Dottorato
Scienze Sociali
di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche
3 anni
Italiano
Il corso di dottorato in «Welfare, Diversity and Gender Studies» è progettato per sviluppare competenze avanzate di ricerca e analisi nelle scienze giuridiche, pedagogiche e sociali, ivi inclusi la comunicazione e i processi di informazione, affrontando le diverse tematiche che ricorrono intorno alla nozione di Welfare, con particolare attenzione ai fattori e alle condizioni che influenzano il benessere degli individui nelle loro interazioni e, quindi, ai contesti culturali, sociali, economici e istituzionali, anche digitali, nell’ambito dei quali tali interazioni si sviluppano.
Nell’attuale contesto di trasformazione strutturale delle società, anche a fronte dei repentini cambiamenti tecnologici, la qualità delle relazioni e delle istituzioni – cruciale per il benessere individuale e sociale – è sempre più contrassegnata da interdipendenza rispetto ai processi di integrazione delle diversità e del genere, più in generale di tutte le categorie dell’identità fattori protette dall’ordinamento. L’articolazione del concetto di Welfare in molteplici forme – pubbliche, private, comunitarie e ibride – riflette la crescente necessità di risposte plurali e integrate a bisogni sociali in continua evoluzione che si riversano nella realtà socioeconomica, nei territori, nel lavoro, nelle istituzioni e nelle organizzazioni, nei contesti pedagogici.
Esplorare il valore del Welfare in tutte le sue dimensioni implica, pertanto, una riflessione critica sui modelli organizzativi, sulle dinamiche territoriali, sui dispositivi di partecipazione e sui meccanismi redistributivi che strutturano le relazioni tra individui, istituzioni e nei diversi contesti sociali e organizzati. In questo senso, il Welfare non si configura soltanto come esito di politiche pubbliche e private, ma come campo di sperimentazione sociale, spazio di innovazione e leva strategica per la costruzione di società più eque e sostenibili.
Il progetto formativo del corso di dottorato in «Welfare, Diversity and Gender Studies» nasce da una pluralità di esigenze e motivazioni che qualificano i caratteri del corso:
Ciò premesso, l’obiettivo del percorso formativo offerto del dottorato «Welfare, Diversity e Gender Studies», è quello di fornire a dottorandi e dottorande conoscenze teoriche e competenze applicate, per progettare e condurre ricerche e interventi di Welfare, tramite l’approfondimento di concetti chiave – tra cui la diversità, il genere, le discriminazioni e i fattori su cui si fondano, i discorsi d’odio e le forme di violenza, l’intercomprensione e la comprensione interculturale – e delle pertinenti questioni sociali, pedagogiche e giuridiche, promuovendo una lettura critica delle interazioni tra individui, istituzioni e norme sociali e, in una prospettiva diacronica, a partire dal pensiero classico a quello contemporaneo. Un focus importante degli studi riguarda il Welfare, che costituisce anche una declinazione del concetto di benessere sociale, interseca differenti fenomeni relativi a realtà organizzate (a titolo esemplificativo, le istituzioni, i territori, gli ambienti di lavoro), ma anche condizioni trasversali che hanno un impatto sulla popolazione: la povertà economica ed educativa, l’immigrazione, le vulnerabilità, le discriminazioni e le diseguaglianze, le violenze e l’odio. Inoltre, una particolare attenzione viene data anche allo spazio digitale, un luogo dove si costruiscono nuove relazioni, identità e comunità che hanno iniziato a rimodellare il lavoro, il tempo libero, il comportamento, la salute, l’educazione, la governance e, non ultimi, l’accesso a diritti e doveri e il loro esercizio.
Il percorso formativo è strutturato affinché, al termine del triennio, i dottorandi e le dottorande possano aver:
Approfondimento delle conoscenze: il programma mira a offrire un’analisi critica e interdisciplinare dei fenomeni e delle teorie sociali, pedagogiche, giuridiche e comunicative, applicate ai temi del Welfare, del benessere e della diversità. L’obiettivo è fornire conoscenze sia tecniche sia specialistiche, valorizzandone l’applicazione nei diversi ambiti del Welfare. Particolare attenzione è dedicata alle implicazioni educative e comunicative delle questioni di genere e della diversità, alle radici e all’evoluzione delle discriminazioni, dell’odio e delle forme di violenza, nonché alle categorie dell’identità su cui si fondano e alla loro rappresentazione nel discorso pubblico e privato;
Approccio interdisciplinare: il programma è pensato per fornire a dottorandi e dottorande gli strumenti necessari per affrontare in modo olistico le sfide complesse e multidimensionali del Welfare sociale, del benessere e della diversità in una pluralità di contesti. L’interdisciplinarità non solo arricchisce l’offerta formativa, ma rappresenta anche una condizione fondamentale per il futuro impiego di dottorandi e dottorande;
Approfondimenti metodologici: saranno sviluppate competenze nell’analisi dei conflitti e della gestione delle controversie, dei processi partecipativi e delle metodologie dell’intersezionalità, tenendo conto delle differenze territoriali e dei contesti;
Approfondimento dei metodi di valutazione: il Dottorato si propone di consentire a dottorandi e dottorande di condurre ricerche originali attraverso studi empirici e valutazioni critiche della letteratura accademica esistente, di progettare, gestire e valutare interventi nei settori di ricerca oggetto di indagine – inclusa la pedagogia inclusiva, multiculturale e interculturale –, nonché le teorie e i metodi di valutazione (ex ante ed ex post) delle politiche, dei programmi e dei progetti;
Acquisizione delle competenze di ricerca e professionali: il Dottorato intende accrescere le competenze di ricerca e professionali, promuovendo l’uso di metodologie miste (mixed methods) avanzate. Particolare attenzione è riservata agli approcci qualitativi, con focus specifici su strumenti partecipativi e pratiche di ricerca empirica, così come all’integrazione di metodi quantitativi e qualitativi. In questo modo, i dottorandi e le dottorande potranno acquisire le conoscenze e competenze utili a operare sia in ambito accademico che nei contesti professionali, istituzionali e di policy-making;
Produzione di ricerca originale: il Dottorato si focalizza sulla redazione di una tesi di ricerca originale e rilevante, capace di apportare un contributo sostanziale alla conoscenza scientifica nei domini del Welfare, della diversità e delle prospettive di genere. Ciò include la capacità di formulare domande di ricerca pertinenti, raccogliere e analizzare dati, sviluppare modelli teorici e avanzare proposte sulla base dei risultati ottenuti. Durante il corso, i dottorandi e le dottorande acquisiranno un patrimonio conoscitivo che unisca le competenze più propriamente tecniche delle varie discipline con la dimensione multi- e interdisciplinare dell’analisi delle tematiche relative al Welfare, alla diversità e al genere, che potranno essere applicate nell’area specialistica propria del progetto di ricerca individuale.
Le specificità proprie di questo ambito di ricerca richiedono figure professionali altamente specialistiche nell’ambito dell’analisi del Welfare sociale e dei fattori che consentono di realizzarla, tenendo conto dei diversi ambienti in cui si muovono le persone. Pertanto, le figure professionali in uscita dal dottorato saranno in grado di operare in vari ambiti del settore pubblico e privato, nella pubblica amministrazione e nei mondi dell’impresa e del terzo settore, nonché presso organizzazioni internazionali, per la creazione di contesti inclusivi, sostenibili e improntati alla giustizia sociale.
A ciò si aggiungono profili ad alta responsabilità direzionale, in grado di assumere ruoli di governance in enti pubblici e privati, sia a livello nazionale che internazionale.
Sono previsti inoltre sbocchi nella carriera accademica, nell’ambito della ricerca universitaria e nei centri di ricerca avanzata, pubblici e privati.
Le figure professionali sono articolate in ambiti diversi, a testimonianza della versatilità delle competenze che possono essere acquisite, applicabili tanto al settore pubblico quanto a quello privato, con attenzione alla governance inclusiva e alla progettazione sociale:
Settore pubblico
Posizioni dirigenziali/funzionari nell’ambito dell’amministrazione pubblica, con particolare attenzione alle professionalità collegate alle misure della tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, alle aree di competenza dei Comitati Unici di Garanzia e degli Uffici preposti alla gestione delle risorse umane, in particolare addette alla redazione della documentazione pubblica (tra cui il PIAO);
Settore privato
Ruoli di analisti e posizioni manageriali, tra cui: Responsabile della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; Responsabile HR, Diversity & Inclusion (D&I) e Gender Equality Manager; HR Specialist con competenze su genere, governance inclusiva e responsabilità sociale d’impresa; responsabili della sicurezza; Happiness Officer; Information Manager; Project Manager per la Coesione Territoriale; Communication & Dissemination Manager; Knowledge and Communication Officer; personale con funzioni di direzione e gestione in imprese con responsabilità nell’ambito della compliance normativa e della responsabilità sociale d’impresa; funzionari nelle organizzazioni sindacali con competenze in comunicazione istituzionale e promozione di pratiche inclusive; figure di consulenza e/o libera professione, tra cui: esperti per la certificazione di parità di genere (es. UNI/PdR 125:2022 in Italia); professionisti (avvocati/avvocate; consulenti del lavoro; counselor, coach) specializzati nella antidiscriminazione e nelle pari opportunità, anche di genere;
Terzo settore / economia sociale
Professionisti che si occupano di attività di ricerca e comunicazione sociale, informazione partecipata e gestione dei processi interculturali volti a promuovere l’inclusione e la gestione efficace dei processi interculturali, collaborando con enti locali e organizzazioni del terzo settore; profili di coordinamento e direzione nelle ONG, fondazioni e associazioni, con competenze in materia di progettazione, gestione del personale e monitoraggio degli impatti sociali;
Istituzioni / organizzazioni internazionali
Ricercatori e ricercatrici esperti negli ambiti del dottorato; figure professionali e/o consulenza a organizzazioni nazionali e internazionali, esperte nella formulazione, gestione e valutazione di politiche, programmi e progetti di intervento nelle aree del dottorato; figure di advocacy, campaign e lobbying presso enti e organizzazioni, nazionali e internazionali; ruoli dirigenziali e di gestione strategica nei programmi internazionali di cooperazione allo sviluppo, tutela dei diritti umani, promozione del benessere sociale e della parità di genere.
Tutte le lauree magistrali e i titoli di laurea equivalente conseguito all’estero.
Coordinatrice
Prof.ssa Micaela Vitaletti micaela.vitaletti@unitus.it
Responsabile amministrativo:
Rapiti Giuseppe, segret. amministrativo rapiti.giuseppe@unitus.it, tel. 3274058716
Struttura didattica:
DIKE Via S.M. in Gradi n. 4, 01100, Viterbo, Italia.
Componenti Collegio Dottorato
Barela Maria– maria.barela@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Bello Barbara Giovanna– barbaragiov.bello@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Bianchi Lavinia– lavinia.bianchi@uniroma3.it
Università di Roma Tre – Dipartimento Scienze della formazione
Carbone Luisa– luisa.carbone@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Crescenza Giorgio– giorgio.crescenza@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Di Ottavio Daniela– daniela.diottavio@gmail.com
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Di Vito Sonia – sonia.divito@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Ferrigni Nicola – nicola.ferrigni@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Fusi Alessandro – alessandro.fusi@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Gianfreda Giuseppina– ggianfreda@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Melchiorre Sonia Maria– melchiorresmr@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Moroni Chiara – moronichiara@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Nicolai Gilda – nicolai@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Pacini Fabio– pacini@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Ponzi Eva– eva.ponzi@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Serra Alessandra Olga Grazia – alessandra.serra@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Sotis Carlo – carlo.sotis@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Vallozza Maddalena– m.vallozza@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Vitaletti Micaela– micaela.vitaletti@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Vitiello Daniela – daniela.vitiello@unitus.it
Ateneo Unitus – Dipartimento di Scienze giuridiche, sociali e pedagogiche- DIKE
Personale non accademico dipendente di Enti italiani o stranieri e Personale docente di Università Straniere
Francisco Javier del Río Olvera”
“Universidad de Cádiz”- franciscojavier.delrio@uca.es
University of Deusto – dolores.morondo@deusto.es
University of Luxembourg. –luca.ratti@uni.lu
Universidad de Alicante – rosabel.roig@ua.es
Universidad de Salamanca- mjhs@usal.es
Rappresentanti di imprese e pubbliche amministrazioni
Perinu Paola, Head of Industrial Relations, HR management and Privacy
Sinopoli Francesco, Presidente della Fondazione Di Vittorio
Zambito Marsala Elisa, Responsabile di Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università, Intesa Sanpaolo s.p.a. elisa.zambitomarsala@intesasanpaolo.com
> Bando di ammissione e istruzioni per l’iscrizione qui.
Welfare pubblico e azienda- diversità- studi di genere
Elenco insegnamenti
1° anno
Squilibri sociali e compensazioni private: l’evoluzione dei sistemi di welfare nella prospettiva della responsabilità d’impresa – 30
Nel progressivo ritirarsi del Welfare pubblico e dello Stato come presidio delle diseguaglianze sociali, le istituzioni private, più in generale le organizzazioni, hanno assunto un ruolo centrale, anche alla luce dell’intervento del legislatore europeo, nella ricomposizione di quelle asimmetrie attraverso la remissione di
meccanismi volti a responsabilizzare l’impresa e l’adozione di programmi che conseguano l’obiettivo del benessere collettivo attraverso strumenti che incidono sia sull’organizzazione del lavoro, sia sul complessivo sistema di servizi.
Obiettivo dell’insegnamento
vuole ripercorrere le fasi di questa evoluzione, anche in una prospettiva economica-giuridica e in chiave comparata, e indagare le misure e gli strumenti dell’impresa e il loro impatto sulla società, anche alla luce delle recenti Direttive in materia e al ruolo che progressivamente ha assunto il sindacato.
Welfare, tripla transizione e diversità: profili sociologici e territoriali – 30
L’insegnamento è volto ad esplorare l’impatto che, sul piano sociologico la “tripla transizione”, che nello scenario europeo rappresenta un consolidato framework per la comprensione dei cambiamenti che stanno ridefinendo le società contemporanee, possa avere sul welfare e sulle differenze tra soggetti nella società,
con particolare attenzione al fattore di genere.
Obiettivo dell’insegnamento
L’insegnamento intende ricostruire il quadro teorico all’interno del quale si colloca il concetto di “tripla transizione”, nonché indagare le sue principali declinazioni (sostenibilità, innovazione e inclusione) sia nella loro dimensione individuale che nelle reciproche interconnessioni, attraverso dei focus specifici sulle strutture sociali coinvolte, le implicazioni nella vita quotidiana e le relazioni tra individui e organizzazioni, anche in considerazioni delle differenze territoriali
2° anno
Il diritto antidiscriminatorio vivente – 30
Dopo aver ricostruito le linee fondamentali dell’ordinamento “multilivello” in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni, delle forme di violenza e dell’odio, anche nella sfera digitale, a partire dai principi generali e dalle fattispecie fondamentali.
Obiettivo dell’insegnamento
L’insegnamento si propone di esaminare la giurisprudenza internazionale, europea e nazionale, con un’analisi del complesso rapporto tra le Corti, con l’obiettivo di metterne in luce le evoluzioni, le differenti implicazioni e l’impatto sull’effettiva realizzazione del principio generale di uguaglianza nell’ordinamento
interno. L’insegnamento si propone altresì di analizzare le principali misure di valorizzazione della diversità e di promozione delle pari opportunità, anche di genere, nonché di gestione dei conflitti
La lingua nella comunicazione, nei media e negli studi di genere – 30
il corso affronta i linguaggi della contemporaneità in prospettiva critica e interdisciplinare, integrando studi linguistici, media studies, teoria della comunicazione, studi di genere e studi sulla diversità di genere linguistica. Oggetto di analisi saranno i registri digitali e multimodali, il discorso politico, la comunicazione pubblica e istituzionale, i linguaggi della disuguaglianza, la rappresentazione della diversità nei media e la diversità linguistica come garanzia della “biodiversità umana”. Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto tra
linguaggio, potere e soggettività, esplorando le dinamiche discorsive attraverso cui si costruiscono o si negano identità, diritti e riconoscimento. In tale cornice, gli studi di genere offriranno una chiave teorica per comprendere la dimensione linguistica delle asimmetrie sociali e per indagare criticamente la performatività del linguaggio nei processi di esclusione e inclusione.
Obiettivo dell’insegnamento
Il modulo intende sviluppare competenze analitiche e consapevolezza critica nell’uso e nell’interpretazione dei linguaggi nei contesti sociali e professionali, anche in prospettiva internazionale e comparata, offrendo strumenti utili alla comprensione della complessità comunicativa del presente
3° anno
Per un approccio pedagogico alla diversità e al genere – 30
L’identità di ciascuno si sviluppa nell’apertura alla diversità e si manifesta nella relazione con l’altro. Questo processo alimenta il divenire umano, agevolando le interazioni e la crescita individuale e collettiva. Affinché ciò si verifichi è fondamentale promuovere una cultura critica delle relazioni nei diversi contesti ove abitano.
Obiettivo dell’insegnamento
Il corso mira ad approfondire, in una prospettiva critica, i fondamenti teorici della pedagogia (generale e sociale) e delle prassi pedagogiche, con particolare attenzione al genere e alla diversità e al modo in cui essi possano influire sui processi. Sarà, inoltre, dedicato un approfondimento all’epistemologia pedagogica, ripensando la ricorsività fra la teoria e la prassi pedagogica e didattica, nell’ottica dell’educazione per tutta la vita e del sistema formativo integrato e/o della rete dei servizi
Welfare e diversità: letteratura classica, arte medievale e archivi tra passato e presente – 30
Il percorso didattico si propone di offrire una formazione critica e interdisciplinare grazie a un’articolazione in quattro ambiti: letteratura greca e latina, storia dell’arte medievale archivistica. In un momento storico in cui le questioni legate all’identità, all’inclusione e alla cura assumono rinnovata centralità nel dibattito
pubblico e accademico, appare cruciale tornare a interrogare anche su questi temi le fonti del passato con strumenti teorici aggiornati e prospettive inclusive.
Il corso si articola in moduli che esplorano il concetto e le forme di welfare e le rappresentazioni dell’esclusione, della marginalità e delle differenze, di genere, sociali, culturali, nelle letterature classiche, nell’arte medievale e nel patrimonio
archivistico. L’analisi di testi classici, di opere d’arte e di documenti archivistici sarà condotta alla luce delle teorie contemporanee relative ai Gender Studies e alla storia sociale e culturale.
Attraverso un approccio comparativo e laboratoriale, i dottorandi saranno portati a riflettere sulle categorie di inclusione / esclusione, potere e agency. Verrà prestata particolare attenzione a come le dinamiche storiche e culturali abbiano costruito – e in molti casi legittimato – modelli normativi o alternativi di identità e relazioni sociali. In questo senso, il corso intende valorizzare la lettura dei testi letterari e l’analisi di contesti artistici e archivistici che non costituiscano solo la testimonianza di un potere dominante, ma rappresentino anche spazi in cui individui e gruppi storicamente esclusi hanno esercitato forme di resistenza, autonomia o costruzione di significato.
Obiettivo dell’insegnamento
L’obiettivo è creare uno sguardo consapevole e interdisciplinare sul passato, capace di dialogare con le urgenze del presente. L’intreccio tra le diverse competenze disciplinari rappresenta un elemento chiave del percorso, che mira
a formare studiosi capaci di coniugare rigore filologico, sensibilità teorica e apertura metodologica.
Perfezionamento linguistico
Il corso di dottorato in Welfare, diversity and gender studies, prevede la
frequenza di un corso di inglese e la possibilità di acquisire la certificazione
della lingua. Il corso sarà altresì volto all’apprendimento delle tecniche di
redazione di articoli in lingua inglese, così che le dottorande e i dottorandi
possano misurarsi con pubblicazioni anche in lingua da sottoporre alle riviste
internazionali di settore.
Perfezionamento informatico
Si prevede la frequenza di un corso per acquisire le conoscenze e competenze
informatiche necessarie, con particolare attenzione ai principali programmi che consentano di preparare una presentazione di carattere scientifico e di apprendere le tecniche per la redazione, esecuzione e rendicontazione di progetti di ricerca europei e internazionali.
Seminari sul metodo
Verranno dedicati specifici seminari sulle metodologie di ricerca, seguendo un approccio interdisciplinare, sviluppando competenze nell’analisi dei conflitti e della gestione delle controversie, dei processi partecipativi e delle metodologie dell’intersezionalità e tenendo conto delle differenze territoriali; nonché metodi di valutazione al fine di consentire alle e dottorande e ai dottorandi di condurre ricerche originali attraverso studi empirici e valutazioni critiche della letteratura accademica esistente, nonché di progettare, gestire e valutare interventi nei settori di ricerca oggetto di indagine; da ultimo, promuovendo l’uso di metodologie miste (mixed methods) avanzate.
Seminari di approfondimento degli insegnamenti di base
I seminari saranno volti ad approfondire specifici profili degli insegnamenti impartiti, coinvolgendo le dottorande e i dottorandi nel dibattito anche al fine di valorizzare lo scambio di informazioni e la multidisciplinarietà del Dottorato,
quale approccio adottato, come strumenti di implementazione delle conoscenze.
Attività di laboratorio
Verranno organizzati laboratori tematici volti a raccordare le competenze teoriche con i profili applicativi dei temi trattati, coinvolgendo enti, istituzioni e aziende che hanno sviluppato tecniche e strumenti di welfare per favorire il benessere e l’inclusione sociali con ricadute importanti sulla collettività
Valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellet-tuale e dell’accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca
Si prevedono riunioni di verifica quadrimestrali, in cui i dottorandi sottopongono lo stato di avanzamento delle loro ricerche alla valutazione del Collegio dei Docenti. Altresì, è prevista la partecipazione dei dottorandi alle call for papers per partecipare a convegni nazionali o internazionali o per partecipare a collettanee nazionali o internazionali. Da ultimo, il terzo anno di dottorato si terranno due doctoral colloquia per ciascun dottorando, in cui le tesi dottorali in progress sono discusse con docenti di università italiane e/o straniere, esperti delle materie di
riferimento e diversi dai componenti del Collegio docenti.
-“Sala Massimo Annesi” (Complesso di S. Maria in Gradi): sala di studio dotata di connessione wireless e munita di idonee attrezzature informatiche
– Sala dottorandi (Complesso di via San Carlo) con disponibilità di attrezzature
informatiche e postazioni di lavoro
-Biblioteca “Massimo Annesi” (Complesso di S. Maria in Gradi), dotata di circa 5000 volumi riguardanti le tematiche del corso
– Biblioteca del Dipartimento di studi umanistici e sociali – DISTU (Complesso si via San Carlo), dotata di oltre 9000 volumi riguardanti le tematiche del corso.
Accesso a banche dati italiane e straniere consultabii al seguente link
https://www.unitus.it/ateneo/strutture-e-servizi/cia/biblioteca/cataloghi-e-banche-dati/periodici-elettronici/ tra le quali per le materie giuridiche Italgiure find della Corte di cassazione, Onelegale, De jure Giuffrè, Lexitalia, Giust-it, per le scienze sociali e pedagogiche JSTOR, ERIC – Education Resources Information Center, PsycINFO (via APA)
Hein-on-line, Deagostini professionale, ecc.)
Postazioni di lavoro con pc, collegamento a internet e accesso alle banche dati e ai software sono disponibili nella Sala dottorandi presso il complesso San Carlo e nella Sala “Massimo Annesi”, sopra menzionate