Il corso introduce ai meccanismi della comunicazione umana "mediata" dalle tecnologie. Durante il corso si prenderanno in esame i prodotti comunicativi, le loro narrazioni e configurazioni mediali, analizzando i linguaggi, i generi e i formati con cui si manifestano.
1) Obiettivi in termini di “Conoscenza e comprensione”: al termine del corso gli studenti avranno appreso le dinamiche fondamentali dei processi comunicativi. In particolare, conosceranno le differenti modalità espressive verbali e non verbali e i loro impieghi nei contesti comunicativi e, attraverso l'analisi delle differenti tipologie e caratteristiche dei mezzi di comunicazione, comprenderanno le variabili necessarie alla scelta dei media più funzionali alle specifiche esigenze di comunicazione.
2) Obiettivi in termini di “Capacità di applicare conoscenza e comprensione”: al termine del corso, gli studenti saranno in grado di capire la terminologia tecnica e le nozioni fondamentali della comunicazione efficace e saranno in grado di analizzare criticamente l'efficacia dei processi di comunicazione anche in contesti di intermedialità, crossmedialità e transmedialità.
3) Alla fine del corso gli studenti dovranno aver raggiunto i seguenti risultati:
- riconoscere le dinamiche di senso di differenti mezzi di comunicazione (conoscenza e capacità comprensione applicate);
- conoscere le differenze e le logiche di fondo dietro la molteplicità di linguaggi, generi e formati mediali (autonomia di giudizio e capacità di apprendere);
- saper argomentare le conoscenze acquisite, usando un linguaggio appropriato (abilità comunicative);
- sviluppare capacità specifiche per comprendere, analizzare e produrre comunicazione per vecchi e nuovi media (conoscenza e capacità comprensione applicate).
Nella prima parte del corso saranno discusse e utilizzate in modo operativo alcune tra le principali ricerche teoriche della semiotica acquisendo un'adeguata terminologia di base e una migliore comprensione dei meccanismi della comunicazione umana, verbale e non verbale.
La seconda parte del corso introdurrà alle strategie testuali e alle tecniche di valorizzazione semiotica con esempi concreti di testi e pratiche mediali (stampa, cinema, radio, tv, siti web & reti sociali).
Contenuti specifici del corso sono:
1) Linguaggio/linguaggi, comunicazione, informazione;
2) Comunicazione umana, verbale e non verbale;
3) Le vie del senso: caratteristiche e potenzialità dei codici;
4) Narratività e mediazione tecnologica;
5) Linguaggi, generi e formati mediali;
6) Semiotica della discriminazione.
Modalità Esame
L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 26 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare concetti e teorie, della capacità di analisi, di sintesi e di argomentazione, della capacità di senso critico, dell'uso di un appropriato lessico filosofico-linguistico.
L'apprendimento sarà verificato tramite esame scritto (70%) e orale (30%).
La prova scritta, focalizzata sui concetti fondamentali del corso, sarà strutturata in forma di test con 16 domande di cui 14 a risposta chiusa, del tipo scelta multipla (per ciascuna delle quali vengono attribuiti da uno a tre punti senza penalità in caso di errori), e 2 domande a risposta aperta (per ciascuna delle quali viene attribuito un massimo di cinque punti senza penalità in caso di errori). La prova scritta concorrerà per il 70% alla determinazione del voto finale.
La prova orale si terrà a conclusione della prova scritta, nello stesso giorno, e comprenderà la correzione e la discussione della prova scritta e un breve colloquio sugli argomenti del corso. La prova orale concorrerà per il restante 30% all'attribuzione del voto finale.
SOLO PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI:
Durante il corso saranno effettuate una o due esercitazioni sugli argomenti trattati a lezione. Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni previste e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Criteri di valutazione:
- Daranno luogo a valutazioni di eccellenza (es. 27-30): un’esposizione chiara dei contenuti del corso con un linguaggio appropriato; la piena capacità di collegare le diverse posizioni degli autori e il valore applicativo delle teorie; il possesso di buone capacità critiche e di argomentazione.
- Daranno luogo a valutazioni discrete (es. 22-26): un’esposizione chiara, sebbene mnemonica, dei testi d’esame; una discreta capacità di collegare tra loro i contenuti e le teorie studiate; il possesso di capacità critica e l'uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni sufficienti (es. 18-21): una conoscenza completa ma superficiale del programma d’esame; una scarsa capacità di connessione e applicazione dei contenuti del corso; il solo riconosimento o una scarsa competenza del lessico filosofico-linguistico appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni negative: nessuna o scarsa conoscenza del programma d'esame; evidenti lacune nel descrivere e applicare teorie e concetti studiati; l’uso di un linguaggio generico e non appropriato.
Testi adottati
La bibliografia del corso è (testi elencati nell'ordine consigliato per la lettura):
1) Paola Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021. Isbn 978-88-290-1121-6. Parte I (pp. 23-90) e Parte II (pp. 91-128), esclusa la Parte III (quindi escluse le pp. 129-212).
2) Giovanna Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014. Isbn 978-88-593-0014-4. Tutto il volume.
3) Materiali del docente pubblicati sulla piattaforma di ateneo (Moodle: https://moodle.unitus.it/moodle/course/view.php?id=4983). I saggi e i materiali utilizzati per le lezioni saranno pubblicati all'interno della pagina del corso in Moodle: la loro conoscenza sarà accertata in sede di valutazione finale.
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno prevalentemente nella modalità frontale, con ampio uso di sussidi multimediali (slides, filmati, materiali web ecc.) e costante confronto in aula.
Durante il corso, con gli studenti frequentanti, si ricorrerà in più occasioni al cosiddetto "capovolgimento della classe" programmando le lezioni successive, con la possibilità per gli studenti di affrontare alcuni temi e/o singoli casi di studio su indicazione del docente in autonomia (a casa, individualmente o in gruppi), riservando il tempo della lezione successiva all'approfondimento e alla sperimentazione con attività collaborative, esercitazioni mirate, dibattiti e laboratori sul tema affrontato.
In tutte le lezioni si farà ampio ricorso a esempi relativi a casi di studio esemplari, a testi tratti dall'attualità e a momenti di discussione collettiva.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria, anche se raccomandata.
Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni in aula e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Bibliografia
Una specifica pagina conclusiva delle slide usate in supporto per ogni lezione conterrà tutti i riferimenti bibliografici utilizzati per la lezione e utili per:
- collegare gli argomenti discussi in aula ai testi adottati;
- consentire l'eventuale volontario approfondimento tramite ulteriori testi citati e/o di background teorico-culturale.
Complessivamente, tra i testi di riferimento su cui si basa il corso ci sono:
- D. Abercrombie, "Paralanguage", in International Journal of Language & Communication Disorders, 1968, vol. 3(1): 55-59.
- G. Bateson (1979), Mente e natura: un'unità necessaria, Milano: Adelphi, 1984.
- V.K. Bhatia (2005), Generic patterns in promotional discourse, in H. Halmari, T. Virtanen (a cura di), Persuasion across genres: A linguistic approach, Amsterdam: John Benjamins, pp. 213-225.
- J.D. Bolter (2001), Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesto e la ri-mediazione della stampa, Milano: Vita e Pensiero, 2002.
- M. Conboy (2010), The language of newspapers: Socio-historical perspectives, London: Continuum.
- G. Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014.
- N. Coupland (2007), Style: Language variation and identity, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- T. De Mauro, Guida all'uso delle parole, Roma: Editori Riuniti, 1980.
- T. De Mauro, Minisemantica dei linguaggi non verbali e delle lingue, Roma-Bari: Laterza, 1982.
- T. De Mauro (1994), Capire le parole, seconda ed., Roma-Bari: Laterza, 2002.
- T. De Mauro, Lezioni di linguistica teorica, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- E. Fadda, Troppo lontani, troppo vicini, Macerata: Quodlibet, 2018.
- D. Femia, Quando l’altro è arabo: analisi pragmatico-enunciativa di etnonimi ed epiteti etnici nelle conversazioni online, in R. Petrilli, D. Femia (a cura di), Parlare arabo, scrivere in italiano, Roma: Round Robin, 2024, pp. 127-182.
- D. Femia, "Aggettivi di cortesia e appellativi nelle discussioni online: tra (falsa) cortesia, sessismo, odio", in Filosofi(e)Semiotiche, vol. 11(1): 134-161, 2024.
- R. Finnegan (2002), Communicating: the multiple modes of human interconnection. London: Routledge.
- L. Floridi (2017), La quarta rivoluzione, Milano: Raffaello Cortina.
- A. Gehlen (1957), L'uomo nell'era della tecnica: problemi socio-psicologici della civiltà industriale, Roma: Armando, 2003.
- S. Gensini, Elementi di semiotica, Roma: Carocci, 2002.
- I. Gershon (2012), The breakup 2.0: disconnecting over new media. Ithaca: Cornell Univ. Press.
- J.J. Gibson (1979), Un approccio ecologico alla percezione visiva, Bologna: Il Mulino, 1999.
- G. Grignaffini, I generi televisivi, Roma: Carocci, 2012.
- L. Hjelmslev (1943), I fondamenti della teoria del linguaggio, Torino: Einaudi, 1980.
- G. Iovane, La fiction televisiva, Roma: Carocci, 2009.
- W. Iser (1976), L'atto della lettura: una teoria della risposta estetica, Bologna: Il Mulino, 1987.
- R. Jakobson (1960), Linguistica e poetica, in Saggi di linguistica generale, prima ed. 1966, Milano: Feltrinelli, 2002, pp. 181-218.
- D. Kahneman (2011), Pensieri lenti e veloci, Milano: Mondadori, 2012.
- G. Kress, C. Jewitt (2003), Introduction, in C. Jewitt, G. Kress (a cura di), Multimodal literacy, New York: Peter Lang, pp. 1–18.
- L. Manovich (2006), "The poetics of augmented space", in Visual Communication, vol. 5(2): 219-240.
- C. Marmo, Segni, linguaggi e testi: semiotica per la comunicazione, seconda ed. aggiornata, Bologna: Bononia University Press, 2015.
- G. Marrone, Introduzione alla semiotica del testo, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- G. Marrone, Prima lezione di semiotica, Roma-Bari: Laterza, 2018.
- M. McLuhan (1964), Gli strumenti del comunicare, Milano: Il Saggiatore, 1967.
- J. Meyrowitz (1985), No sense of place: the impact of electronic media on social behavior, New York: Oxford University Press.
- M. Montgomery (2007), The discourse of broadcast news: A linguistic approach, London: Routledge.
- E. Noelle-Neumann (1984), La spirale del silenzio, Meltemi: Roma, 2002.
- W.J. Ong (1982), Oralità e scrittura: le tecnologie della parola, Bologna: Il Mulino, 2006.
- E. Pariser (2011), The filter bubble: What the internet is hiding from you, New York: Penguin.
- Platone, Fedro, traduzione di P. Pucci, introduzione di B. Centrone, Roma-Bari: Laterza, 1998.
- C.S. Peirce, Opere, a cura di Massimo A. Bonfantini, Milano: Bompiani, 2003.
- R. Petrilli (2002), L'interazione simbolica, nuova ed., Perugia: Guerra, 2018.
- P. Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021.
- M.P. Pozzato, Capire la semiotica, Roma: Carocci, 2013.
- M.R. Prensky (2012), La mente aumentata, Gardolo: Edizioni Erickson, 2015.
- M. Puech (2008), Homo sapiens technologicus, Roma: Edizioni Nuova Cultura, 2018.
- T.M. Senft (2008), Camgirls: celebrity and community in the age of social networks, New York: Peter Lang.
- R. Scollon (1998), Mediated discourse as social interaction. New York; London: Longman.
- C.E. Shannon, "A mathematical theory of communication", in The Bell System Technical Journal, 1948, vol. 27(3): 379-423.
- L. Shifman (2014), Memes in digital culture, Cambridge, MA: MIT Press.
- P. Sordi, La macchina dello storytelling, Roma: Bordeaux, 2018.
- A. Testa, Le vie del senso: come dire cose opposte con le stesse parole, Roma: Carocci, 2004.
- T. Todorov (1990), Genres in discourse, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- A. Valeriani, Twitter factor, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- L.S. Vygotskij (1934), Pensiero e linguaggio: ricerche psicologiche, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- P. Watzlawick, J.H. Beavin e D.D. Jackson (1967), Pragmatica della comunicazione umana: studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Roma: Astrolabio, 1971.
- L. Wittgenstein (1953), Ricerche filosofiche, prima ed. 1967, Torino: Einaudi, 1999.
- M. Wolf (2008), Proust e il calamaro: storia e scienza del cervello che legge, Milano: Vita e Pensiero, 2012.
17830 - METODOLOGIA DELLA RICERCA POLITICA E SOCIALE
ERNESTO DARIO CALO'
Primo Semestre
7
SPS/07
Obiettivi formativi
Acquisizione delle conoscenze fondamentali relative alla metodologia e alle tecniche della ricerca politica e sociale, con approfondimento relativo alla ricerca politica comparata e alla analisi delle politiche pubbliche.
Le principali conoscenze acquisite sono di tipo cognitivo.
Il corso si propone di introdurre alla metodologia della ricerca sociologica e alla metodologia della ricerca politologica, con descrizione di teorie e approcci, tecniche e prassi della ricerca nella sociologia e nelle scienze politiche.
Gli studenti acquisiranno strumenti conoscitivi utili per comprendere e valutare la metodologia, le tecniche, la significatività e la rappresentatività delle ricerche sociologiche e politologiche.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- leggere e riassumere testi scientifici di metodologia della ricerca sociologica e politologica;
- identificare i concetti di base della metodologia della ricerca sociologica e politologica.
2. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- confrontare in chiave comparata la metodologia della ricerca sociologica e politologica;
- analizzare e descrivere criticamente le note metodologiche delle ricerche sociologiche e politologiche;
- analizzare e descrivere criticamente le caratteristiche degli strumenti di rilevazione impiegati nelle ricerche sociologiche e politologiche (domande e risposte, variabili e indicatori, ecc.);
- individuare le criticità e i problemi metodologici che il ricercatore socio-politologico deve fronteggiare nella definizione degli oggetti di studio e degli obiettivi scientifico-conoscitivi, nella scelta del tipo di dati da rilevare e dei casi su cui fondare l’analisi.
3. AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- valutare criticamente le note metodologiche delle ricerche sociologiche e politologiche;
- valutare criticamente le caratteristiche degli strumenti di rilevazione impiegati nelle ricerche sociologiche e politologiche (domande e risposte, variabili e indicatori, ecc.);
- giudicare il livello di significatività e di rappresentatività degli studi sociologici e politologici.
4. ABILITÀ COMUNICATIVE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- utilizzare il lessico scientifico della metodologia della ricerca sociale e della metodologia della ricerca politologica nell’esposizione orale e nella scrittura;
- discutere in pubblico concetti, teorie e prassi di ricerca nelle discipline sociologiche e politologiche;
- lavorare in gruppo, condividendo e scambiando le conoscenze acquisite nell’ambito della metodologia della ricerca politica e sociale.
5. CAPACITÀ DI APPRENDERE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- reperire e approfondire in maniera autonoma i nuovi orientamenti scientifici riguardanti la metodologia della ricerca politica e sociale.
- richiamare e approfondire le proprie conoscenze metoologiche nel corso del proprio processo di maturazione cognitiva e professionale.
Il programma si articola in quattro moduli complementari: il primo modulo ripercorre in un'ottica storica e storiografica l'evoluzione della metodologia applicata alle scienze sociali a partire dai suoi albori; il secondo modulo si focalizza sulla scuola della ricerca quantitativa, specificandone gli strumenti e le tecniche principali nonché i relativi contesti d'uso; il terzo modulo, per converso, approfondisce gli elementi identificativi della ricerca qualitativa; infine, nel quarto modulo si introducono i fondamenti degli approcci integrati, con riferimento alle strategie di ricerca "mixed methods"
Modalità Esame
Le modalità di valutazione prevedono unicamente una prova orale, benché, data la natura "pratica" dell'insegnamento, alcune esercitazioni in itinere possono essere implementate per verificare l'apprendimento degli aspetti più complessi
Testi adottati
I testi d'esame sono i seguenti, senza distinzione tra frequentanti e non frequentanti:
- Nobile S. (2022), Introduzione alla metodologia della ricerca sociale, Carocci, Roma
- Fasanella A., Mauceri S., Nobile S. (a cura di) (2024), Metodologia della ricerca sociale, FrancoAngeli, Milano (capitoli 4, 7, 13, 15 e 16)
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
Corbetta P. (2014), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, il Mulino, Bologna.
17828 - SCIENZA DELLA POLITICA
ENRICO PADOAN
Primo Semestre
7
SPS/04
Obiettivi formativi
Il corso è finalizzato ad approfondire uno dei concetti-chiave della scienza politica contemporanea, ossia il concetto di populismo. All’interno del corso si offrirà una rassegna ragionata dei principali approcci teorici allo studio dei fenomeni populisti, in prospettiva storica (XX e XXI secolo) e comparata (Europa e Americhe), con un focus particolare sul caso italiano e sugli aspetti di comunicazione politica. Si inizierà con la presentazione delle diverse definizioni scientifiche del concetto di populismo, per poi affrontare i relativi diversi approcci teorici al concetto, alle cause ed alle conseguenze di diverse tipologie di populismo, con una particolare attenzione ai contributi della sociologia politica alla comprensione del fenomeno. Gli studenti e le studentesse verranno invitati a concentrarsi, anche ai fini della valutazione finale, su uno specifico caso di partito populista europeo contemporaneo, al fine di discutere criticamente in quale modo gli utensili teorici presentati nel corso possono concretamente aiutare l’analisi dello studio di caso.
In questo senso gli obiettivi formativi che il corso persegue sono:
- Conoscenza e capacità di comprensione – anche applicate - delle principali questioni oggetto del dibattito politologico sul populismo;
- Dominio delle principali dimensioni del dibattito scientifico sui populismi (definizioni, cause, conseguenze, caratteristiche dei partiti e dei leader populisti ed aspetti comunicativi)
- Autonomia di giudizio e comprensione critica dei fenomeni populisti, delle loro cause e conseguenze;
- Abilità comunicative nell’esporre tematiche inerenti al populismo contemporaneo;
- Implementazione delle capacità di apprendimento.
Il corso ha l’obiettivo di introdurre alla conoscenza degli studi sul populismo. Dopo aver proposto alcune riflessioni sull’oggetto di studio, il corso sviluppa una proposta didattica basata su quattro moduli integrati:
- Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata;
- Varietà di populismi: tipologie e cause
- Populismo e Democrazia
- Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti
Modulo e Testi di riferimento
Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata: Graziano (pp. 7-44); Anselmi (pp. 7-58); Ostiguy
Varietà di populismi: tipologie e cause: Graziano (pp. 45-76 e 85-96); Anselmi (pp. 65-77)
Populismo e Democrazia: Graziano (pp. 97-102); Canovan; Abts & Rummens; Rovira
Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti: Graziano (pp. 77-84); Anselmi (pp. 59-64); INTERDISPOC (pp. 25-98)
È caldamente consigliata, di volta in volta, la previa lettura dei materiali rilevanti per ogni lezione, al fine di già maneggiare gli strumenti analitici per una partecipazione informata alla lezione da parte degli studenti e delle studentesse.
Modalità Esame
Sono previste due prove finali, identiche per studenti e studentesse frequentanti e non frequentanti:
Breve Elaborato Scritto (peso su voto finale: 50%). Submission di un breve articolo (max 1500 parole), con limitata bibliografia a supporto. Nell’articolo lo studente dovrà selezionare un caso di partito populista europeo contemporaneo e dovrà discuterne, sulla base degli utensili teorici sviluppati nel corso, le principali caratteristiche ideologiche e comunicative, nonché inquadrarlo all’interno delle rilevanti tipologie proposte ed in prospettiva storica.
L'elaborato scritto dovrà essere consegnato al docente via email almeno 7 gg prima il giorno dell'esame orale (data dell'appello).
NB: per studenti e studentesse per i/le quali è previsto l'insegnamento mutuato (6 CFU), sarà possibile presentare un elaborato in modalità di gruppo (max 3), oppure un elaborato individuale di lunghezza ridotta (max 1000 parole).
Esame orale (peso su voto finale: 50%). L’esame orale mira a verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, ed in particolare: la piena comprensione dei concetti oggetto dell’insegnamento (“Conoscenza e capacità di comprensione delle principali questioni”); verificare lo sviluppo delle capacità di apprendimento e di abilità comunicative delle problematiche oggetto del corso.
L’elaborato scritto prevede principalmente di misurare la capacità di comprendere criticamente i concetti fondanti degli studi sul populismo, nonché l’applicabilità dei concetti e delle nozioni illustrate nel corso ai fenomeni populisti contemporanei (“Conoscenza e capacità di comprensione applicate delle principali questioni correlate alla Scienza politica”; “Autonomia di giudizio e comprensione”).
Il docente è a disposizione degli studenti e delle studentesse al fine di suggerire ed indirizzare sulla scelta di caso e sulle modalità di scrittura dell’elaborato.
Testi adottati
Monografie:
Graziano, P. (2018). Neopopulismi. Perché sono destinati a durare. Il Mulino. (Intero; totale pagine: 95).
Anselmi, M. (2017). Populismo. Teorie e problemi. Mondadori. (pp. 1-77).
Articoli di rivista:
Abts, K. & Rummens, S. (2007) Populism versus Democracy, Political Studies 55(2), https://doi.org/10.1111/j.1467-9248.2007.00657.x
Canovan, M. (1999) Trust the People! Populism and the Two Faces of Democracy, Political Studies 47(1), https://doi.org/10.1111/1467-9248.00184
Ostiguy, P. (2020) The Socio-Cultural, Relational Approach to Populism, Partecipazione e Conflitto 13(1), doi: 10.1285/i20356609v13i1p29
Rovira, C. (2012) The ambivalence of populism: threat and corrective for democracy, Democratization 19(2), http://dx.doi.org/10.1080/13510347.2011.572619
Modalità di svolgimento
Sono previste lezioni frontali con elevata interazione con gli studenti e le studentesse, cui verranno proposti continui esempi al fine di dimostrare l'utilità dei concetti illustrati per comprendere i fenomeni populisti contemporanei.
Modalità di frequenza
Presenza, non obbligatoria. Lezioni registrate.
Bibliografia
Padoan, E. (2020) Antineoliberal Populisms in Comparative Perspective, Routledge
Padoan, E. (2022) Populismo vs Sinistra, Mimesis
Caiani, M. & Padoan, E. (2023) Populism and (Pop) Music, Palgrave
Zulianello, M. & Guasti, P. (2024) Capire il populismo, Utet
17824 - LINGUA INGLESE
SALVATORE ASARO
Secondo Semestre
10
L-LIN/12
Obiettivi formativi
Il corso mira all'apprendimento delle forme base di scrittura professionale in lingua inglese. Particolare attenzione sarà dedicata all’uso del lessico economico-giuridico attraverso lo svolgimento di esercitazioni che, in maniera graduale, contribuiranno allo sviluppo del lessico specialistico in contesti mirati. Saranno analizzate letture finalizzate al consolidamento delle competenze comunicative specifiche e delle strutture linguistiche acquisite. Un momento speciale verrà dedicato al consolidamento delle strutture morfo-sintattiche avanzante. Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di riconoscere e utilizzare correttamente le principali strutture linguistiche e grammaticali della lingua inglese di livello B2 secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.
Il corso mira all'apprendimento delle forme base di scrittura professionale in lingua inglese. Particolare attenzione sarà dedicata all’uso del lessico economico-giuridico attraverso lo svolgimento di esercitazioni che, in maniera graduale, contribuiranno allo sviluppo del lessico specialistico in contesti mirati. Saranno analizzate letture finalizzate al consolidamento delle competenze comunicative specifiche e delle strutture linguistiche acquisite. Un momento speciale verrà dedicato al consolidamento delle strutture morfo-sintattiche avanzante.
Modalità Esame
Esame scritto: domande sul programma (grammatica e inglese specifico)
Testi adottati
BIBLIOGRAFIA FREQUENTANTI
Testi obbligatori utilizzati a lezione:
1) Luke Prodromou e Lucia Bellini, English for Commerce, second edition, ELI
2) Raymond Murphy con Lelio Pallini, "Essential Grammar in Use: Edizione Italiana", Cambridge, Cambridge University Press
Testi consigliati:
3) Ian Badger, English for Business Conversations, ELI
BIBLIOGRAFIA NON FREQUENTANTI
1) Luke Prodromou e Lucia Bellini, English for Commerce, second edition, ELI
2) Raymond Murphy con Lelio Pallini, "Essential Grammar in Use: Edizione Italiana", Cambridge, Cambridge University Press
3) Ian Badger, English for Business Conversations, ELI
4) Alison Smith, English for Marketing & Advertising, Eli
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali e esercitazioni
17825 - STORIA CONTEMPORANEA
CATIA PAPACATIA PAPA
Secondo Semestre
7
M-STO/04
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti un'adeguata conoscenza della storia del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo, in particolare per quanto attiene al dominio coloniale italiano in Africa. Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere e interpretare la modernità coloniale e postcoloniale.
Risultati attesi: a) conoscenza della storia dell’espansionismo coloniale europeo e dei processi di decolonizzazione, capacità di comprendere contesti e processi; b) capacità di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di dinamiche storico-politiche, economico-sociali, linguistico-culturali; c) capacità di interpretare criticamente le problematiche affrontate, dimostrando autonomia di giudizio; d) capacità di comunicare, con proprietà di linguaggio, temi e problemi affrontati; e) acquisizione di una metodologia utile a svolgere autonomamente attività di studio e ricerca.
Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.
Modalità Esame
Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.
Testi adottati
Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021
Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.
Modalità Esame
Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.
Testi adottati
Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021
Modalità di frequenza
In presenza.
Bibliografia
N. Labanca, Oltremare. Storia dell'espansione coloniale italiana, il mulino, 2022
E. Ertola, Il colonialismo degli italiani. Storia di un'ideologia, Carocci, 2022
V. Deplano, A. Pes, Storia del colonialismo italiano, Carocci, 2024
17829 - CULTURE POLITICHE IN MUTAMENTO
LUCA MASSIDDA
Secondo Semestre
7
SPS/11
Obiettivi formativi
Il corso fornisce gli strumenti analitici, concettuali e metodologici per l'analisi e la comprensione del mutamento politico dal Novecento ad oggi, con particolare riferimento alle culture politiche in trasformazione nelle società complesse e gli effetti della globalizzazione sui processi politici e sulla fibra democratica delle nazioni. Gli studenti acquisiranno strumenti conoscitivi utili per interpretare - e operare professionalmente in - sistemi socio-politici complessi. Il bagaglio di saperi esperti acquisiti consentirà infatti agli studenti di comprendere il mutamento le dinamiche, i rapporti di forza, le variabili strutturali e sovrastrutturali che agiscono nel contesto politico globalizzato in cui si troveranno a vivere e a lavorare.
1. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- leggere e riassumere testi scientifici che analizzano il tema della cultura politica e dei suoi molteplici ambiti (stili di leadership, organizzazioni politiche, comunicazione politica, partecipazione politica, ecc.)
- descrivere i principali concetti teorici e le metodologie di ricerca riconducibili al panorama nazionale e internazionali di studi sulle culture politiche;
- identificare i principali autori che hanno contribuito alla definizione del concetto di cultura politica e alla sua evoluzione.
2. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- collocare autori e teorie relativa al concetto di cultura politica in una linea di evoluzione temporale;
- riassumerne i principali aspetti teorico-scientifici riconducibili agli studi sulle culture politiche;
- definirne i limiti e individuarne i nodi di criticità del concetto di cultura politica.
3. AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- descrivere in termini socio-politologici le caratteristiche del sistema politici e nelle sue complesse modalità di interazione con il sistema sociale.
- individuare e utilizzare variabili socio-politologiche nella valutazione di uno scenario politico e sociale complesso;
- comprendere le molteplici dimensioni che intervengono nelle relazioni intercorrenti tra sistema politico e sistema sociale.
4. ABILITÀ COMUNICATIVE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- utilizzare in maniera avanzata il lessico scientifico della sociologia politica nell’esposizione orale e nella scrittura;
- discutere in pubblico concetti, teorie e critiche relativa agli studi sulle culture politiche;
- lavorare in gruppo, condividendo e scambiando le conoscenze acquisite nell’ambito della sociologia politica.
5. CAPACITÀ DI APPRENDERE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- reperire e approfondire in maniera autonoma i nuovi orientamenti scientifici e i nuovi contributi offerti allo studio e all'analisi del rapporto tra sistema sociale e sistema politico.
- recuperare e approfondire le proprie conoscenze socio-politiche nel corso del proprio processo di maturazione scientifica e lungo il proprio percorso professionale.
Il corso affronterà il tema dei mutamenti della cultura politica nelle società complesse, poste di fronte alle sfide della globalizzazione. Partiti politici, ideologie, stili comunicativi, modalità di organizzazione e partecipazione politica sono in una fase di profondo mutamento rispetto alla politica "classica" del Novecento.
Se ne analizzeranno le cause, le modalità, gli effetti in connessione con la qualità della democrazia.
Pertanto si affronteranno più nello specifico i seguenti temi/concetti chiave:
- Culture politiche
- Partiti politici
- Partecipazione politica
-Leadership
-Populismo
- Globalizzazione
-Identità nazionale
- Comunicazione politica
Modalità Esame
A fine corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito i concetti principali affrontati durante le lezioni, dovranno dimostrare di avere acquisito e compreso le principali teorie socio-politiche, il contributo dei diversi autori e il dibattito accademico-scientifico in merito. In particolare, a fine corso gli studenti dovranno dovranno dimostrare di avere compreso il mutamento politico in atto e di saperlo inquadrare, con autonomia di giudizio e capacità critica, nell'ambito del piu' ampio processo di globalizzazione, nonché collegarne gli effetti al tessuto democratico delle società complesse. Da ultimo, ci si aspetta che gli studenti dimostrino di possedere la capacità di presentare efficacemente i problemi,di inquadrarli nel loro contesto storico-sociale e di illustrarne con chiarezza i risvolti.
L’esame consiste in una prova orale.
La prova si articola in media in quattro quesiti fondamentali, su argomenti che presentano un medio livello di approfondimento, idonei a verificare la capacità dei candidati sia di inquadrare i concetti nell’ambito di teorie, modelli e tipologie di portata generale o comunque più ampia sia di applicare i concetti in specifici ambiti di significato.
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. La prova è costruita in modo tale da consentire la valutazione e la relativa attribuzione del voto finale fondata sulla considerazione:: del livello di conoscenza dei contenuti (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, ovvero capacità discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
A metà corso verrà effettuata una prova scritta (senza registrazione del voto). La prova si svolge mediante la compilazione di un questionario articolato in domande a risposta sia chiusa che aperta.
Il test è costruito in modo tale da far emergere il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), la capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, discreta, buona, ben consolidata), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima).
La valutazione è sia individuale sia collettiva e consente al docente di fornire indicazioni specifiche al singolo studente o complessive, di organizzare eventuali interventi (ulteriori esercitazioni, tutoraggio, ecc.) volti a migliorare l'apprendimento degli argomenti affrontati durante il corso.
Nonché consente allo studente di misurare il lavoro svolto sin lì.
Testi adottati
1. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Culture politiche e leadership nell'era digitale, Franco Angeli, 2021, Milano (ebook in open access qui: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/view/687/518/3907).
2. Pierre Rosanvallon, Controdemocrazia. La politica nell’era della sfiducia, Castelvecchi, Roma 2012
3. Un articolo a scelta tra:
a. Luca Massidda, Trump vs Biden 2.0: Un anno di campagna elettorale negli spot dei due candidati alle Presidenziali del 2024, in «Sociologia, Rivista Quadrimestrale di Scienze storiche e sociali» Anno LVIII, N. 2, 2024 (solo l'articolo citato all'interno della rivista)
b. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Stili, temi e narrazioni di una leadership al femminile: la campagna elettorale di Giorgia Meloni, in «Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali», n° 3.2022, (solo l'articolo citato)
Modalità di svolgimento
Coerentemente con gli obiettivi formativi, sono previste esercitazioni (volte alla preparazione alle prove di accertamento, rese disponibili on line anche ai non frequentanti) e le lezioni frontali vengono svolte in modalità spiccatamente interattiva, discutendo teorie e casi, effettuando comparazioni spazio-temporali e, laddove possibile, contestualizzando gli argomenti trattati in ambiti concettuali ed esperienziali corrispondenti alle caratteristiche generazionali dei frequentanti.
Nel corso delle prime lezioni del corso vengono verificate interattivamente le conoscenze di carattere generale (teorico ed esperienziale) possedute dai frequentanti e vengono forniti elementi basilari della disciplina, attraverso una analisi storica e teorica dei suoi principali concetti.
Le ultime lezioni del corso vengono svolte in forma di riepilogo delle teorie, dei concetti e dei casi fondamentali trattati nel corso.
Lingua di insegnamento: italiano
Attività di supporto alla didattica:
Durante lo svolgimento del corso, in base alla necessità eventualmente emergente, potranno essere organizzati incontri di chiarimento e approfondimento con gli studenti.
Durante lo svolgimento del corso (In base alle effettive disponibilità di autorevoli addetti ai lavori) potranno essere organizzati seminari e conferenze su temi specifici pertinenti con l’insegnamento (autonomamente o in collaborazioni con istituzioni pubbliche e organizzazioni civili).
Modalità di frequenza
Frequenza non obbligatoria, ma opportuna per chi vuole partecipare alle attività didattiche laboratoriali previste all'interno del corso.
Bibliografia
Almond, G.A. (1956), Comparative Political System, in Journal of Politics, XVIII, 391- 409.
Almond, G.A., Verba, S. (1963), The Civic Culture. Political attitudes and democracy in five nations, Little, Brown and Company, Boston.
Almond, G.A., Powell, G.B. (1988), Politica comparata. Sistema, processi, politiche, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A., Verba, S. (1970), Un approccio allo studio della cultura politica, in G. Sartori (a cura di), Antologia di scienza politica, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (2005), Cultura civica e sviluppo politico, Il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (1992), Cultura Politica, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, http://www.treccani.it/enciclopedia/cultura-politica_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/
Anselmi, M. (2017), Populismo. Teorie e problemi, Mondadori Università, Milano.
Blumler, JG. (2016), The fourth age of political communication, in “Politiques de communication”, (1), 19-30.
Calise, M. (2011), Il partito personale: I due corpi del leader, Laterza, Roma-Bari.
Calise, M. (2016), La democrazia del leader, Laterza, Roma-Bari.
Campus, D. (2020), Female Populist Leaders and Communication: Does Gender Make a Difference?, in Krämer, B., Holtz-Bacha, C. (a cura), Perspectives on Populism and the Media: Avenues for Research, Nomos, Baden-Baden, 235-252.
Cepernich, C. (2017), Le campagne elettorali al tempo della networked politics. Laterza, Roma-Bari.
Chadwick, A. (2017), The Hybrid Media System: Politics and Power, Oxford University Press, Oxford.
Crespi, F. Santambrogio, A. (2001), La cultura politica nell’Italia che cambia, Carocci, Roma.
Kirchheimer, O. (1966), The Transformation of the Western European Party Sys-tems, in LaPalombara J., Weiner, M. (a cura), Political Parties and Political Development, Princeton University Press, Princeton, 177-200.
Krämer, B. (2014), Media populism: A conceptual clarification and some theses on its effects, in “Communication Theory”, 24(1), 42–60.
Lipset, S. M., Rokkan, S. (1967), Party Systems and Voter Alignments: Cross-National Perspectives, The Free Press, New York.
Massidda, L. (2019), Post-Politica. Morfologia di una campagna elettorale so-cial, FrancoAngeli, Milano.
Mazzoleni, G., Schultz, W. (1999), ‘Mediatization’ of Politics: A Challenge for Democracy?, in “Political Communication”, 16(3), 247-261.
Mudde, C. (2004), The populist zeitgeist, in “Government & Opposition”, 39(4), 541–563.
Mudde, C., Kaltwasser, R. (2017), Populism: A very short introduction, Oxford University Press, Oxford
Norris, P., Inglehart, R. (2019), Cultural Backlash. Trump, Brexit, and Authori-tarian Populism, Cambridge University Press, Cambridge.
Pateman, C. (1980), The Civic Culture: A Philosophic Critique, in Almond, G.A., Verba, S., (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage Publica-tions, Newbury Park.
Saccà, F. (2014), Il concetto di cultura politica. Attualità, limiti e una proposta di ridefinizione, in Saccà, F. (a cura di), Culture politiche, democrazia e rap-presentanza, FrancoAngeli, Milano.
Saccà, F. (2018), Le trasformazioni della democrazia. Narrazioni, leadership e ideologie della politica contemporanea, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 3/2018.
Saccà, F. (2020), La politica come professione 2.0: leadership e campagne eletto-rali all’epoca dei social, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 1/2020, 5-17.
Verba, S. (1980), On Revisitng the political culture: a Personal Postscript in Al-mond G., Verba, S. (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage publica-tions, Newbury Park
119682 - ECONOMIA DELLA GLOBALIZZAZIONE E DELLO SVILUPPO
GIULIO GUARINIGIULIO GUARINI
Secondo Semestre
7
SECS-P/01
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
17831 - DIRITTO DELL'INFORMAZIONE PUBBLICA
GIULIO VESPERINI
Primo Semestre
8
IUS/10
Obiettivi formativi
Gli obiettivi del corso sono quelli di fornire agli studenti la conoscenza degli istituti della trasparenza amministrativa, sia attraverso l'apprendimento delle relative norme, sia attraverso la conoscenza degli atti amministrativi più rilevanti che concorrono alla regolamentazione della materia, sia, infine, attraverso lo studio dei più importanti casi giurisprudenziali in materia.
In questo modo il corso intende sviluppare la capacità degli studenti di risolvere problemi concreti, attraverso l'analisi di casi giurisprudenziali e materiali normativi; promuovere l'autonomia di giudizio degli studenti, attraverso la discussione, alla presenza del professore, dei principali problemi teorici e applicativi posti dagli istituti della trasparenza amministrativa; sviluppare le abilità comunicative degli studenti, attraverso la consultazione della sezione "Amministrazione trasparente" dei siti delle pubbliche amministrazioni.
Il corso è diviso in tre parti. Una prima, composta di 4-5 lezioni, servirà a dare lezioni introduttive del diritto, in modo da consentire agli studenti che non avessero sostenuto esami di diritto o ne avessero sostenuti comunque in materie differenti da quelle che saranno trattate in questo corso, di apprendere alcune nozioni di base. Le stesse, ovviamente, potranno essere integrate, su richiesta degli studenti stessi, durante le restanti parti del corso.
La seconda e la terza parte del corso saranno dedicate, rispettivamente, ai due pilastri del diritto dell’informazione pubblica: la disciplina del diritto di accesso che risale a una legge del 1990 e il diritto della trasparenza che risale a un decreto legislativo del 2013.
Modalità Esame
L’esame consiste in una prova scritta, della durata di 40 minuti, fatta di tre domande a risposta aperta. Non ci sarà una prova dedicata ai frequentanti, ma, ai fini del voto finale, si terrà conto della partecipazione alle lezioni e, in particolar modo, di quella alla discussione in classe di casi e materiali.
Testi adottati
"La trasparenza" estratto da B.Neri, "Manuale di diritto dell’anticorruzione e della trasparenza"(in corso di aggiornamento). Per concessione dell’autrice, il testo verrà distribuito gratuitamente agli studenti in modalità pdf. Ne è consentito esclusivamente l’uso privato e a fini didattici.
Modalità di svolgimento
Alcune lezioni sono del tipo tradizionale, tenute direttamente dal professore. Altre, invece, consistono della discussione in classe di materiali prima indicati e che gli studenti potranno trovare facilmente on line. Inoltre, sono esaminati assieme agli studenti i siti internet di alcune amministrazioni per vedere l'applicazione delle norme sulla trasparenza.
Modalità di frequenza
Le lezioni si svolgono in presenza. La frequenza non è obbligatoria.
118563 - LINGUAGGI POLITICI E PUBBLICI
RAFFAELLA PETRILLI
Primo Semestre
8
M-FIL/05
Obiettivi formativi
Al termine del corso, lo studente:
1) conosce la principale tipologia dei linguaggi utilizzati nel discorso pubblico;
2) possiede gli strumenti critici per l’analisi dei linguaggi emotivi, persuasivi, descrittivi, informativi;
3) ha le competenze per identificare nei testi reali il linguaggio di incitamento all’odio;
4) ha le competenze di base per gestire il discorso falso e il discorso dell’odio (counter speech).
119682 - ECONOMIA DELLA GLOBALIZZAZIONE E DELLO SVILUPPO
GIULIO GUARINIGIULIO GUARINI
Secondo Semestre
7
SECS-P/01
17836 - STORIA DELLA COMUNICAZIONE POLITICA E ISTITUZIONALE
ROBERTO COLOZZAMAURIZIO RIDOLFI
Secondo Semestre
8
M-STO/04
Obiettivi formativi
Programma del modulo A
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI: Si prevede che, alla fine del modulo A, gli studenti siano in grado di orientarsi rispetto alle modalità di costruzione del discorso pubblico attraverso i diversi linguaggi, in particolar modo con riguardo alle rappresentazioni della Repubblica e alla comunciazione politico-istituzionale dei Presidenti.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: Aver sviluppato la conoscenza dei principi e dei metodi fondamentali della comunicazione politica nel secondo dopoguerra.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE: Aver sviluppato la capacità di applicare i metodi di analisi del sapere storico ai problemi-chiave della storia contemporanea italiana della seconda metà del Novecento.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Aver maturato una capacità di analisi critica e di giudizio autonomo sui problemi e i processi storici tipici della società contemporanea e della comunicazione politica.
ABILITÀ COMUNICATIVE: Aver conseguito la capacità di esporre in forma chiara e precisa gli snodi fondamentali dei fenomeni ed eventi studiati.
CAPACITÀ DI APPRENDERE: Essere in grado di collocare nel tempo gli eventi e i processi fondamentali dei fenomeni ed eventi studiati e di individuare i nessi che li collegano.
Programma del modulo B
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI: Si prevede che, alla fine del modulo B, gli studenti siano in grado di orientarsi rispetto alle modalità di costruzione del profilo pubblico di un partito politico, in particolar modo il Partito comunista italiano nella seconda metà del Novecento, attraverso la comunicazione.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: Aver sviluppato la conoscenza dei principi e dei metodi fondamentali della comunicazione politica nel quadro della Guerra fredda.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE: Aver sviluppato la capacità di applicare i metodi di analisi del sapere storico ai problemi-chiave della storia contemporanea italiana della seconda metà del Novecento.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Aver maturato una capacità di analisi critica e di giudizio autonomo sui problemi e i processi storici tipici della società contemporanea e della comunicazione politica.
ABILITÀ COMUNICATIVE: Aver conseguito la capacità di esporre in forma chiara e precisa gli snodi fondamentali dei fenomeni ed eventi studiati.
CAPACITÀ DI APPRENDERE: Essere in grado di collocare nel tempo gli eventi e i processi fondamentali dei fenomeni ed eventi studiati e di individuare i nessi che li collegano.
Il modulo B (24 ore) si propone di illustrare come si costruisce il profilo pubblico di un partito politico, in particolar modo il Partito comunista italiano nella seconda metà del Novecento, attraverso la comunicazione. Ci si concentrerà su un’analisi del sistema comunicativo del partito (linguaggio verbale; memoria e simboli; manifestazioni e mass media) e delle sue finalità, misurando l’influenza che le scelte dei gruppi dirigenti ebbero sulla costruzione dell’identità militante. Temi e parole-chiave, valori e anti-miti saranno al centro dell’attenzione. Il corso si baserà sullo studio della produzione scritta del partito (discorsi ufficiali; stampa; propaganda) e della produzione visuale (immagini e audiovideo). Una parte del corso sarà dedicata alla comparazione col caso del Partito comunista francese, in un'ottica d'internazionalizzazione e di partnership con l'Université Côte d’Azur-Centre de la Méditerranée Moderne et Contemporaine di Nizza.
Più precisamente, il programma del modulo B copre l’arco cronologico della seconda metà del Novecento e prende in considerazione:
- il linguaggio politico, che verrà studiato a partire dalla comunicazione “alta” (discorsi ufficiali, etc.) così come dalla stampa. Il tutto nel quadro di una strategia in cui il peso della storia, della tradizione, dei rituali era cruciale.
- l’identità politica, che sarà analizzata attraverso simboli e memorie della stessa cultura comunista. Resistenza, antifascismo, Costituzione repubblicana saranno studiati come emblemi nazional-patriottici che il partito fece propri per legittimare le proprie aspirazioni di comando politico.
- il nesso tra politica e cultura di massa, con particolare attenzione per cinema, TV, cambiamenti sociali di un dopoguerra segnato dall'industrializzazione, dalla crisi economica e poi dai nuovi exploit degli anni Ottanta.
Modalità Esame
Le modalità di esame sono tali da poter far emergere i risultati dell’apprendimento. L’esame consiste in una prova orale, incentrata sui testi previsti dal programma, presentati e discussi nel corso delle lezioni e dei seminari di approfondimento.
Testi adottati
Relativamente al modulo B, gli studenti prepareranno l’esame sul testo seguente:
- Stephen Gundle, Between Hollywood and Moscow. Communists and the Challenge of Mass Culture (1943-1991), Durham Duke U.P., 2000 [il testo è disponibile anche in edizione italiana presso il polo bibliotecario umanistico-sociale dell'Università di Viterbo]
Sceglieranno poi un secondo testo tra i due seguenti:
- Roberto Colozza, Repubbliche rosse. I simboli nazionali del PCI e del PCF (1944-1953), Bologna, CLUEB, 2009
- Andrea Possieri, Il peso della storia. Memoria, identità, rimozione dal Pci al Pds (1970-1991), Bologna, Il Mulino, 2007
Modalità di svolgimento
In corrispondenza con gli obiettivi formativi, l'acquisizione di conoscenze e di competenze specifiche contempla sia lezioni frontali che seminari specialistici frutto di esercitazioni in cui applicare la metodologia della ricerca, tramite l'uso di una o più fonti.
In base ad eventuali necessità di tutela della salute pubblica, la didattica del corso potrà essere erogata a distanza, in forma mista o totalmente tramite il pieno ricorso a piattaforme e strumenti di e-learning
Modalità di frequenza
Frequenza facoltativa
Bibliografia
- Stephen Gundle, Between Hollywood and Moscow. Communists and the Challenge of Mass Culture (1943-1991), Durham Duke U.P., 2000 [il testo è disponibile anche in edizione italiana presso il polo bibliotecario umanistico-sociale dell'Università di Viterbo]
- Roberto Colozza, Repubbliche rosse. I simboli nazionali del PCI e del PCF (1944-1953), Bologna, CLUEB, 2009
- Andrea Possieri, Il peso della storia. Memoria, identità, rimozione dal Pci al Pds (1970-1991), Bologna, Il Mulino, 2007
Il modulo 1 prende in esame gli indirizzi più fecondi e suggestivi della storia della politica: i modelli teorici, le pratiche e i linguaggi attraverso i quali è cambiato il rapporto tra potere politico e cittadinanza, costumi civili e consumi culturali.
Ad una parte teorica ed esplicativa di momenti e passaggi del tempo presente, seguono due percorsi seminariali.
Linguaggi e comunicazione nei Presidenti della Repubblica; una comparazione euro-americana. Si delineano percorsi comparativi tra i modelli repubblicani europei (Francia, Germania, Italia) e americani (Stati Uniti e Cile). Si affrontano temi quali: le relazioni tra il capo dello stato, i cittadini e l’opinione pubblica; i discorsi e lo stile presidenziali, i viaggi interni e all’estero, l’influenza nel delineare l’immagine del Paese.
L’immaginario, i linguaggi e i rituali civili nella rappresentazioni della Repubblica. La storia delle narrazioni repubblicane nel II dopoguerra sono indagate attraverso gli aspetti sia linguistico-culturali sia simbolico-rituali, mettendo in correlazione la comunicazione politico-istituzionale con l’evoluzione delle mentalità sociali e culturali.
Modalità Esame
La valutazione del percorso didattico avviene tramite una prova d'esame orale.
Testi adottati
Testi d’esame per il Modulo 1
Parte istituzionale:
M. Baioni e F. Conti (a cura di), La politica nell’età contemporanea, Roma, Carocci, 2017, pp. 239 (ISBN:978-88-430-8644-3]
A scelta tra:
M. Ridolfi e M. Ravveduto (cura di), 2 giugno. Nascita, storia e memorie della Repubblica. Immaginari, linguaggi e rituali, Roma, Viella 2020 [Isbn: 9788833137117]
M. Ridolfi e G. Orsina (a cura di), La Repubblica del Presidente. Istituzioni, pedagogia civile e cittadini nelle trasformazioni delle democrazie, Roma Viella, 2021 [978-88-3313-973-9 ]
Modalità di svolgimento
Si prevede la stesura di mirate ricerche scritte correlate ai temi del modulo; esse concorrono alla valutazione finale.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria. Si svolge attraverso due lezioni settimanali di tre ore ciascuna, in due giorni consecutivi.
Bibliografia
C. Covato, C. Meta e M. Ridolfi, a cura di, Educazione e politica nell’Italia repubblicana, Roma, RomaTre Press, 2023, pp. 197 [ISBN: 979-12-5977-195-7];
F. Conti e M. Ridolfi (a cura di), Ripensando la storia politica. Poteri, spazi e linguaggi, dossier di “Memoria e Ricerca”, n. 72, gennaio-aprile 2023
C) ESAME DI LINGUA OPZIONALE OPZIONE A LM 62
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LINGUA FRANCESE
CHRISTINE CORMAN
Secondo Semestre
6
L-LIN/04
LINGUA SPAGNOLA
ROBERTA GIORDANO
Secondo Semestre
6
L-LIN/07
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: essere in grado di capire un testo scritto e orale in lingua spagnola.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: essere in grado di sintetizzare e riformulare un testo in lingua spagnola.
Autonomia di giudizio: essere in grado di commentare un testo in lingua spagnola.
Abilità comunicative: essere in grado di riformulare un concetto, testo o discorso in lingua spagnola.
Capacità di apprendere: capacità di riflettere sul proprio apprendimento e sul suo sviluppo.
Gli argomenti trattati saranno i seguenti:
nozioni di fonetica
le regole dell'accentazione
gli articoli determinativi, indeterminativi
il nome, genere e numero
l'aggettivo qualificativo, genere e numero
l'aggettivo possessivo e dimostrativo, genere e numero
i verbi ausiliari
differenza ser/estar
differenza haber/estar
le preposizioni semplici
il pronome personale: soggetto, complemento e preceduto da preposizione
il verbo. L'Indicativo: presente, imperfecto, pretérito perfecto, pretérito indefinido
i verbi regolari e irregolari
le perifrasi verbali: ir a + infinitivo, tener que/haber que + infinitivo, estar + gerundio
Modalità Esame
L'esame consiste in una verifica scritta sui temi trattati durante il corso per verificare l'acquisizione delle nozioni presentate durante il corso oltre che lo sviluppo di autonomia e spirito critico nell'uso della lingua straniera.
Testi adottati
AA.VV., Gramática básica del estudiante de Español (Difusión).
Modalità di svolgimento
L'insegnamento, impartito in lingua spagnola, ha una durata di 36 ore di lezioni frontali e prevede la somministrazione di prove di verifica.
Modalità di frequenza
Malgrado non obbligatoria, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
In aggiunta ai testi adottati indicati, ulteriore materiale bibliografico sarà fornito dalla docente durante il corso
GRUPPO OPZIONALE IN F CURRICULUM SP
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TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
Secondo Semestre
6
ALTRE CONOSCENZE UTILI
Secondo Semestre
6
17844 - PROVA FINALE
Secondo Semestre
16
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
17830 - METODOLOGIA DELLA RICERCA POLITICA E SOCIALE
ERNESTO DARIO CALO'ERNESTO DARIO CALO'
Primo Semestre
7
SPS/07
Obiettivi formativi
Acquisizione delle conoscenze fondamentali relative alla metodologia e alle tecniche della ricerca politica e sociale, con approfondimento relativo alla ricerca politica comparata e alla analisi delle politiche pubbliche.
Le principali conoscenze acquisite sono di tipo cognitivo.
Il corso si propone di introdurre alla metodologia della ricerca sociologica e alla metodologia della ricerca politologica, con descrizione di teorie e approcci, tecniche e prassi della ricerca nella sociologia e nelle scienze politiche.
Gli studenti acquisiranno strumenti conoscitivi utili per comprendere e valutare la metodologia, le tecniche, la significatività e la rappresentatività delle ricerche sociologiche e politologiche.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- leggere e riassumere testi scientifici di metodologia della ricerca sociologica e politologica;
- identificare i concetti di base della metodologia della ricerca sociologica e politologica.
2. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- confrontare in chiave comparata la metodologia della ricerca sociologica e politologica;
- analizzare e descrivere criticamente le note metodologiche delle ricerche sociologiche e politologiche;
- analizzare e descrivere criticamente le caratteristiche degli strumenti di rilevazione impiegati nelle ricerche sociologiche e politologiche (domande e risposte, variabili e indicatori, ecc.);
- individuare le criticità e i problemi metodologici che il ricercatore socio-politologico deve fronteggiare nella definizione degli oggetti di studio e degli obiettivi scientifico-conoscitivi, nella scelta del tipo di dati da rilevare e dei casi su cui fondare l’analisi.
3. AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- valutare criticamente le note metodologiche delle ricerche sociologiche e politologiche;
- valutare criticamente le caratteristiche degli strumenti di rilevazione impiegati nelle ricerche sociologiche e politologiche (domande e risposte, variabili e indicatori, ecc.);
- giudicare il livello di significatività e di rappresentatività degli studi sociologici e politologici.
4. ABILITÀ COMUNICATIVE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- utilizzare il lessico scientifico della metodologia della ricerca sociale e della metodologia della ricerca politologica nell’esposizione orale e nella scrittura;
- discutere in pubblico concetti, teorie e prassi di ricerca nelle discipline sociologiche e politologiche;
- lavorare in gruppo, condividendo e scambiando le conoscenze acquisite nell’ambito della metodologia della ricerca politica e sociale.
5. CAPACITÀ DI APPRENDERE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- reperire e approfondire in maniera autonoma i nuovi orientamenti scientifici riguardanti la metodologia della ricerca politica e sociale.
- richiamare e approfondire le proprie conoscenze metoologiche nel corso del proprio processo di maturazione cognitiva e professionale.
Il programma si articola in quattro moduli complementari: il primo modulo ripercorre in un'ottica storica e storiografica l'evoluzione della metodologia applicata alle scienze sociali a partire dai suoi albori; il secondo modulo si focalizza sulla scuola della ricerca quantitativa, specificandone gli strumenti e le tecniche principali nonché i relativi contesti d'uso; il terzo modulo, per converso, approfondisce gli elementi identificativi della ricerca qualitativa; infine, nel quarto modulo si introducono i fondamenti degli approcci integrati, con riferimento alle strategie di ricerca "mixed methods"
Modalità Esame
Le modalità di valutazione prevedono unicamente una prova orale, benché, data la natura "pratica" dell'insegnamento, alcune esercitazioni in itinere possono essere implementate per verificare l'apprendimento degli aspetti più complessi
Testi adottati
I testi d'esame sono i seguenti, senza distinzione tra frequentanti e non frequentanti:
- Nobile S. (2022), Introduzione alla metodologia della ricerca sociale, Carocci, Roma
- Fasanella A., Mauceri S., Nobile S. (a cura di) (2024), Metodologia della ricerca sociale, FrancoAngeli, Milano (capitoli 4, 7, 13, 15 e 16)
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
Corbetta P. (2014), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, il Mulino, Bologna.
Il programma si articola in quattro moduli complementari: il primo modulo ripercorre in un'ottica storica e storiografica l'evoluzione della metodologia applicata alle scienze sociali a partire dai suoi albori; il secondo modulo si focalizza sulla scuola della ricerca quantitativa, specificandone gli strumenti e le tecniche principali nonché i relativi contesti d'uso; il terzo modulo, per converso, approfondisce gli elementi identificativi della ricerca qualitativa; infine, nel quarto modulo si introducono i fondamenti degli approcci integrati, con riferimento alle strategie di ricerca "mixed methods"
Modalità Esame
Le modalità di valutazione prevedono unicamente una prova orale, benché, data la natura "pratica" dell'insegnamento, alcune esercitazioni in itinere possono essere implementate per verificare l'apprendimento degli aspetti più complessi
Testi adottati
I testi d'esame sono i seguenti, senza distinzione tra frequentanti e non frequentanti:
- Nobile S. (2022), Introduzione alla metodologia della ricerca sociale, Carocci, Roma
- Fasanella A., Mauceri S., Nobile S. (a cura di) (2024), Metodologia della ricerca sociale, FrancoAngeli, Milano (capitoli 4, 7, 13, 15 e 16)
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
Corbetta P. (2014), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, il Mulino, Bologna.
118562 - LINGUAGGI DEI MEDIA
DIEGO FEMIADIEGO FEMIA
Primo Semestre
7
M-FIL/05
Obiettivi formativi
Il corso introduce ai meccanismi della comunicazione umana "mediata" dalle tecnologie. Durante il corso si prenderanno in esame i prodotti comunicativi, le loro narrazioni e configurazioni mediali, analizzando i linguaggi, i generi e i formati con cui si manifestano.
1) Obiettivi in termini di “Conoscenza e comprensione”: al termine del corso gli studenti avranno appreso le dinamiche fondamentali dei processi comunicativi. In particolare, conosceranno le differenti modalità espressive verbali e non verbali e i loro impieghi nei contesti comunicativi e, attraverso l'analisi delle differenti tipologie e caratteristiche dei mezzi di comunicazione, comprenderanno le variabili necessarie alla scelta dei media più funzionali alle specifiche esigenze di comunicazione.
2) Obiettivi in termini di “Capacità di applicare conoscenza e comprensione”: al termine del corso, gli studenti saranno in grado di capire la terminologia tecnica e le nozioni fondamentali della comunicazione efficace e saranno in grado di analizzare criticamente l'efficacia dei processi di comunicazione anche in contesti di intermedialità, crossmedialità e transmedialità.
3) Alla fine del corso gli studenti dovranno aver raggiunto i seguenti risultati:
- riconoscere le dinamiche di senso di differenti mezzi di comunicazione (conoscenza e capacità comprensione applicate);
- conoscere le differenze e le logiche di fondo dietro la molteplicità di linguaggi, generi e formati mediali (autonomia di giudizio e capacità di apprendere);
- saper argomentare le conoscenze acquisite, usando un linguaggio appropriato (abilità comunicative);
- sviluppare capacità specifiche per comprendere, analizzare e produrre comunicazione per vecchi e nuovi media (conoscenza e capacità comprensione applicate).
Nella prima parte del corso saranno discusse e utilizzate in modo operativo alcune tra le principali ricerche teoriche della semiotica acquisendo un'adeguata terminologia di base e una migliore comprensione dei meccanismi della comunicazione umana, verbale e non verbale.
La seconda parte del corso introdurrà alle strategie testuali e alle tecniche di valorizzazione semiotica con esempi concreti di testi e pratiche mediali (stampa, cinema, radio, tv, siti web & reti sociali).
Contenuti specifici del corso sono:
1) Linguaggio/linguaggi, comunicazione, informazione;
2) Comunicazione umana, verbale e non verbale;
3) Le vie del senso: caratteristiche e potenzialità dei codici;
4) Narratività e mediazione tecnologica;
5) Linguaggi, generi e formati mediali;
6) Semiotica della discriminazione.
Modalità Esame
L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 26 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare concetti e teorie, della capacità di analisi, di sintesi e di argomentazione, della capacità di senso critico, dell'uso di un appropriato lessico filosofico-linguistico.
L'apprendimento sarà verificato tramite esame scritto (70%) e orale (30%).
La prova scritta, focalizzata sui concetti fondamentali del corso, sarà strutturata in forma di test con 16 domande di cui 14 a risposta chiusa, del tipo scelta multipla (per ciascuna delle quali vengono attribuiti da uno a tre punti senza penalità in caso di errori), e 2 domande a risposta aperta (per ciascuna delle quali viene attribuito un massimo di cinque punti senza penalità in caso di errori). La prova scritta concorrerà per il 70% alla determinazione del voto finale.
La prova orale si terrà a conclusione della prova scritta, nello stesso giorno, e comprenderà la correzione e la discussione della prova scritta e un breve colloquio sugli argomenti del corso. La prova orale concorrerà per il restante 30% all'attribuzione del voto finale.
SOLO PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI:
Durante il corso saranno effettuate una o due esercitazioni sugli argomenti trattati a lezione. Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni previste e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Criteri di valutazione:
- Daranno luogo a valutazioni di eccellenza (es. 27-30): un’esposizione chiara dei contenuti del corso con un linguaggio appropriato; la piena capacità di collegare le diverse posizioni degli autori e il valore applicativo delle teorie; il possesso di buone capacità critiche e di argomentazione.
- Daranno luogo a valutazioni discrete (es. 22-26): un’esposizione chiara, sebbene mnemonica, dei testi d’esame; una discreta capacità di collegare tra loro i contenuti e le teorie studiate; il possesso di capacità critica e l'uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni sufficienti (es. 18-21): una conoscenza completa ma superficiale del programma d’esame; una scarsa capacità di connessione e applicazione dei contenuti del corso; il solo riconosimento o una scarsa competenza del lessico filosofico-linguistico appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni negative: nessuna o scarsa conoscenza del programma d'esame; evidenti lacune nel descrivere e applicare teorie e concetti studiati; l’uso di un linguaggio generico e non appropriato.
Testi adottati
La bibliografia del corso è (testi elencati nell'ordine consigliato per la lettura):
1) Paola Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021. Isbn 978-88-290-1121-6. Parte I (pp. 23-90) e Parte II (pp. 91-128), esclusa la Parte III (quindi escluse le pp. 129-212).
2) Giovanna Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014. Isbn 978-88-593-0014-4. Tutto il volume.
3) Materiali del docente pubblicati sulla piattaforma di ateneo (Moodle: https://moodle.unitus.it/moodle/course/view.php?id=4983). I saggi e i materiali utilizzati per le lezioni saranno pubblicati all'interno della pagina del corso in Moodle: la loro conoscenza sarà accertata in sede di valutazione finale.
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno prevalentemente nella modalità frontale, con ampio uso di sussidi multimediali (slides, filmati, materiali web ecc.) e costante confronto in aula.
Durante il corso, con gli studenti frequentanti, si ricorrerà in più occasioni al cosiddetto "capovolgimento della classe" programmando le lezioni successive, con la possibilità per gli studenti di affrontare alcuni temi e/o singoli casi di studio su indicazione del docente in autonomia (a casa, individualmente o in gruppi), riservando il tempo della lezione successiva all'approfondimento e alla sperimentazione con attività collaborative, esercitazioni mirate, dibattiti e laboratori sul tema affrontato.
In tutte le lezioni si farà ampio ricorso a esempi relativi a casi di studio esemplari, a testi tratti dall'attualità e a momenti di discussione collettiva.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria, anche se raccomandata.
Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni in aula e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Bibliografia
Una specifica pagina conclusiva delle slide usate in supporto per ogni lezione conterrà tutti i riferimenti bibliografici utilizzati per la lezione e utili per:
- collegare gli argomenti discussi in aula ai testi adottati;
- consentire l'eventuale volontario approfondimento tramite ulteriori testi citati e/o di background teorico-culturale.
Complessivamente, tra i testi di riferimento su cui si basa il corso ci sono:
- D. Abercrombie, "Paralanguage", in International Journal of Language & Communication Disorders, 1968, vol. 3(1): 55-59.
- G. Bateson (1979), Mente e natura: un'unità necessaria, Milano: Adelphi, 1984.
- V.K. Bhatia (2005), Generic patterns in promotional discourse, in H. Halmari, T. Virtanen (a cura di), Persuasion across genres: A linguistic approach, Amsterdam: John Benjamins, pp. 213-225.
- J.D. Bolter (2001), Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesto e la ri-mediazione della stampa, Milano: Vita e Pensiero, 2002.
- M. Conboy (2010), The language of newspapers: Socio-historical perspectives, London: Continuum.
- G. Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014.
- N. Coupland (2007), Style: Language variation and identity, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- T. De Mauro, Guida all'uso delle parole, Roma: Editori Riuniti, 1980.
- T. De Mauro, Minisemantica dei linguaggi non verbali e delle lingue, Roma-Bari: Laterza, 1982.
- T. De Mauro (1994), Capire le parole, seconda ed., Roma-Bari: Laterza, 2002.
- T. De Mauro, Lezioni di linguistica teorica, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- E. Fadda, Troppo lontani, troppo vicini, Macerata: Quodlibet, 2018.
- D. Femia, Quando l’altro è arabo: analisi pragmatico-enunciativa di etnonimi ed epiteti etnici nelle conversazioni online, in R. Petrilli, D. Femia (a cura di), Parlare arabo, scrivere in italiano, Roma: Round Robin, 2024, pp. 127-182.
- D. Femia, "Aggettivi di cortesia e appellativi nelle discussioni online: tra (falsa) cortesia, sessismo, odio", in Filosofi(e)Semiotiche, vol. 11(1): 134-161, 2024.
- R. Finnegan (2002), Communicating: the multiple modes of human interconnection. London: Routledge.
- L. Floridi (2017), La quarta rivoluzione, Milano: Raffaello Cortina.
- A. Gehlen (1957), L'uomo nell'era della tecnica: problemi socio-psicologici della civiltà industriale, Roma: Armando, 2003.
- S. Gensini, Elementi di semiotica, Roma: Carocci, 2002.
- I. Gershon (2012), The breakup 2.0: disconnecting over new media. Ithaca: Cornell Univ. Press.
- J.J. Gibson (1979), Un approccio ecologico alla percezione visiva, Bologna: Il Mulino, 1999.
- G. Grignaffini, I generi televisivi, Roma: Carocci, 2012.
- L. Hjelmslev (1943), I fondamenti della teoria del linguaggio, Torino: Einaudi, 1980.
- G. Iovane, La fiction televisiva, Roma: Carocci, 2009.
- W. Iser (1976), L'atto della lettura: una teoria della risposta estetica, Bologna: Il Mulino, 1987.
- R. Jakobson (1960), Linguistica e poetica, in Saggi di linguistica generale, prima ed. 1966, Milano: Feltrinelli, 2002, pp. 181-218.
- D. Kahneman (2011), Pensieri lenti e veloci, Milano: Mondadori, 2012.
- G. Kress, C. Jewitt (2003), Introduction, in C. Jewitt, G. Kress (a cura di), Multimodal literacy, New York: Peter Lang, pp. 1–18.
- L. Manovich (2006), "The poetics of augmented space", in Visual Communication, vol. 5(2): 219-240.
- C. Marmo, Segni, linguaggi e testi: semiotica per la comunicazione, seconda ed. aggiornata, Bologna: Bononia University Press, 2015.
- G. Marrone, Introduzione alla semiotica del testo, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- G. Marrone, Prima lezione di semiotica, Roma-Bari: Laterza, 2018.
- M. McLuhan (1964), Gli strumenti del comunicare, Milano: Il Saggiatore, 1967.
- J. Meyrowitz (1985), No sense of place: the impact of electronic media on social behavior, New York: Oxford University Press.
- M. Montgomery (2007), The discourse of broadcast news: A linguistic approach, London: Routledge.
- E. Noelle-Neumann (1984), La spirale del silenzio, Meltemi: Roma, 2002.
- W.J. Ong (1982), Oralità e scrittura: le tecnologie della parola, Bologna: Il Mulino, 2006.
- E. Pariser (2011), The filter bubble: What the internet is hiding from you, New York: Penguin.
- Platone, Fedro, traduzione di P. Pucci, introduzione di B. Centrone, Roma-Bari: Laterza, 1998.
- C.S. Peirce, Opere, a cura di Massimo A. Bonfantini, Milano: Bompiani, 2003.
- R. Petrilli (2002), L'interazione simbolica, nuova ed., Perugia: Guerra, 2018.
- P. Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021.
- M.P. Pozzato, Capire la semiotica, Roma: Carocci, 2013.
- M.R. Prensky (2012), La mente aumentata, Gardolo: Edizioni Erickson, 2015.
- M. Puech (2008), Homo sapiens technologicus, Roma: Edizioni Nuova Cultura, 2018.
- T.M. Senft (2008), Camgirls: celebrity and community in the age of social networks, New York: Peter Lang.
- R. Scollon (1998), Mediated discourse as social interaction. New York; London: Longman.
- C.E. Shannon, "A mathematical theory of communication", in The Bell System Technical Journal, 1948, vol. 27(3): 379-423.
- L. Shifman (2014), Memes in digital culture, Cambridge, MA: MIT Press.
- P. Sordi, La macchina dello storytelling, Roma: Bordeaux, 2018.
- A. Testa, Le vie del senso: come dire cose opposte con le stesse parole, Roma: Carocci, 2004.
- T. Todorov (1990), Genres in discourse, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- A. Valeriani, Twitter factor, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- L.S. Vygotskij (1934), Pensiero e linguaggio: ricerche psicologiche, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- P. Watzlawick, J.H. Beavin e D.D. Jackson (1967), Pragmatica della comunicazione umana: studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Roma: Astrolabio, 1971.
- L. Wittgenstein (1953), Ricerche filosofiche, prima ed. 1967, Torino: Einaudi, 1999.
- M. Wolf (2008), Proust e il calamaro: storia e scienza del cervello che legge, Milano: Vita e Pensiero, 2012.
Nella prima parte del corso saranno discusse e utilizzate in modo operativo alcune tra le principali ricerche teoriche della semiotica acquisendo un'adeguata terminologia di base e una migliore comprensione dei meccanismi della comunicazione umana, verbale e non verbale.
La seconda parte del corso introdurrà alle strategie testuali e alle tecniche di valorizzazione semiotica con esempi concreti di testi e pratiche mediali (stampa, cinema, radio, tv, siti web & reti sociali).
Contenuti specifici del corso sono:
1) Linguaggio/linguaggi, comunicazione, informazione;
2) Comunicazione umana, verbale e non verbale;
3) Le vie del senso: caratteristiche e potenzialità dei codici;
4) Narratività e mediazione tecnologica;
5) Linguaggi, generi e formati mediali;
6) Semiotica della discriminazione.
Modalità Esame
L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 26 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare concetti e teorie, della capacità di analisi, di sintesi e di argomentazione, della capacità di senso critico, dell'uso di un appropriato lessico filosofico-linguistico.
L'apprendimento sarà verificato tramite esame scritto (70%) e orale (30%).
La prova scritta, focalizzata sui concetti fondamentali del corso, sarà strutturata in forma di test con 16 domande di cui 14 a risposta chiusa, del tipo scelta multipla (per ciascuna delle quali vengono attribuiti da uno a tre punti senza penalità in caso di errori), e 2 domande a risposta aperta (per ciascuna delle quali viene attribuito un massimo di cinque punti senza penalità in caso di errori). La prova scritta concorrerà per il 70% alla determinazione del voto finale.
La prova orale si terrà a conclusione della prova scritta, nello stesso giorno, e comprenderà la correzione e la discussione della prova scritta e un breve colloquio sugli argomenti del corso. La prova orale concorrerà per il restante 30% all'attribuzione del voto finale.
SOLO PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI:
Durante il corso saranno effettuate una o due esercitazioni sugli argomenti trattati a lezione. Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni previste e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Criteri di valutazione:
- Daranno luogo a valutazioni di eccellenza (es. 27-30): un’esposizione chiara dei contenuti del corso con un linguaggio appropriato; la piena capacità di collegare le diverse posizioni degli autori e il valore applicativo delle teorie; il possesso di buone capacità critiche e di argomentazione.
- Daranno luogo a valutazioni discrete (es. 22-26): un’esposizione chiara, sebbene mnemonica, dei testi d’esame; una discreta capacità di collegare tra loro i contenuti e le teorie studiate; il possesso di capacità critica e l'uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni sufficienti (es. 18-21): una conoscenza completa ma superficiale del programma d’esame; una scarsa capacità di connessione e applicazione dei contenuti del corso; il solo riconosimento o una scarsa competenza del lessico filosofico-linguistico appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni negative: nessuna o scarsa conoscenza del programma d'esame; evidenti lacune nel descrivere e applicare teorie e concetti studiati; l’uso di un linguaggio generico e non appropriato.
Testi adottati
La bibliografia del corso è (testi elencati nell'ordine consigliato per la lettura):
1) Paola Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021. Isbn 978-88-290-1121-6. Parte I (pp. 23-90) e Parte II (pp. 91-128), esclusa la Parte III (quindi escluse le pp. 129-212).
2) Giovanna Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014. Isbn 978-88-593-0014-4. Tutto il volume.
3) Materiali del docente pubblicati sulla piattaforma di ateneo (Moodle: https://moodle.unitus.it/moodle/course/view.php?id=4983). I saggi e i materiali utilizzati per le lezioni saranno pubblicati all'interno della pagina del corso in Moodle: la loro conoscenza sarà accertata in sede di valutazione finale.
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno prevalentemente nella modalità frontale, con ampio uso di sussidi multimediali (slides, filmati, materiali web ecc.) e costante confronto in aula.
Durante il corso, con gli studenti frequentanti, si ricorrerà in più occasioni al cosiddetto "capovolgimento della classe" programmando le lezioni successive, con la possibilità per gli studenti di affrontare alcuni temi e/o singoli casi di studio su indicazione del docente in autonomia (a casa, individualmente o in gruppi), riservando il tempo della lezione successiva all'approfondimento e alla sperimentazione con attività collaborative, esercitazioni mirate, dibattiti e laboratori sul tema affrontato.
In tutte le lezioni si farà ampio ricorso a esempi relativi a casi di studio esemplari, a testi tratti dall'attualità e a momenti di discussione collettiva.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria, anche se raccomandata.
Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni in aula e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Bibliografia
Una specifica pagina conclusiva delle slide usate in supporto per ogni lezione conterrà tutti i riferimenti bibliografici utilizzati per la lezione e utili per:
- collegare gli argomenti discussi in aula ai testi adottati;
- consentire l'eventuale volontario approfondimento tramite ulteriori testi citati e/o di background teorico-culturale.
Complessivamente, tra i testi di riferimento su cui si basa il corso ci sono:
- D. Abercrombie, "Paralanguage", in International Journal of Language & Communication Disorders, 1968, vol. 3(1): 55-59.
- G. Bateson (1979), Mente e natura: un'unità necessaria, Milano: Adelphi, 1984.
- V.K. Bhatia (2005), Generic patterns in promotional discourse, in H. Halmari, T. Virtanen (a cura di), Persuasion across genres: A linguistic approach, Amsterdam: John Benjamins, pp. 213-225.
- J.D. Bolter (2001), Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesto e la ri-mediazione della stampa, Milano: Vita e Pensiero, 2002.
- M. Conboy (2010), The language of newspapers: Socio-historical perspectives, London: Continuum.
- G. Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014.
- N. Coupland (2007), Style: Language variation and identity, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- T. De Mauro, Guida all'uso delle parole, Roma: Editori Riuniti, 1980.
- T. De Mauro, Minisemantica dei linguaggi non verbali e delle lingue, Roma-Bari: Laterza, 1982.
- T. De Mauro (1994), Capire le parole, seconda ed., Roma-Bari: Laterza, 2002.
- T. De Mauro, Lezioni di linguistica teorica, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- E. Fadda, Troppo lontani, troppo vicini, Macerata: Quodlibet, 2018.
- D. Femia, Quando l’altro è arabo: analisi pragmatico-enunciativa di etnonimi ed epiteti etnici nelle conversazioni online, in R. Petrilli, D. Femia (a cura di), Parlare arabo, scrivere in italiano, Roma: Round Robin, 2024, pp. 127-182.
- D. Femia, "Aggettivi di cortesia e appellativi nelle discussioni online: tra (falsa) cortesia, sessismo, odio", in Filosofi(e)Semiotiche, vol. 11(1): 134-161, 2024.
- R. Finnegan (2002), Communicating: the multiple modes of human interconnection. London: Routledge.
- L. Floridi (2017), La quarta rivoluzione, Milano: Raffaello Cortina.
- A. Gehlen (1957), L'uomo nell'era della tecnica: problemi socio-psicologici della civiltà industriale, Roma: Armando, 2003.
- S. Gensini, Elementi di semiotica, Roma: Carocci, 2002.
- I. Gershon (2012), The breakup 2.0: disconnecting over new media. Ithaca: Cornell Univ. Press.
- J.J. Gibson (1979), Un approccio ecologico alla percezione visiva, Bologna: Il Mulino, 1999.
- G. Grignaffini, I generi televisivi, Roma: Carocci, 2012.
- L. Hjelmslev (1943), I fondamenti della teoria del linguaggio, Torino: Einaudi, 1980.
- G. Iovane, La fiction televisiva, Roma: Carocci, 2009.
- W. Iser (1976), L'atto della lettura: una teoria della risposta estetica, Bologna: Il Mulino, 1987.
- R. Jakobson (1960), Linguistica e poetica, in Saggi di linguistica generale, prima ed. 1966, Milano: Feltrinelli, 2002, pp. 181-218.
- D. Kahneman (2011), Pensieri lenti e veloci, Milano: Mondadori, 2012.
- G. Kress, C. Jewitt (2003), Introduction, in C. Jewitt, G. Kress (a cura di), Multimodal literacy, New York: Peter Lang, pp. 1–18.
- L. Manovich (2006), "The poetics of augmented space", in Visual Communication, vol. 5(2): 219-240.
- C. Marmo, Segni, linguaggi e testi: semiotica per la comunicazione, seconda ed. aggiornata, Bologna: Bononia University Press, 2015.
- G. Marrone, Introduzione alla semiotica del testo, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- G. Marrone, Prima lezione di semiotica, Roma-Bari: Laterza, 2018.
- M. McLuhan (1964), Gli strumenti del comunicare, Milano: Il Saggiatore, 1967.
- J. Meyrowitz (1985), No sense of place: the impact of electronic media on social behavior, New York: Oxford University Press.
- M. Montgomery (2007), The discourse of broadcast news: A linguistic approach, London: Routledge.
- E. Noelle-Neumann (1984), La spirale del silenzio, Meltemi: Roma, 2002.
- W.J. Ong (1982), Oralità e scrittura: le tecnologie della parola, Bologna: Il Mulino, 2006.
- E. Pariser (2011), The filter bubble: What the internet is hiding from you, New York: Penguin.
- Platone, Fedro, traduzione di P. Pucci, introduzione di B. Centrone, Roma-Bari: Laterza, 1998.
- C.S. Peirce, Opere, a cura di Massimo A. Bonfantini, Milano: Bompiani, 2003.
- R. Petrilli (2002), L'interazione simbolica, nuova ed., Perugia: Guerra, 2018.
- P. Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021.
- M.P. Pozzato, Capire la semiotica, Roma: Carocci, 2013.
- M.R. Prensky (2012), La mente aumentata, Gardolo: Edizioni Erickson, 2015.
- M. Puech (2008), Homo sapiens technologicus, Roma: Edizioni Nuova Cultura, 2018.
- T.M. Senft (2008), Camgirls: celebrity and community in the age of social networks, New York: Peter Lang.
- R. Scollon (1998), Mediated discourse as social interaction. New York; London: Longman.
- C.E. Shannon, "A mathematical theory of communication", in The Bell System Technical Journal, 1948, vol. 27(3): 379-423.
- L. Shifman (2014), Memes in digital culture, Cambridge, MA: MIT Press.
- P. Sordi, La macchina dello storytelling, Roma: Bordeaux, 2018.
- A. Testa, Le vie del senso: come dire cose opposte con le stesse parole, Roma: Carocci, 2004.
- T. Todorov (1990), Genres in discourse, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- A. Valeriani, Twitter factor, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- L.S. Vygotskij (1934), Pensiero e linguaggio: ricerche psicologiche, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- P. Watzlawick, J.H. Beavin e D.D. Jackson (1967), Pragmatica della comunicazione umana: studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Roma: Astrolabio, 1971.
- L. Wittgenstein (1953), Ricerche filosofiche, prima ed. 1967, Torino: Einaudi, 1999.
- M. Wolf (2008), Proust e il calamaro: storia e scienza del cervello che legge, Milano: Vita e Pensiero, 2012.
17828 - SCIENZA DELLA POLITICA
ENRICO PADOANENRICO PADOAN
Primo Semestre
7
SPS/04
Obiettivi formativi
Il corso è finalizzato ad approfondire uno dei concetti-chiave della scienza politica contemporanea, ossia il concetto di populismo. All’interno del corso si offrirà una rassegna ragionata dei principali approcci teorici allo studio dei fenomeni populisti, in prospettiva storica (XX e XXI secolo) e comparata (Europa e Americhe), con un focus particolare sul caso italiano e sugli aspetti di comunicazione politica. Si inizierà con la presentazione delle diverse definizioni scientifiche del concetto di populismo, per poi affrontare i relativi diversi approcci teorici al concetto, alle cause ed alle conseguenze di diverse tipologie di populismo, con una particolare attenzione ai contributi della sociologia politica alla comprensione del fenomeno. Gli studenti e le studentesse verranno invitati a concentrarsi, anche ai fini della valutazione finale, su uno specifico caso di partito populista europeo contemporaneo, al fine di discutere criticamente in quale modo gli utensili teorici presentati nel corso possono concretamente aiutare l’analisi dello studio di caso.
In questo senso gli obiettivi formativi che il corso persegue sono:
- Conoscenza e capacità di comprensione – anche applicate - delle principali questioni oggetto del dibattito politologico sul populismo;
- Dominio delle principali dimensioni del dibattito scientifico sui populismi (definizioni, cause, conseguenze, caratteristiche dei partiti e dei leader populisti ed aspetti comunicativi)
- Autonomia di giudizio e comprensione critica dei fenomeni populisti, delle loro cause e conseguenze;
- Abilità comunicative nell’esporre tematiche inerenti al populismo contemporaneo;
- Implementazione delle capacità di apprendimento.
Il corso ha l’obiettivo di introdurre alla conoscenza degli studi sul populismo. Dopo aver proposto alcune riflessioni sull’oggetto di studio, il corso sviluppa una proposta didattica basata su quattro moduli integrati:
- Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata;
- Varietà di populismi: tipologie e cause
- Populismo e Democrazia
- Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti
Modulo e Testi di riferimento
Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata: Graziano (pp. 7-44); Anselmi (pp. 7-58); Ostiguy
Varietà di populismi: tipologie e cause: Graziano (pp. 45-76 e 85-96); Anselmi (pp. 65-77)
Populismo e Democrazia: Graziano (pp. 97-102); Canovan; Abts & Rummens; Rovira
Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti: Graziano (pp. 77-84); Anselmi (pp. 59-64); INTERDISPOC (pp. 25-98)
È caldamente consigliata, di volta in volta, la previa lettura dei materiali rilevanti per ogni lezione, al fine di già maneggiare gli strumenti analitici per una partecipazione informata alla lezione da parte degli studenti e delle studentesse.
Modalità Esame
Sono previste due prove finali, identiche per studenti e studentesse frequentanti e non frequentanti:
Breve Elaborato Scritto (peso su voto finale: 50%). Submission di un breve articolo (max 1500 parole), con limitata bibliografia a supporto. Nell’articolo lo studente dovrà selezionare un caso di partito populista europeo contemporaneo e dovrà discuterne, sulla base degli utensili teorici sviluppati nel corso, le principali caratteristiche ideologiche e comunicative, nonché inquadrarlo all’interno delle rilevanti tipologie proposte ed in prospettiva storica.
L'elaborato scritto dovrà essere consegnato al docente via email almeno 7 gg prima il giorno dell'esame orale (data dell'appello).
NB: per studenti e studentesse per i/le quali è previsto l'insegnamento mutuato (6 CFU), sarà possibile presentare un elaborato in modalità di gruppo (max 3), oppure un elaborato individuale di lunghezza ridotta (max 1000 parole).
Esame orale (peso su voto finale: 50%). L’esame orale mira a verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, ed in particolare: la piena comprensione dei concetti oggetto dell’insegnamento (“Conoscenza e capacità di comprensione delle principali questioni”); verificare lo sviluppo delle capacità di apprendimento e di abilità comunicative delle problematiche oggetto del corso.
L’elaborato scritto prevede principalmente di misurare la capacità di comprendere criticamente i concetti fondanti degli studi sul populismo, nonché l’applicabilità dei concetti e delle nozioni illustrate nel corso ai fenomeni populisti contemporanei (“Conoscenza e capacità di comprensione applicate delle principali questioni correlate alla Scienza politica”; “Autonomia di giudizio e comprensione”).
Il docente è a disposizione degli studenti e delle studentesse al fine di suggerire ed indirizzare sulla scelta di caso e sulle modalità di scrittura dell’elaborato.
Testi adottati
Monografie:
Graziano, P. (2018). Neopopulismi. Perché sono destinati a durare. Il Mulino. (Intero; totale pagine: 95).
Anselmi, M. (2017). Populismo. Teorie e problemi. Mondadori. (pp. 1-77).
Articoli di rivista:
Abts, K. & Rummens, S. (2007) Populism versus Democracy, Political Studies 55(2), https://doi.org/10.1111/j.1467-9248.2007.00657.x
Canovan, M. (1999) Trust the People! Populism and the Two Faces of Democracy, Political Studies 47(1), https://doi.org/10.1111/1467-9248.00184
Ostiguy, P. (2020) The Socio-Cultural, Relational Approach to Populism, Partecipazione e Conflitto 13(1), doi: 10.1285/i20356609v13i1p29
Rovira, C. (2012) The ambivalence of populism: threat and corrective for democracy, Democratization 19(2), http://dx.doi.org/10.1080/13510347.2011.572619
Modalità di svolgimento
Sono previste lezioni frontali con elevata interazione con gli studenti e le studentesse, cui verranno proposti continui esempi al fine di dimostrare l'utilità dei concetti illustrati per comprendere i fenomeni populisti contemporanei.
Modalità di frequenza
Presenza, non obbligatoria. Lezioni registrate.
Bibliografia
Padoan, E. (2020) Antineoliberal Populisms in Comparative Perspective, Routledge
Padoan, E. (2022) Populismo vs Sinistra, Mimesis
Caiani, M. & Padoan, E. (2023) Populism and (Pop) Music, Palgrave
Zulianello, M. & Guasti, P. (2024) Capire il populismo, Utet
Il corso ha l’obiettivo di introdurre alla conoscenza degli studi sul populismo. Dopo aver proposto alcune riflessioni sull’oggetto di studio, il corso sviluppa una proposta didattica basata su quattro moduli integrati:
- Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata;
- Varietà di populismi: tipologie e cause
- Populismo e Democrazia
- Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti
Modulo e Testi di riferimento
Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata: Graziano (pp. 7-44); Anselmi (pp. 7-58); Ostiguy
Varietà di populismi: tipologie e cause: Graziano (pp. 45-76 e 85-96); Anselmi (pp. 65-77)
Populismo e Democrazia: Graziano (pp. 97-102); Canovan; Abts & Rummens; Rovira
Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti: Graziano (pp. 77-84); Anselmi (pp. 59-64); INTERDISPOC (pp. 25-98)
È caldamente consigliata, di volta in volta, la previa lettura dei materiali rilevanti per ogni lezione, al fine di già maneggiare gli strumenti analitici per una partecipazione informata alla lezione da parte degli studenti e delle studentesse.
Modalità Esame
Sono previste due prove finali, identiche per studenti e studentesse frequentanti e non frequentanti:
Breve Elaborato Scritto (peso su voto finale: 50%). Submission di un breve articolo (max 1500 parole), con limitata bibliografia a supporto. Nell’articolo lo studente dovrà selezionare un caso di partito populista europeo contemporaneo e dovrà discuterne, sulla base degli utensili teorici sviluppati nel corso, le principali caratteristiche ideologiche e comunicative, nonché inquadrarlo all’interno delle rilevanti tipologie proposte ed in prospettiva storica.
L'elaborato scritto dovrà essere consegnato al docente via email almeno 7 gg prima il giorno dell'esame orale (data dell'appello).
NB: per studenti e studentesse per i/le quali è previsto l'insegnamento mutuato (6 CFU), sarà possibile presentare un elaborato in modalità di gruppo (max 3), oppure un elaborato individuale di lunghezza ridotta (max 1000 parole).
Esame orale (peso su voto finale: 50%). L’esame orale mira a verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, ed in particolare: la piena comprensione dei concetti oggetto dell’insegnamento (“Conoscenza e capacità di comprensione delle principali questioni”); verificare lo sviluppo delle capacità di apprendimento e di abilità comunicative delle problematiche oggetto del corso.
L’elaborato scritto prevede principalmente di misurare la capacità di comprendere criticamente i concetti fondanti degli studi sul populismo, nonché l’applicabilità dei concetti e delle nozioni illustrate nel corso ai fenomeni populisti contemporanei (“Conoscenza e capacità di comprensione applicate delle principali questioni correlate alla Scienza politica”; “Autonomia di giudizio e comprensione”).
Il docente è a disposizione degli studenti e delle studentesse al fine di suggerire ed indirizzare sulla scelta di caso e sulle modalità di scrittura dell’elaborato.
Testi adottati
Monografie:
Graziano, P. (2018). Neopopulismi. Perché sono destinati a durare. Il Mulino. (Intero; totale pagine: 95).
Anselmi, M. (2017). Populismo. Teorie e problemi. Mondadori. (pp. 1-77).
Articoli di rivista:
Abts, K. & Rummens, S. (2007) Populism versus Democracy, Political Studies 55(2), https://doi.org/10.1111/j.1467-9248.2007.00657.x
Canovan, M. (1999) Trust the People! Populism and the Two Faces of Democracy, Political Studies 47(1), https://doi.org/10.1111/1467-9248.00184
Ostiguy, P. (2020) The Socio-Cultural, Relational Approach to Populism, Partecipazione e Conflitto 13(1), doi: 10.1285/i20356609v13i1p29
Rovira, C. (2012) The ambivalence of populism: threat and corrective for democracy, Democratization 19(2), http://dx.doi.org/10.1080/13510347.2011.572619
Modalità di svolgimento
Sono previste lezioni frontali con elevata interazione con gli studenti e le studentesse, cui verranno proposti continui esempi al fine di dimostrare l'utilità dei concetti illustrati per comprendere i fenomeni populisti contemporanei.
Modalità di frequenza
Presenza, non obbligatoria. Lezioni registrate.
Bibliografia
Padoan, E. (2020) Antineoliberal Populisms in Comparative Perspective, Routledge
Padoan, E. (2022) Populismo vs Sinistra, Mimesis
Caiani, M. & Padoan, E. (2023) Populism and (Pop) Music, Palgrave
Zulianello, M. & Guasti, P. (2024) Capire il populismo, Utet
17824 - LINGUA INGLESE
SALVATORE ASARO
Secondo Semestre
10
L-LIN/12
Obiettivi formativi
Il corso mira all'apprendimento delle forme base di scrittura professionale in lingua inglese. Particolare attenzione sarà dedicata all’uso del lessico economico-giuridico attraverso lo svolgimento di esercitazioni che, in maniera graduale, contribuiranno allo sviluppo del lessico specialistico in contesti mirati. Saranno analizzate letture finalizzate al consolidamento delle competenze comunicative specifiche e delle strutture linguistiche acquisite. Un momento speciale verrà dedicato al consolidamento delle strutture morfo-sintattiche avanzante. Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di riconoscere e utilizzare correttamente le principali strutture linguistiche e grammaticali della lingua inglese di livello B2 secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.
Il corso mira all'apprendimento delle forme base di scrittura professionale in lingua inglese. Particolare attenzione sarà dedicata all’uso del lessico economico-giuridico attraverso lo svolgimento di esercitazioni che, in maniera graduale, contribuiranno allo sviluppo del lessico specialistico in contesti mirati. Saranno analizzate letture finalizzate al consolidamento delle competenze comunicative specifiche e delle strutture linguistiche acquisite. Un momento speciale verrà dedicato al consolidamento delle strutture morfo-sintattiche avanzante.
Modalità Esame
Esame scritto: domande sul programma (grammatica e inglese specifico)
Testi adottati
BIBLIOGRAFIA FREQUENTANTI
Testi obbligatori utilizzati a lezione:
1) Luke Prodromou e Lucia Bellini, English for Commerce, second edition, ELI
2) Raymond Murphy con Lelio Pallini, "Essential Grammar in Use: Edizione Italiana", Cambridge, Cambridge University Press
Testi consigliati:
3) Ian Badger, English for Business Conversations, ELI
BIBLIOGRAFIA NON FREQUENTANTI
1) Luke Prodromou e Lucia Bellini, English for Commerce, second edition, ELI
2) Raymond Murphy con Lelio Pallini, "Essential Grammar in Use: Edizione Italiana", Cambridge, Cambridge University Press
3) Ian Badger, English for Business Conversations, ELI
4) Alison Smith, English for Marketing & Advertising, Eli
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali e esercitazioni
17825 - STORIA CONTEMPORANEA
CATIA PAPACATIA PAPA
Secondo Semestre
7
M-STO/04
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti un'adeguata conoscenza della storia del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo, in particolare per quanto attiene al dominio coloniale italiano in Africa. Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere e interpretare la modernità coloniale e postcoloniale.
Risultati attesi: a) conoscenza della storia dell’espansionismo coloniale europeo e dei processi di decolonizzazione, capacità di comprendere contesti e processi; b) capacità di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di dinamiche storico-politiche, economico-sociali, linguistico-culturali; c) capacità di interpretare criticamente le problematiche affrontate, dimostrando autonomia di giudizio; d) capacità di comunicare, con proprietà di linguaggio, temi e problemi affrontati; e) acquisizione di una metodologia utile a svolgere autonomamente attività di studio e ricerca.
Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.
Modalità Esame
Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.
Testi adottati
Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021
Modalità di frequenza
In presenza.
Bibliografia
N. Labanca, Oltremare. Storia dell'espansione coloniale italiana, il mulino, 2022
E. Ertola, Il colonialismo degli italiani. Storia di un'ideologia, Carocci, 2022
V. Deplano, A. Pes, Storia del colonialismo italiano, Carocci, 2024
Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.
Modalità Esame
Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.
Testi adottati
Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021
Modalità di frequenza
In presenza.
Bibliografia
N. Labanca, Oltremare. Storia dell'espansione coloniale italiana, il mulino, 2022
E. Ertola, Il colonialismo degli italiani. Storia di un'ideologia, Carocci, 2022
V. Deplano, A. Pes, Storia del colonialismo italiano, Carocci, 2024
17829 - CULTURE POLITICHE IN MUTAMENTO
LUCA MASSIDDALUCA MASSIDDA
Secondo Semestre
7
SPS/11
Obiettivi formativi
Il corso fornisce gli strumenti analitici, concettuali e metodologici per l'analisi e la comprensione del mutamento politico dal Novecento ad oggi, con particolare riferimento alle culture politiche in trasformazione nelle società complesse e gli effetti della globalizzazione sui processi politici e sulla fibra democratica delle nazioni. Gli studenti acquisiranno strumenti conoscitivi utili per interpretare - e operare professionalmente in - sistemi socio-politici complessi. Il bagaglio di saperi esperti acquisiti consentirà infatti agli studenti di comprendere il mutamento le dinamiche, i rapporti di forza, le variabili strutturali e sovrastrutturali che agiscono nel contesto politico globalizzato in cui si troveranno a vivere e a lavorare.
1. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- leggere e riassumere testi scientifici che analizzano il tema della cultura politica e dei suoi molteplici ambiti (stili di leadership, organizzazioni politiche, comunicazione politica, partecipazione politica, ecc.)
- descrivere i principali concetti teorici e le metodologie di ricerca riconducibili al panorama nazionale e internazionali di studi sulle culture politiche;
- identificare i principali autori che hanno contribuito alla definizione del concetto di cultura politica e alla sua evoluzione.
2. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- collocare autori e teorie relativa al concetto di cultura politica in una linea di evoluzione temporale;
- riassumerne i principali aspetti teorico-scientifici riconducibili agli studi sulle culture politiche;
- definirne i limiti e individuarne i nodi di criticità del concetto di cultura politica.
3. AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- descrivere in termini socio-politologici le caratteristiche del sistema politici e nelle sue complesse modalità di interazione con il sistema sociale.
- individuare e utilizzare variabili socio-politologiche nella valutazione di uno scenario politico e sociale complesso;
- comprendere le molteplici dimensioni che intervengono nelle relazioni intercorrenti tra sistema politico e sistema sociale.
4. ABILITÀ COMUNICATIVE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- utilizzare in maniera avanzata il lessico scientifico della sociologia politica nell’esposizione orale e nella scrittura;
- discutere in pubblico concetti, teorie e critiche relativa agli studi sulle culture politiche;
- lavorare in gruppo, condividendo e scambiando le conoscenze acquisite nell’ambito della sociologia politica.
5. CAPACITÀ DI APPRENDERE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- reperire e approfondire in maniera autonoma i nuovi orientamenti scientifici e i nuovi contributi offerti allo studio e all'analisi del rapporto tra sistema sociale e sistema politico.
- recuperare e approfondire le proprie conoscenze socio-politiche nel corso del proprio processo di maturazione scientifica e lungo il proprio percorso professionale.
Il corso affronterà il tema dei mutamenti della cultura politica nelle società complesse, poste di fronte alle sfide della globalizzazione. Partiti politici, ideologie, stili comunicativi, modalità di organizzazione e partecipazione politica sono in una fase di profondo mutamento rispetto alla politica "classica" del Novecento.
Se ne analizzeranno le cause, le modalità, gli effetti in connessione con la qualità della democrazia.
Pertanto si affronteranno più nello specifico i seguenti temi/concetti chiave:
- Culture politiche
- Partiti politici
- Partecipazione politica
-Leadership
-Populismo
- Globalizzazione
-Identità nazionale
- Comunicazione politica
Modalità Esame
A fine corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito i concetti principali affrontati durante le lezioni, dovranno dimostrare di avere acquisito e compreso le principali teorie socio-politiche, il contributo dei diversi autori e il dibattito accademico-scientifico in merito. In particolare, a fine corso gli studenti dovranno dovranno dimostrare di avere compreso il mutamento politico in atto e di saperlo inquadrare, con autonomia di giudizio e capacità critica, nell'ambito del piu' ampio processo di globalizzazione, nonché collegarne gli effetti al tessuto democratico delle società complesse. Da ultimo, ci si aspetta che gli studenti dimostrino di possedere la capacità di presentare efficacemente i problemi,di inquadrarli nel loro contesto storico-sociale e di illustrarne con chiarezza i risvolti.
L’esame consiste in una prova orale.
La prova si articola in media in quattro quesiti fondamentali, su argomenti che presentano un medio livello di approfondimento, idonei a verificare la capacità dei candidati sia di inquadrare i concetti nell’ambito di teorie, modelli e tipologie di portata generale o comunque più ampia sia di applicare i concetti in specifici ambiti di significato.
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. La prova è costruita in modo tale da consentire la valutazione e la relativa attribuzione del voto finale fondata sulla considerazione:: del livello di conoscenza dei contenuti (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, ovvero capacità discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
A metà corso verrà effettuata una prova scritta (senza registrazione del voto). La prova si svolge mediante la compilazione di un questionario articolato in domande a risposta sia chiusa che aperta.
Il test è costruito in modo tale da far emergere il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), la capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, discreta, buona, ben consolidata), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima).
La valutazione è sia individuale sia collettiva e consente al docente di fornire indicazioni specifiche al singolo studente o complessive, di organizzare eventuali interventi (ulteriori esercitazioni, tutoraggio, ecc.) volti a migliorare l'apprendimento degli argomenti affrontati durante il corso.
Nonché consente allo studente di misurare il lavoro svolto sin lì.
Testi adottati
1. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Culture politiche e leadership nell'era digitale, Franco Angeli, 2021, Milano (ebook in open access qui: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/view/687/518/3907).
2. Pierre Rosanvallon, Controdemocrazia. La politica nell’era della sfiducia, Castelvecchi, Roma 2012
3. Un articolo a scelta tra:
a. Luca Massidda, Trump vs Biden 2.0: Un anno di campagna elettorale negli spot dei due candidati alle Presidenziali del 2024, in «Sociologia, Rivista Quadrimestrale di Scienze storiche e sociali» Anno LVIII, N. 2, 2024 (solo l'articolo citato all'interno della rivista)
b. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Stili, temi e narrazioni di una leadership al femminile: la campagna elettorale di Giorgia Meloni, in «Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali», n° 3.2022, (solo l'articolo citato)
Modalità di svolgimento
Coerentemente con gli obiettivi formativi, sono previste esercitazioni (volte alla preparazione alle prove di accertamento, rese disponibili on line anche ai non frequentanti) e le lezioni frontali vengono svolte in modalità spiccatamente interattiva, discutendo teorie e casi, effettuando comparazioni spazio-temporali e, laddove possibile, contestualizzando gli argomenti trattati in ambiti concettuali ed esperienziali corrispondenti alle caratteristiche generazionali dei frequentanti.
Nel corso delle prime lezioni del corso vengono verificate interattivamente le conoscenze di carattere generale (teorico ed esperienziale) possedute dai frequentanti e vengono forniti elementi basilari della disciplina, attraverso una analisi storica e teorica dei suoi principali concetti.
Le ultime lezioni del corso vengono svolte in forma di riepilogo delle teorie, dei concetti e dei casi fondamentali trattati nel corso.
Lingua di insegnamento: italiano
Attività di supporto alla didattica:
Durante lo svolgimento del corso, in base alla necessità eventualmente emergente, potranno essere organizzati incontri di chiarimento e approfondimento con gli studenti.
Durante lo svolgimento del corso (In base alle effettive disponibilità di autorevoli addetti ai lavori) potranno essere organizzati seminari e conferenze su temi specifici pertinenti con l’insegnamento (autonomamente o in collaborazioni con istituzioni pubbliche e organizzazioni civili).
Modalità di frequenza
Frequenza non obbligatoria, ma opportuna per chi vuole partecipare alle attività didattiche laboratoriali previste all'interno del corso.
Bibliografia
Almond, G.A. (1956), Comparative Political System, in Journal of Politics, XVIII, 391- 409.
Almond, G.A., Verba, S. (1963), The Civic Culture. Political attitudes and democracy in five nations, Little, Brown and Company, Boston.
Almond, G.A., Powell, G.B. (1988), Politica comparata. Sistema, processi, politiche, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A., Verba, S. (1970), Un approccio allo studio della cultura politica, in G. Sartori (a cura di), Antologia di scienza politica, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (2005), Cultura civica e sviluppo politico, Il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (1992), Cultura Politica, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, http://www.treccani.it/enciclopedia/cultura-politica_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/
Anselmi, M. (2017), Populismo. Teorie e problemi, Mondadori Università, Milano.
Blumler, JG. (2016), The fourth age of political communication, in “Politiques de communication”, (1), 19-30.
Calise, M. (2011), Il partito personale: I due corpi del leader, Laterza, Roma-Bari.
Calise, M. (2016), La democrazia del leader, Laterza, Roma-Bari.
Campus, D. (2020), Female Populist Leaders and Communication: Does Gender Make a Difference?, in Krämer, B., Holtz-Bacha, C. (a cura), Perspectives on Populism and the Media: Avenues for Research, Nomos, Baden-Baden, 235-252.
Cepernich, C. (2017), Le campagne elettorali al tempo della networked politics. Laterza, Roma-Bari.
Chadwick, A. (2017), The Hybrid Media System: Politics and Power, Oxford University Press, Oxford.
Crespi, F. Santambrogio, A. (2001), La cultura politica nell’Italia che cambia, Carocci, Roma.
Kirchheimer, O. (1966), The Transformation of the Western European Party Sys-tems, in LaPalombara J., Weiner, M. (a cura), Political Parties and Political Development, Princeton University Press, Princeton, 177-200.
Krämer, B. (2014), Media populism: A conceptual clarification and some theses on its effects, in “Communication Theory”, 24(1), 42–60.
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Norris, P., Inglehart, R. (2019), Cultural Backlash. Trump, Brexit, and Authori-tarian Populism, Cambridge University Press, Cambridge.
Pateman, C. (1980), The Civic Culture: A Philosophic Critique, in Almond, G.A., Verba, S., (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage Publica-tions, Newbury Park.
Saccà, F. (2014), Il concetto di cultura politica. Attualità, limiti e una proposta di ridefinizione, in Saccà, F. (a cura di), Culture politiche, democrazia e rap-presentanza, FrancoAngeli, Milano.
Saccà, F. (2018), Le trasformazioni della democrazia. Narrazioni, leadership e ideologie della politica contemporanea, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 3/2018.
Saccà, F. (2020), La politica come professione 2.0: leadership e campagne eletto-rali all’epoca dei social, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 1/2020, 5-17.
Verba, S. (1980), On Revisitng the political culture: a Personal Postscript in Al-mond G., Verba, S. (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage publica-tions, Newbury Park
Il corso affronterà il tema dei mutamenti della cultura politica nelle società complesse, poste di fronte alle sfide della globalizzazione. Partiti politici, ideologie, stili comunicativi, modalità di organizzazione e partecipazione politica sono in una fase di profondo mutamento rispetto alla politica "classica" del Novecento.
Se ne analizzeranno le cause, le modalità, gli effetti in connessione con la qualità della democrazia.
Pertanto si affronteranno più nello specifico i seguenti temi/concetti chiave:
- Culture politiche
- Partiti politici
- Partecipazione politica
-Leadership
-Populismo
- Globalizzazione
-Identità nazionale
- Comunicazione politica
Modalità Esame
A fine corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito i concetti principali affrontati durante le lezioni, dovranno dimostrare di avere acquisito e compreso le principali teorie socio-politiche, il contributo dei diversi autori e il dibattito accademico-scientifico in merito. In particolare, a fine corso gli studenti dovranno dovranno dimostrare di avere compreso il mutamento politico in atto e di saperlo inquadrare, con autonomia di giudizio e capacità critica, nell'ambito del piu' ampio processo di globalizzazione, nonché collegarne gli effetti al tessuto democratico delle società complesse. Da ultimo, ci si aspetta che gli studenti dimostrino di possedere la capacità di presentare efficacemente i problemi,di inquadrarli nel loro contesto storico-sociale e di illustrarne con chiarezza i risvolti.
L’esame consiste in una prova orale.
La prova si articola in media in quattro quesiti fondamentali, su argomenti che presentano un medio livello di approfondimento, idonei a verificare la capacità dei candidati sia di inquadrare i concetti nell’ambito di teorie, modelli e tipologie di portata generale o comunque più ampia sia di applicare i concetti in specifici ambiti di significato.
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. La prova è costruita in modo tale da consentire la valutazione e la relativa attribuzione del voto finale fondata sulla considerazione:: del livello di conoscenza dei contenuti (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, ovvero capacità discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
A metà corso verrà effettuata una prova scritta (senza registrazione del voto). La prova si svolge mediante la compilazione di un questionario articolato in domande a risposta sia chiusa che aperta.
Il test è costruito in modo tale da far emergere il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), la capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, discreta, buona, ben consolidata), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima).
La valutazione è sia individuale sia collettiva e consente al docente di fornire indicazioni specifiche al singolo studente o complessive, di organizzare eventuali interventi (ulteriori esercitazioni, tutoraggio, ecc.) volti a migliorare l'apprendimento degli argomenti affrontati durante il corso.
Nonché consente allo studente di misurare il lavoro svolto sin lì.
Testi adottati
1. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Culture politiche e leadership nell'era digitale, Franco Angeli, 2021, Milano (ebook in open access qui: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/view/687/518/3907).
2. Pierre Rosanvallon, Controdemocrazia. La politica nell’era della sfiducia, Castelvecchi, Roma 2012
3. Un articolo a scelta tra:
a. Luca Massidda, Trump vs Biden 2.0: Un anno di campagna elettorale negli spot dei due candidati alle Presidenziali del 2024, in «Sociologia, Rivista Quadrimestrale di Scienze storiche e sociali» Anno LVIII, N. 2, 2024 (solo l'articolo citato all'interno della rivista)
b. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Stili, temi e narrazioni di una leadership al femminile: la campagna elettorale di Giorgia Meloni, in «Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali», n° 3.2022, (solo l'articolo citato)
Modalità di svolgimento
Coerentemente con gli obiettivi formativi, sono previste esercitazioni (volte alla preparazione alle prove di accertamento, rese disponibili on line anche ai non frequentanti) e le lezioni frontali vengono svolte in modalità spiccatamente interattiva, discutendo teorie e casi, effettuando comparazioni spazio-temporali e, laddove possibile, contestualizzando gli argomenti trattati in ambiti concettuali ed esperienziali corrispondenti alle caratteristiche generazionali dei frequentanti.
Nel corso delle prime lezioni del corso vengono verificate interattivamente le conoscenze di carattere generale (teorico ed esperienziale) possedute dai frequentanti e vengono forniti elementi basilari della disciplina, attraverso una analisi storica e teorica dei suoi principali concetti.
Le ultime lezioni del corso vengono svolte in forma di riepilogo delle teorie, dei concetti e dei casi fondamentali trattati nel corso.
Lingua di insegnamento: italiano
Attività di supporto alla didattica:
Durante lo svolgimento del corso, in base alla necessità eventualmente emergente, potranno essere organizzati incontri di chiarimento e approfondimento con gli studenti.
Durante lo svolgimento del corso (In base alle effettive disponibilità di autorevoli addetti ai lavori) potranno essere organizzati seminari e conferenze su temi specifici pertinenti con l’insegnamento (autonomamente o in collaborazioni con istituzioni pubbliche e organizzazioni civili).
Modalità di frequenza
Frequenza non obbligatoria, ma opportuna per chi vuole partecipare alle attività didattiche laboratoriali previste all'interno del corso.
Bibliografia
Almond, G.A. (1956), Comparative Political System, in Journal of Politics, XVIII, 391- 409.
Almond, G.A., Verba, S. (1963), The Civic Culture. Political attitudes and democracy in five nations, Little, Brown and Company, Boston.
Almond, G.A., Powell, G.B. (1988), Politica comparata. Sistema, processi, politiche, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A., Verba, S. (1970), Un approccio allo studio della cultura politica, in G. Sartori (a cura di), Antologia di scienza politica, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (2005), Cultura civica e sviluppo politico, Il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (1992), Cultura Politica, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, http://www.treccani.it/enciclopedia/cultura-politica_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/
Anselmi, M. (2017), Populismo. Teorie e problemi, Mondadori Università, Milano.
Blumler, JG. (2016), The fourth age of political communication, in “Politiques de communication”, (1), 19-30.
Calise, M. (2011), Il partito personale: I due corpi del leader, Laterza, Roma-Bari.
Calise, M. (2016), La democrazia del leader, Laterza, Roma-Bari.
Campus, D. (2020), Female Populist Leaders and Communication: Does Gender Make a Difference?, in Krämer, B., Holtz-Bacha, C. (a cura), Perspectives on Populism and the Media: Avenues for Research, Nomos, Baden-Baden, 235-252.
Cepernich, C. (2017), Le campagne elettorali al tempo della networked politics. Laterza, Roma-Bari.
Chadwick, A. (2017), The Hybrid Media System: Politics and Power, Oxford University Press, Oxford.
Crespi, F. Santambrogio, A. (2001), La cultura politica nell’Italia che cambia, Carocci, Roma.
Kirchheimer, O. (1966), The Transformation of the Western European Party Sys-tems, in LaPalombara J., Weiner, M. (a cura), Political Parties and Political Development, Princeton University Press, Princeton, 177-200.
Krämer, B. (2014), Media populism: A conceptual clarification and some theses on its effects, in “Communication Theory”, 24(1), 42–60.
Lipset, S. M., Rokkan, S. (1967), Party Systems and Voter Alignments: Cross-National Perspectives, The Free Press, New York.
Massidda, L. (2019), Post-Politica. Morfologia di una campagna elettorale so-cial, FrancoAngeli, Milano.
Mazzoleni, G., Schultz, W. (1999), ‘Mediatization’ of Politics: A Challenge for Democracy?, in “Political Communication”, 16(3), 247-261.
Mudde, C. (2004), The populist zeitgeist, in “Government & Opposition”, 39(4), 541–563.
Mudde, C., Kaltwasser, R. (2017), Populism: A very short introduction, Oxford University Press, Oxford
Norris, P., Inglehart, R. (2019), Cultural Backlash. Trump, Brexit, and Authori-tarian Populism, Cambridge University Press, Cambridge.
Pateman, C. (1980), The Civic Culture: A Philosophic Critique, in Almond, G.A., Verba, S., (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage Publica-tions, Newbury Park.
Saccà, F. (2014), Il concetto di cultura politica. Attualità, limiti e una proposta di ridefinizione, in Saccà, F. (a cura di), Culture politiche, democrazia e rap-presentanza, FrancoAngeli, Milano.
Saccà, F. (2018), Le trasformazioni della democrazia. Narrazioni, leadership e ideologie della politica contemporanea, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 3/2018.
Saccà, F. (2020), La politica come professione 2.0: leadership e campagne eletto-rali all’epoca dei social, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 1/2020, 5-17.
Verba, S. (1980), On Revisitng the political culture: a Personal Postscript in Al-mond G., Verba, S. (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage publica-tions, Newbury Park
119682 - ECONOMIA DELLA GLOBALIZZAZIONE E DELLO SVILUPPO
GIULIO GUARINIGIULIO GUARINI
Secondo Semestre
7
SECS-P/01
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
17840 - DIRITTO INTERNAZIONALE
ALESSANDRO BUFALINIALESSANDRO BUFALINI
Primo Semestre
8
IUS/13
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: studio dell'ordinamento internazionale e funzionamento degli istituti principali
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analisi dei casi giudiziari e capacità di impiegare le nozioni acquisite al caso concreto
Autonomia di giudizio: capacità di formulare pensieri critici sul materiale di studio e di riflettere in modo autonomo sulle questionei proposte a lezione
Abilità comunicative: capacità di comunicare in modo chiaro, efficace e con il linguaggio tecnico adeguato
Capacità di apprendere: stimolare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite durante il corso e il metodo impiegato per l'analisi dei casi a nuovi casi o ambiti di studio
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze fondamentali per comprendere il funzionamento dell'ordinamento internazionale. A tal fine, particolare attenzione sarà
rivolta alla struttura dell'ordinamento, alle caratteristiche interazioni tra i soggetti che lo compongono e alla evoluzione delle regole e degli istituti tradizionali del diritto internazionale.
La parte generale del corso sarà dedicata quindi ai fondamenti del diritto internazionale e si affronteranno perciò le questioni più rilevanti in materia di:
1) Fonti del diritto internazionale. Consuetudini, trattati e principi generali di diritto. Problemi definitori e di determinazione del diritto non scritto. I rapporti tra
le fonti del diritto internazionale. Le convenzioni di codificazione. Il diritto dei trattati.
2) Soggetti del diritto internazionale. Stati e organizzazioni internazionali. La soggettività degli individui: dalla repressione dei crimini internazionali alla tutela
dei diritti umani. Il regime delle immunità.
3) Uso della forza nelle relazioni internazionali. Ruolo e funzionamento del Consiglio di Sicurezza e il capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite; le eccezioni al divieto di
uso della forza e le evoluzioni della prassi in materia
4) Risoluzione pacifica delle controversie. L'arbitrato. La Corte internazionale di giustizia: funzione consultiva e funzione contenziosa. La Corte europea dei diritti
dell'uomo. La Corte penale internazionale.
5) Responsabilità internazionale. Elementi costitutivi dell'illecito internazionale. Le conseguenze del fatto illecito. Il rapporto collettivo di responsabilità.
6) Rapporti tra diritto internazionale e diritto interno. Diverse concezioni a confronto: monismo e dualismo. L'adattamento al diritto generale. L'adattamento ai trattati.
Nella seconda parte del corso verranno approfonditi alcuni dei temi affrontati nella parte generale attraverso la lettura di articoli e/o sentenze di particolare rilievo.
Oggetto di approfondimento saranno, in particolare, i rapporti tra Consiglio di sicurezza e Corte penale internazionale
Modalità Esame
L'esame consiste in una prova scritta composta da tre domande aperte. Il tempo a disposizione è di un'ora e mezza.
Studenti non frequentanti:
- Cannizzaro, Diritto internazionale, quinta edizione, Giappichelli, Torino, 2023.
Studenti Erasmus:
Shaw, International Law, Cambridge, 2017.
Modalità di svolgimento
Seminari e lezioni frontali. Discussone di casi ed esercitazioni.
Modalità di frequenza
La non frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.
Bibliografia
1. Gray, International Law and the Use of Force, Oxford, 2018.
2. Research Handbook on the Law of Treaties, (Tams, Tzanakopoulos, Zimmermann), Cheltenham, 2014.
3. The Statute of the International Court of Justice: A Commentary (Zimmermann, Tomuschat, Oellers-Frahm), Oxford, 2006.
4. Parlett, The Individual in the International Legal System, Oxford, 2011.
5. The International Law Commission's Articles on State Responsibility (Crawford), Cambridge, 2002.
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze fondamentali per comprendere il funzionamento dell'ordinamento internazionale. A tal fine, particolare attenzione sarà
rivolta alla struttura dell'ordinamento, alle caratteristiche interazioni tra i soggetti che lo compongono e alla evoluzione delle regole e degli istituti tradizionali del diritto internazionale.
La parte generale del corso sarà dedicata quindi ai fondamenti del diritto internazionale e si affronteranno perciò le questioni più rilevanti in materia di:
1) Fonti del diritto internazionale. Consuetudini, trattati e principi generali di diritto. Problemi definitori e di determinazione del diritto non scritto. I rapporti tra
le fonti del diritto internazionale. Le convenzioni di codificazione. Il diritto dei trattati.
2) Soggetti del diritto internazionale. Stati e organizzazioni internazionali. La soggettività degli individui: dalla repressione dei crimini internazionali alla tutela
dei diritti umani. Il regime delle immunità.
3) Uso della forza nelle relazioni internazionali. Ruolo e funzionamento del Consiglio di Sicurezza e il capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite; le eccezioni al divieto di
uso della forza e le evoluzioni della prassi in materia
4) Risoluzione pacifica delle controversie. L'arbitrato. La Corte internazionale di giustizia: funzione consultiva e funzione contenziosa. La Corte europea dei diritti
dell'uomo. La Corte penale internazionale.
5) Responsabilità internazionale. Elementi costitutivi dell'illecito internazionale. Le conseguenze del fatto illecito. Il rapporto collettivo di responsabilità.
6) Rapporti tra diritto internazionale e diritto interno. Diverse concezioni a confronto: monismo e dualismo. L'adattamento al diritto generale. L'adattamento ai trattati.
Nella seconda parte del corso verranno approfonditi alcuni dei temi affrontati nella parte generale attraverso la lettura di articoli e/o sentenze di particolare rilievo.
Oggetto di approfondimento saranno, in particolare, i rapporti tra Consiglio di sicurezza e Corte penale internazionale
Modalità Esame
L'esame consiste in una prova scritta composta da tre domande aperte. Il tempo a disposizione è di un'ora e mezza.
Studenti non frequentanti:
- Cannizzaro, Diritto internazionale, quinta edizione, Giappichelli, Torino, 2023.
Studenti Erasmus:
Shaw, International Law, Cambridge, 2017.
Modalità di svolgimento
Seminari e lezioni frontali. Discussone di casi ed esercitazioni.
Modalità di frequenza
La non frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.
Bibliografia
1. Gray, International Law and the Use of Force, Oxford, 2018.
2. Research Handbook on the Law of Treaties, (Tams, Tzanakopoulos, Zimmermann), Cheltenham, 2014.
3. The Statute of the International Court of Justice: A Commentary (Zimmermann, Tomuschat, Oellers-Frahm), Oxford, 2006.
4. Parlett, The Individual in the International Legal System, Oxford, 2011.
5. The International Law Commission's Articles on State Responsibility (Crawford), Cambridge, 2002.
17837 - AMBIENTE, TERRITORIO E SVILUPPO ECONOMICO
BARBARA PANCINO
Primo Semestre
8
AGR/01
17841 - STORIA E GEOPOLITICA DELLA SICUREZZA INTERNAZIONALE
SANTE CRUCIANI
Primo Semestre
8
SPS/06
119682 - ECONOMIA DELLA GLOBALIZZAZIONE E DELLO SVILUPPO
GIULIO GUARINIGIULIO GUARINI
Secondo Semestre
7
SECS-P/01
C) ESAME DI LINGUA OPZIONALE OPZIONE B LM 62
-
-
-
-
LINGUA FRANCESE
CHRISTINE CORMAN
Secondo Semestre
6
L-LIN/04
LINGUA SPAGNOLA
ROBERTA GIORDANO
Secondo Semestre
6
L-LIN/07
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: essere in grado di capire un testo scritto e orale in lingua spagnola.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: essere in grado di sintetizzare e riformulare un testo in lingua spagnola.
Autonomia di giudizio: essere in grado di commentare un testo in lingua spagnola.
Abilità comunicative: essere in grado di riformulare un concetto, testo o discorso in lingua spagnola.
Capacità di apprendere: capacità di riflettere sul proprio apprendimento e sul suo sviluppo.
Gli argomenti trattati saranno i seguenti:
nozioni di fonetica
le regole dell'accentazione
gli articoli determinativi, indeterminativi
il nome, genere e numero
l'aggettivo qualificativo, genere e numero
l'aggettivo possessivo e dimostrativo, genere e numero
i verbi ausiliari
differenza ser/estar
differenza haber/estar
le preposizioni semplici
il pronome personale: soggetto, complemento e preceduto da preposizione
il verbo. L'Indicativo: presente, imperfecto, pretérito perfecto, pretérito indefinido
i verbi regolari e irregolari
le perifrasi verbali: ir a + infinitivo, tener que/haber que + infinitivo, estar + gerundio
Modalità Esame
L'esame consiste in una verifica scritta sui temi trattati durante il corso per verificare l'acquisizione delle nozioni presentate durante il corso oltre che lo sviluppo di autonomia e spirito critico nell'uso della lingua straniera.
Testi adottati
AA.VV., Gramática básica del estudiante de Español (Difusión).
Modalità di svolgimento
L'insegnamento, impartito in lingua spagnola, ha una durata di 36 ore di lezioni frontali e prevede la somministrazione di prove di verifica.
Modalità di frequenza
Malgrado non obbligatoria, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
In aggiunta ai testi adottati indicati, ulteriore materiale bibliografico sarà fornito dalla docente durante il corso
GRUPPO OPZIONALE ESAME A SCELTA
-
-
-
-
ESAME A SCELTA
Secondo Semestre
8
ESAME A SCELTA
Secondo Semestre
8
GRUPPO OPZIONALE IN F CURRICULUM SP
-
-
-
-
TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
Secondo Semestre
6
ALTRE CONOSCENZE UTILI
Secondo Semestre
6
17844 - PROVA FINALE
Secondo Semestre
16
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
119679 - CRIMINALITà ED ECONOMIA
GIACOMO BRANCAANTONIO IORIO
Primo Semestre
7
SECS-P/02
Obiettivi formativi
Il corso di Criminalità ed Economia si propone di fornire allo studente i principali strumenti teorici ed empirici per poter interpretare e studiare contesti sociali ed economici caratterizzati dalla presenza di attività criminali e di approfondire le principali manifestazioni illecite che influenzano l’economia.
Lo studente sarà in grado di valutare ex-ante l' effetto prodotto da politiche economiche di contrasto alla criminalità e a comportamenti illeciti in generale (corruzione, evasione ecc..) ma anche di individuare le più frequenti condotte illecite.
Lo studente sarà in grado di valutare gli aspetti principali delle attività criminali che maggiormente influenzano l’economia e di gestire in modo autonomo e critico differenti scenari sociali e di mercato caratterizzati dalla presenza di attività criminali
Lo studente sarà in grado di gestire con rigore scientifico e formalismo tecnico la rappresentazione in modo rigoroso di problemi e soluzioni nell'ambito delle interazioni tra criminalità ed economia.
Lo studente sarà in grado di valutare ex-ante l' effetto prodotto da politiche di contrasto alla criminalità e a comportamenti illeciti in generale (corruzione, evasione ecc..) anche sotto un profilo economico
Caso di studio: gli illeciti nel settore agroalimentare e misure a contrasto dell’illegalità
Modalità Esame
Colloquio volto a sondare “il sapere” e il “saper fare” (Descrittori di Dublino 1 e 2), oltre che la padronanza del linguaggio e la chiarezza espositiva dello studente.
Testi adottati
Slide del corso
Modalità di frequenza
Consigliata
Bibliografia
- Williams and Horodnic (2018). Tackling undeclared work in the agricultural sector;
- Sorrentino, Scardera e Severini (2021). Analisi dei costi di produzione e dei risultati economici per la coltura del pomodoro da industria nella provincia di Foggia;
- Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato 2020-2022;
- EU (2019). The EU farming employment: current challenges and future prospects;
- Project report (2013). Employment in European Agriculture: Labour Costs, Flexibility and Contractual Aspects;
- Nori (2018). MIGRATION, AGRICULTURE AND RURAL TERRITORIES IN THE MEDITERRANEAN;
- CREA (2020). MIGRAZIONI, AGRICOLTURA E RURALITÀ. Politiche e percorsi per lo sviluppo dei territori;
- Regione Lazio (2019). “PER UN LAVORO DI QUALITA’ IN AGRICOLTURA”;
- ISFOL (2013). Dimensioni e caratteristiche del lavoro sommerso/ irregolare in agricoltura. I LIBRI DEL FONDO SOCIALE EUROPEO. N. 162
PARTE INTRODUTTIVA
Sicurezza, criminalità, illecito penale
Le teorie di giustificazione della pena
Relazione tra criminalità e criminalità economica
ANALISI ECONOMICA DELLA CRIMINALITÀ
I metodi di analisi microeconomica del comportamento criminale
L' influenza del ciclo economico sulla criminalità
L'ipotesi della deterrenza
La scelta della sanzione ottimale
La commisurazione della pena
TEORIA BROKEN WINDOWS
L’INFLUENZA DELLA CRIMINALITA’ SUI MERCATI:
dei prodotti
del lavoro
dei capitali (riciclaggio)
ECONOMIA ILLEGALE E RILEVAZIONE STATISTICA (SPACCIO STUPEFACENTI, PROSTITUZIONE, CONTRABBANDO)
CENNI SULLA NORMATIVA DI CONTRASTO ALLE PRINCIPALI MANIFESTAZIONI DELLA CRIMINALITA’
Evasione fiscale e contributiva
Illeciti societari
Illeciti fallimentari
Illeciti ambientali
Le indebite percezioni pubbliche
Illeciti contro il patrimonio
Il mercato della droga
CENNI SULLA NORMATIVA DI AGGRESSIONE DEI PROFITTI ILLECITI: TASSAZIONE AGGRESSIONE, RESPONSABILITA’ DELLA SOCIETA’
Caso di studio: gli illeciti nel settore agroalimentare e misure a contrasto dell’illegalità
Modalità Esame
La valutazione dello studente viene effettuata a seguito di una prova orale sul programma e mira a individuare sia l’apprendimento e approfondimento della materia, sia la capacità di autonomo spirito critico su determinati argomenti
Testi adottati
SAVONA, E.U., Sviluppi delle attività criminali ed i riflessi nel si stema economico nazionale ed internazionale, in AA.VV., Economia e criminalità, Roma`1993,
ISTAT: L’ECONOMIA NON OSSERVATA NEI CONTI NAZIONALI | ANNI 2018-2021, ROMA
Corruption risk indicators in public procurement: A proposal using Italian open data; Mario Gara, Stefano Iezzi and Marianna Siino - Banca di Italia, ROMA, settembre 2024
Mafias and firms; Jaime Arellano-Bover, Marco De Simoni, Luigi Guiso, Rocco Macchiavello, Domenico J. Marchetti and Mounu Prem - Banca di Italia, ROMA, 2024
In ogni caso, durante le lezioni vengono forniti agli studenti appunti e specifici approfondimenti sufficienti a seguire ed affrontare il corso.
Modalità di frequenza
La partecipazione alle lezioni non è obbligatoria ma è preferita, in quanto consente un maggiore coinvolgimento dello studente nelle problematiche affrontate
17830 - METODOLOGIA DELLA RICERCA POLITICA E SOCIALE
ERNESTO DARIO CALO'ERNESTO DARIO CALO'
Primo Semestre
7
SPS/07
Obiettivi formativi
Acquisizione delle conoscenze fondamentali relative alla metodologia e alle tecniche della ricerca politica e sociale, con approfondimento relativo alla ricerca politica comparata e alla analisi delle politiche pubbliche.
Le principali conoscenze acquisite sono di tipo cognitivo.
Il corso si propone di introdurre alla metodologia della ricerca sociologica e alla metodologia della ricerca politologica, con descrizione di teorie e approcci, tecniche e prassi della ricerca nella sociologia e nelle scienze politiche.
Gli studenti acquisiranno strumenti conoscitivi utili per comprendere e valutare la metodologia, le tecniche, la significatività e la rappresentatività delle ricerche sociologiche e politologiche.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- leggere e riassumere testi scientifici di metodologia della ricerca sociologica e politologica;
- identificare i concetti di base della metodologia della ricerca sociologica e politologica.
2. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- confrontare in chiave comparata la metodologia della ricerca sociologica e politologica;
- analizzare e descrivere criticamente le note metodologiche delle ricerche sociologiche e politologiche;
- analizzare e descrivere criticamente le caratteristiche degli strumenti di rilevazione impiegati nelle ricerche sociologiche e politologiche (domande e risposte, variabili e indicatori, ecc.);
- individuare le criticità e i problemi metodologici che il ricercatore socio-politologico deve fronteggiare nella definizione degli oggetti di studio e degli obiettivi scientifico-conoscitivi, nella scelta del tipo di dati da rilevare e dei casi su cui fondare l’analisi.
3. AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- valutare criticamente le note metodologiche delle ricerche sociologiche e politologiche;
- valutare criticamente le caratteristiche degli strumenti di rilevazione impiegati nelle ricerche sociologiche e politologiche (domande e risposte, variabili e indicatori, ecc.);
- giudicare il livello di significatività e di rappresentatività degli studi sociologici e politologici.
4. ABILITÀ COMUNICATIVE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- utilizzare il lessico scientifico della metodologia della ricerca sociale e della metodologia della ricerca politologica nell’esposizione orale e nella scrittura;
- discutere in pubblico concetti, teorie e prassi di ricerca nelle discipline sociologiche e politologiche;
- lavorare in gruppo, condividendo e scambiando le conoscenze acquisite nell’ambito della metodologia della ricerca politica e sociale.
5. CAPACITÀ DI APPRENDERE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- reperire e approfondire in maniera autonoma i nuovi orientamenti scientifici riguardanti la metodologia della ricerca politica e sociale.
- richiamare e approfondire le proprie conoscenze metoologiche nel corso del proprio processo di maturazione cognitiva e professionale.
Il programma si articola in quattro moduli complementari: il primo modulo ripercorre in un'ottica storica e storiografica l'evoluzione della metodologia applicata alle scienze sociali a partire dai suoi albori; il secondo modulo si focalizza sulla scuola della ricerca quantitativa, specificandone gli strumenti e le tecniche principali nonché i relativi contesti d'uso; il terzo modulo, per converso, approfondisce gli elementi identificativi della ricerca qualitativa; infine, nel quarto modulo si introducono i fondamenti degli approcci integrati, con riferimento alle strategie di ricerca "mixed methods"
Modalità Esame
Le modalità di valutazione prevedono unicamente una prova orale, benché, data la natura "pratica" dell'insegnamento, alcune esercitazioni in itinere possono essere implementate per verificare l'apprendimento degli aspetti più complessi
Testi adottati
I testi d'esame sono i seguenti, senza distinzione tra frequentanti e non frequentanti:
- Nobile S. (2022), Introduzione alla metodologia della ricerca sociale, Carocci, Roma
- Fasanella A., Mauceri S., Nobile S. (a cura di) (2024), Metodologia della ricerca sociale, FrancoAngeli, Milano (capitoli 4, 7, 13, 15 e 16)
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
Corbetta P. (2014), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, il Mulino, Bologna.
Il programma si articola in quattro moduli complementari: il primo modulo ripercorre in un'ottica storica e storiografica l'evoluzione della metodologia applicata alle scienze sociali a partire dai suoi albori; il secondo modulo si focalizza sulla scuola della ricerca quantitativa, specificandone gli strumenti e le tecniche principali nonché i relativi contesti d'uso; il terzo modulo, per converso, approfondisce gli elementi identificativi della ricerca qualitativa; infine, nel quarto modulo si introducono i fondamenti degli approcci integrati, con riferimento alle strategie di ricerca "mixed methods"
Modalità Esame
Le modalità di valutazione prevedono unicamente una prova orale, benché, data la natura "pratica" dell'insegnamento, alcune esercitazioni in itinere possono essere implementate per verificare l'apprendimento degli aspetti più complessi
Testi adottati
I testi d'esame sono i seguenti, senza distinzione tra frequentanti e non frequentanti:
- Nobile S. (2022), Introduzione alla metodologia della ricerca sociale, Carocci, Roma
- Fasanella A., Mauceri S., Nobile S. (a cura di) (2024), Metodologia della ricerca sociale, FrancoAngeli, Milano (capitoli 4, 7, 13, 15 e 16)
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
Corbetta P. (2014), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, il Mulino, Bologna.
119318 - SCIENZA DELLA POLITICA
ENRICO PADOANENRICO PADOAN
Primo Semestre
6
SPS/04
Obiettivi formativi
Il corso è finalizzato ad approfondire uno dei concetti-chiave della scienza politica contemporanea, ossia il concetto di populismo. All’interno del corso si offrirà una rassegna ragionata dei principali approcci teorici allo studio dei fenomeni populisti, in prospettiva storica (XX e XXI secolo) e comparata (Europa e Americhe), con un focus particolare sul caso italiano e sugli aspetti di comunicazione politica. Si inizierà con la presentazione delle diverse definizioni scientifiche del concetto di populismo, per poi affrontare i relativi diversi approcci teorici al concetto, alle cause ed alle conseguenze di diverse tipologie di populismo, con una particolare attenzione ai contributi della sociologia politica alla comprensione del fenomeno. Gli studenti e le studentesse verranno invitati a concentrarsi, anche ai fini della valutazione finale, su uno specifico caso di partito populista europeo contemporaneo, al fine di discutere criticamente in quale modo gli utensili teorici presentati nel corso possono concretamente aiutare l’analisi dello studio di caso.
In questo senso gli obiettivi formativi che il corso persegue sono:
- Conoscenza e capacità di comprensione – anche applicate - delle principali questioni oggetto del dibattito politologico sul populismo;
- Dominio delle principali dimensioni del dibattito scientifico sui populismi (definizioni, cause, conseguenze, caratteristiche dei partiti e dei leader populisti ed aspetti comunicativi)
- Autonomia di giudizio e comprensione critica dei fenomeni populisti, delle loro cause e conseguenze;
- Abilità comunicative nell’esporre tematiche inerenti al populismo contemporaneo;
- Implementazione delle capacità di apprendimento.
Il corso ha l’obiettivo di introdurre alla conoscenza degli studi sul populismo. Dopo aver proposto alcune riflessioni sull’oggetto di studio, il corso sviluppa una proposta didattica basata su quattro moduli integrati:
- Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata;
- Varietà di populismi: tipologie e cause
- Populismo e Democrazia
- Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti
Modulo e Testi di riferimento
Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata: Graziano (pp. 7-44); Anselmi (pp. 7-58); Ostiguy
Varietà di populismi: tipologie e cause: Graziano (pp. 45-76 e 85-96); Anselmi (pp. 65-77)
Populismo e Democrazia: Graziano (pp. 97-102); Canovan; Abts & Rummens; Rovira
Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti: Graziano (pp. 77-84); Anselmi (pp. 59-64);
È caldamente consigliata, di volta in volta, la previa lettura dei materiali rilevanti per ogni lezione, al fine di già maneggiare gli strumenti analitici per una partecipazione informata alla lezione da parte degli studenti e delle studentesse.
Modalità Esame
Sono previste due prove finali, identiche per studenti e studentesse frequentanti e non frequentanti:
Breve Elaborato Scritto (peso su voto finale: 50%). Submission di un breve articolo (max 1500 parole), con limitata bibliografia a supporto. Nell’articolo lo studente dovrà selezionare un caso di partito populista europeo contemporaneo e dovrà discuterne, sulla base degli utensili teorici sviluppati nel corso, le principali caratteristiche ideologiche e comunicative, nonché inquadrarlo all’interno delle rilevanti tipologie proposte ed in prospettiva storica.
L'elaborato scritto dovrà essere consegnato al docente via email almeno 7 gg prima il giorno dell'esame orale (data dell'appello).
NB: per studenti e studentesse per i/le quali è previsto l'insegnamento mutuato (6 CFU), sarà possibile presentare un elaborato in modalità di gruppo (max 3), oppure un elaborato individuale di lunghezza ridotta (max 1000 parole).
Esame orale (peso su voto finale: 50%). L’esame orale mira a verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, ed in particolare: la piena comprensione dei concetti oggetto dell’insegnamento (“Conoscenza e capacità di comprensione delle principali questioni”); verificare lo sviluppo delle capacità di apprendimento e di abilità comunicative delle problematiche oggetto del corso.
L’elaborato scritto prevede principalmente di misurare la capacità di comprendere criticamente i concetti fondanti degli studi sul populismo, nonché l’applicabilità dei concetti e delle nozioni illustrate nel corso ai fenomeni populisti contemporanei (“Conoscenza e capacità di comprensione applicate delle principali questioni correlate alla Scienza politica”; “Autonomia di giudizio e comprensione”).
Il docente è a disposizione degli studenti e delle studentesse al fine di suggerire ed indirizzare sulla scelta di caso e sulle modalità di scrittura dell’elaborato.
Testi adottati
Monografie:
Graziano, P. (2018). Neopopulismi. Perché sono destinati a durare. Il Mulino. (Intero; totale pagine: 95).
Anselmi, M. (2017). Populismo. Teorie e problemi. Mondadori. (pp. 1-77).
Articoli di rivista:
Abts, K. & Rummens, S. (2007) Populism versus Democracy, Political Studies 55(2), https://doi.org/10.1111/j.1467-9248.2007.00657.x
Canovan, M. (1999) Trust the People! Populism and the Two Faces of Democracy, Political Studies 47(1), https://doi.org/10.1111/1467-9248.00184
Ostiguy, P. (2020) The Socio-Cultural, Relational Approach to Populism, Partecipazione e Conflitto 13(1), doi: 10.1285/i20356609v13i1p29
Rovira, C. (2012) The ambivalence of populism: threat and corrective for democracy, Democratization 19(2), http://dx.doi.org/10.1080/13510347.2011.572619
Modalità di svolgimento
Sono previste lezioni frontali con elevata interazione con gli studenti e le studentesse, cui verranno proposti continui esempi al fine di dimostrare l'utilità dei concetti illustrati per comprendere i fenomeni populisti contemporanei.
Modalità di frequenza
Presenza, non obbligatoria. Lezioni registrate.
Bibliografia
Padoan, E. (2020) Antineoliberal Populisms in Comparative Perspective, Routledge
Padoan, E. (2022) Populismo vs Sinistra, Mimesis
Caiani, M. & Padoan, E. (2023) Populism and (Pop) Music, Palgrave
Zulianello, M. & Guasti, P. (2024) Capire il populismo, Utet
Il corso ha l’obiettivo di introdurre alla conoscenza degli studi sul populismo. Dopo aver proposto alcune riflessioni sull’oggetto di studio, il corso sviluppa una proposta didattica basata su quattro moduli integrati:
- Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata;
- Varietà di populismi: tipologie e cause
- Populismo e Democrazia
- Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti
Modulo e Testi di riferimento
Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata: Graziano (pp. 7-44); Anselmi (pp. 7-58); Ostiguy
Varietà di populismi: tipologie e cause: Graziano (pp. 45-76 e 85-96); Anselmi (pp. 65-77)
Populismo e Democrazia: Graziano (pp. 97-102); Canovan; Abts & Rummens; Rovira
Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti: Graziano (pp. 77-84); Anselmi (pp. 59-64);
È caldamente consigliata, di volta in volta, la previa lettura dei materiali rilevanti per ogni lezione, al fine di già maneggiare gli strumenti analitici per una partecipazione informata alla lezione da parte degli studenti e delle studentesse.
Modalità Esame
Sono previste due prove finali, identiche per studenti e studentesse frequentanti e non frequentanti:
Breve Elaborato Scritto (peso su voto finale: 50%). Submission di un breve articolo (max 1500 parole), con limitata bibliografia a supporto. Nell’articolo lo studente dovrà selezionare un caso di partito populista europeo contemporaneo e dovrà discuterne, sulla base degli utensili teorici sviluppati nel corso, le principali caratteristiche ideologiche e comunicative, nonché inquadrarlo all’interno delle rilevanti tipologie proposte ed in prospettiva storica.
L'elaborato scritto dovrà essere consegnato al docente via email almeno 7 gg prima il giorno dell'esame orale (data dell'appello).
NB: per studenti e studentesse per i/le quali è previsto l'insegnamento mutuato (6 CFU), sarà possibile presentare un elaborato in modalità di gruppo (max 3), oppure un elaborato individuale di lunghezza ridotta (max 1000 parole).
Esame orale (peso su voto finale: 50%). L’esame orale mira a verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, ed in particolare: la piena comprensione dei concetti oggetto dell’insegnamento (“Conoscenza e capacità di comprensione delle principali questioni”); verificare lo sviluppo delle capacità di apprendimento e di abilità comunicative delle problematiche oggetto del corso.
L’elaborato scritto prevede principalmente di misurare la capacità di comprendere criticamente i concetti fondanti degli studi sul populismo, nonché l’applicabilità dei concetti e delle nozioni illustrate nel corso ai fenomeni populisti contemporanei (“Conoscenza e capacità di comprensione applicate delle principali questioni correlate alla Scienza politica”; “Autonomia di giudizio e comprensione”).
Il docente è a disposizione degli studenti e delle studentesse al fine di suggerire ed indirizzare sulla scelta di caso e sulle modalità di scrittura dell’elaborato.
Testi adottati
Monografie:
Graziano, P. (2018). Neopopulismi. Perché sono destinati a durare. Il Mulino. (Intero; totale pagine: 95).
Anselmi, M. (2017). Populismo. Teorie e problemi. Mondadori. (pp. 1-77).
Articoli di rivista:
Abts, K. & Rummens, S. (2007) Populism versus Democracy, Political Studies 55(2), https://doi.org/10.1111/j.1467-9248.2007.00657.x
Canovan, M. (1999) Trust the People! Populism and the Two Faces of Democracy, Political Studies 47(1), https://doi.org/10.1111/1467-9248.00184
Ostiguy, P. (2020) The Socio-Cultural, Relational Approach to Populism, Partecipazione e Conflitto 13(1), doi: 10.1285/i20356609v13i1p29
Rovira, C. (2012) The ambivalence of populism: threat and corrective for democracy, Democratization 19(2), http://dx.doi.org/10.1080/13510347.2011.572619
Modalità di svolgimento
Sono previste lezioni frontali con elevata interazione con gli studenti e le studentesse, cui verranno proposti continui esempi al fine di dimostrare l'utilità dei concetti illustrati per comprendere i fenomeni populisti contemporanei.
Modalità di frequenza
Presenza, non obbligatoria. Lezioni registrate.
Bibliografia
Padoan, E. (2020) Antineoliberal Populisms in Comparative Perspective, Routledge
Padoan, E. (2022) Populismo vs Sinistra, Mimesis
Caiani, M. & Padoan, E. (2023) Populism and (Pop) Music, Palgrave
Zulianello, M. & Guasti, P. (2024) Capire il populismo, Utet
Il corso mira all'apprendimento delle forme base di scrittura professionale in lingua inglese. Particolare attenzione sarà dedicata all’uso del lessico economico-giuridico attraverso lo svolgimento di esercitazioni che, in maniera graduale, contribuiranno allo sviluppo del lessico specialistico in contesti mirati. Saranno analizzate letture finalizzate al consolidamento delle competenze comunicative specifiche e delle strutture linguistiche acquisite. Un momento speciale verrà dedicato al consolidamento delle strutture morfo-sintattiche avanzante. Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di riconoscere e utilizzare correttamente le principali strutture linguistiche e grammaticali della lingua inglese di livello B2 secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.
Il corso mira all'apprendimento delle forme base di scrittura professionale in lingua inglese. Particolare attenzione sarà dedicata all’uso del lessico economico-giuridico attraverso lo svolgimento di esercitazioni che, in maniera graduale, contribuiranno allo sviluppo del lessico specialistico in contesti mirati. Saranno analizzate letture finalizzate al consolidamento delle competenze comunicative specifiche e delle strutture linguistiche acquisite. Un momento speciale verrà dedicato al consolidamento delle strutture morfo-sintattiche avanzante.
Modalità Esame
Esame scritto: domande sul programma (grammatica e inglese specifico)
Testi adottati
BIBLIOGRAFIA FREQUENTANTI
Testi obbligatori utilizzati a lezione:
1) Luke Prodromou e Lucia Bellini, English for Commerce, second edition, ELI
2) Raymond Murphy con Lelio Pallini, "Essential Grammar in Use: Edizione Italiana", Cambridge, Cambridge University Press
Testi consigliati:
3) Ian Badger, English for Business Conversations, ELI
BIBLIOGRAFIA NON FREQUENTANTI
1) Luke Prodromou e Lucia Bellini, English for Commerce, second edition, ELI
2) Raymond Murphy con Lelio Pallini, "Essential Grammar in Use: Edizione Italiana", Cambridge, Cambridge University Press
3) Ian Badger, English for Business Conversations, ELI
4) Alison Smith, English for Marketing & Advertising, Eli
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali e esercitazioni
119320 - DIRITTO DELLA SICUREZZA INTERNAZIONALE
FEDERICA PASSARINI
Secondo Semestre
8
IUS/13
Obiettivi formativi
Anno accademico 2023/2024
1) conoscenza e capacità di comprensione: al termine del corso lo studente/la studentessa dovrebbe conoscere le principali norme giuridiche internazionali in tema di sicurezza, in particolare quelle in materia di uso della forza, ruolo delle organizzazioni regionali nell'ambito della sicurezza, disciplina dei conflitti armati, responsabilità penale internazionale
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: lo studente/la studentessa dovrebbe essere in grado di risolvere casi concreti alla luce delle nozioni giuridiche apprese nonché leggere i fatti di attualità alla luce del diritto internazionale
3) Autonomia di giudizio: lo studente/la studentessa dovrebbe essere in grado di sviluppare un ragionamento critico circa le categorie giuridiche studiate, alla luce delle principali questioni controverse emerse durante le lezioni e lo studio
4) Abilità comunicative: lo studente/la studentessa dovrebbe acquisire la capacità di esprimersi utilizzando un linguaggio giuridico appropriato
5) Capacità di apprendere: al termine del corso lo studente/la studentessa dovrebbe avere acquisito le principali categorie del diritto internazionale in materia di sicurezza (uso della forza, legittima difesa, altre eccezioni all'uso della forza, organizzazioni internazionali, diritto penale internazionale)
Il corso si divide in tre parti:
1) Parte prima: divieto di uso della forza nelle relazioni internazionali. In questa parte verranno affrontati i seguenti argomenti:
- il divieto di uso della forza nella Carta dell'ONU e nel diritto internazionale generale
- la legittima difesa individuale e collettiva
- altre presunte eccezioni all'uso della forza
- il sistema di sicurezza collettiva nell'ambito dell'ONU
- il ruolo delle organizzazioni regionali nell'ambito del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale
2) Parte seconda: il diritto internazionale umanitario
- Le fonti
- I principi fondamentali del diritto umanitario internazionale
- le interazioni tra diritti umani e diritto umanitario
- La distinzione tra conflitti armati interni e internazionali
3) Parte terza: il diritto internazionale penale
- origini storiche
- la Corte penale internazionale
- le competenze dei tribunali statali a perseguire i crimini internazionali
- immunità
Modalità Esame
L'esame si svolgerà in forma scritta. Saranno fatte tre domande, due di carattere più generale e una più specifica. Le domande sono volte a valutare se lo studente ha compreso gli argomenti affrontati a lezione, ha capacità di sintesi e di ragionamento. Per ottenere la sufficienza lo studente dovrà mostrare di aver acquisito le nozioni di base del diritto della sicurezza internazionale. Per ottenere la massima votazione lo studente dovrà mostrare di aver compreso le questioni più problematiche della materia trattata, anche attraverso la presentazione dei casi concreti affrontati a lezione. Si tiene inoltre conto dell'utilizzo appropriato del linguaggio giuridico.
Testi adottati
Sono adottati entrambi i seguenti testi, soltanto nelle parti indicate:
- Natalino Ronzitti, Diritto internazionale dei conflitti armati, Giappichelli, VII Edizione, 2021, da studiare soltanto nelle seguenti parti:
Introduzione (pp. 19-20)
Parte I: La disciplina dell'uso della forza nelle relazioni internazionali (pp. 23-144)
Parte II: Il diritto dei conflitti armati (pp. 147-268)
Parte IV: I conflitti armati non internazionali (pp. 375-391)
Parte V: Il disarmo (pp. 397-435)
- Carlo Focarelli, Diritto internazionale, CEDAM, VII Edizione, 2023, da studiare soltanto nelle seguenti pagine:
Capitolo V, Sezione 4: Crimini internazionali, paragrafi 152, 153, 154, 155, 156, 157
Capitolo IX, Sezione 1: paragrafi 228, 229, 230
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno in modalità mista.
In aggiunta alle tradizionali lezioni frontali, vi saranno esercitazioni in classe per la soluzione di casi e seminari.
Modalità di frequenza
Gli studenti sono liberi di scegliere se frequentare o meno il corso. Tuttavia la frequenza è particolarmente consigliata per facilitare la discussione in classe su elaborati accademici e casi pratici. Gli studenti frequentanti sono incoraggiati a partecipare attivamente alle lezioni e saranno valutati anche per la loro partecipazione in classe.
Bibliografia
- Natalino Ronzitti, Diritto internazionale dei conflitti armati, Giappichelli, VII Edizione, 2021
- Carlo Focarelli, Diritto internazionale, CEDAM, VII Edizione, 2023
119952 - CULTURE POLITICHE IN MUTAMENTO
LUCA MASSIDDALUCA MASSIDDA
Secondo Semestre
6
SPS/11
Obiettivi formativi
Il corso fornisce gli strumenti analitici, concettuali e metodologici per l'analisi e la comprensione del mutamento politico dal Novecento ad oggi, con particolare riferimento alle culture politiche in trasformazione nelle società complesse e gli effetti della globalizzazione sui processi politici e sulla fibra democratica delle nazioni. Gli studenti acquisiranno strumenti conoscitivi utili per interpretare - e operare professionalmente in - sistemi socio-politici complessi. Il bagaglio di saperi esperti acquisiti consentirà infatti agli studenti di comprendere il mutamento le dinamiche, i rapporti di forza, le variabili strutturali e sovrastrutturali che agiscono nel contesto politico globalizzato in cui si troveranno a vivere e a lavorare.
1. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- leggere e riassumere testi scientifici che analizzano il tema della cultura politica e dei suoi molteplici ambiti (stili di leadership, organizzazioni politiche, comunicazione politica, partecipazione politica, ecc.)
- descrivere i principali concetti teorici e le metodologie di ricerca riconducibili al panorama nazionale e internazionali di studi sulle culture politiche;
- identificare i principali autori che hanno contribuito alla definizione del concetto di cultura politica e alla sua evoluzione.
2. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- collocare autori e teorie relativa al concetto di cultura politica in una linea di evoluzione temporale;
- riassumerne i principali aspetti teorico-scientifici riconducibili agli studi sulle culture politiche;
- definirne i limiti e individuarne i nodi di criticità del concetto di cultura politica.
3. AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- descrivere in termini socio-politologici le caratteristiche del sistema politici e nelle sue complesse modalità di interazione con il sistema sociale.
- individuare e utilizzare variabili socio-politologiche nella valutazione di uno scenario politico e sociale complesso;
- comprendere le molteplici dimensioni che intervengono nelle relazioni intercorrenti tra sistema politico e sistema sociale.
4. ABILITÀ COMUNICATIVE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- utilizzare in maniera avanzata il lessico scientifico della sociologia politica nell’esposizione orale e nella scrittura;
- discutere in pubblico concetti, teorie e critiche relativa agli studi sulle culture politiche;
- lavorare in gruppo, condividendo e scambiando le conoscenze acquisite nell’ambito della sociologia politica.
5. CAPACITÀ DI APPRENDERE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- reperire e approfondire in maniera autonoma i nuovi orientamenti scientifici e i nuovi contributi offerti allo studio e all'analisi del rapporto tra sistema sociale e sistema politico.
- recuperare e approfondire le proprie conoscenze socio-politiche nel corso del proprio processo di maturazione scientifica e lungo il proprio percorso professionale.
Il corso affronterà il tema dei mutamenti della cultura politica nelle società complesse, poste di fronte alle sfide della globalizzazione. Partiti politici, ideologie, stili comunicativi, modalità di organizzazione e partecipazione politica sono in una fase di profondo mutamento rispetto alla politica "classica" del Novecento.
Se ne analizzeranno le cause, le modalità, gli effetti in connessione con la qualità della democrazia.
Pertanto si affronteranno più nello specifico i seguenti temi/concetti chiave:
- Culture politiche
- Partiti politici
- Partecipazione politica
-Leadership
-Populismo
- Globalizzazione
-Identità nazionale
- Comunicazione politica
Modalità Esame
A fine corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito i concetti principali affrontati durante le lezioni, dovranno dimostrare di avere acquisito e compreso le principali teorie socio-politiche, il contributo dei diversi autori e il dibattito accademico-scientifico in merito. In particolare, a fine corso gli studenti dovranno dovranno dimostrare di avere compreso il mutamento politico in atto e di saperlo inquadrare, con autonomia di giudizio e capacità critica, nell'ambito del piu' ampio processo di globalizzazione, nonché collegarne gli effetti al tessuto democratico delle società complesse. Da ultimo, ci si aspetta che gli studenti dimostrino di possedere la capacità di presentare efficacemente i problemi,di inquadrarli nel loro contesto storico-sociale e di illustrarne con chiarezza i risvolti.
L’esame consiste in una prova orale.
La prova si articola in media in quattro quesiti fondamentali, su argomenti che presentano un medio livello di approfondimento, idonei a verificare la capacità dei candidati sia di inquadrare i concetti nell’ambito di teorie, modelli e tipologie di portata generale o comunque più ampia sia di applicare i concetti in specifici ambiti di significato.
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. La prova è costruita in modo tale da consentire la valutazione e la relativa attribuzione del voto finale fondata sulla considerazione:: del livello di conoscenza dei contenuti (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, ovvero capacità discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
A metà corso verrà effettuata una prova scritta (senza registrazione del voto). La prova si svolge mediante la compilazione di un questionario articolato in domande a risposta sia chiusa che aperta.
Il test è costruito in modo tale da far emergere il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), la capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, discreta, buona, ben consolidata), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima).
La valutazione è sia individuale sia collettiva e consente al docente di fornire indicazioni specifiche al singolo studente o complessive, di organizzare eventuali interventi (ulteriori esercitazioni, tutoraggio, ecc.) volti a migliorare l'apprendimento degli argomenti affrontati durante il corso.
Nonché consente allo studente di misurare il lavoro svolto sin lì.
Testi adottati
1. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Culture politiche e leadership nell'era digitale, Franco Angeli, 2021, Milano (ebook in open access qui: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/view/687/518/3907).
2. Pierre Rosanvallon, Controdemocrazia. La politica nell’era della sfiducia, Castelvecchi, Roma 2012
Modalità di svolgimento
Coerentemente con gli obiettivi formativi, sono previste esercitazioni (volte alla preparazione alle prove di accertamento, rese disponibili on line anche ai non frequentanti) e le lezioni frontali vengono svolte in modalità spiccatamente interattiva, discutendo teorie e casi, effettuando comparazioni spazio-temporali e, laddove possibile, contestualizzando gli argomenti trattati in ambiti concettuali ed esperienziali corrispondenti alle caratteristiche generazionali dei frequentanti.
Nel corso delle prime lezioni del corso vengono verificate interattivamente le conoscenze di carattere generale (teorico ed esperienziale) possedute dai frequentanti e vengono forniti elementi basilari della disciplina, attraverso una analisi storica e teorica dei suoi principali concetti.
Le ultime lezioni del corso vengono svolte in forma di riepilogo delle teorie, dei concetti e dei casi fondamentali trattati nel corso.
Lingua di insegnamento: italiano
Attività di supporto alla didattica:
Durante lo svolgimento del corso, in base alla necessità eventualmente emergente, potranno essere organizzati incontri di chiarimento e approfondimento con gli studenti.
Durante lo svolgimento del corso (In base alle effettive disponibilità di autorevoli addetti ai lavori) potranno essere organizzati seminari e conferenze su temi specifici pertinenti con l’insegnamento (autonomamente o in collaborazioni con istituzioni pubbliche e organizzazioni civili).
Modalità di frequenza
Frequenza non obbligatoria, ma opportuna per chi vuole partecipare alle attività didattiche laboratoriali previste all'interno del corso.
Bibliografia
Almond, G.A. (1956), Comparative Political System, in Journal of Politics, XVIII, 391- 409.
Almond, G.A., Verba, S. (1963), The Civic Culture. Political attitudes and democracy in five nations, Little, Brown and Company, Boston.
Almond, G.A., Powell, G.B. (1988), Politica comparata. Sistema, processi, politiche, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A., Verba, S. (1970), Un approccio allo studio della cultura politica, in G. Sartori (a cura di), Antologia di scienza politica, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (2005), Cultura civica e sviluppo politico, Il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (1992), Cultura Politica, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, http://www.treccani.it/enciclopedia/cultura-politica_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/
Anselmi, M. (2017), Populismo. Teorie e problemi, Mondadori Università, Milano.
Blumler, JG. (2016), The fourth age of political communication, in “Politiques de communication”, (1), 19-30.
Calise, M. (2011), Il partito personale: I due corpi del leader, Laterza, Roma-Bari.
Calise, M. (2016), La democrazia del leader, Laterza, Roma-Bari.
Campus, D. (2020), Female Populist Leaders and Communication: Does Gender Make a Difference?, in Krämer, B., Holtz-Bacha, C. (a cura), Perspectives on Populism and the Media: Avenues for Research, Nomos, Baden-Baden, 235-252.
Cepernich, C. (2017), Le campagne elettorali al tempo della networked politics. Laterza, Roma-Bari.
Chadwick, A. (2017), The Hybrid Media System: Politics and Power, Oxford University Press, Oxford.
Crespi, F. Santambrogio, A. (2001), La cultura politica nell’Italia che cambia, Carocci, Roma.
Kirchheimer, O. (1966), The Transformation of the Western European Party Sys-tems, in LaPalombara J., Weiner, M. (a cura), Political Parties and Political Development, Princeton University Press, Princeton, 177-200.
Krämer, B. (2014), Media populism: A conceptual clarification and some theses on its effects, in “Communication Theory”, 24(1), 42–60.
Lipset, S. M., Rokkan, S. (1967), Party Systems and Voter Alignments: Cross-National Perspectives, The Free Press, New York.
Massidda, L. (2019), Post-Politica. Morfologia di una campagna elettorale so-cial, FrancoAngeli, Milano.
Mazzoleni, G., Schultz, W. (1999), ‘Mediatization’ of Politics: A Challenge for Democracy?, in “Political Communication”, 16(3), 247-261.
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Mudde, C., Kaltwasser, R. (2017), Populism: A very short introduction, Oxford University Press, Oxford
Norris, P., Inglehart, R. (2019), Cultural Backlash. Trump, Brexit, and Authori-tarian Populism, Cambridge University Press, Cambridge.
Pateman, C. (1980), The Civic Culture: A Philosophic Critique, in Almond, G.A., Verba, S., (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage Publica-tions, Newbury Park.
Saccà, F. (2014), Il concetto di cultura politica. Attualità, limiti e una proposta di ridefinizione, in Saccà, F. (a cura di), Culture politiche, democrazia e rap-presentanza, FrancoAngeli, Milano.
Saccà, F. (2018), Le trasformazioni della democrazia. Narrazioni, leadership e ideologie della politica contemporanea, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 3/2018.
Saccà, F. (2020), La politica come professione 2.0: leadership e campagne eletto-rali all’epoca dei social, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 1/2020, 5-17.
Verba, S. (1980), On Revisitng the political culture: a Personal Postscript in Al-mond G., Verba, S. (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage publica-tions, Newbury Park
Il corso affronterà il tema dei mutamenti della cultura politica nelle società complesse, poste di fronte alle sfide della globalizzazione. Partiti politici, ideologie, stili comunicativi, modalità di organizzazione e partecipazione politica sono in una fase di profondo mutamento rispetto alla politica "classica" del Novecento.
Se ne analizzeranno le cause, le modalità, gli effetti in connessione con la qualità della democrazia.
Pertanto si affronteranno più nello specifico i seguenti temi/concetti chiave:
- Culture politiche
- Partiti politici
- Partecipazione politica
-Leadership
-Populismo
- Globalizzazione
-Identità nazionale
- Comunicazione politica
Modalità Esame
A fine corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito i concetti principali affrontati durante le lezioni, dovranno dimostrare di avere acquisito e compreso le principali teorie socio-politiche, il contributo dei diversi autori e il dibattito accademico-scientifico in merito. In particolare, a fine corso gli studenti dovranno dovranno dimostrare di avere compreso il mutamento politico in atto e di saperlo inquadrare, con autonomia di giudizio e capacità critica, nell'ambito del piu' ampio processo di globalizzazione, nonché collegarne gli effetti al tessuto democratico delle società complesse. Da ultimo, ci si aspetta che gli studenti dimostrino di possedere la capacità di presentare efficacemente i problemi,di inquadrarli nel loro contesto storico-sociale e di illustrarne con chiarezza i risvolti.
L’esame consiste in una prova orale.
La prova si articola in media in quattro quesiti fondamentali, su argomenti che presentano un medio livello di approfondimento, idonei a verificare la capacità dei candidati sia di inquadrare i concetti nell’ambito di teorie, modelli e tipologie di portata generale o comunque più ampia sia di applicare i concetti in specifici ambiti di significato.
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. La prova è costruita in modo tale da consentire la valutazione e la relativa attribuzione del voto finale fondata sulla considerazione:: del livello di conoscenza dei contenuti (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, ovvero capacità discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
A metà corso verrà effettuata una prova scritta (senza registrazione del voto). La prova si svolge mediante la compilazione di un questionario articolato in domande a risposta sia chiusa che aperta.
Il test è costruito in modo tale da far emergere il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), la capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, discreta, buona, ben consolidata), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima).
La valutazione è sia individuale sia collettiva e consente al docente di fornire indicazioni specifiche al singolo studente o complessive, di organizzare eventuali interventi (ulteriori esercitazioni, tutoraggio, ecc.) volti a migliorare l'apprendimento degli argomenti affrontati durante il corso.
Nonché consente allo studente di misurare il lavoro svolto sin lì.
Testi adottati
1. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Culture politiche e leadership nell'era digitale, Franco Angeli, 2021, Milano (ebook in open access qui: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/view/687/518/3907).
2. Pierre Rosanvallon, Controdemocrazia. La politica nell’era della sfiducia, Castelvecchi, Roma 2012
Modalità di svolgimento
Coerentemente con gli obiettivi formativi, sono previste esercitazioni (volte alla preparazione alle prove di accertamento, rese disponibili on line anche ai non frequentanti) e le lezioni frontali vengono svolte in modalità spiccatamente interattiva, discutendo teorie e casi, effettuando comparazioni spazio-temporali e, laddove possibile, contestualizzando gli argomenti trattati in ambiti concettuali ed esperienziali corrispondenti alle caratteristiche generazionali dei frequentanti.
Nel corso delle prime lezioni del corso vengono verificate interattivamente le conoscenze di carattere generale (teorico ed esperienziale) possedute dai frequentanti e vengono forniti elementi basilari della disciplina, attraverso una analisi storica e teorica dei suoi principali concetti.
Le ultime lezioni del corso vengono svolte in forma di riepilogo delle teorie, dei concetti e dei casi fondamentali trattati nel corso.
Lingua di insegnamento: italiano
Attività di supporto alla didattica:
Durante lo svolgimento del corso, in base alla necessità eventualmente emergente, potranno essere organizzati incontri di chiarimento e approfondimento con gli studenti.
Durante lo svolgimento del corso (In base alle effettive disponibilità di autorevoli addetti ai lavori) potranno essere organizzati seminari e conferenze su temi specifici pertinenti con l’insegnamento (autonomamente o in collaborazioni con istituzioni pubbliche e organizzazioni civili).
Modalità di frequenza
Frequenza non obbligatoria, ma opportuna per chi vuole partecipare alle attività didattiche laboratoriali previste all'interno del corso.
Bibliografia
Almond, G.A. (1956), Comparative Political System, in Journal of Politics, XVIII, 391- 409.
Almond, G.A., Verba, S. (1963), The Civic Culture. Political attitudes and democracy in five nations, Little, Brown and Company, Boston.
Almond, G.A., Powell, G.B. (1988), Politica comparata. Sistema, processi, politiche, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A., Verba, S. (1970), Un approccio allo studio della cultura politica, in G. Sartori (a cura di), Antologia di scienza politica, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (2005), Cultura civica e sviluppo politico, Il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (1992), Cultura Politica, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, http://www.treccani.it/enciclopedia/cultura-politica_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/
Anselmi, M. (2017), Populismo. Teorie e problemi, Mondadori Università, Milano.
Blumler, JG. (2016), The fourth age of political communication, in “Politiques de communication”, (1), 19-30.
Calise, M. (2011), Il partito personale: I due corpi del leader, Laterza, Roma-Bari.
Calise, M. (2016), La democrazia del leader, Laterza, Roma-Bari.
Campus, D. (2020), Female Populist Leaders and Communication: Does Gender Make a Difference?, in Krämer, B., Holtz-Bacha, C. (a cura), Perspectives on Populism and the Media: Avenues for Research, Nomos, Baden-Baden, 235-252.
Cepernich, C. (2017), Le campagne elettorali al tempo della networked politics. Laterza, Roma-Bari.
Chadwick, A. (2017), The Hybrid Media System: Politics and Power, Oxford University Press, Oxford.
Crespi, F. Santambrogio, A. (2001), La cultura politica nell’Italia che cambia, Carocci, Roma.
Kirchheimer, O. (1966), The Transformation of the Western European Party Sys-tems, in LaPalombara J., Weiner, M. (a cura), Political Parties and Political Development, Princeton University Press, Princeton, 177-200.
Krämer, B. (2014), Media populism: A conceptual clarification and some theses on its effects, in “Communication Theory”, 24(1), 42–60.
Lipset, S. M., Rokkan, S. (1967), Party Systems and Voter Alignments: Cross-National Perspectives, The Free Press, New York.
Massidda, L. (2019), Post-Politica. Morfologia di una campagna elettorale so-cial, FrancoAngeli, Milano.
Mazzoleni, G., Schultz, W. (1999), ‘Mediatization’ of Politics: A Challenge for Democracy?, in “Political Communication”, 16(3), 247-261.
Mudde, C. (2004), The populist zeitgeist, in “Government & Opposition”, 39(4), 541–563.
Mudde, C., Kaltwasser, R. (2017), Populism: A very short introduction, Oxford University Press, Oxford
Norris, P., Inglehart, R. (2019), Cultural Backlash. Trump, Brexit, and Authori-tarian Populism, Cambridge University Press, Cambridge.
Pateman, C. (1980), The Civic Culture: A Philosophic Critique, in Almond, G.A., Verba, S., (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage Publica-tions, Newbury Park.
Saccà, F. (2014), Il concetto di cultura politica. Attualità, limiti e una proposta di ridefinizione, in Saccà, F. (a cura di), Culture politiche, democrazia e rap-presentanza, FrancoAngeli, Milano.
Saccà, F. (2018), Le trasformazioni della democrazia. Narrazioni, leadership e ideologie della politica contemporanea, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 3/2018.
Saccà, F. (2020), La politica come professione 2.0: leadership e campagne eletto-rali all’epoca dei social, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 1/2020, 5-17.
Verba, S. (1980), On Revisitng the political culture: a Personal Postscript in Al-mond G., Verba, S. (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage publica-tions, Newbury Park
119981 - LEGISLAZIONE ANTITERRORISMO ED ANTIMAFIA
LAMBERTO GIANNINIRAFFAELLA VANO
Secondo Semestre
8
IUS/17
GRUPPO A SCELTA ISII DAL 2022/2023 IN D
-
-
-
-
ESAME A SCELTA
Primo Semestre
8
FILOSOFIA, ETICA E TECNOLOGIA
MAURIZIO BALISTRERI
Primo Semestre
8
M-FIL/03
Obiettivi formativi
Alla fine del corso gli studenti dovranno aver raggiunto i seguenti risultati:
Capacità di argomentare sui temi specifici affrontati in modo orale e scritto.
Conoscenza e comprensione: Conoscenza dei fondamenti teorico-concettuali dei problemi di filosofia morale trattati - Elaborazione di una visione critica degli stessi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: - Capacità di ricostruzione critica dei principali orientamenti normativi presenti nell'attuale dibattito di etica e delle loro posizioni in merito alle principali questioni che emergono nell'ambito della bioetica - Essere in grado di analizzare con scrupolo e precisione un testo complesso. - Capacità di applicare un ragionamento morale a casi specifici.
Capacità di confrontarsi con le questioni morali in maniera autonoma e matura e di orientarsi nella discussione delle principali questioni che riguardano la bioetica.
Obiettivo primario dell’insegnamento è quello di offrire a) un’introduzione generale alla bioetica (origini e storia) e alle più importanti questioni morali che riguardano la nascita, la cura e la morte degli esseri umani e b) un'introduzione generale all'etica.
Obiettivo secondario dell'insegnamento è quello di confrontarsi con le principali prospettive di etica normativa presenti nell’attuale dibattito bioetico per analizzare criticamente i loro presupposti teorici, la loro struttura e le posizioni nell'ambito che riguarda la bioetica, in particolare in merito alle questioni che riguardano l'inizio della vita (rilevanza morale dell’embrione umano, nuove tecnologie riproduttive, genome editing), i trapianti di organi e l’innesto di parti tecnologiche e meccaniche, la fine della vita umana (suicidio assistito ed eutanasia) e la relazione tra medico e paziente. Si prenderà, poi, in considerazione il nostro rapporto con l'ambiente e gli animali non umani. Tra le questioni centrali che saranno discusse: è giusto interrompere lo sviluppo di un embrione umano? C'è qualcosa di male nell'avere un bambino attraverso le nuove tecnologie riproduttive (ad esempio, la clonazione o con i gameti in vitro)? Domani, poi, sarà morale avere un figlio con un utero artificiale? Inoltre, è giusto modificare il patrimonio genetico umano per potenziare, cioè migliorare, le nostre capacità 'naturali'? Gli operatori sanitari dovrebbero rispettare sempre le scelte o le preferenze del paziente? Infine, le persone dovrebbero avere il diritto di decidere come e quando morire? E chi dovrebbe decidere in medicina per le persone incompetenti?
Modalità Esame
Esame orale, con votazione espressa in trentesimi (sufficienza: 18/30).
La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà conoscenza e comprensione del programma di esame, capacità analitica e argomentativa, padronanza del lessico e dei principali temi di bioetica trattati durante l'esame, autonomia di giudizio.
Gli esami si svolgeranno in presenza.
Testi adottati
E. Lecaldano, Bioetica. Le scelte morali, Laterza, Roma-Bari 2005.
M. Balistreri, Il bambino migliore, Fandango, Roma 2022.
M. Balistreri, Il futuro della riproduzione umana, Fandango, Roma 2022.
Bibliografia ulteriore (per approfondimento)
M. Balistreri, G. Capranico, M. Galletti, S. Zullo, Biotecnologie e modificazioni genetiche. Scienza, etica, diritto. Il Mulino, Bologna 2020.
Modalità di svolgimento
Il corso prevede lezioni frontali e saranno analizzati i testi in programma.
Modalità di frequenza
Il corso si svolgerà in modalità in presenza. Gli studenti sono invitati a partecipare alle lezioni in aula, dove potranno interagire direttamente con il docente e i compagni, favorendo un apprendimento attivo e partecipativo. I dipendenti della pubblica amministrazione potranno seguire le lezioni online. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.
Bibliografia
Engelhardt, H. Tristram Jr., Fondamenti di bioetica, Il Mulino, 1999.
Sgreccia, E., Manuale di bioetica, Vita e Pensiero, 2007.
E. Lecaldano (a cura di ), Dizionario di Bioetica, Laterza, Roma-Bari 2002.
C. Botti, Prospettive femministe. Morale, bioetica e vita quotidiana, Mimesis 2014.
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
118647 - DIRITTO PUBBLICO DELLA SICUREZZA E DELLA LEGALITA'
ALESSANDRO STERPALAURA LEGA
Primo Semestre
8
IUS/09
GRUPPO A SCELTA STORIA E GEOPOLITICA E STORIA CONTEMPORANEA
-
-
-
-
STORIA E GEOPOLITICA DELLA SICUREZZA INTERNAZIONALE
SANTE CRUCIANI
Secondo Semestre
8
SPS/06
118649 - ANTIRICICLAGGIO E REATI ECONOMICI
MICHELE CARBONE
Secondo Semestre
8
IUS/04
17844 - PROVA FINALE
Secondo Semestre
16
GRUPPO A SCELTA STORIA E GEOPOLITICA E STORIA CONTEMPORANEA
-
-
-
-
STORIA CONTEMPORANEA
CATIA PAPA
Secondo Semestre
8
M-STO/04
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti un'adeguata conoscenza della storia del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo, in particolare per quanto attiene al dominio coloniale italiano in Africa. Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere e interpretare la modernità coloniale e postcoloniale.
Risultati attesi: a) conoscenza della storia dell’espansionismo coloniale europeo e dei processi di decolonizzazione, capacità di comprendere contesti e processi; b) capacità di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di dinamiche storico-politiche, economico-sociali, linguistico-culturali; c) capacità di interpretare criticamente le problematiche affrontate, dimostrando autonomia di giudizio; d) capacità di comunicare, con proprietà di linguaggio, temi e problemi affrontati; e) acquisizione di una metodologia utile a svolgere autonomamente attività di studio e ricerca.
Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.
Modalità Esame
Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.
Testi adottati
Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021
Modalità di frequenza
In presenza.
Bibliografia
--
GRUPPO A SCELTA ISII DAL 2022/2023 IN D
-
-
-
-
CRIMINOLOGIA APPLICATA
FRANCESCA DE RINALDIS
Secondo Semestre
2
IUS/17
Obiettivi formativi
Lo scopo dell'insegnamento di Criminologia Applicata è quello, attraverso uno spazio dedicato allo studio e della ricerca su alcuni dei temi centrali della Criminologia, di promuovere attività di approfondimento a stampo pratico che possano implementare e consolidare i contenuti e le competenze apprese nella materia. Lo studente che partecipa alle lezioni di Criminologia applicata sarà in grado di sviluppare progetti, attività di ricerca e approfondimento scientifico in relazione agli argomenti-stimolo presentati dal Docente.
Al termine delle attività dell'insegnamento, i frequentanti conosceranno dunque, sia i fondamenti teorici dei vari temi trattati, che soprattutto gli aspetti pratico applicativi, acquisendo competenze nelle metodologie utili alla pianificazione di interventi per la gestione dei casi pratici e per lo sviluppo di progetti di studio e ricerca.
I frequentanti del corso, infatti potranno partecipare attivamente ad attività di simulazione pratica di analisi di casi presentati, oltre che di ricerca e project work su temi di rilevanza sociale afferenti alla disciplina criminologica.
applicazioni della criminologia
criminologia applicata all'analisi investigativa: analisi della relazione vittima-autore; strumenti di analisi e studio del comportamento criminale
criminologia applicata allo studio dei delitti di prossimità (stalking - delitti intrafamiliari)
criminologia applicata allo studio dei crimini seriali
Modalità Esame
esame orale; colloquio orale con domande aperte
Testi adottati
Le dispense e la bibliografia sono presentate a cura del Docente in relazione alle attività presentate, e sono indicate nel materiale caricato su Piattaforma Moodle
Modalità di frequenza
frequenza in aula a cadenza settimanale per un totale di 12 ore
Bibliografia
BALDRY, A. C. (2006). Dai maltrattamenti all’omicidio. La valutazione del rischio di recidiva e dell’uxoricidio, Centro Scientifico Editore: Torino.
BRAMANTE, A. (2005). Fare e disfare…dall’amore alla distruttività. Il Figlicidio materno. Roma: Aracne Editore
BRAMANTE, A. (2021) Mamme che uccidono. Necessità di capire e responsabilità di prevenire. Celid
BRUNO F. (2005) L’impronta del mostro. Storie, identità e perché dei Serial Killer, Il Minotauro
BRONDONI C., Sembrava un incidente. Staging sulla scena del crimine, Aras Edizioni 2018
CANTER D., ALISON L., (2004), Il profilo psicologico. L’indagine investigativa fra teoria e prassi, Carocci Editore, Roma;
CASALE A., DE PASQUALI P., LEMBO M.S., (a cura di) La Perizia Psichiatrica nel processo penale. Aspetti giuridici e psicopatologico forensi, Maggioli Editore
CAVALLONE, A. (2008). La sindrome di Medea: cosa spinge una madre ad uccidere il proprio figlio. Psychofenia, Vol. 11 (18)
COSTANZO S., “Famiglie di sangue. Analisi dei reati in famiglia.”, Milano, Franco Angeli, 2008;
DE PASQUALE P., La Sindrome di Munchausen per procura. Analisi criminologica di madri abusanti e bambini abusati. SEU, 2021
DE PASQUALI P., “Figli che uccidono”, Rubettino Editore, Soveria Mannelli (CZ), 2002;
DE PASQUALI P., (2001), Serial Killer in Italia, Franco Angeli, Milano;
DE PASQUALI P., (2015) Vite crudeli. Storie di serial killer italiani, Castelvecchi
DE PASQUALI P., Criminologia transculturale ed Etnopsichiatria Forense. Terrorismo, immigrazione e reati culturalmente motivati, Alpes
DOUGLAS J.E., BURGES A.W., BURGES A.G., RESSLER R.K. (traduzione italiana a cura di PICOZZI M.), Crime Classification Manual – Un sistema standardizzato per indagare e classificare i crimini violenti, Edi-ermes 2016
FORNARI U., (2004), Trattato di Psichiatria Forense, UTET, Torino;
FORNARI U., PONTI G., Il fascino del male. Crimini e responsabilità nelle storie di vita di tre serial killer, Raffaello Cortina Editore
DI BELLO,G., MERIGNOLO, P. (1977). Il rifiuto della maternità. L’infanticidio in Italia dall’Ottocento ai giorni nostri. Pisa:Edizioni ETS
DI BLASIO, M., P., (2016). L’infanticidio nella legislazione penale: uno sguardo al passato per capire il presente. Giurisprudenza Penale, Vol. 3,2-17
MERZAGORA BETSOS I. “I demoni del focolare. Madri e mogli che uccidono”, Centro Scientifico Editore, 2003;
MERZAGORA BETSOS I. (2009). Uomini violenti, i partner abusanti e il loro trattamento, Raffaello Cortina Editore: Milano.
NIVOLI G. (2002). Medea tra noi. Le Madri che uccidono. Editore Carocci
PANNITTERI A., “Madri assassine. Diario da Castiglione delle Stiviere”, Roma, Gaffi Editore in Roma, 2006.
PONTI, G. MERZAGORA BETSOS, I. (2014). Compendio di Crimonologia. Raffaello Cortina: Milano.
PONTI G. FORNARI U, “Il fascino del male”, Raffaello Cortina Editore, Milano, 1995;
HIROGOYEN, M.F. (2004). Sottomesse. La violenza sulle donne nella coppia. Einaudi: Pisa.
VOLTERRA V., (a cura di) Psichiatria Forense, Criminologia ed etica psichiatrica, Masson
WALKER, L. E. (2007). The Battered Woman Syndrome, 3rd ed., Springer:New York.
GULOTTA G.,MERZAGORA BETSOS I. e coll., (2005), L’omicidio e la sua investigazione, Giuffrè, Milano;
HOLMES R.M., HOLMES S.T., Omicidi Seriali. Le nuove frontiere della conoscenza e dell’intervento, Centro Scientifico Editore
Mc DERMIT V., (traduttore F. Rende) Anatomia del crimine. Storie e segreti delle scienze forensi, Codice – Le Scienze 2016
MADEO A., CIANCHELLA V., (2018) Guida pratica operativa alle investigazioni, Wolters Kluwer
MAROTTA G., Criminologia. Storie, teorie, metodi, CEDAM 2017;
MONZANI M., Il sopralluogo psico-criminologico, Giuffrè Editore
PICOZZI M., ZAPPALA’ A., Criminal profiling. Dall’analisi della scena del crimine al profilo psicologico del criminale, McGraw-Hill
PICOZZI M., INTINI A., Scienze Forensi. Teoria e prassi dell’Investigazione Scientifica, Utet Giuridica 2009
PONTI G., MERZAGORA BETSOS I. (2008), Compendio di Criminologia – V edizione, Raffaello Cortina Editore
ROSSI L., L' analisi investigativa nella psicologia criminale. Vittimologia: aspetti teorici e casi pratici, Giuffrè Editore 2005
RUSSO F., Manuale di criminal profiling. Teorie e tecniche per tracciare il profilo psicologico degli autori di crimini violenti, Celid
INTELLIGENCE E SERVIZI DI INFORMAZIONE NEI CONTESTI DI CRISI
GIUSEPPE SANTOMARTINO
Secondo Semestre
2
IUS/09
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione (general knowledge and understanding) di: elementi di base, fondamenti / metodologie dell’ Intelligence; principali Sistemi / Organizzazioni Intelligence a livello internazionale. Conoscenza e capacità di comprensione applicate dei principali profili di minaccia contemporanei e delle principali evoluzioni dottrinali ed operative in atto nell’ Intelligence a livello internazionale con particolare riferimento ai servizi di informazione nei contesti di crisi. Conoscenza ed autonomia di giudizio e conseguenti ammaestramenti sull’ Intelligence attraverso l’ analisi di casi studio sui principali Intelligence Failures ( Fallimenti, errori) della storia contemporanea.
Modulo Uno – Elementi di base e fondamenti dell’ Intelligence
- Introduzione alla materia
- Cos’è l’ Intelligence (I.) – Criticità definitorie
- I principi generali dell’ I.. – I livelli dell’ I..
- Concetto di minaccia
- Le Discipline I. ( Humint, Sigint, Imint, Osint, Masint etc)
- Concetti di: Notizia, Informazione, Prodotto I., Fonte, Organo di Ricerca.
- Valutazione Fonti - Notizie . Matrice di valutazione.
- Ciclo Intelligence
Modulo Due - Analisi comparativa modelli di Sistemi / Organizzazioni I. ( Italia, USA).
- Italia
- USA
- Cenni sulla UK Joint Defense Publication 2-00 - Understanding and Intelligence Support to Joint Operations
Modulo Tre - Principali profili di minaccia contemporanei per l’ Occidente e nei principali contesti di crisi.
- Terrorismo
- Jihadismo
- Hybrid Warfare; Information / Cognitive Warfare ; Influence Operations
- Counterintelligence – Controspionaggio
- Spionaggio e controspionaggio economico-commerciale, industriale, scientifico-tecnologico.
Modulo Quattro – Intelligence Failures – Analisi ed Ammaestramenti
Modalità Esame
Esame orale a domanda libera ( maggiori dettagli verranno forniti durante il corso). Lo studente dovrà dimostrare
di aver acquisito: conoscenze sugli elementi di base dell’ Intelligence e sugli altri obiettivi formativi ( Moduli 1 e 2 ) ;
adeguata comprensione applicata ed autonomia di giudizio sui vari profili di minaccia ( Modulo 3 ), sulle principali
evoluzioni dottrinali ed operative dell’ Intelligence ( Modulo 2) e dei Intelligence Failures ( Modulo 4).
Testi adottati
Dispense redatte dal Docente (disponibili su Moodle)
- Global Terrorism Index – IEP – (Limitatamente a: Executive Summary ) – IEP - Disponibile su:
www.visionofhumanity.org/maps/global-terrorism-index
- Su: Hybrid Warfare , Influence Operations , B. Siman, Hybrid Warfare Is Not Synonymous with Cyber: The Threat of Influence Operations , Egmont Institute, limitatamente pag. 1 – 4; disponibile su https://www.egmontinstitute.be/app/uploads/2022/02/spb155-siman-final-version_0222.pdf?type=pdf
- Relazione Annuale al Parlamento sulla Politica di Informazione e Sicurezza, 2024 , disponibile sul sito istituzionale https://www.sicurezzanazionale.gov.it .
Un paragrafo a scelta dello studente del Cap. 3 ( La sicurezza nazionale).
Materiale didattico supplementare (per consultazioni ed eventuali approfondimenti):
- Slides utilizzate nel corso delle lezioni,
- IL LINGUAGGIO DEGLI ORGANISMI INFORMATIVI - Glossario intelligence , 2019 , disponibile sul sito https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/wp-content/uploads/2019/06/glossario-intelligence-2019.pdf
- Su: Estremismo Islamico e Jihadismo; G. Santomartino, Conoscere e contrastare il Jihadismo. Le chiavi interpretative, le dottrine, le strategie, i pensatori; Panda Ed. , 2020.
Modalità di frequenza
Per la tipologia della materia e’ raccomandata la frequenza in presenza.
ESAME A SCELTA
Secondo Semestre
8
C) ESAME DI LINGUA OPZIONALE OPZIONE B LM 62
-
-
-
-
LINGUA FRANCESE
CHRISTINE CORMAN
Secondo Semestre
6
L-LIN/04
LINGUA SPAGNOLA
ROBERTA GIORDANO
Secondo Semestre
6
L-LIN/07
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: essere in grado di capire un testo scritto e orale in lingua spagnola.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: essere in grado di sintetizzare e riformulare un testo in lingua spagnola.
Autonomia di giudizio: essere in grado di commentare un testo in lingua spagnola.
Abilità comunicative: essere in grado di riformulare un concetto, testo o discorso in lingua spagnola.
Capacità di apprendere: capacità di riflettere sul proprio apprendimento e sul suo sviluppo.
Gli argomenti trattati saranno i seguenti:
nozioni di fonetica
le regole dell'accentazione
gli articoli determinativi, indeterminativi
il nome, genere e numero
l'aggettivo qualificativo, genere e numero
l'aggettivo possessivo e dimostrativo, genere e numero
i verbi ausiliari
differenza ser/estar
differenza haber/estar
le preposizioni semplici
il pronome personale: soggetto, complemento e preceduto da preposizione
il verbo. L'Indicativo: presente, imperfecto, pretérito perfecto, pretérito indefinido
i verbi regolari e irregolari
le perifrasi verbali: ir a + infinitivo, tener que/haber que + infinitivo, estar + gerundio
Modalità Esame
L'esame consiste in una verifica scritta sui temi trattati durante il corso per verificare l'acquisizione delle nozioni presentate durante il corso oltre che lo sviluppo di autonomia e spirito critico nell'uso della lingua straniera.
Testi adottati
AA.VV., Gramática básica del estudiante de Español (Difusión).
Modalità di svolgimento
L'insegnamento, impartito in lingua spagnola, ha una durata di 36 ore di lezioni frontali e prevede la somministrazione di prove di verifica.
Modalità di frequenza
Malgrado non obbligatoria, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
In aggiunta ai testi adottati indicati, ulteriore materiale bibliografico sarà fornito dalla docente durante il corso
GRUPPO OPZIONALE IN F CURRICULUM ISII
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LABORATORIO DI PSICHIATRIA FORENSE
VALENTINA PASQUARELLI
Secondo Semestre
3
MED/25
TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
Secondo Semestre
6
ALTRE CONOSCENZE UTILI
Secondo Semestre
6
119982 - FENOMENOLOGIA CRIMINALE ED INVESTIGAZIONI
DOMENICO ANTONIO SCALI
Secondo Semestre
8
IUS/17
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
17830 - METODOLOGIA DELLA RICERCA POLITICA E SOCIALE
ERNESTO DARIO CALO'ERNESTO DARIO CALO'
Primo Semestre
7
SPS/07
Obiettivi formativi
Acquisizione delle conoscenze fondamentali relative alla metodologia e alle tecniche della ricerca politica e sociale, con approfondimento relativo alla ricerca politica comparata e alla analisi delle politiche pubbliche.
Le principali conoscenze acquisite sono di tipo cognitivo.
Il corso si propone di introdurre alla metodologia della ricerca sociologica e alla metodologia della ricerca politologica, con descrizione di teorie e approcci, tecniche e prassi della ricerca nella sociologia e nelle scienze politiche.
Gli studenti acquisiranno strumenti conoscitivi utili per comprendere e valutare la metodologia, le tecniche, la significatività e la rappresentatività delle ricerche sociologiche e politologiche.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
1. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- leggere e riassumere testi scientifici di metodologia della ricerca sociologica e politologica;
- identificare i concetti di base della metodologia della ricerca sociologica e politologica.
2. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- confrontare in chiave comparata la metodologia della ricerca sociologica e politologica;
- analizzare e descrivere criticamente le note metodologiche delle ricerche sociologiche e politologiche;
- analizzare e descrivere criticamente le caratteristiche degli strumenti di rilevazione impiegati nelle ricerche sociologiche e politologiche (domande e risposte, variabili e indicatori, ecc.);
- individuare le criticità e i problemi metodologici che il ricercatore socio-politologico deve fronteggiare nella definizione degli oggetti di studio e degli obiettivi scientifico-conoscitivi, nella scelta del tipo di dati da rilevare e dei casi su cui fondare l’analisi.
3. AUTONOMIA DI GIUDIZIO
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- valutare criticamente le note metodologiche delle ricerche sociologiche e politologiche;
- valutare criticamente le caratteristiche degli strumenti di rilevazione impiegati nelle ricerche sociologiche e politologiche (domande e risposte, variabili e indicatori, ecc.);
- giudicare il livello di significatività e di rappresentatività degli studi sociologici e politologici.
4. ABILITÀ COMUNICATIVE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- utilizzare il lessico scientifico della metodologia della ricerca sociale e della metodologia della ricerca politologica nell’esposizione orale e nella scrittura;
- discutere in pubblico concetti, teorie e prassi di ricerca nelle discipline sociologiche e politologiche;
- lavorare in gruppo, condividendo e scambiando le conoscenze acquisite nell’ambito della metodologia della ricerca politica e sociale.
5. CAPACITÀ DI APPRENDERE
Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- reperire e approfondire in maniera autonoma i nuovi orientamenti scientifici riguardanti la metodologia della ricerca politica e sociale.
- richiamare e approfondire le proprie conoscenze metoologiche nel corso del proprio processo di maturazione cognitiva e professionale.
Il programma si articola in quattro moduli complementari: il primo modulo ripercorre in un'ottica storica e storiografica l'evoluzione della metodologia applicata alle scienze sociali a partire dai suoi albori; il secondo modulo si focalizza sulla scuola della ricerca quantitativa, specificandone gli strumenti e le tecniche principali nonché i relativi contesti d'uso; il terzo modulo, per converso, approfondisce gli elementi identificativi della ricerca qualitativa; infine, nel quarto modulo si introducono i fondamenti degli approcci integrati, con riferimento alle strategie di ricerca "mixed methods"
Modalità Esame
Le modalità di valutazione prevedono unicamente una prova orale, benché, data la natura "pratica" dell'insegnamento, alcune esercitazioni in itinere possono essere implementate per verificare l'apprendimento degli aspetti più complessi
Testi adottati
I testi d'esame sono i seguenti, senza distinzione tra frequentanti e non frequentanti:
- Nobile S. (2022), Introduzione alla metodologia della ricerca sociale, Carocci, Roma
- Fasanella A., Mauceri S., Nobile S. (a cura di) (2024), Metodologia della ricerca sociale, FrancoAngeli, Milano (capitoli 4, 7, 13, 15 e 16)
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
Corbetta P. (2014), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, il Mulino, Bologna.
Il programma si articola in quattro moduli complementari: il primo modulo ripercorre in un'ottica storica e storiografica l'evoluzione della metodologia applicata alle scienze sociali a partire dai suoi albori; il secondo modulo si focalizza sulla scuola della ricerca quantitativa, specificandone gli strumenti e le tecniche principali nonché i relativi contesti d'uso; il terzo modulo, per converso, approfondisce gli elementi identificativi della ricerca qualitativa; infine, nel quarto modulo si introducono i fondamenti degli approcci integrati, con riferimento alle strategie di ricerca "mixed methods"
Modalità Esame
Le modalità di valutazione prevedono unicamente una prova orale, benché, data la natura "pratica" dell'insegnamento, alcune esercitazioni in itinere possono essere implementate per verificare l'apprendimento degli aspetti più complessi
Testi adottati
I testi d'esame sono i seguenti, senza distinzione tra frequentanti e non frequentanti:
- Nobile S. (2022), Introduzione alla metodologia della ricerca sociale, Carocci, Roma
- Fasanella A., Mauceri S., Nobile S. (a cura di) (2024), Metodologia della ricerca sociale, FrancoAngeli, Milano (capitoli 4, 7, 13, 15 e 16)
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
Corbetta P. (2014), Metodologia e tecniche della ricerca sociale, il Mulino, Bologna.
17840 - DIRITTO INTERNAZIONALE
ALESSANDRO BUFALINIALESSANDRO BUFALINI
Primo Semestre
8
IUS/13
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: studio dell'ordinamento internazionale e funzionamento degli istituti principali
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: analisi dei casi giudiziari e capacità di impiegare le nozioni acquisite al caso concreto
Autonomia di giudizio: capacità di formulare pensieri critici sul materiale di studio e di riflettere in modo autonomo sulle questionei proposte a lezione
Abilità comunicative: capacità di comunicare in modo chiaro, efficace e con il linguaggio tecnico adeguato
Capacità di apprendere: stimolare la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite durante il corso e il metodo impiegato per l'analisi dei casi a nuovi casi o ambiti di studio
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze fondamentali per comprendere il funzionamento dell'ordinamento internazionale. A tal fine, particolare attenzione sarà
rivolta alla struttura dell'ordinamento, alle caratteristiche interazioni tra i soggetti che lo compongono e alla evoluzione delle regole e degli istituti tradizionali del diritto internazionale.
La parte generale del corso sarà dedicata quindi ai fondamenti del diritto internazionale e si affronteranno perciò le questioni più rilevanti in materia di:
1) Fonti del diritto internazionale. Consuetudini, trattati e principi generali di diritto. Problemi definitori e di determinazione del diritto non scritto. I rapporti tra
le fonti del diritto internazionale. Le convenzioni di codificazione. Il diritto dei trattati.
2) Soggetti del diritto internazionale. Stati e organizzazioni internazionali. La soggettività degli individui: dalla repressione dei crimini internazionali alla tutela
dei diritti umani. Il regime delle immunità.
3) Uso della forza nelle relazioni internazionali. Ruolo e funzionamento del Consiglio di Sicurezza e il capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite; le eccezioni al divieto di
uso della forza e le evoluzioni della prassi in materia
4) Risoluzione pacifica delle controversie. L'arbitrato. La Corte internazionale di giustizia: funzione consultiva e funzione contenziosa. La Corte europea dei diritti
dell'uomo. La Corte penale internazionale.
5) Responsabilità internazionale. Elementi costitutivi dell'illecito internazionale. Le conseguenze del fatto illecito. Il rapporto collettivo di responsabilità.
6) Rapporti tra diritto internazionale e diritto interno. Diverse concezioni a confronto: monismo e dualismo. L'adattamento al diritto generale. L'adattamento ai trattati.
Nella seconda parte del corso verranno approfonditi alcuni dei temi affrontati nella parte generale attraverso la lettura di articoli e/o sentenze di particolare rilievo.
Oggetto di approfondimento saranno, in particolare, i rapporti tra Consiglio di sicurezza e Corte penale internazionale
Modalità Esame
L'esame consiste in una prova scritta composta da tre domande aperte. Il tempo a disposizione è di un'ora e mezza.
Studenti non frequentanti:
- Cannizzaro, Diritto internazionale, quinta edizione, Giappichelli, Torino, 2023.
Studenti Erasmus:
Shaw, International Law, Cambridge, 2017.
Modalità di svolgimento
Seminari e lezioni frontali. Discussone di casi ed esercitazioni.
Modalità di frequenza
La non frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.
Bibliografia
1. Gray, International Law and the Use of Force, Oxford, 2018.
2. Research Handbook on the Law of Treaties, (Tams, Tzanakopoulos, Zimmermann), Cheltenham, 2014.
3. The Statute of the International Court of Justice: A Commentary (Zimmermann, Tomuschat, Oellers-Frahm), Oxford, 2006.
4. Parlett, The Individual in the International Legal System, Oxford, 2011.
5. The International Law Commission's Articles on State Responsibility (Crawford), Cambridge, 2002.
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze fondamentali per comprendere il funzionamento dell'ordinamento internazionale. A tal fine, particolare attenzione sarà
rivolta alla struttura dell'ordinamento, alle caratteristiche interazioni tra i soggetti che lo compongono e alla evoluzione delle regole e degli istituti tradizionali del diritto internazionale.
La parte generale del corso sarà dedicata quindi ai fondamenti del diritto internazionale e si affronteranno perciò le questioni più rilevanti in materia di:
1) Fonti del diritto internazionale. Consuetudini, trattati e principi generali di diritto. Problemi definitori e di determinazione del diritto non scritto. I rapporti tra
le fonti del diritto internazionale. Le convenzioni di codificazione. Il diritto dei trattati.
2) Soggetti del diritto internazionale. Stati e organizzazioni internazionali. La soggettività degli individui: dalla repressione dei crimini internazionali alla tutela
dei diritti umani. Il regime delle immunità.
3) Uso della forza nelle relazioni internazionali. Ruolo e funzionamento del Consiglio di Sicurezza e il capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite; le eccezioni al divieto di
uso della forza e le evoluzioni della prassi in materia
4) Risoluzione pacifica delle controversie. L'arbitrato. La Corte internazionale di giustizia: funzione consultiva e funzione contenziosa. La Corte europea dei diritti
dell'uomo. La Corte penale internazionale.
5) Responsabilità internazionale. Elementi costitutivi dell'illecito internazionale. Le conseguenze del fatto illecito. Il rapporto collettivo di responsabilità.
6) Rapporti tra diritto internazionale e diritto interno. Diverse concezioni a confronto: monismo e dualismo. L'adattamento al diritto generale. L'adattamento ai trattati.
Nella seconda parte del corso verranno approfonditi alcuni dei temi affrontati nella parte generale attraverso la lettura di articoli e/o sentenze di particolare rilievo.
Oggetto di approfondimento saranno, in particolare, i rapporti tra Consiglio di sicurezza e Corte penale internazionale
Modalità Esame
L'esame consiste in una prova scritta composta da tre domande aperte. Il tempo a disposizione è di un'ora e mezza.
Studenti non frequentanti:
- Cannizzaro, Diritto internazionale, quinta edizione, Giappichelli, Torino, 2023.
Studenti Erasmus:
Shaw, International Law, Cambridge, 2017.
Modalità di svolgimento
Seminari e lezioni frontali. Discussone di casi ed esercitazioni.
Modalità di frequenza
La non frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata.
Bibliografia
1. Gray, International Law and the Use of Force, Oxford, 2018.
2. Research Handbook on the Law of Treaties, (Tams, Tzanakopoulos, Zimmermann), Cheltenham, 2014.
3. The Statute of the International Court of Justice: A Commentary (Zimmermann, Tomuschat, Oellers-Frahm), Oxford, 2006.
4. Parlett, The Individual in the International Legal System, Oxford, 2011.
5. The International Law Commission's Articles on State Responsibility (Crawford), Cambridge, 2002.
118562 - LINGUAGGI DEI MEDIA
DIEGO FEMIADIEGO FEMIA
Primo Semestre
7
M-FIL/05
Obiettivi formativi
Il corso introduce ai meccanismi della comunicazione umana "mediata" dalle tecnologie. Durante il corso si prenderanno in esame i prodotti comunicativi, le loro narrazioni e configurazioni mediali, analizzando i linguaggi, i generi e i formati con cui si manifestano.
1) Obiettivi in termini di “Conoscenza e comprensione”: al termine del corso gli studenti avranno appreso le dinamiche fondamentali dei processi comunicativi. In particolare, conosceranno le differenti modalità espressive verbali e non verbali e i loro impieghi nei contesti comunicativi e, attraverso l'analisi delle differenti tipologie e caratteristiche dei mezzi di comunicazione, comprenderanno le variabili necessarie alla scelta dei media più funzionali alle specifiche esigenze di comunicazione.
2) Obiettivi in termini di “Capacità di applicare conoscenza e comprensione”: al termine del corso, gli studenti saranno in grado di capire la terminologia tecnica e le nozioni fondamentali della comunicazione efficace e saranno in grado di analizzare criticamente l'efficacia dei processi di comunicazione anche in contesti di intermedialità, crossmedialità e transmedialità.
3) Alla fine del corso gli studenti dovranno aver raggiunto i seguenti risultati:
- riconoscere le dinamiche di senso di differenti mezzi di comunicazione (conoscenza e capacità comprensione applicate);
- conoscere le differenze e le logiche di fondo dietro la molteplicità di linguaggi, generi e formati mediali (autonomia di giudizio e capacità di apprendere);
- saper argomentare le conoscenze acquisite, usando un linguaggio appropriato (abilità comunicative);
- sviluppare capacità specifiche per comprendere, analizzare e produrre comunicazione per vecchi e nuovi media (conoscenza e capacità comprensione applicate).
Nella prima parte del corso saranno discusse e utilizzate in modo operativo alcune tra le principali ricerche teoriche della semiotica acquisendo un'adeguata terminologia di base e una migliore comprensione dei meccanismi della comunicazione umana, verbale e non verbale.
La seconda parte del corso introdurrà alle strategie testuali e alle tecniche di valorizzazione semiotica con esempi concreti di testi e pratiche mediali (stampa, cinema, radio, tv, siti web & reti sociali).
Contenuti specifici del corso sono:
1) Linguaggio/linguaggi, comunicazione, informazione;
2) Comunicazione umana, verbale e non verbale;
3) Le vie del senso: caratteristiche e potenzialità dei codici;
4) Narratività e mediazione tecnologica;
5) Linguaggi, generi e formati mediali;
6) Semiotica della discriminazione.
Modalità Esame
L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 26 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare concetti e teorie, della capacità di analisi, di sintesi e di argomentazione, della capacità di senso critico, dell'uso di un appropriato lessico filosofico-linguistico.
L'apprendimento sarà verificato tramite esame scritto (70%) e orale (30%).
La prova scritta, focalizzata sui concetti fondamentali del corso, sarà strutturata in forma di test con 16 domande di cui 14 a risposta chiusa, del tipo scelta multipla (per ciascuna delle quali vengono attribuiti da uno a tre punti senza penalità in caso di errori), e 2 domande a risposta aperta (per ciascuna delle quali viene attribuito un massimo di cinque punti senza penalità in caso di errori). La prova scritta concorrerà per il 70% alla determinazione del voto finale.
La prova orale si terrà a conclusione della prova scritta, nello stesso giorno, e comprenderà la correzione e la discussione della prova scritta e un breve colloquio sugli argomenti del corso. La prova orale concorrerà per il restante 30% all'attribuzione del voto finale.
SOLO PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI:
Durante il corso saranno effettuate una o due esercitazioni sugli argomenti trattati a lezione. Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni previste e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Criteri di valutazione:
- Daranno luogo a valutazioni di eccellenza (es. 27-30): un’esposizione chiara dei contenuti del corso con un linguaggio appropriato; la piena capacità di collegare le diverse posizioni degli autori e il valore applicativo delle teorie; il possesso di buone capacità critiche e di argomentazione.
- Daranno luogo a valutazioni discrete (es. 22-26): un’esposizione chiara, sebbene mnemonica, dei testi d’esame; una discreta capacità di collegare tra loro i contenuti e le teorie studiate; il possesso di capacità critica e l'uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni sufficienti (es. 18-21): una conoscenza completa ma superficiale del programma d’esame; una scarsa capacità di connessione e applicazione dei contenuti del corso; il solo riconosimento o una scarsa competenza del lessico filosofico-linguistico appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni negative: nessuna o scarsa conoscenza del programma d'esame; evidenti lacune nel descrivere e applicare teorie e concetti studiati; l’uso di un linguaggio generico e non appropriato.
Testi adottati
La bibliografia del corso è (testi elencati nell'ordine consigliato per la lettura):
1) Paola Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021. Isbn 978-88-290-1121-6. Parte I (pp. 23-90) e Parte II (pp. 91-128), esclusa la Parte III (quindi escluse le pp. 129-212).
2) Giovanna Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014. Isbn 978-88-593-0014-4. Tutto il volume.
3) Materiali del docente pubblicati sulla piattaforma di ateneo (Moodle: https://moodle.unitus.it/moodle/course/view.php?id=4983). I saggi e i materiali utilizzati per le lezioni saranno pubblicati all'interno della pagina del corso in Moodle: la loro conoscenza sarà accertata in sede di valutazione finale.
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno prevalentemente nella modalità frontale, con ampio uso di sussidi multimediali (slides, filmati, materiali web ecc.) e costante confronto in aula.
Durante il corso, con gli studenti frequentanti, si ricorrerà in più occasioni al cosiddetto "capovolgimento della classe" programmando le lezioni successive, con la possibilità per gli studenti di affrontare alcuni temi e/o singoli casi di studio su indicazione del docente in autonomia (a casa, individualmente o in gruppi), riservando il tempo della lezione successiva all'approfondimento e alla sperimentazione con attività collaborative, esercitazioni mirate, dibattiti e laboratori sul tema affrontato.
In tutte le lezioni si farà ampio ricorso a esempi relativi a casi di studio esemplari, a testi tratti dall'attualità e a momenti di discussione collettiva.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria, anche se raccomandata.
Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni in aula e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Bibliografia
Una specifica pagina conclusiva delle slide usate in supporto per ogni lezione conterrà tutti i riferimenti bibliografici utilizzati per la lezione e utili per:
- collegare gli argomenti discussi in aula ai testi adottati;
- consentire l'eventuale volontario approfondimento tramite ulteriori testi citati e/o di background teorico-culturale.
Complessivamente, tra i testi di riferimento su cui si basa il corso ci sono:
- D. Abercrombie, "Paralanguage", in International Journal of Language & Communication Disorders, 1968, vol. 3(1): 55-59.
- G. Bateson (1979), Mente e natura: un'unità necessaria, Milano: Adelphi, 1984.
- V.K. Bhatia (2005), Generic patterns in promotional discourse, in H. Halmari, T. Virtanen (a cura di), Persuasion across genres: A linguistic approach, Amsterdam: John Benjamins, pp. 213-225.
- J.D. Bolter (2001), Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesto e la ri-mediazione della stampa, Milano: Vita e Pensiero, 2002.
- M. Conboy (2010), The language of newspapers: Socio-historical perspectives, London: Continuum.
- G. Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014.
- N. Coupland (2007), Style: Language variation and identity, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- T. De Mauro, Guida all'uso delle parole, Roma: Editori Riuniti, 1980.
- T. De Mauro, Minisemantica dei linguaggi non verbali e delle lingue, Roma-Bari: Laterza, 1982.
- T. De Mauro (1994), Capire le parole, seconda ed., Roma-Bari: Laterza, 2002.
- T. De Mauro, Lezioni di linguistica teorica, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- E. Fadda, Troppo lontani, troppo vicini, Macerata: Quodlibet, 2018.
- D. Femia, Quando l’altro è arabo: analisi pragmatico-enunciativa di etnonimi ed epiteti etnici nelle conversazioni online, in R. Petrilli, D. Femia (a cura di), Parlare arabo, scrivere in italiano, Roma: Round Robin, 2024, pp. 127-182.
- D. Femia, "Aggettivi di cortesia e appellativi nelle discussioni online: tra (falsa) cortesia, sessismo, odio", in Filosofi(e)Semiotiche, vol. 11(1): 134-161, 2024.
- R. Finnegan (2002), Communicating: the multiple modes of human interconnection. London: Routledge.
- L. Floridi (2017), La quarta rivoluzione, Milano: Raffaello Cortina.
- A. Gehlen (1957), L'uomo nell'era della tecnica: problemi socio-psicologici della civiltà industriale, Roma: Armando, 2003.
- S. Gensini, Elementi di semiotica, Roma: Carocci, 2002.
- I. Gershon (2012), The breakup 2.0: disconnecting over new media. Ithaca: Cornell Univ. Press.
- J.J. Gibson (1979), Un approccio ecologico alla percezione visiva, Bologna: Il Mulino, 1999.
- G. Grignaffini, I generi televisivi, Roma: Carocci, 2012.
- L. Hjelmslev (1943), I fondamenti della teoria del linguaggio, Torino: Einaudi, 1980.
- G. Iovane, La fiction televisiva, Roma: Carocci, 2009.
- W. Iser (1976), L'atto della lettura: una teoria della risposta estetica, Bologna: Il Mulino, 1987.
- R. Jakobson (1960), Linguistica e poetica, in Saggi di linguistica generale, prima ed. 1966, Milano: Feltrinelli, 2002, pp. 181-218.
- D. Kahneman (2011), Pensieri lenti e veloci, Milano: Mondadori, 2012.
- G. Kress, C. Jewitt (2003), Introduction, in C. Jewitt, G. Kress (a cura di), Multimodal literacy, New York: Peter Lang, pp. 1–18.
- L. Manovich (2006), "The poetics of augmented space", in Visual Communication, vol. 5(2): 219-240.
- C. Marmo, Segni, linguaggi e testi: semiotica per la comunicazione, seconda ed. aggiornata, Bologna: Bononia University Press, 2015.
- G. Marrone, Introduzione alla semiotica del testo, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- G. Marrone, Prima lezione di semiotica, Roma-Bari: Laterza, 2018.
- M. McLuhan (1964), Gli strumenti del comunicare, Milano: Il Saggiatore, 1967.
- J. Meyrowitz (1985), No sense of place: the impact of electronic media on social behavior, New York: Oxford University Press.
- M. Montgomery (2007), The discourse of broadcast news: A linguistic approach, London: Routledge.
- E. Noelle-Neumann (1984), La spirale del silenzio, Meltemi: Roma, 2002.
- W.J. Ong (1982), Oralità e scrittura: le tecnologie della parola, Bologna: Il Mulino, 2006.
- E. Pariser (2011), The filter bubble: What the internet is hiding from you, New York: Penguin.
- Platone, Fedro, traduzione di P. Pucci, introduzione di B. Centrone, Roma-Bari: Laterza, 1998.
- C.S. Peirce, Opere, a cura di Massimo A. Bonfantini, Milano: Bompiani, 2003.
- R. Petrilli (2002), L'interazione simbolica, nuova ed., Perugia: Guerra, 2018.
- P. Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021.
- M.P. Pozzato, Capire la semiotica, Roma: Carocci, 2013.
- M.R. Prensky (2012), La mente aumentata, Gardolo: Edizioni Erickson, 2015.
- M. Puech (2008), Homo sapiens technologicus, Roma: Edizioni Nuova Cultura, 2018.
- T.M. Senft (2008), Camgirls: celebrity and community in the age of social networks, New York: Peter Lang.
- R. Scollon (1998), Mediated discourse as social interaction. New York; London: Longman.
- C.E. Shannon, "A mathematical theory of communication", in The Bell System Technical Journal, 1948, vol. 27(3): 379-423.
- L. Shifman (2014), Memes in digital culture, Cambridge, MA: MIT Press.
- P. Sordi, La macchina dello storytelling, Roma: Bordeaux, 2018.
- A. Testa, Le vie del senso: come dire cose opposte con le stesse parole, Roma: Carocci, 2004.
- T. Todorov (1990), Genres in discourse, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- A. Valeriani, Twitter factor, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- L.S. Vygotskij (1934), Pensiero e linguaggio: ricerche psicologiche, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- P. Watzlawick, J.H. Beavin e D.D. Jackson (1967), Pragmatica della comunicazione umana: studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Roma: Astrolabio, 1971.
- L. Wittgenstein (1953), Ricerche filosofiche, prima ed. 1967, Torino: Einaudi, 1999.
- M. Wolf (2008), Proust e il calamaro: storia e scienza del cervello che legge, Milano: Vita e Pensiero, 2012.
Nella prima parte del corso saranno discusse e utilizzate in modo operativo alcune tra le principali ricerche teoriche della semiotica acquisendo un'adeguata terminologia di base e una migliore comprensione dei meccanismi della comunicazione umana, verbale e non verbale.
La seconda parte del corso introdurrà alle strategie testuali e alle tecniche di valorizzazione semiotica con esempi concreti di testi e pratiche mediali (stampa, cinema, radio, tv, siti web & reti sociali).
Contenuti specifici del corso sono:
1) Linguaggio/linguaggi, comunicazione, informazione;
2) Comunicazione umana, verbale e non verbale;
3) Le vie del senso: caratteristiche e potenzialità dei codici;
4) Narratività e mediazione tecnologica;
5) Linguaggi, generi e formati mediali;
6) Semiotica della discriminazione.
Modalità Esame
L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 26 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare concetti e teorie, della capacità di analisi, di sintesi e di argomentazione, della capacità di senso critico, dell'uso di un appropriato lessico filosofico-linguistico.
L'apprendimento sarà verificato tramite esame scritto (70%) e orale (30%).
La prova scritta, focalizzata sui concetti fondamentali del corso, sarà strutturata in forma di test con 16 domande di cui 14 a risposta chiusa, del tipo scelta multipla (per ciascuna delle quali vengono attribuiti da uno a tre punti senza penalità in caso di errori), e 2 domande a risposta aperta (per ciascuna delle quali viene attribuito un massimo di cinque punti senza penalità in caso di errori). La prova scritta concorrerà per il 70% alla determinazione del voto finale.
La prova orale si terrà a conclusione della prova scritta, nello stesso giorno, e comprenderà la correzione e la discussione della prova scritta e un breve colloquio sugli argomenti del corso. La prova orale concorrerà per il restante 30% all'attribuzione del voto finale.
SOLO PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI:
Durante il corso saranno effettuate una o due esercitazioni sugli argomenti trattati a lezione. Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni previste e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Criteri di valutazione:
- Daranno luogo a valutazioni di eccellenza (es. 27-30): un’esposizione chiara dei contenuti del corso con un linguaggio appropriato; la piena capacità di collegare le diverse posizioni degli autori e il valore applicativo delle teorie; il possesso di buone capacità critiche e di argomentazione.
- Daranno luogo a valutazioni discrete (es. 22-26): un’esposizione chiara, sebbene mnemonica, dei testi d’esame; una discreta capacità di collegare tra loro i contenuti e le teorie studiate; il possesso di capacità critica e l'uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni sufficienti (es. 18-21): una conoscenza completa ma superficiale del programma d’esame; una scarsa capacità di connessione e applicazione dei contenuti del corso; il solo riconosimento o una scarsa competenza del lessico filosofico-linguistico appropriato.
- Daranno luogo a valutazioni negative: nessuna o scarsa conoscenza del programma d'esame; evidenti lacune nel descrivere e applicare teorie e concetti studiati; l’uso di un linguaggio generico e non appropriato.
Testi adottati
La bibliografia del corso è (testi elencati nell'ordine consigliato per la lettura):
1) Paola Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021. Isbn 978-88-290-1121-6. Parte I (pp. 23-90) e Parte II (pp. 91-128), esclusa la Parte III (quindi escluse le pp. 129-212).
2) Giovanna Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014. Isbn 978-88-593-0014-4. Tutto il volume.
3) Materiali del docente pubblicati sulla piattaforma di ateneo (Moodle: https://moodle.unitus.it/moodle/course/view.php?id=4983). I saggi e i materiali utilizzati per le lezioni saranno pubblicati all'interno della pagina del corso in Moodle: la loro conoscenza sarà accertata in sede di valutazione finale.
Modalità di svolgimento
Le lezioni si svolgeranno prevalentemente nella modalità frontale, con ampio uso di sussidi multimediali (slides, filmati, materiali web ecc.) e costante confronto in aula.
Durante il corso, con gli studenti frequentanti, si ricorrerà in più occasioni al cosiddetto "capovolgimento della classe" programmando le lezioni successive, con la possibilità per gli studenti di affrontare alcuni temi e/o singoli casi di studio su indicazione del docente in autonomia (a casa, individualmente o in gruppi), riservando il tempo della lezione successiva all'approfondimento e alla sperimentazione con attività collaborative, esercitazioni mirate, dibattiti e laboratori sul tema affrontato.
In tutte le lezioni si farà ampio ricorso a esempi relativi a casi di studio esemplari, a testi tratti dall'attualità e a momenti di discussione collettiva.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria, anche se raccomandata.
Gli studenti frequentanti potranno approfittare delle esercitazioni in aula e l'eventuale esito positivo potrà valere ai fini dell'esame finale (gli studenti frequentanti almeno l'80% delle lezioni, che avranno svolto le esercitazioni in classe, non dovranno sostenere lo scritto il giorno dell'appello).
Bibliografia
Una specifica pagina conclusiva delle slide usate in supporto per ogni lezione conterrà tutti i riferimenti bibliografici utilizzati per la lezione e utili per:
- collegare gli argomenti discussi in aula ai testi adottati;
- consentire l'eventuale volontario approfondimento tramite ulteriori testi citati e/o di background teorico-culturale.
Complessivamente, tra i testi di riferimento su cui si basa il corso ci sono:
- D. Abercrombie, "Paralanguage", in International Journal of Language & Communication Disorders, 1968, vol. 3(1): 55-59.
- G. Bateson (1979), Mente e natura: un'unità necessaria, Milano: Adelphi, 1984.
- V.K. Bhatia (2005), Generic patterns in promotional discourse, in H. Halmari, T. Virtanen (a cura di), Persuasion across genres: A linguistic approach, Amsterdam: John Benjamins, pp. 213-225.
- J.D. Bolter (2001), Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesto e la ri-mediazione della stampa, Milano: Vita e Pensiero, 2002.
- M. Conboy (2010), The language of newspapers: Socio-historical perspectives, London: Continuum.
- G. Cosenza, Introduzione alla semiotica dei nuovi media, Roma-Bari: Laterza, 2014.
- N. Coupland (2007), Style: Language variation and identity, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- T. De Mauro, Guida all'uso delle parole, Roma: Editori Riuniti, 1980.
- T. De Mauro, Minisemantica dei linguaggi non verbali e delle lingue, Roma-Bari: Laterza, 1982.
- T. De Mauro (1994), Capire le parole, seconda ed., Roma-Bari: Laterza, 2002.
- T. De Mauro, Lezioni di linguistica teorica, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- E. Fadda, Troppo lontani, troppo vicini, Macerata: Quodlibet, 2018.
- D. Femia, Quando l’altro è arabo: analisi pragmatico-enunciativa di etnonimi ed epiteti etnici nelle conversazioni online, in R. Petrilli, D. Femia (a cura di), Parlare arabo, scrivere in italiano, Roma: Round Robin, 2024, pp. 127-182.
- D. Femia, "Aggettivi di cortesia e appellativi nelle discussioni online: tra (falsa) cortesia, sessismo, odio", in Filosofi(e)Semiotiche, vol. 11(1): 134-161, 2024.
- R. Finnegan (2002), Communicating: the multiple modes of human interconnection. London: Routledge.
- L. Floridi (2017), La quarta rivoluzione, Milano: Raffaello Cortina.
- A. Gehlen (1957), L'uomo nell'era della tecnica: problemi socio-psicologici della civiltà industriale, Roma: Armando, 2003.
- S. Gensini, Elementi di semiotica, Roma: Carocci, 2002.
- I. Gershon (2012), The breakup 2.0: disconnecting over new media. Ithaca: Cornell Univ. Press.
- J.J. Gibson (1979), Un approccio ecologico alla percezione visiva, Bologna: Il Mulino, 1999.
- G. Grignaffini, I generi televisivi, Roma: Carocci, 2012.
- L. Hjelmslev (1943), I fondamenti della teoria del linguaggio, Torino: Einaudi, 1980.
- G. Iovane, La fiction televisiva, Roma: Carocci, 2009.
- W. Iser (1976), L'atto della lettura: una teoria della risposta estetica, Bologna: Il Mulino, 1987.
- R. Jakobson (1960), Linguistica e poetica, in Saggi di linguistica generale, prima ed. 1966, Milano: Feltrinelli, 2002, pp. 181-218.
- D. Kahneman (2011), Pensieri lenti e veloci, Milano: Mondadori, 2012.
- G. Kress, C. Jewitt (2003), Introduction, in C. Jewitt, G. Kress (a cura di), Multimodal literacy, New York: Peter Lang, pp. 1–18.
- L. Manovich (2006), "The poetics of augmented space", in Visual Communication, vol. 5(2): 219-240.
- C. Marmo, Segni, linguaggi e testi: semiotica per la comunicazione, seconda ed. aggiornata, Bologna: Bononia University Press, 2015.
- G. Marrone, Introduzione alla semiotica del testo, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- G. Marrone, Prima lezione di semiotica, Roma-Bari: Laterza, 2018.
- M. McLuhan (1964), Gli strumenti del comunicare, Milano: Il Saggiatore, 1967.
- J. Meyrowitz (1985), No sense of place: the impact of electronic media on social behavior, New York: Oxford University Press.
- M. Montgomery (2007), The discourse of broadcast news: A linguistic approach, London: Routledge.
- E. Noelle-Neumann (1984), La spirale del silenzio, Meltemi: Roma, 2002.
- W.J. Ong (1982), Oralità e scrittura: le tecnologie della parola, Bologna: Il Mulino, 2006.
- E. Pariser (2011), The filter bubble: What the internet is hiding from you, New York: Penguin.
- Platone, Fedro, traduzione di P. Pucci, introduzione di B. Centrone, Roma-Bari: Laterza, 1998.
- C.S. Peirce, Opere, a cura di Massimo A. Bonfantini, Milano: Bompiani, 2003.
- R. Petrilli (2002), L'interazione simbolica, nuova ed., Perugia: Guerra, 2018.
- P. Pietrandrea, Comunicazione, dibattito pubblico, social media, Roma: Carocci, 2021.
- M.P. Pozzato, Capire la semiotica, Roma: Carocci, 2013.
- M.R. Prensky (2012), La mente aumentata, Gardolo: Edizioni Erickson, 2015.
- M. Puech (2008), Homo sapiens technologicus, Roma: Edizioni Nuova Cultura, 2018.
- T.M. Senft (2008), Camgirls: celebrity and community in the age of social networks, New York: Peter Lang.
- R. Scollon (1998), Mediated discourse as social interaction. New York; London: Longman.
- C.E. Shannon, "A mathematical theory of communication", in The Bell System Technical Journal, 1948, vol. 27(3): 379-423.
- L. Shifman (2014), Memes in digital culture, Cambridge, MA: MIT Press.
- P. Sordi, La macchina dello storytelling, Roma: Bordeaux, 2018.
- A. Testa, Le vie del senso: come dire cose opposte con le stesse parole, Roma: Carocci, 2004.
- T. Todorov (1990), Genres in discourse, Cambridge-New York: Cambridge University Press.
- A. Valeriani, Twitter factor, Roma-Bari: Laterza, 2011.
- L.S. Vygotskij (1934), Pensiero e linguaggio: ricerche psicologiche, Roma-Bari: Laterza, 2008.
- P. Watzlawick, J.H. Beavin e D.D. Jackson (1967), Pragmatica della comunicazione umana: studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Roma: Astrolabio, 1971.
- L. Wittgenstein (1953), Ricerche filosofiche, prima ed. 1967, Torino: Einaudi, 1999.
- M. Wolf (2008), Proust e il calamaro: storia e scienza del cervello che legge, Milano: Vita e Pensiero, 2012.
17828 - SCIENZA DELLA POLITICA
ENRICO PADOANENRICO PADOAN
Primo Semestre
7
SPS/04
Obiettivi formativi
Il corso è finalizzato ad approfondire uno dei concetti-chiave della scienza politica contemporanea, ossia il concetto di populismo. All’interno del corso si offrirà una rassegna ragionata dei principali approcci teorici allo studio dei fenomeni populisti, in prospettiva storica (XX e XXI secolo) e comparata (Europa e Americhe), con un focus particolare sul caso italiano e sugli aspetti di comunicazione politica. Si inizierà con la presentazione delle diverse definizioni scientifiche del concetto di populismo, per poi affrontare i relativi diversi approcci teorici al concetto, alle cause ed alle conseguenze di diverse tipologie di populismo, con una particolare attenzione ai contributi della sociologia politica alla comprensione del fenomeno. Gli studenti e le studentesse verranno invitati a concentrarsi, anche ai fini della valutazione finale, su uno specifico caso di partito populista europeo contemporaneo, al fine di discutere criticamente in quale modo gli utensili teorici presentati nel corso possono concretamente aiutare l’analisi dello studio di caso.
In questo senso gli obiettivi formativi che il corso persegue sono:
- Conoscenza e capacità di comprensione – anche applicate - delle principali questioni oggetto del dibattito politologico sul populismo;
- Dominio delle principali dimensioni del dibattito scientifico sui populismi (definizioni, cause, conseguenze, caratteristiche dei partiti e dei leader populisti ed aspetti comunicativi)
- Autonomia di giudizio e comprensione critica dei fenomeni populisti, delle loro cause e conseguenze;
- Abilità comunicative nell’esporre tematiche inerenti al populismo contemporaneo;
- Implementazione delle capacità di apprendimento.
Il corso ha l’obiettivo di introdurre alla conoscenza degli studi sul populismo. Dopo aver proposto alcune riflessioni sull’oggetto di studio, il corso sviluppa una proposta didattica basata su quattro moduli integrati:
- Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata;
- Varietà di populismi: tipologie e cause
- Populismo e Democrazia
- Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti
Modulo e Testi di riferimento
Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata: Graziano (pp. 7-44); Anselmi (pp. 7-58); Ostiguy
Varietà di populismi: tipologie e cause: Graziano (pp. 45-76 e 85-96); Anselmi (pp. 65-77)
Populismo e Democrazia: Graziano (pp. 97-102); Canovan; Abts & Rummens; Rovira
Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti: Graziano (pp. 77-84); Anselmi (pp. 59-64); INTERDISPOC (pp. 25-98)
È caldamente consigliata, di volta in volta, la previa lettura dei materiali rilevanti per ogni lezione, al fine di già maneggiare gli strumenti analitici per una partecipazione informata alla lezione da parte degli studenti e delle studentesse.
Modalità Esame
Sono previste due prove finali, identiche per studenti e studentesse frequentanti e non frequentanti:
Breve Elaborato Scritto (peso su voto finale: 50%). Submission di un breve articolo (max 1500 parole), con limitata bibliografia a supporto. Nell’articolo lo studente dovrà selezionare un caso di partito populista europeo contemporaneo e dovrà discuterne, sulla base degli utensili teorici sviluppati nel corso, le principali caratteristiche ideologiche e comunicative, nonché inquadrarlo all’interno delle rilevanti tipologie proposte ed in prospettiva storica.
L'elaborato scritto dovrà essere consegnato al docente via email almeno 7 gg prima il giorno dell'esame orale (data dell'appello).
NB: per studenti e studentesse per i/le quali è previsto l'insegnamento mutuato (6 CFU), sarà possibile presentare un elaborato in modalità di gruppo (max 3), oppure un elaborato individuale di lunghezza ridotta (max 1000 parole).
Esame orale (peso su voto finale: 50%). L’esame orale mira a verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, ed in particolare: la piena comprensione dei concetti oggetto dell’insegnamento (“Conoscenza e capacità di comprensione delle principali questioni”); verificare lo sviluppo delle capacità di apprendimento e di abilità comunicative delle problematiche oggetto del corso.
L’elaborato scritto prevede principalmente di misurare la capacità di comprendere criticamente i concetti fondanti degli studi sul populismo, nonché l’applicabilità dei concetti e delle nozioni illustrate nel corso ai fenomeni populisti contemporanei (“Conoscenza e capacità di comprensione applicate delle principali questioni correlate alla Scienza politica”; “Autonomia di giudizio e comprensione”).
Il docente è a disposizione degli studenti e delle studentesse al fine di suggerire ed indirizzare sulla scelta di caso e sulle modalità di scrittura dell’elaborato.
Testi adottati
Monografie:
Graziano, P. (2018). Neopopulismi. Perché sono destinati a durare. Il Mulino. (Intero; totale pagine: 95).
Anselmi, M. (2017). Populismo. Teorie e problemi. Mondadori. (pp. 1-77).
Articoli di rivista:
Abts, K. & Rummens, S. (2007) Populism versus Democracy, Political Studies 55(2), https://doi.org/10.1111/j.1467-9248.2007.00657.x
Canovan, M. (1999) Trust the People! Populism and the Two Faces of Democracy, Political Studies 47(1), https://doi.org/10.1111/1467-9248.00184
Ostiguy, P. (2020) The Socio-Cultural, Relational Approach to Populism, Partecipazione e Conflitto 13(1), doi: 10.1285/i20356609v13i1p29
Rovira, C. (2012) The ambivalence of populism: threat and corrective for democracy, Democratization 19(2), http://dx.doi.org/10.1080/13510347.2011.572619
Modalità di svolgimento
Sono previste lezioni frontali con elevata interazione con gli studenti e le studentesse, cui verranno proposti continui esempi al fine di dimostrare l'utilità dei concetti illustrati per comprendere i fenomeni populisti contemporanei.
Modalità di frequenza
Presenza, non obbligatoria. Lezioni registrate.
Bibliografia
Padoan, E. (2020) Antineoliberal Populisms in Comparative Perspective, Routledge
Padoan, E. (2022) Populismo vs Sinistra, Mimesis
Caiani, M. & Padoan, E. (2023) Populism and (Pop) Music, Palgrave
Zulianello, M. & Guasti, P. (2024) Capire il populismo, Utet
Il corso ha l’obiettivo di introdurre alla conoscenza degli studi sul populismo. Dopo aver proposto alcune riflessioni sull’oggetto di studio, il corso sviluppa una proposta didattica basata su quattro moduli integrati:
- Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata;
- Varietà di populismi: tipologie e cause
- Populismo e Democrazia
- Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti
Modulo e Testi di riferimento
Approcci e definizioni, in prospettiva storica e comparata: Graziano (pp. 7-44); Anselmi (pp. 7-58); Ostiguy
Varietà di populismi: tipologie e cause: Graziano (pp. 45-76 e 85-96); Anselmi (pp. 65-77)
Populismo e Democrazia: Graziano (pp. 97-102); Canovan; Abts & Rummens; Rovira
Il caso italiano: storia, organizzazione e comunicazione dei partiti populisti: Graziano (pp. 77-84); Anselmi (pp. 59-64); INTERDISPOC (pp. 25-98)
È caldamente consigliata, di volta in volta, la previa lettura dei materiali rilevanti per ogni lezione, al fine di già maneggiare gli strumenti analitici per una partecipazione informata alla lezione da parte degli studenti e delle studentesse.
Modalità Esame
Sono previste due prove finali, identiche per studenti e studentesse frequentanti e non frequentanti:
Breve Elaborato Scritto (peso su voto finale: 50%). Submission di un breve articolo (max 1500 parole), con limitata bibliografia a supporto. Nell’articolo lo studente dovrà selezionare un caso di partito populista europeo contemporaneo e dovrà discuterne, sulla base degli utensili teorici sviluppati nel corso, le principali caratteristiche ideologiche e comunicative, nonché inquadrarlo all’interno delle rilevanti tipologie proposte ed in prospettiva storica.
L'elaborato scritto dovrà essere consegnato al docente via email almeno 7 gg prima il giorno dell'esame orale (data dell'appello).
NB: per studenti e studentesse per i/le quali è previsto l'insegnamento mutuato (6 CFU), sarà possibile presentare un elaborato in modalità di gruppo (max 3), oppure un elaborato individuale di lunghezza ridotta (max 1000 parole).
Esame orale (peso su voto finale: 50%). L’esame orale mira a verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, ed in particolare: la piena comprensione dei concetti oggetto dell’insegnamento (“Conoscenza e capacità di comprensione delle principali questioni”); verificare lo sviluppo delle capacità di apprendimento e di abilità comunicative delle problematiche oggetto del corso.
L’elaborato scritto prevede principalmente di misurare la capacità di comprendere criticamente i concetti fondanti degli studi sul populismo, nonché l’applicabilità dei concetti e delle nozioni illustrate nel corso ai fenomeni populisti contemporanei (“Conoscenza e capacità di comprensione applicate delle principali questioni correlate alla Scienza politica”; “Autonomia di giudizio e comprensione”).
Il docente è a disposizione degli studenti e delle studentesse al fine di suggerire ed indirizzare sulla scelta di caso e sulle modalità di scrittura dell’elaborato.
Testi adottati
Monografie:
Graziano, P. (2018). Neopopulismi. Perché sono destinati a durare. Il Mulino. (Intero; totale pagine: 95).
Anselmi, M. (2017). Populismo. Teorie e problemi. Mondadori. (pp. 1-77).
Articoli di rivista:
Abts, K. & Rummens, S. (2007) Populism versus Democracy, Political Studies 55(2), https://doi.org/10.1111/j.1467-9248.2007.00657.x
Canovan, M. (1999) Trust the People! Populism and the Two Faces of Democracy, Political Studies 47(1), https://doi.org/10.1111/1467-9248.00184
Ostiguy, P. (2020) The Socio-Cultural, Relational Approach to Populism, Partecipazione e Conflitto 13(1), doi: 10.1285/i20356609v13i1p29
Rovira, C. (2012) The ambivalence of populism: threat and corrective for democracy, Democratization 19(2), http://dx.doi.org/10.1080/13510347.2011.572619
Modalità di svolgimento
Sono previste lezioni frontali con elevata interazione con gli studenti e le studentesse, cui verranno proposti continui esempi al fine di dimostrare l'utilità dei concetti illustrati per comprendere i fenomeni populisti contemporanei.
Modalità di frequenza
Presenza, non obbligatoria. Lezioni registrate.
Bibliografia
Padoan, E. (2020) Antineoliberal Populisms in Comparative Perspective, Routledge
Padoan, E. (2022) Populismo vs Sinistra, Mimesis
Caiani, M. & Padoan, E. (2023) Populism and (Pop) Music, Palgrave
Zulianello, M. & Guasti, P. (2024) Capire il populismo, Utet
A SCELTA IN D PIRE 2022/2023
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ESAME A SCELTA
Primo Semestre
8
ESAME A SCELTA
Primo Semestre
8
17825 - STORIA CONTEMPORANEA
CATIA PAPACATIA PAPA
Secondo Semestre
7
M-STO/04
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti un'adeguata conoscenza della storia del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo, in particolare per quanto attiene al dominio coloniale italiano in Africa. Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere e interpretare la modernità coloniale e postcoloniale.
Risultati attesi: a) conoscenza della storia dell’espansionismo coloniale europeo e dei processi di decolonizzazione, capacità di comprendere contesti e processi; b) capacità di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di dinamiche storico-politiche, economico-sociali, linguistico-culturali; c) capacità di interpretare criticamente le problematiche affrontate, dimostrando autonomia di giudizio; d) capacità di comunicare, con proprietà di linguaggio, temi e problemi affrontati; e) acquisizione di una metodologia utile a svolgere autonomamente attività di studio e ricerca.
Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.
Modalità Esame
Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.
Testi adottati
Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021
Modalità di frequenza
In presenza.
Bibliografia
N. Labanca, Oltremare. Storia dell'espansione coloniale italiana, il mulino, 2022
E. Ertola, Il colonialismo degli italiani. Storia di un'ideologia, Carocci, 2022
V. Deplano, A. Pes, Storia del colonialismo italiano, Carocci, 2024
Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.
Modalità Esame
Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.
Testi adottati
Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021
Modalità di frequenza
In presenza.
Bibliografia
N. Labanca, Oltremare. Storia dell'espansione coloniale italiana, il mulino, 2022
E. Ertola, Il colonialismo degli italiani. Storia di un'ideologia, Carocci, 2022
V. Deplano, A. Pes, Storia del colonialismo italiano, Carocci, 2024
119682 - ECONOMIA DELLA GLOBALIZZAZIONE E DELLO SVILUPPO
GIULIO GUARINIGIULIO GUARINI
Secondo Semestre
7
SECS-P/01
17824 - LINGUA INGLESE
SALVATORE ASARO
Secondo Semestre
10
L-LIN/12
Obiettivi formativi
Il corso mira all'apprendimento delle forme base di scrittura professionale in lingua inglese. Particolare attenzione sarà dedicata all’uso del lessico economico-giuridico attraverso lo svolgimento di esercitazioni che, in maniera graduale, contribuiranno allo sviluppo del lessico specialistico in contesti mirati. Saranno analizzate letture finalizzate al consolidamento delle competenze comunicative specifiche e delle strutture linguistiche acquisite. Un momento speciale verrà dedicato al consolidamento delle strutture morfo-sintattiche avanzante. Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di riconoscere e utilizzare correttamente le principali strutture linguistiche e grammaticali della lingua inglese di livello B2 secondo il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.
Il corso mira all'apprendimento delle forme base di scrittura professionale in lingua inglese. Particolare attenzione sarà dedicata all’uso del lessico economico-giuridico attraverso lo svolgimento di esercitazioni che, in maniera graduale, contribuiranno allo sviluppo del lessico specialistico in contesti mirati. Saranno analizzate letture finalizzate al consolidamento delle competenze comunicative specifiche e delle strutture linguistiche acquisite. Un momento speciale verrà dedicato al consolidamento delle strutture morfo-sintattiche avanzante.
Modalità Esame
Esame scritto: domande sul programma (grammatica e inglese specifico)
Testi adottati
BIBLIOGRAFIA FREQUENTANTI
Testi obbligatori utilizzati a lezione:
1) Luke Prodromou e Lucia Bellini, English for Commerce, second edition, ELI
2) Raymond Murphy con Lelio Pallini, "Essential Grammar in Use: Edizione Italiana", Cambridge, Cambridge University Press
Testi consigliati:
3) Ian Badger, English for Business Conversations, ELI
BIBLIOGRAFIA NON FREQUENTANTI
1) Luke Prodromou e Lucia Bellini, English for Commerce, second edition, ELI
2) Raymond Murphy con Lelio Pallini, "Essential Grammar in Use: Edizione Italiana", Cambridge, Cambridge University Press
3) Ian Badger, English for Business Conversations, ELI
4) Alison Smith, English for Marketing & Advertising, Eli
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali e esercitazioni
17829 - CULTURE POLITICHE IN MUTAMENTO
LUCA MASSIDDALUCA MASSIDDA
Secondo Semestre
7
SPS/11
Obiettivi formativi
Il corso fornisce gli strumenti analitici, concettuali e metodologici per l'analisi e la comprensione del mutamento politico dal Novecento ad oggi, con particolare riferimento alle culture politiche in trasformazione nelle società complesse e gli effetti della globalizzazione sui processi politici e sulla fibra democratica delle nazioni. Gli studenti acquisiranno strumenti conoscitivi utili per interpretare - e operare professionalmente in - sistemi socio-politici complessi. Il bagaglio di saperi esperti acquisiti consentirà infatti agli studenti di comprendere il mutamento le dinamiche, i rapporti di forza, le variabili strutturali e sovrastrutturali che agiscono nel contesto politico globalizzato in cui si troveranno a vivere e a lavorare.
1. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- leggere e riassumere testi scientifici che analizzano il tema della cultura politica e dei suoi molteplici ambiti (stili di leadership, organizzazioni politiche, comunicazione politica, partecipazione politica, ecc.)
- descrivere i principali concetti teorici e le metodologie di ricerca riconducibili al panorama nazionale e internazionali di studi sulle culture politiche;
- identificare i principali autori che hanno contribuito alla definizione del concetto di cultura politica e alla sua evoluzione.
2. CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- collocare autori e teorie relativa al concetto di cultura politica in una linea di evoluzione temporale;
- riassumerne i principali aspetti teorico-scientifici riconducibili agli studi sulle culture politiche;
- definirne i limiti e individuarne i nodi di criticità del concetto di cultura politica.
3. AUTONOMIA DI GIUDIZIO. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- descrivere in termini socio-politologici le caratteristiche del sistema politici e nelle sue complesse modalità di interazione con il sistema sociale.
- individuare e utilizzare variabili socio-politologiche nella valutazione di uno scenario politico e sociale complesso;
- comprendere le molteplici dimensioni che intervengono nelle relazioni intercorrenti tra sistema politico e sistema sociale.
4. ABILITÀ COMUNICATIVE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- utilizzare in maniera avanzata il lessico scientifico della sociologia politica nell’esposizione orale e nella scrittura;
- discutere in pubblico concetti, teorie e critiche relativa agli studi sulle culture politiche;
- lavorare in gruppo, condividendo e scambiando le conoscenze acquisite nell’ambito della sociologia politica.
5. CAPACITÀ DI APPRENDERE. Al termine dell’attività formativa lo studente sarà in grado di:
- reperire e approfondire in maniera autonoma i nuovi orientamenti scientifici e i nuovi contributi offerti allo studio e all'analisi del rapporto tra sistema sociale e sistema politico.
- recuperare e approfondire le proprie conoscenze socio-politiche nel corso del proprio processo di maturazione scientifica e lungo il proprio percorso professionale.
Il corso affronterà il tema dei mutamenti della cultura politica nelle società complesse, poste di fronte alle sfide della globalizzazione. Partiti politici, ideologie, stili comunicativi, modalità di organizzazione e partecipazione politica sono in una fase di profondo mutamento rispetto alla politica "classica" del Novecento.
Se ne analizzeranno le cause, le modalità, gli effetti in connessione con la qualità della democrazia.
Pertanto si affronteranno più nello specifico i seguenti temi/concetti chiave:
- Culture politiche
- Partiti politici
- Partecipazione politica
-Leadership
-Populismo
- Globalizzazione
-Identità nazionale
- Comunicazione politica
Modalità Esame
A fine corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito i concetti principali affrontati durante le lezioni, dovranno dimostrare di avere acquisito e compreso le principali teorie socio-politiche, il contributo dei diversi autori e il dibattito accademico-scientifico in merito. In particolare, a fine corso gli studenti dovranno dovranno dimostrare di avere compreso il mutamento politico in atto e di saperlo inquadrare, con autonomia di giudizio e capacità critica, nell'ambito del piu' ampio processo di globalizzazione, nonché collegarne gli effetti al tessuto democratico delle società complesse. Da ultimo, ci si aspetta che gli studenti dimostrino di possedere la capacità di presentare efficacemente i problemi,di inquadrarli nel loro contesto storico-sociale e di illustrarne con chiarezza i risvolti.
L’esame consiste in una prova orale.
La prova si articola in media in quattro quesiti fondamentali, su argomenti che presentano un medio livello di approfondimento, idonei a verificare la capacità dei candidati sia di inquadrare i concetti nell’ambito di teorie, modelli e tipologie di portata generale o comunque più ampia sia di applicare i concetti in specifici ambiti di significato.
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. La prova è costruita in modo tale da consentire la valutazione e la relativa attribuzione del voto finale fondata sulla considerazione:: del livello di conoscenza dei contenuti (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, ovvero capacità discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
A metà corso verrà effettuata una prova scritta (senza registrazione del voto). La prova si svolge mediante la compilazione di un questionario articolato in domande a risposta sia chiusa che aperta.
Il test è costruito in modo tale da far emergere il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), la capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, discreta, buona, ben consolidata), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima).
La valutazione è sia individuale sia collettiva e consente al docente di fornire indicazioni specifiche al singolo studente o complessive, di organizzare eventuali interventi (ulteriori esercitazioni, tutoraggio, ecc.) volti a migliorare l'apprendimento degli argomenti affrontati durante il corso.
Nonché consente allo studente di misurare il lavoro svolto sin lì.
Testi adottati
1. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Culture politiche e leadership nell'era digitale, Franco Angeli, 2021, Milano (ebook in open access qui: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/view/687/518/3907).
2. Pierre Rosanvallon, Controdemocrazia. La politica nell’era della sfiducia, Castelvecchi, Roma 2012
3. Un articolo a scelta tra:
a. Luca Massidda, Trump vs Biden 2.0: Un anno di campagna elettorale negli spot dei due candidati alle Presidenziali del 2024, in «Sociologia, Rivista Quadrimestrale di Scienze storiche e sociali» Anno LVIII, N. 2, 2024 (solo l'articolo citato all'interno della rivista)
b. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Stili, temi e narrazioni di una leadership al femminile: la campagna elettorale di Giorgia Meloni, in «Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali», n° 3.2022, (solo l'articolo citato)
Modalità di svolgimento
Coerentemente con gli obiettivi formativi, sono previste esercitazioni (volte alla preparazione alle prove di accertamento, rese disponibili on line anche ai non frequentanti) e le lezioni frontali vengono svolte in modalità spiccatamente interattiva, discutendo teorie e casi, effettuando comparazioni spazio-temporali e, laddove possibile, contestualizzando gli argomenti trattati in ambiti concettuali ed esperienziali corrispondenti alle caratteristiche generazionali dei frequentanti.
Nel corso delle prime lezioni del corso vengono verificate interattivamente le conoscenze di carattere generale (teorico ed esperienziale) possedute dai frequentanti e vengono forniti elementi basilari della disciplina, attraverso una analisi storica e teorica dei suoi principali concetti.
Le ultime lezioni del corso vengono svolte in forma di riepilogo delle teorie, dei concetti e dei casi fondamentali trattati nel corso.
Lingua di insegnamento: italiano
Attività di supporto alla didattica:
Durante lo svolgimento del corso, in base alla necessità eventualmente emergente, potranno essere organizzati incontri di chiarimento e approfondimento con gli studenti.
Durante lo svolgimento del corso (In base alle effettive disponibilità di autorevoli addetti ai lavori) potranno essere organizzati seminari e conferenze su temi specifici pertinenti con l’insegnamento (autonomamente o in collaborazioni con istituzioni pubbliche e organizzazioni civili).
Modalità di frequenza
Frequenza non obbligatoria, ma opportuna per chi vuole partecipare alle attività didattiche laboratoriali previste all'interno del corso.
Bibliografia
Almond, G.A. (1956), Comparative Political System, in Journal of Politics, XVIII, 391- 409.
Almond, G.A., Verba, S. (1963), The Civic Culture. Political attitudes and democracy in five nations, Little, Brown and Company, Boston.
Almond, G.A., Powell, G.B. (1988), Politica comparata. Sistema, processi, politiche, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A., Verba, S. (1970), Un approccio allo studio della cultura politica, in G. Sartori (a cura di), Antologia di scienza politica, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (2005), Cultura civica e sviluppo politico, Il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (1992), Cultura Politica, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, http://www.treccani.it/enciclopedia/cultura-politica_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/
Anselmi, M. (2017), Populismo. Teorie e problemi, Mondadori Università, Milano.
Blumler, JG. (2016), The fourth age of political communication, in “Politiques de communication”, (1), 19-30.
Calise, M. (2011), Il partito personale: I due corpi del leader, Laterza, Roma-Bari.
Calise, M. (2016), La democrazia del leader, Laterza, Roma-Bari.
Campus, D. (2020), Female Populist Leaders and Communication: Does Gender Make a Difference?, in Krämer, B., Holtz-Bacha, C. (a cura), Perspectives on Populism and the Media: Avenues for Research, Nomos, Baden-Baden, 235-252.
Cepernich, C. (2017), Le campagne elettorali al tempo della networked politics. Laterza, Roma-Bari.
Chadwick, A. (2017), The Hybrid Media System: Politics and Power, Oxford University Press, Oxford.
Crespi, F. Santambrogio, A. (2001), La cultura politica nell’Italia che cambia, Carocci, Roma.
Kirchheimer, O. (1966), The Transformation of the Western European Party Sys-tems, in LaPalombara J., Weiner, M. (a cura), Political Parties and Political Development, Princeton University Press, Princeton, 177-200.
Krämer, B. (2014), Media populism: A conceptual clarification and some theses on its effects, in “Communication Theory”, 24(1), 42–60.
Lipset, S. M., Rokkan, S. (1967), Party Systems and Voter Alignments: Cross-National Perspectives, The Free Press, New York.
Massidda, L. (2019), Post-Politica. Morfologia di una campagna elettorale so-cial, FrancoAngeli, Milano.
Mazzoleni, G., Schultz, W. (1999), ‘Mediatization’ of Politics: A Challenge for Democracy?, in “Political Communication”, 16(3), 247-261.
Mudde, C. (2004), The populist zeitgeist, in “Government & Opposition”, 39(4), 541–563.
Mudde, C., Kaltwasser, R. (2017), Populism: A very short introduction, Oxford University Press, Oxford
Norris, P., Inglehart, R. (2019), Cultural Backlash. Trump, Brexit, and Authori-tarian Populism, Cambridge University Press, Cambridge.
Pateman, C. (1980), The Civic Culture: A Philosophic Critique, in Almond, G.A., Verba, S., (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage Publica-tions, Newbury Park.
Saccà, F. (2014), Il concetto di cultura politica. Attualità, limiti e una proposta di ridefinizione, in Saccà, F. (a cura di), Culture politiche, democrazia e rap-presentanza, FrancoAngeli, Milano.
Saccà, F. (2018), Le trasformazioni della democrazia. Narrazioni, leadership e ideologie della politica contemporanea, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 3/2018.
Saccà, F. (2020), La politica come professione 2.0: leadership e campagne eletto-rali all’epoca dei social, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 1/2020, 5-17.
Verba, S. (1980), On Revisitng the political culture: a Personal Postscript in Al-mond G., Verba, S. (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage publica-tions, Newbury Park
Il corso affronterà il tema dei mutamenti della cultura politica nelle società complesse, poste di fronte alle sfide della globalizzazione. Partiti politici, ideologie, stili comunicativi, modalità di organizzazione e partecipazione politica sono in una fase di profondo mutamento rispetto alla politica "classica" del Novecento.
Se ne analizzeranno le cause, le modalità, gli effetti in connessione con la qualità della democrazia.
Pertanto si affronteranno più nello specifico i seguenti temi/concetti chiave:
- Culture politiche
- Partiti politici
- Partecipazione politica
-Leadership
-Populismo
- Globalizzazione
-Identità nazionale
- Comunicazione politica
Modalità Esame
A fine corso gli studenti dovranno dimostrare di aver acquisito i concetti principali affrontati durante le lezioni, dovranno dimostrare di avere acquisito e compreso le principali teorie socio-politiche, il contributo dei diversi autori e il dibattito accademico-scientifico in merito. In particolare, a fine corso gli studenti dovranno dovranno dimostrare di avere compreso il mutamento politico in atto e di saperlo inquadrare, con autonomia di giudizio e capacità critica, nell'ambito del piu' ampio processo di globalizzazione, nonché collegarne gli effetti al tessuto democratico delle società complesse. Da ultimo, ci si aspetta che gli studenti dimostrino di possedere la capacità di presentare efficacemente i problemi,di inquadrarli nel loro contesto storico-sociale e di illustrarne con chiarezza i risvolti.
L’esame consiste in una prova orale.
La prova si articola in media in quattro quesiti fondamentali, su argomenti che presentano un medio livello di approfondimento, idonei a verificare la capacità dei candidati sia di inquadrare i concetti nell’ambito di teorie, modelli e tipologie di portata generale o comunque più ampia sia di applicare i concetti in specifici ambiti di significato.
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. La prova è costruita in modo tale da consentire la valutazione e la relativa attribuzione del voto finale fondata sulla considerazione:: del livello di conoscenza dei contenuti (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), della capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, ovvero capacità discreta, buona, ben consolidata), della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari (sufficiente, buona, ottima), della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima), della padronanza di espressione (esposizione carente, semplice, chiara e corretta, sicura e corretta).
A metà corso verrà effettuata una prova scritta (senza registrazione del voto). La prova si svolge mediante la compilazione di un questionario articolato in domande a risposta sia chiusa che aperta.
Il test è costruito in modo tale da far emergere il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale, appropriato, preciso e completo, completo e approfondito), la capacità di applicare i concetti teorici (errori nell’applicare i concetti, discreta, buona, ben consolidata), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente, buona, ottima).
La valutazione è sia individuale sia collettiva e consente al docente di fornire indicazioni specifiche al singolo studente o complessive, di organizzare eventuali interventi (ulteriori esercitazioni, tutoraggio, ecc.) volti a migliorare l'apprendimento degli argomenti affrontati durante il corso.
Nonché consente allo studente di misurare il lavoro svolto sin lì.
Testi adottati
1. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Culture politiche e leadership nell'era digitale, Franco Angeli, 2021, Milano (ebook in open access qui: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/view/687/518/3907).
2. Pierre Rosanvallon, Controdemocrazia. La politica nell’era della sfiducia, Castelvecchi, Roma 2012
3. Un articolo a scelta tra:
a. Luca Massidda, Trump vs Biden 2.0: Un anno di campagna elettorale negli spot dei due candidati alle Presidenziali del 2024, in «Sociologia, Rivista Quadrimestrale di Scienze storiche e sociali» Anno LVIII, N. 2, 2024 (solo l'articolo citato all'interno della rivista)
b. Flaminia Saccà, Luca Massidda, Stili, temi e narrazioni di una leadership al femminile: la campagna elettorale di Giorgia Meloni, in «Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali», n° 3.2022, (solo l'articolo citato)
Modalità di svolgimento
Coerentemente con gli obiettivi formativi, sono previste esercitazioni (volte alla preparazione alle prove di accertamento, rese disponibili on line anche ai non frequentanti) e le lezioni frontali vengono svolte in modalità spiccatamente interattiva, discutendo teorie e casi, effettuando comparazioni spazio-temporali e, laddove possibile, contestualizzando gli argomenti trattati in ambiti concettuali ed esperienziali corrispondenti alle caratteristiche generazionali dei frequentanti.
Nel corso delle prime lezioni del corso vengono verificate interattivamente le conoscenze di carattere generale (teorico ed esperienziale) possedute dai frequentanti e vengono forniti elementi basilari della disciplina, attraverso una analisi storica e teorica dei suoi principali concetti.
Le ultime lezioni del corso vengono svolte in forma di riepilogo delle teorie, dei concetti e dei casi fondamentali trattati nel corso.
Lingua di insegnamento: italiano
Attività di supporto alla didattica:
Durante lo svolgimento del corso, in base alla necessità eventualmente emergente, potranno essere organizzati incontri di chiarimento e approfondimento con gli studenti.
Durante lo svolgimento del corso (In base alle effettive disponibilità di autorevoli addetti ai lavori) potranno essere organizzati seminari e conferenze su temi specifici pertinenti con l’insegnamento (autonomamente o in collaborazioni con istituzioni pubbliche e organizzazioni civili).
Modalità di frequenza
Frequenza non obbligatoria, ma opportuna per chi vuole partecipare alle attività didattiche laboratoriali previste all'interno del corso.
Bibliografia
Almond, G.A. (1956), Comparative Political System, in Journal of Politics, XVIII, 391- 409.
Almond, G.A., Verba, S. (1963), The Civic Culture. Political attitudes and democracy in five nations, Little, Brown and Company, Boston.
Almond, G.A., Powell, G.B. (1988), Politica comparata. Sistema, processi, politiche, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A., Verba, S. (1970), Un approccio allo studio della cultura politica, in G. Sartori (a cura di), Antologia di scienza politica, il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (2005), Cultura civica e sviluppo politico, Il Mulino, Bologna.
Almond, G.A. (1992), Cultura Politica, Enciclopedia delle Scienze Sociali, Treccani, http://www.treccani.it/enciclopedia/cultura-politica_(Enciclopedia-delle-scienze-sociali)/
Anselmi, M. (2017), Populismo. Teorie e problemi, Mondadori Università, Milano.
Blumler, JG. (2016), The fourth age of political communication, in “Politiques de communication”, (1), 19-30.
Calise, M. (2011), Il partito personale: I due corpi del leader, Laterza, Roma-Bari.
Calise, M. (2016), La democrazia del leader, Laterza, Roma-Bari.
Campus, D. (2020), Female Populist Leaders and Communication: Does Gender Make a Difference?, in Krämer, B., Holtz-Bacha, C. (a cura), Perspectives on Populism and the Media: Avenues for Research, Nomos, Baden-Baden, 235-252.
Cepernich, C. (2017), Le campagne elettorali al tempo della networked politics. Laterza, Roma-Bari.
Chadwick, A. (2017), The Hybrid Media System: Politics and Power, Oxford University Press, Oxford.
Crespi, F. Santambrogio, A. (2001), La cultura politica nell’Italia che cambia, Carocci, Roma.
Kirchheimer, O. (1966), The Transformation of the Western European Party Sys-tems, in LaPalombara J., Weiner, M. (a cura), Political Parties and Political Development, Princeton University Press, Princeton, 177-200.
Krämer, B. (2014), Media populism: A conceptual clarification and some theses on its effects, in “Communication Theory”, 24(1), 42–60.
Lipset, S. M., Rokkan, S. (1967), Party Systems and Voter Alignments: Cross-National Perspectives, The Free Press, New York.
Massidda, L. (2019), Post-Politica. Morfologia di una campagna elettorale so-cial, FrancoAngeli, Milano.
Mazzoleni, G., Schultz, W. (1999), ‘Mediatization’ of Politics: A Challenge for Democracy?, in “Political Communication”, 16(3), 247-261.
Mudde, C. (2004), The populist zeitgeist, in “Government & Opposition”, 39(4), 541–563.
Mudde, C., Kaltwasser, R. (2017), Populism: A very short introduction, Oxford University Press, Oxford
Norris, P., Inglehart, R. (2019), Cultural Backlash. Trump, Brexit, and Authori-tarian Populism, Cambridge University Press, Cambridge.
Pateman, C. (1980), The Civic Culture: A Philosophic Critique, in Almond, G.A., Verba, S., (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage Publica-tions, Newbury Park.
Saccà, F. (2014), Il concetto di cultura politica. Attualità, limiti e una proposta di ridefinizione, in Saccà, F. (a cura di), Culture politiche, democrazia e rap-presentanza, FrancoAngeli, Milano.
Saccà, F. (2018), Le trasformazioni della democrazia. Narrazioni, leadership e ideologie della politica contemporanea, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 3/2018.
Saccà, F. (2020), La politica come professione 2.0: leadership e campagne eletto-rali all’epoca dei social, in “Sociologia. Rivista Quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali”, 1/2020, 5-17.
Verba, S. (1980), On Revisitng the political culture: a Personal Postscript in Al-mond G., Verba, S. (a cura) (1989), The Civic Culture Revisited, Sage publica-tions, Newbury Park
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
17841 - STORIA E GEOPOLITICA DELLA SICUREZZA INTERNAZIONALE
SANTE CRUCIANISANTE CRUCIANI
Primo Semestre
8
SPS/06
119974 - LABORATORIO DI ITALIANO PER LA POLITICA E L’ECONOMIA E LE ISTITUZIONI EUROPEE
RICCARDO GUALDO
Primo Semestre
3
L-FIL-LET/12
A SCELTA IN D PIRE 2022/2023
-
-
-
-
AMBIENTE, TERRITORIO E SVILUPPO ECONOMICO
BARBARA PANCINO
Secondo Semestre
8
AGR/01
ESAME A SCELTA
Secondo Semestre
8
ESAME A SCELTA
Secondo Semestre
8
17836 - STORIA DELLA COMUNICAZIONE POLITICA E ISTITUZIONALE
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI: Si prevede che, alla fine del modulo A, gli studenti siano in grado di orientarsi rispetto alle modalità di costruzione del discorso pubblico attraverso i diversi linguaggi, in particolar modo con riguardo alle rappresentazioni della Repubblica e alla comunciazione politico-istituzionale dei Presidenti.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: Aver sviluppato la conoscenza dei principi e dei metodi fondamentali della comunicazione politica nel secondo dopoguerra.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE: Aver sviluppato la capacità di applicare i metodi di analisi del sapere storico ai problemi-chiave della storia contemporanea italiana della seconda metà del Novecento.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Aver maturato una capacità di analisi critica e di giudizio autonomo sui problemi e i processi storici tipici della società contemporanea e della comunicazione politica.
ABILITÀ COMUNICATIVE: Aver conseguito la capacità di esporre in forma chiara e precisa gli snodi fondamentali dei fenomeni ed eventi studiati.
CAPACITÀ DI APPRENDERE: Essere in grado di collocare nel tempo gli eventi e i processi fondamentali dei fenomeni ed eventi studiati e di individuare i nessi che li collegano.
Programma del modulo B
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI: Si prevede che, alla fine del modulo B, gli studenti siano in grado di orientarsi rispetto alle modalità di costruzione del profilo pubblico di un partito politico, in particolar modo il Partito comunista italiano nella seconda metà del Novecento, attraverso la comunicazione.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE: Aver sviluppato la conoscenza dei principi e dei metodi fondamentali della comunicazione politica nel quadro della Guerra fredda.
CONOSCENZA E CAPACITÀ DI COMPRENSIONE APPLICATE: Aver sviluppato la capacità di applicare i metodi di analisi del sapere storico ai problemi-chiave della storia contemporanea italiana della seconda metà del Novecento.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: Aver maturato una capacità di analisi critica e di giudizio autonomo sui problemi e i processi storici tipici della società contemporanea e della comunicazione politica.
ABILITÀ COMUNICATIVE: Aver conseguito la capacità di esporre in forma chiara e precisa gli snodi fondamentali dei fenomeni ed eventi studiati.
CAPACITÀ DI APPRENDERE: Essere in grado di collocare nel tempo gli eventi e i processi fondamentali dei fenomeni ed eventi studiati e di individuare i nessi che li collegano.
Il modulo B (24 ore) si propone di illustrare come si costruisce il profilo pubblico di un partito politico, in particolar modo il Partito comunista italiano nella seconda metà del Novecento, attraverso la comunicazione. Ci si concentrerà su un’analisi del sistema comunicativo del partito (linguaggio verbale; memoria e simboli; manifestazioni e mass media) e delle sue finalità, misurando l’influenza che le scelte dei gruppi dirigenti ebbero sulla costruzione dell’identità militante. Temi e parole-chiave, valori e anti-miti saranno al centro dell’attenzione. Il corso si baserà sullo studio della produzione scritta del partito (discorsi ufficiali; stampa; propaganda) e della produzione visuale (immagini e audiovideo). Una parte del corso sarà dedicata alla comparazione col caso del Partito comunista francese, in un'ottica d'internazionalizzazione e di partnership con l'Université Côte d’Azur-Centre de la Méditerranée Moderne et Contemporaine di Nizza.
Più precisamente, il programma del modulo B copre l’arco cronologico della seconda metà del Novecento e prende in considerazione:
- il linguaggio politico, che verrà studiato a partire dalla comunicazione “alta” (discorsi ufficiali, etc.) così come dalla stampa. Il tutto nel quadro di una strategia in cui il peso della storia, della tradizione, dei rituali era cruciale.
- l’identità politica, che sarà analizzata attraverso simboli e memorie della stessa cultura comunista. Resistenza, antifascismo, Costituzione repubblicana saranno studiati come emblemi nazional-patriottici che il partito fece propri per legittimare le proprie aspirazioni di comando politico.
- il nesso tra politica e cultura di massa, con particolare attenzione per cinema, TV, cambiamenti sociali di un dopoguerra segnato dall'industrializzazione, dalla crisi economica e poi dai nuovi exploit degli anni Ottanta.
Modalità Esame
Le modalità di esame sono tali da poter far emergere i risultati dell’apprendimento. L’esame consiste in una prova orale, incentrata sui testi previsti dal programma, presentati e discussi nel corso delle lezioni e dei seminari di approfondimento.
Testi adottati
Relativamente al modulo B, gli studenti prepareranno l’esame sul testo seguente:
- Stephen Gundle, Between Hollywood and Moscow. Communists and the Challenge of Mass Culture (1943-1991), Durham Duke U.P., 2000 [il testo è disponibile anche in edizione italiana presso il polo bibliotecario umanistico-sociale dell'Università di Viterbo]
Sceglieranno poi un secondo testo tra i due seguenti:
- Roberto Colozza, Repubbliche rosse. I simboli nazionali del PCI e del PCF (1944-1953), Bologna, CLUEB, 2009
- Andrea Possieri, Il peso della storia. Memoria, identità, rimozione dal Pci al Pds (1970-1991), Bologna, Il Mulino, 2007
Modalità di svolgimento
In corrispondenza con gli obiettivi formativi, l'acquisizione di conoscenze e di competenze specifiche contempla sia lezioni frontali che seminari specialistici frutto di esercitazioni in cui applicare la metodologia della ricerca, tramite l'uso di una o più fonti.
In base ad eventuali necessità di tutela della salute pubblica, la didattica del corso potrà essere erogata a distanza, in forma mista o totalmente tramite il pieno ricorso a piattaforme e strumenti di e-learning
Modalità di frequenza
Frequenza facoltativa
Bibliografia
- Stephen Gundle, Between Hollywood and Moscow. Communists and the Challenge of Mass Culture (1943-1991), Durham Duke U.P., 2000 [il testo è disponibile anche in edizione italiana presso il polo bibliotecario umanistico-sociale dell'Università di Viterbo]
- Roberto Colozza, Repubbliche rosse. I simboli nazionali del PCI e del PCF (1944-1953), Bologna, CLUEB, 2009
- Andrea Possieri, Il peso della storia. Memoria, identità, rimozione dal Pci al Pds (1970-1991), Bologna, Il Mulino, 2007
Il modulo B (24 ore) si propone di illustrare come si costruisce il profilo pubblico di un partito politico, in particolar modo il Partito comunista italiano nella seconda metà del Novecento, attraverso la comunicazione. Ci si concentrerà su un’analisi del sistema comunicativo del partito (linguaggio verbale; memoria e simboli; manifestazioni e mass media) e delle sue finalità, misurando l’influenza che le scelte dei gruppi dirigenti ebbero sulla costruzione dell’identità militante. Temi e parole-chiave, valori e anti-miti saranno al centro dell’attenzione. Il corso si baserà sullo studio della produzione scritta del partito (discorsi ufficiali; stampa; propaganda) e della produzione visuale (immagini e audiovideo). Una parte del corso sarà dedicata alla comparazione col caso del Partito comunista francese, in un'ottica d'internazionalizzazione e di partnership con l'Université Côte d’Azur-Centre de la Méditerranée Moderne et Contemporaine di Nizza.
Più precisamente, il programma del modulo B copre l’arco cronologico della seconda metà del Novecento e prende in considerazione:
- il linguaggio politico, che verrà studiato a partire dalla comunicazione “alta” (discorsi ufficiali, etc.) così come dalla stampa. Il tutto nel quadro di una strategia in cui il peso della storia, della tradizione, dei rituali era cruciale.
- l’identità politica, che sarà analizzata attraverso simboli e memorie della stessa cultura comunista. Resistenza, antifascismo, Costituzione repubblicana saranno studiati come emblemi nazional-patriottici che il partito fece propri per legittimare le proprie aspirazioni di comando politico.
- il nesso tra politica e cultura di massa, con particolare attenzione per cinema, TV, cambiamenti sociali di un dopoguerra segnato dall'industrializzazione, dalla crisi economica e poi dai nuovi exploit degli anni Ottanta.
Modalità Esame
Le modalità di esame sono tali da poter far emergere i risultati dell’apprendimento. L’esame consiste in una prova orale, incentrata sui testi previsti dal programma, presentati e discussi nel corso delle lezioni e dei seminari di approfondimento.
Testi adottati
Relativamente al modulo B, gli studenti prepareranno l’esame sul testo seguente:
- Stephen Gundle, Between Hollywood and Moscow. Communists and the Challenge of Mass Culture (1943-1991), Durham Duke U.P., 2000 [il testo è disponibile anche in edizione italiana presso il polo bibliotecario umanistico-sociale dell'Università di Viterbo]
Sceglieranno poi un secondo testo tra i due seguenti:
- Roberto Colozza, Repubbliche rosse. I simboli nazionali del PCI e del PCF (1944-1953), Bologna, CLUEB, 2009
- Andrea Possieri, Il peso della storia. Memoria, identità, rimozione dal Pci al Pds (1970-1991), Bologna, Il Mulino, 2007
Modalità di svolgimento
In corrispondenza con gli obiettivi formativi, l'acquisizione di conoscenze e di competenze specifiche contempla sia lezioni frontali che seminari specialistici frutto di esercitazioni in cui applicare la metodologia della ricerca, tramite l'uso di una o più fonti.
In base ad eventuali necessità di tutela della salute pubblica, la didattica del corso potrà essere erogata a distanza, in forma mista o totalmente tramite il pieno ricorso a piattaforme e strumenti di e-learning
Modalità di frequenza
Frequenza facoltativa
Bibliografia
- Stephen Gundle, Between Hollywood and Moscow. Communists and the Challenge of Mass Culture (1943-1991), Durham Duke U.P., 2000 [il testo è disponibile anche in edizione italiana presso il polo bibliotecario umanistico-sociale dell'Università di Viterbo]
- Roberto Colozza, Repubbliche rosse. I simboli nazionali del PCI e del PCF (1944-1953), Bologna, CLUEB, 2009
- Andrea Possieri, Il peso della storia. Memoria, identità, rimozione dal Pci al Pds (1970-1991), Bologna, Il Mulino, 2007
Il modulo B (24 ore) si propone di illustrare come si costruisce il profilo pubblico di un partito politico, in particolar modo il Partito comunista italiano nella seconda metà del Novecento, attraverso la comunicazione. Ci si concentrerà su un’analisi del sistema comunicativo del partito (linguaggio verbale; memoria e simboli; manifestazioni e mass media) e delle sue finalità, misurando l’influenza che le scelte dei gruppi dirigenti ebbero sulla costruzione dell’identità militante. Temi e parole-chiave, valori e anti-miti saranno al centro dell’attenzione. Il corso si baserà sullo studio della produzione scritta del partito (discorsi ufficiali; stampa; propaganda) e della produzione visuale (immagini e audiovideo). Una parte del corso sarà dedicata alla comparazione col caso del Partito comunista francese, in un'ottica d'internazionalizzazione e di partnership con l'Université Côte d’Azur-Centre de la Méditerranée Moderne et Contemporaine di Nizza.
Più precisamente, il programma del modulo B copre l’arco cronologico della seconda metà del Novecento e prende in considerazione:
- il linguaggio politico, che verrà studiato a partire dalla comunicazione “alta” (discorsi ufficiali, etc.) così come dalla stampa. Il tutto nel quadro di una strategia in cui il peso della storia, della tradizione, dei rituali era cruciale.
- l’identità politica, che sarà analizzata attraverso simboli e memorie della stessa cultura comunista. Resistenza, antifascismo, Costituzione repubblicana saranno studiati come emblemi nazional-patriottici che il partito fece propri per legittimare le proprie aspirazioni di comando politico.
- il nesso tra politica e cultura di massa, con particolare attenzione per cinema, TV, cambiamenti sociali di un dopoguerra segnato dall'industrializzazione, dalla crisi economica e poi dai nuovi exploit degli anni Ottanta.
Modalità Esame
Le modalità di esame sono tali da poter far emergere i risultati dell’apprendimento. L’esame consiste in una prova orale, incentrata sui testi previsti dal programma, presentati e discussi nel corso delle lezioni e dei seminari di approfondimento.
Testi adottati
Relativamente al modulo B, gli studenti prepareranno l’esame sul testo seguente:
- Stephen Gundle, Between Hollywood and Moscow. Communists and the Challenge of Mass Culture (1943-1991), Durham Duke U.P., 2000 [il testo è disponibile anche in edizione italiana presso il polo bibliotecario umanistico-sociale dell'Università di Viterbo]
Sceglieranno poi un secondo testo tra i due seguenti:
- Roberto Colozza, Repubbliche rosse. I simboli nazionali del PCI e del PCF (1944-1953), Bologna, CLUEB, 2009
- Andrea Possieri, Il peso della storia. Memoria, identità, rimozione dal Pci al Pds (1970-1991), Bologna, Il Mulino, 2007
Modalità di svolgimento
In corrispondenza con gli obiettivi formativi, l'acquisizione di conoscenze e di competenze specifiche contempla sia lezioni frontali che seminari specialistici frutto di esercitazioni in cui applicare la metodologia della ricerca, tramite l'uso di una o più fonti.
In base ad eventuali necessità di tutela della salute pubblica, la didattica del corso potrà essere erogata a distanza, in forma mista o totalmente tramite il pieno ricorso a piattaforme e strumenti di e-learning
Modalità di frequenza
Frequenza facoltativa
Bibliografia
- Stephen Gundle, Between Hollywood and Moscow. Communists and the Challenge of Mass Culture (1943-1991), Durham Duke U.P., 2000 [il testo è disponibile anche in edizione italiana presso il polo bibliotecario umanistico-sociale dell'Università di Viterbo]
- Roberto Colozza, Repubbliche rosse. I simboli nazionali del PCI e del PCF (1944-1953), Bologna, CLUEB, 2009
- Andrea Possieri, Il peso della storia. Memoria, identità, rimozione dal Pci al Pds (1970-1991), Bologna, Il Mulino, 2007
Il modulo 1 prende in esame gli indirizzi più fecondi e suggestivi della storia della politica: i modelli teorici, le pratiche e i linguaggi attraverso i quali è cambiato il rapporto tra potere politico e cittadinanza, costumi civili e consumi culturali.
Ad una parte teorica ed esplicativa di momenti e passaggi del tempo presente, seguono due percorsi seminariali.
Linguaggi e comunicazione nei Presidenti della Repubblica; una comparazione euro-americana. Si delineano percorsi comparativi tra i modelli repubblicani europei (Francia, Germania, Italia) e americani (Stati Uniti e Cile). Si affrontano temi quali: le relazioni tra il capo dello stato, i cittadini e l’opinione pubblica; i discorsi e lo stile presidenziali, i viaggi interni e all’estero, l’influenza nel delineare l’immagine del Paese.
L’immaginario, i linguaggi e i rituali civili nella rappresentazioni della Repubblica. La storia delle narrazioni repubblicane nel II dopoguerra sono indagate attraverso gli aspetti sia linguistico-culturali sia simbolico-rituali, mettendo in correlazione la comunicazione politico-istituzionale con l’evoluzione delle mentalità sociali e culturali.
Modalità Esame
La valutazione del percorso didattico avviene tramite una prova d'esame orale.
Testi adottati
Testi d’esame per il Modulo 1
Parte istituzionale:
M. Baioni e F. Conti (a cura di), La politica nell’età contemporanea, Roma, Carocci, 2017, pp. 239 (ISBN:978-88-430-8644-3]
A scelta tra:
M. Ridolfi e M. Ravveduto (cura di), 2 giugno. Nascita, storia e memorie della Repubblica. Immaginari, linguaggi e rituali, Roma, Viella 2020 [Isbn: 9788833137117]
M. Ridolfi e G. Orsina (a cura di), La Repubblica del Presidente. Istituzioni, pedagogia civile e cittadini nelle trasformazioni delle democrazie, Roma Viella, 2021 [978-88-3313-973-9 ]
Modalità di svolgimento
Si prevede la stesura di mirate ricerche scritte correlate ai temi del modulo; esse concorrono alla valutazione finale.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria. Si svolge attraverso due lezioni settimanali di tre ore ciascuna, in due giorni consecutivi.
Bibliografia
C. Covato, C. Meta e M. Ridolfi, a cura di, Educazione e politica nell’Italia repubblicana, Roma, RomaTre Press, 2023, pp. 197 [ISBN: 979-12-5977-195-7];
F. Conti e M. Ridolfi (a cura di), Ripensando la storia politica. Poteri, spazi e linguaggi, dossier di “Memoria e Ricerca”, n. 72, gennaio-aprile 2023
17832 - LINGUA FRANCESE
Secondo Semestre
6
L-LIN/04
17844 - PROVA FINALE
Secondo Semestre
16
119971 - LABORATORIO DI INGLESE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI
MARIA CRISTINA FOGGETTIMARIA CRISTINA FOGGETTI
Secondo Semestre
3
L-LIN/12
119953 - FILOSOFIA, ETICA E TECNOLOGIA
MAURIZIO BALISTRERIMAURIZIO BALISTRERI
Secondo Semestre
8
M-FIL/03
Obiettivi formativi
Alla fine del corso gli studenti dovranno aver raggiunto i seguenti risultati:
Capacità di argomentare sui temi specifici affrontati in modo orale e scritto.
Conoscenza e comprensione: Conoscenza dei fondamenti teorico-concettuali dei problemi di filosofia morale trattati - Elaborazione di una visione critica degli stessi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: - Capacità di ricostruzione critica dei principali orientamenti normativi presenti nell'attuale dibattito di etica e delle loro posizioni in merito alle principali questioni che emergono nell'ambito della bioetica - Essere in grado di analizzare con scrupolo e precisione un testo complesso. - Capacità di applicare un ragionamento morale a casi specifici.
Capacità di confrontarsi con le questioni morali in maniera autonoma e matura e di orientarsi nella discussione delle principali questioni che riguardano la bioetica.
Obiettivo primario dell’insegnamento è quello di offrire a) un’introduzione generale alla bioetica (origini e storia) e alle più importanti questioni morali che riguardano la nascita, la cura e la morte degli esseri umani e b) un'introduzione generale all'etica.
Obiettivo secondario dell'insegnamento è quello di confrontarsi con le principali prospettive di etica normativa presenti nell’attuale dibattito bioetico per analizzare criticamente i loro presupposti teorici, la loro struttura e le posizioni nell'ambito che riguarda la bioetica, in particolare in merito alle questioni che riguardano l'inizio della vita (rilevanza morale dell’embrione umano, nuove tecnologie riproduttive, genome editing), i trapianti di organi e l’innesto di parti tecnologiche e meccaniche, la fine della vita umana (suicidio assistito ed eutanasia) e la relazione tra medico e paziente. Si prenderà, poi, in considerazione il nostro rapporto con l'ambiente e gli animali non umani. Tra le questioni centrali che saranno discusse: è giusto interrompere lo sviluppo di un embrione umano? C'è qualcosa di male nell'avere un bambino attraverso le nuove tecnologie riproduttive (ad esempio, la clonazione o con i gameti in vitro)? Domani, poi, sarà morale avere un figlio con un utero artificiale? Inoltre, è giusto modificare il patrimonio genetico umano per potenziare, cioè migliorare, le nostre capacità 'naturali'? Gli operatori sanitari dovrebbero rispettare sempre le scelte o le preferenze del paziente? Infine, le persone dovrebbero avere il diritto di decidere come e quando morire? E chi dovrebbe decidere in medicina per le persone incompetenti?
Modalità Esame
Esame orale, con votazione espressa in trentesimi (sufficienza: 18/30).
La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà conoscenza e comprensione del programma di esame, capacità analitica e argomentativa, padronanza del lessico e dei principali temi di bioetica trattati durante l'esame, autonomia di giudizio.
Gli esami si svolgeranno in presenza.
Testi adottati
E. Lecaldano, Bioetica. Le scelte morali, Laterza, Roma-Bari 2005.
M. Balistreri, Il bambino migliore, Fandango, Roma 2022.
M. Balistreri, Il futuro della riproduzione umana, Fandango, Roma 2022.
Bibliografia ulteriore (per approfondimento)
M. Balistreri, G. Capranico, M. Galletti, S. Zullo, Biotecnologie e modificazioni genetiche. Scienza, etica, diritto. Il Mulino, Bologna 2020.
Modalità di svolgimento
Il corso prevede lezioni frontali e saranno analizzati i testi in programma.
Modalità di frequenza
Il corso si svolgerà in modalità in presenza. Gli studenti sono invitati a partecipare alle lezioni in aula, dove potranno interagire direttamente con il docente e i compagni, favorendo un apprendimento attivo e partecipativo. I dipendenti della pubblica amministrazione potranno seguire le lezioni online. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.
Bibliografia
Engelhardt, H. Tristram Jr., Fondamenti di bioetica, Il Mulino, 1999.
Sgreccia, E., Manuale di bioetica, Vita e Pensiero, 2007.
Obiettivo primario dell’insegnamento è quello di offrire a) un’introduzione generale alla bioetica (origini e storia) e alle più importanti questioni morali che riguardano la nascita, la cura e la morte degli esseri umani e b) un'introduzione generale all'etica.
Obiettivo secondario dell'insegnamento è quello di confrontarsi con le principali prospettive di etica normativa presenti nell’attuale dibattito bioetico per analizzare criticamente i loro presupposti teorici, la loro struttura e le posizioni nell'ambito che riguarda la bioetica, in particolare in merito alle questioni che riguardano l'inizio della vita (rilevanza morale dell’embrione umano, nuove tecnologie riproduttive, genome editing), i trapianti di organi e l’innesto di parti tecnologiche e meccaniche, la fine della vita umana (suicidio assistito ed eutanasia) e la relazione tra medico e paziente. Si prenderà, poi, in considerazione il nostro rapporto con l'ambiente e gli animali non umani. Tra le questioni centrali che saranno discusse: è giusto interrompere lo sviluppo di un embrione umano? C'è qualcosa di male nell'avere un bambino attraverso le nuove tecnologie riproduttive (ad esempio, la clonazione o con i gameti in vitro)? Domani, poi, sarà morale avere un figlio con un utero artificiale? Inoltre, è giusto modificare il patrimonio genetico umano per potenziare, cioè migliorare, le nostre capacità 'naturali'? Gli operatori sanitari dovrebbero rispettare sempre le scelte o le preferenze del paziente? Infine, le persone dovrebbero avere il diritto di decidere come e quando morire? E chi dovrebbe decidere in medicina per le persone incompetenti?
Modalità Esame
Esame orale, con votazione espressa in trentesimi (sufficienza: 18/30).
La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà conoscenza e comprensione del programma di esame, capacità analitica e argomentativa, padronanza del lessico e dei principali temi di bioetica trattati durante l'esame, autonomia di giudizio.
Gli esami si svolgeranno in presenza.
Testi adottati
E. Lecaldano, Bioetica. Le scelte morali, Laterza, Roma-Bari 2005.
M. Balistreri, Il bambino migliore, Fandango, Roma 2022.
M. Balistreri, Il futuro della riproduzione umana, Fandango, Roma 2022.
Bibliografia ulteriore (per approfondimento)
M. Balistreri, G. Capranico, M. Galletti, S. Zullo, Biotecnologie e modificazioni genetiche. Scienza, etica, diritto. Il Mulino, Bologna 2020.
Modalità di svolgimento
Il corso prevede lezioni frontali e saranno analizzati i testi in programma.
Modalità di frequenza
Il corso si svolgerà in modalità in presenza. Gli studenti sono invitati a partecipare alle lezioni in aula, dove potranno interagire direttamente con il docente e i compagni, favorendo un apprendimento attivo e partecipativo. I dipendenti della pubblica amministrazione potranno seguire le lezioni online. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.
Bibliografia
Engelhardt, H. Tristram Jr., Fondamenti di bioetica, Il Mulino, 1999.
Sgreccia, E., Manuale di bioetica, Vita e Pensiero, 2007.
E. Lecaldano (a cura di ), Dizionario di Bioetica, Laterza, Roma-Bari 2002.
C. Botti, Prospettive femministe. Morale, bioetica e vita quotidiana, Mimesis 2014.
GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTA
ANNO/SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
GRUPPO OPZIONALE ESAME A SCELTA
-
8
-
-
17848 - ESAME A SCELTA
Secondo Anno / Primo Semestre
8
18534 - ESAME A SCELTA
Secondo Anno / Primo Semestre
8
C) ESAME DI LINGUA OPZIONALE OPZIONE A LM 62
-
6
-
-
17832 - LINGUA FRANCESE
CHRISTINE CORMAN
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
L-LIN/04
17833 - LINGUA SPAGNOLA
ROBERTA GIORDANO
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
L-LIN/07
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: essere in grado di capire un testo scritto e orale in lingua spagnola.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: essere in grado di sintetizzare e riformulare un testo in lingua spagnola.
Autonomia di giudizio: essere in grado di commentare un testo in lingua spagnola.
Abilità comunicative: essere in grado di riformulare un concetto, testo o discorso in lingua spagnola.
Capacità di apprendere: capacità di riflettere sul proprio apprendimento e sul suo sviluppo.
Gli argomenti trattati saranno i seguenti:
nozioni di fonetica
le regole dell'accentazione
gli articoli determinativi, indeterminativi
il nome, genere e numero
l'aggettivo qualificativo, genere e numero
l'aggettivo possessivo e dimostrativo, genere e numero
i verbi ausiliari
differenza ser/estar
differenza haber/estar
le preposizioni semplici
il pronome personale: soggetto, complemento e preceduto da preposizione
il verbo. L'Indicativo: presente, imperfecto, pretérito perfecto, pretérito indefinido
i verbi regolari e irregolari
le perifrasi verbali: ir a + infinitivo, tener que/haber que + infinitivo, estar + gerundio
Modalità Esame
L'esame consiste in una verifica scritta sui temi trattati durante il corso per verificare l'acquisizione delle nozioni presentate durante il corso oltre che lo sviluppo di autonomia e spirito critico nell'uso della lingua straniera.
Testi adottati
AA.VV., Gramática básica del estudiante de Español (Difusión).
Modalità di svolgimento
L'insegnamento, impartito in lingua spagnola, ha una durata di 36 ore di lezioni frontali e prevede la somministrazione di prove di verifica.
Modalità di frequenza
Malgrado non obbligatoria, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
In aggiunta ai testi adottati indicati, ulteriore materiale bibliografico sarà fornito dalla docente durante il corso
GRUPPO OPZIONALE IN F CURRICULUM SP
-
6
-
-
17846 - TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
17847 - ALTRE CONOSCENZE UTILI
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
C) ESAME DI LINGUA OPZIONALE OPZIONE B LM 62
-
6
-
-
17832 - LINGUA FRANCESE
CHRISTINE CORMAN
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
L-LIN/04
17833 - LINGUA SPAGNOLA
ROBERTA GIORDANO
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
L-LIN/07
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione: essere in grado di capire un testo scritto e orale in lingua spagnola.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate: essere in grado di sintetizzare e riformulare un testo in lingua spagnola.
Autonomia di giudizio: essere in grado di commentare un testo in lingua spagnola.
Abilità comunicative: essere in grado di riformulare un concetto, testo o discorso in lingua spagnola.
Capacità di apprendere: capacità di riflettere sul proprio apprendimento e sul suo sviluppo.
Gli argomenti trattati saranno i seguenti:
nozioni di fonetica
le regole dell'accentazione
gli articoli determinativi, indeterminativi
il nome, genere e numero
l'aggettivo qualificativo, genere e numero
l'aggettivo possessivo e dimostrativo, genere e numero
i verbi ausiliari
differenza ser/estar
differenza haber/estar
le preposizioni semplici
il pronome personale: soggetto, complemento e preceduto da preposizione
il verbo. L'Indicativo: presente, imperfecto, pretérito perfecto, pretérito indefinido
i verbi regolari e irregolari
le perifrasi verbali: ir a + infinitivo, tener que/haber que + infinitivo, estar + gerundio
Modalità Esame
L'esame consiste in una verifica scritta sui temi trattati durante il corso per verificare l'acquisizione delle nozioni presentate durante il corso oltre che lo sviluppo di autonomia e spirito critico nell'uso della lingua straniera.
Testi adottati
AA.VV., Gramática básica del estudiante de Español (Difusión).
Modalità di svolgimento
L'insegnamento, impartito in lingua spagnola, ha una durata di 36 ore di lezioni frontali e prevede la somministrazione di prove di verifica.
Modalità di frequenza
Malgrado non obbligatoria, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata
Bibliografia
In aggiunta ai testi adottati indicati, ulteriore materiale bibliografico sarà fornito dalla docente durante il corso
Alla fine del corso gli studenti dovranno aver raggiunto i seguenti risultati:
Capacità di argomentare sui temi specifici affrontati in modo orale e scritto.
Conoscenza e comprensione: Conoscenza dei fondamenti teorico-concettuali dei problemi di filosofia morale trattati - Elaborazione di una visione critica degli stessi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: - Capacità di ricostruzione critica dei principali orientamenti normativi presenti nell'attuale dibattito di etica e delle loro posizioni in merito alle principali questioni che emergono nell'ambito della bioetica - Essere in grado di analizzare con scrupolo e precisione un testo complesso. - Capacità di applicare un ragionamento morale a casi specifici.
Capacità di confrontarsi con le questioni morali in maniera autonoma e matura e di orientarsi nella discussione delle principali questioni che riguardano la bioetica.
Obiettivo primario dell’insegnamento è quello di offrire a) un’introduzione generale alla bioetica (origini e storia) e alle più importanti questioni morali che riguardano la nascita, la cura e la morte degli esseri umani e b) un'introduzione generale all'etica.
Obiettivo secondario dell'insegnamento è quello di confrontarsi con le principali prospettive di etica normativa presenti nell’attuale dibattito bioetico per analizzare criticamente i loro presupposti teorici, la loro struttura e le posizioni nell'ambito che riguarda la bioetica, in particolare in merito alle questioni che riguardano l'inizio della vita (rilevanza morale dell’embrione umano, nuove tecnologie riproduttive, genome editing), i trapianti di organi e l’innesto di parti tecnologiche e meccaniche, la fine della vita umana (suicidio assistito ed eutanasia) e la relazione tra medico e paziente. Si prenderà, poi, in considerazione il nostro rapporto con l'ambiente e gli animali non umani. Tra le questioni centrali che saranno discusse: è giusto interrompere lo sviluppo di un embrione umano? C'è qualcosa di male nell'avere un bambino attraverso le nuove tecnologie riproduttive (ad esempio, la clonazione o con i gameti in vitro)? Domani, poi, sarà morale avere un figlio con un utero artificiale? Inoltre, è giusto modificare il patrimonio genetico umano per potenziare, cioè migliorare, le nostre capacità 'naturali'? Gli operatori sanitari dovrebbero rispettare sempre le scelte o le preferenze del paziente? Infine, le persone dovrebbero avere il diritto di decidere come e quando morire? E chi dovrebbe decidere in medicina per le persone incompetenti?
Modalità Esame
Esame orale, con votazione espressa in trentesimi (sufficienza: 18/30).
La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà conoscenza e comprensione del programma di esame, capacità analitica e argomentativa, padronanza del lessico e dei principali temi di bioetica trattati durante l'esame, autonomia di giudizio.
Gli esami si svolgeranno in presenza.
Testi adottati
E. Lecaldano, Bioetica. Le scelte morali, Laterza, Roma-Bari 2005.
M. Balistreri, Il bambino migliore, Fandango, Roma 2022.
M. Balistreri, Il futuro della riproduzione umana, Fandango, Roma 2022.
Bibliografia ulteriore (per approfondimento)
M. Balistreri, G. Capranico, M. Galletti, S. Zullo, Biotecnologie e modificazioni genetiche. Scienza, etica, diritto. Il Mulino, Bologna 2020.
Modalità di svolgimento
Il corso prevede lezioni frontali e saranno analizzati i testi in programma.
Modalità di frequenza
Il corso si svolgerà in modalità in presenza. Gli studenti sono invitati a partecipare alle lezioni in aula, dove potranno interagire direttamente con il docente e i compagni, favorendo un apprendimento attivo e partecipativo. I dipendenti della pubblica amministrazione potranno seguire le lezioni online. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per assicurare la centralità del ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.
Bibliografia
Engelhardt, H. Tristram Jr., Fondamenti di bioetica, Il Mulino, 1999.
Sgreccia, E., Manuale di bioetica, Vita e Pensiero, 2007.
E. Lecaldano (a cura di ), Dizionario di Bioetica, Laterza, Roma-Bari 2002.
C. Botti, Prospettive femministe. Morale, bioetica e vita quotidiana, Mimesis 2014.
GRUPPO OPZIONALE CURRICULUM ISII
-
6
-
-
118638 - CYBERSECURITY
GIANPAOLO ZAMBONINI
Primo Anno / Primo Semestre
3
INF/01
17846 - TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
Primo Anno / Primo Semestre
6
17847 - ALTRE CONOSCENZE UTILI
Primo Anno / Primo Semestre
6
GRUPPO A SCELTA STORIA E GEOPOLITICA E STORIA CONTEMPORANEA
-
8
-
-
17841 - STORIA E GEOPOLITICA DELLA SICUREZZA INTERNAZIONALE
SANTE CRUCIANI
Secondo Anno / Primo Semestre
8
SPS/06
119319 - STORIA CONTEMPORANEA
CATIA PAPA
Secondo Anno / Secondo Semestre
8
M-STO/04
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti un'adeguata conoscenza della storia del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo, in particolare per quanto attiene al dominio coloniale italiano in Africa. Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere e interpretare la modernità coloniale e postcoloniale.
Risultati attesi: a) conoscenza della storia dell’espansionismo coloniale europeo e dei processi di decolonizzazione, capacità di comprendere contesti e processi; b) capacità di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di dinamiche storico-politiche, economico-sociali, linguistico-culturali; c) capacità di interpretare criticamente le problematiche affrontate, dimostrando autonomia di giudizio; d) capacità di comunicare, con proprietà di linguaggio, temi e problemi affrontati; e) acquisizione di una metodologia utile a svolgere autonomamente attività di studio e ricerca.
Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.
Modalità Esame
Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.
Testi adottati
Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021
Modalità di frequenza
In presenza.
Bibliografia
--
GRUPPO A SCELTA ISII DAL 2022/2023 IN D
-
8
-
-
119323 - CRIMINOLOGIA APPLICATA
FRANCESCA DE RINALDIS
Secondo Anno / Secondo Semestre
2
IUS/17
Obiettivi formativi
Lo scopo dell'insegnamento di Criminologia Applicata è quello, attraverso uno spazio dedicato allo studio e della ricerca su alcuni dei temi centrali della Criminologia, di promuovere attività di approfondimento a stampo pratico che possano implementare e consolidare i contenuti e le competenze apprese nella materia. Lo studente che partecipa alle lezioni di Criminologia applicata sarà in grado di sviluppare progetti, attività di ricerca e approfondimento scientifico in relazione agli argomenti-stimolo presentati dal Docente.
Al termine delle attività dell'insegnamento, i frequentanti conosceranno dunque, sia i fondamenti teorici dei vari temi trattati, che soprattutto gli aspetti pratico applicativi, acquisendo competenze nelle metodologie utili alla pianificazione di interventi per la gestione dei casi pratici e per lo sviluppo di progetti di studio e ricerca.
I frequentanti del corso, infatti potranno partecipare attivamente ad attività di simulazione pratica di analisi di casi presentati, oltre che di ricerca e project work su temi di rilevanza sociale afferenti alla disciplina criminologica.
applicazioni della criminologia
criminologia applicata all'analisi investigativa: analisi della relazione vittima-autore; strumenti di analisi e studio del comportamento criminale
criminologia applicata allo studio dei delitti di prossimità (stalking - delitti intrafamiliari)
criminologia applicata allo studio dei crimini seriali
Modalità Esame
esame orale; colloquio orale con domande aperte
Testi adottati
Le dispense e la bibliografia sono presentate a cura del Docente in relazione alle attività presentate, e sono indicate nel materiale caricato su Piattaforma Moodle
Modalità di frequenza
frequenza in aula a cadenza settimanale per un totale di 12 ore
Bibliografia
BALDRY, A. C. (2006). Dai maltrattamenti all’omicidio. La valutazione del rischio di recidiva e dell’uxoricidio, Centro Scientifico Editore: Torino.
BRAMANTE, A. (2005). Fare e disfare…dall’amore alla distruttività. Il Figlicidio materno. Roma: Aracne Editore
BRAMANTE, A. (2021) Mamme che uccidono. Necessità di capire e responsabilità di prevenire. Celid
BRUNO F. (2005) L’impronta del mostro. Storie, identità e perché dei Serial Killer, Il Minotauro
BRONDONI C., Sembrava un incidente. Staging sulla scena del crimine, Aras Edizioni 2018
CANTER D., ALISON L., (2004), Il profilo psicologico. L’indagine investigativa fra teoria e prassi, Carocci Editore, Roma;
CASALE A., DE PASQUALI P., LEMBO M.S., (a cura di) La Perizia Psichiatrica nel processo penale. Aspetti giuridici e psicopatologico forensi, Maggioli Editore
CAVALLONE, A. (2008). La sindrome di Medea: cosa spinge una madre ad uccidere il proprio figlio. Psychofenia, Vol. 11 (18)
COSTANZO S., “Famiglie di sangue. Analisi dei reati in famiglia.”, Milano, Franco Angeli, 2008;
DE PASQUALE P., La Sindrome di Munchausen per procura. Analisi criminologica di madri abusanti e bambini abusati. SEU, 2021
DE PASQUALI P., “Figli che uccidono”, Rubettino Editore, Soveria Mannelli (CZ), 2002;
DE PASQUALI P., (2001), Serial Killer in Italia, Franco Angeli, Milano;
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MERZAGORA BETSOS I. “I demoni del focolare. Madri e mogli che uccidono”, Centro Scientifico Editore, 2003;
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PICOZZI M., INTINI A., Scienze Forensi. Teoria e prassi dell’Investigazione Scientifica, Utet Giuridica 2009
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119683 - INTELLIGENCE E SERVIZI DI INFORMAZIONE NEI CONTESTI DI CRISI
GIUSEPPE SANTOMARTINO
Secondo Anno / Secondo Semestre
2
IUS/09
Obiettivi formativi
Conoscenza e capacità di comprensione (general knowledge and understanding) di: elementi di base, fondamenti / metodologie dell’ Intelligence; principali Sistemi / Organizzazioni Intelligence a livello internazionale. Conoscenza e capacità di comprensione applicate dei principali profili di minaccia contemporanei e delle principali evoluzioni dottrinali ed operative in atto nell’ Intelligence a livello internazionale con particolare riferimento ai servizi di informazione nei contesti di crisi. Conoscenza ed autonomia di giudizio e conseguenti ammaestramenti sull’ Intelligence attraverso l’ analisi di casi studio sui principali Intelligence Failures ( Fallimenti, errori) della storia contemporanea.
Modulo Uno – Elementi di base e fondamenti dell’ Intelligence
- Introduzione alla materia
- Cos’è l’ Intelligence (I.) – Criticità definitorie
- I principi generali dell’ I.. – I livelli dell’ I..
- Concetto di minaccia
- Le Discipline I. ( Humint, Sigint, Imint, Osint, Masint etc)
- Concetti di: Notizia, Informazione, Prodotto I., Fonte, Organo di Ricerca.
- Valutazione Fonti - Notizie . Matrice di valutazione.
- Ciclo Intelligence
Modulo Due - Analisi comparativa modelli di Sistemi / Organizzazioni I. ( Italia, USA).
- Italia
- USA
- Cenni sulla UK Joint Defense Publication 2-00 - Understanding and Intelligence Support to Joint Operations
Modulo Tre - Principali profili di minaccia contemporanei per l’ Occidente e nei principali contesti di crisi.
- Terrorismo
- Jihadismo
- Hybrid Warfare; Information / Cognitive Warfare ; Influence Operations
- Counterintelligence – Controspionaggio
- Spionaggio e controspionaggio economico-commerciale, industriale, scientifico-tecnologico.
Modulo Quattro – Intelligence Failures – Analisi ed Ammaestramenti
Modalità Esame
Esame orale a domanda libera ( maggiori dettagli verranno forniti durante il corso). Lo studente dovrà dimostrare
di aver acquisito: conoscenze sugli elementi di base dell’ Intelligence e sugli altri obiettivi formativi ( Moduli 1 e 2 ) ;
adeguata comprensione applicata ed autonomia di giudizio sui vari profili di minaccia ( Modulo 3 ), sulle principali
evoluzioni dottrinali ed operative dell’ Intelligence ( Modulo 2) e dei Intelligence Failures ( Modulo 4).
Testi adottati
Dispense redatte dal Docente (disponibili su Moodle)
- Global Terrorism Index – IEP – (Limitatamente a: Executive Summary ) – IEP - Disponibile su:
www.visionofhumanity.org/maps/global-terrorism-index
- Su: Hybrid Warfare , Influence Operations , B. Siman, Hybrid Warfare Is Not Synonymous with Cyber: The Threat of Influence Operations , Egmont Institute, limitatamente pag. 1 – 4; disponibile su https://www.egmontinstitute.be/app/uploads/2022/02/spb155-siman-final-version_0222.pdf?type=pdf
- Relazione Annuale al Parlamento sulla Politica di Informazione e Sicurezza, 2024 , disponibile sul sito istituzionale https://www.sicurezzanazionale.gov.it .
Un paragrafo a scelta dello studente del Cap. 3 ( La sicurezza nazionale).
Materiale didattico supplementare (per consultazioni ed eventuali approfondimenti):
- Slides utilizzate nel corso delle lezioni,
- IL LINGUAGGIO DEGLI ORGANISMI INFORMATIVI - Glossario intelligence , 2019 , disponibile sul sito https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/wp-content/uploads/2019/06/glossario-intelligence-2019.pdf
- Su: Estremismo Islamico e Jihadismo; G. Santomartino, Conoscere e contrastare il Jihadismo. Le chiavi interpretative, le dottrine, le strategie, i pensatori; Panda Ed. , 2020.
Modalità di frequenza
Per la tipologia della materia e’ raccomandata la frequenza in presenza.
17848 - ESAME A SCELTA
Secondo Anno / Secondo Semestre
8
GRUPPO OPZIONALE IN F CURRICULUM ISII
-
6
-
-
119324 - LABORATORIO DI PSICHIATRIA FORENSE
VALENTINA PASQUARELLI
Secondo Anno / Secondo Semestre
3
MED/25
17846 - TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
17847 - ALTRE CONOSCENZE UTILI
Secondo Anno / Secondo Semestre
6
A SCELTA IN D PIRE 2022/2023
-
8
-
-
17848 - ESAME A SCELTA
Primo Anno / Primo Semestre
8
18534 - ESAME A SCELTA
Primo Anno / Primo Semestre
8
A SCELTA IN D PIRE 2022/2023
-
8
-
-
17837 - AMBIENTE, TERRITORIO E SVILUPPO ECONOMICO
BARBARA PANCINO
Secondo Anno / Primo Semestre
8
AGR/01
17848 - ESAME A SCELTA
Secondo Anno / Primo Semestre
8
18534 - ESAME A SCELTA
Secondo Anno / Primo Semestre
8
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