16269 - GENETICA DELLA VITE E DELLE PIANTE DI INTERESSE ALIMENTARE
MARIO CIAFFI
Secondo Semestre
6
AGR/07
18316 - PRINCIPI DI ECONOMIA AGROALIMENTARE E VITIVINICOLA
CLARA CICATIELLOELEONORA SOFIA ROSSI
Secondo Semestre
8
AGR/01
14975 - FISICA
Secondo Semestre
6
FIS/07
119026 - CHIMICA
-
11
-
-
CHIMICA ORGANICA
RAFFAELE SALADINO
Primo Semestre
5
CHIM/06
18456 - BIOLOGIA E MICROBIOLOGIA GENERALE
-
12
-
-
MICROBIOLOGIA GENERALE ED ENOLOGICA
FRANCESCO CANGANELLA
Primo Semestre
6
AGR/16
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
18137 - MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI
ELENA DI MATTIA
Primo Semestre
6
AGR/16
Obiettivi formativi
Lo studente approfondisce la conoscenza dei microrganismi coinvolti nei processi alimentari con specifico riferimento alla preparazione, conservazione e qualità microbiologica dei prodotti alimentari.
Fornire le principali conoscenze sulla presenza dei microrganismi negli alimenti, ecologia microbica negli ecosistemi agroalimentari.
Ruolo dei microrganismi negli alimenti, metabolismo fermentativo, batteri patogeni e batteri benefici per la salute umana.
Apprendimento delle nozioni riguardanti il significato dei microrganismi negli alimenti e della loro relazione rispetto alle tecnologie produttive.
OBIETTIVI FORMATIVI
Si propone di fornire agli studenti i fondamenti della biochimica e, con essi, la conoscenza delle proprietà biologiche, chimiche e nutrizionali delle principali classi di composti che costituiscono la base dei prodotti agrari.
Obiettivi principali di questo insegnamento sono:
- fornire una conoscenza di base sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei principali composti (amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine) contenuti negli alimenti o da essi derivati;
- illustrare i concetti di base della cinetica enzimatica e della bioenergetica al fine di comprendere, su base rigorosamente scientifica, come nel nostro organismo possano aver luogo, in condizioni piuttosto blande di temperatura e pH, le numerose reazioni coinvolte nella degradazione dei principali composti d’interesse alimentare.
- comprendere la logica delle principali vie metaboliche, le interconnessioni tra di esse, la loro regolazione e il relativo bilancio energetico.
MODULO CHIMICA DEI PRODOTTI AGRARI
ALESSANDRO D'ANNIBALE
Secondo Semestre
4
AGR/13
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: al termine del corso e e a seguito dell’impegno di studio individuale, lo studente acquisirà conoscenza adeguata delle proprietà chimico-fisiche e della reattività chimica delle principali biomolecole presenti negli alimenti e del loro impatto sul settore alimentare
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Al termine del corso e a seguito dell’impegno di studio individuale, lo studente raggiunge una preparazione adeguata che, unitamente alle altre conoscenze più specifiche che acquisirà nel prosieguo gli permetterà di applicare le conoscenze acquisite all'analisi delle possibili interazioni tra i costituenti presenti e modifiche degli stessi in una matrice alimentare sottoposta a vari tipi di trasformazioni deliberate o alterazioni (applying knowledge and understanding)
3) Autonomia di giudizio (making judgements): la frequenza del corsoe gli sforzi di studio individuali metteranno lo studente nelle condizioni di lavorare in autonomia di giudizio anche attraverso la consultazione critica e la comparazione di materiali didattici di varia tipologia e di analizzare criticamente dati inerenti a processi produttivi
4) Capacità comunicative: al termine del corso associato ad un impegno di studio individuale, lo studente sarà in grado di comunicare le conoscenze acquisite usando una terminologia appropriata e sarà in grado di interagire positivamente e scambiare informazioni con interlocutori di pari livello.
5) Capacità di apprendimento: indicazioni acquisiti anche dalla frequenza del corso consentiranno allo studente di promuovere il proprio auto-aggiornamento reperendo elementi utili attraverso la consultazione mirata di canali informativi derivati dalla letteratura scientifica e da siti web accreditati.
Generalità sulla composizione degli alimenti - Tipologie di fabbisogni e valore nutritivo - Trasformazioni ed alterazioni a carico dei principali macronutrienti (proteine, lipidi e carboidrati)- Non nutrienti e antinutrienti - Proprietà chimiche e fisiche dell'acqua - Interazioni acqua-soluti ed implicazioni alimentari - Attività dell'acqua -Proprietà di miscele etanolo-acqua - Amminoacidi proteinogenici (stereochimica e proprietà acido-base) – Classificazione degli amminoacidi sulla base della natura del gruppo R e su base nutrizionale – Modifiche post-traduzionali - Amminoacidi non proteici - Ammine biogeniche - Proteine – Valore biologico e metodi di determinazione - Proprietà filmogene e schiumogene delle proteine - Lipidi (criteri classificazione, proprietà generali, funzioni e rappresentatività negli alimenti) - Proprietà degli acidi grassi e nomenclatura - acidi grassi omega - Lipidi saponificabili (triacilgliceroli, cere, fosfolipidi e sfingolipidi) – Trasformazioni (idrogenazione catalitica, transesterificazione ed acidolisi) ed alterazioni (idrolisi, irrancidimento chetonico e ossidativo dei lipidi) - Lipidi insaponificabili (steroli, terpeni e eicosanoidi) - Carboidrati (generalità, criteri di classificazione, funzioni in natura e impiego come additivi) - Nomenclatura e rappresentazioni lineari e cicliche - Proiezioni di Fisher e classificazione D-L - Reazioni caratteristiche degli zuccheri [acilazione, alchilazione, ossidazione (acidi aldonici, acidi uronici e acidi aldarici) e riduzione] - Alditoli e loro impiego come additivi (sorbitolo, mannitolo e xilitolo)- Distinzione tra zuccheri riducenti e totali e approcci alla determinazione - Proprietà fisiche, chimiche e sensoriali degli zuccheri - Potere dolcificante - Monosaccaridi (epimeri, anomeri e mutarotazione) - Reazioni di Maillard e implicazioni alimentari e salutistiche - Oligosaccaridi - Polisaccaridi naturali e di interesse alimentare (Gomma di xantano, destrano, glucomannani, amidi e cellulose chimicamente modificati e non) - Liquefazione e retrogradazione dell'amido - Destrine e destrosio equivalenza - Indice glicemico e carico glicemico
Modalità Esame
Verrà effettuato un colloquio orale finalizzato ad accertare le competenze acquisite nell'ambito del corso, di una terminologia appropriata nel descrivere aspetti specifici correlati agli argomenti del corso e la capacità critica nel collegarli fra loro
Testi adottati
Principi di chimica degli alimenti Autori: Cappelli e Vannucchi Casa Editrice Zanichelli
Introduzione alla biochimica Autore: Lehninger Editore: Zanichelli
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula supportate dalla proiezione di materiali audiovisivi e da esercitazioni numeriche alla lavagna
Modalità di frequenza
La frequenza del corso, sebbene sia facoltativa, è caldamente consigliata
Bibliografia
Materiale integrativo sarà reso disponibile attraverso piattaforme condivise
118957 - INDUSTRIE ALIMENTARI
DIANA DE SANTIS
Primo Semestre
9
AGR/15
Obiettivi formativi
L'insegnamento si propone di permettere agli studenti di acquisire nozioni teorico-pratiche sui principali processi delle tecnologie dell'industria alimentare.
Obiettivo del corso è quello di fornire le basi per la conoscenza dei processi di trasformazione dei prodotti alimentari sia nell'ambito dei prodotti di origine vegetale (industria olearia, industria enologica e dei cereali) nonché dei prodotti di origine animale (industria lattiero-casearia, della carne e derivati, dei prodotti ittici, degli ovo-prodotti e del miele).
Lo studente al termine del corso e del superamento delle relative prove di esame, sarà capace di comprendere e descrivere tutte le fasi dei processi di produzione tradizionali ed innovativi, in tal modo, avrà le competenze necessarie per valutare in modo critico i parametri che caratterizzano le linee di produzione alimentare volti a preservare al meglio qualità sensoriali, salutistiche e merceologiche dei prodotti alimentari studiati.
Il corso fornirà anche competenze sulle principali tecniche di indagine analitica volte a caratterizzare e valutare la qualità e l'idoneità del prodotto alimentare studiato alle norme vigenti per la relativa classificazione merceologica e commercializzazione.
Il programma è sviluppato in una parte generale relativa all'introduzione alle industrie alimentari e delle problematiche relative alle alterazioni degli alimenti ed una parte speciale dedicata alla descrizione dei processi di trasformazione dei prodotti alimentari studiati.
La parte generale comprende lo studio dei principi di conservazione degli alimenti, l'uso di additivi alimentari e adiuvanti tecnologici. La parte speciale comprenderà lo studio dei prodotti di origine animale, in particolare la trasformazione dei prodotti lattiero caseari, i prodotti di trasformazione della carne e del pesce, con particolare approfondimento sulla trasformazione dei salumi e delle conserve ittiche. Saranno trattate le caratteristiche e le proprietà delle uova, la tecnologia di produzione degli ovo-prodotti e del miele. Nell'ambito dei prodotti di origine vegetale particolare attenzione sarà dedicata all'industria olearia ed oleicola (oli di oliva, di semi ed olive da tavola), enologica (tecniche di vinificazione, aceto) dei prodotti da forno e cerealicoli.
Saranno introdotte le principali tecniche di analisi chimico, fisiche e sensoriali volte alla valutazione della qualità per le filiere studiate.
Modalità Esame
La valutazione delle conoscenze si svolgerà attraverso un'interrogazione orale sugli argomenti trattati a lezione, in presenza o in modalità a distanza.
Testi adottati
- Materiale di studio fornito dal docente.
- Patrizia Cappelli,Vanna Vannucchi - Principi di chimica degli alimenti-Conservazione, trasformazioni, normativa. Ed.Zanichelli, Bologna.
- Paolo Cabras, Aldo Martelli-Chimica degli alimenti-Ed. Piccin
- Paolo Cabras, Carlo I.G. Tuberoso - Analisi dei prodotti alimentari - Ed. Piccin
-
Modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà in presenza o a distanza o in modalità mista, in funzione delle direttive di legge.
Le lezioni teoriche saranno accompagnate da esercitazioni di laboratorio e visite didattiche, al fine dei moduli relativi ai settori dell'industria alimentare trattata.
Modalità di frequenza
facoltativa
Bibliografia
Patrizia Cappelli,Vanna Vannucchi - Principi di chimica degli alimenti-Conservazione, trasformazioni, normativa. Ed.Zanichelli, Bologna.
- Paolo Cabras, Aldo Martelli-Chimica degli alimenti-Ed. Piccin
- Paolo Cabras, Carlo I.G. Tuberoso - Analisi dei prodotti alimentari - Ed. Piccin
118956 - PRODUZIONI DI ORIGINE VEGETALE
-
12
-
-
Obiettivi formativi
Il corso si pone l'obiettivo di definire il concetto di qualità per le produzioni orticole, con approfondimenti sulle sue varie componenti. Considerando le diverse tipologie di ortaggi, gli studenti potranno apprendere ad acquisire conoscenze su fattori agronomici e tecnologie che modificano la qualità della produzione nei diversi contesti ambientali. Al termine dell'insegnamento gli studenti saranno in grado applicare le conoscenze acquisite nelle diverse realtà produttive (applying knowledge and understanding), in autonomia e con adeguata capacità critica (making judgements). Il corso porrà attenzione al miglioramento delle abilità comunicative (communication skills) nei vari contesti professionali. Gli studenti acquisiranno capacità di promuovere il proprio auto-aggiornamento (learning skills)
MODULO PRODUZIONI ARBOREE DI QUALITà
VALERIO CRISTOFORI
Secondo Semestre
6
AGR/03
Obiettivi formativi
Al termine del corso lo studente acquisirà conoscenza e capacità di comprensione del concetto di qualità delle produzioni frutticole e dei principali fattori di controllo della qualità della produzione frutticola durante il ciclo produttivo. In relazione alle principali tipologie delle colture legnose da frutto, verranno affrontati gli aspetti di biologia e fisiologia dello sviluppo maggiormente responsabili del determinismo della qualità, e gli aspetti delle tecniche colturali più appropriate per la produzione sostenibile di frutta di qualità in rapporto alle condizioni e limitazioni ambientali ed alle esigenze di mercato. Lo studente acquisirà capacità di analizzare le possibili interazioni tra agroecosistemi arborei, ambiente e tecnica colturale applicata (applying knowledge and understanding). Lo studente acquisirà autonomia di giudizio (making judgements) anche attraverso la consultazione critica e la comparazione di materiali didattici di varia tipologia. Lo studente acquisirà capacità di documentare e comunicare le conoscenze acquisite con terminologia appropriata (communication skills) e capacità di promuovere il proprio auto-aggiornamento (learning skills)
GRUPPO INDUSTRIE ALIMENTARI - TECNOLOGICO AFFINI INTEGRATIVE A12
-
-
-
-
MACCHINE E IMPIANTI PER L'INDUSTRIA ALIMENTARE
ROBERTO MOSCETTI
Secondo Semestre
7
AGR/09
Obiettivi formativi
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE (KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING): il corso ha l’obiettivo di fornire allo studente le conoscenze e competenze relative a (1) come le caratteristiche chimiche, fisico-chimiche e bio-chimiche della materia prima influenzino il processo industriale; (2) tipo di macchine e impianti utilizzati nell’industria alimentare.
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE (APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING): a conclusione del percorso formativo, lo studente dovrà aver acquisito conoscenze relative agli aspetti principali e le motivazioni che spingono alla scelta di una particolare macchina o uno specifico processo ed avere competenze che gli consentano di comprendere il funzionamento dei processi industriali nel settore alimentare.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS): l’insegnamento ha l’obiettivo di stimolare l’apprendimento della capacità critica di analisi per la risoluzione di problemi nel settore dei processi di trasformazione alimentare.
ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS): al termine del corso lo studente che intende operare come professionista nel settore delle tecnologie alimentari, avrà acquisito una solida base di concetti ingegneristici, che gli permetteranno di comunicare facilmente con ingegneri specializzati del settore.
CAPACITÀ DI APPRENDERE (LEARNING SKILLS): lo studente sarà preparato per riconoscere e valutare i mezzi idonei da utilizzare per la risoluzione di specifici nel settore della trasformazione agroalimentare, sia in ambito sperimentale che in quello industriale.
OBIETTIVI FORMATIVI
Si propone di fornire agli studenti i fondamenti della biochimica e, con essi, la conoscenza delle proprietà biologiche, chimiche e nutrizionali delle principali classi di composti che costituiscono la base dei prodotti agrari.
Obiettivi principali di questo insegnamento sono:
- fornire una conoscenza di base sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei principali composti (amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine) contenuti negli alimenti o da essi derivati;
- illustrare i concetti di base della cinetica enzimatica e della bioenergetica al fine di comprendere, su base rigorosamente scientifica, come nel nostro organismo possano aver luogo, in condizioni piuttosto blande di temperatura e pH, le numerose reazioni coinvolte nella degradazione dei principali composti d’interesse alimentare.
- comprendere la logica delle principali vie metaboliche, le interconnessioni tra di esse, la loro regolazione e il relativo bilancio energetico.
MODULO BIOCHIMICA GENERALE
ESTHER IMPERLINI
Secondo Semestre
5
BIO/10
Obiettivi formativi
OBIETTIVI FORMATIVI
Si propone di fornire agli studenti i fondamenti della biochimica e, con essi, la conoscenza delle proprietà biologiche, chimiche e nutrizionali delle principali classi di composti che costituiscono la base dei prodotti agrari.
Obiettivi principali di questo insegnamento sono:
- fornire una conoscenza di base sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei principali composti (amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine) contenuti negli alimenti o da essi derivati;
- illustrare i concetti di base della cinetica enzimatica e della bioenergetica al fine di comprendere, su base rigorosamente scientifica, come nel nostro organismo possano aver luogo, in condizioni piuttosto blande di temperatura e pH, le numerose reazioni coinvolte nella degradazione dei principali composti d’interesse alimentare.
- comprendere la logica delle principali vie metaboliche, le interconnessioni tra di esse, la loro regolazione e il relativo bilancio energetico.
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
Amminoacidi e legame peptidico. Livelli strutturali proteici e classificazione delle proteine: globulari, fibrose e di membrana.
Enzimi e principi di cinetica enzimatica: teoria degli stati di transizione ed energia di attivazione; velocità di reazione; equazione di Michaelis-Menten. Inibizione enzimatica. Enzimi allosterici e loro regolazione. Struttura e funzione dei principali coenzimi e gruppi prostetici. Coenzimi e vitamine.
“Turnover” proteico. Digestione delle proteine della dieta. Enzimi proteolitici e loro specificità.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
Generalità sul metabolismo. Catabolismo e anabolismo. Metabolismo e catalisi enzimatica. Enzimi: nomi comuni; nomi sistematici; classificazione E.C. Basi di bioenergetica. ATP e altri composti (impropriamente) definiti ad “alta energia”. Sguardo d’insieme sul catabolismo energetico.
CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
D-Glucosio, altri Monosaccaridi della serie D e oligosaccaridi. Polisaccaridi: amido e glicogeno. Digestione dell'amido e del glicogeno introdotti con la dieta.
Glicolisi: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Via del Fosfogluconato: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Gluconeogenesi: localizzazione e finalità; i precursori del D-Glucosio; bilancio energetico e regolazione.
Destino del Piruvato in condizioni di aerobiosi: il complesso multienzimatico della Piruvato Deidrogenasi (PDH); importazione del piruvato nei mitocondri; bilancio energetico; regolazione.
Ciclo di Krebs: localizzazione e finalità; reazioni; enzimi; intermedi metabolici; carattere anfibolico; bilancio energetico; regolazione.
Destino del piruvato in condizioni di anaerobiosi: fermentazione lattica e fermentazione alcolica.
Respirazione cellulare: trasporto degli elettroni dai coenzimi ridotti all’ossigeno molecolare; complessi proteici di membrana (I-IV); fosforilazione ossidativa: ATP sintasi (complesso V).
Modalità Esame
L’accertamento dell’effettiva acquisizione dei risultati d’apprendimento (sopra descritti) avverrà mediante una prova di esame orale.
L’esame si svolgerà rivolgendo allo studente una serie di domande tese a verificare e valutare:
- la conoscenza delle nozioni biochimiche di base;
- l’acquisizione di una capacità (dello studente) di utilizzare queste conoscenze per risolvere specifici quesiti che riguardano il destino catabolico delle principali biomolecole presenti nei prodotti agrari;
- il grado di capacità comunicativa (uso di un corretto linguaggio scientifico – concisione, chiarezza ed efficacia nella risposta e/o nell’argomentazione).
Allo studente saranno rivolte domande (generalmente 3) nell’ambito delle seguenti tematiche:
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
METABOLISMO DEI CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
Testi adottati
Titolo: PRINCIPI DI BIOCHIMICA. Autori: D. Voet, J.G. Voet e C.W. Pratt. Editore: Zanichelli (2017); questo testo è un estratto dalla quarta edizione (2017) del testo di FONDAMENTI DI BIOCHIMICA (degli stessi Autori e dello stesso Editore).
Titolo: INTRODUZIONE ALLA BIOCHIMICA DI LEHNINGER. Autori: D.L. Nelson e M.M. Cox. Editore Zanichelli (V edizione 2015 e successive edizioni).
Per approfondimenti/integrazioni:
Titolo: BIOCHIMICA DELLA NUTRIZIONE. Autori: U. Leuzzi, E. Bellocco, D. Barreca (Zanichelli Editore, 2013).
Tutti i testi elencati sono disponibili nella biblioteca del Campus Riello dell’Ateneo della Tuscia.
Modalità di svolgimento
Questo insegnamento consta di 5 CFU ossia di 20 lezioni frontali, per un totale di 40 ore.
Le lezioni sono svolte in modo da stimolare la discussione (anche di gruppo) su specifici argomenti. Durante tali discussioni gli studenti sono invitati a esprimersi con proprietà di linguaggio (scientifico) oltre che in modo conciso, chiaro ed efficace.
Modalità di frequenza
Frequenza raccomandata ma facoltativa
Bibliografia
Vedi "Testi adottati".
118959 - DIFESA DELLE DERRATE ALIMENTARI
ANNA MARIA VETTRAINO
Secondo Semestre
7
AGR/12
Obiettivi formativi
Obiettivo della disciplina è approfondire gli aspetti eziologici,biologici ed epidemiologici delle malattie delle piante provocate da parassiti vegetali ed indicare criticamente le principali tecniche di difesa utilizzabili in agricoltura
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione delle metodologie avanzate per lo sviluppo di strategia di difesa fitosanitaria nei riguardi dei principali patogeni vegetali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di effettuare in autonomia i rilievi e le elaborazioni necessarie per la attuazione di un intervento di difesa fitosanitaria.
Autonomia di giudizio
Valutazione delle problematiche fitopatologiche e dei possibili approcci di difesa con metodi tradizionali e innovativi.
Abilità comunicative
Capacità di esporre con linguaggio specifico i risultati degli studi svolti, anche ad un pubblico non esperto.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento con la consultazione di pubblicazioni scientifiche e divulgative nazionali ed internazionali, proprie del settore
Sviluppo delle abilità comunicative
Concetti base della patologia vegetale, cenni sulle caratteristiche degli agenti causali di malattie delle piante, ciclo di una malattia, cenni ai meccanismi di attacco dei patogeni e di resistenza da parte dell'ospite. Definizione di patologia del postraccolta e importanza economica, fattori che influenzano le malattie postraccolta, tipi di alterazione in postraccolta. Prevenzione e difesa delle alterazioni postraccolta: tecniche di conservazione in ambiente controllato; protezione chimica e biologica. Diagnosi di malattie in postraccolta, criteri di determinazione ed evoluzione delle alterazioni. Principali fisiopatie e principali alterazioni parassitarie da funghi e batteri in postraccolta. Innovazione in patologia vegetale
Frutti di zone a clima temperato (Pomacee, Drupacee, Uva da tavola, Fragole, Actinidia; Frutti di zone a clima subtropicale e tropicale (Agrumi, Avocado, Banana, Ananas, Mango, Papaia; Ortaggi (Solanacee, Cucurbitacee, Liliacee da bulbo, Asteracee, Brassicacee, Apiacee).
Modalità Esame
La prova di accertamento è scritta e conterrà una serie di domande volte ad accertare la conoscenza teorica da parte dello studente sulle teorie esposte a lezione
l'obiettivo della prova orale è verificare la capacità comunicativa dello studente
L'obiettivo della valutazione del progetti gruppo è verificare la capacità di lavorare in gruppo e di affrontare problematiche specifiche
Testi adottati
Fondamenti di Patologia Vegetale – Alberto Matta
Plant Pathology – G.N. Agrios
Patologia Vegetale – Giuseppe Belli
Materiale su piattaforma MOODLE
Modalità di svolgimento
in presenza e a distanza secondo regolamento di atene
frequenza facoltativa
Modalità di frequenza
lezioni in classe e attività di laboratorio
118956 - PRODUZIONI DI ORIGINE VEGETALE
-
12
-
-
Obiettivi formativi
Il corso si pone l'obiettivo di definire il concetto di qualità per le produzioni orticole, con approfondimenti sulle sue varie componenti. Considerando le diverse tipologie di ortaggi, gli studenti potranno apprendere ad acquisire conoscenze su fattori agronomici e tecnologie che modificano la qualità della produzione nei diversi contesti ambientali. Al termine dell'insegnamento gli studenti saranno in grado applicare le conoscenze acquisite nelle diverse realtà produttive (applying knowledge and understanding), in autonomia e con adeguata capacità critica (making judgements). Il corso porrà attenzione al miglioramento delle abilità comunicative (communication skills) nei vari contesti professionali. Gli studenti acquisiranno capacità di promuovere il proprio auto-aggiornamento (learning skills)
MODULO PRODUZIONI ORTICOLE DI QUALITà
MARIATERESA CARDARELLI
Secondo Semestre
6
AGR/04
Obiettivi formativi
Il corso si pone l'obiettivo di definire il concetto di qualità per le produzioni orticole, con approfondimenti sulle sue varie componenti. Considerando le diverse tipologie di ortaggi, gli studenti potranno apprendere ad acquisire conoscenze su fattori agronomici e tecnologie che modificano la qualità della produzione nei diversi contesti ambientali. Al termine dell'insegnamento gli studenti saranno in grado applicare le conoscenze acquisite nelle diverse realtà produttive (applying knowledge and understanding), in autonomia e con adeguata capacità critica (making judgements). Il corso porrà attenzione al miglioramento delle abilità comunicative (communication skills) nei vari contesti professionali. Gli studenti acquisiranno capacità di promuovere il proprio auto-aggiornamento (learning skills)
Significato della qualità: definizione, proprietà intrinseche ed esogene. Qualità nutrizionale, organolettica, sanitaria, commerciale. La qualità per le diverse tipologie di prodotto: radici, foglie, frutti. La quarta gamma. Controllo dei nitrati negli ortaggi. Fattori che influenzano la qualità: la scelta varietale, l’ambiente di coltivazione, le tecniche colturali adottate, lo stadio di maturazione alla raccolta. Strategie per migliorare la qualità: innesto erbaceo, biostimolanti (tipologie e utilizzo). Ambiente di coltivazione: serra vs pieno campo. La qualità degli ortaggi allevati senza suolo. I substrati di coltivazione. Le serre nutraceutiche per la produzione di alimenti funzionali.
Modalità Esame
Valutazione orale
Testi adottati
Orticoltura. Principi e pratica'. Edagricole. Curatori: Pardossi, Gianquinto, Santamaria, Incrocci
'Colture fuori suolo. Idroponica e coltivazione in substrato' Edagricole. Incrocci, Malorgio, Massa.
'Biostimolanti per un'agricoltura sostenibile' Ed. Informatore Agrario. Curatori: Colla, Rouphael
Modalità di frequenza
La frequenza è fortemente consigliata
Bibliografia
Orticoltura. Principi e pratica'. Edagricole. Curatori: Pardossi, Gianquinto, Santamaria, Incrocci
'Colture fuori suolo. Idroponica e coltivazione in substrato' Edagricole. Incrocci, Malorgio, Massa.
'Biostimolanti per un'agricoltura sostenibile' Ed. Informatore Agrario. Curatori: Colla, Rouphael
118958 - QUALITà E CERTIFICAZIONI NELLA FILIERA ALIMENTARE
RINALDO BOTONDI
Secondo Semestre
8
AGR/15
Obiettivi formativi
Il corso si prefigge lo scopo di fornire le basi e il linguaggio comune per poter interloquire con tecnici/esperti che si occupano della qualità degli alimenti
Partendo dall'analisi dell'evoluzione del concetto di qualità, l’insegnamento tratterà i percorsi inerenti la corretta gestione dei processi produttivi dell'industria alimentare, l'idoneità igienico-sanitaria, la rintracciabilità e la qualità dei prodotti e dei processi, anche nel rispetto dell’ambiente. Saranno studiate le principali norme (cogenti e volontarie) che disciplinano la sicurezza nel settore alimentare, l’implementazione di sistemi HACCP e la certificazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza nelle industrie alimentari. Nel particolare, partendo dai concetti generali, saranno affrontati anche casi di studio riferiti ad alcune specifiche filiere sulla base delle aziende contattate, di volta in volta disponibili. Alla fine di questo percorso lo studente avrà acquisito conoscenze teoriche e pratiche sulle principali norme e processi della filiera di qualità alimentare, sarà anche in grado di applicare e trasferire con autonomia di giudizio le competenze acquisite e di comunicarle con professionalità ad esperti del settore alimentare.
Evoluzione del concetto di qualità. Certificazioni nel settore agroalimentare (0.5CFU)
DEFINIZIONE DEL CONTROLLO ANALITICO: Criteri di validazione dei metodi di analisi e descrizione delle metodologie e degli strumenti di campionamento. (1CFU)
PERICOLO E RISCHIO: principi del metodo HACCP. Le procedure generali. Esempi pratici e casi di studio in varie filiere agro-alimentari. Struttura ed impostazione del Manuale HACCP. (1CFU)
NORME ISO: Serie 9000. Modalità di revisione delle norme e loro evoluzione. Concetti di controllo, non conformità, azione correttiva, azione preventiva, audit. Ciclo PDCA. Manuale per la Qualità. (2CFU)
QUALITA’ DEL PRODOTTO: Certificazioni di prodotto in ambito regolamentato e non regolamentato. Disciplinare di produzione. Certificazione nel biologico. Certificazioni di tipicità. Modalità di implementazione con esempi pratici. (1CFU)
SICUREZZA ALIMENTARE: La sicurezza alimentare e le norme ISO della Serie 22000. Concetti di tracciabilità e rintracciabilità. (1CFU)
Gli standard di seconda parte BRC e IFS. (0.5CFU
SANIFICAZIONE AMBIENTI E MATRICI ALIMENTARI: utilizzo di nuove tecnologie. SOSTANZE NOCIVE E/O TOSSICHE IN MATRICI ALIMENTARI: analisi micotossine. (0.5CFU)
Metodi analitici in alimenti vegetali e di origine animale (approccio teorico ed esercitazioni di filiera in laboratorio su matrici alimentari) (0.5CFU)
Modalità Esame
La preparazione sarà accertata attraverso la valutazione delle risposte fornite in forma orale o scritta a risposta aperta dallo studente a quattro, cinque domande sugli argomenti del programma del corso in oggetto. Nel caso della prova scritta le domande saranno poste in forma aperta ed il candidato avrà un massimo di due ore per fornire le risposte. Ai fini della valutazione per l’attribuzione del voto finale espresso in trentesimi (con votazione da 18 a 30 con eventuale lode), si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi e della padronanza di espressione.
Testi adottati
Appunti, Power point, pubblicazioni e materiale forniti dal docente.
Testi suggeriti:
Peri, Lavelli, Marjani. Qualità nelle aziende e nelle filiere agroalimentari. Hoepli, 2013
Igiene nei processi alimentari "Progettazione della sicurezza degli alimenti" a cura di A. Paparella, M. Schirone e P. Visciano. Hoepli 2023
P. Cabras, C.I.G. Tuberoso, Analisi dei prodotti alimentari, Piccin, 2013.
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali (5CFU), seminari di esperti di settore (1CFU), esercitazioni in laboratorio (1CFU), visite esterne presso aziende e/o eventi annuali tematici (1CFU). Lezioni anche in modalità telematica (secondo le istruzioni del CCS).
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Gli studenti sono vivamente invitati a partecipare in presenza alle lezioni frontali, alle esercitazioni, ai seminari ed alle visite didattiche che si svolgeranno durante il corso
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
18138 - TECNOLOGIE DI CONSERVAZIONE, CONDIZIONAMENTO E DISTRIBUZIONE DEGLI ALIMENTI
RICCARDO MASSANTINI
Primo Semestre
6
AGR/15
Obiettivi formativi
Il corso introdurrà gli studenti ai principi, agli approcci sperimentali ed alle metodiche analitiche applicate ai prodotti ortofrutticoli freschi, dalle fasi di condizionamento al confezionamento del prodotto. Il corso avrà un taglio tecnico/pratico ed affronterà tematiche rivolte alla ottimizzazione di prodotto e di processo nel rispetto delle norme vigenti.
a) conoscenza e capacità di comprensione (knoledge and understanding)
I risultati definiti dal presente descrittore sono perseguiti attraverso lezioni frontali, esercitazioni e seminari
previsti nel corso di insegnamento. Lo studente acquisirà:
Conoscenze concettuali ed analitiche di base, sia teoriche che applicate, relative agli argomenti definiti
dagli obiettivi formativi del corso
Conoscenza degli strumenti e delle metodologie per il controllo della qualità degli ortofrutticoli
B) Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Quanto definito dal presente descrittore è realizzato attraverso lezioni frontali, gite di istruzione,
esercitazioni ed attività di laboratorio, analisi di problematiche e casi studio svolte e discusse in classe
promuovendo la partecipazione diretta degli studenti.
Abilità nel comprendere e soddisfare i requisiti di cui necessitano le produzioni di alta qualità
Capacità di utilizzo e comprensione degli strumenti e dei metodi analitici trattati nel corso
Capacità di applicare gli strumenti metodologici ed operare scelte mirate a risolvere o minimizzare i
problemi di produzione (o “problem solving”), sia in termini qualitativi che quantitativi
C) Autonomia di giudizio (making judgements)
Sulla base di quanto specificato dal seguente descrittore, il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti tutti
gli strumenti necessari per poter essere in grado di interpretare i risultati sperimentali del settore e per lo
sviluppo di un pensiero critico.
D) Abilità comunicative (communication skills)
L’abilità è sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti in aula, attraverso esercizi scritti,
l’interazione con il docente fuori dall’orario di lezione tramite la piattaforma Google Classroom e lo
svolgimento di test online utilizzando Google Modules su temi specifici inerenti il corso.
E) Capacità di apprendere (learning skills)
Lo studente è coinvolto nella ricerca di articoli scientifici affini ai temi inerenti il corso, nella comprensione del testo e nell'analisi critica del contenuto degli stessi.
118967 - CHIMICA E BIOTECNOLOGIE DELLE FERMENTAZIONI
MAURIZIO RUZZI
Primo Semestre
8
CHIM/11
Obiettivi formativi
Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti gli strumenti necessari per la gestione dei processi di produzione di alimenti fermentati. Verranno trattate le problematiche relative all’isolamento, alla conservazione, al miglioramento genetico e all’impiego di ceppi starter per l'industria alimentare, al controllo della crescita microbica e dei parametri di processo, alle alterazioni microbiologiche degli alimenti fermentati. Verranno affrontati nel dettaglio gli aspetti microbiologici e di processo relativi alla produzione di alimenti fermentati di origine animale (latti fermentati e formaggi, salami) e vegetale (birra, vino, pane e prodotti da forno).
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I risultati definiti dal presente descrittore sono perseguiti attraverso lezioni frontali, laboratori didattici, visione dì materiale multimediale e seminari integrativi previsti nel corso di insegnamento. Lo studente acquisirà la conoscenza dell’uso dei microrganismi e delle tecniche dì fermentazione per la produzione dì alimenti e bevande fermentate.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Quanto definito dal presente descrittore è realizzato attraverso lezioni frontali, laboratori didattici, visione di materiale multimediale e relazioni scritte nelle quali lo studente dovrà dimostrare di saper applicare le conoscenze generali a casi di studio specifici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Sulla base di quanto specificato dal seguente descrittore, il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti tutti gli strumenti necessari per poter essere in grado di analizzare ed interpretare risultati sperimentali e casi pratici inerenti la produzione dì alimenti e bevande fermentate, onde sviluppare un loro pensiero critico.
Abilità comunicative (communication skills)
L’abilità è sviluppata: in aula, mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso relazioni scritte che consentono di valutare l’abilità comunicativa e la corretta proprietà di linguaggio scientifico; fuori dell’aula, attraverso l’interazione diretta con il docente, in presenza o via web.
Capacità di apprendere (learning skills)
Lo studente è coinvolto nella lettura di articoli tecnico-scientifici e nella visione dì filmati multimediali sui temi inerenti gli argomenti del programma per stimolarne la comprensione del testo e l’analisi critica del contenuto degli stessi.
118966 - OPERAZIONI UNITARIE DELLA TECNOLOGIA ALIMENTARE
MARCELLO FIDALEO
Primo Semestre
9
AGR/15
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi: fornire le conoscenze per la descrizione dei fenomeni alla base delle tecnologie alimentari e delle biotecnologie ed il loro inquadramento nello schema di approccio delle “Operazioni Unitarie”.
Risultati di apprendimento attesi:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: sviluppare la conoscenza dei principi alla base delle operazioni unitarie, delle principali operazioni unitarie e delle apparecchiature corrispondenti.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper realizzare lo schema a blocchi dei processi e utilizzare metodi quantitativi di computo per la risoluzione di esercizi relativi a sistemi alimentari e biotecnologici, con particolare riferimento a bilanci di materia ed energia macroscopici.
3) Autonomia di giudizio: saper raccogliere, selezionare e valutare in maniera autonoma le informazioni necessarie per l’analisi e la risoluzione di problemi relativi alle operazioni unitarie in ambito alimentare e biotecnologico;
4) Abilità comunicative: saper comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni relative alle operazioni unitarie dell’industria alimentare e biotecnologica a interlocutori specialisti e non specialisti;
5) Capacità di apprendimento: sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare in modo autonomo o parzialmente guidato le operazioni unitarie.
Reologia dei prodotti alimentari e biotecnologici. Trasporto dei fluidi alimentari nelle tubazioni. Cinetica di distruzione microbica e di danno termico. Bilanci macroscopici di materia in condizioni stazionarie e non stazionarie. Bilancio di energia. Applicazioni del bilancio macroscopico di materia e di energia a sistemi alimentari e biotecnologici. Trasferimento di materia. Trasferimento di calore in condizioni non stazionarie (curva di penetrazione del calore). Scambiatori di calore per l’industria alimentare e biotecnologica. Trattamenti termici e relative apparecchiature. Principali operazioni unitarie dell’industria alimentare e biotecnologica: concentrazione per evaporazione, congelamento. Esempi di applicazioni delle Operazioni Unitarie all'industria di produzione delle conserve di origine vegetale.
Modalità Esame
L'esame finale consiste in una prova scritta relativa alla risoluzione di tre esercizi numerici e in una prova orale costituita da tre domande sugli argomenti trattati. La verifica accerterà: le conoscenze di base relative alle operazioni unitarie e alle corrispondenti apparecchiature; la capacità di realizzare schemi a blocchi dei processi e utilizzare metodi quantitativi di computer per la risoluzione di problemi del settore alimentare; la capacità di la capacità di saper raccogliere, selezionare e valutare in maniera autonoma le informazioni necessarie per l’analisi e la risoluzione di problemi; le abilità comunicative; le capacità di apprendimento in maniera autonoma o parzialmente guidata. Ogni esercizio/domanda verrà valutato con un punteggio compreso tra 0 e 10. Il voto finale della prova scritta/orale sarà dato dalla somma dei punteggi dei singoli esercizi/domande. Si potrà accedere alla prova orale solo se nella prova scritta si consegue un punteggio di almeno 18. Il voto finale sarà dato dalla media del punteggio della prova scritta e della prova orale.
Testi adottati
R. Paul Singh, Dennis R. Heldman. Principi di Tecnologia Alimentare. Casa Editrice Ambrosiana.
Modalità di svolgimento
Il corso è organizzato in 36 lezioni frontali della durata di due ore ciascuna.
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le lezioni in aula o in modalità a distanza laddove prevista.
Bibliografia
P. Masi. Ingegneria alimentare. Modelli predittivi della tecnologia alimentare. Doppiavoce.
P. Masi. Esercitazioni di ingegneria alimentare. Guida alla risoluzione dei problemi. Doppiavoce.
Dario Friso, Mario Niero. Operazioni Unitarie dell’Ingegneria Alimentare. Modelli Fisici e Matematici, Macchine e Impianti. Cleup, 2010.
Claudio Peri, Bruno Zanoni. Manuale di Tecnologie Alimentari I-IV. CUSL.
Carlo Pompei. Operazioni unitarie della tecnologia alimentare. Casa Editrice Ambrosiana.
GRUPPO INDUSTRIE ALIMENTARI - TECNOLOGICO AFFINI INTEGRATIVE A12
-
-
-
-
STORIA, CULTURA E LINGUAGGIO DEL CIBO
7
L-FIL-LET/14
Obiettivi formativi
Obiettivo della disciplina è quello di promuovere una riflessione interdisciplinare legata all’alimentazione ed alle rappresentazioni sociali ad essa correlate per approfondire le conoscenze degli studenti relative ai fondamenti storici e storico-culturali del cibo, della gastronomia, della dietetica con riferimenti allo scenario contemporaneo. Conoscenze e nozioni relative alla dimensione culturale del cibo anche in rapporto all’evoluzione delle tecnologie alimentari, della produzione e consumo alimentare andranno in tal senso ad integrare conoscenze e competenze di tipo scientifico e tecnologico acquisite dagli studenti del CdStudio. Altro obiettivo è quello di potenziare le capacità espressive orali e scritte degli studenti indispensabili per l’accesso ai campi professionali e lavorativi specifici in uscita dal Corso di Studio con riferimento all’odierno scenario della produzione, distribuzione e al consumo di prodotti alimentari.
PRODUZIONI DI ORIGINE ANIMALE E ZOOTECNIA
SAMANTA MECOCCI
7
AGR/17
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione
Il programma dell’insegnamento “Produzioni di origine animale e zootecnia” è articolato al fine di consentire allo studente di conoscere e comprendere:
- le specie animali allevate (i.e. distribuzione e importanza a diversi livelli geografici, razze e loro caratteristiche),
- le caratteristiche fisiologiche degli animali (i.e. riproduzione, metabolismo energetico),
- i sistemi di allevamento e la gestione degli animali (i.e. benessere animale, sostenibilità, territorio),
- il miglioramento genetico (i.e. modelli di selezione) e la genetica (i.e. DNA, RNA, varianti),
- le produzioni animali (i.e. latte, carne) e le loro caratteristiche (i.e. nutrizionali, salutistiche, tecnologiche, parametri di qualità, fattori che influenzano la qualità, filiera, tracciabilità, marchi).
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Alla fine del corso, lo studente sarà in grado di capire come la gestione dell’allevamento (zootecnia in senso lato) può influenzare, in modo positivo o negativo, i prodotti di origine animale.
Autonomia di giudizio
Il corso darà allo studente la capacità di giudicare autonomamente i dati e le situazioni, e la capacità di risolvere problemi relativi a diversi contesti zootecnici.
Abilità comunicative
Durante il corso verranno fornite le capacità e le informazioni per comunicare correttamente e per interagire in modo costruttivo con tutti gli attori facenti parte del settore zootecnico e delle produzioni animali.
Capacità di apprendere
Il corso darà la capacità di approfondire, aggiornare e ampliare le conoscenze dello studente relative alla zootecnia e agli aspetti quanti-qualitativi delle produzioni animali.
Il corso di Scienza dell’Alimentazione ha come scopo quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per capire i vari aspetti dell’alimentazione sia da un punto di vista della digestione e assorbimento sia riguardo al destino metabolico dei nutrienti. Inoltre verrà affrontato l’importante aspetto della prevenzione delle principali malattie legate al consumo degli alimenti; Verrà infine stimolata la comprensione dell’importanza dell’alimentazione nella prevenzione delle patologie cronico-degenerative.
Risultati dell'apprendimento attesi
Conoscenza e capacità di comprensione: Aver sviluppato la conoscenza dei principi della Scienza dell’Alimentazione e della Nutrizione umana; Far conoscere i principi generali della biochimica dei nutrienti; Far conoscere le funzioni e l’interazione dei nutrienti con il sistema cellulare e molecolare
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Saper utilizzare le informazioni apprese a lezione per poter trattare temi di alimentazione in modo strettamente scientifico che siano lontane dalle varie forme di semplificazione sviluppate recentemente dai media e dalla pseudo informazione non specialistica. Infine gli studenti potranno applicare tali conoscenze nelle industrie di produzione e di distribuzione degli alimenti.
Autonomia di giudizio: Essere in grado di individuare meccanismi scientifici che sono alla base della scienza dell’alimentazione per poter formulare giudizi adeguati riguardo ai vari alimenti e al loro reale effetto sulla salute.
Abilità comunicative: Verrà stimolata la capacità degli studenti a interloquire, discutere e riflettere sugli argomenti sollevati durante le lezioni insistendo specialmente nell’importanza del metodo scientifico che hanno portato alle affermazioni trattate durante il corso.
Capacità di apprendimento: Essere in grado di discutere temi scientifici inerenti la nutrizione anche nelle sue applicazioni bio-mediche e nelle implicazioni nel rapporto dell’alimentazione con la salute. Tale abilità verrà sviluppata e saggiata coinvolgendo gli studenti in discussioni orali in aula.
Distinzione tra Alimenti e Nutrienti
Glucidi: generalità e classificazione; digestione assorbimento e destino metabolico;
Lipidi: generalità e classificazione; digestione assorbimento e destino metabolico;
Proteine: generalità e classificazione; digestione assorbimento e destino metabolico;
Acqua: il fabbisogno idrico;
I minerali;
Vitamine: generalità e classificazione.
Modalità Esame
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Del suo svolgimento viene redatto apposito verbale, sottoscritto dal Presidente e dai membri della commissione e dallo studente esaminato. Il voto è espresso in trentesimi, con eventuale lode. Il superamento dell'esame presuppone il conferimento di un voto non inferiore ai diciotto/trentesimi e comporta l'attribuzione dei corrispondenti crediti formativi universitari. Nella valutazione delle prova e nell’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
In particolare si faranno domande sui nutrienti, sulla loro interazione con le cellule, gli organi e i tessuti e il loro effetti sulla salute umana. Infine verranno richieste conoscenze sulla digestione e assorbimento dei nutrienti e sul loro destino metabolico
Testi adottati
Appunti delle lezioni.
Siliprandi & Tettamanti; Biochimica Medica; Piccin Editori
A. Mariani –Costantini; C. Cannella; G Tomassi. Alimentazione e Nutrizione Umana. Il Pensiero Scientifico Editore Roma,
Nino Carlo Battistini, Patrizia Pedrazzi Monica Prampolini, Curare con il cibo: Gli alimenti funzionali nella dietetica e nella dietoterapia.
Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti, Società Italiana di Nutrizione Umana.
Modalità di svolgimento
Italiano
Il corso di scienza dell’alimentazione si svolgerà tramite lezioni frontali in aula coadiuvate da diapositive e illustrazioni grafiche e fotografiche. Il metodo didattico usato tenderà a fornire gli strumenti una visione critica del settore dell’alimentazione attraverso degli esempi pratici e il confronto con corretti ed errati stili alimentari. Le lezioni frontali equivalgono a 6 cfu (48 ore).
Modalità di frequenza
La frequenza del corso non è obbligatoria tuttavia è fortemente consigliata
Bibliografia
Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti, Società Italiana di Nutrizione Umana. Inoltre il docente comunicherà all'inizio della lezione eventuali link a materiali didattici.
Dietetica.
Distinzione tra Alimenti e Nutrienti
Glucidi: generalità e classificazione; digestione assorbimento e destino metabolico;
Lipidi: generalità e classificazione; digestione assorbimento e destino metabolico;
Proteine: generalità e classificazione; digestione assorbimento e destino metabolico;
Acqua: il fabbisogno idrico;
I minerali;
Vitamine: generalità e classificazione.
Modalità Esame
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Del suo svolgimento viene redatto apposito verbale, sottoscritto dal Presidente e dai membri della commissione e dallo studente esaminato. Il voto è espresso in trentesimi, con eventuale lode. Il superamento dell'esame presuppone il conferimento di un voto non inferiore ai diciotto/trentesimi e comporta l'attribuzione dei corrispondenti crediti formativi universitari. Nella valutazione delle prova e nell’attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
In particolare si faranno domande sui nutrienti, sulla loro interazione con le cellule, gli organi e i tessuti e il loro effetti sulla salute umana. Infine verranno richieste conoscenze sulla digestione e assorbimento dei nutrienti e sul loro destino metabolico
Testi adottati
Appunti delle lezioni.
Siliprandi & Tettamanti; Biochimica Medica; Piccin Editori
A. Mariani –Costantini; C. Cannella; G Tomassi. Alimentazione e Nutrizione Umana. Il Pensiero Scientifico Editore Roma,
Nino Carlo Battistini, Patrizia Pedrazzi Monica Prampolini, Curare con il cibo: Gli alimenti funzionali nella dietetica e nella dietoterapia.
Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti, Società Italiana di Nutrizione Umana.
Modalità di svolgimento
Italiano
Il corso di scienza dell’alimentazione si svolgerà tramite lezioni frontali in aula coadiuvate da diapositive e illustrazioni grafiche e fotografiche. Il metodo didattico usato tenderà a fornire gli strumenti una visione critica del settore dell’alimentazione attraverso degli esempi pratici e il confronto con corretti ed errati stili alimentari. Le lezioni frontali equivalgono a 6 cfu (48 ore).
Modalità di frequenza
La frequenza del corso non è obbligatoria tuttavia è fortemente consigliata
Bibliografia
Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti, Società Italiana di Nutrizione Umana. Inoltre il docente comunicherà all'inizio della lezione eventuali link a materiali didattici.
Dietetica.
118915 - PROVA FINALE
Secondo Semestre
3
118914 - TIROCINIO
Secondo Semestre
8
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
121309 - ENGLISH LANGUAGE (PROFICIENCY)
Primo Semestre
6
L-LIN/12
121312 - MATHEMATICS AND PRINCIPLES OF STATISTICS
Primo Semestre
7
MAT/05
121313 - COMPUTER SKILLS
Primo Semestre
2
AGR/09
121310 - CHEMISTRY
-
11
-
-
CHEMISTRY I
Primo Semestre
6
CHIM/03
121318 - BIOLOGY AND GENERAL MICROBIOLOGY
-
12
-
-
GENERAL BIOLOGY
Primo Semestre
6
BIO/05
121326 - EUROPEAN FOOD LAW
Primo Semestre
5
IUS/03
121310 - CHEMISTRY
-
11
-
-
CHEMISTRY II
Primo Semestre
5
CHIM/06
121311 - PHYSICS
Secondo Semestre
6
FIS/07
121314 - PRINCIPLES OF AGRI-FOOD AND WINE ECONOMICS
Secondo Semestre
8
AGR/01
121318 - BIOLOGY AND GENERAL MICROBIOLOGY
-
12
-
-
GENERAL ENOLOGIC MICROBIOLOGY
Primo Semestre
6
AGR/16
121327 - GENETICS OF GRAPEVINE AND PLANTS OF AGRONOMIC IMPORTANCE
Secondo Semestre
6
AGR/07
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
118930 - MATEMATICA E PRINCIPI DI STATISTICA
LUCA SECONDILUCA SECONDI
Primo Semestre
7
MAT/05
119026 - CHIMICA
-
11
-
-
CHIMICA INORGANICA
COSTANTINO ZAZZA
Primo Semestre
6
CHIM/03
118916 - LINGUA INGLESE (IDONEITà B1)
Primo Semestre
6
L-LIN/12
18456 - BIOLOGIA E MICROBIOLOGIA GENERALE
-
12
-
-
BIOLOGIA GENERALE
ANNA MARIA FAUSTO
Primo Semestre
6
BIO/05
118932 - ABILITà INFORMATICHE
ROBERTO MOSCETTIROBERTO MOSCETTI
Primo Semestre
2
AGR/09
118941 - DIRITTO ALIMENTARE EUROPEO
Primo Semestre
5
IUS/03
16269 - GENETICA DELLA VITE E DELLE PIANTE DI INTERESSE ALIMENTARE
MARIO CIAFFIMARIO CIAFFI
Secondo Semestre
6
AGR/07
18316 - PRINCIPI DI ECONOMIA AGROALIMENTARE E VITIVINICOLA
CLARA CICATIELLOCLARA CICATIELLOELEONORA SOFIA ROSSIELEONORA SOFIA ROSSI
Secondo Semestre
8
AGR/01
14975 - FISICA
Secondo Semestre
6
FIS/07
119026 - CHIMICA
-
11
-
-
CHIMICA ORGANICA
RAFFAELE SALADINO
Primo Semestre
5
CHIM/06
18456 - BIOLOGIA E MICROBIOLOGIA GENERALE
-
12
-
-
MICROBIOLOGIA GENERALE ED ENOLOGICA
FRANCESCO CANGANELLA
Primo Semestre
6
AGR/16
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
18137 - MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI
ELENA DI MATTIAELENA DI MATTIA
Primo Semestre
6
AGR/16
Obiettivi formativi
Lo studente approfondisce la conoscenza dei microrganismi coinvolti nei processi alimentari con specifico riferimento alla preparazione, conservazione e qualità microbiologica dei prodotti alimentari.
Fornire le principali conoscenze sulla presenza dei microrganismi negli alimenti, ecologia microbica negli ecosistemi agroalimentari.
Ruolo dei microrganismi negli alimenti, metabolismo fermentativo, batteri patogeni e batteri benefici per la salute umana.
Apprendimento delle nozioni riguardanti il significato dei microrganismi negli alimenti e della loro relazione rispetto alle tecnologie produttive.
OBIETTIVI FORMATIVI
Si propone di fornire agli studenti i fondamenti della biochimica e, con essi, la conoscenza delle proprietà biologiche, chimiche e nutrizionali delle principali classi di composti che costituiscono la base dei prodotti agrari.
Obiettivi principali di questo insegnamento sono:
- fornire una conoscenza di base sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei principali composti (amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine) contenuti negli alimenti o da essi derivati;
- illustrare i concetti di base della cinetica enzimatica e della bioenergetica al fine di comprendere, su base rigorosamente scientifica, come nel nostro organismo possano aver luogo, in condizioni piuttosto blande di temperatura e pH, le numerose reazioni coinvolte nella degradazione dei principali composti d’interesse alimentare.
- comprendere la logica delle principali vie metaboliche, le interconnessioni tra di esse, la loro regolazione e il relativo bilancio energetico.
MODULO CHIMICA DEI PRODOTTI AGRARI
ALESSANDRO D'ANNIBALE
Secondo Semestre
4
AGR/13
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: al termine del corso e e a seguito dell’impegno di studio individuale, lo studente acquisirà conoscenza adeguata delle proprietà chimico-fisiche e della reattività chimica delle principali biomolecole presenti negli alimenti e del loro impatto sul settore alimentare
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Al termine del corso e a seguito dell’impegno di studio individuale, lo studente raggiunge una preparazione adeguata che, unitamente alle altre conoscenze più specifiche che acquisirà nel prosieguo gli permetterà di applicare le conoscenze acquisite all'analisi delle possibili interazioni tra i costituenti presenti e modifiche degli stessi in una matrice alimentare sottoposta a vari tipi di trasformazioni deliberate o alterazioni (applying knowledge and understanding)
3) Autonomia di giudizio (making judgements): la frequenza del corsoe gli sforzi di studio individuali metteranno lo studente nelle condizioni di lavorare in autonomia di giudizio anche attraverso la consultazione critica e la comparazione di materiali didattici di varia tipologia e di analizzare criticamente dati inerenti a processi produttivi
4) Capacità comunicative: al termine del corso associato ad un impegno di studio individuale, lo studente sarà in grado di comunicare le conoscenze acquisite usando una terminologia appropriata e sarà in grado di interagire positivamente e scambiare informazioni con interlocutori di pari livello.
5) Capacità di apprendimento: indicazioni acquisiti anche dalla frequenza del corso consentiranno allo studente di promuovere il proprio auto-aggiornamento reperendo elementi utili attraverso la consultazione mirata di canali informativi derivati dalla letteratura scientifica e da siti web accreditati.
Generalità sulla composizione degli alimenti - Tipologie di fabbisogni e valore nutritivo - Trasformazioni ed alterazioni a carico dei principali macronutrienti (proteine, lipidi e carboidrati)- Non nutrienti e antinutrienti - Proprietà chimiche e fisiche dell'acqua - Interazioni acqua-soluti ed implicazioni alimentari - Attività dell'acqua -Proprietà di miscele etanolo-acqua - Amminoacidi proteinogenici (stereochimica e proprietà acido-base) – Classificazione degli amminoacidi sulla base della natura del gruppo R e su base nutrizionale – Modifiche post-traduzionali - Amminoacidi non proteici - Ammine biogeniche - Proteine – Valore biologico e metodi di determinazione - Proprietà filmogene e schiumogene delle proteine - Lipidi (criteri classificazione, proprietà generali, funzioni e rappresentatività negli alimenti) - Proprietà degli acidi grassi e nomenclatura - acidi grassi omega - Lipidi saponificabili (triacilgliceroli, cere, fosfolipidi e sfingolipidi) – Trasformazioni (idrogenazione catalitica, transesterificazione ed acidolisi) ed alterazioni (idrolisi, irrancidimento chetonico e ossidativo dei lipidi) - Lipidi insaponificabili (steroli, terpeni e eicosanoidi) - Carboidrati (generalità, criteri di classificazione, funzioni in natura e impiego come additivi) - Nomenclatura e rappresentazioni lineari e cicliche - Proiezioni di Fisher e classificazione D-L - Reazioni caratteristiche degli zuccheri [acilazione, alchilazione, ossidazione (acidi aldonici, acidi uronici e acidi aldarici) e riduzione] - Alditoli e loro impiego come additivi (sorbitolo, mannitolo e xilitolo)- Distinzione tra zuccheri riducenti e totali e approcci alla determinazione - Proprietà fisiche, chimiche e sensoriali degli zuccheri - Potere dolcificante - Monosaccaridi (epimeri, anomeri e mutarotazione) - Reazioni di Maillard e implicazioni alimentari e salutistiche - Oligosaccaridi - Polisaccaridi naturali e di interesse alimentare (Gomma di xantano, destrano, glucomannani, amidi e cellulose chimicamente modificati e non) - Liquefazione e retrogradazione dell'amido - Destrine e destrosio equivalenza - Indice glicemico e carico glicemico
Modalità Esame
Verrà effettuato un colloquio orale finalizzato ad accertare le competenze acquisite nell'ambito del corso, di una terminologia appropriata nel descrivere aspetti specifici correlati agli argomenti del corso e la capacità critica nel collegarli fra loro
Testi adottati
Principi di chimica degli alimenti Autori: Cappelli e Vannucchi Casa Editrice Zanichelli
Introduzione alla biochimica Autore: Lehninger Editore: Zanichelli
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula supportate dalla proiezione di materiali audiovisivi e da esercitazioni numeriche alla lavagna
Modalità di frequenza
La frequenza del corso, sebbene sia facoltativa, è caldamente consigliata
Bibliografia
Materiale integrativo sarà reso disponibile attraverso piattaforme condivise
Generalità sulla composizione degli alimenti - Tipologie di fabbisogni e valore nutritivo - Trasformazioni ed alterazioni a carico dei principali macronutrienti (proteine, lipidi e carboidrati)- Non nutrienti e antinutrienti - Proprietà chimiche e fisiche dell'acqua - Interazioni acqua-soluti ed implicazioni alimentari - Attività dell'acqua -Proprietà di miscele etanolo-acqua - Amminoacidi proteinogenici (stereochimica e proprietà acido-base) – Classificazione degli amminoacidi sulla base della natura del gruppo R e su base nutrizionale – Modifiche post-traduzionali - Amminoacidi non proteici - Ammine biogeniche - Proteine – Valore biologico e metodi di determinazione - Proprietà filmogene e schiumogene delle proteine - Lipidi (criteri classificazione, proprietà generali, funzioni e rappresentatività negli alimenti) - Proprietà degli acidi grassi e nomenclatura - acidi grassi omega - Lipidi saponificabili (triacilgliceroli, cere, fosfolipidi e sfingolipidi) – Trasformazioni (idrogenazione catalitica, transesterificazione ed acidolisi) ed alterazioni (idrolisi, irrancidimento chetonico e ossidativo dei lipidi) - Lipidi insaponificabili (steroli, terpeni e eicosanoidi) - Carboidrati (generalità, criteri di classificazione, funzioni in natura e impiego come additivi) - Nomenclatura e rappresentazioni lineari e cicliche - Proiezioni di Fisher e classificazione D-L - Reazioni caratteristiche degli zuccheri [acilazione, alchilazione, ossidazione (acidi aldonici, acidi uronici e acidi aldarici) e riduzione] - Alditoli e loro impiego come additivi (sorbitolo, mannitolo e xilitolo)- Distinzione tra zuccheri riducenti e totali e approcci alla determinazione - Proprietà fisiche, chimiche e sensoriali degli zuccheri - Potere dolcificante - Monosaccaridi (epimeri, anomeri e mutarotazione) - Reazioni di Maillard e implicazioni alimentari e salutistiche - Oligosaccaridi - Polisaccaridi naturali e di interesse alimentare (Gomma di xantano, destrano, glucomannani, amidi e cellulose chimicamente modificati e non) - Liquefazione e retrogradazione dell'amido - Destrine e destrosio equivalenza - Indice glicemico e carico glicemico
Modalità Esame
Verrà effettuato un colloquio orale finalizzato ad accertare le competenze acquisite nell'ambito del corso, di una terminologia appropriata nel descrivere aspetti specifici correlati agli argomenti del corso e la capacità critica nel collegarli fra loro
Testi adottati
Principi di chimica degli alimenti Autori: Cappelli e Vannucchi Casa Editrice Zanichelli
Introduzione alla biochimica Autore: Lehninger Editore: Zanichelli
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula supportate dalla proiezione di materiali audiovisivi e da esercitazioni numeriche alla lavagna
Modalità di frequenza
La frequenza del corso, sebbene sia facoltativa, è caldamente consigliata
Bibliografia
Materiale integrativo sarà reso disponibile attraverso piattaforme condivise
118961 - ENOLOGIA I E ANALISI DEL VINO
ANDREA BELLINCONTRO
Primo Semestre
8
AGR/15
Obiettivi formativi
Fornire informazioni ed elementi tecnico-scientifici relativi ai parametri di valutazione della maturazione dell'uva in funzione del processo di vinificazione; provvedere a formare lo studente sui principali componenti dell'uva, le possibili trasformazioni enologiche ed i cambiamenti nel vino; formare lo studente sui vari tipi di fermentazioni ed i principali biochimismi legati alla prima parte dei processi di vinificazione. Lo studente nello svolgimento del corso ed al termine dello stesso dovrà essere in grado di acquisire: 1) Conoscenza e capacità di comprensione; 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate; 3) Autonomia di giudizio; 4) Abilità comunicative; 5) Capacità di apprendere.
Obiettivi formativi: Al termine del corso lo studente acquisirà:
- conoscenza delle proprietà chimico-fisiche e della reattività chimica dei componenti di uve, mosti e vini; la rassegna di biomolecole svolta durante il corso sarà estesa anche al loro impatto sul settore alimentare e alla comprensione delle reazioni di base che avvengono nella vinificazione, conservazione, affinamento, stabilizzazione e imbottigliamento (conoscenza e comprensione)
Sarà stimolato durante lo svolgimento dell'insegnamento:
- la capacità di analizzare, sulla base delle conoscenze acquisite, le possibili interazioni tra i costituenti presenti e le loro modificazioni in matrici alimentari o enologiche soggette a trasformazioni o alterazioni deliberate di vario tipo (conoscenza applicata e comprensione)
- Formulare giudizi; l'insegnamento metterà lo studente in condizione di lavorare in autonomia di giudizio anche attraverso la consultazione critica e il confronto di materiali didattici di vario tipo (capacità critiche).
- la capacità di documentare e comunicare le conoscenze acquisite con terminologia appropriata (abilità comunicative)
- la capacità di promuovere il proprio autoaggiornamento (capacità di apprendimento)
MODULO IL SUOLO NEL TERROIR
TOMMASO CHITI
Secondo Semestre
6
AGR/14
Obiettivi formativi
ll corso introdurrà gli studenti ai principi e agli approcci di indagine pedologica. Il corso si propone di fornire le conoscenze di base sulla genesi ed evoluzione dei suoli e fornire la base per ulteriori studi specializzati nella conoscenza del suolo come componente del terroir in viticoltura. Il corso introdurrà gli studenti anche alle principali tecniche di lavorazione e gestione dei suoli sia in relazione alla coltivazione della vite, sia in relazione ai cambiamenti climatici.
Risultati dell'apprendimento attesi
CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE: Aver sviluppato la conoscenza dei principi di Pedologia. Conoscenze dei fattori e dei processi pedogenetici e delle possibili relazioni con il terroir vitivinicolo.
UTILIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE: Avere una comprensione degli approcci alla descrizione della stazione e della morfologia del profilo pedologico. Applicazione di metodologie di indagine pedologica: identificazione di aree omogenee per i fattori di pedogenesi e analisi e descrizione di un profilo del suolo. Capacità di riconoscere le principali tipologie di gestione in campo ambientale.
CAPACITA' DI TRARRE CONCLUSIONI: Essere in grado di interpretare il processo pedogenetico di base . Capacità di valutare l'attitudine di un suolo alla produzione vitivinicola secondo le caratteristiche dell’ambiente e del luogo dove è localizzato. Capacità di interpretazione dei risultati sperimentali di analisi chimico-fisica di un suolo.
ABILITA' COMUNICATIVE
Essere in grado di esporre temi scientifici con chiarezza e sintesi.
ABILITÀ DI APPRENDIMENTO Essere in grado di descrivere temi scientifici inerenti la Pedologia nella forma scritta e orale. Questa abilità verrà sviluppata attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in classe e sul campo su argomenti specifici relativi al corso.
Pedologia, suolo, sfere biogenetiche, importanza e funzioni del suolo - (2 ore);
• I fattori della pedogenesi: clima, roccia madre, morfologia, organismi, tempo, uomo - (4 ore);
• Silicati, fillosilicati, allofane. Ossidi ed idrossidi. Altri minerali non silicati - (2 ore);
• Il suolo in campagna: orizzonti superficiali (epipedon), orizzonti profondi (endopedon) - (2 ore);
• Le fasi solida, liquida e gassosa di suolo. Tessitura reale ed apparente. Stato di aggregazione; Formazione e stabilità degli aggregati. Porosità. Densità reale ed apparente. Analisi granulometrica - (2 ore).
• Sostanza organica e ciclo del carbonio - (2 ore);
• Assorbimento fisico, chimico e chimico-fisico. Meccanismo dello scambio cationico. Fattori che influenzano lo scambio cationico. Cationi di scambio. Suoli acidi, alcalini, salini. Acidità attiva scambiabile - (2 ore);
• Il pH del suolo e sua misura. Equilibri acido-base nel suolo. Effetto del pH sull’attività biologica e sulla disponibilità degli elementi nutritivi. Il potere tampone del suolo. Potenziale redox del suolo. Gli organismi del suolo e le interazioni trofiche. I microorganismi del suolo e loro ruolo nel ciclo dei nutrienti - (2 ore);
• Il ciclo idrogeologico; Regime idrico; controllo del regime idrico; bilancio idrico. Diverse frazioni di acqua nel suolo: capacità idrica massima (C.I.M.); capacità idrica di campo (C.I.C.); punto di appassimento; acqua igroscopica; acqua disponibile; potere assorbente del terreno - (2 ore).
• Il ciclo dei nutrienti del suolo - (2 ore);
• I nutrienti necessari alla crescita della pianta; il ciclo dell’azoto - (2 ore);
• Diversi regimi di gestione del suolo: Convenzionale, Conservativo, Biologico - (6 ore);
• Operazioni di impianto di un vigneto - (2 ore);
• Il Terroir e la produzione vitivinicola - (2 ore);
• Vari tipi di terroir Italiani e non - (6 ore).
8 ore di esercitazione in campo (azienda agraria) e in laboratori, con una visita ad un'azienda viticola sostenibile del viterbese
Modalità Esame
Prova in itinere, prova finale scritta.
L'esame finale, della durata di 2 ore massimo, consisterà di un test con 30 domande a risposta multipla volte ad accertare la conoscenza da parte dello studente dei concetti presentati durante il corso.
Soglia minima per la sufficienza: 18 risposte esatte.
Testi adottati
Testi consigliati per la preparazione dell'esame:
- Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini, 2020. Basi di Pedologia. Edagricole
- Emmanuelle Vaudour, 2003. I terroir: definizioni, caratterizzazione e protezione. Edagricole.
- Ubalde, J.M., Sort, X., Zayas, A., Poch, R.M. Effects of Soil and Climatic Conditions on Grape Ripening and Wine Quality of Cabernet Sauvignon. Journal of Wine Research, 21:1, 1-17, DOI: 10.1080/09571264.2010.495851
- Costantini E. e P. Bugelli (2008). Suolo, vite ed altre colture di qualità: l’introduzione e la pratica dei concetti “terroir” e “zonazione”
Materiale didattico supplementare fornito dal docente:
Le presentazioni delle singole lezioni saranno rese disponibili su MOODLE alla pagina del corso. Ulteriore materiale come dispense e/o video saranno resi disponibili sempre su MOODLE.
Modalità di frequenza
La frequenza al corso non è obbligatoria.E' consigliata la frequenza per le esercitazioni in azienda agraria.
Bibliografia
- Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini, 2020. Basi di Pedologia. Edagricole
- Emmanuelle Vaudour, 2003. I terroir: definizioni, caratterizzazione e protezione. Edagricole.
- Ubalde, J.M., Sort, X., Zayas, A., Poch, R.M. Effects of Soil and Climatic Conditions on Grape Ripening and Wine Quality of Cabernet Sauvignon. Journal of Wine Research, 21:1, 1-17, DOI: 10.1080/09571264.2010.495851
- Costantini E. e P. Bugelli (2008). Suolo, vite ed altre colture di qualità: l’introduzione e la pratica dei concetti “terroir” e “zonazione”
Materiale didattico supplementare fornito dal docente:
Le presentazioni delle singole lezioni saranno rese disponibili su MOODLE alla pagina del corso. Ulteriore materiale come dispense e/o video saranno resi disponibili sempre su MOODLE.
17795 - VITICOLTURA I
RITA BIASIELENA BRUNORI
Primo Semestre
8
AGR/03
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire conoscenze di base sul sistema biologico vite e elementi per la comprensione della fisiologia della pianta e delle particolarità del ciclo vitale e stagionale di crescita. Il corso consente di acquisire la conoscenza delle basi fisiologiche della gestione tecnica del vigneto in relazione agli interventi sulla pianta e sull’ambiente e di apprendere quegli aspetti di fisiologia applicata indispensabili per attuare modelli produttivi sia di viticoltura convenzionale, che sostenibile. Il corso intende introdurre lo studente alla comprensione del concetto del vigneto come agro-ecosistema e delle principali criticità della viticoltura soprattutto in relazione ai cambiamenti ambientali in atto.
Risultati apprendimento attesi
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE - Aver acquisito la conoscenza del ciclo agro-fenologico della vite, della struttura organizzativa e dei principi di funzionamento dell’agro-ecosistema vigneto. Aver appreso le basi fisiologiche delle principali tecniche di gestione del vigneto e le strategie di contenimento dell’impatto negativo sulle risorse ambientali, dalla biodiversità, alla fertilità del suolo, alla qualità dell’atmosfera e il paesaggio.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE - Avere una conoscenza del sistema vite e vigneto tale da consentire l’applicazione della tecnica viticola, secondo i principi della sostenibilità.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO - Essere in grado di interpretare e valutare la qualità dei diversi modelli viticoli.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO - Essere in grado di descrivere e spiegare aspetti diversi dell’agroecosistema vigneto (organizzazione, funzionamento, gestione). Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni durante le lezioni frontali in aula o online e durante le visite tecniche.
OBIETTIVI FORMATIVI
Si propone di fornire agli studenti i fondamenti della biochimica e, con essi, la conoscenza delle proprietà biologiche, chimiche e nutrizionali delle principali classi di composti che costituiscono la base dei prodotti agrari.
Obiettivi principali di questo insegnamento sono:
- fornire una conoscenza di base sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei principali composti (amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine) contenuti negli alimenti o da essi derivati;
- illustrare i concetti di base della cinetica enzimatica e della bioenergetica al fine di comprendere, su base rigorosamente scientifica, come nel nostro organismo possano aver luogo, in condizioni piuttosto blande di temperatura e pH, le numerose reazioni coinvolte nella degradazione dei principali composti d’interesse alimentare.
- comprendere la logica delle principali vie metaboliche, le interconnessioni tra di esse, la loro regolazione e il relativo bilancio energetico.
MODULO BIOCHIMICA GENERALE
ESTHER IMPERLINI
Secondo Semestre
5
BIO/10
Obiettivi formativi
OBIETTIVI FORMATIVI
Si propone di fornire agli studenti i fondamenti della biochimica e, con essi, la conoscenza delle proprietà biologiche, chimiche e nutrizionali delle principali classi di composti che costituiscono la base dei prodotti agrari.
Obiettivi principali di questo insegnamento sono:
- fornire una conoscenza di base sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei principali composti (amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine) contenuti negli alimenti o da essi derivati;
- illustrare i concetti di base della cinetica enzimatica e della bioenergetica al fine di comprendere, su base rigorosamente scientifica, come nel nostro organismo possano aver luogo, in condizioni piuttosto blande di temperatura e pH, le numerose reazioni coinvolte nella degradazione dei principali composti d’interesse alimentare.
- comprendere la logica delle principali vie metaboliche, le interconnessioni tra di esse, la loro regolazione e il relativo bilancio energetico.
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
Amminoacidi e legame peptidico. Livelli strutturali proteici e classificazione delle proteine: globulari, fibrose e di membrana.
Enzimi e principi di cinetica enzimatica: teoria degli stati di transizione ed energia di attivazione; velocità di reazione; equazione di Michaelis-Menten. Inibizione enzimatica. Enzimi allosterici e loro regolazione. Struttura e funzione dei principali coenzimi e gruppi prostetici. Coenzimi e vitamine.
“Turnover” proteico. Digestione delle proteine della dieta. Enzimi proteolitici e loro specificità.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
Generalità sul metabolismo. Catabolismo e anabolismo. Metabolismo e catalisi enzimatica. Enzimi: nomi comuni; nomi sistematici; classificazione E.C. Basi di bioenergetica. ATP e altri composti (impropriamente) definiti ad “alta energia”. Sguardo d’insieme sul catabolismo energetico.
CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
D-Glucosio, altri Monosaccaridi della serie D e oligosaccaridi. Polisaccaridi: amido e glicogeno. Digestione dell'amido e del glicogeno introdotti con la dieta.
Glicolisi: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Via del Fosfogluconato: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Gluconeogenesi: localizzazione e finalità; i precursori del D-Glucosio; bilancio energetico e regolazione.
Destino del Piruvato in condizioni di aerobiosi: il complesso multienzimatico della Piruvato Deidrogenasi (PDH); importazione del piruvato nei mitocondri; bilancio energetico; regolazione.
Ciclo di Krebs: localizzazione e finalità; reazioni; enzimi; intermedi metabolici; carattere anfibolico; bilancio energetico; regolazione.
Destino del piruvato in condizioni di anaerobiosi: fermentazione lattica e fermentazione alcolica.
Respirazione cellulare: trasporto degli elettroni dai coenzimi ridotti all’ossigeno molecolare; complessi proteici di membrana (I-IV); fosforilazione ossidativa: ATP sintasi (complesso V).
Modalità Esame
L’accertamento dell’effettiva acquisizione dei risultati d’apprendimento (sopra descritti) avverrà mediante una prova di esame orale.
L’esame si svolgerà rivolgendo allo studente una serie di domande tese a verificare e valutare:
- la conoscenza delle nozioni biochimiche di base;
- l’acquisizione di una capacità (dello studente) di utilizzare queste conoscenze per risolvere specifici quesiti che riguardano il destino catabolico delle principali biomolecole presenti nei prodotti agrari;
- il grado di capacità comunicativa (uso di un corretto linguaggio scientifico – concisione, chiarezza ed efficacia nella risposta e/o nell’argomentazione).
Allo studente saranno rivolte domande (generalmente 3) nell’ambito delle seguenti tematiche:
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
METABOLISMO DEI CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
Testi adottati
Titolo: PRINCIPI DI BIOCHIMICA. Autori: D. Voet, J.G. Voet e C.W. Pratt. Editore: Zanichelli (2017); questo testo è un estratto dalla quarta edizione (2017) del testo di FONDAMENTI DI BIOCHIMICA (degli stessi Autori e dello stesso Editore).
Titolo: INTRODUZIONE ALLA BIOCHIMICA DI LEHNINGER. Autori: D.L. Nelson e M.M. Cox. Editore Zanichelli (V edizione 2015 e successive edizioni).
Per approfondimenti/integrazioni:
Titolo: BIOCHIMICA DELLA NUTRIZIONE. Autori: U. Leuzzi, E. Bellocco, D. Barreca (Zanichelli Editore, 2013).
Tutti i testi elencati sono disponibili nella biblioteca del Campus Riello dell’Ateneo della Tuscia.
Modalità di svolgimento
Questo insegnamento consta di 5 CFU ossia di 20 lezioni frontali, per un totale di 40 ore.
Le lezioni sono svolte in modo da stimolare la discussione (anche di gruppo) su specifici argomenti. Durante tali discussioni gli studenti sono invitati a esprimersi con proprietà di linguaggio (scientifico) oltre che in modo conciso, chiaro ed efficace.
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
Amminoacidi e legame peptidico. Livelli strutturali proteici e classificazione delle proteine: globulari, fibrose e di membrana.
Enzimi e principi di cinetica enzimatica: teoria degli stati di transizione ed energia di attivazione; velocità di reazione; equazione di Michaelis-Menten. Inibizione enzimatica. Enzimi allosterici e loro regolazione. Struttura e funzione dei principali coenzimi e gruppi prostetici. Coenzimi e vitamine.
“Turnover” proteico. Digestione delle proteine della dieta. Enzimi proteolitici e loro specificità.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
Generalità sul metabolismo. Catabolismo e anabolismo. Metabolismo e catalisi enzimatica. Enzimi: nomi comuni; nomi sistematici; classificazione E.C. Basi di bioenergetica. ATP e altri composti (impropriamente) definiti ad “alta energia”. Sguardo d’insieme sul catabolismo energetico.
CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
D-Glucosio, altri Monosaccaridi della serie D e oligosaccaridi. Polisaccaridi: amido e glicogeno. Digestione dell'amido e del glicogeno introdotti con la dieta.
Glicolisi: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Via del Fosfogluconato: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Gluconeogenesi: localizzazione e finalità; i precursori del D-Glucosio; bilancio energetico e regolazione.
Destino del Piruvato in condizioni di aerobiosi: il complesso multienzimatico della Piruvato Deidrogenasi (PDH); importazione del piruvato nei mitocondri; bilancio energetico; regolazione.
Ciclo di Krebs: localizzazione e finalità; reazioni; enzimi; intermedi metabolici; carattere anfibolico; bilancio energetico; regolazione.
Destino del piruvato in condizioni di anaerobiosi: fermentazione lattica e fermentazione alcolica.
Respirazione cellulare: trasporto degli elettroni dai coenzimi ridotti all’ossigeno molecolare; complessi proteici di membrana (I-IV); fosforilazione ossidativa: ATP sintasi (complesso V).
Modalità Esame
L’accertamento dell’effettiva acquisizione dei risultati d’apprendimento (sopra descritti) avverrà mediante una prova di esame orale.
L’esame si svolgerà rivolgendo allo studente una serie di domande tese a verificare e valutare:
- la conoscenza delle nozioni biochimiche di base;
- l’acquisizione di una capacità (dello studente) di utilizzare queste conoscenze per risolvere specifici quesiti che riguardano il destino catabolico delle principali biomolecole presenti nei prodotti agrari;
- il grado di capacità comunicativa (uso di un corretto linguaggio scientifico – concisione, chiarezza ed efficacia nella risposta e/o nell’argomentazione).
Allo studente saranno rivolte domande (generalmente 3) nell’ambito delle seguenti tematiche:
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
METABOLISMO DEI CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
Testi adottati
Titolo: PRINCIPI DI BIOCHIMICA. Autori: D. Voet, J.G. Voet e C.W. Pratt. Editore: Zanichelli (2017); questo testo è un estratto dalla quarta edizione (2017) del testo di FONDAMENTI DI BIOCHIMICA (degli stessi Autori e dello stesso Editore).
Titolo: INTRODUZIONE ALLA BIOCHIMICA DI LEHNINGER. Autori: D.L. Nelson e M.M. Cox. Editore Zanichelli (V edizione 2015 e successive edizioni).
Per approfondimenti/integrazioni:
Titolo: BIOCHIMICA DELLA NUTRIZIONE. Autori: U. Leuzzi, E. Bellocco, D. Barreca (Zanichelli Editore, 2013).
Tutti i testi elencati sono disponibili nella biblioteca del Campus Riello dell’Ateneo della Tuscia.
Modalità di svolgimento
Questo insegnamento consta di 5 CFU ossia di 20 lezioni frontali, per un totale di 40 ore.
Le lezioni sono svolte in modo da stimolare la discussione (anche di gruppo) su specifici argomenti. Durante tali discussioni gli studenti sono invitati a esprimersi con proprietà di linguaggio (scientifico) oltre che in modo conciso, chiaro ed efficace.
Modalità di frequenza
Frequenza raccomandata ma facoltativa
Bibliografia
Vedi "Testi adottati".
118963 - CHIMICA AGRARIA E TERROIR
-
11
-
-
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi: Al termine del corso lo studente acquisirà:
- conoscenza delle proprietà chimico-fisiche e della reattività chimica dei componenti di uve, mosti e vini; la rassegna di biomolecole svolta durante il corso sarà estesa anche al loro impatto sul settore alimentare e alla comprensione delle reazioni di base che avvengono nella vinificazione, conservazione, affinamento, stabilizzazione e imbottigliamento (conoscenza e comprensione)
Sarà stimolato durante lo svolgimento dell'insegnamento:
- la capacità di analizzare, sulla base delle conoscenze acquisite, le possibili interazioni tra i costituenti presenti e le loro modificazioni in matrici alimentari o enologiche soggette a trasformazioni o alterazioni deliberate di vario tipo (conoscenza applicata e comprensione)
- Formulare giudizi; l'insegnamento metterà lo studente in condizione di lavorare in autonomia di giudizio anche attraverso la consultazione critica e il confronto di materiali didattici di vario tipo (capacità critiche).
- la capacità di documentare e comunicare le conoscenze acquisite con terminologia appropriata (abilità comunicative)
- la capacità di promuovere il proprio autoaggiornamento (capacità di apprendimento)
MODULO CHIMICA AGRARIA
ALESSANDRO D'ANNIBALE
Secondo Semestre
5
AGR/13
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi: Al termine del corso lo studente acquisirà:
- conoscenza delle proprietà chimico-fisiche e della reattività chimica dei componenti di uve, mosti e vini; la rassegna di biomolecole svolta durante il corso sarà estesa anche al loro impatto sul settore alimentare e alla comprensione delle reazioni di base che avvengono nella vinificazione, conservazione, affinamento, stabilizzazione e imbottigliamento (conoscenza e comprensione)
Sarà stimolato durante lo svolgimento dell'insegnamento:
- la capacità di analizzare, sulla base delle conoscenze acquisite, le possibili interazioni tra i costituenti presenti e le loro modificazioni in matrici alimentari o enologiche soggette a trasformazioni o alterazioni deliberate di vario tipo (conoscenza applicata e comprensione)
- Formulare giudizi; l'insegnamento metterà lo studente in condizione di lavorare in autonomia di giudizio anche attraverso la consultazione critica e il confronto di materiali didattici di vario tipo (capacità critiche).
- la capacità di documentare e comunicare le conoscenze acquisite con terminologia appropriata (abilità comunicative)
- la capacità di promuovere il proprio autoaggiornamento (capacità di apprendimento)
Generalità sulla composizione chimica di mosti e vini (zuccheri, acidi organici, alcoli superiori, polioli, amminoacidi, fenoli) - Composti responsabili di aromi primari, secondari e terziari nel vino (ammine, tioli varietali, terpenoidi) - Proprietà chimiche e fisiche dell'acqua - Proprietà di miscele etanolo-acqua - Concentrazioni tipiche di etanolo nei vini - Effetti sensoriali dell'etanolo - - Acidi organici nel vino, pH e acidità del vino - Aggiustamenti dell'acidità - Ruoli generali degli acidi organici e pH nelle reazioni del vino - Effetti sensoriali degli acidi - Chimica delle ammine - Composti azotati con effetti sulla salute - Ammine odorose – Amminoacidi e composti azotati principali correlati nei vini - Proteine (livelli strutturali e funzione) - Cenni introduttivi sui fenoli nel vino - Fenolici non flavonoidi (idrossicinnamati, acidi iidrossibenzoici e stilbeni) - Flavan-3-oli e derivati (catechine monomeriche, proantocianidine e tannini condensati polimerici) - Effetti sensoriali – Flavonoli - Antociani - Fenoli volatili (Struttura e proprietà chimiche, Concentrazioni nel vino e effetti sensoriali, origini nel vino e effetti) - Tioli e composti ridotti dello zolfo - Tioli varietali e polifunzionali - Composti aromatici dello zolfo fermentativi - Altri composti odorosi contenenti zolfo – Alcoli superiori: origini e impatto sensoriale - Lipidi saponificabili (triacilgliceroli, cere, fosfolipidi e sfingolipidi) – lipidi insaponificabili (steroli, terpeni e eicosanoidi) - Proprietà chimiche e sensoriali generali degli isoprenoidi - Monoterpenoidi - Sesquiterpenoidi - Norisoprenoidi - Carboidrati - Nomenclatura, rappresentazione e reazioni caratteristiche degli zuccheri - Proprietà fisiche, chimiche e sensoriali degli zuccheri - monosaccaridi - oligosaccaridi - Polisaccaridi naturali e di interesse alimentare (Gomma di xantano, destrano, glucomannani, amidi e cellulose chimicamente modificati e non) - Glicolisi e fermentazione alcolica - Fermentazione gliceropiruvica - Acido succinico e altri intermedi del ciclo di Krebs - Conseguenze della glicolisi sulla chimica del vino - Metabolismo degli acidi grassi - Metabolismo degli acidi grassi a catena lunga - Acidi grassi a catena media (MCFA) ed esteri etilici - Aumento degli MCFA e dei loro esteri etilici nella vinificazione
Modalità Esame
Verrà effettuato un colloquio orale finalizzato ad accertare le competenze acquisite nell'ambito del corso, di una terminologia appropriata nel descrivere aspetti specifici correlati agli argomenti del corso e la capacità critica nel collegarli fra loro
Testi adottati
M. Fregoni, C. Fregoni, R. Ferrarini, F. Spagnolli. Chimica viticolo-enologica. Edizioni REDA (Biblioteca ) MAG CDE4
P. Ribéreau-Gayon, D. Dubourdieu, B. Donèche, A. Lonvaud. Trattato di enologia. Vol.1: Microbiologia del vino e vinificazioni. Editore: Edagricole
P. Ribéreau-Gayon, Y. Glories, A. Maujean.Trattato di enologia. Vol. 2: Chimica del vino, stabilizzazione e trattamenti. Editore: Edagricole
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula supportate dalla proiezione di materiali audiovisivi e da esercitazioni numeriche alla lavagna. Sarà incoraggiato il lavoro in team assegnando a gruppi di studenti il compito di elaborare report e/o presentazioni Powerpoint su argomenti specifici
Modalità di frequenza
Frontal lessons
Bibliografia
Slides caricate sulla piattaforma Moodle
118577 - DIFESA DELLA VITE
-
12
-
-
Obiettivi formativi
Obiettivo del corso è fornire agli studenti le basi per la comprensione della biologia e ecologia degli insetti, in particolare quelli infeudati alla vite. A tal fine vengono affrontate le tematiche relative alla morfologia, anatomia e fisiologia degli insetti nonché i metodi di valutazione e controllo delle popolazioni di insetti dannosi, secondo la legislazione vigente. Inoltre, vengono forniti gli strumenti utili al riconoscimento dei principali gruppi e vengono approfondite le conoscenze sugli insetti infeudati alla vite.
Il corso persegue i seguenti obiettivi formativi:
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Conoscenza dei principi di base dell’entomologia generale e applicata; riconoscimento dei principali insetti (livello di ordine) in ecosistemi agrari e comprensione del ruolo che questi organismi svolgono negli ecosistemi. Conoscenza delle principali strategie di monitoraggio degli insetti e come applicarle correttamente. Conoscenza delle strategie di contrasto alle pullulazioni di insetti nocivi. Conoscenza dei principali organismi infeudati alla vite.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Comprensione degli approcci entomologici sperimentali discussi a lezione, e delle loro applicazioni a casi specifici in viticoltura.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Interpretazione dei casi entomologici, in analogia con quanto discusso a lezione. Applicazione delle conoscenze acquisite nel Corso per gestire al meglio le problematiche fitosanitarie
ABILITA' COMUNICATIVE
Utilizzo della corretta terminologia tecnico-scientifica nella descrizione degli argomenti del corso. Capacità di sintesi ed efficacia comunicativa nella descrizione degli argomenti del corso.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Conoscenza degli argomenti del corso e capacità critica di comprendere gli aspetti cruciali di una problematica fitosanitaria, di come affrontarla e come effettuare i necessari approfondimenti.
ENTOMOLOGIA
MARIO CONTARINI
Secondo Semestre
6
AGR/11
Obiettivi formativi
Obiettivo del corso è fornire agli studenti le basi per la comprensione della biologia e ecologia degli insetti, in particolare quelli infeudati alla vite. A tal fine vengono affrontate le tematiche relative alla morfologia, anatomia e fisiologia degli insetti nonché i metodi di valutazione e controllo delle popolazioni di insetti dannosi, secondo la legislazione vigente. Inoltre, vengono forniti gli strumenti utili al riconoscimento dei principali gruppi e vengono approfondite le conoscenze sugli insetti infeudati alla vite.
Il corso persegue i seguenti obiettivi formativi:
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Conoscenza dei principi di base dell’entomologia generale e applicata; riconoscimento dei principali insetti (livello di ordine) in ecosistemi agrari e comprensione del ruolo che questi organismi svolgono negli ecosistemi. Conoscenza delle principali strategie di monitoraggio degli insetti e come applicarle correttamente. Conoscenza delle strategie di contrasto alle pullulazioni di insetti nocivi. Conoscenza dei principali organismi infeudati alla vite.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Comprensione degli approcci entomologici sperimentali discussi a lezione, e delle loro applicazioni a casi specifici in viticoltura.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Interpretazione dei casi entomologici, in analogia con quanto discusso a lezione. Applicazione delle conoscenze acquisite nel Corso per gestire al meglio le problematiche fitosanitarie
ABILITA' COMUNICATIVE
Utilizzo della corretta terminologia tecnico-scientifica nella descrizione degli argomenti del corso. Capacità di sintesi ed efficacia comunicativa nella descrizione degli argomenti del corso.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Conoscenza degli argomenti del corso e capacità critica di comprendere gli aspetti cruciali di una problematica fitosanitaria, di come affrontarla e come effettuare i necessari approfondimenti.
Parte generale: Biodiversità e importanza degli insetti. Morfologia (esoscheletro, capo, torace, addome, endoscheletro). Anatomia (sistema circolatorio, apparato digerente, sistema respiratorio, sistema nervoso, organi di senso, ecc.). Riproduzione e sviluppo degli insetti. Ecologia degli insetti. Comportamento sociale. Metodi di controllo delle popolazioni. Sistematica e filogenesi. I principali ordini di insetti e identificazione mediante l’uso delle chiavi dicotomiche.
Parte speciale: principali insetti e acari di interesse viticolo.
Modalità Esame
L'esame orale verterà sul programma del corso e sulle attività esercitative e laboratoriali svolte: in linea generale, l'esame inizierà con il riconoscimento, al livello di Ordine, di 3 insetti (in alternativa, è offerta la possibilità allo studente di presentare un insettario con 30 esemplari raccolti e dei quali dovranno essere fornite l'identificazione al livello di Ordine e informazioni sulla biologia). Si continuerà con una domanda sulla parte di entomologia generale, una sui principali metodi di monitoraggio e/o controllo esaminati a lezione e una su uno dei principali insetti infeudati alla vite
Il voto finale terrà conto:
• delle conoscenze acquisite dallo studente sul programma del corso;
• della sua partecipazione attiva durante lo svolgimento del Corso e delle attività correlate;
• della modalità di espressione e padronanza della corretta terminologia;
• della visione critica delle problematiche entomologiche;
• della padronanza globale della materia (collegamento tra argomenti diversi).
Il calendario degli esami (e l'iscrizione) è presente sul portale di Ateneo.
Testi adottati
Per la parte generale:
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
Per la parte speciale:
A. Pollini, 2002. Manuale di Entomologia Applicata. Edagricole, Bologna.
Materiale fornito dal docente costituito dalle slides delle lezioni e articoli scientifici
Modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà in presenza. Agli studenti è comunque offerta la possibilità di collegarsi in streaming alle lezioni. Saranno effettuate attività in campo (almeno 2 ore) durante le quali lo studente entrerà in contatto con le principali problematiche entomologiche affrontate a lezione e che riguardano il contrasto a insetti dannosi alla vite. Saranno inoltre svolte esercitazioni in aula di microscopia (almeno 2 ore) per l'osservazione e il riconoscimento dei principali taxa entomologici, applicando le conoscenze acquisite durante le lezioni frontali.
Modalità di frequenza
La frequenza è facoltativa ma fortemente consigliata
Bibliografia
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
I FITOFAGI DELLA VITE IN SARDEGNA - Andrea Lentini, Arturo Cocco, Renzo Peretto, Donatella Muscianese
Parte generale: Biodiversità e importanza degli insetti. Morfologia (esoscheletro, capo, torace, addome, endoscheletro). Anatomia (sistema circolatorio, apparato digerente, sistema respiratorio, sistema nervoso, organi di senso, ecc.). Riproduzione e sviluppo degli insetti. Ecologia degli insetti. Comportamento sociale. Metodi di controllo delle popolazioni. Sistematica e filogenesi. I principali ordini di insetti e identificazione mediante l’uso delle chiavi dicotomiche.
Parte speciale: principali insetti e acari di interesse viticolo.
Modalità Esame
L'esame orale verterà sul programma del corso e sulle attività esercitative e laboratoriali svolte: in linea generale, l'esame inizierà con il riconoscimento, al livello di Ordine, di 3 insetti (in alternativa, è offerta la possibilità allo studente di presentare un insettario con 30 esemplari raccolti e dei quali dovranno essere fornite l'identificazione al livello di Ordine e informazioni sulla biologia). Si continuerà con una domanda sulla parte di entomologia generale, una sui principali metodi di monitoraggio e/o controllo esaminati a lezione e una su uno dei principali insetti infeudati alla vite
Il voto finale terrà conto:
• delle conoscenze acquisite dallo studente sul programma del corso;
• della sua partecipazione attiva durante lo svolgimento del Corso e delle attività correlate;
• della modalità di espressione e padronanza della corretta terminologia;
• della visione critica delle problematiche entomologiche;
• della padronanza globale della materia (collegamento tra argomenti diversi).
Il calendario degli esami (e l'iscrizione) è presente sul portale di Ateneo.
Testi adottati
Per la parte generale:
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
Per la parte speciale:
A. Pollini, 2002. Manuale di Entomologia Applicata. Edagricole, Bologna.
Materiale fornito dal docente costituito dalle slides delle lezioni e articoli scientifici
Modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà in presenza. Agli studenti è comunque offerta la possibilità di collegarsi in streaming alle lezioni. Saranno effettuate attività in campo (almeno 2 ore) durante le quali lo studente entrerà in contatto con le principali problematiche entomologiche affrontate a lezione e che riguardano il contrasto a insetti dannosi alla vite. Saranno inoltre svolte esercitazioni in aula di microscopia (almeno 2 ore) per l'osservazione e il riconoscimento dei principali taxa entomologici, applicando le conoscenze acquisite durante le lezioni frontali.
Modalità di frequenza
La frequenza è facoltativa ma fortemente consigliata
Bibliografia
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
I FITOFAGI DELLA VITE IN SARDEGNA - Andrea Lentini, Arturo Cocco, Renzo Peretto, Donatella Muscianese
Parte generale: Biodiversità e importanza degli insetti. Morfologia (esoscheletro, capo, torace, addome, endoscheletro). Anatomia (sistema circolatorio, apparato digerente, sistema respiratorio, sistema nervoso, organi di senso, ecc.). Riproduzione e sviluppo degli insetti. Ecologia degli insetti. Comportamento sociale. Metodi di controllo delle popolazioni. Sistematica e filogenesi. I principali ordini di insetti e identificazione mediante l’uso delle chiavi dicotomiche.
Parte speciale: principali insetti e acari di interesse viticolo.
Modalità Esame
L'esame orale verterà sul programma del corso e sulle attività esercitative e laboratoriali svolte: in linea generale, l'esame inizierà con il riconoscimento, al livello di Ordine, di 3 insetti (in alternativa, è offerta la possibilità allo studente di presentare un insettario con 30 esemplari raccolti e dei quali dovranno essere fornite l'identificazione al livello di Ordine e informazioni sulla biologia). Si continuerà con una domanda sulla parte di entomologia generale, una sui principali metodi di monitoraggio e/o controllo esaminati a lezione e una su uno dei principali insetti infeudati alla vite
Il voto finale terrà conto:
• delle conoscenze acquisite dallo studente sul programma del corso;
• della sua partecipazione attiva durante lo svolgimento del Corso e delle attività correlate;
• della modalità di espressione e padronanza della corretta terminologia;
• della visione critica delle problematiche entomologiche;
• della padronanza globale della materia (collegamento tra argomenti diversi).
Il calendario degli esami (e l'iscrizione) è presente sul portale di Ateneo.
Testi adottati
Per la parte generale:
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
Per la parte speciale:
A. Pollini, 2002. Manuale di Entomologia Applicata. Edagricole, Bologna.
Materiale fornito dal docente costituito dalle slides delle lezioni e articoli scientifici
Modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà in presenza. Agli studenti è comunque offerta la possibilità di collegarsi in streaming alle lezioni. Saranno effettuate attività in campo (almeno 2 ore) durante le quali lo studente entrerà in contatto con le principali problematiche entomologiche affrontate a lezione e che riguardano il contrasto a insetti dannosi alla vite. Saranno inoltre svolte esercitazioni in aula di microscopia (almeno 2 ore) per l'osservazione e il riconoscimento dei principali taxa entomologici, applicando le conoscenze acquisite durante le lezioni frontali.
Modalità di frequenza
La frequenza è facoltativa ma fortemente consigliata
Bibliografia
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
I FITOFAGI DELLA VITE IN SARDEGNA - Andrea Lentini, Arturo Cocco, Renzo Peretto, Donatella Muscianese
PATOLOGIA
GABRIELE CHILOSI
Secondo Semestre
6
AGR/12
Obiettivi formativi
Il corso ha lo scopo di fornire allo Studente le basi per comprendere la dinamica dei patogeni del sistema vigneto ed i sistemi di protezione
Obiettivi formativi: Al termine del corso lo studente acquisirà:
- conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche dei componenti di uva, mosti e vini; la rassegna delle biomolecole effettuata durante il corso sarà estesa anche al loro impatto sul settore alimentare
- comprensione delle reazioni di base che avvengono in vinificazione, conservazione, affinamento, stabilizzazione e imbottigliamento
- capacità di documentare e comunicare le conoscenze acquisite con terminologia appropriata;
- capacità di promuovere il proprio auto-aggiornamento.
L'insegnamento consentirà allo studente di: (i) acquisire conoscenze sulla biodiversità viticola italiana e capacità di consultare database nazionali/regionali funzionali alla conoscenza e la valorizzazione dei principali vitigni italiani tradizionali e antichi suddivisi per regioni; (ii) acquisire conoscenze sulle principali emergenze ambientali e gli effetti sulla coltivazione della vite nel mondo; (iii) acquisire metodologie funzionali alla caratterizzazione della vocazionalità viticola, con particolare attenzione alla tendenze climatiche in corso.
L'insegnamento consentirà allo studente di: comprendere ed interpretare i risultati produttivi qualitativi in funzione del rapporti tra vitigno, ambiente, suolo; di acquisire conoscenze su tecniche di gestione della chioma e del suolo funzionali a preservare la qualità della produzione e la sostenibilità ambientale (iii) acquisire informazioni sulla possibilità di gestire la variabilità spaziale del vigneto (qualitativa e quantitativa) grazie all’uso di nuove tecnologie come la viticoltura di precisione - da remote e proximal sensing.
VOCAZIONALITÀ VITICOLA (3CFU)
Clima e viticoltura: richiamo alle metodologie di studio degli ambienti viticoli (Indici bioclimatici) e della vocazionalità viticola. Acquisizione di serie storiche di dati climatici e loro analisi. Evoluzione dei trend climatici e comprensione dell’influenza dei cambiamenti climatici sulla viticoltura attraverso l’analisi delle reazioni tra viticoltura e stress abiotici multipli: idrico-termo-luminosi.
MODULO II
GESTIONE DEL VIGNETO (2CFU)
- cause dirette ed indirette delle nuove emergenze ambientali sulla vite e le strategie colturali per affrontarle e contenerle;
- Impianto e scelta del materiale vegetale, caratteri principali dei portinnesti;
- forme di allevamento, tecniche di potatura e di gestione della chioma in relazione all’ambiente e agli obiettivi enologici;
- gestione del suolo vitato e del sotto-chioma in funzione dell’ambiente (suolo e clima);
- gestione dello stato idrico del vigneto: effetti sulla funzionalità eco-fisiologica e della pianta e sulla composizione della bacca;
- nutrizione minerale ed effetti sulle dinamiche della produzione di sostanze fenoliche, aromatiche, metaboliti secondari nell’uva.
- Viticoltura e ambiente: servizi ecosistemi. Viticoltura integrata, biologica e biodinamica qualità della produzione a confronto.
INNOVAZIONE IN VIGNETO (1CFU): cenni di viticoltura di precisione. Tecnologica Proximal e remote sensing la viticoltura sito-specifica.
Modalità Esame
PROVA SCRITTA (ESONERO) MODULO I (ZONAZIONE VITICOLA) – che si terrà durante la settimana dedicata alla sospensione della didattica per le prove intermedie (aprile 2025) . La prova orale riguarderà solo il Modulo II per gli studenti che abbiano sostenuto e superato la prova scritta relativa al Modulo I.
Durante l’ultima settimana di lezione ( giugno 2025) gli studenti , organizzati in gruppi di massimo 3-4 partecipanti, esporranno un loro progetto relativamente all’impianto di un vigneto e alla sua gestione agronomica in funzione dei caratteri climatici delle areale viticolo oggetto di studio.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza degli argomenti inclusi nel programma, della capacità di analisi critica e di collegamento interdisciplinare.
Testi adottati
Fregoni M., 2013. Viticoltura di qualità. Ed. Tecniche Nuove.
AA.VV., 2016. Progressi in Viticoltura (M. Boselli) ( a cura di), Edises Edizioni Scientifiche ed Universitarie.
La nuova viticoltura. Innovazioni tecniche per modelli produttivi efficienti e sostenibili. A cura di Alberto Palliotti, Stefano Poni e Oriana Silvestroni. Il Sole 24 Ore Edagricole (2015).
Materiale didattico fornito dal docente (Articoli di rilevanza nazionale e internazionale).
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
17791 - ENOLOGIA II
MARCO ESTI
Primo Semestre
8
AGR/15
Obiettivi formativi
1. OBIETTIVI FORMATIVI
In linea con gli obiettivi formativi del CdL in Tecnologie Alimentari ed Enologiche, l'insegnamento è indirizzato a fornire una conoscenza articolata e sistematica del processo di vinificazione di tipologie differenti di vino e sviluppare competenze professionali che consentano di seguire in cantina le fasi di trasformazione dell'uva e del vino.
2. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI.
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Aspetti generali ed interconnessioni dei fenomeni chimici, biochimici e microbiologici esplicabili durante la vinificazione e la successiva conservazione dei vini
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Compiti operativi di gestione dei fenomeni chimici, biochimici e microbiologici esplicabili durante la vinificazione e la conservazione dei vini, in relazione all’obiettivo produttivo
3) Autonomia di giudizio
Attraverso l’analisi di esempi di criticità di processo, capacità di interpretazione, comprensione e rielaborazione personale delle possibili soluzioni
4) Abilità comunicative
Capacità di esporre con chiarezza e sintesi oltre ad argomentare con terminologia professionale i casi studio affrontati in aula ed in laboratorio
5) Capacità di apprendere
Attitudine ad analizzare la materia di studio, approfondire da fonti diverse ed effettuare le opportune relazioni tra aspetti teorici dell’aula e dei testi con quelli applicati di laboratorio e di cantina
Introduzione alle diverse tipologie di vino e relativi processi di vinificazione (0,5 CFU)
Prime fasi di lavorazione delle uve (0,5 CFU)
Problemi di fermentazione e conseguenti difetti dei vini (0,5 CFU)
Vinificazione in bianco e in rosso (1,5 CFU)
Chiarifica, collaggio e relativi prodotti enologici (1 CFU)
Attrezzature di cantina (1 CFU)
Fusti in legno ed affinamento (1 CFU)
Stabilizzazione ed imbottigliamento (1 CFU)
Problemi ricorrenti nei processi di vinificazione e correttivi (0,5 CFU)
Cenni di analisi del vino e relativo utilizzo nel controllo del processo di produzione del vino (0,5 CFU)
Modalità Esame
Prova in itinere: test a risposta multipla;
Esame finale: discussione orale su argomenti diversi
Nella determinazione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
Testi adottati
P. Ribereau-Gayon, D. Dubourdieu, B. Doneche, A. Lonvaud Trattato di Enologia, Vol.1-2 Ed. Edagricole
C. Navarre Enologia Ed. Hoepli
Slides e appunti dalle lezioni del corso
Modalità di svolgimento
Le lezioni avranno un carattere principalmente operativo e privilegeranno la partecipazione attiva, affinché gli studenti possano acquisire e applicare le abilità di base per la gestione della vinificazione e allo stesso tempo possano svolgere attività di consolidamento e apprendimento autonomo in aula, in laboratorio ed in cantina. Attraverso questo approccio si intende anche perfezionare la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione delle anomalie di processo.
Modalità di frequenza
Le lezioni avranno un carattere principalmente operativo e privilegeranno la partecipazione attiva, affinché gli studenti possano acquisire e applicare le abilità di base per la gestione della vinificazione e allo stesso tempo possano svolgere attività di consolidamento e apprendimento autonomo in aula, in laboratorio ed in cantina. Attraverso questo approccio si intende anche perfezionare la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione delle anomalie di processo.
Bibliografia
Luciano Usseglio Tomasset. Chimica Enologica. 1996. Ed. AEB Brescia.
Jokie Bakker, Ronald J. Clarke, 2011 Wine Flavour Chemistry . Blackwell Pub; 2° edizione
Waterhouse, A., Sacks, G., & Jeffery, D. 2016. Understanding Wine Chemistry. John Wiley & Sons.
Metodi Ufficiali di Analisi. www.oiv.int.
14952 - A SCELTA LIBERA DELLO STUDENTE
Primo Semestre
12
18141 - PRINCIPI DI OPERAZIONI UNITARIE DELLA TECNOLOGIA ALIMENTARE
MARCELLO FIDALEOMARCELLO FIDALEO
Primo Semestre
6
AGR/15
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi: fornire le conoscenze per la descrizione dei fenomeni alla base delle tecnologie alimentari e delle biotecnologie ed il loro inquadramento nello schema di approccio delle “Operazioni Unitarie”.
Risultati di apprendimento attesi:
1) Conoscenza e capacità di comprensione: sviluppare la conoscenza dei principi alla base delle operazioni unitarie, delle principali operazioni unitarie e delle apparecchiature corrispondenti.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: saper realizzare lo schema a blocchi dei processi e utilizzare metodi quantitativi di computo per la risoluzione di esercizi relativi a sistemi alimentari e biotecnologici, con particolare riferimento a bilanci di materia ed energia macroscopici.
3) Autonomia di giudizio: saper raccogliere, selezionare e valutare in maniera autonoma le informazioni necessarie per l’analisi e la risoluzione di problemi relativi alle operazioni unitarie in ambito alimentare e biotecnologico;
4) Abilità comunicative: saper comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni relative alle operazioni unitarie dell’industria alimentare e biotecnologica a interlocutori specialisti e non specialisti;
5) Capacità di apprendimento: sviluppare quelle capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare in modo autonomo o parzialmente guidato le operazioni unitarie.
Reologia dei prodotti alimentari e biotecnologici. Trasporto dei fluidi alimentari nelle tubazioni. Cinetica di distruzione microbica e di danno termico. Bilanci macroscopici di materia in condizioni stazionarie e non stazionarie. Bilancio di energia. Applicazioni del bilancio macroscopico di materia e di energia a sistemi alimentari e biotecnologici. Trasferimento di materia. Trasferimento di calore in condizioni non stazionarie (curva di penetrazione del calore). Scambiatori di calore per l’industria alimentare e biotecnologica. Trattamenti termici e relative apparecchiature. Principali operazioni unitarie dell’industria alimentare e biotecnologica: concentrazione per evaporazione, congelamento. Esempi di applicazioni delle Operazioni Unitarie all'industria di produzione delle conserve di origine vegetale.
Modalità Esame
L'esame finale consiste in una prova scritta relativa alla risoluzione di tre esercizi numerici e in una prova orale costituita da tre domande sugli argomenti trattati. La verifica accerterà: le conoscenze di base relative alle operazioni unitarie e alle corrispondenti apparecchiature; la capacità di realizzare schemi a blocchi dei processi e utilizzare metodi quantitativi di computer per la risoluzione di problemi del settore alimentare; la capacità di la capacità di saper raccogliere, selezionare e valutare in maniera autonoma le informazioni necessarie per l’analisi e la risoluzione di problemi; le abilità comunicative; le capacità di apprendimento in maniera autonoma o parzialmente guidata. Ogni esercizio/domanda verrà valutato con un punteggio compreso tra 0 e 10. Il voto finale della prova scritta/orale sarà dato dalla somma dei punteggi dei singoli esercizi/domande. Si potrà accedere alla prova orale solo se nella prova scritta si consegue un punteggio di almeno 18. Il voto finale sarà dato dalla media del punteggio della prova scritta e della prova orale.
Testi adottati
R. Paul Singh, Dennis R. Heldman. Principi di Tecnologia Alimentare. Casa Editrice Ambrosiana.
Modalità di svolgimento
Il corso è organizzato in 36 lezioni frontali della durata di due ore ciascuna.
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le lezioni in aula o in modalità a distanza laddove prevista.
Bibliografia
P. Masi. Ingegneria alimentare. Modelli predittivi della tecnologia alimentare. Doppiavoce.
P. Masi. Esercitazioni di ingegneria alimentare. Guida alla risoluzione dei problemi. Doppiavoce.
Dario Friso, Mario Niero. Operazioni Unitarie dell’Ingegneria Alimentare. Modelli Fisici e Matematici, Macchine e Impianti. Cleup, 2010.
Claudio Peri, Bruno Zanoni. Manuale di Tecnologie Alimentari I-IV. CUSL.
Carlo Pompei. Operazioni unitarie della tecnologia alimentare. Casa Editrice Ambrosiana.
118967 - CHIMICA E BIOTECNOLOGIE DELLE FERMENTAZIONI
MAURIZIO RUZZIMAURIZIO RUZZI
Primo Semestre
8
CHIM/11
Obiettivi formativi
Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti gli strumenti necessari per la gestione dei processi di produzione di alimenti fermentati. Verranno trattate le problematiche relative all’isolamento, alla conservazione, al miglioramento genetico e all’impiego di ceppi starter per l'industria alimentare, al controllo della crescita microbica e dei parametri di processo, alle alterazioni microbiologiche degli alimenti fermentati. Verranno affrontati nel dettaglio gli aspetti microbiologici e di processo relativi alla produzione di alimenti fermentati di origine animale (latti fermentati e formaggi, salami) e vegetale (birra, vino, pane e prodotti da forno).
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I risultati definiti dal presente descrittore sono perseguiti attraverso lezioni frontali, laboratori didattici, visione dì materiale multimediale e seminari integrativi previsti nel corso di insegnamento. Lo studente acquisirà la conoscenza dell’uso dei microrganismi e delle tecniche dì fermentazione per la produzione dì alimenti e bevande fermentate.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding)
Quanto definito dal presente descrittore è realizzato attraverso lezioni frontali, laboratori didattici, visione di materiale multimediale e relazioni scritte nelle quali lo studente dovrà dimostrare di saper applicare le conoscenze generali a casi di studio specifici.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Sulla base di quanto specificato dal seguente descrittore, il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti tutti gli strumenti necessari per poter essere in grado di analizzare ed interpretare risultati sperimentali e casi pratici inerenti la produzione dì alimenti e bevande fermentate, onde sviluppare un loro pensiero critico.
Abilità comunicative (communication skills)
L’abilità è sviluppata: in aula, mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso relazioni scritte che consentono di valutare l’abilità comunicativa e la corretta proprietà di linguaggio scientifico; fuori dell’aula, attraverso l’interazione diretta con il docente, in presenza o via web.
Capacità di apprendere (learning skills)
Lo studente è coinvolto nella lettura di articoli tecnico-scientifici e nella visione dì filmati multimediali sui temi inerenti gli argomenti del programma per stimolarne la comprensione del testo e l’analisi critica del contenuto degli stessi.
GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI A12 III ANNO ENOLOGIA
-
-
-
-
ENOLOGIA APPLICATA
6
AGR/15
Obiettivi formativi
L'insegnamento è orientato a fornire agli studenti del corso di laurea conoscenze e strumenti formativi che si propongono di essere di completamento per i temi già trattati nei corsi curriculari di Enologia e Viticoltura. Nel dettaglio, nell'ambito delle attività didattiche vengono proposte lezioni frontali in aula (o erogate a distanza), alternate a visite tecniche guidate ed esperienze dirette presso l'ambiente della cantina, che sono finalizzate a proporre i temi tecnici di natura viticolo-enologica in una chiave molto concreta, secondo una logica di tipo operativo. E' previsto che parte delle attività del programma didattico vengano erogate, in forma di seminari, da tecnici e importanti professionisti del settore. Lo studente nello svolgimento del corso ed al termine dello stesso dovrà essere in grado di acquisire: 1) Conoscenza e capacità di comprensione; 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate; 3) Autonomia di giudizio; 4) Abilità comunicative; 5) Capacità di apprendere.
VINIFICAZIONI SPECIALI
ANDREA BELLINCONTRO
6
AGR/15
Obiettivi formativi
Il Corso è composto da un blocco didattico che si riferisce alla conoscenza delle cosiddette vinificazioni speciali e dei prodotti enologici ad esse relazionati. Il modulo formativo è indirizzato a trattare i temi della qualità delle uve associate a processi di surmaturazione, postmaturazione ed arricchimento nonché alla conoscenza delle tecniche e dei processi di vinificazione su di esse operate per produrne vini di qualità. Saranno oggetto di studio i vini da appassimento delle uve (a residuo zuccherino, o secchi strutturato o rinforzati), vini botritizzati, vini fortificati e vini spumanti. Lo studente nello svolgimento del corso ed al termine dello stesso dovrà essere in grado di acquisire: 1) Conoscenza e capacità di comprensione; 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate; 3) Autonomia di giudizio; 4) Abilità comunicative; 5) Capacità di apprendere.
Lo studente dovrà acquisire le capacità di base per poter sviluppare la meccanizzazione delle operazioni proprie delle aziende vitivinicole e delle industrie enologiche.
In particolare dovrà essere in grado di scegliere macchine idonee per una produzione di qualità (conoscendo materiali, modalità operative) e nel rispetto dei vincoli alla meccanizzazione (di carattere economico, ambientale, di sicurezza, ecc.).
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
• Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai principi che sono alla base della progettazione e del funzionamento delle macchine e degli impianti e saper introdurre le stesse nelle aziende vitivinicole, nel rispetto di vincoli di varia natura.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente dovrà acquisire le capacità di applicare le conoscenze teoriche degli argomenti trattati nel corso con senso critico per l'individuazione di singole macchine, di un parco macchine o di un impianto di trasformazione.
• Autonomia di giudizio
Lo studente dovrà essere in grado di selezionare sul mercato macchine e impianti specifici idonei per le attività vitivinicole, in modo obiettivo, senza lasciarsi influenzare dalle case costruttrici e operando anche nel rispetto degli aspetti sociali, scientifici o etici relativi ad ogni decisione di meccanizzazione.
• Abilità comunicative
Lo studente dovrà essere in grado di comunicare a terzi (imprenditori, clienti quali industrie alimentari, aziende agricole, ecc.), in modo efficace, le informazioni relative alle macchine ed agli impianti, ed ai loro requisiti tecnico-economici, motivandone le scelte.
• Capacità di apprendimento
L'articolazione del corso sarà sviluppata in modo da trasmettere agli studenti dapprima i concetti di base "trasversali", relativi cioè a qualsiasi tipologia di macchina. Successivamente saranno trattate singole tipologie di macchine (le più diffuse in vitivinicoltura). Gli argomenti saranno trattati in modo da stimolare la volontà di apprendimento, nella logica di sviluppare la conoscenza in modo graduale, dai materiali e principi meccanici, agli aspetti costruttivi e di sicurezza, alla gestione delle macchine. La stessa logica viene richiesta nella realizzazione di una presentazione che sarà presa in considerazione nella valutazione dell’apprendimento.
16269 - GENETICA DELLA VITE E DELLE PIANTE DI INTERESSE ALIMENTARE
MARIO CIAFFIMARIO CIAFFI
Secondo Semestre
6
AGR/07
18316 - PRINCIPI DI ECONOMIA AGROALIMENTARE E VITIVINICOLA
CLARA CICATIELLOCLARA CICATIELLOELEONORA SOFIA ROSSIELEONORA SOFIA ROSSI
Secondo Semestre
8
AGR/01
14975 - FISICA
Secondo Semestre
6
FIS/07
119026 - CHIMICA
-
11
-
-
CHIMICA ORGANICA
RAFFAELE SALADINO
Primo Semestre
5
CHIM/06
18456 - BIOLOGIA E MICROBIOLOGIA GENERALE
-
12
-
-
MICROBIOLOGIA GENERALE ED ENOLOGICA
FRANCESCO CANGANELLA
Primo Semestre
6
AGR/16
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
18137 - MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI
ELENA DI MATTIAELENA DI MATTIA
Primo Semestre
6
AGR/16
Obiettivi formativi
Lo studente approfondisce la conoscenza dei microrganismi coinvolti nei processi alimentari con specifico riferimento alla preparazione, conservazione e qualità microbiologica dei prodotti alimentari.
Fornire le principali conoscenze sulla presenza dei microrganismi negli alimenti, ecologia microbica negli ecosistemi agroalimentari.
Ruolo dei microrganismi negli alimenti, metabolismo fermentativo, batteri patogeni e batteri benefici per la salute umana.
Apprendimento delle nozioni riguardanti il significato dei microrganismi negli alimenti e della loro relazione rispetto alle tecnologie produttive.
OBIETTIVI FORMATIVI
Si propone di fornire agli studenti i fondamenti della biochimica e, con essi, la conoscenza delle proprietà biologiche, chimiche e nutrizionali delle principali classi di composti che costituiscono la base dei prodotti agrari.
Obiettivi principali di questo insegnamento sono:
- fornire una conoscenza di base sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei principali composti (amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine) contenuti negli alimenti o da essi derivati;
- illustrare i concetti di base della cinetica enzimatica e della bioenergetica al fine di comprendere, su base rigorosamente scientifica, come nel nostro organismo possano aver luogo, in condizioni piuttosto blande di temperatura e pH, le numerose reazioni coinvolte nella degradazione dei principali composti d’interesse alimentare.
- comprendere la logica delle principali vie metaboliche, le interconnessioni tra di esse, la loro regolazione e il relativo bilancio energetico.
MODULO CHIMICA DEI PRODOTTI AGRARI
ALESSANDRO D'ANNIBALE
Secondo Semestre
4
AGR/13
Obiettivi formativi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: al termine del corso e e a seguito dell’impegno di studio individuale, lo studente acquisirà conoscenza adeguata delle proprietà chimico-fisiche e della reattività chimica delle principali biomolecole presenti negli alimenti e del loro impatto sul settore alimentare
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Al termine del corso e a seguito dell’impegno di studio individuale, lo studente raggiunge una preparazione adeguata che, unitamente alle altre conoscenze più specifiche che acquisirà nel prosieguo gli permetterà di applicare le conoscenze acquisite all'analisi delle possibili interazioni tra i costituenti presenti e modifiche degli stessi in una matrice alimentare sottoposta a vari tipi di trasformazioni deliberate o alterazioni (applying knowledge and understanding)
3) Autonomia di giudizio (making judgements): la frequenza del corsoe gli sforzi di studio individuali metteranno lo studente nelle condizioni di lavorare in autonomia di giudizio anche attraverso la consultazione critica e la comparazione di materiali didattici di varia tipologia e di analizzare criticamente dati inerenti a processi produttivi
4) Capacità comunicative: al termine del corso associato ad un impegno di studio individuale, lo studente sarà in grado di comunicare le conoscenze acquisite usando una terminologia appropriata e sarà in grado di interagire positivamente e scambiare informazioni con interlocutori di pari livello.
5) Capacità di apprendimento: indicazioni acquisiti anche dalla frequenza del corso consentiranno allo studente di promuovere il proprio auto-aggiornamento reperendo elementi utili attraverso la consultazione mirata di canali informativi derivati dalla letteratura scientifica e da siti web accreditati.
Generalità sulla composizione degli alimenti - Tipologie di fabbisogni e valore nutritivo - Trasformazioni ed alterazioni a carico dei principali macronutrienti (proteine, lipidi e carboidrati)- Non nutrienti e antinutrienti - Proprietà chimiche e fisiche dell'acqua - Interazioni acqua-soluti ed implicazioni alimentari - Attività dell'acqua -Proprietà di miscele etanolo-acqua - Amminoacidi proteinogenici (stereochimica e proprietà acido-base) – Classificazione degli amminoacidi sulla base della natura del gruppo R e su base nutrizionale – Modifiche post-traduzionali - Amminoacidi non proteici - Ammine biogeniche - Proteine – Valore biologico e metodi di determinazione - Proprietà filmogene e schiumogene delle proteine - Lipidi (criteri classificazione, proprietà generali, funzioni e rappresentatività negli alimenti) - Proprietà degli acidi grassi e nomenclatura - acidi grassi omega - Lipidi saponificabili (triacilgliceroli, cere, fosfolipidi e sfingolipidi) – Trasformazioni (idrogenazione catalitica, transesterificazione ed acidolisi) ed alterazioni (idrolisi, irrancidimento chetonico e ossidativo dei lipidi) - Lipidi insaponificabili (steroli, terpeni e eicosanoidi) - Carboidrati (generalità, criteri di classificazione, funzioni in natura e impiego come additivi) - Nomenclatura e rappresentazioni lineari e cicliche - Proiezioni di Fisher e classificazione D-L - Reazioni caratteristiche degli zuccheri [acilazione, alchilazione, ossidazione (acidi aldonici, acidi uronici e acidi aldarici) e riduzione] - Alditoli e loro impiego come additivi (sorbitolo, mannitolo e xilitolo)- Distinzione tra zuccheri riducenti e totali e approcci alla determinazione - Proprietà fisiche, chimiche e sensoriali degli zuccheri - Potere dolcificante - Monosaccaridi (epimeri, anomeri e mutarotazione) - Reazioni di Maillard e implicazioni alimentari e salutistiche - Oligosaccaridi - Polisaccaridi naturali e di interesse alimentare (Gomma di xantano, destrano, glucomannani, amidi e cellulose chimicamente modificati e non) - Liquefazione e retrogradazione dell'amido - Destrine e destrosio equivalenza - Indice glicemico e carico glicemico
Modalità Esame
Verrà effettuato un colloquio orale finalizzato ad accertare le competenze acquisite nell'ambito del corso, di una terminologia appropriata nel descrivere aspetti specifici correlati agli argomenti del corso e la capacità critica nel collegarli fra loro
Testi adottati
Principi di chimica degli alimenti Autori: Cappelli e Vannucchi Casa Editrice Zanichelli
Introduzione alla biochimica Autore: Lehninger Editore: Zanichelli
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula supportate dalla proiezione di materiali audiovisivi e da esercitazioni numeriche alla lavagna
Modalità di frequenza
La frequenza del corso, sebbene sia facoltativa, è caldamente consigliata
Bibliografia
Materiale integrativo sarà reso disponibile attraverso piattaforme condivise
Generalità sulla composizione degli alimenti - Tipologie di fabbisogni e valore nutritivo - Trasformazioni ed alterazioni a carico dei principali macronutrienti (proteine, lipidi e carboidrati)- Non nutrienti e antinutrienti - Proprietà chimiche e fisiche dell'acqua - Interazioni acqua-soluti ed implicazioni alimentari - Attività dell'acqua -Proprietà di miscele etanolo-acqua - Amminoacidi proteinogenici (stereochimica e proprietà acido-base) – Classificazione degli amminoacidi sulla base della natura del gruppo R e su base nutrizionale – Modifiche post-traduzionali - Amminoacidi non proteici - Ammine biogeniche - Proteine – Valore biologico e metodi di determinazione - Proprietà filmogene e schiumogene delle proteine - Lipidi (criteri classificazione, proprietà generali, funzioni e rappresentatività negli alimenti) - Proprietà degli acidi grassi e nomenclatura - acidi grassi omega - Lipidi saponificabili (triacilgliceroli, cere, fosfolipidi e sfingolipidi) – Trasformazioni (idrogenazione catalitica, transesterificazione ed acidolisi) ed alterazioni (idrolisi, irrancidimento chetonico e ossidativo dei lipidi) - Lipidi insaponificabili (steroli, terpeni e eicosanoidi) - Carboidrati (generalità, criteri di classificazione, funzioni in natura e impiego come additivi) - Nomenclatura e rappresentazioni lineari e cicliche - Proiezioni di Fisher e classificazione D-L - Reazioni caratteristiche degli zuccheri [acilazione, alchilazione, ossidazione (acidi aldonici, acidi uronici e acidi aldarici) e riduzione] - Alditoli e loro impiego come additivi (sorbitolo, mannitolo e xilitolo)- Distinzione tra zuccheri riducenti e totali e approcci alla determinazione - Proprietà fisiche, chimiche e sensoriali degli zuccheri - Potere dolcificante - Monosaccaridi (epimeri, anomeri e mutarotazione) - Reazioni di Maillard e implicazioni alimentari e salutistiche - Oligosaccaridi - Polisaccaridi naturali e di interesse alimentare (Gomma di xantano, destrano, glucomannani, amidi e cellulose chimicamente modificati e non) - Liquefazione e retrogradazione dell'amido - Destrine e destrosio equivalenza - Indice glicemico e carico glicemico
Modalità Esame
Verrà effettuato un colloquio orale finalizzato ad accertare le competenze acquisite nell'ambito del corso, di una terminologia appropriata nel descrivere aspetti specifici correlati agli argomenti del corso e la capacità critica nel collegarli fra loro
Testi adottati
Principi di chimica degli alimenti Autori: Cappelli e Vannucchi Casa Editrice Zanichelli
Introduzione alla biochimica Autore: Lehninger Editore: Zanichelli
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula supportate dalla proiezione di materiali audiovisivi e da esercitazioni numeriche alla lavagna
Modalità di frequenza
La frequenza del corso, sebbene sia facoltativa, è caldamente consigliata
Bibliografia
Materiale integrativo sarà reso disponibile attraverso piattaforme condivise
118961 - ENOLOGIA I E ANALISI DEL VINO
ANDREA BELLINCONTROANDREA BELLINCONTRO
Primo Semestre
8
AGR/15
Obiettivi formativi
Fornire informazioni ed elementi tecnico-scientifici relativi ai parametri di valutazione della maturazione dell'uva in funzione del processo di vinificazione; provvedere a formare lo studente sui principali componenti dell'uva, le possibili trasformazioni enologiche ed i cambiamenti nel vino; formare lo studente sui vari tipi di fermentazioni ed i principali biochimismi legati alla prima parte dei processi di vinificazione. Lo studente nello svolgimento del corso ed al termine dello stesso dovrà essere in grado di acquisire: 1) Conoscenza e capacità di comprensione; 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate; 3) Autonomia di giudizio; 4) Abilità comunicative; 5) Capacità di apprendere.
Obiettivi formativi: Al termine del corso lo studente acquisirà:
- conoscenza delle proprietà chimico-fisiche e della reattività chimica dei componenti di uve, mosti e vini; la rassegna di biomolecole svolta durante il corso sarà estesa anche al loro impatto sul settore alimentare e alla comprensione delle reazioni di base che avvengono nella vinificazione, conservazione, affinamento, stabilizzazione e imbottigliamento (conoscenza e comprensione)
Sarà stimolato durante lo svolgimento dell'insegnamento:
- la capacità di analizzare, sulla base delle conoscenze acquisite, le possibili interazioni tra i costituenti presenti e le loro modificazioni in matrici alimentari o enologiche soggette a trasformazioni o alterazioni deliberate di vario tipo (conoscenza applicata e comprensione)
- Formulare giudizi; l'insegnamento metterà lo studente in condizione di lavorare in autonomia di giudizio anche attraverso la consultazione critica e il confronto di materiali didattici di vario tipo (capacità critiche).
- la capacità di documentare e comunicare le conoscenze acquisite con terminologia appropriata (abilità comunicative)
- la capacità di promuovere il proprio autoaggiornamento (capacità di apprendimento)
MODULO IL SUOLO NEL TERROIR
TOMMASO CHITI
Secondo Semestre
6
AGR/14
Obiettivi formativi
ll corso introdurrà gli studenti ai principi e agli approcci di indagine pedologica. Il corso si propone di fornire le conoscenze di base sulla genesi ed evoluzione dei suoli e fornire la base per ulteriori studi specializzati nella conoscenza del suolo come componente del terroir in viticoltura. Il corso introdurrà gli studenti anche alle principali tecniche di lavorazione e gestione dei suoli sia in relazione alla coltivazione della vite, sia in relazione ai cambiamenti climatici.
Risultati dell'apprendimento attesi
CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE: Aver sviluppato la conoscenza dei principi di Pedologia. Conoscenze dei fattori e dei processi pedogenetici e delle possibili relazioni con il terroir vitivinicolo.
UTILIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE: Avere una comprensione degli approcci alla descrizione della stazione e della morfologia del profilo pedologico. Applicazione di metodologie di indagine pedologica: identificazione di aree omogenee per i fattori di pedogenesi e analisi e descrizione di un profilo del suolo. Capacità di riconoscere le principali tipologie di gestione in campo ambientale.
CAPACITA' DI TRARRE CONCLUSIONI: Essere in grado di interpretare il processo pedogenetico di base . Capacità di valutare l'attitudine di un suolo alla produzione vitivinicola secondo le caratteristiche dell’ambiente e del luogo dove è localizzato. Capacità di interpretazione dei risultati sperimentali di analisi chimico-fisica di un suolo.
ABILITA' COMUNICATIVE
Essere in grado di esporre temi scientifici con chiarezza e sintesi.
ABILITÀ DI APPRENDIMENTO Essere in grado di descrivere temi scientifici inerenti la Pedologia nella forma scritta e orale. Questa abilità verrà sviluppata attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni orali in classe e sul campo su argomenti specifici relativi al corso.
Pedologia, suolo, sfere biogenetiche, importanza e funzioni del suolo - (2 ore);
• I fattori della pedogenesi: clima, roccia madre, morfologia, organismi, tempo, uomo - (4 ore);
• Silicati, fillosilicati, allofane. Ossidi ed idrossidi. Altri minerali non silicati - (2 ore);
• Il suolo in campagna: orizzonti superficiali (epipedon), orizzonti profondi (endopedon) - (2 ore);
• Le fasi solida, liquida e gassosa di suolo. Tessitura reale ed apparente. Stato di aggregazione; Formazione e stabilità degli aggregati. Porosità. Densità reale ed apparente. Analisi granulometrica - (2 ore).
• Sostanza organica e ciclo del carbonio - (2 ore);
• Assorbimento fisico, chimico e chimico-fisico. Meccanismo dello scambio cationico. Fattori che influenzano lo scambio cationico. Cationi di scambio. Suoli acidi, alcalini, salini. Acidità attiva scambiabile - (2 ore);
• Il pH del suolo e sua misura. Equilibri acido-base nel suolo. Effetto del pH sull’attività biologica e sulla disponibilità degli elementi nutritivi. Il potere tampone del suolo. Potenziale redox del suolo. Gli organismi del suolo e le interazioni trofiche. I microorganismi del suolo e loro ruolo nel ciclo dei nutrienti - (2 ore);
• Il ciclo idrogeologico; Regime idrico; controllo del regime idrico; bilancio idrico. Diverse frazioni di acqua nel suolo: capacità idrica massima (C.I.M.); capacità idrica di campo (C.I.C.); punto di appassimento; acqua igroscopica; acqua disponibile; potere assorbente del terreno - (2 ore).
• Il ciclo dei nutrienti del suolo - (2 ore);
• I nutrienti necessari alla crescita della pianta; il ciclo dell’azoto - (2 ore);
• Diversi regimi di gestione del suolo: Convenzionale, Conservativo, Biologico - (6 ore);
• Operazioni di impianto di un vigneto - (2 ore);
• Il Terroir e la produzione vitivinicola - (2 ore);
• Vari tipi di terroir Italiani e non - (6 ore).
8 ore di esercitazione in campo (azienda agraria) e in laboratori, con una visita ad un'azienda viticola sostenibile del viterbese
Modalità Esame
Prova in itinere, prova finale scritta.
L'esame finale, della durata di 2 ore massimo, consisterà di un test con 30 domande a risposta multipla volte ad accertare la conoscenza da parte dello studente dei concetti presentati durante il corso.
Soglia minima per la sufficienza: 18 risposte esatte.
Testi adottati
Testi consigliati per la preparazione dell'esame:
- Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini, 2020. Basi di Pedologia. Edagricole
- Emmanuelle Vaudour, 2003. I terroir: definizioni, caratterizzazione e protezione. Edagricole.
- Ubalde, J.M., Sort, X., Zayas, A., Poch, R.M. Effects of Soil and Climatic Conditions on Grape Ripening and Wine Quality of Cabernet Sauvignon. Journal of Wine Research, 21:1, 1-17, DOI: 10.1080/09571264.2010.495851
- Costantini E. e P. Bugelli (2008). Suolo, vite ed altre colture di qualità: l’introduzione e la pratica dei concetti “terroir” e “zonazione”
Materiale didattico supplementare fornito dal docente:
Le presentazioni delle singole lezioni saranno rese disponibili su MOODLE alla pagina del corso. Ulteriore materiale come dispense e/o video saranno resi disponibili sempre su MOODLE.
Modalità di frequenza
La frequenza al corso non è obbligatoria.E' consigliata la frequenza per le esercitazioni in azienda agraria.
Bibliografia
- Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini, 2020. Basi di Pedologia. Edagricole
- Emmanuelle Vaudour, 2003. I terroir: definizioni, caratterizzazione e protezione. Edagricole.
- Ubalde, J.M., Sort, X., Zayas, A., Poch, R.M. Effects of Soil and Climatic Conditions on Grape Ripening and Wine Quality of Cabernet Sauvignon. Journal of Wine Research, 21:1, 1-17, DOI: 10.1080/09571264.2010.495851
- Costantini E. e P. Bugelli (2008). Suolo, vite ed altre colture di qualità: l’introduzione e la pratica dei concetti “terroir” e “zonazione”
Materiale didattico supplementare fornito dal docente:
Le presentazioni delle singole lezioni saranno rese disponibili su MOODLE alla pagina del corso. Ulteriore materiale come dispense e/o video saranno resi disponibili sempre su MOODLE.
Pedologia, suolo, sfere biogenetiche, importanza e funzioni del suolo - (2 ore);
• I fattori della pedogenesi: clima, roccia madre, morfologia, organismi, tempo, uomo - (4 ore);
• Silicati, fillosilicati, allofane. Ossidi ed idrossidi. Altri minerali non silicati - (2 ore);
• Il suolo in campagna: orizzonti superficiali (epipedon), orizzonti profondi (endopedon) - (2 ore);
• Le fasi solida, liquida e gassosa di suolo. Tessitura reale ed apparente. Stato di aggregazione; Formazione e stabilità degli aggregati. Porosità. Densità reale ed apparente. Analisi granulometrica - (2 ore).
• Sostanza organica e ciclo del carbonio - (2 ore);
• Assorbimento fisico, chimico e chimico-fisico. Meccanismo dello scambio cationico. Fattori che influenzano lo scambio cationico. Cationi di scambio. Suoli acidi, alcalini, salini. Acidità attiva scambiabile - (2 ore);
• Il pH del suolo e sua misura. Equilibri acido-base nel suolo. Effetto del pH sull’attività biologica e sulla disponibilità degli elementi nutritivi. Il potere tampone del suolo. Potenziale redox del suolo. Gli organismi del suolo e le interazioni trofiche. I microorganismi del suolo e loro ruolo nel ciclo dei nutrienti - (2 ore);
• Il ciclo idrogeologico; Regime idrico; controllo del regime idrico; bilancio idrico. Diverse frazioni di acqua nel suolo: capacità idrica massima (C.I.M.); capacità idrica di campo (C.I.C.); punto di appassimento; acqua igroscopica; acqua disponibile; potere assorbente del terreno - (2 ore).
• Il ciclo dei nutrienti del suolo - (2 ore);
• I nutrienti necessari alla crescita della pianta; il ciclo dell’azoto - (2 ore);
• Diversi regimi di gestione del suolo: Convenzionale, Conservativo, Biologico - (6 ore);
• Operazioni di impianto di un vigneto - (2 ore);
• Il Terroir e la produzione vitivinicola - (2 ore);
• Vari tipi di terroir Italiani e non - (6 ore).
8 ore di esercitazione in campo (azienda agraria) e in laboratori, con una visita ad un'azienda viticola sostenibile del viterbese
Modalità Esame
Prova in itinere, prova finale scritta.
L'esame finale, della durata di 2 ore massimo, consisterà di un test con 30 domande a risposta multipla volte ad accertare la conoscenza da parte dello studente dei concetti presentati durante il corso.
Soglia minima per la sufficienza: 18 risposte esatte.
Testi adottati
Testi consigliati per la preparazione dell'esame:
- Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini, 2020. Basi di Pedologia. Edagricole
- Emmanuelle Vaudour, 2003. I terroir: definizioni, caratterizzazione e protezione. Edagricole.
- Ubalde, J.M., Sort, X., Zayas, A., Poch, R.M. Effects of Soil and Climatic Conditions on Grape Ripening and Wine Quality of Cabernet Sauvignon. Journal of Wine Research, 21:1, 1-17, DOI: 10.1080/09571264.2010.495851
- Costantini E. e P. Bugelli (2008). Suolo, vite ed altre colture di qualità: l’introduzione e la pratica dei concetti “terroir” e “zonazione”
Materiale didattico supplementare fornito dal docente:
Le presentazioni delle singole lezioni saranno rese disponibili su MOODLE alla pagina del corso. Ulteriore materiale come dispense e/o video saranno resi disponibili sempre su MOODLE.
Modalità di frequenza
La frequenza al corso non è obbligatoria.E' consigliata la frequenza per le esercitazioni in azienda agraria.
Bibliografia
- Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini, 2020. Basi di Pedologia. Edagricole
- Emmanuelle Vaudour, 2003. I terroir: definizioni, caratterizzazione e protezione. Edagricole.
- Ubalde, J.M., Sort, X., Zayas, A., Poch, R.M. Effects of Soil and Climatic Conditions on Grape Ripening and Wine Quality of Cabernet Sauvignon. Journal of Wine Research, 21:1, 1-17, DOI: 10.1080/09571264.2010.495851
- Costantini E. e P. Bugelli (2008). Suolo, vite ed altre colture di qualità: l’introduzione e la pratica dei concetti “terroir” e “zonazione”
Materiale didattico supplementare fornito dal docente:
Le presentazioni delle singole lezioni saranno rese disponibili su MOODLE alla pagina del corso. Ulteriore materiale come dispense e/o video saranno resi disponibili sempre su MOODLE.
17795 - VITICOLTURA I
RITA BIASIRITA BIASIELENA BRUNORIELENA BRUNORI
Primo Semestre
8
AGR/03
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire conoscenze di base sul sistema biologico vite e elementi per la comprensione della fisiologia della pianta e delle particolarità del ciclo vitale e stagionale di crescita. Il corso consente di acquisire la conoscenza delle basi fisiologiche della gestione tecnica del vigneto in relazione agli interventi sulla pianta e sull’ambiente e di apprendere quegli aspetti di fisiologia applicata indispensabili per attuare modelli produttivi sia di viticoltura convenzionale, che sostenibile. Il corso intende introdurre lo studente alla comprensione del concetto del vigneto come agro-ecosistema e delle principali criticità della viticoltura soprattutto in relazione ai cambiamenti ambientali in atto.
Risultati apprendimento attesi
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE - Aver acquisito la conoscenza del ciclo agro-fenologico della vite, della struttura organizzativa e dei principi di funzionamento dell’agro-ecosistema vigneto. Aver appreso le basi fisiologiche delle principali tecniche di gestione del vigneto e le strategie di contenimento dell’impatto negativo sulle risorse ambientali, dalla biodiversità, alla fertilità del suolo, alla qualità dell’atmosfera e il paesaggio.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE - Avere una conoscenza del sistema vite e vigneto tale da consentire l’applicazione della tecnica viticola, secondo i principi della sostenibilità.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO - Essere in grado di interpretare e valutare la qualità dei diversi modelli viticoli.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO - Essere in grado di descrivere e spiegare aspetti diversi dell’agroecosistema vigneto (organizzazione, funzionamento, gestione). Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni durante le lezioni frontali in aula o online e durante le visite tecniche.
OBIETTIVI FORMATIVI
Si propone di fornire agli studenti i fondamenti della biochimica e, con essi, la conoscenza delle proprietà biologiche, chimiche e nutrizionali delle principali classi di composti che costituiscono la base dei prodotti agrari.
Obiettivi principali di questo insegnamento sono:
- fornire una conoscenza di base sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei principali composti (amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine) contenuti negli alimenti o da essi derivati;
- illustrare i concetti di base della cinetica enzimatica e della bioenergetica al fine di comprendere, su base rigorosamente scientifica, come nel nostro organismo possano aver luogo, in condizioni piuttosto blande di temperatura e pH, le numerose reazioni coinvolte nella degradazione dei principali composti d’interesse alimentare.
- comprendere la logica delle principali vie metaboliche, le interconnessioni tra di esse, la loro regolazione e il relativo bilancio energetico.
MODULO BIOCHIMICA GENERALE
ESTHER IMPERLINI
Secondo Semestre
5
BIO/10
Obiettivi formativi
OBIETTIVI FORMATIVI
Si propone di fornire agli studenti i fondamenti della biochimica e, con essi, la conoscenza delle proprietà biologiche, chimiche e nutrizionali delle principali classi di composti che costituiscono la base dei prodotti agrari.
Obiettivi principali di questo insegnamento sono:
- fornire una conoscenza di base sulle proprietà chimico-fisiche e biologiche dei principali composti (amminoacidi, proteine, carboidrati, lipidi, vitamine) contenuti negli alimenti o da essi derivati;
- illustrare i concetti di base della cinetica enzimatica e della bioenergetica al fine di comprendere, su base rigorosamente scientifica, come nel nostro organismo possano aver luogo, in condizioni piuttosto blande di temperatura e pH, le numerose reazioni coinvolte nella degradazione dei principali composti d’interesse alimentare.
- comprendere la logica delle principali vie metaboliche, le interconnessioni tra di esse, la loro regolazione e il relativo bilancio energetico.
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
Amminoacidi e legame peptidico. Livelli strutturali proteici e classificazione delle proteine: globulari, fibrose e di membrana.
Enzimi e principi di cinetica enzimatica: teoria degli stati di transizione ed energia di attivazione; velocità di reazione; equazione di Michaelis-Menten. Inibizione enzimatica. Enzimi allosterici e loro regolazione. Struttura e funzione dei principali coenzimi e gruppi prostetici. Coenzimi e vitamine.
“Turnover” proteico. Digestione delle proteine della dieta. Enzimi proteolitici e loro specificità.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
Generalità sul metabolismo. Catabolismo e anabolismo. Metabolismo e catalisi enzimatica. Enzimi: nomi comuni; nomi sistematici; classificazione E.C. Basi di bioenergetica. ATP e altri composti (impropriamente) definiti ad “alta energia”. Sguardo d’insieme sul catabolismo energetico.
CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
D-Glucosio, altri Monosaccaridi della serie D e oligosaccaridi. Polisaccaridi: amido e glicogeno. Digestione dell'amido e del glicogeno introdotti con la dieta.
Glicolisi: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Via del Fosfogluconato: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Gluconeogenesi: localizzazione e finalità; i precursori del D-Glucosio; bilancio energetico e regolazione.
Destino del Piruvato in condizioni di aerobiosi: il complesso multienzimatico della Piruvato Deidrogenasi (PDH); importazione del piruvato nei mitocondri; bilancio energetico; regolazione.
Ciclo di Krebs: localizzazione e finalità; reazioni; enzimi; intermedi metabolici; carattere anfibolico; bilancio energetico; regolazione.
Destino del piruvato in condizioni di anaerobiosi: fermentazione lattica e fermentazione alcolica.
Respirazione cellulare: trasporto degli elettroni dai coenzimi ridotti all’ossigeno molecolare; complessi proteici di membrana (I-IV); fosforilazione ossidativa: ATP sintasi (complesso V).
Modalità Esame
L’accertamento dell’effettiva acquisizione dei risultati d’apprendimento (sopra descritti) avverrà mediante una prova di esame orale.
L’esame si svolgerà rivolgendo allo studente una serie di domande tese a verificare e valutare:
- la conoscenza delle nozioni biochimiche di base;
- l’acquisizione di una capacità (dello studente) di utilizzare queste conoscenze per risolvere specifici quesiti che riguardano il destino catabolico delle principali biomolecole presenti nei prodotti agrari;
- il grado di capacità comunicativa (uso di un corretto linguaggio scientifico – concisione, chiarezza ed efficacia nella risposta e/o nell’argomentazione).
Allo studente saranno rivolte domande (generalmente 3) nell’ambito delle seguenti tematiche:
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
METABOLISMO DEI CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
Testi adottati
Titolo: PRINCIPI DI BIOCHIMICA. Autori: D. Voet, J.G. Voet e C.W. Pratt. Editore: Zanichelli (2017); questo testo è un estratto dalla quarta edizione (2017) del testo di FONDAMENTI DI BIOCHIMICA (degli stessi Autori e dello stesso Editore).
Titolo: INTRODUZIONE ALLA BIOCHIMICA DI LEHNINGER. Autori: D.L. Nelson e M.M. Cox. Editore Zanichelli (V edizione 2015 e successive edizioni).
Per approfondimenti/integrazioni:
Titolo: BIOCHIMICA DELLA NUTRIZIONE. Autori: U. Leuzzi, E. Bellocco, D. Barreca (Zanichelli Editore, 2013).
Tutti i testi elencati sono disponibili nella biblioteca del Campus Riello dell’Ateneo della Tuscia.
Modalità di svolgimento
Questo insegnamento consta di 5 CFU ossia di 20 lezioni frontali, per un totale di 40 ore.
Le lezioni sono svolte in modo da stimolare la discussione (anche di gruppo) su specifici argomenti. Durante tali discussioni gli studenti sono invitati a esprimersi con proprietà di linguaggio (scientifico) oltre che in modo conciso, chiaro ed efficace.
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
Amminoacidi e legame peptidico. Livelli strutturali proteici e classificazione delle proteine: globulari, fibrose e di membrana.
Enzimi e principi di cinetica enzimatica: teoria degli stati di transizione ed energia di attivazione; velocità di reazione; equazione di Michaelis-Menten. Inibizione enzimatica. Enzimi allosterici e loro regolazione. Struttura e funzione dei principali coenzimi e gruppi prostetici. Coenzimi e vitamine.
“Turnover” proteico. Digestione delle proteine della dieta. Enzimi proteolitici e loro specificità.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
Generalità sul metabolismo. Catabolismo e anabolismo. Metabolismo e catalisi enzimatica. Enzimi: nomi comuni; nomi sistematici; classificazione E.C. Basi di bioenergetica. ATP e altri composti (impropriamente) definiti ad “alta energia”. Sguardo d’insieme sul catabolismo energetico.
CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
D-Glucosio, altri Monosaccaridi della serie D e oligosaccaridi. Polisaccaridi: amido e glicogeno. Digestione dell'amido e del glicogeno introdotti con la dieta.
Glicolisi: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Via del Fosfogluconato: localizzazione; finalità; reazioni; metaboliti intermedi; prodotti finali; bilancio energetico; regolazione.
Gluconeogenesi: localizzazione e finalità; i precursori del D-Glucosio; bilancio energetico e regolazione.
Destino del Piruvato in condizioni di aerobiosi: il complesso multienzimatico della Piruvato Deidrogenasi (PDH); importazione del piruvato nei mitocondri; bilancio energetico; regolazione.
Ciclo di Krebs: localizzazione e finalità; reazioni; enzimi; intermedi metabolici; carattere anfibolico; bilancio energetico; regolazione.
Destino del piruvato in condizioni di anaerobiosi: fermentazione lattica e fermentazione alcolica.
Respirazione cellulare: trasporto degli elettroni dai coenzimi ridotti all’ossigeno molecolare; complessi proteici di membrana (I-IV); fosforilazione ossidativa: ATP sintasi (complesso V).
Modalità Esame
L’accertamento dell’effettiva acquisizione dei risultati d’apprendimento (sopra descritti) avverrà mediante una prova di esame orale.
L’esame si svolgerà rivolgendo allo studente una serie di domande tese a verificare e valutare:
- la conoscenza delle nozioni biochimiche di base;
- l’acquisizione di una capacità (dello studente) di utilizzare queste conoscenze per risolvere specifici quesiti che riguardano il destino catabolico delle principali biomolecole presenti nei prodotti agrari;
- il grado di capacità comunicativa (uso di un corretto linguaggio scientifico – concisione, chiarezza ed efficacia nella risposta e/o nell’argomentazione).
Allo studente saranno rivolte domande (generalmente 3) nell’ambito delle seguenti tematiche:
STRUTTURA E PROPRIETA' GENERALI DEGLI AMMINOACIDI PROTEICI, DELLE PROTEINE E DEGLI ENZIMI.
PRINCIPI NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI.
METABOLISMO DEI CARBOIDRATI E LORO IMPORTANZA PER L'ALIMENTAZIONE.
Testi adottati
Titolo: PRINCIPI DI BIOCHIMICA. Autori: D. Voet, J.G. Voet e C.W. Pratt. Editore: Zanichelli (2017); questo testo è un estratto dalla quarta edizione (2017) del testo di FONDAMENTI DI BIOCHIMICA (degli stessi Autori e dello stesso Editore).
Titolo: INTRODUZIONE ALLA BIOCHIMICA DI LEHNINGER. Autori: D.L. Nelson e M.M. Cox. Editore Zanichelli (V edizione 2015 e successive edizioni).
Per approfondimenti/integrazioni:
Titolo: BIOCHIMICA DELLA NUTRIZIONE. Autori: U. Leuzzi, E. Bellocco, D. Barreca (Zanichelli Editore, 2013).
Tutti i testi elencati sono disponibili nella biblioteca del Campus Riello dell’Ateneo della Tuscia.
Modalità di svolgimento
Questo insegnamento consta di 5 CFU ossia di 20 lezioni frontali, per un totale di 40 ore.
Le lezioni sono svolte in modo da stimolare la discussione (anche di gruppo) su specifici argomenti. Durante tali discussioni gli studenti sono invitati a esprimersi con proprietà di linguaggio (scientifico) oltre che in modo conciso, chiaro ed efficace.
Modalità di frequenza
Frequenza raccomandata ma facoltativa
Bibliografia
Vedi "Testi adottati".
118963 - CHIMICA AGRARIA E TERROIR
-
11
-
-
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi: Al termine del corso lo studente acquisirà:
- conoscenza delle proprietà chimico-fisiche e della reattività chimica dei componenti di uve, mosti e vini; la rassegna di biomolecole svolta durante il corso sarà estesa anche al loro impatto sul settore alimentare e alla comprensione delle reazioni di base che avvengono nella vinificazione, conservazione, affinamento, stabilizzazione e imbottigliamento (conoscenza e comprensione)
Sarà stimolato durante lo svolgimento dell'insegnamento:
- la capacità di analizzare, sulla base delle conoscenze acquisite, le possibili interazioni tra i costituenti presenti e le loro modificazioni in matrici alimentari o enologiche soggette a trasformazioni o alterazioni deliberate di vario tipo (conoscenza applicata e comprensione)
- Formulare giudizi; l'insegnamento metterà lo studente in condizione di lavorare in autonomia di giudizio anche attraverso la consultazione critica e il confronto di materiali didattici di vario tipo (capacità critiche).
- la capacità di documentare e comunicare le conoscenze acquisite con terminologia appropriata (abilità comunicative)
- la capacità di promuovere il proprio autoaggiornamento (capacità di apprendimento)
MODULO CHIMICA AGRARIA
ALESSANDRO D'ANNIBALE
Secondo Semestre
5
AGR/13
Obiettivi formativi
Obiettivi formativi: Al termine del corso lo studente acquisirà:
- conoscenza delle proprietà chimico-fisiche e della reattività chimica dei componenti di uve, mosti e vini; la rassegna di biomolecole svolta durante il corso sarà estesa anche al loro impatto sul settore alimentare e alla comprensione delle reazioni di base che avvengono nella vinificazione, conservazione, affinamento, stabilizzazione e imbottigliamento (conoscenza e comprensione)
Sarà stimolato durante lo svolgimento dell'insegnamento:
- la capacità di analizzare, sulla base delle conoscenze acquisite, le possibili interazioni tra i costituenti presenti e le loro modificazioni in matrici alimentari o enologiche soggette a trasformazioni o alterazioni deliberate di vario tipo (conoscenza applicata e comprensione)
- Formulare giudizi; l'insegnamento metterà lo studente in condizione di lavorare in autonomia di giudizio anche attraverso la consultazione critica e il confronto di materiali didattici di vario tipo (capacità critiche).
- la capacità di documentare e comunicare le conoscenze acquisite con terminologia appropriata (abilità comunicative)
- la capacità di promuovere il proprio autoaggiornamento (capacità di apprendimento)
Generalità sulla composizione chimica di mosti e vini (zuccheri, acidi organici, alcoli superiori, polioli, amminoacidi, fenoli) - Composti responsabili di aromi primari, secondari e terziari nel vino (ammine, tioli varietali, terpenoidi) - Proprietà chimiche e fisiche dell'acqua - Proprietà di miscele etanolo-acqua - Concentrazioni tipiche di etanolo nei vini - Effetti sensoriali dell'etanolo - - Acidi organici nel vino, pH e acidità del vino - Aggiustamenti dell'acidità - Ruoli generali degli acidi organici e pH nelle reazioni del vino - Effetti sensoriali degli acidi - Chimica delle ammine - Composti azotati con effetti sulla salute - Ammine odorose – Amminoacidi e composti azotati principali correlati nei vini - Proteine (livelli strutturali e funzione) - Cenni introduttivi sui fenoli nel vino - Fenolici non flavonoidi (idrossicinnamati, acidi iidrossibenzoici e stilbeni) - Flavan-3-oli e derivati (catechine monomeriche, proantocianidine e tannini condensati polimerici) - Effetti sensoriali – Flavonoli - Antociani - Fenoli volatili (Struttura e proprietà chimiche, Concentrazioni nel vino e effetti sensoriali, origini nel vino e effetti) - Tioli e composti ridotti dello zolfo - Tioli varietali e polifunzionali - Composti aromatici dello zolfo fermentativi - Altri composti odorosi contenenti zolfo – Alcoli superiori: origini e impatto sensoriale - Lipidi saponificabili (triacilgliceroli, cere, fosfolipidi e sfingolipidi) – lipidi insaponificabili (steroli, terpeni e eicosanoidi) - Proprietà chimiche e sensoriali generali degli isoprenoidi - Monoterpenoidi - Sesquiterpenoidi - Norisoprenoidi - Carboidrati - Nomenclatura, rappresentazione e reazioni caratteristiche degli zuccheri - Proprietà fisiche, chimiche e sensoriali degli zuccheri - monosaccaridi - oligosaccaridi - Polisaccaridi naturali e di interesse alimentare (Gomma di xantano, destrano, glucomannani, amidi e cellulose chimicamente modificati e non) - Glicolisi e fermentazione alcolica - Fermentazione gliceropiruvica - Acido succinico e altri intermedi del ciclo di Krebs - Conseguenze della glicolisi sulla chimica del vino - Metabolismo degli acidi grassi - Metabolismo degli acidi grassi a catena lunga - Acidi grassi a catena media (MCFA) ed esteri etilici - Aumento degli MCFA e dei loro esteri etilici nella vinificazione
Modalità Esame
Verrà effettuato un colloquio orale finalizzato ad accertare le competenze acquisite nell'ambito del corso, di una terminologia appropriata nel descrivere aspetti specifici correlati agli argomenti del corso e la capacità critica nel collegarli fra loro
Testi adottati
M. Fregoni, C. Fregoni, R. Ferrarini, F. Spagnolli. Chimica viticolo-enologica. Edizioni REDA (Biblioteca ) MAG CDE4
P. Ribéreau-Gayon, D. Dubourdieu, B. Donèche, A. Lonvaud. Trattato di enologia. Vol.1: Microbiologia del vino e vinificazioni. Editore: Edagricole
P. Ribéreau-Gayon, Y. Glories, A. Maujean.Trattato di enologia. Vol. 2: Chimica del vino, stabilizzazione e trattamenti. Editore: Edagricole
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula supportate dalla proiezione di materiali audiovisivi e da esercitazioni numeriche alla lavagna. Sarà incoraggiato il lavoro in team assegnando a gruppi di studenti il compito di elaborare report e/o presentazioni Powerpoint su argomenti specifici
Generalità sulla composizione chimica di mosti e vini (zuccheri, acidi organici, alcoli superiori, polioli, amminoacidi, fenoli) - Composti responsabili di aromi primari, secondari e terziari nel vino (ammine, tioli varietali, terpenoidi) - Proprietà chimiche e fisiche dell'acqua - Proprietà di miscele etanolo-acqua - Concentrazioni tipiche di etanolo nei vini - Effetti sensoriali dell'etanolo - - Acidi organici nel vino, pH e acidità del vino - Aggiustamenti dell'acidità - Ruoli generali degli acidi organici e pH nelle reazioni del vino - Effetti sensoriali degli acidi - Chimica delle ammine - Composti azotati con effetti sulla salute - Ammine odorose – Amminoacidi e composti azotati principali correlati nei vini - Proteine (livelli strutturali e funzione) - Cenni introduttivi sui fenoli nel vino - Fenolici non flavonoidi (idrossicinnamati, acidi iidrossibenzoici e stilbeni) - Flavan-3-oli e derivati (catechine monomeriche, proantocianidine e tannini condensati polimerici) - Effetti sensoriali – Flavonoli - Antociani - Fenoli volatili (Struttura e proprietà chimiche, Concentrazioni nel vino e effetti sensoriali, origini nel vino e effetti) - Tioli e composti ridotti dello zolfo - Tioli varietali e polifunzionali - Composti aromatici dello zolfo fermentativi - Altri composti odorosi contenenti zolfo – Alcoli superiori: origini e impatto sensoriale - Lipidi saponificabili (triacilgliceroli, cere, fosfolipidi e sfingolipidi) – lipidi insaponificabili (steroli, terpeni e eicosanoidi) - Proprietà chimiche e sensoriali generali degli isoprenoidi - Monoterpenoidi - Sesquiterpenoidi - Norisoprenoidi - Carboidrati - Nomenclatura, rappresentazione e reazioni caratteristiche degli zuccheri - Proprietà fisiche, chimiche e sensoriali degli zuccheri - monosaccaridi - oligosaccaridi - Polisaccaridi naturali e di interesse alimentare (Gomma di xantano, destrano, glucomannani, amidi e cellulose chimicamente modificati e non) - Glicolisi e fermentazione alcolica - Fermentazione gliceropiruvica - Acido succinico e altri intermedi del ciclo di Krebs - Conseguenze della glicolisi sulla chimica del vino - Metabolismo degli acidi grassi - Metabolismo degli acidi grassi a catena lunga - Acidi grassi a catena media (MCFA) ed esteri etilici - Aumento degli MCFA e dei loro esteri etilici nella vinificazione
Modalità Esame
Verrà effettuato un colloquio orale finalizzato ad accertare le competenze acquisite nell'ambito del corso, di una terminologia appropriata nel descrivere aspetti specifici correlati agli argomenti del corso e la capacità critica nel collegarli fra loro
Testi adottati
M. Fregoni, C. Fregoni, R. Ferrarini, F. Spagnolli. Chimica viticolo-enologica. Edizioni REDA (Biblioteca ) MAG CDE4
P. Ribéreau-Gayon, D. Dubourdieu, B. Donèche, A. Lonvaud. Trattato di enologia. Vol.1: Microbiologia del vino e vinificazioni. Editore: Edagricole
P. Ribéreau-Gayon, Y. Glories, A. Maujean.Trattato di enologia. Vol. 2: Chimica del vino, stabilizzazione e trattamenti. Editore: Edagricole
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali in aula supportate dalla proiezione di materiali audiovisivi e da esercitazioni numeriche alla lavagna. Sarà incoraggiato il lavoro in team assegnando a gruppi di studenti il compito di elaborare report e/o presentazioni Powerpoint su argomenti specifici
Modalità di frequenza
Frontal lessons
Bibliografia
Slides caricate sulla piattaforma Moodle
118577 - DIFESA DELLA VITE
-
12
-
-
Obiettivi formativi
Obiettivo del corso è fornire agli studenti le basi per la comprensione della biologia e ecologia degli insetti, in particolare quelli infeudati alla vite. A tal fine vengono affrontate le tematiche relative alla morfologia, anatomia e fisiologia degli insetti nonché i metodi di valutazione e controllo delle popolazioni di insetti dannosi, secondo la legislazione vigente. Inoltre, vengono forniti gli strumenti utili al riconoscimento dei principali gruppi e vengono approfondite le conoscenze sugli insetti infeudati alla vite.
Il corso persegue i seguenti obiettivi formativi:
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Conoscenza dei principi di base dell’entomologia generale e applicata; riconoscimento dei principali insetti (livello di ordine) in ecosistemi agrari e comprensione del ruolo che questi organismi svolgono negli ecosistemi. Conoscenza delle principali strategie di monitoraggio degli insetti e come applicarle correttamente. Conoscenza delle strategie di contrasto alle pullulazioni di insetti nocivi. Conoscenza dei principali organismi infeudati alla vite.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Comprensione degli approcci entomologici sperimentali discussi a lezione, e delle loro applicazioni a casi specifici in viticoltura.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Interpretazione dei casi entomologici, in analogia con quanto discusso a lezione. Applicazione delle conoscenze acquisite nel Corso per gestire al meglio le problematiche fitosanitarie
ABILITA' COMUNICATIVE
Utilizzo della corretta terminologia tecnico-scientifica nella descrizione degli argomenti del corso. Capacità di sintesi ed efficacia comunicativa nella descrizione degli argomenti del corso.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Conoscenza degli argomenti del corso e capacità critica di comprendere gli aspetti cruciali di una problematica fitosanitaria, di come affrontarla e come effettuare i necessari approfondimenti.
ENTOMOLOGIA
MARIO CONTARINI
Secondo Semestre
6
AGR/11
Obiettivi formativi
Obiettivo del corso è fornire agli studenti le basi per la comprensione della biologia e ecologia degli insetti, in particolare quelli infeudati alla vite. A tal fine vengono affrontate le tematiche relative alla morfologia, anatomia e fisiologia degli insetti nonché i metodi di valutazione e controllo delle popolazioni di insetti dannosi, secondo la legislazione vigente. Inoltre, vengono forniti gli strumenti utili al riconoscimento dei principali gruppi e vengono approfondite le conoscenze sugli insetti infeudati alla vite.
Il corso persegue i seguenti obiettivi formativi:
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Conoscenza dei principi di base dell’entomologia generale e applicata; riconoscimento dei principali insetti (livello di ordine) in ecosistemi agrari e comprensione del ruolo che questi organismi svolgono negli ecosistemi. Conoscenza delle principali strategie di monitoraggio degli insetti e come applicarle correttamente. Conoscenza delle strategie di contrasto alle pullulazioni di insetti nocivi. Conoscenza dei principali organismi infeudati alla vite.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Comprensione degli approcci entomologici sperimentali discussi a lezione, e delle loro applicazioni a casi specifici in viticoltura.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Interpretazione dei casi entomologici, in analogia con quanto discusso a lezione. Applicazione delle conoscenze acquisite nel Corso per gestire al meglio le problematiche fitosanitarie
ABILITA' COMUNICATIVE
Utilizzo della corretta terminologia tecnico-scientifica nella descrizione degli argomenti del corso. Capacità di sintesi ed efficacia comunicativa nella descrizione degli argomenti del corso.
CAPACITA' DI APPRENDERE
Conoscenza degli argomenti del corso e capacità critica di comprendere gli aspetti cruciali di una problematica fitosanitaria, di come affrontarla e come effettuare i necessari approfondimenti.
Parte generale: Biodiversità e importanza degli insetti. Morfologia (esoscheletro, capo, torace, addome, endoscheletro). Anatomia (sistema circolatorio, apparato digerente, sistema respiratorio, sistema nervoso, organi di senso, ecc.). Riproduzione e sviluppo degli insetti. Ecologia degli insetti. Comportamento sociale. Metodi di controllo delle popolazioni. Sistematica e filogenesi. I principali ordini di insetti e identificazione mediante l’uso delle chiavi dicotomiche.
Parte speciale: principali insetti e acari di interesse viticolo.
Modalità Esame
L'esame orale verterà sul programma del corso e sulle attività esercitative e laboratoriali svolte: in linea generale, l'esame inizierà con il riconoscimento, al livello di Ordine, di 3 insetti (in alternativa, è offerta la possibilità allo studente di presentare un insettario con 30 esemplari raccolti e dei quali dovranno essere fornite l'identificazione al livello di Ordine e informazioni sulla biologia). Si continuerà con una domanda sulla parte di entomologia generale, una sui principali metodi di monitoraggio e/o controllo esaminati a lezione e una su uno dei principali insetti infeudati alla vite
Il voto finale terrà conto:
• delle conoscenze acquisite dallo studente sul programma del corso;
• della sua partecipazione attiva durante lo svolgimento del Corso e delle attività correlate;
• della modalità di espressione e padronanza della corretta terminologia;
• della visione critica delle problematiche entomologiche;
• della padronanza globale della materia (collegamento tra argomenti diversi).
Il calendario degli esami (e l'iscrizione) è presente sul portale di Ateneo.
Testi adottati
Per la parte generale:
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
Per la parte speciale:
A. Pollini, 2002. Manuale di Entomologia Applicata. Edagricole, Bologna.
Materiale fornito dal docente costituito dalle slides delle lezioni e articoli scientifici
Modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà in presenza. Agli studenti è comunque offerta la possibilità di collegarsi in streaming alle lezioni. Saranno effettuate attività in campo (almeno 2 ore) durante le quali lo studente entrerà in contatto con le principali problematiche entomologiche affrontate a lezione e che riguardano il contrasto a insetti dannosi alla vite. Saranno inoltre svolte esercitazioni in aula di microscopia (almeno 2 ore) per l'osservazione e il riconoscimento dei principali taxa entomologici, applicando le conoscenze acquisite durante le lezioni frontali.
Modalità di frequenza
La frequenza è facoltativa ma fortemente consigliata
Bibliografia
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
I FITOFAGI DELLA VITE IN SARDEGNA - Andrea Lentini, Arturo Cocco, Renzo Peretto, Donatella Muscianese
Parte generale: Biodiversità e importanza degli insetti. Morfologia (esoscheletro, capo, torace, addome, endoscheletro). Anatomia (sistema circolatorio, apparato digerente, sistema respiratorio, sistema nervoso, organi di senso, ecc.). Riproduzione e sviluppo degli insetti. Ecologia degli insetti. Comportamento sociale. Metodi di controllo delle popolazioni. Sistematica e filogenesi. I principali ordini di insetti e identificazione mediante l’uso delle chiavi dicotomiche.
Parte speciale: principali insetti e acari di interesse viticolo.
Modalità Esame
L'esame orale verterà sul programma del corso e sulle attività esercitative e laboratoriali svolte: in linea generale, l'esame inizierà con il riconoscimento, al livello di Ordine, di 3 insetti (in alternativa, è offerta la possibilità allo studente di presentare un insettario con 30 esemplari raccolti e dei quali dovranno essere fornite l'identificazione al livello di Ordine e informazioni sulla biologia). Si continuerà con una domanda sulla parte di entomologia generale, una sui principali metodi di monitoraggio e/o controllo esaminati a lezione e una su uno dei principali insetti infeudati alla vite
Il voto finale terrà conto:
• delle conoscenze acquisite dallo studente sul programma del corso;
• della sua partecipazione attiva durante lo svolgimento del Corso e delle attività correlate;
• della modalità di espressione e padronanza della corretta terminologia;
• della visione critica delle problematiche entomologiche;
• della padronanza globale della materia (collegamento tra argomenti diversi).
Il calendario degli esami (e l'iscrizione) è presente sul portale di Ateneo.
Testi adottati
Per la parte generale:
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
Per la parte speciale:
A. Pollini, 2002. Manuale di Entomologia Applicata. Edagricole, Bologna.
Materiale fornito dal docente costituito dalle slides delle lezioni e articoli scientifici
Modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà in presenza. Agli studenti è comunque offerta la possibilità di collegarsi in streaming alle lezioni. Saranno effettuate attività in campo (almeno 2 ore) durante le quali lo studente entrerà in contatto con le principali problematiche entomologiche affrontate a lezione e che riguardano il contrasto a insetti dannosi alla vite. Saranno inoltre svolte esercitazioni in aula di microscopia (almeno 2 ore) per l'osservazione e il riconoscimento dei principali taxa entomologici, applicando le conoscenze acquisite durante le lezioni frontali.
Modalità di frequenza
La frequenza è facoltativa ma fortemente consigliata
Bibliografia
E. Tremblay, 2003. Entomologia applicata. Vol. I, generalità e mezzi di controllo. Liguori Ed. Napoli.
I FITOFAGI DELLA VITE IN SARDEGNA - Andrea Lentini, Arturo Cocco, Renzo Peretto, Donatella Muscianese
PATOLOGIA
GABRIELE CHILOSI
Secondo Semestre
6
AGR/12
Obiettivi formativi
Il corso ha lo scopo di fornire allo Studente le basi per comprendere la dinamica dei patogeni del sistema vigneto ed i sistemi di protezione
Obiettivi formativi: Al termine del corso lo studente acquisirà:
- conoscenza delle caratteristiche chimico-fisiche dei componenti di uva, mosti e vini; la rassegna delle biomolecole effettuata durante il corso sarà estesa anche al loro impatto sul settore alimentare
- comprensione delle reazioni di base che avvengono in vinificazione, conservazione, affinamento, stabilizzazione e imbottigliamento
- capacità di documentare e comunicare le conoscenze acquisite con terminologia appropriata;
- capacità di promuovere il proprio auto-aggiornamento.
L'insegnamento consentirà allo studente di: (i) acquisire conoscenze sulla biodiversità viticola italiana e capacità di consultare database nazionali/regionali funzionali alla conoscenza e la valorizzazione dei principali vitigni italiani tradizionali e antichi suddivisi per regioni; (ii) acquisire conoscenze sulle principali emergenze ambientali e gli effetti sulla coltivazione della vite nel mondo; (iii) acquisire metodologie funzionali alla caratterizzazione della vocazionalità viticola, con particolare attenzione alla tendenze climatiche in corso.
L'insegnamento consentirà allo studente di: comprendere ed interpretare i risultati produttivi qualitativi in funzione del rapporti tra vitigno, ambiente, suolo; di acquisire conoscenze su tecniche di gestione della chioma e del suolo funzionali a preservare la qualità della produzione e la sostenibilità ambientale (iii) acquisire informazioni sulla possibilità di gestire la variabilità spaziale del vigneto (qualitativa e quantitativa) grazie all’uso di nuove tecnologie come la viticoltura di precisione - da remote e proximal sensing.
VOCAZIONALITÀ VITICOLA (3CFU)
Clima e viticoltura: richiamo alle metodologie di studio degli ambienti viticoli (Indici bioclimatici) e della vocazionalità viticola. Acquisizione di serie storiche di dati climatici e loro analisi. Evoluzione dei trend climatici e comprensione dell’influenza dei cambiamenti climatici sulla viticoltura attraverso l’analisi delle reazioni tra viticoltura e stress abiotici multipli: idrico-termo-luminosi.
MODULO II
GESTIONE DEL VIGNETO (2CFU)
- cause dirette ed indirette delle nuove emergenze ambientali sulla vite e le strategie colturali per affrontarle e contenerle;
- Impianto e scelta del materiale vegetale, caratteri principali dei portinnesti;
- forme di allevamento, tecniche di potatura e di gestione della chioma in relazione all’ambiente e agli obiettivi enologici;
- gestione del suolo vitato e del sotto-chioma in funzione dell’ambiente (suolo e clima);
- gestione dello stato idrico del vigneto: effetti sulla funzionalità eco-fisiologica e della pianta e sulla composizione della bacca;
- nutrizione minerale ed effetti sulle dinamiche della produzione di sostanze fenoliche, aromatiche, metaboliti secondari nell’uva.
- Viticoltura e ambiente: servizi ecosistemi. Viticoltura integrata, biologica e biodinamica qualità della produzione a confronto.
INNOVAZIONE IN VIGNETO (1CFU): cenni di viticoltura di precisione. Tecnologica Proximal e remote sensing la viticoltura sito-specifica.
Modalità Esame
PROVA SCRITTA (ESONERO) MODULO I (ZONAZIONE VITICOLA) – che si terrà durante la settimana dedicata alla sospensione della didattica per le prove intermedie (aprile 2025) . La prova orale riguarderà solo il Modulo II per gli studenti che abbiano sostenuto e superato la prova scritta relativa al Modulo I.
Durante l’ultima settimana di lezione ( giugno 2025) gli studenti , organizzati in gruppi di massimo 3-4 partecipanti, esporranno un loro progetto relativamente all’impianto di un vigneto e alla sua gestione agronomica in funzione dei caratteri climatici delle areale viticolo oggetto di studio.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza degli argomenti inclusi nel programma, della capacità di analisi critica e di collegamento interdisciplinare.
Testi adottati
Fregoni M., 2013. Viticoltura di qualità. Ed. Tecniche Nuove.
AA.VV., 2016. Progressi in Viticoltura (M. Boselli) ( a cura di), Edises Edizioni Scientifiche ed Universitarie.
La nuova viticoltura. Innovazioni tecniche per modelli produttivi efficienti e sostenibili. A cura di Alberto Palliotti, Stefano Poni e Oriana Silvestroni. Il Sole 24 Ore Edagricole (2015).
Materiale didattico fornito dal docente (Articoli di rilevanza nazionale e internazionale).
VOCAZIONALITÀ VITICOLA (3CFU)
Clima e viticoltura: richiamo alle metodologie di studio degli ambienti viticoli (Indici bioclimatici) e della vocazionalità viticola. Acquisizione di serie storiche di dati climatici e loro analisi. Evoluzione dei trend climatici e comprensione dell’influenza dei cambiamenti climatici sulla viticoltura attraverso l’analisi delle reazioni tra viticoltura e stress abiotici multipli: idrico-termo-luminosi.
MODULO II
GESTIONE DEL VIGNETO (2CFU)
- cause dirette ed indirette delle nuove emergenze ambientali sulla vite e le strategie colturali per affrontarle e contenerle;
- Impianto e scelta del materiale vegetale, caratteri principali dei portinnesti;
- forme di allevamento, tecniche di potatura e di gestione della chioma in relazione all’ambiente e agli obiettivi enologici;
- gestione del suolo vitato e del sotto-chioma in funzione dell’ambiente (suolo e clima);
- gestione dello stato idrico del vigneto: effetti sulla funzionalità eco-fisiologica e della pianta e sulla composizione della bacca;
- nutrizione minerale ed effetti sulle dinamiche della produzione di sostanze fenoliche, aromatiche, metaboliti secondari nell’uva.
- Viticoltura e ambiente: servizi ecosistemi. Viticoltura integrata, biologica e biodinamica qualità della produzione a confronto.
INNOVAZIONE IN VIGNETO (1CFU): cenni di viticoltura di precisione. Tecnologica Proximal e remote sensing la viticoltura sito-specifica.
Modalità Esame
PROVA SCRITTA (ESONERO) MODULO I (ZONAZIONE VITICOLA) – che si terrà durante la settimana dedicata alla sospensione della didattica per le prove intermedie (aprile 2025) . La prova orale riguarderà solo il Modulo II per gli studenti che abbiano sostenuto e superato la prova scritta relativa al Modulo I.
Durante l’ultima settimana di lezione ( giugno 2025) gli studenti , organizzati in gruppi di massimo 3-4 partecipanti, esporranno un loro progetto relativamente all’impianto di un vigneto e alla sua gestione agronomica in funzione dei caratteri climatici delle areale viticolo oggetto di studio.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza degli argomenti inclusi nel programma, della capacità di analisi critica e di collegamento interdisciplinare.
Testi adottati
Fregoni M., 2013. Viticoltura di qualità. Ed. Tecniche Nuove.
AA.VV., 2016. Progressi in Viticoltura (M. Boselli) ( a cura di), Edises Edizioni Scientifiche ed Universitarie.
La nuova viticoltura. Innovazioni tecniche per modelli produttivi efficienti e sostenibili. A cura di Alberto Palliotti, Stefano Poni e Oriana Silvestroni. Il Sole 24 Ore Edagricole (2015).
Materiale didattico fornito dal docente (Articoli di rilevanza nazionale e internazionale).
GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTA
ANNO/SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
GRUPPO INDUSTRIE ALIMENTARI - TECNOLOGICO AFFINI INTEGRATIVE A12
-
14
-
-
118960 - MACCHINE E IMPIANTI PER L'INDUSTRIA ALIMENTARE
ROBERTO MOSCETTI
Secondo Anno / Secondo Semestre
7
AGR/09
Obiettivi formativi
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE (KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING): il corso ha l’obiettivo di fornire allo studente le conoscenze e competenze relative a (1) come le caratteristiche chimiche, fisico-chimiche e bio-chimiche della materia prima influenzino il processo industriale; (2) tipo di macchine e impianti utilizzati nell’industria alimentare.
CONOSCENZE E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE (APPLYING KNOWLEDGE AND UNDERSTANDING): a conclusione del percorso formativo, lo studente dovrà aver acquisito conoscenze relative agli aspetti principali e le motivazioni che spingono alla scelta di una particolare macchina o uno specifico processo ed avere competenze che gli consentano di comprendere il funzionamento dei processi industriali nel settore alimentare.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO (MAKING JUDGEMENTS): l’insegnamento ha l’obiettivo di stimolare l’apprendimento della capacità critica di analisi per la risoluzione di problemi nel settore dei processi di trasformazione alimentare.
ABILITÀ COMUNICATIVE (COMMUNICATION SKILLS): al termine del corso lo studente che intende operare come professionista nel settore delle tecnologie alimentari, avrà acquisito una solida base di concetti ingegneristici, che gli permetteranno di comunicare facilmente con ingegneri specializzati del settore.
CAPACITÀ DI APPRENDERE (LEARNING SKILLS): lo studente sarà preparato per riconoscere e valutare i mezzi idonei da utilizzare per la risoluzione di specifici nel settore della trasformazione agroalimentare, sia in ambito sperimentale che in quello industriale.
GRUPPO INDUSTRIE ALIMENTARI - TECNOLOGICO AFFINI INTEGRATIVE A12
-
14
-
-
118968 - STORIA, CULTURA E LINGUAGGIO DEL CIBO
Terzo Anno / Secondo Semestre
7
L-FIL-LET/14
Obiettivi formativi
Obiettivo della disciplina è quello di promuovere una riflessione interdisciplinare legata all’alimentazione ed alle rappresentazioni sociali ad essa correlate per approfondire le conoscenze degli studenti relative ai fondamenti storici e storico-culturali del cibo, della gastronomia, della dietetica con riferimenti allo scenario contemporaneo. Conoscenze e nozioni relative alla dimensione culturale del cibo anche in rapporto all’evoluzione delle tecnologie alimentari, della produzione e consumo alimentare andranno in tal senso ad integrare conoscenze e competenze di tipo scientifico e tecnologico acquisite dagli studenti del CdStudio. Altro obiettivo è quello di potenziare le capacità espressive orali e scritte degli studenti indispensabili per l’accesso ai campi professionali e lavorativi specifici in uscita dal Corso di Studio con riferimento all’odierno scenario della produzione, distribuzione e al consumo di prodotti alimentari.
118969 - PRODUZIONI DI ORIGINE ANIMALE E ZOOTECNIA
SAMANTA MECOCCI
Terzo Anno / Secondo Semestre
7
AGR/17
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione
Il programma dell’insegnamento “Produzioni di origine animale e zootecnia” è articolato al fine di consentire allo studente di conoscere e comprendere:
- le specie animali allevate (i.e. distribuzione e importanza a diversi livelli geografici, razze e loro caratteristiche),
- le caratteristiche fisiologiche degli animali (i.e. riproduzione, metabolismo energetico),
- i sistemi di allevamento e la gestione degli animali (i.e. benessere animale, sostenibilità, territorio),
- il miglioramento genetico (i.e. modelli di selezione) e la genetica (i.e. DNA, RNA, varianti),
- le produzioni animali (i.e. latte, carne) e le loro caratteristiche (i.e. nutrizionali, salutistiche, tecnologiche, parametri di qualità, fattori che influenzano la qualità, filiera, tracciabilità, marchi).
Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Alla fine del corso, lo studente sarà in grado di capire come la gestione dell’allevamento (zootecnia in senso lato) può influenzare, in modo positivo o negativo, i prodotti di origine animale.
Autonomia di giudizio
Il corso darà allo studente la capacità di giudicare autonomamente i dati e le situazioni, e la capacità di risolvere problemi relativi a diversi contesti zootecnici.
Abilità comunicative
Durante il corso verranno fornite le capacità e le informazioni per comunicare correttamente e per interagire in modo costruttivo con tutti gli attori facenti parte del settore zootecnico e delle produzioni animali.
Capacità di apprendere
Il corso darà la capacità di approfondire, aggiornare e ampliare le conoscenze dello studente relative alla zootecnia e agli aspetti quanti-qualitativi delle produzioni animali.
GRUPPO OPZIONALE AFFINI E INTEGRATIVI A12 III ANNO ENOLOGIA
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12
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16573 - ENOLOGIA APPLICATA
Terzo Anno / Secondo Semestre
6
AGR/15
Obiettivi formativi
L'insegnamento è orientato a fornire agli studenti del corso di laurea conoscenze e strumenti formativi che si propongono di essere di completamento per i temi già trattati nei corsi curriculari di Enologia e Viticoltura. Nel dettaglio, nell'ambito delle attività didattiche vengono proposte lezioni frontali in aula (o erogate a distanza), alternate a visite tecniche guidate ed esperienze dirette presso l'ambiente della cantina, che sono finalizzate a proporre i temi tecnici di natura viticolo-enologica in una chiave molto concreta, secondo una logica di tipo operativo. E' previsto che parte delle attività del programma didattico vengano erogate, in forma di seminari, da tecnici e importanti professionisti del settore. Lo studente nello svolgimento del corso ed al termine dello stesso dovrà essere in grado di acquisire: 1) Conoscenza e capacità di comprensione; 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate; 3) Autonomia di giudizio; 4) Abilità comunicative; 5) Capacità di apprendere.
118970 - VINIFICAZIONI SPECIALI
ANDREA BELLINCONTRO
Terzo Anno / Secondo Semestre
6
AGR/15
Obiettivi formativi
Il Corso è composto da un blocco didattico che si riferisce alla conoscenza delle cosiddette vinificazioni speciali e dei prodotti enologici ad esse relazionati. Il modulo formativo è indirizzato a trattare i temi della qualità delle uve associate a processi di surmaturazione, postmaturazione ed arricchimento nonché alla conoscenza delle tecniche e dei processi di vinificazione su di esse operate per produrne vini di qualità. Saranno oggetto di studio i vini da appassimento delle uve (a residuo zuccherino, o secchi strutturato o rinforzati), vini botritizzati, vini fortificati e vini spumanti. Lo studente nello svolgimento del corso ed al termine dello stesso dovrà essere in grado di acquisire: 1) Conoscenza e capacità di comprensione; 2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate; 3) Autonomia di giudizio; 4) Abilità comunicative; 5) Capacità di apprendere.
Lo studente dovrà acquisire le capacità di base per poter sviluppare la meccanizzazione delle operazioni proprie delle aziende vitivinicole e delle industrie enologiche.
In particolare dovrà essere in grado di scegliere macchine idonee per una produzione di qualità (conoscendo materiali, modalità operative) e nel rispetto dei vincoli alla meccanizzazione (di carattere economico, ambientale, di sicurezza, ecc.).
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
• Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente dovrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai principi che sono alla base della progettazione e del funzionamento delle macchine e degli impianti e saper introdurre le stesse nelle aziende vitivinicole, nel rispetto di vincoli di varia natura.
• Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente dovrà acquisire le capacità di applicare le conoscenze teoriche degli argomenti trattati nel corso con senso critico per l'individuazione di singole macchine, di un parco macchine o di un impianto di trasformazione.
• Autonomia di giudizio
Lo studente dovrà essere in grado di selezionare sul mercato macchine e impianti specifici idonei per le attività vitivinicole, in modo obiettivo, senza lasciarsi influenzare dalle case costruttrici e operando anche nel rispetto degli aspetti sociali, scientifici o etici relativi ad ogni decisione di meccanizzazione.
• Abilità comunicative
Lo studente dovrà essere in grado di comunicare a terzi (imprenditori, clienti quali industrie alimentari, aziende agricole, ecc.), in modo efficace, le informazioni relative alle macchine ed agli impianti, ed ai loro requisiti tecnico-economici, motivandone le scelte.
• Capacità di apprendimento
L'articolazione del corso sarà sviluppata in modo da trasmettere agli studenti dapprima i concetti di base "trasversali", relativi cioè a qualsiasi tipologia di macchina. Successivamente saranno trattate singole tipologie di macchine (le più diffuse in vitivinicoltura). Gli argomenti saranno trattati in modo da stimolare la volontà di apprendimento, nella logica di sviluppare la conoscenza in modo graduale, dai materiali e principi meccanici, agli aspetti costruttivi e di sicurezza, alla gestione delle macchine. La stessa logica viene richiesta nella realizzazione di una presentazione che sarà presa in considerazione nella valutazione dell’apprendimento.
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