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Percorso formativo

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
118486 - BOTANICA AMBIENTALE

LAURA VARONE

Primo Semestre 6BIO/03ita

Obiettivi formativi

Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire le conoscenze di base per comprendere come è organizzata e come funziona una pianta, dal livello cellulare a quello di individuo, in relazione all’ambiente attraverso, un approccio che integri elementi di biologia vegetale ed elementi di ecologia vegetale, di fornire gli elementi di base per lo studio della diversità vegetale e della distribuzione geografica delle piante, di far comprendere l’importanza del rapporto tra struttura e funzione nella capacità di adattamento delle piante ai fattori ambientali.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Saper usare la terminologia specifica.
- Conoscere i processi vitali delle piante.
- Saper riconoscere le caratteristiche strutturali delle piante superiori.
- Saper distinguere tra le diverse tipologie di piante in relazione all’ambiente di sviluppo.
- Comprendere il concetto di specie vegetale.
- Comprendere come i diversi fattori ambientali influenzano la diversità delle piante e la loro distribuzione geografica.
- Comprendere come i diversi stress ambientali influenzano la capacità di adattamento delle piante.

Autonomia di giudizio
- Acquisire capacità di analisi per l’approfondimento e l’applicabilità delle conoscenze apprese.
Abilità comunicative
- Saper comunicare quanto appreso durante l’esame orale.
Capacità di apprendimento
- Apprendere la terminologia specifica.
- Connettere in modo logico le conoscenze acquisite.
- Identificare i temi più rilevanti degli argomenti trattati.

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1 (8 ore) Organizzazione morfo-funzionale delle piante dal livello di cellula a quello di individuo: caratteristiche peculiari della cellula vegetale (parete, plastidi e vacuolo), elementi, crescita e differenziamento delle cellule vegetali, cenni di istologia vegetale, organizzazione, funzione e adattamenti degli organi delle piante (radice, fusto e foglia).
Modulo 2 (4 ore) Processi vitali delle piante: cenni sulla fotosintesi, respirazione, nutrizione minerale e trasporto.
Modulo 3 (6 ore) Origine e diversità delle piante: l’evoluzione delle specie vegetali, concetto di specie, elementi di sistematica e tassonomia, i principali gruppi di piante, il concetto di biodiversità, biodiversità vegetale, valutazione e conservazione della biodiversità, minacce alla biodiversità delle piante.
Modulo 4 (6 ore) La riproduzione delle piante: caratteristiche peculiari della riproduzione vegetativa e sessuale con particolare attenzione alla riproduzione delle angiosperme; il fiore ed i suoi elementi; cenni su impollinazione, fecondazione, germinazione del seme, fruttificazione e dispersione dei semi.
Modulo 5 (4 ore) Architettura delle piante: la forma delle piante e il tipo di ramificazione, piante a portamento arboreo e arbustivo, dimensione e caratteristiche della chioma nelle specie arboree.
Modulo 6 (8 ore) Tipi funzionali delle piante: concetto di tipo funzionale e di tratti funzionali delle piante, specie sempreverdi, caducifoglie, semi-decidue all’aridità, piante erbacee e legnose, specie annuali, biennali, perenni.
Modulo 7 (6 ore) Fattori che influenzano la distribuzione delle piante terrestri: areali e corotipi, biomi, forme biologiche, specie esotiche.
Modulo 8 (6 ore) Adattamento delle piante all’ambiente: risposta delle piante ai principali fattori di stress ambientale (aridità, salinità, temperature estreme, flooding, inquinamento).

Modalità Esame

Colloquio sugli argomenti trattati a lezione al fine di valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi. In particolare, le domande vengono fatte con lo scopo di valutare non solo le conoscenze, ma anche la capacità dello studente di elaborare in maniera autonoma le nozioni apprese.

Testi adottati

- Sadava D., Hillis D.M., Heller H.C., Hacker S.D. - La Biologia delle Piante (Vol. 4)- Zanichelli

- Pasqua G., Abbate G. & Forni C. -Botanica generale e Diversità vegetale (Capitoli 25 e 26) – Piccin

Modalità di svolgimento

Il corso è erogato in maniera tradizionale tramite lezioni frontali in aula che consentono lo sviluppo degli obiettivi formativi. Attraverso le lezioni in aula, effettuate mediante slides proiettate, lo studente apprende le conoscenze fondamentali della disciplina e gli elementi che gli consentano di cos’è e come funziona una specie vegetale. Le lezioni in aula sono svolte con una particolare attenzione al dialogo interattivo tra il docente e gli studenti.

Modalità di frequenza

Pur essendo facoltativa, la frequenza è incoraggiata in quanto in aula gli studenti vengono attivamente coinvolti nella discussione critica degli argomenti trattati e, inoltre, al fine di sottolineare le connessioni tra le varie parti del programma, nel corso di ogni lezione ci sono continui rimandi agli argomenti affrontati nelle lezioni precedenti.

Bibliografia

I Pdf delle lezioni vengono messi a disposizione degli studenti. Per alcuni degli argomenti trattati a lezione il docente potrà fornire, inoltre, materiale didattico (dispense), scientifico e divulgativo. Il materiale viene di volta in volta messo a disposizione in una cartella Google Drive che il docente condivide con gli studenti iscritti al corso, sia frequentanti che non frequentati.

119878 - ELEMENTI DI STATISTICA E MATEMATICA PER L'ANALISI TERRITORIALE

LUCA SECONDI

Primo Semestre 6SECS-S/03ita

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere

Scheda Docente

Programma del corso

Nozioni introduttive: richiami di calcolo numerico. Unità di misura e fattori di conversione. Operazioni. Notazione scientifica. Approssimazioni. Uguaglianze e disuguaglianze. Percentuali. Elementi di geometria analitica: coordinate cartesiane. Rette e segmenti. Coniche. Equazioni e disequazioni.Nozioni di teoria degli insiemi.
Statistica descrittiva di base e analisi dei dati: distribuzione di un carattere statistico e sua rappresentazione grafica. Misure di posizione, variabilità e forma di una distribuzione. Analisi dell’associazione tra due caratteri, il metodo dei minimi quadrati ed introduzione ai modelli di regressione lineare.
Nozione di funzione e proprietà. Funzioni algebriche: funzioni lineari, quadratiche, polinomiali, funzioni potenza e funzioni razionali. Funzioni trascendenti: funzioni esponenziali e logaritmiche. Introduzione alle funzioni trigonometriche. La composizione funzionale. L’inversione funzionale. La definizione a tratti. Introduzione alla modellistica per sistemi a tempo discreto.
Algebra lineare: vettori, spazi vettoriali, rappresentazione geometrica dei vettori, dipendenza e indipendenza lineare. Matrici e determinanti. Rango di una matrice. Operazioni sulle matrici. Sistemi di equazioni lineari. Teorema di Rouché-Capelli. Regola di Cramer. Autovalori e autovettori.
Calcolo combinatorio ed elementi di teoria della probabilità. Nozione di evento. Distribuzioni di probabilità. Assiomi della probabilità. Eventi indipendenti e incompatibili. Probabilità condizionata. Teorema di Bayes. Variabili casuali e distribuzioni di probabilità. Introduzione all’inferenza statistica ed alla teoria dei test di ipotesi.

Definizione di limite, proprietà e calcolo dei limiti. Limiti di funzioni, continuità e asintoti. Studio qualitativo delle funzioni.
Definizione e calcolo delle derivate: funzioni algebriche e funzioni trascendenti. Crescenza e decrescenza. Minimi e massimi. Concavità e convessità. Sviluppo di Taylor. Cenni alle derivate parziali.
Calcolo integrale: definizione di integrale, proprietà dell’integrale. Integrale indefinito. Integrazione per parti, integrazione per sostituzione. Integrali definiti.

Modalità Esame

L'esame consiste in una PROVA SCRITTA che comprende quesiti pratici e teorici e si intende superato conseguendo un voto almeno pari a 18/30.
La prova scritta è strutturata con lo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati nel corso e la capacità di applicare correttamente le nozioni teoriche nella risoluzione di esercizi.
Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza teorica degli argomenti e della capacità di applicare correttamente i concetti e le nozioni teoriche nella risoluzione degli esercizi.
La PROVA ORALE è facoltativa. Ogni studente che abbia superato la prova scritta (conseguendo un voto almeno pari a 18/30) può comunque sostenere la prova orale.

Testi adottati

TESTO DI RIFERIMENTO:

Cea D., Secondi L. Elementi di Statistica e Matematica. Per le scienze applicate. Libreria universitaria Edizioni, 2022

Di Pietro M, Milliani S, Secondi L., Esercizi e Applicazioni di Statistica e matematica. Libreria universitaria Edizioni, 2024

-Materiale didattico e esercitazioni messe a disposizione disponibili nel Portale dello studente.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali (48 ore)
Esercitazioni (8 ore)

Modalità di frequenza

Il corso è strutturato in lezioni di didattica frontale ed esercitazioni, per le quali è fortemente raccomandata la frequenza da parte degli studenti. Le lezioni e le esercitazioni in aula consentiranno agli studenti di acquisire gli strumenti metodologici tipici del corso attraverso il riferimento ad applicazioni numeriche e applicate.

Bibliografia

• Abate M. (2017) Matematica e Statistica. Le basi per le scienze della vita. Mc-Graw Hill Education
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2013) Algebra lineare e geometria analitica. Eserciziario. Pearson
• Anichini G., Conti G., Paoletti R. (2019) Algebra lineare e geometria analitica. Pearson
• Annaratone S. (2017) Matematica sul campo. Metodi ed esempi per le scienze della vita. Pearson
• Bigatti A.M., Robbiano L. (2014) Matematica di base. Casa Editrice Ambrosiana
• Biggeri, L., Bini, M., Coli, A., Grassini, L., Maltagliati, M. (2012). Statistica per le decisioni aziendali. Pearson
• Bodine E.N., Lenhart S, Gross L.J., (2017) Matematica per le scienze della vita. UTET università
• Bonino D, Crucinio F.R, Fontana R, Pellerey F (2017) Elementi di statistica per l’ingegneria e l’architettura. Società editrice Esculapio
• Borra S, Di Ciaccio A. (2008) Statistica. Metodologie per le scienze economiche e sociali. Mc-Graw Hill
• Bramanti M., Pagani C.D., Salsa S. (2008). Analisi Matematica I. Zanichelli
• Cicchitelli G., D’Urso P., Minozzo M. (2018) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Cicchitelli, G. (2012) Statistica: principi e metodi. Pearson
• Guerraggio A. (2018) Matematica per le scienze. Pearson
• Hass J., Weir M.D., Thomas G.B. (2014) Analisi matematica 1. Pearson
• Leoni R. (1998) Introduzione alla statistica descrittiva. Libreria Alfani Editrice
• Leti G. (1983) Statistica descrittiva. Il Mulino
• Marucci A. (2016) Lezioni di matematica generale. Edizioni Sette Città
• Monti A.C. (2008) Introduzione alla statistica. Edizioni Scientifiche Italiane
• Piccolo D. (1998) Statistica. Il Mulino
• Stock J.H., Watson M.K. (2012) Introduzione all’econometria. Pearson
• Villani V., Gentili G. (2012). Matematica. Comprendere e interpretare fenomeni delle scienze della vita. McGrawHill (Quinta edizione).
• Whitlock M., Schulter D. (2022) Analisi statistica dei dati biologici. Zanichelli

119879 - DISEGNO E RAPPRESENTAZIONE - 12- -

Obiettivi formativi

Il modulo di Tecniche di Rappresentazione Assistita è finalizzato a fornire le conoscenze di base della rappresentazione digitale per il progetto degli spazi aperti e del paesaggio.

Conoscenza e capacità di comprensione
- saper usare la terminologia specifica
- conoscere il flusso di lavoro all’interno dell’ambiente digitale
- saper riconoscere, descrivere e restituire in segni grafici appropriati le componenti antropiche e le componenti naturali degli spazi urbani, del paesaggio e del territorio
- conoscere la simbologia grafica e le scale della rappresentazione

Conoscenza e capacità di comprensione applicate
- capacità di gestione digitale in ambiente vettoriale e in ambiente raster attraverso l’utilizzo di software specifici quali Autodesk AutoCAD e Adobe Photoshop
- sviluppare un proprio linguaggio grafico
- saper gestire un elaborato grafico, dalla fase di produzione delle singole immagini fino alla fase di impaginazione e stampa

Autonomia di giudizio
- capacità di raccogliere e interpretare i dati per la rappresentazione degli spazi urbani, del paesaggio e del territorio

Abilità comunicative
- saper comunicare graficamente le caratteristiche degli spazi urbani, del paesaggio e del territorio
- saper argomentare le scelte grafiche in relazione ai contenuti di ciò che si sta rappresentando

Capacità di apprendere
- capacità di integrare le competenze acquisite

DISEGNO

ANNA LAURA CARLEVARIS

Primo Semestre6ICAR/17ita

Obiettivi formativi

Il modulo di Tecniche di Rappresentazione Assistita è finalizzato a fornire le conoscenze di base della rappresentazione digitale per il progetto degli spazi aperti e del paesaggio.

Conoscenza e capacità di comprensione
- saper usare la terminologia specifica
- conoscere il flusso di lavoro all’interno dell’ambiente digitale
- saper riconoscere, descrivere e restituire in segni grafici appropriati le componenti antropiche e le componenti naturali degli spazi urbani, del paesaggio e del territorio
- conoscere la simbologia grafica e le scale della rappresentazione

Conoscenza e capacità di comprensione applicate
- capacità di gestione digitale in ambiente vettoriale e in ambiente raster attraverso l’utilizzo di software specifici quali Autodesk AutoCAD e Adobe Photoshop
- sviluppare un proprio linguaggio grafico
- saper gestire un elaborato grafico, dalla fase di produzione delle singole immagini fino alla fase di impaginazione e stampa

Autonomia di giudizio
- capacità di raccogliere e interpretare i dati per la rappresentazione degli spazi urbani, del paesaggio e del territorio

Abilità comunicative
- saper comunicare graficamente le caratteristiche degli spazi urbani, del paesaggio e del territorio
- saper argomentare le scelte grafiche in relazione ai contenuti di ciò che si sta rappresentando

Capacità di apprendere
- capacità di integrare le competenze acquisite

TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE ASSISTITA

SARA COLACECI

Primo Semestre6ICAR/17ita

Obiettivi formativi

Il modulo di Tecniche di Rappresentazione Assistita è finalizzato a fornire le conoscenze di base della rappresentazione digitale per il progetto degli spazi aperti e del paesaggio.

Conoscenza e capacità di comprensione
- saper usare la terminologia specifica
- conoscere il flusso di lavoro all’interno dell’ambiente digitale
- saper riconoscere, descrivere e restituire in segni grafici appropriati le componenti antropiche e le componenti naturali degli spazi urbani, del paesaggio e del territorio
- conoscere la simbologia grafica e le scale della rappresentazione

Conoscenza e capacità di comprensione applicate
- capacità di gestione digitale in ambiente vettoriale e in ambiente raster attraverso l’utilizzo di software specifici quali Autodesk AutoCAD e Adobe Photoshop
- sviluppare un proprio linguaggio grafico
- saper gestire un elaborato grafico, dalla fase di produzione delle singole immagini fino alla fase di impaginazione e stampa

Autonomia di giudizio
- capacità di raccogliere e interpretare i dati per la rappresentazione degli spazi urbani, del paesaggio e del territorio

Abilità comunicative
- saper comunicare graficamente le caratteristiche degli spazi urbani, del paesaggio e del territorio
- saper argomentare le scelte grafiche in relazione ai contenuti di ciò che si sta rappresentando

Capacità di apprendere
- capacità di integrare le competenze acquisite

Scheda Docente

Programma del corso

TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE ASSISTITA

Le lezioni teoriche verteranno sulla rappresentazione digitale del progetto di paesaggio, sulla presentazione di alcuni casi nazionali e internazionali di progetti di paesaggio al fine di analizzare e comprendere il linguaggio grafico di comunicazione, sulla presentazione di alcuni software per la rappresentazione del paesaggio.
Le lezioni pratiche verteranno sul disegno vettoriale in ambiente CAD e in ambiente raster.
Lezioni di Autodesk AutoCAD: l’interfaccia e gli strumenti di disegno. Gli strumenti di modifica, i layer e l’uso delle immagini. Il sistema di quotatura, i testi, i retini. Spazio modello e spazio carta. La stampa tramite .ctb.
Lezioni Adobe Photoshop: L’interfaccia e gli strumenti di base. Creazione di un documento, dimensioni e risoluzione, i livelli, come impaginare, importazione immagini. Le selezioni, i colori, i pennelli. Le maschere di livello, le regolazioni, i testi.

Modalità Esame

TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE ASSISTITA

La consegna degli elaborati in formato cartaceo avverrà in concomitanza con la data di esame.
La consegna degli elaborati in formato digitale avverrà entro due giorni prima la data di esame su piattaforma Moodle.
L’esame è individuale e si svolgerà tramite un colloquio riguardante l’esposizione del lavoro svolto.
Il giorno di esame è necessario portare le tavole stampate. L'esame verterà sull'esposizione delle tavole, in particolare:
- sulla descrizione del tema d’anno
- sulle scelte grafiche e di contenuto riguardanti l'impaginato delle tavole
- sulle metodologie di lavoro impiegate in ambiente CAD e in ambiente raster
La valutazione sarà congiunta tra il corso di Disegno e quello di Tecniche di rappresentazione assistita.
Per la parte di Tecniche di rappresentazione assistita i criteri di valutazione riguarderanno:
- l'impegno e il miglioramento durante il corso
- l'impostazione del file CAD, in particolare l'uso dei layer, la gestione ordinata dei disegni nello spazio modello, l'impostazione dei layout di stampa, l’uso del .ctb
- l’impostazione dei file .psd, in particolare l’uso dei livelli, dei livelli di regolazione, delle maschere di livello, dei testi
- l’impaginato complessivo delle tavole
- la capacità di esporre in maniera adeguata le caratteristiche del tema di studio e delle scelte grafiche e di contenuto effettuate.

Testi adottati

TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE ASSISTITA

Bianconi Fabio, 2008. Nuovi paesaggi. Rappresentare seconde nature. Perugia: Morlacchi Editore, 2008.

Calzolari Vittoria, 2003. Roma: permanenza e fragilità del sistema storico ambientale. Ordine degli architetti di Roma e Provincia. Documenti di architettura. (https://o2.architettiroma.it/monitor/d/didatticaurbana/calzolari_permanenza_e_fragilita.html).

Calzolari Vittoria (a cura di), 1999. Storia e natura come sistema. Un progetto per il territorio libero dell’area romana. Roma: Argos, 1999.

Capitanio Carolina, 2002. Il paesaggio e la sua rappresentazione. Criteri di analisi per il progetto. Firenze: Alinea, 2002.

Capuano Alessandra, Toppetti Fabrizio, 2017. Roma e l'Appia. Rovine Utopia Progetto. Roma: Quodlibet Studio, 2017.

Cianci Maria Grazia, 2008. Metafore. Rappresentazioni e interpretazioni di paesaggi. Firenze: Alinea Editrice, 2008.

Cianci Maria Grazia, 2008. La Rappresentazione del Paesaggio. Metodi, strumenti e procedure per l'analisi e la rappresentazione del paesaggio. Firenze: Alinea Editrice, 2008.

Casabella. Il disegno del paesaggio italiano, 575-576, 1991, pp. 2-4.

Colaceci Sara, 2022. La rappresentazione del paesaggio per la documentazione, la conoscenza e la valorizzazione. Milano: FrancoAngeli, 2022.

Corboz André, 1985. Il territorio come palinsesto. Casabella, 516, 1985, pp. 22-27.

Pittaluga Alessandro, 1995. Il paesaggio nel territorio. Milano: Hoepli, 1995.

Pierluisi Gabriele, 2012. Immagini di città. Nuove prospettive per il paesaggio urbano contemporaneo. DisegnareCON, 9, pp. 217-226.

Modalità di frequenza

TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE ASSISTITA

Il modulo si articola in lezioni teoriche e applicative in aula condotte e seguite dalla docente, pertanto è richiesta la partecipazione attiva degli studenti, muniti degli strumenti informatici necessari (notebook, mouse, software installati) e del taccuino per prendere appunti scritto-grafici.
Il tema d’anno verte sull’analisi e sulla rappresentazione digitale di un progetto di paesaggio tramite elaborati in formato A2 (minimo 3 tavole da presentare all’esame stampate su carta), realizzati attraverso l’integrazione di software vettoriale e raster, comprendenti:

- planimetria del contesto, scala 1:1000 o 1:2000
- schemi dei sistemi del progetto (percorsi, vegetazione, elementi antropici, …)
- pianta, scala 1:500
- sezioni, scala 1:500 e/o stralci 1:200
- abaco degli elementi vegetali
-fotografie e/o elaborazioni fotografiche

Ogni studente dovrà progettare le tavole attraverso tali rappresentazioni seguendo una narrazione grafica che comprenda:

- Inquadramento
- Osservazione e percorso visivo
- Il progetto
- Le componenti del progetto

Il lavoro sul tema d’anno sarà svolto in aula durante il corso con il supporto della docente e a casa individualmente da ciascun allievo.
Sono previste due consegne intermedie in formato cartaceo e digitale in maniera tale da sostenere una didattica costante e continuativa ai fini dell’adempimento degli esami di profitto. Al termine delle lezioni seguiranno le revisioni degli elaborati in fase di redazione; questa fase di scambio con la docente risulta di fondamentale importanza per la verifica delle proprie conoscenze e per poter sostenere l’esame con profitto.

Bibliografia

TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE ASSISTITA

Bianconi Fabio, 2008. Nuovi paesaggi. Rappresentare seconde nature. Perugia: Morlacchi Editore, 2008.

Calzolari Vittoria, 2003. Roma: permanenza e fragilità del sistema storico ambientale. Ordine degli architetti di Roma e Provincia. Documenti di architettura. (https://o2.architettiroma.it/monitor/d/didatticaurbana/calzolari_permanenza_e_fragilita.html).

Calzolari Vittoria (a cura di), 1999. Storia e natura come sistema. Un progetto per il territorio libero dell’area romana. Roma: Argos, 1999.

Capitanio Carolina, 2002. Il paesaggio e la sua rappresentazione. Criteri di analisi per il progetto. Firenze: Alinea, 2002.

Capuano Alessandra, Toppetti Fabrizio, 2017. Roma e l'Appia. Rovine Utopia Progetto. Roma: Quodlibet Studio, 2017.

Cianci Maria Grazia, 2008. Metafore. Rappresentazioni e interpretazioni di paesaggi. Firenze: Alinea Editrice, 2008.

Cianci Maria Grazia, 2008. La Rappresentazione del Paesaggio. Metodi, strumenti e procedure per l'analisi e la rappresentazione del paesaggio. Firenze: Alinea Editrice, 2008.

Casabella. Il disegno del paesaggio italiano, 575-576, 1991, pp. 2-4.

Colaceci Sara, 2022. La rappresentazione del paesaggio per la documentazione, la conoscenza e la valorizzazione. Milano: FrancoAngeli, 2022.

Corboz André, 1985. Il territorio come palinsesto. Casabella, 516, 1985, pp. 22-27.

Pittaluga Alessandro, 1995. Il paesaggio nel territorio. Milano: Hoepli, 1995.

Pierluisi Gabriele, 2012. Immagini di città. Nuove prospettive per il paesaggio urbano contemporaneo. DisegnareCON, 9, pp. 217-226.

119880 - PROCESSI CHIMICI E MATRICI AMBIENTALI

MARIA CRISTINA MOSCATELLI

Primo Semestre 6AGR/13ita

Obiettivi formativi

Il corso intende presentare allo studente le principali emergenze ambientali, legate alle attività antropiche, che hanno un impatto sulle tre matrici ambientali (acqua, aria e suolo). In particolare, verrà posta l'attenzione sui processi chimici che ne sono alla base, partendo dalla composizione elementare dei comparti aria, acqua e suolo ed arrivando alle principali trasformazioni chimiche che in essi avvengono. Verrà posta particolare attenzione al comparto suolo come sistema complesso e vulnerabile alla base del paesaggio.
In particolare lo studente
1) incrementerà la conoscenza del sistema terra nelle sue diverse ecosfere
2) sarà in grado di relazionare gli impatti delle attività antropiche alle varie matrici ambientali ed individuare situazioni di allarme
3) potrà formulare giudizi sulla base delle conoscenze acquisite
4) migliorerà le sue capacità comunicative grazie all'acquisizione di terminologia propria della disciplina
5) acquisirà gli strumenti per comprendere i fenomeni e le dinamiche che caratterizzano le matrici ambientali

Scheda Docente

Programma del corso

1. Introduzione al corso
Le sfere della terra. Cenni sull’ecosistema: pool e flussi. Concetti di resistenza e resilienza. Impatto antropico sugli ecosistemi e impronta ecologica. Generalità sui principali cicli biogeochimici (C e N). Il modello DPSIR per lo studio delle dinamiche ambientali.
2. Emergenze ambientali e impatto antropico sull’ambiente naturale: Inquinamento dell’aria, acqua e del suolo. Inquinanti inorganici ed organici. I metalli pesanti. Inquinanti organici.
Inquinamento chimico: inquinanti e contaminanti. Concetto di sink
2.1 Inquinamento dell’aria. Ozonosfera, caratteristiche. Assottigliamento ozonosfera: cause. Inquinamento a livello del suolo: inquinanti primari e secondari. COV (antropogenici e biogenici), O3, NOx, CO, PM (10 e 2,5, origine e caratteristiche). Piogge acide.
2.2 Inquinamento dell’acqua. BOD e COD, fattori che determinano il destino e la tossicità degli inquinanti (pH e Pot. Redox). Nitrati e fosfati. Contaminazione da composti organici (interazioni con fase solida e degradazione microbica). Solventi clorurati, pesticidi, farmaci e idrocarburi. Inquinamento inorganico: nitrati, fosfati metalli pesanti. Fitodepurazione (processi fisici, chimici e biologici). Metalli pesanti, speciazione, caratteristiche generali. Hg, Pb, Cr, Cd, As. Bioaccumulo: fattore di bioconcentrazione (rapporto tra conc. nell’organismo e conc. ambientale) e biomagnificazione. Cenni su inquinanti organici: IPA, Pesticidi organo clorurati.
3. Emergenze ambientali e impatto antropico sull’ambiente naturale: L’effetto serra e il riscaldamento globale. L’effetto serra. I principali gas serra. Caratteristiche. Accordi internazionali sul clima. I ciclo del carbonio (C). Strategie di mitigazione e adattamento. Uso dei biocombustibili
4. Il suolo come elemento su cui si fonda il paesaggio: Funzioni del suolo. il sistema polifasico, le proprietà fisiche (tessitura, struttura), le proprietà chimiche (attività di superficie, pH, adsorbimento e scambio), le proprietà biologiche. Vulnerabilità del sistema suolo. Principali fattori responsabili della degradazione del suolo.

Modalità Esame

Test scritto

Testi adottati

Denniston K. J. , Topping J. J., Caret R. L. - 2012 - Chimica Generale. Chimica Organica. Propedeutica Biochimica. McGraw-Hill
oppure
Bettelheim F.A., Brown W.H., Campbell M.K., Farrel S.O., Torres O.J.- 2014. Chimica e propedeutica Biochimica. EdiSES II.
(per chi non dispone di un testo di riferimento di Chimica)

Baird C., Cann M., Chimica ambientale - Zanichelli 2013.
Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 13, 14, 15, 16.
Disponibile in biblioteca
Per il livello di approfondimento di ciascun capitolo si rimanda agli argomenti trattati in classe (pdf delle lezioni)

AA. VV. Fondamenti di Chimica del Suolo, coordinatori Paolo Sequi, Claudio Ciavatta, Teodoro Miano. Patron Editore 2017.
Disponibile in biblioteca
Capitoli: 1, 2 (2.1, 2.2, 2.4), 3 cenni, 4 (4.2 e 4.6 cenni), 5, 6 (6.1, 6.2. 6.3.1), 7 (7.1), 8 (cenni), 9.

I pdf delle lezioni costituiscono una traccia da seguire per lo studio non l'unico materiale didattico di studio

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali
Sebbene non ci sia obbligo di frequenza la partecipazione alle lezioni è altamente raccomandata

Modalità di frequenza

Lezioni frontali

Bibliografia

Denniston K. J. , Topping J. J., Caret R. L. - 2012 - Chimica Generale. Chimica Organica. Propedeutica Biochimica. McGraw-Hill
oppure
Bettelheim F.A., Brown W.H., Campbell M.K., Farrel S.O., Torres O.J.- 2014. Chimica e propedeutica Biochimica. EdiSES II.
(per chi non dispone di un testo di riferimento di Chimica)

Baird C., Cann M., Chimica ambientale - Zanichelli 2013.
Capitoli: 1, 2, 3, 4, 5, 11, 12, 13, 14, 15, 16.
Disponibile in biblioteca
Per il livello di approfondimento di ciascun capitolo si rimanda agli argomenti trattati in classe (pdf delle lezioni)

AA. VV. Fondamenti di Chimica del Suolo, coordinatori Paolo Sequi, Claudio Ciavatta, Teodoro Miano. Patron Editore 2017.
Disponibile in biblioteca
Capitoli: 1, 2 (2.1, 2.2, 2.4), 3 cenni, 4 (4.2 e 4.6 cenni), 5, 6 (6.1, 6.2. 6.3.1), 7 (7.1), 8 (cenni), 9.

I pdf delle lezioni costituiscono una traccia da seguire per lo studio non l'unico materiale didattico di studio

17523 - INGLESE

LORENZO POSATI

Secondo Semestre 5L-LIN/12ITA

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso è strutturato in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell'Agenda 2030 e affronta tematiche attuali legate alla sostenibilità. Ogni lezione esplora un aspetto specifico di questa tematica, stimolando il dibattito su questioni ambientali, tecnologiche, economiche e sociali.
L’approccio didattico si basa sull'uso di materiali autentici, tra cui articoli, video, report e case studies, per sviluppare competenze linguistiche in inglese a livello B2 (upper-intermediate). Attraverso attività pratiche, discussioni e presentazioni, gli studenti potranno consolidare aspetti grammaticali e lessicali in modo interattivo e contestualizzato. Particolare attenzione sarà dedicata alla capacità di esporre i pro e i contro di un argomento e di difendere una tesi in modo strutturato e convincente.

Modalità Esame

L’esame è volto ad accertare le capacità di produzione e interazione orale. È prevista un'idoneità in linea con gli obiettivi del livello B2 (upper-intermediate) del QCER.

Le modalità d'esame sono le seguenti:
1) Gli studenti avranno la possibilità di sostenere un esonero durante l’ultima lezione, che consisterà in una presentazione orale (circa 10 minuti) di un progetto legato alla sostenibilità, analizzandone benefici e criticità. Il progetto potrà essere esistente (es. Bosco Verticale, High Line, etc...), oppure ideato in autonomia.
Al termine della presentazione verranno poste domande di approfondimento per valutare le capacità di interazione in lingua inglese.
Gli studenti che non risulteranno idonei potranno ripresentare lo stesso progetto in sede d’esame, applicando i feedback ricevuti durante l'esonero.

2) Coloro che non avranno partecipato all’esonero dovranno scegliere uno dei tre progetti che saranno resi disponibili su Moodle entro una settimana prima dell'esame, approfondirne i dettagli e preparare una presentazione orale (circa 10 minuti) che comprenda benefici e criticità. Alla presentazione seguiranno domande di approfondimento sul medesimo progetto per testare le capacità di interazione orale. Non è richiesto materiale di supporto visivo (PowerPoint, Slides, etc...)

ATTENZIONE: Se uno studente non avrà selezionato un progetto in anticipo e non avrà preparato la relativa presentazione, gliene verrà assegnato uno di quelli caricati su Moodle direttamente il giorno dell’esame. Sarà concessa una parte iniziale di approfondimento e preparazione, cui seguirà la presentazione (circa 10 minuti) e discussione successiva.
In sede d'esame, gli studenti che avranno sostenuto l’esonero potranno essere interrogati su informazioni generali relative al progetto presentato durante l’ultima lezione.

*Saranno valutate soltanto le competenze in lingua inglese e non quelle disciplinari.*

Testi adottati

Si raccomanda una grammatica di riferimento per un approfondimento autonomo (opzionale).
Si consiglia:
Murphy, R. (2019 o altre ristampe), English Grammar in Use (Intermediate Level), Cambridge, Cambridge University Press.

Tutti gli altri materiali utilizzati durante le lezioni saranno resi disponibili su Moodle.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

118587 - LABORATORIO DI ANALISI E PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO - 10- -

Obiettivi formativi

Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire le conoscenze di base per comprendere l’importanza e il ruolo funzionale della componente vegetale nella pianificazione e progettazione del paesaggio.

Capacità di applicare conoscenza
- Saper usare la terminologia specifica.
- Saper classificare la vegetazione su base fisiognomica.
- Saper utilizzare le carte della vegetazione per il progetto di paesaggio

Capacità di comprendere
- Comprendere il concetto di ecosistema e di paesaggio
- Comprendere la differenza tra il concetto di flora e associazione vegetale
- Comprendere i criteri per la scelta delle specie da utilizzare nel progetto del paesaggio

Capacità di valutazione

- Acquisire capacità di analisi per l’approfondimento e l’applicabilità delle conoscenze apprese.
- Autonomia di giudizio rispetto alle problematiche connesse all’uso delle piante nella progettazione del paesaggio


Capacità di comunicare
- Saper argomentare le scelte fatte relativamente al progetto realizzato soprattutto per quanto riguarda gli aspetti botanici della progettazione.

Capacità di apprendimento
- Apprendere la terminologia specifica.
- Connettere in modo logico le conoscenze acquisite.
- Identificare i temi più rilevanti degli argomenti trattati.

ELEMENTI DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO

ANNA LEI

Primo Semestre6ICAR/15ita

Obiettivi formativi

Il laboratorio di Analisi e progettazione del paesaggio intende fornire agli studenti gli strumenti per descrivere , interpretare e progettare i paesaggi con riferimento a orientamenti culturali e interdisciplinari del dibattito contemporaneo.
L'ipotesi guida, che verrà sviluppata con continuità, è quella di connettere saldamente il momento dell'analisi a quello dell'interpretazione e della proposta, evidenziando come le analisi sono sempre inevitabilmente connesse e vincolate ad una determinata finalità progettuale (esplicita o implicita) .
All'interno del corso il progetto è quindi inteso non come "fine" ma come percorso di esplorazione e verifica necessario all'acquisizione critica delle conoscenze .

Scheda Docente

Programma del corso

Il Laboratorio di Analisi e progettazione del paesaggio, costituito dai due moduli fortemente integrati (Elementi di progettazione del paesaggio ed Ecologia vegetale), intende fornire agli studenti gli strumenti per approcciare alla comprensione e alla interpretazione progettuale del paesaggio tenendo conto degli orientamenti culturali e (inter)disciplinari che caratterizzano il dibattito contemporaneo.
L’ipotesi guida, che verrà sviluppata con continuità, è quella di connettere saldamente il momento dell’analisi a quello della proposta progettuale, evidenziando come le analisi sono sempre inevitabilmente connesse e vincolate ad una determinata finalità progettuale, esplicita o implicita. In altre parole, si intende dimostrare, attraverso la sperimentazione diretta da parte di ogni studente, come analisi e progetto non siano dissociabili. Al contrario, esse si configurano come attività perfettamente sincrone di una stessa andatura ti tipo ricorsiva (e non lineare), propria del progetto di paesaggio.
All'interno del corso il progetto è quindi inteso non come "fine" ma come percorso di esplorazione e verifica necessario all'acquisizione critica delle conoscenze.
L'attività del modulo di Architettura del paesaggio sarà organizzata in tre sezioni tematiche:
1. concetti chiave
In questa sezione saranno brevemente introdotti alcuni temi e questioni significative del dibattito riferito al paesaggio e alla cultura del progetto, nella loro evoluzione storica e rilevanza contemporanea. Sono concetti base, utili alla messa a punto di riferimenti condivisi da parte di tutti gli studenti. Alcuni temi che saranno affrontati sono:
- i paesaggi attraverso l’evoluzione normativa;
- i paesaggi attraverso differenti punti di vista disciplinari;
-i paesaggi attraverso atteggiamenti progettuali ricorrenti;
Questa sezione è organizzata attraverso lezioni frontali e discussioni in aula strutturate a partire da alcune letture indicate dalla docenza.

2. Strumenti
In questa sezione verranno forniti gli strumenti di base necessari all’analisi e all’interpretazione del paesaggio, alla comprensione del loro funzionamento (relazioni) e al riconoscimento di specificità e differenze attraverso un orientamento transdisciplinare capace di confrontarsi con lo spazio fisico e sociale. Questa sezione ha l’obiettivo di permettere ad ogni studente di mettere a punto un toolkit indispensabile alla lettura critica e alla progettazione: morfologie; ecologie; stratificazioni; soggetti.
Questa sezione è organizzata attraverso lezioni frontali, escursioni sul campo (area di studio) ed esercitazioni specifiche

3. Esplorazioni progettuali
In questa terza sezione sarà svolta un’ultima esercitazione a carattere progettuale. La finalità è quella di misurare e verificare, nel contesto specifico dell’area di studio scelta dal corso, i concetti chiave e gli strumenti messi a punto nelle due sezioni precedenti del corso.
Coerentemente con quanto detto in premessa, le tre sezioni non seguono una sequenza gerarchica ma tendono a delineare un processo dinamico a carattere circolare (feed-back) che possa simula il più possibile l’andatura ricorsiva del progetto di paesaggio.

Modalità Esame

Le prove di apprendimento intermedie sono costituite da revisioni periodiche e collettive degli elaborati (esercitazioni relative agli strumenti ed esplorazioni progettuali) in progress.
L'attestato di profitto finale verificherà la capacità, da parte degli studenti di controllare gli argomenti trattati nel corso e di presentare criticamente i risultati delle indagini e delle valutazioni relative all’area di studio, attraverso l’ausilio del taccuino, di elaborati grafici ed eventuali presentazioni video.

Testi adottati

I testi saranno specificati durante lo svolgimento del corso, in riferimento agli argomenti trattati nelle lezioni.
Sul canale moodle del corso saranno caricate le dispense e i pdf di tutte le lezioni.

Modalità di svolgimento

Il corso si articola in Lezioni frontali (aspetti teorici, temi del dibattito contemporaneo e illustrazione critica di esperienze progettuali recenti,) ed esercitazioni e seminari in aula (discussione e revisione degli elaborati, etc.) gli studenti saranno chiamati a redigere un taccuino all’interno del quale dovranno essere chiaramente evidenziati gli appunti, le sintesi critiche e gli approfondimenti bibliografici delle lezioni nonché gli esiti dei sopralluoghi. La finalità del taccuino è infatti quella di favorire la rielaborazione critica dei temi affrontati e delle osservazioni svolte ed è strettamente personale.

Modalità di frequenza

obbligatoria 75%

Bibliografia

I testi saranno specificati durante lo svolgimento del corso, in riferimento agli argomenti trattati nelle lezioni.
Sul canale moodle del corso saranno caricate le dispense e i pdf di tutte le lezioni.

ECOLOGIA VEGETALE

LAURA VARONE

Primo Semestre4BIO/03ita

Obiettivi formativi

Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire le conoscenze di base per comprendere l’importanza e il ruolo funzionale della componente vegetale nella pianificazione e progettazione del paesaggio.

Capacità di applicare conoscenza
- Saper usare la terminologia specifica.
- Saper classificare la vegetazione su base fisiognomica.
- Saper utilizzare le carte della vegetazione per il progetto di paesaggio

Capacità di comprendere
- Comprendere il concetto di ecosistema e di paesaggio
- Comprendere la differenza tra il concetto di flora e associazione vegetale
- Comprendere i criteri per la scelta delle specie da utilizzare nel progetto del paesaggio

Capacità di valutazione

- Acquisire capacità di analisi per l’approfondimento e l’applicabilità delle conoscenze apprese.
- Autonomia di giudizio rispetto alle problematiche connesse all’uso delle piante nella progettazione del paesaggio


Capacità di comunicare
- Saper argomentare le scelte fatte relativamente al progetto realizzato soprattutto per quanto riguarda gli aspetti botanici della progettazione.

Capacità di apprendimento
- Apprendere la terminologia specifica.
- Connettere in modo logico le conoscenze acquisite.
- Identificare i temi più rilevanti degli argomenti trattati.

Scheda Docente

Programma del corso

Modulo 1 (6 ore) Elementi di ecologia: concetto di ecosistema e suo funzionamento, fattori ecologici, clima e fitoclima, clima e distribuzione delle piante.
Modulo 2 (14 ore) Relazioni tra diversità ambientale e vegetazione: concetto e definizione di paesaggio, il paesaggio dal punto di vista ecologico, principi di analisi vegetazionale, successione ecologica e dinamismo della vegetazione, concetto di vegetazione potenziale, interpretazione del paesaggio attraverso le carte della vegetazione.
Modulo 3 (12 ore) Uso della componente vegetale nella progettazione del paesaggio: criteri di scelta delle specie, servizi ecosistemici e infrastrutture verdi.

Modalità Esame

Presentazione da parte dello studente del proprio progetto di paesaggio relativo all'area di studio analizzata. Il colloquio è principalmente finalizzato alla valutazione della consapevolezza critica dello studente nell'utilizzo delle piante per la progettazione del paesaggio.

Testi adottati

- Ercoli et al. 2010 Analisi e progettazione botanica per gli interventi di mitigazione degli impatti delle infrastrutture lineari, Manuali e linee guida ISPRA 65.3/2010

Modalità di svolgimento

Il corso è erogato in maniera tradizionale tramite lezioni frontali in aula che consentono lo sviluppo degli obiettivi formativi. Attraverso le lezioni in aula, effettuate mediante slides proiettate, lo studente apprende le conoscenze fondamentali della disciplina e gli elementi che gli consentano di comprendere i criteri ecologici alla base della progettazione del paesaggio. Le lezioni in aula sono svolte con una particolare attenzione al dialogo interattivo tra il docente e gli studenti. Il corso prevede, inoltre, uscite di campo per sopralluoghi dell’area scelta per realizzare il progetto di paesaggio.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria in quanto in aula gli studenti vengono attivamente coinvolti nella discussione critica degli argomenti trattati e, inoltre, al fine di sottolineare le connessioni tra le varie parti del programma, nel corso di ogni lezioni ci sono continui rimandi agli argomenti affrontati nelle lezioni precedenti.

Bibliografia

I Pdf delle lezioni vengono messi a disposizione degli studenti. Per alcuni degli argomenti trattati a lezione il docente potrà fornire, inoltre, materiale didattico (dispense), scientifico e divulgativo. Il materiale viene messo a disposizione in una cartella Google Drive che il docente condivide con gli studenti iscritti al corso.

119881 - LABORATORIO DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA - 9- -

Obiettivi formativi

Acquisizione delle principali tecniche cartografiche, conosceza Gis, sistemi cartografici, tecniche di base in qgis

URBANISTICA E RIGENERAZIONE URBANA

MATTEO CLEMENTE

Primo Semestre6ICAR/21ita
TECNICHE PER LA PIANIFICAZIONE PAESISTICA

GIANLUIGI SALVUCCI

Primo Semestre3ICAR/20ita

Obiettivi formativi

Acquisizione delle principali tecniche cartografiche, conosceza Gis, sistemi cartografici, tecniche di base in qgis

Scheda Docente

Programma del corso

- sistemi cartografici
- sistemi GIS
- elementi geografici, servizi
- principali fonti dati cartografici
- la realizzazione di una carta geografica e la sua stampa
- Elementi di analisi geografica
- Analisi delle trasformazioni del paesaggio

Modalità Esame

Lo studente parterciperà alla realizzazione di un progetto cartografico, che sarà dibattuto in sede di esame.

L'esame prevede una prova scritta che attesta le conoscenze cartografiche acquisite.

Testi adottati

Salvati Luca Paesaggi rurali - Analisi visuale e quantitativa Editore Kappa 9788865143353

disponibile presso libreria Menchinella srl Via Flamina 291 - Roma

Dispensa del docente.

https://docs.qgis.org/3.28/it/docs/user_manual/

https://docs.qgis.org/3.10/it/docs/training_manual/index.html

Mauro Fabrizio - Ludovico Frate, Esercizi svolti in QGIS, FLACCOVIO EDITORE, BARI

Modalità di svolgimento

Il corso si svolgerà con l'ausilio di computer per apprendere al meglio le tecniche gis, sarà utilizzato principalmente software e dati open source.

Bibliografia

Salvati Luca Paesaggi rurali - Analisi visuale e quantitativa Editore Kappa 9788865143353

disponibile presso libreria Menchinella srl Via Flamina 291 - Roma

Dispensa del docente.

https://docs.qgis.org/3.28/it/docs/user_manual/

https://docs.qgis.org/3.10/it/docs/training_manual/index.html

Mauro Fabrizio - Ludovico Frate, Esercizi svolti in QGIS, FLACCOVIO EDITORE, BARI

119883 - SISTEMI AGRARI - 9- -

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire conoscenze di base sui sistemi erbacei, ornamentali e tappeti erbosi. Il corso consente di acquisire la conoscenza di basi di funzionamento dell’agroecosistema erbaceo e delle relative ricadute sulla qualità dell’ambiente e del paesaggio. Il corso intende introdurre lo studente alla comprensione del concetto di agroecosistema erbaceo come spazio produttivo e l’importanza delle piante erbacee ornamentali e tappeti erbosi come dispensatori di servizi ecosistemici, ricreativi e di qualità del paesaggio.

SISTEMI ERBACEI,ORNAMENTALI E TAPPETI ERBOSI

CLAUDIA DI BENE

Primo Semestre4AGR/02ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire conoscenze di base sui sistemi erbacei, ornamentali e tappeti erbosi. Il corso consente di acquisire la conoscenza di basi di funzionamento dell’agroecosistema erbaceo e delle relative ricadute sulla qualità dell’ambiente e del paesaggio. Il corso intende introdurre lo studente alla comprensione del concetto di agroecosistema erbaceo come spazio produttivo e l’importanza delle piante erbacee ornamentali e tappeti erbosi come dispensatori di servizi ecosistemici, ricreativi e di qualità del paesaggio.

AGROSISTEMI ARBOREI

RITA BIASI

Primo Semestre5AGR/03ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire conoscenze di base sui sistemi arborei e elementi per la comprensione della fisiologia dell’albero e delle particolarità del ciclo vitale e stagionale di crescita. Il corso consente di acquisire la conoscenza di basi di funzionamento dell’agroecosistema arboreo, dei principali interventi sulla pianta e sull’ambiente e delle relative ricadute sulla qualità dell’ambiente e del paesaggio. Il corso intende introdurre lo studente alla comprensione del concetto di agro-ecosistema arboreo come spazio produttivo, dispensatore di servizi eco-sistemici e di qualità del paesaggio.

CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE - Aver acquisito la conoscenza del ciclo agro-fenologico dell’albero, della struttura organizzativa e dei principi di funzionamento dell’agro-ecosistema frutteto. Aver appreso gli impatti delle principali tecniche di gestione del sistema agrario e le strategie di contenimento dell’impatto negativo sulle risorse ambientali, dalla biodiversità, alla fertilità del suolo, alla qualità dell’atmosfera e il paesaggio. Essere in grado di leggere criticamente le forme del paesaggio agrario.
CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE - Avere una conoscenza del sistema arboreo tale da consentire l’analisi, interpretazione dei punti di forza e di criticità dei sistemi arborei, e la definizione di strategie a scala di paesaggio o locale per il miglioramento della qualità ambientale e del paesaggio, secondo i principi della sostenibilità.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO - Essere in grado di interpretare e valutare la qualità dei diversi modelli arborei e dei relativi paesaggi.
CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO - Essere in grado di descrivere e spiegare aspetti diversi dell’agro-ecosistema. Tale abilità verrà sviluppata mediante il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso discussioni in aula durante le lezioni frontali e nel corso delle visite tecniche tematiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Introduzione la corso: il comparto dei sistemi arborei. Principi di biologia dell’albero da frutto, sistema biologico integrato di organi e funzioni; correlatività di sviluppo degli organi e ciclo vegeto-produttivo dell’albero.
Agro-biodiversità: panorami varietali e cenni al miglioramento varietale (obiettivi, mezzi e risultati). Le specie arboree principali, specie minori e selvatiche.
Architettura delle piante arboree, determinismo della forma, determinismo della dimensione.
Architettura del frutteto e degli agroecosistemi in genere. Criteri di progettazione e di impianto: diversità strutturale e funzionale delle principali tipologie di sistemi arborei.

Relazione sistemi arborei-ambiente. Il concetto di vocazionalità ambientale e cenni di eco-fisiologia; ruolo dei fattori ambientali (clima-suolo) nello sviluppo dell’albero da frutto; adattamento ai cambiamenti climatici e ruolo di mitigazione dei cambiamenti climatici. Colture in pieno campo e colture protette.
L’uso del le risorse ambientali nella tecnica colturale (acqua, elementi della fertilità del suolo, luce): principali tecniche di gestione del suolo e d’uso della risorsa acqua in arboricoltura.
L’impatto delle coltivazioni sulla salubrità dell’ambiente: uso di bioregolatori, agro-farmaci, concimi. Modelli di produzione convenzionali, sostenibili, biologici.

Relazione sistemi arborei-paesaggio. Definizione del concetto di terroire e di paesaggio agrario. Cenni sul significato e sull’evoluzione del paesaggio dell’albero da frutto. Definizione del rapporto produzioni di qualità (DOP, IGP) e territorio; il paesaggio come valore aggiunto delle produzioni. I paesaggi dell’arboricoltura: caratteri costitutivi. Cenni sulla diversità della struttura, della funzione e del significato dei paesaggi dell’arboricoltura. I nuovi paesaggi dell’arboricoltura nello spazio urbano. La multifunzionalità dei sistemi arborei; i servizi ecosistemici.
Inquadramento colturale e ambientale delle specie legnose di interesse agrario nel Mediterraneo e in Italia e dei loro paesaggi.

Modalità Esame

La valutazione si svolge attraverso una prova scritta con domande aperte su argomenti del programma. La prova è contestuale a quella del Modulo di Sistemi erbacei.

Testi adottati

Materiale didattico a cura del docente.

Testi di approfondimento:
Peano C., Sottile F. (2019). Principi di arboricoltura. EdiSES, ISBN 978-8833190372
Orsini F., Pennisi G., Prosdomici Gianquinto G. (2023) Agricoltura urbana. Tecnologie, sistemi e innovazione. Edagricole, EAN 9788850656271

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali con supporto informatico, esercitazioni in campo, visite tecniche tematiche.

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

Materiale didattico a cura del docente.

Testi di approfondimento:
Peano C., Sottile F. (2019). Principi di arboricoltura. EdiSES, ISBN 978-8833190372
Orsini F., Pennisi G., Prosdomici Gianquinto G. (2023) Agricoltura urbana. Tecnologie, sistemi e innovazione. Edagricole, EAN 9788850656271

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
17500 - CARTOGRAFIA E GEOMATICA

FABIO RECANATESIFABIO RECANATESI

Primo Semestre 6AGR/10ITA

Obiettivi formativi

Il Corso intende fornire gli strumenti e le metodologie per l’analisi del territorio alla scala pianificatoria. i principali obiettivi formativi sono:
- Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente, durante lo svolgimento del corso, acquisisce capacità di comprensione e di risoluzioni di problemi attraverso metodologie di analisi che simulano contesti reali;
- Conoscenza e capacità di comprensione applicate verranno svolte dallo studente attraverso una didattica integrata ad attività laboratoriali in aule attrezzate con software GIS dedicati;
- Autonomia di giudizio nella fase di “problem solving” nei contesti di rischio affrontati durante il corso;
- Abilità comunicative mediante la redazione di relazioni e progetti da esporre in sede d’esame;
- Capacità di apprendere.

Scheda Docente

Programma del corso

I principali sistemi di proiezione (Coniche, cilindriche, planari; concetti di Equivalenza, Equidistanza e Isogonia, Proiezioni UTM, Gauss Boaga, Cassini-Soldner).
Elementi di cartografia (Concetti di Geodesia, Topografia, Areofotogrammetria e Telerivamento e GPS; concetti di Scala e rappresentazione cartografica alle varie scale). I dati geografici (Tipologia dei dati; i dati vettoriali e le primitive geometriche; caratteristiche dei dati raster e raster classificati; gli attributi alfanumerici dei dati geografici; Georeferenziazione); La cartografia numerica (Map e GIS – Oriented)
I principali operatori GIS (Buffer; Clip; Dissolve; Merge; Selezione geografica; Overlay topologico e tipi di overlay - unione, intersezione, identità - Join spaziale e tabellare; Query). l'esportazione dei dati: concetti generali; Interfaccia; la vista, la tabella, il layout, il chart, lo Script; il Progetto; lo Shapefile; il Tema, l’Editing; Stampe e Grafici.
Il GIS a supporto della fase decisionale: l'analisi multi criterio e la logica fuzzy.
Il telerilevamento per il monitoraggio del territorio: le foto aeree e le immagini satellitari.
Il telerilevamento per l'analisi del paesaggio e la classificazione dell'uso del suolo.
La zonizzazione del territorio e le classificazioni supervisionate.

Modalità Esame

A conclusione del ciclo di lezioni studenti sono ammessi a sostenere la relativa prova di valutazione del profitto nelle forme preventivamente approvate dal Consiglio del Corso di laurea. La prova di esame è orale e si basa sulla discussione di un elaborato (relazione) da realizzare attraverso l'impiego del GIS. Tale prova è finalizzata ad accertare l'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prefissati per la specifica disciplina. L'esame si svolge nelle forme stabilite dal Regolamento Didattico di Ateneo. Del suo svolgimento viene redatto apposito verbale, sottoscritto dal Presidente e dai membri della commissione e dallo studente esaminato.Il voto è espresso in trentesimi, con eventuale lode. Il superamento dell'esame presuppone il conferimento di un voto non inferiore ai diciotto/trentesimi e comporta l'attribuzione dei corrispondenti crediti formativi universitari.

Testi adottati

Sistemi Informativi Territoriali - principi e applicazioni. Federica Migliaccio, Daniela Carino. Edizioni UTET.

Appunti delle lezioni - attività pratica eseguita in aula di geomatica.

Il Docente durante lo svolgimento del corso fornirà agli studenti papers scientifici per l'approfondimento di alcune tematiche disponibili su cartella condivisa su piattaforma MOODLE-UNITUS.

Modalità di svolgimento

4CFU lezioni frontali e 2CFU laboratorio in aula dedicata.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria ma fortemente raccomandata.

Bibliografia

Sistemi Informativi Territoriali - principi e applicazioni. Federica Migliaccio, Daniela Carino. Edizioni UTET.

Appunti delle lezioni - attività pratica eseguita in aula di geomatica.

Il Docente durante lo svolgimento del corso fornirà agli studenti papers scientifici per l'approfondimento di alcune tematiche disponibili su cartella condivisa su piattaforma MOODLE-UNITUS.

Scheda Docente

Programma del corso

I principali sistemi di proiezione (Coniche, cilindriche, planari; concetti di Equivalenza, Equidistanza e Isogonia, Proiezioni UTM, Gauss Boaga, Cassini-Soldner).
Elementi di cartografia (Concetti di Geodesia, Topografia, Areofotogrammetria e Telerivamento e GPS; concetti di Scala e rappresentazione cartografica alle varie scale). I dati geografici (Tipologia dei dati; i dati vettoriali e le primitive geometriche; caratteristiche dei dati raster e raster classificati; gli attributi alfanumerici dei dati geografici; Georeferenziazione); La cartografia numerica (Map e GIS – Oriented)
I principali operatori GIS (Buffer; Clip; Dissolve; Merge; Selezione geografica; Overlay topologico e tipi di overlay - unione, intersezione, identità - Join spaziale e tabellare; Query). l'esportazione dei dati: concetti generali; Interfaccia; la vista, la tabella, il layout, il chart, lo Script; il Progetto; lo Shapefile; il Tema, l’Editing; Stampe e Grafici.
Il GIS a supporto della fase decisionale: l'analisi multi criterio e la logica fuzzy.
Il telerilevamento per il monitoraggio del territorio: le foto aeree e le immagini satellitari.
Il telerilevamento per l'analisi del paesaggio e la classificazione dell'uso del suolo.
La zonizzazione del territorio e le classificazioni supervisionate.

Modalità Esame

A conclusione del ciclo di lezioni studenti sono ammessi a sostenere la relativa prova di valutazione del profitto nelle forme preventivamente approvate dal Consiglio del Corso di laurea. La prova di esame è orale e si basa sulla discussione di un elaborato (relazione) da realizzare attraverso l'impiego del GIS. Tale prova è finalizzata ad accertare l'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prefissati per la specifica disciplina. L'esame si svolge nelle forme stabilite dal Regolamento Didattico di Ateneo. Del suo svolgimento viene redatto apposito verbale, sottoscritto dal Presidente e dai membri della commissione e dallo studente esaminato.Il voto è espresso in trentesimi, con eventuale lode. Il superamento dell'esame presuppone il conferimento di un voto non inferiore ai diciotto/trentesimi e comporta l'attribuzione dei corrispondenti crediti formativi universitari.

Testi adottati

Sistemi Informativi Territoriali - principi e applicazioni. Federica Migliaccio, Daniela Carino. Edizioni UTET.

Appunti delle lezioni - attività pratica eseguita in aula di geomatica.

Il Docente durante lo svolgimento del corso fornirà agli studenti papers scientifici per l'approfondimento di alcune tematiche disponibili su cartella condivisa su piattaforma MOODLE-UNITUS.

Modalità di svolgimento

4CFU lezioni frontali e 2CFU laboratorio in aula dedicata.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria ma fortemente raccomandata.

Bibliografia

Sistemi Informativi Territoriali - principi e applicazioni. Federica Migliaccio, Daniela Carino. Edizioni UTET.

Appunti delle lezioni - attività pratica eseguita in aula di geomatica.

Il Docente durante lo svolgimento del corso fornirà agli studenti papers scientifici per l'approfondimento di alcune tematiche disponibili su cartella condivisa su piattaforma MOODLE-UNITUS.

118489 - PEDOLOGIA

SARA MARINARI

Primo Semestre 6AGR/14ita

Obiettivi formativi

Il corso introdurrà gli studenti alla scienza del suolo ai principi e agli approcci di indagine pedologica. Il corso si propone di fornire le conoscenze sulla genesi ed evoluzione dei suoli e fornire la base per ulteriori studi specializzati nell'ambito della pianificazione e progettazione del territorio e dell'ambiente nel rispetto e nella conservazione del suolo come risorsa non rinnovabile. Saranno trattati nello specifico i suoli degli ecosistemi urbani a diverso grado di antropizzazione e i suoli in ecosistemi agrari, prativi e forestali.

Scheda Docente

Programma del corso

1. Introduzione: storia della pedologia. Il ruolo del suolo nei vari ecosistemi prativi e forestali. Definizioni di suolo e caratteristiche chimico, fisiche e biologiche (1 CFU).
2. Le cause di degrado e di desertificazione dei suoli. L'erosione dei suoli. Il profilo e gli orizzonti pedogenetici. Gli orizzonti subordinati. I tipi di humus e la loro classificazione. I fattori della pedogenesi: clima, litologia, geomorfologia, fattore biotico, antropico, tempo. (1 CFU)
3. I tipi di processi pedogenetici: alterazione, traslocazione, addizione e perdita. Specifici processi di formazione e di evoluzione del suolo. La descrizione del profilo. Gli orizzonti diagnostici di superficie e profondi. I regimi di umidità e di temperatura del suolo. I suoli antropogenici, agrari e forestali: caratteristiche e classificazione (1 CFU)
4. Le caratteristiche morfologiche del suolo, strumenti e principi di indagine pedologica in campo, tecniche di campionamento e descrizione del profilo
5. Classificazione dei suoli. Sistemi di classificazione del suolo. Le caratteristiche dei suoli appartenenti agli ordini di classificazione della Soil Taxonomy. La gerarchia dei pedopaesaggi. Le regioni pedologiche in Italia. Land capability and Land suitability (1 CFU)
6. Esercitazioni: analisi del profilo e scheda di campo in escursione presso ambienti urbani e naturali di particolare interesse. La descrizione morfologica del pedon. Analisi chimico fisiche del suolo in laboratorio (1 CFU)

Modalità Esame

Gli esami nelle date di appello delle tre sessioni annuali sono nella modalità orale, è previsto un colloquio volto a verificare la conoscenza del suolo e del suo ruolo negli equilibri ambientali alla luce dei cambiamenti globali. La comprensione dei fattori e dei processi che sono alla base della genesi e dell’evoluzione del suolo, così come delle loro sinergie, è essenziale per definirne le caratteristiche e le qualità e per apprezzarne le funzioni di produttore di beni e di servizi. Morfologia, genesi, proprietà, classificazione e distribuzione dei suoli come corpi naturali del paesaggio con funzioni ecosistemiche.

Testi adottati

Testi consigliati:
Giacomo Certini e Fiorenzo Cesare Ugolini Basi di Pedologia - Edagricole
Carmelo Dazzi Fondamenti di Pedologia - Le Panseur

Materiale fornito dal docente – lezioni

Modalità di svolgimento

Le lezioni si svolgeranno per 30 ore in aula con l'ausilio di presentazioni powerpoint e video, le restanti 18 ore si svolgeranno con attività pratiche in laboratorio di chimica del suolo e in campo. Sono previste una o due escursioni per l'analisi morfologica del profilo

Modalità di frequenza

Gli studenti non hanno obbligo di frequenza, tuttavia è auspicabile la partecipazione in aula, in laboratorio e in campo per l'acquisizione delle metodologie di indagine pedologica negli ambienti antropizzati e naturali

Bibliografia

Libro in Inglese
Forest Soils: Properties and Management
Khan Towhid Osman
Springer

118490 - INFRASTRUTTURE VERDI E BIOMATERIALI

ANNA MANGIATORDI

Primo Semestre 6ICAR/12ita

Obiettivi formativi

Obiettivo del corso è fornire le conoscenze di base sui fenomeni legati ai cambiamenti climatici e ai rischi ambientali e sulle misure tecnologiche di prevenzione, di mitigazione e di adattamento per affrontare queste sfide.
Il corso si propone di esaminare le principali soluzioni tecnologiche da adottare per l'architettura del paesaggio e la progettazione ambientale e di fornire gli strumenti necessari per la scelta consapevole e l’impiego corretto dei materiali naturali e artificiali, con riferimento all'approccio 'Green-Blue Infrastructure' (GBI). Il corso mira a favorire la comprensione delle principali classi di materiali da costruzione da impiegare negli spazi aperti e nell’involucro urbano, valutandone le caratteristiche, le proprietà e le prestazioni, oltre che le modalità di impiego, privilegiando le "nature-based solutions" (NBS). Attraverso l'analisi di casi studio e l'approfondimento di schede tecniche di prodotto, il corso si pone l'obiettivo di sviluppare un'adeguata capacità critica in riferimento alla selezione delle soluzioni, dei materiali e dei parametri di progetto utili a soddisfare il complesso quadro esigenziale che caratterizza lo spazio aperto e l'ambiente costruito.
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e apprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione dei principali fenomeni ambientali che influenzano il progetto nello spazio urbano ii) alla corretta selezione e e alla progettazione delle tecnologie e dei materiali da costruzione applicabili agli spazi aperti.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicata
Saper applicare le conoscenze circa i fenomeni ambientali alla scala del paesaggio e urbana, al fine di individuare soluzioni tecnologiche e prodotti efficaci nei processi di analisi e di trasformazione dell'ambiente costruito, giustificando e argomentando le scelte nell’ambito della progettazione tecnologica ambientale con riferimento agli spazi aperti e all'involucro urbano.
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e di raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un progetto a scala urbana.
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, discutere di problematiche che riguardano il paesaggio e l'ambiente urbano e di soluzioni tecnologiche o di materiali da utilizzare nel progetto. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore (specialista o non).
5) Capacità di apprendere
Acquisire le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecnologie e dei materiali da applicare agli spazi aperti anche in relazione alla progressiva innovazione dei processi di produzione e di realizzazione. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.

Scheda Docente

Programma del corso

I contenuti delle attività didattiche sono orientati a fornire i fondamenti teorici e le conoscenze di base sulle principali soluzioni tecnologiche adottabili alla scala urbana e a promuovere lo sviluppo di una capacità critica di gestione delle informazioni complesse connesse all’adozione di approcci e strategie “Green-Blue Infrastructures” (GBI) e all’utilizzo di tecnologie, sistemi, componenti e materiali per il progetto degli spazi aperti e dell’involucro urbano, in chiave ecologica e sostenibile.

Le lezioni teoriche (40 ore) verteranno sui seguenti argomenti:
- Introduzione ai principi ecologici alla base del Capitale Naturale e dei servizi eco-sistemici e alle principali sfide legate ai cambiamenti climatici e ai rischi ambientali, alle misure tecnologiche di prevenzione, mitigazione e adattamento, e alle strategie di progetto da adottare;
- Classificazione delle Infrastrutture Verdi e Blu (GBI) e delle Soluzioni Basate sulla Natura (NBS),
descrizione delle principali tecnologie, materiali e prodotti da utilizzare nel progetto degli spazi aperti e dell’involucro urbano;
- Introduzione ai materiali artificiali e naturali (es. asfalto, cemento, calcestruzzo, ceramica, gres, terra battuta e calcestre, legno, pietra e marmi, laterizio, clinker, materiali drenanti, materiali avanzati, etc.), principi di classificazione e caratteristiche generali, struttura, proprietà chimico-fisiche e meccaniche, ciclo di produzione, aspetti prestazionali, caratteristiche dimensionali e modalità d’impiego;
- Lettura della modalità di risoluzione di alcuni dettagli costruttivi nel quadro di specifiche realizzazioni prese in esame;
- Lettura dei parametri di progetto da utilizzare per una scelta consapevole di materiali e prodotti, requisiti tecnologici e applicabilità al progetto.
La parte applicativa (8 ore) riguarderà lo sviluppo di una esercitazione:
- Introduzione all’informazione tecnica sui materiali e prodotti edilizi;
- Analisi tecnologica di alcune opere realizzate, selezionate per facilitare la lettura delle soluzioni tecnologiche adottate e delle stratigrafie di progetto. Analisi dei materiali adottati nel progetto, e restituzione delle informazioni tecniche e grafiche, anche attraverso l’utilizzo di schede tecniche di prodotto.

Modalità Esame

L’esercitazione applicativa durante il corso e l’accertamento della preparazione teorica individuale
costituiranno la base per la valutazione orale dello studente in sede d’esame che consisterà nella spiegazione del progetto e nell'approfondimento degli argomenti di studio.

Testi adottati

Andreucci, M. B. (2017). Progettare Green Infrastructure. Milano: Wolters Kluwer.

Andreucci, M. B. (2019). Progettare l’involucro urbano: casi studio di progettazione tecnologica ambientale. Milano: Wolters Kluwer

Arbizzani, E. (2021). Progettazione Tecnologica dell’Architettura. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore

Modalità di svolgimento

Il corso si svolge attraverso lezioni frontali e revisioni in aula sulle esercitazioni.

Modalità di frequenza

La frequenza al corso non è obbligatorio, ma consigliata.

Bibliografia

Arbizzani, E. (2021). L’involucro degli edifici. In Arbizzani, E. (2021). Progettazione Tecnologica dell’Architettura. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore, pp. 213-226.
▪ Arbizzani, E. (2021). Chiusure superiori. In Arbizzani, E. (2021). Progettazione Tecnologica
dell’Architettura. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore, pp. 316-350.
▪ Mangiatordi, A. (2021). Principi di progettazione ambientale. In Arbizzani, E. (2021)
Progettazione Tecnologica dell’Architettura. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore, pp.
351-366.
▪ Sposito, C. (2012). Il tetto giardino. In Sposito, C. (2012). Sul recupero delle aree industriali
dismesse. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore, pp. 228-230.
▪ Sposito, C. (2012). La facciata a verde. In Sposito, C. (2012). Sul recupero delle aree industriali
dismesse. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore, pp. 241-244.

119884 - ECOSISTEMI FORESTALI - 10- -

Obiettivi formativi

OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso fornisce:
a) le basi per la definizione del concetto di ecosistema, comunità e popolazione forestale; flussi energetici e di materia; interazioni foreste con biosfera e atmosfera; rapporto tra gestione forestale e paesaggio;
b) la conoscenza dei parametri ambientali e della loro influenza sull’evoluzione dell’ecosistema bosco; interpretazione dei fenomeni competitivi che regolano la rinnovazione dei soprassuoli forestali;
c) la definizione della struttura e dei tipi di bosco in rapporto alle esigenze fitoclimatiche;
d) l'applicazione delle forme di governo e di trattamento dei boschi ai fini della gestione sostenibile, del mantenimento della biodiversità e dell’efficienza nei riguardi delle varie componenti ambientali e del paesaggio;
e) l'apprendimento delle basi scientifiche e delle tecniche della selvicoltura sostenibile applicata a boschi di origine naturale o piantati.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1) disporre di conoscenze sufficienti per l’applicazione delle norme selvicolturali nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.

ECOLOGIA FORESTALE E SELVICOLTURA

MAURO MAESANO

Secondo Semestre6AGR/05ita
DENDROLOGIA E ALBERATURE

MAURO MAESANO

Secondo Semestre4AGR/05ita
18466 - STORIA DEL GIARDINO E DEL PAESAGGIO

DANIELE BIGI

Secondo Semestre 6ICAR/18ita

Obiettivi formativi

Il corso intende ripercorrere le principali fasi di trasformazione del paesaggio, con particolare riguardo ai paesaggi agrari ed al territorio italiano, e aperture su altre esperienze dell’Occidente europeo, fornendo gli strumenti metodologici di base per una ‘lettura’ del paesaggio quale esito della plurisecolare e stratificata interazione tra Storia e Natura, indagabile con l’apporto di molteplici ambiti disciplinari in grado di riconoscere la pluralità e la complessità delle dinamiche da cui origina (politico-sociali, economico-produttive, culturali e simboliche, ecc.).
In tale quadro verrà parallelamente illustrato l’evolversi dell’arte dei giardini quale massima espressione di una consapevole e progettata trasformazione del ‘dato naturale’ con intenzionalità in questo caso esclusivamente, o prevalentemente, estetico-formali e simboliche, chiarendone i nessi con la cultura del tempo (non solo architettonica) e, per quanto possibile ed in particolare per i casi italiani, le relazioni con il più ampio alveo e la più ampia scala delle trasformazioni territoriali e paesaggistiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Orario delle lezioni e programma di massima (suscettibile di modifiche)

1.) giovedì 6 marzo: mondo antico
o Introduzione alla storia del Giardino e del Paesaggio
o Città, strutture, paesaggi e giardini nel mondo antico
2.) giovedì 13 marzo: Lezione inaugurale e tema d’indagine:
• 14.30 Lectio Magistralis Prof. Massimo De Vico Fallani: “Brevi riflessioni sui principali temi della storia del giardino”
o 16.30 Presentazione in aula del workshop con la commissione d’esame
3.) giovedì 20 marzo: Medioevo
o Il giardino nel Medioevo tra abbazie, castelli e spazi aperti: l'"hortus conclusus"
• Ore 16.30 Conferenza [1h]: Prof. Bertrand Augier (Département Histoire- Nantes Université)
4.) giovedì 27 marzo: Umanesimo
o il giardino in Italia tra XIV e XV secolo
• Ore 16.30 Conferenza [1h]: Dott.ssa Francesca Boldrighini (funzionario archeologo – PArCO)

5.) giovedì 3 aprile: Workshop al Parco del Colosseo
o Prof.ssa Gabriella Strano: il Parco archeologico del Colosseo. interazione tra manufatti e vegetazione

6.) giovedì 10 aprile: Workshop al Parco del Colosseo:
o Prof.ssa Maria Grazia Turco: la passeggiata archeologica
o Intervento Space to Tree S23 (CNR)

7.) giovedì 24 aprile: Rinascimento
o Il giardino nel Rinascimento
• Ore 16.30 Conferenza [1h]: Dott.ssa Arianna Olivari (funzionario storico dell’arte – PArCO)

8.) giovedì 8 maggio: Workshop al Parco del Colosseo (da definire programma)
9.) giovedì 15 maggio: Workshop al Parco del Colosseo (da definire programma)
10.) giovedì 29 maggio: il Seicento
o il giardino a Roma nel Seicento
o 16.30 Conferenza [1h]: Prof. Iacopo Benincampi (DSDRA – Sapienza Università di Roma)

11.) giovedì 5 giugno: Tardo Barocco
• Splendore tardo barocco: lussuosi giardini europei. Il giardino francese e inglese
• 16.30 Conferenza [1h]: Arch. Matteo Pieretti (funzionario architetto – PArCO)
12.) giovedì 12 giugno: il Giardino contemporaneo
• Città e paesaggio del 19° secolo: qualità della vita e piacere. Il giardino pubblico
• La ricerca di un equilibrio: l'architettura dei giardini nel XX secolo

Modalità Esame

L’esame consiste in un colloquio orale intorno ai temi e ai problemi affrontati nel corso delle lezioni frontali e dei vari Seminari tenuti da esperti, e di una discussione in merito all’attività del Workshop da sintetizzare in una presentazione power point di gruppo (gruppi massimo di n.3 studenti).
Per coloro che avranno preso parte alle attività del Workshop, l’esame partirà dalla presentazione concernente l’esperienza “laboratoriale” al Parco Archeologico del Colosseo (organizzata secondo il programma). Ogni studente presenterà parte del lavoro generale preparato dal gruppo (20/25 minuti). Come specificato, il lavoro sarà presentato in power point e – al termine – il gruppo proporrà un progetto molto piccolo al fine di risolvere una delle criticità riscontrate durante l'analisi dell’area. Infine, la commissione d’esame chiederà a ciascuno studente di rispondere a domande specifiche sulla storia del giardino e del paesaggio. Le domande saranno di carattere generale e relative alle lezioni frontali e ai libri di testo. Il voto finale di ogni studente dipenderà dalle risposte date alle domande proposte.
Per coloro che non avranno frequentato almeno il 75% delle attività del workshop, l’analisi dell’esperienza laboratoriale sarà sostituita dallo studio di n. 2 testi a scelta (da leggere criticamente e inquadrare nel contesto in cui si colloca) tra quelli consigliati dal docente alla fine di ogni lezione (bibliografia di riferimento).

Testi adottati

1. Zoppi M., 2023. Giardini. L’arte dei Giardini da Babilonia all’ecologia urbana. Roma: Carocci editore.
2. Cambi F., 2011. Manuale dell’archeologia dei Paesaggi, Roma: Carocci editore (consigliato).
3. De Vico Fallani, M. Il vero giardiniere coltiva il terreno. Tecniche colturali della tradizione italiana, Firenze: Olschki (obbligatorio per il workshop).

Modalità di frequenza

è vivamente consigliata la frequenza delle lezioni e dei Seminari.
Il workshop sarà valido solo se lo studente parteciperà ad almeno il 75 % dell'attività organizzata al Parco Archeologico del Colosseo.

Bibliografia

Rosario Assunto, La bellezza assoluta del giardino. Arte e filosofia della natura, DeriveApprodi, Roma, 2020.

Rosario Assunto, Ontologia e teleologia del giardino, Guerini e Associati, Milano, 1988.

Margherita Azzi Visentini, Il giardino veneto tra Sette e Ottocento, Milano, Il Polifilo, 1998.

Margherita Azzi Visentini, L’arte dei giardini. Scritti teorici e pratici dal XIV al XIX secolo, Milano, Il Polifilo, 1999.

Santiago Beruete, Giardinosofia. Una storia filosofica del giardino, Ponte alle Grazie, Milano, 2018.

Pascal Bourgain, Viviane Huchard, Le jardin médiéval: un musée imaginaire, Presses universitaires de France, Paris, 2002.

Hervé Brunon, Histoire des jardins, Que sais-je, Paris, 2024.

Hervé Brunon, Giardini di saggezza in Occidente, DeriveApprodi, Roma, 2017.

Alberta Campitelli, Alessandro Cremona, Atlante storico delle ville e dei giardini di Roma, Jaca Book, Milano, 2012.

Franco Cardini, Massimo Miglio, Nostalgia del Paradiso. Il giardino medievale, Bari, Laterza 2002.

Vincenzo Cazzato, Atlante del giardino italiano, 1750-1940. Dizionario biografico di architetti, giardinieri, botanici, committenti, letterati e altri protagonisti, 2 vol., Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma,2009.

Vincenzo Cazzato (a cura di), L’Italia dei giardini, Touring Editore, Milano, 2016.

Vincenzo Cazzato, Marcello Fagiolo, Maria Adriana Giusti, Atlante delle grotte e dei ninfei in Italia, 2 vol.,Milano, Electa, 2002.

Vincenzo Cazzato, Paolo Cornaglia (a cura di), Viaggio nei Giardini d’Europa. Da Le Nôtre a Henry James, Edizioni La Venaria Reale, Venaria Reale, 2019.

Vincenzo Cazzato, Maria Adriana Giusti, Franco Panzini, Le parole del giardino / Il giardino delle parole. Storia, evoluzione, elementi compositivi, in corso di pubblicazione.

Gilles Clément, Breve storia del giardino, Quodlibet, Macerata, 2012.

David E. Cooper, Una filosofia dei giardini, Castelvecchi, Roma, 2015.

Paolo Cornaglia, Il giardino francese alla corte di Torino (1650-1773)? Da André Le Nôtre a Michel Benard, Firenze, Olschki, 2021

Torsten Olaf Enge, Carl Friedrich Schröer, L’architecture des jardins en Europe. 1450 – 1800, Benedikt Taschen, Köln, 1994.

Marcello Fagiolo, Maria Adriana Giusti, Lo specchio del paradiso. L'immagine del giardino dall'Antico al Novecento, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 1997.

Maria Adriana Giusti, Ville lucchesi. Le delizie della campagna, Lucca, PubliEd, 2015.

Pierre Grimal, I giardini di Roma Antica, Garzanti, Milano, 1990.

Pierre Grimal, L'arte dei giardini. Una breve storia, Feltrinelli, Milano, 2014.

Lucia Impelluso, Giardini, orti e labirinti, Electa, Milano, 2005.

Michael Jakob (a cura di), Des jardins et des livres, Ginevra, Metis Press-Fondation Martin Bodmer, 2018.

Jean-Pierre Le Dantec, Tangi Le Dantec, Le sauvage et le régulier. Histoire contemporaine des paysages,
parcs et jardins, Paris, Le Moniteur, 2019.

Monique Mosser, Georges Teyssot (a cura di), L’architettura dei Giardini d’Occidente: dal Rinascimento al Novecento, Milano, Electa, 1990.

Franco Panzini, Progettare la natura. Architettura del Paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Bologna, Zanichelli, 2005.

Franco Panzini, Per i piaceri del popolo. L’evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Bologna, Zanichelli, 1993.

Attilio Petruccioli (a cura di), Il giardino islamico. Architettura, natura paesaggio, Milano, electa 1994.

Giuseppe Rallo, “Paesaggio e giardino storico. Per una politica di gestione e valorizzazione”, in: Rapporto sullo stato delle politiche per il paesaggio, MiBACT, Roma, 2018.

Giuseppe Rallo, Mariapia Cunico, Margherita Azzi Visentini, Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Veneto, Marsilio, Venezia, 2015.

Chiara Santini, Il giardino di Versailles. Natura, artificio, modello, Firenze, Olschki, 2007.

Lionella Scazzosi, “Oltre il giardino per un paesaggio di qualità”, in: Rapporto sullo stato delle politiche per il paesaggio, MiBACT, Roma, 2018.

Giuseppe Severini, “I giardini come beni del patrimonio culturale: storia di una legge e questioni interpretative”, in: Aedon, Il Mulino, Bologna, N. 1, 2009.

Alessandro Tagliolini, Storia del giardino italiano. Gli artisti, l’invenzione, le forme dall’antichità al XIX secolo, Firenze, La Casa Usher, 1988.

Alessandro Tagliolini (a cura di), il giardino italiano nell’Ottocento nelle immagini, nella letteratura, nelle memorie, Milano 1990.

Massimo Venturi Ferriolo, Oltre il giardino, Einaudi, Torino, 2019.

Massimo Venturi Ferriolo, Nel grembo della vita. Le origini dell’idea di giardino, Guerini e associati, Milano, 1989.

Virgilio Vercelloni, Atlante storico dell’idea del giardino europea, Milano 1990.

Mariella Zoppi, Le voci del giardino storico. Glossario utile, Pontecorboli, Firenze 2014.

Mariella Zoppi, Giardini. L’arte della natura da Babilonia all’ecologia urbana, Carocci, Roma. 2023.

Gabrielle Van Zuylen, Il giardino. Paradiso del mondo, Electa/Gallimard, Milano, 1995.

119888 - DIFESA DEL SUOLO - 10- -

Obiettivi formativi

Il corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e saper comprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione dei principali fenomeni idrologici e di dissesto, e ii) alla progettazione delle principali tecniche ed interventi antierosivi, stabilizzanti e di consolidamento.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi idrogeologici sia per individuare semplici soluzioni di ingegneria naturalistica sia per giustificare ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale.
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un intervento di ingegneria naturalistica e/o di pianificazione paesaggistica e ambientale.
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi di dissesto idrogeologico e soluzioni di ingegneria naturalistica. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore (specialista o non).
5) Capacità di apprendere
Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecniche di sistemazione proprie dell’ingegneria naturalistica. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.

INGEGNERIA NATURALISTICA

FLAVIA TAURO

Secondo Semestre7AGR/08ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e saper comprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione dei principali fenomeni idrologici e di dissesto, e ii) alla progettazione delle principali tecniche ed interventi antierosivi, stabilizzanti e di consolidamento.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi idrogeologici sia per individuare semplici soluzioni di ingegneria naturalistica sia per giustificare ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale.
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un intervento di ingegneria naturalistica e/o di pianificazione paesaggistica e ambientale.
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi di dissesto idrogeologico e soluzioni di ingegneria naturalistica. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore (specialista o non).
5) Capacità di apprendere
Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecniche di sistemazione proprie dell’ingegneria naturalistica. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.

Scheda Docente

Programma del corso

• Definizioni, obiettivi, metodi, e ambiti dell’Ingegneria Naturalistica. (4 ore)
• Ciclo idrologico; dati climatici; rappresentazioni dei bacini e dei corsi d’acqua; elaborazione delle precipitazioni; piene dei corsi d’acqua; cenni di idraulica fluviale. (8 ore)
• Analisi botanica; caratteristiche tecniche e biologiche delle specie vegetali; tecnica e impiego delle piante nell’Ingegneria Naturalistica.(8 ore)
• Analisi geologico-geotecniche applicate all’Ingegneria Naturalistica. Processi di modellamento del paesaggio. Analisi delle componenti dell’ecosistema idraulico. Elementi di progettazione naturalistica. Impiego dei materiali dell’Ingegneria Naturalistica. (8 ore)
• Principali opere di sistemazione: alvei torrentizi e fluviali, sistemazioni spondali, versanti. Casistica, esempi progettuali. (12 ore)
• Escursioni tecniche a interventi di sistemazione. (24 ore di Laboratorio)

Modalità Esame

La valutazione dello studente prevede una prova scritta in cui vengono proposte una serie di domande aperte (da 3 a 6 domande per un tempo compreso da 2 a 3 ore) volte ad accertare la conoscenza teorica da parte dello studente delle conoscenze di base sui principali fenomeni di dissesto idrogeologico; sull’evoluzione dei processi naturali; e sulla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica.
Lo studente dovrà dimostrare di saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi idrogeologici all’individuazione di semplici soluzioni di ingegneria naturalistica e dovrà giustificare ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale.
Il punteggio della prova d'esame è attribuito mediante un voto espresso in trentesimi. Nella valutazione dell’esame la determinazione del voto finale tiene conto dei seguenti elementi: i) correttezza metodologica delle soluzioni ai quesiti, ii) adeguatezza di tali soluzioni in relazione alle competenze acquisite, iii) chiarezza espositiva, ed iv) adeguatezza del linguaggio. La prova si intende superata con una valutazione superiore a 18/30.

Testi adottati

• Compendio di Ingegneria Naturalistica (P. Cornelini, G. Sauli): http://www.regione.lazio.it/prl_ingegneria_naturalistica/?vw=newsDettaglio&id=58
• PODIS – Manuale di Indirizzo delle scelte progettuali per interventi di Ingegneria Naturalistica: http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3277

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali su tutti gli argomenti del modulo (40 ore) e visite organizzate esterne (16 ore)

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa

Bibliografia

• Compendio di Ingegneria Naturalistica (P. Cornelini, G. Sauli): http://www.regione.lazio.it/prl_ingegneria_naturalistica/?vw=newsDettaglio&id=58
• PODIS – Manuale di Indirizzo delle scelte progettuali per interventi di Ingegneria Naturalistica: http://www3.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3277
• Piante al posto del cemento – Manuale di Ingegneria Naturalistica e Verde Tecnico (F. Florineth, Il Verde Editoriale)
• Ingegneria naturalistica nei territori montani (S. Sanna, Dario Flaccovio Editore)
• Opere di sistemazione idraulico-forestale a basso impatto ambientale (V. Ferro, G. Dalla Fontana, S. Pagliara, S. Puglisi, P. Scotton; McGraw-Hill)
• Sistemazione dei corsi d’acqua (L. Da Deppo, C. Datei, P. Salandin; Libreria Internazionale Cortina Padova)
• Applied Hydrology (V.T. Chow, D. R. Maidment, L. W. Mays, McGraw-Hill, 1988)

GEOLOGIA APPLICATA

GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA

Secondo Semestre3GEO/05ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a favorire la comprensione dei processi naturali e delle tecniche di trasformazione del paesaggio proprie dell’ingegneria naturalistica. Esso si propone di: i) fornire le conoscenze di base teoriche e metodologiche necessarie ad analizzare i principali fenomeni di dissesto idrogeologico; ii) sviluppare un’adeguata capacità critico-interpretativa dell’evoluzione dei processi naturali; e iii) acquisire le conoscenze di base relative alla progettazione di semplici sistemazioni di ingegneria naturalistica.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e saper comprendere gli aspetti metodologici-operativi di base relativi i) alla comprensione dei principali fenomeni idrologici e di dissesto, e ii) alla progettazione delle principali tecniche ed interventi antierosivi, stabilizzanti e di consolidamento.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei processi idrogeologici sia per individuare semplici soluzioni di ingegneria naturalistica sia per giustificare ed argomentare le proprie scelte nell’ambito della pianificazione paesaggistica e ambientale.
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore consapevolezza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione. Essere in grado di fornire una propria valutazione sulla base dell’interpretazione delle informazioni disponibili nell’ambito di un intervento di ingegneria naturalistica e/o di pianificazione paesaggistica e ambientale.
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi di dissesto idrogeologico e soluzioni di ingegneria naturalistica. Saper scegliere la forma e il mezzo di comunicazione adeguati all’interlocutore (specialista o non).
5) Capacità di apprendere
Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di un continuo aggiornamento nell’ambito delle tecniche di sistemazione proprie dell’ingegneria naturalistica. Avere la capacità di attingere a diverse fonti bibliografiche al fine di acquisire nuove e aggiornate competenze.

119886 - LABORATORIO DI PIANIFICAZIONE ECOLOGICA DEL TERRITORIO - 12- -

Obiettivi formativi

1) Conoscenza e capacità di comprensione
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
3) Autonomia di giudizio
4) Abilità comunicative
5) Capacità di apprendere

TECNICHE DI ANALISI ECOLOGICA DEL TERRITORIO

GAIA VAGLIO LAURIN

Secondo Semestre6ICAR/20ita
PIANIFICAZIONE FORESTALE E DELLE AREE PROTETTE

MARCO MARCHETTI

Secondo Semestre6AGR/05ita
119887 - LABORATORIO DI PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO - 9- -

Obiettivi formativi

Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire le conoscenze di base per comprendere l’importanza e il ruolo funzionale della componente vegetale nella pianificazione e progettazione del paesaggio.

Capacità di applicare conoscenza
- Saper usare la terminologia specifica.
- Saper classificare la vegetazione su base fisiognomica.
- Saper utilizzare le carte della vegetazione per il progetto di paesaggio

Capacità di comprendere
- Comprendere il concetto di ecosistema e di paesaggio
- Comprendere la differenza tra il concetto di flora e associazione vegetale
- Comprendere i criteri per la scelta delle specie da utilizzare nel progetto del paesaggio

Capacità di valutazione

- Acquisire capacità di analisi per l’approfondimento e l’applicabilità delle conoscenze apprese.
- Autonomia di giudizio rispetto alle problematiche connesse all’uso delle piante nella progettazione del paesaggio


Capacità di comunicare
- Saper argomentare le scelte fatte relativamente al progetto realizzato soprattutto per quanto riguarda gli aspetti botanici della progettazione.

Capacità di apprendimento
- Apprendere la terminologia specifica.
- Connettere in modo logico le conoscenze acquisite.
- Identificare i temi più rilevanti degli argomenti trattati.

PROGETTAZIONE SPAZI APERTI, PARCHI E GIARDINI

MATTEO CLEMENTE

Secondo Semestre6ICAR/15ita
TECNICHE DI FORESTAZIONE URBANA E PERIURBANA

MARCO MARCHETTI

Secondo Semestre1AGR/05ita
RISCHIO IDROGEOLOGICO

GABRIELE SCARASCIA MUGNOZZA

Secondo Semestre2GEO/05ita
INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
17521 - DIRITTO AMBIENTALE

GIULIA DIMITRIO

Primo Semestre 6IUS/10ITA

Obiettivi formativi

Il corso si propone di far acquisire agli studenti le capacità ricostruttive e critiche necessarie per orientarsi in una materia estremamente attuale ma complessa e in continua evoluzione che è necessario analizzare in una prospettiva di governance multilevel. In particolare, il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni di base del diritto ambientale e, più in generale, della disciplina del governo del territorio, al fine di acquisire gli strumenti giuridici necessari per permettere alle diverse figure professionali coinvolte nella pianificazione del paesaggio di partecipare attivamente al processo di pianificazione del territorio.
A tal fine, sarà analizzata la normativa nazionale, europea ed internazionale e in classe si esamineranno le più recenti evoluzioni della giurisprudenza in materia ambientale.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino
1) Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscere e saper comprendere il ruolo delle norme nel diritto ambientale, in particolare saper leggere e interpretare le norme e le sentenze
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate
Saper applicare le conoscenze e la capacità di comprensione dei principi giuridici trattati per applicarli ai casi concreti
3) Autonomia di giudizio
Essere in grado di individuare e raccogliere informazioni aggiuntive per conseguire una maggiore
consapevolezza dell'evoluzione normativa in materia ambientale
4) Abilità comunicative
Saper comunicare in maniera efficace informazioni e concetti, nonché discutere problemi giuridici di diritto ambientale legati alla pianificazione del paesaggio
5) Capacità di apprendere
Avere le capacità di apprendimento necessarie ai fini di acquisire una autonoma capacità di lettura delle norme e di aggiornamento giuridico

Scheda Docente

Programma del corso

ANNO ACCADEMICO 2021/2022 - Primo semestre
Corso interateneo
Università degli Studi della Tuscia e Sapienza Università di Roma
Laurea in Pianificazione e progettazione del paesaggio e dell’ambiente
“Diritto ambientale”
Programma del corso
(orario lezioni: lunedì, ore 14.30-18.30, sede Gianturco)

- Presentazione del corso - Analisi delle problematiche legate al diritto ambientale e all’uso del territorio (2 ore)
- Introduzione al diritto (2 ore)
– Le fonti del diritto ambientale (4 ore)
– Il paesaggio, il territorio e l’ambiente nella Costituzione (4 ore)
- Modulo sulla tutela del territorio: La Legge urbanistica del 1942 e i profili di diritto ambientale (4 ore)
- – La riforma del 1967 ed il DM del 1968 (4 ore)
- Il ruolo delle Regioni nella tutela del territorio, nuova pianificazione del suolo e profili di diritto ambientale (4 ore)
- Sentenza Cortina D’Ampezzo e introduzione alla disciplina dei semicommons (4 ore)
- I nuovi contenuti della pianificazione territoriale in linea con le esigenze dell’ambiente (4 ore)
– Modulo sulla tutela dell’acqua(4 ore)
– Modulo sulla tutela dell’aria (4 ore)
- I procedimenti amministrativi ambientali. Valutazione ambientale strategica (VAS), valutazione di impatto ambientale (VIA), autorizzazione integrata ambientale (AIA), autorizzazione unica ambientale (AUA) (4 ore)
- I reati ambientali (4 ore)

Modalità Esame


A conclusione del ciclo di lezioni gli studenti sono chiamati a sostenere una prova orale.
L'esame ha lo scopo di verificare la comprensione degli argomenti trattati all'interno del corso, comprende più domande a risposta aperta sugli argomenti trattati a lezione in cui si valuteranno non solo le conoscenze apprese ma anche le capacità giuridiche acquisite durante il corso di lettura e interpretazione di norme e sentenze. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto del livello di conoscenza teorica degli argomenti oggetto d'esame. La prova si intende superata conseguendo un voto almeno pari a 18/30.

Testi adottati

TESTI:

F. Albisinni, Diritto Agrario territoriale, Ed. Tellus, Roma, 2004.

CAPITOLI da studiare:

Il capitolo I - Il territorio tra agricoltura e ruralità;
il capitolo VIII - La disciplina urbanistica delle zone agricole;
il capitolo IX - Gli interessi agricolo e la corte costituzionale;
Il capitolo X - Attività, i parchi il capitolo 11 aree protette e sviluppo rurale;
Il capitolo capitolo XII - Il dialogo tra fonti per un dito grande territoriale.

G. Dimitrio, Le regole di destinazione e di uso edilizio dei suoli agricoli. Capitolo presente nel
Trattato di Diritto del Territorio, (a cura di) F. G. Scoca, P. Stella Richter, P.
Urbani, Torino, 2018.

Nel corso delle lezioni verranno distribuiti ulteriori materiali didattici

Modalità di svolgimento




Le lezioni si svolgeranno non solo mediante la spiegazione di temi oggetto del programma ma anche mediante la trattazione di casi (48 ore)

Modalità di frequenza


Le lezioni si svolgeranno non solo mediante la spiegazione di temi oggetto del programma ma anche mediante la trattazione di casi (48 ore)

Bibliografia

F. Albisinni, Diritto Agrario territoriale, Ed. Tellus, Roma, 2004.


G. Dimitrio, Le regole di destinazione e di uso edilizio dei suoli agricoli. Capitolo presente nel
Trattato di Diritto del Territorio, (a cura di) F. G. Scoca, P. Stella Richter, P.
Urbani, Torino, 2018.

17522 - ECONOMIA E ESTIMO FORESTALE E DELL'AMBIENTE

EMANUELE BLASI

Primo Semestre 6AGR/01ITA

Obiettivi formativi

Sintesi obiettivi formativi
Il corso mira a dotare gli studenti degli strumenti metodologici utili alla valutazione ex-ante ed ex-post di progetti e strategie di valorizzazione delle risorse naturali, paesaggistiche e agro-forestali.

Risultati di apprendimento attesi secondo i descrittori di Dublino

- Riconoscere e interpretare il mercato di beni e servizi connessi al patrimonio agro-forestale (Dublino 1);
- Applicare le conoscenze acquisite per la valutazione di interventi e progetti per la valorizzazione delle risorse naturali (Dublino 2);
- Sviluppare in modo autonomo analisi e giudizi di stima del valore di beni agro-forestali (Dublino 3);
- Acquisire competenze di presentazione di elebarati tecnici (Dublino 4).
- Piena conoscenza delle principali fonti informative di dati di mercato, costi e parametri di valutazione (Dublino 5).

Scheda Docente

Programma del corso

Gli argomenti trattati nel corso sono raccolti secondo tre principali gruppi tematici.
I. Economia: cenni di storia del pensiero economico, il sistema economico, il mercato, curve di domanda e offerta, cenni alla teoria del consumatore e alla teoria della produzione,
II. Economia Ambientale e delle risorse naturali: classificazione dei beni, concetto di esternalità, risorse naturali e scarsità, fallimenti del mercato, costi sociali, costi privati, tasse e sussidi, economia delle risorse forestali e le politiche ambientali in ambito internazionale.
III. Estimo: definizione e scopi dell’estimo, metodi e procedimenti, cenni di matematica finanziaria, la stima del valore del bosco, il valore di macchiatico, la stima dei danni da inquinamento, la stima dei danni da incendio, perizie estimative, la stima del valore di beni e servizi non di mercato, valutazioni di progetti, introduzione all’analisi costi e benefici, computo metrico estimativo.

Modalità Esame

Esame finale orale.
Al candidato saranno poste tre domande che spaziano su tutto il programma.
Il 60% del voto finale tiene conto della conoscenza dei concetti teorici acquisiti e della capacità di collegarli agli altri concetti rilevanti nell'ambito dell'economia ambientale applicata alla gestione del territorio e del paesaggio.
Durante l’esame allo studente sarà richiesto di applicare i concetti studiati a dei casi concreti; tale capacità di trasferire alla realtà i concetti studiati rappresenta il 20% del voto finale.
Il voto finale tiene conto anche della partecipazione alle lezioni e alle esercitazioni in aula e alla presentazione del progetto di gruppo (20%).
Ai non frequentati l'accertamento delle competenze acquisiste sarà valutato tramite una domanda ulteriore in cui sarà chiesto di impostare un'analisi costi-benefici relativa alla realizzazione di un'infrastruttura verde in ambito urbano o peri-urbano (20%).

Gli studenti con difficoltà di apprendimento (certificate) possono chiedere di sostenere l'esame in forma scritta. L'esame scritto consiste in un test con 10 domande a risposta multipla e 2 domande aperte, a ciascuna delle quali si potrà rispondere con 20 righe al massimo. Il docente si riserva di chiedere chiarimenti orali qualora lo reputasse necessario ed in base a valutazioni specifiche effettuate caso per caso.

Testi adottati

Turner R.K, Pearce D.W., e Bateman I. Economia Ambientale. Il Mulino, 2003.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali
Seminari
Lavoro di gruppo

Modalità di frequenza

Frequenza fortemente raccomandata

Bibliografia

Durante il corso diversi materiali, opportunamente selezionati dal docente, saranno presentati e sintetizzati nelle dispense utilizzate durante le lezioni.
Tra i testi di riferimento sono stati selezionati i seguenti:
Parte I: Samuelson P.A. e Nordhaus W.D., Economia, XVII edizione [XX edizione], McGraw-Hill, 2001
Parte II: Turner R.K, Pearce D.W., e Bateman I. Economia Ambientale. Il Mulino, 2003.
Parte III: Merlo M. Elementi di economia ed estimo forestale-ambientale. Pàtron Editore, Bologna, 1991

17524 - ESAMI A SCELTA

Primo Semestre 12ita
17526 - TIROCINI

Primo Semestre 3ita
118598 - FONDAMENTI DI RESTAURO DEL PAESAGGIO

MARIA LETIZIA ACCORSI

Primo Semestre 6ICAR/19ita

Obiettivi formativi

Obiettivi generali

Il restauro del paesaggio costituisce un ampliamento del campo disciplinare del restauro architettonico che, parallelamente all’estensione del campo d’interesse della storia, oggi è giunto ad abbracciare l’intero territorio antropizzato.
Il Corso, partendo dagli indispensabili fondamenti del restauro architettonico, si propone di specificare i principi e metodi per la conservazione del paesaggio storico culturale.

Obiettivi specifici

Conoscenze e capacità di comprensione

Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà avere acquisito competenze relative ai principali metodi e strumenti della conoscenza del territorio e ai principi e metodi per la conservazione del paesaggio storico culturale.

Utilizzazione delle conoscenze e capacità di comprensione

Utilizzando i metodi, gli strumenti e le procedure acquisite, lo studente dovrà dimostrare di saper applicare tali competenze alla lettura di un paesaggio 1) ricostruire il processo storico di trasformazione del territorio con riferimento al sistema fisico-naturale, al sistema antropico al sistema percettivo culturale e al sistema politico istituzionale 2) riconoscere i valori e gli elementi identitari del luogo 3) codificare i segni che compongono il paesaggio.

Capacità di trarre conclusioni

Al termine del processo di apprendimento, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito una sufficiente confidenza con l’analisi critico-valutativa del territorio 1) individuare la mappa dei valori del territorio 2) individuare la vulnerabilità delle risorse 3) individuare tendenze e vocazioni dei diversi sistemi. Tale analisi costituisce la premessa per l’individuazione delle linee guida dell’intervento di restauro.
Il conseguimento di tale autonomia di giudizio si dovrà realizzare nell’ambito dell’esercitazione proposta durante lo svolgimento del Corso.

Abilità comunicative

Al termine dell’insegnamento, a fronte delle competenze acquisite rispetto alle conoscenze teoriche, metodologiche e tecniche proprie dell’ambito disciplinare del restauro, lo studente dovrà dimostrare di essere in grado di comunicarle, in modo efficace.

Capacità di apprendere

Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà dimostrare di saper aggiornare e accrescere con continuità le competenze acquisite e di saper applicare autonomamente le proprie conoscenze.


Scheda Docente

Programma del corso

Gli argomenti delle lezioni, raggruppate in quattro cicli, saranno i seguenti:

I fondamenti del restauro architettonico
- La terminologia di base
- Lineamenti di storia e teoria del restauro
- L’ampliamento del campo disciplinare del restauro: dal monumento ‘singolo’ e ‘singolare’ all’intero territorio antropizzato
- Concetto di ambiente e tutela del paesaggio

La conoscenza come premessa indispensabile di ogni azione conservativa
- I principali metodi e strumenti della conoscenza

Dal riconoscimento dei ‘valori’ da salvaguardare al progetto: l’impiego delle conoscenze acquisite nella definizione delle linee guida dell’intervento
- Dialettica fra conservazione e sviluppo
- Connessioni disciplinari e interdisciplinari
- Aspetti paesistici e pianificazione territoriale
- Ragioni della storia ed esigenze della contemporaneità

La normativa vigente

Esperienza applicativa: le conoscenze acquisite troveranno riscontro applicativo nello svolgimento di un’esercitazione pratica su un tema proposto dalla docenza

Modalità Esame

L’esame finale comprenderà un colloquio circa i temi trattati durante le lezioni frontali e la discussione degli elaborati dell’esercitazione.
Ai fini della valutazione saranno prese in considerazione le conoscenze acquisite e la capacità di ragionamento e di studio autonomo.

Testi adottati

E Turri, La conoscenza del territorio. Metodologia per un’analisi storico-geografica, Venezia 20092.
P. Baldeschi, Paesaggio e territorio, Firenze 2019.

Modalità di svolgimento

L’attività didattica si svolgerà attraverso lezioni di tipo teorico, sopralluoghi e un’esercitazione pratica.

Modalità di frequenza

Frequenza raccomandata, ma facoltativa. È necessario iscriversi al corso compilando il modulo fornito dalla docenza.

Bibliografia

E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Bari-Roma, Biblioteca Storica Laterza, 2020.
M.P. Sette, Il restauro in architettura, Torino, UTET, 2001.
Altre fonti bibliografiche essenziali per integrare i contenuti delle lezioni, saranno segnalate durante il corso

118592 - LABORATORIO FINALE DI PAESAGGIO - 13- -

Obiettivi formativi

Coorte anno accedemico 2021-2022 Il modulo si inserisce nel Laboratorio finale di paesaggio e mira a fornire agli studenti strumenti per supportare il progetto di paesaggio con contenuti e competenze tecnico-scientifiche nell’ottica di una progettazione ecologica. L’obiettivo formativo principale è a fornire e costruire conoscenze tecniche specifiche, competenze teoriche, critico-interpretative e applicative per una loro corretta applicazione nel progetto di paesaggio che riguardi la matrice agraria e forestale, a qualsiasi scala di rappresentazione. In particolare, il corso mira a fornire abilità progettuali in grado di massimizzare i servizi ecosistemici dei diversi usi e coperture del suolo, con specifico riferimento allo spazio rurale extra-urbano ed urbano, alle aree naturali e al verde pubblico.

PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO

CRISTINA IMBROGLINI

6ICAR/15ita

Obiettivi formativi

Il corso affronta gli aspetti metodologici strettamente connessi al progetto di paesaggio, dalla comprensione ed interpretazione della dimensione paesaggistica del territorio alla individuazione delle azioni progettuali, ricorrendo anche a momenti operativi di verifica e secondo un processo che procede dalla diagnosi all'intervento con continuità.

Scheda Docente

Programma del corso

il corso si articola in lezioni teoriche volte alla comprensione critica degli orientamenti storici e contemporanei inerenti la progettazione del paesaggio; sperimentazione progettuale attraverso sopralluoghi guidati all'area di studio; esercitazioni e seminari progettuali in aula; reviisoni periodiche degli elaborati in progress .
attraverso queste attività si intende far acquisire agli studenti le seguenti capacità:
Leggere e interpretare il paesaggio come sistema complesso e dinamico di relazioni tra suoli, acque, ecologie e società;
Favorire la piena padronanza di strumenti metodologici con cui appropriarsi dei temi del progetto di paesaggio intesi come principali istanze della società civile;
Capacita di gestione dei processi di una progettazione transdisciplinare, multidimensionale e circolare in cui teoria e pratica, analisi e proposta non siano concepiti come momenti disgiunti;
Capacità di analisi e valutazione della componente ecosistemica e geo-pedologica interessata dagli interventi progettuali
Saper comunicare il progetto in maniera efficace attraverso l'uso adeguato degli strumenti propri del disegno di paesaggio e la lettura di fenomeni complessi

Modalità Esame

Gli studenti dovranno dimostrare di aver studiato e analizzato le caratteristiche del paesaggio dell'area di studio da diverse prospettive. Devono essere consapevoli dei fattori specifici spaziali, ecologici, sociali, culturali ed economici. L’analisi tiene conto delle tendenze, delle minacce e delle sfide attuali. Il passaggio dall'analisi allo sviluppo del concetto deve essere strutturato in modo chiaro. Le strategie del progetto devono tenere conto delle sfide, delle potenzialità e delle minacce che sono emerse dall'analisi in modo logico e coerente. Gli obiettivi di pianificazione e progettazione sono stati definiti su questa base e sono chiaramente articolati. Il progetto deve basarsi su una comprensione e uno sviluppo olistici del paesaggio. Gli studenti devono mostare come intendono attuare strategie innovative per la mobilità sostenibile e l'aumento della biodiversità; adattamento climatico, gestione delle risorse idriche, inclusione sociale. la proposta sarà valutata secondo i seguenti criteri:

RILEVANZA l'intervento affronta problemi urgenti, importanti a livello locale e globale?
COERENZA quanto si adatta l'intervento?
EFFICACIA l'intervento raggiunge i suoi obiettivi?
EFFICIENZA quanto bene vengono utilizzate le risorse?
IMPATTO che differenza fa l'intervento?
SOSTENIBILITÀ i benefici dureranno?

Testi adottati

Imbroglini, C., Caravaggi, Lei, A (2020). Progetto di paesaggio e interazione con le
altre specie viventi .Ri- Vista. Research for Landscape Architecture, 18(1), 2020 18-
37.https://doi.org/10.13128/rv-8388
Co-Evolution, «RI-VISTA. ricerche per la progettazione del paesaggio», Vol. 20, No.
2(2022), numero a cura di L. Caravaggi
Caravaggi L. (Ed.) (2021), Nuove specie di urbanità: Rassegna di architettura e
urbanistica. Anno LVI, numero 163, gennaio-aprile, (numero intero).
Quodlibet.https://doi.org/10.2307/j.ctv1p6hq0h.
Caravaggi L. (2024). GRAB Roma. Progetto per il Grande Raccordo Anulare delle
Biciclette, Quodlibet, Macerata

Modalità di svolgimento

agli studenti viene chiesto di portare all'esame un power point ed elaborati grafici (tavole in formato A2-A1) .Il power point è volto a evidenziare il processo progettuale, correlando strettamente analisi del territorio e proposta progettuale , evidenziando interconnessioni significative tra temi specifici e questioni di carattere generale ( riferite al dibattito disciplinare, a sfide contemporanee, progetti in corso) , analizzando criticamente esempi e best practices significative. Le tavole sono composte, generalemnte da una tavola poster/concept in cui evidenziare la rilevanza del tema affrontato e della strategia proposta rispetto a questioni di carattere generale ( sociali, ambientali, etc) ; una tavola masterplan in cui gli studenti si confrontano con la prefigurazione spaziale della proposta affrontando concretamente aspetti legati al funzionamento, alla fattibilità tecnica , al rapporto con il contesto a diverse scale; una o più tavole di approfondimento progettaule su temi, parti, aspetti tecnici particolaremnte significativi.

Bibliografia

Imbroglini, C., Caravaggi, Lei, A (2020). Progetto di paesaggio e interazione con le
altre specie viventi .Ri- Vista. Research for Landscape Architecture, 18(1), 2020 18-
37.https://doi.org/10.13128/rv-8388
Co-Evolution, «RI-VISTA. ricerche per la progettazione del paesaggio», Vol. 20, No.
2(2022), numero a cura di L. Caravaggi
Caravaggi L. (Ed.) (2021), Nuove specie di urbanità: Rassegna di architettura e
urbanistica. Anno LVI, numero 163, gennaio-aprile, (numero intero).
Quodlibet.https://doi.org/10.2307/j.ctv1p6hq0h.
Caravaggi L. (2024). GRAB Roma. Progetto per il Grande Raccordo Anulare delle
Biciclette, Quodlibet, Macerata

SERVIZI ECOSISTEMICI E PROGETTO

ELENA BRUNORI

3AGR/03ita

Obiettivi formativi

Coorte anno accedemico 2021-2022 Il modulo si inserisce nel Laboratorio finale di paesaggio e mira a fornire agli studenti strumenti per supportare il progetto di paesaggio con contenuti e competenze tecnico-scientifiche nell’ottica di una progettazione ecologica. L’obiettivo formativo principale è a fornire e costruire conoscenze tecniche specifiche, competenze teoriche, critico-interpretative e applicative per una loro corretta applicazione nel progetto di paesaggio che riguardi la matrice agraria e forestale, a qualsiasi scala di rappresentazione. In particolare, il corso mira a fornire abilità progettuali in grado di massimizzare i servizi ecosistemici dei diversi usi e coperture del suolo, con specifico riferimento allo spazio rurale extra-urbano ed urbano, alle aree naturali e al verde pubblico.

Scheda Docente

Programma del corso

Definizione e tipologia dei servizi ecosistemici dell’uso del suolo agricolo e forestale. Reti ecologiche ed ecologia del paesaggio: aspetti applicativi nel progetto di paesaggio. La valutazione dei servizi ecosistemi del contesto del progetto e dei fattori di vulnerabilità del paesaggio e del rischio di degrado. Sistemi agroforestali e ruolo ecologico-ambientale attraverso il progetto e la gestione.

Modalità Esame

La valutazione si inserisce nella valutazione complessiva del progetto del Laboratorio finale di paesaggio.

Testi adottati

materiale fornito dal docente al link https://www.unitus.it/it/unitus/Studenti/articolo/moodle collegandosi alla cartella del corso



Modalità di svolgimento

Lezioni teoriche; accompagnamento allo sviluppo del progetto.

Modalità di frequenza

Frequenza fortemente consigliata

Bibliografia

materiale fornito dal docente al link https://www.unitus.it/it/unitus/Studenti/articolo/moodle collegandosi alla cartella del corso

17525 - PROVA FINALE

Secondo Semestre 6ita
118592 - LABORATORIO FINALE DI PAESAGGIO - 13- -

Obiettivi formativi

Coorte anno accedemico 2021-2022 Il modulo si inserisce nel Laboratorio finale di paesaggio e mira a fornire agli studenti strumenti per supportare il progetto di paesaggio con contenuti e competenze tecnico-scientifiche nell’ottica di una progettazione ecologica. L’obiettivo formativo principale è a fornire e costruire conoscenze tecniche specifiche, competenze teoriche, critico-interpretative e applicative per una loro corretta applicazione nel progetto di paesaggio che riguardi la matrice agraria e forestale, a qualsiasi scala di rappresentazione. In particolare, il corso mira a fornire abilità progettuali in grado di massimizzare i servizi ecosistemici dei diversi usi e coperture del suolo, con specifico riferimento allo spazio rurale extra-urbano ed urbano, alle aree naturali e al verde pubblico.

PROGETTAZIONE URBANA

MATTEO CLEMENTE

4ICAR/14ita

Obiettivi formativi

Il Laboratorio di progettazione finale del paesaggio del terzo anno si compone di tre moduli integrati tra loro, che includono “Progettazione del Paesaggio”, “Progettazione urbana, piazze e spazi residenziali”, “Progettazione del paesaggio produttivo”. Costituisce l’esperienza laboratoriale finale del corso di laurea triennale in Progettazione del Paesaggio, nel quale lo studente può mettere a frutto le conoscenze e abilità acquisite nei due anni precedenti.
In particolare, il modulo di “progettazione urbana, piazze e spazi residenziali” ha l’obiettivo di fornire allo studente gli strumenti culturali e metodologici per affrontare il tema della progettazione degli spazi urbani aperti in relazione all’architettura costruita.
Attraverso lezioni frontali e attività di laboratorio, il corso si propone di sviluppare nello studente le condizioni di apprendimento per acquisire le seguenti conoscenze, abilità e competenze:
- Conoscenza/ approfondimento dei temi relativi alla progettazione urbana, con particolare riferimento allo spazio pubblico;
- Sviluppo di abilità nella elaborazione grafica dei disegni di progetto. Il disegno, nella più ampia accezione di modello di rappresentazione, che include disegni bidimensionali, modelli tridimensionali virtuali e modelli fisici, è visto come strumento euristico per l’elaborazione dell’idea progettuale.
- Capacità di elaborare un progetto di spazio pubblico confrontandosi con la scala urbana dell’architettura costruita.

Scheda Docente

Programma del corso

Il modulo intende affrontare il tema del progetto urbano, con particolare riferimento alla scala umana del pedone e al re-design dello spazio pubblico.
In particolare le lezioni riguarderanno: il progetto dello spazio pubblico urbano, dalla piazza con tutte le sue ibridazioni contemporanee, agli spazi pertinenziali degli edifici residenziali, con particolare riferimento ai contesti periferici, dove la realizzazione di una enorme cubatura residenziale negli ultimi sessant’anni non è stata accompagnata da un adeguata progettazione degli spazi aperti.
Verranno affrontati temi compositivi che riguardano il rapporto tra morfologia architettonica dei tessuti edilizi e sistema dei vuoti urbani da riqualificare, in una chiave percettiva di valutazione del paesaggio urbano; il rapporto tra fronti urbani e attività umane nello spazio pubblico; la progettazione dei diversi elementi che compongono lo spazio urbano, che include il lavoro sul suolo, pavimentazioni, vegetazione, elementi di arredo, limiti, bordi, salti di quota, ecc.
Le lezioni affronteranno in maniera sistematica il tema della progettazione dello spazio urbano, ponendo attenzione a costruire un approccio metodologico utile agli studenti.
Nella prima parte di corso si prevede un ciclo di lezioni prodromiche rispetto al progetto, in cui verranno presentati casi esemplari, progettisti di riferimento e forniti riferimenti bibliografici da approfondire.

Modalità Esame

Verrà valutato il lavoro progettuale nell’ambito di una discussione orale. Durante la discussione potranno essere somministrate domande al candidato atte a valutare le conoscenze acquisite sugli argomenti delle lezioni.

Testi adottati

Clemente M. (2017), Re-design dello spazio pubblico. FrancoAngeli, Milano.

Modalità di svolgimento

Il corso prevede lezioni teoriche e attività pratiche di laboratorio, che riguarderanno la realizzazione di un progetto scelto come tema d’anno ed esercitazioni intermedie, che verranno concordate durante lo svolgimento delle lezioni.

Modalità di frequenza

La frequenza dei laboratori è obbligatoria

Bibliografia

Nel corso delle lezioni verranno forniti riferimenti bibliografici pertinenti ai diversi temi affrontati.

GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTAANNO/SEMESTRECFUSSDLINGUA