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Percorso formativo

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
118486 - BOTANICA AMBIENTALE

LAURA VARONE

Primo Semestre 6BIO/03ita

Obiettivi formativi

Botanica Ambientale

Sintesi obiettivi formativi:

L’ insegnamento mira a fornire le conoscenze di base per comprendere come è organizzata e come funziona una pianta, dal livello cellulare a quello di individuo, in relazione all’ambiente di sviluppo e attraverso un approccio che integri elementi di biologia e di ecologia vegetale. Tali conoscenze forniscono gli elementi di base per lo studio della diversità vegetale al fine di comprendere il ruolo funzionale delle piante nella progettazione ambientale.
Conoscenze e capacità di comprensione: conoscere e comprendere: il concetto di specie vegetale, la relazione struttura/funzione nelle piante, i processi ecologici che coinvolgono le piante, i servizi ecosistemici forniti dalle piante.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: applicare in maniera corretta la terminologia scientifica; individuare i criteri per la selezione delle specie vegetali in funzione degli obiettivi di progettazione ambientale; applicare le conoscenze acquisite nell’analisi di contesti ecologici reali o simulati.
Autonomia di giudizio: analizzare e valutare criticamente le relazioni tra progettazione ambientale e funzionamento delle piante e gli impatti delle scelte progettuali sulla biodiversità e sugli equilibri ecosistemici.
Abilità comunicative: presentare con chiarezza e sintesi i concetti appresi utilizzando un linguaggio scientifico adeguato. Le competenze comunicative saranno esercitate in contesti sia orali che scritti, con attenzione alla precisione terminologica e alla coerenza espositiva
Capacità di apprendimento: riconoscere le principali specie vegetali sulla base delle loro caratteristiche strutturali e funzionali; integrare conoscenze multidisciplinari; identificare i concetti chiave e stabilire connessioni logiche tra i diversi temi trattati.


Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1 Organizzazione morfo-funzionale delle piante dal livello di cellula a quello di individuo: caratteristiche peculiari della cellula vegetale (parete, plastidi e vacuolo), elementi, crescita e differenziamento delle cellule vegetali, cenni di istologia vegetale, organizzazione, funzione e adattamenti degli organi delle piante (radice, fusto e foglia).
Modulo 2 Processi vitali delle piante: cenni sulla fotosintesi, respirazione, nutrizione minerale e trasporto.
Modulo 3 Origine e diversità delle piante: l’evoluzione delle specie vegetali, concetto di specie, elementi di sistematica e tassonomia, i principali gruppi di piante, il concetto di biodiversità, biodiversità vegetale, valutazione e conservazione della biodiversità, minacce alla biodiversità delle piante.
Modulo 4 La riproduzione delle piante: caratteristiche peculiari della riproduzione vegetativa e sessuale con particolare attenzione alla riproduzione delle angiosperme; il fiore ed i suoi elementi; cenni su impollinazione, fecondazione, germinazione del seme, fruttificazione e dispersione dei semi.
Modulo 5 Architettura delle piante: la forma delle piante e il tipo di ramificazione, piante a portamento arboreo e arbustivo, dimensione e caratteristiche della chioma nelle specie arboree.
Modulo 6 Tipi funzionali delle piante: concetto di tipo funzionale e di tratti funzionali delle piante, specie sempreverdi, caducifoglie, semi-decidue all’aridità, piante erbacee e legnose, specie annuali, biennali, perenni.
Modulo 7 Fattori che influenzano la distribuzione delle piante terrestri: areali e corotipi, biomi, forme biologiche, specie esotiche.
Modulo 8 Adattamento delle piante all’ambiente: risposta delle piante ai principali fattori di stress ambientale (aridità, salinità, temperature estreme, flooding, inquinamento).

Modalità Esame

Colloquio sugli argomenti trattati a lezione al fine di valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi. In particolare, le domande vengono fatte con lo scopo di valutare non solo le conoscenze, ma anche la capacità dello studente di elaborare in maniera autonoma le nozioni apprese.

Testi adottati

- Sadava D., Hillis D.M., Heller H.C., Hacker S.D. - La Biologia delle Piante (Vol. 4)- Zanichelli

- Pasqua G., Abbate G. & Forni C. -Botanica generale e Diversità vegetale (Capitoli 25 e 26) – Piccin

Modalità di svolgimento

Il corso è erogato in maniera tradizionale tramite lezioni frontali in aula che consentono lo sviluppo degli obiettivi formativi. Attraverso le lezioni in aula, effettuate mediante slides proiettate, lo studente apprende le conoscenze fondamentali della disciplina e gli elementi che gli consentano di cos’è e come funziona una specie vegetale. Le lezioni in aula sono svolte con una particolare attenzione al dialogo interattivo tra il docente e gli studenti.

Modalità di frequenza

Pur essendo facoltativa, la frequenza è incoraggiata in quanto in aula gli studenti vengono attivamente coinvolti nella discussione critica degli argomenti trattati e, inoltre, al fine di sottolineare le connessioni tra le varie parti del programma, nel corso di ogni lezione ci sono continui rimandi agli argomenti affrontati nelle lezioni precedenti.

Bibliografia

I Pdf delle lezioni vengono messi a disposizione degli studenti. Per alcuni degli argomenti trattati a lezione il docente potrà fornire, inoltre, materiale didattico (dispense), scientifico e divulgativo. Il materiale viene di volta in volta messo a disposizione in una cartella Google Drive che il docente condivide con gli studenti iscritti al corso, sia frequentanti che non frequentati.

119878 - ELEMENTI DI STATISTICA E MATEMATICA PER L'ANALISI TERRITORIALE

ELEONORA SOFIA ROSSI

Primo Semestre 6SECS-S/03ita

Obiettivi formativi

- Obiettivi formativi
Obiettivi formativi dell'insegnamento tratti dalla didattica programmata, redatti secondo indicatori di Dublino (conoscenza e capacità di comprensione, conoscenza e capacità di comprensione applicate, autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendere.



Elementi di statistica e matematica per l'analisi territoriale

Sintesi obiettivi formativi:

Il corso di elementi di statistica e matematica per l'analisi territoriale si propone di fornire agli studenti gli strumenti di base dell'analisi matematica e della statistica, al fine di essere in grado di studiare, analizzare e discutere situazioni e fenomeni reali attraverso l'utilizzo di modelli matematici e strumenti statistici.

Risultati di Apprendimento Attesi, corrispondenti ai descrittori di Dublino:
1. Conoscenza e capacità di comprensione (Dublino 1)
Lo studente acquisirà conoscenze fondamentali sui concetti e metodi dell’analisi matematica e della statistica, comprendendone il significato teorico e le possibili applicazioni.

2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (Dublino 2)
Lo studente sarà in grado di applicare le conoscenze acquisite per risolvere problemi reali e concreti, utilizzando strumenti matematici e statistici adeguati, anche con il supporto di software specifici.

3. Autonomia di giudizio (Dublino 3)
Lo studente svilupperà la capacità di interpretare dati e risultati in modo critico, valutando l’affidabilità dei modelli utilizzati e formulando giudizi motivati basati su analisi quantitative.

4. Abilità comunicative (Dublino 4)
Lo studente sarà in grado di comunicare in modo chiaro, rigoroso ed efficace i concetti appresi, i metodi utilizzati e i risultati ottenuti, utilizzando un linguaggio tecnico adeguato al contesto.

5. Capacità di apprendimento (Dublino 5)
Lo studente acquisirà gli strumenti metodologici per proseguire in modo autonomo lo studio di argomenti più avanzati in ambito matematico e statistico, nonché per aggiornarsi nell’uso di strumenti e tecniche applicative.


Scheda Docente

Programma del corso

• Caratteri statistici, distribuzioni e rappresentazioni grafiche
• Sintesi di una distribuzione statistica: lo studio della posizione
• Sintesi di una distribuzione statistica: lo studio della variabilità e della forma
• Teoria della probabilità e variabili casuali
• Algebra delle matrici e sistemi di equazioni lineari
• Correlazione, funzioni lineari e modello di regressione
• Funzioni matematiche e introduzione allo studio di funzioni
• Limiti e continuità
• Derivate

Modalità Esame

Il corso prevede esercitazioni in aula con verifica del lavoro svolto da parte del docente e un project work. Al termine del corso si svolgerà l’esame finale in forma orale. Gli studenti che avranno partecipato alle esercitazioni in aula risponderanno principalmente a una domanda relativa al project work, mentre gli studenti che non avranno svolto le esercitazioni dovranno rispondere a due o tre domande su tutte le parti del corso. La determinazione del voto finale avverrà nel seguente modo: per chi svolge le esercitazioni, il voto finale sarà composto per il 10% dalla presenza alle esercitazioni, per il 10% dalla partecipazione alle lezioni e per l’80% dall’esame orale finale. Per chi non svolge le esercitazioni, il voto finale sarà composto per il 10% dalla partecipazione alle lezioni e per il 90% dall’esame orale finale. Resta comunque facoltà dello studente sostenere l’esame orale sull’intero programma. Gli studenti con difficoltà di apprendimento (certificate) possono richiedere di sostenere l'esame totalmente in forma scritta, con una combinazione di domande a risposta multipla e domande aperte. Il docente si riserva di chiedere chiarimenti orali qualora lo reputasse necessario ed in base a valutazioni specifiche effettuate caso per caso.

Testi adottati

Guerraggio A. (2018) Matematica per le scienze. Pearson
Bodine et al (2017) Matematica per le scienze della vita. UTET
Cea, Secondi (2022)Elementi di statistica e matematica Per le scienze applicate. libreriauniversitaria

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Slide delle lezioni, disponibili su Moodle
Esercizi, disponibili su Moodle
Materiali per le esercitazioni in aula resi disponibili dal docente in Moodle

120962 - GEOLOGIA APPLICATA E GEOMORFOLOGIA - 6- -

Obiettivi formativi

Scopo del corso

Scopo del corso è fornire agli studenti conoscenze teoriche e competenze operative per l’analisi e l’interpretazione del paesaggio fisico e dei principali processi geomorfologici, con un focus particolare sull’individuazione, valutazione e gestione dei rischi naturali, in particolare quelli connessi a frane e alluvioni.
Nell’ambito del corso, inoltre, verranno presi in considerazione strumenti tecnici, modelli analitici e casi studio reali utili a comprendere l’evoluzione del dissesto idrogeologico e ad affrontarne la mitigazione attraverso un approccio integrato, multidisciplinare e orientato alla pianificazione territoriale.
RISULTATI ATTESI

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la conoscenza dei principali processi geologici, geomorfologici e idrogeologici che influenzano la dinamica del paesaggio e che determinano situazioni di pericolosità e rischio idrogeologico, nonché delle strategie normative e tecniche impiegate per la gestione e prevenzione di tali fenomeni.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Applicare strumenti e metodi per la lettura geomorfologica del territorio, l’analisi dei dati ambientali e la valutazione del rischio da frana e da alluvione; saper utilizzare cartografie tematiche, dati idrogeologici, modelli previsionali e sistemi GIS per interpretare scenari di dissesto e sviluppare proposte operative per la mitigazione.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Essere in grado di valutare in autonomia le condizioni di rischio idrogeologico in specifici contesti territoriali, elaborare analisi critiche di casi reali, scegliere e motivare le soluzioni più adeguate per la prevenzione e la gestione del dissesto, tenendo conto delle variabili ambientali, climatiche e socioeconomiche.

ABILITÀ COMUNICATIVE
Aver sviluppato la capacità di esporre con chiarezza e precisione i concetti teorici e le metodologie apprese, utilizzando il linguaggio tecnico-scientifico appropriato sia in contesti accademici che in ambito professionale e istituzionale, con particolare attenzione alla comunicazione del rischio verso interlocutori diversi.

CAPACITÀ DI APPRENDERE
Essere in grado di apprendere in modo autonomo, approfondire tematiche specifiche attraverso la consultazione di fonti scientifiche aggiornate, e aggiornare le proprie competenze in linea con l’evoluzione dei modelli di analisi, delle tecnologie e delle normative nel campo della geologia applicata e della gestione del rischio.

GEOLOGIA E PRINCIPI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO

GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA

Primo Semestre3GEO/05ITA

Obiettivi formativi

Scopo del corso

Scopo del corso è fornire agli studenti conoscenze teoriche e competenze operative per l’analisi e l’interpretazione del paesaggio fisico e dei principali processi geomorfologici, con un focus particolare sull’individuazione, valutazione e gestione dei rischi naturali, in particolare quelli connessi a frane e alluvioni.
Nell’ambito del corso, inoltre, verranno presi in considerazione strumenti tecnici, modelli analitici e casi studio reali utili a comprendere l’evoluzione del dissesto idrogeologico e ad affrontarne la mitigazione attraverso un approccio integrato, multidisciplinare e orientato alla pianificazione territoriale.
RISULTATI ATTESI

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la conoscenza dei principali processi geologici, geomorfologici e idrogeologici che influenzano la dinamica del paesaggio e che determinano situazioni di pericolosità e rischio idrogeologico, nonché delle strategie normative e tecniche impiegate per la gestione e prevenzione di tali fenomeni.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Applicare strumenti e metodi per la lettura geomorfologica del territorio, l’analisi dei dati ambientali e la valutazione del rischio da frana e da alluvione; saper utilizzare cartografie tematiche, dati idrogeologici, modelli previsionali e sistemi GIS per interpretare scenari di dissesto e sviluppare proposte operative per la mitigazione.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Essere in grado di valutare in autonomia le condizioni di rischio idrogeologico in specifici contesti territoriali, elaborare analisi critiche di casi reali, scegliere e motivare le soluzioni più adeguate per la prevenzione e la gestione del dissesto, tenendo conto delle variabili ambientali, climatiche e socioeconomiche.

ABILITÀ COMUNICATIVE
Aver sviluppato la capacità di esporre con chiarezza e precisione i concetti teorici e le metodologie apprese, utilizzando il linguaggio tecnico-scientifico appropriato sia in contesti accademici che in ambito professionale e istituzionale, con particolare attenzione alla comunicazione del rischio verso interlocutori diversi.

CAPACITÀ DI APPRENDERE
Essere in grado di apprendere in modo autonomo, approfondire tematiche specifiche attraverso la consultazione di fonti scientifiche aggiornate, e aggiornare le proprie competenze in linea con l’evoluzione dei modelli di analisi, delle tecnologie e delle normative nel campo della geologia applicata e della gestione del rischio.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso fornisce solide conoscenze teoriche e operative finalizzate alla lettura e interpretazione del paesaggio fisico e della sua evoluzione nel tempo, con particolare attenzione all’individuazione e valutazione delle condizioni di pericolosità naturale e dei rischi associati, in special modo quelli connessi a eventi alluvionali e franosi. L’insegnamento integra competenze multidisciplinari nei campi della litologia, geomorfologia, idrogeologia, climatologia e geologia applicata. Il percorso formativo si apre con un’introduzione agli elementi fondamentali di geologia, geomorfologia e idrogeologia, comprendendo il ciclo delle rocce, la lettura e interpretazione della cartografia geologica, i principi di geomorfologia e i concetti base della geologia tecnica. Successivamente, si approfondisce il ciclo dell’acqua e il bilancio idrogeologico, con particolare attenzione alla stima e alla misurazione delle principali componenti. Vengono analizzati la circolazione idrica sotterranea, i parametri idrogeologici, le caratteristiche dei corsi d’acqua e le diverse tipologie di alimentazione. Una parte centrale del corso è dedicata allo studio del dissesto idrogeologico, con approfondimenti sugli eventi franosi, alluvionali e i fenomeni erosivi, con riferimento al contesto italiano. Si esamina inoltre l’impatto dei cambiamenti climatici su tali fenomeni, analizzando le interazioni tra clima, uso del suolo e dinamiche del dissesto. Le diverse tipologie di dissesto vengono esaminate nel dettaglio: dai processi di degradazione dei versanti all’erosione a scala di bacino. Sono presentati metodi di analisi quantitativa, modelli di correlazione pioggia-frana, classificazioni dei fenomeni franosi e le principali cause di innesco. Si trattano anche i fenomeni di piena, la dinamica d’alveo e le problematiche legate all’esondazione e al trasporto di sedimenti solidi e liquidi. Il corso affronta i concetti fondamentali di pericolosità (hazard) e rischio (risk), con applicazioni specifiche al contesto italiano per quanto riguarda il rischio da frana e da alluvione. Vengono analizzate le principali strategie di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, anche attraverso l’impiego di strumenti di pianificazione territoriale come la zonizzazione delle aree a rischio e il PAI – Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico. Saranno illustrati anche esempi di misure di salvaguardia, mappe di rischio e piani di emergenza. L’approccio didattico è finalizzato allo sviluppo di competenze critiche, operative e progettuali, stimolando la capacità di analizzare dati territoriali, elaborare scenari di rischio e proporre soluzioni efficaci per la mitigazione del rischio idrogeologico.

Modalità Esame

L’esame consiste in una prova orale che include domande relative a entrambi i moduli del corso, e può comprendere anche una parte applicativa basata sulle attività pratiche svolte a lezione.
L’obiettivo dell’esame è accertare:
• le conoscenze acquisite dallo studente sui principali aspetti geologici e idrogeologici del paesaggio;
• la capacità di analizzare e valutare le condizioni di pericolosità legate ai processi franosi e alluvionali;
• le competenze comunicative nell’esposizione di concetti tecnico-scientifici

Testi adottati

Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015

Parotto, Elvidio Lupia Palmieri Maurizio. "Il Globo terrestre e la sua evoluzione. blu." (2004).

Verranno inoltre fornite dal docente delle dispense ed articoli scientifici sui diversi argomenti trattati a lezione.

Modalità di frequenza

La frequenza delle attività didattiche è facoltativa ma fortemente consigliata.

Bibliografia

Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015

Parotto, Elvidio Lupia Palmieri Maurizio. "Il Globo terrestre e la sua evoluzione. blu." (2004).

METODI DI GEOLOGIA TECNICA PER IL PAESAGGIO

FEDERICO VALERIO MORESI

Primo Semestre3GEO/05ITA
119879 - DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE - 12- -
DISEGNO

ANNA LAURA CARLEVARIS

Primo Semestre6ICAR/17ita
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE ASSISTITA

ANNA LAURA CARLEVARIS

Primo Semestre6ICAR/17ita
17523 - INGLESE

Secondo Semestre 5L-LIN/12ITA
120963 - LABORATORIO DI ANALISI DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO  - 9- -
ELEMENTI DI ANALISI TERRITORIALE E PAESAGGISTICA 

ANNA LEI

Primo Semestre6ICAR/15ITA
TECNICHE E STRUMENTI DI INDAGINE TERRITORIALE

ELEONORA SOFIA ROSSI

Primo Semestre3AGR/01ITA
120964 - LABORATORIO DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA  - 12- -
URBANISTICA E RIGENERAZIONE URBANA 

MATTEO CLEMENTE

Primo Semestre6ICAR/21ITA
TECNICHE DIGITALI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA 

LUCA SALVATI

Primo Semestre6ICAR/20ITA
18466 - STORIA DEL GIARDINO E DEL PAESAGGIO

DANIELE BIGI

Secondo Semestre 6ICAR/18ita

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi
L'obiettivo della disciplina è quello di fornire gli strumenti metodologici di indagine necessari per meglio comprendere e conoscere i processi di formazione dei sistemi insediativi, in particolare per quanto riguarda il giardino, dove la stratificazione del tempo ha determinato le facies urbane e architettoniche contemporanee.

Descrizione e scopo del corso
Il corso propone un metodo applicativo per l'analisi di esempi emblematici, sviluppato attraverso lezioni frontali e un'attività sul campo al Parco Archeologico del Colosseo, per un totale di 48 ore complessive. Le lezioni consisteranno in un'introduzione alla storia del giardino e del paesaggio dall'antichità al XX secolo: si inizierà con il Mondo Antico, focalizzandosi in particolare su Roma, e si continuerà fino alla metà del XX secolo. Verranno approfonditi, per quanto è possibile, i movimenti, i progettisti, le idee e le questioni che hanno plasmato l’architettura dei giardini e hanno prodotto il concetto contemporaneo del paesaggio urbano e suburbano. Al contempo, il caso studio incentrato sull’area archeologica centrale di Roma che verrà sviluppato durante il workshop, indirizzerà lo studente alla tematica dell’archeologia dei Paesaggi.
Obiettivi del corso
Il corso intende preparare gli studenti per alcuni dei lavori che ci si aspetta vengano svolti in qualità di professionisti esperti di pianificazione del paesaggio. In particolare, dovranno essere raggiunte le seguenti competenze e conoscenze di base, ovvero:
1. Abilità di comunicazione professionale: Capacità di scrivere e parlare in modo efficace e utilizzare mezzi di rappresentazione appropriati sia all'interno della professione di progettista/architetto paesaggista che con il pubblico in generale.
2. Storia e cultura globale: comprensione delle storie parallele e divergenti dell'architettura e delle norme culturali di una varietà di contesti indigeni, vernacolari, locali e regionali in termini di fattori politici, economici, sociali, ecologici e tecnologici.
Questi includono (ma non sono limitati a) l'acquisizione, l'apprendimento o lo sviluppo:
1. una più ampia comprensione e apprezzamento dell'attività intellettuale/culturale;
2. conoscenze fattuali (terminologia, classificazioni, metodi, tendenze);
3. una comprensione dei fondamenti del design, comprese le teorie del design e della composizione del design;
4. una comprensione dei canoni architettonici occidentali e della tradizione in architettura, nonché dei fattori climatici, tecnologici, socioeconomici e di altri fattori culturali che li hanno plasmati e sostenuti;
5. la comprensione delle tradizioni nazionali e regionali e del patrimonio regionale locale nell'architettura, nel paesaggio e nella progettazione urbana;
6. la comprensione che le soluzioni progettuali influenzano e sono influenzate dai sistemi e dai metodi costruttivi;
7. una comprensione dei cambiamenti che si sono verificati nei fattori sociali, politici, tecnologici, ecologici ed economici che modellano la pratica dell'architettura;
8. la capacità di parlare e scrivere efficacemente sulla storia dell'architettura e del paesaggio.

Workshop
Il workshop consiste in n. 16 ore di attività programmate al Parco Archeologico del Colosseo, dove gli studenti saranno coinvolti in lezioni sul campo e un'attività pratica. Oltre alle lezioni in situ, gli studenti saranno divisi in gruppi per l’esercitazione. In base al numero, i docenti decideranno il numero massimo di studenti per gruppo. Ogni gruppo studierà la medesima area del Parco Archeologico presentata dai docenti, analizzandone l'evoluzione storica fino ai giorni nostri. Gli studenti produrranno per l’esame alcune diapositive tematiche, spiegando come era l’area urbana in passato e le trasformazioni storiche più significative. La ricerca comprende (ma non si limita a): l'identificazione dei confini e la loro variazione; i principali lavori di ristrutturazione (raccolta di mappe, quadri, dipinti, incisioni, disegni), censimento degli alberi e delle piante esistenti creando un elenco. Gli studenti saranno in grado di distinguere le fonti dirette da quelle indirette e saranno in grado di spiegare in dettaglio la morfologia dell'area analizzata.
Gli studenti potranno altresì recarsi nelle biblioteche per raccogliere informazioni. Il prodotto finale sarà presentato all’esame e consisterà in una presentazione in power point che spiegherà nel dettaglio lo sviluppo storico del parco e dell’area indagata e, soprattutto alcune idee per la valorizzazione e la conservazione dell’area in questione.

Conferenze
Durante il corso si terranno conferenze esterne aperte a tutti gli studenti del corso di laurea. Tutti gli studenti devono redigere una relazione per ogni conferenza e caricarla sulla piattaforma moodle prima dell'esame per essere valutati dal docente. Sulla piattaforma sarà disponibile un modello. I power-point della conferenza non verranno caricati.
Esame
Ogni studente presenterà parte del lavoro generale preparato dal gruppo (20/25 minuti). Il lavoro sarà presentato in power point e – al termine – il gruppo proporrà un progetto molto piccolo al fine di risolvere una delle criticità riscontrate durante l'analisi dell’area. Infine, il docente chiederà a ciascuno studente di rispondere a domande specifiche sulla storia del giardino e del paesaggio. Le domande saranno di carattere generale e relative alle lezioni frontali e ai libri di testo. Il voto finale di ogni studente dipenderà dalle risposte date alle domande proposte.
Lezioni in power point.
Tutti i pdf power point delle lezioni saranno caricati sulla piattaforma.


INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
17500 - CARTOGRAFIA E GEOMATICA

ANNA BARBATIANNA BARBATI

Primo Semestre 6AGR/10ITA

Obiettivi formativi

Il Corso intende fornire gli strumenti e le metodologie per l’analisi del territorio alla scala pianificatoria. i principali obiettivi formativi sono:
- Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente, durante lo svolgimento del corso, acquisisce capacità di comprensione e di risoluzioni di problemi attraverso metodologie di analisi che simulano contesti reali;
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate verranno svolte dallo studente attraverso una didattica integrata ad attività laboratoriali in aule attrezzate con software GIS dedicati;
- Autonomia di giudizio nella fase di “problem solving” nei contesti di rischio affrontati durante il corso;
- Abilità comunicative mediante la redazione di relazioni e progetti da esporre in sede d’esame;
- Capacità di apprendere.

Scheda Docente

Programma del corso

1. Sistemi informativi Territoriali
1.1 Gestire e produrre cartografia digitale con software dedicati (GIS)
1.2 Modelli di dati GIS: vettoriale e raster
1.3 Principali fonti informative: telerilevamento, cartografia digitale, rilievi GPS, rilevamento campionario
1.4 Creazione e gestione di banche dati spaziali. Georeferenziazione. Trasformazioni tra sistemi di coordinate. Principali strumenti di analisi spaziale e editing di database. Restituzione cartografica.
2. Basi di telerilevamento
2.1 La radiazione elettromagnetica e curve di riflettanza
2.2 Principali caratteristiche dei sensori (risoluzione spaziale, risoluzione spettrale, risoluzione radiometrica, risoluzione temporale)
2.3 Ruolo della fotointerpretazione nella mappatura delle risorse territoriali
3. Applicazioni dei sistemi informativi territoriali
3.1 Il rilevamento campionario di alberi e superfici forestali: obiettivi, campionamento soggettivo e probabilistico. Accuratezza e precisione. Dimensionamento del campione e disegni di campionamento.
3.2 Applicazioni GIS alla gestione delle risorse forestali
3.3 Applicazioni GIS alla gestione di sistemi arborei e foreste in contesto urbano

Modalità Esame

L'esame prevede una prova scritta con esercizi relativi ai principali argomenti trattati nel corso e finalizzati principalmente all’accertamento della capacità di eseguire con software QGIS le principali operazioni di analisi e gestione di dati vettoriali e raster per finalità applicative gestionali, inventariali e di monitoraggio delle risorse forestali.

Testi adottati

Amadio G., 2012. Introduzione alla geomatica. Manuale introduttivo ai sistemi informativi geografici. Dario Flaccovio Editore.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni (minimo 70% delle lezioni) è raccomandata ai fini del sostenimento della prova di esame.

Bibliografia

Discover QGIS 3.x - Second Edition Kurt Menke, 2022 Locate Press

Scheda Docente

Programma del corso

1. Sistemi informativi Territoriali
1.1 Gestire e produrre cartografia digitale con software dedicati (GIS)
1.2 Modelli di dati GIS: vettoriale e raster
1.3 Principali fonti informative: telerilevamento, cartografia digitale, rilievi GPS, rilevamento campionario
1.4 Creazione e gestione di banche dati spaziali. Georeferenziazione. Trasformazioni tra sistemi di coordinate. Principali strumenti di analisi spaziale e editing di database. Restituzione cartografica.
2. Basi di telerilevamento
2.1 La radiazione elettromagnetica e curve di riflettanza
2.2 Principali caratteristiche dei sensori (risoluzione spaziale, risoluzione spettrale, risoluzione radiometrica, risoluzione temporale)
2.3 Ruolo della fotointerpretazione nella mappatura delle risorse territoriali
3. Applicazioni dei sistemi informativi territoriali
3.1 Il rilevamento campionario di alberi e superfici forestali: obiettivi, campionamento soggettivo e probabilistico. Accuratezza e precisione. Dimensionamento del campione e disegni di campionamento.
3.2 Applicazioni GIS alla gestione delle risorse forestali
3.3 Applicazioni GIS alla gestione di sistemi arborei e foreste in contesto urbano

Modalità Esame

L'esame prevede una prova scritta con esercizi relativi ai principali argomenti trattati nel corso e finalizzati principalmente all’accertamento della capacità di eseguire con software QGIS le principali operazioni di analisi e gestione di dati vettoriali e raster per finalità applicative gestionali, inventariali e di monitoraggio delle risorse forestali.

Testi adottati

Amadio G., 2012. Introduzione alla geomatica. Manuale introduttivo ai sistemi informativi geografici. Dario Flaccovio Editore.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni (minimo 70% delle lezioni) è raccomandata ai fini del sostenimento della prova di esame.

Bibliografia

Discover QGIS 3.x - Second Edition Kurt Menke, 2022 Locate Press

118489 - PEDOLOGIA

SARA MARINARI

Primo Semestre 6AGR/14ita

Obiettivi formativi

Il corso introdurrà gli studenti alla scienza del suolo ai principi e agli approcci di indagine pedologica. Il corso si propone di fornire le conoscenze sulla genesi ed evoluzione dei suoli e fornire la base per ulteriori studi specializzati nell'ambito della pianificazione e progettazione del territorio e dell'ambiente nel rispetto e nella conservazione del suolo come risorsa non rinnovabile. Saranno trattati nello specifico i suoli degli ecosistemi urbani a diverso grado di antropizzazione e i suoli in ecosistemi agrari, prativi e forestali.

Scheda Docente

Programma del corso

1. Introduzione: storia della pedologia. Il ruolo del suolo nei vari ecosistemi prativi e forestali. Definizioni di suolo e caratteristiche chimico, fisiche e biologiche (1 CFU).
2. Le cause di degrado e di desertificazione dei suoli. L'erosione dei suoli. Il profilo e gli orizzonti pedogenetici. Gli orizzonti subordinati. I tipi di humus e la loro classificazione. I fattori della pedogenesi: clima, litologia, geomorfologia, fattore biotico, antropico, tempo. (1 CFU)
3. I tipi di processi pedogenetici: alterazione, traslocazione, addizione e perdita. Specifici processi di formazione e di evoluzione del suolo. La descrizione del profilo. Gli orizzonti diagnostici di superficie e profondi. I regimi di umidità e di temperatura del suolo. I suoli antropogenici, agrari e forestali: caratteristiche e classificazione (1 CFU)
4. Le caratteristiche morfologiche del suolo, strumenti e principi di indagine pedologica in campo, tecniche di campionamento e descrizione del profilo
5. Classificazione dei suoli. Sistemi di classificazione del suolo. Le caratteristiche dei suoli appartenenti agli ordini di classificazione della Soil Taxonomy. La gerarchia dei pedopaesaggi. Le regioni pedologiche in Italia. Land capability and Land suitability (1 CFU)
6. Esercitazioni: analisi del profilo e scheda di campo in escursione presso ambienti urbani e naturali di particolare interesse. La descrizione morfologica del pedon. Analisi chimico fisiche del suolo in laboratorio (1 CFU)

Modalità Esame

Gli esami nelle date di appello delle tre sessioni annuali sono nella modalità orale, è previsto un colloquio volto a verificare la conoscenza del suolo e del suo ruolo negli equilibri ambientali alla luce dei cambiamenti globali. La comprensione dei fattori e dei processi che sono alla base della genesi e dell’evoluzione del suolo, così come delle loro sinergie, è essenziale per definirne le caratteristiche e le qualità e per apprezzarne le funzioni di produttore di beni e di servizi. Morfologia, genesi, proprietà, classificazione e distribuzione dei suoli come corpi naturali del paesaggio con funzioni ecosistemiche.

Testi adottati

Testi consigliati:
Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini Basi di Pedologia - Edagricole
Carmelo Dazzi Fondamenti di Pedologia - Le Panseur

Materiale fornito dal docente – lezioni

Modalità di svolgimento

Le lezioni si svolgeranno per 30 ore in aula con l'ausilio di presentazioni powerpoint e video, le restanti 18 ore si svolgeranno con attività pratiche in laboratorio di chimica del suolo e in campo. Sono previste una o due escursioni per l'analisi morfologica del profilo

Modalità di frequenza

Gli studenti non hanno obbligo di frequenza, tuttavia è auspicabile la partecipazione in aula, in laboratorio e in campo per l'acquisizione delle metodologie di indagine pedologica negli ambienti antropizzati e naturali

Bibliografia

Libro in Inglese
Forest Soils: Properties and Management
Khan Towhid Osman
Springer

118490 - INFRASTRUTTURE VERDI E BIOMATERIALI

ANNA MANGIATORDI

Primo Semestre 6ICAR/12ita

Obiettivi formativi

Obiettivo del corso è fornire le conoscenze di base sui fenomeni legati ai cambiamenti climatici e ai rischi ambientali e sulle misure tecnologiche di prevenzione, di mitigazione e di adattamento per affrontare queste sfide.
Il corso si propone di esaminare le principali soluzioni tecnologiche da adottare per l'architettura del paesaggio e la progettazione ambientale e di fornire gli strumenti necessari per la scelta consapevole e l’impiego corretto dei materiali naturali e artificiali, con riferimento all'approccio 'Green-Blue Infrastructure' (GBI). Il corso mira a favorire la comprensione delle principali classi di materiali da costruzione da impiegare negli spazi aperti e nell’involucro urbano, valutandone le caratteristiche, le proprietà e le prestazioni, oltre che le modalità di impiego, privilegiando le "nature-based solutions" (NBS). Attraverso l'analisi di casi studio e l'approfondimento di schede tecniche di prodotto, il corso si pone l'obiettivo di sviluppare un'adeguata capacità critica in riferimento alla selezione delle soluzioni, dei materiali e dei parametri di progetto utili a soddisfare il complesso quadro esigenziale che caratterizza lo spazio aperto e l'ambiente costruito.
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e apprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione dei principali fenomeni ambientali che influenzano il progetto nello spazio urbano ii) alla corretta selezione e e alla progettazione delle tecnologie e dei materiali da costruzione applicabili agli spazi aperti.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicata
Saper applicare le conoscenze circa i fenomeni ambientali alla scala del paesaggio e urbana, al fine di individuare soluzioni tecnologiche e prodotti efficaci nei processi di analisi e di trasformazione dell'ambiente costruito, giustificando e argomentando le scelte nell’ambito della progettazione tecnologica ambientale con riferimento agli spazi aperti e all'involucro urbano.
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e di raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un progetto a scala urbana.
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, discutere di problematiche che riguardano il paesaggio e l'ambiente urbano e di soluzioni tecnologiche o di materiali da utilizzare nel progetto. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore (specialista o non).
5) Capacità di apprendere
Acquisire le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecnologie e dei materiali da applicare agli spazi aperti anche in relazione alla progressiva innovazione dei processi di produzione e di realizzazione. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.

119884 - ECOSISTEMI FORESTALI - 10- -

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso fornisce:
a) le basi per la definizione del concetto di ecosistema, comunità e popolazione forestale; flussi energetici e di materia; interazioni foreste con biosfera e atmosfera; rapporto tra gestione forestale e paesaggio;
b) la conoscenza dei parametri ambientali e della loro influenza sull’evoluzione dell’ecosistema bosco; interpretazione dei fenomeni competitivi che regolano la rinnovazione dei soprassuoli forestali;
c) la definizione della struttura e dei tipi di bosco in rapporto alle esigenze fitoclimatiche;
d) l'applicazione delle forme di governo e di trattamento dei boschi ai fini della gestione sostenibile, del mantenimento della biodiversità e dell’efficienza nei riguardi delle varie componenti ambientali e del paesaggio;
e) l'apprendimento delle basi scientifiche e delle tecniche della selvicoltura sostenibile applicata a boschi di origine naturale o piantati.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1) disporre di conoscenze sufficienti per l’applicazione delle norme selvicolturali nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

ECOLOGIA FORESTALE E SELVICOLTURA

MAURO MAESANO

Secondo Semestre6AGR/05ita
DENDROLOGIA E ALBERATURE

MAURO MAESANO

Secondo Semestre4AGR/05ita
18466 - STORIA DEL GIARDINO E DEL PAESAGGIO

DANIELE BIGIDANIELE BIGI

Secondo Semestre 6ICAR/18ita

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi
L'obiettivo della disciplina è quello di fornire gli strumenti metodologici di indagine necessari per meglio comprendere e conoscere i processi di formazione dei sistemi insediativi, in particolare per quanto riguarda il giardino, dove la stratificazione del tempo ha determinato le facies urbane e architettoniche contemporanee.

Descrizione e scopo del corso
Il corso propone un metodo applicativo per l'analisi di esempi emblematici, sviluppato attraverso lezioni frontali e un'attività sul campo al Parco Archeologico del Colosseo, per un totale di 48 ore complessive. Le lezioni consisteranno in un'introduzione alla storia del giardino e del paesaggio dall'antichità al XX secolo: si inizierà con il Mondo Antico, focalizzandosi in particolare su Roma, e si continuerà fino alla metà del XX secolo. Verranno approfonditi, per quanto è possibile, i movimenti, i progettisti, le idee e le questioni che hanno plasmato l’architettura dei giardini e hanno prodotto il concetto contemporaneo del paesaggio urbano e suburbano. Al contempo, il caso studio incentrato sull’area archeologica centrale di Roma che verrà sviluppato durante il workshop, indirizzerà lo studente alla tematica dell’archeologia dei Paesaggi.
Obiettivi del corso
Il corso intende preparare gli studenti per alcuni dei lavori che ci si aspetta vengano svolti in qualità di professionisti esperti di pianificazione del paesaggio. In particolare, dovranno essere raggiunte le seguenti competenze e conoscenze di base, ovvero:
1. Abilità di comunicazione professionale: Capacità di scrivere e parlare in modo efficace e utilizzare mezzi di rappresentazione appropriati sia all'interno della professione di progettista/architetto paesaggista che con il pubblico in generale.
2. Storia e cultura globale: comprensione delle storie parallele e divergenti dell'architettura e delle norme culturali di una varietà di contesti indigeni, vernacolari, locali e regionali in termini di fattori politici, economici, sociali, ecologici e tecnologici.
Questi includono (ma non sono limitati a) l'acquisizione, l'apprendimento o lo sviluppo:
1. una più ampia comprensione e apprezzamento dell'attività intellettuale/culturale;
2. conoscenze fattuali (terminologia, classificazioni, metodi, tendenze);
3. una comprensione dei fondamenti del design, comprese le teorie del design e della composizione del design;
4. una comprensione dei canoni architettonici occidentali e della tradizione in architettura, nonché dei fattori climatici, tecnologici, socioeconomici e di altri fattori culturali che li hanno plasmati e sostenuti;
5. la comprensione delle tradizioni nazionali e regionali e del patrimonio regionale locale nell'architettura, nel paesaggio e nella progettazione urbana;
6. la comprensione che le soluzioni progettuali influenzano e sono influenzate dai sistemi e dai metodi costruttivi;
7. una comprensione dei cambiamenti che si sono verificati nei fattori sociali, politici, tecnologici, ecologici ed economici che modellano la pratica dell'architettura;
8. la capacità di parlare e scrivere efficacemente sulla storia dell'architettura e del paesaggio.

Workshop
Il workshop consiste in n. 16 ore di attività programmate al Parco Archeologico del Colosseo, dove gli studenti saranno coinvolti in lezioni sul campo e un'attività pratica. Oltre alle lezioni in situ, gli studenti saranno divisi in gruppi per l’esercitazione. In base al numero, i docenti decideranno il numero massimo di studenti per gruppo. Ogni gruppo studierà la medesima area del Parco Archeologico presentata dai docenti, analizzandone l'evoluzione storica fino ai giorni nostri. Gli studenti produrranno per l’esame alcune diapositive tematiche, spiegando come era l’area urbana in passato e le trasformazioni storiche più significative. La ricerca comprende (ma non si limita a): l'identificazione dei confini e la loro variazione; i principali lavori di ristrutturazione (raccolta di mappe, quadri, dipinti, incisioni, disegni), censimento degli alberi e delle piante esistenti creando un elenco. Gli studenti saranno in grado di distinguere le fonti dirette da quelle indirette e saranno in grado di spiegare in dettaglio la morfologia dell'area analizzata.
Gli studenti potranno altresì recarsi nelle biblioteche per raccogliere informazioni. Il prodotto finale sarà presentato all’esame e consisterà in una presentazione in power point che spiegherà nel dettaglio lo sviluppo storico del parco e dell’area indagata e, soprattutto alcune idee per la valorizzazione e la conservazione dell’area in questione.

Conferenze
Durante il corso si terranno conferenze esterne aperte a tutti gli studenti del corso di laurea. Tutti gli studenti devono redigere una relazione per ogni conferenza e caricarla sulla piattaforma moodle prima dell'esame per essere valutati dal docente. Sulla piattaforma sarà disponibile un modello. I power-point della conferenza non verranno caricati.
Esame
Ogni studente presenterà parte del lavoro generale preparato dal gruppo (20/25 minuti). Il lavoro sarà presentato in power point e – al termine – il gruppo proporrà un progetto molto piccolo al fine di risolvere una delle criticità riscontrate durante l'analisi dell’area. Infine, il docente chiederà a ciascuno studente di rispondere a domande specifiche sulla storia del giardino e del paesaggio. Le domande saranno di carattere generale e relative alle lezioni frontali e ai libri di testo. Il voto finale di ogni studente dipenderà dalle risposte date alle domande proposte.
Lezioni in power point.
Tutti i pdf power point delle lezioni saranno caricati sulla piattaforma.


119888 - DIFESA DEL SUOLO - 10- -

Obiettivi formativi

Il corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e saper comprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione dei principali fenomeni idrologici e di dissesto, e ii) alla progettazione delle principali tecniche ed interventi antierosivi, stabilizzanti e di consolidamento.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi idrogeologici sia per individuare semplici soluzioni di ingegneria naturalistica sia per giustificare ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale.
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un intervento di ingegneria naturalistica e/o di pianificazione paesaggistica e ambientale.
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi di dissesto idrogeologico e soluzioni di ingegneria naturalistica. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore (specialista o non).
5) Capacità di apprendere
Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecniche di sistemazione proprie dell’ingegneria naturalistica. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.

INGEGNERIA NATURALISTICA

FLAVIA TAURO

Secondo Semestre7AGR/08ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e saper comprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione dei principali fenomeni idrologici e di dissesto, e ii) alla progettazione delle principali tecniche ed interventi antierosivi, stabilizzanti e di consolidamento.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi idrogeologici sia per individuare semplici soluzioni di ingegneria naturalistica sia per giustificare ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale.
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un intervento di ingegneria naturalistica e/o di pianificazione paesaggistica e ambientale.
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi di dissesto idrogeologico e soluzioni di ingegneria naturalistica. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore (specialista o non).
5) Capacità di apprendere
Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecniche di sistemazione proprie dell’ingegneria naturalistica. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.

Scheda Docente

Programma del corso

• Definizioni, obiettivi, metodi, e ambiti dell’Ingegneria Naturalistica. (4 ore)
• Ciclo idrologico; dati climatici; rappresentazioni dei bacini e dei corsi d’acqua; elaborazione delle precipitazioni; piene dei corsi d’acqua; cenni di idraulica fluviale. (8 ore)
• Analisi botanica; caratteristiche tecniche e biologiche delle specie vegetali; tecnica e impiego delle piante nell’Ingegneria Naturalistica.(8 ore)
• Analisi geologico-geotecniche applicate all’Ingegneria Naturalistica. Processi di modellamento del paesaggio. Analisi delle componenti dell’ecosistema idraulico. Elementi di progettazione naturalistica. Impiego dei materiali dell’Ingegneria Naturalistica. (8 ore)
• Principali opere di sistemazione: alvei torrentizi e fluviali, sistemazioni spondali, versanti. Casistica, esempi progettuali. (12 ore)
• Escursioni tecniche a interventi di sistemazione. (8 ore di Laboratorio)

Modalità Esame

La valutazione dello studente prevede una prova scritta in cui vengono proposte una serie di domande aperte (da 3 a 6 domande per un tempo compreso da 2 a 3 ore) volte ad accertare la conoscenza teorica da parte dello studente delle conoscenze di base sui principali fenomeni di dissesto idrogeologico; sull’evoluzione dei processi naturali; e sulla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica.
Lo studente dovrà dimostrare di saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi idrogeologici all’individuazione di semplici soluzioni di ingegneria naturalistica e dovrà giustificare ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale.
Il punteggio della prova d'esame è attribuito mediante un voto espresso in trentesimi. Nella valutazione dell’esame la determinazione del voto finale tiene conto dei seguenti elementi: i) correttezza metodologica delle soluzioni ai quesiti, ii) adeguatezza di tali soluzioni in relazione alle competenze acquisite, iii) chiarezza espositiva, ed iv) adeguatezza del linguaggio. La prova si intende superata con una valutazione superiore a 18/30.

Testi adottati

• Compendio di Ingegneria Naturalistica (P. Cornelini, G. Sauli): http://www.regione.lazio.it/prl_ingegneria_naturalistica/?vw=newsDettaglio&id=58
• PODIS – Manuale di Indirizzo delle scelte progettuali per interventi di Ingegneria Naturalistica: http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3277

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali su tutti gli argomenti del modulo (40 ore) e visite organizzate esterne (16 ore)

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa

Bibliografia

• Compendio di Ingegneria Naturalistica (P. Cornelini, G. Sauli): http://www.regione.lazio.it/prl_ingegneria_naturalistica/?vw=newsDettaglio&id=58
• PODIS – Manuale di Indirizzo delle scelte progettuali per interventi di Ingegneria Naturalistica: http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3277
• Piante al posto del cemento – Manuale di Ingegneria Naturalistica e Verde Tecnico (F. Florineth, Il Verde Editoriale)
• Ingegneria naturalistica nei territori montani (S. Sanna, Dario Flaccovio Editore)
• Opere di sistemazione idraulico-forestale a basso impatto ambientale (V. Ferro, G. Dalla Fontana, S. Pagliara, S. Puglisi, P. Scotton; McGraw-Hill)
• Sistemazione dei corsi d’acqua (L. Da Deppo, C. Datei, P. Salandin; Libreria Internazionale Cortina Padova)
• Applied Hydrology (V.T. Chow, D. R. Maidment, L. W. Mays, McGraw-Hill, 1988)

GEOLOGIA APPLICATA

GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA

Secondo Semestre3GEO/05ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e saper comprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione dei principali fenomeni idrologici e di dissesto, e ii) alla progettazione delle principali tecniche ed interventi antierosivi, stabilizzanti e di consolidamento.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi idrogeologici sia per individuare semplici soluzioni di ingegneria naturalistica sia per giustificare ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale.
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un intervento di ingegneria naturalistica e/o di pianificazione paesaggistica e ambientale.
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi di dissesto idrogeologico e soluzioni di ingegneria naturalistica. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore (specialista o non).
5) Capacità di apprendere
Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecniche di sistemazione proprie dell’ingegneria naturalistica. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è finalizzato a fornire una solida base teorica e operativa per la comprensione dei processi naturali che modellano il paesaggio e delle principali tecniche di intervento proprie dell’ingegneria naturalistica, con particolare attenzione alla prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico. L’insegnamento intende offrire agli studenti le conoscenze fondamentali in ambito geologico, geomorfologico e idraulico, necessarie per analizzare e interpretare i principali fenomeni di instabilità del territorio, come frane, erosione dei versanti, instabilità spondale e dinamiche torrentizie. Particolare enfasi è posta sullo sviluppo di una capacità critica nell’osservazione e valutazione dell’evoluzione dei processi naturali, anche in relazione all’interazione con le attività antropiche. Il corso introduce i principi teorici e gli strumenti pratici dell’ingegneria naturalistica, approfondendo le tecniche a basso impatto ambientale per la stabilizzazione dei versanti, il contenimento dell’erosione, la regimazione delle acque e la riqualificazione dei corsi d’acqua, al fine di promuovere interventi sostenibili e coerenti con le caratteristiche ecologiche e morfologiche dei contesti di applicazione. L’attività didattica guida lo studente nell’apprendimento delle fasi progettuali di semplici interventi di ingegneria naturalistica, dalla lettura del territorio alla scelta delle soluzioni più appropriate, anche attraverso l’analisi di esempi applicativi e casi studio reali, con l’obiettivo di integrare conoscenze teoriche e competenze operative orientate alla gestione e tutela del territorio. Il corso adotta un approccio multidisciplinare che integra aspetti tecnici, ecologici e paesaggistici, e si rivolge a studenti interessati a operare nei settori dell’ambiente, della pianificazione territoriale e della protezione civile, offrendo strumenti utili alla progettazione ambientale sostenibile.

Modalità Esame

L’esame consiste in una prova orale che include domande relative a entrambi i moduli del corso, e può comprendere anche una parte applicativa basata sulle attività pratiche svolte a lezione.
L’obiettivo dell’esame è accertare:
• le conoscenze acquisite dallo studente sui principali aspetti geologici e idrogeologici del paesaggio;
• la capacità di analizzare e valutare le condizioni di pericolosità legate ai processi franosi e alluvionali;
• le competenze comunicative nell’esposizione di concetti tecnico-scientifici.

Testi adottati

Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015

Parotto, Elvidio Lupia Palmieri Maurizio. "Il Globo terrestre e la sua evoluzione. blu." (2004).

Verranno inoltre fornite dal docente delle dispense ed articoli scientifici sui diversi argomenti trattati a lezione.

Modalità di frequenza

La frequenza delle attività didattiche è facoltativa ma fortemente consigliata.

Bibliografia

Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015

Parotto, Elvidio Lupia Palmieri Maurizio. "Il Globo terrestre e la sua evoluzione. blu." (2004)

119886 - LABORATORIO DI PIANIFICAZIONE ECOLOGICA DEL TERRITORIO - 12- -

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere

TECNICHE DI ANALISI ECOLOGICA DEL TERRITORIOSecondo Semestre6ICAR/20ita
PIANIFICAZIONE FORESTALE E DELLE AREE PROTETTE

MARCO MARCHETTI

Secondo Semestre6AGR/05ita
119887 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO - 9- -

Obiettivi formativi

Scopo del corso è fornire agli studenti una preparazione solida e multidisciplinare per l’analisi dei processi naturali responsabili del dissesto idrogeologico e la comprensione delle principali strategie di mitigazione e prevenzione, con particolare riferimento al contesto italiano.
Nell’ambito del corso, inoltre, verranno presi in considerazione casi studio reali, strumenti normativi e tecniche applicative utili alla valutazione del rischio idrogeologico e alla pianificazione territoriale sostenibile.
RISULTATI ATTESI

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la conoscenza dei principali fenomeni geologici e idrogeologici, delle dinamiche legate a frane e alluvioni, delle basi teoriche della pericolosità e del rischio, nonché delle tecniche di analisi territoriale e dei riferimenti normativi per la gestione del rischio.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE:
Applicare strumenti di lettura del territorio, modelli di analisi del rischio e tecniche di rappresentazione cartografica (es. GIS), per l’elaborazione di scenari di rischio idrogeologico e la valutazione di interventi di mitigazione.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Essere in grado di analizzare criticamente dati e contesti territoriali, valutare la coerenza di strategie di intervento in funzione delle condizioni ambientali e proporre soluzioni consapevoli e sostenibili nella gestione del rischio.

ABILITÀ COMUNICATIVE:
Aver sviluppato la capacità di esporre con chiarezza concetti tecnici e scientifici legati al rischio idrogeologico, utilizzando un linguaggio appropriato sia in ambito accademico che in contesti tecnico-professionali.

CAPACITÀ DI APPRENDERE:
Essere in grado di apprendere e aggiornare autonomamente le proprie competenze, anche attraverso la consultazione di fonti scientifiche e tecniche, in funzione dell’evoluzione normativa, tecnologica e metodologica del settore.

PROGETTAZIONE SPAZI APERTI, PARCHI E GIARDINI

MATTEO CLEMENTE

Secondo Semestre6ICAR/15ita
TECNICHE DI FORESTAZIONE URBANA E PERIURBANA

MARCO MARCHETTI

Secondo Semestre1AGR/05ita
RISCHIO IDROGEOLOGICO

GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA

Secondo Semestre2GEO/05ita

Obiettivi formativi

Scopo del corso è fornire agli studenti una preparazione solida e multidisciplinare per l’analisi dei processi naturali responsabili del dissesto idrogeologico e la comprensione delle principali strategie di mitigazione e prevenzione, con particolare riferimento al contesto italiano.
Nell’ambito del corso, inoltre, verranno presi in considerazione casi studio reali, strumenti normativi e tecniche applicative utili alla valutazione del rischio idrogeologico e alla pianificazione territoriale sostenibile.
RISULTATI ATTESI

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE:
Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito la conoscenza dei principali fenomeni geologici e idrogeologici, delle dinamiche legate a frane e alluvioni, delle basi teoriche della pericolosità e del rischio, nonché delle tecniche di analisi territoriale e dei riferimenti normativi per la gestione del rischio.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE:
Applicare strumenti di lettura del territorio, modelli di analisi del rischio e tecniche di rappresentazione cartografica (es. GIS), per l’elaborazione di scenari di rischio idrogeologico e la valutazione di interventi di mitigazione.

AUTONOMIA DI GIUDIZIO:
Essere in grado di analizzare criticamente dati e contesti territoriali, valutare la coerenza di strategie di intervento in funzione delle condizioni ambientali e proporre soluzioni consapevoli e sostenibili nella gestione del rischio.

ABILITÀ COMUNICATIVE:
Aver sviluppato la capacità di esporre con chiarezza concetti tecnici e scientifici legati al rischio idrogeologico, utilizzando un linguaggio appropriato sia in ambito accademico che in contesti tecnico-professionali.

CAPACITÀ DI APPRENDERE:
Essere in grado di apprendere e aggiornare autonomamente le proprie competenze, anche attraverso la consultazione di fonti scientifiche e tecniche, in funzione dell’evoluzione normativa, tecnologica e metodologica del settore.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso affronta in modo approfondito i temi legati al rischio idrogeologico, analizzando i processi naturali che ne sono alla base, le metodologie di analisi e valutazione del rischio, nonché le strategie di prevenzione e mitigazione, con un focus specifico sul contesto italiano.
L’insegnamento si propone di fornire agli studenti una preparazione teorica e operativa nei campi della geologia applicata, dell’idrologia, della geomorfologia e della pianificazione territoriale, attraverso un approccio multidisciplinare e integrato.

Il percorso formativo inizia con una parte introduttiva dedicata ai concetti fondamentali di pericolosità, vulnerabilità e rischio, in relazione ai principali fenomeni naturali che caratterizzano il dissesto idrogeologico. Viene fornito un quadro normativo aggiornato, con riferimento agli strumenti di pianificazione e prevenzione in uso in Italia, come il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI), i Piani di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA) e le direttive della Protezione Civile.

Segue un modulo specifico sui fenomeni franosi, in cui vengono analizzate le diverse tipologie di frane, le loro caratteristiche meccaniche e morfologiche, e i principali fattori predisponenti e scatenanti. Saranno approfonditi i modelli di classificazione delle frane (Varnes, Cruden & Varnes) e i metodi per la valutazione della stabilità dei versanti, con applicazioni a casi studio reali.

Il modulo successivo è dedicato ai processi alluvionali, con lo studio del ciclo idrologico, delle caratteristiche idrauliche dei corsi d’acqua, del trasporto solido e dei fenomeni di piena ed esondazione. Si analizzeranno le tecniche per la delimitazione delle aree a rischio alluvione e i criteri per la loro gestione. Verranno esaminati anche gli impatti dell’urbanizzazione, dell’uso del suolo e dei cambiamenti climatici sulla frequenza e sull’intensità degli eventi idrogeologici estremi.

Una parte centrale del corso sarà dedicata agli strumenti di analisi del rischio, con particolare attenzione all’impiego di sistemi informativi geografici (GIS) e di modelli quantitativi per la valutazione della pericolosità. Gli studenti apprenderanno come utilizzare dati geologici, morfologici e climatici per costruire scenari di rischio realistici e coerenti con le condizioni del territorio.

Infine, il corso esamina le strategie di mitigazione del rischio idrogeologico, differenziando tra interventi strutturali (es. opere di ingegneria civile, consolidamento di versanti, vasche di laminazione) e non strutturali (monitoraggio, allerta precoce, pianificazione territoriale). Verranno discussi anche i principali strumenti di comunicazione del rischio, le mappe di pericolosità e i piani di emergenza, ponendo particolare attenzione alla gestione integrata del rischio a scala locale e regionale.

L’approccio didattico privilegia l’interazione e l’apprendimento attivo, attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche, analisi di casi studio e (ove possibile) uscite sul territorio. Lo studente sarà guidato nello sviluppo di competenze critiche e operative utili per affrontare le sfide legate alla gestione sostenibile del territorio e alla protezione civile.

Modalità Esame

Esame orale, comprensivo di domande teoriche e discussione di casi studio

Valutazione di elaborati (facoltativa o obbligatoria a seconda dell’organizzazione del corso)

Testi adottati

Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015

Verranno inoltre fornite dal docente delle dispense ed articoli scientifici sui diversi argomenti trattati a lezione.

Modalità di frequenza

La frequenza delle attività didattiche è facoltativa ma fortemente consigliata.

Bibliografia

Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
17521 - DIRITTO AMBIENTALE

VALERIO DI STEFANO

Primo Semestre 6IUS/10ITA

Obiettivi formativi

Il corso si propone di far acquisire agli studenti le capacità ricostruttive e critiche necessarie per orientarsi in una materia estremamente attuale ma complessa e in continua evoluzione che è necessario analizzare in una prospettiva di governance multilevel. In particolare, il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni di base del diritto ambientale e, più in generale, della disciplina del governo del territorio, al fine di acquisire gli strumenti giuridici necessari per permettere alle diverse figure professionali coinvolte nella pianificazione del paesaggio di partecipare attivamente al processo di pianificazione del territorio.
A tal fine, sarà analizzata la normativa nazionale, europea ed internazionale e in classe si esamineranno le più recenti evoluzioni della giurisprudenza in materia ambientale.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e saper comprendere il ruolo delle norme nel diritto ambientale, in particolare saper leggere e interpretare le norme e le sentenze
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei principi giuridici trattati per applicarli ai casi concreti
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore
consapevolezza dell'evoluzione normativa in materia ambientale
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi giuridici di diritto ambientale legati alla pianificazione del paesaggio
5) Capacità di apprendere
Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di acquisire una autonoma capacità di lettura delle norme e di aggiornamento giuridico

17522 - ECONOMIA E ESTIMO FORESTALE E DELL'AMBIENTE

EMANUELE BLASI

Primo Semestre 6AGR/01ITA

Obiettivi formativi

Sintesi obiettivi formativi
Il corso mira a dotare gli studenti degli strumenti metodologici utili alla valutazione ex-ante ed ex-post di progetti e strategie di valorizzazione delle risorse naturali, paesaggistiche e agro-forestali.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino

- Riconoscere e interpretare il mercato di beni e servizi connessi al patrimonio agro-forestale (Dublino 1);
- Applicare le conoscenze acquisite per la valutazione di interventi e progetti per la valorizzazione delle risorse naturali (Dublino 2);
- Sviluppare in modo autonomo analisi e giudizi di stima del valore di beni agro-forestali (Dublino 3);
- Acquisire competenze di presentazione di elebarati tecnici (Dublino 4).
- Piena conoscenza delle principali fonti informative di dati di mercato, costi e parametri di valutazione (Dublino 5).

Scheda Docente

Programma del corso

Gli argomenti trattati nel corso sono raccolti secondo tre principali gruppi tematici.
I. Economia: cenni di storia del pensiero economico, il sistema economico, il mercato, curve di domanda e offerta, cenni alla teoria del consumatore e alla teoria della produzione,
II. Economia Ambientale e delle risorse naturali: classificazione dei beni, concetto di esternalità, risorse naturali e scarsità, fallimenti del mercato, costi sociali, costi privati, tasse e sussidi, economia delle risorse forestali e le politiche ambientali in ambito internazionale.
III. Estimo: definizione e scopi dell’estimo, metodi e procedimenti, cenni di matematica finanziaria, la stima del valore del bosco, il valore di macchiatico, la stima dei danni da inquinamento, la stima dei danni da incendio, perizie estimative, la stima del valore di beni e servizi non di mercato, valutazioni di progetti, introduzione all’analisi costi e benefici, computo metrico estimativo.

Modalità Esame

Esame finale orale.
Al candidato saranno poste tre domande che spaziano su tutto il programma.
Il 60% del voto finale tiene conto della conoscenza dei concetti teorici acquisiti e della capacità di collegarli agli altri concetti rilevanti nell'ambito dell'economia ambientale applicata alla gestione del territorio e del paesaggio.
Durante l’esame allo studente sarà richiesto di applicare i concetti studiati a dei casi concreti; tale capacità di trasferire alla realtà i concetti studiati rappresenta il 20% del voto finale.
Il voto finale tiene conto anche della partecipazione alle lezioni e alle esercitazioni in aula e alla presentazione del progetto di gruppo (20%).
Ai non frequentati l'accertamento delle competenze acquisiste sarà valutato tramite una domanda ulteriore in cui sarà chiesto di impostare un'analisi costi-benefici relativa alla realizzazione di un'infrastruttura verde in ambito urbano o peri-urbano (20%).

Gli studenti con difficoltà di apprendimento (certificate) possono chiedere di sostenere l'esame in forma scritta. L'esame scritto consiste in un test con 10 domande a risposta multipla e 2 domande aperte, a ciascuna delle quali si potrà rispondere con 20 righe al massimo. Il docente si riserva di chiedere chiarimenti orali qualora lo reputasse necessario ed in base a valutazioni specifiche effettuate caso per caso.

Testi adottati

Turner R.K, Pearce D.W., e Bateman I. Economia Ambientale. Il Mulino, 2003.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali
Seminari
Lavoro di gruppo

Modalità di frequenza

Frequenza fortemente raccomandata

Bibliografia

Durante il corso diversi materiali, opportunamente selezionati dal docente, saranno presentati e sintetizzati nelle dispense utilizzate durante le lezioni.
Tra i testi di riferimento sono stati selezionati i seguenti:
Parte I: Samuelson P.A. e Nordhaus W.D., Economia, XVII edizione [XX edizione], McGraw-Hill, 2001
Parte II: Turner R.K, Pearce D.W., e Bateman I. Economia Ambientale. Il Mulino, 2003.
Parte III: Merlo M. Elementi di economia ed estimo forestale-ambientale. Pàtron Editore, Bologna, 1991

17524 - ESAMI A SCELTA

Primo Semestre 12ita
17526 - TIROCINI

Primo Semestre 3ita
118598 - FONDAMENTI DI RESTAURO DEL PAESAGGIO

MARIA LETIZIA ACCORSI

Primo Semestre 6ICAR/19ita

Obiettivi formativi

Obiettivi generali

Il restauro del paesaggio costituisce un ampliamento del campo disciplinare del restauro architettonico che, parallelamente all’estensione del campo d’interesse della storia, oggi è giunto ad abbracciare l’intero territorio antropizzato.
Il Corso, partendo dagli indispensabili fondamenti del restauro architettonico, si propone di specificare i principi e metodi per la conservazione del paesaggio storico culturale.

Obiettivi specifici

Conoscenze e capacità di comprensione

Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito competenze relative ai principali metodi e strumenti della conoscenza del territorio e ai principi e metodi per la conservazione del paesaggio storico culturale.

Utilizzazione delle conoscenze e capacità di comprensione

Utilizzando i metodi, gli strumenti e le procedure acquisite, lo studente dovrà dimostrare di saper applicare tali competenze alla lettura di un paesaggio 1) ricostruire il processo storico di trasformazione del territorio con riferimento al sistema fisico-naturale, al sistema antropico al sistema percettivo culturale e al sistema politico istituzionale 2) riconoscere i valori e gli elementi identitari del luogo 3) codificare i segni che compongono il paesaggio.

Capacità di trarre conclusioni

Al termine del processo di apprendimento, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una sufficiente confidenza con l’analisi critico-valutativa del territorio 1) individuare la mappa dei valori del territorio 2) individuare la vulnerabilità delle risorse 3) individuare tendenze e vocazioni dei diversi sistemi. Tale analisi costituisce la premessa per l’individuazione delle linee guida dell’intervento di restauro.
Il conseguimento di tale autonomia di giudizio si dovrà realizzare nell’ambito dell’esercitazione proposta durante lo svolgimento del Corso.

Abilità comunicative

Al termine dell’insegnamento, a fronte delle competenze acquisite rispetto alle conoscenze teoriche, metodologiche e tecniche proprie dell’ambito disciplinare del restauro, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di comunicarle, in modo efficace.

Capacità di apprendere

Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare di saper aggiornare e accrescere con continuità le competenze acquisite e di saper applicare autonomamente le proprie conoscenze.


Scheda Docente

Programma del corso

Gli argomenti delle lezioni, raggruppate in quattro cicli, saranno i seguenti:

I fondamenti del restauro architettonico
- La terminologia di base
- Lineamenti di storia e teoria del restauro
- L’ampliamento del campo disciplinare del restauro: dal monumento ‘singolo’ e ‘singolare’ all’intero territorio antropizzato
- Concetto di ambiente e tutela del paesaggio

La conoscenza come premessa indispensabile di ogni azione conservativa
- I principali metodi e strumenti della conoscenza

Dal riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare al progetto: l’impiego delle conoscenze acquisite nella definizione delle linee guida dell’intervento
- Dialettica fra conservazione e sviluppo
- Connessioni disciplinari e interdisciplinari
- Aspetti paesistici e pianificazione territoriale
- Ragioni della storia ed esigenze della contemporaneità

La normativa vigente

Esperienza applicativa: le conoscenze acquisite troveranno riscontro applicativo nello svolgimento di un’esercitazione pratica su un tema proposto dalla docenza

Modalità Esame

L’esame finale comprenderà un colloquio circa i temi trattati durante le lezioni frontali e la discussione degli elaborati dell’esercitazione.
Ai fini della valutazione saranno prese in considerazione le conoscenze acquisite e la capacità di ragionamento e di studio autonomo.

Testi adottati

E Turri, La conoscenza del territorio. Metodologia per un’analisi storico-geografica, Venezia 20092.
P. Baldeschi, Paesaggio e territorio, Firenze 2019.

Modalità di svolgimento

L’attività didattica si svolgerà attraverso lezioni di tipo teorico, sopralluoghi e un’esercitazione pratica.

Modalità di frequenza

Frequenza raccomandata, ma facoltativa. È necessario iscriversi al corso compilando il modulo fornito dalla docenza.

Bibliografia

E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Bari-Roma, Biblioteca Storica Laterza, 2020.
M.P. Sette, Il restauro in architettura, Torino, UTET, 2001.
Altre fonti bibliografiche essenziali per integrare i contenuti delle lezioni, saranno segnalate durante il corso

119889 - LABORATORIO FINALE DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO - 13- -

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere

PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO

CRISTINA IMBROGLINI

6ICAR/15ita
PAESAGGI AGRARI E PROGETTO

ELENA BRUNORI

3AGR/03ita
17525 - PROVA FINALE

Secondo Semestre 6ita
119889 - LABORATORIO FINALE DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO - 13- -

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere

PROGETTAZIONE URBANA, PIAZZE E SPAZI RESIDENZIALI

MATTEO CLEMENTE

4ICAR/14ita
GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTAANNO/SEMESTRECFUSSDLINGUA