L’obiettivo fondamentale del corso d'Informatica Applicata ai Beni Culturali è quello di fornire allo studente una conoscenza dei sistemi hardware e software in generale, e nello specifico di quelli applicati nel campo della documentazione 2D e 3D dei Beni Culturali.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- conoscere i principi basa del funzionamento hardware e del software;
- conoscere i principi e le applicazioni delle tecniche di documentazione grafica vettoriale e raster;
- comprendere il significato e l'importanza della documentazione dei bei culturali;
- comprendere il funzionamento di software e strumenti elettronici usati nella riproduzione virtuale di beni culturali
- comprendere il significato dei risultati sperimentali ottenuti con le suddette tecniche
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire gli strumenti per
la conoscenza dei sistemi informativi, con particolare riguardo alle applicazioni ai beni culturali, e di
acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali.
I risultati attesi sono:
1- conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e
consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;
2- abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari)
connessi al settore di studio;
3- capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base
di informazioni limitate o incomplete;
4- capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti;
5- capacità di apprendimento che consentano di continuare a condurre una ricerca autonoma
nell’ambito dei sistemi informativi.
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito disciplinare e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite, di sviluppare abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia.
I risultati attesi sono: conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo, anche in un contesto di ricerca; abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete; capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti; capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo autonomo.
La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.
Modalità Esame
L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.
Testi adottati
1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2011.
3- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
4- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci, Roma 2010.
Modalità di frequenza
La frequenza è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti a concordare un programma alternativo con il docente
Bibliografia
Ulteriore bibliografia sarà indicata a fornita del docente nel corso delle lezioni
La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.
Modalità Esame
L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.
Testi adottati
1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2011.
3- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
4- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci, Roma 2010.
Modalità di frequenza
La frequenza è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti a concordare un programma alternativo con il docente
Bibliografia
Ulteriore bibliografia sarà indicata a fornita del docente nel corso delle lezioni
ARCHEOLOGIA E ANTICHITà POMPEIANE ED ERCOLANESI
SALVATORE DE VINCENZO
Secondo Semestre
8
L-ANT/07
Obiettivi formativi
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione e discussione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo.
Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte in questo campo.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi dell’archeologia dell’area vesuviana. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.
Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia dell’area vesuviana, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.
Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.
Modalità Esame
-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.
Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.
Modalità di svolgimento
Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.
Modalità di frequenza
Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.
Bibliografia
- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.
Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.
Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.
Modalità Esame
-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.
Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.
Modalità di svolgimento
Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.
Modalità di frequenza
Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.
Bibliografia
- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.
Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.
STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA E ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
Secondo Semestre
8
ICAR/18
Obiettivi formativi
Il corso si propone di contribuire a formare nello studente la capacità di lettura storico-critica dei fenomeni dell’architettura contemporanea e dell’archeologia industriale. La prima parte delle lezioni sarà dedicata all’architettura contemporanea. Si tratteranno le teorie, i progetti e i protagonisti più significativi della cultura architettonica dei secoli XIX e XX e del primo scorcio del XXI. La seconda parte sarà dedicata all’archeologia industriale, si forniranno gli strumenti per la lettura delle diverse tipologie di siti industriali, individuando anche le problematiche riguardanti l'aspetto conservativo.
ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
-
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-
-
DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI
CLAUDIA PELOSI
Secondo Semestre
8
CHIM/01
Obiettivi formativi
L'obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza e la capacità di comprensione dei principali metodi di indagine diagnostica e delle loro applicazioni nei beni culturali.
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito un'autonomia di giudizio in merito alle tecniche diagnostiche da utilizzare in ogni specifico caso di studio. L'obiettivo è anche quello di far si che lo studente comunichi abilmente le principali caratteristiche e applicazioni delle tecniche diagnostiche trattate nel corso.
l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative
Modalità Esame
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.
Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.
Modalità di svolgimento
La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche
Bibliografia
- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007
l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative
Modalità Esame
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.
Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.
Modalità di svolgimento
La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche
Bibliografia
- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007
MUSEOLOGIA
STEFANO MARSON
Secondo Semestre
8
L-ART/04
Obiettivi formativi
Il corso intende tracciare la storia della nascita della disciplina in Italia negli anni Cinquanta, nonché delineare compiti e funzioni attuali della professione..
Al termine del corso lo studente dovrà:
- acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per
esplorare i cambiamenti e le trasformazione del museo
- acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi
- acquisire un lessico specialistico
- sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione
Obiettivi formativi:
- Acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per
esplorare la correlazione tra i temi della conservazione, del
restauro, della valorizzazione e della comunicazione
- Acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi
- Acquisire un lessico specialistico
- Sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione
Alla fine del corso lo studente dovrà essere in possesso delle seguenti conoscenze ed
abilità: - Conoscenza e comprensione: essere in possesso delle conoscenze necessarie
per un primo approccio alle problematiche relative alla formazione, gestione e
conservazione di archivi digitali.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: essere in grado di affrontare un
progetto di digitalizzazione e valorizzazione delle risorse documentarie, evidenziando le
criticità della conservazione a lungo termine e le possibili soluzioni; essere in grado di
accedere alle fonti documentarie storiche anche mediante l’impiego di risorse descrittive
digitali (in special modo mediante i sistemi informativi archivistici).
- Autonomia di giudizio: saper stabilire i criteri da seguire nelle fasi di descrizione, riordino
ed inventariazione di archivi storici mediante l’utilizzo dei software di descrizione
archivistica, motivandone le scelte metodologiche.
- Abilità comunicative: saper illustrare con rigore logico e terminologico questioni anche
tecniche inerenti a uno specifico argomento.
- Capacità di apprendimento: saper approfondire in maniera autonoma i temi inerenti alla
disciplina.
1.Conoscenza e capacità di comprensione: studio del rapporto tra filosofia e pittura tra XVI e XVII secolo.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: preparazione di interventi individuali in classe su argomenti proposti dal docente.
3. Autonomia di giudizio: capacità di formulare proposte interpretative di testi filosofici e contesti storici.
4. Abilità comunicative: prova di comunicazione di interpretazioni e di partecipazione alle discussioni.
5. Capacità di apprendimento: stimolare la capacità di connettere posizioni filosofiche e contesto storico.
Studio dei rapporti tra filosofia e pittura all'inizio della età moderna, Giordano Bruno e Caravaggio. Filosofia e pittura all'inizio della età moderna. Il caso Giordano Bruno e Caravaggio. Biografia e pensiero di Giordano Bruno. Studio dello "Spaccio de la bestia trionfante" di Giordano Bruno: Riforma, Controriforma, guerre di religione, riforma morale e intellettuale. Biografia di Caravaggio. Studio di alcune sue opere in relazione ai temi della soggettività e della sua relazione con la natura, e della vita religiosa e sociale. Confronto tra Bruno e Caravaggio ed esame di alcuni episodi della fortuna connessa dei due personaggi nella storiografia e nell'immaginario filmico e televisivo.
Non ci sono moduli né attività complementari.
Modalità Esame
L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale (18/30) si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione. Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
L'esame finale consisterà in: 1. domande intese a valutare la capacità di rielaborazione critica, di individuare e organizzare le questioni principali, e di esporre con chiarezza e proprietà gli argomenti, adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-filosofici; 2. la lettura e il commento critico di un brano, per valutare la competenza nella comprensione e nella interpretazione critica dei testi filosofici e delle opere d'arte commentate durante il corso.
Testi adottati
1.Giordano Bruno, Lo Spaccio della bestia trionfante, a cura di M. Ciliberto, Milano, Rizzoli 1985 e ristampe.
2. Michele Ciliberto, Introduzione a Bruno, Bari-Roma, Laterza 1997 e ristampe
3. Saverio Ricci, Caravaggio e i filosofi, nuove considerazioni, in Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, atti del convegno di Capodimonte, a cura di M.C. Terzaghi, Ediart 2021, pp. 13-23.
4. Saverio Ricci, Cultura e filosofia nella Napoli di Caravaggio, in Caravaggio Napoli, catalogo della mostra a cura di M.C. Terzaghi, Milano, Electa, 2019, pp. 21-29.
5. Francesca Dell'Omodarme, voce Caravaggio, in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.
6. Andrea Suggi, La filosofia del Rinascimento, Roma, Carocci, 2023.
Modalità di svolgimento
Corso di lezioni, 48 ore
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria. Gli studenti sono tuttavia esortati a seguire il corso e a contribuire alle attività in aula per essi previste.
Bibliografia
cfr. la bibliografia data in: Francesca Dell'Omodarme, alla voce "Caravaggio", in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.
Studio dei rapporti tra filosofia e pittura all'inizio della età moderna, Giordano Bruno e Caravaggio. Filosofia e pittura all'inizio della età moderna. Il caso Giordano Bruno e Caravaggio. Biografia e pensiero di Giordano Bruno. Studio dello "Spaccio de la bestia trionfante" di Giordano Bruno: Riforma, Controriforma, guerre di religione, riforma morale e intellettuale. Biografia di Caravaggio. Studio di alcune sue opere in relazione ai temi della soggettività e della sua relazione con la natura, e della vita religiosa e sociale. Confronto tra Bruno e Caravaggio ed esame di alcuni episodi della fortuna connessa dei due personaggi nella storiografia e nell'immaginario filmico e televisivo.
Non ci sono moduli né attività complementari.
Modalità Esame
L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale (18/30) si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione. Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
L'esame finale consisterà in: 1. domande intese a valutare la capacità di rielaborazione critica, di individuare e organizzare le questioni principali, e di esporre con chiarezza e proprietà gli argomenti, adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-filosofici; 2. la lettura e il commento critico di un brano, per valutare la competenza nella comprensione e nella interpretazione critica dei testi filosofici e delle opere d'arte commentate durante il corso.
Testi adottati
1.Giordano Bruno, Lo Spaccio della bestia trionfante, a cura di M. Ciliberto, Milano, Rizzoli 1985 e ristampe.
2. Michele Ciliberto, Introduzione a Bruno, Bari-Roma, Laterza 1997 e ristampe
3. Saverio Ricci, Caravaggio e i filosofi, nuove considerazioni, in Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, atti del convegno di Capodimonte, a cura di M.C. Terzaghi, Ediart 2021, pp. 13-23.
4. Saverio Ricci, Cultura e filosofia nella Napoli di Caravaggio, in Caravaggio Napoli, catalogo della mostra a cura di M.C. Terzaghi, Milano, Electa, 2019, pp. 21-29.
5. Francesca Dell'Omodarme, voce Caravaggio, in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.
6. Andrea Suggi, La filosofia del Rinascimento, Roma, Carocci, 2023.
Modalità di svolgimento
Corso di lezioni, 48 ore
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria. Gli studenti sono tuttavia esortati a seguire il corso e a contribuire alle attività in aula per essi previste.
Bibliografia
cfr. la bibliografia data in: Francesca Dell'Omodarme, alla voce "Caravaggio", in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.
18050 - PROVA FINALE
Secondo Semestre
22
DISCIPLINE ARCHEOLOGICHE E ARCHITETTONICHE
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STORIA DELL'ARCHITETTURA MEDIEVALE E MODERNA
Secondo Semestre
8
ICAR/18
Obiettivi formativi
Il corso intende fornire un quadro conoscitivo di base dell’architettura occidentale, dall’Alto Medioevo al tardo Barocco. Mediante lezioni e visite guidate gli studenti verranno introdotti allo studio dei periodi considerati, delle vicende edilizie, degli edifici più rappresentativi, delle tendenze architettoniche e delle relative soluzioni costruttive. Sarà inoltre proposto un tema con carattere monografico, l’architettura di Donato Bramante, al fine di fornire un esempio di trattazione storica opportunamente approfondita. Il corso vuole offrire anche le nozioni metodologiche di base per l’analisi storico-critica di testimonianze architettoniche relative all’arco cronologico considerato, al fine di assicurare gli strumenti essenziali per una conoscenza attiva e concreta dell’architettura storica, presupposto essenziale per la tutela.
Conoscenza e capacità di comprensione:
Il candidato dovrebbe conoscere ed essere in grado di illustrare in maniera compiuta le principali vicende architettoniche, i relativi contesti e le fabbriche, con le relative soluzioni tipologiche, stilistiche e costruttive, con particolare attenzione alla relazione tra architettura e decorazione.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Il candidato dovrebbe riuscire a comprendere, analizzare ed illustrare con autonomia critica anche fabbriche non note, ma riferibili ai contesti architettonici trattati,
A tal fine durante lo svolgimento del corso è richiesta l'elaborazione di una scheda storiografica relativa ad una architettura a scelta del candidato, la quale sarà anche oggetto di confronto in sede di esame.
Autonomia di giudizio:
il candidato dovrà dimostrare autonomia nell'individuazione e interpretazione dei principali caratteri architettonici e degli elementi costituitivi, anche nel caso di edifici non direttamente inclusi nel programma di studi, tuttavia riconducibili a periodi e contesti considerati dallo stesso, mettendo anche in luce le eventuali relazioni esistenti tra il caso considerato e le architetture coeve, precedenti e successive.
Abilità comunicative:
Mediante visite guidate e lezioni attive il corso intende stimolare le capacità di apprendimento e le abilità di comunicazione, con particolare attenzione all'uso del lessico tecnico di settore, implementato mediante lezioni tematiche (ordini architettonici, materiali e tecniche costruttive, soluzioni tipologiche).
Il candidato dovrebbe quindi essere in grado di illustrare le vicende storiche architettoniche e le fabbriche trattate, facendo riferimento alle soluzioni architettoniche, agli impianti tipologici e ai caratteri stilistici con padronanza del lessico tecnico.
Capacità di apprendimento:
all'esito del corso i candidati dovrebbero riuscire a proseguire autonomamente lo studio e l'approfondimento delle vicende architettoniche dell'età medievale e moderna non direttamente trattate. Anche grazie all'esercitazione proposta gli studenti dovrebbero acquisire le basi necessarie per intraprendere attività di schedatura e ricerca storico-architettonica relative a fabbriche storiche.
ARCHEOLOGIA DEL CULTO NEL MONDO CLASSICO
STEFANO DE ANGELI
Secondo Semestre
8
L-ANT/07
Obiettivi formativi
Alla luce delle conoscenze di base di Archeologia e storia dell'arte greca e romana maturate durante il corso di laurea triennale, l’insegnamento intende fornire un approfondimento tematico intorno alcuni specifiche manifestazioni della cultura materiale e visiva greca di età storica. Le tematiche che verranno di volta in volta affrontate chiameranno in causa le più diverse testimonianze architettoniche ed urbanistiche e della produzione artistica e artigianale del mondo greco di età arcaica, classica ed ellenistica. La finalità principale è quella di evidenziare l’apporto fondamentale della ricerca archeologica per la comprensione di alcuni importanti fenomeni culturali e sociali del mondo antico, nel quadro di un intreccio metodologico basato su un’attenta analisi dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici e storico-artistici). Tra le diverse tematiche che potranno essere affrontate, un’attenzione particolare sarà rivolta a quelle connesse con l’archeologia del sacro e delle pratiche cultuali.
Archeologia del culto e delle pratiche rituali.
Partendo da una introduzione sugli aspetti principali della religione greca (politeismo, antropomorfismo, continuità/discontinuità con il mondo miceneo, culto degli eroi, etc.), il corso affronterà alcuni degli aspetti principali dell’archeologia del culto:
- il rituale, quale manifestazione concreta e fondante dell’attività religiosa, le cui varie espressioni, connesse alle occasioni più diverse, sono ricostruibili attraverso lo studio delle testimonianze letterarie e materiali e dunque dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici);
- le tipologie costruttive del sacro e le relative funzioni: altare, tempio, thesauròs, hestiatòrion, stoà, etc.;
- la dedica votiva come pratica rituale per stabilire un rapporto con la divinità e strumento di definizione del proprio status sociale e il deposito votivo come un insieme coerente di materiali, di diversa tipologia e natura, frutto di una azione intenzionale;
- il sacrificio, come una delle espressioni più importanti della pratica rituale greca che non di rado lascia importanti evidenze archeologiche dirette ed indirette;
- l’immagine della divinità, come manifestazione materiale del divino tra le nozioni di anàthema e àgalma;
- la produzione artigianale per il consumo sacro: la coroplastica;
- il rituale funerario: rilevanza cultuale, significato sociale ed evidenza archeologica.
Modalità Esame
Prova orale.
Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, ed una buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, oltre ad una familiarità con opere d'arte e manufatti, stili e iconografie, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento.
Testi adottati
• G. ROCCO, E. LIPPOLIS, Archeologia greca. Cultura, società, politica e produzione, Bruno Mondadori, Milano 2011, capitolo 4. L’identità religiosa, pp. 81-116 (con bibliografia di riferimento a pp. 524-526)
• P. SCHIRRIPA, Religione e società nella Grecia antica. Una guida, Roma (Carocci editore) 2007.
Per la preparazione all'esame, i testi indicati saranno integrati dagli appunti presi durante lo svolgimento delle lezioni, nonché da documentazione iconografica, sussidi e letture indicati e/o forniti dal docente durante il corso.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni è obbligatoria. I non frequentanti devono comunicare per mail la loro impossibilità a frequentare le lezioni e dovranno concordare un programma specifico con il docente.
Archeologia del culto e delle pratiche rituali.
Partendo da una introduzione sugli aspetti principali della religione greca (politeismo, antropomorfismo, continuità/discontinuità con il mondo miceneo, culto degli eroi, etc.), il corso affronterà alcuni degli aspetti principali dell’archeologia del culto:
- il rituale, quale manifestazione concreta e fondante dell’attività religiosa, le cui varie espressioni, connesse alle occasioni più diverse, sono ricostruibili attraverso lo studio delle testimonianze letterarie e materiali e dunque dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici);
- le tipologie costruttive del sacro e le relative funzioni: altare, tempio, thesauròs, hestiatòrion, stoà, etc.;
- la dedica votiva come pratica rituale per stabilire un rapporto con la divinità e strumento di definizione del proprio status sociale e il deposito votivo come un insieme coerente di materiali, di diversa tipologia e natura, frutto di una azione intenzionale;
- il sacrificio, come una delle espressioni più importanti della pratica rituale greca che non di rado lascia importanti evidenze archeologiche dirette ed indirette;
- l’immagine della divinità, come manifestazione materiale del divino tra le nozioni di anàthema e àgalma;
- la produzione artigianale per il consumo sacro: la coroplastica;
- il rituale funerario: rilevanza cultuale, significato sociale ed evidenza archeologica.
Modalità Esame
Prova orale.
Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, ed una buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, oltre ad una familiarità con opere d'arte e manufatti, stili e iconografie, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento.
Testi adottati
• G. ROCCO, E. LIPPOLIS, Archeologia greca. Cultura, società, politica e produzione, Bruno Mondadori, Milano 2011, capitolo 4. L’identità religiosa, pp. 81-116 (con bibliografia di riferimento a pp. 524-526)
• P. SCHIRRIPA, Religione e società nella Grecia antica. Una guida, Roma (Carocci editore) 2007.
Per la preparazione all'esame, i testi indicati saranno integrati dagli appunti presi durante lo svolgimento delle lezioni, nonché da documentazione iconografica, sussidi e letture indicati e/o forniti dal docente durante il corso.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni è obbligatoria. I non frequentanti devono comunicare per mail la loro impossibilità a frequentare le lezioni e dovranno concordare un programma specifico con il docente.
INSEGNAMENTO
SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LM89
-
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-
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STORIA DELL’ARTE MODERNA: METODOLOGIE DELLA RICERCA
FAUSTO NICOLAI
Primo Semestre
8
L-ART/02
Obiettivi formativi
Conoscenza della cultura figurativa di ambito romano dei primi decenni del XVII secolo, attraverso lo studio dei testi pittorici del palazzo Giustiniani-Odescalchi di Bassano Romano e delle esperienze collezionistiche di Vincenzo Giustiniani (1564-1637). Il corso esaminerà fonti edite e i documenti funzionali alla ricostruzione del contesto storico-artistico in cui le committenze e le scelte collezionistiche Giustiniani sono maturate, al fine di offrire una panoramica rappresentativa delle tendenze di stile e di gusto caratterizzanti la Roma di primo Seicento, tra movimento caravaggesco e filone classicista-carraccesco.
Residenze e siti farnesiani nella Tuscia e le loro decorazioni pittoriche (modulo 2)
Il corso prenderà in esame residenze e siti farnesiani nella Tuscia, con un focus sulle relative decorazioni pittoriche. Tra gli altri saranno considerati: il palazzo di Tiberio Crispo a Bolsena, la Rocca di Capodimonte, il palazzo Farnese di Gradoli, nonchè gli interventi urbanistici nelle località di Ronciglione, Viterbo e Caprarola promossi tra Cinque e Seicento dai duchi e prelati di Casa Farnese.
Modalità Esame
L'esame comprendera' l'elaborazione di una tesina e la discussione della stessa in persona all'appello selezionato.
Testi adottati
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
A. Bureca (a cura di), La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano. Dalla storia al restauro, Gangemi 2003
V. Giustiniani, Discorso sopra la pittura, in Discorsi sulle arti e sui mestieri, a cura di Anna Banti, Firenze 1981, online http://www.giustiniani.info/sullapittura.pdf
Modalità di svolgimento
Il corso comprenderà sia didattica frontale con lezioni tradizionali in aula sia una serie di sopralluoghi nelle località oggetto del programma.
Modalità di frequenza
La frequenza al corso non è obbligatoria.
Bibliografia
BIBLIOGRAFIA
A. Bureca (a cura di), La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano. Dalla storia al restauro, Gangemi 2003
V. Giustiniani, Discorso sopra la pittura, in Discorsi sulle arti e sui mestieri, a cura di Anna Banti, Firenze 1981, online http://www.giustiniani.info/sullapittura.pdf
STORIA MODERNA
MATTEO SANFILIPPO
Primo Semestre
8
M-STO/02
Obiettivi formativi
Obiettivo formativo del corso generale è la storia dell'Occidente europeo e americano nel corso della lunga età moderna (1350-1915) e questo sarà effettuato tramite lezioni in presenza (sempre che la situazione pandemica lo renda possibile). Inoltre durante il corso sarà tenuto un seminario interdisciplinare (materie storiche, geografiche e letterarie) per facilitare la comprensione dei fenomeni trattati.
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di: 1) presentare sinteticamente gli argomenti trattati; 2) interpretare autonomamente gli avvenimenti principali nei secoli e nelle aree geografiche affrontate; 3) comprendere i legami interdisciplinari necessari a seguire l'evoluzione del periodo e delle aree geografiche trattate. Il tutto tenuto conto degli Tenuto conto degli obiettivi formativi stabiliti a Dublino: Conoscenza e capacità di comprensione; Conoscenza e capacità di comprensione applicate; Autonomia di giudizio; Abilità comunicative; Capacità di apprendere.
Parte generale: 1) Storia generale dell’Europa centro-occidentale e delle Americhe dal secolo XVI agli inizi del XX, con particolare attenzione ai fenomeni geopolitici e culturali; 2) Analisi delle rappresentazioni storiografiche, letterarie e artistiche della stessa; 3) Discussione dei testi adottati; 4) Seminario sulla storia romana.
Modalità Esame
La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi): CONOSCENZA (conoscenza delle informazioni necessarie) – 1-12/30 (12 = eccellente; 1 = pessimo) MESSA A FUOCO (come il discente mette a fuoco il problema discusso) – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo) ELABORAZIONE (come il discente elabora la struttura della risposta e costruisce una narrazione storica) 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo) SPIEGAZIONE( la capacità del discente di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione) – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo) Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: Le migrazioni nell'età moderna
Testi adottati
Érik Schnakenbourg, Il mondo atlantico Una storia globale (XV-XVIII secolo), Il Mulino 2024; Antonio Trampus, Giacomo Casanova. Il mito di un avventuriero, Carocci 2025; Maria Giuseppina Muzzarelli, La señora. Vita e avventure di Gracia Nasi, Laterza 2024; Mostri e Misteri in Età Moderna, a cura di Alessandro Boccolini, Sette Città 2021
Oltre ai libri sopra indicati, i non frequentanti devono portare: Lorenzo Prencipe e Matteo Sanfilippo, Breve storia statistica dell’emigrazione italiana, Roma, CSER, 2025, disponibile gratuitamente all’indirizzo https://www.cser.it/breve-storia-statistica-dellemigrazione-italiana/
Seminario su Roma, un testo a scelta fra: Marina Formica, Roma Romae, Laterza 2019; Renata Ago, Roma Barocca, Carocci 2024; Marina Formica e Donatella Strangio, L'araba fenice. Crisi e resilienza nella Roma pontifica (1656-1870), Viella 2025
Modalità di frequenza
Non obbligatoria
Bibliografia
Massimo Rubboli, I cristiani la violenza e le armi, Edizioni GBU 2024; Andrea Graziosi, Il ritorno della Razza, Il Mulino 2024; Alessandro Lo Bartolo, Il tiranno fiorentino. Vita e leggenda nera di Alessandro de' Medici, Laterza 2025; Mario Prignano, Antipapi. Una storia della Chiesa, Laterza 2024; Antonia Liberto, Figure teatrali dell’alterità, Tab edizioni 2025; Matteo Sanfilippo, Storie, epoche, epidemie, Sette città 2020; Matteo Sanfilippo; Il lungo Ottocento, Sette Città 2023
Parte generale: 1) Storia generale dell’Europa centro-occidentale e delle Americhe dal secolo XVI agli inizi del XX, con particolare attenzione ai fenomeni geopolitici e culturali; 2) Analisi delle rappresentazioni storiografiche, letterarie e artistiche della stessa; 3) Discussione dei testi adottati; 4) Seminario sulla storia romana.
Modalità Esame
La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi): CONOSCENZA (conoscenza delle informazioni necessarie) – 1-12/30 (12 = eccellente; 1 = pessimo) MESSA A FUOCO (come il discente mette a fuoco il problema discusso) – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo) ELABORAZIONE (come il discente elabora la struttura della risposta e costruisce una narrazione storica) 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo) SPIEGAZIONE( la capacità del discente di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione) – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo) Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: Le migrazioni nell'età moderna
Testi adottati
Érik Schnakenbourg, Il mondo atlantico Una storia globale (XV-XVIII secolo), Il Mulino 2024; Antonio Trampus, Giacomo Casanova. Il mito di un avventuriero, Carocci 2025; Maria Giuseppina Muzzarelli, La señora. Vita e avventure di Gracia Nasi, Laterza 2024; Mostri e Misteri in Età Moderna, a cura di Alessandro Boccolini, Sette Città 2021
Oltre ai libri sopra indicati, i non frequentanti devono portare: Lorenzo Prencipe e Matteo Sanfilippo, Breve storia statistica dell’emigrazione italiana, Roma, CSER, 2025, disponibile gratuitamente all’indirizzo https://www.cser.it/breve-storia-statistica-dellemigrazione-italiana/
Seminario su Roma, un testo a scelta fra: Marina Formica, Roma Romae, Laterza 2019; Renata Ago, Roma Barocca, Carocci 2024; Marina Formica e Donatella Strangio, L'araba fenice. Crisi e resilienza nella Roma pontifica (1656-1870), Viella 2025
Modalità di frequenza
Non obbligatoria
Bibliografia
Massimo Rubboli, I cristiani la violenza e le armi, Edizioni GBU 2024; Andrea Graziosi, Il ritorno della Razza, Il Mulino 2024; Alessandro Lo Bartolo, Il tiranno fiorentino. Vita e leggenda nera di Alessandro de' Medici, Laterza 2025; Mario Prignano, Antipapi. Una storia della Chiesa, Laterza 2024; Antonia Liberto, Figure teatrali dell’alterità, Tab edizioni 2025; Matteo Sanfilippo, Storie, epoche, epidemie, Sette città 2020; Matteo Sanfilippo; Il lungo Ottocento, Sette Città 2023
18049 - A SCELTA DELLO STUDENTE
Primo Semestre
8
18051 - TIROCINI
Primo Semestre
10
18040 - LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI
GIULIO VESPERINI
Primo Semestre
8
IUS/10
Obiettivi formativi
Il corso mira a consentire allo studente di acquisire competenze e conoscenze in materia di diritto del patrimonio culturale, così da poter successivamente operare sia all'interno delle aziende private del settore, che nell'ambito delle istituzioni pubbliche.
In particolare l'obiettivo è che lo studente possa acquisire:
- conoscenze e capacità di comprensione diretta della normativa applicabile al settore, attraverso la diretta lettura e commento delle norme applicabili;
- capacità di utilizzare le conoscenze così acquisite nell'ambito delle proprie future esperienze di lavoro, anche attraverso l'esame di casi pratici;
- capacità di trarre conclusioni rispetto a casi nuovi che possano presentarsi alla sua esperienza, attraverso la costruzione di modelli e casistiche;
- abilità comunicative, che comprendono la capacità di trasmettere agli interlocutori, prima nell'ambito dello studio ed in prosieguo nelle esperienze professionali, le conoscenze così acquisite quanto alla disciplina normativa del patrimonio culturale ed alle regole in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.
- capacità di apprendere anche per il futuro. Il Corso mira a far acquisire allo studente una conoscenza adeguata della disciplina oggi vigente, ma anche la capacità di conoscere direttamente le eventuali modifiche che questa disciplina avrà in futuro.
Il programma è articolato in sei moduli
Modulo 1. Lezioni introduttive sul diritto e sul diritto del patrimonio culturale
Le fonti del diritto
Sulla organizzazione costituzionale e amministrativa
Sulla nozione di pubblica amministrazione.
Sul potere amministrativo, sul procedimento e sul provvedimento.
Il diritto del patrimonio culturale: nozioni introduttive.
Modulo 2. Patrimonio e beni
Le nozioni di bene e di patrimonio culturale
La nozione di bene culturale (discussione di casi)
Beni paesaggistici, paesaggio e ambiente
Tipologia dei beni culturali
Individuazione dei beni culturali
Struttura, natura e caratteri dei beni culturali
Caratteri e condizione giuridica dei beni culturali in quanto beni culturali.
Modulo 3. La funzione di tutela
Lo sviluppo storico e la nozione
La protezione e la conservazione
La circolazione
I ritrovamenti e le scoperte
Gli acquisti privilegiati in tema di beni culturali
I contratti relativi ai beni culturali
L’esercizio della funzione di tutela (discussione di casi).
Modulo 4. La valorizzazione e la gestione
Dalla tutela alla valorizzazione
La funzione di valorizzazione
La fruizione e la gestione
Il coinvolgimento dei privati e gli strumenti di politica fiscale
Pubblico e privato nella funzione di valorizzazione (discussione di casi)
Modulo 5. Organizzazione e soggetti
Il sistema del patrimonio culturale: soggetti pubblici e soggetti privati
Lo Stato e le autonomie territoriali.
I privati: ruolo e interventi.
L’organizzazione statale: il ministero della cultura
L’amministrazione centrale del MIC
L’amministrazione periferica del MIC
Ales s.p.a.
Le autonomie territoriali.
Relazioni organizzative nel ministero della cultura (discussione di casi)
Modulo 6. Il paesaggio
Il paesaggio e la sua dimensione giuridica
Paesaggio, ambiente e governo del territorio
Il contesto costituzionale in tema di paesaggio
La disciplina del paesaggio nella convenzione europea e nel codice.
I beni paesaggistici
Le funzioni di tutela e valorizzazione
Gli strumenti di azione
I controlli e le sanzioni amministrative e penali
Modalità Esame
Le conoscenze saranno valutate con una prova scritta, composta di tre domande a risposta aperta. Il tempo a disposizione degli studenti per lo svolgimento della prova è di 40 minuti.
Testi adottati
C.Barbati, M. Cammelli, L.Casini, G. Piperata, G. Sciullo, Diritto del patrimonio culturale, Bologna, il Mulino, III edizione, 2025, ISBN 9788815391582
Per quanti intendessero sviluppare le tematiche del diritto amministrativo europeo, in alternativa, il testo consigliato è
S.Del Gatto, G. Vesperini (a cura di), Manuale di diritto amministrativo europeo, Torino, Giappichelli, 2024, ISBN/EAN 9791221108880
Modalità di frequenza
La frequenza, pur non essendo obbligatoria, è raccomandata. Le modalità di svolgimento delle lezioni consentono, a coloro che frequentano, un apprendimento più esauriente della materia.
Non è previsto un programma differente per i frequentanti e i non frequentanti. Ma della partecipazione alle lezioni in modo attivo (e cioè prendendo parte alle discussioni e leggendo il materiale distribuito in vista di queste) si terrà conto ai fini del giudizio finale.
Bibliografia
S.Cassese, I beni culturali da Bottai a Spadolini, S.Cassese, L'amministrazione dello Stato. Saggi, Milano, Giuffrè, 1976, 153 ss.
S. Cassese, Il futuro della disciplina dei beni culturali, in Giornale di diritto amministrativo, 2012, 781 ss.
V. Cerulli Irelli, Diritto pubblico della "proprietà" e dei "beni", Torino Giappichelli 2022
18039 - STORIA DELL'ARTE MEDIEVALE IN EUROPA E NELL'AREA DEL MEDITERRANEO
MARIA RAFFAELLA MENNA
Primo Semestre
8
L-ART/01
Obiettivi formativi
Conoscere le opere discusse a lezione e sviluppare la comprendere di testi anche complessi.
Avere la capacità di analisi e comprensione di opere non presentate a lezione, ma riconducibili al periodo preso in esame e alle tendenze artistiche oggetto di studio.
Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti.
Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri di un’opera o di un processo artistico, usando il linguaggio appropriato.
Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al dibattito degli studi e al pensiero contemporaneo
Duccio di Buoninsegna, "fra tradizione bizantina e mondo gotico"
ll corso intende ripercorrere la nascita e sviluppo della pittura senese, indagandone le radici fra tradizione bizantina e mondo gotico alla luce anche delle nuove acquisizioni presentate nella mostra svoltasi fra New York e Londra nella scorsa primavera.
Saranno analizzate le principali opere e affrontate le problematiche ancora aperte e sarà inoltre indagata la presenza di maestranze senesi nel territorio della Tuscia.
É previsto un sopralluogo a Siena che comprenderà la visita al complesso del Duomo, al Museo dell’Opera del Duomo, alla Pinacoteca Nazionale e al Palazzo Pubblico. Il sopralluogo è parte integrante del corso.
Modalità Esame
La valutazione si baserà sulla capacità di commentare criticamente e con linguaggio appropriato le opere presentate durante il corso con riferimento al contesto culturale e al quadro degli studi recenti con riferimento puntuale alla bibliografia presa in esame durante le lezioni .
Testi adottati
Bagnoli, Alessandro ( a cura di), Duccio : alle origini della pittura senese ; Siena, Santa Maria della Scala - Museo dell’Opera del Duomo, 4 ottobre 2003 - 11 gennaio 2004], Milano, Silvana Editoriale, 2003 (parti scelte)
Siena : The Rise of Painting, 1300-1350, New York, The Metropolitan Museum of Art, 13 October 2024 - 26 January 2025; London, The National Gallery, 8 March - 22 June 202, exibition catalogue edited by Cannon Joanna, Campbell Caroline, Wolohojian Stephan, London, National Gallery Global, 2024 (parti scelte)
Modalità di svolgimento
La didattica sarà svolta tramite lezioni in aula e un sopralluogo alla basilica superiore di San Francesco ad Assisi. E' previsto un seminario in forma mista.
Le lezioni si serviranno della proiezione di immagini e partiranno dalla lettura delle opere (considerandone l’aspetto iconografico, stilistico-formale, ma anche l’aspetto tecnico esecutivo) per fornire gli strumenti per una corretta analisi e comprensione di esse.
Gli studenti saranno direttamente coinvolti nella seconda parte delle lezioni ed invitati ad approfondire un argomento concordato con il docente che presenteranno a lezione e nella forma di breve tesina scritta per l'esame.
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria, ma è caldamente consigliata.
Bibliografia
Ragionieri, Giovanna, Duccio. Catalogo completo dei dipinti, Firenze, Cantini, 1989
Stubblebine, James H., Duccio di Buoninsegna and His School , Princeton, N.J: Princeton Univ. Press, 1979
DISCIPLINE STORICO - ARTISTICHE
-
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STORIA DELLE ARTI A ROMA E NEL LAZIO IN ETà MODERNA
Primo Semestre
8
L-ART/02
ARTE IN EUROPA DAL POSTMODERNO AD OGGI
PATRIZIA MANIA
Primo Semestre
8
L-ART/03
ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LM89
-
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-
SEMIOTICA DELLE ARTI
DIEGO FEMIA
Primo Semestre
8
M-FIL/05
Obiettivi formativi
Al termine del corso lo studente:
- possiede gli strumenti critici per la definizione semiologica del testo visivo;
- conosce i meccanismi di funzionamento del linguaggio delle arti visive (plastico-figurativo, narrazione, mimesi etc.);
- ha le competenze per individuare i meccanismi che compongono la struttura enunciativa dei linguaggi visivi.
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire strumenti critici per la conoscenza e la ricerca nell’ambito dell’arte medievale che permettano di acquisire competenze nel campo della conoscenza e valorizzazione delle opere medievali utili per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nel settore museale.
I risultati attesi sono:
Acquisire la capacità di leggere e interpretare in modo critico le opere medievali e le scelte alla base della loro presentazione in contesti diversi.
Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti.
Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri e le scelte di un allestimento e/o percorso museale relativo all’arte medievale usando il linguaggio appropriato.
Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al pensiero contemporaneo
STORIA CONTEMPORANEA
CATIA PAPA
Primo Semestre
8
M-STO/04
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti un'adeguata conoscenza della storia del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo, in particolare per quanto attiene al dominio coloniale italiano in Africa. Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere e interpretare la modernità coloniale e postcoloniale.
Risultati attesi: a) conoscenza della storia dell’espansionismo coloniale europeo e dei processi di decolonizzazione, capacità di comprendere contesti e processi; b) capacità di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di dinamiche storico-politiche, economico-sociali, linguistico-culturali; c) capacità di interpretare criticamente le problematiche affrontate, dimostrando autonomia di giudizio; d) capacità di comunicare, con proprietà di linguaggio, temi e problemi affrontati; e) acquisizione di una metodologia utile a svolgere autonomamente attività di studio e ricerca.
L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza essenziale dei principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e dell’opera di Catullo; la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione dei testi letterari latini; la conoscenza diretta del testo poetico di Catullo attraverso la lettura e il commento.
Risultati di apprendimento attesi: Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà:
1) Conoscere i principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e del Liber di Catullo
2) Saper analizzare la storia letteraria latina della tarda età repubblicana; saper analizzare e commentare il testo di Catullo con proprietà di linguaggio
3) Saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso
4) Saper comunicare in modo appropriato quanto appreso
5) Saper comprendere e interpretare autonomamente fenomeni letterari e testi analoghi non compresi nel programma
STORIA DELLE ARTI A ROMA E NEL LAZIO IN ETà MODERNA
Primo Semestre
8
L-ART/02
18032 - STORIA DELLE CITTà E DEGLI INSEDIAMENTI MEDIEVALI
Secondo Semestre
8
M-STO/01
Obiettivi formativi
Il corso mira a fornire agli studenti un approfondimento delle principali tematiche di ricerca relative alla storia degli insediamenti rurali e urbani nel contesto mediterraneo medievale, con particolare riferimento all’esperienza comunale italiana, fornendo agli studenti gli strumenti metodologici per un’analisi critica delle fonti.
GRUPPI INSEGNAMENTI A SCELTA
ANNO/SEMESTRE
CFU
SSD
LINGUA
DISCIPLINE METODOLOGICHE
-
8
-
-
18036 - INFORMATICA APPLICATA AI BENI CULTURALI
LUCA LANTERI
Secondo Anno / Primo Semestre
8
INF/01
Obiettivi formativi
L’obiettivo fondamentale del corso d'Informatica Applicata ai Beni Culturali è quello di fornire allo studente una conoscenza dei sistemi hardware e software in generale, e nello specifico di quelli applicati nel campo della documentazione 2D e 3D dei Beni Culturali.
I risultati di apprendimento attesi sono:
- conoscere i principi basa del funzionamento hardware e del software;
- conoscere i principi e le applicazioni delle tecniche di documentazione grafica vettoriale e raster;
- comprendere il significato e l'importanza della documentazione dei bei culturali;
- comprendere il funzionamento di software e strumenti elettronici usati nella riproduzione virtuale di beni culturali
- comprendere il significato dei risultati sperimentali ottenuti con le suddette tecniche
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire gli strumenti per
la conoscenza dei sistemi informativi, con particolare riguardo alle applicazioni ai beni culturali, e di
acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali.
I risultati attesi sono:
1- conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo e
consentono di elaborare e/o applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca;
2- abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari)
connessi al settore di studio;
3- capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base
di informazioni limitate o incomplete;
4- capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti;
5- capacità di apprendimento che consentano di continuare a condurre una ricerca autonoma
nell’ambito dei sistemi informativi.
Obiettivi formativi:
- Acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per
esplorare la correlazione tra i temi della conservazione, del
restauro, della valorizzazione e della comunicazione
- Acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi
- Acquisire un lessico specialistico
- Sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione
Alla fine del corso lo studente dovrà essere in possesso delle seguenti conoscenze ed
abilità: - Conoscenza e comprensione: essere in possesso delle conoscenze necessarie
per un primo approccio alle problematiche relative alla formazione, gestione e
conservazione di archivi digitali.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: essere in grado di affrontare un
progetto di digitalizzazione e valorizzazione delle risorse documentarie, evidenziando le
criticità della conservazione a lungo termine e le possibili soluzioni; essere in grado di
accedere alle fonti documentarie storiche anche mediante l’impiego di risorse descrittive
digitali (in special modo mediante i sistemi informativi archivistici).
- Autonomia di giudizio: saper stabilire i criteri da seguire nelle fasi di descrizione, riordino
ed inventariazione di archivi storici mediante l’utilizzo dei software di descrizione
archivistica, motivandone le scelte metodologiche.
- Abilità comunicative: saper illustrare con rigore logico e terminologico questioni anche
tecniche inerenti a uno specifico argomento.
- Capacità di apprendimento: saper approfondire in maniera autonoma i temi inerenti alla
disciplina.
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire conoscenze di base nell'ambito disciplinare e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite, di sviluppare abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di comunicare idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e di acquisire le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nell'ambito dell'archeologia.
I risultati attesi sono: conoscenze e capacità di comprensione che rafforzano quelle acquisite nel primo ciclo, anche in un contesto di ricerca; abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio; capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete; capacità di comunicare in modo chiaro a interlocutori specialisti e non specialisti; capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare per lo più in modo autonomo.
La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.
Modalità Esame
L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.
Testi adottati
1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2011.
3- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
4- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci, Roma 2010.
Modalità di frequenza
La frequenza è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti a concordare un programma alternativo con il docente
Bibliografia
Ulteriore bibliografia sarà indicata a fornita del docente nel corso delle lezioni
La prima parte del corso (circa 25 ore) è dedicata all'evoluzione delle città italiane tra tarda antichità e alto medioevo (V-IX secolo), letta attraverso le indagini archeologiche condotte nei centri urbani nell'ultimo cinquantennio.
Un secondo modulo (circa 25 ore) sarà dedicato all'archeologia delle architetture, ovvero ai metodi di lettura, analisi e interpretazione del costruito tramite la stratigrafia, la tipologia e l'archeometria. Una particolare attenzione sarà dedicata ai contesti del Lazio settentrionale tra X e XIII secolo. Sono previste esercitazioni sul campo.
Modalità Esame
L’esame sarà effettuato in un’unica prova orale, finalizzata a verificare la preparazione dello studente sui contenuti del corso e sulla capacità di apprendimento, di comprensione e di esposizione. La prova di accertamento consisterà in una serie di domande volte ad accertare la conoscenza da parte sulle tematiche affrontate nel corso. Inoltre, almeno una domanda sarà mirata alla soluzione di un problema pratico sul tipo di quelli affrontati durante le ore di esercitazione sul campo e in laboratorio.
Testi adottati
1- F.R. Stasolla, Archeologia del medioevo, Mondadori, Milano 2023.
2- G.P. Brogiolo, A. Cagnana, Archeologia dell'architettura, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2011.
3- G.P. Brogiolo, Le origini della città medievale, SAP, Mantova 2011.
4- A. Augenti, Città e porti dall'antichità al medioevo, Carocci, Roma 2010.
Modalità di frequenza
La frequenza è obbligatoria. Gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni sono tenuti a concordare un programma alternativo con il docente
Bibliografia
Ulteriore bibliografia sarà indicata a fornita del docente nel corso delle lezioni
119251 - ARCHEOLOGIA E ANTICHITà POMPEIANE ED ERCOLANESI
SALVATORE DE VINCENZO
Secondo Anno / Primo Semestre
8
L-ANT/07
Obiettivi formativi
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione e discussione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo.
Risultati di apprendimento attesi (1)
1 - Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione dello sviluppo urbano, oltre che degli aspetti storico-artistici, delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi aggiornati, lezioni “interattive” in cui lo studente viene coinvolto in modo diretto e attraverso la trattazione di alcuni di temi relativi alle più recenti acquisizioni in questo campo. Tale obiettivo sarà raggiunto attraverso l’uso di testi scientifici e la lettura di classici del settore, inoltre attraverso l’illustrazione di casi studio esemplificativi e la presentazione delle più recenti scoperte in questo campo.
2 – Lo studente avrà la capacità di applicare le proprie conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale sui fenomeni di lunga durata, e possiederà competenze adeguate sia per interpretare avvenimenti sia per comprenderne gli sviluppi dell’archeologia dell’area vesuviana. Lo studente potrà acquisire conoscenze e capacità di comprensione applicate attraverso l’esperienza diretta sul materiale archeologico e l’analisi critica delle fonti archeologiche.
Risultati di apprendimento attesi (2)
3 - Questo tipo di studio permetterà di acquisire capacità di raccogliere e interpretare i dati da fonti archeologiche attraverso una metodologia specifica che permetterà allo studente di acquisire una autonomia di giudizio rispetto ad eventi storico-sociali, politici ed economici.
4 - Egli potrà comunicare con proprietà e con terminologia appropriata, ma anche in forma divulgativa, sia oralmente che su testo scritto, tematiche di archeologia dell’area vesuviana, inoltre attraverso gli strumenti metodologici acquisiti egli sarà perfettamente in grado di intraprendere studi successivi in modo consapevole.
5 - Oltre alla tradizionale didattica, la continua sollecitazione dello studente a intervenire nelle discussioni durante le lezioni frontali e nell’illustrazione dei casi studio, rappresenta la modalità più consona ad conseguire capacità di comprensione.
Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.
Modalità Esame
-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.
Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.
Modalità di svolgimento
Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.
Modalità di frequenza
Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.
Bibliografia
- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.
Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.
Durante il corso sarà analizzato lo sviluppo urbano delle città dell’area vesuviana, in modo particolare di Pompei ed Ercolano, dalla loro fondazione fino alla distruzione a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Dopo un’introduzione sulla storia degli scavi in area vesuviana, saranno presentati e discussi tutti gli aspetti archeologici più significativi di questi centri: la struttura e lo sviluppo urbanistico, i singoli monumenti pubblici sia a carattere politico sia sacro, le cinte murarie e l’edilizia privata. Particolare attenzione sarà rivolta inoltre ai reperti restituiti dagli scavi e all’analisi di temi quali lo sviluppo in area vesuviana dei sistemi pittorici e musivi, della decorazione architettonica e della statuaria.
Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per ricevere informazioni sul programma e sui testi d’esame.
Modalità Esame
-L'esame di profitto consiste in una prova orale.
-Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficace chiarezza nell'esposizione. La valutazione sarà espressa in trentesimi, con eventuale lode. Il voto minimo per il superamento dell’esame è di diciotto trentesimi.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.
Ulteriori indicazioni sui testi d’esame saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti che non possono frequentare il corso sono invitati a contattare il docente per un colloquio sul programma e per ricevere informazioni sui testi d’esame e sui materiali didattici.
Modalità di svolgimento
Il corso sarà erogato con lezioni frontali di 2 ore ciascuna, una visita esterna (4 ore), letture e presentazione di video commentati in classe (4 ore). Totale 48 ore.
Modalità di frequenza
Frequenza: La frequenza non è obbligatoria, tuttavia lo studente frequentante dovrà essere presente a 75% delle lezioni (18 lezioni su 24). Lo studente che non potrà frequentare riceverà adeguato materiale didattico.
Bibliografia
- Fabrizio Pesando - Maria Paola Guidobaldi, Pompei, Oplontis, Ercolano, Stabiae. Guide Archeologiche Laterza (Roma 2006), pp. 1-90; 163-209; 246-311; 371-401; 436-449.
- Marco Fabbri, Note sulla Forma Urbis di Pompei, in: Scienze dell’Antichità 22, 2016, 11-27;
- Fabrizio Pesando, Colonia Cornelia Veneria Pompeianorum, ovvero l’esperimento dell’oligarchia, in: Mélanges de l’École française de Rome – Antiquité 127, 2, 2015 (online) pp. 1-15.
Parte integrante del corso sono i materiali forniti dal docente agli studenti frequentanti in formato PDF. Tale materiale può essere utilizzato solo a scopo didattico.
18044 - STORIA DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA E ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
Secondo Anno / Primo Semestre
8
ICAR/18
Obiettivi formativi
Il corso si propone di contribuire a formare nello studente la capacità di lettura storico-critica dei fenomeni dell’architettura contemporanea e dell’archeologia industriale. La prima parte delle lezioni sarà dedicata all’architettura contemporanea. Si tratteranno le teorie, i progetti e i protagonisti più significativi della cultura architettonica dei secoli XIX e XX e del primo scorcio del XXI. La seconda parte sarà dedicata all’archeologia industriale, si forniranno gli strumenti per la lettura delle diverse tipologie di siti industriali, individuando anche le problematiche riguardanti l'aspetto conservativo.
18419 - STORIA DELL'ARCHITETTURA MEDIEVALE E MODERNA
Secondo Anno / Secondo Semestre
8
ICAR/18
Obiettivi formativi
Il corso intende fornire un quadro conoscitivo di base dell’architettura occidentale, dall’Alto Medioevo al tardo Barocco. Mediante lezioni e visite guidate gli studenti verranno introdotti allo studio dei periodi considerati, delle vicende edilizie, degli edifici più rappresentativi, delle tendenze architettoniche e delle relative soluzioni costruttive. Sarà inoltre proposto un tema con carattere monografico, l’architettura di Donato Bramante, al fine di fornire un esempio di trattazione storica opportunamente approfondita. Il corso vuole offrire anche le nozioni metodologiche di base per l’analisi storico-critica di testimonianze architettoniche relative all’arco cronologico considerato, al fine di assicurare gli strumenti essenziali per una conoscenza attiva e concreta dell’architettura storica, presupposto essenziale per la tutela.
Conoscenza e capacità di comprensione:
Il candidato dovrebbe conoscere ed essere in grado di illustrare in maniera compiuta le principali vicende architettoniche, i relativi contesti e le fabbriche, con le relative soluzioni tipologiche, stilistiche e costruttive, con particolare attenzione alla relazione tra architettura e decorazione.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Il candidato dovrebbe riuscire a comprendere, analizzare ed illustrare con autonomia critica anche fabbriche non note, ma riferibili ai contesti architettonici trattati,
A tal fine durante lo svolgimento del corso è richiesta l'elaborazione di una scheda storiografica relativa ad una architettura a scelta del candidato, la quale sarà anche oggetto di confronto in sede di esame.
Autonomia di giudizio:
il candidato dovrà dimostrare autonomia nell'individuazione e interpretazione dei principali caratteri architettonici e degli elementi costituitivi, anche nel caso di edifici non direttamente inclusi nel programma di studi, tuttavia riconducibili a periodi e contesti considerati dallo stesso, mettendo anche in luce le eventuali relazioni esistenti tra il caso considerato e le architetture coeve, precedenti e successive.
Abilità comunicative:
Mediante visite guidate e lezioni attive il corso intende stimolare le capacità di apprendimento e le abilità di comunicazione, con particolare attenzione all'uso del lessico tecnico di settore, implementato mediante lezioni tematiche (ordini architettonici, materiali e tecniche costruttive, soluzioni tipologiche).
Il candidato dovrebbe quindi essere in grado di illustrare le vicende storiche architettoniche e le fabbriche trattate, facendo riferimento alle soluzioni architettoniche, agli impianti tipologici e ai caratteri stilistici con padronanza del lessico tecnico.
Capacità di apprendimento:
all'esito del corso i candidati dovrebbero riuscire a proseguire autonomamente lo studio e l'approfondimento delle vicende architettoniche dell'età medievale e moderna non direttamente trattate. Anche grazie all'esercitazione proposta gli studenti dovrebbero acquisire le basi necessarie per intraprendere attività di schedatura e ricerca storico-architettonica relative a fabbriche storiche.
119023 - ARCHEOLOGIA DEL CULTO NEL MONDO CLASSICO
STEFANO DE ANGELI
Secondo Anno / Secondo Semestre
8
L-ANT/07
Obiettivi formativi
Alla luce delle conoscenze di base di Archeologia e storia dell'arte greca e romana maturate durante il corso di laurea triennale, l’insegnamento intende fornire un approfondimento tematico intorno alcuni specifiche manifestazioni della cultura materiale e visiva greca di età storica. Le tematiche che verranno di volta in volta affrontate chiameranno in causa le più diverse testimonianze architettoniche ed urbanistiche e della produzione artistica e artigianale del mondo greco di età arcaica, classica ed ellenistica. La finalità principale è quella di evidenziare l’apporto fondamentale della ricerca archeologica per la comprensione di alcuni importanti fenomeni culturali e sociali del mondo antico, nel quadro di un intreccio metodologico basato su un’attenta analisi dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici e storico-artistici). Tra le diverse tematiche che potranno essere affrontate, un’attenzione particolare sarà rivolta a quelle connesse con l’archeologia del sacro e delle pratiche cultuali.
Archeologia del culto e delle pratiche rituali.
Partendo da una introduzione sugli aspetti principali della religione greca (politeismo, antropomorfismo, continuità/discontinuità con il mondo miceneo, culto degli eroi, etc.), il corso affronterà alcuni degli aspetti principali dell’archeologia del culto:
- il rituale, quale manifestazione concreta e fondante dell’attività religiosa, le cui varie espressioni, connesse alle occasioni più diverse, sono ricostruibili attraverso lo studio delle testimonianze letterarie e materiali e dunque dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici);
- le tipologie costruttive del sacro e le relative funzioni: altare, tempio, thesauròs, hestiatòrion, stoà, etc.;
- la dedica votiva come pratica rituale per stabilire un rapporto con la divinità e strumento di definizione del proprio status sociale e il deposito votivo come un insieme coerente di materiali, di diversa tipologia e natura, frutto di una azione intenzionale;
- il sacrificio, come una delle espressioni più importanti della pratica rituale greca che non di rado lascia importanti evidenze archeologiche dirette ed indirette;
- l’immagine della divinità, come manifestazione materiale del divino tra le nozioni di anàthema e àgalma;
- la produzione artigianale per il consumo sacro: la coroplastica;
- il rituale funerario: rilevanza cultuale, significato sociale ed evidenza archeologica.
Modalità Esame
Prova orale.
Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, ed una buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, oltre ad una familiarità con opere d'arte e manufatti, stili e iconografie, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento.
Testi adottati
• G. ROCCO, E. LIPPOLIS, Archeologia greca. Cultura, società, politica e produzione, Bruno Mondadori, Milano 2011, capitolo 4. L’identità religiosa, pp. 81-116 (con bibliografia di riferimento a pp. 524-526)
• P. SCHIRRIPA, Religione e società nella Grecia antica. Una guida, Roma (Carocci editore) 2007.
Per la preparazione all'esame, i testi indicati saranno integrati dagli appunti presi durante lo svolgimento delle lezioni, nonché da documentazione iconografica, sussidi e letture indicati e/o forniti dal docente durante il corso.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni è obbligatoria. I non frequentanti devono comunicare per mail la loro impossibilità a frequentare le lezioni e dovranno concordare un programma specifico con il docente.
Archeologia del culto e delle pratiche rituali.
Partendo da una introduzione sugli aspetti principali della religione greca (politeismo, antropomorfismo, continuità/discontinuità con il mondo miceneo, culto degli eroi, etc.), il corso affronterà alcuni degli aspetti principali dell’archeologia del culto:
- il rituale, quale manifestazione concreta e fondante dell’attività religiosa, le cui varie espressioni, connesse alle occasioni più diverse, sono ricostruibili attraverso lo studio delle testimonianze letterarie e materiali e dunque dei dati testuali (letterari e storici) e contestuali (archeologici);
- le tipologie costruttive del sacro e le relative funzioni: altare, tempio, thesauròs, hestiatòrion, stoà, etc.;
- la dedica votiva come pratica rituale per stabilire un rapporto con la divinità e strumento di definizione del proprio status sociale e il deposito votivo come un insieme coerente di materiali, di diversa tipologia e natura, frutto di una azione intenzionale;
- il sacrificio, come una delle espressioni più importanti della pratica rituale greca che non di rado lascia importanti evidenze archeologiche dirette ed indirette;
- l’immagine della divinità, come manifestazione materiale del divino tra le nozioni di anàthema e àgalma;
- la produzione artigianale per il consumo sacro: la coroplastica;
- il rituale funerario: rilevanza cultuale, significato sociale ed evidenza archeologica.
Modalità Esame
Prova orale.
Conoscenze e capacità attese saranno verificate mediante un colloquio orale con domande che potranno implicare il commento di immagini. La preparazione sarà considerata adeguata se lo studente dimostrerà di possedere una buona capacità di espressione, con il ricorso ad una terminologia corretta, ed una buona conoscenza dei principali argomenti trattati durante il corso, oltre ad una familiarità con opere d'arte e manufatti, stili e iconografie, nonché capacità di collocare le opere nel contesto storico-artistico e storico-culturale di riferimento.
Testi adottati
• G. ROCCO, E. LIPPOLIS, Archeologia greca. Cultura, società, politica e produzione, Bruno Mondadori, Milano 2011, capitolo 4. L’identità religiosa, pp. 81-116 (con bibliografia di riferimento a pp. 524-526)
• P. SCHIRRIPA, Religione e società nella Grecia antica. Una guida, Roma (Carocci editore) 2007.
Per la preparazione all'esame, i testi indicati saranno integrati dagli appunti presi durante lo svolgimento delle lezioni, nonché da documentazione iconografica, sussidi e letture indicati e/o forniti dal docente durante il corso.
Modalità di frequenza
La frequenza alle lezioni è obbligatoria. I non frequentanti devono comunicare per mail la loro impossibilità a frequentare le lezioni e dovranno concordare un programma specifico con il docente.
ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE
-
16
-
-
18045 - DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI
CLAUDIA PELOSI
Secondo Anno / Primo Semestre
8
CHIM/01
Obiettivi formativi
L'obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti la conoscenza e la capacità di comprensione dei principali metodi di indagine diagnostica e delle loro applicazioni nei beni culturali.
Lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito un'autonomia di giudizio in merito alle tecniche diagnostiche da utilizzare in ogni specifico caso di studio. L'obiettivo è anche quello di far si che lo studente comunichi abilmente le principali caratteristiche e applicazioni delle tecniche diagnostiche trattate nel corso.
l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative
Modalità Esame
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.
Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.
Modalità di svolgimento
La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche
Bibliografia
- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007
l corso prende in esame i principali metodi di indagine diagnostica applicati ai beni culturali con particolare approfondimento di quelli non invasivi, allo scopo di ottenere informazioni riguardo i materiali costitutivi e lo stato di conservazione.
I metodi diagnostici sono teoricamente illimitati e possono essere presi da altri campi della scienza. Saranno trattate le seguenti tecniche di indagine: riflettografia, spettroscopia di fluorescenza dei raggi X, spettroscopia infrarossa in Trasformata di Fourier, spettroscopia Raman, spettrocolorimetria, altre tecniche spettroscopiche. Tecniche diagnostiche innovative
Modalità Esame
L'esame si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici a casi di studio nel campo della diagnostica dei beni culturali, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari propri di questa disciplina, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi.
L’esame consiste in una prova orale che durerà circa 30 minuti.
Alla fine del corso sarà messo a disposizione sulla piattaforma didattica un file contenente 144 domande tipo che potranno essere formulate in sede di prova d'esame.
Durante la prova orale verranno formulate allo studente domande sugli argomenti trattati durante il corso e, nello specifico sulle tecniche diagnostiche esaminate nonché sulle loro applicazioni ai casi di studio specifici trattati nelle lezioni. Lo studente dovrà dimostrare di aver compreso i principi teorici delle tecniche diagnostiche studiate e le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali.
Tutto il materiale didattico è messo a disposizione degli studenti su una cartella condivisa di drive e su piattaforma Moodle.
Modalità di svolgimento
La metodologia didattica prevede lezioni frontali in aula e seminari specifici sulle tecniche diagnostiche. In particolare verranno trattati sia gli aspetti teorici e i principi delle tecniche esaminate ma anche le applicazioni pratiche nel campo dei beni culturali per la caratterizzazione dei materiali costitutivi, delle tecniche esecutive e dei prodotti di degrado.
Si svolgeranno anche esercitazioni pratiche con gli strumenti disponibili presso il Laboratorio di Imaging e il Centro Grandi Attrezzature dell'Università della Tuscia, su opere d'arte che si renderanno disponibili.
Le ore previste di didattica frontale sono 54, quelle di esercitazioni pratiche 10
Modalità di frequenza
La frequenza delle lezioni è facoltativa. Tuttavia è consigliato seguire le esercitazioni pratiche
Bibliografia
- Aldo Napoli, Claudia Pelosi, Vittorio Vinciguerra, Principi di analisi spettroscopica con applicazioni ai beni culturali, Aracne Editrice, Roma, 2010, capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 5, 6, 7, 8, 9, 12, 13.
- Salvatore Siano, Archeometria e restauro. L'innovazione tecnologica. Nardini Editore, Firenze, 2012 .
- C. Seccaroni, P. Moioli, Prontuario per l'analisi XRF portatile applicata a superfici policrome, Nardini Editore, Firenze, 2002
- I. Adrover Gracia, Applicazioni della spettrofotometria IR allo studio dei beni culturali, Il Prato, Padova, 2001
- M.R. Derrick, D. Stulik, J.M. Landry, Infrared Spectroscopy in Conservation Science, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 1999
- G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa, 2007
119905 - MUSEOLOGIA
STEFANO MARSON
Secondo Anno / Primo Semestre
8
L-ART/04
Obiettivi formativi
Il corso intende tracciare la storia della nascita della disciplina in Italia negli anni Cinquanta, nonché delineare compiti e funzioni attuali della professione..
Al termine del corso lo studente dovrà:
- acquisire strumenti metodologici avanzati e contenuti critici per
esplorare i cambiamenti e le trasformazione del museo
- acquisire competenze storiche e critiche sui linguaggi allestitivi
- acquisire un lessico specialistico
- sviluppare soggettività di ricerca, di esposizione e di discussione
1.Conoscenza e capacità di comprensione: studio del rapporto tra filosofia e pittura tra XVI e XVII secolo.
2. Conoscenza e capacità di comprensione applicate: preparazione di interventi individuali in classe su argomenti proposti dal docente.
3. Autonomia di giudizio: capacità di formulare proposte interpretative di testi filosofici e contesti storici.
4. Abilità comunicative: prova di comunicazione di interpretazioni e di partecipazione alle discussioni.
5. Capacità di apprendimento: stimolare la capacità di connettere posizioni filosofiche e contesto storico.
Studio dei rapporti tra filosofia e pittura all'inizio della età moderna, Giordano Bruno e Caravaggio. Filosofia e pittura all'inizio della età moderna. Il caso Giordano Bruno e Caravaggio. Biografia e pensiero di Giordano Bruno. Studio dello "Spaccio de la bestia trionfante" di Giordano Bruno: Riforma, Controriforma, guerre di religione, riforma morale e intellettuale. Biografia di Caravaggio. Studio di alcune sue opere in relazione ai temi della soggettività e della sua relazione con la natura, e della vita religiosa e sociale. Confronto tra Bruno e Caravaggio ed esame di alcuni episodi della fortuna connessa dei due personaggi nella storiografia e nell'immaginario filmico e televisivo.
Non ci sono moduli né attività complementari.
Modalità Esame
L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale (18/30) si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione. Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
L'esame finale consisterà in: 1. domande intese a valutare la capacità di rielaborazione critica, di individuare e organizzare le questioni principali, e di esporre con chiarezza e proprietà gli argomenti, adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-filosofici; 2. la lettura e il commento critico di un brano, per valutare la competenza nella comprensione e nella interpretazione critica dei testi filosofici e delle opere d'arte commentate durante il corso.
Testi adottati
1.Giordano Bruno, Lo Spaccio della bestia trionfante, a cura di M. Ciliberto, Milano, Rizzoli 1985 e ristampe.
2. Michele Ciliberto, Introduzione a Bruno, Bari-Roma, Laterza 1997 e ristampe
3. Saverio Ricci, Caravaggio e i filosofi, nuove considerazioni, in Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, atti del convegno di Capodimonte, a cura di M.C. Terzaghi, Ediart 2021, pp. 13-23.
4. Saverio Ricci, Cultura e filosofia nella Napoli di Caravaggio, in Caravaggio Napoli, catalogo della mostra a cura di M.C. Terzaghi, Milano, Electa, 2019, pp. 21-29.
5. Francesca Dell'Omodarme, voce Caravaggio, in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.
6. Andrea Suggi, La filosofia del Rinascimento, Roma, Carocci, 2023.
Modalità di svolgimento
Corso di lezioni, 48 ore
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria. Gli studenti sono tuttavia esortati a seguire il corso e a contribuire alle attività in aula per essi previste.
Bibliografia
cfr. la bibliografia data in: Francesca Dell'Omodarme, alla voce "Caravaggio", in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.
Studio dei rapporti tra filosofia e pittura all'inizio della età moderna, Giordano Bruno e Caravaggio. Filosofia e pittura all'inizio della età moderna. Il caso Giordano Bruno e Caravaggio. Biografia e pensiero di Giordano Bruno. Studio dello "Spaccio de la bestia trionfante" di Giordano Bruno: Riforma, Controriforma, guerre di religione, riforma morale e intellettuale. Biografia di Caravaggio. Studio di alcune sue opere in relazione ai temi della soggettività e della sua relazione con la natura, e della vita religiosa e sociale. Confronto tra Bruno e Caravaggio ed esame di alcuni episodi della fortuna connessa dei due personaggi nella storiografia e nell'immaginario filmico e televisivo.
Non ci sono moduli né attività complementari.
Modalità Esame
L'esame finale si svolge nelle forme stabilite dall'art. 23 del Regolamento Didattico di Ateneo. Nella valutazione della prova e nell'attribuzione del voto finale (18/30) si terrà conto: del livello di conoscenza dei contenuti dimostrato, della capacità di applicare i concetti teorici, della capacità di analisi, di sintesi e di collegamenti interdisciplinari, della capacità di senso critico e di formulazione di giudizi, della padronanza di espressione. Saranno valutati il livello delle conoscenze acquisite sui temi trattati nel corso, le capacità del candidato di applicare criticamente tali conoscenze a problemi e casi di studio affrontati, nonché l'efficacia e chiarezza nell'esposizione.
L'esame finale consisterà in: 1. domande intese a valutare la capacità di rielaborazione critica, di individuare e organizzare le questioni principali, e di esporre con chiarezza e proprietà gli argomenti, adoperando il linguaggio specifico degli studi storico-filosofici; 2. la lettura e il commento critico di un brano, per valutare la competenza nella comprensione e nella interpretazione critica dei testi filosofici e delle opere d'arte commentate durante il corso.
Testi adottati
1.Giordano Bruno, Lo Spaccio della bestia trionfante, a cura di M. Ciliberto, Milano, Rizzoli 1985 e ristampe.
2. Michele Ciliberto, Introduzione a Bruno, Bari-Roma, Laterza 1997 e ristampe
3. Saverio Ricci, Caravaggio e i filosofi, nuove considerazioni, in Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, atti del convegno di Capodimonte, a cura di M.C. Terzaghi, Ediart 2021, pp. 13-23.
4. Saverio Ricci, Cultura e filosofia nella Napoli di Caravaggio, in Caravaggio Napoli, catalogo della mostra a cura di M.C. Terzaghi, Milano, Electa, 2019, pp. 21-29.
5. Francesca Dell'Omodarme, voce Caravaggio, in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.
6. Andrea Suggi, La filosofia del Rinascimento, Roma, Carocci, 2023.
Modalità di svolgimento
Corso di lezioni, 48 ore
Modalità di frequenza
La frequenza non è obbligatoria. Gli studenti sono tuttavia esortati a seguire il corso e a contribuire alle attività in aula per essi previste.
Bibliografia
cfr. la bibliografia data in: Francesca Dell'Omodarme, alla voce "Caravaggio", in Giordano Bruno. Parole concetti immagini, direzione scientifica M. Ciliberto, Pisa, Edizioni della Normale vol. I, 2014, pp. 300-301.
ATTIVITà FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE LM89
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24
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119550 - STORIA DELL’ARTE MODERNA: METODOLOGIE DELLA RICERCA
FAUSTO NICOLAI
Primo Anno / Primo Semestre
8
L-ART/02
Obiettivi formativi
Conoscenza della cultura figurativa di ambito romano dei primi decenni del XVII secolo, attraverso lo studio dei testi pittorici del palazzo Giustiniani-Odescalchi di Bassano Romano e delle esperienze collezionistiche di Vincenzo Giustiniani (1564-1637). Il corso esaminerà fonti edite e i documenti funzionali alla ricostruzione del contesto storico-artistico in cui le committenze e le scelte collezionistiche Giustiniani sono maturate, al fine di offrire una panoramica rappresentativa delle tendenze di stile e di gusto caratterizzanti la Roma di primo Seicento, tra movimento caravaggesco e filone classicista-carraccesco.
Residenze e siti farnesiani nella Tuscia e le loro decorazioni pittoriche (modulo 2)
Il corso prenderà in esame residenze e siti farnesiani nella Tuscia, con un focus sulle relative decorazioni pittoriche. Tra gli altri saranno considerati: il palazzo di Tiberio Crispo a Bolsena, la Rocca di Capodimonte, il palazzo Farnese di Gradoli, nonchè gli interventi urbanistici nelle località di Ronciglione, Viterbo e Caprarola promossi tra Cinque e Seicento dai duchi e prelati di Casa Farnese.
Modalità Esame
L'esame comprendera' l'elaborazione di una tesina e la discussione della stessa in persona all'appello selezionato.
Testi adottati
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
A. Bureca (a cura di), La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano. Dalla storia al restauro, Gangemi 2003
V. Giustiniani, Discorso sopra la pittura, in Discorsi sulle arti e sui mestieri, a cura di Anna Banti, Firenze 1981, online http://www.giustiniani.info/sullapittura.pdf
Modalità di svolgimento
Il corso comprenderà sia didattica frontale con lezioni tradizionali in aula sia una serie di sopralluoghi nelle località oggetto del programma.
Modalità di frequenza
La frequenza al corso non è obbligatoria.
Bibliografia
BIBLIOGRAFIA
A. Bureca (a cura di), La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano. Dalla storia al restauro, Gangemi 2003
V. Giustiniani, Discorso sopra la pittura, in Discorsi sulle arti e sui mestieri, a cura di Anna Banti, Firenze 1981, online http://www.giustiniani.info/sullapittura.pdf
121214 - STORIA MODERNA
MATTEO SANFILIPPO
Primo Anno / Primo Semestre
8
M-STO/02
Obiettivi formativi
Obiettivo formativo del corso generale è la storia dell'Occidente europeo e americano nel corso della lunga età moderna (1350-1915) e questo sarà effettuato tramite lezioni in presenza (sempre che la situazione pandemica lo renda possibile). Inoltre durante il corso sarà tenuto un seminario interdisciplinare (materie storiche, geografiche e letterarie) per facilitare la comprensione dei fenomeni trattati.
Al termine dell’insegnamento gli studenti dovranno essere in grado di: 1) presentare sinteticamente gli argomenti trattati; 2) interpretare autonomamente gli avvenimenti principali nei secoli e nelle aree geografiche affrontate; 3) comprendere i legami interdisciplinari necessari a seguire l'evoluzione del periodo e delle aree geografiche trattate. Il tutto tenuto conto degli Tenuto conto degli obiettivi formativi stabiliti a Dublino: Conoscenza e capacità di comprensione; Conoscenza e capacità di comprensione applicate; Autonomia di giudizio; Abilità comunicative; Capacità di apprendere.
Parte generale: 1) Storia generale dell’Europa centro-occidentale e delle Americhe dal secolo XVI agli inizi del XX, con particolare attenzione ai fenomeni geopolitici e culturali; 2) Analisi delle rappresentazioni storiografiche, letterarie e artistiche della stessa; 3) Discussione dei testi adottati; 4) Seminario sulla storia romana.
Modalità Esame
La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi): CONOSCENZA (conoscenza delle informazioni necessarie) – 1-12/30 (12 = eccellente; 1 = pessimo) MESSA A FUOCO (come il discente mette a fuoco il problema discusso) – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo) ELABORAZIONE (come il discente elabora la struttura della risposta e costruisce una narrazione storica) 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo) SPIEGAZIONE( la capacità del discente di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione) – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo) Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: Le migrazioni nell'età moderna
Testi adottati
Érik Schnakenbourg, Il mondo atlantico Una storia globale (XV-XVIII secolo), Il Mulino 2024; Antonio Trampus, Giacomo Casanova. Il mito di un avventuriero, Carocci 2025; Maria Giuseppina Muzzarelli, La señora. Vita e avventure di Gracia Nasi, Laterza 2024; Mostri e Misteri in Età Moderna, a cura di Alessandro Boccolini, Sette Città 2021
Oltre ai libri sopra indicati, i non frequentanti devono portare: Lorenzo Prencipe e Matteo Sanfilippo, Breve storia statistica dell’emigrazione italiana, Roma, CSER, 2025, disponibile gratuitamente all’indirizzo https://www.cser.it/breve-storia-statistica-dellemigrazione-italiana/
Seminario su Roma, un testo a scelta fra: Marina Formica, Roma Romae, Laterza 2019; Renata Ago, Roma Barocca, Carocci 2024; Marina Formica e Donatella Strangio, L'araba fenice. Crisi e resilienza nella Roma pontifica (1656-1870), Viella 2025
Modalità di frequenza
Non obbligatoria
Bibliografia
Massimo Rubboli, I cristiani la violenza e le armi, Edizioni GBU 2024; Andrea Graziosi, Il ritorno della Razza, Il Mulino 2024; Alessandro Lo Bartolo, Il tiranno fiorentino. Vita e leggenda nera di Alessandro de' Medici, Laterza 2025; Mario Prignano, Antipapi. Una storia della Chiesa, Laterza 2024; Antonia Liberto, Figure teatrali dell’alterità, Tab edizioni 2025; Matteo Sanfilippo, Storie, epoche, epidemie, Sette città 2020; Matteo Sanfilippo; Il lungo Ottocento, Sette Città 2023
Parte generale: 1) Storia generale dell’Europa centro-occidentale e delle Americhe dal secolo XVI agli inizi del XX, con particolare attenzione ai fenomeni geopolitici e culturali; 2) Analisi delle rappresentazioni storiografiche, letterarie e artistiche della stessa; 3) Discussione dei testi adottati; 4) Seminario sulla storia romana.
Modalità Esame
La preparazione dell'esaminando sarà accertata tramite prova orale. Nell’ambito di questa sarà valutato sulla base della seguente griglia (in trentesimi): CONOSCENZA (conoscenza delle informazioni necessarie) – 1-12/30 (12 = eccellente; 1 = pessimo) MESSA A FUOCO (come il discente mette a fuoco il problema discusso) – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo) ELABORAZIONE (come il discente elabora la struttura della risposta e costruisce una narrazione storica) 1-6/30 (6 =eccellente; 1 = pessimo) SPIEGAZIONE( la capacità del discente di spiegare il fatto o il fenomeno storico in questione) – 1-6/30 (6 = eccellente; 1 = pessimo) Il risultato della prova sarà dato dalla sommatoria dei punteggi ottenuti.
Esempio di domanda: Le migrazioni nell'età moderna
Testi adottati
Érik Schnakenbourg, Il mondo atlantico Una storia globale (XV-XVIII secolo), Il Mulino 2024; Antonio Trampus, Giacomo Casanova. Il mito di un avventuriero, Carocci 2025; Maria Giuseppina Muzzarelli, La señora. Vita e avventure di Gracia Nasi, Laterza 2024; Mostri e Misteri in Età Moderna, a cura di Alessandro Boccolini, Sette Città 2021
Oltre ai libri sopra indicati, i non frequentanti devono portare: Lorenzo Prencipe e Matteo Sanfilippo, Breve storia statistica dell’emigrazione italiana, Roma, CSER, 2025, disponibile gratuitamente all’indirizzo https://www.cser.it/breve-storia-statistica-dellemigrazione-italiana/
Seminario su Roma, un testo a scelta fra: Marina Formica, Roma Romae, Laterza 2019; Renata Ago, Roma Barocca, Carocci 2024; Marina Formica e Donatella Strangio, L'araba fenice. Crisi e resilienza nella Roma pontifica (1656-1870), Viella 2025
Modalità di frequenza
Non obbligatoria
Bibliografia
Massimo Rubboli, I cristiani la violenza e le armi, Edizioni GBU 2024; Andrea Graziosi, Il ritorno della Razza, Il Mulino 2024; Alessandro Lo Bartolo, Il tiranno fiorentino. Vita e leggenda nera di Alessandro de' Medici, Laterza 2025; Mario Prignano, Antipapi. Una storia della Chiesa, Laterza 2024; Antonia Liberto, Figure teatrali dell’alterità, Tab edizioni 2025; Matteo Sanfilippo, Storie, epoche, epidemie, Sette città 2020; Matteo Sanfilippo; Il lungo Ottocento, Sette Città 2023
119547 - SEMIOTICA DELLE ARTI
DIEGO FEMIA
Primo Anno / Secondo Semestre
8
M-FIL/05
Obiettivi formativi
Al termine del corso lo studente:
- possiede gli strumenti critici per la definizione semiologica del testo visivo;
- conosce i meccanismi di funzionamento del linguaggio delle arti visive (plastico-figurativo, narrazione, mimesi etc.);
- ha le competenze per individuare i meccanismi che compongono la struttura enunciativa dei linguaggi visivi.
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio, il corso si propone di fornire strumenti critici per la conoscenza e la ricerca nell’ambito dell’arte medievale che permettano di acquisire competenze nel campo della conoscenza e valorizzazione delle opere medievali utili per intraprendere eventuali studi successivi o percorsi professionali nel settore museale.
I risultati attesi sono:
Acquisire la capacità di leggere e interpretare in modo critico le opere medievali e le scelte alla base della loro presentazione in contesti diversi.
Acquisire autonomia di giudizio critico rispetto ai testi e ai saggi letti.
Sviluppare abilità comunicative nel presentare i caratteri e le scelte di un allestimento e/o percorso museale relativo all’arte medievale usando il linguaggio appropriato.
Sviluppare le capacità di apprendimento di categorie e concetti specifici, mettendoli in relazione al pensiero contemporaneo
121215 - STORIA CONTEMPORANEA
CATIA PAPA
Primo Anno / Secondo Semestre
8
M-STO/04
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti un'adeguata conoscenza della storia del colonialismo europeo tra XIX e XX secolo, in particolare per quanto attiene al dominio coloniale italiano in Africa. Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti critici necessari a comprendere e interpretare la modernità coloniale e postcoloniale.
Risultati attesi: a) conoscenza della storia dell’espansionismo coloniale europeo e dei processi di decolonizzazione, capacità di comprendere contesti e processi; b) capacità di applicare le conoscenze acquisite all’analisi di dinamiche storico-politiche, economico-sociali, linguistico-culturali; c) capacità di interpretare criticamente le problematiche affrontate, dimostrando autonomia di giudizio; d) capacità di comunicare, con proprietà di linguaggio, temi e problemi affrontati; e) acquisizione di una metodologia utile a svolgere autonomamente attività di studio e ricerca.
L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza essenziale dei principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e dell’opera di Catullo; la padronanza degli strumenti teorici e critici necessari all’analisi e all’interpretazione dei testi letterari latini; la conoscenza diretta del testo poetico di Catullo attraverso la lettura e il commento.
Risultati di apprendimento attesi: Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà:
1) Conoscere i principali caratteri della letteratura della tarda età repubblicana e del Liber di Catullo
2) Saper analizzare la storia letteraria latina della tarda età repubblicana; saper analizzare e commentare il testo di Catullo con proprietà di linguaggio
3) Saper formulare giudizi autonomi sugli argomenti del corso
4) Saper comunicare in modo appropriato quanto appreso
5) Saper comprendere e interpretare autonomamente fenomeni letterari e testi analoghi non compresi nel programma
120034 - STORIA DELLE ARTI A ROMA E NEL LAZIO IN ETà MODERNA
Primo Anno / Primo Semestre
8
L-ART/02
121213 - ARTE IN EUROPA DAL POSTMODERNO AD OGGI
PATRIZIA MANIA
Primo Anno / Primo Semestre
8
L-ART/03
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