| INSEGNAMENTO | SEMESTRE | CFU | SSD | LINGUA | |
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118486 - BOTANICA AMBIENTALE LAURA VARONE | Primo Semestre | 6 | BIO/03 |
Obiettivi formativiGli obiettivi del corso sono quelli di fornire le conoscenze di base per comprendere come è organizzata e come funziona una pianta, dal livello cellulare a quello di individuo, in relazione all’ambiente attraverso, un approccio che integri elementi di biologia vegetale ed elementi di ecologia vegetale, di fornire gli elementi di base per lo studio della diversità vegetale e della distribuzione geografica delle piante, di far comprendere l’importanza del rapporto tra struttura e funzione nella capacità di adattamento delle piante ai fattori ambientali. Scheda Docente Programma del corsoModulo 1 Organizzazione morfo-funzionale delle piante dal livello di cellula a quello di individuo: caratteristiche peculiari della cellula vegetale (parete, plastidi e vacuolo), elementi, crescita e differenziamento delle cellule vegetali, cenni di istologia vegetale, organizzazione, funzione e adattamenti degli organi delle piante (radice, fusto e foglia). Modalità EsameColloquio sugli argomenti trattati a lezione al fine di valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi. In particolare, le domande vengono fatte con lo scopo di valutare non solo le conoscenze, ma anche la capacità dello studente di elaborare in maniera autonoma le nozioni apprese. Testi adottati- Sadava D., Hillis D.M., Heller H.C., Hacker S.D. - La Biologia delle Piante (Vol. 4)- Zanichelli Modalità di svolgimentoIl corso è erogato in maniera tradizionale tramite lezioni frontali in aula che consentono lo sviluppo degli obiettivi formativi. Attraverso le lezioni in aula, effettuate mediante slides proiettate, lo studente apprende le conoscenze fondamentali della disciplina e gli elementi che gli consentano di cos’è e come funziona una specie vegetale. Le lezioni in aula sono svolte con una particolare attenzione al dialogo interattivo tra il docente e gli studenti. Modalità di frequenzaPur essendo facoltativa, la frequenza è incoraggiata in quanto in aula gli studenti vengono attivamente coinvolti nella discussione critica degli argomenti trattati e, inoltre, al fine di sottolineare le connessioni tra le varie parti del programma, nel corso di ogni lezione ci sono continui rimandi agli argomenti affrontati nelle lezioni precedenti. BibliografiaI Pdf delle lezioni vengono messi a disposizione degli studenti. Per alcuni degli argomenti trattati a lezione il docente potrà fornire, inoltre, materiale didattico (dispense), scientifico e divulgativo. Il materiale viene di volta in volta messo a disposizione in una cartella Google Drive che il docente condivide con gli studenti iscritti al corso, sia frequentanti che non frequentati. | |
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119878 - ELEMENTI DI STATISTICA E MATEMATICA PER L'ANALISI TERRITORIALE ELEONORA SOFIA ROSSI | Primo Semestre | 6 | SECS-S/03 |
Obiettivi formativi1) Conoscenza e capacità di comprensione Scheda Docente Programma del corso• Caratteri statistici, distribuzioni e rappresentazioni grafiche Modalità EsameIl corso prevede esercitazioni in aula con verifica del lavoro svolto da parte del docente e un project work. Al termine del corso si svolgerà l’esame finale in forma orale. Gli studenti che avranno partecipato alle esercitazioni in aula risponderanno principalmente a una domanda relativa al project work, mentre gli studenti che non avranno svolto le esercitazioni dovranno rispondere a due o tre domande su tutte le parti del corso. La determinazione del voto finale avverrà nel seguente modo: per chi svolge le esercitazioni, il voto finale sarà composto per il 10% dalla presenza alle esercitazioni, per il 10% dalla partecipazione alle lezioni e per l’80% dall’esame orale finale. Per chi non svolge le esercitazioni, il voto finale sarà composto per il 10% dalla partecipazione alle lezioni e per il 90% dall’esame orale finale. Resta comunque facoltà dello studente sostenere l’esame orale sull’intero programma. Gli studenti con difficoltà di apprendimento (certificate) possono richiedere di sostenere l'esame totalmente in forma scritta, con una combinazione di domande a risposta multipla e domande aperte. Il docente si riserva di chiedere chiarimenti orali qualora lo reputasse necessario ed in base a valutazioni specifiche effettuate caso per caso. Testi adottatiGuerraggio A. (2018) Matematica per le scienze. Pearson Modalità di frequenzaLa frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata. BibliografiaSlide delle lezioni, disponibili su Moodle | |
| 120962 - GEOLOGIA APPLICATA E GEOMORFOLOGIA | - | 6 | - | - |
Obiettivi formativiScopo del corso |
| GEOLOGIA E PRINCIPI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA | Primo Semestre | 3 | GEO/05 |
Obiettivi formativiScopo del corso Scheda Docente Programma del corsoIl corso fornisce solide conoscenze teoriche e operative finalizzate alla lettura e interpretazione del paesaggio fisico e della sua evoluzione nel tempo, con particolare attenzione all’individuazione e valutazione delle condizioni di pericolosità naturale e dei rischi associati, in special modo quelli connessi a eventi alluvionali e franosi. L’insegnamento integra competenze multidisciplinari nei campi della litologia, geomorfologia, idrogeologia, climatologia e geologia applicata. Il percorso formativo si apre con un’introduzione agli elementi fondamentali di geologia, geomorfologia e idrogeologia, comprendendo il ciclo delle rocce, la lettura e interpretazione della cartografia geologica, i principi di geomorfologia e i concetti base della geologia tecnica. Successivamente, si approfondisce il ciclo dell’acqua e il bilancio idrogeologico, con particolare attenzione alla stima e alla misurazione delle principali componenti. Vengono analizzati la circolazione idrica sotterranea, i parametri idrogeologici, le caratteristiche dei corsi d’acqua e le diverse tipologie di alimentazione. Una parte centrale del corso è dedicata allo studio del dissesto idrogeologico, con approfondimenti sugli eventi franosi, alluvionali e i fenomeni erosivi, con riferimento al contesto italiano. Si esamina inoltre l’impatto dei cambiamenti climatici su tali fenomeni, analizzando le interazioni tra clima, uso del suolo e dinamiche del dissesto. Le diverse tipologie di dissesto vengono esaminate nel dettaglio: dai processi di degradazione dei versanti all’erosione a scala di bacino. Sono presentati metodi di analisi quantitativa, modelli di correlazione pioggia-frana, classificazioni dei fenomeni franosi e le principali cause di innesco. Si trattano anche i fenomeni di piena, la dinamica d’alveo e le problematiche legate all’esondazione e al trasporto di sedimenti solidi e liquidi. Il corso affronta i concetti fondamentali di pericolosità (hazard) e rischio (risk), con applicazioni specifiche al contesto italiano per quanto riguarda il rischio da frana e da alluvione. Vengono analizzate le principali strategie di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, anche attraverso l’impiego di strumenti di pianificazione territoriale come la zonizzazione delle aree a rischio e il PAI – Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico. Saranno illustrati anche esempi di misure di salvaguardia, mappe di rischio e piani di emergenza. L’approccio didattico è finalizzato allo sviluppo di competenze critiche, operative e progettuali, stimolando la capacità di analizzare dati territoriali, elaborare scenari di rischio e proporre soluzioni efficaci per la mitigazione del rischio idrogeologico. Modalità EsameL’esame consiste in una prova orale che include domande relative a entrambi i moduli del corso, e può comprendere anche una parte applicativa basata sulle attività pratiche svolte a lezione. Testi adottatiDissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015 Modalità di frequenzaLa frequenza delle attività didattiche è facoltativa ma fortemente consigliata. BibliografiaDissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015 | |
| METODI DI GEOLOGIA TECNICA PER IL PAESAGGIO FEDERICO VALERIO MORESI | Primo Semestre | 3 | GEO/05 |
Obiettivi formativiScopo del corso Scheda Docente Programma del corsoIl corso si propone di fornire agli studenti conoscenze di base e avanzate per l’analisi del rischio idrogeologico, attraverso un approccio integrato che unisce elementi teorici e applicazioni pratiche. L’attività didattica è orientata a: Modalità EsameL’esame consiste in una prova orale che include domande relative a entrambi i moduli del corso, e può comprendere anche una parte applicativa basata sulle attività pratiche svolte a lezione. Testi adottatiDissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015 Modalità di frequenzaLa frequenza delle attività didattiche è facoltativa ma fortemente consigliata BibliografiaParotto, Elvidio Lupia Palmieri Maurizio. "Il Globo terrestre e la sua evoluzione. blu." (2004). | |
| 119879 - DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE | - | 12 | - | - |
Obiettivi formativiIl modulo di Tecniche di Rappresentazione Assistita è finalizzato a fornire le conoscenze di base della rappresentazione digitale per il progetto degli spazi aperti e del paesaggio. |
| DISEGNO ANNA LAURA CARLEVARIS | Primo Semestre | 6 | ICAR/17 |
Obiettivi formativiIl modulo di Tecniche di Rappresentazione Assistita è finalizzato a fornire le conoscenze di base della rappresentazione digitale per il progetto degli spazi aperti e del paesaggio. | |
| TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE ASSISTITA ANNA LAURA CARLEVARIS | Primo Semestre | 6 | ICAR/17 |
Obiettivi formativiIl modulo di Tecniche di Rappresentazione Assistita è finalizzato a fornire le conoscenze di base della rappresentazione digitale per il progetto degli spazi aperti e del paesaggio. | |
| 17523 - INGLESE | Secondo Semestre | 5 | L-LIN/12 |
Obiettivi formativi1) Conoscenza e capacità di comprensione | |
| 120963 - LABORATORIO DI ANALISI DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO | - | 9 | - | - |
Obiettivi formativiIl modulo “Tecniche e strumenti di indagine territoriale” fornisce le basi teoriche e pratiche per condurre indagini territoriali, con particolare attenzione alla raccolta e analisi di dati primari e secondari. Gli studenti apprenderanno tecniche qualitative e quantitative per analizzare fenomeni territoriali, sviluppando capacità operative, critiche e comunicative utili in contesti di ricerca e professionali. In particolare: |
| ELEMENTI DI ANALISI TERRITORIALE E PAESAGGISTICA ANNA LEI | Primo Semestre | 6 | ICAR/15 |
Obiettivi formativiCorso di Elementi di progettazione Scheda Docente Programma del corsoProgramma Modalità EsameLe prove di apprendimento intermedie sono costituite da revisioni periodiche e collettive degli elaborati (esercitazioni relative agli strumenti ed esplorazioni progettuali) in progress. Testi adottatiI testi saranno specificati durante lo svolgimento del corso, in riferimento agli argomenti trattati nelle lezioni. Sul canale moodle del corso saranno caricate le dispense e i pdf di tutte le lezioni. Modalità di frequenzaobbligatoria (minimo 75% delle lezioni) BibliografiaI testi saranno specificati durante lo svolgimento del corso, in riferimento agli argomenti trattati nelle lezioni. Sul canale moodle del corso saranno caricate le dispense e i pdf di tutte le lezioni. | |
| TECNICHE E STRUMENTI DI INDAGINE TERRITORIALE ELEONORA SOFIA ROSSI | Primo Semestre | 3 | AGR/01 |
Obiettivi formativiIl modulo “Tecniche e strumenti di indagine territoriale” fornisce le basi teoriche e pratiche per condurre indagini territoriali, con particolare attenzione alla raccolta e analisi di dati primari e secondari. Gli studenti apprenderanno tecniche qualitative e quantitative per analizzare fenomeni territoriali, sviluppando capacità operative, critiche e comunicative utili in contesti di ricerca e professionali. In particolare: Scheda Docente Programma del corsoParte 1: Introduzione teorica all’indagine territoriale Modalità EsameIl corso prevede lezioni frontali, esercitazioni pratiche in aula e lo sviluppo di un project work su un caso studio reale. La valutazione finale si basa sulla partecipazione attiva alle lezioni, sulla frequenza e sull’impegno durante le esercitazioni, sulla qualità del project work e sull’esame orale conclusivo. Il project work è parte integrante della valutazione e l’esame orale consiste nella discussione del lavoro svolto e in una domanda sui contenuti teorici del programma. Il voto finale sarà calcolato secondo la seguente suddivisione: il 10% sarà attribuito alla partecipazione alle lezioni frontali, il 10% alla presenza attiva alle esercitazioni, il 80% al project work compreso di elaborato e presentazione finale e all’esame orale finale. Resta comunque facoltà dello studente sostenere l’esame orale sull’intero programma teorico. Testi adottatiSlide delle lezioni, disponibili su Moodle Modalità di frequenzaLa frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata. BibliografiaSlide delle lezioni, disponibili su Moodle | |
| 120964 - LABORATORIO DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA | - | 12 | - | - |
Obiettivi formativiLaboratorio di pianificazione urbanistica |
| URBANISTICA E RIGENERAZIONE URBANA MATTEO CLEMENTE | Primo Semestre | 6 | ICAR/21 |
Obiettivi formativiModulo Urbanistica e Rigenerazione Urbana Scheda Docente Programma del corsoObiettivi formativi Modalità EsameVerrà valutato il lavoro progettuale nell’ambito di una discussione orale. Durante la discussione potranno essere somministrate domande al candidato atte a valutare le conoscenze acquisite sugli argomenti delle lezioni. Testi adottatiNel corso delle lezioni verranno forniti riferimenti bibliografici pertinenti ai diversi temi affrontati. Modalità di frequenzaTrattandosi di un laboratorio, la frequenza è obbligatoria | |
| TECNICHE DIGITALI PER LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA LUCA SALVATI | Primo Semestre | 6 | ICAR/20 |
Obiettivi formativiModulo Tecniche digitali per la Pianificazione Urbanistica | |
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18466 - STORIA DEL GIARDINO E DEL PAESAGGIO DANIELE BIGI | Secondo Semestre | 6 | ICAR/18 |
Obiettivi formativi Il corso intende ripercorrere le principali fasi di trasformazione del paesaggio, con particolare riguardo ai paesaggi agrari ed al territorio italiano, e aperture su altre esperienze dell’Occidente europeo, fornendo gli strumenti metodologici di base per una ‘lettura’ del paesaggio quale esito della plurisecolare e stratificata interazione tra Storia e Natura, indagabile con l’apporto di molteplici ambiti disciplinari in grado di riconoscere la pluralità e la complessità delle dinamiche da cui origina (politico-sociali, economico-produttive, culturali e simboliche, ecc.). |
| INSEGNAMENTO | SEMESTRE | CFU | SSD | LINGUA | |
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17500 - CARTOGRAFIA E GEOMATICA ANNA BARBATIANNA BARBATI | Primo Semestre | 6 | AGR/10 |
Obiettivi formativiIl Corso intende fornire gli strumenti e le metodologie per l’analisi del territorio alla scala pianificatoria. i principali obiettivi formativi sono: Scheda Docente Programma del corso1. Sistemi informativi Territoriali Modalità EsameL'esame prevede una prova scritta con esercizi relativi ai principali argomenti trattati nel corso e finalizzati principalmente all’accertamento della capacità di eseguire con software QGIS le principali operazioni di analisi e gestione di dati vettoriali e raster per finalità applicative gestionali, inventariali e di monitoraggio delle risorse forestali. Testi adottatiAmadio G., 2012. Introduzione alla geomatica. Manuale introduttivo ai sistemi informativi geografici. Dario Flaccovio Editore. Modalità di frequenzaLa frequenza alle lezioni (minimo 70% delle lezioni) è raccomandata ai fini del sostenimento della prova di esame. BibliografiaDiscover QGIS 3.x - Second Edition Kurt Menke, 2022 Locate Press Scheda Docente Programma del corso1. Sistemi informativi Territoriali Modalità EsameL'esame prevede una prova scritta con esercizi relativi ai principali argomenti trattati nel corso e finalizzati principalmente all’accertamento della capacità di eseguire con software QGIS le principali operazioni di analisi e gestione di dati vettoriali e raster per finalità applicative gestionali, inventariali e di monitoraggio delle risorse forestali. Testi adottatiAmadio G., 2012. Introduzione alla geomatica. Manuale introduttivo ai sistemi informativi geografici. Dario Flaccovio Editore. Modalità di frequenzaLa frequenza alle lezioni (minimo 70% delle lezioni) è raccomandata ai fini del sostenimento della prova di esame. BibliografiaDiscover QGIS 3.x - Second Edition Kurt Menke, 2022 Locate Press | |
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118489 - PEDOLOGIA SARA MARINARI | Primo Semestre | 6 | AGR/14 |
Obiettivi formativiIl corso introdurrà gli studenti alla scienza del suolo ai principi e agli approcci di indagine pedologica. Il corso si propone di fornire le conoscenze sulla genesi ed evoluzione dei suoli e fornire la base per ulteriori studi specializzati nell'ambito della pianificazione e progettazione del territorio e dell'ambiente nel rispetto e nella conservazione del suolo come risorsa non rinnovabile. Saranno trattati nello specifico i suoli degli ecosistemi urbani a diverso grado di antropizzazione e i suoli in ecosistemi agrari, prativi e forestali. Scheda Docente Programma del corso1. Introduzione: storia della pedologia. Il ruolo del suolo nei vari ecosistemi prativi e forestali. Definizioni di suolo e caratteristiche chimico, fisiche e biologiche (1 CFU). Modalità EsameGli esami nelle date di appello delle tre sessioni annuali sono nella modalità orale, è previsto un colloquio volto a verificare la conoscenza del suolo e del suo ruolo negli equilibri ambientali alla luce dei cambiamenti globali. La comprensione dei fattori e dei processi che sono alla base della genesi e dell’evoluzione del suolo, così come delle loro sinergie, è essenziale per definirne le caratteristiche e le qualità e per apprezzarne le funzioni di produttore di beni e di servizi. Morfologia, genesi, proprietà, classificazione e distribuzione dei suoli come corpi naturali del paesaggio con funzioni ecosistemiche. Testi adottatiTesti consigliati: Modalità di svolgimentoLe lezioni si svolgeranno per 30 ore in aula con l'ausilio di presentazioni powerpoint e video, le restanti 18 ore si svolgeranno con attività pratiche in laboratorio di chimica del suolo e in campo. Sono previste una o due escursioni per l'analisi morfologica del profilo Modalità di frequenzaGli studenti non hanno obbligo di frequenza, tuttavia è auspicabile la partecipazione in aula, in laboratorio e in campo per l'acquisizione delle metodologie di indagine pedologica negli ambienti antropizzati e naturali BibliografiaLibro in Inglese | |
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118490 - INFRASTRUTTURE VERDI E BIOMATERIALI ANNA MANGIATORDI | Primo Semestre | 6 | ICAR/12 |
Obiettivi formativiObiettivo del corso è fornire le conoscenze di base sui fenomeni legati ai cambiamenti climatici e ai rischi ambientali e sulle misure tecnologiche di prevenzione, di mitigazione e di adattamento per affrontare queste sfide. | |
| 119884 - ECOSISTEMI FORESTALI | - | 10 | - | - |
Obiettivi formativiOBIETTIVI FORMATIVI |
| ECOLOGIA FORESTALE E SELVICOLTURA MAURO MAESANO | Secondo Semestre | 6 | AGR/05 | ||
| DENDROLOGIA E ALBERATURE MAURO MAESANO | Secondo Semestre | 4 | AGR/05 | ||
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18466 - STORIA DEL GIARDINO E DEL PAESAGGIO DANIELE BIGIDANIELE BIGI | Secondo Semestre | 6 | ICAR/18 |
Obiettivi formativi Il corso intende ripercorrere le principali fasi di trasformazione del paesaggio, con particolare riguardo ai paesaggi agrari ed al territorio italiano, e aperture su altre esperienze dell’Occidente europeo, fornendo gli strumenti metodologici di base per una ‘lettura’ del paesaggio quale esito della plurisecolare e stratificata interazione tra Storia e Natura, indagabile con l’apporto di molteplici ambiti disciplinari in grado di riconoscere la pluralità e la complessità delle dinamiche da cui origina (politico-sociali, economico-produttive, culturali e simboliche, ecc.). | |
| 119888 - DIFESA DEL SUOLO | - | 10 | - | - |
Obiettivi formativiIl corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica. |
| INGEGNERIA NATURALISTICA FLAVIA TAURO | Secondo Semestre | 7 | AGR/08 |
Obiettivi formativiIl corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica. Scheda Docente Programma del corso• Definizioni, obiettivi, metodi, e ambiti dell’Ingegneria Naturalistica. (4 ore) Modalità EsameLa valutazione dello studente prevede una prova scritta in cui vengono proposte una serie di domande aperte (da 3 a 6 domande per un tempo compreso da 2 a 3 ore) volte ad accertare la conoscenza teorica da parte dello studente delle conoscenze di base sui principali fenomeni di dissesto idrogeologico; sull’evoluzione dei processi naturali; e sulla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica. Testi adottati• Compendio di Ingegneria Naturalistica (P. Cornelini, G. Sauli): http://www.regione.lazio.it/prl_ingegneria_naturalistica/?vw=newsDettaglio&id=58 Modalità di svolgimentoLezioni frontali su tutti gli argomenti del modulo (40 ore) e visite organizzate esterne (16 ore) Modalità di frequenzaFrequenza facoltativa Bibliografia• Compendio di Ingegneria Naturalistica (P. Cornelini, G. Sauli): http://www.regione.lazio.it/prl_ingegneria_naturalistica/?vw=newsDettaglio&id=58 | |
| GEOLOGIA APPLICATA GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA | Secondo Semestre | 3 | GEO/05 |
Obiettivi formativiIl corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica. Scheda Docente Programma del corsoIl corso è finalizzato a fornire una solida base teorica e operativa per la comprensione dei processi naturali che modellano il paesaggio e delle principali tecniche di intervento proprie dell’ingegneria naturalistica, con particolare attenzione alla prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico. L’insegnamento intende offrire agli studenti le conoscenze fondamentali in ambito geologico, geomorfologico e idraulico, necessarie per analizzare e interpretare i principali fenomeni di instabilità del territorio, come frane, erosione dei versanti, instabilità spondale e dinamiche torrentizie. Particolare enfasi è posta sullo sviluppo di una capacità critica nell’osservazione e valutazione dell’evoluzione dei processi naturali, anche in relazione all’interazione con le attività antropiche. Il corso introduce i principi teorici e gli strumenti pratici dell’ingegneria naturalistica, approfondendo le tecniche a basso impatto ambientale per la stabilizzazione dei versanti, il contenimento dell’erosione, la regimazione delle acque e la riqualificazione dei corsi d’acqua, al fine di promuovere interventi sostenibili e coerenti con le caratteristiche ecologiche e morfologiche dei contesti di applicazione. L’attività didattica guida lo studente nell’apprendimento delle fasi progettuali di semplici interventi di ingegneria naturalistica, dalla lettura del territorio alla scelta delle soluzioni più appropriate, anche attraverso l’analisi di esempi applicativi e casi studio reali, con l’obiettivo di integrare conoscenze teoriche e competenze operative orientate alla gestione e tutela del territorio. Il corso adotta un approccio multidisciplinare che integra aspetti tecnici, ecologici e paesaggistici, e si rivolge a studenti interessati a operare nei settori dell’ambiente, della pianificazione territoriale e della protezione civile, offrendo strumenti utili alla progettazione ambientale sostenibile. Modalità EsameL’esame consiste in una prova orale che include domande relative a entrambi i moduli del corso, e può comprendere anche una parte applicativa basata sulle attività pratiche svolte a lezione. Testi adottatiDissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015 Modalità di frequenzaLa frequenza delle attività didattiche è facoltativa ma fortemente consigliata. BibliografiaDissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015 | |
| 119886 - LABORATORIO DI PIANIFICAZIONE ECOLOGICA DEL TERRITORIO | - | 12 | - | - |
Obiettivi formativi1) Conoscenza e capacità di comprensione |
| TECNICHE DI ANALISI ECOLOGICA DEL TERRITORIO | Secondo Semestre | 6 | ICAR/20 | ||
| PIANIFICAZIONE FORESTALE E DELLE AREE PROTETTE MARCO MARCHETTI | Secondo Semestre | 6 | AGR/05 | ||
| 119887 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO | - | 9 | - | - |
Obiettivi formativiScopo del corso è fornire agli studenti una preparazione solida e multidisciplinare per l’analisi dei processi naturali responsabili del dissesto idrogeologico e la comprensione delle principali strategie di mitigazione e prevenzione, con particolare riferimento al contesto italiano. |
| PROGETTAZIONE SPAZI APERTI, PARCHI E GIARDINI MATTEO CLEMENTE | Secondo Semestre | 6 | ICAR/15 | ||
| TECNICHE DI FORESTAZIONE URBANA E PERIURBANA MARCO MARCHETTI | Secondo Semestre | 1 | AGR/05 | ||
| RISCHIO IDROGEOLOGICO GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA | Secondo Semestre | 2 | GEO/05 |
Obiettivi formativiScopo del corso è fornire agli studenti una preparazione solida e multidisciplinare per l’analisi dei processi naturali responsabili del dissesto idrogeologico e la comprensione delle principali strategie di mitigazione e prevenzione, con particolare riferimento al contesto italiano. Scheda Docente Programma del corsoIl corso affronta in modo approfondito i temi legati al rischio idrogeologico, analizzando i processi naturali che ne sono alla base, le metodologie di analisi e valutazione del rischio, nonché le strategie di prevenzione e mitigazione, con un focus specifico sul contesto italiano. Modalità EsameEsame orale, comprensivo di domande teoriche e discussione di casi studio Testi adottatiDissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015 Modalità di frequenzaLa frequenza delle attività didattiche è facoltativa ma fortemente consigliata. BibliografiaDissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Rapporto 2015. ISPRA, pp.162. http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/dissesto-idrogeologico-in-italia-pericolosita-e-indicatori-di-rischio-rapporto-2015 |
| INSEGNAMENTO | SEMESTRE | CFU | SSD | LINGUA | |
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17521 - DIRITTO AMBIENTALE GIULIA DIMITRIO | Primo Semestre | 6 | IUS/10 |
Obiettivi formativiIl corso si propone di far acquisire agli studenti le capacità ricostruttive e critiche necessarie per orientarsi in una materia estremamente attuale ma complessa e in continua evoluzione che è necessario analizzare in una prospettiva di governance multilevel. In particolare, il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni di base del diritto ambientale e, più in generale, della disciplina del governo del territorio, al fine di acquisire gli strumenti giuridici necessari per permettere alle diverse figure professionali coinvolte nella pianificazione del paesaggio di partecipare attivamente al processo di pianificazione del territorio. | |
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17522 - ECONOMIA E ESTIMO FORESTALE E DELL'AMBIENTE EMANUELE BLASI | Primo Semestre | 6 | AGR/01 |
Obiettivi formativiSintesi obiettivi formativi Scheda Docente Programma del corsoGli argomenti trattati nel corso sono raccolti secondo tre principali gruppi tematici. Modalità EsameEsame finale orale. Testi adottatiTurner R.K, Pearce D.W., e Bateman I. Economia Ambientale. Il Mulino, 2003. Modalità di svolgimentoLezioni frontali Modalità di frequenzaFrequenza fortemente raccomandata BibliografiaDurante il corso diversi materiali, opportunamente selezionati dal docente, saranno presentati e sintetizzati nelle dispense utilizzate durante le lezioni. | |
| 17524 - ESAMI A SCELTA | Primo Semestre | 12 | |||
| 17526 - TIROCINI | Primo Semestre | 3 | |||
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118598 - FONDAMENTI DI RESTAURO DEL PAESAGGIO MARIA LETIZIA ACCORSI | Primo Semestre | 6 | ICAR/19 |
Obiettivi formativiObiettivi generali Scheda Docente Programma del corsoGli argomenti delle lezioni, raggruppate in quattro cicli, saranno i seguenti: Modalità EsameL’esame finale comprenderà un colloquio circa i temi trattati durante le lezioni frontali e la discussione degli elaborati dell’esercitazione. Testi adottatiE Turri, La conoscenza del territorio. Metodologia per un’analisi storico-geografica, Venezia 20092. Modalità di svolgimentoL’attività didattica si svolgerà attraverso lezioni di tipo teorico, sopralluoghi e un’esercitazione pratica. Modalità di frequenzaFrequenza raccomandata, ma facoltativa. È necessario iscriversi al corso compilando il modulo fornito dalla docenza. BibliografiaE. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Bari-Roma, Biblioteca Storica Laterza, 2020. | |
| 119889 - LABORATORIO FINALE DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO | - | 13 | - | - |
Obiettivi formativi1) Conoscenza e capacità di comprensione |
| PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO CRISTINA IMBROGLINI | 6 | ICAR/15 | |||
| PAESAGGI AGRARI E PROGETTO ELENA BRUNORI | 3 | AGR/03 | |||
| 17525 - PROVA FINALE | Secondo Semestre | 6 | |||
| 119889 - LABORATORIO FINALE DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO | - | 13 | - | - |
Obiettivi formativi1) Conoscenza e capacità di comprensione |
| PROGETTAZIONE URBANA, PIAZZE E SPAZI RESIDENZIALI MATTEO CLEMENTE | 4 | ICAR/14 |
| GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTA | ANNO/SEMESTRE | CFU | SSD | LINGUA |
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