conservazione dell’archivio. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri di testo aggiornati, seminari interdisciplinari in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni dei temi relativi alle più recenti acquisizioni nel campo dell’archivistica generale.
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione del documento dal contesto tradizionale analogico a quello digitale. Scopo dell’insegnamento è quello di introdurre il tema degli archivi, analizzando la teoria archivistica riferita all’ordinamento, all’inventariazione e ai sistemi informativi archivistici. Scopo dell’insegnamento è che i partecipanti acquisiscano conoscenze archivistiche e organizzative e comprendano le regole base della formazione, gestione e conservazione degli archivi. Obiettivo formativo dell’insegnamento è quello di sviluppare conoscenze relative al: documento, forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione degli archivi dal contesto tradizionale analogico a quello digitale.
2 –Lo studente verrà introdotto al tema degli archivi, analizzando sistemi tecnologicamente avanzati di descrizione archivistica che si basano, a livello di organizzazione, su una solida teoria archivistica.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità per sviluppare conoscenze relative a: documento forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici.
4 – Lo studente potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, sia oralmente che su testo scritto, tematiche relative agli archivi, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà in grado di valutare le diverse tipologie di archivio e muoversi all’interno di un archivio anche per finalità di ricerca storica.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona a conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

ll corso è organizzato in due parti, una teorica e una esercitazione in archivio che è parte integrante del corso stesso. La prima parte prima illustra i principi e le definizioni di base, la struttura dell’archivio e gli strumenti per la formazione dell’archivio; una seconda riguarda l’archivio storico con specifica attenzione alle attività necessarie alla sua fruizione. Con particolare riferimento alla prima parte il corso include i seguenti temi: problemi di terminologia, il concetto di documento archivistico, le tipologie documentarie, il sistema e le fasi di gestione dei documenti, la classificazione d’archivio, la registrazione dei documenti, il trasferimento dei documenti e la gestione dei depositi archivistici, la selezione, la natura e l’evoluzione dei sistema di gestione documentaria e della disciplina archivistica, le definizioni di archivio, la struttura degli archivi, la tipologia dei soggetti produttori, i principali riferimenti normativi, le regole per l'ordinamento e la descrizione in ambiente nazionale, lo sviluppo degli standard internazionali, l'applicazione dei principi generali della descrizione nei progetti di informatizzazione. La seconda parte riguarderà una esercitazione di schedatura di materiale d’archivio. A seguito dell'esercitazione, lo studente dovrà realizzare una tesina che presenterà all'esame.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale e una tesina scritta.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

G.Bonfiglio-Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi, Cleup, 2023
M.P. Donato, L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia, Editori Laterza, 2019
I. Zanni Rosiello, Gli archivi nella società contemporanea, Il Mulino, 2009
G. Nicolai, Il consorzio antitubercolare di Viterbo e le sue carte 1927-1975, Civita editoriale, 2020

Modalità di svolgimento

Il corso si compone di due parti: una prima teorica ed una esercitazione pratica di schedatura di materiale d'archivio

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa. Gli studenti impossibilitati a frequentare il corso dovranno concordare con il docente un programma alternativo.

Bibliografia

- Giorgetta Bonfiglio Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi. Temi e testi per la formazione archivistica di primo livello, Padova, Cleup 2007
- Maria Barbara Bertini, Che cos'e un archivio, Roma, Carocci, 2008
- Elio Lodolini, Archivistica. Principi e problemi. Milano, FrancoAngeli, 2008 (13e edizione)
- Patrizia Angelucci, Breve storia degli archivi e dell'archivistica, Perugia, Morlacchi, 2008
-Federico Valacchi, Diventare archivisti, editrice bibliografica, 2015
-Antonio Romiti, Archivistica generale. Primi elementi, Civita editoriale, 2020

Scheda Docente

Programma del corso

ll corso è organizzato in due parti, una teorica e una esercitazione in archivio che è parte integrante del corso stesso. La prima parte prima illustra i principi e le definizioni di base, la struttura dell’archivio e gli strumenti per la formazione dell’archivio; una seconda riguarda l’archivio storico con specifica attenzione alle attività necessarie alla sua fruizione. Con particolare riferimento alla prima parte il corso include i seguenti temi: problemi di terminologia, il concetto di documento archivistico, le tipologie documentarie, il sistema e le fasi di gestione dei documenti, la classificazione d’archivio, la registrazione dei documenti, il trasferimento dei documenti e la gestione dei depositi archivistici, la selezione, la natura e l’evoluzione dei sistema di gestione documentaria e della disciplina archivistica, le definizioni di archivio, la struttura degli archivi, la tipologia dei soggetti produttori, i principali riferimenti normativi, le regole per l'ordinamento e la descrizione in ambiente nazionale, lo sviluppo degli standard internazionali, l'applicazione dei principi generali della descrizione nei progetti di informatizzazione. La seconda parte riguarderà una esercitazione di schedatura di materiale d’archivio. A seguito dell'esercitazione, lo studente dovrà realizzare una tesina che presenterà all'esame.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale e una tesina scritta.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

G.Bonfiglio-Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi, Cleup, 2023
M.P. Donato, L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia, Editori Laterza, 2019
I. Zanni Rosiello, Gli archivi nella società contemporanea, Il Mulino, 2009
G. Nicolai, Il consorzio antitubercolare di Viterbo e le sue carte 1927-1975, Civita editoriale, 2020

Modalità di svolgimento

Il corso si compone di due parti: una prima teorica ed una esercitazione pratica di schedatura di materiale d'archivio

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa. Gli studenti impossibilitati a frequentare il corso dovranno concordare con il docente un programma alternativo.

Bibliografia

- Giorgetta Bonfiglio Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi. Temi e testi per la formazione archivistica di primo livello, Padova, Cleup 2007
- Maria Barbara Bertini, Che cos'e un archivio, Roma, Carocci, 2008
- Elio Lodolini, Archivistica. Principi e problemi. Milano, FrancoAngeli, 2008 (13e edizione)
- Patrizia Angelucci, Breve storia degli archivi e dell'archivistica, Perugia, Morlacchi, 2008
-Federico Valacchi, Diventare archivisti, editrice bibliografica, 2015
-Antonio Romiti, Archivistica generale. Primi elementi, Civita editoriale, 2020

GRUPPO OPZIONALE FORMAZIONE GIURIDICA ED ECONOMICA - -- -
LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI

DIEGO VAIANO

6IUS/10ita

Obiettivi formativi

Approfondimento dei contenuti del Codice dei beni culturali e del paesaggio e della legislazione vigente sulla struttura e le competenze attribuite in materia al Ministero dei beni culturali e agli enti territoriali autonomi.

Scheda Docente

Programma del corso

L'insegnamento offrirà agli studenti le nozioni base per la conoscenza delle norme di legge vigenti in materia di diritto dei beni culturali

Modalità Esame

Esame orale

Testi adottati

Crosetti - Vaiano, Beni culturali e paesaggistici, Giappichelli, Torino, 2023

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Libera scelta dello studente

Bibliografia

Nessuna specifica

Scheda Docente

Programma del corso

L'insegnamento offrirà agli studenti le nozioni base per la conoscenza delle norme di legge vigenti in materia di diritto dei beni culturali

Modalità Esame

Esame orale

Testi adottati

Crosetti - Vaiano, Beni culturali e paesaggistici, Giappichelli, Torino, 2023

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Libera scelta dello studente

Bibliografia

Nessuna specifica

GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI - -- -
STORIA DELLA CRITICA D'ARTE

MARIA IDA CATALANO

8L-ART/04ita

Obiettivi formativi

sviluppo della capacità di giudizio e stimolo alla concettualizzazione

IL SUOLO COME PATRIMONIO CULTURALE

MARIA CRISTINA MOSCATELLI

8AGR/13ita

Obiettivi formativi

Il corso intende presentare la risorsa suolo quale elemento centrale nella vita dell'uomo consentendo la realizzazione della storia dell'umanità. Il corso pone l'attenzione sul tema della conservazione sia attiva che passiva nei confronti del suolo. Suolo da conservare in quanto risorsa indispensabile per la vita: azione da intraprendere anche utilizzando forme di comunicazione proprie delle scienze umane come l'arte in tutte le sue espressioni.
Per il ruolo attivo nei confronti della conservazione viene invece affrontato il ruolo del suolo nel contesto archeologico e la possibilità di approcciarsi alle metodologie proprie della scienza del suolo per acquisire informazioni utili nell'ambito delle indagini in siti archeologici.
L’indagine pedologica nella ricerca archeologica trova la sua applicazione nell’analisi dei processi pedogenetici che intensamente agiscono sulla superficie terrestre, cancellando o modificando progressivamente gli effetti diretti ed indiretti degli insediamenti umani o viceversa nell’analisi dei pedon sepolti per la comprensione dei fattori che hanno caratterizzato la pedogenesi nell’ambiente antico. L’obiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze di base della pedologia per poter dare le chiavi interpretative di quali processi naturali ed antropici possono aver caratterizzato l’ambiente antico la cui impronta è presente in suoli “sigillati” dalla sedimentazione naturale o da eruzioni vulcaniche nello studio.
In particolare il corso mira a:
1) aumentare la conoscenza del sistema suolo attraverso la comprensione delle sue funzioni e proprietà
2) aumentare la conoscenza delle possibili applicazioni delle scienze del suolo alle scienze archeologiche
3) acquisire la capacità di valutare la capacità di conservazione dei reperti archeologici alla luce delle proprietà di base del suolo
4) acquisire conoscenze del linguaggio e terminologia propri della scienza del suolo
5) migliorare la capacità di apprendimento e conoscenza del sistema suolo e delle sue funzioni anche attraverso lo strumento delle arti figurative

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico e etno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.

Modulo 2
La pedoarcheologica: la pedologia in contesti archeologici, genesi, proprietà e caratteristiche dei suoli del passato rispetto alla ricostruizione dell’ambiente con cui l’uomo ha interagito. Il pedon: definizione e caratteristiche. La pedogenesi: fattori e processi di formazione e sviluppo del suolo. Cenni sui sistemi di classificazione dei suoli. Le caratteristiche degli orizzonti pedogenetici e diagnostici. Il fattore antropico nella pedogenesi. Descrizione del profilo di un suolo. Le proprietà fisiche e chimiche del suolo modificato dall’attività antropica. Stratigrafia di dettaglio: possibili matrici. Metodologie di indagine: analisi micromorfologica e geochimica, datazione isotopica. Casi di studio relativi all’analisi di sequenze stratigrafiche in suoli sepolti di età compresa tra il Bronzo (talvolta l’Olocene iniziale) ed il tardo medioevo (complesso pedologico olocenico).

Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato dovrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Modulo 2
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole
Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise
Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali, video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo (lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali o a distanza
Attività di laboratorio (se consentita)
Visite didattiche
Seminari integrativi
Presentazioni tesine di approfondimento

Bibliografia

Materiale didattico fornito dai docenti e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole
Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1.
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico eetno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.

Modulo 2.
La pedoarcheologica: la pedologia in contesti archeologici, genesi, proprietà e caratteristiche dei suoli del passato rispetto alla ricostruizione dell’ambiente con cui l’uomo ha interagito. Il pedon: definizione e caratteristiche. La pedogenesi: fattori e processi di formazione e sviluppo del suolo. Cenni sui sistemi di classificazione dei suoli. Le caratteristiche degli orizzonti pedogenetici e diagnostici. Il fattore antropico nella pedogenesi. Descrizione del profilo di un suolo. Le proprietà fisiche e chimiche del suolo modificato dall’attività antropica. Stratigrafia di dettaglio: possibili matrici. Metodologie di indagine: analisi micromorfologica e geochimica, datazione isotopica. Casi di studio relativi all’analisi di sequenze stratigrafiche in suoli sepolti di età compresa tra il Bronzo (talvolta l’Olocene iniziale) ed il tardo medioevo (complesso pedologico olocenico).

Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici,della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Modulo 2
Materiale delle lezioni fornito dal docente
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali,video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo(lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Facoltativa

Bibliografia

Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise
Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO - -- -
ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE : MOSAICO

LIVIA ALBERTI

18ita

Obiettivi formativi

Il corso intende preparare lo studente ad affrontare il restauro del mosaico con capacità di diagnosi delle problematiche conservative, capacità di scelta tra le possibili soluzioni tecniche di intervento sia dal punto di vista conservativo che di presentazione estetica, e dimestichezza con le tecniche di documentazione e approfondimento delle tematiche proposte dall’intervento.
La pratica nelle diverse operazioni sarà in oltre finalizzata a migliorare l’abilità manuale dello studente, sempre necessaria nell’attività di restauro.
Il fine dell’esercitazione sarà anche quello di affinare le capacità progettuali ed organizzative degli studenti che dovranno sperimentare la gestione del cantiere nei suoi diversi aspetti.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso per il restauro del mosaico è condotto da due diverse docenti, Livia Alberti e Francesca Mariani, che hanno elaborato e condividono gli obbiettivi formativi, le modalità di svolgimento dell’insegnamento e le modalità di valutazione degli studenti. Le esercitazioni nei singoli moduli vengono invece preparati e condotti individualmente da una o l’altra docente.
Il corso intende preparare lo studente ad affrontare il restauro del mosaico con:
- capacità di diagnosi delle problematiche conservative,
- capacità di scelta tra le possibili soluzioni tecniche di intervento sia dal punto di vista conservativo che di presentazione estetica
- dimestichezza con le tecniche di documentazione,
- dimestichezza nell’approfondimento delle tematiche proposte dall’intervento.
Per raggiungere questo fine saranno effettuate lezioni per la conoscenza generale del campo del mosaico sia dal punto di vista storico artistico che da quello della tecnica di realizzazione di questo tipo di manufatti. Anche le diverse tecniche di intervento verranno illustrate in una prima fase in aula, in maniera da introdurre le specifiche tecniche e le motivazioni teoriche che sostengono le diverse fasi del restauro e preparare così lo studente alla complessità dell’intervento. Le lezioni frontali si serviranno della proiezione di immagini e di schemi riassuntivi organizzati in Power Points, verificando contestualmente il grado di comprensione di ogni studente attraverso scambi di domande e risposte a partire da entrambe le parti e approfondendo i vari argomenti con il dibattito in aula.
L’esercitazione pratica, attività centrale per il corso, sarà organizzata in maniera da affrontare le diverse tematiche proprie del restauro quali la pulitura, il consolidamento, la reintegrazione e la presentazione estetica soprattutto su mosaici ancora conservati in situ. La conoscenza sulla tecnica di esecuzione potrà essere inoltre approfondita attraverso la realizzazione individuale, ex novo, di un piccolo mosaico con la tecnica tradizionale antica. La pratica nelle diverse operazioni dell’intervento sarà anche finalizzata a migliorare l’abilità manuale dello studente, dal quale ci si aspetta alla fine del corso un operare consapevole, di precisione e pulizia, ad un alto livello qualitativo.
Le conoscenze teoriche acquisite con le lezioni e l’esperienza maturata con la pratica dovranno condurre lo studente alla capacità di effettuare scelte metodologiche e tecniche in autonomia.
Il fine dell’esercitazione sarà anche quello di affinare le capacità progettuali ed organizzative degli studenti che dovranno sperimentare la gestione del cantiere nei suoi diversi aspetti.
La verifica della loro capacità di apprendimento e di elaborazione delle nozioni acquisite ed anche la loro sicurezza e proprietà di linguaggio avverrà durante lo svolgimento dei diversi moduli, quando agli studenti verrà chiesto di spiegare e motivare il loro operato. La valutazione verrà anche effettuata con prove scritte che prevedono al meno la relazione tecnica completa di un intervento di restauro effettuato durante l’anno e con una prova orale durante la quale lo studente illustrerà a mezzo Power Point uno dei cantieri svolti o una particolare tematica emersa durante l’anno.

Primo modulo, 150 ore
Il primo modulo avrà inizio con un breve periodo di introduzione da tenersi nel laboratorio dell'Università della Tuscia e sarà seguito dall’esercitazione pratica che verrà svolta sui mosaici cosmateschi della ex chiesa di San Domenico a Narni (TR).
In laboratorio, con il supporto visivo della proiezione in Power Point, si affronteranno i principali temi legati al mosaico antico ed al suo restauro quali: la tecnica di esecuzione, i materiali costitutivi, le tipologie del mosaico antico ed i metodi di costruzione dei motivi decorativi del tessellato. Anche le principali cause del degrado e gli interventi di manutenzione e di restauro effettuati in passato saranno oggetto di lezioni specifiche.
Questo bagaglio di conoscenze, che verrà verificato nella discussione in classe durante le lezioni e sarà più volte ripreso nel corso dell’anno accademico relativamente ai diversi casi che si affronteranno, porterà gli studenti a cimentarsi in maniera cosciente e circostanziata durante le esercitazioni pratiche che si svolgeranno nei diversi cantieri.
L’organizzazione del cantiere, e quindi anche la compilazione dell’elenco dell’attrezzatura e dei materiali necessari a svolgere l’intervento, verrà effettuato assieme agli studenti che cominceranno così ad esercitarsi sull'aspetto della progettazione e della programmazione dei lavori.
Il cantiere didattico sarà svolto per questo primo modulo del 2024 sul pavimento con mosaico cosmatesco della navata laterale destra della Chiesa di San Domenico a Narni. Il mosaico, oltre ad aver probabilmente subito un trasporto in tempi piuttosto remoti, presenta l’evidenza di molti interventi integrativi e manutentivi che ne fanno un oggetto particolarmente interessante per lo studio ed il riconoscimento delle vicende conservative di un’opera, oltre ad essere un ottimo caso per studiare lo stato di conservazione e comprendere le cause di degrado.
L'esercitazione avrà inizio con lo studio dei marmi, delle pietre e delle terrecotte utilizzati per costruire il tessellato e quindi il riconoscimento e catalogazione dei diversi litotipi presenti. La diretta osservazione porterà inoltre al rilevamento ed alla documentazione dello stato di conservazione del mosaico sia dal punto di vista strutturale che della condizione delle superfici. Si procederà quindi con la stabilizzazione del tessellato nei punti di maggiore fragilità, tenendo conto della fruizione di questa opera all’interno di un ambiente particolarmente frequentato. Durante le attività in cantiere si discuteranno le motivazioni della metodologia di intervento adottata e le possibili soluzioni per la protezione di questo mosaico.
Durante il modulo verrà infine programmata una visita ad una o più chiese con mosaici cosmateschi nella zona dell’Alto Lazio e dell’Umbria per confronti ed approfondimenti sulla tecnica e la storia del mosaico cosmatesco.

Secondo modulo, 150 ore
Il secondo modulo sarà tenuto dalla Dott.ssa Francesca Mariani sulle tematiche del restauro del mosaico antico conservato in situ nel sito archeologico (vedi le schede di insegnamento della Dott.ssa Mariani).

Terzo modulo, 150 ore
L’esercitazione del terzo modulo si svolgerà probabilmente sui mosaici parietali in pasta vitrea della Tomba di Biagio Biagetti a Porto Recanati. Questi mosaici di epoca moderna, situati per buona parte all’aperto, potranno essere l’occasione per affrontare nuove problematiche conservative legate ai materiali utilizzati in origine ed alle condizioni di esposizione. Per le caratteristiche formali della sua tessitura, quale opera dell’inizio del novecento, potrà essere anche occasione di nuove osservazioni e studi sulla costruzione del tessellato e sulla sua tecnica esecutiva in genere.
L’esercitazione prevede operazioni quali la pulitura, il consolidamento delle malte di supporto e di allettamento, il riallettamento delle tessere mobili e l’integrazione delle lacune.
Il modulo comprenderà inoltre alcune lezioni frontali sul mosaico parietale bizantino per quanto riguarda la tecnica di esecuzione, il degrado e la metodologia di intervento.


Modalità Esame

La prova scritta di accertamento, che consiste nella stesura della relazione tecnica su uno dei restauri realizzati durante il corso, servirà a conoscere il livello di professionalità acquisito dallo studente. Saranno infatti valutati parametri quali la comprensione delle problematiche conservative osservate, la capacità di documentare adeguatamente in forma scritta, grafica e fotografica i vari fenomeni e le informazioni rilevate, la capacità di formulare e motivare corrette scelte operative e l’attitudine a sviluppare le proprie conoscenze attraverso collegamenti interdisciplinari, ricerche bibliografiche ed approfondimenti. La capacità di descrivere correttamente ed in maniera chiara in forma scritta i diversi aspetti del lavoro sarà anche parte del giudizio.
La prova orale, nella forma della presentazione di un Power Point che illustra i vari aspetti di un ulteriore intervento di restauro svolto durante la formazione, servirà a valutare la capacità di espressione e la proprietà di linguaggio dello studente relativamente a temi inerenti la conservazione ed il lavoro svolto.
Durante l’esercitazione pratica verranno in oltre valutate qualità lavorative quali l’abilità manuale, la pulizia e la precisione del lavoro, le capacità organizzative e l’uso efficace del tempo.
La valutazione sarà espressa in sei livelli di giudizio:
ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente.

Testi adottati

Nessun testo sul restauro del mosaico è adottato come testo del corso. Per i vari argomenti che trattano i diversi aspetti della conservazione di questo manufatto, sia antico che moderno, pavimentale o parietale, si fa riferimento alla bibliografia che segue.

- Voce "Mosaico", Enciclopedia dell'Arte Antica Treccani (D. Levi, 1963)
- Voce "Mosaico", Enciclopedia Arte Medievale Treccani (B. Finster, 1997)
- Marco Vitruvio Pollione, pubblicato da Carlo Amati (1829), vol. 1, Dell’architettura, Libro II, Italian ed. Books. I-XII. www.archive.org.
- Plinio il Vecchio, Historia Naturalis, trad. Eichholz D.E. (1949-54), Harvard University Press
http://www.masseiana.org/pliny.htm
- AA.VV. DIMOS – Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici e stucchi; ICR, Roma 1978
- Manuela Farneti, Glossario tecnico storico del mosaico; Longo Ed. Ravenna 1993
- C. Maltese, Le tecniche artistiche, Azzate (VA),1973
- Pappalardo U., Ciardiello R., Pedicini L. (foto), Mosaici greci e romani, Tappeti di pietra in età ellenistica e romana; Arsenale Editrice 2010
- VLAD BORRELLI L., Musivaria. Mosaico e opus sectile in età antica: storia, tecniche, conservazione, Roma, 2016.
- AA.VV., Mosaici medievali a Roma attraverso il restauro dell’ICR, 1991-2004, a cura di M. Andaloro e C. D’Angelo, Gangemi Editore, Roma, 2017.
- AA.VV. Mosaici a S. Vitale e altri restauri, Il restauro in situ di mosaici parietali, Atti del convegno Nazionale sul restauro in situ di mosaici parietali, Ravenna 1-3 ottobre 1990; Longo Ed. Ravenna 1992
- AA.VV. Atti delle Conferenze del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Mosaici (ICCM), 15 volumi da 1977 a 2022
https://www.getty.edu/conservation/publications_resources/teaching/mosaics_conservation.html
- AA.VV., Mosaics in Situ: An Overview of Literature on Conservation of Mosaics In Situ. A cura di Thomas Roby e Martha Demas, Edizione The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 2013
- Torraca, G., Lezioni di scienza e tecnologia dei materiali per il restauro dei monumenti, Scuola di Specializzazione per il Restauro dei Monumenti, Università La Sapienza, Roma, 2002.
- Verità M., Technology and deterioration of vitreous mosaic tesserae, Reviews in Conservation, 1 (2000), pp.65-76.
- Pajares-Ayuela P., Cosmatesque Ornament, Flat polychrome geometric patterns in architecture, translation by Maria Fleming Alvarez, 2002, Thames & Hudson, Londra. ISBN 05000-51075-X
- Severino N., I Cosmati in Umbria, Le opere cosmatesche in Umbria al tempo delle recuperationes di Innocenzo III, 1198-1216, ilmiolibro.it, Cassino, 2015.
https://www.academia.edu/39870606/I_COSMATI_IN_UMBRIA_Le_opere_cosmatesche_in_Umbria_al_tempo_delle_recuperationes_di_Innocenzo_III_1198_1216
- Jackson M., Deocampo D., Marra F., Scheetz B. (2010), Mid-Pleistocene Pozzolanic Volcanic Ash in Ancient
Roman Concretes, in “Geoarchaeology. An International Journal”, Vol. 25, Issue 1
- Alberti L., Bourguignon E., Carbonara E., Roby T., Escobar J.S., (2013). Illustrated Glossary: Technician Training for the Maintenance of In Situ Mosaics. Los Angeles; Tunis: Getty Conservation Institute; Institut National du Patrimoine de Tunisie.
http://hdl.handle.net/10020/gci_pubs/glossaire_english
- Malathy R., (2023), Lime based concrete and mortar enhanced with pozzolanic materials –State of art, in Construction and Building Materials, Vol. 390
- Giuliani, Cairoli F. (1990), Edilizia nell’antichità, Roma
- Mariani F., Savoia A.S., Caliano G. (2020), An innovative method for in situ monitoring of the detachments in architectural coverings of ancient structures, J. Cult. Herit., n. 42, pp. 139–146
https://doi.org/10.1016/j.culher.2019.07.013
- NORMAL 23/86. Terminologia tecnica: Definizione e descrizione delle malte. Descrive le malte utilizzate per la decorazione; offre definizioni di malte basate su caratteristiche, funzioni e proprietà. Lo scopo delle norme è quello di unificare la terminologia tecnica in uso. Sono discusse anche le tecniche di esecuzione e di applicazione.


Modalità di svolgimento

Il percorso formativo sarà basato in gran parte sulla esercitazione pratica che verrà però intervallata da discussioni ed approfondimenti sulle varie tematiche che si affronteranno durante lo svolgimento dell’intervento di restauro.
Nel periodo di insegnamento, oltre alle attività pratiche di cantiere o di laboratorio, sono previste lezioni frontali e visite a monumenti e musei che rivestono un interesse specifico per la materia di studio.

Modalità di frequenza

La frequenza è considerata obbligatoria al netto delle assenze motivate, nella misura prevista dal regolamento dell'Ateneo. Trattandosi principalmente di esercitazioni pratiche, sarà infatti importante che ogni singolo studente sperimenti personalmente le varie operazioni previste dalla metodologia di intervento e che seguano il suo svolgimento dall'inizio alla fine.

Bibliografia

- Voce "Mosaico", Enciclopedia dell'Arte Antica Treccani (D. Levi, 1963)
- Voce "Mosaico", Enciclopedia Arte Medievale Treccani (B. Finster, 1997)
- Marco Vitruvio Pollione, pubblicato da Carlo Amati (1829), vol. 1, Dell’architettura, Libro II, Italian ed. Books. I-XII. www.archive.org.
- Plinio il Vecchio, Historia Naturalis, trad. Eichholz D.E. (1949-54), Harvard University Press
http://www.masseiana.org/pliny.htm
- AA.VV. DIMOS – Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici e stucchi; ICR, Roma 1978
- Manuela Farneti, Glossario tecnico storico del mosaico; Longo Ed. Ravenna 1993
- C. Maltese, Le tecniche artistiche, Azzate (VA),1973
- Pappalardo U., Ciardiello R., Pedicini L. (foto), Mosaici greci e romani, Tappeti di pietra in età ellenistica e romana; Arsenale Editrice 2010
- VLAD BORRELLI L., Musivaria. Mosaico e opus sectile in età antica: storia, tecniche, conservazione, Roma, 2016.
- AA.VV., Mosaici medievali a Roma attraverso il restauro dell’ICR, 1991-2004, a cura di M. Andaloro e C. D’Angelo, Gangemi Editore, Roma, 2017.
- AA.VV. Mosaici a S. Vitale e altri restauri, Il restauro in situ di mosaici parietali, Atti del convegno Nazionale sul restauro in situ di mosaici parietali, Ravenna 1-3 ottobre 1990; Longo Ed. Ravenna 1992
- AA.VV. Atti delle Conferenze del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Mosaici (ICCM), 15 volumi da 1977 a 2022
https://www.getty.edu/conservation/publications_resources/teaching/mosaics_conservation.html
- AA.VV., Mosaics in Situ: An Overview of Literature on Conservation of Mosaics In Situ. A cura di Thomas Roby e Martha Demas, Edizione The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 2013
- Torraca, G., Lezioni di scienza e tecnologia dei materiali per il restauro dei monumenti, Scuola di Specializzazione per il Restauro dei Monumenti, Università La Sapienza, Roma, 2002.
- Verità M., Technology and deterioration of vitreous mosaic tesserae, Reviews in Conservation, 1 (2000), pp.65-76.
- Pajares-Ayuela P., Cosmatesque Ornament, Flat polychrome geometric patterns in architecture, translation by Maria Fleming Alvarez, 2002, Thames & Hudson, Londra. ISBN 05000-51075-X
- Severino N., I Cosmati in Umbria, Le opere cosmatesche in Umbria al tempo delle recuperationes di Innocenzo III, 1198-1216, ilmiolibro.it, Cassino, 2015.
https://www.academia.edu/39870606/I_COSMATI_IN_UMBRIA_Le_opere_cosmatesche_in_Umbria_al_tempo_delle_recuperationes_di_Innocenzo_III_1198_1216
- Jackson M., Deocampo D., Marra F., Scheetz B. (2010), Mid-Pleistocene Pozzolanic Volcanic Ash in Ancient
Roman Concretes, in “Geoarchaeology. An International Journal”, Vol. 25, Issue 1
- Alberti L., Bourguignon E., Carbonara E., Roby T., Escobar J.S., (2013). Illustrated Glossary: Technician Training for the Maintenance of In Situ Mosaics. Los Angeles; Tunis: Getty Conservation Institute; Institut National du Patrimoine de Tunisie.
http://hdl.handle.net/10020/gci_pubs/glossaire_english
- Malathy R., (2023), Lime based concrete and mortar enhanced with pozzolanic materials –State of art, in Construction and Building Materials, Vol. 390
- Giuliani, Cairoli F. (1990), Edilizia nell’antichità, Roma
- Mariani F., Savoia A.S., Caliano G. (2020), An innovative method for in situ monitoring of the detachments in architectural coverings of ancient structures, J. Cult. Herit., n. 42, pp. 139–146
https://doi.org/10.1016/j.culher.2019.07.013
- NORMAL 23/86. Terminologia tecnica: Definizione e descrizione delle malte. Descrive le malte utilizzate per la decorazione; offre definizioni di malte basate su caratteristiche, funzioni e proprietà. Lo scopo delle norme è quello di unificare la terminologia tecnica in uso. Sono discusse anche le tecniche di esecuzione e di applicazione.

Scheda Docente

Programma del corso

Il secondo modulo avrà inizio con la partecipazione, come uditori, alle giornate di studio sul tema del "Trattamento della lacuna: principi, metodologie del restauro e attualità della teoria di Cesare Brandi" che avranno luogo presso il Parco archeologico di Ostia antica. Oggetto dello studio è il trattamento della lacuna nel restauro e come viene affrontato su manufatti in aree archeologiche, in particolare al trattamento della lacuna nel mosaico, ai quali sono dedicate singoli interventi di approfondimento. Le tematiche affrontate saranno discusse con la docente durante lo svolgimento del corso, di fronte a esempi pratici.
Saranno parte integrante del corso i sopralluoghi e le visite didattiche a musei, cantieri e parchi archeologici, in particolare al museo della Centrale Montemartini, ove sono esposti molteplici esempi di mosaici eseguiti con differenti tecniche; al cantiere presso la basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio a Roma, per apprezzare la tecnica del micromosaico; al Parco Archeologico del Palatino e al Parco Archeologico dell’Appia Antica, per osservare trattamenti di stabilizzazione, rinforzo e restauro di murature, intonaci e mosaici.
Seguirà il periodo di esercitazione pratica che verrà svolta sul mosaico pavimentale bicromo, in opus tessellatum, del Ninfeo Centrale della villa romana del Parco dell’Acqua Claudia, ad Anguillara Sabazia (RM).
Si partirà dall’allestimento del luogo di lavoro, avendo cura di osservare le indicazioni sulla sicurezza del lavoro. Saranno trattati gli aspetti organizzativi e gestionali di un intervento conservativo e di restauro e quelli tecnici.
Con l’obiettivo della conservazione di un insieme, si affronteranno i principali temi legati alla compresenza, in ambito del parco, tra la natura e le strutture antiche, che spesso si trovano in stato ruderale. Si comprenderà che le superfici in mosaico e le strutture circostanti, oggetto di studio e intervento durante il secondo modulo del corso, sono sottoposte all’azione di agenti di degrado non direttamente controllabili. Per questo, saranno presentate e discusse teorie e proposte operative per la mitigazione delle cause di degrado in ambienti naturalistici.
Si svilupperà la sensibilità per l’applicazione del metodo del minimo intervento con efficacia.
Nella pratica conservativa, si opererà la stabilizzazione degli apparati musivi, degli strati preparatori, senza
trascurare le strutture circostanti, il riposizionamento e la ricomposizione dei bordi delle lacune, a partire
dalle necessità conservative.

Si affronterà il problema della rimozione degli interventi precedenti se non più funzionali alla
conservazione; si dovrà eseguire la reintegrazione delle lacune di tessuto musivo e degli strati preparatori, con attenzione alla presentazione estetica volta alla fruizione.

Modalità Esame

La prova scritta di accertamento, che consiste nella stesura della relazione tecnica su uno dei restauri realizzati durante il corso, servirà a conoscere il livello di professionalità acquisito dallo studente. Saranno infatti valutati parametri quali la comprensione delle problematiche conservative osservate, la capacità di documentare adeguatamente in forma scritta, grafica e fotografica i vari fenomeni e le informazioni rilevate, la capacità di formulare e motivare corrette scelte operative e l’attitudine a sviluppare le proprie conoscenze attraverso collegamenti interdisciplinari, ricerche bibliografiche ed approfondimenti. La capacità di descrivere correttamente ed in maniera chiara in forma scritta i diversi aspetti del lavoro sarà anche parte del giudizio.
La prova orale, nella forma della presentazione di un Power Point che illustra i vari aspetti di un ulteriore intervento di restauro svolto durante la formazione, servirà a valutare la capacità di espressione e la proprietà di linguaggio dello studente relativamente a temi inerenti la conservazione ed il lavoro svolto.
Durante l’esercitazione pratica verranno in oltre valutate qualità lavorative quali l’abilità manuale, la pulizia e la precisione del lavoro, le capacità organizzative e l’uso efficace del tempo.
La valutazione sarà espressa in sei livelli di giudizio:
ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente.

Testi adottati

Nessun testo sul restauro del mosaico è adottato come testo del corso. Per i vari argomenti che trattano i diversi aspetti della conservazione di questo manufatto, sia antico che moderno, pavimentale o parietale, si fa riferimento alla bibliografia che segue.

Modalità di svolgimento

Il percorso formativo sarà basato in gran parte sulla esercitazione pratica che verrà però intervallata da discussioni ed approfondimenti sulle varie tematiche che si affronteranno durante lo svolgimento dell’intervento di restauro.
Nel periodo di insegnamento, oltre alle attività pratiche di cantiere o di laboratorio, sono previste lezioni frontali e visite a monumenti e musei che rivestono un interesse specifico per la materia di studio.
La frequenza è considerata obbligatoria al netto delle assenze motivate, nella misura prevista dal regolamento dell'Ateneo. Trattandosi principalmente di esercitazioni pratiche, sarà infatti importante che ogni singolo studente sperimenti personalmente le varie operazioni previste dalla metodologia di intervento e che seguano il suo svolgimento dall'inizio alla fine.

Modalità di frequenza

obbligatoria

Bibliografia

- Voce "Mosaico", Enciclopedia dell'Arte Antica Treccani (D. Levi, 1963)
- Voce "Mosaico", Enciclopedia Arte Medievale Treccani (B. Finster, 1997)
- Marco Vitruvio Pollione, pubblicato da Carlo Amati (1829), vol. 1, Dell’architettura, Libro II, Italian ed. Books. I-XII. www.archive.org.
- Plinio il Vecchio, Historia Naturalis, trad. Eichholz D.E. (1949-54), Harvard University Press
http://www.masseiana.org/pliny.htm
- AA.VV. DIMOS – Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici e stucchi; ICR, Roma 1978
- Manuela Farneti, Glossario tecnico storico del mosaico; Longo Ed. Ravenna 1993
- C. Maltese, Le tecniche artistiche, Azzate (VA),1973
- Pappalardo U., Ciardiello R., Pedicini L. (foto), Mosaici greci e romani, Tappeti di pietra in età ellenistica e romana; Arsenale Editrice 2010
- VLAD BORRELLI L., Musivaria. Mosaico e opus sectile in età antica: storia, tecniche, conservazione, Roma, 2016.
- AA.VV., Mosaici medievali a Roma attraverso il restauro dell’ICR, 1991-2004, a cura di M. Andaloro e C. D’Angelo, Gangemi Editore, Roma, 2017.
- AA.VV. Mosaici a S. Vitale e altri restauri, Il restauro in situ di mosaici parietali, Atti del convegno Nazionale sul restauro in situ di mosaici parietali, Ravenna 1-3 ottobre 1990; Longo Ed. Ravenna 1992
- AA.VV. Atti delle Conferenze del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Mosaici (ICCM), 15 volumi da 1977 a 2022
https://www.getty.edu/conservation/publications_resources/teaching/mosaics_conservation.html
- AA.VV., Mosaics in Situ: An Overview of Literature on Conservation of Mosaics In Situ. A cura di Thomas Roby e Martha Demas, Edizione The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 2013
- Torraca, G., Lezioni di scienza e tecnologia dei materiali per il restauro dei monumenti, Scuola di Specializzazione per il Restauro dei Monumenti, Università La Sapienza, Roma, 2002.
- Verità M., Technology and deterioration of vitreous mosaic tesserae, Reviews in Conservation, 1 (2000), pp.65-76.
- Pajares-Ayuela P., Cosmatesque Ornament, Flat polychrome geometric patterns in architecture, translation by Maria Fleming Alvarez, 2002, Thames & Hudson, Londra. ISBN 05000-51075-X
- Severino N., I Cosmati in Umbria, Le opere cosmatesche in Umbria al tempo delle recuperationes di Innocenzo III, 1198-1216, ilmiolibro.it, Cassino, 2015.
https://www.academia.edu/39870606/I_COSMATI_IN_UMBRIA_Le_opere_cosmatesche_in_Umbria_al_tempo_delle_recuperationes_di_Innocenzo_III_1198_1216
- Jackson M., Deocampo D., Marra F., Scheetz B. (2010), Mid-Pleistocene Pozzolanic Volcanic Ash in Ancient
Roman Concretes, in “Geoarchaeology. An International Journal”, Vol. 25, Issue 1

- Alberti L., Bourguignon E., Carbonara E., Roby T., Escobar J.S., (2013). Illustrated Glossary: Technician Training for the Maintenance of In Situ Mosaics. Los Angeles; Tunis: Getty Conservation Institute; Institut National du Patrimoine de Tunisie.
http://hdl.handle.net/10020/gci_pubs/glossaire_english

- Malathy R., (2023), Lime based concrete and mortar enhanced with pozzolanic materials –State of art, in Construction and Building Materials, Vol. 390

- Giuliani, Cairoli F. (1990), Edilizia nell’antichità, Roma

- Mariani F., Savoia A.S., Caliano G. (2020), An innovative method for in situ monitoring of the detachments in architectural coverings of ancient structures, J. Cult. Herit., n. 42, pp. 139–146
https://doi.org/10.1016/j.culher.2019.07.013

- NORMAL 23/86. Terminologia tecnica: Definizione e descrizione delle malte. Descrive le malte utilizzate per la decorazione; offre definizioni di malte basate su caratteristiche, funzioni e proprietà. Lo scopo delle norme è quello di unificare la terminologia tecnica in uso. Sono discusse anche le tecniche di esecuzione e di applicazione.

- AA.VV. Atti delle Conferenze del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Mosaici (ICCM), 14 volumi da 1977 a 2017
https://www.getty.edu/conservation/publications_resources/teaching/mosaics_conservation.html

ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MANUFATTI IN MATERIALI SINTETICI LAVORATI, ASSEMBLATI E/O DIPINTI

NICOLETTA FONTANI

18ita

Obiettivi formativi

L'obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le competenze di tipo storico-tecnico volte a comprendere la tecnica costruttiva, lo stato di conservazione, l'incidenza di restauri o manomissioni delle opere oggetto del corso, per poter operare al meglio negli ambiti della conoscenza, tutela, conservazione, restauro, gestione e valorizzazione dei beni artistici polimaterici e contemporanei.

17991 - STRUMENTI E METODI PER LA MANUTENZIONE

VALERIA VALENTINI

Secondo Semestre 8ICAR/19ita

Obiettivi formativi

Comprensione dei fondamenti teorici e dei processi logici, organizzativi e tecnici che portano alla definizione di un piano manutentivo ordinario.

Scheda Docente

Programma del corso

- Definizione di manutenzione
- Le carte del Restauro: dalla Carta di Atene (1931) alla Carta di Cracovia (2000)
- La Commissione Franceschini 1964-1966
- L’art. 29 del Codice dei Beni Culturali (d.lgs42/2004)
- Cesare Brandi e il restauro preventivo
- Pasquale Rotondi verso una scienza della conservazione. Giovanni Urbani: il “Piano pilota per la conservazione programmata dei beni culturali in Umbria” (1975) e “Protezione del patrimonio monumentale dal rischio sismico” (1983)
- Beni culturali (Convenzione dell’UNESCO del 1972) e fattori di rischio (catastrofi naturali, guerre, vandalismi, furti e scavi clandestini, sviluppo urbano, impatto del turismo di massa, fattori climatici, inquinamento, umidità, luce e calore, animali)
- Conservazione preventiva e conservazione programmata. Fattori di “pericolosità” e di “vulnerabilità” per il patrimonio culturale. La Carta del Rischio (1997)
- I fattori di degrado negli ambienti museali. Il microclima: parametri e standards di riferimento. Il controllo ed il monitoraggio: metodologie e strumenti.
- Il microclima in ambienti confinati: vetrine, teche, climabox.
Alcuni casi: residenze storiche e case d’autore, giardini e ville storiche, parchi archeologici, collezioni e musei, ambienti ipogei e semiconfinati
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso Musei e monumenti.

Modalità Esame

Verifica orale sulle conoscenze acquisite durante il corso e delle esercitazioni sul campo.
La valutazione della prova orale terrà conto della preparazione degli studenti secondo i descrittori di Dublino e i seguenti indicatori:
conoscenza dei contenuti del corso;
capacità di esprimersi in modo adeguato rispetto agli argomenti;
capacità di approfondire e creare collegamenti in autonomia;
capacità di reperire informazioni e decodificare le immagini;
capacità di formulare giudizi in modo autonomo;
capacità di comunicare contenuti, eseguire analisi in modo argomentato e competente.
Rispetto a questi indicatori, la valutazione:
sufficiente (18-23/30) è determinata dalla conoscenza minima dei contenuti del corso e da un livello accettabile di presentazione degli argomenti da parte dello studente;
i punteggi medi (24-27/30) vengono assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello più che sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30);
i punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono assegnati in base alla dimostrazione di un livello da ottimo a eccellente.
Una valutazione insufficiente è determinata, invece, dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi del corso e dall’incapacità raggiungere i requisiti minimi rispetto agli indicatori sopraelencati.

Testi adottati

Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (D. Lgs. n.112/98 art. 150 comma 6)
CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO, (DECRETO LEGISLATIVO 22 GENNAIO 2004, N. 421)
Conservazione preventiva e controllo microclimatico nel contesto degli standard museali, Regione Toscana
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA AMBIENTALE ICR, Introduzione alla Scheda Ambientale ICR, La banca dati on – line, Le norme di compilazione della banca dati
La conservazione preventiva delle raccolte museali: atti del convegno. Servizi e professionalità "nuove" per la tutela, a cura di Cristina Menegazzi e Iolanda Silvestri , Kermes Quaderni, Nardini ed., Firenze 2003
Linee guida per l’individuazione, l’adeguamento, la progettazione e l’allestimento di depositi per il ricovero temporaneo di beni culturali mobili con annessi laboratori di restauro a cura della Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale.
Materiali per i musei. Gestione e cura delle collezioni, Centro Studi Piemontesi, Savigliano 2008, consultabile in https://issuu.com/fondazione_fitzcarraldo/docs/standardmuseali_collezioni_1
STANDARD MUSEALI Ministero per i Beni e le Attività Culturali Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (art. 150, comma 6, D.L. n. 112/1998)
C. Cacace, R. Gaddi, A. Giovagnoli, M. Cusano, P. Bonanni, Gli impatti dei cambiamenti climatici sui beni culturali di Ancona, ICR, n. 28, 2014, p 47- 67
D. Camuffo, CLIMA E MICROCLIMA: LA NORMATIVA IN AMBITO NAZIONALE ED EUROPEO, in Kermes, n.71, luglio-settembre 2008, Nardini, Firenze 2008, pp.48-68
S. Cecchini, Trasmettere al Futuro. Tutela, conservazione, manutenzione programmata, Gangemi Editore, Roma, 2012
S. Cecchini, Cinque interviste per una prima ricognizione: quale futuro per la “conservazione programmata”? in Dopo Giovanni Urbani. Quale futuro per la durabilità dei territori storici?, a cura di R. Boschi, C. Minelli, P. Segala,“Kermes” quaderni, numero unico, e-book, 2014, pp. 158-196
S. Della Torre, P. Gasparoli, La definizione di manutenzione contenuta nel codice dei beni culturali: l’analisi del testo e delle sue implicazioni. Politecnico di Milano, Dipartimento BEST
A.M. Marcone et alii, Il progetto ICR di manutenzione e controllo della Galleria Doria Pamphilj: schedatura conservativa e monitoraggio ambientale, Bollettino ICR 02 2001

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni offre la possibilità di garantire momenti di confronto diretti sui temi ed è consigliata.

Bibliografia


G. Urbani. Premessa del progetto esecutivo. In: Istituto Centrale del Restauro. Piano pilota per la conservazione programmata dei beni culturali in Umbria. Progetto esecutivo. Roma: Tecneco s.p.a., 1976
G. Urbani, Intorno al restauro, a cura di Bruno Zanardi, Skira, Milano 2000
S. Della Torre (a cura di); La conservazione programmata del patrimonio storico architettonico. Linee guida per il piano di manutenzione e consuntivo scientifico; Guerini & Associati; Milano; 2002.
R. Boschi, Carlo Minelli, Pietro Segala, Dopo Giovanni Urbani. Quale cultura per la durabilità del patrimonio dei territori storici?, Nardini, 2017

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE FORMAZIONE GIURIDICA ED ECONOMICA - -- -
ECONOMIA AZIENDALE

VINCENZO SFORZA

6SECS-P/07ita

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso ha l'obiettivo di fornire una preparazione di base sulle condizioni di esistenza delle aziende, sui criteri che presiedono alla loro conduzione e sugli strumenti di misurazione dei risultati.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di aver appreso sia tematiche di natura prevalentemente teorica - riguardanti l'azienda, il suo funzionamento e le relazioni che essa instaura con il suo ambiente di riferimento - sia questioni operative, legate alla stima del reddito e del capitale.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Lo studente dovrà essere in grado di riconoscere le varie tipologie di aziende, comprendere i ruoli delle persone che vi operano e identificare le parti che ne costituiscono la struttura. Inoltre, lo studente dovrà essere in grado di quantificare l'effetto che le principali operazioni di gestione hanno sul capitale, sul risultato di periodo e sugli equilibri interni.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comprendere l'azienda e il suo funzionamento nonché l'opportunità di intraprendere determinate operazioni di gestione in relazione agli effetti che le principali operazioni di gestione hanno sulla composizione qualitative e quantitativa del capitale e del risultato economico dell'esercizio e, più in generale, sugli equilibri interni.
ABILITÀ COMUNICATIVE: La conoscenza della parte generale e operativa del corso consentirà allo studente di acquisire il linguaggio tecnico della materia.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comprendere le tematiche di base dell'economia aziendale che gli consentiranno di leggere documenti o a partecipare a dibattiti a contenuto aziendale.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è strutturato in due parti (generale ed applicativa). Nella prima parte (generale) si analizzano le caratteristiche di funzionamento delle aziende, la loro struttura e le specifiche condizioni che ne delineano gli assetti istituzionali e gestionali. La seconda parte introduce lo studente all’applicazione dei concetti di base ai possibili contesti aziendali di riferimento ed alla acquisizione degli strumenti tecnici utili per valutare i risultati aziendali.

PARTE GENERALE:
L’Azienda sul piano oggettivo e soggettivo
• L’origine delle aziende: bisogni, beni e valore
• Significato, evoluzione e interpretazione del concetto di azienda
• Condizioni di esistenza, caratteri d’azienda e classificazioni
• Concetti di funzione, fine e gestione
• Attività e organizzazione delle aziende
• Soggetti aziendali: soggetto giuridico e soggetto economico
• Strategie

PARTE APPLICATIVA
La dimensione economica e finanziaria della gestione
• Nozioni di attività, passività e patrimonio netto.
• Analisi qualitativa e quantitativa del capitale.
• Nozioni di competenza economica e finanziaria.
• Le differenti configurazioni di capitale nell’ipotesi della continuità aziendale e nell’ipotesi di liquidazione.
• L’analisi della redditività e della liquidità attraverso l’utilizzo degli indici.
• L’analisi dei costi
• Fabbisogno di finanziamento; Autofinanziamento; Cash flow

Modalità Esame

L’esame di Economia aziendale è scritto e orale.
La prova scritta prevede una verifica:
- della conoscenza della parte generale del corso, mediante quesiti a risposta chiusa e aperta (10 punti)
- della conoscenza della parte applicativa del corso, mediante: 1 quesito sul calcolo del capitale e del reddito di periodo (5 punti); (b) 1 quesito a risposta aperta con implicazioni pratiche (es., analisi dei costi, indici di bilancio, autofinanziamento, fabbisogno, ...) (5 punti).
Sulla pagina dedicata della piattaforma moodle sono presenti format di esame (scritto) utili per approfondire la preparazione alla prova.
Ai fini della prova orale lo studente dovrà predisporre un progetto, da concordare con il docente, sulle criticità della futura applicazione, nelle istituzioni culturali, dell'ITAS 4, nella parte riguardante la rilevazione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale (10 punti).
Nel colloquio orale, dopo la discussione del progetto, lo studente dovrà rispondere a 2 o 3 domande relative ad argomenti riguardanti l'intero programma della materia.
In caso di mancato superamento dell’esame o di rifiuto del voto, lo studente potrà ripetere l’esame anche in un appello successivo della stessa sessione.

Testi adottati

1) G. Catturi, Principi di economia aziendale, Cedam, Padova, 7^ edizione 2021 (Modulo A: lezioni 1, 2, 8; Modulo B: lezioni 9, 10, 12, 15, 16 e 20; Modulo C: lezioni 22, 23, 24, 28 e 31).

2) E. Cavalieri - R. Franceschi Ferraris, Economia Aziendale, Vol. I, Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino, 2010, 4^ Edizione (Sezione II, Capitoli 3 e 5).

3) Materiale didattico disponibile sulla pagina web del corso della piattaforma MOODLE per le parti non comprese nei testi (Dispensa di contabilità, dispensa analisi dei costi)

Modalità di svolgimento

Per raggiungere gli obiettivi prefissati saranno erogate lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, con analisi di casi aziendali e testimonianze.

Metodologia didattica e obiettivi dello studente
- Lezioni frontali (per l'obiettivo prevalente di: Acquisizione delle conoscenze)
- Esercitazioni pratiche (per gli obiettivi prevalenti di: acquisizione della capacità di applicare le conoscenze; acquisizione dell’autonomia di giudizio; acquisizione delle capacità di apprendimento)
- Discussione di casi aziendali (per gli obiettivi prevalenti di: acquisizione dell’autonomia di giudizio; acquisizione delle capacità di apprendimento)
- Testimonianze (per l'obiettivo prevalente di: acquisizione dell’autonomia di giudizio)
L'acquisizione di abilità comunicative è trasversale ai metodi proposti.

Per assicurare la migliore qualità didattica, le lezioni si terranno in presenza, assicurando in contemporanea il collegamento in streaming via zoom (link via via disponibili sulla piattaforma moodle dell'insegnamento)

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata

Bibliografia

Sibilio B., Donato F., Governare e gestire le aziende culturali, Franco Angeli, Milano, 2015
ITAS 4, Immobilizzazioni materiali (https://accrual.rgs.mef.gov.it/.content/accrual_document/accrual_document_00001.html), per la parte relativa alla iscrizione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è strutturato in due parti (generale ed applicativa). Nella prima parte (generale) si analizzano le caratteristiche di funzionamento delle aziende, la loro struttura e le specifiche condizioni che ne delineano gli assetti istituzionali e gestionali. La seconda parte introduce lo studente all’applicazione dei concetti di base ai possibili contesti aziendali di riferimento ed alla acquisizione degli strumenti tecnici utili per valutare i risultati aziendali.

PARTE GENERALE:
L’Azienda sul piano oggettivo e soggettivo
• L’origine delle aziende: bisogni, beni e valore
• Significato, evoluzione e interpretazione del concetto di azienda
• Condizioni di esistenza, caratteri d’azienda e classificazioni
• Concetti di funzione, fine e gestione
• Attività e organizzazione delle aziende
• Soggetti aziendali: soggetto giuridico e soggetto economico
• Strategie

PARTE APPLICATIVA
La dimensione economica e finanziaria della gestione
• Nozioni di attività, passività e patrimonio netto.
• Analisi qualitativa e quantitativa del capitale.
• Nozioni di competenza economica e finanziaria.
• Le differenti configurazioni di capitale nell’ipotesi della continuità aziendale e nell’ipotesi di liquidazione.
• L’analisi della redditività e della liquidità attraverso l’utilizzo degli indici.
• L’analisi dei costi
• Fabbisogno di finanziamento; Autofinanziamento; Cash flow

Modalità Esame

L’esame di Economia aziendale è scritto e orale.
La prova scritta prevede una verifica:
- della conoscenza della parte generale del corso, mediante quesiti a risposta chiusa e aperta (10 punti)
- della conoscenza della parte applicativa del corso, mediante: 1 quesito sul calcolo del capitale e del reddito di periodo (5 punti); (b) 1 quesito a risposta aperta con implicazioni pratiche (es., analisi dei costi, indici di bilancio, autofinanziamento, fabbisogno, ...) (5 punti).
Sulla pagina dedicata della piattaforma moodle sono presenti format di esame (scritto) utili per approfondire la preparazione alla prova.
Ai fini della prova orale lo studente dovrà predisporre un progetto, da concordare con il docente, sulle criticità della futura applicazione, nelle istituzioni culturali, dell'ITAS 4, nella parte riguardante la rilevazione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale (10 punti).
Nel colloquio orale, dopo la discussione del progetto, lo studente dovrà rispondere a 2 o 3 domande relative ad argomenti riguardanti l'intero programma della materia.
In caso di mancato superamento dell’esame o di rifiuto del voto, lo studente potrà ripetere l’esame anche in un appello successivo della stessa sessione.

Testi adottati

1) G. Catturi, Principi di economia aziendale, Cedam, Padova, 7^ edizione 2021 (Modulo A: lezioni 1, 2, 8; Modulo B: lezioni 9, 10, 12, 15, 16 e 20; Modulo C: lezioni 22, 23, 24, 28 e 31).

2) E. Cavalieri - R. Franceschi Ferraris, Economia Aziendale, Vol. I, Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino, 2010, 4^ Edizione (Sezione II, Capitoli 3 e 5).

3) Materiale didattico disponibile sulla pagina web del corso della piattaforma MOODLE per le parti non comprese nei testi (Dispensa di contabilità, dispensa analisi dei costi)

Modalità di svolgimento

Per raggiungere gli obiettivi prefissati saranno erogate lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, con analisi di casi aziendali e testimonianze.

Metodologia didattica e obiettivi dello studente
- Lezioni frontali (per l'obiettivo prevalente di: Acquisizione delle conoscenze)
- Esercitazioni pratiche (per gli obiettivi prevalenti di: acquisizione della capacità di applicare le conoscenze; acquisizione dell’autonomia di giudizio; acquisizione delle capacità di apprendimento)
- Discussione di casi aziendali (per gli obiettivi prevalenti di: acquisizione dell’autonomia di giudizio; acquisizione delle capacità di apprendimento)
- Testimonianze (per l'obiettivo prevalente di: acquisizione dell’autonomia di giudizio)
L'acquisizione di abilità comunicative è trasversale ai metodi proposti.

Per assicurare la migliore qualità didattica, le lezioni si terranno in presenza, assicurando in contemporanea il collegamento in streaming via zoom (link via via disponibili sulla piattaforma moodle dell'insegnamento)

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata

Bibliografia

Sibilio B., Donato F., Governare e gestire le aziende culturali, Franco Angeli, Milano, 2015
ITAS 4, Immobilizzazioni materiali (https://accrual.rgs.mef.gov.it/.content/accrual_document/accrual_document_00001.html), per la parte relativa alla iscrizione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale

GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI - -- -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA IN EUROPEA E NELL'AREA DEL MEDITERRANEO

PATRIZIA MANIA

8L-ART/03ita

Obiettivi formativi

La conoscenza approfondita della cultura storico-artistica della contemporaneità nell’area geografica dell’Europa e del Mediterraneo. La padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione delle opere. Il confronto diretto con le opere.
Risultati dell’apprendimento attesi
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Riconoscere gli aspetti peculiari alla cultura artistica contemporanea europea e mediterranea con riferimento ai protagonisti, alle mostre, alla teoria critica e ai linguaggi impiegati
2) Analizzare i significati e i contesti geo-culturali di riferimento
3) Riferire delle caratteristiche identitarie delle pratiche artistiche contemporanee al cospetto del relativo dibattito teorico nell’area assunta in esame
4) Acquisire competenze nell’ avvicinamento e analisi dell’opera d’arte contemporanea in un quadro di riferimenti interdisciplinari e transculturali.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso mira a sviluppare specifiche conoscenze sull'arte contemporanea degli ultimi quarant'anni in Europa. Si prenderanno in esame i linguaggi, i protagonisti, le esposizioni, che hanno concorso a delineare la plurale fisionomia delle ricerche artistiche contemporanee sullo sfondo del dibattito teorico. In particolare, costituirà oggetto di riflessione:
- l'ampliarsi del confronto teorico e artistico all'indomani della caduta del Muro di Berlino a cospetto di un rinnovato scambio tra l'Est e l'Ovest europeo;
- il ruolo delle rassegne espositive periodiche (Biennali, Documenta...);
- le emergenze legate a conflitti, crisi economiche, migrazioni, cambiamento climatico nella vasta area del bacino del Mediterraneo.

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite una prova scritta in itinere e un colloquio orale con votazione espressa in trentesimi.
La prova scritta in itinere verterà sulla redazione di due schede storico-critiche su argomenti trattati nel corso e concordati con il docente che verrà presentata in aula.
In ogni colloquio saranno presenti almeno due tipi di domande:
1)una di carattere generale, per valutare la capacità di contestualizzare storicamente i fenomeni dell’arte contemporanea; individuare le questioni principali; esporre con chiarezza le peculiarità tecniche e concettuali dell’opera d’arte adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-artistici;
2)una domanda rivolta all’analisi storico-critica di alcune opere per valutare le competenze acquisite nella comprensione e interpretazione delle stesse

Testi adottati

Nicola Bourriaud, "Il radicante" , Postmediabooks, 2014.
Patrizia Mania, "Racconti mediterranei", Round Robin editrice, 2017
Patrizia Mania, Roberto Pinto, a cura di, "Atlante dell'arte contemporanea nel Mediterraneo. Sguardi, esperienze, orizzonti", Round Robin Editrice, 2023.
Patrizia Mania,"I Like Europe but Europe doesn't Like Me" in, Raffaella Petrilli, "Hate Speech. L'odio nel discorso pubblico", Round Robin editrice, 2020.
Brunella Velardi, a cura di, "Immaginare il Mediterraneo di Bianco-Valente", Edizioni settecittà, 2023

Modalità di svolgimento

Si svolgeranno lezioni frontali con l’ausilio di supporti di visualizzazione delle immagini delle opere. Si effettueranno 2/3 lezioni fuori sede in musei e gallerie d’arte contemporanea per consentire agli studenti di acquisire ulteriori specifiche competenze di analisi critica delle opere. Al termine del corso, a parziale esonero dell'esame ciascun studente dovrà realizzare e discutere in aula due schede storico - critiche su opere concordate con il docente e trattate nel corso.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è facoltativa. Gli studenti non frequentanti dovranno integrare i testi d'esame concordandoli con la docente.

Bibliografia

- Piattaforma web: "Atlante dell'arte contemporanea nell'area del Mediterraneo": https://www.migrazionieuropadiritto.it/atlante-adia/
- Teresa Macrì, 'Slittamenti. Anni 1960-2000", vol. I, Postmediabooks, 2020
- Teresa Macrì, "Slittamenti della performance. Anni 2000-2020" vol II, Postmediabooks, 2022
- Art and Theory of Post-1989 Central and Eastern Europe. A Critical Anthology, MOMA, 2018
- Irwin, East Art Map, Contemporary Art and Eastern Europe, 2006.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso mira a sviluppare specifiche conoscenze sull'arte contemporanea degli ultimi quarant'anni in Europa. Si prenderanno in esame i linguaggi, i protagonisti, le esposizioni, che hanno concorso a delineare la plurale fisionomia delle ricerche artistiche contemporanee sullo sfondo del dibattito teorico. In particolare, costituirà oggetto di riflessione:
- l'ampliarsi del confronto teorico e artistico all'indomani della caduta del Muro di Berlino a cospetto di un rinnovato scambio tra l'Est e l'Ovest europeo;
- il ruolo delle rassegne espositive periodiche (Biennali, Documenta...);
- le emergenze legate a conflitti, crisi economiche, migrazioni, cambiamento climatico nella vasta area del bacino del Mediterraneo.

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite una prova scritta in itinere e un colloquio orale con votazione espressa in trentesimi.
La prova scritta in itinere verterà sulla redazione di due schede storico-critiche su argomenti trattati nel corso e concordati con il docente che verrà presentata in aula.
In ogni colloquio saranno presenti almeno due tipi di domande:
1)una di carattere generale, per valutare la capacità di contestualizzare storicamente i fenomeni dell’arte contemporanea; individuare le questioni principali; esporre con chiarezza le peculiarità tecniche e concettuali dell’opera d’arte adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-artistici;
2)una domanda rivolta all’analisi storico-critica di alcune opere per valutare le competenze acquisite nella comprensione e interpretazione delle stesse

Testi adottati

Nicola Bourriaud, "Il radicante" , Postmediabooks, 2014.
Patrizia Mania, "Racconti mediterranei", Round Robin editrice, 2017
Patrizia Mania, Roberto Pinto, a cura di, "Atlante dell'arte contemporanea nel Mediterraneo. Sguardi, esperienze, orizzonti", Round Robin Editrice, 2023.
Patrizia Mania,"I Like Europe but Europe doesn't Like Me" in, Raffaella Petrilli, "Hate Speech. L'odio nel discorso pubblico", Round Robin editrice, 2020.
Brunella Velardi, a cura di, "Immaginare il Mediterraneo di Bianco-Valente", Edizioni settecittà, 2023

Modalità di svolgimento

Si svolgeranno lezioni frontali con l’ausilio di supporti di visualizzazione delle immagini delle opere. Si effettueranno 2/3 lezioni fuori sede in musei e gallerie d’arte contemporanea per consentire agli studenti di acquisire ulteriori specifiche competenze di analisi critica delle opere. Al termine del corso, a parziale esonero dell'esame ciascun studente dovrà realizzare e discutere in aula due schede storico - critiche su opere concordate con il docente e trattate nel corso.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è facoltativa. Gli studenti non frequentanti dovranno integrare i testi d'esame concordandoli con la docente.

Bibliografia

- Piattaforma web: "Atlante dell'arte contemporanea nell'area del Mediterraneo": https://www.migrazionieuropadiritto.it/atlante-adia/
- Teresa Macrì, 'Slittamenti. Anni 1960-2000", vol. I, Postmediabooks, 2020
- Teresa Macrì, "Slittamenti della performance. Anni 2000-2020" vol II, Postmediabooks, 2022
- Art and Theory of Post-1989 Central and Eastern Europe. A Critical Anthology, MOMA, 2018
- Irwin, East Art Map, Contemporary Art and Eastern Europe, 2006.

17999 - MUSEOLOGIA

STEFANO MARSON

Primo Semestre 8L-ART/04ita

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere

Scheda Docente

Modalità Esame

prova orale in presenza valutata in trentesimi

Testi adottati

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

Modalità di frequenza

Obbligatoria

Bibliografia

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

18006 - PROVA FINALE

Secondo Semestre 10ITA
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO - -- -
ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: LABORATORIO TESI18ita
GRUPPO OPZIONALE FORMAZIONE GIURIDICA ED ECONOMICA - -- -
TEORIA E TECNICA DEI MEDIA

GIOVANNI FIORENTINO

6SPS/08ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a fornire allo studente la conoscenza delle caratteristiche meccaniche, chimiche e fisiche dei materiali. Il corso si propone di fornire le conoscenze essenziali sulla costituzione di varie classi di materiali (pigmenti, metalli, semiconduttori, vetri, ceramici, lapidei, da costruzione, compositi, plastiche, lubrificanti), sulle loro proprietà meccaniche, termiche, funzionali e su alcune tecnologie di produzione. L'obiettivo è quello di comprendere le peculiarità artistiche dell'opera d'arte e del suo degrado. Il corso vuole sollecitare lo studio dei materiali usati dagli artisti nelle opere d'arte nel corso dei secoli a partire dalle civiltà antiche fino ad arrivare all'arte contemporanea. Inoltre, la conoscenza dei materiali è integrata con elementi di progettazione di sistemi di restauro compatibili. Intende anche stimolare l'acquisizione della metodologia per la comprensione dei processi tecnologici.

Scheda Docente

Programma del corso

Il concetto di materiale e di composito. I materiali inorganici, metallici e organici. Caratterizzazione chimica, chimico-fisica e meccanica dei materiali. Diffusione e trasporto dei fluidi nei materiali. Pigmenti e coloranti naturali e artificiali, pastelli, vernici e smalti. Materiali Leganti: calci aerea e idraulica, cementi. Argille, terrecotte, ceramiche, vetri. Metalli e leghe. Colorimetria e spettrocolorimetria.

Modalità Esame

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE Aver sviluppato la conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche di base dei materiali costitutivi dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e dei relativi processi di degrado.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE Avere sviluppato la capacità di comprensione e applicazione dei contenuti discussi durante le lezioni alle quotidiane attività di studio dei materiali e dello stato di conservazione dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO Essere in grado di valutare e riconoscere materiali e forme di degrado dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO Essere in grado di descrivere temi scientifici inerenti i materiali costitutivi delle opere d'arte nella forma scritta e orale. Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in aula e elaborati scritti su temi specifici inerenti il corso.

Testi adottati

Dispense e slide fornite dal docente
Amoroso, Trattato di scienza della conservazione dei monumenti, Alinea Ed.
F.Bertoni, Chimica Applicata ai materiali da costruzione, Ed. Zanichelli.

Modalità di svolgimento

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE Aver sviluppato la conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche di base dei materiali costitutivi dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico e dei relativi processi di degrado.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE Avere sviluppato la capacità di comprensione e applicazione dei contenuti discussi durante le lezioni alle quotidiane attività di studio dei materiali e dello stato di conservazione dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO Essere in grado di valutare e riconoscere materiali e forme di degrado dei manufatti di interesse archeologico e storico-artistico.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO Essere in grado di descrivere temi scientifici inerenti i materiali costitutivi delle opere d'arte nella forma scritta e orale. Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in aula e elaborati scritti su temi specifici inerenti il corso.

Modalità di frequenza

Facoltativa ma fortemente consigliata per poter meglio comprendere gli argomenti del corso e partecipare ad attività sperimentali e visite presso aziende e industrie .

Obiettivi formativi

Conoscere la struttura biologica, chimica, fisica e meccanica di base del legno con riferimento alle specie impiegate nei beni culturali.
Conoscere le principali metodologie per descrivere le caratteristiche del legno fattori di degrado biotico e abiotico
fornire gli strumenti per l'identificazione macrocopica e microscopica
datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, wiggle matching.

Scheda Docente

Programma del corso

Struttura macroscopica del legno: tessitura, fibratura, durame-alburno, caratteristiche organolettiche del
materiale, anelli di accrescimento
Struttura microscopica del legno: specie a legno omoxilo (conifere) ed eteroxilo (latifoglie). Organizzazione cellulare in tessuti xilematici.
Caratterizzazione chimica.
Identificazione macroscopica e microscopica dei legni più utilizzati nell’ambito dei beni culturali.
Difetti originari del materiale: (nodi, deviazioni di fibratura, legni di reazione, fessurazioni…..).
Datazione del legno: dendrocronologia, radiocarbonio, datazioni incrociate dendrocronologia-radiocarbonio (wiggle matching).
Alterazione e degrado: alterazione per agenti abiotici (reazioni fotochimiche di superficie, scorrimento meccanico), degrado biologico (funghi agenti di carie, funghi cromogeni, batteri, insetti).
Caratterizzazione fisica de legno: concetto di durabilità e di classi di utilizzo (cenni), massa volumica, relazioni legno acqua (ritiri, rigonfiamenti, isteresi igroscopica e di ritiro), legno elettricità, legno-suono, legno calore
Caratterizzazione meccanica del legno: comportamento del materiale a sollecitazioni di compressione, flessione, usura, durezza, trazione, durezza et.
Schede monografiche dei legni di maggiore impiego nei beni culturali.
Caratterizzazione del degrado in legni storico-artistici e archeologici, modificazioni di struttural morfologica-chimica e fisica (wet-wood, legni invecchiati e mineralizzati).
Principi di conservazione preventiva e criteri per il restauro
Normativa tecnica UNI, EN, ISO di riferimento.

Modalità Esame

prova orale sugli argomenti del corso e prova pratica di descrizione e identificazione dei legni

Testi adottati

Nardi Berti (2006). Contributi Scientifico Pratici per una migliore conoscenza del legno
Bonamini e Uzielli. Manuale di Scienze e Tecnologia del Legno
Romagnoli M- Dendrocronologia per i Beni Culturali e l’ambiente. Nardini Editore.
Gambetta A 2010. Insetti e Funghi che attaccano il legno. Nardini editore, Firenze.
Liotta G. Insetti che attaccano il legno. Nardini editore
Altri testi di riferimento
Giordano G., 1984. Tecnologia del Legno
Palanti S. 2013.
Dispense distribuite a lezione dal docente.
Normativa tecnica di riferimento
Nocetti M. 2013. I Difetti del legno. Quaderni di Sherwood, Ecoalleco libri
Borghini e Massafra (a cura di) 2002. Legni da Ebanisteria.

Modalità di svolgimento

Lezioni in aula e laboratorio

Modalità di frequenza

Lezioni in aula e laboratorio

Obiettivi formativi

A) OBIETTIVI FORMATIVI
Fornire agli studenti conoscenze fondamentali del mondo dei microrganismi (eucarioti in particolare). Lo studente, inoltre, dovrà acquisire una visione generale dell'impatto dei microrganismi in natura e delle loro potenzialità applicative e il loro controllo. E' scopo del corso anche quello di far prendere agli studenti confidenza con alcune tecniche di base del laboratorio di Microbiologia.

B) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
L’insegnamento contribuirà a far acquisire conoscenze e capacità di comprendere e descrivere le strutture ed i processi biologici fondamentali nell'ambito della microbiologia. Si mira, inoltre, a far acquisire conoscenze teorico-sperimentali della microbiologia relativamente ad aspetti cellulari, morfologici, biochimici, fisiologici e genetici. Tutte queste informazioni consentiranno allo studente di comprendere sia gli elementi fondamentali della microbiologia sia quelli interdisciplinari.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Lo studente sarà in grado di tradurre sul piano pratico le conoscenze teoriche e di argomentare problematiche nell’ambito della microbiologia generale e ambientale. Attraverso le attività di laboratorio, gli studenti acquisiranno la capacità di applicare sul piano pratico le conoscenze teoriche attuando tecniche di base tipiche del laboratorio di microbiologia.
3) Autonomia di giudizio (making judgements);
Lo studente avrà la capacità di interpretare in modo autonomo sia le conoscenze di base che applicate della microbiologia. Questa capacità verrà acquisita, in particolar modo, grazie alla frequenza di attività pratiche ed esercitazioni in aula e laboratorio.
4) Per le abilità comunicative (communication skills)
Lo studente che frequenta l’insegnamento sarà in grado di presentare, anche con l'ausilio delle opportune tecniche audiovisive ed in modo critico, le conoscenze connesse con la microbiologia generale e applicata. Tale abilità saranno conseguite anche grazie all’ampio uso che viene fatto delle presentazioni power point in aula e al dialogo e scambio di opinioni tra gli studenti ed il docente sia in occasione delle lezioni frontali che durante le attività di laboratorio.
5) La capacità di apprendere (learning skills)
Gli studenti comprenderanno e acquisiranno i metodi di indagine e di lavoro in ambito microbiologico. Saranno, quindi, in grado di approfondire autonomamente le conoscenze e competenze acquisite. Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in aula su temi specifici dell’insegnamento e nelle attività di laboratorio.

Scheda Docente

Programma del corso

MODULO: MICROBIOLOGIA
Il corso si svolgerà secondo la seguente articolazione:
1. Storia della Microbiologia (cenni): la scoperta del mondo dei microrganismi; la controversia sulla generazione spontanea; i microrganismi come agenti di malattia e loro ruolo nella trasformazione della sostanza organica.
2. Basi tecniche del laboratorio di microbiologia: il microscopio, richiami di fisica ottica; preparati a fresco e colorati; microscopia elettronica (a trasmissione ed a scansione), cenni; la coltura pura ed il suo ottenimento; principi generali di nutrizione microbica; preparazione dei terreni colturali; teoria e pratica della sterilizzazione; controlli di sterilità.
3. Citologia della cellula procariota ed eucariota: generalità; struttura ed ultrastruttura della cellula batterica; struttura e funzione della membrana; sistemi di trasporto attraverso la membrana; la parete cellulare, composizione chimica e caratteristiche; la parete dei batteri Gram+ e Gram-; la parete degli archebatteri e degli eucarioti; la capsula e la virulenza ad essa legata; il movimento e gli organi di movimento; la chemiotassi; la endospora batterica, struttura, funzione ed importanza; cenni alle spore degli eucarioti ed alla alternanza di generazione; il mitocondrio e la funzione respiratoria; cenni all'arrangiamento del DNA ed alla divisione cellulare.
4. Fisiologia cellulare: richiami di chimica e biochimica cellulare (energia di attivazione; catalisi ed enzimi; le reazioni biologiche di ossidoriduzione; trasportatori di idrogeno e di elettroni; i composti fosfato con legami ricchi di energia); produzione di energia nei sistemi biologici; la glicolisi e le vie simili; riossidazione del NAD ridotto: fermentazione e respirazione; la fermentazione alcolica e lattica; la respirazione aerobica; il ciclo degli acidi tricarbossilici; il sistema di trasporto degli elettroni; bilancio energetico della respirazione; cenni alla respirazione anaerobica; biosintesi e ricambio del materiale cellulare.
5. Sviluppo microbico: crescita di una singola cellula e di una popolazione microbica; misura dello sviluppo e curva di crescita; repressione catabolica e diauxia; effetto delle condizioni colturali sullo sviluppo microbico.

Le esercitazioni di laboratorio riguarderanno i seguenti argomenti:
1. Microscopia e osservazioni microscopiche; osservazioni a fresco; colorazioni semplici e differenziali e osservazioni di preparati colorati;
2. Terreni di coltura
3. La coltura pura e suo isolamento: lo spandimento e lo strisciamento, il re-isolamento; le colture di arricchimento;
4. Coltivazione di microrganismi e misurazione dello sviluppo microbico (conta diretta e conta colturale; peso secco; turbidimetria).

Modalità Esame

Verrà valutata con gli studenti l’opportunità di svolgere una prova in itinere. Nel caso verrà svolta a circa metà del semestre e consisterà in un questionario con risposte aperte.
Chi ha sostenuto la prova in itinere e ne accetta l’esito positivo svolge la prova orale finale su argomenti diversi da quelli oggetto della prova in itinere. In questo caso, l’ orale consiste in 1-2 domande.
Nel caso non venga svolta la prova in itinere o non se ne accetti l’esito, l’ orale consiste in 2-3 domande di cui, in genere, 1 sulle esercitazioni di laboratorio, 1-2 sulla parte di Microbiologia Generale.
In situazioni particolari o peculiarità di uno o più candidati, l'esame potrà essere svolto in forma scritta con cinque domande a risposta aperta, valutate come per l'orale. Ai candidati sarà concessa un'ora e mezzo di tempo per rispondere.
Nell’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), delle capacità critiche e di formulare di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione ed uso del linguaggio scientifico-tecnico (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).

Testi adottati

E’ consigliato uno dei seguenti testi:
- Brock, Biologia dei microrganismi - Microbiologia generale, ambientale e industriale 16/Ed. -Michael T. Madigan, Kelly S. Bender, Daniel H. Buckley, David A. Stahl, W. Matthew Sattley, Pearson, 2022
- Brock, Biologia dei microrganismi - Microbiologia generale, ambientale e industriale 14/E - di Michael T. Madigan, John M. Martinko, David A. Stahl, Kelly S. Bender, Daniel H. Buckley - Pearson, 2015.
- Biologia dei microrganismi di G. Dehò e E. Galli, Casa Editrice Ambrosiana, nuova edizione (3^ edizione), 2018.
- Microbiologia di D.R. Wessner, D. Dupont e T.C. Charles, Casa Editrice Ambrosiana, 2015.
- Brock, Biologia dei Microrganismi di M.T. Madigan e J.M. Martinko, D.A. Stahl, D.P. Clark, Pearson, 2012. Volume 1.
- Brock, Biologia dei Microrganismi di M.T. Madigan e J.M. Martinko, Casa Editrice Ambrosiana. Volume 1.
- Biologia dei microrganismi di G. Dehò e E. Galli, Casa Editrice Ambrosiana, 2012.

Modalità di svolgimento

Le metodologie didattiche adottate nell'insegnamento sono:
lezioni frontali condotte utilizzando presentazioni Power Point, esercitazioni e attività di laboratorio ed, infine, discussione di teorie e/o casi studio e reali.

Modalità di frequenza

Obbligatoria

Bibliografia

- Brock, Biologia dei microrganismi - Microbiologia generale, ambientale e industriale 16/Ed. -Michael T. Madigan, Kelly S. Bender, Daniel H. Buckley, David A. Stahl, W. Matthew Sattley, Pearson, 2022
- Brock, Biologia dei microrganismi - Microbiologia generale, ambientale e industriale 14/E - di Michael T. Madigan, John M. Martinko, David A. Stahl, Kelly S. Bender, Daniel H. Buckley - Pearson, 2015.
- Biologia dei microrganismi di G. Dehò e E. Galli, Casa Editrice Ambrosiana, nuova edizione (3^ edizione), 2018.
- Microbiologia di D.R. Wessner, D. Dupont e T.C. Charles, Casa Editrice Ambrosiana, 2015.

Obiettivi formativi

A) OBIETTIVI FORMATIVI
Fornire agli studenti conoscenze fondamentali del mondo dei microrganismi (eucarioti in particolare). Lo studente, inoltre, dovrà acquisire una visione generale dell'impatto dei microrganismi in natura e delle loro potenzialità applicative e il loro controllo. E' scopo del corso anche quello di far prendere agli studenti confidenza con alcune tecniche di base del laboratorio di Microbiologia.

B) RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
L’insegnamento contribuirà a far acquisire conoscenze e capacità di comprendere e descrivere le strutture ed i processi biologici fondamentali nell'ambito della microbiologia. Si mira, inoltre, a far acquisire conoscenze teorico-sperimentali della microbiologia relativamente ad aspetti cellulari, morfologici, biochimici, fisiologici e genetici. Tutte queste informazioni consentiranno allo studente di comprendere sia gli elementi fondamentali della microbiologia sia quelli interdisciplinari.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Lo studente sarà in grado di tradurre sul piano pratico le conoscenze teoriche e di argomentare problematiche nell’ambito della microbiologia generale e ambientale. Attraverso le attività di laboratorio, gli studenti acquisiranno la capacità di applicare sul piano pratico le conoscenze teoriche attuando tecniche di base tipiche del laboratorio di microbiologia.
3) Autonomia di giudizio (making judgements);
Lo studente avrà la capacità di interpretare in modo autonomo sia le conoscenze di base che applicate della microbiologia. Questa capacità verrà acquisita, in particolar modo, grazie alla frequenza di attività pratiche ed esercitazioni in aula e laboratorio.
4) Per le abilità comunicative (communication skills)
Lo studente che frequenta l’insegnamento sarà in grado di presentare, anche con l'ausilio delle opportune tecniche audiovisive ed in modo critico, le conoscenze connesse con la microbiologia generale e applicata. Tale abilità saranno conseguite anche grazie all’ampio uso che viene fatto delle presentazioni power point in aula e al dialogo e scambio di opinioni tra gli studenti ed il docente sia in occasione delle lezioni frontali che durante le attività di laboratorio.
5) La capacità di apprendere (learning skills)
Gli studenti comprenderanno e acquisiranno i metodi di indagine e di lavoro in ambito microbiologico. Saranno, quindi, in grado di approfondire autonomamente le conoscenze e competenze acquisite. Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in aula su temi specifici dell’insegnamento e nelle attività di laboratorio.

Scheda Docente

Programma del corso

Introduzione al biodeterioramento dei Beni Culturali.
I Regni degli organismi.
Organismi eucarioti: Funghi
Metodi di campionamento ed indagine
Strategie di controllo dei biodeteriogeni sui beni culturali
Il Corso prevede:
-esercitazioni pratiche relative alle modalità di campionamento, coltivazione e identificazione dei microrganismi responsabili di biodeterioramento
-valutazione della sensibilità dei microrganismi ai prodotti impiegati nel restauro dei beni culturali

Modalità Esame

La prova di accertamento è scritta e conterrà una serie di domande volte ad accertare la conoscenza teorica da parte dello studente sulle teorie esposte a lezione
l'obiettivo della prova orale è verificare la capacità comunicativa dello studente
L'obiettivo della valutazione del progetti gruppo è verificare la capacità di lavorare in gruppo e di affrontare problematiche specifiche

Testi adottati

BIOLOGIA VEGETALE PER I BENI CULTURALI-Vol I -Caneva Giulia-Nugari Mari Pia-Slavadori Ornella - Nardini Editore
FUNGHI E INSETTI NEL LEGNO-Diagnosi, Prevenzione, Controllo Gambetta Ann
materiale su Moodle

Modalità di svolgimento

in presenza

Modalità di frequenza

in presenza

Bibliografia

materiali (articoli, video, ecc) forniti durante il corso

Obiettivi formativi

Il corso è organizzato con l’intento di formare gli studenti a svolgere e progettare lavori di conservazione e restauro di opere in pietra. A questo scopo, durante l’attività, viene svolta una normale prassi lavorativa consistente nell’espletamento delle attività tipiche di un lavoro di restauro. Lo studente acquisisce gradualmente: la conoscenza e la capacità di comprensione dei singoli aspetti teorici della disciplina (lezioni frontali, visite ed escursioni esterne, confronti di gruppo); la conoscenza e la capacità di utilizzare metodi, tecniche e attrezzature (lezioni frontali, esercitazioni individuali e di gruppo); l' autonomia di giudizio, stimolata dalla lettura e conoscenza dell'opera trattata e dall'applicazione di prassi e metodologie tecniche (lezioni frontali, visite ed escursioni esterne, esercitazioni individuali e di gruppo); abilità comunicative con il coinvolgimento in discussioni e confronti o interventi singoli sullo stato del lavoro svolto, supportati da mezzi informatici.
Si verificherà la capacità di apprendere tramite esercitazioni e prove mirate.
Per responsabilizzare e coinvolgere gli studenti, saranno dati piccoli incarichi personali utili all’organizzazione generale quali: rapporti con la biblioteca, segreteria, gestione attrezzature, gestione materiali, documentazione fotografica, rapporti con i laboratori, smaltimento rifiuti. Questo li porterà ad approfondire alcuni contesti e a renderli referenti verso i docenti e gli altri compagni di corso.
Durante gli insegnamenti gli studenti saranno stimolati a lavorare in armonia, con un buon spirito di gruppo e di collaborazione reciproca.

Scheda Docente

Programma del corso

L'accertamento della ricezione degli insegnamenti del corso avviene attraverso un costante monitoraggio durante le esercitazioni teoriche e pratiche, mettendo a confronto il giudizio su ogni studente raccolto dai diversi docenti lungo tutto il periodo.
Saranno eseguiti, durante tutto il corso, esami scritti, ricerche, relazioni e power point, e prove pratiche.

Modalità Esame


Il giudizio, per semplicità espresso con livelli diversi (Ottimo; Distinto; Buono; Discreto; Sufficiente; Insufficiente) si baserà, oltre che sulla capacità tecnica operativa, su diversi altri elementi (vedi CRITERI DI VALUTAZIONE)
Il risultato complessivo di tale giudizio verrà accertato e confermato o meno nell’esame finale, anche sulla base della relazione dei lavori a fine corso.

Testi adottati

L. Lazzarini Pietre e marmi antichi, Ed Milani 2004
Marmi antichi a cura di G. Borghini, Ed. De Luca 1998
P. Rockwell Lavorare la pietra
Bernini scultore a cura di Anna Coliva, Ed. De Luca 2002
L.Lazzarini, M.Laurenzi Tabasso Il restauro della pietra, Ed. Milani 1979
Istituto Centrale per il Restauro DIMOS Tecniche di esecuzione e materiali costitutivi, 1979
CNR-ICR Normal 1/88 Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico
Jean- Pierre Adam - L'arte di costruire presso i Romani - Materiali e tecniche - Longanesi

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali, esercitazioni interne ed esterne, attività di laboratorio, seminari, lavori individuali o di gruppo, esperienze didattiche sul campo, discussione di teorie e/o casi, presentazioni di lavori individuali o di gruppo, visite organizzate esterne, escursioni.

Modalità di frequenza

Frequenza obbligatoria

Bibliografia

La bibliografia specifica sarà fornita durante il corso

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è organizzato con l’intento di formare gli studenti a svolgere e progettare lavori di conservazione e restauro di opere in pietra. A questo scopo, durante l’attività, viene svolta una normale prassi lavorativa consistente nell’espletamento delle attività tipiche di un lavoro di restauro. Lo studente acquisisce gradualmente: la conoscenza e la capacità di comprensione dei singoli aspetti teorici della disciplina (lezioni frontali, visite ed escursioni esterne, confronti di gruppo); la conoscenza e la capacità di utilizzare metodi, tecniche e attrezzature (lezioni frontali, esercitazioni individuali e di gruppo); l' autonomia di giudizio, stimolata dalla lettura e conoscenza dell'opera trattata e dall'applicazione di prassi e metodologie tecniche (lezioni frontali, visite ed escursioni esterne, esercitazioni individuali e di gruppo); abilità comunicative con il coinvolgimento in discussioni e confronti o interventi singoli sullo stato del lavoro svolto, supportati da mezzi informatici.
Si verificherà la capacità di apprendere tramite esercitazioni e prove mirate.
Per responsabilizzare e coinvolgere gli studenti, saranno dati piccoli incarichi personali utili all’organizzazione generale quali: rapporti con la biblioteca, segreteria, gestione attrezzature, gestione materiali, documentazione fotografica, rapporti con i laboratori, smaltimento rifiuti. Questo li porterà ad approfondire alcuni contesti e a renderli referenti verso i docenti e gli altri compagni di corso.
Durante gli insegnamenti gli studenti saranno stimolati a lavorare in armonia, con un buon spirito di gruppo e di collaborazione reciproca.

Modalità Esame

L'accertamento della ricezione degli insegnamenti del corso avviene attraverso un costante monitoraggio durante le esercitazioni teoriche e pratiche, mettendo a confronto il giudizio su ogni studente raccolto dai diversi docenti lungo tutto il periodo.
Il giudizio, per semplicità espresso con livelli diversi (Ottimo; Distinto; Buono; Discreto; Sufficiente; Insufficiente) si baserà, oltre che sulla capacità tecnica operativa, su diversi altri elementi (vedi CRITERI DI VALUTAZIONE)
Il risultato complessivo di tale giudizio verrà accertato e confermato o meno nell’esame finale, anche sulla base della relazione dei lavori a fine corso.


Testi adottati

L. Lazzarini Pietre e marmi antichi, Ed Milani 2004
Marmi antichi a cura di G. Borghini, Ed. De Luca 1998
P. Rocwell Lavorare la pietra
Bernini scultore a cura di Anna Coliva, Ed. De Luca 2002
L.Lazzarini, M.Laurenzi Tabasso Il restauro della pietra, Ed. Milani 1979
Istituto Centrale per il Restauro DIMOS Tecniche di esecuzione e materiali costitutivi, 1979
CNR-ICR Normal 1/88 Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico
Jean- Pierre Adam - L'arte di costruire presso i Romani - Materiali e tecniche - Longanesi
EUA Enciclopedia Universale dell'Arte (voce Strutture, elementi e tipi edilizi - Opera laterizia)
EUA Enciclopedia Universale dell'Arte (voce Stucchi)
G.Caneva, M.P.Nugari, D.Pinna, O.Salvadori, Il controllo del degrado biologico, I biocidi nel restauro dei materiali lapidei, Nardini Editore
Anna Brunetto, L'utilizzo della strumentazione laser per la pulitura delle superfici nei manufatti artistici, Collana i Talenti
G.Alessandrini, C.Beltrami, M.Cordaro, G.Torraca, Patine, pellicole, patinature, (in Ministero Beni Culturali e Istituto Centrale di Restauro - Diagnosi e progetto per la conservazione dei materiali dell'architettura - Edizioni De Luca
AAVV, Le pellicole ad ossalati: origine e significato nella conservazione delle opere d'arte, Atti del convegno : Milano 25-26- ottobre 1989

Saranno inoltre messi a disposizione degli studenti dispense, articoli, sitografie e power point redatti o selezionati dai docenti secondo gli argomenti trattati.

Modalità di svolgimento

seconda fase - 150 ore (prof.ssa C.Beltrami)
Lezioni teoriche
• Approfondimenti su alcune forme di alterazione
• Approfondimenti sui metodi di stuccatura
• Pietra artificiale
• Lettura di schede tecniche e di sicurezza dei materiali.
Esercitazioni metodologiche e pratiche
Le esercitazioni metodologiche e pratiche avranno luogo sia nel laboratorio appositamente attrezzato dell' Università, che in ambienti esterni e si concluderanno con un vero e proprio cantiere. Nel corso delle esercitazioni gli studenti potranno sperimentare e mettere in pratica le nozioni teoriche precedentemente acquisite, mettendo a punto tutto il ciclo di intervento: dallo studio del manufatto con la ricerca di notizie storiche, notazione dei dati emersi dall'osservazione delle superfici, tramite la redazione della documentazione grafica, esecuzione di saggi per l'individuazione delle metodologie più idonee, sino alla realizzazione dell'intervento stesso.
Gli interventi, compatibilmente con le esigenze dettate dallo stato di conservazione delle opere, implicheranno l'utilizzo di diversi prodotti (biocidi, consolidanti, sostanze per la pulitura chimica, miscele di leganti e inerti per la stuccatura, protettivi) e di numerose attrezzature (vibroincisori, ablatori, microtrapani, tecnologia laser).
Inoltre, per la sua frequente interferenza con i manufatti lapidei, sarà affrontato anche il trattamento di elementi metallici.
Oggetto delle esercitazioni:
Restauro di elementi erratici in marmo bianco e/o policromo.

Modalità di frequenza

Due giorni di 8 ore a settimana da marzo a maggio fino al termine delle 150ore di modulo

Bibliografia

L. Lazzarini Pietre e marmi antichi, Ed Milani 2004
Marmi antichi a cura di G. Borghini, Ed. De Luca 1998
P. Rocwell Lavorare la pietra
Bernini scultore a cura di Anna Coliva, Ed. De Luca 2002
L.Lazzarini, M.Laurenzi Tabasso Il restauro della pietra, Ed. Milani 1979
Istituto Centrale per il Restauro DIMOS Tecniche di esecuzione e materiali costitutivi, 1979
CNR-ICR Normal 1/88 Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico
Jean- Pierre Adam - L'arte di costruire presso i Romani - Materiali e tecniche - Longanesi
EUA Enciclopedia Universale dell'Arte (voce Strutture, elementi e tipi edilizi - Opera laterizia)
EUA Enciclopedia Universale dell'Arte (voce Stucchi)
G.Caneva, M.P.Nugari, D.Pinna, O.Salvadori, Il controllo del degrado biologico, I biocidi nel restauro dei materiali lapidei, Nardini Editore
Anna Brunetto, L'utilizzo della strumentazione laser per la pulitura delle superfici nei manufatti artistici, Collana i Talenti
G.Alessandrini, C.Beltrami, M.Cordaro, G.Torraca, Patine, pellicole, patinature, (in Ministero Beni Culturali e Istituto Centrale di Restauro - Diagnosi e progetto per la conservazione dei materiali dell'architettura - Edizioni De Luca
AAVV, Le pellicole ad ossalati: origine e significato nella conservazione delle opere d'arte, Atti del convegno : Milano 25-26- ottobre 1989

Saranno inoltre messi a disposizione degli studenti dispense, articoli, sitografie e power point redatti o selezionati dai docenti secondo gli argomenti trattati.

Obiettivi formativi

Sviluppare una conoscenza dei materiali costitutivi, delle tecniche e dei processi di esecuzione e degli interventi di restauro antichi e moderni dei manufatti lapidei antichi (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici), alla luce anche dell’impiego di finiture cromatiche (colore, oro, argento, bronzo, etc.), rilevate attraverso l’indagine autoptica e/o diagnostica del manufatto. Acquisire le necessarie competenze per sviluppare un’interpretazione critica dei manufatti lapidei che si basi su una conoscenza tecnico-esecutiva e su strumenti di analisi teorico-critici e pratici, che consentano anche il recupero del rapporto delle opere con il loro contesto d'impiego.
Al termine del corso gli studenti dovranno essere in grado di:
1) dimostrare di aver acquisito le conoscenze sui temi trattati (vedi programma dell'insegnamento);
2) redigere autonomamente una scheda sulla tecnica esecutiva di un manufatto lapideo, comprensiva anche dell’analisi dello stato di conservazione e di degrado;
3) presentare correttamente le caratteristiche tecnico-esecutive di un manufatto lapideo;
4) dimostrare di essere in grado di integrare le conoscenze tecnico-esecutive con l’analisi storico-critica dell’opera.


Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo I contribuisce, insieme al modulo II, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di svolgimento

Il corso consisterà in una serie di lezioni frontali (48 ore) corredate da proiezioni e integrate da analisi di opere e manufatti antichi lapidei. Si intende inoltre organizzare esercitazioni e sopralluoghi presso Musei e monumenti al fine di illustrare tematiche trattate nel corso.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo II contribuisce, insieme al modulo I, a fornire una conoscenza sulla storia delle tecniche esecutive antiche dei manufatti lapidei del mondo classico (greco e romano), comprensivo anche della citazione delle fonti storiche.
Il corso affronterà i seguenti argomenti:
1) Importanza delle conoscenze tecnico-esecutive di un manufatto nell’ambito degli studi storico-artistici e del restauro.
2) I materiali lapidei: attività di cava e trasporto.
3) Manufatti lapidei dell’arte greca e romana: strumenti e tecniche esecutive dei manufatti lapidei (scultura, elementi architettonici, rivestimenti pavimentali e parietali e mosaici). Disamina di alcuni casi esemplari attraverso un percorso metodologico che si avvarrà della lettura delle fonti antiche, dell’osservazione diretta dei manufatti originali e della loro documentazione, dando ampio spazio all'analisi e al riconoscimento degli aspetti materici che costituiscono gli elementi fondamentali per lo studio della tecnica d’esecuzione.
4) Finiture pittoriche e metalliche dei manufatti lapidei.
5) Riuso e rilavorazione dei manufatti lapidei in età antica, medievale e moderna.
6) Esempi di integrazione e/o restauro antichi di manufatti lapidei.
7) Riconoscimento degli interventi di restauro moderni sulla base dell'analisi della tecnica esecutiva.
8) Analisi e descrizione dello stato di degrado e conservazione dei manufatti lapidei: aspetti morfologici e lettura dei segni macroscopici.
9) Redazione di una prima relazione tecnica del manufatto lapideo e del suo stato di conservazione all’arrivo in laboratorio.
Saranno parte integrante del corso le esercitazioni e i sopralluoghi presso musei e monumenti.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, familiarità con gli strumenti e le tecniche esecutive delle opere e dei manufatti lapidei antichi, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico di riferimento.

Testi adottati

BIBLIOGRAFIA:
P. ROCKWELL, Lavorare la pietra. Manuale per l’archeologo, lo storico dell’arte e il restauratore, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1992 (per la scultura).
U. PAPPALARDO - R. CIARDIELLO, Mosaici greci e romani. Tappeti di pietra in età ellenistico-romana, Verona, Arsenale Editore, 2010 (per il mosaico).

Modalità di svolgimento

Il Modulo II del corso consisterà in una serie di lezioni frontali (36 ore) corredate da proiezioni e integrate da analisi di opere e manufatti antichi lapidei. Si intende inoltre organizzare esercitazioni e sopralluoghi presso musei e complessi monumentali al fine di illustrare le tematiche trattate nel corso.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni del corso è obbligatoria. Lo studente dovrà seguire almeno il 70% delle ore di lezione.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia di riferimento sarà fornità nel corso delle lezioni.

Obiettivi formativi

L’obiettivo fondamentale del corso d'Informatica Applicata ai Beni Culturali è quello di fornire allo studente una conoscenza dei sistemi hardware e software in generale, e nello specifico di quelli applicati nel campo della documentazione 2D e 3D dei Beni Culturali.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- conoscere i principi basa del funzionamento hardware e del software;
- conoscere i principi e le applicazioni delle tecniche di documentazione grafica vettoriale e raster;
- comprendere il significato e l'importanza della documentazione dei bei culturali;
- comprendere il funzionamento di software e strumenti elettronici usati nella riproduzione virtuale di beni culturali
- comprendere il significato dei risultati sperimentali ottenuti con le suddette tecniche

Scheda Docente

Programma del corso

l corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso

Testi adottati

Corso generale:
1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Obiettivi formativi

Il corso è stato organizzato con l’intento di formare gli studenti a svolgere e organizzare correttamente le diverse fasi del lavoro di conservazione e restauro dei dipinti murali. Durante l’attività si intende avvicinarli alla normale prassi lavorativa consistente nell’espletamento delle attività tipiche di un lavoro di restauro fornendo loro il giusto approccio, le conoscenze teoriche e pratiche e una corretta e chiara metodologia tecnico-operativa. Al termine del percorso avrà modo di approcciarsi all’opera con consapevolezza e autonomia.

Scheda Docente

Programma del corso


Il periodo di insegnamento, pur mantenendo costante la contemporaneità tra lezioni teoriche ed esperienza pratica, vorrebbe concentrare le lezioni frontali sulla tecnica esecutiva, le forme di degrado, le tecniche di intervento e le relative modalità di documentazione nella prima parte del corso (novembre-gennaio), per poi iniziare il lavoro sui frammenti di dipinti murali in laboratorio.
Nella seconda parte del corso (febbraio-maggio) si continuerà a lavorare sui frammenti di dipinti murali in laboratorio, concentrandosi sull’esecuzione degli interventi, compresa un’introduzione alle tecniche del ritocco e delle reintegrazioni pittoriche.
A conclusione del corso gli allievi verranno impegnati in un vero e proprio cantiere di restauro su dipinti murali in situ, della durata di un mese.
Durante il corso gli studenti verranno portati in visita a monumenti e a cantieri di restauro
Seconda fase - 150 ore (M.Gittins, V.Valentini)

Lezioni teoriche
• Approfondimenti su meccanismi di degrado e sistemi di prevenzione
• Approfondimenti su alcuni strategie e metodi di intervento

Esercitazioni metodologiche e pratiche:
Le esercitazioni metodologiche e pratiche avranno luogo nel laboratorio appositamente attrezzato dell’Università. Nel corso delle esercitazioni gli studenti dovranno sperimentare e mettere in pratica le nozioni teoriche precedentemente acquisite mettendo a punto tutto il ciclo di intervento: dallo studio del manufatto (ricerca di notizie storiche; notazione dei dati emersi dall'osservazione delle superfici tramite la redazione della documentazione grafica; valutazione dei risultati di indagini diagnostiche mirate) ai saggi per l’individuazione delle metodologie più idonee per l’intervento, alla realizzazione dell’intervento stesso.
Insieme alle esercitazioni sono previste delle lezioni di approfondimento su alcuni argomenti legati ai fattori di degrado dei dipinti murali, nonché su strategie e metodi di intervento.
In particolare, una parte del modulo sarà dedicato alle metodologie e alle pratiche dei sistemi di reintegrazione pittorica (ad esempio, l’abbassamento di tono, il tratteggio ecc.).
Oggetto di intervento sono frammenti di dipinti murali del ’400-’500 provenienti dall’antica città di Castro.
Il modulo si conclude con la stesura di una relazione dettagliata degli interventi eseguiti sui frammenti, compreso il contesto storico-artistico delle opere, una valutazione dello stato di conservazione e una descrizione ragionata degli interventi eseguiti.
Durante il modulo sarà data l’occasione di presentare il lavoro proprio ai colleghi, in contesti sia informali che formali, in modo da acquisire familiarità con il linguaggio tecnico corretto del campo.

Terza fase - 150 ore (V. Valentini)

Esercitazioni pratiche - cantiere
La parte pratica del corso si conclude con un cantiere didattico, della durata di un mese, sui dipinti murali del ’500 della Sala Riario di Palazzo Gallo a Bagnaia.
Gli allievi partecipano a tutte le fasi di lavoro, dagli studi documentari alla documentazione grafica e fotografica, dall’impostazione della metodologia di intervento a tutte le fasi del trattamento stesso su una parte del dipinto, che verranno portate a termine e concluse con la stesura di una relazione di intervento.

Modalità Esame

Nel corso delle esercitazioni pratiche e del cantiere agli studenti verranno richieste:
• piccole ricerche su temi afferenti ai materiali costitutivi o alle tecniche di restauro e conservazione, con
esposizioni orali, produzione di PowerPoint e schede sistematiche riassuntive dei risultati
• relazione scritte sui lavori compiuti
• esposizione orale dei lavori a loro affidati (prove orali in itinere)

Descrizione dei metodi di accertamento: nella determinazione della valutazione finale si terrà conto di diversi parametri:

- il livello di professionalità acquisito nel corso delle attività, ovvero la comprensione delle problematiche conservative che si osservano, la capacità di documentare adeguatamente in forma scritta, grafica e fotografica i vari fenomeni ed informazioni rilevate, la capacità di formulare corrette scelte operative, la capacità di motivare le scelte adottate, l’abilità manuale e la precisione nel realizzare le diverse operazioni di documentazione e restauro.

- le qualità lavorative come la capacità di organizzazione del proprio lavoro, la pulizia, l’efficace uso del tempo, la puntualità, la capacità di lavorare in gruppo, la attitudine a sviluppare le proprie conoscenze attraverso collegamenti interdisciplinari, ricerche bibliografiche ed approfondimenti.
La valutazione sarà espressa in sei livelli di giudizio:
ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente.

Testi adottati

Di base sono, ovviamente, le fonti storiche: Vitruvio, Plinio, Cenino Cennini, Vasari, ecc. in varie edizioni
AA.VV. Dimos Parte I Modulo I. Tecniche di esecuzione Materiali Costitutivi. ICR, 1978
AA.VV. Dimos Parte I Modulo II. Fattori di deterioramento. ICR, 1978
P. Mora, L. Mora, P. Philippot La Conservazione dei dipinti murali. (Rev. Bresciani). 2 ed. Editrice Compositori 2001
S. Rinaldi, Storia tecnica dell’arte. Materiali e metodi della pittura e della scultura (secc. V-XIX) Carocci editore, 2011
Materiali e tecniche della pittura murale del Quattrocento, Atti del convegno, ENEA, febbraio 2002
Bollettini ICR e OPD per gli argomenti di pertinenza.
Lo stato dell’arte atti dei Convegni IGIIC italiano
Kermes: La rivista di restauro

Modalità di svolgimento

I metodi di accertamento
L’accertamento della ricezione degli insegnamenti del corso avviene attraverso un costante monitoraggio durante le esercitazioni teoriche e pratiche e mettendo a confronto il giudizio raccolto dai diversi docenti su ogni studente lungo tutto il periodo.
Il giudizio, per semplicità espresso con livelli diversi (insufficiente, sufficiente, buono, ottimo, eccellente) si baserà, oltre che sulla capacità tecnica operativa, in linea di massima su diversi elementi quali:
Senso di responsabilità, Curiosità, Capacità di iniziativa, Capacità di elaborazione, Manualità, Livello di attenzione, Capacità di presentazione e proprietà di linguaggio.
Il risultato complessivo di tale giudizio verrà accertato e confermato o meno sulla base della relazione dei lavori a fine corso.

Modalità di frequenza

frequenza in laboratorio

Bibliografia

Di base sono, ovviamente, le fonti storiche: Vitruvio, Plinio, Cenino Cennini, Vasari, ecc. in varie edizioni
AA.VV. Dimos Parte I Modulo I. Tecniche di esecuzione Materiali Costitutivi. ICR, 1978
AA.VV. Dimos Parte I Modulo II. Fattori di deterioramento. ICR, 1978
P. Mora, L. Mora, P. Philippot La Conservazione dei dipinti murali. (Rev. Bresciani). 2 ed. Editrice Compositori 2001
S. Rinaldi, Storia tecnica dell’arte. Materiali e metodi della pittura e della scultura (secc. V-XIX) Carocci editore, 2011
Materiali e tecniche della pittura murale del Quattrocento, Atti del convegno, ENEA, febbraio 2002
Bollettini ICR e OPD per gli argomenti di pertinenza.
Lo stato dell’arte atti dei Convegni IGIIC italiano
Kermes: La rivista di restauro

Obiettivi formativi

Gli obiettivi del corso consistono nella comprensione dei maggiori processi geologici e geologico-tecnici finalizzati a capire come essi possano condizionare la conservazione ed il restauro dei beni culturali. Gli studenti saranno indirizzati verso la comprensione di come i diversi geomateriali utilizzati in ambito architettonico si formano e di come essi siano soggetti a diversi meccanismi di alterazione sulla base delle loro proprietà fisiche e chimiche. La comprensione di questi fenomeni verrà analizzata anche nell’ottica della salvaguardia dei beni culturali.

1)Conoscenze e capacità di comprensione
Al termine dell’attività formativa lo studente acquisirà conoscenze riguardo le principali proprietà geologiche, mineralogiche e geologico-tecniche di rocce e terreni quali materiali costituenti i diversi beni culturali. Lo studente saprà inoltre classificare le diverse tipologie di rocce e saprà comprendere i meccanismi di formazione ed alterazione.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Al termine dell’attività formativa lo studente dovrà dimostrare di essere in grado classificare e riconoscere le diverse tipologie di rocce e terreni; di conoscere le principali problematiche che possono condizionare la salvaguardia e fruizione di beni culturali anche inquadrandoli nel contesto geologico in cui si inseriscono.
3) Autonomia di giudizio
Lo studente attraverso le tematiche affrontate nel corso delle lezioni e durante le esercitazioni acquisirà autonomia di giudizio sulle modalità formazione e possibile alterazione dei geomateriali utilizzati nell’ambito dei beni culturali confrontandosi con diversi contesti e situazioni in cui si collocano i beni culturali e architettonici.
4) Abilità comunicative
Lo studente acquisirà un appropriato linguaggio tecnico sia durante la trasmissione delle nozioni teoriche sia durante le attività di esercitazione, in modo da poter dialogare con professionisti ed esperti impegnati nell’analisi, conservazione e restauro dei beni culturali. Le abilità comunicative saranno verificate durante le discussioni in aula e attraverso la prova d’esame.
5) Capacità di apprendere
Lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di analizzare dal punto di vista della composizione e possibile alterabilità i beni culturali inquadrandoli nei diversi ambiti territoriali anche in contesti differenti da quelli presi in considerazione durante il corso. Lo studente dovrà inoltre essere in grado di definire le caratteristiche geologiche e geologico-tecniche essenziali di una singola realtà territoriale utili per la conservazione e restauro dei beni culturali ed architettonici.

Scheda Docente

Programma del corso

Cenni sulla struttura Terra: la crosta, il mantello, il nucleo. La litosfera e l’astenosfera. Abbondanza e distribuzione degli elementi nella crosta terrestre.
Minerali come elementi costitutivi delle rocce: definizione e classificazione. Minerali amorfi e cristallini, morfologia e simmetria (sistemi, classi e gruppi spaziali); struttura atomica dei minerali; proprietà fisiche e chimiche dei più comuni minerali che formano le rocce; caratteristiche dei principali minerali: silicati, carbonati, solfati, solfuri, ossidi, alogenuri.
Il ciclo litogenetico.
Le rocce vulcaniche: composizione chimica e mineralogica dei magmi e meccanismi di consolidazione. Minerali comuni nelle rocce ignee; i principali tipi di rocce ignee: intrusive, effusive e filoniane. Il vulcanismo. Schemi classificativi delle rocce vulcaniche su base mineralogica e chimica.
Le rocce sedimentarie. Processi sedimentari: degradazione fisica e chimica, trasporto, sedimentazione e diagenesi. Caratteristiche delle principali classi di rocce sedimentarie: silicoclastiche; chimiche e biochimiche. Proprietà delle rocce sedimentarie. Principi della stratigrafia.
Le rocce metamorfiche. Processi e fattori del metamorfismo: temperatura, pressione e fase fluida. Grado di metamorfismo. Classificazione delle rocce metamorfiche su base tessiturale, strutturale e della composizione chimica.
I processi di alterazione delle rocce: i fattori di controllo dei processi di alterazione; alterazione chimica (idrolisi, dissoluzione, ossidazione), alterazione fisica ed erosione; i processi di alterazione ed il clima; le rocce residuali ed i depositi eluviali.
I principali materiali lapidei e loro classificazione.
Proprietà fisico-meccaniche delle rocce. Normative standard UNI e ISO, principali prove di laboratorio per la determinazione delle proprietà di rocce e terreni. Cenni sulle più comuni metodologie geofisiche applicate ai beni culturali.

Modalità Esame

La prova pratica consiste nel riconoscimento e caratterizzazione di un campione di roccia, tra quelli esaminati durante le esercitazioni (durata 1 h). La prova sarà valutata secondo il seguente grado: Insufficiente, Sufficiente, Buono, Ottimo. Si potrà sostenere la prova orale a seguito di una valutazione almeno pari a Sufficiente per la prova pratica.
La prova orale consisterà nella discussione degli argomenti trattati nelle lezioni frontali e nelle esercitazioni, verificando la capacità di applicare i concetti teorici, la capacità di analisi, di sintesi e di senso critico e di formulazione di giudizi, oltre che la padronanza di espressione. La prova orale avrà una durata di circa 30 minuti.
La valutazione si baserà sui risultati della prova pratica e della prova orale, attribuendo un punteggio in trentesimi secondo quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo.

Testi adottati

Scesi L., Papini M., Gattinoni P. (CEA 2014) - Principi di geologia applicata per ingegneria civile-ambientale e scienze della terra.
D'Argenio B., Innocenti F., Sassi F.P. (UTET 1994) - Introduzione allo studio delle rocce.
Grotzinger J.P., Jordan T.H. (Zanichelli 2020) – Capire la Terra.

Slides e materiale aggiuntivo fornito dal Docente durante il corso.

Modalità di svolgimento

Sono previsti 6 (48 ore) CFU di lezioni frontali e 2 CFU (16 ore) di esercitazioni pratiche (in laboratorio e in sito).

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria ma è fortemente raccomandata.

Bibliografia

Vedere Testi adottati.
Eventuali articoli scientifici utili all'approfondimento delle tematiche del corso.

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze storiche e materiali lasciate dall'uomo dalla più remota preistoria alla prima comparsa delle testimonianze scritte, oltre ad avere consapevolezza delle fonti documentarie archeologiche e del metodo storico. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri di testo aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in campo paletnologico.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dei processi evolutivi e delle testimonianze archeologiche lasciate dall'uomo dalla più remota preistoria al primo millennio a.C. in Europa e nel Vicino Oriente. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte nel campo dell’archeologia preistorica.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi per tutto il corso della preistoria. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia preistorica, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo: Lineamenti di preistoria e metodologia della ricerca.
Il modulo si articola in due parti. Nella prima parte del corso si affrontano temi di tipo metodologico. Ad una breve storia degli studi seguiranno tematiche che hanno per obiettivo quello di fornire una lettura critica delle fonti archeologiche. Quindi si tratteranno argomenti sui sistemi di organizzazione sociale delle società pre-protostoriche attraverso punti di vista etno-antropologici e si introdurranno temi su gli antichi sistemi di scambio economico. Verranno inoltre illustrate le tappe fondamentali dell’uomo: la sua evoluzione fisica, l’introduzione dell’economia produttiva, il processo di urbanizzazione, il ruolo della tecnologia e la nascita della religione.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Indicazione sui testi d’esame verranno forniti dal docente il primo giorno di lezione.

STORIA DEGLI STUDI
DANIEL G. 1968 – L’idea della preistoria, Sansoni editore, Firenze.
GUIDI A. 1988 - Storia della Paletnologia, Laterza, Bari. (Biografia di V.G. Childe)
GUIDI A. 2001 – La storia dell’archeologia preistorica italiana nel contesto europeo, in Archeologia teorica, Terrenato N. (ed.), All’insegna del Giglio, Firenze: 23-37.
PERONI R. 1992 - Preistoria e protostoria. La vicenda degli studi in Italia, in Le vie della preistoria, edizione Il Manifesto, Roma 1992: 9-70.

TESTI GENERALI
MANZI G. 2007 – L’evoluzione umana, il Mulino, Bologna.
KOZLOWSKI J.K., OTTE M. 1994 – Il Paleolitico superiore in Europa, in J. GUILAINE, S. SETTIS, Storia d’Europa. Preistoria e antichità, vol. 2°, tomo 1°, Einaudi, Torino: 29-102.
DI NOCERA G.M. 2022 - La rivoluzione neolitica e la nascita dell’urbanizzazione (8000-4000 a.C.), in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 24-54.
DI NOCERA G.M. 2022 - Vicino Oriente ed Egitto nel IV millennio, in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 56-79.
MANFREDINI A. 2006 – Il Neolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 267-314.
CAZZELLA A. 2006 – L’Eneolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 315-363.
BETTELLI M. 2006 - L’età del bronzo e la prima età del ferro in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. I, Salerno Editrice, Roma: 365-411.
SAHLINS M. 1963 - Sociologia dello scambio primitivo, in E. Grendi, (a cura di) L'antropologia economica, Torino: Einaudi, pp. 99-145.

Parte integrante al corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF delle singole lezioni. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia

Per una lettura di approfondimento:
-V. Gordon Childe 1960 - I frammenti del passato. Archeologia della preistoria, ed. Feltrinelli
-Renfrew C. 1987- L'Europa della preistoria, Laterza.

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo: Lineamenti di preistoria e metodologia della ricerca.
Il modulo si articola in due parti. Nella prima parte del corso si affrontano temi di tipo metodologico. Ad una breve storia degli studi seguiranno tematiche che hanno per obiettivo quello di fornire una lettura critica delle fonti archeologiche. Quindi si tratteranno argomenti sui sistemi di organizzazione sociale delle società pre-protostoriche attraverso punti di vista etno-antropologici e si introdurranno temi su gli antichi sistemi di scambio economico. Verranno inoltre illustrate le tappe fondamentali dell’uomo: la sua evoluzione fisica, l’introduzione dell’economia produttiva, il processo di urbanizzazione, il ruolo della tecnologia e la nascita della religione.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Indicazione sui testi d’esame verranno forniti dal docente il primo giorno di lezione.

STORIA DEGLI STUDI
DANIEL G. 1968 – L’idea della preistoria, Sansoni editore, Firenze.
GUIDI A. 1988 - Storia della Paletnologia, Laterza, Bari. (Biografia di V.G. Childe)
GUIDI A. 2001 – La storia dell’archeologia preistorica italiana nel contesto europeo, in Archeologia teorica, Terrenato N. (ed.), All’insegna del Giglio, Firenze: 23-37.
PERONI R. 1992 - Preistoria e protostoria. La vicenda degli studi in Italia, in Le vie della preistoria, edizione Il Manifesto, Roma 1992: 9-70.

TESTI GENERALI
MANZI G. 2007 – L’evoluzione umana, il Mulino, Bologna.
KOZLOWSKI J.K., OTTE M. 1994 – Il Paleolitico superiore in Europa, in J. GUILAINE, S. SETTIS, Storia d’Europa. Preistoria e antichità, vol. 2°, tomo 1°, Einaudi, Torino: 29-102.
DI NOCERA G.M. 2022 - La rivoluzione neolitica e la nascita dell’urbanizzazione (8000-4000 a.C.), in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 24-54.
DI NOCERA G.M. 2022 - Vicino Oriente ed Egitto nel IV millennio, in Il Vicino Oriente antico dalle origini ad Alessandro Magno, L. Milano (ed.), EncycloMedia Publishers, Milano: 56-79.
MANFREDINI A. 2006 – Il Neolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 267-314.
CAZZELLA A. 2006 – L’Eneolitico in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. 1, Salerno Editrice, Roma: 315-363.
BETTELLI M. 2006 - L’età del bronzo e la prima età del ferro in Europa, in Storia d’Europa e del Mediterraneo, vol. I, Salerno Editrice, Roma: 365-411.
SAHLINS M. 1963 - Sociologia dello scambio primitivo, in E. Grendi, (a cura di) L'antropologia economica, Torino: Einaudi, pp. 99-145.

Parte integrante al corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF delle singole lezioni. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia

Per una lettura di approfondimento:
-V. Gordon Childe 1960 - I frammenti del passato. Archeologia della preistoria, ed. Feltrinelli
-Renfrew C. 1987- L'Europa della preistoria, Laterza.

Obiettivi formativi

a) conoscenza della Storia dell'arte contemporanea dalla fine del XVIII secolo ai giorni nostri in connessione con il suo contesto storico-culturale e gli obiettivi generali del corso; b) Capacità di comprensione delle tematiche della Storia dell'arte contemporanea in connessione con le altre discipline del corso; c) valutazione autonoma delle problematiche specifiche della disciplina; d) abilità comunicative per scopi scientifici e divulgativi (orale, scritta, attraverso mezzi audiovisuali); e) capacità di apprendimento acquisendo strumenti per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

Scheda Docente

Programma del corso

Programma: il corso presenta un ciclo di lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea. Si prevedono, in particolare, lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea dall’impressionismo alle esperienze più’ recenti. Si forniscono, attraverso l'analisi di alcune figure e snodi basilari, dei contesti, dei testi fondativi, delle opere, le principali chiavi di lettura che consentono allo studente un adeguato avvicinamento alle problematiche dell’arte contemporanea, ai suoi concetti fondamentali, ai protagonisti, ai nuovi linguaggi, ai nuovi modelli ermeneutici implicati, alle nuove tecnologie.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi consigliati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio. Valutazione di 5 schede storico-critiche su altrettante opere di artisti scelte dallo studente, da elaborare seguendo il modello on-line (Moodle) e da consegnare almeno 15 giorni prima dell'esame

Testi adottati

Frequentanti
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (diverse edizioni)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Non frequentanti
Oltre ai testi sopra indicati, si richiede lo studio dei seguenti volumi:
1. M. De Micheli, Le avanguardie artistiche del ‘900, Feltrinelli (diverse edizioni)
2. E. Cristallini (a cura di), Avanguardie del dopoguerra 1945-1952, Lithos, 1999
Students in regular attendance
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (various editions)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Modalità di svolgimento

In coerenza con gli obiettivi formativi, oltre l’acquisizione delle conoscenze relative all’insegnamento Storia dell’arte contemporanea, si prevede l’acquisizione di competenze quali la capacità di utilizzare conoscenze e abilità sopra citate. A questo fine, oltre alle lezioni frontali, sono previste: esperienze didattiche sul campo e visite organizzate esterne (6-8 ore), attività in aula interattive (4 ore), discussione di teorie e casi (2-4 ore)

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

AA.VV., Arte e spazio pubblico, Silvana Editoriale, 2023
P. Ardenne, Un art contextuel. Création artistique en milieu urbain, en situation d'intervention, de partecipation, Flammarion, 2002
R. Barilli, Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005, Feltrinelli, 2006
N. Bourriaud, Arte relazionale, Postmedia Books, 2010
E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione. 1945-1955, Gangemi, 2017
E. Cristallini, Kepoi. Giardini d’artista nella Tuscia, Gangemi, 2005
E. Cristallini (a cura di), L’arte fuori dal museo. Saggi e interviste, Gangemi, 2008
E. Cristallini, A. Giancotti, F. Morgia, G. Marino, (a cura di), Paesaggi incompiuti, Aracne, 2020
P. D'Angelo, Filosofia del paesaggio, Quodlibet, 2010
M. Fabbri, A. Greco, L’arte nella città, Bollati Boringhieri, 1995
M. Fabbri, E. Cristallini, A. Greco. Gibellina. Nata dall'arte. Una città per una società estetica, Gangemi, 2005
V. Fagone, Art in Nature. Art works and environment, Mazzotta, 1996
H. Foster, Il ritorno del reale. L’avanguardia alla fine del Novecento, Postmedia Books, 2006
H. Foster, R. Krauss, Y-A. Bois, B. Buchloh, D. Joselit, Arte dal 1900, Zanichelli (diverse edizioni)
C. Garraud, L’artiste contemporain et la nature, Hazan, 2007
J. Kastner, Land Art e arte ambientale, Phaidon, 2004
M. Kwon, One Place after Another. Site-Specific Art and Locational Identity, The Mit Press, 2002
S. Lacy (a cura di), Mapping the Terrain. A New Genre of Public Art, Bay Press, 1995
G. Lista, Arte povera, Abscondita, 2014
M. G. Mancini, L’arte nello spazio pubblico. Una prospettiva critica, Plectica, 2011
P. Mania, R. Petrilli, E. Cristallini, Arte sui muri della città, Round Robin, 2017
M. Martella (a cura di), L’anima in giardino. Arti e poetiche del genius loci, Habitus, 2018
M. Miles, Art, Space and the City: Public Art and Urban Futures, Routledge, 1997
L. Perelli, Public Art. Interazione e progetto urbano, Franco Angeli, 2006
M. Perniola, L’arte espansa, Einaudi, 2015
J.- M. Poinsot, Quand l’oeuvre a lieu: l’art exposé et ses récits autorisés, Les presses du réel, 2008
F. Poli, Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza, 2014
F. Poli, F. Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea, Joan&Levi, 2016
D. Riout, L’arte del Ventesimo secolo, Einaudi (diverse edizioni)
G. Scardi, Paesaggio con figura. Arte, sfera pubblica e trasformazione sociale, Allemandi, 2011
A. Trimarco, L’arte e l’abitare, Editoriale Modo, 2001
M. Venturi Ferriolo, Paesaggi in movimento. Per un'estetica della trasformazione, DeriveApprodi, 2016

Scheda Docente

Programma del corso

Programma: il corso presenta un ciclo di lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea. Si prevedono, in particolare, lezioni propedeutiche volte a definire le linee guida della storia dell’arte contemporanea dall’impressionismo alle esperienze più’ recenti. Si forniscono, attraverso l'analisi di alcune figure e snodi basilari, dei contesti, dei testi fondativi, delle opere, le principali chiavi di lettura che consentono allo studente un adeguato avvicinamento alle problematiche dell’arte contemporanea, ai suoi concetti fondamentali, ai protagonisti, ai nuovi linguaggi, ai nuovi modelli ermeneutici implicati, alle nuove tecnologie.

Modalità Esame

Colloquio orale che permetta la verifica della conoscenza degli argomenti oggetto del corso (vedi testi consigliati), della capacità critica e di analisi dei fenomeni, della proprietà di linguaggio. Valutazione di 5 schede storico-critiche su altrettante opere di artisti scelte dallo studente, da elaborare seguendo il modello on-line (Moodle) e da consegnare almeno 15 giorni prima dell'esame

Testi adottati

Frequentanti
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (diverse edizioni)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Non frequentanti
Oltre ai testi sopra indicati, si richiede lo studio dei seguenti volumi:
1. M. De Micheli, Le avanguardie artistiche del ‘900, Feltrinelli (diverse edizioni)
2. E. Cristallini (a cura di), Avanguardie del dopoguerra 1945-1952, Lithos, 1999
Students in regular attendance
1. G.C. Argan, L’Arte Moderna 1770-1970. L’arte oltre il Duemila, Sansoni (various editions)
2. E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione 1945-1955, Gangemi, 2017

Modalità di svolgimento

In coerenza con gli obiettivi formativi, oltre l’acquisizione delle conoscenze relative all’insegnamento Storia dell’arte contemporanea, si prevede l’acquisizione di competenze quali la capacità di utilizzare conoscenze e abilità sopra citate. A questo fine, oltre alle lezioni frontali, sono previste: esperienze didattiche sul campo e visite organizzate esterne (6-8 ore), attività in aula interattive (4 ore), discussione di teorie e casi (2-4 ore)

Modalità di frequenza

Frequenza non obbligatoria

Bibliografia

AA.VV., Arte e spazio pubblico, Silvana Editoriale, 2023
P. Ardenne, Un art contextuel. Création artistique en milieu urbain, en situation d'intervention, de partecipation, Flammarion, 2002
R. Barilli, Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005, Feltrinelli, 2006
N. Bourriaud, Arte relazionale, Postmedia Books, 2010
E. Cristallini, Dialoghi tra arte e architettura negli anni della ricostruzione. 1945-1955, Gangemi, 2017
E. Cristallini, Kepoi. Giardini d’artista nella Tuscia, Gangemi, 2005
E. Cristallini (a cura di), L’arte fuori dal museo. Saggi e interviste, Gangemi, 2008
E. Cristallini, A. Giancotti, F. Morgia, G. Marino, (a cura di), Paesaggi incompiuti, Aracne, 2020
P. D'Angelo, Filosofia del paesaggio, Quodlibet, 2010
M. Fabbri, A. Greco, L’arte nella città, Bollati Boringhieri, 1995
M. Fabbri, E. Cristallini, A. Greco. Gibellina. Nata dall'arte. Una città per una società estetica, Gangemi, 2005
V. Fagone, Art in Nature. Art works and environment, Mazzotta, 1996
H. Foster, Il ritorno del reale. L’avanguardia alla fine del Novecento, Postmedia Books, 2006
H. Foster, R. Krauss, Y-A. Bois, B. Buchloh, D. Joselit, Arte dal 1900, Zanichelli (diverse edizioni)
C. Garraud, L’artiste contemporain et la nature, Hazan, 2007
J. Kastner, Land Art e arte ambientale, Phaidon, 2004
M. Kwon, One Place after Another. Site-Specific Art and Locational Identity, The Mit Press, 2002
S. Lacy (a cura di), Mapping the Terrain. A New Genre of Public Art, Bay Press, 1995
G. Lista, Arte povera, Abscondita, 2014
M. G. Mancini, L’arte nello spazio pubblico. Una prospettiva critica, Plectica, 2011
P. Mania, R. Petrilli, E. Cristallini, Arte sui muri della città, Round Robin, 2017
M. Martella (a cura di), L’anima in giardino. Arti e poetiche del genius loci, Habitus, 2018
M. Miles, Art, Space and the City: Public Art and Urban Futures, Routledge, 1997
L. Perelli, Public Art. Interazione e progetto urbano, Franco Angeli, 2006
M. Perniola, L’arte espansa, Einaudi, 2015
J.- M. Poinsot, Quand l’oeuvre a lieu: l’art exposé et ses récits autorisés, Les presses du réel, 2008
F. Poli, Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza, 2014
F. Poli, F. Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea, Joan&Levi, 2016
D. Riout, L’arte del Ventesimo secolo, Einaudi (diverse edizioni)
G. Scardi, Paesaggio con figura. Arte, sfera pubblica e trasformazione sociale, Allemandi, 2011
A. Trimarco, L’arte e l’abitare, Editoriale Modo, 2001
M. Venturi Ferriolo, Paesaggi in movimento. Per un'estetica della trasformazione, DeriveApprodi, 2016

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire strumenti metodologici di base per la comprensione dei diversi aspetti della civiltà etrusca. Alla fine del corso lo studente:
-avrà acquisito conoscenze generali riguardo alla storia, ala società, all'arte e all'artigianato degli Etruschi (1: conoscenza e capacità di comprensione);
-sarà in grado di cogliere e illustrare i nessi storico-culturali e cronologici tra i diversi fenomeni (2: conoscenza e capacità di comprensione applicate);
-sarà in grado valutare criticamente la documentazione archeologica, anche alla luce delle conoscenze storiche ed epigrafiche (3: autonomia di giudizio)
-saprà esprimersi in maniera coerente, con una terminologia appropriata (4: abilità comunicative);
-avrà acquisito un metodo di studio adeguato per un approfondimento di tipo magistrale (5: capacità di apprendere).

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso illustra lo sviluppo storico della civiltà etrusca dalla prima età del ferro alla romanizzazione.
Verranno presi in considerazione i principali aspetti dell’organizzazione della società, della produzione artistica e artigianale, dell’architettura e della religione degli Etruschi e i loro rapporti culturali e commerciali con gli altri popoli dell'Italia e del Mediterraneo antico.

Modalità Esame

Nell'esame lo studente dovrà dimostrare la capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica. Sarà considerata la capacità di riconoscere materiali archeologici mostrati in immagine, di inquadrarli dal punto di vista storico e storico-artistico, di stabilire collegamenti interdisciplinari.
La valutazione dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi del corso:
1) Possesso di conoscenze generali riguardo alla storia, alla società e all'arte degli Etruschi (1: conoscenza e capacità di comprensione);
2) Capacità di cogliere e illustrare i nessi storico-culturali e cronologici tra i diversi fenomeni (2: conoscenza e capacità di comprensione applicate);
3) Capacità di valutare criticamente la documentazione archeologica, anche alla luce delle conoscenze storiche ed epigrafiche e del collegamento con altre discipline (3: autonomia di giudizio)
4) Capacità di esprimersi in maniera coerente, con una terminologia appropriata alla materia (4: abilità comunicative);
5) Metodo di studio adeguato all’approfondimento di tipo magistrale (5: capacità di apprendere).

VALUTAZIONE DELL'ESAME
- Eccellente ( 30 / 30 e lode): lo studente dimostra di aver raggiunto in maniera eccellente tutti gli obiettivi formativi previsti e di saperli esporre in maniera critica e fluente.
- Molto buono (da 27 a 29): lo studente ha raggiunto in maniera soddisfacente i primi 4 requisiti previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Buono (da 24 a 26): lo studente ha raggiunto i primi tre obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Sufficiente (da 21 a 23): lo studente ha raggiunto i primi due obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato, con qualche inesattezza.
- Appena sufficiente (da 18 a 20): lo studente ha raggiunto solo il primo obiettivo del corso e si esprime in un linguaggio non del tutto adeguato, con errori.
- Insufficiente (mancato superamento dell'esame): saranno valutate negativamente le prove in cui lo studente dimostrerà di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi formativi previsti.

Il progresso nel raggiungimento degli obiettivi verrà verificato con una prova intermedia in forma di test scritto.

Testi adottati

Studenti frequentanti:

G. BARTOLONI (a cura di), Introduzione all'Etruscologia, Milano 2012;
M. CRISTOFANI, L'arte degli Etruschi. Produzione e consumo, Torino 1982.

Saranno considerati parte integrante del corso il materiale illustrativo fornito durante le lezioni e la ulteriore bibliografia che verrà indicata in relazione a singoli argomenti, che verranno resi disponibili su Moodle

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli sopra citati uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (36/40 ore), sono previste (8/12 ore)attività seminariali di approfondimento con presentazioni PPT programmate da parte degli studenti, visite didattiche a musei e siti archeologici (Museo di Villa Giulia a Roma, Museo Archeologico di Viterbo, Museo e necropoli di Tarquinia).
Gli studenti interessati potranno partecipare ad attività di laboratorio e tirocinio di ambito etruscologico, con acquisizione di CFU di tirocinio (laboratorio di disegno e schedatura di materiali archeologici; scavo archeologico nella necropoli di Monte Abatone a Cerveteri).

Modalità di frequenza

La frequenza è fortemente raccomandata.

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli in programma uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Bibliografia

M. Cristofani, Dizionario della Cviltà etrusca, Firenze, Giunti, 1985;

G. Colonna, Etrusca, Arte, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, Suppl. II, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1994, pp. 554-605

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso illustra lo sviluppo storico della civiltà etrusca dalla prima età del ferro alla romanizzazione.
Verranno presi in considerazione i principali aspetti dell’organizzazione della società, della produzione artistica e artigianale, dell’architettura e della religione degli Etruschi e i loro rapporti culturali e commerciali con gli altri popoli dell'Italia e del Mediterraneo antico.

Modalità Esame

Nell'esame lo studente dovrà dimostrare la capacità di organizzare una esposizione efficace degli argomenti trattati nel corso, usando la terminologia appropriata e dando prova di autonomia critica. Sarà considerata la capacità di riconoscere materiali archeologici mostrati in immagine, di inquadrarli dal punto di vista storico e storico-artistico, di stabilire collegamenti interdisciplinari.
La valutazione dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi del corso:
1) Possesso di conoscenze generali riguardo alla storia, alla società e all'arte degli Etruschi (1: conoscenza e capacità di comprensione);
2) Capacità di cogliere e illustrare i nessi storico-culturali e cronologici tra i diversi fenomeni (2: conoscenza e capacità di comprensione applicate);
3) Capacità di valutare criticamente la documentazione archeologica, anche alla luce delle conoscenze storiche ed epigrafiche e del collegamento con altre discipline (3: autonomia di giudizio)
4) Capacità di esprimersi in maniera coerente, con una terminologia appropriata alla materia (4: abilità comunicative);
5) Metodo di studio adeguato all’approfondimento di tipo magistrale (5: capacità di apprendere).

VALUTAZIONE DELL'ESAME
- Eccellente ( 30 / 30 e lode): lo studente dimostra di aver raggiunto in maniera eccellente tutti gli obiettivi formativi previsti e di saperli esporre in maniera critica e fluente.
- Molto buono (da 27 a 29): lo studente ha raggiunto in maniera soddisfacente i primi 4 requisiti previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Buono (da 24 a 26): lo studente ha raggiunto i primi tre obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato.
- Sufficiente (da 21 a 23): lo studente ha raggiunto i primi due obiettivi previsti e si esprime in un linguaggio adeguato, con qualche inesattezza.
- Appena sufficiente (da 18 a 20): lo studente ha raggiunto solo il primo obiettivo del corso e si esprime in un linguaggio non del tutto adeguato, con errori.
- Insufficiente (mancato superamento dell'esame): saranno valutate negativamente le prove in cui lo studente dimostrerà di non aver raggiunto nessuno degli obiettivi formativi previsti.

Il progresso nel raggiungimento degli obiettivi verrà verificato con una prova intermedia in forma di test scritto.

Testi adottati

Studenti frequentanti:

G. BARTOLONI (a cura di), Introduzione all'Etruscologia, Milano 2012;
M. CRISTOFANI, L'arte degli Etruschi. Produzione e consumo, Torino 1982.

Saranno considerati parte integrante del corso il materiale illustrativo fornito durante le lezioni e la ulteriore bibliografia che verrà indicata in relazione a singoli argomenti, che verranno resi disponibili su Moodle

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli sopra citati uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Modalità di svolgimento

Oltre alle lezioni frontali (36/40 ore), sono previste (8/12 ore)attività seminariali di approfondimento con presentazioni PPT programmate da parte degli studenti, visite didattiche a musei e siti archeologici (Museo di Villa Giulia a Roma, Museo Archeologico di Viterbo, Museo e necropoli di Tarquinia).
Gli studenti interessati potranno partecipare ad attività di laboratorio e tirocinio di ambito etruscologico, con acquisizione di CFU di tirocinio (laboratorio di disegno e schedatura di materiali archeologici; scavo archeologico nella necropoli di Monte Abatone a Cerveteri).

Modalità di frequenza

La frequenza è fortemente raccomandata.

Gli studenti che non frequenteranno il corso aggiungeranno a quelli in programma uno a scelta tra i seguenti volumi:

M. Cristofani, Gli Etruschi del mare, Milano, Longanesi 1983;
G. Bartoloni, Le società dell'Italia primitiva, Roma, Carocci 2003;
V. Bellelli, E. Benelli, Gli Etruschi, La scrittura, la lingua, la società, Rom, Carocci 2018

Bibliografia

M. Cristofani, Dizionario della Cviltà etrusca, Firenze, Giunti, 1985;

G. Colonna, Etrusca, Arte, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, Suppl. II, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1994, pp. 554-605

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire le conoscenze teoriche e storiche della fotografia nelle sue tappe fondamentali, dalle origini ottocentesche fino al ruolo assunto nella storia della cultura contemporanea. Verranno introdotti alcuni temi del dibattito teorico critico sulla fotografia, e sarà fatta un'analisi sui cambiamenti intervenuti nell'ultimo decennio, soprattutto a seguito dei social network.
Sarà altresì posta molta attenzione agli aspetti della fotografia come strumento di documentazione e registrazione della realtà visibile, in particolar modo nel suo rapporto
con i beni culturali e l'arte.
Durante le lezioni verranno fornite anche informazioni tecniche, come la composizione dell'inquadratura, l'illuminazione naturale ed artificiale, la restituzione dei colori, ecc.
Il corso ha come obiettivo quello di sviluppare nello studente la conoscenza delle principali fasi e protagonisti della storia della fotografia dalla sua nascita fino al Novecento, nonché la comprensione del rapporto che si sviluppa tra arte e fotografia. Lo studente riuscirà quindi a orientarsi cronologicamente e a distinguere le diverse produzioni artistiche fotografiche
Dal punto di vista pratico lo studente avrà a disposizione gli strumenti per realizzare una documentazione fotografia inerente i beni culturali attraverso le diverse fasi di realizzazione dell’immagine, con particolare attenzione alla gestione della luce

Obiettivi formativi

L'obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza e la capacità di comprensione dei principali metodi di indagine diagnostica e delle loro applicazioni nei beni culturali.
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito un'autonomia di giudizio in merito alle tecniche diagnostiche da utilizzare in ogni specifico caso di studio. L'obiettivo è anche quello di far si che lo studente comunichi abilmente le principali caratteristiche e applicazioni delle tecniche diagnostiche trattate nel corso.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative.

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali. Lo studente del corso LMR/02 dovrà dimostrare di aver compreso le potenzialità che offre la diagnostica nel campo della conservazione e di saper progettare un piano di indagini nel caso di un cantiere di restauro.



Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10.


Modalità di frequenza

La frequenza al corso di Diagnostica e Spettroscopia per i Beni Culturali è obbligatoria, come da regolamento del corso di laurea LMR/02.
Sono consentite assenze per un massimo di ore pari al 30% del totale.

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007.

Obiettivi formativi

Scopo del corso è fornire agli studenti le conoscenze specifiche relative ai processi di biodeterioramento prodotti da organismi animali sui materiali costitutivi dei Beni Culturali. Nell’ambito del corso, inoltre, verranno presi in considerazione i metodi diagnostici per la individuazione dei fenomeni di degrado biologico ed i metodi curativi e preventivi per il controllo dei biodeteriogeni animali.
RISULTATI ATTESI
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la conoscenza delle caratteristiche generali delle specie biodeteriogene animali, dei processi di degrado e dei metodi preventivi e curativi.
CONOSCENZA E CAPACITA' DI COMPRENSIONE APPLICATE: Applicare gli approcci metodologici preventivi e curativi a problemi specifici nell’ambito del biodeterioramento dei beni culturali.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Essere in grado di interpretare i problemi derivanti dall’attacco di specie biodeteriogene animali.
ABILITA’ COMUNICATIVE: Aver sviluppato la capacità di descrivere problematiche e approcci metodologici nell’ambito del biodeterioramento dei beni culturali utilizzando un appropriato linguaggio scientifico.
CAPACITÀ DI APPRENDERE: Essere in grado di apprendere autonomamente problematiche applicative riguardanti il biodeterioramento dei beni culturali.

Scheda Docente

Programma del corso

I rischi per i beni culturali. Conservazione preventiva. Interazioni tra organismi e beni culturali. Il biodeterioramento indoor e outdoor. Caratteristiche generali dei sistemi viventi. Il Regno animale. Classificazione, filogenesi e organizzazione degli animali. Concetto di specie e nomenclatura binomia. Posizione sistematica, biologia, etologia ed ecologia delle specie animali che agiscono come biodeteriogeni. Gli insetti: ruolo nel degrado dei materiali costitutivi i Beni Culturali. Il legno e gli insetti biodeteriogeni dei materiali lignei. Insetti biodeteriogeni della carta e dei materiali d’archivio. Insetti biodeteriogeni dei tessuti e dei pellami. Metodi per l’individuazione del degrado entomatico. Metodi preventivi e curativi. Le collezioni zoologiche come un bene culturale. Problemi di conservazione e di restauro delle collezioni zoologiche. Il degrado prodotto dai roditori e dai chirotteri, metodi di controllo. Il degrado prodotto dall’avifauna e metodi di controllo. La fauna acquatica coinvolta nel degrado dei manufatti sommersi: molluschi, anellidi, crostacei, poriferi, cnidari. Substrati di crescita e processi di degrado.
La microscopia per l’arte e la conservazione: indagini diagnostiche mediante tecniche di microscopia. Cenni sull’uso di tecniche di biologia molecolare per la diagnosi e la prevenzione del biodeterioramento dei beni culturali.

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite 2 verifiche intermedie (6 quesiti in 2 ore) e un colloquio orale. Le domande di carattere generale e specifico avranno lo scopo di valutare l’abilità di presentare gli argomenti utilizzando un linguaggio specifico. Nella determinazione del voto finale si terrà conto di diversi aspetti: il livello di conoscenza degli argomenti trattati (sufficiente, medio, completo, approfondito); la capacità di collegare tra loro i concetti acquisiti (sufficiente, buona, ottima); la capacità di analisi e di senso critico (sufficiente, buona, ottima), la padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).

Testi adottati

IInsetti e Restauro, E.Chiappini, G Liotta , M.C. Reguzzi, A Battini
ed. Calderini edagricole - 2001
Degrado biotico del legno, Michela Dalprà. Daniela Piazza Editore
Sugli infestanti e le infestazioni, Montanari, Ruschioni, Trematerra Gangemi Editore
Zoologia (Seconda ediziona) Casiraghi, de Eguileor, Cerrano, Puce. UTET
Il biodeterioramento dei Beni Culturali, Giuseppe Magaudda - Borgia Editore

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie e animazioni.

Modalità di frequenza

Frequenza obbligatoria: tre lezioni a settimana (8CFU= 64 ore)

Bibliografia

https://www.unitus.it/it/unitus/Studenti/articolo/moodle

Obiettivi formativi

Il corso è volto a fornire allo studente la metodologia tecnico-operativa da adottarsi nel restauro degli stucchi, attraverso l'acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche. Durante il percorso formativo lo studente, oltre all'apprendimento degli insegnamenti teorici, dovrà dimostrare di aver raggiunto elevate abilità manuali nell'affrontare le operazioni puntuali e precise che caratterizzano la sua futura professione di restauratore in questo specifico settore.
La finalità del corso è quella di fornire agli studenti una serie di informazioni e di esperienze che permettano loro di approcciarsi ad un'opera d'arte con consapevolezza e autonomia decisionale e con gli strumenti teorici e tecnici necessari alla comprensione dell'oggetto nei suoi aspetti materico e conservativo, al fine della formulazione di un progetto di intervento e della sua corretta esecuzione.
Nel periodo di insegnamento sono previste lezioni frontali, prove pratiche ed esercitazioni, visite a monumenti e cantieri di restauro che rivestano motivi di interesse nello specifico settore.

Scheda Docente

Programma del corso

Nel corso del I modulo verranno richieste:
• piccole ricerche su temi afferenti ai materiali costitutivi o alle tecniche di restauro e conservazione, con esposizioni orali, produzione di PowerPoint e schede sistematiche riassuntive dei risultati
• relazione scritte sui lavori compiuti
• esposizione orale dei lavori affidati

Modalità Esame

Nel corso del I modulo verranno richieste:
• piccole ricerche su temi afferenti ai materiali costitutivi o alle tecniche di restauro e conservazione, con esposizioni orali, produzione di PowerPoint e schede sistematiche riassuntive dei risultati
• relazione scritte sui lavori compiuti
• esposizione orale dei lavori affidati

Testi adottati

voce Stucco, in R. Bianchi Bandinelli, G. Becatti, G. Pugliese Carratelli (a cura di), Enciclopedia dell’Arte Antica (EAA), Istituto Enciclopedia Italiana, vol. VII, Roma 1966, pp. 524-533
A.A. V.V, Dimos, Tecniche di esecuzione e materiale costitutivi. Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici, stucchi, parte I – Modulo 1 – 1978, Parte Prima - Stucchi, Parte Seconda - Materiali Costitutivi, Istituto Centrale per il Restauro, Roma 1995
Segagni Malacart A., voce Stucco, in Enciclopedia dell’Arte Medievale (EAM), Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. XI, Roma 2000, pp. 1-18,
Pasquini L., Le decorazione a stucco in Italia fra tardo antico e alto medioevo, Longo Angelo editore, Ravenna 2002
Antolini P., Rassegna dei principali affioramenti di gesso in Italia. Atti dell’Accademia Roveretana Degli Agiati. B, Classe Di Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali, (1985). 24, 83–117.
Cabiale V., L'utilizzo del gesso nel mondo antico: alcuni esempi ed osservazioni, in "I solai di gesso. Giochi artistici d'ombre dal Monferrato", a cura di O.Musso, Roma-Bagnasco di Montafia (AT) 2011
Arcolao C., Le ricette del restauro. Malte, intonaci, stucchi dal XV al XIX secolo, Marsilio, Venezia, 1998
AMENDOLAGINE F., Le tecniche ed i materiali dello stucco forte nelle fonti dal Rinascimento alla modernità. e La tecnica dello stucco attraverso le fonti: tecnica d'esecuzione e caratterizzazione chimico-fisica dei materiali costitutivi. Famiglietti L.. in Biscontin G., Driussi G. (a cura di), Lo stucco. Cultura, tecnologia, conoscenza, in «Atti del Convegno di Studi, Bressanone 10-13 luglio 2001», Padova 2001 e
Aliverti L., Conoscenza delle pratiche costruttive storiche degli edifici in area lombarda: i manufatti in stucco, in V. Pracchi (a cura di), Pratiche costruttive storiche: manufatti in stucco e strutture lignee di copertura in edifici lombardi, Como 2008, pp. 20-91.
Folli L., R. Bugini, Le ricette degli stucchi in Italia settentrionale dal XV al XX secolo. Indagini scientifiche sui materiali.
Esposito D., Pietraie e “calcarari” a Roma: recupero dei materiali da costruzione fra medioevo ed età moderna., in História da Construção: os materiais, a cura di Arnaldo Sousa Melo e Maria Do Carmo Ribeiro, Braga, CITCEM-LAMOP, 2012, pp. 59-76.
Appolonia L., L’impiego del gesso: usi e metodi per la conoscenza, in Problemi Conservativi dei Manufatti dell’Ottocento, a cura di M.Fratelli ed E. Signorini, Il Prato 2008IICd, Lo Stato dell’arte, Napoli 8- 10 ottobre 2009, Nardini, 2009
Mazzè A., La decorazione murale: stucchi, affreschi, graffiti nella trattatistica : I sec. a.C.-XIX sec. Palermo, 1998 (751.73 MAZ 4699)
Mariani, Leganti: aerei e idraulici, Casa Editrice Ambrosiana, 1976
Moradei A., Il restauro delle opere in gesso: appunti da esperienze di laboratorio,” in Problemi Conservativi dei Manufatti dell’Ottocento, a cura di M.Fratelli ed E. Signorini, Il Prato 2008IICd, Lo Stato dell’arte, Napoli 8- 10 ottobre 2009, Nardini, 2009
D'Alessandro L., F. Persegati, Scultura e calchi in gesso: storia, tecnica e conservazione, Roma 1987 (Riello G 2016)
Zamperini A., Stucchi. Capolavori sconosciuti nella storia dell’arte, Vicenza 2012 (POLOUS 8245)
Casey C., Making Magnificence. Architects, Stuccatori and the Eighteenth-century Interior, Londra 2017.
Felici A., Jean G. (a cura di), Stucchi e stuccatori ticinesi tra XVI e XVII secolo. Studi e ricerche per la conservazione, Firenze 2020.
Zapletalová J., Swiss artists in Alpine passes...How artists travelled from the Lombard-Ticino lakes to Central Europe, in Quart, Olomouc 2020, pp. 3-16.
Fieni, Calci lombarde: produzione e mercati dal 1641 al 1805. All’insegna del Giglio,Firenze, 2000
Cavallo G., D. Biondelli, The Use of Magnesian Lime in Historical Mortars in TessinCanton, Switzerland: Microscopical Features and Microanalytical Evidences, Proceedings VII Congresso Associazione Italiana di Archeometria, 22-24 Febbraio,Modena, 2012, pp. 720-729
Jean G., L'impresa dei Silva di Morbio, 2019, Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento
Gavazzi Nizzola S., M.C Magni, Una traccia per Francesco Silva stuccatore ticinese, Arte Lombarda, 17 (37), 1972, pp. 86-95

Modalità di frequenza

obbligatoria in laboratorio

Bibliografia

voce Stucco, in R. Bianchi Bandinelli, G. Becatti, G. Pugliese Carratelli (a cura di), Enciclopedia dell’Arte Antica (EAA), Istituto Enciclopedia Italiana, vol. VII, Roma 1966, pp. 524-533
A.A. V.V, Dimos, Tecniche di esecuzione e materiale costitutivi. Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici, stucchi, parte I – Modulo 1 – 1978, Parte Prima - Stucchi, Parte Seconda - Materiali Costitutivi, Istituto Centrale per il Restauro, Roma 1995
Segagni Malacart A., voce Stucco, in Enciclopedia dell’Arte Medievale (EAM), Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. XI, Roma 2000, pp. 1-18,
Pasquini L., Le decorazione a stucco in Italia fra tardo antico e alto medioevo, Longo Angelo editore, Ravenna 2002
Antolini P., Rassegna dei principali affioramenti di gesso in Italia. Atti dell’Accademia Roveretana Degli Agiati. B, Classe Di Scienze Matematiche, Fisiche E Naturali, (1985). 24, 83–117.
Cabiale V., L'utilizzo del gesso nel mondo antico: alcuni esempi ed osservazioni, in "I solai di gesso. Giochi artistici d'ombre dal Monferrato", a cura di O.Musso, Roma-Bagnasco di Montafia (AT) 2011
Arcolao C., Le ricette del restauro. Malte, intonaci, stucchi dal XV al XIX secolo, Marsilio, Venezia, 1998
AMENDOLAGINE F., Le tecniche ed i materiali dello stucco forte nelle fonti dal Rinascimento alla modernità. e La tecnica dello stucco attraverso le fonti: tecnica d'esecuzione e caratterizzazione chimico-fisica dei materiali costitutivi. Famiglietti L.. in Biscontin G., Driussi G. (a cura di), Lo stucco. Cultura, tecnologia, conoscenza, in «Atti del Convegno di Studi, Bressanone 10-13 luglio 2001», Padova 2001 e
Aliverti L., Conoscenza delle pratiche costruttive storiche degli edifici in area lombarda: i manufatti in stucco, in V. Pracchi (a cura di), Pratiche costruttive storiche: manufatti in stucco e strutture lignee di copertura in edifici lombardi, Como 2008, pp. 20-91.
Folli L., R. Bugini, Le ricette degli stucchi in Italia settentrionale dal XV al XX secolo. Indagini scientifiche sui materiali.
Esposito D., Pietraie e “calcarari” a Roma: recupero dei materiali da costruzione fra medioevo ed età moderna., in História da Construção: os materiais, a cura di Arnaldo Sousa Melo e Maria Do Carmo Ribeiro, Braga, CITCEM-LAMOP, 2012, pp. 59-76.
Appolonia L., L’impiego del gesso: usi e metodi per la conoscenza, in Problemi Conservativi dei Manufatti dell’Ottocento, a cura di M.Fratelli ed E. Signorini, Il Prato 2008IICd, Lo Stato dell’arte, Napoli 8- 10 ottobre 2009, Nardini, 2009
Mazzè A., La decorazione murale: stucchi, affreschi, graffiti nella trattatistica : I sec. a.C.-XIX sec. Palermo, 1998 (751.73 MAZ 4699)
Mariani, Leganti: aerei e idraulici, Casa Editrice Ambrosiana, 1976
Moradei A., Il restauro delle opere in gesso: appunti da esperienze di laboratorio,” in Problemi Conservativi dei Manufatti dell’Ottocento, a cura di M.Fratelli ed E. Signorini, Il Prato 2008IICd, Lo Stato dell’arte, Napoli 8- 10 ottobre 2009, Nardini, 2009
D'Alessandro L., F. Persegati, Scultura e calchi in gesso: storia, tecnica e conservazione, Roma 1987 (Riello G 2016)
Zamperini A., Stucchi. Capolavori sconosciuti nella storia dell’arte, Vicenza 2012 (POLOUS 8245)
Casey C., Making Magnificence. Architects, Stuccatori and the Eighteenth-century Interior, Londra 2017.
Felici A., Jean G. (a cura di), Stucchi e stuccatori ticinesi tra XVI e XVII secolo. Studi e ricerche per la conservazione, Firenze 2020.
Zapletalová J., Swiss artists in Alpine passes...How artists travelled from the Lombard-Ticino lakes to Central Europe, in Quart, Olomouc 2020, pp. 3-16.
Fieni, Calci lombarde: produzione e mercati dal 1641 al 1805. All’insegna del Giglio,Firenze, 2000
Cavallo G., D. Biondelli, The Use of Magnesian Lime in Historical Mortars in TessinCanton, Switzerland: Microscopical Features and Microanalytical Evidences, Proceedings VII Congresso Associazione Italiana di Archeometria, 22-24 Febbraio,Modena, 2012, pp. 720-729
Jean G., L'impresa dei Silva di Morbio, 2019, Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento
Gavazzi Nizzola S., M.C Magni, Una traccia per Francesco Silva stuccatore ticinese, Arte Lombarda, 17 (37), 1972, pp. 86-95

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo sarà svolto nel mese di luglio, in un cantiere esterno su opere di rilevanza storico artistica, attinenti l'oggetto del corso di restauro stucchi. La presenza richiesta sarà dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 18:00 fino al raggiungimento delle 150 ore. Nel corso del cantiere verranno eseguite tutte le operazioni di restauro necessarie al completamento dell'intervento previsto dal progetto. Al termine ogni studente elaborerà una relazione riguardante i lavori svolti, corredata da documentazione grafica e fotografica.

Modalità Esame

- il livello di professionalità dimostrato nel corso delle attività di laboratorio (requisiti organizzativi e disciplinari: ordine/pulizia attrezzature e postazioni di lavoro, puntualità, presenza, capacità di interazione con il docente e di coordinamento e collaborazione con gli altri);
- l'abilità manuale dimostrata nell'affrontare le diverse attività della pratica operativa (attività finalizzate alla documentazione e interventi conservativi);
- il livello di comprensione e di assimilazione dei contenuti impartiti, dimostrata attraverso la precisione, la capacità di sintesi e completezza nell'espressione e nell'elaborazione critica degli argomenti, sia scritta che orale (proprietà di linguaggio nel riconoscimento e nella descrizione di materiali, tecniche di esecuzione, forme di alterazione, sistemi di intervento; capacità di effettuare ricerche bibliografiche e approfondimenti;
- capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari e di illustrare con cognizione di causale scelte operative messe in atto); questo livello sarà valutato sia attraverso verifiche intermedie che con l'elaborazione di una relazione finale.
La valutazione delle verifiche sarà espressa in sei livelli di giudizio:
ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente.

Testi adottati

Lorenza D'Alessandro, Scultura e calchi in gesso : storia, tecnica e conservazione. Roma : L'Erma di Bretschneider, 1987.

Modalità di svolgimento

Lo studente, singolarmente o a gruppi, munito delle attrezzature e dei materiali necessari, dovrà compiere, sotto la guida del docente, tutte le operazioni necessarie alla corretta esecuzione ed al completamento del restauro dell'opera assegnatagli. Queste generalmente prevedono la documentazione fotografica, la documentazioni grafiche, gli interventi di carattere conservativo e quelli di carattere estetico. Al termine dovrà redigere una dettagliata relazione dei lavori svolti, corredata da foto e grafici.

Modalità di frequenza

Il corso si svolge solitamente con frequenza di due giorni a settimana per i primi due moduli e cinque giorni a settimana per il cantiere didattico. L'orario è 9:00- 18:00, salvo variazioni dovute a motivi contingenti.

Bibliografia

M. Vitruvio Pollione, De Architectura
Gaio Plinio Secondo, Storia Naturale
Cennino Cennini, Il libro dell'arte
Giorgio Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori ed architettori
Paolo Mora, Laura Mora, Paul Philippot, La conservazione delle pitture murali
AA.VV. DIMOS - corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici e stucchi, ICR, Roma 1978
T. Turco, Il Gesso, Lavorazione, Trasformazione, Impieghi, Milano, 1961
A. Giuffredi, La Formatura, manuale delle tecniche di formatura e fonderia, Firenze, 2006
M. C. Laurenti, Il restauro dei calchi in gesso, in Archeologia classica n. 46,1994

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e nozioni di base sulla formazione, gestione e conservazione dell’archivio. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di libri di testo aggiornati, seminari interdisciplinari in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni dei temi relativi alle più recenti acquisizioni nel campo dell’archivistica generale.
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione del documento dal contesto tradizionale analogico a quello digitale. Scopo dell’insegnamento è quello di introdurre il tema degli archivi, analizzando la teoria archivistica riferita all’ordinamento, all’inventariazione e ai sistemi informativi archivistici. Scopo dell’insegnamento è che i partecipanti acquisiscano conoscenze archivistiche e organizzative e comprendano le regole base della formazione, gestione e conservazione degli archivi. Obiettivo formativo dell’insegnamento è quello di sviluppare conoscenze relative al: documento, forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una generale comprensione della evoluzione degli archivi dal contesto tradizionale analogico a quello digitale.
2 –Lo studente verrà introdotto al tema degli archivi, analizzando sistemi tecnologicamente avanzati di descrizione archivistica che si basano, a livello di organizzazione, su una solida teoria archivistica.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità per sviluppare conoscenze relative a: documento forme del documento, storia degli archivi, conservazione degli archivi, uso e valorizzazione dei fondi archivistici.
4 – Lo studente potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, sia oralmente che su testo scritto, tematiche relative agli archivi, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà in grado di valutare le diverse tipologie di archivio e muoversi all’interno di un archivio anche per finalità di ricerca storica.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona a conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

ll corso è organizzato in due parti, una teorica e una esercitazione in archivio che è parte integrante del corso stesso. La prima parte prima illustra i principi e le definizioni di base, la struttura dell’archivio e gli strumenti per la formazione dell’archivio; una seconda riguarda l’archivio storico con specifica attenzione alle attività necessarie alla sua fruizione. Con particolare riferimento alla prima parte il corso include i seguenti temi: problemi di terminologia, il concetto di documento archivistico, le tipologie documentarie, il sistema e le fasi di gestione dei documenti, la classificazione d’archivio, la registrazione dei documenti, il trasferimento dei documenti e la gestione dei depositi archivistici, la selezione, la natura e l’evoluzione dei sistema di gestione documentaria e della disciplina archivistica, le definizioni di archivio, la struttura degli archivi, la tipologia dei soggetti produttori, i principali riferimenti normativi, le regole per l'ordinamento e la descrizione in ambiente nazionale, lo sviluppo degli standard internazionali, l'applicazione dei principi generali della descrizione nei progetti di informatizzazione. La seconda parte riguarderà una esercitazione di schedatura di materiale d’archivio. A seguito dell'esercitazione, lo studente dovrà realizzare una tesina che presenterà all'esame.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale e una tesina scritta.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

G.Bonfiglio-Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi, Cleup, 2023
M.P. Donato, L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia, Editori Laterza, 2019
I. Zanni Rosiello, Gli archivi nella società contemporanea, Il Mulino, 2009
G. Nicolai, Il consorzio antitubercolare di Viterbo e le sue carte 1927-1975, Civita editoriale, 2020

Modalità di svolgimento

Il corso si compone di due parti: una prima teorica ed una esercitazione pratica di schedatura di materiale d'archivio

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa. Gli studenti impossibilitati a frequentare il corso dovranno concordare con il docente un programma alternativo.

Bibliografia

- Giorgetta Bonfiglio Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi. Temi e testi per la formazione archivistica di primo livello, Padova, Cleup 2007
- Maria Barbara Bertini, Che cos'e un archivio, Roma, Carocci, 2008
- Elio Lodolini, Archivistica. Principi e problemi. Milano, FrancoAngeli, 2008 (13e edizione)
- Patrizia Angelucci, Breve storia degli archivi e dell'archivistica, Perugia, Morlacchi, 2008
-Federico Valacchi, Diventare archivisti, editrice bibliografica, 2015
-Antonio Romiti, Archivistica generale. Primi elementi, Civita editoriale, 2020

Scheda Docente

Programma del corso

ll corso è organizzato in due parti, una teorica e una esercitazione in archivio che è parte integrante del corso stesso. La prima parte prima illustra i principi e le definizioni di base, la struttura dell’archivio e gli strumenti per la formazione dell’archivio; una seconda riguarda l’archivio storico con specifica attenzione alle attività necessarie alla sua fruizione. Con particolare riferimento alla prima parte il corso include i seguenti temi: problemi di terminologia, il concetto di documento archivistico, le tipologie documentarie, il sistema e le fasi di gestione dei documenti, la classificazione d’archivio, la registrazione dei documenti, il trasferimento dei documenti e la gestione dei depositi archivistici, la selezione, la natura e l’evoluzione dei sistema di gestione documentaria e della disciplina archivistica, le definizioni di archivio, la struttura degli archivi, la tipologia dei soggetti produttori, i principali riferimenti normativi, le regole per l'ordinamento e la descrizione in ambiente nazionale, lo sviluppo degli standard internazionali, l'applicazione dei principi generali della descrizione nei progetti di informatizzazione. La seconda parte riguarderà una esercitazione di schedatura di materiale d’archivio. A seguito dell'esercitazione, lo studente dovrà realizzare una tesina che presenterà all'esame.
Le diapositive delle singole lezioni in formato pdf verranno inviate periodicamente dal docente ai soli studenti frequentanti.
Gli studenti che non possono frequentare le lezioni sono invitati a contattare l'insegnante per un colloquio sul programma degli esami e per ricevere informazioni sui testi d’ esami e sui materiali didattici.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale e una tesina scritta.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

G.Bonfiglio-Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi, Cleup, 2023
M.P. Donato, L’archivio del mondo. Quando Napoleone confiscò la storia, Editori Laterza, 2019
I. Zanni Rosiello, Gli archivi nella società contemporanea, Il Mulino, 2009
G. Nicolai, Il consorzio antitubercolare di Viterbo e le sue carte 1927-1975, Civita editoriale, 2020

Modalità di svolgimento

Il corso si compone di due parti: una prima teorica ed una esercitazione pratica di schedatura di materiale d'archivio

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa. Gli studenti impossibilitati a frequentare il corso dovranno concordare con il docente un programma alternativo.

Bibliografia

- Giorgetta Bonfiglio Dosio, Primi passi nel mondo degli archivi. Temi e testi per la formazione archivistica di primo livello, Padova, Cleup 2007
- Maria Barbara Bertini, Che cos'e un archivio, Roma, Carocci, 2008
- Elio Lodolini, Archivistica. Principi e problemi. Milano, FrancoAngeli, 2008 (13e edizione)
- Patrizia Angelucci, Breve storia degli archivi e dell'archivistica, Perugia, Morlacchi, 2008
-Federico Valacchi, Diventare archivisti, editrice bibliografica, 2015
-Antonio Romiti, Archivistica generale. Primi elementi, Civita editoriale, 2020

Obiettivi formativi

Approfondimento dei contenuti del Codice dei beni culturali e del paesaggio e della legislazione vigente sulla struttura e le competenze attribuite in materia al Ministero dei beni culturali e agli enti territoriali autonomi.

Scheda Docente

Programma del corso

L'insegnamento offrirà agli studenti le nozioni base per la conoscenza delle norme di legge vigenti in materia di diritto dei beni culturali

Modalità Esame

Esame orale

Testi adottati

Crosetti - Vaiano, Beni culturali e paesaggistici, Giappichelli, Torino, 2023

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Libera scelta dello studente

Bibliografia

Nessuna specifica

Scheda Docente

Programma del corso

L'insegnamento offrirà agli studenti le nozioni base per la conoscenza delle norme di legge vigenti in materia di diritto dei beni culturali

Modalità Esame

Esame orale

Testi adottati

Crosetti - Vaiano, Beni culturali e paesaggistici, Giappichelli, Torino, 2023

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Libera scelta dello studente

Bibliografia

Nessuna specifica

Obiettivi formativi

sviluppo della capacità di giudizio e stimolo alla concettualizzazione

Obiettivi formativi

Il corso intende presentare la risorsa suolo quale elemento centrale nella vita dell'uomo consentendo la realizzazione della storia dell'umanità. Il corso pone l'attenzione sul tema della conservazione sia attiva che passiva nei confronti del suolo. Suolo da conservare in quanto risorsa indispensabile per la vita: azione da intraprendere anche utilizzando forme di comunicazione proprie delle scienze umane come l'arte in tutte le sue espressioni.
Per il ruolo attivo nei confronti della conservazione viene invece affrontato il ruolo del suolo nel contesto archeologico e la possibilità di approcciarsi alle metodologie proprie della scienza del suolo per acquisire informazioni utili nell'ambito delle indagini in siti archeologici.
L’indagine pedologica nella ricerca archeologica trova la sua applicazione nell’analisi dei processi pedogenetici che intensamente agiscono sulla superficie terrestre, cancellando o modificando progressivamente gli effetti diretti ed indiretti degli insediamenti umani o viceversa nell’analisi dei pedon sepolti per la comprensione dei fattori che hanno caratterizzato la pedogenesi nell’ambiente antico. L’obiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze di base della pedologia per poter dare le chiavi interpretative di quali processi naturali ed antropici possono aver caratterizzato l’ambiente antico la cui impronta è presente in suoli “sigillati” dalla sedimentazione naturale o da eruzioni vulcaniche nello studio.
In particolare il corso mira a:
1) aumentare la conoscenza del sistema suolo attraverso la comprensione delle sue funzioni e proprietà
2) aumentare la conoscenza delle possibili applicazioni delle scienze del suolo alle scienze archeologiche
3) acquisire la capacità di valutare la capacità di conservazione dei reperti archeologici alla luce delle proprietà di base del suolo
4) acquisire conoscenze del linguaggio e terminologia propri della scienza del suolo
5) migliorare la capacità di apprendimento e conoscenza del sistema suolo e delle sue funzioni anche attraverso lo strumento delle arti figurative

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico e etno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.

Modulo 2
La pedoarcheologica: la pedologia in contesti archeologici, genesi, proprietà e caratteristiche dei suoli del passato rispetto alla ricostruizione dell’ambiente con cui l’uomo ha interagito. Il pedon: definizione e caratteristiche. La pedogenesi: fattori e processi di formazione e sviluppo del suolo. Cenni sui sistemi di classificazione dei suoli. Le caratteristiche degli orizzonti pedogenetici e diagnostici. Il fattore antropico nella pedogenesi. Descrizione del profilo di un suolo. Le proprietà fisiche e chimiche del suolo modificato dall’attività antropica. Stratigrafia di dettaglio: possibili matrici. Metodologie di indagine: analisi micromorfologica e geochimica, datazione isotopica. Casi di studio relativi all’analisi di sequenze stratigrafiche in suoli sepolti di età compresa tra il Bronzo (talvolta l’Olocene iniziale) ed il tardo medioevo (complesso pedologico olocenico).

Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato dovrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Modulo 2
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole
Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise
Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali, video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo (lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali o a distanza
Attività di laboratorio (se consentita)
Visite didattiche
Seminari integrativi
Presentazioni tesine di approfondimento

Bibliografia

Materiale didattico fornito dai docenti e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole
Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1.
Posizione e ruolo del suolo nella società e cultura odierna. Centralità del suolo nella vita dell’uomo. Perché il suolo è patrimonio culturale? Il valore storico, estetico/artistico eetno/antropologico del suolo vengono discussi secondo la definizione fornite dal Codice dei Beni culturali. Suolo e arte: il suolo nelle diverse forme d'arte (pittura, installazioni, arti visive). Analisi critica della diversa attenzione da parte dell'artista nei confronti della risorsa suolo nel corso del tempo.
Funzioni del suolo (ecologiche e socio-economiche). Importanza del suolo in archeologia. Suolo e conservazione: ruolo attivo e passivo.
Suolo e archeologia - presentazione di casi di studio:
1) Caratterizzazione dei suoli di interesse archeologico: studio dei parametri di conservazione.
2) Analisi funzionale degli spazi di interesse archeologico per ricostruire il loro uso.

Modulo 2.
La pedoarcheologica: la pedologia in contesti archeologici, genesi, proprietà e caratteristiche dei suoli del passato rispetto alla ricostruizione dell’ambiente con cui l’uomo ha interagito. Il pedon: definizione e caratteristiche. La pedogenesi: fattori e processi di formazione e sviluppo del suolo. Cenni sui sistemi di classificazione dei suoli. Le caratteristiche degli orizzonti pedogenetici e diagnostici. Il fattore antropico nella pedogenesi. Descrizione del profilo di un suolo. Le proprietà fisiche e chimiche del suolo modificato dall’attività antropica. Stratigrafia di dettaglio: possibili matrici. Metodologie di indagine: analisi micromorfologica e geochimica, datazione isotopica. Casi di studio relativi all’analisi di sequenze stratigrafiche in suoli sepolti di età compresa tra il Bronzo (talvolta l’Olocene iniziale) ed il tardo medioevo (complesso pedologico olocenico).

Modalità Esame

L'accertamento orale si svolge con la discussione di tre argomenti di programma, di cui uno a scelta del candidato, che coprano i vari ambiti degli argomenti trattati.
Il candidato potrà esporre una presentazione PowerPoint di approfondimento su un argomento scelto, preventivamente concordato col docente, seguita da tre domande sul programma. Alla presentazione sarà attribuito un punteggio da 0 a 10 e a ciascuna delle risposte alle tre domande.
Si terrà conto del livello di conoscenza dei contenuti, della capacità di applicare i concetti teorici,della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della padronanza di espressione.

Testi adottati

Modulo 1
Il materiale didattico viene fornito dal docente e separato per curriculum
Soil and culture, 2010 – E.R. Landa, C. Feller – Springer (letture a scelta)
Modulo 2
Materiale delle lezioni fornito dal docente
Basi di Pedologia. Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini. Edagricole

Modalità di svolgimento

1. Lezioni frontali in aula, presentazioni (ppt) con illustrazioni grafiche, fotografie, oggetti tridimensionali virtuali,video, animazioni.
2. Esercitazioni di analisi chimico-fisiche del suolo presso il laboratorio di Chimica e Biochimica del Suolo(lab 213) Piano primo blocco A)
3. Escursione con analisi morfologica del profilo pedologico
4. Presentazione di una tesina di approfondimento a cura dello studente su un argomento di interesse.

Modalità di frequenza

Facoltativa

Bibliografia

Soil Science for Archeologists. Stewart Reed, Nathan Bailey, Oghenekome Onokpise
Edited by: Michael Russo and Virginia Horak

Obiettivi formativi

Il corso intende preparare lo studente ad affrontare il restauro del mosaico con capacità di diagnosi delle problematiche conservative, capacità di scelta tra le possibili soluzioni tecniche di intervento sia dal punto di vista conservativo che di presentazione estetica, e dimestichezza con le tecniche di documentazione e approfondimento delle tematiche proposte dall’intervento.
La pratica nelle diverse operazioni sarà in oltre finalizzata a migliorare l’abilità manuale dello studente, sempre necessaria nell’attività di restauro.
Il fine dell’esercitazione sarà anche quello di affinare le capacità progettuali ed organizzative degli studenti che dovranno sperimentare la gestione del cantiere nei suoi diversi aspetti.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso per il restauro del mosaico è condotto da due diverse docenti, Livia Alberti e Francesca Mariani, che hanno elaborato e condividono gli obbiettivi formativi, le modalità di svolgimento dell’insegnamento e le modalità di valutazione degli studenti. Le esercitazioni nei singoli moduli vengono invece preparati e condotti individualmente da una o l’altra docente.
Il corso intende preparare lo studente ad affrontare il restauro del mosaico con:
- capacità di diagnosi delle problematiche conservative,
- capacità di scelta tra le possibili soluzioni tecniche di intervento sia dal punto di vista conservativo che di presentazione estetica
- dimestichezza con le tecniche di documentazione,
- dimestichezza nell’approfondimento delle tematiche proposte dall’intervento.
Per raggiungere questo fine saranno effettuate lezioni per la conoscenza generale del campo del mosaico sia dal punto di vista storico artistico che da quello della tecnica di realizzazione di questo tipo di manufatti. Anche le diverse tecniche di intervento verranno illustrate in una prima fase in aula, in maniera da introdurre le specifiche tecniche e le motivazioni teoriche che sostengono le diverse fasi del restauro e preparare così lo studente alla complessità dell’intervento. Le lezioni frontali si serviranno della proiezione di immagini e di schemi riassuntivi organizzati in Power Points, verificando contestualmente il grado di comprensione di ogni studente attraverso scambi di domande e risposte a partire da entrambe le parti e approfondendo i vari argomenti con il dibattito in aula.
L’esercitazione pratica, attività centrale per il corso, sarà organizzata in maniera da affrontare le diverse tematiche proprie del restauro quali la pulitura, il consolidamento, la reintegrazione e la presentazione estetica soprattutto su mosaici ancora conservati in situ. La conoscenza sulla tecnica di esecuzione potrà essere inoltre approfondita attraverso la realizzazione individuale, ex novo, di un piccolo mosaico con la tecnica tradizionale antica. La pratica nelle diverse operazioni dell’intervento sarà anche finalizzata a migliorare l’abilità manuale dello studente, dal quale ci si aspetta alla fine del corso un operare consapevole, di precisione e pulizia, ad un alto livello qualitativo.
Le conoscenze teoriche acquisite con le lezioni e l’esperienza maturata con la pratica dovranno condurre lo studente alla capacità di effettuare scelte metodologiche e tecniche in autonomia.
Il fine dell’esercitazione sarà anche quello di affinare le capacità progettuali ed organizzative degli studenti che dovranno sperimentare la gestione del cantiere nei suoi diversi aspetti.
La verifica della loro capacità di apprendimento e di elaborazione delle nozioni acquisite ed anche la loro sicurezza e proprietà di linguaggio avverrà durante lo svolgimento dei diversi moduli, quando agli studenti verrà chiesto di spiegare e motivare il loro operato. La valutazione verrà anche effettuata con prove scritte che prevedono al meno la relazione tecnica completa di un intervento di restauro effettuato durante l’anno e con una prova orale durante la quale lo studente illustrerà a mezzo Power Point uno dei cantieri svolti o una particolare tematica emersa durante l’anno.

Primo modulo, 150 ore
Il primo modulo avrà inizio con un breve periodo di introduzione da tenersi nel laboratorio dell'Università della Tuscia e sarà seguito dall’esercitazione pratica che verrà svolta sui mosaici cosmateschi della ex chiesa di San Domenico a Narni (TR).
In laboratorio, con il supporto visivo della proiezione in Power Point, si affronteranno i principali temi legati al mosaico antico ed al suo restauro quali: la tecnica di esecuzione, i materiali costitutivi, le tipologie del mosaico antico ed i metodi di costruzione dei motivi decorativi del tessellato. Anche le principali cause del degrado e gli interventi di manutenzione e di restauro effettuati in passato saranno oggetto di lezioni specifiche.
Questo bagaglio di conoscenze, che verrà verificato nella discussione in classe durante le lezioni e sarà più volte ripreso nel corso dell’anno accademico relativamente ai diversi casi che si affronteranno, porterà gli studenti a cimentarsi in maniera cosciente e circostanziata durante le esercitazioni pratiche che si svolgeranno nei diversi cantieri.
L’organizzazione del cantiere, e quindi anche la compilazione dell’elenco dell’attrezzatura e dei materiali necessari a svolgere l’intervento, verrà effettuato assieme agli studenti che cominceranno così ad esercitarsi sull'aspetto della progettazione e della programmazione dei lavori.
Il cantiere didattico sarà svolto per questo primo modulo del 2024 sul pavimento con mosaico cosmatesco della navata laterale destra della Chiesa di San Domenico a Narni. Il mosaico, oltre ad aver probabilmente subito un trasporto in tempi piuttosto remoti, presenta l’evidenza di molti interventi integrativi e manutentivi che ne fanno un oggetto particolarmente interessante per lo studio ed il riconoscimento delle vicende conservative di un’opera, oltre ad essere un ottimo caso per studiare lo stato di conservazione e comprendere le cause di degrado.
L'esercitazione avrà inizio con lo studio dei marmi, delle pietre e delle terrecotte utilizzati per costruire il tessellato e quindi il riconoscimento e catalogazione dei diversi litotipi presenti. La diretta osservazione porterà inoltre al rilevamento ed alla documentazione dello stato di conservazione del mosaico sia dal punto di vista strutturale che della condizione delle superfici. Si procederà quindi con la stabilizzazione del tessellato nei punti di maggiore fragilità, tenendo conto della fruizione di questa opera all’interno di un ambiente particolarmente frequentato. Durante le attività in cantiere si discuteranno le motivazioni della metodologia di intervento adottata e le possibili soluzioni per la protezione di questo mosaico.
Durante il modulo verrà infine programmata una visita ad una o più chiese con mosaici cosmateschi nella zona dell’Alto Lazio e dell’Umbria per confronti ed approfondimenti sulla tecnica e la storia del mosaico cosmatesco.

Secondo modulo, 150 ore
Il secondo modulo sarà tenuto dalla Dott.ssa Francesca Mariani sulle tematiche del restauro del mosaico antico conservato in situ nel sito archeologico (vedi le schede di insegnamento della Dott.ssa Mariani).

Terzo modulo, 150 ore
L’esercitazione del terzo modulo si svolgerà probabilmente sui mosaici parietali in pasta vitrea della Tomba di Biagio Biagetti a Porto Recanati. Questi mosaici di epoca moderna, situati per buona parte all’aperto, potranno essere l’occasione per affrontare nuove problematiche conservative legate ai materiali utilizzati in origine ed alle condizioni di esposizione. Per le caratteristiche formali della sua tessitura, quale opera dell’inizio del novecento, potrà essere anche occasione di nuove osservazioni e studi sulla costruzione del tessellato e sulla sua tecnica esecutiva in genere.
L’esercitazione prevede operazioni quali la pulitura, il consolidamento delle malte di supporto e di allettamento, il riallettamento delle tessere mobili e l’integrazione delle lacune.
Il modulo comprenderà inoltre alcune lezioni frontali sul mosaico parietale bizantino per quanto riguarda la tecnica di esecuzione, il degrado e la metodologia di intervento.


Modalità Esame

La prova scritta di accertamento, che consiste nella stesura della relazione tecnica su uno dei restauri realizzati durante il corso, servirà a conoscere il livello di professionalità acquisito dallo studente. Saranno infatti valutati parametri quali la comprensione delle problematiche conservative osservate, la capacità di documentare adeguatamente in forma scritta, grafica e fotografica i vari fenomeni e le informazioni rilevate, la capacità di formulare e motivare corrette scelte operative e l’attitudine a sviluppare le proprie conoscenze attraverso collegamenti interdisciplinari, ricerche bibliografiche ed approfondimenti. La capacità di descrivere correttamente ed in maniera chiara in forma scritta i diversi aspetti del lavoro sarà anche parte del giudizio.
La prova orale, nella forma della presentazione di un Power Point che illustra i vari aspetti di un ulteriore intervento di restauro svolto durante la formazione, servirà a valutare la capacità di espressione e la proprietà di linguaggio dello studente relativamente a temi inerenti la conservazione ed il lavoro svolto.
Durante l’esercitazione pratica verranno in oltre valutate qualità lavorative quali l’abilità manuale, la pulizia e la precisione del lavoro, le capacità organizzative e l’uso efficace del tempo.
La valutazione sarà espressa in sei livelli di giudizio:
ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente.

Testi adottati

Nessun testo sul restauro del mosaico è adottato come testo del corso. Per i vari argomenti che trattano i diversi aspetti della conservazione di questo manufatto, sia antico che moderno, pavimentale o parietale, si fa riferimento alla bibliografia che segue.

- Voce "Mosaico", Enciclopedia dell'Arte Antica Treccani (D. Levi, 1963)
- Voce "Mosaico", Enciclopedia Arte Medievale Treccani (B. Finster, 1997)
- Marco Vitruvio Pollione, pubblicato da Carlo Amati (1829), vol. 1, Dell’architettura, Libro II, Italian ed. Books. I-XII. www.archive.org.
- Plinio il Vecchio, Historia Naturalis, trad. Eichholz D.E. (1949-54), Harvard University Press
http://www.masseiana.org/pliny.htm
- AA.VV. DIMOS – Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici e stucchi; ICR, Roma 1978
- Manuela Farneti, Glossario tecnico storico del mosaico; Longo Ed. Ravenna 1993
- C. Maltese, Le tecniche artistiche, Azzate (VA),1973
- Pappalardo U., Ciardiello R., Pedicini L. (foto), Mosaici greci e romani, Tappeti di pietra in età ellenistica e romana; Arsenale Editrice 2010
- VLAD BORRELLI L., Musivaria. Mosaico e opus sectile in età antica: storia, tecniche, conservazione, Roma, 2016.
- AA.VV., Mosaici medievali a Roma attraverso il restauro dell’ICR, 1991-2004, a cura di M. Andaloro e C. D’Angelo, Gangemi Editore, Roma, 2017.
- AA.VV. Mosaici a S. Vitale e altri restauri, Il restauro in situ di mosaici parietali, Atti del convegno Nazionale sul restauro in situ di mosaici parietali, Ravenna 1-3 ottobre 1990; Longo Ed. Ravenna 1992
- AA.VV. Atti delle Conferenze del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Mosaici (ICCM), 15 volumi da 1977 a 2022
https://www.getty.edu/conservation/publications_resources/teaching/mosaics_conservation.html
- AA.VV., Mosaics in Situ: An Overview of Literature on Conservation of Mosaics In Situ. A cura di Thomas Roby e Martha Demas, Edizione The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 2013
- Torraca, G., Lezioni di scienza e tecnologia dei materiali per il restauro dei monumenti, Scuola di Specializzazione per il Restauro dei Monumenti, Università La Sapienza, Roma, 2002.
- Verità M., Technology and deterioration of vitreous mosaic tesserae, Reviews in Conservation, 1 (2000), pp.65-76.
- Pajares-Ayuela P., Cosmatesque Ornament, Flat polychrome geometric patterns in architecture, translation by Maria Fleming Alvarez, 2002, Thames & Hudson, Londra. ISBN 05000-51075-X
- Severino N., I Cosmati in Umbria, Le opere cosmatesche in Umbria al tempo delle recuperationes di Innocenzo III, 1198-1216, ilmiolibro.it, Cassino, 2015.
https://www.academia.edu/39870606/I_COSMATI_IN_UMBRIA_Le_opere_cosmatesche_in_Umbria_al_tempo_delle_recuperationes_di_Innocenzo_III_1198_1216
- Jackson M., Deocampo D., Marra F., Scheetz B. (2010), Mid-Pleistocene Pozzolanic Volcanic Ash in Ancient
Roman Concretes, in “Geoarchaeology. An International Journal”, Vol. 25, Issue 1
- Alberti L., Bourguignon E., Carbonara E., Roby T., Escobar J.S., (2013). Illustrated Glossary: Technician Training for the Maintenance of In Situ Mosaics. Los Angeles; Tunis: Getty Conservation Institute; Institut National du Patrimoine de Tunisie.
http://hdl.handle.net/10020/gci_pubs/glossaire_english
- Malathy R., (2023), Lime based concrete and mortar enhanced with pozzolanic materials –State of art, in Construction and Building Materials, Vol. 390
- Giuliani, Cairoli F. (1990), Edilizia nell’antichità, Roma
- Mariani F., Savoia A.S., Caliano G. (2020), An innovative method for in situ monitoring of the detachments in architectural coverings of ancient structures, J. Cult. Herit., n. 42, pp. 139–146
https://doi.org/10.1016/j.culher.2019.07.013
- NORMAL 23/86. Terminologia tecnica: Definizione e descrizione delle malte. Descrive le malte utilizzate per la decorazione; offre definizioni di malte basate su caratteristiche, funzioni e proprietà. Lo scopo delle norme è quello di unificare la terminologia tecnica in uso. Sono discusse anche le tecniche di esecuzione e di applicazione.


Modalità di svolgimento

Il percorso formativo sarà basato in gran parte sulla esercitazione pratica che verrà però intervallata da discussioni ed approfondimenti sulle varie tematiche che si affronteranno durante lo svolgimento dell’intervento di restauro.
Nel periodo di insegnamento, oltre alle attività pratiche di cantiere o di laboratorio, sono previste lezioni frontali e visite a monumenti e musei che rivestono un interesse specifico per la materia di studio.

Modalità di frequenza

La frequenza è considerata obbligatoria al netto delle assenze motivate, nella misura prevista dal regolamento dell'Ateneo. Trattandosi principalmente di esercitazioni pratiche, sarà infatti importante che ogni singolo studente sperimenti personalmente le varie operazioni previste dalla metodologia di intervento e che seguano il suo svolgimento dall'inizio alla fine.

Bibliografia

- Voce "Mosaico", Enciclopedia dell'Arte Antica Treccani (D. Levi, 1963)
- Voce "Mosaico", Enciclopedia Arte Medievale Treccani (B. Finster, 1997)
- Marco Vitruvio Pollione, pubblicato da Carlo Amati (1829), vol. 1, Dell’architettura, Libro II, Italian ed. Books. I-XII. www.archive.org.
- Plinio il Vecchio, Historia Naturalis, trad. Eichholz D.E. (1949-54), Harvard University Press
http://www.masseiana.org/pliny.htm
- AA.VV. DIMOS – Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici e stucchi; ICR, Roma 1978
- Manuela Farneti, Glossario tecnico storico del mosaico; Longo Ed. Ravenna 1993
- C. Maltese, Le tecniche artistiche, Azzate (VA),1973
- Pappalardo U., Ciardiello R., Pedicini L. (foto), Mosaici greci e romani, Tappeti di pietra in età ellenistica e romana; Arsenale Editrice 2010
- VLAD BORRELLI L., Musivaria. Mosaico e opus sectile in età antica: storia, tecniche, conservazione, Roma, 2016.
- AA.VV., Mosaici medievali a Roma attraverso il restauro dell’ICR, 1991-2004, a cura di M. Andaloro e C. D’Angelo, Gangemi Editore, Roma, 2017.
- AA.VV. Mosaici a S. Vitale e altri restauri, Il restauro in situ di mosaici parietali, Atti del convegno Nazionale sul restauro in situ di mosaici parietali, Ravenna 1-3 ottobre 1990; Longo Ed. Ravenna 1992
- AA.VV. Atti delle Conferenze del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Mosaici (ICCM), 15 volumi da 1977 a 2022
https://www.getty.edu/conservation/publications_resources/teaching/mosaics_conservation.html
- AA.VV., Mosaics in Situ: An Overview of Literature on Conservation of Mosaics In Situ. A cura di Thomas Roby e Martha Demas, Edizione The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 2013
- Torraca, G., Lezioni di scienza e tecnologia dei materiali per il restauro dei monumenti, Scuola di Specializzazione per il Restauro dei Monumenti, Università La Sapienza, Roma, 2002.
- Verità M., Technology and deterioration of vitreous mosaic tesserae, Reviews in Conservation, 1 (2000), pp.65-76.
- Pajares-Ayuela P., Cosmatesque Ornament, Flat polychrome geometric patterns in architecture, translation by Maria Fleming Alvarez, 2002, Thames & Hudson, Londra. ISBN 05000-51075-X
- Severino N., I Cosmati in Umbria, Le opere cosmatesche in Umbria al tempo delle recuperationes di Innocenzo III, 1198-1216, ilmiolibro.it, Cassino, 2015.
https://www.academia.edu/39870606/I_COSMATI_IN_UMBRIA_Le_opere_cosmatesche_in_Umbria_al_tempo_delle_recuperationes_di_Innocenzo_III_1198_1216
- Jackson M., Deocampo D., Marra F., Scheetz B. (2010), Mid-Pleistocene Pozzolanic Volcanic Ash in Ancient
Roman Concretes, in “Geoarchaeology. An International Journal”, Vol. 25, Issue 1
- Alberti L., Bourguignon E., Carbonara E., Roby T., Escobar J.S., (2013). Illustrated Glossary: Technician Training for the Maintenance of In Situ Mosaics. Los Angeles; Tunis: Getty Conservation Institute; Institut National du Patrimoine de Tunisie.
http://hdl.handle.net/10020/gci_pubs/glossaire_english
- Malathy R., (2023), Lime based concrete and mortar enhanced with pozzolanic materials –State of art, in Construction and Building Materials, Vol. 390
- Giuliani, Cairoli F. (1990), Edilizia nell’antichità, Roma
- Mariani F., Savoia A.S., Caliano G. (2020), An innovative method for in situ monitoring of the detachments in architectural coverings of ancient structures, J. Cult. Herit., n. 42, pp. 139–146
https://doi.org/10.1016/j.culher.2019.07.013
- NORMAL 23/86. Terminologia tecnica: Definizione e descrizione delle malte. Descrive le malte utilizzate per la decorazione; offre definizioni di malte basate su caratteristiche, funzioni e proprietà. Lo scopo delle norme è quello di unificare la terminologia tecnica in uso. Sono discusse anche le tecniche di esecuzione e di applicazione.

Scheda Docente

Programma del corso

Il secondo modulo avrà inizio con la partecipazione, come uditori, alle giornate di studio sul tema del "Trattamento della lacuna: principi, metodologie del restauro e attualità della teoria di Cesare Brandi" che avranno luogo presso il Parco archeologico di Ostia antica. Oggetto dello studio è il trattamento della lacuna nel restauro e come viene affrontato su manufatti in aree archeologiche, in particolare al trattamento della lacuna nel mosaico, ai quali sono dedicate singoli interventi di approfondimento. Le tematiche affrontate saranno discusse con la docente durante lo svolgimento del corso, di fronte a esempi pratici.
Saranno parte integrante del corso i sopralluoghi e le visite didattiche a musei, cantieri e parchi archeologici, in particolare al museo della Centrale Montemartini, ove sono esposti molteplici esempi di mosaici eseguiti con differenti tecniche; al cantiere presso la basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio a Roma, per apprezzare la tecnica del micromosaico; al Parco Archeologico del Palatino e al Parco Archeologico dell’Appia Antica, per osservare trattamenti di stabilizzazione, rinforzo e restauro di murature, intonaci e mosaici.
Seguirà il periodo di esercitazione pratica che verrà svolta sul mosaico pavimentale bicromo, in opus tessellatum, del Ninfeo Centrale della villa romana del Parco dell’Acqua Claudia, ad Anguillara Sabazia (RM).
Si partirà dall’allestimento del luogo di lavoro, avendo cura di osservare le indicazioni sulla sicurezza del lavoro. Saranno trattati gli aspetti organizzativi e gestionali di un intervento conservativo e di restauro e quelli tecnici.
Con l’obiettivo della conservazione di un insieme, si affronteranno i principali temi legati alla compresenza, in ambito del parco, tra la natura e le strutture antiche, che spesso si trovano in stato ruderale. Si comprenderà che le superfici in mosaico e le strutture circostanti, oggetto di studio e intervento durante il secondo modulo del corso, sono sottoposte all’azione di agenti di degrado non direttamente controllabili. Per questo, saranno presentate e discusse teorie e proposte operative per la mitigazione delle cause di degrado in ambienti naturalistici.
Si svilupperà la sensibilità per l’applicazione del metodo del minimo intervento con efficacia.
Nella pratica conservativa, si opererà la stabilizzazione degli apparati musivi, degli strati preparatori, senza
trascurare le strutture circostanti, il riposizionamento e la ricomposizione dei bordi delle lacune, a partire
dalle necessità conservative.

Si affronterà il problema della rimozione degli interventi precedenti se non più funzionali alla
conservazione; si dovrà eseguire la reintegrazione delle lacune di tessuto musivo e degli strati preparatori, con attenzione alla presentazione estetica volta alla fruizione.

Modalità Esame

La prova scritta di accertamento, che consiste nella stesura della relazione tecnica su uno dei restauri realizzati durante il corso, servirà a conoscere il livello di professionalità acquisito dallo studente. Saranno infatti valutati parametri quali la comprensione delle problematiche conservative osservate, la capacità di documentare adeguatamente in forma scritta, grafica e fotografica i vari fenomeni e le informazioni rilevate, la capacità di formulare e motivare corrette scelte operative e l’attitudine a sviluppare le proprie conoscenze attraverso collegamenti interdisciplinari, ricerche bibliografiche ed approfondimenti. La capacità di descrivere correttamente ed in maniera chiara in forma scritta i diversi aspetti del lavoro sarà anche parte del giudizio.
La prova orale, nella forma della presentazione di un Power Point che illustra i vari aspetti di un ulteriore intervento di restauro svolto durante la formazione, servirà a valutare la capacità di espressione e la proprietà di linguaggio dello studente relativamente a temi inerenti la conservazione ed il lavoro svolto.
Durante l’esercitazione pratica verranno in oltre valutate qualità lavorative quali l’abilità manuale, la pulizia e la precisione del lavoro, le capacità organizzative e l’uso efficace del tempo.
La valutazione sarà espressa in sei livelli di giudizio:
ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente.

Testi adottati

Nessun testo sul restauro del mosaico è adottato come testo del corso. Per i vari argomenti che trattano i diversi aspetti della conservazione di questo manufatto, sia antico che moderno, pavimentale o parietale, si fa riferimento alla bibliografia che segue.

Modalità di svolgimento

Il percorso formativo sarà basato in gran parte sulla esercitazione pratica che verrà però intervallata da discussioni ed approfondimenti sulle varie tematiche che si affronteranno durante lo svolgimento dell’intervento di restauro.
Nel periodo di insegnamento, oltre alle attività pratiche di cantiere o di laboratorio, sono previste lezioni frontali e visite a monumenti e musei che rivestono un interesse specifico per la materia di studio.
La frequenza è considerata obbligatoria al netto delle assenze motivate, nella misura prevista dal regolamento dell'Ateneo. Trattandosi principalmente di esercitazioni pratiche, sarà infatti importante che ogni singolo studente sperimenti personalmente le varie operazioni previste dalla metodologia di intervento e che seguano il suo svolgimento dall'inizio alla fine.

Modalità di frequenza

obbligatoria

Bibliografia

- Voce "Mosaico", Enciclopedia dell'Arte Antica Treccani (D. Levi, 1963)
- Voce "Mosaico", Enciclopedia Arte Medievale Treccani (B. Finster, 1997)
- Marco Vitruvio Pollione, pubblicato da Carlo Amati (1829), vol. 1, Dell’architettura, Libro II, Italian ed. Books. I-XII. www.archive.org.
- Plinio il Vecchio, Historia Naturalis, trad. Eichholz D.E. (1949-54), Harvard University Press
http://www.masseiana.org/pliny.htm
- AA.VV. DIMOS – Corso sulla manutenzione di dipinti murali, mosaici e stucchi; ICR, Roma 1978
- Manuela Farneti, Glossario tecnico storico del mosaico; Longo Ed. Ravenna 1993
- C. Maltese, Le tecniche artistiche, Azzate (VA),1973
- Pappalardo U., Ciardiello R., Pedicini L. (foto), Mosaici greci e romani, Tappeti di pietra in età ellenistica e romana; Arsenale Editrice 2010
- VLAD BORRELLI L., Musivaria. Mosaico e opus sectile in età antica: storia, tecniche, conservazione, Roma, 2016.
- AA.VV., Mosaici medievali a Roma attraverso il restauro dell’ICR, 1991-2004, a cura di M. Andaloro e C. D’Angelo, Gangemi Editore, Roma, 2017.
- AA.VV. Mosaici a S. Vitale e altri restauri, Il restauro in situ di mosaici parietali, Atti del convegno Nazionale sul restauro in situ di mosaici parietali, Ravenna 1-3 ottobre 1990; Longo Ed. Ravenna 1992
- AA.VV. Atti delle Conferenze del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Mosaici (ICCM), 15 volumi da 1977 a 2022
https://www.getty.edu/conservation/publications_resources/teaching/mosaics_conservation.html
- AA.VV., Mosaics in Situ: An Overview of Literature on Conservation of Mosaics In Situ. A cura di Thomas Roby e Martha Demas, Edizione The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 2013
- Torraca, G., Lezioni di scienza e tecnologia dei materiali per il restauro dei monumenti, Scuola di Specializzazione per il Restauro dei Monumenti, Università La Sapienza, Roma, 2002.
- Verità M., Technology and deterioration of vitreous mosaic tesserae, Reviews in Conservation, 1 (2000), pp.65-76.
- Pajares-Ayuela P., Cosmatesque Ornament, Flat polychrome geometric patterns in architecture, translation by Maria Fleming Alvarez, 2002, Thames & Hudson, Londra. ISBN 05000-51075-X
- Severino N., I Cosmati in Umbria, Le opere cosmatesche in Umbria al tempo delle recuperationes di Innocenzo III, 1198-1216, ilmiolibro.it, Cassino, 2015.
https://www.academia.edu/39870606/I_COSMATI_IN_UMBRIA_Le_opere_cosmatesche_in_Umbria_al_tempo_delle_recuperationes_di_Innocenzo_III_1198_1216
- Jackson M., Deocampo D., Marra F., Scheetz B. (2010), Mid-Pleistocene Pozzolanic Volcanic Ash in Ancient
Roman Concretes, in “Geoarchaeology. An International Journal”, Vol. 25, Issue 1

- Alberti L., Bourguignon E., Carbonara E., Roby T., Escobar J.S., (2013). Illustrated Glossary: Technician Training for the Maintenance of In Situ Mosaics. Los Angeles; Tunis: Getty Conservation Institute; Institut National du Patrimoine de Tunisie.
http://hdl.handle.net/10020/gci_pubs/glossaire_english

- Malathy R., (2023), Lime based concrete and mortar enhanced with pozzolanic materials –State of art, in Construction and Building Materials, Vol. 390

- Giuliani, Cairoli F. (1990), Edilizia nell’antichità, Roma

- Mariani F., Savoia A.S., Caliano G. (2020), An innovative method for in situ monitoring of the detachments in architectural coverings of ancient structures, J. Cult. Herit., n. 42, pp. 139–146
https://doi.org/10.1016/j.culher.2019.07.013

- NORMAL 23/86. Terminologia tecnica: Definizione e descrizione delle malte. Descrive le malte utilizzate per la decorazione; offre definizioni di malte basate su caratteristiche, funzioni e proprietà. Lo scopo delle norme è quello di unificare la terminologia tecnica in uso. Sono discusse anche le tecniche di esecuzione e di applicazione.

- AA.VV. Atti delle Conferenze del Comitato Internazionale per la Conservazione dei Mosaici (ICCM), 14 volumi da 1977 a 2017
https://www.getty.edu/conservation/publications_resources/teaching/mosaics_conservation.html

Obiettivi formativi

L'obiettivo del corso è quello di fornire allo studente le competenze di tipo storico-tecnico volte a comprendere la tecnica costruttiva, lo stato di conservazione, l'incidenza di restauri o manomissioni delle opere oggetto del corso, per poter operare al meglio negli ambiti della conoscenza, tutela, conservazione, restauro, gestione e valorizzazione dei beni artistici polimaterici e contemporanei.

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso ha l'obiettivo di fornire una preparazione di base sulle condizioni di esistenza delle aziende, sui criteri che presiedono alla loro conduzione e sugli strumenti di misurazione dei risultati.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: al termine del corso lo studente dovrà dimostrare di aver appreso sia tematiche di natura prevalentemente teorica - riguardanti l'azienda, il suo funzionamento e le relazioni che essa instaura con il suo ambiente di riferimento - sia questioni operative, legate alla stima del reddito e del capitale.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: Lo studente dovrà essere in grado di riconoscere le varie tipologie di aziende, comprendere i ruoli delle persone che vi operano e identificare le parti che ne costituiscono la struttura. Inoltre, lo studente dovrà essere in grado di quantificare l'effetto che le principali operazioni di gestione hanno sul capitale, sul risultato di periodo e sugli equilibri interni.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comprendere l'azienda e il suo funzionamento nonché l'opportunità di intraprendere determinate operazioni di gestione in relazione agli effetti che le principali operazioni di gestione hanno sulla composizione qualitative e quantitativa del capitale e del risultato economico dell'esercizio e, più in generale, sugli equilibri interni.
ABILITÀ COMUNICATIVE: La conoscenza della parte generale e operativa del corso consentirà allo studente di acquisire il linguaggio tecnico della materia.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO: Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comprendere le tematiche di base dell'economia aziendale che gli consentiranno di leggere documenti o a partecipare a dibattiti a contenuto aziendale.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è strutturato in due parti (generale ed applicativa). Nella prima parte (generale) si analizzano le caratteristiche di funzionamento delle aziende, la loro struttura e le specifiche condizioni che ne delineano gli assetti istituzionali e gestionali. La seconda parte introduce lo studente all’applicazione dei concetti di base ai possibili contesti aziendali di riferimento ed alla acquisizione degli strumenti tecnici utili per valutare i risultati aziendali.

PARTE GENERALE:
L’Azienda sul piano oggettivo e soggettivo
• L’origine delle aziende: bisogni, beni e valore
• Significato, evoluzione e interpretazione del concetto di azienda
• Condizioni di esistenza, caratteri d’azienda e classificazioni
• Concetti di funzione, fine e gestione
• Attività e organizzazione delle aziende
• Soggetti aziendali: soggetto giuridico e soggetto economico
• Strategie

PARTE APPLICATIVA
La dimensione economica e finanziaria della gestione
• Nozioni di attività, passività e patrimonio netto.
• Analisi qualitativa e quantitativa del capitale.
• Nozioni di competenza economica e finanziaria.
• Le differenti configurazioni di capitale nell’ipotesi della continuità aziendale e nell’ipotesi di liquidazione.
• L’analisi della redditività e della liquidità attraverso l’utilizzo degli indici.
• L’analisi dei costi
• Fabbisogno di finanziamento; Autofinanziamento; Cash flow

Modalità Esame

L’esame di Economia aziendale è scritto e orale.
La prova scritta prevede una verifica:
- della conoscenza della parte generale del corso, mediante quesiti a risposta chiusa e aperta (10 punti)
- della conoscenza della parte applicativa del corso, mediante: 1 quesito sul calcolo del capitale e del reddito di periodo (5 punti); (b) 1 quesito a risposta aperta con implicazioni pratiche (es., analisi dei costi, indici di bilancio, autofinanziamento, fabbisogno, ...) (5 punti).
Sulla pagina dedicata della piattaforma moodle sono presenti format di esame (scritto) utili per approfondire la preparazione alla prova.
Ai fini della prova orale lo studente dovrà predisporre un progetto, da concordare con il docente, sulle criticità della futura applicazione, nelle istituzioni culturali, dell'ITAS 4, nella parte riguardante la rilevazione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale (10 punti).
Nel colloquio orale, dopo la discussione del progetto, lo studente dovrà rispondere a 2 o 3 domande relative ad argomenti riguardanti l'intero programma della materia.
In caso di mancato superamento dell’esame o di rifiuto del voto, lo studente potrà ripetere l’esame anche in un appello successivo della stessa sessione.

Testi adottati

1) G. Catturi, Principi di economia aziendale, Cedam, Padova, 7^ edizione 2021 (Modulo A: lezioni 1, 2, 8; Modulo B: lezioni 9, 10, 12, 15, 16 e 20; Modulo C: lezioni 22, 23, 24, 28 e 31).

2) E. Cavalieri - R. Franceschi Ferraris, Economia Aziendale, Vol. I, Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino, 2010, 4^ Edizione (Sezione II, Capitoli 3 e 5).

3) Materiale didattico disponibile sulla pagina web del corso della piattaforma MOODLE per le parti non comprese nei testi (Dispensa di contabilità, dispensa analisi dei costi)

Modalità di svolgimento

Per raggiungere gli obiettivi prefissati saranno erogate lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, con analisi di casi aziendali e testimonianze.

Metodologia didattica e obiettivi dello studente
- Lezioni frontali (per l'obiettivo prevalente di: Acquisizione delle conoscenze)
- Esercitazioni pratiche (per gli obiettivi prevalenti di: acquisizione della capacità di applicare le conoscenze; acquisizione dell’autonomia di giudizio; acquisizione delle capacità di apprendimento)
- Discussione di casi aziendali (per gli obiettivi prevalenti di: acquisizione dell’autonomia di giudizio; acquisizione delle capacità di apprendimento)
- Testimonianze (per l'obiettivo prevalente di: acquisizione dell’autonomia di giudizio)
L'acquisizione di abilità comunicative è trasversale ai metodi proposti.

Per assicurare la migliore qualità didattica, le lezioni si terranno in presenza, assicurando in contemporanea il collegamento in streaming via zoom (link via via disponibili sulla piattaforma moodle dell'insegnamento)

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata

Bibliografia

Sibilio B., Donato F., Governare e gestire le aziende culturali, Franco Angeli, Milano, 2015
ITAS 4, Immobilizzazioni materiali (https://accrual.rgs.mef.gov.it/.content/accrual_document/accrual_document_00001.html), per la parte relativa alla iscrizione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è strutturato in due parti (generale ed applicativa). Nella prima parte (generale) si analizzano le caratteristiche di funzionamento delle aziende, la loro struttura e le specifiche condizioni che ne delineano gli assetti istituzionali e gestionali. La seconda parte introduce lo studente all’applicazione dei concetti di base ai possibili contesti aziendali di riferimento ed alla acquisizione degli strumenti tecnici utili per valutare i risultati aziendali.

PARTE GENERALE:
L’Azienda sul piano oggettivo e soggettivo
• L’origine delle aziende: bisogni, beni e valore
• Significato, evoluzione e interpretazione del concetto di azienda
• Condizioni di esistenza, caratteri d’azienda e classificazioni
• Concetti di funzione, fine e gestione
• Attività e organizzazione delle aziende
• Soggetti aziendali: soggetto giuridico e soggetto economico
• Strategie

PARTE APPLICATIVA
La dimensione economica e finanziaria della gestione
• Nozioni di attività, passività e patrimonio netto.
• Analisi qualitativa e quantitativa del capitale.
• Nozioni di competenza economica e finanziaria.
• Le differenti configurazioni di capitale nell’ipotesi della continuità aziendale e nell’ipotesi di liquidazione.
• L’analisi della redditività e della liquidità attraverso l’utilizzo degli indici.
• L’analisi dei costi
• Fabbisogno di finanziamento; Autofinanziamento; Cash flow

Modalità Esame

L’esame di Economia aziendale è scritto e orale.
La prova scritta prevede una verifica:
- della conoscenza della parte generale del corso, mediante quesiti a risposta chiusa e aperta (10 punti)
- della conoscenza della parte applicativa del corso, mediante: 1 quesito sul calcolo del capitale e del reddito di periodo (5 punti); (b) 1 quesito a risposta aperta con implicazioni pratiche (es., analisi dei costi, indici di bilancio, autofinanziamento, fabbisogno, ...) (5 punti).
Sulla pagina dedicata della piattaforma moodle sono presenti format di esame (scritto) utili per approfondire la preparazione alla prova.
Ai fini della prova orale lo studente dovrà predisporre un progetto, da concordare con il docente, sulle criticità della futura applicazione, nelle istituzioni culturali, dell'ITAS 4, nella parte riguardante la rilevazione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale (10 punti).
Nel colloquio orale, dopo la discussione del progetto, lo studente dovrà rispondere a 2 o 3 domande relative ad argomenti riguardanti l'intero programma della materia.
In caso di mancato superamento dell’esame o di rifiuto del voto, lo studente potrà ripetere l’esame anche in un appello successivo della stessa sessione.

Testi adottati

1) G. Catturi, Principi di economia aziendale, Cedam, Padova, 7^ edizione 2021 (Modulo A: lezioni 1, 2, 8; Modulo B: lezioni 9, 10, 12, 15, 16 e 20; Modulo C: lezioni 22, 23, 24, 28 e 31).

2) E. Cavalieri - R. Franceschi Ferraris, Economia Aziendale, Vol. I, Attività aziendale e processi produttivi, Giappichelli, Torino, 2010, 4^ Edizione (Sezione II, Capitoli 3 e 5).

3) Materiale didattico disponibile sulla pagina web del corso della piattaforma MOODLE per le parti non comprese nei testi (Dispensa di contabilità, dispensa analisi dei costi)

Modalità di svolgimento

Per raggiungere gli obiettivi prefissati saranno erogate lezioni frontali ed esercitazioni pratiche, con analisi di casi aziendali e testimonianze.

Metodologia didattica e obiettivi dello studente
- Lezioni frontali (per l'obiettivo prevalente di: Acquisizione delle conoscenze)
- Esercitazioni pratiche (per gli obiettivi prevalenti di: acquisizione della capacità di applicare le conoscenze; acquisizione dell’autonomia di giudizio; acquisizione delle capacità di apprendimento)
- Discussione di casi aziendali (per gli obiettivi prevalenti di: acquisizione dell’autonomia di giudizio; acquisizione delle capacità di apprendimento)
- Testimonianze (per l'obiettivo prevalente di: acquisizione dell’autonomia di giudizio)
L'acquisizione di abilità comunicative è trasversale ai metodi proposti.

Per assicurare la migliore qualità didattica, le lezioni si terranno in presenza, assicurando in contemporanea il collegamento in streaming via zoom (link via via disponibili sulla piattaforma moodle dell'insegnamento)

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata

Bibliografia

Sibilio B., Donato F., Governare e gestire le aziende culturali, Franco Angeli, Milano, 2015
ITAS 4, Immobilizzazioni materiali (https://accrual.rgs.mef.gov.it/.content/accrual_document/accrual_document_00001.html), per la parte relativa alla iscrizione nei bilanci pubblici delle attività del patrimonio culturale

Obiettivi formativi

La conoscenza approfondita della cultura storico-artistica della contemporaneità nell’area geografica dell’Europa e del Mediterraneo. La padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione delle opere. Il confronto diretto con le opere.
Risultati dell’apprendimento attesi
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1) Riconoscere gli aspetti peculiari alla cultura artistica contemporanea europea e mediterranea con riferimento ai protagonisti, alle mostre, alla teoria critica e ai linguaggi impiegati
2) Analizzare i significati e i contesti geo-culturali di riferimento
3) Riferire delle caratteristiche identitarie delle pratiche artistiche contemporanee al cospetto del relativo dibattito teorico nell’area assunta in esame
4) Acquisire competenze nell’ avvicinamento e analisi dell’opera d’arte contemporanea in un quadro di riferimenti interdisciplinari e transculturali.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso mira a sviluppare specifiche conoscenze sull'arte contemporanea degli ultimi quarant'anni in Europa. Si prenderanno in esame i linguaggi, i protagonisti, le esposizioni, che hanno concorso a delineare la plurale fisionomia delle ricerche artistiche contemporanee sullo sfondo del dibattito teorico. In particolare, costituirà oggetto di riflessione:
- l'ampliarsi del confronto teorico e artistico all'indomani della caduta del Muro di Berlino a cospetto di un rinnovato scambio tra l'Est e l'Ovest europeo;
- il ruolo delle rassegne espositive periodiche (Biennali, Documenta...);
- le emergenze legate a conflitti, crisi economiche, migrazioni, cambiamento climatico nella vasta area del bacino del Mediterraneo.

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite una prova scritta in itinere e un colloquio orale con votazione espressa in trentesimi.
La prova scritta in itinere verterà sulla redazione di due schede storico-critiche su argomenti trattati nel corso e concordati con il docente che verrà presentata in aula.
In ogni colloquio saranno presenti almeno due tipi di domande:
1)una di carattere generale, per valutare la capacità di contestualizzare storicamente i fenomeni dell’arte contemporanea; individuare le questioni principali; esporre con chiarezza le peculiarità tecniche e concettuali dell’opera d’arte adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-artistici;
2)una domanda rivolta all’analisi storico-critica di alcune opere per valutare le competenze acquisite nella comprensione e interpretazione delle stesse

Testi adottati

Nicola Bourriaud, "Il radicante" , Postmediabooks, 2014.
Patrizia Mania, "Racconti mediterranei", Round Robin editrice, 2017
Patrizia Mania, Roberto Pinto, a cura di, "Atlante dell'arte contemporanea nel Mediterraneo. Sguardi, esperienze, orizzonti", Round Robin Editrice, 2023.
Patrizia Mania,"I Like Europe but Europe doesn't Like Me" in, Raffaella Petrilli, "Hate Speech. L'odio nel discorso pubblico", Round Robin editrice, 2020.
Brunella Velardi, a cura di, "Immaginare il Mediterraneo di Bianco-Valente", Edizioni settecittà, 2023

Modalità di svolgimento

Si svolgeranno lezioni frontali con l’ausilio di supporti di visualizzazione delle immagini delle opere. Si effettueranno 2/3 lezioni fuori sede in musei e gallerie d’arte contemporanea per consentire agli studenti di acquisire ulteriori specifiche competenze di analisi critica delle opere. Al termine del corso, a parziale esonero dell'esame ciascun studente dovrà realizzare e discutere in aula due schede storico - critiche su opere concordate con il docente e trattate nel corso.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è facoltativa. Gli studenti non frequentanti dovranno integrare i testi d'esame concordandoli con la docente.

Bibliografia

- Piattaforma web: "Atlante dell'arte contemporanea nell'area del Mediterraneo": https://www.migrazionieuropadiritto.it/atlante-adia/
- Teresa Macrì, 'Slittamenti. Anni 1960-2000", vol. I, Postmediabooks, 2020
- Teresa Macrì, "Slittamenti della performance. Anni 2000-2020" vol II, Postmediabooks, 2022
- Art and Theory of Post-1989 Central and Eastern Europe. A Critical Anthology, MOMA, 2018
- Irwin, East Art Map, Contemporary Art and Eastern Europe, 2006.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso mira a sviluppare specifiche conoscenze sull'arte contemporanea degli ultimi quarant'anni in Europa. Si prenderanno in esame i linguaggi, i protagonisti, le esposizioni, che hanno concorso a delineare la plurale fisionomia delle ricerche artistiche contemporanee sullo sfondo del dibattito teorico. In particolare, costituirà oggetto di riflessione:
- l'ampliarsi del confronto teorico e artistico all'indomani della caduta del Muro di Berlino a cospetto di un rinnovato scambio tra l'Est e l'Ovest europeo;
- il ruolo delle rassegne espositive periodiche (Biennali, Documenta...);
- le emergenze legate a conflitti, crisi economiche, migrazioni, cambiamento climatico nella vasta area del bacino del Mediterraneo.

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite una prova scritta in itinere e un colloquio orale con votazione espressa in trentesimi.
La prova scritta in itinere verterà sulla redazione di due schede storico-critiche su argomenti trattati nel corso e concordati con il docente che verrà presentata in aula.
In ogni colloquio saranno presenti almeno due tipi di domande:
1)una di carattere generale, per valutare la capacità di contestualizzare storicamente i fenomeni dell’arte contemporanea; individuare le questioni principali; esporre con chiarezza le peculiarità tecniche e concettuali dell’opera d’arte adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-artistici;
2)una domanda rivolta all’analisi storico-critica di alcune opere per valutare le competenze acquisite nella comprensione e interpretazione delle stesse

Testi adottati

Nicola Bourriaud, "Il radicante" , Postmediabooks, 2014.
Patrizia Mania, "Racconti mediterranei", Round Robin editrice, 2017
Patrizia Mania, Roberto Pinto, a cura di, "Atlante dell'arte contemporanea nel Mediterraneo. Sguardi, esperienze, orizzonti", Round Robin Editrice, 2023.
Patrizia Mania,"I Like Europe but Europe doesn't Like Me" in, Raffaella Petrilli, "Hate Speech. L'odio nel discorso pubblico", Round Robin editrice, 2020.
Brunella Velardi, a cura di, "Immaginare il Mediterraneo di Bianco-Valente", Edizioni settecittà, 2023

Modalità di svolgimento

Si svolgeranno lezioni frontali con l’ausilio di supporti di visualizzazione delle immagini delle opere. Si effettueranno 2/3 lezioni fuori sede in musei e gallerie d’arte contemporanea per consentire agli studenti di acquisire ulteriori specifiche competenze di analisi critica delle opere. Al termine del corso, a parziale esonero dell'esame ciascun studente dovrà realizzare e discutere in aula due schede storico - critiche su opere concordate con il docente e trattate nel corso.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è facoltativa. Gli studenti non frequentanti dovranno integrare i testi d'esame concordandoli con la docente.

Bibliografia

- Piattaforma web: "Atlante dell'arte contemporanea nell'area del Mediterraneo": https://www.migrazionieuropadiritto.it/atlante-adia/
- Teresa Macrì, 'Slittamenti. Anni 1960-2000", vol. I, Postmediabooks, 2020
- Teresa Macrì, "Slittamenti della performance. Anni 2000-2020" vol II, Postmediabooks, 2022
- Art and Theory of Post-1989 Central and Eastern Europe. A Critical Anthology, MOMA, 2018
- Irwin, East Art Map, Contemporary Art and Eastern Europe, 2006.

GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTAANNO/SEMESTRECFUSSDLINGUA
GRUPPO OPZIONALE SCIENZE E TECNOLOGIA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO -40 - -
18418 - SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI

ULDERICO SANTAMARIA

Primo Anno / Primo Semestre 8ING-IND/22ita
17963 - SCIENZE E TECNOLOGIA DEL LEGNO

MANUELA ROMAGNOLI

Primo Anno / Primo Semestre 8AGR/06ita
18285 - MICROBIOLOGIA E BIODETERIORAMENTO DEI MATERIALI DEI BENI CULTURALI - 8--
18285-1 - MICROBIOLOGIA

ANDREA FIRRINCIELI

Primo Anno / Secondo Semestre4BIO/19ita
18285-2 - BIODETERIORAMENTO DEI MATERIALI DEI BENI CULTURALI

ANNA MARIA VETTRAINO

Primo Anno / Secondo Semestre4AGR/12ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO -90 - -
17969 - ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MATERIALI LAPIDEI

MARIA GRAZIA CHILOSI

Primo Anno / Secondo Semestre 18ita
17968 - ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MANUFATTI SU SUPPORTO LIGNEO. MANUFATTI SCOLPITI IN LEGNO

ROBERTO SACCUMAN

Primo Anno / Secondo Semestre 18ita
GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI -24 - -
119236 - STRUMENTI E PROCEDIMENTI ESECUTIVI DEI MANUFATTI LAPIDEI DELL'ANTICHITà CLASSICA

STEFANO DE ANGELI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/07ita
GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI -24 - -
17976 - INFORMATICA APPLICATA AI BENI CULTURALI

LUCA LANTERI

Secondo Anno / Primo Semestre 8INF/01ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO -90 - -
17986 - ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: DIPINTI MURALI

MARK GITTINS

Secondo Anno / Secondo Semestre 18ita
17985 - ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MANUFATTI DIPINTI SU SUPPORTO LIGNEO. ARREDI E STRUTTURE LIGNEE 2

CRISTINA CALDI

Secondo Anno / Secondo Semestre 18ita
GRUPPO OPZIONALE SCIENZE E TECNOLOGIA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO -40 - -
18286 - GEOLOGIA

CHIARA SBARBATI

Secondo Anno / Secondo Semestre 8GEO/07ita
GRUPPO OPZIONALE BENI CULTURALI -16 - -
17981 - PALETNOLOGIA

GIAN MARIA DI NOCERA

Terzo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/01ita
17983 - STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA

ELISABETTA CRISTALLINI

Terzo Anno / Primo Semestre 8L-ART/03ita
17982 - ETRUSCOLOGIA

MARINA MICOZZI

Terzo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/06ita
17984 - STORIA E TECNICA DELLA FOTOGRAFIA

GAETANO ALFANO

Terzo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/03ita
GRUPPO OPZIONALE SCIENZE E TECNOLOGIA PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO -40 - -
17978 - DIAGNOSTICA E SPETTROSCOPIA PER I BENI CULTURALI

CLAUDIA PELOSI

Terzo Anno / Primo Semestre 8CHIM/01ita
18289 - ZOOLOGIA APPLICATA AI BENI CULTURALI

SIMONA PICCHIETTI

Terzo Anno / Primo Semestre 8BIO/05ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO -90 - -
17988 - ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: STUCCO

VALERIA VALENTINI

Terzo Anno / Secondo Semestre 18ita
17987 - ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MANUFATTI SU SUPPORTO TESSILE

LORENZA D'ALESSANDRO

Terzo Anno / Secondo Semestre 18ita
GRUPPO OPZIONALE BENI CULTURALI -16 - -
17994 - ARCHIVISTICA GENERALE

GILDA NICOLAI

Quarto Anno / Primo Semestre 8M-STO/08ita
GRUPPO OPZIONALE FORMAZIONE GIURIDICA ED ECONOMICA -12 - -
18290 - LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI

DIEGO VAIANO

Quarto Anno / Primo Semestre 6IUS/10ita
GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI -24 - -
17995 - STORIA DELLA CRITICA D'ARTE

MARIA IDA CATALANO

Quarto Anno / Secondo Semestre 8L-ART/04ita
17993 - IL SUOLO COME PATRIMONIO CULTURALE

MARIA CRISTINA MOSCATELLI

Quarto Anno / Secondo Semestre 8AGR/13ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO -90 - -
17997 - ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE : MOSAICO

LIVIA ALBERTI

Quarto Anno / Secondo Semestre 18ita
17998 - ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: MANUFATTI IN MATERIALI SINTETICI LAVORATI, ASSEMBLATI E/O DIPINTI

NICOLETTA FONTANI

Quarto Anno / Secondo Semestre 18ita
GRUPPO OPZIONALE FORMAZIONE GIURIDICA ED ECONOMICA -12 - -
18291 - ECONOMIA AZIENDALE

VINCENZO SFORZA

Quinto Anno / Primo Semestre 6SECS-P/07ita
18292 - TEORIA E TECNICA DEI MEDIA

GIOVANNI FIORENTINO

Quinto Anno / Secondo Semestre 6SPS/08ita
GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI -24 - -
18001 - STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA IN EUROPEA E NELL'AREA DEL MEDITERRANEO

PATRIZIA MANIA

Quinto Anno / Primo Semestre 8L-ART/03ita
GRUPPO OPZIONALE ATTIVITà DI LABORATORIO -90 - -
18005 - ULTERIORI ATTIVITà FORMATIVE: LABORATORIO TESIQuinto Anno / Secondo Semestre 18ita