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Percorso Formativo

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
DISCIPLINE STORICHE E LETTERARIE - -- -
STORIA MODERNA

MATTEO SANFILIPPO

Primo Semestre8M-STO/02ita

Obiettivi formativi

Obiettivo formativo del corso generale è la storia dell'Occidente europeo e americano nel corso della lunga età moderna (1350-1915) e questo sarà effettuato tramite lezioni in presenza (sempre che la situazione pandemica lo renda possibile). Inoltre durante il corso sarà tenuto un seminario interdisciplinare (materie storiche, geografiche e letterarie) per facilitare la comprensione dei fenomeni trattati.
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di: 1) presentare sinteticamente gli argomenti trattati; 2) interpretare autonomamente gli avvenimenti principali nei secoli e nelle aree geografiche affrontate; 3) comprendere i legami interdisciplinari necessari a seguire l'evoluzione del periodo e delle aree geografiche trattate. Il tutto tenuto conto degli Tenuto conto degli obiettivi formativi stabiliti a Dublino: Conoscenza e capacità di comprensione; Conoscenza e capacità di comprensione applicate; Autonomia di giudizio; Abilità comunicative; Capacità di apprendere.

Scheda Docente

Programma del corso

Parte generale: 1) Storia generale dell’Europa centro-occidentale e delle Americhe dal secolo XV agli inizi del XX, con particolare attenzione ai fenomeni geopolitici e culturali; 2) Analisi delle rappresentazioni storiografiche, letterarie e artistiche della stessa; 3) Discussione dei testi previsti. Parte seminariale: Dal colono al cowboy: la guerra contro gli indigeni nelle Americhe

Modalità Esame

La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi): CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE APPLICATE – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); AUTONOMIA DI GIUDIZIO 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo); ABILITA’ COMUNICATIVE 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); CAPACITA’ DI APPRENDERE 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo). Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: L'espansione europea nei secoli 16 e 17

Testi adottati

PRIMA ANNUALITA’: 1) Emanuele Pagano, L’Italia e i suoi stati nell’età moderna, Morcelliana; 2) Matteo Al Kalak, Fuoco e fiamme. Storia e geografia dell’inferno, Einaudi; 3) Giovanni Ricci, Rinascimento conteso. Francia e Italia, un'amicizia ambigua, il Mulino; 4) Renata Ago, Roma barocca, Carocci

Per i non frequentanti: oltre ai libri del programma, bisogna portare: Franco Motta e Sabina Pavone, Lessico della storia moderna. Concetti, processi, spazi, Carocci

SECONDA ANNUALITA’ (cioè chi sostiene l’esame una seconda volta): Lucia Felici, Senza frontiere. L’Europa di Erasmo (1538-1600), Carocci; Stefano Tabacchi, Lo Stato della Chiesa, il Mulino

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali (24 ore) + seminario (24 ore). Le lezioni sono organizzate in moduli, ai quali si integra anche il seminario: I modulo (12 ore): principali sviluppi della storia moderna euro-americana; II modulo (12 ore) principali sviluppi della riflessione sulla storia moderna euro-americana; I fase seminariale (12 ore) la riflessione sulla colonizzazione delle Americhe; II fase seminariale (12 ore) raffigurazioni del movimento verso Ovest. Gli studenti non sono tenuti a frequentare: per gli esami basta portare un libro in più, scelto fra quelli indicati per il seminario

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

ULTERIORI LETTURE (oltre a quelle previste più sopra): Letture: Lucia Felici e Girolamo Imbruglia, La tolleranza in età moderna, Carocci; Antonio Violante, Giovanni Caboto. El gran armirante verso il sogno del Catai, Le Monnier Università; Alessandro Vanoli, L'invenzione dell'Occidente, Laterza; Marina Caffiero, Gli schiavi del papa, Morcelliana; Amedeo Feniello, Omicidio a Lombard Street, Laterza; Andrea Zannini, Altri Pigafetta, Viella; Adriano Prosperi, Missionari. Dalle Indie remote alle Indie interne, Laterza.
Seminario: Dal colono al cowboy: la guerra contro gli indigeni nelle Americhe
vedi i materiali che saranno messi su moodle, nonché La nascita del mito western nell’Ottocento, https://www.farwest.it/?p=22103 (prima puntata, in complesso sono sedici puntate da visitare tutte)

Scheda Docente

Programma del corso

Parte generale: 1) Storia generale dell’Europa centro-occidentale e delle Americhe dal secolo XV agli inizi del XX, con particolare attenzione ai fenomeni geopolitici e culturali; 2) Analisi delle rappresentazioni storiografiche, letterarie e artistiche della stessa; 3) Discussione dei testi previsti. Parte seminariale: Dal colono al cowboy: la guerra contro gli indigeni nelle Americhe

Modalità Esame

La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi): CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE APPLICATE – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); AUTONOMIA DI GIUDIZIO 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo); ABILITA’ COMUNICATIVE 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); CAPACITA’ DI APPRENDERE 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo). Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: L'espansione europea nei secoli 16 e 17

Testi adottati

PRIMA ANNUALITA’: 1) Emanuele Pagano, L’Italia e i suoi stati nell’età moderna, Morcelliana; 2) Matteo Al Kalak, Fuoco e fiamme. Storia e geografia dell’inferno, Einaudi; 3) Giovanni Ricci, Rinascimento conteso. Francia e Italia, un'amicizia ambigua, il Mulino; 4) Renata Ago, Roma barocca, Carocci

Per i non frequentanti: oltre ai libri del programma, bisogna portare: Franco Motta e Sabina Pavone, Lessico della storia moderna. Concetti, processi, spazi, Carocci

SECONDA ANNUALITA’ (cioè chi sostiene l’esame una seconda volta): Lucia Felici, Senza frontiere. L’Europa di Erasmo (1538-1600), Carocci; Stefano Tabacchi, Lo Stato della Chiesa, il Mulino

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali (24 ore) + seminario (24 ore). Le lezioni sono organizzate in moduli, ai quali si integra anche il seminario: I modulo (12 ore): principali sviluppi della storia moderna euro-americana; II modulo (12 ore) principali sviluppi della riflessione sulla storia moderna euro-americana; I fase seminariale (12 ore) la riflessione sulla colonizzazione delle Americhe; II fase seminariale (12 ore) raffigurazioni del movimento verso Ovest. Gli studenti non sono tenuti a frequentare: per gli esami basta portare un libro in più, scelto fra quelli indicati per il seminario

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

ULTERIORI LETTURE (oltre a quelle previste più sopra): Letture: Lucia Felici e Girolamo Imbruglia, La tolleranza in età moderna, Carocci; Antonio Violante, Giovanni Caboto. El gran armirante verso il sogno del Catai, Le Monnier Università; Alessandro Vanoli, L'invenzione dell'Occidente, Laterza; Marina Caffiero, Gli schiavi del papa, Morcelliana; Amedeo Feniello, Omicidio a Lombard Street, Laterza; Andrea Zannini, Altri Pigafetta, Viella; Adriano Prosperi, Missionari. Dalle Indie remote alle Indie interne, Laterza.
Seminario: Dal colono al cowboy: la guerra contro gli indigeni nelle Americhe
vedi i materiali che saranno messi su moodle, nonché La nascita del mito western nell’Ottocento, https://www.farwest.it/?p=22103 (prima puntata, in complesso sono sedici puntate da visitare tutte)

CRITICA DELLA LETTERATURA ITALIANAPrimo Semestre8L-FIL-LET/10ita

Obiettivi formativi

Confronto diretto con uno dei protagonisti della storia della critica letteraria italiana del '900.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica del Novecento (con riferimento alla critica militante e alla critica accademica)
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli del Novecento
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
SEMIOTICA DELLE ARTI

RAFFAELLA PETRILLI

Primo Semestre8M-FIL/05ita

Obiettivi formativi

Al termine del corso lo studente:
- possiede gli strumenti critici per la definizione semiologica del testo visivo;
- conosce i meccanismi di funzionamento del linguaggio delle arti visive (plastico-figurativo, narrazione, mimesi etc.);
- ha le competenze per individuare i meccanismi che compongono la struttura enunciativa dei linguaggi visivi.

Scheda Docente

Modalità Esame

La valutazione finale è scritta e consiste nel rispondere a tre domande a risposta aperta, che la studentessa/lo studente sceglie tra le dieci che saranno proposte.

Testi adottati

1) A.-J. GREIMAS, “Semiotica figurativa e semiotica plastica”, in Fabbri, P., Marrone, G.(a cura di) Semiotica in nuce II, Meltemi, Roma 2001, pp. 196-210 (disponibile in pdf).
2) M. SCHAPIRO, Per una semiotica del linguaggio visivo, a cura di G. Perini, Roma, Meltemi 2002, capitoli 3 “Parole e immagini: letterale e simbolico nell’illustrazione del testo”, e 4 “Scritte in pitture: la semiotica del linguaggio visivo”, pp. 120-236 (disponibile in pdf).
3) P. MANIA, R. PETRILLI, E. CRISTALLINI, Arte sui muri della città. Street Art e Urban Art: questioni aperte, Roma, Round Robin 2017.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria, ma è consigliata in particolare per le esercitazioni.

Bibliografia

L. MARIN, Della rappresentazione, Meltemi, Roma 2001.
M. SCHAPIRO, Per una semiotica del linguaggio visivo, Meltemi, Roma 2002.
V. STOICHITA, L'invenzione del quadro, Il Saggiatore, Milano 1998.

Scheda Docente

Modalità Esame

La valutazione finale è scritta e consiste nel rispondere a tre domande a risposta aperta, che la studentessa/lo studente sceglie tra le dieci che saranno proposte.

Testi adottati

1) A.-J. GREIMAS, “Semiotica figurativa e semiotica plastica”, in Fabbri, P., Marrone, G.(a cura di) Semiotica in nuce II, Meltemi, Roma 2001, pp. 196-210 (disponibile in pdf).
2) M. SCHAPIRO, Per una semiotica del linguaggio visivo, a cura di G. Perini, Roma, Meltemi 2002, capitoli 3 “Parole e immagini: letterale e simbolico nell’illustrazione del testo”, e 4 “Scritte in pitture: la semiotica del linguaggio visivo”, pp. 120-236 (disponibile in pdf).
3) P. MANIA, R. PETRILLI, E. CRISTALLINI, Arte sui muri della città. Street Art e Urban Art: questioni aperte, Roma, Round Robin 2017.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria, ma è consigliata in particolare per le esercitazioni.

Bibliografia

L. MARIN, Della rappresentazione, Meltemi, Roma 2001.
M. SCHAPIRO, Per una semiotica del linguaggio visivo, Meltemi, Roma 2002.
V. STOICHITA, L'invenzione del quadro, Il Saggiatore, Milano 1998.

STORIA DELL’ARTE MODERNA: METODOLOGIE DELLA RICERCA

FAUSTO NICOLAI

Primo Semestre8L-ART/02ita

Obiettivi formativi

Conoscenza della cultura figurativa di ambito romano dei primi decenni del XVII secolo, attraverso lo studio dei testi pittorici del palazzo Giustiniani-Odescalchi di Bassano Romano e delle esperienze collezionistiche di Vincenzo Giustiniani (1564-1637). Il corso esaminerà fonti edite e i documenti funzionali alla ricostruzione del contesto storico-artistico in cui le committenze e le scelte collezionistiche Giustiniani sono maturate, al fine di offrire una panoramica rappresentativa delle tendenze di stile e di gusto caratterizzanti la Roma di primo Seicento, tra movimento caravaggesco e filone classicista-carraccesco.

Scheda Docente

Programma del corso

Residenze e siti farnesiani nella Tuscia e le loro decorazioni pittoriche (modulo 2)

Il corso prenderà in esame residenze e siti farnesiani nella Tuscia, con un focus sulle relative decorazioni pittoriche. Tra gli altri saranno considerati: il palazzo di Tiberio Crispo a Bolsena, la Rocca di Capodimonte, il palazzo Farnese di Gradoli, nonchè gli interventi urbanistici nelle località di Ronciglione, Viterbo e Caprarola promossi tra Cinque e Seicento dai duchi e prelati di Casa Farnese.

Modalità Esame

L'esame comprendera' l'elaborazione di una tesina e la discussione della stessa in persona all'appello selezionato.

Testi adottati

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

A. Bureca (a cura di), La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano. Dalla storia al restauro, Gangemi 2003

V. Giustiniani, Discorso sopra la pittura, in Discorsi sulle arti e sui mestieri, a cura di Anna Banti, Firenze 1981, online http://www.giustiniani.info/sullapittura.pdf

Modalità di svolgimento

Il corso comprenderà sia didattica frontale con lezioni tradizionali in aula sia una serie di sopralluoghi nelle località oggetto del programma.

Modalità di frequenza

La frequenza al corso non è obbligatoria.

Bibliografia

BIBLIOGRAFIA

A. Bureca (a cura di), La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano. Dalla storia al restauro, Gangemi 2003

V. Giustiniani, Discorso sopra la pittura, in Discorsi sulle arti e sui mestieri, a cura di Anna Banti, Firenze 1981, online http://www.giustiniani.info/sullapittura.pdf

18049 - A SCELTA DELLO STUDENTE

Primo Semestre 8ITA
18051 - TIROCINI

Primo Semestre 10ita
DISCIPLINE STORICO - ARTISTICHE - -- -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA

PATRIZIA MANIA

Primo Semestre8L-ART/03ita

Obiettivi formativi

In linea con gli indicatori di Dublino, al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
- Riconoscere gli aspetti peculiari alla cultura artistica contemporanea con riferimento ai protagonisti, alle mostre, alla teoria critica e ai linguaggi impiegati
- Analizzare i significati, i linguaggi e i contesti geo-culturali di riferimento dell’opera d’arte
- Essere in grado di costruire un commento storico critico su un’opera d’arte o su un contesto espositivo contemporanei
- Riferire con chiarezza le caratteristiche identitarie delle pratiche artistiche contemporanee al cospetto del relativo dibattito critico e teorico

Scheda Docente

Programma del corso

Infrangere i limiti, capovolgere le categorie estetiche, sperimentare nuove ed inedite possibilità del fare arte e del costruirvi intorno un pensiero è un aspetto che accompagna l’intera vicenda dell’arte designata come contemporanea. La storia dell’arte contemporanea è di continuo cadenzata da fratture, interruzioni, scompaginamenti, trasformazioni, capovolgimenti dei confini di volta in volta linguistici, tecnici, sociali, ermeneutici, geografici, critici, sensoriali, materiali e immateriali.
In un arco temporale che dagli anni 60 del secolo scorso giunge fino ad oggi, il corso assume come campo d’indagine l’istanza del superamento del limite nella ricerca artistica contemporanea interrogando alcune opere, artisti e mostre ritenuti esemplari. Su questo sfondo il corso intende approfondire le opere, gli artisti, le vicende espositive e il relativo dibattito teorico e critico che di volta in volta argomentano le fratture e le conseguenti aperture che in maniera diversa hanno configurato lo sviluppo “flessibile” dell’arte e la relativa restituzione storica.

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite una prova scritta in itinere e un colloquio orale con votazione espressa in trentesimi.
La prova scritta in itinere verterà sulla redazione di una scheda storico-critica su uno degli argomenti trattati nel corso e concordato con il docente che verrà presentata in aula.
In ogni colloquio saranno presenti due tipi di domande:
1) Una di carattere generale, per valutare la capacità di contestualizzare storicamente i fenomeni dell’arte contemporanea; individuare le questioni principali; esporre con chiarezza le peculiarità tecniche e concettuali dell’opera d’arte adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-artistici;
2) Una domanda rivolta all’analisi storico-critica di alcune opere per valutare le competenze acquisite nella comprensione e interpretazione delle stesse

Testi adottati

Nicolas Bourriaud, Estetica relazionale, postmediabooks, 2010 (1998).
Hal Foster, Bad New Days. Arte, critica, emergenza, postmediabooks, 2019 [2015]
Patrizia Mania, 1968-1972:la critica alle istituzioni nel progetto “Musée d’Art Moderne Département des Aigles” di Marcel Broodthaers, settecittà, 2021.
Patrizia Mania, “L’energia delle azioni e delle testimonianze installative nelle lavagne di Joseph Beuys”, in, Maddalena Vallozza e Gian Maria Di Nocera, a cura di, “Sistemi educativi e politiche culturali dal mondo antico al contemporaneo. Studi offerti a Gabriella Ciampi”, in Daidalos. Studi e ricerche di Archeologia e Antichità, n.18, Università degli studi della Tuscia, 2019, pp.117-123.P.Mania, “Parole cancellate per nuove significazioni. Emilio Patrizia Mania,"Parole cancellate per nuove significazioni: Emilio Isgrò, Marcel Broodthaers, Joseph Kosuth”, in, M.R.Menna, S.Rinaldi, a cura di, De figurare…., Round Robin editrice, 2022, pp.207_222.
Lucilla Meloni, Le ragioni del gruppo. Un percorso tra gruppi, collettivi e sigle, comunità nell'arte in Italia dal 1945 al 2000, Postmedia books, 2023

Modalità di svolgimento

Si svolgeranno lezioni frontali con l’ausilio di supporti di visualizzazione delle immagini delle opere. Si effettueranno 2/3 lezioni fuori sede in musei e gallerie d’arte contemporanea per consentire agli studenti di acquisire ulteriori specifiche competenze di analisi critica delle opere. Al termine del corso, gli studenti terranno una relazione su un argomento concordato con il docente e se ne discuterà in aula.


Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa. Per gli studenti non frequentanti sarà necessario integrare i testi d'esame concordandoli con la docente.

Bibliografia

Bishop C., Artificial Hells: Participatory Art and the Politics of Spectatorship, Verso, London, 2012.
Patrizia Mania, Folgorazioni d'arte. Ripensare oggi Francesca Alinovi, in, UNCLOSED.EU, vol. 35, 2022.
Patrizia Mania, “Ready made in cerca d’autore. Un percorso nelle opere di Philippe Thomas, Maurizio Cattelan, Ai Wei Wei, Pierre Huyghe e Philippe Parreno”, in, P.Mania, G. Vesperini, a cura di, “Autori, autorialità, diritti”, Round Robin editrice, 2022, pp.157-173
Domenico Scudero, Pierre Huyghe presso la Fondazione Pinault. Portare all'eccesso l'idea di un altrove, in, UNCLOSED.EU, vol.42, 2024

STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE IN EUROPA E NELL'AREA DEL MEDITERRANEO

MARIA RAFFAELLA MENNA

Primo Semestre8L-ART/01ita

Obiettivi formativi

Conoscere le opere discusse a lezione e sviluppare la comprendere di testi anche complessi.
Avere la capacità di analisi e comprensione di opere non presentate a lezione, ma riconducibili al periodo preso in esame e alle tendenze artistiche oggetto di studio.

Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti.
Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato.
Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al dibattito degli studi e al pensiero contemporaneo

Scheda Docente

Programma del corso


"Cimabue e il cantiere di Assisi".

Gli affreschi dipinti da Cimabue nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi rappresentato un momento di snodo fondamentale nella pittura italiana e hanno catalizzato l’interesse di generazioni di studiosi in particolare su alcune questioni ‘chiave’ - il significato del programma, la datazione, la committenza, l’organizzazione del cantiere, e da ultimo, la fruizione-.
Il corso intende analizzare le pitture alla luce il dibattito critico fino agli studi più recenti, all’interno della produzione di Cimabue e del contesto storico artistico dell’ultimo quarto del XIII secolo fra Firenze, Roma e Assisi.
Sono previsti due sopralluoghi, parte integrante del corso: ad Assisi alla basilica di San Francesco dove è attualmente in corso il restauro della Maestà di Cimabue nella basilica inferiore e a Firenze (Museo dell’Opera di Santa Croce).

Il corso sarà diviso in due parti: la prima (40 ore) il docente traccerà il quadro la seconda (8 ore) avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento i connesso al corso.




Modalità Esame

La valutazione si baserà sulla capacità di commentare criticamente e con linguaggio appropriato le opere presentate durante il corso con riferimento al contesto culturale e al quadro degli studi recenti con riferimento puntuale alla bibliografia presa in esame durante le lezioni .

Testi adottati

Maria Andaloro, Ancora una volta sull’’Ytalia di Cimabue, in “in “Arte medievale”, 2, 1984 (1985), pp. 143-177
Luciano Bellosi, Cimabue, Milano, 1998
Eugenio Battisti, Cimabue, University Park 1967 (parti scelte)
Iole Carlettini, L’ Apocalisse di Cimabue e la meditazione escatologica di san Bonaventura, in “Arte medievale” 2° serie, 7, 1993, pp. 105-128
Flora Holly, Cimabue and the Franciscans,London, Turnhout 2018 (parti scelte)
Il Maestro di San Francesco e lo "stil novo" del Duecento umbro, Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, 10 marzo- 9 giugno 2024, catalogo della mostra a cura di A. De Marchi, V. Picchiarelli, E. Zappasodi, Milano 2024.

Modalità di svolgimento

La didattica sarà svolta tramite lezioni in aula e un sopralluogo alla basilica superiore di San Francesco ad Assisi. E' previsto un seminario in forma mista.
Le lezioni si serviranno della proiezione di immagini e partiranno dalla lettura delle opere (considerandone l’aspetto iconografico, stilistico-formale, ma anche l’aspetto tecnico esecutivo) per fornire gli strumenti per una corretta analisi e comprensione di esse.
Gli studenti saranno direttamente coinvolti nella seconda parte delle lezioni ed invitati ad approfondire un argomento concordato con il docente che presenteranno a lezione e nella forma di breve tesina scritta per l'esame.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma è caldamente consigliata.

Bibliografia

La basilica di San Francesco ad Assisi (Mirabilia Italiae), Modena, Panini, 2005.

18040 - LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI

FRANCESCO GIOVANNI ALBISINNI

Primo Semestre 8IUS/10ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a consentire allo studente di acquisire competenze e conoscenze in materia di diritto del patrimonio culturale, così da poter successivamente operare sia all'interno delle aziende private del settore, che nell'ambito delle istituzioni pubbliche.
In particolare l'obiettivo è che lo studente possa acquisire:
- conoscenze e capacità di comprensione diretta della normativa applicabile al settore, attraverso la diretta lettura e commento delle norme applicabili;
- capacità di utilizzare le conoscenze così acquisite nell'ambito delle proprie future esperienze di lavoro, anche attraverso l'esame di casi pratici;
- capacità di trarre conclusioni rispetto a casi nuovi che possano presentarsi alla sua esperienza, attraverso la costruzione di modelli e casistiche;
- abilità comunicative, che comprendono la capacità di trasmettere agli interlocutori, prima nell'ambito dello studio ed in prosieguo nelle esperienze professionali, le conoscenze così acquisite quanto alla disciplina normativa del patrimonio culturale ed alle regole in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
- capacità di apprendere anche per il futuro. Il Corso mira a far acquisire allo studente una conoscenza adeguata della disciplina oggi vigente, ma anche la capacità di conoscere direttamente le eventuali modifiche che questa disciplina avrà in futuro.

Scheda Docente

Programma del corso

Parte I. Nozioni introduttive - 14 h
I.1. L’ordinamento ed il diritto. - I.2. Le fonti del diritto ed i meccanismi di interpretazione. - I.3. L’organizzazione amministrativa. - I.4. Il diritto amministrativo e la nozione di pubblica amministrazione negli ordinamenti nazionale e comunitario. - I.5. Il procedimento e i procedimenti; gli strumenti negoziali.

Parte II. Il patrimonio culturale - 30 h
II.1. I principi costituzionali del patrimonio culturale. II.2. I beni culturali: la nozione e i caratteri - II.3. La natura giuridica dei beni culturali e le tipologie dei beni. - II.4. Le funzioni amministrative: la tutela. - II.5. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.6. Le funzioni amministrative: la valorizzazione, la gestione e la fruizione. - II.7. L’organizzazione amministrativa dei beni culturali. Amministrazioni centrali. - II.8. L’organizzazione amministrativa. Amministrazioni decentrate. - II.9. I beni paesaggistici. Nozione. – II.10. I beni paesaggistici. Pianificazione e vincoli.

Parte III. La dimensione globale - 4 h
III.1. La globalizzazione giuridica dei beni culturali. – III.2. I siti Unesco.

Modalità Esame

Obiettivo della prova orale è che lo studente dimostri di conoscere gli istituti fondamentali della legislazione dei beni culturali.
Le domande proposte saranno intese a verificare la conoscenza delle regole di base che governano l’esercizio delle funzioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ivi inclusi i beni paesaggistici, e l’organizzazione amministrativa di settore, collegando i diversi istituti esaminati nel corso delle lezioni.

Testi adottati

Testo didattico:

- C. Barbati, M. Cammelli, L. Casini, G. Piperata, G. Sciullo, Diritto del patrimonio culturale, II ed., Il Mulino, Bologna, 2020, Premessa e Capp. I-II-III-IV-V

Letture facoltative:

- S. Cassese, S. Battini, C. Franchini, R. Perez, G. Vesperini, Manuale di diritto pubblico, V ed., Giuffrè, Milano, 2014, Capp. 1-2-3-4-24-31

- L. Casini, La globalizzazione giuridica dei beni culturali, in Aedon 3/2012 www.aedon.mulino.it

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è facoltativa. Gli studenti sono incoraggiati a frequentare lezioni e seminari.

Bibliografia

ALIBRANDI T., FERRI P., II diritto dei beni culturali. La protezione del patrimonio storico-artistico, Roma, Nuova Italia Scientifica; BARBATI C., CAMMELLI M., CASINI L., PIPERATA G., SCIULLO G. (a cura di), Diritto del patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2017; BARBATI C., Il «nuovo» Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in Gior. dir. amm., 2015, 206 ss; BARBATI C., L’impresa museale: la prospettiva giuridica, in Aedon, 1/2010; BARBATI C., Le esternalizzazioni nel settore della cultura e dell’arte, entrambi in Atti del XVI convegno associazione amministrativisti italo-spagnoli, Genova 25/27 maggio 2006; CAMMELLI M., Decentramento ed outsourcing nel settore della cultura: il doppio impasse, in Dir. amm., 1/2002, 261 ss.; CAMMELLI M., Direttori dei musei: grandi riforme, piccole virtù e un passato che non passa, in Aedon, 1/2018; CAMMELLI M. (a cura di), Il codice dei beni culturali e del paesaggio, Bologna, Il Mulino, 2007; CASINI L., Beni culturali (dir. amm.), in Dizionario di diritto pubblico, Giuffrè, 2006, 679 ss. CASINI L., Ereditare il futuro. Dilemmi sul patrimonio culturale, Bologna, Il Mulino, 2016; CASINI L., Il ‘nuovo’ statuto giuridico dei musei italiani, in Aedon, 3/2014; CASINI L., La valorizzazione dei beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl., 2001, 651 ss.; CASSESE S., I beni culturali: dalla tutela alla valorizzazione, in Gior. dir. amm., 1998, 673 ss.; GIANNINI M.S., I beni culturali, in Riv. trim. dir. pubbl. 1976, 3 SS; MERUSI F., Articolo 9, in Commentario alla Costituzione. Principi fondamentali (a cura di C. Branca), Bologna, 1975, 434 ss.; PIPERATA G., La nuova disciplina dei servizi aggiuntivi nei musei statali, in Aedon 2/2008; PIPERATA G., Natura e funzione dei servizi aggiuntivi nei luoghi della cultura (nota a margine dell’ordinanza 27 maggio 2009, n. 12252 della Suprema Corte), in Aedon, 1/2010; SCIULLO G., Valorizzazione, gestione e fondazioni nel settore dei beni culturali: una svolta dopo il d.lgs. 156/2006?, in Aedon, 2/2006; VAIANO D., La valorizzazione dei beni culturali, Torino, Giappichelli, 2011.

DISCIPLINE STORICHE E LETTERARIE - -- -
LETTERATURA LATINA

ALESSANDRO FUSI

Primo Semestre8L-FIL-LET/04ita

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi:

L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza essenziale dei principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e dell’opera di Catullo; la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione dei testi letterari latini; la conoscenza diretta del testo poetico di Catullo attraverso la lettura e il commento.

Risultati di apprendimento attesi: Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà:

1) Conoscere i principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e del Liber di Catullo
2) Saper analizzare la storia letteraria latina della tarda età repubblicana; saper analizzare e commentare il testo di Catullo con proprietà di linguaggio
3) Saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso
4) Saper comunicare in modo appropriato quanto appreso
5) Saper comprendere e interpretare autonomamente fenomeni letterari e testi analoghi non compresi nel programma

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso: Le Metamorfosi di Ovidio

Programma: Il corso è incentrato sulle Metamorfosi di Ovidio, poema che rappresenta un’originale trasformazione della forma epica. L’opera verrà analizzata nel contesto storico-culturale dell’età augustea, rivolgendo particolare attenzione alla tradizione del genere epico a Roma e all’appena pubblicata Eneide di Virgilio. Saranno oggetto di approfondimento aspetti ideologici, modelli, struttura, peculiarità linguistiche e stilistiche del poema. Il corso intende fornire una conoscenza critica del poema epico di Ovidio. Il fine sarà perseguito attraverso la lettura e l’analisi letteraria e filologica di una selezione di episodi del poema.

Modalità Esame

L’esame è orale e si svolge in due parti: nella prima lo studente dovrà dimostrare di conoscere i principali caratteri della storia letteraria latina; nella seconda lo studente dovrà dimostrare di saper tradurre, analizzare e commentare i testi letterari in programma Gli elementi che concorrono alla valutazione della prova e all’attribuzione del voto finale, sono: il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale [18-21], appropriato [22-26], preciso e completo [27-29], completo e approfondito [30]), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente [18-24]], buona [25-28], ottima [29-30]), la padronanza di espressione (esposizione carente [18-21], semplice [22-25], chiara e corretta [26-28], sicura e corretta [29-30]).

Testi adottati

un’edizione completa delle Metamorfosi con testo latino a fronte (si consiglia: Ovidio, Le metamorfosi, intr. di G. Rosati, trad. di G. Faranda Villa, note di R. Corti, Milano, Rizzoli BUR, 1994, ISBN: 9788817129763); L. Galasso, Ovidio: Guida alle Metamorfosi, Roma, Carocci Editore, 2023, ISBN: 9788829020683; L. Galasso, La letteratura latina in età ellenistica, Roma, Carocci Editore, 2021, ISBN: 9788829009381; G. Rosati, Mito e potere nell'epica di Ovidio, «MD» 46 (2001), pp. 39-61.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma molto raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia e materiali didattici saranno forniti a lezione (frequentanti). Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente per concordare un programma.

STORIA DELLE CITTà E DEGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI

ALEXA BIANCHINI

Primo Semestre8M-STO/01ita

Obiettivi formativi

Il corso mira a fornire agli studenti un approfondimento delle principali tematiche di ricerca relative alla storia degli insediamenti rurali e urbani nel contesto mediterraneo medievale, con particolare riferimento all’esperienza comunale italiana, fornendo agli studenti gli strumenti metodologici per un’analisi critica delle fonti.

Scheda Docente

Programma del corso

Il programma del corso prevede l'analisi delle principali forme di insediamento medievale (città vescovili, signorie rurali, incastellamenti e comuni). Particolare attenzione sarà dedicata alle linee evolutive dei comuni italiani e ad alcuni casi specifici. La trattazione dei temi sarà integrata dalla lettura di documenti selezionati, utili sia a chiarire le questioni affrontate, sia a comprendere le tipologie di fonti disponibili per lo studio dell'Italia del basso Medioevo.
Piano indicativo delle lezioni:
Definizione e caratteristiche delle principali forme insediative medievali.
Origine e sviluppo delle città vescovili.
Il ruolo della Chiesa nell’organizzazione urbana.
Struttura e funzioni della signoria territoriale.
Incastellamento
Organizzazione spaziale dei castelli e loro ruolo sul territorio.
Origini dei comuni e processo di autonomia.
Struttura politica e istituzionale del comune.
Evoluzione economica, sociale e urbanistica delle città comunali.
Mercati e fiere: luoghi di scambio e commercio.
Artigianato, corporazioni e organizzazione del lavoro urbano.
Il ruolo delle confraternite e associazioni religiose.

Modalità Esame

Colloquio orale sulla base dei materiali visti a lezione e della bibliografia indicata.

Testi adottati

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e visita ai luoghi interessati.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali in aula.

Le lezioni avranno inizio il 24/02/2025 con il seguente orario:
- Lunedì 10:00 - 13:00 - Aula Aula B11 (Campus Riello)
- Martedì 11:00 - 13:00 - Aula Aula F7 (Campus Riello)


Bibliografia

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

STORIA CONTEMPORANEA

CATIA PAPA

Primo Semestre8M-STO/04ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti un'adeguata conoscenza della storia del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo, in particolare per quanto attiene al dominio coloniale italiano in Africa. Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere e interpretare la modernità coloniale e postcoloniale.
Risultati attesi: a) conoscenza della storia dell’espansionismo coloniale europeo e dei processi di decolonizzazione, capacità di comprendere contesti e processi; b) capacità di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di dinamiche storico-politiche, economico-sociali, linguistico-culturali; c) capacità di interpretare criticamente le problematiche affrontate, dimostrando autonomia di giudizio; d) capacità di comunicare, con proprietà di linguaggio, temi e problemi affrontati; e) acquisizione di una metodologia utile a svolgere autonomamente attività di studio e ricerca.

Scheda Docente

Programma del corso

Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.

Modalità Esame

Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.

Testi adottati

Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021

Modalità di frequenza

In presenza.

Bibliografia

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Scheda Docente

Programma del corso

Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.

Modalità Esame

Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.

Testi adottati

Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021

Modalità di frequenza

In presenza.

Bibliografia

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CRITICA DELLA LETTERATURA ITALIANAPrimo Semestre8L-FIL-LET/10ita

Obiettivi formativi

Confronto diretto con uno dei protagonisti della storia della critica letteraria italiana del '900.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica del Novecento (con riferimento alla critica militante e alla critica accademica)
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli del Novecento
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
STORIA DELL'ARTE BIZANTINA

MARIA CROCIFISSA ANDALORO

Primo Semestre8L-ART/01ita

Obiettivi formativi

Acquisire la capacità di leggere e interpretare in modo critico fenomeni dell’arte bizantina alla luce del dibattito degli studi. 
Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti. Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato. Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al pensiero contemporaneo

Scheda Docente

Programma del corso

Nella “Cappella Sistina” della Cappadocia bizantina. Il cantiere pittorico della Nuova Chiesa di Tokalı a Göreme (metà del X secolo)

Il corso intende presentare lo straordinario complesso pittorico della Nuova Chiesa della Tokalı, oggetto del Tokalı Project (Missione dell’Università della Tuscia, dal 2011). Sulle orme delle campagne di studio e restauro condotte finora nella chiesa:
- si analizzeranno le pitture sotto il profilo iconografico, stilistico e delle modalità tecnico-formali;
- si contestualizzeranno all’interno del patrimonio pittorico della regione di Nevşehir;
- si considereranno in rapporto alla produzione di Costantinopoli del X secolo.
A coronamento del corso si presenteranno due episodi culturali e artistici fuori di Bisanzio ma ad essa collegati:
- le pitture rupestri nella Grotta del Salvatore a Vallerano (Viterbo) del X secolo;
- l’incontro della cultura bizantina con quella ottoniana del Nord Europa tramite la principessa bizantina Theofano, sposa dell’imperatore Ottone II (973-983).

Modalità Esame

La valutazione si baserà sulla capacità di comprendere e analizzare le opere con senso critico, di utilizzare un linguaggio specifico e appropriato, di riflettere in modo autonomo sulle tematiche presentate a lezione e sull’aver sviluppato curiosità intellettuale per i temi trattati.

Testi adottati

Per la parte generale:
E. Concina, Le arti di Bisanzio, Bruno Mondadori, Milano 2002 (parti scelte).

Per le tematiche sviluppate nelle lezioni e nei rispettivi power point
1) Sulla Tokalı kilise e la pittura in Cappadocia:
M. Andaloro, Committenti dichiarati e committenti senza volto. Costantino, Niceforo, Leone per la Tokali Kilise in Cappadocia, in Medioevo: i committenti, atti del Convegno internazionale di studi (Parma, 21-26 settembre 2010), a cura di A.C. Quintavalle, Electa, Milano 2011, pp. 139-158.

M. Andaloro, In Cappadocia. Nel grembo della roccia fra valli e chiese dipinte, in Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia, Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2020-2021, XXXI edizione, a cura di P. Boschiero, L. Latini, Fondazione Benetton Studi Ricerche - Antiga, Treviso 2020, pp. 61-77.

M. Andaloro, La Missione dell’Università della Tuscia in Cappadocia, ivi, pp. 142-154.

C. Bordino, Lo sviluppo del cristianesimo nella regione di Nevşehir (secoli IV-X) e il suo ruolo nella promozione delle arti visive, ivi, pp. 89-100.

M.R. Menna, Il giardino e il giardiniere nella Chiesa dei Santi Gioacchino e Anna, ivi, pp. 164-166.

P. Pogliani, Dipingere in Cappadocia, ivi, pp. 155-163.

Per il quadro generale del patrimonio pittorico della Cappadocia bizantina nella regione di Nevşehir si rimanda al sito http://www.museovirtualecappadocia.it/

2) Per le direttrici fuori di Bisanzio:

S. Piazza, Pittura rupestre medievale. Lazio e Campania settentrionale (secoli VI-XIII), École française de Rome, Roma 2006, pp. 65-68.

S. Piazza, Une Communion des Apôtres en Occident. Le cycle pictural de la Grotta del Salvatore près de Vallerano, “Cahiers Archéologiques”, 47 (1999), pp. 137-158.

R. Grégoire, Theofano. Una bizantina sul trono del sacro romano impero, Jaca Book, Milano 2000.

3) In relazione alla mostra in fieri “Parlami, Terra!”. Medea dalla Cappadocia alla Tuscia. Con Pasolini e Maria Callas (Viterbo, Santa Maria in Gradi, chiostro rinascimentale e medievale, primavera-estate 2024), ideazione di Maria Andaloro:

M. Andaloro, Pasolini e Medea in Cappadocia, in Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia, Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2020-2021, XXXI edizione, a cura di P. Boschiero, L. Latini, Fondazione Benetton Studi Ricerche - Antiga, Treviso 2020, pp. 226-239.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. E' consigliata in particolare la partecipazione ai sopralluoghi.

Bibliografia


L. Bevilacqua, Arte e aristocrazia a Bisanzio nell’età dei Macedoni. Costantinopoli, la Grecia e l’Asia Minore, Campisano, Roma 2013 (parti scelte).

C. Jolivet-lévy, L’arte della Cappadocia, Jaca Book, Milano 2001 (parti scelte).

R. Ousterhout, Visualizing Community. Art, Material Culture, and Settlement in Byzantine Cappadocia, Dumbarton Oaks Research Library and Collection Washington D.C. 2017 (parti scelte).

N. Thierry, La Cappadoce de l’Antiquité au Moyen Âge, Brepols, Turnhout 2002 (parti scelte).

A. Wharton Epstein, Tokali Kilise. Tenth-Century Metropolitan Art in Byzantine Cappadocia, Dumbarton Oaks, Washington D.C. 1986 (parti scelte).

ARTE IN EUROPA DAL POSTMODERNO AD OGGI

PATRIZIA MANIA

Primo Semestre8L-ART/03ita

Obiettivi formativi

La conoscenza approfondita della cultura storico-artistica della contemporaneità nell’area geografica dell’Europa e del Mediterraneo. La padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione delle opere. Il confronto diretto con le opere.
Risultati dell’apprendimento attesi
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1)Riconoscere gli aspetti peculiari alla cultura artistica contemporanea europea e mediterranea con riferimento ai protagonisti, alle mostre, alla teoria critica e ai linguaggi impiegati
2)Analizzare i significati e i contesti geo-culturali di riferimento
3)Riferire delle caratteristiche identitarie delle pratiche artistiche contemporanee al cospetto del relativo dibattito teorico nell’area assunta in esame
4)Acquisire competenze nell’ avvicinamento e analisi dell’opera d’arte contemporanea in un quadro di riferimenti interdisciplinari e transculturali.



Scheda Docente

Programma del corso

Temi, linguaggi, protagonisti dell’arte in Europa dal 1969 ad oggi
-La condizione postmoderna: definizione e caratteri
-Alcuni artisti: Marcel Broodthaers, Joseph Beuys, Anselm Kiefer
-Gli anni 80
-Gli anni 90: estetica relazionale, il format delle biennali
-Il dibattito sul postcolonialismo nell’arte: la mostra "Les Magiciens de la Terre" e il relativo dibattito
-La controversa ribalta dell’arte dell’Est dopo il crollo del Muro di Berlino
- L’Atlante dell’arte contemporanea nell’area del Mediterraneo

-

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite una valutazione in itinere consistente nella realizzazione di due schede storico critiche per l'Atlante dell'arte contemporanea nell'area del Mediterraneo e un colloquio orale.
Il colloquio orale sarà teso ad accertare l'avvenuta comprensione degli argomenti trattati nel corso e riferiti alla bibliografia indicata, la capacità d'analisi e di contestualizzazione delle opere e dei processi linguistici sottesi, nel periodo e nell'area geografica di riferimento.



Testi adottati



Testi adottati:
- Nicolas Bourriaud, Il radicante, postmediabooks, 2014
- Patrizia Mania, Racconti mediterranei. Immagini, memoria, azioni nell’arte contemporanea, Round Robin, 2017.
- Patrizia Mania , Roberto Pinto, (a cura di), Atlante dell'arte contemporanea nel Mediterraneo: sguardi, esperienze, orizzonti, Round Robin, 2023
- Patrizia Mania, “I Like Europe but Europe Doesn’t Like Me. Sentirsi discriminati: gli artisti dell’Est dopo la Guerra fredda”, in Raffaella Petrilli, Hate Speech L’odio nel discorso pubblico. Politica, media, società, Round Robin, 2019, pp.99-111.
- Brunella Velardi, a cura di, "Immaginare il Mediterraneo di Bianco-Valente", Edizioni settecittà, 2023

Per i non frequentanti le due schede storico critiche vanno sostituite con uno dei seguenti volumi a scelta:
- Roberto Pinto, Nuove geografie artistiche. Le mostre al tempo della globalizzazione, Postmediabooks, 2012.
- Teresa Macrì, Fallimento, Postmediabooks, 2017
- Foster Hal, Il ritorno del reale. L’avanguardia alla fine del Novecento, 2006, Postmedia Srl, Milano. [1996, Massachussets Institute of Technology].
- Belting H., Birken J., Buddensieg A. e Weibel P., eds. Global Studies. Mapping Contemporary Art and Culture, Hatje Cantz Verlag, Ostifldern, 2011.
- Patrizia Mania, Raffaella Petrilli, Elisabetta Cristallini (a cura di), Arte sui muri della città. Street Art e Urban Art: questioni aperte, Roma, Round Robin editrice, 2017.




Modalità di svolgimento

Lezioni frontali con l’ausilio di supporti di visualizzazione delle immagini delle opere e 2/3 sopralluoghi didattici in musei e luoghi di interesse per l'arte contemporanea per consentire agli studenti di acquisire ulteriori specifiche competenze di analisi critica delle opere.




Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa
Per gli studenti non frequentanti sarà necessario integrare la preparazione con ulteriori testi di approfondimento concordati con la docente.

Bibliografia

- Piattaforma web "Atlante dell'arte contemporanea nell'area del Mediterraneo" : https://www.migrazionieuropadiritto.it/atlante-adia/
- Teresa Macrì, "Slittamenti della performance. Anni 1960-2000", vol I, Postmediabooks, 2020
- Teresa Macrì, "Slittamenti della performance. Anni 2000-2020" vol.II, Postmediabooks, 2022-
- Art and Theory of Post-1989 Central and Eastern Europe. A Critical Anthology, MOMA, 2018
- Irwin, East Art Map, Contemporary Art and Eastern Europe, 2006.

DISCIPLINE STORICO - ARTISTICHE - -- -
STORIA DELLE ARTI A ROMA E NEL LAZIO IN ETà MODERNAPrimo Semestre8L-ART/02ita

Obiettivi formativi

Il corso costituisce un approfondimento delle conoscenze nella Storia dell'arte moderna acquisite durante il triennio. I temi di volta in volta proposti si concentrano su aspetti, ambiti e specifiche cronologie. Gli studenti avranno così modo di approfondire le proprie conoscenze su un segmento della disciplina, sia sotto il profilo delle singole opere o dei complessi monumentali, sia sotto il profilo bibliografico. Quest'ultimo aspetto mira allo sviluppo di capacità argomentative, di riflessione critica, in particolare, sulla bibliografia allo scopo di sviluppare spirito critico e autonomia di giudizio, elementi indispensabili per passare dallo studio alla ricerca. L'approccio critico alle opere e alla loro bibliografia consentirà altresì l'acquisizione del lessico specialistico e il conseguente sviluppo di capacità comunicative. Gli approfondimenti, che verranno sviluppati attraverso relazioni in aula e successivamente in relazioni scritte, potranno eventualmente essere sviluppati nella tesi magistrale. Il modulo 1 ha un carattere monografico, il modulo 2 metodologico.

INSEGNAMENTOSEMESTRECFUSSDLINGUA
DISCIPLINE METODOLOGICHE - -- -
INFORMATICA APPLICATA AI BENI CULTURALI

LUCA LANTERI

Secondo Semestre8INF/01ita

Obiettivi formativi

L’obiettivo fondamentale del corso d'Informatica Applicata ai Beni Culturali è quello di fornire allo studente una conoscenza dei sistemi hardware e software in generale, e nello specifico di quelli applicati nel campo della documentazione 2D e 3D dei Beni Culturali.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- conoscere i principi basa del funzionamento hardware e del software;
- conoscere i principi e le applicazioni delle tecniche di documentazione grafica vettoriale e raster;
- comprendere il significato e l'importanza della documentazione dei bei culturali;
- comprendere il funzionamento di software e strumenti elettronici usati nella riproduzione virtuale di beni culturali
- comprendere il significato dei risultati sperimentali ottenuti con le suddette tecniche

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso


Testi adottati

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso


Testi adottati

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

DISCIPLINE ARCHEOLOGICHE E ARCHITETTONICHE - -- -
ARCHEOLOGIA E TOPOGRAFIA MEDIEVALE

GIUSEPPE ROMAGNOLI

Secondo Semestre8L-ANT/08ita

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito disciplinare e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite, di sviluppare abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia.
I risultati attesi sono: conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo, anche in un contesto di ricerca; abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete; capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti; capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo autonomo.

Scheda Docente

Programma del corso

La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.

Testi adottati

1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura. Metodi, interpretazioni, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2012.

Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti ad aggiungere i seguenti due testi a quelli sopra elencati:
- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci. Roma 2010.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti a concordare un programma alternativo con il docente

Bibliografia

- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci. Roma 2010.

Scheda Docente

Programma del corso

La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.

Testi adottati

1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura. Metodi, interpretazioni, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2012.

Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti ad aggiungere i seguenti due testi a quelli sopra elencati:
- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci. Roma 2010.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti a concordare un programma alternativo con il docente

Bibliografia

- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci. Roma 2010.

STORIA DELL'ARCHITETTURA MEDIEVALE E MODERNA

YURI STROZZIERI

Secondo Semestre8ICAR/18ita

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire un quadro conoscitivo di base dell’architettura occidentale, dall’Alto Medioevo al tardo Barocco. Mediante lezioni e visite guidate gli studenti verranno introdotti allo studio dei periodi considerati, delle vicende edilizie, degli edifici più rappresentativi, delle tendenze architettoniche e delle relative soluzioni costruttive. Sarà inoltre proposto un tema con carattere monografico, l’architettura di Donato Bramante, al fine di fornire un esempio di trattazione storica opportunamente approfondita. Il corso vuole offrire anche le nozioni metodologiche di base per l’analisi storico-critica di testimonianze architettoniche relative all’arco cronologico considerato, al fine di assicurare gli strumenti essenziali per una conoscenza attiva e concreta dell’architettura storica, presupposto essenziale per la tutela.

Conoscenza e capacità di comprensione:
Il candidato dovrebbe conoscere ed essere in grado di illustrare in maniera compiuta le principali vicende architettoniche, i relativi contesti e le fabbriche, con le relative soluzioni tipologiche, stilistiche e costruttive, con particolare attenzione alla relazione tra architettura e decorazione.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Il candidato dovrebbe riuscire a comprendere, analizzare ed illustrare con autonomia critica anche fabbriche non note, ma riferibili ai contesti architettonici trattati,
A tal fine durante lo svolgimento del corso è richiesta l'elaborazione di una scheda storiografica relativa ad una architettura a scelta del candidato, la quale sarà anche oggetto di confronto in sede di esame.

Autonomia di giudizio:
il candidato dovrà dimostrare autonomia nell'individuazione e interpretazione dei principali caratteri architettonici e degli elementi costituitivi, anche nel caso di edifici non direttamente inclusi nel programma di studi, tuttavia riconducibili a periodi e contesti considerati dallo stesso, mettendo anche in luce le eventuali relazioni esistenti tra il caso considerato e le architetture coeve, precedenti e successive.

Abilità comunicative:
Mediante visite guidate e lezioni attive il corso intende stimolare le capacità di apprendimento e le abilità di comunicazione, con particolare attenzione all'uso del lessico tecnico di settore, implementato mediante lezioni tematiche (ordini architettonici, materiali e tecniche costruttive, soluzioni tipologiche).
Il candidato dovrebbe quindi essere in grado di illustrare le vicende storiche architettoniche e le fabbriche trattate, facendo riferimento alle soluzioni architettoniche, agli impianti tipologici e ai caratteri stilistici con padronanza del lessico tecnico.

Capacità di apprendimento:
all'esito del corso i candidati dovrebbero riuscire a proseguire autonomamente lo studio e l'approfondimento delle vicende architettoniche dell'età medievale e moderna non direttamente trattate. Anche grazie all'esercitazione proposta gli studenti dovrebbero acquisire le basi necessarie per intraprendere attività di schedatura e ricerca storico-architettonica relative a fabbriche storiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Lezione I - Introduzione al corso
Nozioni di edilizia storica: materiali, caratteri e tecniche costruttive
Gli ordini architettonici: origini e fortuna
Introduzione all’esercitazione - scheda di analisi storico-critica (cronologia documentaria, analisi delle fonti grafiche e iconografiche, bibliografia ragionata). Illustrazione di una scheda tipo, del metodo e dei relativi strumenti di ricerca e approfondimento.

Lezione II
Architettura carolingia e ottoniana (VIII-XI secolo):
complesso palatino di Carlo Magno ad Aquisgrana; abbaziale di Lorsch; abbazziale di Corvey sulla Weser; abbazziale di Fulda. Oratorio di Germigny-des-Prés.
San Pantaleone a Colonia; San Michele ad Hildesheim; abbaziale di Essen; Santa Maria in Campidoglio a Colonia; fase ottoniana della cattedrale di Spira.
Architettura Romanica (XI-XII secolo)
Contesto storico, socio-politico e caratteri generali
Francia
Il romanico delle chiese di pellegrinaggio francesi sul cammino di san Giacomo: Cluny II; Saint-Martin di Tours; Saint-Martial a Limoges; Saint-Sernin a Toulouse e S. Giacomo a Santiago di Compostela
Il romanico delle scuole regionali francesi: Normandia (abbaziale di Bernay, Notre-Dame a Jumiège, Saint-Etienne e la Trinité a Caen); Borgogna (Cluny; Saint-Philibert a Tournus; Sainte-Madeleine a Vézelay); Alvernia (Notre-Dame-du-Port a Clermont-Ferrand); Poitou (Notre-Dame-la-Grande a Poitiers); Périgord (Saint-Front a Perigueux, duomo di Angoulême); Provenza (Saint-Trophime ad Arles).
Paesi Germanici
Duomo di Treviri; duomo di Spira; basilica dei Santi Apostoli a Colonia; cattedrale di Worms.
Inghilterra
St. Alban; cattedrale di Norwich; cattedrale di Durham.
Italia
Sant’Ambrogio a Milano; Sant’Abbondio a Como; cattedrale di Modena; basilica di San Marco a Venezia; Firenze, battistero e San Miniato al Monte; Pisa, duomo e battistero; Roma, San Clemente, Santa Maria in Cosmedin, Santa Maria in Trastevere; duomo di Civita Castellana; Santa Maria Maggiore e San Pietro a Tuscania; Santa Maria di Portonovo ad Ancona; Viterbo, duomo, Santa Maria Nuova e San Sisto; San Nicola di Bari; cattedrale di Trani; Palermo, cappella Palatina, cattedrale, San Giovanni degli Eremiti, palazzi normanni (Zisa e Cuba); cattedrale di Cefalù, duomo di Monreale.

Lezione III
L’Architettura Gotica (XII-XIV secolo)
Premesse, contesto storico, socio-politico e caratteri generali
Il primo Gotico e l’Île de France
Cattedrale di Saint-Denis; di Sens; di Noyon; di Laon; Parigi, cattedrale di Notre-Dame e Saint-Chapelle.
L’architettura cistercense
Abbazia di Fontenay; abbazia di Pontigny e i casi italiani (abbazia di San Galgano, di Fossanova, di Casamari e di Chiaravalle).
Il Gotico maturo
Cattedrali di Chartres; di Reims; di Amiens; di Bourges. Architettura civile, hôtel de Ville a Bruxellelles; hôtel-Dieu a Tonnerre. Il tipo residenziale minore a schiera e le architetture fortificate: Carcassonne e Aigues-Mortes.
Inghilterra
Early English: cattedrale di Canterbury; di Lincoln; abbazia di Westminster.
Decorated: cattedrale di Salisbury; di Exeter e di York.
Perpendicular: cappella del King’s College a Cambridge; cappella di San Giorgio nel castello di Windsor; cattedrale di Gloucester.
Sacro Romano Impero
La prima diffusione dei modelli cistercensi: abbazia di Maulbronn; abbazia di Heisterbach.
Cattedrale di Basilea.
Diffusione del Gotico: Liebfrauenkirche di Treviri; cattedrale di Colonia; cattedrale di Friburgo.
Tardogotico: cattedrale di Santo Stefano a Vienna (Staffelkirche).
I Parler, coro della cattedrale di San Vito a Praga e parrocchiale ad Annaberg.
Italia
Venezia, Santa Maria Gloriosa dei Frari, Santi Giovanni e Paolo, palazzo Ducale; duomo di Milano; palazzo pubblico di Piacenza; San Petronio a Bologna; Firenze, Santa Croce, Santa Maria Novella e palazzo Vecchio; duomo di Siena; basilica di San Francesco ad Assisi; San Fortunato a Todi; duomo di Orvieto; Santa Maria sopra Minerva a Roma; Castel del Monte e l’architettura federiciana.

Lezione IV
Il Quattrocento (parte I)
Brunelleschi
Firenze, cupola di Santa Maria del Fiore, Ospedale degli Innocenti, Sacrestia Vecchia in San Lorenzo, San Lorenzo, cappella Pazzi in Santa Croce, Santo Spirito, Rotonda degli Angeli, palazzo di Parte Guelfa, tribune morte e lanterna della cupola di Santa Maria del Fiore.
Michelozzo
Firenze, palazzo Medici, Rotonda della Santissima Annunziata.
Leon Battista Alberti e il De re aedificatoria
Rimini, Tempio Malatestiano; Firenze, palazzo Rucellai, facciata di Santa Maria Novella, cappella Rucellai in San Pancrazio; Mantova, San Sebastiano, Sant’Andrea.

Lezione V
Il Quattrocento (parte II)
Roma (Niccolò V-Alessandro VI)
Progetto di Niccolò V per San Pietro, loggia delle Benedizioni in San Pietro, palazzo Venezia, palazzetto e chiesa di San Marco, Santa Maria del Popolo, Sant’Agostino, Santa Maria della Pace, Belvedere di Innocenzo VIII, San Pietro in Montorio, palazzo della Cancelleria.
Firenze e l’architettura medicea del secondo Quattrocento
Palazzo Pitti, palazzo Strozzi, sacrestia di Santo Spirito, San Salvatore al Monte; Prato, Santa Maria delle Carceri; Poggio a Caiano, villa Medici.
Pienza: cattedrale e palazzo Piccolomini.
Cortona: Madonna del Calcinaio.
Urbino: palazzo Ducale, duomo, San Bernardino.

Lezione VI
Approfondimento monografico (I parte)
Donato Bramante. Formazione e arrivo a Milano
L’architettura lombarda nel secondo Quattrocento. Filarete, i Solari, Dolcebuono e Leonardo da Vinci
Cappella Portinari in Sant’Eustorgio, castello Sforzesco, duomo di Bergamo, Ospedale Maggiore, San Pietro in Gessate, Trattato di Filarete; Pavia; certosa e duomo; Bergamo, cappella Colleoni; progetti di Leonardo per chiese a pianta centrale.
Bramante in Lombardia
L’architettura dipinta nel palazzo del Podestà e in casa Angelini a Bergamo; sala di casa Panigarola a Milano; incisione Prevedari; Milano, chiesa e sacrestia di Santa Maria presso San Satiro, tribuna di Santa Maria delle Grazie, canonica e chiostri di Sant’Ambrogio; duomo di Pavia; piazza di Vigevano; facciata della basilica di Santa Maria Nascente ad Abbiategrasso.

Lezione VII
Approfondimento monografico (II parte)
Bramante a Roma e nello Stato Pontificio
Roma, chiostro e convento di Santa Maria della Pace, palazzo del cardinale Adriano Castellesi da Corneto (Giraud-Torlonia), cortile del Belvedere, coro di Santa Maria del Popolo, via Giulia, palazzo dei Tribunali e chiesa di San Biagio, Santi Celso e Giuliano, tempietto di San Pietro in Montorio, palazzo Caprini, progetti per San Pietro; Loreto, basilica della Santa Casa e palazzo Apostolico; interventi alla Rocca Albornoz di Viterbo.
Fortuna di Bramante

Lezione VIII - visita guidata

Lezione IX
Il Cinquecento (parte I)
La basilica di San Pietro dopo Bramante
Progetti e attività di Raffaello, Peruzzi e Antonio da Sangallo il Giovane.
Raffaello e Peruzzi
Roma, cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, Sant’Eligio degli Orefici, palazzo Alberini, palazzo Branconio dell’Aquila, villa Madama; palazzo Pandolfini a Firenze; villa Chigi in via della Lungara, cappella Ghisilardi in San Domenico a Bologna, palazzo Massimo alle Colonne.
Giulio Romano, Antonio da Sangallo il Vecchio e Antonio da Sangallo il Giovane
Roma, casa di Giulio Romano, villa Lante al Gianicolo, palazzo Stati Maccarani, palazzo Adimari Salviati; Mantova, palazzo Te, duomo, San Benedetto in Polirone, casa di Giulio Romano.
Montepulciano, Madonna di San Biagio; Civita Castellana, fortezza; Montefiascone, Rocca dei Papi.
Roma, palazzo Baldassini, palazzo Farnese, Santa Maria di Monserrato, Santo Spirito in Sassia, Santa Maria di Loreto, Zecca Pontificia; Zecca e progetti per Castro.

Lezione X
Il Cinquecento (parte II)
Falconetto, Sanmicheli e Sansovino
Padova, loggia Cornaro; Verona, palazzo Bevilacqua, palazzo Canossa, porta Nuova, porta Palio, Madonna di Campagna; Orvieto, cappella Petrucci in San Domenico; Montefiascone, Santa Margherita; Venezia, palazzo Grimani, Libreria Marciana, loggia del campanile di piazza San Marco, Zecca, palazzo Corner.
Michelangelo architetto
Firenze, Sacrestia Nuova in San Lorenzo, Biblioteca Laurenziana; Roma, Campidoglio, aggiunte a palazzo Farnese, San Pietro, progetti per San Giovanni dei Fiorentini, porta Pia, cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, Santa Maria degli Angeli.
Palladio
Vicenza, palazzo Iseppo Porto, Basilica, palazzo Chiericati, palazzo Valmarana, loggia del Capitanio, teatro Olimpico; villa La Rotonda; villa Barbaro a Maser; Venezia, San Giorgio Maggiore, Redentore; I Quattro Libri.

Lezione XI
Il Cinquecento (parte III)
Vignola
Bologna, progetti per San Petronio, palazzo Bocchi, portico dei Banchi; Roma, villa Giulia e chiesa di Sant’Andrea in via Flaminia, facciata di Santa Maria dell’Orto, chiesa del Gesù, Sant’Anna dei Palafrenieri; Caprarola, palazzo Farnese; Piacenza, palazzo Farnese; la Regola delli cinque ordini.
Roma nel secondo Cinquecento
Villa d’Este a Tivoli; Roma, casino di Pio IV in Vaticano, facciata del Gesù, Madonna dei Monti, San Paolo alle Tre Fontane, palazzo del Quirinale, San Salvatore in Lauro, palazzo Lateranense, mostra dell'Acqua Felice, cappella Sistina in Santa Maria Maggiore, San Giacomo degli Incurabili.

Lezione XII - visita guidata

Lezione XIII
Il Seicento (Parte I)
L’architettura del primo Seicento romano
Completamento di San Pietro, facciata di Santa Susanna, palazzo Barberini, palazzo Borghese.
Bernini architetto
Santa Bibiana (facciata), baldacchino di San Pietro, fontana del Tritone, cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria, palazzo Ludovisi, palazzo Chigi-Odescalchi, Sant’Andrea al Quirinale, colonnato di San Pietro, fontana dei Fiumi a piazza Navona; San Tommaso a Castel Gandolfo; Santa Maria Assunta ad Ariccia; progetti per il palazzo del Louvre a Parigi.
Borromini
San Carlino, Oratorio dei Filippini, Sant’Ivo alla Sapienza, Sant’Agnese in Agone, San Giovanni in Laterano, Santa Maria dei Sette Dolori, completamento di Sant’Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide.

Lezione XIV
Il Seicento (Parte II)
Pietro da Cortona architetto
Roma, Santi Luca e Martina, villa Sacchetti al Pigneto, Santa Maria della Pace, Santa Maria in Via Lata.
Carlo Rainaldi, Carlo Fontana, Giovanni Antonio De Rossi
Chiese in piazza del Popolo, Santa Maria in Campitelli, facciata di San Marcello al Corso, completamento di palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetto di completamento di piazza San Pietro, progetto di una chiesa nel Colosseo; palazzo D’Aste.
Napoli e Venezia
Napoli, certosa di San Martino, San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo; Venezia, Santa Maria della Salute.
Guarino Guarini
Progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona; Messina, chiesa per i padri Somaschi; Torino, San Lorenzo, cappella della Sindone.

Lezione XV - visita guidata

Lezione XVI
Il Settecento
Roma nel primo Settecento
Porto di Ripetta, scalinata di piazza di Spagna, piazza di Sant’Ignazio, Santa Maria Maddalena, chiesa del Rosario a Marino, facciata di palazzo Doria al Corso; architettura dell’Arcadia, progetti e realizzazione della facciata di San Giovanni in Laterano; Tuscia, opere di Contini a Vetralla, di Barigioni a Nepi.
Filippo Juvarra
Torino: basilica di Superga, palazzo Madama, chiesa del Carmine; complesso di Stupinigi.
Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Nicola Salvi tra Roma e l’Italia meridionale
Reggia di Caserta, chiesa dell’Annunziata a Napoli; Roma, palazzo della Consulta, Santa Maria dell’Orazione e Morte; Albergo dei Poveri a Napoli; Fontana di Trevi a Roma.

Modalità Esame

Esame orale per verificare la conoscenza dei temi e delle architetture affrontati, il grado di autonomia storico-critica raggiunta, la padronanza del lessico tecnico e la capacità di cogliere relazioni tra le vicende architettoniche considerate. Il candidato presenterà, inoltre, un tema monografico a propria scelta tra una selezione di argomenti suggeriti durante il corso con pertinenti indicazioni bibliografiche. La valutazione finale prenderà in considerazione anche la scheda di analisi storico-critica elaborata dallo studente. E' previsto lo svolgimento di un esonero intermedio (facoltativo), mediante prova scritta, finalizzato a verificare le conoscenze relative alla prima parte del corso (architettura medievale).

Testi adottati

Bibliografia essenziale
- Lineamenti di storia dell’architettura, a cura di L. Bartolini Salimbeni et. al., Roma 1994 (per la parte relativa al Medioevo e quale introduzione alle epoche successive).
- Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F. P. Fiore, Milano 1998.
- W. LOTZ, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano 1997.
- R. WITTKOWER, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993.

Modalità di svolgimento

Lezioni con il supporto di immagini relative ai temi e alle architetture indicate nel programma, integrate da visite guidate finalizzate ad analizzare mediante l’osservazione diretta le vicende costruttive e le peculiarità architettoniche di alcuni edifici rappresentativi.
Esercitazione mediante elaborazione guidata di una scheda di analisi storico-critica di una fabbrica a scelta dello studente, composta da: cronologia documentaria, analisi delle fonti grafiche e iconografiche, bibliografia ragionata.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, la partecipazione attiva alle lezioni, ai dibattiti e alle visite guidate risulta particolarmente efficace per il conseguimento degli obiettivi indicati.

Bibliografia

J. S. ACKERMAN, The Architecture of Michelangelo, Chicago 1986.
G. C. ARGAN, B. CONTARDI, Michelangelo architetto, Milano 1990.
Antonio da Sangallo il Giovane. La vita e l’opera, Atti del XXII Congresso di Storia dell’Architettura (Roma, 19-21 febbraio 1986), Roma 1986.
R. BONELLI, C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell'architettura medievale, Roma-Bari 1997.
A. BRUSCHI, Filippo Brunelleschi, Milano 2006.
A. BRUSCHI, Bramante, Bari 1998 (ed. aggiornata).
D. R. COFFIN, Pirro Ligorio. The Renaissance Artist, Architect and Antiquarian; with a Checklist of Drawings, University Park, Penn. 2004.
J. CONNORS, Borromini e l'Oratorio romano, Torino 1989.
Baldassarre Peruzzi 1481-1536, a cura di C. L. Frommel et. al., Venezia 2005.
F. P. FIORE, Leon Battista Alberti, Milano 2012.
C. L. FROMMEL, S. RAY, M. TAFURI, Raffaello architetto, Milano 1984.
Palladio, a cura di G. Beltramini, H. Burns, (catalogo della mostra, Vicenza-Londra 2008-09), Venezia 2008.
E. H. GOMBRICH, Giulio Romano, Milano 1989.
H. HIBBARD, Carlo Maderno, trad. it. a cura di A. Scotti, Milano 2001.
R. KRAUTHEIMER, Roma di Alessandro VII, 1655-1667, Roma 1987.
T. A. MARDER, Gian Lorenzo Bernini, Milano 1998.
J. M. MERZ, Pietro da Cortona and Roman Baroque Architecture, New Haven, Conn. 2008.
P. PORTOGHESI, Francesco Borromini: la vita e le opere, Milano 2019 (ed. aggiornata, 1° ed. 1984)
Storia dell'architettura italiana. Il primo Cinquecento, a cura di A. Bruschi, Milano 2002.
Storia dell'architettura italiana. Il secondo Cinquecento, a cura di C. Conforti, R. J. Tuttle, Milano 2001.
Storia dell’architettura italiana. Il Seicento, a cura di A. Scotti Tosini, 2 voll., Milano 2003.
Storia dell’architettura italiana. Il Settecento, a cura di G. Curcio, E. Kieven, Milano 2000.
Vignola, a cura di R. J. Tuttle et. al., (catalogo della mostra, Vignola 2002), Milano 2002.

Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere suggerite e concordate durante le lezioni.
Il programma potrà subire variazioni durante lo svolgimento delle lezioni.

ARCHEOLOGIA E ANTICHITà POMPEIANE ED ERCOLANESI

SALVATORE DE VINCENZO

Secondo Semestre8L-ANT/07ita

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione e discussione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte in questo campo.

2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi dell’archeologia dell’area vesuviana. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia dell’area vesuviana, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Testi adottati:

- Massimo Osanna, Pompei ieri e oggi (Treccani 2024);

- Fausto Zevi (a cura di), Pompei (Napoli 1991);

- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.

- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;

- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.


Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia



- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.

Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.


Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Testi adottati:

- Massimo Osanna, Pompei ieri e oggi (Treccani 2024);

- Fausto Zevi (a cura di), Pompei (Napoli 1991);

- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.

- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;

- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.


Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia



- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.

Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.


ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI

CLAUDIA PELOSI

Secondo Semestre8CHIM/01ita

Obiettivi formativi

L'obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza e la capacità di comprensione dei principali metodi di indagine diagnostica e delle loro applicazioni nei beni culturali.
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito un'autonomia di giudizio in merito alle tecniche diagnostiche da utilizzare in ogni specifico caso di studio. L'obiettivo è anche quello di far si che lo studente comunichi abilmente le principali caratteristiche e applicazioni delle tecniche diagnostiche trattate nel corso.

Scheda Docente

Programma del corso

l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.

Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007

Scheda Docente

Programma del corso

l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.

Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007

MUSEOLOGIA

STEFANO MARSON

Secondo Semestre8L-ART/04ita

Obiettivi formativi

Il corso intende tracciare la storia della nascita della disciplina in Italia negli anni Cinquanta, nonché delineare compiti e funzioni attuali della professione..

Al termine del corso lo studente dovrà:

- acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per

esplorare i cambiamenti e le trasformazione del museo

- acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi

- acquisire un lessico specialistico

- sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione

Scheda Docente

Modalità Esame

prova orale in presenza valutata in trentesimi

Testi adottati

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

Modalità di frequenza

facoltativa

Scheda Docente

Modalità Esame

prova orale in presenza valutata in trentesimi

Testi adottati

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

Modalità di frequenza

facoltativa

DISCIPLINE METODOLOGICHE - -- -
METODOLOGIE CURATORIALI PER IL RESTAURO

MARIA IDA CATALANO

Secondo Semestre8L-ART/04ita

Obiettivi formativi

Il corso intende mettere in evidenza critica la correlazione tra la cultura del restauro e quella del museo, superando una visione dicotomica, esito di un pensiero disgiuntivo, allo scopo di stimolare lo sviluppo delle conoscenze, la capacità di comprensione sul piano teorico e su quello applicato, il giudizio critico e l attitudine interpretativa, nonchè le abilità espositive e comunicative

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati


R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

Modalità di svolgimento

le lezioni si svolgeranno dalla cattedra e nei musei, ricorrendo a sopralluoghi sul territorio locale e italiano. Sono previste esercitazioni. Le attività esterne all'aula (sopralluoghi e laboratori) coinvolgeranno 16 ore in totale.

ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - -- -
STORIA DELLA FILOSOFIA

SAVERIO RICCI

Secondo Semestre8M-FIL/06ita

Obiettivi formativi

1.Conoscenza e capacità di comprensione: studio del rapporto tra filosofia e pittura tra XVI e XVII secolo.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: preparazione di interventi individuali in classe su argomenti proposti dal docente.
3. Autonomia di giudizio: capacità di formulare proposte interpretative di testi filosofici e contesti storici.
4. Abilità comunicative: prova di comunicazione di interpretazioni e di partecipazione alle discussioni.
5. Capacità di apprendimento: stimolare la capacità di connettere posizioni filosofiche e contesto storico.

Scheda Docente

Programma del corso

Studio dei rapporti tra filosofia e pittura all'inizio della età moderna, Giordano Bruno e Caravaggio. Filosofia e pittura all'inizio della età moderna. Il caso Giordano Bruno e Caravaggio. Biografia e pensiero di Giordano Bruno. Studio dello "Spaccio de la bestia trionfante" di Giordano Bruno: Riforma, Controriforma, guerre di religione, riforma morale e intellettuale. Biografia di Caravaggio. Studio di alcune sue opere in relazione ai temi della soggettività e della sua relazione con la natura, e della vita religiosa e sociale. Confronto tra Bruno e Caravaggio ed esame di alcuni episodi della fortuna connessa dei due personaggi nella storiografia e nell'immaginario filmico e televisivo.
Non ci sono moduli né attività complementari.

Modalità Esame

L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale (18/30) si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione. Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
L'esame finale consisterà in: 1. domande intese a valutare la capacità di rielaborazione critica, di individuare e organizzare le questioni principali, e di esporre con chiarezza e proprietà gli argomenti, adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-filosofici; 2. la lettura e il commento critico di un brano, per valutare la competenza nella comprensione e nella interpretazione critica dei testi filosofici e delle opere d'arte commentate durante il corso.

Testi adottati

1.Giordano Bruno, Lo Spaccio della bestia trionfante, a cura di M. Ciliberto, Milano, Rizzoli 1985 e ristampe.

2. Michele Ciliberto, Introduzione a Bruno, Bari-Roma, Laterza 1997 e ristampe

3. Saverio Ricci, Caravaggio e i filosofi, nuove considerazioni, in Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, atti del convegno di Capodimonte, a cura di M.C. Terzaghi, Ediart 2021, pp. 13-23.

4. Saverio Ricci, Cultura e filosofia nella Napoli di Caravaggio, in Caravaggio Napoli, catalogo della mostra a cura di M.C. Terzaghi, Milano, Electa, 2019, pp. 21-29.

5. Francesca Dell'Omodarme, voce Caravaggio, in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.

6. Andrea Suggi, La filosofia del Rinascimento, Roma, Carocci, 2023.

Modalità di svolgimento

Corso di lezioni, 48 ore

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria. Gli studenti sono tuttavia esortati a seguire il corso e a contribuire alle attività in aula per essi previste.

Bibliografia

cfr. la bibliografia data in: Francesca Dell'Omodarme, alla voce "Caravaggio", in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.

Scheda Docente

Programma del corso

Studio dei rapporti tra filosofia e pittura all'inizio della età moderna, Giordano Bruno e Caravaggio. Filosofia e pittura all'inizio della età moderna. Il caso Giordano Bruno e Caravaggio. Biografia e pensiero di Giordano Bruno. Studio dello "Spaccio de la bestia trionfante" di Giordano Bruno: Riforma, Controriforma, guerre di religione, riforma morale e intellettuale. Biografia di Caravaggio. Studio di alcune sue opere in relazione ai temi della soggettività e della sua relazione con la natura, e della vita religiosa e sociale. Confronto tra Bruno e Caravaggio ed esame di alcuni episodi della fortuna connessa dei due personaggi nella storiografia e nell'immaginario filmico e televisivo.
Non ci sono moduli né attività complementari.

Modalità Esame

L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale (18/30) si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione. Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
L'esame finale consisterà in: 1. domande intese a valutare la capacità di rielaborazione critica, di individuare e organizzare le questioni principali, e di esporre con chiarezza e proprietà gli argomenti, adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-filosofici; 2. la lettura e il commento critico di un brano, per valutare la competenza nella comprensione e nella interpretazione critica dei testi filosofici e delle opere d'arte commentate durante il corso.

Testi adottati

1.Giordano Bruno, Lo Spaccio della bestia trionfante, a cura di M. Ciliberto, Milano, Rizzoli 1985 e ristampe.

2. Michele Ciliberto, Introduzione a Bruno, Bari-Roma, Laterza 1997 e ristampe

3. Saverio Ricci, Caravaggio e i filosofi, nuove considerazioni, in Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, atti del convegno di Capodimonte, a cura di M.C. Terzaghi, Ediart 2021, pp. 13-23.

4. Saverio Ricci, Cultura e filosofia nella Napoli di Caravaggio, in Caravaggio Napoli, catalogo della mostra a cura di M.C. Terzaghi, Milano, Electa, 2019, pp. 21-29.

5. Francesca Dell'Omodarme, voce Caravaggio, in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.

6. Andrea Suggi, La filosofia del Rinascimento, Roma, Carocci, 2023.

Modalità di svolgimento

Corso di lezioni, 48 ore

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria. Gli studenti sono tuttavia esortati a seguire il corso e a contribuire alle attività in aula per essi previste.

Bibliografia

cfr. la bibliografia data in: Francesca Dell'Omodarme, alla voce "Caravaggio", in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.

18050 - PROVA FINALE

Secondo Semestre 22ITA
DISCIPLINE ARCHEOLOGICHE E ARCHITETTONICHE - -- -
ARCHEOLOGIA DEL CULTO NEL MONDO CLASSICO

STEFANO DE ANGELI

Secondo Semestre8L-ANT/07ita

Obiettivi formativi

Alla luce delle conoscenze di base di Archeologia e storia dell'arte greca e romana maturate durante il corso di laurea triennale, l’insegnamento intende fornire un approfondimento tematico intorno alcuni specifiche manifestazioni della cultura materiale e visiva greca di età storica. Le tematiche che verranno di volta in volta affrontate chiameranno in causa le più diverse testimonianze architettoniche ed urbanistiche e della produzione artistica e artigianale del mondo greco di età arcaica, classica ed ellenistica. La finalità principale è quella di evidenziare l’apporto fondamentale della ricerca archeologica per la comprensione di alcuni importanti fenomeni culturali e sociali del mondo antico, nel quadro di un intreccio metodologico basato su un’attenta analisi dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici e storico-artistici). Tra le diverse tematiche che potranno essere affrontate, un’attenzione particolare sarà rivolta a quelle connesse con l’archeologia del sacro e delle pratiche cultuali.

Scheda Docente

Programma del corso

Archeologia del culto e delle pratiche rituali.
Partendo da una introduzione sugli aspetti principali della religione greca (politeismo, antropomorfismo, continuità/discontinuità con il mondo miceneo, culto degli eroi, etc.), il corso affronterà alcuni degli aspetti principali dell’archeologia del culto:
- il rituale, quale manifestazione concreta e fondante dell’attività religiosa, le cui varie espressioni, connesse alle occasioni più diverse, sono ricostruibili attraverso lo studio delle testimonianze letterarie e materiali e dunque dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici);
- le tipologie costruttive del sacro e le relative funzioni: altare, tempio, thesauròs, hestiatòrion, stoà, etc.;
- la dedica votiva come pratica rituale per stabilire un rapporto con la divinità e strumento di definizione del proprio status sociale e il deposito votivo come un insieme coerente di materiali, di diversa tipologia e natura, frutto di una azione intenzionale;
- il sacrificio, come una delle espressioni più importanti della pratica rituale greca che non di rado lascia importanti evidenze archeologiche dirette ed indirette;
- l’immagine della divinità, come manifestazione materiale del divino tra le nozioni di anàthema e àgalma;
- la produzione artigianale per il consumo sacro: la coroplastica;
- il rituale funerario: rilevanza cultuale, significato sociale ed evidenza archeologica.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, ed una buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, oltre ad una familiarità con opere d'arte e manufatti, stili e iconografie, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento.

Testi adottati


• G. ROCCO, E. LIPPOLIS, Archeologia greca. Cultura, società, politica e produzione, Bruno Mondadori, Milano 2011, capitolo 4. L’identità religiosa, pp. 81-116 (con bibliografia di riferimento a pp. 524-526)
• P. SCHIRRIPA, Religione e società nella Grecia antica. Una guida, Roma (Carocci editore) 2007.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è obbligatoria. I non frequentanti devono comunicare per mail la loro impossibilità a frequentare le lezioni e dovranno concordare un programma specifico con il docente.

Bibliografia

Per la preparazione all'esame, i testi indicati saranno integrati dagli appunti presi durante lo svolgimento delle lezioni, nonché da documentazione iconografica, sussidi e letture indicati e/o forniti dal docente durante il corso.

STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA E ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

ROSA MARIA MARTA CARUSO

Secondo Semestre8ICAR/18ita

Obiettivi formativi

Il corso si propone di contribuire a formare nello studente la capacità di lettura storico-critica dei fenomeni dell’architettura contemporanea e dell’archeologia industriale. La prima parte delle lezioni sarà dedicata all’architettura contemporanea. Si tratteranno le teorie, i progetti e i protagonisti più significativi della cultura architettonica dei secoli XIX e XX e del primo scorcio del XXI. La seconda parte sarà dedicata all’archeologia industriale, si forniranno gli strumenti per la lettura delle diverse tipologie di siti industriali, individuando anche le problematiche riguardanti l'aspetto conservativo.

Scheda Docente

Programma del corso

A.A. 2024/25
Storia dell’architettura contemporanea e archeologia industriale
prof.ssa Rosa Maria Marta Caruso

L’eredità del Settecento. Boullée, Soufflot, Rondelet, Durand, Winckelmann, Piranesi. Gli storicismi nell’Ottocento. Schinkel, Viollet Le Duc, Charles Garnier, Barry, Pugin, Nash. La rivoluzione industriale: architettura del ferro e le Esposizioni Universali (Paxton, Eiffel, Labrouste). I piani di espansione delle grandi città europee: Parigi, Vienna, Barcellona. La città industriale (Owen, Fourier, Godin, Villaggio Crespi)

La scuola di Chicago (Sullivan & Adler). Gli esordi di Wright

Arts and crafts. Art Nouveau. Belgio e Francia: Horta, Van De Velde, Guimard; Scozia: Mackintosh. Il Liberty in Italia. Modernismo Catalano: Gaudì. La Secessione viennese: Olbrich, Hoffmann. Wiener Werkstâtte

Il superamento dell’Art Nouveau: Wagner, Berlage, Behrens e il Werkbund, Perret, T. Garnier

Le avanguardie. Poelzig, Taut, Mendelssohn, Scharoun. Futurismo: Marinetti, Sant’Elia. De Stijl: Mondrian, Van Doesburg. Rietveld, Oud

Architettura tra le due guerre: Gropius e il Bauhaus, Mies van der Rohe, Le Corbusier. Il Weissenhof. L’architettura organica (Wright, Aalto)

C.I.A.M. La carta di Atene. Architettura negli anni Trenta in Italia (Il “gruppo 7” e il MIAR, Terragni, Persico, Pagano, Cattaneo, Michelucci, Ponti, De Renzi, Libera, Figini, Pollini, Albini, Gardella, B.B.P.R., Ridolfi, Vaccaro, Moretti; Piacentini)

I temi della ricostruzione postbellica. Wright, Mies, Le Corbusier nel secondo Novecento

Kahn e il recupero della storia; Niemeyer e la ricerca strutturale nel secondo dopoguerra

Ricerche individuali in Italia: Scarpa, Michelucci

La Scuola italiana di ingegneria: Nervi, Morandi. L’autostrada del Sole (1956-64), il concorso per il ponte di Messina (1969)

La sfida della grande dimensione. La Scuola Metabolista Giapponese (Maki, Tange). La Biennale del 1980. Verso il XXI secolo. Decostruttivismo (Libeskind, Hadid); architettura high-tech (Rogers, Piano)

Archeologia industriale: premesse e problema della conservazione. Casi studio in Italia e all’estero

Bibliografia

Le seguenti indicazioni bibliografiche saranno ulteriormente specificate e integrate nel corso delle lezioni. Gli studenti non frequentanti devono concordare una specifica bibliografia con la docente (rosa.caruso@unitus.it).

W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press Limited, Londra 2006.
K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008.
E. DELLAPIANA, G. MONTANARI, Una storia dell’architettura contemporanea, Utet, 2021.
C. DAVIES, A new history of Modern Architecture, Laurence King, 2018

Testi di approfondimento
LE CORBUSIER, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1973 o succ. edizioni.
A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972 o succ. edizioni.
L. M. VAN DER ROHE, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010.
F. L. WRIGHT, La città vivente, con saggi di B. Zevi e J. Cohen, Einaudi, Torino 2013.
G. PONTI, Amate l’architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957

Per Archeologia Industriale (ulteriori testi saranno concordati a lezione)
Testi consigliati
N. VALENTIN, Archeologia industriale. Patrimonio e progetto, Gangemi editore, Roma 2022.
A. CIUFFETTI, R. PARISI (a cura di), L’archeologia industriale in Italia. Storie e storiografia (1978-2008), Franco Angeli editore, Milano 2012.
E. BATTISTI, Archeologia industriale. Architettura, lavoro, tecnologia, economia e la vera rivoluzione industriale, Jaca Book, Milano 2001
Z. BAUMAN, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2006.

Obiettivi formativi

Obiettivo formativo del corso generale è la storia dell'Occidente europeo e americano nel corso della lunga età moderna (1350-1915) e questo sarà effettuato tramite lezioni in presenza (sempre che la situazione pandemica lo renda possibile). Inoltre durante il corso sarà tenuto un seminario interdisciplinare (materie storiche, geografiche e letterarie) per facilitare la comprensione dei fenomeni trattati.
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di: 1) presentare sinteticamente gli argomenti trattati; 2) interpretare autonomamente gli avvenimenti principali nei secoli e nelle aree geografiche affrontate; 3) comprendere i legami interdisciplinari necessari a seguire l'evoluzione del periodo e delle aree geografiche trattate. Il tutto tenuto conto degli Tenuto conto degli obiettivi formativi stabiliti a Dublino: Conoscenza e capacità di comprensione; Conoscenza e capacità di comprensione applicate; Autonomia di giudizio; Abilità comunicative; Capacità di apprendere.

Scheda Docente

Programma del corso

Parte generale: 1) Storia generale dell’Europa centro-occidentale e delle Americhe dal secolo XV agli inizi del XX, con particolare attenzione ai fenomeni geopolitici e culturali; 2) Analisi delle rappresentazioni storiografiche, letterarie e artistiche della stessa; 3) Discussione dei testi previsti. Parte seminariale: Dal colono al cowboy: la guerra contro gli indigeni nelle Americhe

Modalità Esame

La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi): CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE APPLICATE – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); AUTONOMIA DI GIUDIZIO 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo); ABILITA’ COMUNICATIVE 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); CAPACITA’ DI APPRENDERE 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo). Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: L'espansione europea nei secoli 16 e 17

Testi adottati

PRIMA ANNUALITA’: 1) Emanuele Pagano, L’Italia e i suoi stati nell’età moderna, Morcelliana; 2) Matteo Al Kalak, Fuoco e fiamme. Storia e geografia dell’inferno, Einaudi; 3) Giovanni Ricci, Rinascimento conteso. Francia e Italia, un'amicizia ambigua, il Mulino; 4) Renata Ago, Roma barocca, Carocci

Per i non frequentanti: oltre ai libri del programma, bisogna portare: Franco Motta e Sabina Pavone, Lessico della storia moderna. Concetti, processi, spazi, Carocci

SECONDA ANNUALITA’ (cioè chi sostiene l’esame una seconda volta): Lucia Felici, Senza frontiere. L’Europa di Erasmo (1538-1600), Carocci; Stefano Tabacchi, Lo Stato della Chiesa, il Mulino

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali (24 ore) + seminario (24 ore). Le lezioni sono organizzate in moduli, ai quali si integra anche il seminario: I modulo (12 ore): principali sviluppi della storia moderna euro-americana; II modulo (12 ore) principali sviluppi della riflessione sulla storia moderna euro-americana; I fase seminariale (12 ore) la riflessione sulla colonizzazione delle Americhe; II fase seminariale (12 ore) raffigurazioni del movimento verso Ovest. Gli studenti non sono tenuti a frequentare: per gli esami basta portare un libro in più, scelto fra quelli indicati per il seminario

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

ULTERIORI LETTURE (oltre a quelle previste più sopra): Letture: Lucia Felici e Girolamo Imbruglia, La tolleranza in età moderna, Carocci; Antonio Violante, Giovanni Caboto. El gran armirante verso il sogno del Catai, Le Monnier Università; Alessandro Vanoli, L'invenzione dell'Occidente, Laterza; Marina Caffiero, Gli schiavi del papa, Morcelliana; Amedeo Feniello, Omicidio a Lombard Street, Laterza; Andrea Zannini, Altri Pigafetta, Viella; Adriano Prosperi, Missionari. Dalle Indie remote alle Indie interne, Laterza.
Seminario: Dal colono al cowboy: la guerra contro gli indigeni nelle Americhe
vedi i materiali che saranno messi su moodle, nonché La nascita del mito western nell’Ottocento, https://www.farwest.it/?p=22103 (prima puntata, in complesso sono sedici puntate da visitare tutte)

Scheda Docente

Programma del corso

Parte generale: 1) Storia generale dell’Europa centro-occidentale e delle Americhe dal secolo XV agli inizi del XX, con particolare attenzione ai fenomeni geopolitici e culturali; 2) Analisi delle rappresentazioni storiografiche, letterarie e artistiche della stessa; 3) Discussione dei testi previsti. Parte seminariale: Dal colono al cowboy: la guerra contro gli indigeni nelle Americhe

Modalità Esame

La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi): CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); CONOSCENZA E CAPACITA’ DI COMPRENSIONE APPLICATE – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); AUTONOMIA DI GIUDIZIO 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo); ABILITA’ COMUNICATIVE 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo); CAPACITA’ DI APPRENDERE 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo). Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: L'espansione europea nei secoli 16 e 17

Testi adottati

PRIMA ANNUALITA’: 1) Emanuele Pagano, L’Italia e i suoi stati nell’età moderna, Morcelliana; 2) Matteo Al Kalak, Fuoco e fiamme. Storia e geografia dell’inferno, Einaudi; 3) Giovanni Ricci, Rinascimento conteso. Francia e Italia, un'amicizia ambigua, il Mulino; 4) Renata Ago, Roma barocca, Carocci

Per i non frequentanti: oltre ai libri del programma, bisogna portare: Franco Motta e Sabina Pavone, Lessico della storia moderna. Concetti, processi, spazi, Carocci

SECONDA ANNUALITA’ (cioè chi sostiene l’esame una seconda volta): Lucia Felici, Senza frontiere. L’Europa di Erasmo (1538-1600), Carocci; Stefano Tabacchi, Lo Stato della Chiesa, il Mulino

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali (24 ore) + seminario (24 ore). Le lezioni sono organizzate in moduli, ai quali si integra anche il seminario: I modulo (12 ore): principali sviluppi della storia moderna euro-americana; II modulo (12 ore) principali sviluppi della riflessione sulla storia moderna euro-americana; I fase seminariale (12 ore) la riflessione sulla colonizzazione delle Americhe; II fase seminariale (12 ore) raffigurazioni del movimento verso Ovest. Gli studenti non sono tenuti a frequentare: per gli esami basta portare un libro in più, scelto fra quelli indicati per il seminario

Modalità di frequenza

Non obbligatoria

Bibliografia

ULTERIORI LETTURE (oltre a quelle previste più sopra): Letture: Lucia Felici e Girolamo Imbruglia, La tolleranza in età moderna, Carocci; Antonio Violante, Giovanni Caboto. El gran armirante verso il sogno del Catai, Le Monnier Università; Alessandro Vanoli, L'invenzione dell'Occidente, Laterza; Marina Caffiero, Gli schiavi del papa, Morcelliana; Amedeo Feniello, Omicidio a Lombard Street, Laterza; Andrea Zannini, Altri Pigafetta, Viella; Adriano Prosperi, Missionari. Dalle Indie remote alle Indie interne, Laterza.
Seminario: Dal colono al cowboy: la guerra contro gli indigeni nelle Americhe
vedi i materiali che saranno messi su moodle, nonché La nascita del mito western nell’Ottocento, https://www.farwest.it/?p=22103 (prima puntata, in complesso sono sedici puntate da visitare tutte)

Obiettivi formativi

Confronto diretto con uno dei protagonisti della storia della critica letteraria italiana del '900.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica del Novecento (con riferimento alla critica militante e alla critica accademica)
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli del Novecento
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

Obiettivi formativi

Storicizzazione di una tradizione e di una pratica di lettura critica; problematizzazione della lettura critica del testo letterario.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica otto-novecentesca
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli della tradizione italiana
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

Scheda Docente

Programma del corso

(programma valido per studenti frequentanti e non frequentanti)

Il corso è rivolto agli studenti dei corsi LM-2, LM-89 e LM-37, ad eccezione degli studenti del curriculum di 'Lingua e cultura italiana' di LM-37 che avranno un corso dedicato, obbligatorio, nel secondo semestre

Saranno esaminate le fasi principali della critica della letteratura italiana, con particolare attenzione rivolta alle tecniche e alle correnti critiche che hanno caratterizzato il dibattito letterario in Italia dal secondo Ottocento fino ad oggi; lettura, contestualizzazione e analisi storico-ideologica delle metodologie critiche applicate a questioni, autori e testi letterari.

Testi d'esame:
- G. Tellini, Metodi e protagonisti della critica letteraria. Con antologia di testi e prove di lettura, Firenze, Le Monnier/Mondadori Education, 2010 o 2019 (e successive ristampe).

Modalità Esame

Esoneri in itinere (facoltativi) e colloquio finale sui temi del corso.
Il colloquio ha l'obiettivo di:
1) verificare le abilità di storicizzazione e analisi del testo critico e l'assimilazione della terminologia tecnica relativa;
2) verificare la comprensione delle metodologie critiche otto-novecentesche applicate alla letteratura italiana.

Testi adottati

(per frequentanti e non frequentanti)
G. Tellini, Metodi e protagonisti della critica letteraria. Con antologia di testi e prove di lettura, Firenze, Le Monnier/Mondadori Education, 2010 o 2019 (e successive ristampe).

Modalità di svolgimento

lezioni frontali, approfondimenti seminariali. Le lezioni sono condotte secondo un approccio dialogico, con l'obiettivo di favorire e monitorare la comprensione da parte dello studente di tematiche specialistiche, di non sempre agevole assimilazione

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa.
La frequenza alle lezioni non è obbligatoria. Tuttavia, considerando che la didattica sarà organizzata per sollecitare il ruolo attivo dello studente, la partecipazione alle lezioni è vivamente consigliata.

Bibliografia

Materiale didattico fornito dal docente

Obiettivi formativi

Confronto diretto con uno dei protagonisti della storia della critica letteraria italiana del '900.
1) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione della scrittura critica del Novecento (con riferimento alla critica militante e alla critica accademica)
2) Miglioramento di conoscenza e capacità di comprensione applicate all’apprendimento da parte dello studente di una buona consapevolezza della scrittura critica (anche in vista della stesura della tesi) a partire da grandi modelli del Novecento
3) Aumento dell’autonomia di giudizio tramite un orientamento all'impiego dei principali strumenti della ricerca critico-letteraria su supporto cartaceo e digitale
4) Potenziamento delle competenze comunicative attraverso l'apertura di una discussione durante le lezioni su temi critici affrontati con l'insegnante.

Scheda Docente

Programma del corso

(programma d'esame valido per studenti frequentanti e non frequentanti)
II modulo: Il "caso" critico di Giovanni Pascoli. Percorsi novecenteschi di storia della critica pascoliana. A partire dall'approfondimento mirato di alcuni saggi di critica accademica e militante prodotti a ridosso del centenario pascoliano del 1955, si ricostruirà un momento fondamentale del dibattito sulla modernità dell'opera di un autore che, come pochi altri, ha incarnato lo spirito problematico di una stagione di passaggio nel lungo corso della storia della tradizione poetica italiana.

Testi d’esame:
1. lettura di Giovanni Pascoli, Arano, Digitale purpurea, La siepe (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
2. Pier Paolo Pasolini, Pascoli (1955), in Id., Passione e ideologia. Saggi, Milano, Garzanti, 1977, pp. 263-271 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
3. Gianfranco Contini, Il linguaggio di Pascoli (1955), in Id., Varianti e altra linguistica, Torino, Einaudi, 1970, pp. 219-245 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
4. Edoardo Sanguineti, Attraverso i Poemetti pascoliani (1962), in Id., Ideologia e linguaggio, Milano, Feltrinelli, 1965, pp. 7-36 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).

Modalità Esame

Esoneri in itinere (facoltativi) e colloquio finale sui temi del corso.
Il colloquio sarà così strutturato: primo quesito iniziale di carattere generale sulla terminologia tecnica e sull'oggetto del corso; secondo quesito mirato su un argomento specifico per valutare le capacità di autonomia e giudizio acquisite dallo studente.

Testi adottati

Testi d’esame:
1. Giovanni Pascoli, Arano, Digitale purpurea, La siepe (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
2. Pier Paolo Pasolini, Pascoli (1955), in Id., Passione e ideologia. Saggi, Milano, Garzanti, 1977, pp. 263-271 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
3. Gianfranco Contini, Il linguaggio di Pascoli (1955), in Id., Varianti e altra linguistica, Torino, Einaudi, 1970, pp. 219-245 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).
4. Edoardo Sanguineti, Attraverso i Poemetti pascoliani (1962), in Id., Ideologia e linguaggio, Milano, Feltrinelli, 1965, pp. 7-36 (pdf scaricabile dai materiali didattici del corso su Moodle).

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali

Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa

Bibliografia

A. Traina, Il latino del Pascoli. Saggio sul bilinguismo poetico, Bologna, Patron, 2006
Lessico critico pascoliano, a c. di M. Biondi e G. Capecchi, Roma, Carocci, 2023

Obiettivi formativi

Obiettivi formativi:

L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza essenziale dei principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e dell’opera di Catullo; la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione dei testi letterari latini; la conoscenza diretta del testo poetico di Catullo attraverso la lettura e il commento.

Risultati di apprendimento attesi: Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà:

1) Conoscere i principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e del Liber di Catullo
2) Saper analizzare la storia letteraria latina della tarda età repubblicana; saper analizzare e commentare il testo di Catullo con proprietà di linguaggio
3) Saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso
4) Saper comunicare in modo appropriato quanto appreso
5) Saper comprendere e interpretare autonomamente fenomeni letterari e testi analoghi non compresi nel programma

Scheda Docente

Programma del corso

Titolo del corso: Le Metamorfosi di Ovidio

Programma: Il corso è incentrato sulle Metamorfosi di Ovidio, poema che rappresenta un’originale trasformazione della forma epica. L’opera verrà analizzata nel contesto storico-culturale dell’età augustea, rivolgendo particolare attenzione alla tradizione del genere epico a Roma e all’appena pubblicata Eneide di Virgilio. Saranno oggetto di approfondimento aspetti ideologici, modelli, struttura, peculiarità linguistiche e stilistiche del poema. Il corso intende fornire una conoscenza critica del poema epico di Ovidio. Il fine sarà perseguito attraverso la lettura e l’analisi letteraria e filologica di una selezione di episodi del poema.

Modalità Esame

L’esame è orale e si svolge in due parti: nella prima lo studente dovrà dimostrare di conoscere i principali caratteri della storia letteraria latina; nella seconda lo studente dovrà dimostrare di saper tradurre, analizzare e commentare i testi letterari in programma Gli elementi che concorrono alla valutazione della prova e all’attribuzione del voto finale, sono: il livello di conoscenza dei contenuti dimostrato (superficiale [18-21], appropriato [22-26], preciso e completo [27-29], completo e approfondito [30]), la capacità di senso critico e di formulazione di giudizi (sufficiente [18-24]], buona [25-28], ottima [29-30]), la padronanza di espressione (esposizione carente [18-21], semplice [22-25], chiara e corretta [26-28], sicura e corretta [29-30]).

Testi adottati

un’edizione completa delle Metamorfosi con testo latino a fronte (si consiglia: Ovidio, Le metamorfosi, intr. di G. Rosati, trad. di G. Faranda Villa, note di R. Corti, Milano, Rizzoli BUR, 1994, ISBN: 9788817129763); L. Galasso, Ovidio: Guida alle Metamorfosi, Roma, Carocci Editore, 2023, ISBN: 9788829020683; L. Galasso, La letteratura latina in età ellenistica, Roma, Carocci Editore, 2021, ISBN: 9788829009381; G. Rosati, Mito e potere nell'epica di Ovidio, «MD» 46 (2001), pp. 39-61.

Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa, ma molto raccomandata.

Bibliografia

Ulteriore bibliografia e materiali didattici saranno forniti a lezione (frequentanti). Gli studenti non frequentanti sono tenuti a contattare il docente per concordare un programma.

Obiettivi formativi

Il corso mira a fornire agli studenti un approfondimento delle principali tematiche di ricerca relative alla storia degli insediamenti rurali e urbani nel contesto mediterraneo medievale, con particolare riferimento all’esperienza comunale italiana, fornendo agli studenti gli strumenti metodologici per un’analisi critica delle fonti.

Scheda Docente

Programma del corso

Il programma del corso prevede l'analisi delle principali forme di insediamento medievale (città vescovili, signorie rurali, incastellamenti e comuni). Particolare attenzione sarà dedicata alle linee evolutive dei comuni italiani e ad alcuni casi specifici. La trattazione dei temi sarà integrata dalla lettura di documenti selezionati, utili sia a chiarire le questioni affrontate, sia a comprendere le tipologie di fonti disponibili per lo studio dell'Italia del basso Medioevo.
Piano indicativo delle lezioni:
Definizione e caratteristiche delle principali forme insediative medievali.
Origine e sviluppo delle città vescovili.
Il ruolo della Chiesa nell’organizzazione urbana.
Struttura e funzioni della signoria territoriale.
Incastellamento
Organizzazione spaziale dei castelli e loro ruolo sul territorio.
Origini dei comuni e processo di autonomia.
Struttura politica e istituzionale del comune.
Evoluzione economica, sociale e urbanistica delle città comunali.
Mercati e fiere: luoghi di scambio e commercio.
Artigianato, corporazioni e organizzazione del lavoro urbano.
Il ruolo delle confraternite e associazioni religiose.

Modalità Esame

Colloquio orale sulla base dei materiali visti a lezione e della bibliografia indicata.

Testi adottati

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali e visita ai luoghi interessati.

Modalità di frequenza

Lezioni frontali in aula.

Le lezioni avranno inizio il 24/02/2025 con il seguente orario:
- Lunedì 10:00 - 13:00 - Aula Aula B11 (Campus Riello)
- Martedì 11:00 - 13:00 - Aula Aula F7 (Campus Riello)


Bibliografia

Lettura e studio dei seguenti testi:

Jacques Le Goff, La città medievale, Firenze-Milano, 2011

Uno dei seguenti manuali a scelta:
- G. Milani, I comuni italiani. Secoli XII-XIV, Roma 2005
- F. Franceschi, I. Taddei, Le città italiane nel medioevo (XII-XIV secolo), Bologna 2012
- E. Occhipinti, L'Italia dei comuni. Secoli XI-XIII, Roma 2000

Almeno 2 dei seguenti saggi:
- P. Toubert, Dalla terra ai castelli. Paesaggio, agricoltura e poteri nell'Italia medievale, a cura di G. Sergi, Torino 1997, limitatamente ai seguenti capitoli: parte I, cap. 2 (pp. 44-98), parte II, cap. 2 (pp. 156-182), cap. 3 (pp. 183-245)
- G. Tabacco, La città vescovile nell’alto Medioevo, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, a cura di P. Rossi, Torino 1987, pp. 327-345
- R. Bordone, La città comunale, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 347-370
- G. Chittolini, La città europea tra Medioevo e Rinascimento, in Modelli di città. Strutture e funzioni politiche, pp. 370-393
- S. Voce, La città medievale. Parma raccontata da Salimbene de Adam, in La città e le sue metamorfosi. Atti del convegno (Parma, 7 maggio 2019), a cura di S. Voce, Bologna 2020, pp. 137-158
- A. Di Muro, Alle origini della città medievale. Il Mezzogiorno longobardo (secoli VIII-IX), in Ingenita curiositas. Studi sull'Italia medievale per Giovanni Vitolo, Battipaglia 2018, pp. 515-542
- F. Bruni, Per un profilo di Perugia medievale e tardomedievale: identità, miti delle origini, funzioni culturali della città, in Tra popolo e patrizi: l'italiano nel presente e nella storia, Firenze 2017, pp. 453-487
- M. Miglio, Il progetto culturale nel Quattrocento a Roma, in Il ‘400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, a cura di M.G. Bernardini, M. Bussagli, Milano 2008, pp. 107-113
- M. Miglio, Niccolò V, Leon Battista Alberti, Roma, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di Cecil Grayson e Ernst Gombrich. Atti del convegno internazionale (Mantova, 29-31 ottobre 1998), Firenze 2001, pp. 47-64
- M. Miglio, Il Senato in Roma medievale, in Il Senato nel Medioevo e nella prima età moderna, a cura di G. Arnaldi, Roma 1997, pp. 117-172

Coloro che non hanno mai seguito un corso di Storia medievale, al posto di uno dei manuali sulla storia delle città, dovranno obbligatoriamente portare il manuale di base di storia (per esempio, Andrea Zorzi, Manuale di storia medievale, Torino 2021; Luigi Provero - Massimo Vallerani, Storia Medievale, Firenze 2022)

Gli studenti non frequentanti, oltre a quanto indicato, dovranno studiare 4 tra i saggi a scelta.

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti un'adeguata conoscenza della storia del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo, in particolare per quanto attiene al dominio coloniale italiano in Africa. Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere e interpretare la modernità coloniale e postcoloniale.
Risultati attesi: a) conoscenza della storia dell’espansionismo coloniale europeo e dei processi di decolonizzazione, capacità di comprendere contesti e processi; b) capacità di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di dinamiche storico-politiche, economico-sociali, linguistico-culturali; c) capacità di interpretare criticamente le problematiche affrontate, dimostrando autonomia di giudizio; d) capacità di comunicare, con proprietà di linguaggio, temi e problemi affrontati; e) acquisizione di una metodologia utile a svolgere autonomamente attività di studio e ricerca.

Scheda Docente

Programma del corso

Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.

Modalità Esame

Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.

Testi adottati

Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021

Modalità di frequenza

In presenza.

Bibliografia

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Scheda Docente

Programma del corso

Nella prima parte del corso sarà offerto un quadro storico del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo. A seguire il corso approfondirà momenti e aspetti del dominio coloniale italiano in Africa dall’età liberale alla seconda guerra mondiale. Nell’ultima parte del corso verrà affrontato il tema della perdita delle colonie italiane nel più vasto contesto del processo di decolonizzazione.

Modalità Esame

Nella valutazione e attribuzione del voto finale si terrà conto: a) del livello di conoscenza dei contenuti del corso; b) della capacità di comprensione dei testi e delle lezioni frontali e della padronanza acquisita degli argomenti trattati; c) della capacità di applicare le conoscenze conseguite per analizzare la complessità dei processi storici contemporanei; d) della capacità di elaborare criticamente i contenuti del corso al fine di istituire collegamenti interdisciplinari e formulare giudizi autonomi; e) delle abilità comunicative, di organizzazione e presentazione delle tematiche affrontate.

Testi adottati

Gian Paolo Calchi Novati, L'Africa d'Italia. Una storia coloniale e postcoloniale, Roma, Carocci, 2021

Modalità di frequenza

In presenza.

Bibliografia

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Obiettivi formativi

Al termine del corso lo studente:
- possiede gli strumenti critici per la definizione semiologica del testo visivo;
- conosce i meccanismi di funzionamento del linguaggio delle arti visive (plastico-figurativo, narrazione, mimesi etc.);
- ha le competenze per individuare i meccanismi che compongono la struttura enunciativa dei linguaggi visivi.

Scheda Docente

Modalità Esame

La valutazione finale è scritta e consiste nel rispondere a tre domande a risposta aperta, che la studentessa/lo studente sceglie tra le dieci che saranno proposte.

Testi adottati

1) A.-J. GREIMAS, “Semiotica figurativa e semiotica plastica”, in Fabbri, P., Marrone, G.(a cura di) Semiotica in nuce II, Meltemi, Roma 2001, pp. 196-210 (disponibile in pdf).
2) M. SCHAPIRO, Per una semiotica del linguaggio visivo, a cura di G. Perini, Roma, Meltemi 2002, capitoli 3 “Parole e immagini: letterale e simbolico nell’illustrazione del testo”, e 4 “Scritte in pitture: la semiotica del linguaggio visivo”, pp. 120-236 (disponibile in pdf).
3) P. MANIA, R. PETRILLI, E. CRISTALLINI, Arte sui muri della città. Street Art e Urban Art: questioni aperte, Roma, Round Robin 2017.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria, ma è consigliata in particolare per le esercitazioni.

Bibliografia

L. MARIN, Della rappresentazione, Meltemi, Roma 2001.
M. SCHAPIRO, Per una semiotica del linguaggio visivo, Meltemi, Roma 2002.
V. STOICHITA, L'invenzione del quadro, Il Saggiatore, Milano 1998.

Scheda Docente

Modalità Esame

La valutazione finale è scritta e consiste nel rispondere a tre domande a risposta aperta, che la studentessa/lo studente sceglie tra le dieci che saranno proposte.

Testi adottati

1) A.-J. GREIMAS, “Semiotica figurativa e semiotica plastica”, in Fabbri, P., Marrone, G.(a cura di) Semiotica in nuce II, Meltemi, Roma 2001, pp. 196-210 (disponibile in pdf).
2) M. SCHAPIRO, Per una semiotica del linguaggio visivo, a cura di G. Perini, Roma, Meltemi 2002, capitoli 3 “Parole e immagini: letterale e simbolico nell’illustrazione del testo”, e 4 “Scritte in pitture: la semiotica del linguaggio visivo”, pp. 120-236 (disponibile in pdf).
3) P. MANIA, R. PETRILLI, E. CRISTALLINI, Arte sui muri della città. Street Art e Urban Art: questioni aperte, Roma, Round Robin 2017.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria, ma è consigliata in particolare per le esercitazioni.

Bibliografia

L. MARIN, Della rappresentazione, Meltemi, Roma 2001.
M. SCHAPIRO, Per una semiotica del linguaggio visivo, Meltemi, Roma 2002.
V. STOICHITA, L'invenzione del quadro, Il Saggiatore, Milano 1998.

Obiettivi formativi

Conoscenza della cultura figurativa di ambito romano dei primi decenni del XVII secolo, attraverso lo studio dei testi pittorici del palazzo Giustiniani-Odescalchi di Bassano Romano e delle esperienze collezionistiche di Vincenzo Giustiniani (1564-1637). Il corso esaminerà fonti edite e i documenti funzionali alla ricostruzione del contesto storico-artistico in cui le committenze e le scelte collezionistiche Giustiniani sono maturate, al fine di offrire una panoramica rappresentativa delle tendenze di stile e di gusto caratterizzanti la Roma di primo Seicento, tra movimento caravaggesco e filone classicista-carraccesco.

Scheda Docente

Programma del corso

Residenze e siti farnesiani nella Tuscia e le loro decorazioni pittoriche (modulo 2)

Il corso prenderà in esame residenze e siti farnesiani nella Tuscia, con un focus sulle relative decorazioni pittoriche. Tra gli altri saranno considerati: il palazzo di Tiberio Crispo a Bolsena, la Rocca di Capodimonte, il palazzo Farnese di Gradoli, nonchè gli interventi urbanistici nelle località di Ronciglione, Viterbo e Caprarola promossi tra Cinque e Seicento dai duchi e prelati di Casa Farnese.

Modalità Esame

L'esame comprendera' l'elaborazione di una tesina e la discussione della stessa in persona all'appello selezionato.

Testi adottati

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

A. Bureca (a cura di), La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano. Dalla storia al restauro, Gangemi 2003

V. Giustiniani, Discorso sopra la pittura, in Discorsi sulle arti e sui mestieri, a cura di Anna Banti, Firenze 1981, online http://www.giustiniani.info/sullapittura.pdf

Modalità di svolgimento

Il corso comprenderà sia didattica frontale con lezioni tradizionali in aula sia una serie di sopralluoghi nelle località oggetto del programma.

Modalità di frequenza

La frequenza al corso non è obbligatoria.

Bibliografia

BIBLIOGRAFIA

A. Bureca (a cura di), La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano. Dalla storia al restauro, Gangemi 2003

V. Giustiniani, Discorso sopra la pittura, in Discorsi sulle arti e sui mestieri, a cura di Anna Banti, Firenze 1981, online http://www.giustiniani.info/sullapittura.pdf

Obiettivi formativi

Acquisire la capacità di leggere e interpretare in modo critico fenomeni dell’arte bizantina alla luce del dibattito degli studi. 
Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti. Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato. Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al pensiero contemporaneo

Scheda Docente

Programma del corso

Nella “Cappella Sistina” della Cappadocia bizantina. Il cantiere pittorico della Nuova Chiesa di Tokalı a Göreme (metà del X secolo)

Il corso intende presentare lo straordinario complesso pittorico della Nuova Chiesa della Tokalı, oggetto del Tokalı Project (Missione dell’Università della Tuscia, dal 2011). Sulle orme delle campagne di studio e restauro condotte finora nella chiesa:
- si analizzeranno le pitture sotto il profilo iconografico, stilistico e delle modalità tecnico-formali;
- si contestualizzeranno all’interno del patrimonio pittorico della regione di Nevşehir;
- si considereranno in rapporto alla produzione di Costantinopoli del X secolo.
A coronamento del corso si presenteranno due episodi culturali e artistici fuori di Bisanzio ma ad essa collegati:
- le pitture rupestri nella Grotta del Salvatore a Vallerano (Viterbo) del X secolo;
- l’incontro della cultura bizantina con quella ottoniana del Nord Europa tramite la principessa bizantina Theofano, sposa dell’imperatore Ottone II (973-983).

Modalità Esame

La valutazione si baserà sulla capacità di comprendere e analizzare le opere con senso critico, di utilizzare un linguaggio specifico e appropriato, di riflettere in modo autonomo sulle tematiche presentate a lezione e sull’aver sviluppato curiosità intellettuale per i temi trattati.

Testi adottati

Per la parte generale:
E. Concina, Le arti di Bisanzio, Bruno Mondadori, Milano 2002 (parti scelte).

Per le tematiche sviluppate nelle lezioni e nei rispettivi power point
1) Sulla Tokalı kilise e la pittura in Cappadocia:
M. Andaloro, Committenti dichiarati e committenti senza volto. Costantino, Niceforo, Leone per la Tokali Kilise in Cappadocia, in Medioevo: i committenti, atti del Convegno internazionale di studi (Parma, 21-26 settembre 2010), a cura di A.C. Quintavalle, Electa, Milano 2011, pp. 139-158.

M. Andaloro, In Cappadocia. Nel grembo della roccia fra valli e chiese dipinte, in Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia, Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2020-2021, XXXI edizione, a cura di P. Boschiero, L. Latini, Fondazione Benetton Studi Ricerche - Antiga, Treviso 2020, pp. 61-77.

M. Andaloro, La Missione dell’Università della Tuscia in Cappadocia, ivi, pp. 142-154.

C. Bordino, Lo sviluppo del cristianesimo nella regione di Nevşehir (secoli IV-X) e il suo ruolo nella promozione delle arti visive, ivi, pp. 89-100.

M.R. Menna, Il giardino e il giardiniere nella Chiesa dei Santi Gioacchino e Anna, ivi, pp. 164-166.

P. Pogliani, Dipingere in Cappadocia, ivi, pp. 155-163.

Per il quadro generale del patrimonio pittorico della Cappadocia bizantina nella regione di Nevşehir si rimanda al sito http://www.museovirtualecappadocia.it/

2) Per le direttrici fuori di Bisanzio:

S. Piazza, Pittura rupestre medievale. Lazio e Campania settentrionale (secoli VI-XIII), École française de Rome, Roma 2006, pp. 65-68.

S. Piazza, Une Communion des Apôtres en Occident. Le cycle pictural de la Grotta del Salvatore près de Vallerano, “Cahiers Archéologiques”, 47 (1999), pp. 137-158.

R. Grégoire, Theofano. Una bizantina sul trono del sacro romano impero, Jaca Book, Milano 2000.

3) In relazione alla mostra in fieri “Parlami, Terra!”. Medea dalla Cappadocia alla Tuscia. Con Pasolini e Maria Callas (Viterbo, Santa Maria in Gradi, chiostro rinascimentale e medievale, primavera-estate 2024), ideazione di Maria Andaloro:

M. Andaloro, Pasolini e Medea in Cappadocia, in Güllüdere e Kızılçukur: la Valle delle Rose e la Valle Rossa in Cappadocia, Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2020-2021, XXXI edizione, a cura di P. Boschiero, L. Latini, Fondazione Benetton Studi Ricerche - Antiga, Treviso 2020, pp. 226-239.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. E' consigliata in particolare la partecipazione ai sopralluoghi.

Bibliografia


L. Bevilacqua, Arte e aristocrazia a Bisanzio nell’età dei Macedoni. Costantinopoli, la Grecia e l’Asia Minore, Campisano, Roma 2013 (parti scelte).

C. Jolivet-lévy, L’arte della Cappadocia, Jaca Book, Milano 2001 (parti scelte).

R. Ousterhout, Visualizing Community. Art, Material Culture, and Settlement in Byzantine Cappadocia, Dumbarton Oaks Research Library and Collection Washington D.C. 2017 (parti scelte).

N. Thierry, La Cappadoce de l’Antiquité au Moyen Âge, Brepols, Turnhout 2002 (parti scelte).

A. Wharton Epstein, Tokali Kilise. Tenth-Century Metropolitan Art in Byzantine Cappadocia, Dumbarton Oaks, Washington D.C. 1986 (parti scelte).

Obiettivi formativi

La conoscenza approfondita della cultura storico-artistica della contemporaneità nell’area geografica dell’Europa e del Mediterraneo. La padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione delle opere. Il confronto diretto con le opere.
Risultati dell’apprendimento attesi
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
1)Riconoscere gli aspetti peculiari alla cultura artistica contemporanea europea e mediterranea con riferimento ai protagonisti, alle mostre, alla teoria critica e ai linguaggi impiegati
2)Analizzare i significati e i contesti geo-culturali di riferimento
3)Riferire delle caratteristiche identitarie delle pratiche artistiche contemporanee al cospetto del relativo dibattito teorico nell’area assunta in esame
4)Acquisire competenze nell’ avvicinamento e analisi dell’opera d’arte contemporanea in un quadro di riferimenti interdisciplinari e transculturali.



Scheda Docente

Programma del corso

Temi, linguaggi, protagonisti dell’arte in Europa dal 1969 ad oggi
-La condizione postmoderna: definizione e caratteri
-Alcuni artisti: Marcel Broodthaers, Joseph Beuys, Anselm Kiefer
-Gli anni 80
-Gli anni 90: estetica relazionale, il format delle biennali
-Il dibattito sul postcolonialismo nell’arte: la mostra "Les Magiciens de la Terre" e il relativo dibattito
-La controversa ribalta dell’arte dell’Est dopo il crollo del Muro di Berlino
- L’Atlante dell’arte contemporanea nell’area del Mediterraneo

-

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite una valutazione in itinere consistente nella realizzazione di due schede storico critiche per l'Atlante dell'arte contemporanea nell'area del Mediterraneo e un colloquio orale.
Il colloquio orale sarà teso ad accertare l'avvenuta comprensione degli argomenti trattati nel corso e riferiti alla bibliografia indicata, la capacità d'analisi e di contestualizzazione delle opere e dei processi linguistici sottesi, nel periodo e nell'area geografica di riferimento.



Testi adottati



Testi adottati:
- Nicolas Bourriaud, Il radicante, postmediabooks, 2014
- Patrizia Mania, Racconti mediterranei. Immagini, memoria, azioni nell’arte contemporanea, Round Robin, 2017.
- Patrizia Mania , Roberto Pinto, (a cura di), Atlante dell'arte contemporanea nel Mediterraneo: sguardi, esperienze, orizzonti, Round Robin, 2023
- Patrizia Mania, “I Like Europe but Europe Doesn’t Like Me. Sentirsi discriminati: gli artisti dell’Est dopo la Guerra fredda”, in Raffaella Petrilli, Hate Speech L’odio nel discorso pubblico. Politica, media, società, Round Robin, 2019, pp.99-111.
- Brunella Velardi, a cura di, "Immaginare il Mediterraneo di Bianco-Valente", Edizioni settecittà, 2023

Per i non frequentanti le due schede storico critiche vanno sostituite con uno dei seguenti volumi a scelta:
- Roberto Pinto, Nuove geografie artistiche. Le mostre al tempo della globalizzazione, Postmediabooks, 2012.
- Teresa Macrì, Fallimento, Postmediabooks, 2017
- Foster Hal, Il ritorno del reale. L’avanguardia alla fine del Novecento, 2006, Postmedia Srl, Milano. [1996, Massachussets Institute of Technology].
- Belting H., Birken J., Buddensieg A. e Weibel P., eds. Global Studies. Mapping Contemporary Art and Culture, Hatje Cantz Verlag, Ostifldern, 2011.
- Patrizia Mania, Raffaella Petrilli, Elisabetta Cristallini (a cura di), Arte sui muri della città. Street Art e Urban Art: questioni aperte, Roma, Round Robin editrice, 2017.




Modalità di svolgimento

Lezioni frontali con l’ausilio di supporti di visualizzazione delle immagini delle opere e 2/3 sopralluoghi didattici in musei e luoghi di interesse per l'arte contemporanea per consentire agli studenti di acquisire ulteriori specifiche competenze di analisi critica delle opere.




Modalità di frequenza

Frequenza facoltativa
Per gli studenti non frequentanti sarà necessario integrare la preparazione con ulteriori testi di approfondimento concordati con la docente.

Bibliografia

- Piattaforma web "Atlante dell'arte contemporanea nell'area del Mediterraneo" : https://www.migrazionieuropadiritto.it/atlante-adia/
- Teresa Macrì, "Slittamenti della performance. Anni 1960-2000", vol I, Postmediabooks, 2020
- Teresa Macrì, "Slittamenti della performance. Anni 2000-2020" vol.II, Postmediabooks, 2022-
- Art and Theory of Post-1989 Central and Eastern Europe. A Critical Anthology, MOMA, 2018
- Irwin, East Art Map, Contemporary Art and Eastern Europe, 2006.

Obiettivi formativi

In linea con gli indicatori di Dublino, al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di:
- Riconoscere gli aspetti peculiari alla cultura artistica contemporanea con riferimento ai protagonisti, alle mostre, alla teoria critica e ai linguaggi impiegati
- Analizzare i significati, i linguaggi e i contesti geo-culturali di riferimento dell’opera d’arte
- Essere in grado di costruire un commento storico critico su un’opera d’arte o su un contesto espositivo contemporanei
- Riferire con chiarezza le caratteristiche identitarie delle pratiche artistiche contemporanee al cospetto del relativo dibattito critico e teorico

Scheda Docente

Programma del corso

Infrangere i limiti, capovolgere le categorie estetiche, sperimentare nuove ed inedite possibilità del fare arte e del costruirvi intorno un pensiero è un aspetto che accompagna l’intera vicenda dell’arte designata come contemporanea. La storia dell’arte contemporanea è di continuo cadenzata da fratture, interruzioni, scompaginamenti, trasformazioni, capovolgimenti dei confini di volta in volta linguistici, tecnici, sociali, ermeneutici, geografici, critici, sensoriali, materiali e immateriali.
In un arco temporale che dagli anni 60 del secolo scorso giunge fino ad oggi, il corso assume come campo d’indagine l’istanza del superamento del limite nella ricerca artistica contemporanea interrogando alcune opere, artisti e mostre ritenuti esemplari. Su questo sfondo il corso intende approfondire le opere, gli artisti, le vicende espositive e il relativo dibattito teorico e critico che di volta in volta argomentano le fratture e le conseguenti aperture che in maniera diversa hanno configurato lo sviluppo “flessibile” dell’arte e la relativa restituzione storica.

Modalità Esame

L’apprendimento sarà verificato tramite una prova scritta in itinere e un colloquio orale con votazione espressa in trentesimi.
La prova scritta in itinere verterà sulla redazione di una scheda storico-critica su uno degli argomenti trattati nel corso e concordato con il docente che verrà presentata in aula.
In ogni colloquio saranno presenti due tipi di domande:
1) Una di carattere generale, per valutare la capacità di contestualizzare storicamente i fenomeni dell’arte contemporanea; individuare le questioni principali; esporre con chiarezza le peculiarità tecniche e concettuali dell’opera d’arte adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-artistici;
2) Una domanda rivolta all’analisi storico-critica di alcune opere per valutare le competenze acquisite nella comprensione e interpretazione delle stesse

Testi adottati

Nicolas Bourriaud, Estetica relazionale, postmediabooks, 2010 (1998).
Hal Foster, Bad New Days. Arte, critica, emergenza, postmediabooks, 2019 [2015]
Patrizia Mania, 1968-1972:la critica alle istituzioni nel progetto “Musée d’Art Moderne Département des Aigles” di Marcel Broodthaers, settecittà, 2021.
Patrizia Mania, “L’energia delle azioni e delle testimonianze installative nelle lavagne di Joseph Beuys”, in, Maddalena Vallozza e Gian Maria Di Nocera, a cura di, “Sistemi educativi e politiche culturali dal mondo antico al contemporaneo. Studi offerti a Gabriella Ciampi”, in Daidalos. Studi e ricerche di Archeologia e Antichità, n.18, Università degli studi della Tuscia, 2019, pp.117-123.P.Mania, “Parole cancellate per nuove significazioni. Emilio Patrizia Mania,"Parole cancellate per nuove significazioni: Emilio Isgrò, Marcel Broodthaers, Joseph Kosuth”, in, M.R.Menna, S.Rinaldi, a cura di, De figurare…., Round Robin editrice, 2022, pp.207_222.
Lucilla Meloni, Le ragioni del gruppo. Un percorso tra gruppi, collettivi e sigle, comunità nell'arte in Italia dal 1945 al 2000, Postmedia books, 2023

Modalità di svolgimento

Si svolgeranno lezioni frontali con l’ausilio di supporti di visualizzazione delle immagini delle opere. Si effettueranno 2/3 lezioni fuori sede in musei e gallerie d’arte contemporanea per consentire agli studenti di acquisire ulteriori specifiche competenze di analisi critica delle opere. Al termine del corso, gli studenti terranno una relazione su un argomento concordato con il docente e se ne discuterà in aula.


Modalità di frequenza

La frequenza è facoltativa. Per gli studenti non frequentanti sarà necessario integrare i testi d'esame concordandoli con la docente.

Bibliografia

Bishop C., Artificial Hells: Participatory Art and the Politics of Spectatorship, Verso, London, 2012.
Patrizia Mania, Folgorazioni d'arte. Ripensare oggi Francesca Alinovi, in, UNCLOSED.EU, vol. 35, 2022.
Patrizia Mania, “Ready made in cerca d’autore. Un percorso nelle opere di Philippe Thomas, Maurizio Cattelan, Ai Wei Wei, Pierre Huyghe e Philippe Parreno”, in, P.Mania, G. Vesperini, a cura di, “Autori, autorialità, diritti”, Round Robin editrice, 2022, pp.157-173
Domenico Scudero, Pierre Huyghe presso la Fondazione Pinault. Portare all'eccesso l'idea di un altrove, in, UNCLOSED.EU, vol.42, 2024

Obiettivi formativi

Conoscere le opere discusse a lezione e sviluppare la comprendere di testi anche complessi.
Avere la capacità di analisi e comprensione di opere non presentate a lezione, ma riconducibili al periodo preso in esame e alle tendenze artistiche oggetto di studio.

Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti.
Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato.
Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al dibattito degli studi e al pensiero contemporaneo

Scheda Docente

Programma del corso


"Cimabue e il cantiere di Assisi".

Gli affreschi dipinti da Cimabue nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi rappresentato un momento di snodo fondamentale nella pittura italiana e hanno catalizzato l’interesse di generazioni di studiosi in particolare su alcune questioni ‘chiave’ - il significato del programma, la datazione, la committenza, l’organizzazione del cantiere, e da ultimo, la fruizione-.
Il corso intende analizzare le pitture alla luce il dibattito critico fino agli studi più recenti, all’interno della produzione di Cimabue e del contesto storico artistico dell’ultimo quarto del XIII secolo fra Firenze, Roma e Assisi.
Sono previsti due sopralluoghi, parte integrante del corso: ad Assisi alla basilica di San Francesco dove è attualmente in corso il restauro della Maestà di Cimabue nella basilica inferiore e a Firenze (Museo dell’Opera di Santa Croce).

Il corso sarà diviso in due parti: la prima (40 ore) il docente traccerà il quadro la seconda (8 ore) avrà carattere seminariale e lo studente dovrà elaborare una breve relazione su testi assegnati relativi a uno specifico argomento i connesso al corso.




Modalità Esame

La valutazione si baserà sulla capacità di commentare criticamente e con linguaggio appropriato le opere presentate durante il corso con riferimento al contesto culturale e al quadro degli studi recenti con riferimento puntuale alla bibliografia presa in esame durante le lezioni .

Testi adottati

Maria Andaloro, Ancora una volta sull’’Ytalia di Cimabue, in “in “Arte medievale”, 2, 1984 (1985), pp. 143-177
Luciano Bellosi, Cimabue, Milano, 1998
Eugenio Battisti, Cimabue, University Park 1967 (parti scelte)
Iole Carlettini, L’ Apocalisse di Cimabue e la meditazione escatologica di san Bonaventura, in “Arte medievale” 2° serie, 7, 1993, pp. 105-128
Flora Holly, Cimabue and the Franciscans,London, Turnhout 2018 (parti scelte)
Il Maestro di San Francesco e lo "stil novo" del Duecento umbro, Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, 10 marzo- 9 giugno 2024, catalogo della mostra a cura di A. De Marchi, V. Picchiarelli, E. Zappasodi, Milano 2024.

Modalità di svolgimento

La didattica sarà svolta tramite lezioni in aula e un sopralluogo alla basilica superiore di San Francesco ad Assisi. E' previsto un seminario in forma mista.
Le lezioni si serviranno della proiezione di immagini e partiranno dalla lettura delle opere (considerandone l’aspetto iconografico, stilistico-formale, ma anche l’aspetto tecnico esecutivo) per fornire gli strumenti per una corretta analisi e comprensione di esse.
Gli studenti saranno direttamente coinvolti nella seconda parte delle lezioni ed invitati ad approfondire un argomento concordato con il docente che presenteranno a lezione e nella forma di breve tesina scritta per l'esame.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, ma è caldamente consigliata.

Bibliografia

La basilica di San Francesco ad Assisi (Mirabilia Italiae), Modena, Panini, 2005.

Obiettivi formativi

Il corso costituisce un approfondimento delle conoscenze nella Storia dell'arte moderna acquisite durante il triennio. I temi di volta in volta proposti si concentrano su aspetti, ambiti e specifiche cronologie. Gli studenti avranno così modo di approfondire le proprie conoscenze su un segmento della disciplina, sia sotto il profilo delle singole opere o dei complessi monumentali, sia sotto il profilo bibliografico. Quest'ultimo aspetto mira allo sviluppo di capacità argomentative, di riflessione critica, in particolare, sulla bibliografia allo scopo di sviluppare spirito critico e autonomia di giudizio, elementi indispensabili per passare dallo studio alla ricerca. L'approccio critico alle opere e alla loro bibliografia consentirà altresì l'acquisizione del lessico specialistico e il conseguente sviluppo di capacità comunicative. Gli approfondimenti, che verranno sviluppati attraverso relazioni in aula e successivamente in relazioni scritte, potranno eventualmente essere sviluppati nella tesi magistrale. Il modulo 1 ha un carattere monografico, il modulo 2 metodologico.

Obiettivi formativi

L’obiettivo fondamentale del corso d'Informatica Applicata ai Beni Culturali è quello di fornire allo studente una conoscenza dei sistemi hardware e software in generale, e nello specifico di quelli applicati nel campo della documentazione 2D e 3D dei Beni Culturali.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- conoscere i principi basa del funzionamento hardware e del software;
- conoscere i principi e le applicazioni delle tecniche di documentazione grafica vettoriale e raster;
- comprendere il significato e l'importanza della documentazione dei bei culturali;
- comprendere il funzionamento di software e strumenti elettronici usati nella riproduzione virtuale di beni culturali
- comprendere il significato dei risultati sperimentali ottenuti con le suddette tecniche

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso


Testi adottati

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Scheda Docente

Programma del corso

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.
Lo sforzo rivolto negli ultimi anni a migliorare il fotorealismo che la computer grafica riesce a trasmettere grazie ai sui sofisticati effetti iperrealistici ha contagiato oramai anche gli ambienti scientifici in cui è fondamentale la comunicazione e la divulgazione attraverso l'immagine.
Lo studio di un Bene Culturale a fini ricostruttivi non può sicuramente prescindere da un approccio rigorosamente scientifico che tenga conto delle conoscenze storiche, del dato scientifico, bibliografico, etc., altrimenti l'intera operazione si ridurrebbe ad un mero esercizio delle potenzialità della computer grafica.
Dati questi presupposti lo studio ricostruttivo va coniugato con l'uso delle moderne tecnologie informatiche, non solo per assolvere alle necessità legate all'interpretazione del dato stesso, ma anche e soprattutto per trasmettere il dato scientifico ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con un approccio innovativo in grado di soddisfare i diversi livelli di interesse e comprensione.
Il corso prevede quindi una parte teorica introduttiva di informatica di base relativa alle componenti hardware e software, e alla natura e al trattamento delle immagini digitali. Ampio spazio sarà poi riservato allo studio dei più moderni sistemi speditivi strumentali per il rilievo e la documentazione (in 2D e 3D) dei beni archeologici e storico artistici, al fine di poterne valutare la diversa efficacia e precisione metrologica ed i possibili campi di applicazione. Tale consapevolezza indurrà di volta in volta alla scelta più adeguata relativamente alle risorse disponibili, il tempo e la natura del Bene oggetto di studio.
Sarà inoltre dato ampio spazio all'utilizzo del software AutoCAD, e saranno illustrate le tecniche per l'acquisizione e il trattamento delle immagini digitali, finalizzate all'utilizzo fotogrammetrico (fotogrammetria monoscopica, fotogrammetria digitale, sistemi per il rilievo close range multi images, creazione di modelli digitali del terreno, DEM, TIN, fotoraddrizzamento, fotopiani e fotomosaici). Il corso prevedrà l'utilizzo pratico delle tecniche per il rilievo topografico, (total station, caratteristiche metriche e operative dei sistemi di scansione 3D), sistemi e software per la modellazione tridimensionale.

Modalità Esame

La valutazione finale avverrà attraverso un esame orale, durante il quale lo studente dovrà presentare un argomento a scelta, tra quelli discussi durante il corso; e rispondere a domande sugli argomenti teorici e pratici impartiti durante il Corso


Testi adottati

1- U. Marrone: Elementi di Informatica per esami e concorsi, Edizioni Simone 2015
2- M. Lo Prejato (A cura di): Manuale di informatica avanzato per la certificazione Microsoft Digital Literacy, Fondazione Mondo Digitale 2010.
3- Cannarozzo et Alii : Fotogrammetria Moduli 1-3 Zanichelli Editore 2012, (Scaricabile a questo indirizzo : https://online.scuola.zanichelli.it/cannarozzomisure-5ed/fotogrammetria/)
4- A. Pizzirani: Teoria e Tecnica del Trattamento delle Immagini, Ferrara, 2014.
5- D. Vasta: Video con la Reflex, Apogeo 2015.
(I manuali saranno resi disponibili in formato pdf durante il corso).

Modalità di svolgimento

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Modalità di frequenza

Il corso sarà articolato alternando l'attività teorica a quella pratica con applicazioni sul campo e la presentazione di casi di studio, allo scopo di fornire il più ampio panorama sulle più aggiornate tecnologie informatiche che concorrono alla documentazione, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale.

Bibliografia

Remondino, F., 2006: “Image - based modeling for object and human reconstruction”. Mitteilungen Nr. 91, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zürich, Switzerland.
Remondino, F. And S. El-Hakim, 2006: “Image-based 3D modeling: a review”. The Photogrammetric Record, 21(115).
Luca Lanteri, Giorgia Agresti, Corrado Vaccarella, Luca Lucchetti, Miriam Noto and Claudia Pelosi, The mediaeval crypt of Saint Sepulchre in Acquapendente (Italy): study and photogrammetric documentation of the painted surfaces. in (I. Ruso editor), European Journal of Science and Theology, February 2020, Vol.16, No.1, 177-185, Iasi 2020.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, A New Practical Approach for 3D Documentation in Ultraviolet Fluorescence and Infrared, of Polychromatic Sculptures as Fundamental Step in Restoration, Heritage 2019, 2, pp. 207–215.
L. Lanteri, G. Agresti, C. Pelosi, 3d model and ultraviolet fluorescence rendering: a methodological approach for the study of a wooden reliquary bust. Proceedings of the 10th European Symposium on Religious Art, Restoration and Conservation, Prague 31 May – 1 Jun 2018, Kermes Quaderni, Lexis, Torino, 2018, pp. 110-113.

Obiettivi formativi

Il corso intende mettere in evidenza critica la correlazione tra la cultura del restauro e quella del museo, superando una visione dicotomica, esito di un pensiero disgiuntivo, allo scopo di stimolare lo sviluppo delle conoscenze, la capacità di comprensione sul piano teorico e su quello applicato, il giudizio critico e l attitudine interpretativa, nonchè le abilità espositive e comunicative

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso si combineranno nozioni di carattere storico, teorico e metodologico ed esperienze connesse a casi particolari. Si procederà ponendo in relazione restauro, museo e mostre nell'obbiettivo di valutare le reciproche istanze critiche e le relazioni tra questi ambiti. Si affronteranno la storia delle esposizioni, il tema della scrittura museale, le problematiche di basi e cornici. Verrà fatta un'esperienza specifica dell'allestimento a Palazzo Bruschi di Tarquinia di un'opera di Sebastian Matta "Affinchè le vittime vincano" (carta incollata su tela), che è stata oggetto di un intervento di restauro Si effettueranno sopralluoghi per verificare esperienze passate o in corso che evidenziano la correlazione restauro museo. Alcuni sopralluoghi o trasferte esterne prevedono una full immersion di diverse ore.

Modalità Esame

verranno considerate le capacità critiche riepilogative nella prova orale e in un elaborato scritto. La prova orale dura una ventina di minuti ed accerta l'assimilazione delle istanze critiche, teoriche e metodologiche circa i temi trattati. L'elaborato scritto concernerà le esperienze laboratoriali (in particolare quelle svolte nei laboratori di restauro) e dovrà essere inviato al docente dieci giorni prima della data di esame ed è discusso in sede di verifica.
Verranno valutati la chiarezza espositiva, le capacità critiche e la qualità della scrittura. Restano insufficienti un pensiero elementare e una scrittura grammaticalmente scorretta

Testi adottati


R. Longhi, Proposte per una critica d’arte, «Paragone», 1950, 1, pp. 5 - 19; F. Minissi, Conservazione vitalizzazione musealizzazione. Scuola di Specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti. Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, 1988, pp.7 - 39; U. Eco, Il Museo del terzo millennio, Conferenza tenuta al Museo Gugghenheim di Bilbao il 25 giugno 2001; M.I. Catalano, Dall’esperienza dell’arte all’estetica: la “Sala delle Mostre” dell’Istituto Centrale del Restauro, in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 179-197; M. C. Mazzi, «Museografia come restauro preventivo», in La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Atti del Convegno Internazionale (Viterbo, 12 – 15 novembre 2003), a cura di M. Andaloro, Firenze, 2006, pp. 199 – 213; Snodi di critica. Musei, mostre, restauro e diagnostica artistica in Italia 1930-1940, a cura di Maria Ida Catalano, Roma 2013; G. Carbonara Il restauro critico, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26.; R. Casciaro, Il Museo come opera d’arte, in Palazzi storici e museografia moderna, Atti del convegno nazionale (Lecce, Rettorato, 23 – 24 ottobre 2014), a cura di R. Casciaro, Galatina (LE), 2016, pp. 13 – 26, pp. 75 – 88; G. Celant, Verso una storia reale e contestuale, in Post Zang Tumb Tuum, Art Life Politics Italia 1918 – 1943, catalogo della mostra, a cura di Germano Celant, Fondazione Prada, Milano 18.2 - 25.6. 2018, Milano 2018, pp. 553 – 559.

Modalità di svolgimento

le lezioni si svolgeranno dalla cattedra e nei musei, ricorrendo a sopralluoghi sul territorio locale e italiano. Sono previste esercitazioni. Le attività esterne all'aula (sopralluoghi e laboratori) coinvolgeranno 16 ore in totale.

Obiettivi formativi

Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito disciplinare e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite, di sviluppare abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia.
I risultati attesi sono: conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo, anche in un contesto di ricerca; abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete; capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti; capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo autonomo.

Scheda Docente

Programma del corso

La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.

Testi adottati

1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura. Metodi, interpretazioni, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2012.

Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti ad aggiungere i seguenti due testi a quelli sopra elencati:
- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci. Roma 2010.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti a concordare un programma alternativo con il docente

Bibliografia

- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci. Roma 2010.

Scheda Docente

Programma del corso

La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.

Modalità Esame

L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.

Testi adottati

1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura. Metodi, interpretazioni, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2012.

Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti ad aggiungere i seguenti due testi a quelli sopra elencati:
- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci. Roma 2010.

Modalità di frequenza

La frequenza è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti a concordare un programma alternativo con il docente

Bibliografia

- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci. Roma 2010.

Obiettivi formativi

Il corso intende fornire un quadro conoscitivo di base dell’architettura occidentale, dall’Alto Medioevo al tardo Barocco. Mediante lezioni e visite guidate gli studenti verranno introdotti allo studio dei periodi considerati, delle vicende edilizie, degli edifici più rappresentativi, delle tendenze architettoniche e delle relative soluzioni costruttive. Sarà inoltre proposto un tema con carattere monografico, l’architettura di Donato Bramante, al fine di fornire un esempio di trattazione storica opportunamente approfondita. Il corso vuole offrire anche le nozioni metodologiche di base per l’analisi storico-critica di testimonianze architettoniche relative all’arco cronologico considerato, al fine di assicurare gli strumenti essenziali per una conoscenza attiva e concreta dell’architettura storica, presupposto essenziale per la tutela.

Conoscenza e capacità di comprensione:
Il candidato dovrebbe conoscere ed essere in grado di illustrare in maniera compiuta le principali vicende architettoniche, i relativi contesti e le fabbriche, con le relative soluzioni tipologiche, stilistiche e costruttive, con particolare attenzione alla relazione tra architettura e decorazione.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Il candidato dovrebbe riuscire a comprendere, analizzare ed illustrare con autonomia critica anche fabbriche non note, ma riferibili ai contesti architettonici trattati,
A tal fine durante lo svolgimento del corso è richiesta l'elaborazione di una scheda storiografica relativa ad una architettura a scelta del candidato, la quale sarà anche oggetto di confronto in sede di esame.

Autonomia di giudizio:
il candidato dovrà dimostrare autonomia nell'individuazione e interpretazione dei principali caratteri architettonici e degli elementi costituitivi, anche nel caso di edifici non direttamente inclusi nel programma di studi, tuttavia riconducibili a periodi e contesti considerati dallo stesso, mettendo anche in luce le eventuali relazioni esistenti tra il caso considerato e le architetture coeve, precedenti e successive.

Abilità comunicative:
Mediante visite guidate e lezioni attive il corso intende stimolare le capacità di apprendimento e le abilità di comunicazione, con particolare attenzione all'uso del lessico tecnico di settore, implementato mediante lezioni tematiche (ordini architettonici, materiali e tecniche costruttive, soluzioni tipologiche).
Il candidato dovrebbe quindi essere in grado di illustrare le vicende storiche architettoniche e le fabbriche trattate, facendo riferimento alle soluzioni architettoniche, agli impianti tipologici e ai caratteri stilistici con padronanza del lessico tecnico.

Capacità di apprendimento:
all'esito del corso i candidati dovrebbero riuscire a proseguire autonomamente lo studio e l'approfondimento delle vicende architettoniche dell'età medievale e moderna non direttamente trattate. Anche grazie all'esercitazione proposta gli studenti dovrebbero acquisire le basi necessarie per intraprendere attività di schedatura e ricerca storico-architettonica relative a fabbriche storiche.

Scheda Docente

Programma del corso

Lezione I - Introduzione al corso
Nozioni di edilizia storica: materiali, caratteri e tecniche costruttive
Gli ordini architettonici: origini e fortuna
Introduzione all’esercitazione - scheda di analisi storico-critica (cronologia documentaria, analisi delle fonti grafiche e iconografiche, bibliografia ragionata). Illustrazione di una scheda tipo, del metodo e dei relativi strumenti di ricerca e approfondimento.

Lezione II
Architettura carolingia e ottoniana (VIII-XI secolo):
complesso palatino di Carlo Magno ad Aquisgrana; abbaziale di Lorsch; abbazziale di Corvey sulla Weser; abbazziale di Fulda. Oratorio di Germigny-des-Prés.
San Pantaleone a Colonia; San Michele ad Hildesheim; abbaziale di Essen; Santa Maria in Campidoglio a Colonia; fase ottoniana della cattedrale di Spira.
Architettura Romanica (XI-XII secolo)
Contesto storico, socio-politico e caratteri generali
Francia
Il romanico delle chiese di pellegrinaggio francesi sul cammino di san Giacomo: Cluny II; Saint-Martin di Tours; Saint-Martial a Limoges; Saint-Sernin a Toulouse e S. Giacomo a Santiago di Compostela
Il romanico delle scuole regionali francesi: Normandia (abbaziale di Bernay, Notre-Dame a Jumiège, Saint-Etienne e la Trinité a Caen); Borgogna (Cluny; Saint-Philibert a Tournus; Sainte-Madeleine a Vézelay); Alvernia (Notre-Dame-du-Port a Clermont-Ferrand); Poitou (Notre-Dame-la-Grande a Poitiers); Périgord (Saint-Front a Perigueux, duomo di Angoulême); Provenza (Saint-Trophime ad Arles).
Paesi Germanici
Duomo di Treviri; duomo di Spira; basilica dei Santi Apostoli a Colonia; cattedrale di Worms.
Inghilterra
St. Alban; cattedrale di Norwich; cattedrale di Durham.
Italia
Sant’Ambrogio a Milano; Sant’Abbondio a Como; cattedrale di Modena; basilica di San Marco a Venezia; Firenze, battistero e San Miniato al Monte; Pisa, duomo e battistero; Roma, San Clemente, Santa Maria in Cosmedin, Santa Maria in Trastevere; duomo di Civita Castellana; Santa Maria Maggiore e San Pietro a Tuscania; Santa Maria di Portonovo ad Ancona; Viterbo, duomo, Santa Maria Nuova e San Sisto; San Nicola di Bari; cattedrale di Trani; Palermo, cappella Palatina, cattedrale, San Giovanni degli Eremiti, palazzi normanni (Zisa e Cuba); cattedrale di Cefalù, duomo di Monreale.

Lezione III
L’Architettura Gotica (XII-XIV secolo)
Premesse, contesto storico, socio-politico e caratteri generali
Il primo Gotico e l’Île de France
Cattedrale di Saint-Denis; di Sens; di Noyon; di Laon; Parigi, cattedrale di Notre-Dame e Saint-Chapelle.
L’architettura cistercense
Abbazia di Fontenay; abbazia di Pontigny e i casi italiani (abbazia di San Galgano, di Fossanova, di Casamari e di Chiaravalle).
Il Gotico maturo
Cattedrali di Chartres; di Reims; di Amiens; di Bourges. Architettura civile, hôtel de Ville a Bruxellelles; hôtel-Dieu a Tonnerre. Il tipo residenziale minore a schiera e le architetture fortificate: Carcassonne e Aigues-Mortes.
Inghilterra
Early English: cattedrale di Canterbury; di Lincoln; abbazia di Westminster.
Decorated: cattedrale di Salisbury; di Exeter e di York.
Perpendicular: cappella del King’s College a Cambridge; cappella di San Giorgio nel castello di Windsor; cattedrale di Gloucester.
Sacro Romano Impero
La prima diffusione dei modelli cistercensi: abbazia di Maulbronn; abbazia di Heisterbach.
Cattedrale di Basilea.
Diffusione del Gotico: Liebfrauenkirche di Treviri; cattedrale di Colonia; cattedrale di Friburgo.
Tardogotico: cattedrale di Santo Stefano a Vienna (Staffelkirche).
I Parler, coro della cattedrale di San Vito a Praga e parrocchiale ad Annaberg.
Italia
Venezia, Santa Maria Gloriosa dei Frari, Santi Giovanni e Paolo, palazzo Ducale; duomo di Milano; palazzo pubblico di Piacenza; San Petronio a Bologna; Firenze, Santa Croce, Santa Maria Novella e palazzo Vecchio; duomo di Siena; basilica di San Francesco ad Assisi; San Fortunato a Todi; duomo di Orvieto; Santa Maria sopra Minerva a Roma; Castel del Monte e l’architettura federiciana.

Lezione IV
Il Quattrocento (parte I)
Brunelleschi
Firenze, cupola di Santa Maria del Fiore, Ospedale degli Innocenti, Sacrestia Vecchia in San Lorenzo, San Lorenzo, cappella Pazzi in Santa Croce, Santo Spirito, Rotonda degli Angeli, palazzo di Parte Guelfa, tribune morte e lanterna della cupola di Santa Maria del Fiore.
Michelozzo
Firenze, palazzo Medici, Rotonda della Santissima Annunziata.
Leon Battista Alberti e il De re aedificatoria
Rimini, Tempio Malatestiano; Firenze, palazzo Rucellai, facciata di Santa Maria Novella, cappella Rucellai in San Pancrazio; Mantova, San Sebastiano, Sant’Andrea.

Lezione V
Il Quattrocento (parte II)
Roma (Niccolò V-Alessandro VI)
Progetto di Niccolò V per San Pietro, loggia delle Benedizioni in San Pietro, palazzo Venezia, palazzetto e chiesa di San Marco, Santa Maria del Popolo, Sant’Agostino, Santa Maria della Pace, Belvedere di Innocenzo VIII, San Pietro in Montorio, palazzo della Cancelleria.
Firenze e l’architettura medicea del secondo Quattrocento
Palazzo Pitti, palazzo Strozzi, sacrestia di Santo Spirito, San Salvatore al Monte; Prato, Santa Maria delle Carceri; Poggio a Caiano, villa Medici.
Pienza: cattedrale e palazzo Piccolomini.
Cortona: Madonna del Calcinaio.
Urbino: palazzo Ducale, duomo, San Bernardino.

Lezione VI
Approfondimento monografico (I parte)
Donato Bramante. Formazione e arrivo a Milano
L’architettura lombarda nel secondo Quattrocento. Filarete, i Solari, Dolcebuono e Leonardo da Vinci
Cappella Portinari in Sant’Eustorgio, castello Sforzesco, duomo di Bergamo, Ospedale Maggiore, San Pietro in Gessate, Trattato di Filarete; Pavia; certosa e duomo; Bergamo, cappella Colleoni; progetti di Leonardo per chiese a pianta centrale.
Bramante in Lombardia
L’architettura dipinta nel palazzo del Podestà e in casa Angelini a Bergamo; sala di casa Panigarola a Milano; incisione Prevedari; Milano, chiesa e sacrestia di Santa Maria presso San Satiro, tribuna di Santa Maria delle Grazie, canonica e chiostri di Sant’Ambrogio; duomo di Pavia; piazza di Vigevano; facciata della basilica di Santa Maria Nascente ad Abbiategrasso.

Lezione VII
Approfondimento monografico (II parte)
Bramante a Roma e nello Stato Pontificio
Roma, chiostro e convento di Santa Maria della Pace, palazzo del cardinale Adriano Castellesi da Corneto (Giraud-Torlonia), cortile del Belvedere, coro di Santa Maria del Popolo, via Giulia, palazzo dei Tribunali e chiesa di San Biagio, Santi Celso e Giuliano, tempietto di San Pietro in Montorio, palazzo Caprini, progetti per San Pietro; Loreto, basilica della Santa Casa e palazzo Apostolico; interventi alla Rocca Albornoz di Viterbo.
Fortuna di Bramante

Lezione VIII - visita guidata

Lezione IX
Il Cinquecento (parte I)
La basilica di San Pietro dopo Bramante
Progetti e attività di Raffaello, Peruzzi e Antonio da Sangallo il Giovane.
Raffaello e Peruzzi
Roma, cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, Sant’Eligio degli Orefici, palazzo Alberini, palazzo Branconio dell’Aquila, villa Madama; palazzo Pandolfini a Firenze; villa Chigi in via della Lungara, cappella Ghisilardi in San Domenico a Bologna, palazzo Massimo alle Colonne.
Giulio Romano, Antonio da Sangallo il Vecchio e Antonio da Sangallo il Giovane
Roma, casa di Giulio Romano, villa Lante al Gianicolo, palazzo Stati Maccarani, palazzo Adimari Salviati; Mantova, palazzo Te, duomo, San Benedetto in Polirone, casa di Giulio Romano.
Montepulciano, Madonna di San Biagio; Civita Castellana, fortezza; Montefiascone, Rocca dei Papi.
Roma, palazzo Baldassini, palazzo Farnese, Santa Maria di Monserrato, Santo Spirito in Sassia, Santa Maria di Loreto, Zecca Pontificia; Zecca e progetti per Castro.

Lezione X
Il Cinquecento (parte II)
Falconetto, Sanmicheli e Sansovino
Padova, loggia Cornaro; Verona, palazzo Bevilacqua, palazzo Canossa, porta Nuova, porta Palio, Madonna di Campagna; Orvieto, cappella Petrucci in San Domenico; Montefiascone, Santa Margherita; Venezia, palazzo Grimani, Libreria Marciana, loggia del campanile di piazza San Marco, Zecca, palazzo Corner.
Michelangelo architetto
Firenze, Sacrestia Nuova in San Lorenzo, Biblioteca Laurenziana; Roma, Campidoglio, aggiunte a palazzo Farnese, San Pietro, progetti per San Giovanni dei Fiorentini, porta Pia, cappella Sforza in Santa Maria Maggiore, Santa Maria degli Angeli.
Palladio
Vicenza, palazzo Iseppo Porto, Basilica, palazzo Chiericati, palazzo Valmarana, loggia del Capitanio, teatro Olimpico; villa La Rotonda; villa Barbaro a Maser; Venezia, San Giorgio Maggiore, Redentore; I Quattro Libri.

Lezione XI
Il Cinquecento (parte III)
Vignola
Bologna, progetti per San Petronio, palazzo Bocchi, portico dei Banchi; Roma, villa Giulia e chiesa di Sant’Andrea in via Flaminia, facciata di Santa Maria dell’Orto, chiesa del Gesù, Sant’Anna dei Palafrenieri; Caprarola, palazzo Farnese; Piacenza, palazzo Farnese; la Regola delli cinque ordini.
Roma nel secondo Cinquecento
Villa d’Este a Tivoli; Roma, casino di Pio IV in Vaticano, facciata del Gesù, Madonna dei Monti, San Paolo alle Tre Fontane, palazzo del Quirinale, San Salvatore in Lauro, palazzo Lateranense, mostra dell'Acqua Felice, cappella Sistina in Santa Maria Maggiore, San Giacomo degli Incurabili.

Lezione XII - visita guidata

Lezione XIII
Il Seicento (Parte I)
L’architettura del primo Seicento romano
Completamento di San Pietro, facciata di Santa Susanna, palazzo Barberini, palazzo Borghese.
Bernini architetto
Santa Bibiana (facciata), baldacchino di San Pietro, fontana del Tritone, cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria, palazzo Ludovisi, palazzo Chigi-Odescalchi, Sant’Andrea al Quirinale, colonnato di San Pietro, fontana dei Fiumi a piazza Navona; San Tommaso a Castel Gandolfo; Santa Maria Assunta ad Ariccia; progetti per il palazzo del Louvre a Parigi.
Borromini
San Carlino, Oratorio dei Filippini, Sant’Ivo alla Sapienza, Sant’Agnese in Agone, San Giovanni in Laterano, Santa Maria dei Sette Dolori, completamento di Sant’Andrea delle Fratte, palazzo di Propaganda Fide.

Lezione XIV
Il Seicento (Parte II)
Pietro da Cortona architetto
Roma, Santi Luca e Martina, villa Sacchetti al Pigneto, Santa Maria della Pace, Santa Maria in Via Lata.
Carlo Rainaldi, Carlo Fontana, Giovanni Antonio De Rossi
Chiese in piazza del Popolo, Santa Maria in Campitelli, facciata di San Marcello al Corso, completamento di palazzo Ludovisi a Montecitorio, progetto di completamento di piazza San Pietro, progetto di una chiesa nel Colosseo; palazzo D’Aste.
Napoli e Venezia
Napoli, certosa di San Martino, San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo; Venezia, Santa Maria della Salute.
Guarino Guarini
Progetto per Santa Maria della Provvidenza a Lisbona; Messina, chiesa per i padri Somaschi; Torino, San Lorenzo, cappella della Sindone.

Lezione XV - visita guidata

Lezione XVI
Il Settecento
Roma nel primo Settecento
Porto di Ripetta, scalinata di piazza di Spagna, piazza di Sant’Ignazio, Santa Maria Maddalena, chiesa del Rosario a Marino, facciata di palazzo Doria al Corso; architettura dell’Arcadia, progetti e realizzazione della facciata di San Giovanni in Laterano; Tuscia, opere di Contini a Vetralla, di Barigioni a Nepi.
Filippo Juvarra
Torino: basilica di Superga, palazzo Madama, chiesa del Carmine; complesso di Stupinigi.
Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Nicola Salvi tra Roma e l’Italia meridionale
Reggia di Caserta, chiesa dell’Annunziata a Napoli; Roma, palazzo della Consulta, Santa Maria dell’Orazione e Morte; Albergo dei Poveri a Napoli; Fontana di Trevi a Roma.

Modalità Esame

Esame orale per verificare la conoscenza dei temi e delle architetture affrontati, il grado di autonomia storico-critica raggiunta, la padronanza del lessico tecnico e la capacità di cogliere relazioni tra le vicende architettoniche considerate. Il candidato presenterà, inoltre, un tema monografico a propria scelta tra una selezione di argomenti suggeriti durante il corso con pertinenti indicazioni bibliografiche. La valutazione finale prenderà in considerazione anche la scheda di analisi storico-critica elaborata dallo studente. E' previsto lo svolgimento di un esonero intermedio (facoltativo), mediante prova scritta, finalizzato a verificare le conoscenze relative alla prima parte del corso (architettura medievale).

Testi adottati

Bibliografia essenziale
- Lineamenti di storia dell’architettura, a cura di L. Bartolini Salimbeni et. al., Roma 1994 (per la parte relativa al Medioevo e quale introduzione alle epoche successive).
- Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di F. P. Fiore, Milano 1998.
- W. LOTZ, Architettura in Italia 1500-1600, a cura di D. Howard, Milano 1997.
- R. WITTKOWER, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Torino 1993.

Modalità di svolgimento

Lezioni con il supporto di immagini relative ai temi e alle architetture indicate nel programma, integrate da visite guidate finalizzate ad analizzare mediante l’osservazione diretta le vicende costruttive e le peculiarità architettoniche di alcuni edifici rappresentativi.
Esercitazione mediante elaborazione guidata di una scheda di analisi storico-critica di una fabbrica a scelta dello studente, composta da: cronologia documentaria, analisi delle fonti grafiche e iconografiche, bibliografia ragionata.

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria, la partecipazione attiva alle lezioni, ai dibattiti e alle visite guidate risulta particolarmente efficace per il conseguimento degli obiettivi indicati.

Bibliografia

J. S. ACKERMAN, The Architecture of Michelangelo, Chicago 1986.
G. C. ARGAN, B. CONTARDI, Michelangelo architetto, Milano 1990.
Antonio da Sangallo il Giovane. La vita e l’opera, Atti del XXII Congresso di Storia dell’Architettura (Roma, 19-21 febbraio 1986), Roma 1986.
R. BONELLI, C. BOZZONI, V. FRANCHETTI PARDO, Storia dell'architettura medievale, Roma-Bari 1997.
A. BRUSCHI, Filippo Brunelleschi, Milano 2006.
A. BRUSCHI, Bramante, Bari 1998 (ed. aggiornata).
D. R. COFFIN, Pirro Ligorio. The Renaissance Artist, Architect and Antiquarian; with a Checklist of Drawings, University Park, Penn. 2004.
J. CONNORS, Borromini e l'Oratorio romano, Torino 1989.
Baldassarre Peruzzi 1481-1536, a cura di C. L. Frommel et. al., Venezia 2005.
F. P. FIORE, Leon Battista Alberti, Milano 2012.
C. L. FROMMEL, S. RAY, M. TAFURI, Raffaello architetto, Milano 1984.
Palladio, a cura di G. Beltramini, H. Burns, (catalogo della mostra, Vicenza-Londra 2008-09), Venezia 2008.
E. H. GOMBRICH, Giulio Romano, Milano 1989.
H. HIBBARD, Carlo Maderno, trad. it. a cura di A. Scotti, Milano 2001.
R. KRAUTHEIMER, Roma di Alessandro VII, 1655-1667, Roma 1987.
T. A. MARDER, Gian Lorenzo Bernini, Milano 1998.
J. M. MERZ, Pietro da Cortona and Roman Baroque Architecture, New Haven, Conn. 2008.
P. PORTOGHESI, Francesco Borromini: la vita e le opere, Milano 2019 (ed. aggiornata, 1° ed. 1984)
Storia dell'architettura italiana. Il primo Cinquecento, a cura di A. Bruschi, Milano 2002.
Storia dell'architettura italiana. Il secondo Cinquecento, a cura di C. Conforti, R. J. Tuttle, Milano 2001.
Storia dell’architettura italiana. Il Seicento, a cura di A. Scotti Tosini, 2 voll., Milano 2003.
Storia dell’architettura italiana. Il Settecento, a cura di G. Curcio, E. Kieven, Milano 2000.
Vignola, a cura di R. J. Tuttle et. al., (catalogo della mostra, Vignola 2002), Milano 2002.

Ulteriori indicazioni bibliografiche potranno essere suggerite e concordate durante le lezioni.
Il programma potrà subire variazioni durante lo svolgimento delle lezioni.

Obiettivi formativi

Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione e discussione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo.

Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte in questo campo.

2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi dell’archeologia dell’area vesuviana. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.

Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia dell’area vesuviana, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.

Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Testi adottati:

- Massimo Osanna, Pompei ieri e oggi (Treccani 2024);

- Fausto Zevi (a cura di), Pompei (Napoli 1991);

- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.

- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;

- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.


Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia



- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.

Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.


Scheda Docente

Programma del corso

Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.

Modalità Esame

-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.

Testi adottati

Testi adottati:

- Massimo Osanna, Pompei ieri e oggi (Treccani 2024);

- Fausto Zevi (a cura di), Pompei (Napoli 1991);

- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.

- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;

- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.


Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.

Modalità di svolgimento

Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.

Modalità di frequenza

Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.

Bibliografia



- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.

Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.


Obiettivi formativi

Alla luce delle conoscenze di base di Archeologia e storia dell'arte greca e romana maturate durante il corso di laurea triennale, l’insegnamento intende fornire un approfondimento tematico intorno alcuni specifiche manifestazioni della cultura materiale e visiva greca di età storica. Le tematiche che verranno di volta in volta affrontate chiameranno in causa le più diverse testimonianze architettoniche ed urbanistiche e della produzione artistica e artigianale del mondo greco di età arcaica, classica ed ellenistica. La finalità principale è quella di evidenziare l’apporto fondamentale della ricerca archeologica per la comprensione di alcuni importanti fenomeni culturali e sociali del mondo antico, nel quadro di un intreccio metodologico basato su un’attenta analisi dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici e storico-artistici). Tra le diverse tematiche che potranno essere affrontate, un’attenzione particolare sarà rivolta a quelle connesse con l’archeologia del sacro e delle pratiche cultuali.

Scheda Docente

Programma del corso

Archeologia del culto e delle pratiche rituali.
Partendo da una introduzione sugli aspetti principali della religione greca (politeismo, antropomorfismo, continuità/discontinuità con il mondo miceneo, culto degli eroi, etc.), il corso affronterà alcuni degli aspetti principali dell’archeologia del culto:
- il rituale, quale manifestazione concreta e fondante dell’attività religiosa, le cui varie espressioni, connesse alle occasioni più diverse, sono ricostruibili attraverso lo studio delle testimonianze letterarie e materiali e dunque dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici);
- le tipologie costruttive del sacro e le relative funzioni: altare, tempio, thesauròs, hestiatòrion, stoà, etc.;
- la dedica votiva come pratica rituale per stabilire un rapporto con la divinità e strumento di definizione del proprio status sociale e il deposito votivo come un insieme coerente di materiali, di diversa tipologia e natura, frutto di una azione intenzionale;
- il sacrificio, come una delle espressioni più importanti della pratica rituale greca che non di rado lascia importanti evidenze archeologiche dirette ed indirette;
- l’immagine della divinità, come manifestazione materiale del divino tra le nozioni di anàthema e àgalma;
- la produzione artigianale per il consumo sacro: la coroplastica;
- il rituale funerario: rilevanza cultuale, significato sociale ed evidenza archeologica.

Modalità Esame

Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, ed una buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, oltre ad una familiarità con opere d'arte e manufatti, stili e iconografie, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento.

Testi adottati


• G. ROCCO, E. LIPPOLIS, Archeologia greca. Cultura, società, politica e produzione, Bruno Mondadori, Milano 2011, capitolo 4. L’identità religiosa, pp. 81-116 (con bibliografia di riferimento a pp. 524-526)
• P. SCHIRRIPA, Religione e società nella Grecia antica. Una guida, Roma (Carocci editore) 2007.

Modalità di frequenza

La frequenza alle lezioni è obbligatoria. I non frequentanti devono comunicare per mail la loro impossibilità a frequentare le lezioni e dovranno concordare un programma specifico con il docente.

Bibliografia

Per la preparazione all'esame, i testi indicati saranno integrati dagli appunti presi durante lo svolgimento delle lezioni, nonché da documentazione iconografica, sussidi e letture indicati e/o forniti dal docente durante il corso.

Obiettivi formativi

Il corso si propone di contribuire a formare nello studente la capacità di lettura storico-critica dei fenomeni dell’architettura contemporanea e dell’archeologia industriale. La prima parte delle lezioni sarà dedicata all’architettura contemporanea. Si tratteranno le teorie, i progetti e i protagonisti più significativi della cultura architettonica dei secoli XIX e XX e del primo scorcio del XXI. La seconda parte sarà dedicata all’archeologia industriale, si forniranno gli strumenti per la lettura delle diverse tipologie di siti industriali, individuando anche le problematiche riguardanti l'aspetto conservativo.

Scheda Docente

Programma del corso

A.A. 2024/25
Storia dell’architettura contemporanea e archeologia industriale
prof.ssa Rosa Maria Marta Caruso

L’eredità del Settecento. Boullée, Soufflot, Rondelet, Durand, Winckelmann, Piranesi. Gli storicismi nell’Ottocento. Schinkel, Viollet Le Duc, Charles Garnier, Barry, Pugin, Nash. La rivoluzione industriale: architettura del ferro e le Esposizioni Universali (Paxton, Eiffel, Labrouste). I piani di espansione delle grandi città europee: Parigi, Vienna, Barcellona. La città industriale (Owen, Fourier, Godin, Villaggio Crespi)

La scuola di Chicago (Sullivan & Adler). Gli esordi di Wright

Arts and crafts. Art Nouveau. Belgio e Francia: Horta, Van De Velde, Guimard; Scozia: Mackintosh. Il Liberty in Italia. Modernismo Catalano: Gaudì. La Secessione viennese: Olbrich, Hoffmann. Wiener Werkstâtte

Il superamento dell’Art Nouveau: Wagner, Berlage, Behrens e il Werkbund, Perret, T. Garnier

Le avanguardie. Poelzig, Taut, Mendelssohn, Scharoun. Futurismo: Marinetti, Sant’Elia. De Stijl: Mondrian, Van Doesburg. Rietveld, Oud

Architettura tra le due guerre: Gropius e il Bauhaus, Mies van der Rohe, Le Corbusier. Il Weissenhof. L’architettura organica (Wright, Aalto)

C.I.A.M. La carta di Atene. Architettura negli anni Trenta in Italia (Il “gruppo 7” e il MIAR, Terragni, Persico, Pagano, Cattaneo, Michelucci, Ponti, De Renzi, Libera, Figini, Pollini, Albini, Gardella, B.B.P.R., Ridolfi, Vaccaro, Moretti; Piacentini)

I temi della ricostruzione postbellica. Wright, Mies, Le Corbusier nel secondo Novecento

Kahn e il recupero della storia; Niemeyer e la ricerca strutturale nel secondo dopoguerra

Ricerche individuali in Italia: Scarpa, Michelucci

La Scuola italiana di ingegneria: Nervi, Morandi. L’autostrada del Sole (1956-64), il concorso per il ponte di Messina (1969)

La sfida della grande dimensione. La Scuola Metabolista Giapponese (Maki, Tange). La Biennale del 1980. Verso il XXI secolo. Decostruttivismo (Libeskind, Hadid); architettura high-tech (Rogers, Piano)

Archeologia industriale: premesse e problema della conservazione. Casi studio in Italia e all’estero

Bibliografia

Le seguenti indicazioni bibliografiche saranno ulteriormente specificate e integrate nel corso delle lezioni. Gli studenti non frequentanti devono concordare una specifica bibliografia con la docente (rosa.caruso@unitus.it).

W.J.R. CURTIS, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press Limited, Londra 2006.
K. FRAMPTON, Storia dell’architettura moderna, Zanichelli, Bologna 2008.
E. DELLAPIANA, G. MONTANARI, Una storia dell’architettura contemporanea, Utet, 2021.
C. DAVIES, A new history of Modern Architecture, Laurence King, 2018

Testi di approfondimento
LE CORBUSIER, Verso un’architettura, Longanesi, Milano 1973 o succ. edizioni.
A. LOOS, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972 o succ. edizioni.
L. M. VAN DER ROHE, Gli scritti e le parole, Einaudi, Torino 2010.
F. L. WRIGHT, La città vivente, con saggi di B. Zevi e J. Cohen, Einaudi, Torino 2013.
G. PONTI, Amate l’architettura, Società editrice Vitali e Ghianda, Genova 1957

Per Archeologia Industriale (ulteriori testi saranno concordati a lezione)
Testi consigliati
N. VALENTIN, Archeologia industriale. Patrimonio e progetto, Gangemi editore, Roma 2022.
A. CIUFFETTI, R. PARISI (a cura di), L’archeologia industriale in Italia. Storie e storiografia (1978-2008), Franco Angeli editore, Milano 2012.
E. BATTISTI, Archeologia industriale. Architettura, lavoro, tecnologia, economia e la vera rivoluzione industriale, Jaca Book, Milano 2001
Z. BAUMAN, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2006.

Obiettivi formativi

L'obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza e la capacità di comprensione dei principali metodi di indagine diagnostica e delle loro applicazioni nei beni culturali.
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito un'autonomia di giudizio in merito alle tecniche diagnostiche da utilizzare in ogni specifico caso di studio. L'obiettivo è anche quello di far si che lo studente comunichi abilmente le principali caratteristiche e applicazioni delle tecniche diagnostiche trattate nel corso.

Scheda Docente

Programma del corso

l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.

Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007

Scheda Docente

Programma del corso

l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative

Modalità Esame

L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.

Testi adottati

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.

- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .

Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.

Modalità di svolgimento

La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10

Modalità di frequenza

La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche

Bibliografia

- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007

Obiettivi formativi

Il corso intende tracciare la storia della nascita della disciplina in Italia negli anni Cinquanta, nonché delineare compiti e funzioni attuali della professione..

Al termine del corso lo studente dovrà:

- acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per

esplorare i cambiamenti e le trasformazione del museo

- acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi

- acquisire un lessico specialistico

- sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione

Scheda Docente

Modalità Esame

prova orale in presenza valutata in trentesimi

Testi adottati

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

Modalità di frequenza

facoltativa

Scheda Docente

Modalità Esame

prova orale in presenza valutata in trentesimi

Testi adottati

LUGLI Adalgisa, Museologia (Enciclopedia d'Orientamento, 33), Jaca Book, Milano 1992 (ristampa 2024)

DALAI EMILIANI Marisa, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in ID., Per una critica della museografia del Novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa, Marsilio, 2008, da pag. 77 a pag. 119

MAZZI Maria Cecilia, Musei anni '50: spazio, forma e funzione (Le Voci del Museo, 20), Edifir, Firenze 2009; da pag. 11 a pag. 184

MARSON Stefano, POGLIANI Paola, Franco Minissi: il museografo, l'architetto e gli allestimenti del Museo Civico di Viterbo (Le Voci del Museo, 43), Edifir, Firenze 2022

Modalità di frequenza

facoltativa

Obiettivi formativi

1.Conoscenza e capacità di comprensione: studio del rapporto tra filosofia e pittura tra XVI e XVII secolo.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: preparazione di interventi individuali in classe su argomenti proposti dal docente.
3. Autonomia di giudizio: capacità di formulare proposte interpretative di testi filosofici e contesti storici.
4. Abilità comunicative: prova di comunicazione di interpretazioni e di partecipazione alle discussioni.
5. Capacità di apprendimento: stimolare la capacità di connettere posizioni filosofiche e contesto storico.

Scheda Docente

Programma del corso

Studio dei rapporti tra filosofia e pittura all'inizio della età moderna, Giordano Bruno e Caravaggio. Filosofia e pittura all'inizio della età moderna. Il caso Giordano Bruno e Caravaggio. Biografia e pensiero di Giordano Bruno. Studio dello "Spaccio de la bestia trionfante" di Giordano Bruno: Riforma, Controriforma, guerre di religione, riforma morale e intellettuale. Biografia di Caravaggio. Studio di alcune sue opere in relazione ai temi della soggettività e della sua relazione con la natura, e della vita religiosa e sociale. Confronto tra Bruno e Caravaggio ed esame di alcuni episodi della fortuna connessa dei due personaggi nella storiografia e nell'immaginario filmico e televisivo.
Non ci sono moduli né attività complementari.

Modalità Esame

L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale (18/30) si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione. Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
L'esame finale consisterà in: 1. domande intese a valutare la capacità di rielaborazione critica, di individuare e organizzare le questioni principali, e di esporre con chiarezza e proprietà gli argomenti, adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-filosofici; 2. la lettura e il commento critico di un brano, per valutare la competenza nella comprensione e nella interpretazione critica dei testi filosofici e delle opere d'arte commentate durante il corso.

Testi adottati

1.Giordano Bruno, Lo Spaccio della bestia trionfante, a cura di M. Ciliberto, Milano, Rizzoli 1985 e ristampe.

2. Michele Ciliberto, Introduzione a Bruno, Bari-Roma, Laterza 1997 e ristampe

3. Saverio Ricci, Caravaggio e i filosofi, nuove considerazioni, in Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, atti del convegno di Capodimonte, a cura di M.C. Terzaghi, Ediart 2021, pp. 13-23.

4. Saverio Ricci, Cultura e filosofia nella Napoli di Caravaggio, in Caravaggio Napoli, catalogo della mostra a cura di M.C. Terzaghi, Milano, Electa, 2019, pp. 21-29.

5. Francesca Dell'Omodarme, voce Caravaggio, in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.

6. Andrea Suggi, La filosofia del Rinascimento, Roma, Carocci, 2023.

Modalità di svolgimento

Corso di lezioni, 48 ore

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria. Gli studenti sono tuttavia esortati a seguire il corso e a contribuire alle attività in aula per essi previste.

Bibliografia

cfr. la bibliografia data in: Francesca Dell'Omodarme, alla voce "Caravaggio", in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.

Scheda Docente

Programma del corso

Studio dei rapporti tra filosofia e pittura all'inizio della età moderna, Giordano Bruno e Caravaggio. Filosofia e pittura all'inizio della età moderna. Il caso Giordano Bruno e Caravaggio. Biografia e pensiero di Giordano Bruno. Studio dello "Spaccio de la bestia trionfante" di Giordano Bruno: Riforma, Controriforma, guerre di religione, riforma morale e intellettuale. Biografia di Caravaggio. Studio di alcune sue opere in relazione ai temi della soggettività e della sua relazione con la natura, e della vita religiosa e sociale. Confronto tra Bruno e Caravaggio ed esame di alcuni episodi della fortuna connessa dei due personaggi nella storiografia e nell'immaginario filmico e televisivo.
Non ci sono moduli né attività complementari.

Modalità Esame

L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale (18/30) si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione. Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
L'esame finale consisterà in: 1. domande intese a valutare la capacità di rielaborazione critica, di individuare e organizzare le questioni principali, e di esporre con chiarezza e proprietà gli argomenti, adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-filosofici; 2. la lettura e il commento critico di un brano, per valutare la competenza nella comprensione e nella interpretazione critica dei testi filosofici e delle opere d'arte commentate durante il corso.

Testi adottati

1.Giordano Bruno, Lo Spaccio della bestia trionfante, a cura di M. Ciliberto, Milano, Rizzoli 1985 e ristampe.

2. Michele Ciliberto, Introduzione a Bruno, Bari-Roma, Laterza 1997 e ristampe

3. Saverio Ricci, Caravaggio e i filosofi, nuove considerazioni, in Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, atti del convegno di Capodimonte, a cura di M.C. Terzaghi, Ediart 2021, pp. 13-23.

4. Saverio Ricci, Cultura e filosofia nella Napoli di Caravaggio, in Caravaggio Napoli, catalogo della mostra a cura di M.C. Terzaghi, Milano, Electa, 2019, pp. 21-29.

5. Francesca Dell'Omodarme, voce Caravaggio, in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.

6. Andrea Suggi, La filosofia del Rinascimento, Roma, Carocci, 2023.

Modalità di svolgimento

Corso di lezioni, 48 ore

Modalità di frequenza

La frequenza non è obbligatoria. Gli studenti sono tuttavia esortati a seguire il corso e a contribuire alle attività in aula per essi previste.

Bibliografia

cfr. la bibliografia data in: Francesca Dell'Omodarme, alla voce "Caravaggio", in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.

GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTAANNO/SEMESTRECFUSSDLINGUA
DISCIPLINE STORICHE E LETTERARIE -8 - -
18110 - STORIA MODERNA

MATTEO SANFILIPPO

Primo Anno / Primo Semestre 8M-STO/02ita
118541 - CRITICA DELLA LETTERATURA ITALIANA - 8--
118541_1 - MODULO 1

PIETRO GIULIO RIGA

Primo Anno / Primo Semestre4L-FIL-LET/10ita
118541_2 - MODULO 2

PAOLO MARINI

Primo Anno / Primo Semestre4L-FIL-LET/10ita
18332 - LETTERATURA LATINA

ALESSANDRO FUSI

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-FIL-LET/04ita
18032 - STORIA DELLE CITTà E DEGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI

ALEXA BIANCHINI

Primo Anno / Secondo Semestre 8M-STO/01ita
18048 - STORIA CONTEMPORANEA

CATIA PAPA

Primo Anno / Secondo Semestre 8M-STO/04ita
ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE -16 - -
119547 - SEMIOTICA DELLE ARTI

RAFFAELLA PETRILLI

Primo Anno / Primo Semestre 8M-FIL/05ita
119550 - STORIA DELL’ARTE MODERNA: METODOLOGIE DELLA RICERCA

FAUSTO NICOLAI

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ART/02ita
18046 - STORIA DELL'ARTE BIZANTINA

MARIA CROCIFISSA ANDALORO

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/01ita
119020 - ARTE IN EUROPA DAL POSTMODERNO AD OGGI

PATRIZIA MANIA

Primo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/03ita
DISCIPLINE STORICO - ARTISTICHE -16 - -
18042 - STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA

PATRIZIA MANIA

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ART/03ita
18039 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE IN EUROPA E NELL'AREA DEL MEDITERRANEO

MARIA RAFFAELLA MENNA

Primo Anno / Primo Semestre 8L-ART/01ita
120034 - STORIA DELLE ARTI A ROMA E NEL LAZIO IN ETà MODERNA - 8--
120034_1 - MODULO 1

ENRICO PARLATO

Primo Anno / Secondo Semestre4L-ART/02ita
120034_2 - MODULO 2

FAUSTO NICOLAI

Primo Anno / Secondo Semestre4L-ART/02ita
DISCIPLINE METODOLOGICHE -8 - -
18036 - INFORMATICA APPLICATA AI BENI CULTURALI

LUCA LANTERI

Secondo Anno / Primo Semestre 8INF/01ita
119021 - METODOLOGIE CURATORIALI PER IL RESTAURO

MARIA IDA CATALANO

Secondo Anno / Secondo Semestre 8L-ART/04ita
DISCIPLINE ARCHEOLOGICHE E ARCHITETTONICHE -24 - -
18043 - ARCHEOLOGIA E TOPOGRAFIA MEDIEVALE

GIUSEPPE ROMAGNOLI

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/08ita
18419 - STORIA DELL'ARCHITETTURA MEDIEVALE E MODERNA

YURI STROZZIERI

Secondo Anno / Primo Semestre 8ICAR/18ita
119251 - ARCHEOLOGIA E ANTICHITà POMPEIANE ED ERCOLANESI

SALVATORE DE VINCENZO

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ANT/07ita
119023 - ARCHEOLOGIA DEL CULTO NEL MONDO CLASSICO

STEFANO DE ANGELI

Secondo Anno / Secondo Semestre 8L-ANT/07ita
18044 - STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA E ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

ROSA MARIA MARTA CARUSO

Secondo Anno / Secondo Semestre 8ICAR/18ita
ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE -16 - -
18045 - DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI

CLAUDIA PELOSI

Secondo Anno / Primo Semestre 8CHIM/01ita
119905 - MUSEOLOGIA

STEFANO MARSON

Secondo Anno / Primo Semestre 8L-ART/04ita
119546 - STORIA DELLA FILOSOFIA

SAVERIO RICCI

Secondo Anno / Secondo Semestre 8M-FIL/06ita